Modelli di giornalismo e cultura convergente 03

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Modelli di giornalismo e cultura convergente (Paolo Costa) 3 a lezione, 25 febbraio 2010: Diffusione, audience e dieta mediatica Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale - a.a. 2009-2010

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3a lezione (25 febbraio 2009). Diffusione, audience e dieta mediatica: l'anomalia italiana

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Modelli di giornalismo e cultura convergente (Paolo Costa)

3a lezione, 25 febbraio 2010:Diffusione, audience

e dieta mediatica

Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale - a.a. 2009-2010

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Agenda

• Come si misura il consumo dei media in Italia

• Diffusione dei mezzi di informazione e dieta mediatica:

l’anomalia italiana

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Gli Audit Bureaux of Circulations

• Certificano tiratura e diffusione dei mezzi a stampa,

nonché – da alcuni anni – il traffico dei siti web

• Esistono in tutto il mondo e sono governati in modo

paritetico da editori e utenti pubblicitari

• L’ABC of North America è uno dei più antichi (1914)

• Esiste anche un’organizzazione internazionale, la

International Federation of Audit Bureaux of Circulations

(IFABC), che rappresenta i maggiori ABC del mondo.

• In Italia la verifica avviene attraverso il meccanismo

Accertamenti Diffusione Stampa (ADS) e le rilevazioni

condotte dalla società Audipress

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ADS

• Gli accertamenti consistono nel controllo, mediante

verifiche condotte da società di revisione, dei dati

dichiarati dagli editori

• Ciascun editore può scegliere una fra le società di

revisione indicate dalla stessa ADS

• A valle della revisione, una successiva verifica da parte

degli organi interni di ADS porta alla certificazione dei

dati, i quali possono quindi essere pubblicati sul

bollettino ADS Notizie (anche online: Adsnotizie.it)

• ADS pubblica ogni mese anche i dati comunicati

dall’editore su media mobile mensile di dodici mesi

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Chi controlla ADS

• UPA (Utenti Pubblicità Associati)

• FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali)

• Assocomunicazione (Associazione delle Imprese di

Comunicazione)

• UNICOM (Unione Nazionale delle Imprese di

Comunicazione)

• FCP (Federazione Concessionarie di Pubblicità)

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Limiti di ADS

• Gli ultimi dati certificati da ADS sono quelli del 2007

• Per gli anni successivi è possibile consultare solo quelli

rilasciati dagli editori ma non certificati (le cosiddette

medie mobili di 12 mesi)

• L’iter di certificazione non è del tutto trasparente

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Audipress

• I dati si basano su sondaggi che coinvolgono un

campione rappresentativo della popolazione italiana dai

14 anni di età

– 40.500 intervistati, visitati due volte, in rilevazioni della durata di

36 settimane

– La rilevazione individua il “Lettore” – chi sfoglia la copia almeno

una volta in tre mesi (quotidiani) o in 3-12 mesi (periodici) – e il

“Lettore giorno medio” – ovvero chi sfoglia la copia almeno una

volta alla settimana (quotidiani) o in 7 giorni (settimanali), 14

(quattordicinale) o 30 (mensile)

– Viene poi effettuato un raffronto con ISPE (l’indice di povertà),

stili di vita (classificati da Eurisko), provenienza della copia

(acquisto, abbonamento, ritrovamento), contatti per pagina ecc.

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Limiti di Audipress

• Il modello di indagine messo a punto da Audipress nel

1979 e fin qui applicato è largamente superato

• All’inizio del 2009 Audipress ha deciso di avviare la

definizione di una metodologia diversa

– La nuova architettura d’indagine prevede una cadenza

quadrimestrale (in passato era semestrale) e include una

sezione web, per rilevare la duplicazione di lettura tra supporto

cartaceo e lettura online

– I primi dati elaborati con la nuova metodologia saranno

disponibili a maggio 2010

– Nel frattempo l’ultima indagine disponibile è relativa al periodo

autunno 2007 / primavera 2008

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Audipress contro la stampa gratuita

• La free press – quotidiana e non – ha diffusioni

importanti (superiori ai due miliardi di copie all’anno,

secondo l’Associazione della free press)

• Fra il 2005 e il 2007 l’Autorità Garante della Concorrenza

e del Mercato svolse un’istruttoria a partire da una

segnalazione di Edizioni Metro, a causa della mancata

estensione dell’indagine al mondo della free press

• L’istruttoria si chiuse sanzionando il comportamento di

ADS

• Attualmente Audipress estende la propria rilevazione ai

dati dei quotidiani gratuiti City, Leggo e Metro, mentre

ADS include solo la testata E Polis

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Auditel

• È una società controllata da Rai e Mediaset, dalle loro

concessionarie di pubblicità, dagli inserzionisti, dai centri

media e dalle agenzie di pubblicità

• La rilevazione si basa su un panel di circa 5.000

famiglie, il cui consumo televisivo viene monitorato

tramite un dispositivo elettronico, detto meter, collegato

al televisore

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Limiti di Auditel

• Il dato di audience (= numero medio di telespettatori di

un’emittente nell’intervallo considerato) può nascondere

comportamenti del pubblico molto diversi fra loro

– Medie prodotte da somme microascolti

– Televisori accesi, ma telespettatori impegnati in altro

• Il campione è ristretto, quindi meno affidabile sui piccoli

numeri

• Il panel include solo gli individui che accettano di

installare il meter e quindi tende a sottorappresentare

talune categorie di telespettatori

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Audiweb

• È realizzato da Nielsen Online interpolando tre tipologie

di ricerche

– La prima definisce l’universo degli utenti Internet

– La seconda stima – attraverso un panel – gli utenti unici,

residenti in Italia, che accedono a Internet da casa o dall’ufficio

– La terza rileva il traffico complessivo sui siti, su base quotidiana

• Esistono poi i dati Audiweb View, di fatto corrispondenti a

quelli del servizio Nielsen Online NetView e riferiti a

interviste condotte base statistica

– Il campione include circa 30.000 utenti di Internet

– Un software installato sul computer raccoglie i comportamenti di

navigazione in modo continuativo 24 ore al giorno

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Più televisione che giornali

• Nel 2008 94,3 italiani su 100 hanno guardato la

televisione tutti i giorni, mentre solo 56,6 italiani su 100

hanno letto il giornale almeno una volta alla settimana

• Se consideriamo coloro che leggono il giornale almeno

cinque volte alla settimana, la percentuale si abbassa

ulteriormente (40,5%)

• Gli uomini leggono i quotidiani più delle donne, mentre i

lettori più assidui si ritrovano nelle fasce di età comprese

fra 45 e 54 anni

Fonte: Annuario Statistico Italiano 2009, Istat

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La televisione gode di buona salute

• La televisione resta il mezzo più amato dagli italiani

– Nel 2008 la audience media è stata pari a 9.211.000

telespettatori-giorno (8.989.000 un anno prima)

– Nel prime time (20.30-22.30) la media è stata di 24.161.000

telespettatori (23.695.000 un anno prima)

– La platea televisiva del 2008 nell'intera giornata è la terza in

assoluto dalla pubblicazione dei dati Auditel che risale al 1987:

un maggior numero di telespettatori si è registrato soltanto negli

anni 2004 (9.284.000) e 2006 (9.230.000).

– Nel primo semestre 2009 la audience media è cresciuta di 4

punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2008

(*) Fonte: Auditel

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Un esempio: gli ascolti del 23 febbraio u.s.

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TV generalista e TV verticale

• L’avvento del digitale ha messo parzialmente in crisi il

modello generalista (pagato dalla pubblicità), in favore

del modello verticale (pagato dal consumatore)

– Dal 2003 al 2009 le reti generaliste di Rai e Mediaset hanno

perso rispettivamente 5,4 e 4,9 punti

– Nello stesso periodo, lo share delle TV satellitari è salito dal

2,4% al 10,1% di share, ma il ruolo del satellite è destinato a

crescere ancora, fino a raggiungere il 50% del mercato televisivo

– Fra il 2008 e il 2009 abbiamo poi assistito al boom del digitale

terrestre: le famiglie in grado di ricevere il DTT sono passate da

4,3 milioni (ottobre 2008) a 10,7 milioni (ottobre 2009)

Fonte: Media Italia 2009

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Lo spazio per l’informazione in TV

• Nel 2008 le reti Mediaset hanno dedicato

all’informazione 4.789 ore di trasmissione su un totale di

26.280 ore (lo spazio per le news è corrisposto quindi al

18,2% della programmazione complessiva)

• Sulle reti Rai tale percentuale non ha superato, sempre

nel 2008, il 12,4%

(*) Fonte: Annuario Statistico 2009, Istat

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La TV giornalistica di approfondimento

• Nel 2009 Annozero ha raccolto una audience media

vicine ai 5 milioni e mezzo a puntata (21,18% di share)

• La punta è stata toccata in ottobre, con la puntata

dedicata al caso escort – D’Addario (7,3 milioni di

audience media)

• Porta a Porta ha superato il 17% di share a puntata,

mentre Ballarò si è attestato intorno al 16,18%

• Staccate le reti Mediaset e La7, con Matrix (14% di

share), Otto e mezzo (3,3%) e L’infedele (4.3%)

(*) Fonte:Auditel 2009

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Come si informano gli italiani …

• La televisione è lo strumento informativo più usato dagli

italiani (44,2% delle preferenze), seguito dal giornale

(20%) e dalla radio (15%)

• Internet sembra svolgere ancora un ruolo marginale: i

giornali online sono una fonte di informazione per il

13,5% degli italiani, i blog per il 3,7%.

• I telegiornali hanno registrato del 2008 il maggiore

incremento negli ascolti, con oltre mezzo milione di

telespettatori in più nel minuto medio rispetto al 2007

Fonte: Rapporto Italia 2008, Eurispes | Annuario Statistico Italiano

2009, Istat

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… e gli italiani che usano Internet

• La televisione è amata anche dagli utenti di Internet

• La TV è la prima fonte di informazione per il 64% degli

italiani che navigano online, seguita da Internet (19%),

dai quotidiani (10%), dalla radio (3%), da amici e parenti

(3%) e dai periodici (1%)

• Le fonti più utilizzate dagli italiani che si informano in

Rete includono i siti delle maggiori testate (Corriere della

Sera, Repubblica, Gazzetta dello Sport, Sole 24 Ore

ecc.), i portali (Libero, Virgilio, Tiscali) e gli aggregatori di

notizie (Google News, Yahoo! News, MSN News)

Fonte: GFK-Eurisko, 2008

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Gli italiani leggono meno di ieri? (1/2)

• Dal 2001 vendite e tirature sono diminuite ogni anno

• Rispetto al 1990 mancano oggi all’appello almeno 2

milioni di copie: il che corrisponde a un calo del 30%

• Nei primi nove mesi del 2009 il calo è stato superiore al

6% e ha riguardato indistintamente abbonamenti e

vendite in edicola

• Nell’ottobre 2009 le 57 principali testate quotidiane

hanno venduto in media 4.452.699 copie, contro una

media di 4.659.423 copie di dodici mesi prima (-4,4%)

Fonte: La Stampa in Italia 2006-2008, Roma, FIEG, 2009

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Quotidiani:

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Diffusione dei principali quotidiani italiani

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Testata

Diffusione media feb.-apr. 2009 su feb.-apr. 2008

N. usciti

(trimestr

e)

Media copie diffuse Feb.-apr. 2009

Su feb.-apr. 2008

Feb.-apr. 2009 Feb.-apr. 2008 Copie %

Corriere della Sera 88 560.500 638.200 - 77.700 -12,2%

La Repubblica 88 501.400 594.000 - 92.600 -15,6%

La Stampa 88 304.000 302.700 1.300 0,4%

Il Sole 24 Ore 88 307.700 337.500 - 29.800 -8,8%

Il Messaggero 88 195.600 198.300 - 2.700 -1,4%

Il Giornale 88 167.100 192.000 - 24.900 -13,0%

Il Resto del Carlino 88 153.200 165.800 - 12.600 -7,6%

La Nazione 87 124.100 135.900 - 11.800 -8,7%

Libero 77 121.400 130.100 - 8.700 -6,7%

Avvenire 76 115.100 113.100 2.000 1,8%

Il Secolo XIX 76 95.400 99.600 - 4.200 -4,2%

Il Gazzettino 88 88.700 91.700 - 3.000 -3,3%

Il Tirreno 88 76.700 77.500 - 800 -1,0%

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Gli italiani leggono meno di ieri? (2/2)

• La diffusione media per numero relativa a 63 testate

settimanali è passata da 14.110.994 del 2007 a

13.288.340 del 2008 (-5,8%)

• Nell’ambito dei mensili, rappresentati da un campione di

127 testate, è andata ancora peggio: da una media di

15.526.184 copie del 2007 a 14.333.361 copie del 2008

(-7,7%)

(*) Fonte: Dati ADS

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Periodici:

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Il ruolo del Web

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I principali siti web di informazione in Italia (aprile 2009)

Rank Sito

Utenti

Unici

(000)

Penetrazione

sui navigatori

attivi (%)

Visite per

persona

Tempo per persona

(hh.mm.ss)

1 Wikipedia 8.612 39,5 4 0.10.51

2 Yahoo! Answers 6.179 28,3 3 0.09.03

3 Seat PG Directories Online 4.961 22,7 3 0.07.58

4 Corriere della Sera 4.917 22,5 7 0.26.01

5 La Repubblica 4.896 22,4 8 0.30.11

6 ilmeteo.it 3.514 16,1 5 0.11.38

7 Libero News 3.308 15,2 6 0.17.19

8 La Gazzetta dello Sport 2.586 11,9 6 0.19.11

9 Mediaset.it TGCOM 2.209 10,1 -- 0.26.26

10 Google News 2.202 10,1 4 0.05.27

Fonte: Elaborazioni si basa su AW View, un’interfaccia che replica il

servizio Nielsen Online NetView

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Il Web e l’informazione politica

• La Rete costituisce la fonte informativa per una fetta

ancora minoritaria del corpo elettorale, pari al 7,6%

• Il principale strumento utilizzato dagli italiani per formarsi

un’opinione sull’offerta politica rimane la televisione

(78,3% degli elettori, in crescita rispetto al 2006)

• Seguono, a grande distanza, la carta stampata (20%) e i

pareri di familiari e parenti (16,7%). Un ruolo ancora

meno importante è svolto dalla radio

Fonte: Censis 2008

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