IAMG 17 18 giornalismo digitale per concludere - Dipartimento di … · 2018-06-10 · Giornalismo...
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Giornalismo digitale.Modelli, caratteristiche e tendenze. Per concludere
Atelier'di'Web'e'Interface'design
Proff.'Federica'Dal'Falco,'Marco'Quintavalle,'Elena'Valentini
Roma,'1'marzo'2009
Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo –Laboratorio di tecniche e linguaggi del giornalismo
Prof. ssa Elena ValentiniRoma, 21 maggio 2018
Qual è il livello minimo di attività da svolgere?
•Inserire gli elementi di base – Titolo, presentazione, immagine/i, mappa, meme,
widget
•Svolgere almeno una delle attività aggiuntive
E' comunque incoraggiato lo svolgimento di tutte le attività, incluse quelle presentate in
alternativa. Pagina'2
Il project work: riepilogo delle attività
•Non verrà assegnato un giudizio alle singole attività ma sarà oggetto di valutazione il blog nel suo complesso
•Giudizio da insufficiente ad ottimo che terràconto della qualità del lavoro svolto e della completezza delle attività
•Il giudizio influisce sulla valutazione in sede di esame orale. Pagina'3
Il project work: valutazione
•Il termine ultimo per concludere le attivitàlegate alla realizzazione del blog è la settimana precedente l’appello in cui si sosterrà l’esame.
•Entro sette giorni prima dell’appello in cui si sosterrà l’esame, va inviato il link del blog alla prof.ssa Valentini ([email protected]), confermando di aver svolto le attività previste.
Pagina'4
Il project work: scadenze per la consegna
Pagina'5
Uno studio sempre più aperto:Gli anni ruggenti del Tg2
Seminario promosso dall’Associazione Infocivica - Gruppo di Amalfiin collaborazione con la Cattedra di innovazione e analisi dei modelli di giornalismo.
Aula roMau Wol ,f Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Università La Sapienza, 23 maggio 2018 / via Salaria 113, 15h45 - 19h45
www.infocivica.it
Segnalazioni
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Programma del seminario
Iscrizione dei partecipantiIllustrazione dei lavori. Riforma e competizione interna al monopolio, allargamento del pluralismo e della rappresentanza in quella formidabile stagione (Bruno Somalvico, segretario Infocivica)Introduce e modera: Giampiero Gramaglia, presidente Infocivica
Roberto Amen, partendo dal proprio libro In Onda. Visioni e storie di ordinaria Tv, ripercorre ricordi, emozioni, giudizi e note a margine di un giovane conduttore del secondo telegiornale in una stagione irripetibile Lucio Saya legge il Prologo scritto da Giancarlo SantalmassiIntervento di Andrea Melodia, vice-presidente Infocivica
Il pluralismo dialettizzato dopo la riforma del monopolio Rai. Un primo bilancio.
Relazione introduttiva di Carlo Sorrentino, Università di Firenze, Direttore Problemi dell’informazionePerché uno studio aperto. Il riposizionamento della seconda testata dopo la riforma con la direzione di Andrea Barbato (Piero Angela)Le rubriche di approfondimento e la cifra del primo Tg2 (Fernando Cancedda)
Dalla competizione interna al monopolio con il TG1 alla pax televisiva con i
network commerciali e al conseguente accordo sulla tripartizione delle testate
Rai. Quale pluralismo per quale servizio pubblico.
Relazione introduttiva di Enrico Menduni, Università di Roma Tre Il ritorno alla direzione della seconda testata televisiva da parte di Ugo Zatterin nei primi anni Ottanta (Luciano Onder)La direzione di Antonio Ghirelli (Carmen Lasorella)Il Tg2 durante i governi di Craxi. Giampiero Gramaglia intervista Ugo Intini
Il riposizionamento del Tg2 dopo la seconda lottizzazione e il rilancio del Tg3
come testata nazionale autonoma.
Relazione introduttiva di Paolo Mancini, Università di PerugiaAlberto La Volpe e l’attenzione all’Europa e al Mediterraneo (Giacomo Mazzone)Approdare al Tg2 nei primi anni Novanta: video messaggio di Maria Concetta Mattei seguito da un ricordo di Alessandra Marziali.La capacità di reperire nuovi talenti e progettare il futuro (Milena Gabanelli)
Conclusioni
La Volpe, un giornalista impegnato nelle istituzioni (Stefano Rolando) Il Tg2 quarant’anni dopo (Ida Colucci)Il legato di quella stagione (Roberto Amen)
Fine dei lavori
01
15h4515h55
16h00
16h05
16h2016h35
16h45
17h00
17h15
17h3017h45
18h0018h15
18h3018h4519h00
19h10
19h2019h3019h40
19h45
intro
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03
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Segnalazioni
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• Giornalismo digitale e modelli di giornalismo
– alcuni cambiamenti, caratteristiche e tendenze del
giornalismo digitale
– il ruolo dei social media e le fake news
– i “nuovi” modelli di giornalismo
–il ruolo e le caratteristiche dei dispositivi mobili
Contenuti e temi
Lanciato da Rupert Murdoch a febbraio 2011
Pubblicazioni sospese il 15 dicembre 2012
Investimento: 30 milioni di euro
Costi di gestione: 500 mila dollari a settimana
100 mila abbonati
Un po’ di datiLe caratteristiche dei nuovi formati digitali
Criticità, nodi problematici, sfide
1) Modalità di riposizionamento del quotidiano alla prova dei tablet e rimediazione dei formati ma non
dei modelli
a) Limiti tecnologici e di contenuto
b) Concezione tradizionale del quotidiano
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Criticità, nodi problematici, sfide
2) Relazioni nell’ambiente socio-comunicativo
Scarsa capacità di interpretare i trend dell’ecosistema informativo e dei consumi culturali
dei lettori
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Criticità, nodi problematici, sfide
3) Dimensione economica
a) Investimenti e costi di gestione eccessivi
b) Paywall fallimentare in assenza di un prodotto originale
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Criticità, nodi problematici, sfide
1) Modalità di riposizionamento del quotidiano alla prova dei tablet e rimediazione dei formati
ma non dei modelli
a) Limiti tecnologici e di contenuto
b) Concezione tradizionale del quotidiano
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Tablet only strategy
Rimediazione dei formati, non dei modelli
Punto di forza o di debolezza?
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Alcuni esempi di formati digitali per iPad
Vecchio modello di giornale monomediale basato su una concezione tradizionale del prodotto
Contenuti generalisti
Target/progetto editoriale poco definiti
Modello del giornale tradizionale in un contesto mediale rinnovato
Rimediazione dei formati, non dei modelli
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Criticità, nodi problematici, sfide
2) Relazioni nell’ambiente socio-comunicativo
Scarsa capacità di interpretare i trend dell’ecosistema informativo e dei consumi culturali
dei lettori
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Relazioni con audience, consumi e pratiche mediale
Intercettare audience whenever e wherever
Consumi nomadi, frammentati, nomadi
Dimensione social
Limite della tablet only strategy
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Cosa avrebbe favorito una logica multicanale?
Relazioni nell’ambiente socio-comunicativo
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Possibilità di intercettare diverse fasce di pubblico e in differenti momenti
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Opportunità di sfruttare i vantaggi
dell’online
aggiornamento continuo
sinergie con motori di ricerca e social
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Integrazione con l’ecosistema informativo del web
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Criticità, nodi problematici, sfide
3) Dimensione economica
a) Investimenti e costi di gestione eccessivi
b) Paywall fallimentare in assenza di un prodotto originale
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
Paywall e processi di retro-innovazione (Arrese, 2015)
Prova della debolezza di questa strategia?
Importanza di un progetto e di un prodotto editoriali “esclusivi”
Le caratteristiche dei nuovi formati digitali
Fonte: Valentini, in Magaudda, Balbi, 2018
I modelli di business
•“Finalmente abbiamo trovato un prodotto digitale che possiamo vendere” (G. Smorto, in Valentini, 2012)
• Il pagamento delle notizie on line
“At Time Inc., we initially planned to charge a small fee or subscription, but Madison Avenue ad buyers were so enthralled by the new medium that they flocked to our building offering to buy the banner ads we had
developed for our sites. Thus we and other journalism enterprises decided that it was best to make our
content free and garner as many eyeballs as we could for eager advertisers”
Walter Isaacson in “The Innovators: How a Group of Inventors, Hackers, Geniuses, and Geeks Created the Digital Revolution”
I modelli di business
La fasi del paywall
•sperimentatori e pionieri (1994–2000)
•esperimenti falliti (2001–2007)
•crociata di Murdoch (2008-2010)
•crescita del paywall (2011–2014)
Il paywall nel giornalismo on line è stato introdotto in superamento del “peccato originale di molti editori (ma non tutti) di permettere che i
loro contenuti fossero fruibili gratis sul web”
(Arrese, 2015)
I modelli di business
La rete responsabile della crisi economica del giornalismo?
i modelli di business del giornalismo sono stati inadeguati ancor prima dell’arrivo del digitale
Tendenza del giornalismo a basarsi su strategie troppo dipendenti dai ricavi pubblicitari
Picard 2008
I modelli di business
•Il crowdfunding
I modelli di business
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I modelli di business
Pagina'37
I modelli di business
Pagina'38
I modelli di business
I modelli di business
Il'crowdfunding rappresenta'una'forma'di'partecipazione'profonda'dei'lettori?
Boldrini,'2018
Pagina'39
I modelli di business
Alcune tendenze…
•Intelligenza artificiale e ruolo della voce– Esempi a diversi livelli
•Sicurezza degli utenti e ruolo della privacy
Pagina'41
• “L’informazione è la manutenzione della formazione [...]. il concetto di ”informazione” cui si fa riferimento qui èquello che riguarda la conoscenza su come stanno le cose nel presente: l’attualità, insomma, sia nella sua versione intesa come “cronaca” sia nella sua accezione di “analisi delle notizie”. E l’idea di
“formazione” cui si fa riferimento non è soltanto quella che riguarda la scuola e l’università, non è neppure soltanto il cosiddetto “life long learning”, ma tutto il sistema con il quale si struttura e condivide una
cultura: sarebbe l’esperienza, ma soltanto nell’accezione tradizionale dell’”esperienza” che si accumula nella memoria e modifica le persone, non quella forma
contemporanea di esperienza che scivola via e si scioglie in un immenso presente senza origine e senza futuro”.
(De Biase, 2018)
Pagina'42
Per concludere
• “L’araba fenice del modello di business dell’informazione, quello che una volta si chiamava editoria dei giornali,
potrebbe apparire proprio da questa possibile collaborazione tra formazione e informazione. Se
l’informazione che vale ha bisogno di affrancarsi dalla dipendenza dalla pubblicità e deve dunque cercare un pubblico pagante, in un contesto abituato a pensare che
nel digitale è difficile farsi pagare, può ispirarsi alla formazione. È ovviamente necessario che sia
informazione di qualità, cioè prodotta con un metodo di qualità”. (De Biase, 2018)
Pagina'43
Per concludere
• “Perché alla formazione le famiglie e le imprese dedicano sempre un budget rilevante. Anzi ultimamente crescente. Ma si stanno rendendo conto che quello che si impara rischia presto l’obsolescenza, in un contesto nel quale le tecnologie e le organizzazioni cambiano velocemente. La dinamica culturale non può che essere influenzata da
questo contesto che produce tra l’altro un bisogno di interpretazione sempre più sofisticato. In questa dinamica, è chiaro, l’informazione aggiorna la
formazione perché offre osservazioni sempre nuove, perché suggerisce domande sempre diverse, perchémotiva la necessità di riflettere, verificare le teorie,
collegare puntini”. (De Biase, 2018)
Pagina'44
Per concludere
Per concludere
•Da dove siamo partiti e quale percorso abbiamo affrontato?
Pagina'45
Pagina'46
• Il campo giornalistico e le funzioni del giornalismo
•Modelli di giornalismo
• Il caso italiano: peculiarità, evoluzione dei modelli
giornalistici e dei quotidiani, mercato e assetti proprietari
• I generi
• La notizia, il problema della notiziabilità, i valori notizia
Contenuti e temi
• Giornalismo digitale e modelli di giornalismo
– alcuni cambiamenti, caratteristiche e tendenze del
giornalismo digitale
– il ruolo dei social media e le fake news
– i “nuovi” modelli di giornalismo
–il ruolo e le caratteristiche dei dispositivi mobili
Contenuti e temi
In quali testi studiare e approfondire questi temi?Testi d’esame
•F. Giorgino, Giornalismi e società. Informazione, politica, economia e cultura, Mondadori, Milano, 2017
•E. Valentini, Dalle gazzette all’Ipad. Il giornalismo al tempo del tablet, Mondadori, Milano, 2012
Altri riferimenti
• E. Valentini, ”Il fallimento di The Daily nell’ecosistema dell’informazione digitale”, in P. Magaudda, G. Balbi, a cura di, Fallimenti digitali. Un’archeologia dei ‘nuovi’ media, EdizioniUnicopli, Milano, 2018
• L. De Biase, “L’informazione è la manutenzione della formazione, Blog di Luca De Biase”, 18 maggio 2018, https://blog.debiase.com/2018/05/18/linformazione-la-manutenzione-della-formazione/
•Credits per le immagini: www.pixabay.com; www.pexel.com
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