Giornalismo e ipertelevisione

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Giornalismo e ipertelevisione Paolo Costa Università di Pavia Comunicazione Innovazione Multimedialità Anno Accademico 2011-2012

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Materiali del corso Comunicazione Digitale e Multimediale, UniPv, a.a. 2011-2012

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Giornalismo e ipertelevisione Paolo Costa

Università di Pavia Comunicazione

Innovazione Multimedialità

Anno Accademico 2011-2012

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PRESENTAZIONE DEL CORSO 1a lezione

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Myself

• Ex giornalista (Sole 24 Ore, Europeo, Ed. Domus)

• Consulente e formatore (ICT & nuovi media)

• Docente (Bocconi, IULM, MIMM Mediaset, UniPv)

• Fondatore e direttore Marketing di Spindox

• Il Grande Globo (www.paolocosta.net)

linkedin.com/in/paolocostaprofile

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delicious.com/stayliquid

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[email protected]

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Ricevimento

• Tutti i martedì, dalle 11 alle 13, presso il Collegio Nuovo (via Abbiategrasso 404, Pv)

• Per informazioni su contenuti del corso, didattica e prove finali: [email protected]

• Per informazioni amministrative non rivolgetevi a me, ma alla segreteria di CIM: [email protected]

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Esami

• QUANDO

– Tre appelli da fissare tra maggio e luglio e uno in settembre

• COME (bibliografia e materiali)

– Per gli studenti che frequentano il corso: Paolo Costa, Informazione e ipertelevisione (dispense disponibili, dopo ogni lezione, sul sito www.paolocosta.net)

– Per gli studenti che non frequentano il corso: Piero Gaffuri, Web Land. Dalla televisione alla metarealtà, Roma-Milano, ERI-Lupetti, 2011

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Perché questo corso?

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Per rispondere alla domanda: “La televisione è ancora importante?”

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Per molti aspetti la risposta “a caldo” è affermativa: la televisione …

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Unisce il villaggio globale

L’ordine di De Falco a Schettino “Torni subito

a bordo!”, riproposto per giorni sugli schemi di

tutto il mondo, ha reso il pianeta più piccolo.

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Orienta l’opinione pubblica

Anche nelle elezioni presidenziali Usa del

2008 la TV è stata centrale per costruire il

consenso e influenzare gli elettori.

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Definisce l’agenda mondiale

Agenda setting ed effetto Al Jazeera: la narrazione

della rivolta anti-Gheddafi costruita dal network del

Qatar ha favorito l’intervento della Nato in Libia.

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Sostituisce gli spazi istituzionali

Dal contratto di Berlusconi con gli italiani (8 maggio

2001) al decreto Salva-Italia di Monti (6 dicembre 2011): il

salotto di Rai 1 è il luogo della performatività politica.

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Impone situazioni e linguaggi

L’esposizione televisiva dei leader politici, anche

nei paesi dove il controllo sui media è più stretto,

soggiace alla logica spettacolarizzante.

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Crea nuovi personaggi

Ksenia Sobchak, nuova icona pop della Russia post

sovietica, passa direttamente dal reality show Dom-2

alla campagna politica anti-putiniana.

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Genera conflitti d’interesse

Adriano Celentano, ospite al Festival di Sanremo 2012,

invoca la chiusura della stampa cattolica e viene

“commissariato” dalla Rai (che lo aveva invitato in TV).

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Parla di se stessa

L’epurato Michele Santoro invita il commissariato

Celentano a spiegare e ribadire le proprie ragioni

attraverso la tribuna di Servizio Pubblico.

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E se invece fossimo alla fine?

La tv è moribonda. L’agonia avviene così in fretta che non ci sarà il tempo per celebrarne i funerali. Federico Rampini, la Repubblica 8 02 2012

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In Italia la TV è ancora centrale (1/2)

MEZZI PER INFORMARSI (*)

*) Fonte: AGCOM, Relazione annuale 2011 (periodo di rilevazione: marzo 2010)

Fatti (internazionali,

nazionali e locali)

Fatti internazionali Fatti nazionali Fatti locali

Televisione 89,1% 86,5% 90,1% 70,3%

Stampa quotidiana 61,6% 49,7% 52,0% 61,1%

Internet 20,6% 20,6% 17,8% 13,2%

Radio 19,3% 14,3% 15,0% 11,3%

Stampa periodica 9,4% 8,5% 6,9% 3,2%

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In Italia la TV è ancora centrale (2/2)

80,9%

56,4%

47,7%

46,5%

45,0%

41,4%

29,5%

LE FONTI PRINCIPALI DI INFORMAZIONE NEL NOSTRO PAESE (*)

(*) Fonte: 45° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2011

TELEGIORNALI

26,8%

GIORNALI RADIO

QUOTIDIANI A STAMPA

PERIODICI A STAMPA

TELEVIDEO

MOTORI DI RICERCA ONLINE

SITI WEB DI INFORMAZIONE

FACEBOOK

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Ma fra i giovani la Rete incalza la TV

69,2%

65,7%

LE FONTI PRINCIPALI DI INFORMAZIONE NEL NOSTRO PAESE: CONFRONTO FRA POPOLAZIONE COMPLESSIVA E GIOVANI (*)

(*) Fonte: 45° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2011

TELEGIORNALI

61,5%

80,9%

41,4%

26,8%

MOTORI DI RICERCA ONLINE

FACEBOOK

POPOLAZIONE COMPLESSIVA GIOVANI

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Negli USA il “sorpasso” è alle porte (1/2)

74 82 80

74 73 72 74 70 70 66

45 42 50

46

36 36 34 35 32

31

13 14

20 24 25 24 24

40 35

41

18 21

18 21 16 14 13

18 17 16

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

QUALI FONTI UTILIZZANO PRINCIPALMENTE GLI AMERICANI PER INFORMARSI SUI FATTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, % (*)

(*) Fonte: The Pew Research Center for the People & the Press, gennaio 201 (la somma è maggiore del 100% perché era possibile più di una risposta).

Televisione

Stampa

Radio Internet

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Negli USA il “sorpasso” è alle porte (2/2)

COME GLI AMERICANI STANNO SEGUENDO LA CAMPAGNA PER LE PROSSIME ELEZIONI PRESIDENZIALI, % (*)

(*) Fonte: The Pew Research Center for the People and the Press, 7 febbraio 2012

2000 2004 2008 2012

36 TV via cavo 32 TV locali 26 Network televisivi 25 Internet

20 Stampa locale

34

48 45 40

9

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E negli under 29 è già avvenuto

(*) Fonte: The Pew Research Center for the People & the Press, gennaio 201 (la somma è maggiore del 100% perché era possibile più di una risposta).

72 80

74 66

62 62 68

52 36 32

30 29 29 23

28 25 21

18 23

35 38

25

32 34

59 56 65

21 24

18 25 21

16 13

18 17 15

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

QUALI FONTI UTILIZZANO PRINCIPALMENTE GLI AMERICANI DI ETÀ FRA I 16 E I 29 ANNI PER INFORMARSI SUI FATTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, % (*)

Televisione

Stampa

Radio Internet

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Il consumo multitasking (1/2)

Fonti: The Pew Research Center for the People and the Press, Understanding the participatory news consumer. How internet and cell phone users have turned news into a social experience (1 marzo 2010), Nielsen, Yahoo!

86% Quota di americani connessi a Internet via mobile che naviga mentre guarda la TV

59% Quota di americani che combina fonti informative offline e fonti online

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Il consumo multitasking (2/2)

Fonte: Lella Mazzoli, Fabio Giglietto, Alessandro Bellafiore, Mario Orefice, L’informazione da rito a puzzle. Le news e gli italiani: dalla carta stampata, alla rete al mobile, febbraio 2010

49% Quota di italiani che dichiara di informarsi attraverso cinque o più piattaforme

50% Quota di italiani che combina fonti informative offline e fonti online

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La socializzazione dei contenuti

1.183.122

83.197 «mi piace»

ne parlano

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Verso la ipertelevisione

• Le piattaforme digitali moltiplicano e polverizzano l’offerta televisiva: una sfida per il modello generalista

• Alla modalità di fruizione tradizionale (“sofà”) si affianca un’esperienza diversa, praticata soprattutto dai giovani

– Multitasking (consumo di TV contestuale all’uso altri media)

– Repurposing: offerta di contenuti – nati per il broadcasting tradizionale – per il consumo catch-up e on demand (YouTube, BBC iPlayer, Rai.tv, iTunes)

– Migrazione di contenuti interattivi dal PC al televisore

– Avvento della connected TV

– Contenuti generati dagli utenti (UGC)

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I nuovi telespettatori

CONNESSI

SOCIALI

POACHERS (*)

Consumano TV mentre sono collegati a Internet

Condividono l’esperienza del consumo televisivo con il proprio network relazionale

Usano i contenuti in modo creativo e se ne appropriano per le loro performance

(*) Henry Jenkins, Textual Poachers: Television Fans & Participatory Culture. Studies in Culture ad Communication, New York, Routledge, 1992

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Il ruolo di Internet

• Informazione dal basso, citizen journalism, ubiquità dei network informali: si afferma un modo diverso di narrare i fatti, soggettivo e coinvolto

• Il possibile conflitto fra narrazione imparziale e coinvolgimento soggettivo

– I reporter stanno abbandonando il tono imparziale che le regole del buon giornalismo imporrebbero?

– E questo può essere un effetto della diffusione dei nuovi media, i quali non sono solo "social", ma anche "personal"? La forte individualità della comunicazione sui microblog come Twitter condiziona l'approccio giornalistico?

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Perché, dunque, questo corso

• La televisione conta, …

– Esercita tuttora un ruolo decisivo come mezzo di informazione e di orientamento dell’opinione pubblica

– È diventata spesso indistinguibile dallo spazio della politica, cui impone regole e linguaggi

• ... ma sta cambiando

– Partecipa del processo di convergenza (*) verso un unico metamedium, determinato dal paradigma tecnologico digitale e dalla cultura del software (**)

(*) Henry Jenkins, Convergence Culture: where old and new media collide (2006) (**) Sul computer come metamedium e sulla cultura del software si vedano, di Lev Manovich, The Language of New Media (2001) e Software Culture (2010)

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Alcune domande chiave

• Il passaggio dalla neotelevisione alla ipertelevisione determina la nascita di nuove forme di informazione? Con quali caratteristiche?

• Quale spazio rimarrà sotto il controllo della televisione generalista?

• Come sta evolvendo il sistema televisivo italiano?

• In che modo editori tradizionali e informazione grassroot possono incontrarsi sul mezzo televisivo?

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Articolazione del corso

Modulo 1 (teorico) Giornalismo, medium televisivo, convergenza, ipermedia

Modulo 2 (teorico) Spettacolarizzazione, ibridazione dei generi, infotainment

Modulo 3 (teorico) Mercato televisivo e informazione in Italia

Modulo 4 (pratico) Lettura semiotica di tre “testi” televisivi (da definire)

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Modulo 1 (29 febbraio, 1 e 6 marzo)

GIORNALISMO, MEDIUM TELEVISIVO, CONVERGENZA, IPERMEDIA

• Informazione, opinione pubblica e televisione

• TV analogica e TV digitali

• Come cambia il mezzo di flusso

– Dal broadcasting al narrowcasting/multicasting

– La distribuzione on-demand

• Rimediazione, remix, televisione fai da te

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Modulo 2 (7, 8 e 12 marzo)

SPETTACOLARIZZAZIONE, IBRIDAZIONE DEI GENERI, INFOTAINMENT

• L’infotainment negli Stati Uniti

• L’infotainment in Italia

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Modulo 3 (13, 15 e 19 marzo)

MERCATO TELEVISIVO E INFORMAZIONE IN ITALIA

• Dal monopolio Rai alla stagione del digitale

• Offerta attuale e consumo

– L’affermazione di Sky

– Il destino della Rai

– L’evoluzione di La7

– Il fenomeno delle micro web TV

• Quadro normativo e problemi aperti

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Modulo 4 (20, 22, 26, 28 e 29 marzo)

LETTURA SEMIOTICA DI TRE “TESTI” TELEVISIVI (DA DEFINIRE)

• Metodo semiotico e analisi del contenuto televisivo

• L’unico metodo possibile?

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La scelta dell’approccio

• Le analisi condotte nel modulo pratico privilegeranno un approccio di tipo semiotico

• Cercheremo cioè di comprendere i meccanismi attraverso i quali i testi della televisione veicolano un senso

• Il presupposto teorico è che la televisione – nel suo darsi come struttura, e non solo nei suoi contenuti espliciti – ci dice sempre qualcosa

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Un metodo da usare con cautela

• L’approccio semiotico pone l’accento su integrità e identità dei significati insiti nei testi dei media

• Il rischio è di sottovalutare i contesti di produzione, distribuzione e performance di tali testi da parte del pubblico

• Integrare l’approccio semiotico classico con una lettura pragmatica aiuta a capire non solo che cosa la TV fa alle persone, ma anche che cosa le persone fanno con la TV

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La semiotica del testo televisivo (*)

Dimensione sintagmatica

•Semantica: il contenuto esplicito

•Morfologia: inquadratura (piani, campi) e angolazione (verticale, orizzontale, soggettiva)

•Sintassi: movimenti camera (fissa, panoramica verticale / orizzontale, zoomata), sequenze (piano sequenza, insieme di inquadrature), audio (commento vocale, musica)

Dimensione narrativa

•Posizione degli attori : soggetti attanziali, distribuzione dei ruoli, …

•Framing (**): in che modo la vicenda è introdotta dal “narratore”?

•Focusing: su quali aspetti si concentra l’attenzione del “narratore”?

•Realizing: quali contributori forniscono il loro punto di vista?

•Closing: qual è il significato preferenziale che si attribuisce alla storia?

Dimensione pragmatica

•Contesto: canale ospitante, collocazione in palinsesto, audience

•Riusi: pratiche di ricezione attiva, manipolazione e remix dei testi televisivi da parte dei “prosumer”

(*) Jeremy G. Butler, Television. Critical Methods and Applications (20022) (**) Sul framing si veda Robert Entman, Framing: Towards Clarification of a Fractured Paradigm (1993)

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Impostazione del modulo pratico

Step 1: Esempi propedeutici e

concettualizzazione

Step 2: Analisi semiotica del caso

prescelto

Step 3: Discussione e sintesi dei risultati

raggiunti