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Aniasa Mobilità, sempre più smart Uno scenario al 2030 Gestione Car Policy: un’analisi a più dimensioni Anno X • giugno - luglio 2015 www.missionline.it AUDI Q7 INNOVAZIONE SENZA COMPROMESSI

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The italian magazine with a strong focus on fleet management and news about the automotive world.

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AniasaMobilità, sempre più smartUno scenario al 2030

GestioneCar Policy: un’analisia più dimensioni

Anno X • giugno - luglio 2015 www.missionline.it

AUDI Q7INNOVAZIONE SENZA

COMPROMESSI

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Il mondo evolve rapidamente. La vita lavorativa è sempre più diversificata. Per stare al passo con un ambiente di lavoro in continua evoluzione è indispensabile essere flessibili. Alphabet, uno dei principali fornitori di soluzioni avanzate di mobilità aziendale, sta già pensando al futuro, o�rendo prodotti innovativi e sostenibili che permettono alle aziende di dare ai collaboratori una maggiore flessibilità e superare le loro sfide di mobilità. Dai forma insieme a noi al futuro della mobilità aziendale!

Per scoprire la mobilità aziendale su misura per te visita il sito www.alphabet.com/it

FlessibilitàInnovazioneSostenibilità

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SOMMARIO

22ANIASAMobilità, sempre più smartUno scenario al 2030di Luca Amadio

28GESTIONECar Policy:un’analisi a più dimensionidi Mauro Serena

33DealerSTATConcessionari e aziende,mondi lontanidi Serena Piazzi

41L’ANALISI

DI MISSIONFLEET

RESTYLING AUDI Q7È tutta un’altra storia

TOYOTA AURIS HYBRID

Quando l’ibrido è per tuttidi Pierluigi Bonora

NewsL’EDITOrIALE 3

SguArDO SuL FuTurO 16

ASSIcurAzIONI 36

MErcATO 38

NOvITAuTO 46

Giugno-Luglio 2015 • numero 3

8L’EVENTOSul Lusso di Casa Fordsventola il vessillo di Vignaledi Alberto Vita

12BAROMETRO ARVALUn business basatosui numeridi Alberto Vita

18PROFESSIONE FLEETMANAGERDove l’innovazione è di casadi Alberto Vita

1 Sommario 3 15_Layout 1 29/06/15 09.02 Pagina 1

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PER COLORO CHE MERITANO I PIÙ ALTI RICONOSCIMENTI

GHIBLI DIESEL - CONSUMO: (CICLO COMBINATO) 5,9 L/100 KM - EMISSIONI DI CO2: (CICLO COMBINATO) 158 G/KM. QUATTROPORTE DIESEL - CONSUMO: (CICLO COMBINATO) 6,2 L/100 KM - EMISSIONI DI CO2: (CICLO COMBINATO) 163 G/KM.

MASERATI QUATTROPORTE E GHIBLI

PROGETTATE PER SODDISFARE LE ASPETTATIVE DEI DIRIGENTI D’AZIENDA, FIGURE ESTREMAMENTE ESIGENTI E DOTATE DI UNA GRANDE PERSONALITÀ, LE ESCLUSIVE MASERATI QUATTROPORTE E GHIBLI SONO DUE CAPOLAVORI DI STILE E DI ARTIGIANALITÀ TIPICAMENTE ITALIANA. NUOVI PROPULSORI V6 E V8 ALIMENTATI A BENZINA, UNITI ALL’INEDITO V6 A GASOLIO CON POTENZE A PARTIRE DA 250 CV, EQUIPAGGIANO L’AMMIRAGLIA QUATTROPORTE, UNA LIMOUSINE SPORTIVA SIMBOLO DI ECCELLENZA. LA NUOVA GHIBLI DISPONE INVECE DI DUE MOTORIZZAZIONI V6 TWIN TURBO A BENZINA, OLTRE ALL’ECCITANTE V6 DIESEL, CON EMISSIONI LIMITATE A SOLI 158 G DI CO2/KM.QUATTROPORTE E GHIBLI SONO LE DUE NUOVE POTENTI PROPOSTE MASERATI PER LE FLOTTE.

I PREZZI DELLA GAMMA MASERATI GHIBLI PARTONO DA 54.934 EURO, IVA ESCLUSA, MENTRE LA GAMMA QUATTROPORTE PARTE DA 80.050 EURO, IVA ESCLUSA. PER ULTERIORI INFORMAZIONI O PER RICHIEDERE UN INCONTRO, INVIARE UNA E-MAIL ALL’INDIRIZZO [email protected]

www.maserati.it MASERATI ITALIA

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GIUGNO-LUGLIO 2015 | 3

L’editorialedi Alberto Vita

Numeri, trend, analisi, previsioni e tuttoquello che fa “fleet”. Sempre,naturalmente, con il massimo rigore eautorevolezza possibili. Come nuovo

direttore di MissionFleet certamente non andrò adissipare il grande lavoro che i miei predecessorihanno fatto su questa rivista, riportando congrande scientificità i valori del mercato e dovequesto stia andando. Un ottimo lavoro che nonvoglio perdere neppure dal lato umano, perché ilvalore di un giornale lo fa chi sul giornale ci scrive.Ecco perché riproponiamo la meticolosità diMauro Serena, che rimane con noi come direttorescientifico, con un articolo di approfondimentosulle Car policy; la grande penna di PierluigiBonora, con le sue precise Analisi e le Novitauto;e la scientificità di Luca Amadio e di Serena Piazzinel riportare i tanti dati prodotti da Aniasa e dalDealerStat. Proprio l’articolo su DealerStat mi fadire che, rispetto al passato, cercheremo però diallargare un po’ più gli orizzonti, investigandoquanto più possibile i settori limitrofi al nostro.Con, a questo proposito, in arrivo interessanti(speriamo!) novità sui numeri post estivi, chesaranno sempre più integrati con il nuovo sitoMissionline, in Rete proprio a partire dasettembre. Novità che andranno a lambire lenuove figure che si affacciano sul mondo dellaMobilità, di cui parliamo anche sull’altra nostrarivista di casa, ovvero Mission, che tra i suoiinteressanti contenuti si occupa sempre più diBleisure o di viaggiatori della Generazione Y. Naturalmente ci sarà qualche new entry,

specializzata nelle nuove tematiche, che ciaiuteranno anche ad avere una maggior presenzanegli eventi di settore, come potete vedere anchedal numero che avete tra le mani. Dove trovateanche tanti miei interventi. Spero graditi. Infine, anche se poi questa non è una grandenovità bensì un trend della società globale, è miaintenzione affrontare il più possibile il mondodelle nuove tecnologie e della sharing economy(di cui se ne parla nell’articolo sul BarometroArval) con la rubrica Uno sguardo sul futuro e sualtri spazi editoriali che stiamo approntando.Insomma al via la sfida, l’ennesima per questapiccola ma tenace casa editrice che,inevitabilmente, si sposterà sempre di più anchesul web. Con prodotti che, come per quello cheavete tra le mani, curerò io di persona (o, comedirebbe il Catarella di Montalbano, di pirsonapirsonalmente…).Ed essendo un cantiere, anche se si basa susolidissime fondamenta, siamo assolutamenteaperti a qualsiasi suggerimento per questo“nuovo” MissionFleet e per il sito Missionlinein arrivo.Sperando di avervi fatto venire almeno un po’ divoglia di conoscere quello che il mondo Newstecavi riserverà (e non abbiamo neanche accennato ainuovi eventi in programma…), vi auguro unabuona lettura. E, naturalmente, anche una buona estate.

@[email protected]

UN GIORNALE FATTODI CONTENUTI. E DI PERSONE

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MISSIONFLEET CRuSCOTTO

4 | GIUGNO-LUGLIO 2015

Continua a crescere il mercato auto, grazie soprauo alla manifestazione milanese e,quindi, al noleggio a breve termine. Bene anche i privati e le società.

L’L’anno 2015, quanto meno per ilmercato delle autovetture,continua la sua accelerazione inpositivo facendo segnare, nelprimo quadrimestre, un +16,87%

leggeri (LCV) sono trattati inmodo separato.L’ottimo risultato del mercatoPassenger Cars è dovuto a quelloche chiamiamo “effetto Expo”,ovvero all’elevato numero diimmatricolazioni di noleggio abreve termine (+50,15%) e divetture demo delle caseautomobilistiche (+108,90% sulcumulato e addirittura +321,36%sul mese) che l’esposizione diMilano ha reso necessario.L’ottimismo è comunqued’obbligo visto il valore di crescita

sul cumulato. Purtroppo i veicolicommerciali crescono conpercentuali molto più modeste, a+1,05% rispetto all’annoprecedente.Le cifre utilizzate sono a cura diDataforce che, in questo modo,vuole rispondere alle esigenze delmanagement strategico edoperativo di tutta la filieraautomotive col suo supporto dibusiness intelligence e dare lamassima trasparenza a questomercato. Il mercato vetture (PC)e quello dei veicoli commerciali

di Salvatore Saladino

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS + LCV

FONTE: DATAFORCE

aprile aprile Diff. mese Diff. mese % Cumulato Cumulato Diff. YTD Diff. YTD2015 2014 2015 2014 cum. cum. %

PC

Privati 91.208 71.099 20.109 28,28% 348.740 308.753 39.987 12,95%

Società ed Enti in proprietà 7.969 4.929 3.040 61,68% 26.882 20.658 6.224 30,13%

Società ed Enti in leasing 1.300 1.956 -656 -33,54% 7.803 7.642 161 2,11%

Totale Società 9.269 6.885 2.384 34,63% 34.685 28.300 6.385 22,56%

Taxi-NCC-Autoscuole 131 419 -288 -68,74% 1.241 1.746 -505 -28,92%

Noleggio a Lungo Termine 14.104 15.323 -1.219 -7,96% 73.408 61.969 11.439 18,46%

Noleggio a Breve Termine 23.786 16.365 7.421 45,35% 75.832 50.503 25.329 50,15%

Concessionarie 8.906 10.574 -1.668 -15,77% 40.948 45.943 -4.995 -10,87%

Case Automobilistiche 3.767 894 2.873 321,36% 14.203 6.799 7.404 108,90%

Totale PC 151.171 121.559 29.612 24,36% 589.057 504.013 85.044 16,87%

LCV (0-3.5t)

Privati 765 164 601 0,00% 1.456 625 831 132,96%

Società ed Enti in proprietà 4.952 4.587 365 7,96% 20.649 18.436 2.213 12,00%

Società ed Enti in leasing 1.190 2.556 -1.366 -53,44% 7.151 9.402 -2.251 -23,94%

Totale Società 6.142 7.143 -1.001 -14,01% 27.800 27.838 -38 -0,14%

Taxi-NCC-Autoscuole 2 4 -2 -50,00% 14 19 -5 -26,32%

Noleggio a Lungo Termine 1.906 2.001 -95 -4,75% 7.938 8.449 -511 -6,05%

Noleggio a Breve Termine 626 656 -30 -4,57% 1.776 1.883 -107 -5,68%

Concessionarie 156 197 -41 -20,81% 929 672 257 38,24%

Case Automobilistiche 18 41 -23 -56,10% 90 101 -11 -10,89%

Totale LCV 9.615 10.206 -591 -5,79% 40.003 39.587 416 1,05%

Totale generale 160.786 131.765 29.021 22,02% 629.060 543.600 85.460 15,72%

EFFETTO EXPO SULL’OTTIMOANDAMENTO DEL PRIMO QUADRIMESTRE

3 Cruscotto 3 15_Layout 1 29/06/15 09.09 Pagina 4

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MISSIONFLEET CRuSCOTTO

GIUGNO-LUGLIO 2015 | 5

delle immatricolazioni ai privati, ilvero barometro del mercato, chemostra per la prima volta da anniuna crescita a due cifre: +12,95%,con le immatricolazioni a societàche segnano un +30,13%.Il mercato dei veicoli commercialifinalmente torna in attivo e,mettendo da parte le autoimmatricolazioni delleconcessionarie (+38,24%), ilrisultato dei privati è veramentebuono, con un +132,96%; intermini assoluti 1.456 pezzi.Per quanto riguarda il nostroforecast del mercato PassengerCars per l’anno 2015, alziamoulteriormente l’asticellaprevedendo una chiusura a1.482.735 unità, il 7,4% in piùrispetto al dato 2014.Veniamo adesso alla Top 5 pertipologia di auto, con il dominiodi Fiat Group intaccato, nonsenza stupore, dalla SmartForFour e dalla Golf per ilmercato vetture, e dal soloRenault Master in quello deiveicoli commerciali.Diamo infine la classifica dei 3modelli più immatricolati nelcanale flotte (True Fleets) divisaper segmento di veicolo, unasorta di policy di acquisto divisaper fascia di modelli. Panda, 500e Ypsilon confermano la loroleadership nel segmento Mini.Nel segmento Small il risultatodella Smart ForFour è incredibilee, per la prima volta, potrebbesuperare la Punto. Nel segmentoC la Golf è sempre la regina mastupisce la Peugeot 308 chesviluppa numeri mai così elevaticon la Giulietta che conserva ilterzo posto. La nuova MercedesClasse C scavalca BMW e Audimentre fra le SUV la JeepRenegade resta in cima allaclassifica, tenendo a distanza laNissan Qashqai e al terzo posto lasempre incredibile Range RoverEvoque.

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MERCATO ITALIA PASSENgER CARS - APRILE 2015/2014

MERCATO ITALIA LIgHT COMMERCIAL VEHICLES - APRILE 2015/2014

FORECAST

� Diff. mese % � Diff. YTD cum %80,00%

60,00%

40,00%

20,00%

0,00%

–20,00%

-40,00%Società ed Enti

in proprietàSocietà ed Enti

in leasingTotale Società Noleggio a lungo

termineTotale PC

� Diff. mese % � Diff. YTD cum %

� Special Channels � True Fleets � Private

Società ed Entiin proprietà

Società ed Entiin leasing

Totale Società Noleggio a lungotermine

Totale LCV

20,00%

10,00%

0,00%

-10,00%

-20,00%

-30,00%

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-50,00%

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2.500.000

2.000.000

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1.000.000

500.000

02004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

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2,11%

34,63%

22,56%18,46%

24,36%

16,87%

-7,96%

61,68%

-6,05%

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1,05%

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TRUE FLEETS Aprile 2014 Aprile 2015 %

Fiat Panda 2.275 1.274 –44

Fiat 500L 1.463 995 –32

Fiat 500 1.447 758 –47

Smart Forfour – 206 –

VW Golf 677 386 –43

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

6 | GIUGNO-LUGLIO 2015

MISSIONFLEET CRuSCOTTO

True Fleets: Società, Noleggio Lungo Termine, utilizzatori Professionali, Enti • Special Channels: Noleggio Breve Termine, Concessionarie, Case Automobilistiche

FONTE: DATAFORCE

FONTE: DATAFORCE

MERCATO ITALIA PASSENgER CARS (top 5)

SPECIAL ChANNELS Aprile 2014 Aprile 2015 %

Fiat Panda 2.556 4.590 +79

Fiat 500 2.764 2.834 +2,5

Fiat 500L 2.073 2.273 +9,6

Lancia Ypsilon 1.476 1.769 +19

Fiat Punto, Grande Punto 1.518 546 –64

TRuE FLEETS ITALIA PASSENgER CARS + LCV (top 3)

SMALL Aprile 2014 Aprile 2015 %

Fiat 500L 1.622 1.116 –31

Fiat Punto, Grande Punto 946 731 –22

Smart Forfour – 206 –

MERCATO ITALIA LCV (top 5)

TRUE FLEETS

Fiat Ducato 943 900 –4,5

Fiat Doblo 867 837 –3,4

Iveco Daily 751 512 –31

Fiat Fiorino 446 395 –11

Fiat Panda 497 263 –47

UTILITIES

Fiat Ducato 1.019 1.116 +9,5

Fiat Doblo 972 903 –7

Iveco Daily 752 512 –32

MINI-VAN

Citroën C4 Picasso 312 286 –8

Renault Scenic 305 343 +12

Ford C-Max 314 245 –22

OFFROAD / SUV

Jeep Renegade – 627 –

Nissan Qashqai 238 499 +109

Land/Range Rover Evoque 247 232 –6

hIGhER-MIDDLE-CLASS

Audi A6, S6 171 127 –25

BMW 5 Series 203 162 –20

Mercedes E Class 163 146 –10

COMPACT CAR

VW Golf 677 402 –40

Peugeot 308 191 699 +266

Alfa Romeo Giulietta 274 543 +98

MINI Aprile 2014 Aprile 2015 %

Fiat Panda 2.772 1.537 –44

Fiat 500 1.447 758 –47

Lancia Ypsilon 365 201 –45

SPECIAL ChANNELS

Fiat Doblo 44 77 +75

Fiat Ducato 347 23 –93

Iveco Daily 39 55 +41

Renault Master 17 109 +541

Fiat Scudo 48 85 +77

MIDDLE CLASS

Mercedes C Class 87 398 +357

BMW 3 Series 451 364 –19

VW Passat 458 139 –67

SPORTS CAR

Porsche 911 23 29 +26

Audi TT 1 13 +1200

Mercedes SLK Class 10 13 +30

LARGE-VAN

Mercedes V Class – 160 –

VW Sharan 27 18 –33

Lancia Voyager 37 29 –21

LUXURY-CLASS

Mercedes S Class 42 44 +4,8

Mercedes CLS Class 32 56 +75

Audi A8, S8 19 17 –10

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“Un brand nato per far vivere ainostri clienti una esperienzaesclusiva e personalizzata, cheriteniamo perfetta per le flotteaziendali visto che propone giàtanti contenuti richiesti daquesto settore”. Il nuovo brandVignale della casa dall’ovale blusecondo Gaetano Thorel, vicepresident marketing Europadell’azienda americana, allapresentazione della novitàdurante gli Internazionali ditennis di Roma. Thorel che sispinge addirittura a quantificarela percentuale di Vignale sul

totale delle vendite che sarannoappannaggio delle flotte, “il 70%circa” dice Thorel, spiega comegià oggi i clienti Ford scelgano,ad esempio per la Mondeo,modello di lancio per Vignale,“al 70-75% l’allestimentopremium, ovvero il Titanium”.“Percentuale che in Italia èancora maggiore, arrivando al90%” gli fa eco DomenicoChianese, amministratoredelegato e direttore generale diFord Italia. E se la Mondeo è ilprimo modello a ricevere questoallestimento top di gamma, “adaprile lo applicheremo anchealla SMax” anticipa Thorel. Macos’è l’idea Vignale?

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SUL LUSSO DI CASA FORDSVENTOLA IL VESSILLO DI VIGNALEL’Ovale Blu tira fuori dal casseo il nome Vignale per affidargli la nuova esperienzatotalizzante di acquisto del top di gamma della casa a stelle e strisce.

Innanzitutto sveliamo il perchédel nome; Alfredo Vignaleera un carrozziere italianoex-dipendente di Pininfarinache lanciò, con successo, la suacarrozzeria nel dopoguerra, peressere in seguito assorbitodalla De Tomaso insieme allaGhia, marchi entrati entrambiin seguito in orbita Ford. E seGhia fu utilizzato negli anni’90 per definire il Top diGamma Ford, poi sostituito daTitanium, Vignale è rimasto nelcassetto sino al prototipo dellaFocus Vignale nel 2004 per poiesser definitivamentelanciato sul mercato con questoprogetto, “che è la nostra

di Alberto V

ita

GAETANOTHOREL VP PRESFORD EUROPE

4 Evento - Ford Vignale_Layout 1 29/06/15 13.10 Pagina 8

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MISSIONFLEET L’EvEnto

GIUGNO-LUGLIO 2015 | 9

scommessa, la nostra Signature,sul segmento high revenue”commenta Thorel.

VignaLe experienceDa oggi quindi il Top di gammadell’ovale blu sarà riconosciutocon il brand Vignale: “che non èsemplicemente un nuovomodello di auto premium mauna vera e propria filosofia digestione del cliente Vignale, sindal momento in cui metteràpiede nei nostri nuoviFordstore. Ne avremo 25 entrola fine dell’anno, e 35 nel 2016,sui 90 concessionari Forditaliani, e 200 in Europaquest’anno, che diventeranno500 nel prossimo”.Insomma, “con la Vignale nonvendiamo solo un’auto, bensìun’esperienza che parte da unsito e da una app dedicata, dallenostre lounge nei Fordstore, maanche in location d’eccezione

come sarà l’Acquaniene Roma oalcuni aeroporti, per arrivarealla possibile consegna anche acasa del cliente, al suo ritiro per ivari tagliandi, alla lucidaturacompresa nel prezzo, e con unVignale Relationship Managerche seguirà sempre l’auto nelcorso della sua vita. Per arrivareinfine a un merchandising conborse e prodotti in ‘stile’Vignale, tra cui anche unosmalto per le unghie del colornocciola creato solo per questobrand. Importante sottolineareche questi prodotti sono staticoncepiti e realizzati dagli stessidesigner dell’auto”. Un’auto, laVignale, acquistabile solo neiFordstore, spiegata in comode einnovative Lounge, realizzateaccanto ad altri spazi altrettantoinnovativi, come quello dedicatoalla Mustang e alle Rs, per laparte sportiva, o ai suv o, ancora,a una postazione dotata di tablet

dove configurarsi la propriaauto, “e dove continuarel’esperienza fatta a casa sulnostro sito, visto che oltre l’85%di chi acquista un auto, si sa,oggi prima si informa online”dice Chianese.

perfomance,suV e... VignaLeProprio questi tre nuovi spazi,più l’area configurazione e unareception molto informale,nascono dalla strategia di FordEuropa che ha le sue radici nelpiano OneFord pensato daAlain Mulally, ora sostituito daMark Fields, per il rilanciodell’ovale blu. Con l’obiettivo didiventare “da Good a Greatcompany”, per utilizzare leparole di Thorel, che continua:“Sono tre i pilastri su cui cibasiamo per crescere in Europa:perfomance, ecco il perchédell’arrivo in Europa,finalmente, della Mustang, di cuiabbiamo già venduto migliaiadi unità, e delle St, anche diesel;lo sviluppo della nostra famiglia

DOMENICOCHIANESE,AD E DIRETTOREGENERALEDI FORD ITALIA

La VignaLe si presenta

In attesa della SMax Vignale, è la Mondeo il modello dell’ovale

blu sul mercato a poter sfoggiare il brand Vignale. Che porterà

con sé una serie di servizi dedicati, tra cui un Vignale

Relationship Manager che aiuterà il cliente nella scelta della

personalizzazione dei servizi, come ad esempio il ritiro a casa

dell’auto e la riconsegna per tagliandi e manutenzione, la sua

lucidatura periodica inclusa nel prezzo o l’assistenza 24 ore su

24 in caso di problemi.

Con prezzi a partire da 41.250 euro al pubblico per la ibrida, ci

sono anche versioni diesel e benzina, tutte 2 litri con cambio

automatico o sequenziale, le Vignale sono disponibili in quattro

colori tutti metallizzati e posati con quattro strati; Vignale White,

Vignale Silver, Vignale Black e Vignale Nocciola, colore questo

simbolo per il nuovo brand di casa Ford.

Tante le dotazioni tecnologiche, tra cui un sistema attivo di

cancellazione del rumore, la presenza, di serie dell’impianto di

infotainment Sync 2 della Sony con schermo tattile da 8 pollici,

con telecamere posteriore per il parcheggio, nonché, per la

sicurezza, il Pre Collision Assist con Pedestrian Detection e

Active City Stop che frena automaticamente in città in caso di

pericolo.

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MISSIONFLEET L’EvEnto

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di Suv che, dopo il Kuga, capitopiù dalle flotte che dal retail, el’Ecosport, vedrà arrivare a fineanno l’Edge; infine il Luxury,ovvero il punto di vista Ford diquesto segmento, per il qualeabbiamo appunto creato il brandVignale”. Nuovo brand cheallontana definitivamente uneventuale sbarco della Lincoln inEuropa, “che verrà invecerilanciata in Cina e negli StatiUniti” dice Thorel.

made in VaLenciaVignale che vengono realizzatedallo stabilimento Ford diValencia, in un’area dedicata edove si fanno “100 controlli inpiù della normale Mondeo, chegià ha un iter di check moltostringente” spiega UlrichKoesters, Vehicle Line Director,Piattaforma C/D di FordEuropa, nonché responsabile pertutte le attività relative allagamma, attuale e futura, delleauto Ford europee di dimensionisuperiori, come Mondeo,S-MAX, Galaxy, Mustang ed

Edge. Uno stabilimentoassolutamente d’avanguardiaquello di Valencia per Ford, dovela casa statunitense ha investitoben 2,3 miliardi di dollari.

un concentratodi tecnoLogieNuove tecnologie, di cui laVignale ne fa sfoggio (vedi boxa pag. 9), che sono anche ilfuturo dell’auto. E non solo per

“eliminare” il conducente con leSelf Driving Car, che, perThorel, “non sono un cambioepocale nell’industrydell’automotive, anche perché civorrà tempo. Così come perl’elettrico puro. Quello cheinvece vedo come grande sfidaper le case tradizionali come lanostra sono i nuovi modelli diproposizione di questi nuoviprodotti; più personalizzati, conun grande utilizzo del web e consempre meno importanza per laloro proprietà. Insomma quivedo una bella sfida e noi siamopronti a coglierla”. Grazieappunto anche alla Vignale,presentata ufficialmente a livelloeuropeo a Roma, in occasionedegli Internazionali di Tennis, dicui Ford è sponsor da sei anni,dopo aver sponsorizzato ancheun grande evento come laChampions League di calcio:“credo però che, oltre al costoovviamente, sport come il tennissono preferibili comesponsorizzazione, perché piùvicini al territorio. Anche iprotagonisti sono molto piùdisponibili rispetto, appunto, aicalciatori. Inoltre è uno sportche si pratica e si va a vedere infamiglia, con meno tensioni. Mipiace anche il rugby, sport chequest’anno può vantare la coppadel mondo in Inghilterra, maquello è territorio di caccia dialtri marchi automobilistici (laLand Rover. E la Peugeot dopola Jaguar per la nazionaleitaliana, ndr) – dice Thorel –.Insomma mi piacciono queglisport che portano avanti glistessi nostri valori, e chevengono ben identificati con ilnostro pay off, ovvero GoFurther”. Che andrebbe beneanche per il ciclismo, se “questonon si fosse squalificato cosìtanto negli anni” sottolineaThorel.

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Dalla società leader del Noleggioa lungo termine in Italia, lafrancese Arval, il consuetosguardo al mercato con il suoCorporate Vehicle Observatoryche produce un barometrogiunto quest’anno alla suadecima edizione: “un periodo piuttosto lungo grazie al quale

possiamo capire l’evoluzione diun settore che ha attraversatouna forte crisi ma che si stariprendendo. Uno sguardo alpassato che serve a vedere ilfuturo” commenta il direttoregenerale di Arval Italia GrégoireChové, che sottolinea alcunitrend sempre più evidenziati dalloro barometro, che utilizza unametodologia di ricerca rimastacostante negli anni:“Innanzitutto la figura del Fleet

MISSIONFLEET barometro arval

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D

ARVAL: UN BUSINESSBASATO SUI NUMERILa multinazionale francese del Noleggio a lungo termine del gruppo Bnp Paribaspresenta l’evoluzione del seore grazie a un osservatorio che in Italia compie dieci anni,ed è aivo in ben 15 paesi al mondo.

manager si sta evolvendo sempredi più verso un Mobility managera tutto tondo”, con il 53% delleaziende di oltre 100 dipendenti asostenere questa tesi, “mentre apartire dal 2007 i consumatoripreferiscono sempre di più l’usoalla proprietà, una tipologia diconsumo nata grazie a internet ealla crescita degli scambi online,che ha fatto esplodere lacosiddetta sharing economy”. Checontagia sempre di più le nuovegenerazioni, come la generazioneN, ovvero neutral about driving:“che, per le loro scelte dimobilità, guardano sempre di piùal fattore economico e, anche sein misura minore, a quellosostenibile”. Insomma il Pay per

di Alberto V

ita

“La figura del Fleet manager si sta evolvendo sempredi più verso un Mobility manager a tuo tondo

Gregoire Chové

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MISSIONFLEET barometro arval

GIUGNO-LUGLIO 2015 | 13

use impera nel mondo dellamobilità e deve essere una spintaper società come Arval, “nelcogliere la sfida di far conoscere ivantaggi del Noleggio a lungotermine alle Pmi” sottolineaChové. E perché no aiprofessionisti, ai privati, alleassociazioni... È la “sharingeconomy, baby”, direbbequalcuno.

Un osservatorio

internazionale

Un trend però, come detto,supportato dai numeri di unaricerca nata in Francia nel 2002,sbarcata in Italia nel 2005 e cheora coinvolge ben 15 paesi: “Unamole di dati che possiamoraccogliere grazie anche al fattoche in Italia, ad esempio,facciamo il 25% del mercato,con circa 140 mila veicoli sui546 mila delle flotte Nlt”commenta Alessandro PigazziHead of Arval Consulting. “Unmercato, quello delleimmatricolazioni, che ha subitouna flessione nel 2012 e chel’anno scorso ha ripreso adaumentare con, soprattutto, unaforte crescita della quota dimercato del noleggio a lungotermine, arrivato al 16,28% deltotale e al 31% se si prendono in

considerazione solo le flottebusiness”. Era al 22% nel 2010.E crescono anche i veicolicommerciali noleggiati a lungotermine, “passati dall’11 al 24%del totale”.“Il trend storico chefotografiamo è molto chiaro;quando cala il pil calano anchele flotte, e il 2012 è stato ilpeggior anno per ildeflottamento nelle aziende –spiega Valeria Evangelista headof corporate vehicle observatoryArval Italia –. Per le quali,soprattutto tra le pmi e iprofessionisti, si continuano apreferire le vetture di proprietà,mentre le aziende medio-grandisono più inclini al noleggio”. Uncomportamento che non ècertamente uguale nei paesipresi in considerazione dallostudio: “l’Italia è seconda soloalla Spagna per società chedetengono flotte di proprietà,con il 66% del totale, contro il70 del paese iberico” ricordaChové, che prosegue: “all’altroestremo troviamo ilLussemburgo e la Germania, al40%, seguiti dall’Olanda, al 51, edalla Francia, al 52%.Interessante il caso del RegnoUnito con il 53% dei veicoli diflotte business di proprietà, ma

con il leasing ridotto ai minimitermini, all’1% del totale”.Quindi, se il noleggio a lungotermine conta per il 16,28% deiveicoli business in Italia, in altripaesi, quali Regno Unito eOlanda, queste percentuali sonomolto più alte, rispettivamente il45 e il 41%.

Un servizio

a 360° gradi

Nlt che conta però ormai per unquarto di tutte le nuoveimmatricolazioni in Italia, comesottolineato anche da Aniasa nelsuo recente rapporto che potreteleggere anche in questo numerodi MissionFleet: “e noi di Arvalcontiamo per il 3% delle nuoveimmatricolazioni in Italia “afferma Chové che, però, non siaddormenta sugli allori:“vogliamo dare un serviziocompleto ai nostri clientiessendo in grado, ancheattraverso accordi dipartnership, di offrire al mercatostrumenti e servizi che possanosoddisfare le esigenze di unamobilità sempre più integrata eflessibile, rispondendo arichieste di noleggio che vannoda 10 minuti a 10 anni”. Facilepensare alle piattaforme onlinedi prenotazione e condivisione dipassaggi auto ma, soprattutto, alcar sharing: “al momento unfenomeno soprattutto legato aiprivati che, però, noi pensiamopossa interessare sempre di piùanche al noleggio a lungotermine mentre, dall’altro lato,sono gli stessi Fleet manager chesi stanno sempre piùinteressando al car sharing.E noi dovremo esser capaci dioffrire loro l’intera filiera diservizi”.

Un comportamento

da leader

Arval nel passato ha anticipato

VALERIAEVANGELISTAHEAD OFCORPORATEVEHICLEOBSERVATORYARVAL ITALIA

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MISSIONFLEET Barometro arval

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alcuni trend di mercato, comel’introduzione della telematicadelle flotte, “dove siamo i leader”,dice Chové, ma anche la nuovasensibilità ecologica del settoreche, legata naturalmente ancheal saving, spinge le car policydelle aziende a obiettivi semprepiù mirati, come ad esempio, perl’82% delle aziende interpellateoltre i 1000 impiegati, nellascelta del veicolo da introdurrein flotta considerando leemissioni di CO2. In effetti laricerca evidenza come il 40%delle aziende italiane con oltrecento dipendenti dichiara di averintrodotto in flotta almeno unveicolo ad alimentazionealternativa. Tra cui il gas, unaspecificità italiana.Un trend questo che prestopotrebbe esser sorpassato dalleself driving car: “io ci credoanche per una maggiorproduttività e sicurezza per idipendenti” afferma Chové,“naturalmente nei tempi dovuti.Ma seguiamo con moltointeresse le variesperimentazioni che ci sono ingiro per il mondo, tra cui ilprogetto Sartre di Volvo, che staperfezionando il suo modelloDrive Me per la guida

autonoma”. E, naturalmente,visto che questa è già una realtà,dalle connected car, ricercatesoprattutto dalle nuove

generazioni. Infine un datofiglio della recente crisi del2012, anno in cui si sonocominciati ad allungare i tempidei contratti di noleggio, il chesi scontra un po’ con la necessitàdelle aziende di essere sempreaggiornate tecnologicamentenelle dotazioni di bordo. Ciòcomporta che a fine contratto iveicoli restituiti alle società dinoleggio siano obsoletitecnologicamente, con unadifficoltà per il remarkating,anche se Chové sottolinea ilrespiro internazionale della suasocietà, grazie al quale “conArval Trading possiamovendere auto in tutto il mondo,anche in mercati, come l’Africa,dove la richiesta di autoaccessoriate è minore”.

schedA ARVAL

Luogo e data di nascita: Francia, 1989

ProPrietà: BnP PariBas (sotto al Business unite retailBanking & services)

Presenza internazionaLe: 25 Paesi(+14 dove oPera in PartnershiP con realtà locali)

diPendenti: 4 mila

FLotta gestita: 725 mila veicoli (2014)

itaLia: attiva dal 1995

cLienti: 20 mila

FLotta gestita: 138 mila (3% immatricolazioni italiane)

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MiSSionFlEET UNO SGUARDO SUL FUTURO

16 | giugno-luglio 2015

Ad Aosta ilSuperchargerpiù granded’Europa

Tesla ha aperto il quartoSupercharger italiano, cheè anche la stazione diricarica più granded’Europa. Le colonnineElon Musk sono stateinstallate pressol’Autoporto Pollein, vicinoad Aosta, una locationstrategica tra Italia,Svizzera e Francia.I Supercharger sono benquattordici in Italia, dallaprima inaugurata nell’areadi servizio di Dorno, sullaMilano-Serravalle. Nuoveaperture sono previstevicino a Firenze, Roma,Genova, Trieste eBrennero.Le colonnine permettonodi ricaricare

giugno

luglio

completamente le batteriedell’auto in 75 minuti, mane sono sufficienti 40 perottenere l’80% di carica.In Europa, Aosta è lastazione Superchargernumero 153: nell’ultimoanno, il network ècresciuto di dieci volte,passando dalle 14 stazionidi aprile 2014 ai numeriattuali.

Nuova conceptAudi perShanghai 2016

Il Consumer ElectronicsShow raddoppia e Audiprende la palla al balzoper aggredire il mercatoasiatico. Dopo iltradizionale appuntamentocon il Ces di Las Vegas,infatti, nel maggio 2016verrà inaugurato unsecondo salone dedicatoall’elettronica di consumoin Cina, a Shanghai, dove itemi centrali sarannol’elettronica di bordo e imega-trends nellamobilità.La casa dei quattro anelli,che due anni fa hainaugurato a Pechino unnuovo centro di ricerca esviluppo, ha deciso di fardebuttare proprio sulpalco di questo evento unanuova concept car.Gli ingegneri in Cina

stanno lavorando su telai,sistemi di assistenza,interfacce utente econtenuti di infotainment econnettività specifici peradeguare i prodotti alladomanda locale.“Il successo di Audi in Cinadimostra come chi è vicinoai clienti trae benefici sullungo termine.Svilupperemo soluzioni dimobilità diverse sui singolimercati per le esigenzedelle mega città delfuturo”, ha dichiarato LucaDe Meo, direttore venditedi Audi.

Guidaautonoma,4 incidentiin California

L’Associated Press hadato notizia di quattroincidenti avvenuti durantela sperimentazione incorso dallo scorsosettembre di vetture conguida autonoma inCalifornia. Sono 48 almomento i mezziautorizzati a circolare: ben23 vetture sono di Google,

seguita da Audi, Mercedese Delphi. Gli incidenti sisono verificati a velocitàinferiore a 10 miglia orarie(16 km/h), solo due deiquali in modalità di guidaautonoma. Tre degliepisodi riguardano vettureGoogle, che utilizza unparco auto Lexus RX450h,il quarto ha coinvolto unamacchina di Delphi.Dall’headquarter diMountain View, Google hafatto sapere che gliincidenti hanno avutoconseguenze marginali: leauto coinvolte non eranoin condizioni di torto enessuna conseguenzafisica ha interessatoeventuali passeggeri. Ilcolosso informatico hainoltre specificato che si ètrattato di “errori umani” e“disattenzione”.L’incidentalità legata allaguida autonoma sembraancora superiore a quellacon guida tradizionale;tuttavia, questa tecnologiaè ancora in fasesperimentale e, come hasottolineato Google, ognihanno più di 5 milioni diincidenti di lieve entità nonentrano nel computo dellestatistiche.

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MISSIONFLEET UNO SGUARDO SUL FUTURO

Elettrica sì,ma soprattuttoa noleggio

Se da una parte in Italia levendite di auto elettrichecontinuano a nondecollare, dall’altra ilnoleggio di vetturealimentate a batteria staincontrando un notevolesuccesso. Comedimostrano i numeri diEdilfar Rent, la società chenoleggia Smart elettrichea Roma e Milano: conquasi 1.000 noleggi inmeno di un anno le 60vetture hanno percorsooltre 350 mila km,risparmiando così oltre 33mila tonnellate di anidridecarbonica.Questi risultati positivihanno portato all’accordotra Edilfar Rent e AciRoma per trasformare ledelegazioni dell’ACI delcentro storico in stazioni dinoleggio di Smartelettriche e biciclette apedalata assistita. Levetture, inoltre, potrannocontare su un nuovoservizio di emergenza: incaso di batteria scarica,Aci Global invierà un carrodi soccorso stradale

munito di un sistema diricarica sperimentale.

Google di seriesulla nuovaHyundai Sonata

Il modello della nuovaHyundai Sonata riservatoai mercati di NordAmerica, Corea e Cina è laprima vettura al mondocommercializzata conAndroid Auto, il nuovosistema sviluppato daGoogle per sincronizzarelo smartphone con isistemi di infotainment abordo.Android Auto consente diaccedere ai contenuti ealle applicazioni dellosmartphone attraverso iltouch screen di bordo o ipulsanti sul volante: èpossibile dettare o farsileggere messaggi e mailattraverso i comandivocali, riprodurre musicaed essere guidati nelproprio viaggio da GoogleMaps.Continua così la sfidatecnologica tra i colossiinformatici, da Google aMicrosoft o ad Apple, perpresidiare gli abitacolidelle future automobili.

Apre a Milanoil primo DS store italiano

I brand premium delle case generaliste piacciono sempredi più. Magari rispolverando “vecchi” marchi pieni difascino e tradizione. Così dopo il lancio del brand Vignaleper Ford (vedi articolo a pag. 8) ecco DS per Citroën,marchio rinato nel 2010 e dal salone di Ginevra diquest’anno brand a sé della galassia Psa: “ed ora ecco ilprimo DS Store italiano (nella storica sede Citroën di viaGattamelata, ndr) il settimo in Europa, dopo città comeParigi, Ginevra e Stoccolma, e dopo i molti in apertura inCina – afferma il Global Sales and Marketing DSAutomobiles Arnaud Ribault, presente all’eventod’inaugurazione –. Era inevitabile poi aprire qui, perchéMilano è la città della moda, dell’avanguardia, come cidefiniamo noi stessi con questo brand”. Che quest’anno,malgrado formalmente sia rinato lo scorso anno, compieben 60 anni, essendo lo storico marchio nato nel 1955.E anche nello Storemilanese si vuolericordare questopezzo di storiadell’automobilefrancese, e mondiale,con l’esposizione diben due “Squali”, tracui una magnifica DS19 Cabriolet del 1960,esposta accanto allanuovissima DS 5 hybrid4 in edizione limitata “1955”, dicolore Blu Zaffiro, svelata durante l’inaugurazione dellospazio con uno spettacolo di Simone Al Ani, vincitore delprogramma Italia’s Got Talent 2015, e ad altre due limitededition, una DS 4 BlueHDi 120 e una DS 3 110 PureTechS&S, e ad altre auto della casa francese.“Sono veramente orgoglioso di inaugurare il primo DSStore italiano, un mercato questo che già conta 35 milaclienti per questo brand dei 550 mila globali – spiegaAndrea Valente, DS Brand Development Director –: epresto ne annunceremo altri”. Prossimo appuntamentoRoma. E in tutto il mondo saranno 150 i DS Storepresenti.Un’apertura questa che sottolinea come lo storico spazioespositivo della Citroën di via Gattamelata a Milano nonvoglia facilmente lasciare a favore di altre realtà, quali, adesempio, il nuovo stadio cittadino del Milan, fortementevoluto dall’ad Barbara Berlusconi e in “finale” insieme alprogetto Vitali per la riqualificazione dell’area. Almomento di andare in stampa non è stata presa alcunadecisione. Intanto nell’elegantissimo store DS, dai colorinero, argento e rosso, si inizia a proporre il futuro aiclienti milanesi e lombardi. Che non ha la forma di unpallone da calcio, bensì delle linee sinuose e arrotondatedello stile, d’avant gard naturalmente, delle nuove DS.

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MISSIONFLEET professione fLeet manager

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LLa cura dell’ambiente comeobiettivo aziendale. Lo si capisceche questo è un mantra per 3Msin dal momento in cui si arrivadalla Rivoltana all’uscita delMalaspina Business Park diPioltello, e si incontra la suanuova sede in vetro, acciaio e

DOVE L’INNOVAZIONEÈ DI CASA

Alla 3M tuo è pensato per la massima efficienza. Partendo dalla nuova sede e,naturalmente, dalla gestione della floa aziendale. Per cui si punta a un futuro elerico.

flotta aziendale. Che è gestita daun “fanatico” dell’elettrico. Anchese deve fare i conti con i limiti,ad oggi, tecnologici di questimodelli e sulle perplessitàaziendali: “in effetti è dal 2003che cerco di trovare delle autoelettriche. E da oltre 10 anni checi credo. Ma quando ne parlavoin azienda mi davano del matto.Ora è da 2/3 anni che, ogni voltache mi incontro con i nostrifornitori, Arval e Ald, gli facciosempre la stessa domanda a chepunto siamo con l’ibrido?”. Dimodelli ce ne sono ormai molti,anche diesel, ma, i costi elevatirendono impossibile la scelta.Insomma, stiamo soltantoaspettando il modello giusto pernoi e, forse, il 2017 sarà l’anno incui arriverà” commentaPalmiotti. Perché il suo sogno èquello di gestire una flotta ibridase non totalmente elettrica, e non“le sole due auto di servizio cheabbiamo in noleggio da Ald e cheutilizziamo per Milano o per ilmagazzino di Carpiano. Più in lànon ci fidiamo ad andare”.L’accordo con Enel ha portato indote a 3M due Colonnine diricarica che l’azienda permette diusare, previa prenotazione, ancheai propri dipendenti” dicePalmiotti.Questa estrema attenzione allamobilità sostenibile, oltre allasensibilità del Facility Manager

di Alberto V

ita

legno, circondata da ampi spaziverdi; “un edificio a bassoimpatto ambientale che tantivengono a visitare e che haottenuto, nel 2009, il prestigiosoriconoscimento dell’US Awards2009 - Categoria Architettura,una competizione nata perpromuovere e diffondere lacultura della qualità edell’innovazione nell’ambiente dilavoro” ci spiega il FacilityManager della multinazionalestatunitense Vito RobertoPalmiotti, che incontriamo perun’intervista proprio all’internodi questa futuristica sede. Unaprima impressione rafforzataanche nel momento in cui sioltrepassa il portone d’entrata,trovandosi di fonte a duecolonnine di ricarica dell’Enelcon altrettanti parcheggioccupati da due auto elettriche,due parcheggi riservati al CarPooling a sinistra e, a lato, unparcheggio coperto perbiciclette. Che ospita, anche, ledieci bici aziendali della societàleader in diversi settori almondo, dai prodotti per l’ufficioall’industria, dalla saluteall’elettronica o all’energia.

ObiettivO elettricOMalgrado la fotta sia dominatadall’alimentazione a gasolio,l’attenzione all’ambiente siriverbera anche sulla scelta della

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MISSIONFLEET professione fLeet manager

GIUGNO-LUGLIO 2015 | 19

Palmiotti, proviene anche dalfatto che la stessa 3M ha definitoun obiettivo a livellointernazionale ed europeo cheimpone per il 2016 di ordinareauto con emissioni al di sotto dei100 grammi di CO2.

Dalla prOprietàal nOleggiOa lungO termineUn percorso quello di Palmiottiiniziato in 3M con il diploma diragioniere nel 1981 ed approdatoai servizi generali già nel 1990,diventando in seguito facilitymanager e passando per lediverse business unit dellasocietà: “oggi facciamo partedell’area tecnica, ma nel passatosiamo stati nell’organizzazioneFinance e Ufficio Acquisti”spiega Palmiotti che sottolineacome il suo ruolo non è soloquello di Mobility manager; “lodiventai nel 2003/04, quandoseguii tutto il percorso dellamobilità sostenibile deidipendenti con la nomina inprovincia di Milano. Nel ruolo diFacility Manager Palmiotti sioccupa della gestione di tutti iservizi aziendali, tra cui il FleetManagement e la Security. 3M siaffida ad un IFM, ovvero unIntegrated facility managementcome interfaccia verso tutti ifornitori, tra cui anche le societàdi noleggio a lungo termine:“Fino ai primi anni ’90 avevamouna flotta di proprietà, chel’azienda decise di dismettere edi affidarsi al noleggio a lungotermine. Una decisione chereputiamo corretta in termini disaving e di minor complessitàaziendale” spiega Palmiotti.“Periodicamente facciamo dellesimulazioni insieme al nostrocontrollo di gestione e secondo inostri calcoli è più economicouna flotta a noleggio che diproprietà. Inoltre a quei tempi

avevamo un ufficio di quattropersone a gestirla, mentre ora,l’attività è parte integrante delcontratto di IFM dove lagestione operativa è affidata allaprofessionalità di WeronikaKubel di Sodexo (fornitore deiservizi di IFM, ndr) chepermette un forte snellimentodelle procedure”. Procedure chesono molto chiare all’interno di3M. Sin dalla scelta delle societàdi noleggio: “per nostra policyaziendale non ci affidiamo a unaunica società, bensì a due; nelnostro caso ad Arval e Ald”commenta Palmiotti, che precisa“abbiamo lavorato molto perevitare auto ferme, perdimissioni, cambio lavoro o altrimotivi. Qualche anno fa questoera un costo piuttostoimportante che abbiamo quasiazzerato; grazie alle nuoveprocedure interne e agli accordiraggiunti con i nostri fornitorigrazie ai quali abbiamo lapossibilità di assegnare questeauto ferme ad altri driver senzagrosse difficoltà e, in alcuni casi,a poter riconsegnare le auto inanticipo senza penali alle societàdi noleggio. Per far questodobbiamo lavorare con ilbilancino ed essere sempre instretto contatto con le Risorseumane per sapere in ognimomento chi entra e chi esce.

Non avendo auto ferme se neabbiamo bisogno ci rivolgiamoal noleggio a breve”.

la sicurezzainnanzituttOUn lavoro su due fronti, quellointerno con la nostra RSU equello verso le società dinoleggio, che ha portato anche aun’intesa sui modelli da adottareche si basa non tanto sulleproposte delle caseautomobilistiche bensì su unaserie di requisiti di sicurezza; “ilche ci permette una ampialibertà di scelta per i modelli dafar entrare in flotta. A cui, senecessario, aggiungiamo noialcuni optional che riteniamoobbligatori per il raggiungimentodella massima sicurezza deinostri driver spiega Palmiotti.La RSU ci supporta ed è lacartina di tornasole in caso diinsoddisfazione dei driver, suiquali 3M non fa alcun sondaggioperiodico: “se ci sono eventualiproblemi sulle auto in flotta nesiamo immediatamenteinformati. In ogni caso noi diamosempre ottime auto: nel passatole Mondeo, ora principalmente la508”. Che compone l’ossaturadella flotta di 250 auto gestite da3M: “oltre il 60% delle 200 autodel nostro personale viaggiantesono Peugeot 508, flotta che

VITO ROBERTOPALMIOTTI

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MISSIONFLEET professione fLeet manager

20 | GIUGNO-LUGLIO 2015

chilometraggio o per riconsegnein anticipo” dice Palmiotti, cheprosegue: “Noi abbiamo stabilito6 cluster diversi tra i nostridriver con altrettantepercorrenze su cui abbiamodefinito contratti con l’obiettivopenali zero, a cui ci siamoavvicinati molto. Questo grazieanche all’introduzione delle fuelcard, attraverso le quali abbiamola possibilità di conoscere lepercorrenze esatte dei nostridriver tanto da arrivare quasi afare contratti personalizzati.Nel momento in cui li dobbiamorinnovare sappiamo quindi tuttosull’utilizzo dell’auto e facciamocontratti quasi ad hoc, facendoin caso cambi contrattuali”.Ma il saper tutto non significaavere forme di controllo incontrasto con la normativa sullaprivacy tramite l’utilizzo disistemi telematici, che alcuniveicoli 3M hanno a bordo masolo “contro eventuali furti. Sitrovano nelle auto di grandecilindrata, attivabili in caso difurto, mentre le altre li hannosolo se vengono utilizzate inalcune zone d’Italia in cui ALD eArval lo richiedono” precisaPalmiotti. Anche le Fuel card, 2attive con un fornitore e 3 conl’altro, non servono a uncontrollo dei driver, visto che aldipendente vengono addebitati ichilometri personali su unadichiarazione mensile, “sullaquale noi facciamo conteggi unpo’ macchinosi e dispendiosi peraddebitargli il carburante usatoper uso privato” segnalaPalmiotti.

nOn sOlO autOCome Mobility Manager, infine,Palmiotti si è occupato nel corsodegli anni di tanti progetti per lamobilità intelligente, molti deiquali ad alto tasso diinnovazione. Con, a dir la verità,

non un grandissimo ritorno daparte dei dipendentidell’azienda: “Avendo alcuniproblemi di parcheggio abbiamoriservato dei posti per il Carpooling nell’area di sostaaziendale, istituendo inoltre nel2014 un premio per i gruppi didipendenti superiori a tre chevenivano al lavoro insieme,riconoscendo loro un tagliandoauto gratuito. Il servizio però èpoco utilizzato; abbiamo non piùdi 2/3 equipaggi, che spesso siorganizzano da soli malgradoinzialmente avessimo realizzatoun software gestionale per leprenotazioni che facemmoinsieme al comune di Segrate ead altre società della zonaquando eravamo a San Felice(fino al 2010, ndr). Società qualiIside, Ibm e Microsoft. Marimane un servizio che non èmai decollato”. Così come ilservizio voucher con i taxi di SanFelice, per l’uscita dei dipendentiarrivati in car pool ma in ritardoper il ritorno con i colleghi.Un’iniziativa poi abbandonatacon il cambio di sede nelcomune di Piotello. 3M hainoltre messo in piedi unservizio di navette con lastazione ferroviaria ed harichiesto al Comune di farinstallare una postazione di Bikesharing di fronte alla sede,che avrebbe servito anche gliabitanti di Malaspina e glistudenti, perché in stazione cen’è una. Ma, i costi proibitivi delprogetto, hanno fatto rinunciarel’azienda. Tra le iniziative anchequella agli albori del car sharing,con un accordo con la primaazienda che lo lanciò, ovveroGuidaMi: “siamo stati tra i loroprimissimi clienti, maprobabilmente stiamo partititroppo presto e non trovammoterreno abbastanza fertile”chiosa Palmiotti.

scheDa azienDa

AzienDA: 3m

SeDe iTAliA: pioLteLLo (mi)

DiMenSiOne flOTTA: 250 auto

fAciliTy MAnAger: Vito roberto paLmiotti

completiamo con Opel Astra eFiat 500 L. Naturalmentesempre a scelta del driver” spiegaPalmiotti che, per le benefit cardel management, flotta compostada 50 veicoli, precisa che la sceltaè caduta su Bmw e Audi.Palmiotti normalmente nonpartecipa ai test delle caseautomobilistiche, “anche sestiamo pensando di portarne quialcune, come Peugeot o Toyota,per delle prove”. Magari con iloro modelli ibridi...

cOntrattipersOnalizzati3M ha inoltre lavorato suicontratti di locazione:“Inizialmente avevamo uncontratto standard, ovvero 40mesi o 120mila chilometri, mase non è tagliato giusto per leesigenze dei driver possonoarrivare forti penali per sovra-

3M viene fondata nel 1902 a Two Harbors,

Minnesota, da cinque uomini d’affari, e

raggiunge i suoi primi successi dopo lo

spostamento della sede a St.Paul, nel 1910

con, ad esempio, l’invenzione del nastro

adesivo scotch® nel 1925. Dopo la guerra,

periodo in cui 3M ha lavorato a stretto

contatto con l’industria difensiva americana,

l’azienda ha periodicamente lanciato nuovi

prodotti e brevetti nei vari campi in cui opera,

tra cui la medicina, l’informatica, l’industria,

etc, come il lancio dei famosi foglietti post-

it® nel 1980.Oggi 3M commercializza oltre

75mila prodotti ed è presente in oltre 65

paesi in tutto il mondo, con clienti in 200, un

fatturato complessivo di 32 miliardi di dollari

e oltre 90 mila dipendenti nel mondo.

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Il mese di maggio ha vistoANIASA – l’AssociazioneNazionale Industriadell’Autonoleggio e ServiziAutomobilistici di Confindustria– al centro di due appuntamenti

di rilievo per il mondo dell’autoe dei servizi che vi ruotanoattorno. Alla tradizionaleconferenza stampa dedicata allapresentazione del RapportoAnnuale 2014, tenutasi aMilano, l’Associazione ha volutoaggiungere un convegnodedicato alla vision sullamobilità del futuro, da qui al2030, organizzato a Roma con lapresenza di esperti del settore epersonalità istituzionali.Entrambi gli avvenimenti sonostati organizzati nel quadro deifesteggiamenti per i 50 annidell’associazione.

MISSIONFLEET ANIASA

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I

MOBILITÀ, SEMPRE PIÙ SMARTUNO SCENARIO AL 2030Cambio di copione per il tradizionale ritrovo annuale di Aniasa, in occasione delsuo 50° compleanno: al Rapporto Annuale, che fotografa come sempre in deaglioil seore del noleggio, è stato affiancato un convegno insieme alla Fondazione Censisper lanciare lo sguardo sul futuro.

RappoRto aniasa:uno sguaRdoal pResenteMILANO - Un 2014 ancora moltodifficile per il mondo automotive,dove il settore del noleggio hasostenuto il mercato dell’auto,visto le difficoltà perduranti delleimmatricolazioni dei privati, conun boom del car sharing. Queste,a sommi punti, le risultanze delrapporto Aniasa presentato daivertici dell’Associazione aMilano: “Abbiamo chiuso il 2014con un fatturato a più 0,8%, aquota 5,1 miliardi di euro, conun flotta circolante di 690milaveicoli e 269milaimmatricolazioni, il 20% deltotale, continuando anche neiprimi mesi del 2015 nel nostroruolo di supporto alla mobilitàaziendale e all’offerta turisticacon un significativo più 5,3% delgiro di affari e un più 22% per leimmatricolazioni” spiegaFabrizio Ruggero presidente diAniasa nonché amministratoredelegato e direttore generale diEuropcar Italia “anche se inquesti dati bisogna calcolare ilsempre maggior impatto delrent to rent”.Una modalità di acquisizione edi ri-noleggio delle auto che è

di Lu

ca Am

adio

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passato, secondo quantosottolinea Alfonso MartinezCordero, vice presidenteAniasa e direttore generale diLeasePlan, “cresciuto del 40%nel 2014”.“Il parallelo calo delle venditedi auto ai privati” dice Ruggero“conferma un’ancora complicatauscita dalla crisi dell’economia,ma fornisce indicazioni di unprogressivo maggior interesseverso una cultura ‘pay per use’,meno vincolata alla proprietà delbene auto, che ben si coniugacon le nuove tecnologie. Eccoperché per la prima voltaabbiamo deciso di dare i numeridel comparto del car sharing edi monitorare sempre più davicino la smart mobility, per noiun settore chiave, con le nuoveforme di mobilità; il car sharing,appunto, ma anche il carpooling o le realtà tipo Uber”.Che, certamente, non fannoimpazzire i vertici di Aniasa mache “sono molto utilizzate daicittadini” sottolinea Ruggero.Così come il car sharing, che nelmondo conta 5 milioni di utentie 100mila veicoli in flotta e che,dal momento dello sbarco nelnostro Paese, nell’estate 2013, haraggiunto il ragguardevolenumero di 487mila iscritti alservizio, una flotta di 3.300unità e oltre 5 milioni di noleggi.

il noleggiosostegnoalle aziendeI due settori più maturi, noleggioa breve e lungo termine, l’annoscorso hanno entrambievidenziato buoni risultaticonfermando la loro capacità digarantire stabilità dei costi eflessibilità operativa, funzionandoda sostegno finanziario alleaziende e permettendo difocalizzare le risorse aziendali sulcore business.

Il noleggio a breve termine hasuperato quota 28.6 milioni digiorni di noleggio (più 3,6% sul2013) e 4.4 milioni di persone –quasi 500 ogni ora – raggiuntetramite i desk aeroportuali eferroviari (65%), a supporto deltraffico leisure e business.Rilevante è stato l’aumento delleprenotazioni effettuate onlineche, con la sua trasparenza, haincrementato la già fortepressione sulle tariffe alla qualegli operatori hanno rispostoattraverso la ricerca di maggiorefficienza, grazieall’implementazione del rent torent, la riduzione della rotazione

della flotta e il maggior utilizzodei veicoli.Altro fenomeno che il 2014 haevidenziato è il maggior pesodell’intermediazione tra cliente esocietà di noleggio a breve.Il fenomeno si sta sviluppandotanto da ritenere che tra pochianni il noleggiatore svolgeràsemplicemente una funzione diorganizzazione degli aspettilogistici, finanziari e operativilasciando agli intermediari lagestione del rapporto con ilcliente. Questo fenomeno non èsempre indolore in quanto,mentre le società di noleggio siattengono al codice etico

INdIcAtorI chIAve Settore NoleggIo

2014 2013 2012 Var.% 2014/13

Fatturato (mln E) (*) 5.168 5.129 4.950 0,8%

Flotta

– breve termine: flotta massima 143.058 137.817 141.138 3,8%

– lungo termine: end fleet 546.047 529.839 526.822 3,1%

Immatricolazioni (**) 268.930 234.712 256.418 14,6%

– breve termine 77.756 82.287 86.247 –5,5%

– lungo termine 191.174 152.425 164.791 25,4%

INdIcAtorI chIAve Settore NoleggIo A breve termINe

indicatore 2014 2013 Variazione

Fatturato 1.064 milioni 1.044 milioni 1,90%

Giorni di noleggio 28.6 milioni 27. 7 milioni 3,50%

Numero di noleggi 4.3 milioni 4.2 milioni 3,60%

Durata media per noleggio 6,6 giorni 6,6 giorni –0,1%

Fatturato per giorno di noleggio 35,1€ 35,8€ –2,2%

Flotta media 103.085 100.260 2,80%

Immatricolazioni (auto e furgoni) 77.756 82.287 –5,5%

Occupati 4023 4064 –1%

Stazioni di noleggio 979 1.003 –2,4%

INdIcAtorI chIAve Settore NoleggIo A luNgo termINe

indicatore 2014 2013 Var.

Fatturato da contratti 4.047 milioni 4.030 milioni 0,40%

Fatturato da rivendita usato 1.403 milioni 1.224 milioni 14,60%

Flotta a fine anno 546.047 529.839 3,10%

Fatturato medio 621€ 630€ –1,5%

Durata media 45,8 mesi 46,9 mesi –2,3%

Km medi / anno 29.490 29.705 –0,7%

Dipendenti 2.850 2.753 3,50%

Immatricolazioni auto, VCL, altro 191.174 152.425 25,40%

Fatturato medio a km 0,253€ 0,255€ –0,8%

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dell’Associazione ANIASA, gliintermediari non sono tenuti aottemperarvi e talvolta generanoproblematiche legate allamancanza di chiarezza verso ilcliente.Il giro d’affari del rent-a-car hasuperato il miliardo di euro (più1,9% sul 2013) costituito in granparte dal noleggio di autovetturerispetto ai Veicoli commerciali

leggeri (solo il 5% del totale).Unico segno meno il numerod’immatricolazioni (meno 4,8%sul 2013). Due i motivi. Uno,appunto, per il meccanismo delrent to rent, per cui la società dinoleggio a breve acquisisce l’usodei veicoli tramite le Nlt o con laformula del leasing finanziario.In secondo luogo la grandequantità di immatricolazioni a

fine 2013, su pressione delleCase costruttrici alla ricerca diquote di mercato “last minute”,per veicoli messi in esercizio nel2014 dagli operatori a brevetermine.Il noleggio a lungo termine haraggiunto quota 546milaveicoli in flotta, nuovo record,superando la crisi degli anni2010-2011 e ampliando il suoportafoglio clienti, ora compostoda quasi 70mila aziende (di cui2.700 P.A.), sempre più allaconquista della clientelaaziendale di piccole dimensioni edei professionisti.Il fatturato prodotto dai canonidi noleggio ha superato quota 4miliardi di euro, con una crescitadel 2%. Il giro d’affari,comprensivo dell’attività divendita dei veicoli usati e con ilpiccolo contributo dal c.d.preleasing, si è avvicinato ai 5,5miliardi di euro (più 3,7% sul2013).Tra le ragioni che hannogenerato questi numeri oltre alrent to rent, anche le necessitàdel rinnovo delle flotte aziendalicon contratti prorogati a seguitodella crisi economica, ma anchela maggiore diffusione di questaformula di acquisizione deiveicoli presso aziende di piccoledimensioni, partite IVA eartigiani.A questo proposito Martinezpone l’accento su come siaancora difficile la presa di questostrumento presso i privati,probabilmente ancora convintidella sua elevata onerosità. Perquesto motivo i noleggiatorihanno iniziato a svolgereun’attività di comunicazioneattraverso media finora pocoutilizzati come la televisione e laradio con l’obiettivo dievidenziare i pregi del noleggioanche per i privati (capacità delnoleggiatore su

reNt to reNt: Il NoleggIo A luNgo termINe StAgIoNAle

Cos’è: la società di noleggio a breve acquisisce l’uso dei veicoli tramite una società dinoleggio a lungo termine o attraverso il leasing finanziario abbinando queste formule diacquisizione ai rapporti diretti con le Case e i Concessionari per l’acquisto diretto.Il rent-to-rent è quindi una modalità di acquisizione del veicolo per sfruttare al megliosinergie aziendali e di contenimento del TCO. A ciò si aggiunge il grande contributo perla diffusione nel territorio di piccola imprenditoria nel settore del noleggio, con specialeriferimento alla particolare fase dello start-up.dimensioni: si stima che le immatricolazioni siano state circa 40.000 nel 2014. In forteincremento. È da evidenziare che si tratta di un fenomeno con una forte variabilità delladomanda/offerta del mercato nel corso dell’anno.Quando si manifesta: in relazione al trend delle immatricolazioni nel corso dell’annosolare e del volume dei veicoli in flotta nel corso del 2014 si è trattato, in linea dimassima e per evidenti motivi di efficienza nella gestione della flotta a breve termine, dicontratti che di solito hanno graduale termine nei mesi successivi alla stagione estiva.peRChé si usa: la società di noleggio a breve termine ottimizza:– area finanziaria: nessun rapporto con le banche– area operativa: il veicolo è gestito dal noleggiatore a lungo termine– remarketing: se ne occupa il noleggiatore a lungo, non c’è più necessità di

contrattualizzare buy back con i Costruttori o di affrontare il rischio del Valore Residuoe di seguire le vendite usato con pochi volumi.

La società di noleggio a lungo termine migliora:– quantità di veicoli acquistati: maggiori sconti dai Costruttori– usato: differenziazione della propria offerta di prodotto usato (basso chilometraggio,

maggiori quantità) e possibilità di riutilizzo per flottini / noleggio a lungo termine diveicoli usati

– gestione operativa: economie di scala.Dai noleggiatori a breve è anche utilizzata per particolari differenti necessità operativecome la disponibilità con maggior frequenza di auto nuove e il contenimento delle auto eveicoli commerciali leggeri sostitutivi, il c.d. flottino.Chi lo usa: se fino a poco tempo fa fonte della richiesta erano stati i grandi operatorinazionali del breve per esigenze connaturate essenzialmente alla stagione estiva, si staassistendo a una domanda sempre più diffusa anche da parte di piccoli operatorispecializzati nel breve o nel lungo termine ovvero, in crescenti casi, pronti a offrire alcliente ogni tipologia di noleggio. Presenti sul territorio spesso con un network diproprie officine di assistenza, questa tipologia di operatori ha la possibilità di un contattoestremamente diretto con la potenziale clientela e si avvale pertanto sempre più delnoleggio a lungo termine che permette una maggiore flessibilità riguardo l’offerta e ilgrande vantaggio di contenere al massimo gli investimenti finanziari.Quali pRospettiVe: il fenomeno ha avuto un forte impatto nel 2014 e si ritiene cheabbia ulteriori margini di crescita per effetto del diffondersi del car sharing, dei c.d.flottini e delle piccole società di noleggio radicate sul territorio.

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GIUGNO-LUGLIO 2015 | 25

acquisto/rivendita auto, costi digestione e diversificazione delrischio) e il concetto di mobilità,più moderno rispetto al concettodi proprietà, destinato in futuroa consentire una gestione autopiù ragionevole e razionalizzata:ovvero il “pay as you drive”.Proprio la telematica, elementonuovo e ricco di applicazioniancora poco o nulla diffuse sulmercato, sarà uno strumento ingrado di garantire nuova linfaall’utilizzo dei veicoli, aziendali enon, modificandone ilparadigma e chiudendo un ciclocinquantennale nato con lamotorizzazione di massa neglianni ’60 quando l’auto costituivalo status symbol per giovani emeno giovani.

RappoRto Censis:uno sguaRdoal futuRoROMA - In vista dell’apertura diquesto nuovo ciclo di vitadell’auto con il “Rapporto dellamobilità degli italiani – Dalloscenario attuale al 2020-2030”ANIASA e la FondazioneCENSIS hanno presentato laloro visione della mobilità per iprossimi 15 anni.Marco Baldi, responsabilearea territorio ed economicaCENSIS, presentando i risultatidello studio, indica i treprincipali trend caratterizzantil’apertura del nuovo ciclo:“crescita delle megacittà,aumento del pendolarismo eturismo”.Le previsioni circa la crescitadelle megacittà, dove già oggi siaddensa circa la metà dellapopolazione italiana, prevedonoche in futuro si raccoglierannooltre 33 milioni di abitanti. Unaprima conseguenza saràl’aumento del pendolarismo, inparticolare al Centro-Nord:saranno quasi 31 milioni gli

italiani destinati a spostarsi perstudio o lavoro dove già oggi il71% si sposta per lavoro in auto.Infine il boom del turismo: lostudio indica una previsione di68 milioni di arriviinternazionali nel 2030 a frontedegli odierni 48 milioni.Inoltre, come sottolineaGiuseppe De Rita, presidentedella Fondazione CENSIS, altrielementi caratterizzano lasituazione italiana come il fattoche “la quota di giovaniacquirenti di autoveicoli è giàoggi in decrescita significativa(dal 14% al 8% nella fascia dietà 18-29 anni), indice anchedel calo di feeling verso laproprietà dell’auto”, leimmatricolazioni a “privati” sonoai minimi storici (e non è solo lacrisi a rimandare l’investimentoin un bene durevole) ed è increscita il numero deineopatentati over 65 e ingenerale il numero di anzianicon patente (oggi il 53% controil 38% del 2008), “con evidentiesigenze di semplificazione dellagestione dell’auto”.L’Unione Europea, a sua volta,prevede il passaggio da 953 a1.095 Gpkm (miliardi dipasseggeri-km/anno) esicuramente tutti questi fattoricontribuiranno all’incrementodella quantità di spostamentianche in Italia. In questocontesto l’auto continuerà arivestire il suo ruolo centrale purperdendo il suo appeal di benesimbolo (Grafico 1). AncoraMarco Baldi sottolinea la parolamagica: libertà. “Libertà discegliere l’auto senza possederlama adattandola a esigenzecangianti (ciclo di vita,residenza, lavoro, reddito), dicondividere l’utilizzo dellapropria auto con altre persone,di utilizzare il trasporto pubblicoove più efficace, di raggiungere

la propria destinazione condiversi mezzi in funzione deltragitto (auto, treno,metropolitana, bus, taxi/Uber-like, car/bike sharing, carpooling privato) in logica multi-modale, di evitare oprocrastinare l’acquisto di benidurevoli, di sottrarsi a eventialeatori e imponderabili ed aoneri burocratico-amministrativi. Infine: libertà dinon vivere la mobilità comeproblema!”.Quindi? Andrea Cardinali, vicepresidente ANIASA, sintetizzacosì le soluzioni: “l’auto dovràrispondere a queste sfide e laricerca dice che lo farà con unaforte componente di innovazionetecnologica lungo tre direttrici:motori, a propulsione ibrida e/oelettrica; connected cars,connettività tra le auto e isistemi di regolamentazione deltraffico e con i driver e con latelediagnosi; autonomous car,affrancamento dell’autodall’uomo per il suofunzionamento”.Quali nuovi stereotipi avremo difronte? Sempre Cardinali neapprofondisce tre.“Il cliente, sempre piùpendolarizzato che vede il suospostamento da un luogo a unaltro in termini multi-modali,con esigenze flessibili in terminidi tipologia di auto, perbagagliaio, autonomia,prestazioni, numero di posti,etc., e disposto alla condivisionedello strumento di trasporto. Lastruttura, ovvero un sistemadriver-centrico e non più targa-centrico come oggi”. Agli attualioperatori secondo la logicaproprietario-fornitore se neaggiungeranno altri confunzione aggregatrice di servizidi mobilità per le mutevoliesigenze spot del cliente.L’attuale distinzione tra

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noleggiatori auto in operatori dicar sharing (uso per minuti/ore),noleggio a breve (uso pergiorni/settimane), noleggio alungo (uso per mesi/anni) èdestinata a scomparire in favoredella nascita del “mobinoleggio”.“Infine” aggiunge Cardinali “leistituzioni sono cruciali perfavorire lo sviluppo con ladefinizione di un quadronormativo chiaro, apertoall’imprenditoria privata, senzapregiudizi ideologici e senza lavoglia di partecipare al gioco”.Gli aspetti su cui interveniresono già oggi numerosi:assicurazione RC driver-centrica, normativa fringebenefit allargata (“all’estero cisono esperienze dove l’auto nonè assegnata ma è in fringe il c.d.mobility budget”, ricordaCardinali), regolamento peer topeer e, soprattutto, infrastrutturequali la rete 4G, lastandardizzazione dellecolonnine di ricarica veicolielettrici, strade, ZTL, garage estrade intelligenti che dialoganocon il cellulare, caselliautostradali senza barriere e contariffe flessibili.Quindi, aggiunge un invito DeRita: “siamo di fronte ad unatrasformazione epocale dastimolare e incentivare. Ilmercato sta andando in questadirezione ma non è scontato chevi arrivi e soprattutto non è

accettabile che ci arrivi altermine di un altro ciclocinquantennale. Serve una classedirigente, aziendale e legislativa,che possa dare velocità alprocesso perché oggi latecnologia lo permette e si evolvevelocissima. Bisogna cavalcarel’onda senza arrendersi allalentezza di un ciclo che non hala stessa forza e spinta delprecedente ma che deve esseresfruttato e rilanciato incontinuazione”.Le conclusioni al padrone dicasa, il presidente ANIASARuggero. Tre le parole chiave:Aziende, Modelli di mobilità,Cambiamento. “Le associate delnoleggio a breve, lungo terminee del car sharing sono pronte ainvestire tempo, risorse, denaroe tecnologia, in cambio dicertezza e semplificazione del

quadro normativo come adesempio ha fatto il Comune diMilano che si è semplicementelimitato a definire le regole delcar sharing senza voler essereparte attiva del business. Insecondo luogo i nuovi modelli dimobilità sono qui, oggi. Offertial consumatore in un mercatoche deve essere correttamenteregolamentato per la tutela deiconsumatori in primis e per latutela delle regole diconcorrenza senza abbandonarloalla libera interpretazione deglioperatori. Infine” continuaRuggero “ l’associazione puòsuggerire azioni per lo sviluppoe, perché no, anche perdiminuire costi sostenuti daiclienti, ad esempio a causadell’applicazione del nuovoArt.94 del Codice della Strada”.Appuntamento al 2020 perriprendere questo studio everificare i passi avanti.PS: hanno accettato l’invito allaTavola Rotonda anche VincenzoGarofalo (Commissione trasportiCamera), Altero Matteoli(presidente Commissione lavoripubblici Senato) e Michele Meta(presidente Commissionetrasporti Camera). Si èpresentato solo il primo. Che eraassolutamente d’accordo sututto.

grAfIco 2 - 2014-2030: lA preSeNzA StrANIerA

grAfIco 1 - le StIme ue per l’ItAlIA: evoluzIoNedellA domANdA dI trASporto pASSeggerI 2020-2030

modalità di trasporto 2010 2020 2030

Auto e moto privati 741 755 818

trasporto pubblico su strada 103 105 113

reti su ferro 56 61 75

Aviazione 49 65 84

Navigazione interna 4,5 4,7 5,1

totale 952,9 990,8 1094,8

Dati in Gpkm (miliardi di passeggeri-km/anno)Fonte: elaborazione Censis su dati Commissione europea (EU Energy Trends)

Nel 2030 il numero degli stranieri residenti sarà cresciuto di3,4 milioni. Di questi circa 3 milioni abiteranno al Centro-Nord.

Stranieri residenti (in migliaia)

� centro-nord � mezzogiorno � Italia

7.131

1.168

8.299

5.438

917

6.354

4.205

717

4.922

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Nuovi pneumatici MICHELIN CrossClimate.Armatevi per qualsiasi condizione meteo.

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TBW

A\PA

RIS

10.34

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Alcuni anni fa ebbi modo dilanciare una definizione di CarPolicy aziendale che avrebbeavuto fortuna e sarebbe stataripresa da diversi commentatorie fornitori del settore: l’elencodei diritti e dei doveri deldriver aziendale.

MISSIONFLEET GESTIONE

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A

CAR POLICY: UN’ANALISIA PIÙ DIMENSIONIUn documento importante, ma spesso soovalutato, e presente in manieraa volte largamente incompleta, anche nelle grandi aziende, la cui compilazione prevedeil concorso d’interessi e responsabilità talvolta in contrasto tra loro.

Con questa definizioneintendevo evidenziare laseparazione concettuale trapolicy vera e propria eprocedura di gestione, allaquale viene spesso accomunata esovrapposta. Quest’ultima,invece, rappresenta l’insieme

di Mau

ro Serena

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delle informazioni a disposizioneper sapere “cosa devo fare per”:ottenere l’approvazioneall’ordine, effettuare la scelta el’ordine stesso, ritirare il mezzo ecosì via.Sebbene sia consigliabile econveniente che entrambi idocumenti vengano riportati inun’unica rappresentazioneinformativa, con l’obiettivo dicostituire un repositorycompleto delle regole diutilizzo del veicolo aziendale, èimportante mantenereconcettualmente separati i dueprincipi, perché la policy deveprecedere la procedura nella suaelaborazione: unasottovalutazione di questoaspetto porterebbe a mettere ilclassico carro davanti ai buoi epotrebbe causarefraintendimenti e incertezzed’interpretazione in una materiache ha implicazioni in terminioperativi, retributivi e fiscali.

Un docUmento

sPesso incomPleto

Alla domanda “esiste nellavostra azienda una Car Policy?”la gran parte delle aziendeinterpellate rispondeaffermativamente. Se poi, però,andiamo ad analizzare ilcontenuto di detta policy,scopriamo che, nella maggiorparte dei casi, essa si riduce ad

una mera Car List: l’elenco deimodelli consentiti per ciascunafunzione, più un po’ di regole diutilizzo frutto dell’esperienzadella funzione (o delle funzioni)aziendale, che ha contribuito allasua stesura. Inoltre, constatiamoche in un numero di casi nontrascurabile essa riflette nontanto le logiche di business,quanto gli equilibri di poteretra i manager attualmenteoperanti al vertice aziendale.A questo proposito, spesso sidice che per capire alcune CarPolicy apparentemente astruse, èsufficiente sostituire allefunzioni i nomi e cognomi dicoloro che attualmente lericoprono e la situazione sichiarisce… in piena conformitàcon gli equilibri tra gli attuali“poteri”.Un altro aspetto che ho spessoavuto modo di rilevare nel corsodelle mie ricerche aziendali è laparcellizzazione delle regolerelative all’assegnazione eall’utilizzo dei mezzi aziendali:lettera di assegnazione,istruzioni operative interne,regolamenti dell’ufficio delpersonale, procedura dipagamento delle infrazioni alCodice della Strada, modalità diutilizzo auto pool, norme perl’addebito aziendale dell’usodell’auto personale deldipendente. Sono solo alcuni dei

documenti che impattano l’aread’interesse della Car Policy e chetalvolta rappresentanoaltrettante incongruenze osovrapposizioni alla stessa.La raccomandazione principale,in questi casi, è quella diverificare la piena coerenza ditutti i testi e di costruire ununico repository nel quale unutilizzatore di mezzi aziendalipossa reperire facilmente erapidamente la risposta ad ogniquesito e apprendere i suoi“diritti e doveri” comeassegnatario di auto aziendale.

PrinciPi

di assegnazione

La Car Policy è fondata sulprincipio che alcune funzioni efigure professionali debbanoessere titolate all’assegnazione diun’auto aziendale per motivilegati alla loro attività lavorativaquotidiana. Tale assegnazionecontempla anche la necessità diconsiderare l’utilizzo dellavettura all’interno dei fringebenefit tassati in capo aldipendente assegnatario. Questacomponente è totalmenteprevalente nei casi delleassegnazioni “di status”, ovveroquando l’auto aziendale vieneconcessa a funzionari e managerdi un certo livello, che non lautilizzano prevalentemente perlavoro, ma per il commuting

Tipologia Auto assegnata (status) Auto assegnata (mansione) veicolo pool veicolo strumentale

Uso Prevalentemente Prevalentemente Solo lavorativo Strumentale all’attivitàpersonale lavorativo dell’azienda

Utilizzatori Amministratori, direttori, Ruoli di vendita Dipendenti non assegnatari Dipendenti addetti alle dirigenti, quadri elevati e assistenza di auto aziendale, dipendenti funzioni operative e tecniche

assegnatari come eventualeauto sostitutiva

Commuting Sì Sì No (talvolta tollerato Nose superato l’orario di lavoroper motivi di servizio)

TAbEllA 1 – I dIvErSI prOfIlI dI mEzzI AzIENdAlI TrATTATI NEllA CAr pOlICy

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casa-lavoro e per le proprieesigenze di mobilità personali efamiliari (vedi tabella 1).Stabilire a priori dei principidi assegnazione della vettura eriportarli nella Car Policysignifica impedire che la policystessa venga strumentalizzatain base ai cambiamentiorganizzativi interni, salvoconsapevoli modifiche dellastessa, ampiamente visibili.In concreto, ciò significa definirein maniera precisa e puntualenella Car Policy le regole chel’azienda si è imposta di seguire:rappresentatività, sobrietà

piuttosto che distinzione,sicurezza del driver e così via.Di conseguenza viene limitato eidentificato il perimetro di sceltadei segmenti consentiti (adesempio: no sportive, coupé esuv), degli accessori e deglioptional ammessi, dellecircostanze nelle quali èpossibile usufruire di unavettura in preassegnazione, deimeccanismi di riassegnazione diveicoli disponibili nel parcomezzi a seguito di dimissioni,delle tempistiche di sostituzionedella vettura assegnata nel casodi promozione che comporti

anche l’accesso ad un livello piùalto di vettura, ovvero dellemodalità di restituzione dellastessa nel caso di cambiamentoorganizzativo che implichi ilpassaggio ad un ruolo che nonprevede l’auto. Anche i criteri dideterminazione della durata inbase all’uso fanno parte delleregole basilari perl’assegnazione.

altri elementi

imPortanti

La Car List è sicuramente ilcuore della policy. Quis’impone, innanzitutto, una

fIGurA 1 - ESEmpIO dEl prOCESSO dI OrdINE E CONSEGNA dEll’AuTO ASSEGNATA

TAbEllA 2 - l’ImpATTO dEllA CAr pOlICy Su AzIENdA E ASSEGNATArI

Efficacia Efficienza budget

Efficienza prescrizioni EquitàComponenti della Car policy operativa operativa acquisizione legislative (benefit)

risorse umane

Regole d’assegnazione dei veicoli aziendali � � �

Trasferimenti e promozioni � � � �

Periodi di assenza (maternità, malattia, aspettativa) �

Responsabilità dell’assegnatario � � � �

Rispetto norme di sicurezza e Codice della Strada �

Car List per le posizioni titolate all’assegnazione � � � �

Accessori opzionali e upgrade � � � � �

Pagamento franchigie e danni fine rent da parte degli assegnatari � �

Preassegnazioni � � � �

procurement

Durata e condizioni di assegnazione � � � � �

Car list “chiusa” o “aperta” � � � �

Determinazione durate e chilometri � � � � �

Pneumatici inclusi (numero e tipo) � � � � �

direzione finanziaria

Assicurazioni e franchigie � � �

Regolamentazione spese carburante � � �

ufficio fiscale

Addebito uso personale dell’auto assegnata � � �

ufficio legale

Persone autorizzate alla guida � � �

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scelta decisiva: se puntare suun abbinamento funzioni-modelli (cosiddetta policy“chiusa”) oppure definire unbudget per funzione e livello(policy “aperta”), escludendoalcune tipologie di auto e diaccessori e definendo lapossibilità o meno di effettuaretrade-up (upgrade), cioè lascelta di un modello di fasciasuperiore pagando direttamentela differenza di canone(addebito mensile o in unicasoluzione alla consegna, acarico dell’assegnatario).Per completare il quadro deidiritti del driver, è necessariodefinire quali persone sianoautorizzate alla guida dell’autoassegnata (colleghi, familiari,altri); se e in quali circostanze ildipendente possa rifornire ilmezzo durante le giornate nonlavorative; quali sono gliaddebiti previsti dall’azienda (aldi là della tassazione del fringebenefit prevista per legge); il tipodi coperture assicurative previstecon le eventuali franchigie acarico del driver; le modalità direstituzione del veicolo al fine diminimizzare il calcolo del dannidi fine rent, per le vetture anoleggio, soprattutto quandoquesti sono coperti da unapolizza kasko a franchigia zero,attivabile con la semplicedenuncia all’atto dellarestituzione del veicolo.

a chi rivolgersi

La procedura di gestione dellaflotta individua, invece, lefunzioni, le responsabilitàgestionali e le modalità diaccesso ai servizi operativi edamministrativi. Questi possonoessere erogati sia da funzioniaziendali che da fornitoriesterni, o più spesso da un mixtra addetti interni e inoutsourcing. Un esempio di

processo legato alla gestionedella flotta è quello riportatonella figura 1 (ordine e consegnadell’auto assegnata). Come sipuò notare, esso contemplal’azione coordinata di piùreparti aziendali (ufficiogestione auto, direzione delpersonale, acquisti, direzionefunzionale) e l’utilizzo di svariatistrumenti aziendali in formatocartaceo o elettronico: form discelta, moduli d’ordine, lettereautorizzative, comunicazioni.Le azioni e la relativadocumentazione di supportodevono essere descritte nellaprocedura di gestione auto,naturalmente sfruttando lepotenzialità di semplicità edefficacia del web aziendale.

eqUilibri

tra fUnzioni

Considerata “il regno delleHuman Resources”, in realtà laCar Policy nasce dal concorso dialmeno altre quattro funzioniaziendali (tabella 2). La funzionedel personale, tra i cui compiti c’èanche quello di attirare etrattenere le migliori risorse,potrebbe essere tentata (e talvoltaavviene) di utilizzare la propostadi auto aziendale per aggirareparzialmente le griglie salarialiper funzione presenti in alcunegrandi aziende, soprattutto quelleglobali. Allora, nell’impossibilitàdi proporre un compensomonetario più elevato, a causadelle matrici salariali, puòutilizzare altri benefit menovincolati, per esempio come l’autoaziendale. Questo a discapito deivincoli di budget proposti dalladirezione finanziaria.Eccezioni di questo tipo necapitano in tutte le aziende, maè bene che siano approvate dalmassimo livello aziendale e cherestino, appunto, eccezioni, perevitare che la Car Policy si

trasformi in una serie diautorizzazioni ad personam chesi porterebbero dietro unagestione complicata.Anche la Car Policy, quindi,rappresenta uno degli argomentidi confronto equilibrato tra lefunzioni aziendali, con l’obiettivodi ottenere efficacia ed efficienzaoperative, rispetto del budget,rispetto delle procedure diacquisizione e di tutte le leggi –in particolare quelle fiscali – e,last but not least, equità ditrattamento tra gli assegnatari(vedi tabella 2).Equità non vuol direuguaglianza, significa inveceevitare di generare il sospettoche dedicare più tempo a gestirele relazioni interne, invece diconcentrarsi sul proprio lavoro,possa portare dei vantaggi intermini di benefit aziendali:questa percezione, nel momentoin cui si genera, diventa un verocancro capace di attaccare edistruggere dall’interno anche leorganizzazioni più efficaci edefficienti.

confronto con

le best Practice

Diversi i mezzi disponibili percostruire una Car Policy benfatta. Tra cui quelli che mette adisposizione il mondoconsulenziale, capace dicomprendere gli equilibripresenti in azienda e di rilasciareraccomandazioni che nemigliorino i risultati a parità dicondizioni, di operare sulla CarList senza sacrificare i livelli disoddisfazione raggiunti, masoprattutto, di apportare unampio bagaglio di conoscenzasulle migliori best practice delmercato con cui poterconfrontare la policy che si va adanalizzare, attraverso il metododella gap analysis, ovveromisurando e “certificando” la

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TAbEllA 3 - ESEmpIO dI GAp ANAlySIS dI uNA CAr pOlICy

regole di assegnazione Esiste una chiara definizione delle condizioni di assegnazione, riportate nella policy, male eccezioni raggiungono il 10% dei casi e per queste non è prevista una chiaradocumentazione del processo di approvazione, che tuttavia rimane in capo alla direzionegenerale. Viene invece definita chiaramente la condizione per l’approvazione dellapreassegnazione.

Car list (vetture e assegnatari) La Car List è chiara e aggiornata, tuttavia le regole per richiedere modelli e allestimentifuori policy – con pagamento upgrade a carico del driver – sono lasciate alla discrezionedell’Ufficio Gestione Flotte che negozia direttamente con il richiedente. Tali richiestesono pari al 5% delle assegnazioni e/o riassegnazioni.

Scelta della vettura Il processo è chiaro e ben documentato, totalmente accentrato nella funzione di FleetAdministration.

Ordine e consegna Processo accuratamente descritto e affidabile. Unica carenza costituita dalla mancatadescrizione della fase di consegna del veicolo presso il punto di ritiro.

Gestione auto e contratto Interamente affidata al fornitore di noleggio e non documentata nella policy. Si menzionail ruolo di escalation del Fleet Manager, ma tale processo richiederebbe una miglioredescrizione e regolamentazione.

responsabilità assegnatario Questa sezione della Car Policy dovrebbe riportare tutte le operazioni che il driver ètenuto a compiere periodicamente o su richiesta del Fleet Manager. Va detto che lasezione appare incompleta, mancando una serie di obblighi che l’assegnatario è tenuto arispettare e che vengono evidenziati solo nella lettera di assegnazione. Si suggerisced’integrare la policy con quanto prescritto nella lettera, al fine di ottenere un documentocompleto e omnicomprensivo.

utilizzo extra lavorativo Manca una chiara indicazione dei familiari dell’assegnatario autorizzati alla guida,mentre le procedure di rilascio delle lettere di autorizzazione sono chiare e rispettate.Tale area dovrebbe essere regolamentata in termini di risk mitigation.

Oneri a carico dell’assegnatario Nella Car Policy vengono descritti in maniera precisa gli addebiti per l’utilizzo, il fringebenefit applicato e le penali per uso indebito (ad es. utilizzo della fuel card nei giornifestivi)

fine rent e restituzione Al di là della procedura standard del contratto di noleggio, l’azienda nonha istituito alcuna forma di controllo preventivo per evitare le spese legate al fine rent,attualmente ingenti

Auto pool La Car Policy rimanda alla procedura di utilizzo, precisa, puntuale e rispettata.Tuttavia manca una chiara definizione delle tempistiche di restituzione dell’auto pool(quando l’utilizzatore è autorizzato a servirsi dell’auto pool anche nel tratto di commuting

casa-lavoro

documentazione Non esiste un unico documento omnicomprensivo che rappresenti l’intero processo: leinformazioni per l’utente sono frammentate tra car list, lettera di assegnazione e webaziendale. Alcuni form non sono disponibili online

Fonte: elaborazione dell’autore su modello GR advisory

legenda: Full Gap No Gap

distanza rispetto alle miglioripratiche di mercato (si veda adesempio quanto riportato intabella 3).L’obiettivo di questo approccioè migliorare il livello di risk

mitigation per evitare che inazienda permangano rischiocculti (ne cito uno per tutti:quello della verifica dell’età deifamiliari autorizzati alla guida,che dovrebbe essere superiore a

21 anni), non certo quello disuggerire un drastico downgradedi modelli a favore, magari, diuna ricca success fee per ilconsulente, ma a totale discapitodella soddisfazione dei driver.

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vendIte busIness varIabIlI

Media Italia 2015(2014)

Indice: 2,75

vendite business (2,69)

Competitività dell’offerta per la vendita 2,93a flotte aziendali / aziende (2,84)

Servizio alla rete per la vendita 2,9a flotte aziendali / aziende (2,8)

Redditività della vendita 2,42a flotte e aziende (2,44)

IImmatricolazioni aziendali econcessionari italiani: duemondi lontani. Lo asseriscel’edizione 2015 del DealerSTAT,indagine annuale sullasoddisfazione dei rivenditoriitaliani di veicoli nel rapportocon le case, condotta dal 2004da Quintegia, azienda che sioccupa di ricerca, eventi eformazione nel settoreautomotive. I concessionariinfatti, secondo l’indagine, inmedia giudicano in modonegativo la gestione delle venditebusiness da parte delle caseautomobilistiche e in particolareritengono poco redditizial’attività di vendita di autoveicolialle società.Tra le case automobilistiche,però, c’è qualche positivaeccezione, come BMW cheottiene la valutazione più alta trai brand, considerata tra iconcessionari italiani la piùcapace di trattare il commerciodei veicoli destinati alle flotteaziendali in modo efficiente.

CONCESSIONARI E AZIENDEMONDI LONTANISecondo l’indagine annuale di Quintegia sulla soddisfazione dei concessionari, per loroil noleggio aziendale non è un grande business. Ma vi sono alcune eccezioni.

di Serena P

iazzi

“D’altra parte, ci sono marchiche hanno puntatomaggiormente su questo tipo dibusiness, formulando anchepacchetti ad hoc, mentre altrisono meno attivi e presenti – haspiegato a MissionFleetGabriele Maramieri, direttoregenerale di Quintegia –. Alcunecase automobilistiche si sonostrutturate in modo da destinaredelle risorse alla collaborazionecon la rete venditaappositamente per questocanale, che, comunque, continuaa essere di difficile gestione,anche a causa di fattori esogeni”.Il clima generale diinsoddisfazione nei confronti diquesto segmento di business èinfatti uno dei dati più fortiemerso durante l’AutomotiveDealer Day di Verona. Su unascala crescente di gradimento da1 a 5, dove il 3 rappresenta lasufficienza, all’indice ‘Vendite

Business’ gli oltre 4 milaimprenditori interpellati daQuintegia hanno dato unpunteggio pari a 2,75. Dunque aldi sotto della sufficienza.“Si tratta di un indice formulatosulla base della valutazioneattribuita a tre elementi:competitività dell’offerta, qualitàdel servizio che la casa mette adisposizione della rete per lavendita a flotte/aziende eredditività del business – hasottolineato Maramieri –. Adessere giudicato negativamente èsoprattutto quest’ultimo aspetto,che ottiene un punteggio pari a2,42. A mostrare i valori piùpositivi sono Mini con 3,46,BMW con 3,41 e Volvo a quota3. Grandi assenti nella Top10relativa alla redditività, Fiat eVolkswagen. Solo lacompetitività dell’offertaraggiunge una valutazionemedia prossima alla neutralità,

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senza comunque mostrare alcunbrand con un risultato superiorea 4. Guardando invece allaclassifica complessiva, che tieneconto della media dei punteggiassegnati alle tre variabiliconsiderate, sul podio figuranoancora BMW a quota 3,65, Minia 3,63 e Volvo a 3,49”.Un altro segmento di scarsasoddisfazione per i dealeritaliani è quello della venditadell’usato, ovvero, l’offerta divetture di seconda manoprovenienti dal remarketingdella casa, ritenuta pococompetitiva dagli intervistati, aquota 2,76, anche se nel 2015sono ben 12 i marchi a riportaregiudizi positivi, tra cuidominano le tedesche Mercedes,BMW e Mini, quando solo dueanni fa erano appena la metà.

SoddISfazIone perI ServIzI fInanzIarI‘non captIve’DealerSTAT ha inoltre apertouna finestra per valutare i servizifinanziari offerti dalla casa, aconfronto con altri proposti sulmercato da diversi fornitori eutilizzati dalla maggior parte deiconcessionari intervistati.In questo caso, sia per i servizi‘captive’ che per quelli ‘noncaptive’, sono stati presi inconsiderazione quattro aspetti:campagne pubblicitarienazionali a sostegno dei servizi

finanziari, competitività rispettoall’offerta di mercato, flessibilitànell’erogazione del credito,remunerazione per ilconcessionario.Si conferma elevato ilgradimento dei dealer italianiverso i servizi finanziari ‘noncaptive’, che raggiungono unrisultato sintetico pari a 3,70. Inparticolare i concessionari sonosoddisfatti del servizio erogato edimostrano di apprezzare laremunerazione offerta e lacompetitività nel mercato,aspetti per i quali si registranovalutazioni superiori a 3,7.Giudizi superiori a 3,6 e dunquealtrettanto positivi per laflessibilità nelle richieste diapertura credito.Fra i principali provider diservizi finanziari indicati dairispondenti figurano: AgosDucato, Compass, Fiditalia,Findomestic Banca, IntesaSanpaolo Personal Finance,Prestitempo e SantanderConsumer Bank.Per quanto riguarda invece iservizi finanziari della casa,quest’anno l’opinione deiconcessionari riguardo laremunerazione offerta da taliservizi è in media appenaneutrale (3,01). 17 i marchi chepossono vantare una valutazionepositiva, tre dei quali, con

evidente distacco, sono prossimial valore 4 di soddisfazione: sitratta di Audi, Seat eVolkswagen.“Non stupisce che laremunerazione dei servizifinanziari ‘non captive’ siacaratterizzata da un valutazionepiù positiva – ha commentatoMaramieri –. Se da un lato iservizi “captive” hanno ilvantaggio di essere direttamentecollegati alla vendita del prodotto,dall’altro la remunerazione per ilconcessionario spesso non è cosìelevata come quella offerta dallealtre alternative presenti sulmercato, che pagano provvigionipiù alte”.Il risultato sintetico dei servizifinanziari ‘captive’, ovveroottenuto calcolando la media deipunteggi assegnati alle quattrovariabili considerate, è pari a3.15. La Top10 mostra ai primiposti Volkswagen (3.72), Seat eAudi (3.66).“Tra i brand che non figurano inclassifica Fiat e Renault, mentrevale la pena sottolineare leottime performance di Mercedese Smart, che guadagnanorispettivamente la quinta e lasettima posizione, mentre inprecedenza occupavano ildiciannovesimo e ventesimoposto – ha dichiaratoMaramieri –. Risultati che

IndICe: vendIte busIness

1. BMW

2. Mini

3. Volvo

4. Renault

5. Opel

6. Seat

7. Ford

8. Skoda

9. Volkswagen

10. Audi

10. Media Italia

1 2 3 4 5

3,65

3,63

3,49

3,33

3,14

3,11

3,07

3,07

3,06

2,75 (2,69) �

3,1

GABRIELEMARAMIERI,DIRETTOREGENERALEDI QUINTEGIA

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MISSIONFLEET dealerstat

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settore di attività contano diinvestire maggiormente neiprossimi 12/24 mesi. Guida laclassifica l’usato (33%), seguitodalla vendita del nuovo (27%).Al terzo posto le attività legate alpost-vendita (23%).La relazione dei dealer con lacasa automobilistica diriferimento rappresenta unaspetto importante ai fini delbusiness. L’indagine realizzatada Quintegia dimostra che le retidi 30 marchi su 32 ritengono ilrapporto con la casa di qualitàsufficiente. In particolare gliottimi risultati ottenuti per iprimi dieci brand (a cui sonostati assegnati punteggisuperiori a 4) esprimono unforte impegno in questadirezione.Come detto, infine, Quintegiaha rilevato il grado disoddisfazione dei dealer diveicoli commerciali, esplorandoil rapporto di mandatoattraverso un questionario dicirca 90 domande specifiche perquesto segmento di mercato.Sono al vertice per lasoddisfazione dei dealernell’ordine: Ford (3,67), Renault(3,64) e Mercedes-Benz (3,51).Mentre, per i motociclisti,ancora BMW, ma Motorrad, aoccupare il gradino più alto delpodio, seguita da Ktm eKawasaki.

occupati da Mini (3,98) e BMW(3,94), seguiti da Ford (3,83) eVolvo (3,77). Mercedes e Audicontinuano a scalare il rankingcosì com’è in forte ascesa Seat,che dal 2009 non comparivanella Top20 e che si èaggiudicata un premio specialein quanto marchio che nel corsodell’ultimo anno hamaggiormente incrementato lasoddisfazione della propria rete.Il valore di soddisfazione medioin Italia nel 2015 è risultato paria 3,29, sufficiente e in crescitarispetto al 2014. Ricordiamo chela valutazione complessiva vienecalcolata come media ponderatadelle risposte ai quesiti riferitialle aree gestionali (70%) e alladomanda finale di valutazionegenerale del marchio (30%).Ai rispondenti al questionario èstato chiesto di indicare in quale

indicano un importante lavorodi tali marchi in questadirezione, con un forteorientamento al canale dealer”.

Land rover:IL brand pIù aMatodaI conceSSIonarIDealerSTAT è realizzata con lasupervisione scientifica didocenti dell’UniversitàCa’ Foscari di Venezia, ed èbasata su oltre 15.500questionari raccolti. Da 12 annimonitora la soddisfazione deiconcessionari rispetto alle caseautomobilistiche. Nel 2012 haintrodotto anche unmonitoraggio nei confronti deiprincipali brand di veicolicommerciali, e dal 2014 anchedei principali marchi dimotociclette. Condotta dagennaio a marzo di quest’anno,l’indagine ha coinvolto 32marchi e oltre il 50% dei dealeritaliani, che hanno premiato, inuna cerimonia in stileholywoodiano aperta da unatoccante testimonianza diHoracio Pagani, il re dellesupercar artigianali, il brandLand Rover che si riconfermavincitore per il secondo annoconsecutivo, unico marchio chesupera la soglia di valutazione di4 punti (con 4,08).Gli altri posti del podio sono

IndICe: servIzI fInanzIarI

1. Volkswagen

2. Seat

3. Audi

4. Mini

5. Mercedes

6. BMW

7. Smart

8. Land Rover

9. Porsche

10. Ford

10. Media Italia

1 2 3 4 5

3,72

3,66

3,66

3,65

3,64

3,64

3,53

3,47

3,46

3,15 (3,1) ��

3,56

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MISSIONFLEET assIcurazIonI

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IIl dato è emerso anche dallapresentazione del Barometro2015, la ricerca curata dalCorporate Vehicle Observatory(CVO) di Arval Italia, di cuipotete leggere un resoconto inquesto numero: rispetto al 2005le richieste dei fleet manager sivanno spostandoprogressivamente dai servizi sulveicolo (manutenzione ecopertura contro i sinistri, in

primis) a quelli legati alla“reportistica” che ne fotografa ilciclo di vita, da condividere supiattaforme telematiche.Dell’utilità di avere sempre unocchio puntato su guidatori emezzi in flotta è ben consapevolela filiale italiana del Gruppotedesco Allianz. Alle società digestione, oltre a prodotti più

UNO SGUARDO SUL MONDODELLE ASSICURAZIONIIniziamo con questo numero a parlare con le società assicurative, pronte a sfruarecon nuove proposte i nuovi trend di mercato. Ecco la visione di Allianz e Mapfre.

localizzazioni al mese perciascun mezzo assicurato.“L’approccio innovativo di‘InContatto’ rende concreto ilconcetto di essere vicini alcliente nel momento delbisogno – riprendono da AllianzItalia –. Il dispositivo satellitarecomunica i dati di viaggiodirettamente alla piattaformatelematica e li rende disponibiliin un’area riservata”.L’installazione di un taledispositivo, è stato rilevato,migliora sensibilmentel’attenzione al volante da partedei guidatori, e quindi lasicurezza, una delle tre macro-aree in relazione alle quali stacrescendo la domanda di fleetmanagement. “Le richieste che ciarrivano dai manager di settoreriguardano principalmente taleambito in tutti i suoi aspetti,oltre alla possibilità di ottenereun contenimento dei costi –aggiungono –. Un aspetto moltoimportante è la ricercadell’ottimizzazione dei percorsidi viaggio attraverso unrisparmio del carburante e deipedaggi. I fleet managerpuntano inoltre a migliorare illivello di efficienza della flotta,grazie alla riduzione dei tempi difermo del veicolo e al migliorcontrollo delle consegne e deitempi di guida. In tal senso iservizi offerti da ‘InContatto’�

di Ottavia M

olteni

tradizionali, offre infatti“InContatto”, premiato nel 2013con il “MF Innovation Award”.“Il proprietario di una flottasostiene tipicamente un numeroelevato di voci di costo e dirischio che pesano sul contoeconomico – sottolineanodall’azienda – e un sistematelematico offre la possibilità diintervenire in modo efficace perridurre almeno la parte dei costivariabili e dei rischi principali.Grazie all’installazioneall’interno dei mezzi (truck,furgoni, autovetture, ndr) diappositi dispositivi satellitari,definiti ‘On Board Unit’ - OBU, igestori possono disporre intempo reale di prezioseinformazioni relative ai percorsicompiuti e alla geolocalizzazionedei mezzi. Possono inoltrebeneficiare di servizi aggiuntiviquali un sistema di antifurtosatellitare, sensori di incidentecon chiamata automatica deisoccorsi, interazione diretta delveicolo con una centraleoperativa pronta ad intervenirein caso di qualsiasi tipo diguasto”. Il prodotto è disponibilein due versioni, di cui unaPremium. Sono previste treformule, che vanno dalmonitoraggio 24 ore su 24, 7giorni su 7 (“full”), alla soluzione“light” che offre cinquetracciamenti e altrettante

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MISSIONFLEET assIcurazIonI

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aiutano a risparmiare in modoefficace su alcune importantivoci di spesa, quali il consumo dibenzina o i costi dimanutenzione dei mezzi,aumentano la produttività, econtribuiscono a diminuiresensibilmente le voci di rischio.”Studi recenti sulle policy hannoevidenziato che nel 2014 ilnumero di aziendeinternazionali con oltre milledipendenti che hanno installatoscatole nere a bordo dei propriveicoli in flotta è più cheraddoppiato, passando dal 16%dell’anno precedente ad un 33%.Allianz Italia basa la sua forzacommerciale su una strutturatecnologica interna dedicata esulla propria capacità dicontrollare direttamentedall’inizio alla fine l’interoprocesso telematico diassistenza, di cui è l’unicatitolare.Dall’inizio del 2015 uno spiccatointeresse al mondo Fleet,sostenuto da dati interessanti alivello di crescita, è dimostratoperò anche da un’azienda cheannovera il ramo assicurativo equello automotive tra i varisettori di pertinenza. “Ciponiamo come il partner ideale,a 360 gradi, nei servizi postvendita – precisa GiorgioManenti, Head of Partners &Distribution della società diservizi MAPFRE WARRANTYItalia –. Sempre piu� spesso,infatti, i fleet managerrichiedono soluzioni per duemomenti diversi che riguardanola vita del veicolo: soluzionispecifiche di pacchetti dimanutenzione durante il suoutilizzo e, successivamente,servizi peculiari, come adesempio garanzie meccaniche,nel momento in cui lo stessoviene rivenduto. I nostri servizi,dedicati e modulari, consentono

di offrire soluzioni semplici edutili ai clienti finali e margini diprofitto concreti per le societa� diflotte”. Il nome da richiamare è“RentaCarPack”, un pacchetto,composto da programmiflessibili che proteggono ilmezzo in caso di guasti. Sonopreviste sostituzioni oriparazioni gratuite, nonchéestensioni di garanzia per veicolinuovi, pensate per offrirecoperture su guasti chedovessero verificarsi oltre lascadenza della garanzia delcostruttore. “L’AssistenzaStradale per noi rappresenta unfattore distintivo nonché uno trai prodotti piu� apprezzati dainostri clienti – chiarisceManenti –. Garantisce di poterproseguire il viaggio ecomprende depannage, traino orecupero del veicolo, rimborsodelle spese di pernottamento odi trasporto conseguentiall’immobilizzo del mezzo, unveicolo sostitutivo per il temponecessario alla riparazione, laseconda uscita del carro attrezzi,ed altro”. Al centro dell’operatodi MAPFRE non figura però soloil mezzo meccanico. La polizzaPAI (“Person AccidentInsurance”) garantisce, in caso diinfortunio, un indennizzo alconducente che subisca undanno derivante da un incidentedi cui sia responsabile. Lasoluzione “Tyres Protection”prevede invece il rimborso deicosti per la sostituzione di uno odi tutti gli pneumatici a seguitodi danno accidentale. “MAPFREè� organizzata con un Head ofSales dedicato per ognuno deicanali di business nei qualil’azienda opera, quindi anche peril canale automotive – sottolineaManenti –. A cascatal’organizzazione prevede unacapillare forza venditedistribuita su tutto il territorio.

Inoltre vantiamo una CentraleGuasti e una Centrale Operativa.La nostra Centrale di Assistenzae� un fiore all’occhiello ed e�interna all’azienda contempistiche di risposta e digestione invidiabili. Gli operatorisono esperti, multilingua, erispondono 365 giorni all’anno,24 ore su 24”. Sempre sperandodi non dovervi far ricorso, èun’informazione che forserenderà più sereni molti abitualiutilizzatori delle strade.

GIORGIOMANENTI, HEADOF PARTNERS &DISTRIBUTIONDELLA SOCIETÀDI SERVIZIMAPFREWARRANTYITALIA

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PassioneCitroën 2CV,ecco la Soleil

Un’auto che ha segnatoun’epoca e che ancoraoggi rappresenta undesiderio per milioni diappassionati dellequattroruote. Parliamodella mitica Citroën 2CV,oggi riproposta in unesemplare unico secondoil modello che l’artistafrancese Serge Gevinaveva ideato più di 30 annifa e che fino a oggi nonera ancora statorealizzato. Si chiama 2CVSoleil ed è ispirata aicolori e alle lucidell’estate, del mare e delsole.L’artista, consulentestorico di Citroën per la

pubblicità e lacomunicazione e ideatoredi due serie speciali disuccesso della  2CV, laSpot del 1976, e laCharleston del 1980, videbocciato il suo progettodall’allora direttoregenerale di Citroën, chenon gradivaparticolarmente il coloregiallo.Guido Wilhelm, titolaredell’Atélier 2CV di Greggio,in provincia di Milano, unospecialista nel restauro di2CV, Dyane e Mehari, harealizzato in soli due mesiquesta nuova vettura,usando come base una2CV Club del 1982 fornitada Citroën Italia. Ilrisultato è un gioiellinovintage esattamente comeGevin l’aveva pensato: “lascocca bianca, i parafanghigialli, così come il cofanoposteriore e la capote. Iparaurti bianchi, come leogive dei fari, e bianchianche i cerchi delle ruote.Sul bagagliaio il disegno diun salvagente e, sulleportiere, un cappello dalupo di mare e una pipa.Interni rivestiti in stoffa dicotone blu, daabbigliamento marittimo,con impunture gialle”.

giugno

luglio

Fiat, lunga 4 metri emezzo, larga 1,78, alta1,48 e con un passo di2,63 mt, che dovrà esserela capostipite di unainedita generazione diveicoli.In attesa del suo nomedefinitivo, sappiamo che ilnuovo modello verràcommercializzatoinizialmente in Turchia dalprossimo novembre, perpoi proseguire in oltre 40paesi dell’area Emea.Il design è quello di unacompact sedan pura evigorosa, con linee fluide edinamiche e un cofanoscolpito e avvolgente. Lanuova Fiat, dotata di unsistema infotainment diultima generazione,monta due turbodieselMultijet II, che consumanomeno di 4 litri per 100 km,e due motori a benzina,con cambio manuale oautomatico, e potenzecomprese tra 95 e 120 CV.

Kelly sbarcain Italia ma solosul web

Gli storici pneumaticiKelly, nati a Springfield nel1894 e passati nel gruppoGoodyear negli anni ’90,sbarcano anche in Italia. E

Nasce la nuovaberlina europeadi Fiat

Verrà costruita sullapiattaforma Fiat smallWide, nello stabilimentoturco di Bursa, medagliad’oro secondo lavalutazione World ClassManufacturing dallacapacità produttiva di400mila veicoli all’anno;ma è stata disegnata inItalia, dal Centro Stile Fcae sviluppata incollaborazione con TofasR&D, uno dei maggioricentri ricerca e sviluppodel costruttoreitalo/americano. Si trattadella nuova tre volumi di

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via web, in collaborazionecon ben 200 dei nostririvenditori – spiega NicolaScalco (foto), ChannelManager BU CommercialGoodyear Dunlop Italia –.Vendiamo inoltrepneumatici per truck, enon per auto private, di cuici sono già esempi divendita online anche inItalia”. Una possibilità,quella di andare sui privati,nelle corde di Kelly, giàoperativa negli States, “mache al momento non è neipiani” sottolinea Scalco,che aggiunge: “questainiziativa è partitadall’Italia anche seabbiamo potuto realizzarlagrazie al fatto cheGoodyear è molto attiva

sull’innovazione esull’online”. Non per nullawww.kellytires.it si basasulla piattaformaeCommerce Hybris,adottata da tutto il gruppo.I pneumatici Kelly sonodella categoria definibileValue for money, ovvero aun ottimo prezzo ma “conla garanzia Goodyear”afferma Scalco,  hanno lamarcatura M+S (per ipneumatici trattivi),  sonoriscolpibili e ricostruibili:“Questo è un prodotto che,quindi, si potrà compraresolo online, ma i nostririvenditori convenzionati sipotranno occupare dellaloro consegna e del loromontaggio se il cliente lovorrà e potranno anchefare cross selling con lealtre marche del gruppo,quali Goodyear e Dunlop”.

2016, pedaggioin Germania,ma soloagli stranieriStavolta la Germania fasul serio: dal 2016scatterà il pedaggio sututta la sua reteautostradale, fino a oggivero e proprio mito perogni driver da lunghedistanze. La modalità concui però questa riformaverrà attuata sta facendomolto discutere, tanto cheanche la Commissionetrasporti dell’UnioneEuropea l’ha additatacome discriminatoria.Il provvedimento, infatti,riguarderà solamente gliautomobilisti stranieriche, come accade inSvizzera e in Austria,dovranno munirsi di unadesivo da apporre sulparabrezza, il cui costosarà di 10 euro per 10giorni di percorrenza. Chiinvece viaggerà con unamacchina immatricolata inGermania dovràcomunque acquistare iltagliando ma potràscalare l’intero importodal costo del bolloannuale.Il ministro federale deiTrasporti, AlexanderDobrindt, promotore dellalegge, ha dichiarato chel’operazione dovrebbeportare nelle casse diBerlino circa 500 milioni dieuro all’anno. E allecritiche ha risposto chetutti i fondi raccoltisaranno destinati allamanutenzione e agliinvestimenti della retestradale, seguendo lerichieste dell’UnioneEuropea che chiede dicambiare il finanziamento

Con ToTalErg

paghi la bEnzina Con SaTiSpay

E riTiri gli aCquiSTi Con inpoST

Prove di futuro per TotalErg, che cambia suoi puntivendita introducendo un innovativo metodo dipagamento come Satispay per i suoi clienti e li

trasforma in luoghiove ritirare gliacquisti fatti online,grazie all’accordocon InPost. Nelpunto venditamilanese di vialeMarche a Milano,alla presenzadell’assessore allaMobilità e

all’ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco

Maran, è stato infatti presentato il nuovo accordo chela società italiana dell’energia ha siglato con lagiovane start up fondata da Alberto Dalmasso;“Siamo felici di questa partnership con un gruppodinamico e attento all’innovazione come TotalErg.Che in noi, credo, ha visto non solo un’applicazione dimobile payment ma un vero e proprio sistema dipagamento alternativo”. La app di Satispay è già statascaricata 150 mila volte e la startup milanese haaccordi già in esserecon 200 piccoliesercenti nonché conPam e Brek.“Siamo i primi adadottare una soluzionedi full mobile payment

per il settore petroliferoe vogliamoimplementarlo in tutta la penisola (25 al momento aMilano, ndr)” afferma Fabio Bonavita, responsabilemarketing strategico di TotalErg, a cui fa eco Maurizio

Libutti, direttore rete: “con questo accordoallarghiamo l’orizzonte dei nostri servizi a clienti che,con noi, non cercano solo carburanti e lubrificanti dialta qualità”. A Bologna ha invece aperto la primastazione di servizio in cui è possibile ritirare unprodotto acquistato online o effettuare resi, grazie allacollaborazione con Tnt Italy, Banzai, e InPost, tra iprimi gruppi al mondo specializzato in spedizioni asupporto dell’e-commerce, e che prevedel’installazione nei punti vendita di terminali LockerInpost che permettono di inviare e di ricevere merceacquistata online in sicurezza 7 giorni su 7 e h24.

lo fanno con una modalitàinsolita: “innanzituttolanciamo una modalità di

vendita assolutamenteinnovativa sul nostromercato, ovvero la vendita

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delle infrastrutture.Nel frattempo Austria eOlanda si preparano a fareappello alla CommissioneEuropea e molti Landtedeschi, in particolarequelli delle regioni diconfine, promettonobattaglia contro l’entratain vigore della legge.

Il nuovomultiseasonFirestone aritmo di rock

Dalla “storica” e magicaambientazione di uno deicaselli di Porta Volta diMilano, locale di notte eassociazione ricreativa peri reduci e gli ex-combattenti di giorno,Firestone, lo storicomarchio americano delgruppo giapponeseBridgestone, lancia il suonuovo prodottomultiseason e, soprattutto,la sua sponsorship deimigliori festival musicalid’Europa, affiancando così

il suo brand a un settoregiovane e dinamico comequello della musica rock epop. Il marchiostatunitense sarà cosìprotagonista del FirestoneMusic Tour, unprogramma disponsorizzazioneall’insegna deldivertimento che toccherài festival musicali diSpagna, Barcellona,Germania, Scheebel,

Francia, Arras, Polonia,Gdynia, Regno Unito,Reading, e, naturalmente,Italia, con Rock in Roma,manifestazione cult cheospiterà artisti quali iChemical Brothers, iMuse, Robbie Williams, iLinkin Park o LennyKravitz, nel corsodell’estate.Negli anni ’30 Firestoneideò the “Voice ofFirestone”, il programma

radiofonico dientertainment più seguitoall’epoca ed oggi ci riprova,con l’obiettivo dipresentarsi come “foreveryoung”. E per questo avràuna presenza importantecon un team di roadies cheattraverserà in lungo e inlargo l’Europa durantel’estate, con una fortepresenza ai concerti graziea uno stand, cartelloni,attrazioni speciali, oltre adattività nelle aree diparcheggio e campeggio,nonché un concorso online.Firestone sull’Italia hacompletamente rinnovatola propria offerta, a cui siè appena aggiunto ilMultiseason che, comedice il nome stesso, è unpneumatico adatto a tuttile stagioni, pensato per gliautomobilisti che guidanoin zone temperate, senzaeccessivi sbalzi termici.Possono infatti vantareuna marcatura M+S e3PMSF che, seppur nonstudiati per la neve o lapioggia forte, hannoun’elevata resistenzaall’aquaplaning eun’ottima trazione sullaneve

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In questo numero parliamo di due restyling di sostanza. L’Audi Q7 ha unnuovo pianale, è dimagrita di 325 kg, favorendo così i consumi e portandol’innovazione all’ennesima potenza. Toyota, invece, con la nuova edizionedella Auris, non tocca il pluripremiato propulsore ibrido, ma ridisegnagli interni, con un abitacolo più silenzioso, rivestimenti più moderni e unanuova plancia multimediale dalle grandi prestazioni. Due ottimi esempidi come migliorare un’auto di successo con dettagli di sostanza.

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base a 2.770 euro (vantaggiodel 22% se si acquistassero isingoli optional) prevedeAudi Phone Box, Audi VirtualCockpit, climatizzatorecomfort a quattro zone,pacchetto luci, sistema diausilio parcheggio plus etelecamera per laretromarcia posteriore. Ilpacchetto Business Plusaggiunge i cerchi in lega8,5Jx19”, la regolazioneelettrica dei sedili anteriori eil rivestimento in pellecricket. Costa 6.230 eurocon un vantaggio per ilcliente di circa il 27%.

IN ARRIVO

Nella seconda metàdell’anno, arriverà un altro3.0 TDI con potenza di 218Cv. E si attende laprestigiosa e-tron quattro,ibrida plug-in da 378 cvcomplessivi.

I TEMPIDI CONSEGNA

La Casa, al momento diandare in stampa, non erain grado di comunicarli.

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L’ANALISI DI MISSIONFLEET

ed emissioni nel ciclocombinato di CO2 sono pari a7,7 litri ogni 100 km e 179g/km. La seconda ha 272 cvdi potenza, arriva a 234 km/hdi velocità massima eimpiega 6,3 secondi perpassare da 0 a 100 km/h. Nelciclo combinato, consumi edemissioni di CO2 sonorispettivamente di 5,7 litri

Restyling Audi Q7È tutta un’altra storiaIn tempi di restyling e face lift sempre più ravvicinati,raramente l’arrivo di una nuova generazione coincidecon una così marcata differenza alla guida come nelcaso della Q7. Di solito, si fa un gran lavoro – quando sifa – all’esterno e poco sulla parte tecnica. Audi ha fattoesattamente il contrario, limitandosi a ridurre gliingombri (ma l’insieme resta imponente) e lavorandomolto “sotto”, con il risultato di modificaresostanzialmente il carattere: nuovo pianale, curadimagrante approfondita (325 kg in meno!) che hariguardato dalle portiere al propulsore, sospensioniinedite a cinque bracci e un retrotreno sterzante digrande efficienza. Solo la posizione di guida, piuttostoalta, è rimasta invariata. Per il resto, è tutta un’altrastoria. S’intenda, sempre nel copione Audi.di Pierluigi Bonora

LA GAMMA

Per ora sono due le versionidisponibili, entrambetiptronic quattro conpropulsori già Euro 6: la 3.0TFSI e la 3.0 TDI. La primatocca i 250 km/h, grazie ai333 cv di potenza. Ilpassaggio 0-100 km/h è in6,1 secondi mentre consumi

ogni 100 km e 149 g/km.L’equipaggiamento di serie èpremium. Citiamo solo ilvolante multifunzionale aquattro razze, i sedili rivestitiin tessuto Initial, i cerchi inlega 8Jx18” a 5 razze, ilclimatizzatore Bizona, l’AudiSound System, il sistema dinavigazione MMI plus, ilcomando vocale naturale, gliotto airbag, il controlloelettronico di trazione estabilità e il cruise control.Volendo si può avere laversione sette posti. I prezzisono 69.900 euro (benzina),e 65.900 euro (gasolio).

LA PREFERITA

Per il mercato italiano,sicuramente la 3.0 TDI dove“regna” il V6 con quattrovalvole per cilindro e lacoppia massima di 600 Nm èdisponibile tra 1.500 e 3.000giri/minuto. Garanzia di uncomportamento progressivoe fluido, ideale per unavettura di questo genere.Audi è come sempre attentanel proporre due pacchettiBusiness, vantaggiosi perl’equipaggiamento: quello

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IL VALORE RESIDUO

Detto che le Audi sono tra levetture che subiscono menola svalutazione nel tempo, laCasa tedesca dà grandeattenzione all’usato con unprogramma speciale,chiamato Prima Scelta cheprevede ben quattro anni digaranzia, finanziamentiagevolati (ma solo permodelli con meno di 60 mesidi vita o 150mila km), dueinterventi di manutenzionein quattro anni (o 60mila km)per le auto con più di 24mesi di anzianità e un annodi assicurazione incendio-furto.

I COSTI DI GESTIONE

Per garantire la massimasicurezza, la garanzia dellaCasa copre i primi 2 anni dipossesso. Vale la penacomunque stipulare l’AudiExtended Warranty sino atre, quattro o cinque anni(rispettivamente per unmassimo di 90, 120 o150mila km). Come hasenso servirsi dei pacchettidi manutenzione

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L’ANALISI DI MISSIONFLEET

ossia qualità costruttiva,tecnologia in ogni elemento,cura nelle finiture, tantospazio (anche in bagagliaio)e sicurezza. Come sempre,quando si parla di Audi, piùche di difetti si può parlaredi possibili miglioramenticome nel caso della terzafila di sedili, scomoda e nona buon mercato, oparadossalmente nelquadro strumenti virtuale,sin troppo ricco diinformazioni. Bisognaprenderci la mano.

IMMAGINE

La Q7 per molti versi è unavettura d’impostazioneclassica, ideale perviaggiare comodi, tranquillie nel lusso. E volendo ci sipuò togliere anche qualchesoddisfazione prestazionale,con il Tiptronic a ottorapporti b-wire. Per altri èall’avanguardia: vedi il giàcitato sterzo e i vari sistemidi ausilio alla guida. Unmodello di stile che sirivolge con grandeattenzione alla clientelabusiness.

programmata EssentialPackage, Service Package eComplete Package. Il costodi un tagliando dimanutenzione ordinaria ènella media delle altre Casepremium.

LE FORMULEFINANZIARIE

Tre le proposte di AudiFinancial Services. PiùCredito è caratterizzata darate costanti, duratapredefinita e tasso fisso.Audi Leasing si prestaparticolarmente a chi deve(o ama) cambiarefrequentemente la vetturacon un minimo impegno dicapitale: al canone mensilebase è possibile aggiungerele coperture assicurative o ipacchetti manutenzione.Index Leasing invece èl’alternativa alla locazionefinanziaria classica: inpratica un leasingindicizzato che a fronte diuna variabilità del canone –permette di sfruttarepienamente i beneficiderivanti dai ribassi deltasso di interesse. Quanto

all’assicurazione, AudiFinancial Services proponeuna serie di polizze, pagabilinel finanziamento, nelcanone del leasing o,ancora, in soluzione unica.

IL NOLEGGIO

Il “lungo termine” è curatoda Volkswagen Leasing cheha in Fleet Solution laformula dedicata alla flotteaziendali – a durata echilometraggio variabile –con ben 219 diversi scenari.Solution invece ha uncanone fisso che punta sullaflessibilità e sulla totaletrasparenza, fermorestando la possibilità dipersonalizzare i contratti.

I PREGI E I DIFETTI

Dovendo pescare dal mazzo,citiamo la silenziosità inabitacolo – sembra diessere su un aliante; e nonesageriamo – e l’affidabilitàalla guida: le quattro ruotesterzanti regalano alla Q7un’agilità fuori dal comuneper una vettura lungacinque metri. Il resto è Audi,

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piccoli dettagli esteticiall’esterno e all’interno.E una lista di optional che laActive e la Active Plus noncontemplano.

IN ARRIVO

Non sono previste novitàsul fronte ibrido.

I TEMPIDI CONSEGNA

A parte i periodi in cui lefiliali della Casaorganizzano campagnepromozionali o se si èfortunati, bisogna calcolarecirca cinque mesi per avereun modello “su misura”, percolore e rivestimenti.

IL VALORE RESIDUO

L’ampliamento dellagamma e l’accresciutointeresse del pubblicoposizionano il nuovomodello nella parte alta delsegmento, in linea persinocon quella di alcune vetturediesel. Da segnalare che laCasa giapponese è cosìattenta all’usato da aver

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L’ANALISI DI MISSIONFLEET

meritare gli applausi ascena aperta: bastano infatti3,8 litri di carburante perpercorrere 100 km nel ciclocombinato. I prezzi sonodiversi tra la Active, laActive Plus e la ActiveLounge: rispettivamente24.050, 24.700 e 26.150euro. La lieve differenza diprezzo tra le prime due èlegata solo ai modelli dicerchi e di volante. Per tutte

Toyota Auris HybridQuando l’ibrido è per tuttiToyota ha deciso di “mettere mano” all’Auris sia per laparte estetica sia per quella tecnica. Nel caso dellaHybrid – la più venduta della gamma – è rimastoinalterato il propulsore mentre ne ha beneficiatol’abitacolo, tra l’altro più silenzioso rispetto allaprecedente generazione: plancia ridisegnata, sistemamultimediale Touch 2 integrato meglio, rivestimenti piùraffinati. Esternamente si è intervenuti nel frontale enella coda, nella fanaleria, nei cerchi in lega, ora a 16 e17 pollici, con nuovo disegno, e nei paraurti. L’insieme èpiù armonico e se si acquista il tetto panoramico invetro, ecco che l’Auris diventa una dei modelli piùesclusivi del segmento C.di Pierluigi Bonora

LA GAMMA

Il propulsore è sempre l’1.8Hybrid VTT con trasmissionea variazione continua egestione elettronica,abbinato a un’unità elettricadella potenza complessivadi 136 Cv. Le prestazionisono eccellenticonsiderando i 180 km/h divelocità massima ma sonosoprattutto i consumi a

c’è la novità del ToyotaSafety Sense, una gamma ditecnologie per la sicurezzadove il Pre-Crashanticollisioni sino a 80 km/hè legato al monitoraggiodella corsia di marcia, gliabbaglianti automatici e ilrilevamento dellasegnaletica stradale.

LA PREFERITA

Per chi vuole la massimacomodità, non c’è dubbio chela Lounge sia la più indicata.Ha un validoequipaggiamento di serie incomune con le altre versioni:il già citato sistemamultimediale Touch 2, setteairbag SRS, il controlloelettronico della stabilità edella trazione, il volante inpelle, il climatizzatoreautomatico, il sistema diassistenza alla partenza insalita, le luci diurne a led. Inpiù ci sono gli interni in pellee tessuto, i sedili anterioririscaldabili e con regolazioneelettrica, il climatizzatoreautomatico bizona, il sistemadi assistenza al parcheggio, icerchi da 17” nonché altri

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L’ANALISI DI MISSIONFLEET

Casa forniscono assistenzasulla parte finanziaria e suiservizi. Difetti? Beh, laspesa resta importante maè anche vero che le venditedi Auris sono per l’80%legate all’ibrido, favorite dauna serie (quasi costante) diecoincentivi della Casa.

IMMAGINE

Oltre a eliminare dal budgetle spese sempre più elevateper il carburante, Auris hacome poche altri modelli unknow-how green che da unlato regalaautomaticamenteun’immagine positiva edall’altro consente uncostante accesso alla zone atraffico limitato dei centriurbani. Elemento al giornod’oggi ancora piùimportante, forse. Poi nonc’è dubbio che tecnologia,sicurezza e affidabilità sianole sue peculiarità:garantisce una Casa comeToyota che – non a caso –dal 1997 ha venduto oltretre milioni di ibride chevengono “riciclate” in modoesemplare.

LE FORMULEFINANZIARIE

Toyota Financial Services –la finanziaria di famiglia – havarie proposte per l’acquistodi Auris. Quella più classicaè Valore Toyota, con duratada 24 a 48 mesi, e le tresoluzioni consuete:estinguere il finanziamento,rifinanziare la rata finale ocambiare la vettura con unaToyota nuova. Valore ToyotaLeasing – con durata di24,36, 48 e 60 mesi – puòcomprendere a richiestaservizi aggiuntivi eassicurativi. Pay per Drive èun mix tra le due già citate,ma si basa su piccole ratemensili e un anticipo minimodel 20%. In compenso èmolto “personalizzabile”. Daricordare infine che ToyotaInsurance Managementoffre un’ampia gamma disoluzione assicurative.

IL NOLEGGIO

Rent per Drive è la formuladi lungo termine integrataalla rete di assistenza

ufficiale Toyota Service.Prevede un’ampia gamma diservizi inclusi(manutenzione, garanzia,incendio e furto, RCA, Tassadi proprietà) e altridisponibili su richiesta (fuelcard, veicolo sostitutivo,sostituzione pneumatici).Inoltre offre un servizioclienti online con il qualepuoi monitorare tutti gliaspetti relativi alle vetture.

I PREGI E I DIFETTI

Il restyling l’ha resa piùpiacevole fuori eleggermente più comodaall’interno. Poi senza dubbio– anche in virtù della grandeesperienza della Casa nelsettore – resta una vetturadi riferimento per la partestrettamente tecnologica: ildebutto del Toyota SafetySense lo prova. Tra i pregiinseriamo anchel’attenzione che la Casariserva alla clientelabusiness e flotte tramite lasua divisione Business Plusche si articola su centrispecializzati nelle principalicittà dove gli esperti della

creato una garanzia ad hoc,chiamata Topclass. cheprevede ben 111 controlli,un test drive, una garanzia12/24 mesi e l’assistenzastradale 24 ore su 24. Perl’acquisto dell’usato (eanche delle spese diriparazione e manutenzione)è disponibile unfinanziamento, già valutabileattraverso un motore diricerca sul sito ufficiale.

I COSTI DI GESTIONE

Auris ha una garanzia di treanni/100mila km, senzalimitazioni di chilometraggioper il primo anno. Per icomponenti ibridi la garanziaarriva a cinque anni/100milakm. I tagliandi obbligatorivengono effettuati ogni dueanni/30mila km, quellointermedio – facoltativo – èprevisto ogni anno/15milakm. L’estensione ToyotaExtracare arriva al quartoanno (130mila km) o alquinto (160mila km). Dasegnalare l’efficienza e lacompletezza del ProgrammaToyota Eurocare, compresonella garanzia base

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MISSIONFLEET NOVITAUTO

In queste pagine troverete una breve sintesi delle principali novità che in questo periodo si affaccianosul mercato dell’auto. Non si tratta, ovviamente, di una valutazione approfondita: per un esame piùparticolareggiato vi rimandiamo alla rubrica “L’analisi di MissionFleet”. Può invece costituire unospunto per prendere in considerazione un nuovo modello da inserire prossimamente nella car policydella vostra azienda, una sorta di appunto che vi ricorderà di andare a guardare più da vicinouna nuova vettura.di Pierluigi Bonora

Skoda SuperbChi insiste a vedere Skoda comeun marchio low cost, con laSuperb dovrà ricredersidefinitivamente. Linee precise,coinvolgenti. Comodità a 360°davanti e dietro. Performancestradali degne di nota. Insomma,un’ammiraglia pronta aconquistarsi il suo spazio tantopiù che viene proposta con unequipaggiamento base – l’Active– molto ricco sul frontesicurezza e ausilio alla guida.Quelli superiori – Ambition, Style

e L&K – offrono tante dotazioniaggiuntive, dalle rifiniture inmateriali pregiati ai packspecializzati. Inizialmente cisaranno il 1.4 TSI a benzina da150cv o il 2.0 TDI da 150 a 190 cv,con trazione integrale e cambimanuale o DSG a sei rapporti.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Design sorprendente

– Dotazione di serie

– Comfort al top

Kia Soul Eco-ElectricLanciata da un’azzeccatacampagna con testimonial JoeBastianich – nelle vesti di soulman e non di cuoco – la Soultutta elettrica ha le carte inregola per piacere alla “nicchia”che ama questa tipologia divetture. Intanto mette simpatiasolo a vederla, poi è studiata per“navigare” senza problemi incittà, vista l’autonomia di 212km. I tempi di ricarica varianodai 33 minuti alle colonnine alle12-13 ore collegandosi alla rete

220 volt di casa. L’abitacolo èspazioso anche per il fatto che labatteria ai polimeri di litio con 96celle da 27 KWh è piazzata sottoil pianale. Grazie ai 110 cv dipotenza, è comunque in grado ditoccare i 145 km/h di velocitàmassima.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Stile originale

– Grande agilità

– Buona autonomia

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MISSIONFLEET NOVITAUTO

Jaguar XEOltre al logico adeguamentotecnologico – ora è dotata dellemiglior soluzioni per la sicurezzae l’infotainment – la XE sotto unacarrozzeria elegante come dacopione, combina un nuovotelaio in alluminio con lafamiglia di propulsori Ingenium:2.0 diesel da 163 e 180 cv, 2.0benzina da 200 e 240 cv oltre alnoto 3.0 V6 Supercharged da 340cv. Gamma da 17 versioni, conun range tra i 37.750 euro della2.0 Pure a gasolio e i 55.400

della 3.0 V6 S. Per le PureBusiness Edition, la Casa offrequattro soluzioni di acquisto:classico finanziamento, leasing,formula Prestige (possibilità afine rata di acquistare un’altravettura) e il noleggio a lungotermine.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Grande eleganza

– Ampia gamma di versioni

– Disponibilità Business Edition

Seat IbizaNon ha perso una delle storichepeculiarità, ossia il piacere delcolore vivace per la carrozzeria el’elevato livello dipersonalizzazione. E così lanuova generazione Ibiza ha unadivertente serie di customizationpack – interni ed esterni – eun’ampia gamma articolata sutre carrozzerie (cinque porte, SCSport Coupé e ST Sport Tourer),tre allestimenti (Reference, Stylee FR) e i propulsori dinuovissima generazione a tre equattro cilindri. Efficienti e

risparmiosi, a partire dall’1.0 TSIin grado di erogare 75 cv nellaversione aspirata e 95 o 110 cv inquelle turbo.Nell’equipaggiamento, si è datamolta importanzaall’infotainment con il SeatMedia System in primo piano.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Abitacolo più comodo

– Nuova gamma propulsori

– Alto livello

di personalizzazione

Dacia Duster TitanÈ andato oltre le previsioni ilsuccesso della Duster Titan, Suvcompatta del gruppo Renault:18mila unità vendute nel 2014.Da qui l’idea di realizzare tre“extra limited edition”, ciascunacelebrativa di una peculiarità delmezzo e in solo cento esemplari.La Brave è andata esaurita, delleFreeway ne restano ancorapoche e quindi ora la scena ètutta per la Titan che ècaratterizzata da un bel coloregrigio titanio, ruvido al tatto, ed è

disponibile da poche settimane.La base è quella della Laureate1.5 dCi 110 Cv 4x4: offre di seriecerchi in lega, pack look,alzacristalli elettrici anteriori,volante in cuoio, vernicemetallizzata Nero Nacré sultetto. Il prezzo è di 19.900 euro.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Nuovo pianale

– Versione Titanium Business

– Disponibilità di pack aggiuntivi

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Subaru ForesterCome tutte le auto della Casadelle Pleiadi, la Forester è tantasostanza e tecnica di alto livello,a partire dal nuovo Lineartronic:un cambio automatico avariazione continua che permettedi divertirsi in sicurezza, su ogniterreno, anche per piloti nonesperti. Il propulsore èl’eccellente due litri boxerturbodiesel da 147 cv di potenzae coppia massima di 350 Nm.Unito al già citato cambio CVT,

rende la vettura capace diperformance sorprendenti infuoristrada e facilmenteguidabile. In abitacolo, la novitàpiù importante è rappresentatadal touchscreen con schermoda 4,3”.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Grande affidabilità

– Cambio automatico CVT

– Capacità fuoristradistiche

BMW X6 MInsieme alla X5 M, si rinnova laSuv “anabolizzata” di famiglia.I numeri parlano da soli: 575 cv e750 Nm di coppia sviluppati dalpossente 4.4 V8biturbo abenzina. La veste estetica èaggressiva (cerchi di 20” o 21”opzionali, assetto ribassato di 10mm), coerente con i 250 km/hautolimitati di velocità massimapromessa (che fa il paio con uno0-100 dichiarato in 4,2secondi...). I consumi migliorano,secondo la Casa, del 20%rispetto alla precedente

generazione, e si attestano sui9 km/litro. Il cambio è loSteptronic M a otto rapporti e latrazione integrale è di tipopermanente. Della dotazionefanno parte Dynamic Drive eDynamic Damper Control.I prezzi? Sui 130mila euro.

TRE MOTIVI PER ANDARLAA VEDERE DA VICINO– Estetica molto curata

– Prestazioni da super sportiva

– Sistemi di assistenza

alla guida

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Direttore responsabileAlberto Vita

CollaboratoriPierluigi Bonora, Michele De Gennaro,Ottavia Molteni, Serena Piazzi, Luca Amadio,Mauro Serena (direttore scientifico),Salvatore Saladino

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Distribuzione in ItaliaPronto Stampa Srl, Verdellino di Zingonia (BG)

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