Mirante - Iperplasticita’ corneale e astigmatismo acquisito. Validita’ della teoria...

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1 5° CONGRESSO VTC 17-18 giugno 2007 Certosa di Pavia IPERPLASTICITA’ CORNEALE E ASTIGMATISMO ACQUISITO. VALIDITA’ DELLA TEORIA COMPORTAMENTALE E UNICISTA NEL TRATTAMENTO. VINCENZO MIRANTE OPTOMETRISTA

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5° CONGRESSO VTC 17-18 giugno 2007 Certosa di Pavia

IPERPLASTICITA’ CORNEALE E ASTIGMATISMO ACQUISITO.

VALIDITA’ DELLA TEORIA COMPORTAMENTALE E UNICISTA NEL TRATTAMENTO.

VINCENZO MIRANTE OPTOMETRISTA

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L’astigmatismo è una condizione refrattiva nella quale il potere dei

due meridiani è diverso.

• ASTIGMATISMO 1° Teoria:condizione strutturale innata che segue pre-programmate tendenze nel corso di tutta la vita (congenito o anche tendenza ereditaria).

• 2° Teoria:condizione funzionale soggetta alle modifiche prodotte da eventi ed esperienze

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• Bannon e Wolsh hanno trovato forme di astigmatismo nell’83% di 2000 persone campione.

• Grosvenor afferma che un determinato individuo tende a sviluppare un maggiore astigmatismo secondo regola negli anni pre-scolari e meno astigmatismo secondo regola (o più astigmatismo contro regola) durante il resto della vita. Egli nota anche una tendenza dell’astigmatismo contro regola dopo i 40 anni d’età.

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• TEORIE SULL’ORIGINE FUNZIONALE• Getman: l’astigmatismo di 1 D. o inferiore

è sintomo di stress accomodativo o di convergenza, secondo il tipo di astigma-

• tismo.• Streff ed Apell: sia da reazione allo stress

che dalla ricerca visuo-spaziale. L’astigm. contro regola avrebbe delle difficoltà nel cambiare la focalizzazione dal vicino al lontano.

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• Birnbaum: l’astigmatismo contro regola si svilupperebbe come prima forma di adattamento allo stress accomodativo

• Harmon: c’è relazione tra postura e sviluppo dell’astigmatismo.

• Forrest: lo scanning oculare non bilanciato da un uguale scanning contrapposto è responsabile della maggior parte degli astigmatismi.

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ESPERIENZE DI FORREST: 3 osservazioni-Inattesi ed apparentemente inspiegabili cambiamenti di

potere, tipo ed asse dell’astigmatismo in certi individui entro un anno o anche meno:

-malgrado le statistiche,molti miopi incipienti,presbiti e soggetti con segni di stress accomodativo, non dimostravano né una riduzione di astigmatismo secondo regola né un aumento del tipo contro regola.

-improvvisa e spettacolare riduzione di potere astigmatico in una donna di 43 anni (da -6,00 a -1,25) sottoposta a trazione scheletale e rimasta costantemente in posizione orizzontale con speciale apparecchiatura ortopedica per circa 8 settimane. La sua posizione obbligata produsse un radicale cambiamento della postura corporea rispetto alla gravità, ma la forzata immobilità della testa non permetteva altro che uno scanning laterale.

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Il fatto che un tale radicale cambiamento di astigmatismo potesse avvenire in una persona matura, indica che il sistema visivo, per lo meno sotto quell’aspetto, possiede una plasticità sufficiente a produrre alterazioni indipen- dentemente dall’età.

Questi cambiamenti furono la base degli studi di Forrest.Dopo indagini sulle abitudini posturali dei soggetti seguiti,

nella posizione della testa e del lavoro e se la fissazione veniva cambiata, le abitudini nel tempo libero, alla TV, nelle attività sportive, Forrest concluse che gli elementi chiave scoperti erano:

1°) l’astigmatismo secondo regola (cil. Negativo asse 180°) sembrava connesso ad una maggiore preferenza per lo scanning oculare lungo il meridiano orizzontale.

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2°) l’astigmatismo contro regola (cil. Negativo asse 90°) sembrava connesso ad una maggiore preferenza per lo scanning oculare lungo il meridiano verticale.

3°) la dimensione (potere) dell’astigmatismo sarà tanto più alto quanto maggiore sarà lo scanning oculare su di un meridiano rispetto al movimento della testa lungo il meridiano opposto.

4°) non si sviluppa astigmatismo quando lo scanning occhio- testa sarà pressochè uguale sui due meridiani.

5°) quando vi sia una differenza di potere astigmatico fra i due occhi (anisometropia astigmatica), l’occhio con maggiore astigmatismo tende ad essere quello che per guardare deve incrociare la linea mediana del viso.

6°) l’astigmatismo obliquo parallelo è una condizione nella quale gli assi dell’astigmatismo sono all’incirca uguali nei due occhi ed entrambi obliqui. La condizione è connessa ad una consistente obliquità nello scanning visivo associato ad una posizione inclinata del lavoro o della testa o di entrambi.

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7°) l’astigmatismo obliquo simmetrico è quella condizione in cui gli assi sono extorti o intorti. Forrest ipotizza parecchie cause fra le quali l’inter-relazione fra il piano frontale della testa, la posizione del piano principale (quel piano a livello dei due occhi perpendicolare alla fronte (piano facciale), il piano di sguardo (quel piano che connette i due occhi quando fissano l’oggetto) e lo scanning preferito.

8°) l’astigmatismo asimmetrico (es, O.D. cil. Negativo asse 90° e O.S. cil negativo asse 180°) sembra essere dovuto ad una preferenza di problema fusionale binoculare ed il tipo di scanning tende ad essere in relazione con le azioni eseguite a destra o a sinistra della linea mediana.

Armand Bastien in un suo lavoro intitolato: “The shaping action of adaptive ergonomic movement” (L’azione modellante di adattamento al movimento ergonomico) pubblicato dalla S.O.E.:

“Il movimento influenza sia le strutture corporee in evoluzione che le capacità motorie del sistema d’azione. Ogni performance motoria ha una forma spaziale.” “Le attività motorie precoci favoriscono uno sviluppo armonioso delle forme corporee e tale sviluppo armonioso produce, tramite il processo di bilateralizzazione, una solida ed

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Irreversibile binocularità ed una netta condizione paraemmetropica indirizzata verso l’ipermetropia. Quest’ultima condizione è una caratteristica dell’occhio del primate. L’occhio del primate è infatti leggermente ipermetrope. La binocularità acquisita durante il periodo evolutivo è generalmente solida e permanente; non si danneggia facilmente. Al contrario della binocularità il leggero <buffer> ipermetropico è invece fragile; non ha una permanenza assicurata. Esso può essere facilmente sostituito da deformità strutturali adattive. Il fatto può accadere in seguito ad immobilizzazioni posturali (arresto posturale) oppure a causa di spinte oculomotorie imposte dalle richieste ergonomiche dell’apprendimento scolastico.

Certi particolari movimenti deformano o tendono a deformare le strutture e le funzione del corpo.

All’età di 18 mesi in genere non esiste miopia né astigmatismo miopico che appaiono invece quando il bambino comincia la scuola.

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Considerando il punto di vista biologico e kinetico, essi hanno tutte le caratteristiche di una specializzaaione strutturale.

Un’altra influenza formativa del movimento avviene tramite l’uso del sistema d’azione preposto alla deambulazione, ai movimenti aperti ed alla telecezione. Un prolungato blocco posturale riduce necessariamente la deambulazione ed inibisce i movimenti maggiori del torso che consentono i più precisi movimenti degli occhi e delle mani indispensabili per l’impegno prossimo-esoterico dell’apprendi- mento. Si tratta di impegni che richiedono una sostenuta posturazione prossimale e ripetuti spostamenti oculomotori direzionali (eye-scan). Questi ultimi risultano spesso in astigmatismi pochè non ci sono movimenti sui meridiani opposti che possano nullificare il loro effetto. Essi preparano una condizione astigmatica il cui asse corrisponde al meridiano di movimento e cioè l’asse di un cilindro negativo.”

“Qualsiesi movimento, privo di relativo contro-movimento di equilibrio, produce generalmente una rimodellazione secondaria del corpo e delle sue parti. Ciò avviene nella predisposizione astigmatica perché il movimento oculomotorio non rispetta l’iniziale bilateralità dello

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organismo. La modifica o la distorce in relazione alle necessità ergonomiche di un particolare ambiente. Tale rimodellazione risponde alle tensioni esercitate dai rispettivi movimenti.

Un ripetuto movimento oculare da sinistra verso destra, per esempio, produrrà un cilindro negativo con asse 180° e se, in conseguenza di un blocco posturale del resto del corpo, la testa sarà tenuta inclinata l’asse del cilindro assumerà un’obliquità corrispondente. Un eccesso di scanning dal basso all’alto e viceversa, produrrà una troicità con asse 90°.” (A.Bastien)

Il caso che segue non è unico ma è stato possibile rilevarlo grazie alla disponibilità di un topografo corneale nella data in cui l’evento si è verificato. Il topografo rileva la forma della cornea secondo una scala di colori (simile alle carte geografiche) e in diottrie o raggi, la differenza fra i due meridiani principali della cornea (astigmatismo).

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Soggetto: L.T.Sesso : femminileAnni: 50 nel 2003Professione: impiegata di BancaMorfologia: endomorfaDominanza: occhio: PR e PP OD. Mano: S.Direttore: occhio: PR e PP OD.Rx 17/10/2003: sf.+2,25 in ambo occhi, add. +2,00Mezzo ottico: in prevalenza lac morbide multifocali e/o occhiali

progressivi.Negli anni le seguenti letture corneali non presentavano che valori

astigmatici fisiologici: #2 17/10/2003 OD. 43,62 ( 7,73 ) 43,87(7,69) OS. 43,37 (7,78 ) 43,75 (7,71)#2 12/1994 OD. 43,25 (7,80) 43,50 (7,75) OS. 42,87 (7,89) 43,62 (7,73)

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#2 2/2000 OD. 43,50 (7,75) 43,25 (7,80) OS. 42,75 (7,89) 43,62 (7,73)#2 4/2002 OD. 43,75 (7,71) 44,12 (7,64) OS. 43,50 (7,75) 44,12 (7,64)#2 10/2003 OD. 43,62 (7,73) 43,87 (7,69) OS. 43,37 (7,78) 43,75 (7,71)

28/5/2004 CATTIVA VISIONE OD.(il valore astigmatico corneale si presenta molto alto):

#2 28/5/2004 OD. 43,87 ( 7,69) 46,37 (7,27) OS. 43,50 (7,75 ) 44,12 (7,64)

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Posizione di lavoro di L.T.:Seduta davanti ad una scrivania con il monitor del

computer sulla sua SINISTRA e tastiera leggermente spostata a Destra, quasi frontale.

Per anni, L.T. ha utilizzato (eye scann) la scanzione oculare orizzontale senza un controbilanciamento verticale e con l’O.D. (dove compare cil. Alto con ax 180) che per traguardare il monitor deve attraversare la linea mediana del viso.

E’ STATO CONSIGLIATO:Spostare il monitor di fronte unitamente alla testiera,

affinchè si ottenesse un eye scann verticale. Il 29/07/2004 presentava dati corneali privi dell’astigmati-

smo: OD.43,87(7,69) 44,37(7,60) OS.423,50(7,75) 44,12(7,64)

• La scanzione verticale (e non più orizzontale degli occhi in condizione di iperplasticità, osservabile dalla Catena analitica temporale, le ha permesso di rimuovere l’astigmatismo, come da studi di Forrest). Le fu quindi tolta la lente astigmatica prescritta sull’OD. quando si era presentato astigmatismo e lamentava cattiva visione.

• Ora che l’astigmatismo era scomparso, riavvertiva fastidio con la lente astigmatica e le fu prescritta lente solamente sferica.

• Vediamo di seguito la topografia corneale dell’OD che evidenzia la scomparsa dell’eccesso di toricità e successivamente l’Analisi Visiva ridotta dell’01/04/2005

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• Il 10/04/2007 le fu fatta nuova Analisi Visiva e non presentava più astigmatismo.

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