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Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie L’e-government per un federalismo efficiente: L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa per una visione condivisa per una realizzazione cooperativa una realizzazione cooperativa Giulio De Petra Area innovazione Regioni ed Enti locali CISIS V Conferenza Nazionale - Matera 17 ottobre 2003

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Ministro perl’Innovazione e le Tecnologie

Ministro perl’Innovazione e le Tecnologie

L’e-government per un federalismo efficiente: L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa peruna visione condivisa per

una realizzazione cooperativauna realizzazione cooperativa

Giulio De Petra

Area innovazione

Regioni ed Enti locali

CISIS V Conferenza Nazionale - Matera 17 ottobre 2003

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Il cambiamento istituzionale Il cambiamento istituzionale

Amministrazioni Centrali

Regioni

Province

Comuni

Local governments

Trasferimento di competenze e responsabilità Verso un modello di stato federale

20

100

8100

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I fase (2001 – 2002) : la visione strategicaI fase (2001 – 2002) : la visione strategica

La Pubblica Amministrazione Locale è fondamentale per l’attuazione dell’e-government:

– La Pubblica Amministrazione Locale è il front-end naturale per l’e-government orientato al servizio

– Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione sono necessarie per l’attuazione sostenibile del federalismo

– La Società dell’informazione si sviluppa in maniera ottimale a livello locale

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L’approccio al cambiamento L’approccio al cambiamento

Sostenere l’autonomia e promuovere la cooperazione delle diverse amministrazioni locali

Costruire la strategia nazionale in modo cooperativo, valorizzando le esperienze delle amministrazioni locali

Realizzare infrastrutture condivise a livello nazionale: rete, carta nazionale dei servizi, portale nazionale

Promuovere il riuso delle soluzioni per sostenere le piccole amministrazioni e generare economie di scala

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Percorso per portare on-line i servizi della PA a Percorso per portare on-line i servizi della PA a Cittadini e ImpreseCittadini e Imprese

Servizi erogati Servizi erogati on-lineon-line

Pubbliche Pubbliche AmministrazioniAmministrazioni

Co-uso per soluzioni già implementate in altre PAL

Nuovi servizi erogati on-line

Molti servizi Molti servizi erogati da erogati da poche PApoche PA

Pochi Pochi servizi servizi

erogati da erogati da molte PAmolte PA

Obiettivo di Obiettivo di medio periodo: medio periodo: 80% di servizi 80% di servizi erogati on-line erogati on-line all’80% degli all’80% degli

utentiutenti

Obiettivo di Obiettivo di medio periodo: medio periodo: 80% di servizi 80% di servizi erogati on-line erogati on-line all’80% degli all’80% degli

utentiutenti

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Regole del gioco della I faseRegole del gioco della I fase

Definizione della rete nazionale come riferimento per l’interconnessione delle infrastrutture regionali

Definizione dei servizi prioritari per cittadini e imprese organizzati per eventi della vita (80 servizi)

Definizione di un modello di riferimento per la trasformazione del servizio in servizio on-line

Obbligo di accesso mediante l’uso della carta nazionale dei servizi

Finanziamento dei progetti basato su un approccio competittivo

Promozione della aggregazione degli enti (la valutazione del progetto aumenta con la dimensione dell’aggregazione)

Promozione del riuso delle soluzioni tra diversi enti

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Le attività di accompagnamentoLe attività di accompagnamento

Realizzazione di Centri Regionali di Competenza per l’e-government e la Società dell’informazione (CRC) costituiti tra le regioni e il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie per:

Promuovere l’accorpamento e l’integrazione dei progetti sul territorio

Sostenere le amministrazioni più deboli nella realizzazione dei progetti

Promuovere il coordinamento tra amministrazioni diverse

Erogare formazione-intervento sulla gestione del cambiamento

Costituire una knowledge base distribuita sul territorio nazionale.

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I fase : l’esperienza realizzataI fase : l’esperienza realizzata

Cofinanziamento di progetti mediante un avviso nazionale di selezione definito con il consenso di tutte la PA locali

Previsione di un budget iniziale di 120 milioni di euro

Definizione degli obiettivi dei progetti attesi:1. Trasformazione dei servizi in servizi on-line per cittadini

e imprese2. Realizzazione di servizi di infrastruttura a livello

regionale per l’interconnessione di tutte le amministrazioni del territorio

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La I° fase dell’e-government localeLa I° fase dell’e-government locale

Responsabilità

D I T

Emissione avviso

Presentazione progetti Valutazione

Revisione/ Convenzione

Attuazione/Realizzazione

Regioni e enti locali

Commissione :DITRegioniEnti Locali

CommissioneEnte CapofilaSegreteria TecnicaDITCentro Tecnico

Tempi

Ente Capofilae enti aggregati

20022002

Marzo

20032003

Marzo

20042004

Dicembre

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Ripartizione territoriale dei cofinanziamenti MITRipartizione territoriale dei cofinanziamenti MIT

I 138 progetti selezionati intendono realizzare sia servizi ai cittadini ed alle imprese, sia servizi cosiddetti infrastrutturali.

Il finanziamento complessivo di € 120 milioni è statocosì suddiviso:

- € 80 milioni, per 98 progetti che realizzano servizi ai cittadini ed alle imprese, - € 40 milioni, per 40 progetti che realizzano infrastrutture regionali o territoriali

Ripartizione finanziamenti per tipologia di ente beneficiario

33%

19%

44%

4%

Regioni

Provincia

Comuni

ComunitàMontane

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Le criticità emerseLe criticità emerse

Più progetti sullo stesso territorio: necessità di coordinamento e di accorpamento

Più progetti con lo stesso obiettivo: necessità di integrazione

Carenze nelle attività di project management per progetti complessi

Progetti a forte orientamento tecnologico con carenze nella progettazione organizzativa e formativa

Costi troppo elevati: complessità inutili e differenze di costo sul territorio nazionale

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PerchéPerché una Visione Condivisauna Visione Condivisa

L’ e-government entra nella seconda fase di attuazione

Nella prima fase la convergenza delle amministrazioni nella realizzazione di un insieme mirato di progetti

E’ necessario sviluppare ulteriormente la convergenza verso un comune quadro di riferimento

E’ necessario ampliare la platea delle amministrazioni coinvolte fino ad includere tutte le amministrazioni

E’ necessario operare in un quadro di risorse scarse

E’ possibile individuare soluzioni di riferimento e promuoverne il riuso su larga scala

Questo documento è lo snodo tra la prima e la seconda fase dell’attuazione dell’ e-government

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La struttura del documentoLa struttura del documento

Una visione condivisa– Un quadro di riferimento tecnologico

ed organizzativo per consentire lo sviluppo dell’ e-government

Una realizzazione cooperativa– Una modalità cooperativa per

l’attuazione della seconda fase dell’ e-government

– Le strutture organizzative per attuarla

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La visione condivisaLa visione condivisa

Il quadro di riferimento tecnologico ed organizzativo si articola a tre diversi livelli:

1. Una visione strategica, che contiene gli obiettivi generali di riferimento

2. Le architetture di sistema che traducono la visione strategica strutture di attuazione

3. Gli strumenti tecnologici che consentono l’attuazione in termini tecnologici

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I temi della visione condivisaI temi della visione condivisa

1. L’interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni

2. Le modalità di erogazione dei servizi sul canale telematico

3. Gli strumenti e le modalità di accesso ai servizi erogati

4. I requisiti per garantire la sicurezza dei servizi on-line

5. Le architetture per l’interoperabilità dei servizi on-line sul territorio nazionale

6. I sistemi federati ed il riuso delle soluzioni 7. Le strutture di cooperazione per l’attuazione dell’e-

government

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Il Sistema Pubblico di Connettività (SPC)Il Sistema Pubblico di Connettività (SPC)

Ha come obiettivo l’interconnessione e lo scambio di dati e servizi tra tutte le pubbliche amministrazioni

Si basa sulla rete unitaria della PA centrale e sulle reti regionali

Prevede l’utilizzo di una pluralità di fornitori

Predefinisce la qualità e la sicurezza dei servizi

Garantisce la qualità e la sicurezza dei servizi utilizzati

Garantisce l’interconnessione per tutte le amministrazioni in tutto il territorio nazionale

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Il sistema dei portaliIl sistema dei portali

Oggi una pluralità non coordinata di siti e portali disorienta l’utente

E’ necessario definire un modello comune di interazione on-line

La metafora degli eventi della vita per l’accesso ai servizi è un elemento di tale modello

L’erogazione dei servizi multi-ente richiede l’interazione tra le diverse amministrazioni

Ogni amministrazione centrale e locale deve rendere disponibili le proprie risorse informative alle altre amministrazioni

L’accesso ai servizi deve essere garantito a tutti i cittadini

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Strumenti di accesso ai servizi on-lineStrumenti di accesso ai servizi on-line

Alcuni servizi pubblici richiedono l’identificazione sicura dell’utente

Per soddisfare tale necessità vengono utilizzate diverse tipologie di carte.

Oltre alla CIE abbiamo: carta sanitarie, carte regionali, carte comunali, carte fiscali etc.

E’ necessario che le carte possano essere utilizzate per tutti i servizi, indipendentemente dalla amministrazione che le emette.

E’ auspicabile la riduzione del numero delle carte che devono essere in possesso dei cittadini

E’ necessario che tutte le carte convergano verso un unico standard: la Carta Nazionale dei Servizi

Tale standard prevede la disponibilità della firma digitale

L’obiettivo è favorire l’interesse di chi usa le carte e non delle amministrazioni che le emettono

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La sicurezza dei servizi on-lineLa sicurezza dei servizi on-line

La sicurezza è necessaria per garantire la fiducia degli mutenti nella autorevolezza delle istituzioni pubbliche

Questa fiducia è un elemento di promozione per altri settori di servizio on-line

Deve essere assicurata l’integrità e la sicurezza delle informazioni che transitano in rete

Devono essere certificate le fonti di erogazione dei servizi

Le informazioni personali devono poter essere consultate solo dal legittimo proprietario dei dati

Deve essere garantita l’abilitazione all’accesso solo agli utenti autorizzati

In un sistema complesso e interdipendente la sicurezza del sistema coincide con la sicurezza del nodo più debole

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Interoperabilità dei servizi nei sistemi federatiInteroperabilità dei servizi nei sistemi federati

Lo spostamento di competenze dalla PAC alla PAL modifica le architetture dei sietmi informativi

Da architetture centralizzate ad architetture federate dei sistemi informativi

Le informazioni sono detenute da una pluralità di amministrazioni distribuite sul territorio nazionale

Per erogare servizi integrati è necessario, almeno, garantire la coerenza delle diverse basi informative

E’ necessario un “canale di interscambio” tra i sistemi delle diverse amministrazioni

E’ necessario un “linguaggio comune” per far transitare le informazioni su questo canale

E’ necessario un sistema comune di gestione che garantisca il funzionamento sicuro ed efficiente di questo canale

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Un accordo quadro per Un accordo quadro per la seconda fase dell’e-governmentla seconda fase dell’e-government

Identificare le priorità tra i diversi “settori federati” della PA (Lavoro, Sanità, Fisco, Cultura, Ambiente, Educazione, Turismo, etc.)

Per ogni settore definire la mappa dei servizi in corso di realizzazione e delle amministrazioni coinvolte

Identificare una soluzione di riferimento per ogni settore, condivisa tra regioni, enti locali e pa centrale

Promuovere in alcune regioni ed enti locali lo sviluppo completo delle soluzioni di riferimento

Organizzare e promuovere il trasferimento delle soluzioni così realizzate tra le amministrazioni, anche mediante accordi di programma a livello regionale

Il riuso delle soluzioni richiede una impegnativa attività di adattamento alla specificità organizzativa di ogni amministrazione

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Una realizzazione cooperativaUna realizzazione cooperativa

Attuare con modalità cooperative la seconda fase dell’e-government richiede:

La condivisione di un quadro di riferimento che individui priorità di attuazione e modalità di utilizzo delle risorse

La disponibilità di strutture di cooperazione adeguate

Un percorso di attuazione che preveda risultati ben definiti, tempi brevi e utilizzo efficace delle risorse professionali.

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Strutture di cooperazione attualiStrutture di cooperazione attuali

Le strutture attuali a livello nazionale:

– Commissione permanente tra i Presidenti delle Regioni ed il Ministro per l’innovazione

– Comitato permanente con l’UPI– Commissione permanente con l’ANCI– Tavolo congiunto per l’attuazione dell’e-government– Centro Interregionale per il Sistema Informatico ed il

Sistema Statistico (CISIS)

Le strutture attuali a livello locale:

– Comitati di coordinamento tra regione ed enti locali– Centri regionali di competenza per l’e-government e la

società dell’informazione

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Strutture di cooperazione necessarieStrutture di cooperazione necessarie

1. Consolidamento e sviluppo dei centri regionali di competenza in un progetto biennale

• Azioni di sistema (osservatorio, sostegno ai progetti in corso, attuazione della seconda fase dell’e-gpvernment)

• Azioni specifiche per ogni territorio (supporto organizzativo ai comitati esistenti, promozione della partecipazione degli enti locali, sviluppo di competenze su temi specifici)

• Potenziamento di una struttura nazionale di funzionamento

• Attivazione di strutture condivise di governo del progetto

2. Evoluzione Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione verso una struttura condivisa con regioni ed enti locali per:

• Gestione di risorse condivise a livello nazionale• Promozione della cooperazione tra amministrazioni

centrali a amministrazioni locali

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La strategia di attuazione dell’e-government La strategia di attuazione dell’e-government

La seconda fase di attuazione dell’e-government è parte di una policy complessiva elaborata e attuata dal MIT in collaborazione con Regioni e Enti locali

Caratteristiche di questa strategia sono :– Il forte orientamento al servizio finale, che non trascura

l’innovazione del back office ma lo subordina alla creazione di valore finale per gli utenti della PA locale

– Lo sviluppo della strategia si colloca dentro i processi di innovazione promossi e attuati e dai quali apprende

– L’attuazione dell’e-government avviene in stretta e consapevole relazione con l’attuazione del federalismo

– La cooperazione con regioni ed enti locali non è solo concertazione politica ma collaborazione tecnica nell’ambito di una comunità professionale

– Le risorse scarse richiedono economie di scala, standardizzazione e riuso delle soluzioni, condivisione dei saperi e delle esperienze

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Elementi di riferimento per la seconda fase Elementi di riferimento per la seconda fase

Documento strategico

Documento strategico L’e-government per un

federalismo efficiente:una visione condivisa,

una realizzazione cooperativaAPPROVATO DALLA CONFERENZA

UNIFICATA IL 24/07/2003

L’e-government per un federalismo efficiente:una visione condivisa,

una realizzazione cooperativaAPPROVATO DALLA CONFERENZA

UNIFICATA IL 24/07/2003

Risorse economiche

Risorse economiche • Fondi DPCM 14 febbraio 2002 Fondi DPCM 14 febbraio 2002

(UMTS)(UMTS)

• Legge finanziaria 2003Legge finanziaria 2003

• Fondi CIPE delibera 17 (9Fondi CIPE delibera 17 (9 maggio 2003)

• Fondi DPCM 14 febbraio 2002 Fondi DPCM 14 febbraio 2002 (UMTS)(UMTS)

• Legge finanziaria 2003Legge finanziaria 2003

• Fondi CIPE delibera 17 (9Fondi CIPE delibera 17 (9 maggio 2003)

Progetti di e-government

Progetti di e-government

I progetti avviati dalle Regioni e Enti locali costituiscono un

patrimonio prezioso di soluzioni e di componenti tecnologici e

organizzativi

I progetti avviati dalle Regioni e Enti locali costituiscono un

patrimonio prezioso di soluzioni e di componenti tecnologici e

organizzativi

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L’obiettivo della seconda faseL’obiettivo della seconda fase

Obiettivo principale è l’allargamento alla maggior parte delle amministrazioni locali dei processi di innovazione già avviati, sia per ciò che riguarda la realizzazione dei servizi per cittadini e imprese, sia per ciò che riguarda la realizzazione di servizi infrastrutturali in tutte le regioni italiane.

La seconda fase prevede anche la realizzazione di servizi on-line per promuovere la cittadinanza digitale e specifiche misure per l’inclusione dei piccoli comuni, per la promozione dell’utilizzo dei servizi on-line e per la formazione e l’assistenza agli enti locali.

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Le risorse per la seconda fase di Le risorse per la seconda fase di e-government locale e-government locale

Fondi per Servizi ed Infrastrutture

Stanziati Utilizzati Disponibilità

Disponibili per Regioni e Enti locali (UMTS)

240 126 ** 114

Formazione (UMTS) 17,5 14,5 *

Fondi CIPE 2003– CSTProgramma “Per il Sud e non solo”

19 19

Fondi CIPE 2003 Larga Banda

52 *** 52

Finanziaria 2003 10 *** 10

Totale per Servizi ed Totale per Servizi ed InfrastruttureInfrastrutture 336,5336,5 126126 209,5209,5

* Riduzione stanziamento (DL n. 194 del 6/9/02)* Riduzione stanziamento (DL n. 194 del 6/9/02)** 6 milioni di euro utilizzati per il monitoraggio** 6 milioni di euro utilizzati per il monitoraggio*** da verificare*** da verificare

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Linee di azione della seconda faseLinee di azione della seconda fase

La seconda fase prevede sette linee di azione:

1. Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (SPC)

2. La diffusione territoriale dei servizi per cittadini e imprese

3. La diffusione territoriale e il completamento dei servizi per sanità e lavoro

4. L’inclusione dei comuni piccoli nell’attuazione dell’ e-government

5. L’avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy)

6. La promozione dell’utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese

7. La formazione e l’assistenza per gli enti locali

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Linee di azione, modalità e risorse seconda faseLinee di azione, modalità e risorse seconda faseRISORSE FINANZIARIE (meuro)

LINEA DI AZIONE MODALITA’ DI ATTUAZIONE UMTS CIPE 2003(Mezzogiorno)

FINANZIARIA 2003

TOTALE

1. Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali

Cofinanziamento APQ

30 26 56

2. Diffusione territoriale dei servizi per cittadini e imprese

Marketplace delle soluzioni di e-governmentCreazione del catalogo

45 26 71

3. Diffusione territoriale e completamento dei servizi per sanità e lavoro

Cofinanziamento10 10

4. L’inclusione dei comuni piccoli nell’attuazione dell’ e-government

Cofinanziamento APQ 19 10 29

5. L’avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy)

Avviso nazionaleCofinanziamento 10 10

6. La promozione dell’utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese

Gara europea per la selezione di un fornitore di mercato 4 4

7. La formazione el’assistenza per gli entilocali

6.1 CRC 10 10

6.2 E-learning 4,5 4,5

Risorse UMTS ancora da Destinare

15 15

TOTALE 128,5 71 10 209,5

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L’attuazione nei territori regionali tramite APQL’attuazione nei territori regionali tramite APQ

Gli Accordo Quadro per l’Innovazione si collocano

negli Accordi di Programma Quadro con le regioni

relativi all’attuazione dell’e-government

in ogni singolo territorio regionale

Caratteristiche dell’APQ Prevedere un insieme di azioni

relative all’attuazione o al riuso

dei principali “sistemi federati” di settore,

secondo la logica di condivisione

Prevedere la condivisione

e la partecipazione attiva

di tutte le tipologie di enti locali del territorio

Prevedere forme di cofinanziamento

e garantire adeguate strutture di attuazione

e gestione delle azioni previste

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Cronogramma seconda fase 2003- 2005Cronogramma seconda fase 2003- 2005

2001 2002 2003 2004 2005

Preparazione I Avviso

Presentazione e valutazione

progetti

Avviamento e realizzazione dei progetti

Elaborazione di documenti tecnici di

riferimento

Elaborazione della visione condivisa

Costituzione e avviamento CRC Consolidamento e sviluppo CRC

Monitoraggio e assist. tecnica ai progetti

PRIMA FASE SECONDA FASEoggi

Sviluppo e aggiornamento dei documenti tecnici

Diffusione dei servizi per cittadini ed Imprese

Sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (SPC)

Diffusione dei servizi per sanità e lavoro

Inclusione dei piccoli comuni

Avviamento di progetti per la cittadinanza digitale

Promozione dell’utilizzo di nuovi servizi

Formazione e assistenza enti locali

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Indirizzi per la terza faseIndirizzi per la terza fase

Gli elementi della terza fase sono:

- Orientamento a classi specifiche di utenza (portale specialistico, CRM,…)

- Modelli sostenibili per l’esercizio dei nuovi sistemi

- Gestione del cambiamento e riprogettazione organizzativa