Miniguida 20152016

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Indice

Prima parte: presentazione

2…… Un filo rosso, per non perdersi

3…… Riordino della Didattica: info pratiche

La corsa infinita dell’accesso all’insegnamento

4…… Internazionalizzazione

5…… Certificazioni Linguistiche

5…… I nostri risultati, le vostre garanzie: un lavoro che

deve continuare

Seconda parte: consigli

6…… I NOSTRI DIRITTI… da tenerci stretti!

8…… Sistema Bibliotecario

9…… Sedi

13…… Muoversi a Pisa

Terza parte: corsi

14…… Filosofia

15…… Lettere

17…… Lingue e Letterature Straniere

19…… Scienze dei Beni Culturali (SBC)

20…… Informatica Umanistica (INFUMA)

21…… Scienze Per la Pace

22…… Storia

Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione

(DISCO)

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Un filo rosso, per non perdersi

Settembre. E’ tempo di correre a cercare una stanza a Pisa, (o farsi

un abbonamento del treno se si è pendolari), di comprare cartine

della città e capire dove stia la mensa o il proprio polo didattico, ma

soprattutto di immatricolarsi ed iniziare la propria vita universitaria!

Dal 1995 ci battiamo per difendere i diritti degli studenti e delle

studentesse e rendere più agevole il loro percorso universitario, in

un’università pubblica che vede solo tagli ai finanziamenti, blocchi

alle assunzioni di nuovi docenti, aumenti della contribuzione

studentesca.

Da qui l’idea del Filo Rosso, una miniguida per farsi largo nel caos dei

dipartimenti, delle aule che non si trovano, delle biblioteche che non

esistono, di tutte le gioie e le rogne che accompagneranno i vostri

anni più belli, e magari dare qualche dritta o consiglio da parte di chi

c’è già passato.

Siamo le studentesse e gli studenti di Lettere Rosse, gruppo dell’area

umanistica del movimento studentesco Sinistra Per... che da sempre

si batte entro gli organi decisionali, per promuovere un nuovo

modello di università che sia libera da logiche privatistiche e

aziendali, per condividere le culture che vivono dentro la nostra

università. Attraverso metodi assembleari, di confronto, di

elaborazione critica della realtà proviamo a farci portavoce di

problemi reali del mondo studentesco dandoci anche l’obiettivo più

ampio di ridare dignità a tutto il mondo della formazione, di

promuovere il carattere pubblico dei saperi, di difendere i diritti delle

componenti più deboli del mondo accademico. Tutto questo

continuiamo a farlo ribadendo con forza la nostra indipendenza.

Indipendenza dai partiti, dai sindacati, dalle organizzazioni religiose o

economiche. Un metodo che ci rende credibili proprio quando ci

confrontiamo con la pubblica opinione.

Lavoriamo grazie all’impegno volontario di ragazze e ragazzi che

mettono al centro l'uguaglianza, la solidarietà, la libertà (inautentica

laddove mancano parità di condizioni e di possibilità), la coscienza

critica.

Potete stare certi e certe, avrete modo di conoscerci molto da vicino.

Non perdete il filo!

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Riordino della Didattica: info pratiche

Se vi siete iscritti nell’anno 2015/2016 alla triennale di Lettere, noterete presto

di avere un piano di studi molto diverso da quello dei vostri colleghi al

secondo e terzo anno. Se invece vi siete appena iscritti al primo anno di una

qualunque magistrale del dipartimento di FiLeLi, sappiate che state

seguendo un corso di studi diverso anche nel nome rispetto a quelli dei

colleghi più “anziani”. Questo perché in questo anno accademico entrano

in vigore i nuovi regolamenti decisi nel corso del riordino della didattica

avvenuto durante l’anno passato. Lettere Rosse si è sempre mostrata critica

nei confronti di questi nuovi regolamenti – votando di conseguenza negli

organi di competenza – perché con questo riordino si è andati

sostanzialmente a ridurre l’offerta didattica del dipartimento. A livello

triennale, dai cinque curricula offerti dal corso di Lettere si è passati a due

(Antico e Moderno). A livello magistrale, i corsi di Traduzione letteraria e

saggistica e Linguistica sono stati di fatto accorpati nel nuovo corso di laurea

“Linguistica e Traduzione” (con due curricula, uno in Linguistica e uno in

Traduzione). I corsi “Lingue e Letterature Moderne Euro-Americane” e

“Letterature e Filologie Europee” sono confluiti in “Letterature e Filologie Euro-

Americane” (con i due curricula critico-letterario e teorico-comparatistico).

A completare l’offerta magistrale il corso in Italianistica, con i due curricula

filologico-linguistico e critico-letterario, e il corso in Filologia e Storia

dell’Antichità.

Da questa rassegna è facile notare come attraverso accorpamenti a livello

magistrale e cancellazione di curricula a livello triennale si è andati a

impoverire nel complesso l’offerta didattica, cancellando percorsi che

offrivano notevole specificità nel campo di studi scelto riuscendo allo stesso

tempo a mantenere l’impronta generalmente umanistica che

contraddistingue i corsi di questo dipartimento. Nei nuovi regolamenti si è

tentato di mantenere un certo margine di scelta individuale con l’inserimento

di numerose “rose” di insegnamenti, creando però talvolta gruppi improbabili

e facendo sì che uno studente possa “evitarsi” discipline che fino all’anno

scorso erano ritenute fondamentali. Un esempio: il gruppo “Discipline

filosofiche e archeologiche” nel C.d.L. in Lettere curriculum Antico prevede

che uno studente possa scegliere quali esami sostenere, per un totale di 12

crediti, in una rosa di esami sia di filosofia che di archeologia, rendendo così

possibile l’esclusione dal piano di studi di una delle due discipline.

La corsa infinita dell’accesso all’insegnamento

Negli ultimi anni, a partire dalla Legge Gelmini, il percorso per accedere

all'insegnamento nelle scuole primarie e secondarie è divenuto sempre più

una corsa a ostacoli. Facciamo un po' di cronistoria: dopo la cessazione

delle SISS, è stato introdotto il TFA (Tirocinio Formativo Attivo), un corso

annuale, a cui si accedeva tramite una durissima selezione composta da

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tre test – la prima prova scritta, quizzone generico di cultura generale, storia,

geografia ecc...; se si passava, si andava alla seconda prova scritta, più

specifica e attinente alla classe di insegnamento per cui si concorreva; la

terza, una prova orale -, a pagamento; alla selezione stessa, si accedeva

con un tot di CFU nelle diverse materie (ci sono tabelle apposite per ogni

classe di insegnamento); i tirocinanti dovevano frequentare dei corsi tenuti

da docenti universitari, più un tot di ore di tirocinio all'interno delle scuole.

Da moltissimi tirocinanti, il TFA così strutturato è stato definito, oltre che poco

utile per insegnare, anche molto dispendioso dal punto di vista economico

(le tasse potevano arrivare anche a 2500 euro a corso). Doveva uscire un

bando all'anno, ma, dopo due concorsi (l'ultimo, a giugno 2014), ecco che

arriva la cosiddetta Buona Scuola: una riforma complessiva della scuola

targata Giannini-Renzi che abolisce il TFA e inventa le cosiddette “magistrali

abilitanti”, lauree magistrali a numero chiuso che abilitavano

all'insegnamento. Oltre a creare un divario netto fra didattica e ricerca (uno

studente alla fine della triennale che deve per forza scegliere subito il suo

percorso lavorativo), il legislatore si era “dimenticato” di un po' di persone:

le lauree abilitanti infatti sarebbero dovute partire dal 2016, lasciando così

per strada tutti gli studenti degli ultimi anni di triennali e delle magistrali

“attuali” che non avrebbero avuto un canale di accesso al mondo della

scuola. Come Lettere Rosse, e in generale come Link-Coordinamento

Universitario, ci siamo battuti lo scorso anno affinché venisse ripristinato un

TFA modificato rispetto al precedente (con tassazione progressiva, con i

benefici del DSU, con maggior numero di ore di tirocinio ecc..).

Magicamente, le magistrali abilitanti vengono cassate dalla Buona Scuola e

compare il “concorso-corso”, emendamento che è passato in forma

definitiva ed è quindi legge: si tratta di un corso post-lauream, a cui si

accede tramite concorso pubblico, che abilita e immette direttamente nel

mondo dell'insegnamento e prevede una forma di reddito per chi lo vince.

Molto migliorativo rispetto alla precedente forma di abilitazione, tuttavia

non scioglie il nodo dei neolaureati: la Ministra Giannini ha recentemente

annunciato un nuovo ciclo di TFA da bandire entro dicembre, ma, come

sappiamo, le promesse rimangono carta straccia fino all'indizione del

bando. Continueremo a fare pressioni sul Governo e sull'Ateneo affinché

tutti possano avere la possibilità di insegnare con canali e strumenti equi,

includenti e veramente utili.

Nel frattempo, per ogni dubbio contattaci! Ci troverai in Dipartimento pronti

a darti ogni tipo di informazioni!

Internazionalizzazione

Se siete studenti dell’area umanistica e volete giustamente imparare una

lingua straniera utile per il vostro percorso formativo o per partire per

un’esperienza all’estero preparatevi ad affrontare diverse difficoltà!

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I laboratori di lingua erogati direttamente dai nostri dipartimenti continuano

ad essere troppo pochi per poter garantire un insegnamento adeguato a

tutti coloro che devono obbligatoriamente conseguire 6-12 crediti di lingua

straniera. Corsi di Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo, quando attivati,

sono sovraffollati rendendo l’apprendimento della lingua inadeguato. Non

può essere una scusa la presenza di corsi esterni o del CLI (centro linguistico

interdipartimentale) i quali sono a pagamento.

Appare quanto meno poco lungimirante che in un contesto Accademico

che investe in modo consistente nell’internazionalizzazione - gli accordi con

sedi estere per erasmus e placement non mancano - non si trovino risorse

per fornire all’interno del piano di studi ai propri studenti gli strumenti per

poter sfruttare al meglio queste possibilità.

L’apprendimento di lingue straniere ad un buon livello è ormai essenziale

per il completamento del proprio percorso di studi e i dipartimenti dell’area

umanistica dovranno farsi carico di questa realtà.

I nostri risultati, le vostre garanzie: un lavoro che deve continuare

Da sempre Lettere Rosse presidia le istituzioni per realizzare obiettivi concreti

al servizio dei bisogni e dei diritti degli studenti e delle studentesse. È un

percorso ambizioso, che ha bisogno del contributo di tutti e tutte: stimoli,

sollecitazioni e proposte devono essere la molla del nostro agire. Possiamo

essere una forza incisiva solo con la capacità continua di pensare e

proporre.

La difesa di questi diritti è stata portata avanti negli anni con passione e

fermezza, doti che nella maggior parte dei casi hanno permesso di

raggiungere risultati importanti e talvolta, forse, insperati.

Appelli extra per scavi e tirocini: abbiamo ottenuto che gli studenti e le

studentesse impossibilitati a sostenere esami poiché impegnati in scavi e

tirocini nel mese di Settembre , possano sostenere gli esami dell’appello

autunnale al ritorno dal loro scavo presentando un certificato di frequenza

allo scavo/tirocinio, prolungando dunque la sessione che sarebbe altrimenti

persa.

Apertura aule palazzo Carità: le aulette di storia e filosofia, piccoli angoli in

cui studiare, riposarsi, discutere e fare socialità all’interno degli spazi

universitari sono state a lungo inspiegabilmente chiuse agli studenti al di

fuori del loro orario di utilizzo per la didattica. Convinti della necessità della

comunità accademica di poter fruire degli spazi universitari anche per

attività altre rispetto alle lezioni frontali abbiamo portato avanti un percorso

di occupazione fisica delle aule che ci ha fatto ottenere la loro libera

fruibilità, quando non usate per fare didattica, durante tutto l’orario di

apertura di palazzo Carità

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Regolamento Fondi Studenteschi Fileli: Il dipartimento di Filologia,

Letteratura e Linguistica stanzia ogni anno dei fondi per le attività

studentesche, da sempre difficili da utilizzare poiché non regolamentati a

livello di dipartimento. Abbiamo ottenuto l’avvio dei lavori di una

commissione tra i rappresentanti degli studenti al fine di stendere un

regolamento per il loro utilizzo, per far si che queste risorse possano essere

effettivamente rese accessibili alla componente studentesca.

Lettere Rosse-Sinistra per... continua il suo operato sempre in direzione

studentesca rappresentando quello che da anni ormai è uno slogan della

sua attività sindacale, dare voce agli studenti e alle studentesse, dare voce

ai loro diritti.

Seconda parte: consigli e dritte!

I NOSTRI DIRITTI... da tenerci stretti!

Di seguito sono riportati alcuni tra i diritti degli studenti e delle studentesse

scritti nel Regolamento Didattico di Ateneo (RDA) (lo trovate su www.unipi.it).

Appelli

Per ogni anno accademico devono essere previsti un minimo di 6 appelli

all’anno (art.23.8). Tra le date d’inizio degli appelli devono trascorrere almeno

quindici giorni e ogni appello deve prevedere la possibilità per lo

studente/studentessa di sostenere tutte le prove, fatta eccezione

eventualmente per quelle di complessa esecuzione relative ai corsi a

frequenza obbligatoria.

Calendario di lezione e esami

L'inizio dell'anno accademico coincide nell'area umanistica

tendenzialmente con la fine di settembre e ogni semestre, prevedendo il

nostro ordinamento 6 ore per credito formativo, consta di 13 settimane. Le

date di svolgimento degli appelli d’esame di ciascun corso di insegnamento

devono essere pubblicate con almeno sessanta giorni di anticipo rispetto

all’inizio del periodo di esami (art.23.12)

Carico didattico

Ogni prova d'esame deve avere un carico di studio adeguato, da parte dello

studente/ studentessa a tempo pieno, all’attività programmata. Invitiamo

dunque sempre a segnalare casi di prove d'esame che prevedono una mole

di studio sproporzionata rispetto ai crediti conseguibili tramite di essa.

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Compitini (detti anche “prove in itinere”)

Le date di svolgimento delle eventuali prove in itinere devono essere

pubblicate con un preavviso di almeno trenta giorni.. I regolamenti didattici

di corso di studio prevedono che l’esame di profitto, per quegli studenti e

quelle studentesse che abbiano positivamente sostenuto le prove in itinere

sia normalmente costituito da uno scrutinio condotto dalla commissione sulla

base delle risultanze documentali delle suddette prove, eventualmente

integrate da un colloquio. Tale colloquio potrà essere sostenuto dallo

studente/ studentessa anche in occasione di almeno due appelli successivi

al termine delle lezioni. Nel caso di esami che prevedano una prova scritta,

è consentito allo studente/studentessa di sostenere tale prova in due appelli

successivi al termine delle lezioni senza rinunciare alla possibilità di sostenere

il colloquio sulla base delle prove in itinere.

Correzione dello scritto

Nel caso di prove scritte, la commissione d’esame rende pubblico e

consultabile, dopo la prova, un elaborato tipo che risponda alla prova

d’esame proposta. La correzione dell’elaborato scritto equivale, di norma, a

motivazione del giudizio sull’elaborato stesso.

Esame

La prova d'esame deve essere pubblica e deve dunque prevedere la

possibilità di uditori/uditrici.La commissione di esame non può prendere

visione delle votazioni riportate dal candidato/candidata negli altri esami

prima di esprimere il proprio giudizio. La conduzione dell’esame da parte

della commissione deve essere in ogni caso rispettosa della personalità e

della sensibilità del candidato/candidata (art.23.4)

Firma di frequenza

La firma di frequenza non esiste a meno che non specificato espressamente

nel regolamento didattico del corso di studi.

Libretto

Per nessun motivo un docenteo una docente può guardare il libretto PRIMA

dell’esame.

Modalità d’esame

Gli esami sono pubblici e devono sempre tenersi in locali universitari

accessibili al pubblico. Pubblica deve pure essere la comunicazione

dell’esito dell’esame e della votazione.

Rifiuto del voto

Al candidato/candidata DEVE essere consentito di rinunciare a proseguire

l’esame in ogni fase del suo svolgimento.

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Propedeuticità

In caso di esami con propedeuticità la commissione informa il

candidato/candidata PRIMA dell’esame (senza guardare il libretto). Se risulta

che lo studente/studentessa non ha superato gli esami propedeutici allora

l’esame viene annullato.

Salto d’appello

In caso di mancato superamento di un esame ed in caso di esame non

concluso allo studente/studentessa deve essere consentita la possibilità di

sostenere l’esame nell’appello successivo. I consigli di facoltà, su proposta

dei consigli di corso di studio interessati e sentite le commissioni didattiche,

possono introdurre limitazioni alla suddetta possibilità, garantendo tuttavia

allo studente/studentessa un minimo di quattro occasioni d’esame tra le sei

ordinariamente previste.

Tempi di laurea

La programmazione didattica deve favorire la conseguibilità dei titoli di

studio nei tempi previsti dagli ordinamenti.

Tesi

Devono essere previsti tra i 6 e i 9 appelli di laurea all’anno. (art.8)

SISTEMA BIBLIOTECARIO

I Dipartimenti di Filologia Letteratura e Linguistica e Civiltà e Forme del Sapere

hanno a disposizione molte biblioteche, tutte in zone centrali e vicino ai luoghi

dove si svolgono le lezioni, così da accorciare le distanze temporali e fisiche

tra i luoghi di studio personale e quelli della didattica. Oltre ad essere posti di

studio e fatica sono anche punti di aggregazione e incontro, come

testimonia la biblioteca di Storia e Filosofia e il suo giardino esterno

frequentato soprattutto nei mesi estivi e sede di cineforum all’aperto.

Nonostante le biblioteche del polo umanistico posseggano molti volumi,

questi sono il frutto di investimenti passati e il sentore generale è che si investa

sempre meno nell’acquisto di nuovi; Lettere Rosse-Sinistra Per…segnala di

anno in anno lo stato dei finanziamenti, sempre più esigui, destinati

all’acquisto di nuovo materiale bibliotecario e la scarsità di personale

incaricato all’apertura delle varie sedi. Solo l’anno scorso infatti è stato

possibile prolungare gli orari di alcune tra le principali biblioteche, quali quelle

di Antichistica e Storia e Filosofia, soprattutto in periodo d’esami. Da

incrementare anche le risorse destinate alle apparecchiature elettroniche

quali pc e macchine fotocopiatrici.

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Da quest’anno accademico, poi, una grossa novità interesserà l’area di

Antichistica: dopo anni di progetti aprirà il polo bibliotecario denominato “Ex

Salesiani” che, nella cornice dell’antico complesso monastico di via Dei Mille,

ospiterà le collezioni riunite dei due poli di via Galvani (Archeologia e Filologia

Classica) e S.Maria 77 (Antichistica), creando così un unico grande polo

riservato alle Scienze dell’Antichità.

INFORMAZIONI TECNICHE

Tutte le biblioteche di ateneo svolgono il servizio prestito, sono dotate di

postazioni computer dalle quali potrete connettervi a internet e di rete wifi in

modo che possiate usare anche il vostro portatile. Molte di esse dispongono

di fotocopiatrici (potete chiedere le tessere agli sportelli prestito) e di un

ampio numero di riviste consultabili, inoltre, per i testi introvabili è possibile

ricorrere anche al servizio di prestito interbibliotecario. Potrete prendere in

prestito dai 3 ai 6 testi, a seconda della biblioteca di riferimento, quantitativo

che potrà essere raddoppiato in fase di stesura della tesi. Escludendo i

dizionari ed i testi in programma d'esame, soggetti a restrizioni, i libri si possono

tenere in prestito per 30 giorni, rinnovabili per altri 30 tramite una rapidissima

procedura online. Potrete accedere a tutto ciò semplicemente registrandovi

ai vari sportelli di prestito delle varie biblioteche, è un'operazione che richiede

solo pochi minuti. Per tutte le altre informazioni sui cataloghi e disponibilità dei

libri o per gli orari, potete controllare il sito http://biblio.unipi.it/, sempre molto

aggiornato.

SEDI D'AREA UMANISTICA

PALAZZO CARITÀ

Sede di Storia e Filosofia e della loro spaziosa e ricca

biblioteca; è sito in Via Paoli, fra Piazza dei Cavalieri e

Piazza Dante. All'interno troverete le due aule più

grandi per le lezioni di Storia (Aula Liva) e Filosofia (Aula

Barone) utilizzate per i corsi più frequentati dei primi

anni. Pensate c’è anche l’aria condizionata a

manetta d’estate, peccato che il dipartimento chiuda

impietosamente alle 19. Dovrete invece arrivare al

secondo piano se siete interessati ad ottenere

informazioni per il progetto Erasmus: l'ufficio Erasmus si trova infatti di fronte all'aula

Liva.La biblioteca adiacente offre un ampio orario di apertura (09-23 dal lunedì al

giovedì, 09-20 il venerdì e 09-13 il sabato), armadietti apribili soltanto per mezzo della

tessera magnetica (la stessa che utilizzate a mensa), e un bel giardino attrezzato di

tavoli e sedie. La copertura della rete wifi all'interno di palazzo Carità è purtroppo

ancora abbastanza carente, con vari punti ciechi.

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POLO GUIDOTTI

Si compone di due parti non comunicanti fra loro.

Accedendo da Via Trieste entrerete nella sede di storia

delle arti, la quale osp ita tre aule di discrete dimensioni, gli

studi di tutti i docenti afferenti alle discipline artistiche e

alcuni laboratori utili per studi artistici e dello spettacolo

(mediateca, fototeca, montaggio). Al primo piano

troverete l'ufficio del coordinamento didattico del dipartimento di Civiltà, luogo

fondamentale se incontrerete problemi durante il percorso formativo (piani di

studio, riconoscimento crediti...) e la direzione del dipartimento. Sul retro,

accedendo da via Nicola Pisano, troverete invece la nuovissima biblioteca di storia

delle arti: 94 postazioni, con annessi 32 posti in aula studio, aperta dal lunedì al

venerdì fino alle 20.00. Gode di una gamma vastissima di testi su arti figurative,

spettacolo, urbanistica, tutela dei beni culturali. Impianto di aria condizionata e

accesso garantito alla rete d'ateneo.

PALAZZO RICCI

L'indirizzo ufficiale è Via del collegio ricci 10 ma l'ingresso più

frequentato è quello in Via Santa Maria a pochi passi del

vicoletto dell'Arancio. Fino ad oggi è stata la sede principale

della Facoltà di Lettere e Filosofia, ma con il passaggio ai

dipartimenti ed alcune modifiche dell'assetto negli spazi

d'ateneo è ormai aperta alle lezioni di tutti i dipartimenti che

necessitano di spazi. Al quarto piano è stato sistemato temporaneamente, a causa

della chiusura della Sapienza a seguito del terremoto del 2012, parte del

dipartimento di Giurisprudenza.Dispone di una decina di aule, di cui almeno 2 in

grado ospitare un buon numero di studenti (aula multimediale, aula 2). Al primo

piano, subito dopo le scale in fondo a sinistra, troverete il CISIAU ossia il Centro

Interdipartimentale di Servizi Informatici per l'Area Umanistica; offre servizi di

formazione e certificazione ECDL ed erogazione esami per la certificazione

obbligatoria SAI@UNIPI. Al pian terreno troverete una modesta aula studio, dotata

di accesso alla rete d'ateneo, aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.00 a mezzanotte!

PALAZZO MATTEUCCI

È in Piazza Torricelli n. 2, di fronte al Bar Britannia. Ospita al

piano terra la nuova biblioteca di lingue e letterature

moderne 1 (LM1) e gli studi dei docenti di filologia

romanza. Al primo piano troverete invece servizi

indispensabili come il coordinamento didattico, salvezza

per qualsiasi problema inerente al percorso di studio e

l'ufficio Erasmus. La biblioteca è dotata di un ampio cortile

interno, e l'aula magna (nonostante gli evidenti problemi

di acustica) ospita gran parte delle discussioni di tesi del dipartimento. Il palazzo è

anche sede degli studi dei cocenti di francesistica, iberistica e ibero-americano,

lingua e letteratura rumena.

PALAZZO AGONIGI

Erroneamente conosciuto come palazzo Galvani, dal nome della via in cui si trova,

è la piccola ed “essenziale” (nel senso che cade a pezzi...) sede di filologia classica,

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scienze archeologiche e scienze storiche del mondo antico; è raggiungibile

uscendo da palazzo Matteucci e andando sempre a sinistra. In questo momento è

in corso il trasferimento degli studi dei docenti del dipartimento di Civiltà e Forme

del Sapere nonché della biblioteca di antichistica verso il nuovissimo complesso ”ex

Salesiani”.

BIBLIOTECA DI ANTICHISTICA

Via Santa Maria 77, è nuova, pluriaccessoriata e in carenza cronica di fondi per

tenerla aperta! Oltre alla straordinaria decurtazione degli abbonamenti e acquisti

di riviste e nuovi libri dovuti ai tagli alle biblioteche, i servizi essenziali della biblioteca

(e per essenziali intendiamo... anche i bagni!) sono in buona parte garantiti dai fondi

di ricerca personale dei docenti. Anche l'orario è stato “tagliato” negli ultimi anni,

al momento è aperta il lunedì, mercoledì e venerdì fino alle 20.00. Sono comunque

garantite alcune postazioni computer! Anche questa bibliotechina verrà trasferita

al “Salesiani”.

SEDE DI SCIENZE DELL’UOMO E DELL'AMBIENTE

Se avete nel piano di studi Geografia, allora almeno una volta vi ritroverete a

passare da qui. È in via san Giuseppe: uscendo da mensa centrale, andate a sinistra

e poi svoltate a destra. Le aule sono poche, al massimo per 25 persone sedute (non

è frequentatissimo, eh...) mentre la biblioteca di riferimento è stata lo scorso anno

spostata a palazzo Boileau, con problematiche e dubbiamente gestite riduzioni di

materiale, anch’essa configurata per uno studio intimo, spesso per gli specializzandi

in discipline geografiche. È comunque una sede utilissima per consultare le cartine

prima degli esami.

PALAZZO VENERA

In via Santa Maria, 36 è la sede di Linguistica "Tristano

Bolelli" e della relativa sezione della Biblioteca di Lingue

e letterature moderne 2 (LM2), che verrà anch'essa

presto trasferita all'”ex Salesiani” una volta completati i

lavori. Si tratta comunque per ora di una biblioteca “non

a scaffale aperto”: i testi che vorrete consultare li

prenderà per voi il personale della biblioteca e non

potrete aggirarvi tra scaffali fiutando l'odore dei libri.

Sono qui collocati gli studi di diversi docenti afferenti al settore della italianistica,

linguistica e della glottologia, germanisti ed alcune aule presso cui si tengono

principalmente lezioni della magistrale in Linguistica. Il palazzo ospita inoltre la

segreteria didattica del CLI, il centro linguistico interdipartimentale, l'annessa

biblioteca e alcune aule di ridotte dimensioni presso cui si tengono i corsi di lingua.

Passando di qui potrete iscrivervi ai corsi e richiedere il rilascio dei certificati di

frequenza e conoscenza. Per raggiungerlo dovrete attraversare il cortiletto interno

che si trova in fondo al corridoio d'ingresso.

SEDE DI ANGLISTICA

Sempre in via Santa Maria ma al civico 67, quasi di fronte a palazzo Venera. Questo

piccolo palazzo solitamente molto tranquillo al pian terreno ospita la seconda sede

della biblioteca di lingue e letterature moderne 2 (LM2) dove potrete trovare tutti i

testi di riferimento di letteratura anglo-americana, annesse sale studio e di

consultazione testi e un piccolo giardino utile per le pause dallo studio.

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PALAZZO BOILEAU

Ci spostiamo in direzione torre, al civico 85 di Via Santa

Maria. Qui trascorreranno parecchio tempo gli iscritti del

corso di laurea in lingue e letterature straniere, ma

anche questa sede a seguito della dipartimentalizza

zione ha conosciuto un'apertura a lezioni di vari

dipartimenti. Nelle aule più grandi tipicamente

ritroverete i corsi di lettorato. Ad oggi sono in

trasferimento le sedi di rumeno e iberistica, ma potrete

ancora trovare lo studio di qualche docente. Dal secondo piano potrete accedere

alla porta che comunica con palazzo Curini.

PALAZZO CURINI

Oltre alla porta di collegamento con palazzo Boileau, è possibile accedere

dall'ingresso ufficiale di via santa Maria 89. Questa sede è monopolizzata dai

linguisti, ma potrete anche beccare le lezioni di scienze per la pace e storia. In

questa struttura, tutta scale e cunicoli, trovano spazio la sezione privata di Studi Russi

e, al terzo piano, le 63 postazioni dei laboratori multimediali 1 e 2 del CLI, per

l'autoapprendimento delle lingue straniere.

LABORATORI CLI

Continuiamo a non spostarci da Via Santa Maria: civico 46, 3 piani e 5 laboratori

multimediali, di cui 3 per l'autoapprendimento, aule per lezioni di lingua straniera

all'ultimo piano. Dovrete recarvi qui quando sosterrete le prove di abilità di lingua

straniera o per seguire alcune lezioni dei corsi attivati dal CLI. Con la consegna del

terzo lotto del complesso “ex Salesiani” e con il completamento dei lavori di

ristrutturazione di palazzo Boileau e Curini l'intera sede di via S. Maria 46 – gravata

da prescrizioni dei Vigili del Fuoco – dovrà traslocare.

POLO FIBONACCI o EX MARZOTTO

Si cambia zona, ci troviamo a Largo Bruno

Pontecorvo, 3. Il polo è ti picamente sede delle

segreterie studenti e dei corsi di laurea di Fisica,

Matematica, Informatica e di tutto il comparto

scientifico in genere. Per questo motivo diverse lezioni

del corso di laurea di Informatica umanistica si

terranno qui, ma non mancheranno gli insegnamenti

per scienze per la pace, i cui studenti sono quelli

maggiormente “sballottolati” da una sede all'altra.

POLO DI CHIMICA

Questo austero palazzo, sito in Via Risorgimento 35, a pochi passi a piedi dal Polo

Guidotti, è stato fino a quest'anno l'unica sede del dipartimento di Chimica e

Chimica industriale. Grazie al progressivo trasloco di quest'ultimo verso un nuovo

polo l'area umanistica ha “conquistato” l'uso di alcune aule grandi, una manna per

le lezioni affollate, e meno grandi.

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Terza parte: Guida ai corsi di Studio

Addentriamoci adesso in una sintetica, ma speriamo pregnante, descrizione dei

corsi di studio d’area umanistica. In un certo senso, sono questi che determinano

l'identità di chi studia: malgrado la necessaria multidisciplinarietà dei corsi

nell'ambito delle materie umanistiche, vi sembrerà presto normale presentarvi in giro

per Pisa come studente o studentessa di Lettere, Filosofia, Storia,ecc. Cerchiamo

allora, di socializzare utili consigli e qualche informazione in più.

Esistono corsi che è indispensabile frequentare e per cui non conviene affidarsi agli

appunti degli altri, mentre molti altri corsi sono talmente belli che sarebbe un

peccato perderli, per cui il nostro consiglio è di rimboccarvi le maniche e andare a

seguirli! In linea di massima, comunque, dovrete inizialmente seguirli tutti per

rendervi conto di quali vi interessa di più scegliere: tuttavia, seguirli tutti è impossibile,

anche alla luce del fatto che gli orari spesso si accavallano!

Per qualsiasi chiarimento sulla didattica rivolgetevi senza esitazione ai coordinatori

didattici (dott. Nobili e dott.sa Frediani per il Dipartimento di Civiltà e forme del

Sapere e le dott.se Simonetti e Iannella per il Dipartimento di Filologia, letteratura e

linguistica) oppure al vostro presidente di corso.

E se non trovate qualche libro perché fuori stampa tra il programma d’esame, cosa

che capita di frequente (!), vi verranno in aiuto le miriadi di foto-copiste-carto-

librerie in cui vi imbatterete nel centro di Pisa, costeggianti in gran parte la facoltà.

Esse vi forniranno quelle che diventeranno le vostre migliori amiche, le dispense,

raccolte di fotocopie che sostituiscono i libri originali e che vi permetteranno anche

di risparmiare un po’ di soldini. Prima di andare a comprare un libro per un qualsiasi

corso/esame, fatevi indicare da qualcuno se esiste una copia-dispensa dispersa

nelle foto-copiste-carto-librerie, potrebbe salvarvi la vita, oltre che il portafoglio!

Un'ultima, importante, questione di cui vogliamo parlarvi riguarda il libretto

elettronico. Esso altro non è, o dovrebbe essere, il corrispettivo digitale del vostro

libretto cartaceo, consegnatovi al momento dell'iscrizione. Per accedervi vi basterà

seguire le istruzioni riportate sul sito dell'università e crearvi un account con rispettiva

password.

Alla fine delle prove d'esame le professoresse e i professori, attraverso un sistema di

valutazione online, renderanno possibile la trasmissione del vostro voto direttamente

(solitamente 2-3 giorni) sul portale alice dell’università, nella pagina personale del

libretto elettronico, risparmiando tempo e burocrazia!

Filosofia

Se stai leggendo informazioni su Filosofia vuol dire che tutto sommato anche

tu sei una persona “bizzarra”: preparati allora ad incontrare altre strane

creature fra gli oscuri meandri del Dipartimento di Filosofia e di Palazzo Ricci.

A seguito della “dialettica” tra corpo docente e rappresentanti studenteschi,

grazie a noi di “Lettere Rosse-Sinistra Per...”, è stato ottenuto un ventaglio di

corsi soddisfacente, riuscendo a trattare esaustivamente quasi tutte le

discipline filosofiche sia per tematiche che per “collocazione storica”.

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Grazie alla discreta flessibilità nella scelta dei corsi (molto banalmente “ciò

che volete, quando volete”) si è giunti alla possibilità di gestire al meglio il

proprio percorso universitario, questo permette di vivere una triennale

tranquilla in cui scoprire quale settore della Filosofia appassiona di più e quale

sarà l’ambito in cui si vorrà perdere totalmente la testa in magistrale e nel

proseguimento degli studi.

Consiglio utile è, comunque, quello di frequentare le varie “Istituzione” nel

corso del primo anno, affrontando al meglio gli anni a venire e, soprattutto,

non lasciarsi confondere dalla, forse, eccessiva libertà di scelta: qualora si

presentassero difficoltà, soprattutto per le matricole, nella scelta dei corsi da

seguire tra le rose di 3-4 esami selezionati per l’offerta formativa e consultabili

online (http://www.unipi.it/index.php/lauree/corso/10451) l’importante è

non lasciarsi intimorire e chiedere informazioni e consigli in primis ai docenti,

ma anche ai rappresentanti ed agli altri studenti più anziani.

Alla magistrale in Filosofia e Forme del Sapere, l’abolizione dei vecchi

curricula, lungi dal comportare perdite di qualità didattica, è risultata utile,

consentendo agli studenti di ritagliarsi un proprio percorso di specializzazione.

Le titolature di alcuni insegnamenti sono state modificate: con questo

espediente abbiamo reso il piano di studio ancora più elastico, permettendo

per es. la biennalizzazione di uno stesso esame (es: se avete sostenuto

Bioetica potete sostenere quest’anno Etica applicata con lo stesso docente

valido nello stesso ambito del Regolamento).

Il corso di Filosofia non è molto affollato (chissà perché!), quindi il dialogo con

i docenti e le docenti e la loro disponibilità rendono l’ambiente più

accogliente, infine è stato regolamentato il CFU di preparazione per la tesi

che potete acquisire con i Corsi di informazione bibliografica tramite il portale

Moodle o attraverso la vostra relatrice/relatore.

LETTERE

Il corso di laurea in lettere mira a fornire le conoscenze di base nello studio

delle discipline dell'area umanistica dall'antichità ad oggi. Si tratta di un corso

di laurea triennale, e in quanto tale “poco spendibile” nell'immediato,

pertanto il vostro sbocco naturale sarà quasi sicuramente l'iscrizione ad un

corso di laurea magistrale. Ma andiamo per ordine e vediamo di capire con

cosa dovrete confrontarvi nei prossimi mesi/anni! 180 crediti da raggiungere

e distribuiti tra i vari settori disciplinari.

Acquisirete conoscenze di base in ambito storico, artistico-archeologico,

comparatistico, geografico, filosofico; vi imbatterete in letterature antiche,

moderne, di area europea e non, e avrete a che fare gli studi filologici più

disparati. Potrete anche riservare un congruo numero di CFU alla formazione

di tipo informatico e/o alla conoscenza delle lingue straniere moderne, il tutto

senza gravosi vincoli di propedeuticità e inserito in flessibilissimi piani di studio:

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esiste infatti la possibilità di seguire le lezioni, e/o sostenere gli esami, secondo

l'ordine che vi è più congeniale, non necessariamente secondo quanto

indicato sul sito del corso laurea, potrete gestire il vostro percorso formativo

senza paletti e in piena autonomia!

A causa del riordino della didattica approvato lo scorso anno il corso di studi

non fornisce più l'ampia scelta di materie e curricula che vi erano negli anni

passati.

Ma analizziamo per ordine i 2 curricula che il corso di laurea propone...

CURRICULA

Antico

il curriculum antico esige come prerequisito una buona conoscenza delle

lingue "classiche", il latino e il greco, nonché una predisposizione a stare sui

tavoli della biblioteca a tradurre, tradurre e tradurre...ma non è tutto così

statico: vi potrà capitare di appassionarvi, insieme ai vostri colleghi, di filosofia

antica, storia, antropologia, filologia e di creare simpatici simposia: non

dimentichiamoci mai che l'antichista è molto più che un traduttore

automatico! Si consiglia di seguire al primo anno almeno Lingua e Letteratura

greca e latina I e Glottologia, e magari anche Storia Greca. Alcuni esami

possono essere divisi in più colloqui, utile strumento per alleggerire il lavoro.

Potrete trovare inoltre rose di esami a scelta dove poter specializzarvi in un

"percorso" di studio più orientalistico, che prende le basi, in maniera più

superficiale, dal curriculum che a causa del riordino dello scorso anno non

esiste più!

Moderno

Il curriculum non ha nessun prerequisito fondamentale, sebbene una buona

conoscenza della lingua latina vi potrebbe tornare utile per la preparazione

di un discreto numero di esami.

Il settore disciplinare caratterizzante del corso è quello filologico, a scapito

purtroppo di quello smaccatamente letterario. Avrete comunque

l'occasione di confrontarvi con la linguistica e in caso voi lo scegliate con la

teoria della letteratura. Ai modernisti del primo anno suggeriamo di seguire

Lingua e Letteratura latina e Glottologia/Linguistica, anche in questo caso

frazionabili in colloqui! Potrete trovare inoltre rose di esami a scelta dove poter

specializzarvi in un "percorso" di studio più comparatistico, che, come

dicevamo sopra, prende le basi, in maniera più superficiale, dal curriculum

che a causa del riordino dello scorso anno non esiste più!

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LINGUE E LETTERATURE STRANIERE

Il corso di laurea triennale in Lingue e letterature straniere (L-11) ha come

obiettivo quello di formare individui laureati competenti nell'area linguistica,

filologica e letteraria.

Nel corso dei tre anni verranno studiate principalmente due lingue straniere

con le relative letterature, la filologia di una di esse e, a seconda del

curriculum scelto, diverse altre materie nel campo della linguistica, dell'analisi

letteraria e della storia dell'arte.

Il corso di laurea si suddivide in tre curricula:

CURRICULA

Curriculum A, (Lingue e culture letterarie europee: è caratterizzato dalla

possibilità di scegliere insegnamenti relativi allo studio delle letterature e

dell'analisi letteraria, come ad esempio Fondamenti di analisi del testo

letterario, Letterature comparate, Teoria della letteratura, Letteratura italiana

e Letteratura italiana contemporanea.

Link:

http://lingue.humnet.unipi.it/fileadmin/user_upload/lingue/LIN/piani_di_studi

o/PdS_ordinamento_2008_curriculum_A.pdf

Curriculum B, Scienze Linguistiche e lingue europee ed extraeuropee: è

organizzato intorno allo studio di varie discipline linguistiche come Linguistica

applicata, Linguistica italiana e Glottologia.

Link:

http://lingue.humnet.unipi.it/fileadmin/user_upload/lingue/LIN/piani_di_studi

o/PdS_ordinamento_2008_curriculum_B_mod2013.pdf

Curriculum C, Lingue, letterature e culture artistiche europee: offre la

possibilità di approfondire lo studio delle materie artistiche come

Metodologia della critica delle arti, Storia dell’arte medievale, Storia dell’arte

moderna, Storia dell’arte contemporanea. Per questo curriculum è previsto

un tirocinio che corrisponde a 6 CFU.

Link:

http://lingue.humnet.unipi.it/fileadmin/user_upload/lingue/LIN/piani_di_studi

o/PdS_- 18 -ordinamento_2008_curriculum_C.pdf

Lettorati

Tutti e tre i curricula prevedono lo studio delle due lingue straniere ripartito su

tutte e tre le annualità. Oltre al corso principale di lingua, gli studenti e le

studentesse dovranno seguire anche un corso di lettorato (lezioni con un

madrelingua); la verbalizzazione finale dell'esame di Lingua avviene dopo il

superamento di entrambe le parti con modalità definite dal/dalla

docente titolare del corso stesso. Il corso di lingua ha durata semestrale,

mentre il corso di lettorato dura per l'intero anno accademico e prevede una

prova finale senza la quale non si può convalidare l'esame di Lingua. La

Page 19: Miniguida 20152016

prova di lettorato non rispetta il calendario delle sessioni d'esame dell'intero

dipartimento: possono quindi esserci 3 date durante l'intero anno per

sostenere la prova di lettorato ma, come da regolamento, 6 appelli d'esame

per il corso di lingua. I vari corsi (sia di "lingua" che di "lettorato") sono,

quando necessario, divisi in due o più gruppi in modo da distribuire

studentesse e studenti in classi meno numerose. Principalmente questo

avviene con gli esami di Lingua, ma può accadere anche nel caso di

Letteratura inglese, dove un curriculum ha un docente diverso dall'altro.

Piano di studi

Potrete trovare le informazioni relative al piano di studi al seguente link

http://lingue.humnet.unipi.it/index.php?id=1013. Qualche informazione utile:

si possono cambiare le lingue A e B una sola volta, come si può cambiare

una sola volta anche il curriculum. Di norma si presenta il piano di studi il I

anno, indicando anche gli esami "a scelta libera" che si decide di sostenere.

Questo non vuol dire che nel corso dei tre anni non si possa cambiare: un

consiglio che possiamo darvi è quello di compilare il piano di studi il primo

anno e, se avete cambiato qualcosa nel corso del tempo, ricompilarlo a

dicembre del terzo anno, quando sarete più o meno sicuri di sostenere

proprio quegli esami che vi restano. È possibile aggiornare il piano di studi

quando si è in procinto di laurearsi.

Per quanto riguarda i 12 CFU a scelta libera, vi indichiamo il link del

vademecum nel quale troverete dei consigli su quali esami sostenere ma,

soprattutto, quali esami o certificazioni non potete convalidare

http://lingue.humnet.unipi.it/fileadmin/user_upload/lingue/LIN/piani_di_studi

o/VADEMECUM_LIN_2013.pdf.

Con la collaborazione del

Collettivo Lingue Vive

Scienze dei Beni Culturali

Scienze dei Beni Culturali (o SBC abbreviato) è un corso molto particolare, che affronta

il tema dei beni culturali, ossia l’insieme dei beni di interesse archeologico, storico e

artistico. Un ambito molto vasto e molto importante in quanto l’Italia è il paese con il

patrimonio culturale più importante al mondo. Scegliere il corso di SBC significa

approcciarsi con passione a questo ambito culturale, non semplicemente non la

curiosità del turista o del visitatore, ma con l’interesse dello studioso, ossia di colui che li

vuole conoscere approfonditamente, tutelare e valorizzare.

Vista la vastità dell’argomento, il corso si divide in due curricula affini ma

profondamente diversi: quello archeologico e quello storico-artistico. Il curriculum

archeologico affronta un periodo storico che si svolge dalla preistoria fino al medioevo,

analizzandolo attraverso il recupero e lo studio dei reperti archeologici, ossia gli oggetti

trovati sotto terra e sott’acqua, sia di pregio artistico che di uso comune. Il curriculum

storico-artistico si propone di affrontare un periodo storico che dal medioevo arriva fino

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all’epoca contemporanea focalizzando il suo sguardo su beni di interesse

esclusivamente artistico, come statue, dipinti o edifici particolari.

All’interno di entrambi i curricula si trovano esami di cultura generale che aiutano ad

accedere al percorso dell’insegnamento nel post laurea, un esame di lingua straniera

e uno di conoscenze informatiche e infine esami di indirizzo storico che servono a dare

un quadro generale delle conoscenze prima di affrontare gli esami caratterizzanti ogni

curriculum. I due indirizzi di studi hanno esami in comune ma significative differenze, che

servono a distinguere in modo netto le due professioni: archeologo e storico dell’arte.

Oltre alle nozioni da dover apprendere all’interno dei corsi, si svolgeranno anche lezioni

all’esterno delle aule a contatto con gli oggetti di studio, ossia i beni culturali,

applicazioni pratiche delle conoscenze nei laboratori e soprattutto lo svolgimento di

tirocini formativi obbligatori che daranno un assaggio concreto del mondo lavorativo.

Visto l’alto numero degli esami nel corso dei tre anni e la mole di studio molto

impegnativa sarebbe meglio seguire i corsi consigliati all’interno del piano di studi

almeno per il primo anno, nonostante gli studenti siano liberi di costruirsi il percorso degli

esami lungo i tre anni come meglio preferiscono. Comunque sia il consiglio è quello di

frequentare le lezioni dei corsi dei quali si intende dare gli esami, facilitando così lo

studio, ma di non superare la soglia dei quattro corsi per semestre, per non caricarsi di

un eccessivo numero di ore di lezione a discapito dello studio stesso.

I numeri del corso tracciano un quadro difficile: la media dei crediti ottenuti entro il

primo anno è 30 (la metà dei 60 che si dovrebbero ottenere) e più della metà degli

iscritti al corso di SBC non arrivano a laurearsi, mentre quelli che lo fanno sono più spesso

fuoricorso. Questi dati però non devo spaventare ma semmai far riflettere e affrontare

con la giusta serietà un corso di laurea che evidentemente non è semplice. Anzitutto

all’interno della piattaforma di Omero potrai trovare le informazioni riguardanti il

contenuto degli corsi, i libri necessari, gli orari delle lezioni e le aule, le modalità d’esame

e i contatti con cui comunicare coi docenti. Durante le lezioni frontali è molto

importante porre domande degli argomenti che non si sono pienamente compresi o

dei dubbi che sono sorti, partecipando così attivamente alle lezioni (cosa apprezzata

dai docenti ma poco realizzata nel concreto). Allo stesso modo è di grande aiuto

socializzare con i colleghi in aula, per potersi confrontare e aiutare vicendevolmente. I

docenti sono a disposizione degli studenti durante i ricevimenti per chiarire ogni

perplessità, cosa che risulta di grande aiuto. In aggiunta all’interno di Facebook è

presente il gruppo di “Scienze dei Beni Culturali – Pisa”, dove puoi trovare informazioni

sui corsi, gli esami, i docenti e chiedere l’aiuto o il consiglio dei tuoi colleghi. Per ulteriori

dubbi è stato predisposto un sistema di tutoraggio che aiuta a risolvere i dubbi degli

studenti, di cui potrai trovare informazioni sul sito del dipartimento di Civiltà e Forme del

Sapere a cui SBC afferisce all’indirizzo http://www.cfs.unipi.it, mentre le informazioni

riguardo il corso di laurea in Scienze dei Beni Culturale è http://www.cfs.unipi.it/sbc.

Il gruppo studentesco di Lettere Rosse è inoltre presente per aiutarti per le difficoltà o i

dubbi su eventuali comportamenti scorretti o possibili violazioni di regolamento da

parte dei docenti, per proposte sul miglioramento del corso e per dubbi che potrai

avere. Potrai trovarci sia di persona sia attraverso internet.

Ognuno degli studenti ha incontrato difficoltà lungo il cammino, ma ciò che ha portato

al termine il percorso di studi è il grande interesse per la materia dei beni culturale e

l’aiuto che si può ottenere da chi sa di più. Quindi è importante non demordere e, là

dove ci si trova ostacoli difficili da superare, domandare.

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INFORMATICA UMANISTICA (InfoUma)

´Ma che cos'è "Informatica Umanistica"?' Scegliendo questo percorso, è una

domanda che vi sentirete fare spesso.

L'Informatica Umanistica in Italia ha emesso il suo primo vagito già nel primo dopo-

guerra con il lavoro di padre Roberto Busa e il suo Index Thomisticus (codifica

digitale dell'intera opera di Sant'Agostino), primo caso in Italia di studi letterari e

filologici con strumenti di linguistica computazionale.

Il corso (http://www.fileli.unipi.it/infouma/), nato nel 2002, abbraccia una grande

varietà di campi oltre alla linguistica computazionale (una branca che ad esempio

oggi sta dietro a mezzi conosciuti ed usati come il traduttore di google): biblioteche

digitali, grafica, editoria elettronica, sviluppo di siti ed applicazioni web e gestione

della conoscenza (piattaforme di e-learning, crowdsourcing, estrazione di

informazioni etc.).

Ovunque ci sia da gestire ed elaborare dati umanistici (linguistici, lettarari, storici,

artistici), o ci sia anche solo da comunicare o preservare la conoscenza, attraverso

i più recenti strumenti informatici ci sarà bisogno di noi "infoumani/e".

Un terzo delle materie sono informatiche e consistono di insegnamenti di linguaggi

e strumenti orientati al web (Javascript, HTML, CSS, XML, PHP, MySQL), utilizzati nel

campo della linguistica computazionale (Perl o Phyton) o della codifica di testi

(XML-TEI, XSLT, DTD). Spazio viene dato anche allo studio dell'elaborazione grafica,

dell'editoria ed della produzione di contenuti multimediali (GIMP, Photoshop, Flash,

ActionScript). Metà delle materie sono di tipo linguistico-letterario e comprendono

il campo della linguistica (generale, italiana e computazionale), della lingua inglese

(proprio da quest'anno partirà il corso "Lingua inglese per la comunicazione

multimediale") e della letteratura italiana. Le restanti materie (circa un sesto)

coprono le discipline storiche, artistiche e geografiche.

Il percorso di laurea triennale si conclude con un tirocinio curricolare di 150 ore,

un'occasione davvero unica di poter sviluppare in maniera concreta le abilità

acquisite nei precedenti anni di studio e di sondare possibili futuri lavorativi o

accademici. Un'opportunità ulteriormente agevolata dal supporto che il corso di

laurea offre nella ricerca e svolgimento del tirocinio, sia sperimentale (diverse sono

le convenzioni stipulate con aziende del territorio) che accademico (Laboratorio di

Cultura digitale, CNR e dipartimento tra tutti).

Trattandosi di un campo di studio e di ricerca all'avanguardia (tanto che alcuni corsi

sono tenuti direttamente da ricercatori del CNR e del S.Anna) non vi sarà impossibile

individuare anche interessanti prospettive di approfondimento durante il vostro

eventuale percorso ERASMUS presso prestigiose sedi estere (come ad esempio il

corso di "Digital Humlanities" del King's College di Londra, con noi gemellato).

Un'attiva rappresentanza

(https://www.facebook.com/GrandTheft.InfoUma.Rappresentanti?fref=ts), una

solida e organizzata schiera di gruppi Facebook e uno spiccato senso di

appartenenza e solidarietà, garantiscono sempre un ampio supporto nella gestione

del percorso di studi e nella preparazione degli esami.

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Le lezioni sono sparse tra l'area umanistica nella zona di Palazzo Ricci (via S.Maria)

e il Polo Fibonacci (via Buonarroti), una dislocazione che non solo permette

un'approfondita visita della città ma che vi farà anche risparmiare sulla palestra!

Il corso offre un bagaglio di competenze molto versatile e facilmente spendibile in

molti campi, toccherà poi a voi specializzarvi in un settore specifico. Proseguendo

con il corso di laurea magistrale in Informatica Umanistica potete selezionare uno

dei quattro diversi percorsi consigliati: Editoria Elettronica, Grafica e Ambienti

Virtuali, Tecnologie del Linguaggio, e Knowledge Management.

Per chi improntasse il percorso sulla Linguistica Computazionale, anche la

magistrale in Linguistica e Traduzione può essere uno sbocco di specializzazione

coerente. E rimane sempre disponibile anche l'ipotesi di spostarsi su studi più

propriamente informatici in corsi di laurea magistrale quali Informatica per

l'Economia e le Aziende (ma non solo).

Raro sentirlo dire per un corso dell'area umanistica ma l'ipotesi di lavorare

immediatamente, subito dopo la laurea, è quella numericamente più ricorrente (il

75% degli studenti lavora entro tre anni, il restante 25% prosegue gli studi),

un'opportunità che è spesso l'azienda che vi ospita per il tirocinio a fornirvi.

Scienze per la Pace

“La peace research è quello sforzo intellettuale che, attraversando diversi campi

del conoscere, tende all'azione della pace”

I “peace studies” nascono e si sviluppano subito dopo la fine della Seconda Guerra

Mondiale in risposta al clima di terrore creatosi; il loro obbiettivo principale era

incentrato sul disarmo ma, col tempo, si rivolsero sempre più alla risoluzione dei

conflitti a tutti i livelli (interpersonale, in-tra paesi, regioni e culture) e, tramite ciò, alla

costruzione della Pace.

Inizialmente basati sulle discipline matematico-scientifiche, con il tempo coinvolsero

anche quelle umanistiche dando vita alla multidisciplinarietà che caratterizza la

materia e quindi il corso di studi.

In Italia la peace research iniziò a svilupparsi negli anni '80, crescendo in condizioni

di “semi-clandestinità”, finchè non raggiunse un livello accademico attraverso la

fondazione, nel 2001, del corso di laurea in Scienze per la Pace dell'Università di Pisa,

del Dipartimento di Civilità e Forme del Sapere.

Il primo anno e parte del secondo sono caratterizzati dallo studio di materie di

stampo più tradizionale quali: la matematica, la storia, l’economia politica, il diritto

e la sociologia, con l’obbiettivo di preparare lo studente ad affrontare materie più

specifiche come: sociologia dell’ambiente e del territorio, economia ecologica,

economia dello sviluppo, aggressività ed approcci alla riconciliazione, diritto dei

beni comuni, metodologia e tecnica della ricerca sociale, geografia economica o

geografia dello sviluppo.

Il piano di studi del corso di laurea è strutturato in modo da consentire, tramite la

scelta di corsi opzionali, l'approfondimento che più interessa riguardo ai temi

affrontati.

La metodologia con cui viene effettuata la didattica non si limita alle lezioni frontali

ma, a seconda dell'insegnamento, vengono utilizzati approcci di tipo più

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cooperativo, come lavori di gruppo e/o laboratori, che consentono di fare

esperienza diretta delle nozioni acquisite.

Il corso è strutturato secondo la formula 3+2 quindi, al termine della triennale, si può

proseguire il percorso con la Laurea magistrale,che si articola in due curriculum volti

a preparare gli studenti alla carriera lavorativa:

– Cooperazione internazionale: orientato alla cooperazione internazionale ed alle

operazioni di costruzione e mantenimento della pace

– Trasformazione dei conflitti: trasformazione e gestione dei conflitti nei contesti

micro, meso e macrosociali.

Attualmente il contenuto numero degli iscritti consente di avere un discreto

coordinamento studentidocenti, facilitato dalle assemblee e dalla presenza di una

mailing list creata per valorizzare lo scambio di informazioni,e la risoluzione dei

problemi del corso di laurea.

I principali sbocchi professionali sono: mediatore e conciliatore nei conflitti sociali,

operatore per la soluzione pacifica dei conflitti, operatore nella cooperazione

internazionale con associazioni di vario genere e ONG, operatore del Terzo Settore

e formatore.

STORIA

Il piano di studi del corso di laurea in Storia – articolato nei curricola antico,

medievale, moderno e contemporaneo – offre corsi che forniscono preparazione in

vari settori dell’area umanistica: dall’archeologia all’epigrafia, alle letterature

antiche, dalla geografia alla filosofia e alla storia dell’arte, oltre ovviamente agli

esami fondamentali del corso (da 12 crediti). Vi consigliamo di seguire le prime

lezioni degli insegnamenti che vi interessano durante la prima settimana e decidere

poi, anche a seconda di tempi e luoghi di svolgimento dei corsi, quali continuare a

frequentare. Le lezioni si svolgono in gran parte a Palazzo Carità, in via Pasquale

Paoli n 15, sede del Dipartimento e degli studi dei docenti, ma talvolta i corsi più

“affollati” possono essere trasferiti in altri poli con aule a maggiore capienza. Nel

corso della magistrale in storia e civiltà inoltre è stato introdotto un semestre in lingua

inglese per dotare il corso di un taglio internazionale e viene offerta la possibilità di

un anno di studio all’estero grazie a un fruttuoso interscambio con l’Ecole Pratique

des Hautes Etudes di Parigi, l’Istituto

Superior de Ciencìa do Trabalho e da Empresa de Lisbonne e l’università di Siviglia

Universitad Pablo de Olavide. Per ulteriori informazioni o per trovare i contatti

rimandiamo comunque al sito http://www. cfs.unipi.it/

DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO E DELLA COMUNICAZIONE (DISCO)

Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione, comunemente chiamato

DISCO, è un corso di laurea triennale afferente al dipartimento di civiltà e forme del

sapere. È diviso in due curricola: L-3, Disciplina delle arti figurative, della musica,

dello spettacolo e della moda, ed L-20, scienze della comunicazione. Entrambi in

percorsi toccano molti ambiti umanistici quali la letterature, la storia, la filosofia,

l’arte e le lingue, passando poi per la psicologia si specializzano nei vari indirizzi

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attraverso lo studio di materie quali ad esempio sociologia della comunicazione,

storia del cinema o del teatro. L’impronta data dagli studi è prettamente teorica,

con l’eccezione di alcuni laboratori. Viene data molta scelta allo/alla studente per

quanto riguarda i corsi da seguire: molti esami sono inseriti in ampie rose. È sempre

consigliato seguirsi per i primi tempi tutte le lezioni e decidere poi quali frequentare

realmente. Lo sbocco naturale del corso di laurea, nei due curricola, è la laurea

magistrale in “Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media“

(SAVS). Le lezioni si svolgono in varie sedi sparse per Pisa, ma raggiungibili facilmente

a piedi nell’arco di dieci minuti e tutte comunque in pieno centro.

(DISCO ad oggi risulta l’unico corso di studi del dipartimento senza rappresentanza

studentesca nel Consiglio di Corso. Questo perché alle scorse elezioni non è stato

raggiunto il quorum del 10%. Se vuoi candidarti con noi contattaci alla pagina

Facebook di Lettere Rosse -Sinistra per…)

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