Mida SpA - Di ritorno da Astd 2009, Silvio Trombetta

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A.bout S.trategy, T.raining, A.bout S.trategy, T.raining, D.evelopment D.evelopment Di ritorno dall’ASTD – Washington 2009

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Per l'ottavo anno consecutivo Mida ha deciso di andare negli Stati Uniti e precisamente a Washington dove è tenuta l'annuale “fiera” del Training & Development: la più importante rassegna del settore al mondo, una finestra fondamentale sulle idee e le novità che interessano la nostra professione. Il 25 giugno abbiamo trasmesso in diretta internet dalla nostra sede di Milano un Fast Meeting in cui abbiamo raccontato i numeri, i temi e l'atmosfera dell'ASTD e che è possibile rivedere sul nostro blog: midaspace.blogspot.com. Quelli che pubblichiamo sono i materiali trasmessi durante l'incontro.

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A.bout S.trategy, T.raining, A.bout S.trategy, T.raining, D.evelopment D.evelopment

Di ritorno dall’ASTD – Washington 2009

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La conferenzaLa conferenza● Quattro giorni di conferenze, tre giorni di Expo● Tre sessioni quotidiane con 25/30 conferenze in parallelo

della durata di 90’ per un totale di oltre 400 conferenze● Tre General Session alle 8.00 del mattino ● Inizio e fine con puntualità assoluta, mai una deroga● Ossessiva attenzione a dare/ricevere i feedback scritti (per

tutti)● Sale non piene (troppo grandi o poca gente?)● Spazio al networking ad alla visita degli altri spazi: store ed

expo● Store pieno di libri, incontri con l’Autore e dediche

personalizzate● Expo con 312 espositori presenti (meno del solito), circa

1000 visitatori, 1 italiano

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La matrice dei temi principali La matrice dei temi principali

TRAINING

Misure e Impatto

Formal-Informal

Train the trainer

DEVELOPMENT

Trattenere talenti

Valutazione prestazioni

Leadership

STRATEGY & MARKETING

Vincere senza competere

Change Management

LA CRISI

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TRAINING - Misure e impattoTRAINING - Misure e impatto

Jim Kirkpatrick:Jim Kirkpatrick: il business partnership model

Ajay Pangarkar:Ajay Pangarkar: collegare l’apprendimento agli obiettivi strategici

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Misure e ImpattoMisure e ImpattoDa Donald a Jim KirkpatrickDa Donald a Jim Kirkpatrick

● Dalla valutazione della formazione al modello di Business Partnership

● Il formatore diventa partner del Business, deve fare in modo di “essere invitato al tavolo del business”

● Estendendo il proprio ruolo oltre i confini tradizionali del training: ● sviluppando le nostre competenze● aumentando il coinvolgimento, la capacità d’influenzamento,

l’impatto delle cose che facciamo e quindi il loro valore

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Perché ci poniamo il problema?Perché ci poniamo il problema?

Perché da una ricerca ASTD risulta che:

● 1975: percentuale di trasferimento nel lavoro di quanto appreso in aula

15%

● 2005: percentuale di trasferimento nel lavoro di quanto appreso in aula

15%

From Dana Robinson, ASTD ICE, 2008

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Le conferme del Brinkerhoff StudyLe conferme del Brinkerhoff Study

Josh Bersin and Associates, 2008

Training Application

Did not try new skills: 15%

Tried new skills and failed: 70%

Achieved sustained new behaviors: 15%

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Le cause del fallimento della formazioneLe cause del fallimento della formazione

2006 ASTD Study

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La misura della formazione La misura della formazione per D. Kirkpatrickper D. Kirkpatrick

Il modello di Donald Kirkpatrick

Level 1Reaction

Level 2Level 2LearningLearning

Level 4Results

Level 3Behavior

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Il modello di KirkpatrickIl modello di Kirkpatrick

Businessdeve

essere definito

ROE

Anal

yze

findi

ngs,

ad

just

, re

peat

st

eps

as n

eces

sary

Results Behavior Learning ReactionNegoziare con gli stakeholders gli

obiettivi di business

Identificare i comportamenti critici e

i punti-guida dell’organizzazione

Determinare le metriche e gli obiettivi

di apprendimento

Considerare l’ambiente e le condizioni

necessarie al contesto

Progettare e costruire i contenuti e gli strumenti di valutazione

Erogazione delle attività didattiche

Misura del L2 Learning Misura del L1 Reaction

Avviare rinforzi (follow-up) e verifiche

Misura del L4 Results Misura del L3 Behavior

Gather final four level data / information, prepare for presentation

Presentazione L2 Learning findings

Presentazione L1 Reaction findings

Presentazione L3 Behavior findings

Presentazione L4 Resultsfindings

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Misure e Impatto Misure e Impatto La scorecard della formazione di Ajay PangarkarLa scorecard della formazione di Ajay Pangarkar

“Learning … designed for business results … e Where learning means business”“Learning … designed for business results … e Where learning means business”

● Qualcosa più di un ROI: contatto con le strategie● Definire gli obiettivi ● Individuare i parametri che possono dirci se gli obiettivi

sono stati raggiunti oppure no ● Definire i targets ● Stabilire cosa fare

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La scorecard della formazioneLa scorecard della formazione

Learning

• Programma di ottimizzazione del ciclo di tempo

• < 25 minuti• 93% degli aerei

più puntuali del 10% vs. 2005

• Puntualità a terra

• Partenze puntuali

• Velocità delle operazioni a terra

• Velocizzare i processi verso i clienti

Internal

• Quality management

• Programma di fidelizzazione

• Primi per settore

• 98% di soddisfazione

• Delta + sul periodo precedente

• Rating FAA sulla puntualità

• Classificazione dei clienti

• Numero di clienti serviti

• Aerei puntuali• Prezzi più bassi• Più clienti

Customer

• Ottimizzare le rotte

• Standardizzare gli aerei

• 25% / annuo• 20% / annuo• - 5% / annuo

• Quota di mercato

• Reddito per sedile

• Costo del leasing

• Profittabilità• Ridurre aerei• Aumento

redditività

Financial

AzioniTargetMisureObiettiviMappa strategica

Profittabilità

Riduzione costi Aumentoredditività

Voli in orario

Più clienti

Prezzi più bassi

Accorciare i tempi di

ripartenza

Implementare postazioni di check in

Engagement e team building

Allineamento del personale

di terra

Allineamento degli equipaggi

• Efficacia del personale di terra e di cabina

• Chiarire i processi

• Tempo d’imbarco

• Tempo per il check in

• Aumentare la soddisfazione dei clienti

• 70% in 3 anni • 90% in 3 anni• > 80% sats

rate o +50% vs. 2005

• Formazione con personale terra/volo

• Formazione personale di terra

• Formazione di orientamento al cliente

• Formazione sui processi

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TRAINING- Formal/Informal TRAINING- Formal/Informal

Dedicata a questo tema una delle General Session (Tony Bingham)

Creare relazioni informali di coaching e mentoringDedicare tempi e spazi all’informal learning sul lavoroL’apprendimento avviene in un network socialeCoaching come accompagnamento Presentazione di ricerche sulle intenzioni di investimento:– 36% non investirà in formal learning– 42% investirà solo dall’1 al 10% del budget

Tutto basato su Web 2.0 technologies (wikis, blogs, podcast,vodcast, facebook, Youtube)

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TRAINING – Formal/Informal TRAINING – Formal/Informal

Un’ipotesi di mixare formal e informal training • Se si apprende per la prima volta o per approfondire,

certificare• Se si vuole imparare di più– Se si vogliono ricordare e/o applicare gli apprendimenti– Se le cose cambiano– Se c’è qualcosa che non va, non funziona

1 2 4 3 5

Formal Informal

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TRAINING – Formazione formatori TRAINING – Formazione formatori

Soprattutto per generare un forte impatto in aulaDue esempi:

● Disney Institute (stile informale, lancio di Mickey Mouse-premio …, Yes, but vs. Yes, and)

● Carrot culture (ASTD Award 2009, presentazione brillantissima, giocata e con premi: lancio di carote, libri …)

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DEVELOPMENT – Trattenere i talentiDEVELOPMENT – Trattenere i talenti

Dalla conferenza di Josh Davies● La formazione non può essere la sola risposta● Le persone senza un piano di sviluppo (non di corsi) sono

meno “engaged” di quelle che sono sottoposti a piani dettagliati

● Curate le persone che i clienti apprezzano● In generale:

– mostrare attenzione– rompere le convenzioni– usare l’inventiva– darsi una dimensione condivisa

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DEVELOPMENT – DEVELOPMENT – Valutazione PrestazioniValutazione Prestazioni

Due stimoli interessanti

● Donald Ford

● La filosofia “Don’t mark my paper, help people to get an A” e la critica alla logica della curva Gaussiana nella valutazione

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Valutazione prestazioni – Donald FordValutazione prestazioni – Donald Ford

Due “tipi” di valutazione complementari fra loroLa “summative evaluation”:La “summative evaluation”:

– focus sui risultati …– … su ciò che è avvenuto nel passato– go/no go

La “formative evaluation”:La “formative evaluation”:– focus sul miglioramento di processi e programmi …– … sul presente …– sulla prestazione

Le valutazioni della prestazione devono prevedere obiettivi assegnati misurando prima/dopo le variabili che ci interessano

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Valutazione prestazioni - Valutazione prestazioni - Helping people to get an A Helping people to get an A

● Funzione del capo e dell’azienda è quella di potenziare la prestazione

● Obiettivo del capo è di far ottenere al collaboratore il più alto dei voti

● Attraverso obiettivi SMART, condivisi, verificati, possibilmente “obiettivi di prestazione”

● Quindi ben vengano tutte valutazioni positive:che stupidaggine è farle stare sulla curva di Gauss?

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DEVELOPMENT - DEVELOPMENT - Leadership: nuovi orizzonti?Leadership: nuovi orizzonti?

● La Servant Leadership di Blanchard

● Il leader generazionale di Rhinesmith

● Il savvy manager di Flagello e Bernard Dugas

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Leadership: nuovi orizzonti? - Leadership: nuovi orizzonti? - La servant leadership di Blanchard La servant leadership di Blanchard

● Concetto innovativo? ● No, c’è un esempio lontanissimo: quello di Gesù …● E poi servant leaders famosi come Madre Teresa di

Calcutta, Martin Luther King, ecc.● Quindi espresso in un articolo per la prima volta nel

1970 da tal Robert Greenleaf ● Consiste nel guidare e servire allo stesso tempo● I servant leaders impostano il loro ruolo per fare in

modo che i collaboratori raggiungano i propri obiettivi e performino in modo eccellente

● E’ il concetto di leader al servizio dei collaboratori che ribalta il concetto opposto, che forse è più diffuso

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La servant leadership di Blanchard - La servant leadership di Blanchard - Come si realizza Come si realizza

La servant leadership si realizza facendo cinque cose declinate intorno all’acronimo S.E.R.V.E., che sta per:

SSee the future: ossia essere capaci di creare una vision e guidarvi le personeEEngage people: coinvolgereRReinvent continously, personalmente, a livello di processi di lavoro e costruendo strutture chiare e flessibiliVValue result and relationship: preoccuparsi dei risultati e delle persone, “and” e non “or”EEmbody the values: creare fiducia comportandosi coerentemente

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La servant leadership di Blanchard -La servant leadership di Blanchard -Che effetti produce Che effetti produce

La servant leadership produce effetti positivi che Blanchard riassume nei seguenti:● Produce leadership migliori: etiche, umili, valorizzanti i collaboratori● Organizzazioni gestite da servant leaders si prendono maggiore

cura dei loro clienti ed erogano servizi di maggiore qualità soprattutto perché crea in tutti gli attori potenziamento e proattività

● Costituisce il motore di un’organizzazione che performa ad alto livello secondo il modello HPO S.C.O.R.E.S., ossia:

– Shared information (e comunicazione aperta)– Compelling Vision (tutti vanno nella stessa direzione)– Ongoing learning (apprendimento continuo)– Relentless (Implacabile) focus sui risultati da ottenere per i clienti– Energizing (Potenziare) Sistemi e Strutture di lavoro in base a ciò

che serve per lavorare bene– Shared di potere decisionale e alto coinvolgimento

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Leadership: nuovi orizzonti? - Leadership: nuovi orizzonti? - La leadership generazionale di RhinesmithLa leadership generazionale di Rhinesmith

Cos’è? Una leadership situazionale nel gestire le diverse generazioni di lavoratori: ● tradizionalisti (i nostri padri) ● i figli del boom (anni 50) ● generazione X (65-80) ● generazione Y (i ventenni di oggi)

Come si applica?Utilizzando: ● Testa (per sviluppare la strategia), ● Cuore (per motivare le persone) ● “Guts” (la pancia, per agire con coraggio nel realizzare la strategia)

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Leadership: nuovi orizzonti? - Leadership: nuovi orizzonti? - Diventare un savvy manager Diventare un savvy manager

Come? Utilizzando le savvy skills:● Self Management● Riflessione (start, stop, change, continue)● Agire consapevolmente● Sviluppare la collaborazione● Crescere continuamente cogliendo ogni opportunità

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGVincere senza competereVincere senza competere

● Cos’è la Strategia Oceano Blu?E’ creare un nuovo mercato dove non ci sono concorrenti ma tanti clienti

● Come si crea un Oceano Blu?

Generando innovazione di valore, che significa spezzare il trade-off tra costo e valore

(riduzione dei costi ed aumento del valore d’acquisto)

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGVincere senza competereVincere senza competere

Come faccio a sapere se mi serve una SOB?● Quando la curva del valore è simile a quella dei

concorrenti: ciò indica che nuoti in un oceano rosso● Quando c’è spazio per una contrazione dei costi● Quando posso attrarre una nuova domanda costituita dai

non clienti di oggi

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGVincere senza competereVincere senza competere

Come si realizza in concreto una Strategia Oceano Blu?

Strategia Oceano Rosso Strategia Oceano Rosso vsvs Strategia Oceano Blu Strategia Oceano Blu

Allineare l’intero sistema delle attività dell’azienda con il doppio obiettivo della differenziazione e del contenimento dei costi

Allineare l’intero sistema delle attività dell’azienda con la sua scelta strategica a favore della differenziazione oppure del contenimento dei costi

Spezzare il trade-off tra costo e valoreAssecondare il trade-off tra costo e valore

Creare e conquistare una nuova domandaSfruttare la domanda esistente

Aggirare la concorrenzaBattere la concorrenza

Creare uno spazio di mercato incontestatoCompetere nell’attuale spazio di mercato

Strategia Oceano BluStrategia Oceano Rosso

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGVincere senza competereVincere senza competere

● Eliminare – ridurre – aumentare - creare● Focus sui soli elementi strategici, divergenza,

un profilo avvincente

Prezzo

Pasti

Sale d’attesa Scelta

dei posti

Collegamenti da/per

aeroportoCortesia

Velocità

Frequenza dei collegamenti

diversi

basso

alto

Altre compagnie

Southwest Airlines

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGVincere senza competereVincere senza competere

● Ridefinire i confini del mercato● Focus sul quadro complessivo e non sui numeri● Estendere la dimensione oltre la domanda

esistente ● Seguire la giusta sequenza strategica

(utilità, prezzo, costo, adozione)● Superare gli ostacoli organizzativi (cognitivo, politico,

motivazionale, disponibilità di risorse)● Integrare le modalità di attuazione nella strategia stessa (le

tre C: Coinvolgimento, Chiarimento, Chiarezza delle aspettative)

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGVincere senza competereVincere senza competere

Perché è vincente e dura nel tempo?

Le barriere all’imitazione della Strategia Oceano Blu● Secondo la logica convenzionale di un’azienda, l’innovazione

di valore non ha senso● La Strategia Oceano Blu può entrare in conflitto con la brand image

altre aziende● Monopolio naturale: il mercato spesso non può accogliere un altro

player● I brevetti o le licenze ostacolano le imitazioni● L’alto volume offre a chi introduce l’innovazione di valore un rapido

vantaggio sui costi, scoraggiando i follower dall’ingresso nel mercato● Le esternalità di rete scoraggiano le imitazioni● L’imitazione spesso richiede un significativo cambiamento a livello

politico, operativo e culturale● Le aziende che introducono un’innovazione di valore fanno parlare di

sé e si creano un seguito di clienti fidelizzati che tende a impedirne le imitazioni

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STRATEGIA & MARKETINGSTRATEGIA & MARKETINGChange management e il senso di urgenza Change management e il senso di urgenza

(John Kotter)(John Kotter)La ricetta vincente per il cambiamento:

il senso di urgenza rende efficace il cambiamentoil senso di urgenza rende efficace il cambiamentoIl senso di urgenza non è:● un dissennato fare improduttivo, ma è: ● aumentare nell'organizzazione la conoscenza e la

consapevolezza dei problemi esterni, scovare le opportunità nascoste nelle crisi, fare dell'innovazione uno stile di comportamento, neutralizzare chi fa resistenza e chi sa solo dire no. Se il cambiamento è importante, saper cambiare dentro di noi lo è ancora di più

Pillole:La complessità è ciò che è lontano

Chi fa le stesse cose fatica a cambiarePer capire i fallimenti bisogna guardare a chi ha

avuto successo

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Bibliografia utile Bibliografia utile

● The savvy manager – Jane Flagello, Sandra Bernard Dugas

● Helping People win at work – Ken Blanchard, Garry Ridge

● Leading at Higher level – Ken Blanchard

● Leading in time of crisis – Stephen Rhinesmith

● Strategia Oceano Blu – W. Chan Kim, Renèe Mauborgne

● The carrot principle – Adrian Gostick, Chester Elton

● E’ ora di cambiare – John Kotter