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Mestre ciclabile, il punto sulla ciclabilità a Mestre La ciclabile sul ponte della Libertà: tanti progetti ma niente è stato fatto La Patagonia in bicicletta, il nostro socio ci racconta Il tram inizia a correre per le strade di Mestre La FIAB in piazza per l’ambiente

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Mestre ciclabile, il punto sulla ciclabilità a Mestre

La ciclabile sul ponte della Libertà: tanti progetti ma niente è stato fatto

La Patagonia in bicicletta, il nostro socio ci racconta

Il tram inizia a correre per le strade di Mestre

La FIAB in piazza per l’ambiente

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ciclostileperiodico

della FIAB - Amici della Bicicletta di Mestre

In redazione: Sandra Simeoni, Umberto Vio

Hanno collaborato: Alberto Cresti, Andrea Mennella, Biagio D’Urso,

Claudio Cesca, Claudio Giubilo, Germana Principe, Gianni Murer, Lello Sforza,

Laura Borgo, Lorena Ceolin, Lucia Benvegnù, Luigi Zanon,

Paolo Bastianello, Umberto Vio,La redazione si scusa per errori ed omissioni.

Foto ed elaborazioni cartografiche:Alberto Cresti, Biagio D’Urso,

Antonio Dalla Venezia, Claudio Cian, Claudio Giubilo, Gianni Murer, Loris Brunello,

Lucia Benvegnù, Luigi Zanon, Paolo Bastianello, Vio Umberto, Archivio A. di B.

La redazione si scusa per errori ed omissioni.

Ideazione graficaGiulia Pedrocchi

StampaArti Grafiche Venete

Venezia/Quarto d’Altino

Foto di copertina: “100 piazze per l’ambiente”

di Stefano Gerosa02

Biagio confermato presidente:i nostri obiettivi per il 2010, la nuova squadradi Biagio D’ Urso e staff AdB

Sabato 6 marzo 2010 si è tenuta al Laurenzianum di Piazza Ferretto, Mestre, l’assemblea dei 500 soci durante la quale si sono espletate le formalità statutarie, l’approvazione del bilancio 2009 che risulta positivo, la nomina del presidente e dei componenti del coniglio direttivo 2010.

Non si candida per l’esercizio 2010 Massimo Samorini, il nostro meccanico di fiducia, che ringraziamo per il contri-buto dato durante questi anni e che comunque farà il no-stro meccanico di fiducia + scopa part-time.

La squadra di quest’anno è composta da: Presidente: Biagio D’Urso, Vice presidente: Gastone Farnea e Luca ConterioComponenti del consiglio direttivo: Antonio dalla

Venezia, Mauro Guglielmi, Germana Prencipe, Giampaolo Quaresimin, Umberto Vio, Lorena Ceolin, Sandra Simeoni, Viviana Trentin, Renzo Da Venezia, Riccardo Righetti, Ste-fano Gerosa, Giovanni Albertini, per gli amici Gianfranco. “Sono molto soddisfatto di questa ennesima ricon-ferma. Questo dimostra che il lavoro fatto finora è stato apprezzato ma soprattutto è lo stimolo per proseguire su questa strada. Continueremo a lavorare in siner-gia con le amministrazioni regionali, provinciali e co-munali con il costante obiettivo di far crescere ulte-riormente l’associazione e affinché vengano realizzate tutte quelle strutture necessarie alla crescita della ciclabilità nel rispetto dell’ambiente che ci circonda”.

Gli obiettivi che ci siamo dati per il 2010 sono: con la Regione Veneto, la realizzazione della pista ciclabile sul ponte della Libertà con il relativo collegamento con il Vega, vedi articolo sul giornale del 22-02-2010, con la Provincia di Venezia, la realizzazione della ciclabile Portegrandi- Ca-posile, con il Comune di Venezia, la manutenzione delle piste esistenti e il completamento dei tracciati previsti dal Biciplan.

Gli obiettivi del coordinamento Triveneto, capeggiato da Luciano Renier, dopo la conclusione del tracciato della Lunga Via delle Dolomiti, Cortina - Calalzo, per i prossimi anni saranno: la continuazione dell’ itinerario dalle Dolomiti fino al mare, passando per le alzaie del Sile, l’Ostiglia, con-tinuazione del tratto padovano del famoso tracciato della ferrovia dismessa.

Durante l’assemblea è stato assegnato il premio“Amico della Bicicletta” all’ingegner Marco Passigato per la pro-gettazione della ciclabile della Castellana, all’ingegner Maurizio Bendoricchio per la pregettazione e rea-lizzazione della ciclabile Campalto – San Giulia-no e a Paolo Fusco di Gente Veneta per gli arti-coli apparsi durante l’anno sulla ciclabilità urbana.

Premio speciale “SOCI” è stato conferito a Eliane Busato, per la sua disponibilità e per l’ impegno dato negli anni all’associczione.

Come ogni anno, è stato presentato il calendario delle cicloescusioni 2010 e le gite di più giorni: Torino, le Dolomi-ti, la CICLOVACANZA 2010, la Carnia, le terre del Tiziano.

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Il 23 gennaio si è svolto presso il Centro Candiani MESTRE CITTA’ CICLABILE.

Brillante la conduzione di Pa-trizio Roversi e nutrita la parteci-pazione cittadina. Ospiti il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il Segretario generale E.C.F. (Euro-pean Cyclists’ Federation) Bernard Ensink, l’Assessore alla Mobilità e alla Ciclabilità Enrico Mingardi, l’Ing. Agostino Cappelli ordinario dei Trasporti Università IUAV di Venezia, il Presidente FIAB Anto-nio Dalla Venezia, l’ing. Roberto Di Bussolo e l’arch. Massimiliano Manchiaro per il Comune di Vene-zia.

Il breve ritardo per l’arrivo degli ospiti ha permesso l’inevitabile do-manda al conduttore circa la pos-sibilità di una sorta di “ciclisti per caso” utile a sensibilizzare cittadini e istituzioni italiane all’uso delle due ruote. Auspicio che però sem-bra ancora non trovare il giusto interesse da parte dei media tele-visivi.

La sintesi del Comune sullo stato dell’arte vede realizzata una rete complessiva di 100 Km di piste ciclabili articolata in 16 iti-nerari e progettata per collegare tutte le municipalità al centro di Mestre. Si aggiunge un progetto di altri 50 Km da realizzare per col-legare Mestre ai Comuni limitrofi attraverso 6 itinerari cicloturistici.

In evidenza il lavoro di pianifica-zione che oltre alla fattibilità tec-nico-economica e alla sostenibilità territoriale ha integrato il lavoro in un progetto più ampio di riqualifi-cazione urbana e riorganizzazione della mobilità cittadina. Tram e car-sharing (già 4000 abbonati) con-corrono ad una maggior efficienza attraverso l’intermodalità biciclet-ta-trasporto pubblico (parcheggi bici nelle intersezioni principali con i mezzi pubblici).

600 posti bici disponibili alla stazione ferroviaria di Mestre già in overbooking testimoniano una risposta incoraggiante.

Numeri significativi anche dal lato economico con 300 milioni di euro stanziati di cui 200 dallo Sta-to e dall’Europa e con la politica comunale di reinvestimento nella ciclabilità urbana di parte delle en-trate (parcheggi blu).

Il Sindaco ha fornito una visione che vede il concetto di città su-

perato da quello di territorio po-licentrico entro il quale l’auto da sola non rappresenta più il mezzo ottimale, ma piuttosto il rischio di una crescita continua nella cemen-tificazione stradale. La mobilità, al contrario, va stratificata adottando quale mezzo ottimale per la circo-lazione urbana la bicicletta alter-nata al mezzo pubblico, l’auto da centro a centro (car-sharing) ed il treno a livello regionale.

Il punto di vista dei costi (162 miliardi di euro spesi dagli italiani per le auto, di cui 42 incassati di imposte dallo Stato) è stato af-frontato dall’ing. Cappelli, a sotto-lineare un interessante retroscena economico.

Un articolato intervento di tec-nici del Comune ha sottolineato le politiche di incentivazione all’uso della bicicletta attraverso la “mo-derazione del traffico auto” in at-tesa di una maggior capillarità degli spazi ciclabili, ma anche il coinvolgimento del privato nella trasformazione della viabilità (vin-coli edilizi protesi alla promozione dei percorsi ciclabili) e del citta-dino nella interattività con le isti-tuzioni.

Il Segretario generale E.C.F., positivamente impressionato dai risultati esposti, ha portato la te-stimonianza delle realtà europee più evolute, evidenziando però come incida nell’ eccellenza di tali esempi la tradizione di paesi che lavorano a favore della ciclabilità già dagli anni ’60.

Gli interventi del pubblico, anche critici, si sono aggiunti alla gene-rale soddisfazione per i buoni risul-tati di un lavoro che passa neces-sariamente per l’assimilazione da parte dei cittadini di una nuova filosofia della mobilità, come ha sottolineato il Presidente FIAB.

L’attuale amministrazione lascia in eredità ai successori una pianifi-cazione modulare di progetto sulla ciclabilità già provvista di verifica tecnica e patrimoniale, pronta per essere inserita nei bilanci di spe-sa comunale futuri (collegamento delle aree verdi, collegamento ter-raferma-Venezia, eccetera).

Il testimone non può quindi che passare ai candidati alla carica di Sindaco di Venezia che purtroppo non sembrano ancora essersi pro-nunciati chiaramente in materia di ciclo-mobilità urbana.

Mestre città ciclabiledi Andrea Mennella

Il tempo passa, arrivano sban-dierate promesse fatte dove c’è un notevole risalto mediatico, ma la realtà è che il centro di Mestre per le biciclette, in direzione nord – sud, è vietato e con esso riman-gono anche in vigore le sanzioni in caso di trasgressione.

In occasione della recente con-ferenza sulla ciclabilità a Mestre gli organi istituzionali del Comune si erano assunti impegni precisi, consistenti nel realizzare un per-corso per risolvere l’attuale si-tuazione.

Ricordiamo che la nostra asso-ciazione, assieme alla Municipalità di Mestre Centro, ha raccolto oltre 1000 firme, le quali sottolineano la volontà dei Mestrini di usare la bicicletta; precisiamo ancora una volta che in quell’area la conviven-za tra ciclisti e pedoni non ha mai provocato incidenti.Pertanto in attesa della realizzazione del percorso illustrato, chiediamo la revoca dell’ordinanza e il conseguente ripristino della situazione antece-dente a questa.

Mestre Centro: collegamentonord – sud ancora vietato alle biciclettedel Direttivo AdB

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ciclabile del Piraghetto

ciclabile di Marghera

ciclabile di Zelarino

Pubblichiamo in questo numero i percorsi ciclabili tra Marghera e Mestre, Via Torino - Parco Piraghetto, e Mestre dai Quattro Can-toni fino a Zelarino area commerciale Polo.

Per la quasi totalità protetti e separati, con un po’ di fantasia, vista anche la continuità e l’estensione, si potrebbero paragonare ad una metropolitana su due ruote.

metrobicidi Umberto Vio

Come sapete la nostra Associa-zione ha aderito alla raccolta firme per modificare i divieti ciclabili impos-ti dall’Amministrazione Comunale nei pressi della Piazza Ferretto a Mestre.

Nonostante le 1000 firme raccolte, l’Assessore alla Mobilità Enrico Mingardi, ha riconfermato il suo diniego. Al conveg-no organizzato dal Comune di Venezia, “MESTRE CITTA’ CICLABILE”, con stupore e soddisfazione l’Assessore aveva annunci-ato che è stata progettata la pista ciclabile che va da Via Spalti al Centro le Barche, ripristinando il collegamento Nord Sud in-terrotto dai divieti. Purtroppo in febbraio ci sono state le dimissioni dell’Assessore.

Pertanto il nostro obiettivo sarà rap-portarci con la prossima ammi-nistrazione comunale e chiedere il collegamento man-cante, anche mettendo in campo altre ini-ziative.

risposta alla petizione per la riapertura ciclabile del centrodi Biagio D’Urso

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Voglio mettere in risalto lo stato della pista ciclabile parco San Giu-liano - Campalto, che ad un anno dalla sua realizzazione si presenta come un pantano impossibile da percorrere in questa stagione.

Questa pista realizzata per dare una risposta allo stato di iso-lamento ciclabile di Campalto con S. Giuliano, mostra tutti i suoi li-miti; queste tipologie di piste sono adatte a percorsi turistici utiliz-zabili prevalentemente con la buo-na stagione, mentre era da preve-dere che questa pista non avesse le caratteristiche tali da consentire un utilizzo quotidiano; è tra l’altro priva di illuminazione, e forse nep-pure il percorso è rispondente alle reali necessità dei cittadini di Cam-palto.

Chiediamo la soluzione del problema almeno con il migliora-mento del drenaggio dell’acqua e l’installazione dell’illuminazione pubblica per renderlo sicuro sotto tutti gli aspetti anche nella sta-gione invernale.

Da anni, con svariate manifesta-zioni, gli Amici della Bicicletta di Me-stre chiedono con coerenza e deter-minazione il collegamento ciclabile con Venezia.

Come si legge sul Gazzettino ne-gli anni sono stati presentati molti progetti, ma alla fine le cose restano così come sono con degrado e peri-colo per i ciclisti.

Noi chiediamo come prima fase di usare quello che c’è, ma di renderlo sicuro: in pratica utilizzare il sedime attuale e ristrutturarlo. Ci sembra non reale il fatto che nel tratto termi-nale verso Venezia non sia possibile realizzare la pista ciclabile riorganiz-zando la situazione attuale; idem per la parte iniziale verso Mestre.

L’accesso al ponte verso Venezia

Piazzale Giovannacci a Mar-ghera, fino all’arrivo dei cantieri del tram, aveva per tutta la sua circonferenza una pista ciclabile; ora un tratto di circa 100 metri è stato soppresso per far posto alla piattaforma del tram ed alla sua fermata. Questo tratto fra l’altro è molto frequentato e la mancanza della ciclabile provoca promiscuità tra pedoni e ciclisti.

Per il momento c’è solo una soluzione provvisoria eseguita con uno strato di ghiaia. I cantieri sono da tempo conclusi e pertanto noi chiediamo ancora una volta il ripristino della pista ciclabile da eseguirsi con materiali idonei in primo luogo a garantire la sicu-rezza, ma anche a non peggiorare l’arredo urbano in un’ area cen-trale e molto frequentata della città giardino.

è un viottolo di campagna da far sorridere i numerosi ciclisti stranie-ri, anche se il lato delle fabbriche da San Giuliano al ponte avrebbe tutto lo spazio per la pista ciclabi-le e il lato opposto che costeggia la ferrovia avrebbe spazio per la pista fino al cavalcavia. Comprendiamo le

difficoltà per mancanza di spazio dal cavalcavia in poi.

Considerato che per le progetta-zioni i soldi non mancano, gli Amici della Bicicletta chiedono la stesura di un progetto di massima che preveda la pista ciclabile almeno da S. Giulia-no a Venezia.

Con alla guida l’Assessore alla Mobilità Enrico Mingardi, domenica 7 febbraio sono stati inaugurati i primi 4.5 km di tranvia.

Dopo i disagi provocati dai can-tieri, per la realizzazione della piattaforma tranviaria con la ne-cessità di rinnovo dei sottoservizi, è iniziato il preesercizio percorren-do i primi 4.5 Km.

Il numero non dice molto, sono pochi o tanti? Non è la lunghezza in sé, ma le difficoltà che si sono superate in un’ area urbanistica-mente molto complicata: il percor-so si snoda da Favaro Veneto fino al centro di Mestre, un’area densa-mente popolata e ricca di attività commerciali e direzionali, con la conseguente necessità di notevoli spostamenti.

Pertanto con l’entrata in servizio del tram la mobilità di quell’area sarà sicuramente migliorata e con essa la qualità complessiva della vita. Sicuramente per la fine dell’anno il tracciato arriverà fino alla stazione di Mestre completando la parte mestrina. Per il completamento fino all’area commerciale Panorama bisogna attendere il completamento del sottopasso della stazione. Si sta redigendo un nuovo progetto per risolvere i problemi di staticità degli edifici circostanti.

Godiamoci intanto questo primo tratto.

ciclabile delle barene

pista clclabile sul Ponte della Liberta’

piazzale Giovannacci: pista ciclabile interrotta

il tram e’ una realta’di Claudio Giubbilo

di Umberto Vio

di Umberto Vio

di Umberto Vio

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il passante verde di Mestre – stato dell’artedi Alberto Cresti

Circa un anno fa eravamo prossimi all’inaugurazione del Passante di Mestre e nel ciclostile 43 si dava conto anche del proget-tato “Passante Verde” come importante opera di mitigazione ambientale e di fondamentale importanza anche per noi ciclisti, come opera di raccordo a molti itinerari ciclabili della Re-gione Veneto.Su gentile invito del nostro presidente do-menica 24 gennaio 2010 ho fatto una par-ziale verifica sul campo dello “stato dell’arte”. Con temperatura in bici -3° sono riuscito con facilità a pedalare a bordo Passante nella zona compresa tra i comuni di Martellago e Salzano. I lavori procedono anche con la creazione di barriere antirumore e terrapieni dove appaiono prime piantumazioni di alberi. Mi è stato possibile attraversare più volte il Passante, soprattutto in corrispondenza di corsi d’acqua.Una situazione nella zona osservata soddis-facente: a presto ulteriori aggiornamenti.

Il Delegato prosegue comunicandoci che in via Calvi saranno re-alizzati due passaggi pedonali rialzati per aumentare la sicurezza dei pedoni, che in questi mesi nell’area centrale di Marghera sono state eliminate molte barriere architettoniche e inoltre sono stati ultimati numerosi passaggi pedonali rialzati in prossimità delle scuole ed in via Beccaria.

Conclude affermando con sicurezza che si sta lavorando in modo coerente per dare ai cittadini di Marghera una città più sicura, ma anche un po’ più bella, e noi Amici della Bicicletta siamo soddisfatti perché ciò dimostra che il lavoro di squadra premia.

Gli Amici della Bicicletta si sono occupati più volte di Piazzale Sirtori dopo l’incidente mortale patito da Antonio Fasolato, un ra-gazzo di 19 anni travolto da un automobilista mentre portava a casa la spesa in sella alla sua inseparabile bicicletta.

Il Delegato Lavori Pubblici della Munici-palità di Marghera, da sempre sensibile alla sicurezza di ciclisti e pedoni, ha fatto sua l’istanza sulla necessità di una completa rior-ganizzazione di quell’area, in cui in una arte-ria di grande traffico convergono ben 5 strade e convivono realtà diverse: un ipermercato, una scuola materna e nido, il centro servizi tecnici di VESTA e non poteva mancare un distributore di benzina. In una situazione del genere non si può certo rimanere sorpresi dell’incidente.

L’attuale progetto prevede la realizza-zione di una rotatoria per rallentare il traffico e il completamento della pista ciclabile di via Calvi che permetterà il collegamento con la ciclabile di via Paolucci, purtroppo interrotta a causa dei lavori del tram in piazzale Giovan-

nacci. La nuova pista, pur essendo un segmento breve, riveste

una notevole importanza. Sempre nell’area di piazzale

Sirtori sarà rinnovato l’impianto di illuminazione

pubblica dell’omonima via e il rifacimento

dell’arredo urbano delle vie limitrofe.

piazzale Sirtori, si volta paginaintervista a Valdino Marangon, delegato Lavori Pubblici della Municipalità di Margheradi Umberto Vio

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07tempo di priorita’: ciclabili in sede propria nelle arterie a traffico intenso

riqualificazione di via Garibaldi e via S. M. dei Battuti

di Roberto Turetta, Consigliere Comunale

di Biagio D’UrsoAvremo un altro pezzo di pista ciclabile, ma a quando tutto il col-legamento fino a via Oberdan? Viale Garibaldi è una delle strade più usate dai ciclisti urbani, ragazzi che vanno a scuola, persone che si recano verso il centro a lavorare o in stazione, anziani che vanno al mercato a fare le spese, pertan-to sarebbe logico dare continuità all’intero tracciato e in tempi brevi. Anche via Santa Maria dei Battuti ha la sua pista ciclabile fresca di asfalto, che va dalla stazione di

Come sempre la chiusura di un mandato amministrativo comporta un’analisi che mette in evidenza luci ed ombre.

E’ fuori dubbio che lo sforzo d’in-vestimento compiuto dall’Ammini-strazione Comunale annovera inter-venti importanti. Innanzitutto una rete di piste ciclabili che, almeno come estensione chilometrica, co-mincia a fare avvicinare Mestre e la terraferma veneziana ai parametri di “civiltà” europea. Grazie al fonda-mentale supporto offerto dalle reti associative impegnate nel territorio, si è così dato inizio ad una vera e propria trasformazione della cultura della mobilità da parte dei residenti, che a distanza di tempo cominciano ad apprezzare e a riconoscere sem-pre più i benefici in termini qualitativi del tenore di vita che porta con sé la mobilità ciclabile. Si è finalmente dato avvio a numerose ed importanti opere di connessione ciclabile fra di-verse parti della città, valorizzando e mettendo in sicurezza la ciclabilità al di fuori della stretta cintura urbana tradizionale: ad esempio con la cicla-bile fra Campalto e San Giuliano, la connessione sempre più avanzata fra Gazzera e Zelarino tramite la ciclabi-le di Via Brendole, i percorsi ciclope-donali a Malcontenta, e quelli in fase di completamento a Trivignano, a Santa Lucia, e l’intera messa in sicu-rezza della Castellana. E’ indiscutibile

che laddove ci si è impegnati a con-segnare alla città una sicura mobilità ciclabile con piste in sede propria si è dato un chiaro e positivo segnale.Ma laddove si fa un bilancio è ine-vitabile guardare anche le ombre e farne tesoro per migliorare nel futu-ro. E questo per due ordini di motivi. Il primo sta nel fatto che se un am-ministratore pensa di poter spostare voti e preferenze sulla sicurezza della mobilità sostenibile sbaglia: le scelte di campo sulla messa in sicurezza, sulla salvaguardia del pedone e del ciclista e sulla priorità della viabilità garantita ai mezzi pubblici sono scel-te che vanno soppesate e valutate nel medio lungo periodo su un pro-getto di miglioramento della qualità della vita, anche se possono rischiare di essere impopolari nel breve perio-do. Il secondo aspetto è ravvisabile nel fatto che se un’Amministrazione ha un progetto e riesce a farlo condi-videre alla città e ai suoi protagonisti sociali non può e non deve mai rin-negarlo. Neppure per qualche “mal di pancia” strumentalmente valoriz-zato- anche dai media- nei singoli casi. Ed è per questo che io spero che l’Amministrazione Comunale prose-gua questa opera reale di interven-to, condividendone scelte e strategie in modo che continui il processo di implementazione culturale collettiva. Per fare questo è fondamentale ap-plicare fino in fondo i parametri della

mobilità sostenibile. Fra questi troppo spesso ci si dimentica che c’è l’incidentalità. Ecco, io direi, nell’ordine delle priorità, evi-tiamo di continuare a fare tante ci-clabili in strade dalla viabilità di vici-nato dove, nei fatti è già impossibile avere auto che superano i 30 km ora-ri. Paradossalmente andiamo a strin-gere carreggiate già a senso unico e a rendere le scelte invise per la per-dita di parcheggi laddove, magari, le auto andrebbero comunque lentissi-me. Concentriamo sforzi, energie e risorse sulle priorità della sicurezza, realizzando tratti in sede propria o rialzata nelle arterie strategiche del-la viabilità cittadina: la storia di via Miranese e la sua incidentalità dimo-stra che non sono due pennellate di colore e qualche borchia a dare si-curezza, ma soltanto la sede propria garantisce veramente il ciclista e lo tutela dal non essere causa-effetto di incidenti che magari, senza ciclabile, si sarebbero paradossalmente evita-ti… Così come a Marghera in via Trie-ste è tempo di rompere gli indugi e smettere di pensare che si possono perdere dei voti perché si eliminano circa trenta parcheggi (oltretutto già abusivi): se è vero che una pista ci-clabile serve ed è necessaria, allora è il caso che sia fatta subito in sede propria o rialzata!

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Carpenedo al parcheggio scambia-tore. Tutta la via è stata riqualifi-cata, marciapiedi nuovi, strada li-vellata e asfaltata e pista ciclabile bidirezionale. Mancano ancora la segnaletica orizzontale e verticale, nonché i paletti che impediscano alle auto di parcheggiarvi sopra. Un pezzo alla volta si stanno at-tuando i percorsi ciclabili previsti dal Biciplan. Quello che chiedere-mo alla prossima Amministrazione Comunale è la continuazione del progetto.

Dopo la ristrutturazione di piaz-za Carpenedo a Mestre, e relativo tratto che arriva fino via Oberdan con pista ciclabile, avvenuti nel 2004, i lavori di riqualificazione di tutto il viale Garibaldi fino a via Palazzo si sono fermati. A distanza di cinque anni finalmente sono sta-ti ripresi. Il tratto interessato va da via Fradeletto a via Spalti con pista bidirezionale, lungo 500 metri, per un importo di 608.216,55 €, sarà finito il 18 gennaio 2011, compre-so il rifacimento dei marciapiedi.

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all’inquinamento da gas di scarico, di conoscenza e valorizzazione anche economica dei centri storici delle città aderenti”.

L’idea della collaborazione, tra il Circuito e FIAB - cui aderiscono 115 associazioni in tutte le regioni italiane per oltre 13.000 iscritti - nasce in seguito ad alcune escursioni promosse dall’Associazione Ciclodi FIAB, nelle Città di Reggio Emilia e Parma: di qui, come spiega Paolo Dosi, “l’intento condiviso di incrementare la cono-scenza e la frequentazione dei territori interessati, favorendo nel contempo le modalità di visita sane, naturali e conviviali permesse dall’uso delle due ruote”.

Il protocollo d’intesa prevede in particolare che il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana si impegni a promuovere il collega-mento ciclabile tra le diverse località, nonché le proposte di tu-rismo culturale della FIAB mirate alla visita dei propri territori, predisponendo percorsi a tema per le biciclette in ciascuna città.

Il Circuito si porrà inoltre come soggetto referente per tutti i responsabili delle Associazioni aderenti alla FIAB, agevolando le escursioni e collaborando sotto il profilo dell’accoglienza, nel re-perimento dei veicoli, e nel miglioramento degli itinerari culturali ed enogastronomici. Saranno fornite gratuitamente visite guidate, promuovendo e valorizzando il turismo scolastico in bicicletta, operando una continua azione di sensibilizzazione presso le auto-rità competenti per conciliare l’uso combinato di treno e bici.

FIAB, da parte sua, organizzerà escursioni nelle Città del Cir-cuito e favorirà i contatti con le Amministrazioni Locali e i sodalizi aderenti.

la ciclo-terapia di Alberto Cresti

La stampa e la televisione danno spesso risalto ad attività ri-creative che hanno anche finalità terapeutiche o di recupero so-ciale di persone svantaggiate o diversamente abili. Capita con l’ippoterapia promossa a favore dei ragazzi Down o con i lavori “di campagna” come attività socialmente utile per il recupero di persone condannate. Ampio risalto hanno avuto anche casi quali Lo Spirito di Stella: un catamarano allestito per ospitare a bordo persone in carrozzella e simile a ciò si ricorderanno in anni pas-sati le immagini di Ambrogio Fogar, completamente paralizzato, portato in giro in barca a vela. La sensazione è che le citate atti-vità ed altre strumentalizzino la commiserazione che i protagonisti suscitano sull’opinione pubblica.

Si fa leva, con dubbio sensazionalismo, su iniziative tanto co-stose quanto di dubbio beneficio effettivo per i fruitori.

Torna allora utile testimoniare che nel mondo delle due ruote ho visto pedalare ciechi, sedendo sul sedile posteriore di un tandem; persone con serie deformazioni fisiche, con biciclette magari solo dotate di rotelle come quelle per bambini; sordomuti, sulla scia di persone che, davanti a loro e sempre in bicicletta, facevano da apripista. Non ultimo ho avuto un amico che con una protesi al posto di un braccio, veniva con me in mountain-bike facendo anche itinerari non del tutto semplici. Con la sua inventiva e ge-nialità aveva progettato e costruito sulla sua bici un sistema che, con un’unica leva del freno per l’unica mano che aveva, frenava su ambo le ruote. Nessuno di loro li ho mai visti intervistati dai giornali: mi chiedo se ciò dipenda dal fatto che quello che loro ed i loro accompagnatori fanno, un sano e possibile andare in bici-cletta, non desti interesse perché non richiede centinaia di migliaia di euro di inutili investimenti.

Per vedere se qualche organo di stampa prima o poi s’accorga di loro proviamo intanto a dare un nome a questa attività: ciclo-terapia potrebbe già andar bene - ma meglio ancora, con quel po’ d’inglese che fa tutto più chic - ciclo-therapy, of course.

di Lello Sforza, Ufficio Stampa FIAB onlusSabato 20 febbraio a Lodi, l’assessore al

Turismo del Comune di Piacenza Paolo Dosi, presidente del Circuito Città d’Arte della Pia-nura Padana e il Presidente della FIAB An-tonio Dalla Venezia, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa allo scopo di valorizzare la fruizione del patrimonio artistico e culturale italiano, attraverso il turismo in bicicletta, tra le principali modalità di turismo responsabile, consapevole e sostenibile.

Il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana nasce nel 1997 e si compone di 13 città ca-poluogo di Provincia: Alessandria, Bergamo, Brescia, Cremona, Ferrara, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Vercelli.“L’accordo tra le città d’arte della Pianura Pa-dana e la FIAB - dichiara il Presidente nazi-onale FIAB Antonio Dalla Venezia - crea le condizioni per lo sviluppo di una nuova forma di turismo culturale che vede nel connubio tra arte e bicicletta un elemento di promo-zione sostenibile del territorio attraverso l’uso di un mezzo di trasporto ad impatto ambien-tale nullo, con grandi ricadute in termini di immagine di promozione ambientale, di lotta

turismo in bici nelle citta’ d’arteaccordo nazionale tra FIAB e Circuito delle Citta’

Laura Borgo vi segnala la seguente notizia da 10 e Lode!

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quale progetto di mobilità sostenibile per la scuola nell’anno 2009-2010? di Germana Prencipe, referente Gruppo Scuola FIAB-AdB Mestre

Purtroppo per l’anno scolastico in corso, il Comune di Venezia Uf-ficio Mobilità non ha offerto alcun contributo per l’attività di Mobilità Sostenibile e di Sicurezza Stradale che da oltre 3 anni viene svolto con ampia partecipazione delle scuole con il Gruppo Scuola FIAB - AdB Mestre. Il taglio finanziario è stato molto marcato - spiega il rappresentante dell’Ufficio Mobi-lità - e nemmeno una piccola parte dei 100 moduli previsti negli anni passati, potranno essere attuati nelle scuole primarie della ter-raferma veneziana per l’anno in corso. Verrebbe da pensare che gli investimenti e le scelte politiche si posano altrove.

Ci auguriamo comunque che le insegnanti, gli alunni e i loro geni-

tori, che finora hanno avuto modo di partecipare alle attività di sicu-rezza stradale proposte da FIAB - AdB Mestre, possano proseguirla in modo autonomo e possano aderire all’iniziative locali come Bimbim-bici il 2 maggio 2010, al concorso grafico nazionale ad esso collegato dal significativo titolo “La mia città in bici: com’è adesso, come vorrei fosse domani” per far sì che la bici entri sempre più nell’immaginario collettivo come una possibilità concreta di vivere in modo salu-tare nella propria città.

E’ inoltre possibile aderire ad altre iniziative FIAB per la scuo-la, come il Progetto “In bici per l’Ambiente” o alle uscite di Bicin-famiglia, come da calendario gite 2010.

progetto IN BICI PER L’AMBIENTE accompagnamento guidato e sicuro di studenti in uscite scolastiche di Germana Prencipe, referente Gruppo Scuola FIAB-AdB Mestre

E’ riconfermato il progetto IN BICI PER L’AMBIENTE con i Cen-tri Esperienza della Provincia di Venezia. Quest’anno sono previs-ti 20 moduli vi é stata una ridu-zione dell’attività, ma l’importante é non sospendere la sensibiliz-zazione delle nuove generazio-ni (soprattutto le classi V della primaria,scuole secondarie di I e II grado) alla conoscenza del ter-ritorio attraverso la pratica sicura della bicicletta.

I soci AdB accompagneranno in bicicletta le scolaresche che ne faranno richiesta con i loro inse-gnanti al Parco San Giuliano, con il prestito gratuito di biciclette a cura dell’Ente Parco, e/o in altri itinerari proposti o concordati con la scuola. Si insegnerà: la segna-

letica manuale e le buone pratiche della sicurezza sulla strada. Vedi progetto in:www.amicidellabicicletta.org per informazioni e contatti diretti con la referente Germana Pren-cipe:[email protected] partecipazione al progetto da parte della classe interessata av-viene inviando via fax il modulo predisposto alla Provincia di Vene-zia. La Provincia provvederà ad informare il Gruppo-Scuola FIAB-AdB Mestre che prenderà contatti con la classe.

Se sei un insegnante o anche un ente o un centro di animazione, affrettati a richiedere il modulo con l’accompagnamento in bici per un’uscita.

100 piazzeper l’ambienteOggi, sabato 12 dicembre, in occa-sione del summit di Copenaghen, si stanno svolgendo manifesta-zioni in tutta Italia, promosse dalla coalizione nazionale “In marcia per il clima”, alla quale aderisce anche la FIAB Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus (associazione ambientalista riconosciuta dal Mi-nistero dell’Ambiente). Tra le diverse iniziative promosse oggi in tutta Ita-lia dalla FIAB, particolare quella di Venezia, dov’era presente il Presi-dente nazionale Antonio Dalla Vene-zia. L’associazione ambientalista, di solito sui pedali, questa volta ha la-sciato le bici in “terraferma” per re-carsi nel centro della città lagunare ad evidenziare il dramma che essa rischia di vivere se non si fermano i cambiamenti climatici in atto. Sul Ponte di Rialto e in Piazza San Marco è stato esposto un grande striscione con lo slogan: FIGHT CLIMATE CHANGE – Effetto serra = Venezia sott’acqua.Alla FIAB si sono uniti gli amici di Greenpeace, provenienti da Piazza San Marco, affiancando il proprio striscione. La FIAB si unisce pertanto alle altre associazioni della coalizione “In marcia per il clima” nel chiedere al Governo Italiano di adoperarsi per il risparmio ener-getico e per le fonti rinnovabili. Da parte sua sottolinea che anche una mobilità diversa può contribuire a salvare il pianeta e, in particolare, chiede politiche per favorire la mo-bilità ciclistica.

Antonio Dalla Venezia, Presidente nazionale della FIAB e veneziano di nascita, dichiara: “Per la FIAB, parti-colarmente presente nel Veneto, era importante manifestare a Venezia dove il dramma del riscaldamento globale potrebbe essere particolar-mente pesante.

Occorre ripensare i nostri stili di vita, in particolare il sistema dei trasporti energivoro ed inquinante. E qui anche la bicicletta può fare la sua parte. Quindi all’interno degli ac-cordi globali per fermare i cambia-menti climatici, bisogna sostenere le politiche della mobilità ciclistica. Noi lo chiediamo a livello europeo, tramite l’European Cyclists’ Federa-tion: occorrono adeguate misure per elevare entro il 2020 la media euro-pea di spostamenti in bici al 15% e per tutelare la sicurezza dei ciclisti sulle nostre strade.”.

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28 marzo 2010Alla scoperta dell’ Ecomuseo di Venezia e della lagunaIn bici per percorrere un viaggio attraverso l‘energia ed i consumi.In collaborazione con l’ Ecoistituto del Veneto Alex Langer e l‘Associazione VeneziAmbiente.Raggiungeremo in bicicletta le località di Cà Brentelle - Malcon-tenta dove un’ interessante visita guidata ci porterà a scoprire l‘Ecomuseo, struttura recentemente realizzata dall’Associazione VeneziAmbiente. All‘interno sono state allestite due grandi sale: la prima, Effetto Laguna che ospita un enorme plastico della laguna veneta dove i bambini potranno provare su una barchetta la voga alla veneta, e la seconda, Impronta Ecologica dove bambini ed adulti, tramite un monitor collocato nella sala, potranno verificare il proprio comportamento verso l’ambiente.25 aprile 2010In gara per il mieleAlla scoperta del mondo delle api e gara in bicicletta. Gara ciclistica per bambini organizzata dall’Associazione “Fornase Insieme”.Da Mestre arriveremo in località “graspo de ua” a Spinea, dove degli esperti ci faranno conoscere l’affascinante universo delle api. Andremo poi nella frazione di Fornase, dove, dopo pranzo, i nostri ragazzi si cimenteranno in un’ appassionante gara in bicicletta.16 maggio 2010Le alzaie del SileSeguendo l’antico percorso dei burci da Treviso a Quarto d’Altino.Dopo aver caricato le bici sul furgone, andremo in treno a Treviso. Da qui seguendo la corrente del Sile, fra le bellezze paesaggistiche intervallate da ville e vecchi siti di lavorazione (opifici, oleifici, for-naci) viaggeremo idealmente a fianco degli antichi burci, che su-perando la corrente contraria, grazie alla forza dei buoi e “a volte anche degli uomini”, trasportavano le merci tra Venezia, Treviso e le zone limitrofe.

BIMBIMBICI 9 maggio 2010 undicesma edizionedi Lorena Ceolin

Questa è l’undicesima edizione di Bimbimbici e in questa gior-nata la nostra associazione grazie alla partecipazione dei bambini e dei loro genitori, si rivolge agli amministratori locali affinché studino delle soluzioni che favoriscano gli spostamenti sicuri dei bambini, specialmente lungo i percorsi casa - scuola.

L’obiettivo è che venga riconosciuta la bicicletta quale mezzo quotidiano di spostamento sicuro e alternativo all’uso dei mezzi motorizzati.

Il giorno 9 maggio pertanto, verrà promossa una pedalata cit-tadina dei bambini e dei loro genitori lungo le strade della nostra città.

Quest’ importante iniziativa nazionale viene svolta contempora-neamente in più di 200 città italiane, speriamo quindi che i parte-cipanti siano numerosi in modo di poter ottenere maggior visibilità da parte del Comune di Venezia e della sua popolazione.

BicinFamiglia 2010: il programma

dall’ alto:foto di Germana Prencipe

2° premio,foto di Sandra Simeoni

3° premio

Segnala i problemi della manutenzione stradale con il nuovo sistema che il Comune di Venezia ha messo a disposizione dei cit-tadini denominato IRIS. Per accedere: www.comune.venezia.it vai al link “web 2.0 come cambia il comune” e trovi il link “IRIS” e fai la tua segnalazione.

le strade del comune di Venezia in rete

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territorio è nostro dovere interve-nire con osservazioni e proposte finalizzate alla tutela dell’ambiente e al sostegno delle iniziative e delle scelte a favore della cosid-detta utenza debole del traffico cittadino: pedoni e ciclisti. Per portare avanti questi tre settori di attività (escursioni,scuola e lobbying politica) abbiamoinnanzitutto bisogno di incrementare il numero dei soci e soprattutto il numero dei soci at-tivi.

Un altro problema che speriamo di riuscire a risolvere è quello rela-tivo alla mancanza di una sede.

Per seguire le nostre attività in-vitiamo soci e simpatizzanti a visi-tare il nostro sito web: www.vivilabici.it che viene aggiornato settimanal-mente.

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Vivilabiciil bilancio di un anno, lo sguardo verso il futuro

AdB riviera del Brenta

di Gianni Murer (presidente di Vivilabici)

di Lucia Benvegnù

Associazione Culturale VIVILABICI(aderente alla F.I.A.B.)Via Giorgione, 4/A/21 30027 San Donà di Piave (VE)Fax 0421 1880141- [email protected]

Bilancio attività 2009 e linee programmatiche per il 2010

Al 31.12.2009 il numero totale degli iscritti a Vivilabici è di 116 unità dei quali 6 soci giovani (età inferiore ai 18 anni).

Nel 2009 oltre alle tradizionali escursioni di fine mese abbiamo organizzato altre gite e partecipa-to ad iniziative di altre associazioni FIAB (AdB Mestre e Aruotalibera PN) per un totale di 20 escursio-ni. Va inoltre ricordato che la no-stra associazione è stata una delle prime a proporre un progetto di-dattico per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo gra-do il cui scopo principale è quello di indurre i ragazzi all’uso della bici e aiutarli a scoprirne i benefici.

Nel 2009, grazie al contributo della Provincia di Venezia, abbia-mo realizzato la sesta edizione del nostro ‘Progetto Scuola’ , denomi-nato “ Vivilabici ... ragazzo !” , che ha visto la partecipazione di 21 classi di diversi istituti del sando-natese per un totale di 458 studen-ti. Abbiamo inoltre incrementato il numero degli itinerari cicloturistici descritti in maniera dettagliata nel nostro sito web (http://www.vivi-

labici.it/itinerari/index.htm). Questa nostra conoscenza del

territorio del Veneto Orientale e delle sue notevoli potenzialità riguardo allo sviluppo del ciclotu-rismo comincia ad essere ricono-sciuta anche dalle amministrazioni locali che spesso ci invitano a par-lare di questi temi o ci richiedono informazioni.

Proprio in seguito a un conve-gno, svoltosi a San Donà di Piave il 10 ottobre 2009 dal titolo “La va-lorizzazione del territorio sando-natese tra grande bonifica, produ-zioni locali e fruizione turistica” e grazie al contributo dell’Università di Padova e dei comuni di San Donà di Piave e Eraclea, abbia-mo completato la tabellazione di uno di questi percorsi. Si tratta dell’itinerario della ‘Grande Bo-nifica’ che si sviluppa nelle cam-pagne del sandonatese per circa 45 km. Da oggi questo itinerario risulta percorribile dai cicloturisti semplicemente seguendo i cartelli stradali che siamo riusciti a far col-locare.

Nel 2010 continueremo a proporre iniziative di tipo escur-sionistico e andremo a realizzare la settima edizione del Progetto Scuola. Accanto a queste attività ormai consolidate dovremo cer-care di essere più propositivi nei confronti delle amministrazioni lo-cali e, in particolare, di quella del Comune di S. Donà. San Donà è una città di circa 41.000 abitanti con problemi di viabilità simili a quelli di una grande città. Dopo anni di inerzia l’amministrazione locale ha finalmente resi pubblici documenti importanti quali il Piano di Assetto del Territorio (PAT) e il Piano Urbano del Traffico (PUT). In considerazione dell’importanza di questi atti amministrativi ai fini dello sviluppo e della vivibilità del

Quest’anno anche AdB Riviera del Brenta ha iniziato a proporre delle serate a tema durante il pe-riodo invernale per non perdere il contatto con quanti, amici e sim-patizzanti, hanno già partecipato numerosi alle cicloescursioni, più adatte alla bella stagione.

Con “Serate d’inverno” abbiamo presentato 3 importanti incontri:

Venerdì 22 gennaio, Consigli sulla sicurezza stradale.Con l’aiuto di un video e la parte-cipazione di una vigilessa, si è dis-

cusso di quali siano i principali er-rori da evitare come cicloturisti e come proteggersi per essere ben visibili dagli automobilisti.

Venerdì 12 febbraio, presso il “Centro Anch’io” di Oriago, è stato presentato il primo racconto di ciclovacanza: In bici lungo il Danubio sulla ciclabile Passau-Vienna, effettuata l’estate scorsa da un gruppo di soci. Con l’ausilio di diapositive abbiamo percorso questo splendido tratto di fiume facendo sognare un po’ tutti e con

la speranza di poterlo ripetere.Nel terzo incontro venerdì 5

marzo, sempre presso il “Cen-tro Anch’io” di Oriago, via Lago di Misurina, è stato presentato un secondo racconto di ciclovacan-za: Copenhagen e il nord della Danimarca.

Se qualcuno fosse interessato a ripetere con noi la Passau Vienna quest’estate, si faccia sentire!

[email protected]

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un mese in Patagoniadi Paolo Bastianello

La Patagonia è una terra che mi ha sempre affascinato. Se-pulveda, Chatwin e Coloane con i loro racconti mi hanno indotto a sognare che un giorno sarei andato anch’io a visitare quei luoghi incantevoli. L’anno scorso il sogno è diventato realtà. Da solo e in completa autonomia, fattore che mi permette di fermarmi in qual-siasi momento, poiché le zone abitate sono molto distanti tra loro, ho programmato di percorrere la Carretera Austral in bicicletta.

Il viaggio è iniziato a Puerto Montt, città portuale che si trova a sud del Cile. Qui comincia il Camino de Penetracion, una strada la cui costruzione è iniziata nel 1976 dal dittatore Augusto Pinocet e che è lunga 1250 Km.

La pioggia in quei luoghi solitari è una compagna costante. Il freddo del mattino e il vento mi preoccupavano un po’ ma il grande desiderio di percorrerla mi ha fatto passare la paura. Sul traghetto per Chaiten ho incontrato altri tre ciclisti: Dietmar tedesco, Diego spagnolo e Nino italiano. Con quest’ultimo hoinstaurato un rapporto di vera amicizia che ci ha accompagnato per il resto del viaggio. Lungo la strada abbiamo trovato per-sone gentilissime, come quando ci siamo fermati a Villa Amen-gual, dove abbiamo mangiato presso una famiglia dell’ottimo ”cordero” (agnello) alla griglia e del pane appena sfornato. Ac-canto alla stufa c’era una bambina splendida, Laura, che pos-sedeva solo due giocattoli e la gatta Carlotta che le stava sempre vicino. Quella famiglia, felice anche se viveva in un an-golo sperduto della Patagonia, esprimeva serenità e dolcezza. Mi sono reso conto che vivere in un contesto naturale così ric-co e pieno di colori rende l’essere umano più socievole e libero.

omaggio a Pierangelo Bertolidi Alberto Cresti

Pierangelo Bertoli ci ha lasciato nell’inverno del 2002. Faceva parte di quella categoria di persone per le quali il film Figli di un Dio Minore rende bene l’idea. Era un diversamente abile e, visto addosso a lui, questo termine calzava particolarmente bene. Era di fatto un cantautore diverso, un gradino sopra a tanti. Anche se gradini, lui non ne poteva salire perché viaggiava in carrozzella.

Non voglio di lui ricordare qui le splendide canzoni (da Eppure soffia a A muso duro): per questo basta cliccare il suo nome in un qualunque motore di ricerca via internet. Voglio solo ricordarlo perché credo che non gli venga reso il giusto merito: uno come lui meriterebbe almeno un parco a suo nome in ogni città. Ma vedo sempre meno parchi in giro e nessuno che si chiami Parco Bertoli o parco Eppure soffia, nonostante questa canzone sia stata, almeno per me, l’inno delle uscite giovanili da boy-scout.

Sono un po’ contrariato per questo e non capisco per quale motivo a cantautori, anch’essi deceduti non in tarda età, quali De Andrè, Tenco e Gaetano si dedichino ampie retrospettive e via di-cendo e per Pierangelo ciò non accada. Mi chiedo: oltre ad essere considerati diversi nella vita è necessario sentirsi diversi anche in morte?

Pierangelo, pur non potendo pedalare, aveva negli occhi la luce del ciclista. Viaggiava su ruote benché fossero quelle della sua carrozzina: era forse per questo che le sue canzoni filavano lisce e ti pompavano sangue nel cuore? Da ciclista si deve essere grati a persone come Pierangelo se in tante città si progetta la viabilità pensando a quelli con le sue ruote: certi scivoli servono tante volte anche a noi ciclisti. E d’altro canto personalmente sono felice se nelle città in cui esistono le piste ciclabili vedo circolare, insieme a noi ciclisti, anche carrozzine e carrozzelle.

Anni or sono, una splendida pubblicità venne affissa sui muri di Roma ma credo anche di altre città d’Italia. Era un cartellone dell’Associazione Italiana Ciechi, e diceva: “Non metteteci le ruote tra i bastoni”, con sullo sfondo centinaia di vere fotografie di au-tovetture parcheggiate sui marciapiedi sino a stringersi addosso ai muri senza lasciare possibilità di passaggio al resto del mondo, quello dei pedoni. Allora mi accomuna a Pierangelo ed alle mamme di tutto il mondo il grido disperato: “Non metteteci le ruote tra le ruote!”

gelatolandiavia Miranese178/a041 5440643

chiuso il giovedi'

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ciclo&

libri

Nel 2010 si può parlare di Ri-voluzione Bici?

In Italia sembrerebbe di sì, a tutt’oggi la bicicletta pur essendo nota per le sue proprietà posi-tive di essere un mezzo a energia muscolare, a impatto zero, che di-minuisce l’inquinamento acustico ed atmosferico, fa bene al clima, fa bene alla salute, previene e cura l’obesità, non ha ancora raggiunto la giusta popolarità.

Silvia Zamboni, nel suo recente libro “Rivoluzione bici. La mappa del nuovo ciclismo urbano” at-traverso le voci di esperti, asso-ciazioni, blogger, movimenti ru-spanti, amministratori pubblici e protagonisti delle nuove tendenze (dal bike sharing al critical mass, ai pony express in bicicletta, alle ciclofficine popolari), ricompone il puzzle del popolo della bicicletta e cerca di dare delle risposte ai quesiti dei ciclisti e cicliste urbane e agli amministratori delle città, che non sempre riescono a favorire l’uso della bici pur riconoscendo le potenzialità e la sua positività quale mezzo non ingombrante ed

elegante al pari di chi lo usa, vera interessante risorsa per il turismo anche nelle città d’arte.

Ma com’è possibile dare ai ciclisti urbani il giusto valore e perché i ciclisti non sono visti in modo attra-ente quando ogni giorno si avven-turano nelle città? Come diffondere una cultura della bici e di un stile di vita più salutare? Come favorire per esempio l’uso della bici negli spostamenti casa-scuola o casa-lavoro? Come proteggerla dai furti, uno degli assilli dei ciclisti, insieme a quello della caccia al palo libero a cui attaccarla? E come si può ren-dere più sicura la circola-zione dei ciclisti nei centri urbani, aldilà della realizzazione delle piste ciclabili, che non sono la soluzione adatta a tutte le situazioni? Quali politiche e interventi hanno realizzato le città amiche della bicicletta, in Italia, Europa e Usa, da cui prendere e-sempio? Silvia Zamboni cerca di investigare su questo fenomeno, e offre una panoramica di interventi già attuati e di proposte operative in altri posti in Europa e un ristretto numero di città anche in Italia.

Rivoluzione bici.La mappa del nuovo ciclismo urbanodi Silvia Zambonied. Ambiente, Milano 2009Prezzo 12 €Recensione a cura di Germana Prencipe, referente Gruppo-Scuola AdB Mestre

Con il patrocinio del Comune di Mirano

GIRAMONDO 2010 Racconti e immagini di viaggio presso ARCAM Centro Civico “A.Masenello” Via Paganini 2/b MIRANO ore 20.45 - INGRESSO LIBERO in collaborazione con:FIAB – GIS ciclisti e pedoni MIRANO 25 / 2 dalle terre di Fellini alle Dolomiti CICLOVACANZE E PACE con FIAB - Amici della bicicletta 11 / 3 la Turchia secondo me commento di Guido Furlan, foto Guido Furlan e Claudia Zanetti 25 / 3 New Zealand,viaggio nella terra di mezzo di Sandro Sedran e Simona Tuzzato 08 / 4 l’energia che vien dalla montagna compatibilità con gli ecosistemi acquatici ? di Eriberto Eulisse 22 / 4 Sichuan – Cina di Aldo Gabbana e Lucialba Fiorese 06 / 5 girovagando in Algeria e Spagna tra deserti e mulini a vento di Maria Grazia Brusegan e Massimo Baldan 20 / 5 da Passau a Vienna la ciclovacanza per tutti di Alberto Fiorin, FIAB e Scavezzon Biciclette

ARCAM presso Centro Civico “A.Masenello”Via Paganini 2/b - MIRANO VE orari segreteria: lunedì 9.00-11.00, giovedì 17.30-19.00tel. 041-5701662 e-mail: [email protected] sito web: www.arcam-mirano.it

foto di Marina Brendolan 1° premio

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L’idea poteva sembrare stravagante, poteva rivelarsi la “morte” di Ruotalpina …

Di solito per crescere, un club cerca di unificare anche idee ed esigenze diverse affinché il gruppo all’esterno sembri il più pos-sibile monolitico, un solo obiettivo, una sola guida!

Invece noi abbiamo provato a fare il contrario: per crescere, per aumentare l’attività e la soddisfazione dei soci, ci siamo di-visi! In tanti gruppetti, autonomi, ognuno con i propri program-mi, con i propri orari, con le proprie foto, con un capo-gruppo o referente.

Ecco allora il gruppo “Esploratori del Martedì”, di cui zoccolo duro sono due fratelli ristoratori che chiudono il loro locale, Ca’ Delle Anfore, di martedì ed attorno a loro raccolgono turnisti, pensionati, chiunque sia libero in quel giorno, sapendo che ci saranno percorsi impegnativi ma sempre nuovi e sorprendenti. La conoscenza del territorio di questo gruppo è ormai così capil-lare che, per trovare nuovi percorsi, si spingono talvolta fuori regione, od addirittura fuori confine, nella vicina Slovenia.

Assai diverso è il gruppo degli “Amici Padovani” che normal-mente escono di mercoledì o giovedì, a mesi alterni: in questo caso, il programma è già definito ad inizio anno (il loro piano ferie include i giorni stabiliti per le uscite); ovviamente si ag-giungono anche qui pensionati e turnisti e, come risultato si formano gruppi di 20 – 30 persone che, anche se di forze assai diverse, procedono assieme, disciplinatamente e solidalmente, garantendo assistenza meccanica a tutti e senza mai spazien-tirsi per i ritardatari. A gita ultimata, non manca mai il gran finale eno-gastronomico, a volte gestito in proprio con furgoni attrezzatissimi da cui esce ogni ben di Dio oppure a ristorantini, accuratamente scelti da soci intenditori, che forniscono ottimi pranzetti a prezzi sempre contenuti.

Avete mai pensato che alcuni potrebbero preferire l’uscita nel giorno di Sabato per poter dedicare la Domenica alla famiglia?… un gruppo Ruotalpina lo ha realizzato! “Quelli del Sabato mat-tina partendo presto ...” hanno la caratteristica di partire di buon mattino e puntare di norma alle colline e Prealpi Venete (Can-siglio-Visentin-Cesen-Grappa), più rapidamente raggiungibili, in modo da poter tornare abbastanza presto per trascorrere con la famiglia il Sabato pomeriggio, oltre alla Domenica. Ogni tanto però si concedono qualcosa di speciale, partono sempre presto ... ma tornano tardi ed allora sono escursioni mitiche: Pale di san Martino – Val Travenanzes – Travesata dei Cadini, solo per citarne alcune.

E la domenica ? Non poteva proprio mancare il gruppo “I tran-quilli della Domenica” che alla mattina dormono un po’ di più e che alla sera tornano più tardi per dedicare ad escursioni, anche di buon livello, tutto il tempo che ci vuole. Non disdegnano il ri-storo nel rifugio o nella trattoria tipica a fine salita, una sosta al sole, due parole con i montanari che raccontano volentieri delle loro montagne.

Immagino le perplessità dei lettori: perché allora si continua a parlare di “un Club” Ruotalpina che cresce, che è sempre più attivo? Non sarebbe più corretto parlare di tanti Club, vogliamo chiamarli Ruotalpina Martedi – Ruotalpina Sabato? … certo una

RUOTALPINA un Club con molte anime e un sito:www.ruotalpina.it

di Luigi Zanon, Presidente Ruotalpina

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spiegazione è necessaria !Ruotalpina ha un unico Diret-

tivo con Presidente, Luigi, Vice e Segretario, Gabriele, ed i refe-renti dei vari gruppi ai quali si fa riferimento per tutte le iniziative comuni (divisa sociale – tessera-mento – incontri in sede (come quella degli Amici della Biciclet-ta). Ma è unificante soprattutto lo spirito con cui si pedala, perché tutti i gruppi sono:

– aperti, si accetta chiunque (magari invitando ad iniziare con il gruppo che fa gite meno impe-gnative)

– non agonisti (se uno vuol far gare, troverà sicuramente altri club)

– solidali (se qualcuno è in difficoltà, ha un problema mec-canico, viene sempre soccorso e aiutato)

– prudenti (valutando le dif-ficoltà del percorso e le con-dizioni meteo, consigliando l’equipaggiamento più adatto).

Tutto ciò ancora non basta per spiegare il successo di questa “di-visione”; bisogna riconoscere che, senza il web, tenere unito e far crescere un Club così frazionato, non sarebbe stato possibile; bas-ta però entrare nel nostro sito www.ruotalpina.it, perché sia subito chiaro come funziona; basta cliccare su alcuni link per ritrovare lo spirito unita-rio di Ruotalpina:

1) nella colonna di sx il link “Percorsi Certificati” rinvia ad uno spazio in cui tutti i soci pubblicano i loro itinerari, nel rispetto di alcu-ni parametri ben precisi tra cui la valutazione del grado di difficoltà (soggetti a controllo degli esperti prima della pubblicazione). No-tare che ogni Percorso Certifica-to, oltre alla scheda tecnica, deve mettere a disposizione anche la traccia GPS per cui, ad esem-

pio, i “Tranquilli della Domenica” possono farsi un giro caricato da “Quelli del Sabato mattina”… solo impiegandoci qualche ora di tem-po in più;

2) sempre a sx, altro link molto cliccato è il “Foto Gite”; anche qui, sotto la supervisione di un mo-deratore, ogni gruppo propone le foto più belle e gli altri possono già “viaggiare” con la fantasia per poi più concretamente organiz-zare un’uscita negli stessi luoghi (troveranno la traccia sui PC Ruotalpina);

3) ma il link sicuramente più cliccato della home è in alto a dx, il “FORUM RUOTALPINA” dove i vari gruppi si incontrano, propon-gono, progettano …ogni giorno della settimana è disponibile, an-che i giorni finora inutilizzati: hai il Venerdì libero e non ci sonouscite programmate? Regi-strati liberamente e fai il LOG-IN, a questo punto scrivi la tua proposta, come ad esempio:

Titolo: “Venerdì 30 aprile a Susegana”.

Breve scheda tecnica: “ 30 Km – 500 m di dislivello circa – ster-rato buono – ambiente collinare – di media difficoltà - tempo di per-correnza 4 ore (soste escluse).

Ritrovo: “Mestre park Decath-lon ore 7:30 – rientro previsto a Mestre per le 17 circa”.

Qualche libero commento, ad esempio: “visita a 2 castelli me-dioevali – sosta in trattoria per spuntino a base di sopressa e buon vino …”.

Scrivi anche mail e telefono per un contatto diretto … è fatta, basta attendere le risposte (a-desioni o controproposte).

Se poi trovi altri compagni di pedalate con il Venerdì libero che richiedono le stesso tipologia di gita, ne potrebbe venir fuori un nuovo gruppo da aggregare a Ruotalpina:

“Quelli che escono il Venerdì solo se non piove !”.

Un altro particolare: maglietta e tessera solo a 10 € per tutto l’anno, senza altre spese per iscrizione a gite, e sei dei nostri!

Ti stai chiedendo cosa succede se una settimana sarai libero la domenica anziché il venerdì? Guarda nel forum cosa “bolle in pentola” per la domenica e se ti va, scrivilo nel Forum o prendi contatto con il referente della domenica e vieni con noi: sarai il benvenuto!

Ciclostile:istruzioni per l’invio degli articoli:di Umberto Vio

Per facilitare il lavoro della

redazione, nei limiti del possibile, inviate il materiale nel seguente modo:

-l’articolo in allegato Word sal-vato in formato .doc con la firma di chi lo scrive – il testo con car-attere Arial altezza 10

–le foto in allegato con una definizione di almeno 1,00 MB (dimensioni più basse non dan-no garanzia di una buna ripro-duzione) mai comprese nel testo e mai zippate poiché perdono definizione.

Dal numero 47 il nostro pe-riodico ha una casella di posta elettronica tutta per sè. Inviate le vostre e-mail a:

[email protected] per la collaborazione!

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SAMARCANDA COSE BELLE DAL MONDO - Via Verdi 37 Mestre tel. 340 - 8544265 - 20%

Quarto concorso fotografico

Anche quest’anno Ciclostile bandisce il concorso fotografico, con il tema:

Viaggiare in bicicletta

Il numero massimo è fissato in 5 foto da presentare in formato JPG,

con almeno la definizione di 1 Mb.1° premio: una ciclovacanza di due giorni,

2° premio: un libro, 3° premio: capo associativo.

La partecipazione al concorso è riservata ai soci, le immagini possono essere di ciclovancanze associative,

o di viaggi organizzati in proprio, la bicicletta è la protagonista.

Inviate le vostre foto entro il 1 novembre 2010 all’indirizzo di posta elettronica:

[email protected]