Mensile - Anno 18° N. 142 - Turismo Itinerante

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Mensile - Anno 18° N. 142

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Isa Grassano, Antonella Fiorito,

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TURISMOall’aria aperta

Editoriale

di Giuseppe Continolo

Mezzo pienoo mezzo vuoto?

“P ossiamo battere la crisi?Non sarà facile, ma larisposta è sì. Se sapremo

guardare l’Italia con occhi diversi daquelli delle agenzie di rating, con l’af-fetto e la curiosità necessari a cogliere inostri tanti talenti”. Parole di ErmeteRealacci, presidente onorario diLegambiente, pronunciate durante larecente presentazione del suo libro“Green Italy”. Siamo d’accordo con lui,la crisi si può battere: basta non gettarela spugna, basta continuare a crederenella cultura del turismo all’aria aperta,inteso come stile di vita.Un modo per diffondere le nostre idee ei nostri prodotti consiste sicuramentenel non sospendere le iniziative promo-zionali, partecipando soprattutto aquelle che si basano sul contatto direttocol potenziale cliente: le fiere. Dall’iniziodell’anno se ne sono succedute, se nonandiamo errati, ben otto dedicate,almeno in parte, al business del turismoitinerante. Per chi non le ricordassetutte, le riepiloghiamo: ha aperto ledanze TOUR.it a Carrara (14-22 genna-io 2012). Sono poi seguite Big Blu-Outdoor Experience a Roma (18-26 feb-braio), Liberamente a Ferrara (25-26febbraio), Italia Vacanze a Novegro (2-4marzo), Gitando a Vicenza (22-25marzo), Vacanze Weekend a Padova (31marzo-1° aprile), Tempo Libero aBolzano (28 aprile-1° maggio) e gitan-do.all a Vicenza.Come interpretare questo fiorire di ini-

ziative, tutte molto frequentate sia dagliespositori che dal pubblico? Speranzadegli espositori di rilanciare un mercatoancora in fase di stagnazione abbinataa una domanda incerta tra la semplicecuriosità e la reale voglia di turismoall’aria aperta? I riscontri sono contrad-ditori. C’è, come sempre, chi vede il bic-chiere mezzo pieno e chi al contrario lovede mezzo vuoto.La crisi ancora in atto insieme a un cari-co fiscale al limite della sopportabilità ea costi in sensibile aumento di carbu-ranti e autostrade non inducono certa-mente a ben sperare. La fine del tunnelsembra ancora lontana. Resta il fatto che, comunque, in moltihanno potuto apprezzare il fascino delturismo all’aria aperta e… al di là ditutto, un giorno entreranno nella sededi un concessionario e firmeranno unordine d’acquisto (se non l’hanno giàfatto).

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4 TURISMO all’aria aperta

pag. 127

Terme Catez,benessere in Slovenia

Editoriale pag. 3

Botta e Risposta pag. 6

News pag. 8

Attualità- Divertimento assicurato nei parchi dell’Emilia Romagna pag. 24- Alla ricerca di una vacanza “diversa” pag. 30- Il turismo accessibile evolve e conquista nuovi spazi pag. 34- Dall’età di 17 anni è possibile guidare se accompagnati pag. 36

Informazioni dalle aziende pag. 40

On the road- L’anno titanico di Belfast nel nome di Guglielmo Marconi pag. 46- A Parigi con Woody Allen fra passato, presente e futuro pag. 50- Lisbona: un saliscendi di felicità pag. 56- Pasqua in Terrasanta pag. 62- Un giardino all’italiana, uno stimolo alla fantasia pag. 66- Sulla Via Claudia Augusta la primavera si respira in bici pag. 72- Puglia Imperiale: sulle orme della storia pag. 76- Mito, storia, archeologia e tradizioni rurali nel Cilento pag. 80- In Sardegna alla ricerca di un diverso rapporto

con la natura pag. 88

On the road in breve- FRANCIA- Camargue pag. 94- MONTECASSINO - Vivace spiritualità ciociara pag. 96- PUGLIA - Alberobello, un paese unico pag. 98- Io respiro... CENTRO CLIMATICO PREDOI pag. 100

Benessere- TRENTINO- Terme di Comano pag. 102

RUBRICHE- Prossimi appuntamenti pag. 104- L’opinione di... Beppe Tassone pag. 109- Eventi e mostre pag. 110

Assicurazioni e dintorni pag. 116Village for all pag. 118ACTItalia Federazione pag. 120 Confedercampeggio pag. 121

La Vetrina pag. 122

Sommario

46L’ANNO TITANICO DI BELFAST NEL NOME DI GUGLIELMO MARCONI

50A PARIGI CON WOODY ALLEN FRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

72ULLA VIA CLAUDIA AUGUSTA LA PRIMAVERA SI RESPIRA IN BICI

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6 TURISMO all’aria aperta

Botta e Risposta

Sulla newsletter n.48 c'è un articoloredazionale dal titolo "Livorno: unastoria infinita" (qui: http://www.turi-smoallariaaperta.com/2012/03/14/livorno-una-storia-infinita/) cui ANCC(Associazione Nazionale Coordina-mento Camperisti) ha risposto con unfile dal titolo "Livorno divieti e oneri29/03/2012”, all'interno del quale apagina 9 c'è il pezzo "I Paolini diturno".Confermo che è mia opinione che ilCoordinamento (ANCC) non sia statoefficace a Livorno con i suoi "cavilli dibattaglia" e con la sua "mobilitazionegenerale", non bastava la circolare277? Se avesse ragione a rivendicareil merito, come risultato dovremmoregistrare la revoca dell’ordinanza el’annullamento in autotutela dei verba-li. Invece il risultato è che il Comune haannullato l’ordinanza, ma si è difeso

contro i ricorsi. Manca quindi un nessologico per attribuire il merito ad ANCC. Ciolli mi attribuisce il titolo di “Paolinidi turno” che si infila nella notizia,senza far caso che ho dato notizia dellasentenza prima di lui qui:http://www.camperlife.it/news_2679_Livorno-Brutte-notizie.html e via mail adiverse testate. Io l'8/3 lui il 10/3. Li hobruciati sul tempo. Seguivo la notiziada fonte diretta. Questa cosa è dunqueuna gratuita e infondata provocazionenei miei confronti, una caduta di stile.Se questa è l'immagine che ho provo-cato in Ciolli, il confronto tra il GDP eANCC all'udienza del 5/3 l'ho immagi-nato come il confronto tra Totò eCarluccio nel film "Un TurcoNapoletano". Grandi proclami ma poiin fin dei conti... RESPINTO.Al contrario di ANCC, APC Anfia hafatto una significativa attività di rap-

presentanza politica, degna di unaassociazione, rifuggendo da velleitariatteggiamenti di contrapposizione,rivendicando il merito della soluzione(revoca ordinanza) con mail del1/2/2012. Per tutti questi motivi logiciè mia opinione che il merito sia daascrivere ad APC Anfia; brava! Penso poi che ANCC sbagli a dire che"il Giudice di pace Avv. EmanuelaErcolini si presenta in udienza senzaaver letto il ricorso e senza analizzare idocumenti, chiede lumi e in pochiminuti matura la decisione". Mi parequesta una pezza peggiore del buco,un'ulteriore caduta di stile che secondome è poco rispettosa sia dellaDottoressa Ercolini, sia dell’Avv.Brunetti che per quanto a mia cono-scenza invece è stata in udienza svol-gendo a pieno il suo ruolo professiona-le. Il fatto è che quell’Ufficio del GDP

N ella “Newsletter” n. 48 di“Turismo all’aria aperta”abbiamo pubblicato un com-

mento di Antonio Crescenzo Morelli,noto opinionista del nostro settore, aproposito di una sentenza del Giudicedi Pace di Livorno in merito alle multeconseguenti alla nota questione solle-vata dai Vigili del Fuoco di Livorno,secondo la quale le autocaravan sareb-bero mezzi di trasporto pericolosi. Lasentenza ha dato torto al ricorrente,assistito da un avvocato delCoordinamento Camperisti, motivandola decisione con la constatazione chel’ordinanza sindacale di divieto di sostapresa dal Comune, in ossequio a quan-to rilevato dai VV.FF, era in vigore nelmomento in cui il fatto è stato accerta-to; non sarebbe quindi fondata la tesisostenuta dalla difesa, secondo laquale sia l’ordinanza che il rapporto deiVV.FF sarebbero stati successivamenteritirati, con la conseguente perdita diefficacia dei provvedimenti presi nellemore. La sentenza non è piaciuta alCoordinamento Camperisti, che se l’èpresa con il Giudice di Pace, accusan-dolo di aver deciso senza neanche con-sultare gli atti. A.C. Morelli ha com-mentato questa presa di posizione conla seguente frase: “il Coordinamento

Camperisti mastica amaro essendosibeccato una sonora sconfitta, che, tral’altro, evidenzia senza ombra di dub-bio che la revoca dell’ordinanza èdovuta soprattutto all’intervento diAPC Anfia; altrimenti, perchè mai ilComune di Livorno non avrebbe accet-tato le argomentazioni prodotte in giu-dizio dal Coordinamento?”.L’intervento di Morelli ha scatenatouna dura polemica con ilCoordinamento Camperisti i cui conte-

nuti posso essere letti nel loro sito,essendo difficilmente riepilogabili inpoche righe. Sottolineiamo soltantoche Morelli, e io con lui, siamo statidefiniti dei “Paolini”, vale a dire comecolui che interviene indebitamentenelle trasmissioni televisive, facendoarrabbiare, e non poco, i giornalisti cheinviano i loro servizi. Come ulteriore contributo al dibattito,pubblichiamo la lettera con la qualeMorelli intende chiudere l’argomento:

Livorno, una storia infinita

Paolini, Carluccio e Livorno

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Botta e Risposta

aveva emesso già una precedente sen-tenza sfavorevole alle tesi di ANCC (qui:http://www.scribd.com/doc/84850347/I-sentenza-Livorno-Via-Minghi), e perquanto risulta a me, la DottoressaErcolini conosceva la vicenda. L'unicacosa che dovrebbe stupire, quindi, è lostupore di ANCC.Un GDP può essere smentito nei gradidi giudizio successivi e ci si aspetta cheANCC faccia ricorso, ma l’esito favore-vole non è scontato. Né a Livorno né aCagliari. In bocca al lupo. Seguirò,come il rinvio a Sondrio. Alla fine il veropunto da discutere è se sia utile ai cam-peristi l'affannosa strategia dei rincorsibasati sul CDS attivabile solo dopo cheun comune ha emesso un’ordinanza econ il presupposto che occorre unamulta. Ma secondo Ciolli è una marato-na che si vince al traguardo e questasarebbe solo al primo km. Ricordo allo-ra a Ciolli e ad ANCC che due "camper-atleti" (Calzedda e Mereu) hanno giàcorso e perso due maratone inCassazione e il primo ha corso con lamaglietta di ANCC (quihttp://www.scribd.com/doc/86377584/Sentenza-Cassazione-Orosei-Calzedda).Quindi non è vero che siamo al primokilometro, è dagli anni ’80 che ANCCcorre…e non si vede il traguardo. Si stacorrendo in direzione sbagliata o si staapplicando la filosofia di Coelho e ci si èinnamorati del cammino perdendo divista la meta? E' giusta questa strate-gia? Credo che gli iscritti di ANCC deb-bano porsela questa domanda.Infine, non seguo Ciolli, quando diceche "una simile frase, al contrario,sarebbe comprensibile se fatta da unsoggetto vessatore e anticamperista". Io, semplice camperista, giudico anti-camperista chi, con il CDS in mano, simostra arrogante con i comuni, preten-dendo la sosta del mezzo con il fine sot-tinteso di farsi le ferie nei parcheggi epretende poi di definirsi anche “turista”.E' un "cavillo di Troia". Non è un turistae non lo dico io. Lo dice la CommissioneEuropea . Sono questi soggetti quelliche io giudico veri anticamperisti.Servono "porti di terra" per definirsituristi. Non ho difficoltà infine a confrontarmipubblicamente con Ciolli e ANCC sualcuni temi riguardanti il CDS, dibattutioggi e in passato. Forse verrà fuori chel'arroganza di certi possessori di camperin realtà è pura ignoranza.

Antonio Crescenzo Morelli

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News

8 TURISMO all’aria aperta

Seminario Arca Academy “Scienziati in Azienda”

“U na promessa mantenutae una nuova risposta a unmercato che oggi più che

mai ha necessità di un approccio profes-sionale a 360 gradi, che non si fermi allavendita di veicoli, ma che sappia garan-tire competenza e professionalità nelseguire il sistema camper per tutto il suociclo di vita”. Questo è il commento diSarah Monaco, responsabile del ServizioCustomer Care Arca, al termine dellagiornata Arca Academy che ha vistoprotagonisti gli uomini e le donne delleofficine della Rete Arca Italia. Il seminario ha visto gli interventi dei

responsabili tecnici di Truma - leader neisistemi di riscaldamento - sulle novitàche stanno per essere lanciate sul mer-cato e sulle modalità di intervento neiveicoli Arca. Il Team Fiat Professional hapresentato in anteprima un corso di for-mazione e-learning rivolto alle conces-sionarie del nostro settore, tramite ilquale sarà possibile studiare e approfon-dire la conoscenza del Ducato Fiat Euro5. Da sottolineare il contributo fornito dalTeam Arca nello sviluppo di modelli digestione Arca-concessionaria, possibilicon i nuovi sistemi informativi adottati.

Miglioramento continuo anche perquanto riguarda l’ intervento diretto suimezzi: nuove tecniche semplificate, spe-rimentate e messe a punto in Arca pervelocizzare i tempi di lavorazione nelleofficine, ridurre gli sprechi, migliorare ilcontenuto professionale degli specialistiArca sul territorio.“La soddisfazione dei partecipanti ci sti-mola a seguire senza indugi la strada delServizio come nostro modo di intendereil rapporto con i Clienti”: è la conclusio-ne di Gloria Vetrano e del Team Arca,che rilancia il terzo appuntamento dellastagione 2011 -2012 Arca Academy.

Per una patente C1 «veicoli ricreativi»

L a Federation Internationale desClubs de Motorhomes, allaquale aderisce l’Unione Club

Amici, ha richiesto alla Commissioneeuropea la creazione di una patente C1“veicoli ricreazionali” per tentare dirisolvere il problema del carico utile; in

effetti secondo un’inchiesta realizzatanel 2008 dalla Federazione Francese, suparecchie centinaia di camper, l’80% diquesti circolerebbe in sovraccarico, cioècon un peso reale superiore al caricomassimo ammissibile per il veicolo inmarcia. Questa situazione è per lo piùdovuta al non rispetto da parte deicostruttori delle disposizioni della diret-tiva 95/48/CE (relativa al carico utile) edall’assenza di controlli circa la sua appli-cazione da parte dei poteri pubblici. La patente C1 “veicoli ricreazionali”, dicui è stata richiesta la creazione,dovrebbe permettere di guidare uncamper la cui massa è superiore a 3500Kg senza eccedere i 7500 Kg; compor-terebbe delle prove stradali identiche aquelle della patente C1 prevista dalla

direttiva del 1991 e ripresa nella diretti-va 2006; le prove di conoscenza sareb-bero invece purgate di tutto ciò cheriguarda il trasporto merci; infine, leattitudini fisiche richieste, controllatecon un esame medico, sarebbero quelledel Gruppo 1 e non del Gruppo 2; ineffetti secondo noi queste ultime sareb-bero sufficienti se si considera che sonoquelle attualmente previste per la guidadi un convoglio composto da un veico-lo di 3500kg e di una roulotte, che nelcomplesso può oltrepassare i 5000 Kgcon la patente BE.Per rendere più efficace la richiesta,l’Unione Club Amici propone una rac-colta di firme da effettuarsi nel corso diraduni e da proseguire nel Salone delCamper a Parma.

Sulla patente Confedercampeggio precisaEgregio Direttore,dopo aver letto la newsletter del 23/3n° 49 e il Suo interessante articolo“Per la creazione di una patente C1veicoli ricreativi”, mi fa piacere coglie-re l’occasione per colmare una Suainvolontaria dimenticanza.Infatti, secondo quanto scritto nellaSua newsletter, la FederazioneInternazionale dei Club di soli motor-caravan avrebbe in animo di racco-gliere firme per esaltare la richiesta diuna nuova patente “C1” per la guidadei motorcaravan del peso massimodi ben 7,5 tonnellate.Ebbene, sono ben contento di poter-le rammentare che la F.I.C.C., dopo il

famoso convegno internazionaletenutosi a Vicenza nel 2007 (conse-guente all’audizione dello scrivente,assieme al rappresentantedell’A.N.F.I.A., presso la CommissioneTrasporti del Parlamento Europeo nel2005), ebbe a presentare una propo-sta per poter guidare motorcaravan eauto più caravan con peso complessi-vo di 4,25 ton. Un peso decisamentepiù vicino alla realtà dei nostri autoca-ravan.E’ ben nota la decisione delParlamento Europeo, di recente ratifi-cata dal Parlamento Italiano, che con-sente – con effetto 1° gennaio 2013– di poter guidare, previo apposito

esame integrativo, auto con caravandi peso complessivo fino a 4,25 ton-nellate.Da “vecchio lupo di mare” Lei cono-sce benissimo la tenace opposizioneda parte della Germania ad offrireanaloga facoltà anche per gli autoca-ravan.Naturalmente la F.I.C.C. e le singoleFederazioni Europee sono sempreimpegnate nel tentativo di superare loscoglio tedesco, d’intesa con iCostruttori Europei e con le loro orga-nizzazioni E.C.F. (European CaravanFederation) e N.C.K.

Gianni PicilliPresidente Confedercampeggio

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Neewwss

“F rance Passion” com-pie 20 anni. Lafamosa guida fran-

cese che segnala le aziende agri-cole disponibili ad ospitare gratui-tamente le autocaravan di pas-saggio presenta la sua ultima ver-sione corretta e aggiornata.Sono oltre 1.700 le aziende pre-senti nella 20° edizione, 200 inpiù rispetto allo scorso anno.Tutte propongono soste tranquil-le e sicure per la durata di unanotte. In cambio, si avrà la possi-bilità di conoscere in modo piùapprofondito la realtà della cam-pagna francese, delle attività chevi si svolgono e dei prodotti dellaterra.Tutto quello che occorre saperesullo spirito che anima “FrancePassion” è raccontato nelle prime pagine della guida alle quali è opportuno presta-re molta attenzione.

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“France Passion”, una guidaalla sosta gratuita in Francia

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Neewwss

10 TURISMO all’aria aperta

Novità 2012: GreenStop 24 anche in Francia

G reenstop24 arricchisce il circui-to delle soste gratuite per icamper con una trentina di

aziende in Francia. La Francia è la terrapromessa dei nostri soci camperisti chela considerano un paese dove cultura,ospitalità e bellezza dei paesaggi viag-giano all’unisono con la bontà dellacucina e con la qualità dei prodottidella terra.“Pensiamo, sia un buon auspicio per ilfuturo e che il numero delle aziendefrancesi convenzionate con noi possaaumentare nel corso del 2012 . Io stes-so faccio parte di questa schiera diuomini sensibili alla cultura francese edi certo non posso esserne di meno,visto che mia moglie e mia figlia sonodi nazionalità francese ”. Questo è

quanto afferma Franco Staropoli,Presidente di GS24: “. Greenstop24 è una Associazione chepromuove il viaggio in camper e si ado-pera per creare un legame tra la cam-pagna e il turismo della mobilità, inte-so a rafforzare il rapporto con la natu-ra, la conoscenza del territorio e allostesso tempo sviluppare una relazionediretta tra produttori agricoli e consu-matori.Greenstop24 ha creato una rete di pro-duttori agricoli dove, in cambio di unpotenziale incremento di vendita deiprodotti aziendali, si consente la sostagratuita di 24 ore al camper e alla cara-van. Il circuito delle soste si estende suun territorio che comprende l’Italia euna parte della Francia e mira a coin-

volgere altre nazioni europee; almomento conta più di 200 fattorie inItalia e una trentina in Francia.L’iscrizione a Greenstop24 ha un costoannuo di 12? e si effettua direttamen-te online collegandosi al sito web:http://www.greenstop24.it. Le speseper la spedizione dei documentiammontano a 3?. Si ottiene la tessera di GS24 (valida perun anno a partire dalla data di emissio-ne) che permette di usufruire del servi-zio di sosta gratuita presso tutte leaziende del circuito. Il possessore dellatessera riceve altresì la password perso-nale per accedere alle pagine riservatedel sito web che permettono la stampain alta definizione dell’elenco delleaziende suddivise per regioni.

G randi festeggiamenti aGradara (PU) per celebrare il30° anniversario della fonda-

zione del Camping Club Pesaro. Lacerimonia si è svolta sabato 15 marzoall’ombra del Castello reso famosodalla tragedia di Paolo e Francescaimmortalata nei versi di Dante. Erano presenti oltre a numerosi socicon le rispettive famiglie, il presidentedel Consiglio Regionale delle Marche,Vittoriano Solazzi, il sindaco diGradara, Franca Foronchi, e l’assesso-re comunale al Turismo, Andrea deCrescentini.Hanno fatto gli onori di casa il presi-dente del Club, Alfredo Bonelli, ilvice, Sauro Sorbini, e il presidente“storico”, Nicola Manes che ha riepi-logato la storia del Club, ricordandosoprattutto che il Camping ClubPesaro è stato il primo a convincere la

Regione a emanare una legge cheregolamentasse il turismo itinerante,poi imitata da altri parlamentini regio-nali. Sono intervenuti per porgere gliauguri i presidenti di quasi tutti i Club

marchigiani.La manifestazione si è conclusa conuna cena, durante la quale è statapresentata (e mangiata) una grandetorta commemorativa.

Il Camping Club Pesaro compie 30 anni

60° anniversario per il Campeggio Club di Padova

I l 29 marzo sono iniziati ifesteggiamenti per il 60° anni-versario di fondazione

dell’Associazione Campeggio Clubdi Padova che si sono conclusidomenica 1 aprile. I numerosi parte-cipanti sono stati coinvolti in un

ricco programma di manifestazioniche prevedevano anche escursioni,visite al Salone fieristico “VacanzeWeek End” e serate conviviali.Il clou delle celebrazioni è stato rap-presentato da un convegno sultema “Strategie per il turismo itine-

rante”, al quale è intervenuto il pre-sidente di Confedercampeggio,Gianni Picilli.All’Associazione Campeggio Club diPadova la redazione di “Turismoall’aria aperta” desidera far perveni-re i migliori per un prospero futuro.

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Neewwss

12 TURISMO all’aria aperta

Tendenze e curiosità all’ITB di Berlino

E xploit del mercato asiatico, turi-smo responsabile, boom deiviaggi gay & lesbian e tecnologie

all’avanguardia: sono i quattro macro-trend che hanno caratterizzato all’ITBBerlin 2012, la più importante fieraeuropea dedicata al turismo giunta alla46esima edizione. ITB 2012 ha ripetutoil successo, registrato nelle edizioni pas-sate: l’affluenza ha superato del 20%quella del 2011, con 113.006 visitatoriprofessionali, quasi il 40% in arrivo dal-l’estero, venuti a incontrare 10.644espositori di 187 Paesi. Il 2012 sarà un anno importante per ilturismo: lo ha detto senza incertezzeall’ITB David Scowsill, presidente eamministratore delegato del WTTC,sodalizio internazionale di 100 uomini divertice delle grandi imprese del turismo,che come di consueto a Berlino haannunciato le stime per il 2012, elabora-te con Oxford Economics.Il turismo contribuisce quest’anno al Pilglobale del mondo con un volume d’af-fari di oltre 2.000 miliardi di dollari eoltre 100 milioni di posti di lavoro, più

2,8% rispetto al 2011. La crescita supe-ra quella dell’economia globale, chedovrebbe aumentare di un 2,5% medio.Ma i dati salgono a 6.300 miliardi di dol-lari e 255 milioni di addetti includendoanche l’indotto, e il contributo del turi-smo arriva al 9% del Pil globale, al 5%degli investimenti (con oltre 740 miliardidi dollari) e al 5% delle esportazioni, perun valore di 1.200 miliardi di dollari.Sul medio termine le prospettive sonoanche migliori, con una crescita mediaannuale dell’industria stimata al 4%l’anno fino al 2022: per allora il turismoimpiegherà – stima WTTC – 328 milionidi persone, il 10% del totale dei posti dilavoro sul pianeta. In primo piano, insie-me alla tecnologia, anche la sostenibili-tà, declinata nelle forme del turismoaccessibile, del rispetto dei diritti umani,della preservazione dell’ambiente, del-l’etica e della qualità.Quanto agli sviluppi locali, ecco qualchemacrotendenza individuata da i ricerca-tori di Oxford Economics. La crescita piùconsistente quest’anno si vedrà in Asiatra Sud e Nord Est del continente:

+6.7%, trainata soprattutto da India eCina, dove il potere di spesa crescenterinforza il prodotto domestico, aumen-tano gli investimenti; è, inoltre, in corsola ripresa del Giappone.Dopo il difficilissimo 2011 il Nord Africaora dà segni di recupero: il Pil del turi-smo nella regione dovrebbe crescere del3,6%. Meglio di tutto farà il Marocco(più 8,3%) più lenta la ripresa di Egitto eTunisia.Anche in Medio Oriente il Pil del turismocrescerà a fine anno di un 3%, malgra-do l’instabilità perdurante di alcuni Paesi.Il Qatar guadagna oltre il 13%. Bloccatadalla guerra civile la Siria, che da solavaleva il 14% degli arrivi internazionali inMedio Oriente.Molto debole la tendenza per le “econo-mie mature”, come le definisce il rap-porto del WTTC, che rimangono inaffanno. Più 1,3% il volume d’affari delturismo in Nord America, grazie allaripresa economica avviata a fine 2011.“Precaria” invece la prospettiva perl’Europa, dove solo lo slancio di Poloniae Russia consentiranno di contenere allo0,3% il calo del business del turismonell’Unione Europea, pressata dallemisure di rigore che tagliano il potere dispesa di fasce molto estese della popola-zione, «con grande incertezza sul futurodella “periferia Sud”: Grecia, Spagna,Italia e Portogallo».Il prossimo appuntamento con l’ITB èstato fissato da Messe Berlin dal 6 al 10marzo 2013. Il Paese partner ufficialesarà l’Indonesia.www.wttc.org - www.itb-berlin.de/ en

Bankitalia: quanto spendono i turisti stranieri in Italia

P ermane positivo il consunti-vo della nostra bilancia turi-stica nel 2011: secondo il

rendiconto di Bankitalia, infatti, lespese dei viaggiatori stranieri in Italiada gennaio a dicembre scorsi sonostate di 30,8 miliardi di euro, con unincremento del 5,3% sullo stessoperiodo del 2010, mentre la spesadei turisti italiani all’estero si è atte-stata sui 20,6 miliardi di euro con unaumento dell’1%.Sempre nel periodo gennaio-dicem-bre 2011, limitatamente ai viaggia-tori pernottanti, la spesa pro-capitegiornaliera degli stranieri, pari a 89

euro, è rimasta pressoché invariata(+0,8%); rispetto allo stesso perio-do, mentre quella degli italianiall’estero, pari a 79 euro, è aumen-tata del 6,2%.Sempre con riferimento ai soli viag-giatori pernottanti, la durata mediadel viaggio per gli stranieri è rimastastabile (7 giorni), mentre per gli ita-liani è in calo del 3,5% (9 giorni). Diconseguenza, la spesa pro-capiteper viaggio degli stranieri, pari a 631euro, è aumentata dell’1% e quelladegli italiani, pari a 681 euro, èaumentata del 2,5%.Preoccupa invece il forte rallenta-

mento di dicembre: secondo la rile-vazione mensile della Banca d’Italiasul turismo internazionale del nostroPaese, infatti, la bilancia dei paga-menti turistica ha presentato unsaldo netto positivo di 162 milioni dieuro contro i 216 milioni di eurodello stesso mese dell’anno prece-dente. Le spese dei viaggiatori stra-nieri in Italia, per 1.323 milioni dieuro, sono diminuite nel dicembrescorso del 9,1% mentre quelle deiviaggiatori italiani all’estero, per1.160 milioni di euro, si sono ridottedel 6,4%.

www.bancaditalia.it

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La Germania batte un nuovo recordcome meta per le vacanze

L a Germania resta meta apprez-zata per vacanze e viaggi d’af-fari e nel 2011 è stato battuto

un nuovo record rispetto all'anno pre-cedente con 63,8 milioni di pernotta-menti stranieri e 330,3 milioni di per-nottamenti da parte dei tedeschi stessi.Il sottosegretario parlamentare presso ilministro federale per l'economia e letecnologie, Ernst Burgbacher, ha evi-denziato l'ambizione di “voler supera-re nel 2012 la soglia dei 400 milioni dipernottamenti in totale”. Secondostime provvisorie da parte dell'UfficioFederale per la Statistica, si è registratoil 6% di pernottamenti in più da partedi ospiti stranieri rispetto all'anno pre-cedente. In totale ogni anno i turististranieri spendono circa 36,6 miliardi diEuro in Germania: il 28% di questi rica-dono sul trasporto aereo, il 26% suipernottamenti, il 15,4% sulla gastro-

nomia e l`11,5% su altri beni di consu-mo e servizi, fra l'altro lo shopping.Consapevoli di questi dati, siamo pron-ti allo sviluppo ulteriore del successogià raggiunto”.In questo trend s'inseri-sce anche il turismo dall'Italia, paeseche dopo i Paesi Bassi, la Svizzera, gliStati Uniti e la Gran Bretagna, è al 5°posto tra i mercati più importanti nelsettore turismo in Germania con unapercentuale del 5,1% dei pernotta-menti stranieri e un aumento di 6,4%di pernottamenti a dicembre 2011,mese in cui gli italiani visitano i merca-tini natalizi. Per il 2012, invece, sono previsti note-voli investimenti nel turismo congres-suale e MICE a livello internazionaleche dovrebbe incrementare ulterior-mente i viaggi d'affari verso laGermania L´ENGT, infatti, pone soprat-tutto la tematica “Green Meetings” al

centro della sua campagna di comuni-cazione internazionale, consapevoledell'alta qualità dei servizi di cui dispo-ne a livello internazionale. Il 2012lascia dunque ben sperare, almeno perquanto riguarda il mantenimento dellaposizione sul mercato europeo. Leaspettative rimangono alte e, se tuttoprocede nella maniera sperata, nel2020 si supererà la soglia degli 80milioni di pernottamenti da parte diospiti stranieri.

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14 TURISMO all’aria aperta

Quali sono le popolazioni più maleducate?

U n sondaggio di Skyscannerrivela quali sono le nazioniconsiderate tra le più male-

ducate. Italiani in top 10, ma megliodi francesi e tedeschi.Il viaggio rappresenta in generaleun’occasione per osservare quelloche ci sta intorno, inclusi gli abitantidei luoghi che stiamo visitando o inostri compagni di viaggio.Skyscanner, sito leader in Europa perla comparazione dei voli, ha indaga-to tra il popolo dei viaggiatori chie-dendo loro di esprimere una sceltasulla nazione considerata come la piùmaleducata. I risultati sono davverointeressanti.Oro, argento e bronzoAl primo posto ci sono i francesi che,forse accompagnati dalla loro ‘fama’di essere lamentosi, conquistano lamedaglia dei più maleducati, seguitisul podio dai russi, spesso considera-ti dagli operatori turistici come‘molto esigenti’. Terzi gli inglesi, ai

quali non manca mai la voglia di farefesta, ovunque. Ovviamente è soltan-to un sondaggio! ...Ma probabilmen-te, chi li ha votati, avrà avuto inmente qualche episodio sgradevolecapitato con persone provenienti daquesti paesi.Proseguendo nella top 10 ci sono itedeschi, noti viaggiatori provetti, mache comunque portano a casa lamedaglia di legno. Sempre molto inalto nella classifica, ci sono altri duepaesi che producono un importanteflusso turistico ovvero i cinesi e gliamericani, anche loro sanno benecome farsi notare.E gli italiani?Appena dopo gli spagnoli, ecco final-mente gli italiani e la loro grandevarietà di caratteristiche, regione perregione, paese per paese, ognunocon un approccio completamentediverso al mondo del turismo, allevacanze e alle popolazioni straniere.L’ottavo posto resta ad ogni modo

una posizione molto alta ‘tra i male-ducati’, ben distante distante, adesempio, dalle più pacifiche e graditepopolazioni thailandesi, filippine obrasiliane, tutte oltre il 30° posto.Il pacifico Nord EuropaAd esclusione degli inglesi, pratica-mente tutte le popolazioni nordichedell’Europa sono attorno ed oltre il20° posto, a conferma della lorofama di cordialità, ospitalità e buonaeducazione. Per esempio i danesisono al 25° posto, tra giapponesi ecanadesi.Classifica delle popolazioni più male-ducate, realizzata in base ai risultatiottenuti dal sondaggio di Skyscanner.“Qual è la popolazione più maledu-cata?”.Le nazioni più maleducate:1. Francesi - 2. Russi - 3. Inglesi4. Tedeschi - 5. Cinesi - 6. Americani7. Spagnoli - 8. Italiani - 9. Polacchi10. Turchi

Con il Tour Ticketle province di Bolzano e Belluno sono più vicine

U n unico ticket per i cinqueMessner Mountain Museumunirà le Alpi delle Province di

Bolzano e Belluno. Nasce il Tour TicketMMM, un biglietto cumulativo checonsente un singolo accesso in ognu-na delle cinque sedi, Firmian, Juval,Ortles, Ripa e Dolomites. È valido perun anno a partire dalla data di emissio-ne. Ma non mancano i pareri critici.Contrario al pagamento di un ticket supassi dolomitici è Reinhold Messner,che in un’intervista rilasciata aDolomiti.it in occasione della confe-renza stampa nell’MMM Firmian diBolzano dice – “le Dolomiti comePatrimonio Mondiale Unesco è unriconoscimento importante che nondeve essere sfruttato per questioni dibusiness. Sono d’accordo, invece, achiudere alcune aree nelle Alpi per farcircolare i ciclisti senza il traffico e losmog delle auto”. E riguardo alla crisieconomica che sta colpendo l’istitu-zione della provincia di Belluno e ilturismo, afferma “Il museo Dolomitesa Monte Rite non sta risentendo dellacrisi grazie ai numerosi turisti stranieri,

soprattutto dei Paesi dell’est dove sug-gerisco di promuovere il turismo. Mipiacerebbe incontrare il Governatoredel Veneto Luca Zaia e fargli capire ilvalore naturalistico e turistico dellamontagna veneta. La Regione Venetodovrebbe sostenere economicamentee con urgenza il turismo nelle Dolomitibellunesi”. Nell’MMM Firmian di Bolzano sonoesposte fino al 18 novembre 2012 leopere di Walter Tafelmaier che metto-

no in evidenza l’incontro tra la naturae la presenza dell’uomo sulle monta-gne da oltre 200 anni. Alla domanda “Le Alpi sono ancora sane e salve?”.“Purtroppo le cime delle Alpi altoatesi-ne sono a rischio – risponde Messner -Più sano e salvo il fondo invece delleDolomiti bellunesi che conservanoancora la naturale purezza anche incima per la scarsità di infrastruttureche permette a flora e fauna di ripro-dursi spontaneamente”.

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D allo scorso 1° gennaio, inapplicazione della Leggeregionale 19 del 2009 sul

riordino delle Aree protette, laProvincia di Torino ha acquisito lacompetenza su due nuove Aree: ilParco naturale della Rocca di Cavoure la Riserva naturale dei Monti Pelati edi Torre Cives. Si tratta di due acquisi-zioni importanti, che vanno ad arric-chire un ampio sistema di protezione,composto da Parchi e riserve naturalidi grande interesse naturalistico. La Rocca di Cavour è un imponenterilievo che emerge isolato nella pianu-ra alluvionale formatasi fra il fiume Poed il torrente Pellice. La cima appartie-ne al massiccio geologico del Dora-Maira. La vegetazione è rappresenta-ta in prevalenza da boschi. La fauna

terrestre è quella tipica delle zone pia-neggianti padane, con una interes-sante presenza di piccoli mammiferi(scoiattolo, ghiro, riccio, arvicole). Diparticolare interesse è l'avifauna,essendo la Rocca unico punto di rife-rimento nel raggio di 7-8 km. La Riserva Naturale Speciale dei MontiPelati e di Torre Cives è una ristrettafascia di circa 3 Km quadrati, situatanei Comuni di Baldissero Canavese,Vidracco e Castellamonte. I MontiPelati sono modesti rilievi brulli equasi spogli di vegetazione, incasto-nati all'estremità occidentale delleverdi colline dell'Anfiteatro Morenicodi Ivrea. Per saperne di più: http://www.pro-vincia.torino.gov.it/natura/protezio-ne_ambientale/aree

Due new entry nel sistema delle areeprotette della Provincia di Torino

La crescita del turismorichiede meno tasse

“L’ Italia è sempre statauna potenza nel campodel turismo. Il Paese sta,

però, perdendo posizioni per l’eccessi-va tassazione”. È quanto affermaAndrea Giuricin dell’Istituto BrunoLeoni, nel Focus “Turismo in Italia:meno tasse, non tasse di soggiorno”.«Nel settore turistico ci sono problemiche nel corso degli anni, al posto dirisolversi sono andati aggravandosi –ammette – Il patrimonio culturale eartistico è servito a poco di fronteall’incapacità di continuare ad attrarreflussi di turisti stranieri».Nel 2011, sempre secondo l’Istituto, illivello di tassazione italiano è risultatoessere “il più elevato del campione inanalisi, considerando anche la tassa disoggiorno che è stata introdotta nelleprincipali mete turistiche”. Rispetto al2007, dunque, «l’Italia ha peggioratola propria situazione competitiva, vistoche si è registrato un miglioramentonell’unico Paese in cui il peso dellegabelle era superiore a quello italiano,ovvero la Francia». Il grado di correla-zione tra tassazione e sviluppo del set-tore, inteso come numero di pernotta-menti in hotel, arriva al 77%.

“Laddove i balzelli sono più elevati – fanotare Giuricin – il turismo tende a svi-lupparsi molto meno. Per questa ragio-ne, il governo Monti dovrebbe prende-re in considerazione l’ipotesi di abbas-sare il livello di tassazione turistica”.

www.brunoleoni.it

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18 TURISMO all’aria aperta

A Roma la seconda edizione di FareTurismo Italia

P resso il Salone delle Fontanedell’Eur a Roma si è svoltoFareTurismo Italia, evento

dedicato alla formazione, al lavoro ealle politiche turistiche.10 università e business school e 50istituzioni, enti, organizzazioni nazio-nali di categoria, associazioni profes-sionali, agenzie per il lavoro e agenzieweb di orientamento alla formazionehanno consentito a migliaia di giovanidi conoscere l’offerta formativa postdiploma e post laurea, i fabbisogni e lacompetitività del mercato, mentremanager di successo hanno illustratole figure professionali dei singoli com-parti e le nuove competenze, orien-tando su professionalità richieste,sbocchi occupazionali, competenzeemergenti, prospettive di carriera.Oltre ai seminari di aggiornamento

professionale dedicati agli operatoridel settore, quelli sulla creazione d’im-presa rivolti a docenti, giovani studen-ti e adulti, gli stage aziendali e i collo-qui di selezione con aziende turistichee tour operator sono state le iniziativeche hanno fatto incontrare la doman-da con l’offerta di lavoro del settore.Renzo Iorio Presidente Federturismo

Confindustria, intervenendo alla con-ferenza di apertura, ha dichiarato chele imprese e le istituzioni devono dareun contributo determinante alla for-mazione rivolgendo particolare atten-zione ai licei professionali, per pro-spettare ai giovani il senso dell’alter-nativa.

Tania Turnaturi

Nasce il club “Amici dei Borghi Autentici”

L’ Associazione BorghiAutentici è una rete costi-tuita da comunità apparte-

nenti a svariati territori. Oltre 170 pic-coli paesi che collaborano in rete gra-zie all’impegno di amministratorilocali, operatori economici e sociali.In poche parole, un’organizzazioneche delle relazioni fa una risorsa fon-damentale. Per questo e altri motivi ènato il Club “Amici dei BorghiAutentici”. L’idea è quella di creareun luogo reale e virtuale in cui gliassociati appartenenti alla rete (citta-

dini, residenti e non nei comuni asso-ciati ed Enti) possano condividere ilpercorso di qualità di cui sono prota-gonisti, coinvolgendo tutti coloro chelo desiderano e che credono in unaltro modello di sviluppo, sostenibile,umano e radicato nella cultura pro-fonda del nostro Paese. Il Club hal’obiettivo di coinvolgere gli iscrittianche attraverso una effettiva parte-cipazione, richiedendo un contributo,a partire da 2 euro, che possa finan-ziare la start-up, farla crescere e per-mettere al club di camminare sulle

proprie gambe. È possibile contribui-re utilizzando la piattaformaEppela.com, dedicata proprio allestart-up e al finanziamento indipen-dente di questo genere di iniziative.Non si tratta ovviamente di un contri-buto a perdere, dal momento che gliobiettivi sono molto definiti e coin-volgono pienamente tutti coloro cheaccetteranno la sfida:1) gli aderenti riceveranno la Card delClub, che potrà essere utilizzata peracquistare prodotti e servizi nei bor-ghi associati;2) chi partecipa potrà contribuire allacreazione di un forum, che raccoglie-rà proposte per lo sviluppo e la cresci-ta, che, se fattibili, verranno diffusesu piattaforme regionali e nazionali;3) l’iscrizione servirà a creare unamailing-list referenziata per la promo-zione di offerte turistiche e vacanzenei Borghi e per l’acquisto on-line diProdotti dei BorghiL’obiettivo finale e ancora più ambi-zioso è, una volta consolidato ilnucleo fondativo, quello di lanciare ilClub fra i numerosissimi italianiall’estero, creando una rete di livellointernazionale, incardinata sulle pro-poste per una nuova crescita, che hanella tradizione e nelle radici territo-riali d’origine la propria linfa vitale.

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20 TURISMO all’aria aperta

Mi dispiace, non sapevo che...

V uoi sapere in quali posti nonè proprio il caso di fare l'au-tostop alzando il pollice o

dove un bacio appassionato in pub-blico potrebbe condurti in prigione?Ogni paese si distingue per abitudiniculturali e codici di comportamentodiversi che è sempre meglio conosce-re prima di mettersi in viaggio. Eccoperché LateRooms.com(http://www.laterooms.com/it ) hareso disponibile sulla sua pagina diFacebook LateRooms.com Italia, unaguida con consigli pratici e curiositàper evitare brutte figure all'estero.http://bit.ly/guidaPDFLa guida è il risultato di un'attivitàche ha coinvolto i fan diLateRooms.com su Facebook per 10

settimane con l’intento di creare IlGalateo del Buon Viaggiatore, evi-denziando i comportamenti da segui-re e da evitare in 10 paesi diversi. Laguida del Buon Viaggiatore è ora sca-ricabile online e disponibile a tutti gliappassionati di viaggio dalla paginaFacebook di LateRooms.com Italia. Eccone qualche estratto: - Nel Regno Unito: al pub si usa offri-re da bere a turno a tutte le personeche fanno parte del tuo gruppo.Ricorda quindi di non avvicinarti albancone con i soldi contati solo per iltuo drink! - Negli Emirati Arabi: tocca, passa eaccetta qualcosa solo con la manodestra, usandola anche per mangiare.La sinistra e’ considerata sporca!

- In Iraq, al momento di offrire unregalo, ricordati di porgerlo conentrambe le mani. Da evitare: - In Cina: se con la bacchetta lascicadere nel piatto un pezzetto di cibo,non prenderne un altro subito dopo,ma scegli lo stesso. Mai mollare alprimo tentativo! - In Giappone: non soffiarti mail ilnaso in pubblico. E’ considerato dicattivo gusto! - A Singapore: al momento dei saluti,gli abitanti di Singapore non usano ilcontatto fisico con persone dell'altrosesso. Niente baci e abbracci! È possibile consultare tutta la guidacompleta collegandosi a questo linkhttp://bit.ly/guidaPDF

L’ottava meraviglia del mondo

I l Monte Bianco con un dito? Sipuò, basta raggiungere la fra-zione di La Palud per comin-

ciare la più emozionante escursionesul Tetto d’Europa, grazie alle stori-che Funivie Monte Bianco. Solo 20minuti e davanti agli occhi si apreuno scenario da togliere il fiato.Con l’arrivo della bella stagione,tante le novità attorno all’OttavaMeraviglia del Mondo: i lavori perla realizzazione del nuovo impiantodi arroccamento, un cantiere acielo aperto di proporzioni titani-che, obbligheranno la società ditrasporto a fune a chiudere, dal 10aprile, uno dei tratti più noti dal-l’ascesa, quello che dal RifugioTorino vecchio porta a PuntaHelbronner, la celeberrima Terrazzadei Ghiacciai, a 3462 metri diquota, vera finestra spalancata sultetto d’Europa. Un passaggio inevi-tabile per consentire l’avanzamentodei lavori di una delle opere di inge-gneria più ardite e imponenti, la cuifine è prevista per il 2015. Un vin-colo che non impedirà di scopriretutte le bellezze d’altura del mas-siccio del Bianco. Un nuovo traccia-to infatti, il Sentiero dei Giganti,verrà reso accessibile proprio neimesi estivi e consentirà di raggiun-

gere dalla stazione del rifugioTorino Vecchio, il rifugio TorinoNuovo, che saprà stupire con la suameravigliosa terrazza sul Bianco a3335 metri di quota. La funivia, chefa vivere un’esperienza unica almondo, mantiene la sua fermataintermedia al Pavillon du MontFréty (2173 m). Qui camosci, stam-becchi, cervi e volpi sono di casa.Nell’Oasi Naturalistica è possibileammirare un ambiente alpino

ancora intatto, rappresentatoanche dal giardino botanicoSaussurea, il più alto e suggestivod’Europa. Una zona, quella delPapillon adatta anche a escursioni ecamminate: un sentiero porta alBelvedere del Brenva, a 2400 metridi quota, ma è possibile raggiunge-re anche la Peucca e la Capannadel Mulo tramite altri due sentierisegnalati.

www.montebianco.com

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Le SPA: paludi di debitiCome riferisce il periodico “Trademark Trends”, ilgrande successo delle Spa e la corsa ai centri benes-sere continuano nonostante la recessione abbia col-pito duro. PKF afferma che il declino dei centribenessere viene ormai confermato da tutti gli alber-gatori che hanno visto deteriorarsi i fatturati già nel2010 e perdere almeno il 10% nel 2011. Per il 2012PKF prevede una ripresa della domanda negli alber-ghi upscale e luxury, ma una ulteriore flessione delgiro d’affari per tutto il settore benesserein alberghi e resort. della famiglia italiana costereb-be mediamente meno di 2.000 euro. Ci sono alme-no 200 destinazioni balneari italiane che sono ingrado di garantire questi prezzi e condizioni.La stessa indagine afferma che il reddito nettoannuale dei lavoratori dipendenti è di 16.559 euro,mentre quello dei lavoratori “indipendenti” è di20.202 euro. Tenuto conto che la percentuale di ita-liani indebitati (mutui casa) è del 27,7% (circa 15milioni di connazionali), gli alberghi possono conta-re anche nel 2012 su 32 milionidi turisti pronti a trascorrere 9 e più giorni di vacan-za. Gli italiani definiti “poveri” sono invece il 14,4%.Avendo, a grandi linee, un reddito netto tra gli8.000 e i 12.000 euro l’anno, non faranno vacanzelontano da casa, ma visto che almeno 2 milioni diloro vivono in prossimità di località turistiche balnea-ri, lacuali o montane, la privazione risulterà menopesante. Gira e rigira l’estate 2012 sarà peggiore diquella del 2011.

Più occupazionenel turismo

T ra il 2005 ed il 2010, pur nell’ambito diuna congiuntura particolarmente diffi-cile, le grandi imprese del turismo (più

di 500 dipendenti) hanno creato oltre 10milaposti di lavoro pari al 12,9% dello stock di ini-zio 2005. Nello stesso periodo l’occupazionecomplessiva nelle grandi imprese è scesa dicirca tre punti percentuali come sintesi di unforte decremento nei settori dell’industria (-8,0%) e di un modestissimo incremento neiservizi (+0,2%).La dialettica tra buona e cattiva occupazionenon può prescindere da un’attenta analisi deiflussi occupazionali e soprattutto dalla valuta-zione di dove si crea lavoro e di dove, al con-trario, si distrugge. In tale ottica la discussionesulle quote di lavoro a tempo indeterminatodel 30% o del 20% è del tutto inconcludentese lo stock di occupazione non cresce.In ogni caso le grandi imprese del turismohanno aumentato significativamente gli occu-pati oltre ad aver fornito un numero importan-te di opportunità occupazionali anche a carat-tere temporaneo.

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22 TURISMO all’aria aperta

Sicurezza stradale:congegno salvavita contro i colpi di sonno

U n piccolo ma innovativo con-gegno elettronico 'salvavita',studiato per evitare incidenti

stradali dovuti ai colpi di sonno o allastanchezza, e' stato presentato ad

Ascoli Piceno, presso la sede dellaProvincia, dal suo inventore, l'ingegne-re e imprenditore Giancarlo Piermartiri. Denominato 'L'angelo custode', ildispositivo, unico al mondo e frutto di

anni di studio, progettazione e test conesperti, si applica facilmente sopral'orecchio destro e dopo esser statoregolato, alla minima reclinazione peri-colosa della testa da parte dell'auto-mobilista emette un suono, in grado dirisvegliarlo e farlo tornare subito alcontrollo della vettura. Appena brevet-tato, il congegno, commercializzato aprezzo ridotto per favorirne la diffusio-ne a fini sociali, e' in commercio daalcuni mesi ed ha gia' ottenuto unarisposta molto positiva dal mercato,con 150 mila pezzi venduti in Usa, 15mila in Australia e 50 mila in Italia.Secondo il suo inventore, gia' 37 Paesinel mondo lo stanno richiedendo.Accordi di distribuzione sono stai gia'siglati, mentre in relazione alla suaimportanza ai fini della prevenzionedegli incidenti stradali - il 36% di quel-li che avvengono Italia, su un totale di400 mila l'anno, sono dovuti a colpi disonno o stanchezza - venti parlamen-tari stanno per avanzare una propostadi legge da far approvare per rendereobbligatorio il dispositivo per ogniautomobilista. Tutti si sono detti dispo-nibili a sostenere la diffusione deldispositivo, nei più diversi ambiti socia-li e professionali.

P er ridurre gli incidenti sullestrade francesi, per le due equattro ruote c’è l'obbligo

dell'introduzione a bordo dell'etilo-metro, da cui saranno esentati sol-tanto i turisti in transito in Francia. Ilpresidente dell'AssociazioneSostenitori Amici Polizia StradaleGiordano Biserni, ha sottolineatocome Sarkozy abbia promesso diadottare altre forti misure a favoredella sicurezza stradale. Secondo ilquotidiano le Parisien il Capo delloStato ha annunciato che sarannoinstallati sulle strade anche 400autovelox supplementari entro il2012, cioè un aumento del 20% e imisuratori "non saranno più segna-lati" con dei cartelli. Sarà poi indet-ta una giornata nazionale per ricor-

dare le vittime della strada. E inItalia? “Non sappiamo, ha affermatoBiserni, se il governo tecnico delprof. Monti voglia inoltrarsi in questipercorsi, ma in un paese come ilnostro rischierebbe di cadere. Unasola informazione. Nel 2001 inFrancia si contavano 8.162 morti. InItalia 7.096. L'Italia aveva uno spre-ad favorevole di 1.066 morti inmeno. Nel 2010 la Francia è arrivataa 3.992 morti, l'Italia si è fermata a4.090. Lo spread e diventato sfavo-revole per noi, con 98 lenzuoli bian-chi in più stesi sullestrade".Insomma, l'effetto dellemisure messe in campo sulle stradefrancesi è stato rilevante e i risultatisono innegabili, come sottolinea ilpresidente Asaps: "In sostanza i

cugini francesi nei 10 anni messisotto esame dall'UE hanno fattosegnare un calo delle vittime del51,1%, diventando uno dei pochipaesi che hanno raggiunto l'obietti-vo assegnato dall'Europa, noi cisiamo fermati a un -42,4%. Buonoma non paragonabile. Sarà la lottaantialcol, saranno gli autovelox usatiseriamente? Chi lo sa. Un motivo cisarà no? Forse il coraggio della poli-tica...".In Italia fece scalpore l'intro-duzione del pacchetto sicurezzastradale nelle 100 proposte del pro-gramma politico di Matteo Renzi,sindaco Pd della città di Firenze.Dopodiché sull'argomento è calato ilbuio.

Etilometro obbligatorio: la Francia traccia la rotta

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Luci diurne obbligatorie con i nuovi modelli d’auto

D al 10 febbraio 2011 le auto-mobili e i furgoni di nuovafabbricazione venduti

nell'Unione Europea, sono equipag-giati con “fari diurni” sempre accesimentre per gli autobus e i camionl'obbligo scatterà nell'agosto nel2012, in conformità alla legge euro-pea adottata tre anni fa al fine diridurre il numero di incidenti stradali.Insorgono le associazioni dei consu-matori secondo le quali, con le nuovenorme si bruceranno più frequente-mente le lampadine, aumenteranno iconsumi di carburante (ogni automo-bilista dovrà bruciare circa 2,8 litri dicombustibile in più ogni 600 chilo-metri) e peggiorerà la qualità del-l’aria; ma nel 2010 più di 35.000 per-sone sono morte in Europa in inci-denti e per ogni morto si stima che visiano quattro feriti che riportanoinvalidità permanenti, dieci feritigravi e quaranta feriti leggeri. Questecifre sono in diminuzione grazie allo

sviluppo delle tecnologie per la sicu-rezza dei veicoli, al miglioramentodelle infrastrutture stradali, a quellodella formazione dei conducenti;inoltre nei paesi in cui le luci diurnesono obbligatorie è aumentata lasicurezza stradale. Secondo uno stu-dio recente, gli utenti della strada(compresi i pedoni, i ciclisti e i moto-ciclisti) riescono ad avvistare più chia-ramente e tempestivamente i veicoliequipaggiati con luci diurne chequelli con fari anabbaglianti. Le lucidiurne si azionano automaticamenteall'avvio del motore. Quando è buio,il conducente deve azionare manual-mente i fari anabbaglianti. In questocaso, le luci diurne si disattivanoautomaticamente.Da un punto divista ambientale, le luci diurne sonouna soluzione efficace per migliorarela visibilità dei veicoli. Essendo statoconcepito per essere utilizzato allaluce del giorno, questo dispositivo èmolto più efficace ed efficiente dei

dispositivi di illuminazione esistenti. Ilconsumo di energia è pari al 25 - 30% di quello dei fari anabbaglianti tra-dizionali. Se per le luci diurne si utiliz-za la tecnologia LED (diodi a emissio-ne luminosa), il consumo di energia siriduce ulteriormente, fino al 10%soltanto.

Le auto veloci piacciono agli italiani

S ulla velocità gli italiani sono piùesperti degli altri automobilistieuropei: lo dimostra la ricerca

presentata a Vienna dall'Aci e daglialtri Automobile Club internazionali inoccasione della terza edizione dieSafety Challenge, appuntamentoannuale per la sensibilizzazione deiconducenti sui sistemi elettronici per lasicurezza stradale. L'avvisatore delsuperamento dei limiti di velocità(speed alert) - si legge in una nota - èl'unico dispositivo conosciuto più inItalia che nel resto d'Europa. Su tutti glialtri - ESP, sistemi per il monitoraggio

degli angoli ciechi, fari adattivi e siste-mi per le frenate di emergenza - gliautomobilisti stranieri sono più prepa-rati di noi.Rispetto alla prima edizione di eSafetyChallenge organizzata a Roma nel2009 la consapevolezza degli automo-bilisti sull'utilità di questi dispositivi ècresciuta del 10%. L'80% dei condu-centi dichiara di aver affrontato alme-no una volta una situazione di gravepericolo al volante, ma solo la metà diquesti è disposto a spendere di più perdotare la auto dei più avanzati sistemiper la sicurezza stradale. Lo studio

dell'Aci evidenzia che la sicurezza èdivenuta il primo fattore di scelta nel-l'acquisto di un'auto nuova, ritenutapiù importante dei consumi ridotti dicarburante e dei bassi costi chilometri-ci. Se tutti i veicoli circolanti in Europafossero dotati di Esp si risparmierebbe-ro ogni anno 4.000 morti e 100.000feriti. Con il dispositivo per la frenata diemergenza si eviterebbero 3 tampona-menti su 4. E' fondamentale che gliautomobilisti, soprattutto i neopaten-tati, siano consapevoli dell'importanzadei dispositivi in grado di prevenire gliincidenti.

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24 TURISMO all’aria aperta

Attualità

Divertimento assicurato neiparchi dell’Emilia Romagna

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TURISMO all’aria aperta 25

Attualità

Straordinaria la proposta turistica dei 15 parchi di divertimento della Rivieradell’Emilia Romagna - Ogni anno accolgono circa 4.5 milioni di visitatori, per ungiro d’affari diretto ed indiretto stimabile attorno ai 100 milioni di euro – Tutte lenovità della stagione 2012

Mirabilandia

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Attualità

Aquafan

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S ulla Riviera dell’EmiliaRomagna si concentrauna rete di 15 parchi didivertimento con tretipologie di offerta: par-chi tematici, parchi

acquatici e parchi marini. Questodistretto del divertimento gioca unruolo essenziale per il sistema balneareregionale, rappresentando un punto dianimazione e un polo di aggregazioneche attira grandi fasce di clientela,anche internazionale. Ogni anno i 15parchi della Riviera dell’Emilia Romagna,

dove sono impiegati 2.880 addetti aregime, accolgono in totale quasi 4,5milioni di visitatori, per un giro d’affaridiretto ed indiretto stimabile attorno ai

100 milioni di euro.

MIRABILANDIA (Ravenna)Il parco tematico di Mirabilandia com-pleta nella stagione 2012 - che si apriràil prossimo 6 aprile - il suo tris d’assi delbrivido con la nuova attrazione DIVERTI-CAL. Dopo l’inverted coaster Katun e lamontagna russa a lancio magneticoiSpeed, il Parco si appresta a presentare

in giugno il più alto water coaster delmondo, per un investimento di 20milioni di euro. L’installazione, che uni-sce il divertimento di un’attrazioneacquatica al brivido delle montagnerusse, sarà alta 60 metri e avrà una velo-cità di punta di 110 km. orari, lungo unpercorso ricco di curve con due vertigi-nosi “aquaplaning”. DIVERTICAL avràuna fedelissima tematizzazione legata almondo degli Off Shore, che regaleràl’emozione unica di pilotare le FormulaUno del mare. Tra le altre novità dellastagione 2012, un nuovo teatro da 600

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posti in stile Belle Epoque che ospiteràdue Musical: “Dancing Queen”, dedica-to alle più belle canzoni del celebregruppo pop svedese Abba, e “Max e icristalli del potere: The Musical”, ispira-to alle gesta del Leone Max, personag-gio dei cartoni animati. Nel segno dellanovità anche “La tribù a testa in giù”,rinnovato spettacolo di tuffi acrobatici,“Il Circo di Mike e Otto”, la nuova areaper bambini con intrattenimento per ipiù piccoli, e “Scuola di Polizia”, il piùfamoso show di Mirabilandia, che oltrea nuove situazioni e gag vede l’ingressodi Cristiano Caldironi, una delle“Tutine” direttamente dal palcoscenicodi Zelig. In questa fase problematica perl’economia in tutta Europa, il Parcoriserva una grande attenzione alla con-venienza: il giorno dopo si entra sempregratis e in più in aprile e maggio ingres-so gratuito per ogni bambino fino a 10anni con un adulto che acquista unbiglietto online o con la SuperoffertaMirabilandia+Hotel.

OLTREMARE (Riccione)Oltremare è il fantastico mondo diUlisse, dove ogni istante è divertimentoper piccoli e grandi. Il delfino più curio-so e famoso d’Italia è la guida alla sco-

perta di un universo magico e affasci-nante, insieme a Zeus, l’ultimo nato eormai protagonista numero uno delparco di Riccione. L’esperienza diOltremare è unica e coinvolge tutti isensi attraverso le meraviglie della natu-ra. Tra le novità 2012, Pianeta Scienza,le geniali intuizioni di Archimede: unagrande mostra dedicata allo scienziatosiracusano che, attraverso exhibit inte-rattivi, materiali multimediali, e audiovi-sivi, consentirà al visitatore di ripercorre-re la vita di Archimede e toccare conmano le sue idee straordinarie. Un viag-gio nella storia alla scoperta delle ricer-che che lo hanno reso celebre. Il 2012 diOltremare è all’insegna dell’eco sosteni-bilità e, grazie alla partnership conEcolamp, il parco diventa promotoredella raccolta e dello smaltimento cor-retto delle lampadine fluorescenti esau-ste. All’interno dell’area rapaci andrà inscena un vero e proprio spettacolo.Percussionisti sospesi si esibiranno inun’originale batteria di ritmi e suonigrazie a questi unici strumenti realizzatiproprio con oggetti riciclati. Lo show deidelfini sarà rinnovato da nuove coreo-grafie e nuove musiche e Alkimia, redu-ce dal successo premiato ai Parksmania2011,come miglior spettacolo 2011

outdoor, rivivrà in una nuova emozio-nante storia. Anche quest’anno sia gliaffezionati di Oltremare che i nuovi visi-tatori potranno vivere magici momentidi interazione con Ulisse e la sua squa-dra nelle sessioni tanto attese di“Addestratore che passione” e“Incontra il delfino”. Al Mulino delGufo un’altra grande novità: a“Falconiere che passione”, il program-ma che permette di apprendere i segre-ti dell’affascinante e antichissima artedella falconeria alla scoperta di diversespecie di rapaci, si aggiunge “Incontral’aquila”, una nuova sessione per cono-scere e interagire con l’elegante reginadei cieli. Il 30 marzo si apre la stagione2012: ad Oltremare le emozioni piùbelle non si dimenticano.

AQUAFAN (Riccione)Da 25 anni sulla cresta dell’ondaAquafan – che aprirà il 1° giugno - è ilparco acquatico più famoso in Europagrazie ai suoi spettacolari giochi d'ac-qua, agli innumerevoli eventi e alla suacapacità di essere luogo di moda e ten-denza.L'ultima nata delle sue attrazioni è loStrizzaCOOL, il super scivolo come nonsi era mai visto in Europa. Si scende in 4

Oltremare

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Attualità

alla volta, a bordo di un gommone, dauna torretta alta 25 metri. StrizzaCOOLè due giochi in uno: si può infatti sce-gliere tra due discese: un’adrenalinica,lunga 150 metri, e quella tobogas, con250 metri di curve che offrono l’effettorafting. Oltre ai brividi sulloStrizzaCOOL, Aquafan propone altri trechilometri di scivoli. Impossibile resistereal Kamikaze, uno degli scivoli-simbolodel parco, dove le emozioni viaggiano a70 km/h per un pieno di adrenalina. Lastessa che scorre nelle vene durante lediscese giù dall’Extreme River, dalloSpeedriul, dal Twist, dal Fiume Rapido.Insieme a tanti altri giochi acquatici eall'immensa Piscina a Onde, Aquafanoffre anche tre aree attrezzate per i piùpiccoli: la Cartoon Network beach, laPiscina dell’Elefante e l’Antarctic BabyBeach, con scivoli e animazioni a misuradi bimbo. E poi aree relax, negozi, risto-ranti e servizi di ogni tipo. Tanti gli even-ti che, anche quest’anno, accompagne-ranno la stagione di Aquafan che comeogni estate ospiterà le dirette di Radio

Deejay. Anche per il 2012, Aquafanriprenderà la sua attività notturna con ilpiù grande Schiuma Party del mondo,che nella scorsa stagione ha fatto regi-strare un clamoroso successo. In pro-gramma eventi e dj di valore internazio-nale.

ACQUARIO DI CATTOLICA(Cattolica)E’ il più grande Acquario dell'Adriaticoche presenta in quattro percorsi, com-pletamente al coperto, oltre 3.000esemplari di 400 specie diverse frasquali, pinguini, lontre, tartarughe,razze, meduse, camaleonti e numerosialtri animali marini e terrestri.L’Acquario di Cattolica -che aprirà lastagione 2012 il 1° aprile- dopo averpresentato i cuccioli di squalo martello,l’asilo delle tartarughe marine, il nuovopercorso sugli animali esotici, i 12 pin-guini Humboldt arrivati per il decennale,ha aperto la stagione con la grandenovità del nuovo itinerario “I corsi d’ac-

qua” ed è l’unico Acquario Italiano adospitare le lontre asiatiche, i mammife-ri più teneri e giocosi del mondo anima-le. Una nuova ambientazione amazzoni-ca ospita la specie più piccola di cocco-drillo, sono tre gli esemplari di caima-no nano di Cuvier che convivono inarmonia con i pirhana erbivori e miriadidi pesci accetta, pesci neon e razzed’acqua dolce. L’interazione è una tra leattività più amate dal pubblico,all’Acquario è possibile vivere l’esperien-za di accarezzare le razze nella grandevasca tattile e ammirare guidati dagliesperti le fasi della cibatura di squali,pinguini e lontre che avvengono duevolte al giorno. Dal 2003 all’Acquario èpossibile vivere un’esperienza unica: il“faccia a faccia con gli squali”. Si trattadi una vera e propria immersione cheavviene su prenotazione all’interno dellagrande vasca degli squali toro, in700.000 litri di acqua marina, protettida una gabbia di acciaio e nella massi-ma sicurezza.

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Acquario di Cattolica

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Alla ricercadi una vacanza “diversa”

San Vito Lo Capo (Trapani)

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P robabilmente nessunsettore dell’econo-mia è dinamico comeil turismo costretto aessere sempre in sin-tonia con l’epoca in

cui opera, anzi una politica del turismo,se vuol essere efficace e raggiungere loscopo di mantenere e incrementare iflussi, deve saper leggere i trend in attoe in divenire a breve termine e a voltecrearli.Tornato dopo un anno d’assenza aseguire in Bit molte presentazioni diprogrammi e proposte di strutture pub-bliche e private - da anni uniche realtàche elaborano e svolgono una politicadel turismo, anche se ovviamente spes-so frammentaria e frammentata - hoavuto la netta sensazione di un muta-mento nella filosofia verso il consuma-tore passando dal territorio agli eventicome motivazione primaria del viaggioe interfacciandosi con temi fondamen-tali quali rispettare l’ambiente, rivaluta-re intere fasce territoriali, rendere prota-goniste nicchie (spesso tali solo per defi-nizione) di mercato o far uscire il turi-smo culturale dagli stretti confini dellacultura accademica.

Regione ToscanaLe linee guida del programma di pro-mozione turistica della Regione Toscanaoffrono una visione progettuale imper-niata su un giusto mix tra marketing didestinazione e motivazionale.La finalità è operare per destagionaliz-zare l’offerta e i flussi turistici creandonuovi mercati mediante l’integrazionedelle eccellenze toscane (culturale,agroalimentare, artigianale e program-ma degli eventi) in un sistema moltoagile immediatamente percepibile dalturista e basato su innovazione, sosteni-bilità e qualità.La Regione ha, quindi, affiancato speci-fici progetti pluriennali dedicati a svilup-pare gli arrivi da bacini d’utenza digrande potenzialità (Brasile, Cina eIndia) ad attività mirate a soddisfare latendenza in atto nei Paesi europei pervacanze brevi, ma più frequenti e conun attento rapporto qualità/prezzo.Filo conduttore del programma 2012 èpuntare su immagini o avvenimenti checreino negli utenti il desiderio di vivereesperienze in Toscana: formidabile si starivelando lo strumento ‘cinema’ - con ilderivato ‘fiction’ - che suscita nell’in-conscio dello spettatore il desiderio diconoscere dal vivo i luoghi in cui i filma-ti sono ambientati, o di tornare a veder-

Dal Friuli alla Puglia, dalla Toscana alla Sicilia lepolitiche turistiche si evolvono per rispondere aun’offerta internazionale sempre più competitiva evariegata e alle esigenze di un turismo in cui la moti-vazione sta divenendo primaria rispetto alla destina-zione

Testo di Salvatore Longo �

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li nell’ottica suggerita dall’opera vista.Dai paesaggi collinari dell’entroterra allespiagge tirreniche e agli antichi borghila Toscana ha portato e porta alla noto-rietà del pubblico nuove località, crean-do alternative alle classiche città d’arte efacendo conoscere aspetti più genuini ea volte poco noti. Chi avendo visto‘Cavalli’ (il bel film di Michele Rho) nonha provato il desiderio di recarsi in Vald’Elsa?

Regione PugliaNella Regione Puglia da qualche anno sirespira l’aria nuova di un impegno cul-turale accessibile a tutti, frutto di unapolitica turistica ben diversa dalle pro-poste che privilegiavano le già famose eforse troppo frequentate ‘note’ spiag-ge, e che pone l’accento sulle molterealtà sconosciute di un territorio chepuò vantare splendide zone rurali e

incredibili aspetti culturali.Il progetto Turismo Rurale sostenibile inPuglia è esemplificativo di questa diver-sa concezione che mira a creare un rie-quilibrio tra costa e zone rurali, fonda-mentale - e non solo in Puglia - per pre-servare il territorio dalle nefaste conse-guenze dell’abbandono.Con il Progetto sul turismo rurale laRegione Puglia stimolando la propensio-ne a una vacanza ‘diversa’ è all’avan-guardia per l’attenzione rivolta allasostenibilità ambientale, alla qualità del-l’offerta territoriale e alla valorizzazionedei prodotti tipici e di qualità.Un'altra iniziativa nella stessa direzioneè Puglia Imperiale imperniata suFederico II - che in quell’area ha lasciatotracce imperiture - quale figura identita-ria dello spirito del luogo.Intorno ai due cardini di Trani e di Casteldel Monte è stato creato un territoriopiù vasto in cui sono stati recuperati

otto castelli federiciani e le belle catte-drali romaniche diffuse sul territorioBarletta - Trani - Andria.Intorno a questi capisaldi ‘storico-emo-zionali’, simboli tangibili della grandez-za di un’epoca, è stata sviluppata unavalorizzazione delle produzioni tipichein ‘masseria’ (oltre al recupero in chiavericettiva di molte di queste caratteristi-che strutture della campagna pugliese),delle zone rurali dell’Alta Murgia, esotto l’aspetto paesaggistico e naturali-stico di alcune unicità del territorio: leSaline, le zone carsiche e il fiumeOfanto.Il programma 2012 ha la memoriacome filo conduttore e si dipana tracastelli e cattedrali con protagonisti gliantichi mestieri, i sapori, i riti religiosi eavvenimenti letterari e teatrali.

Friuli Venezia GiuliaLe suggestioni e i programmi interes-santi della Regione Friuli Venezia Giuliasono così numerosi da richiedere soloper loro una pubblicazione. Come altrearee a ‘turismo avanzato’ l’asticella del-l’impegno è posto a un livello più alto:rivolgersi a un turista non da ‘convince-re’, ma da ‘coinvolgere’, quindi comesagacemente indica Edi Sommariva(direttore dell’Agenzia Turismo Fvg)“entrare nelle motivazioni del turista eindicare una ragione per cui venire atrovarci".Un esempio per completezza e varietàdei temi è quello dell’Antica Contea,denominazione che identifica il territo-rio di Cormòns, Gorizia e Gradiscad’Isonzo, tre città con una millenariastoria comune.Si tratta di una terra ricca di tipicitàcome la famosa Rosa di Gorizia (rarissi-mo e pregiato radicchio prodotto dapochissimi contadini dell’Isonzo) e diuna cucina sintesi di diverse tradizioniamalgamatesi nel tempo: le anticheradici friulane, austriache e slovene sisono fuse con gli influssi tedeschi,ungheresi e infine italiani.Per non parlare dei vini di cui il Collio èuna delle aree cult: nulla di più emozio-nante dell’usufruire della rete di pisteciclabili appositamente predisposte conil progetto Slow Collio che prevede - nei25 km di piste su sede riservata e nei piùdi 65 su strada asfaltata promiscua conla viabilità normale - punti di sosta epanoramici e anche tre aree parcheggioper camper.Colline da sorseggiare con lentezza perassaporare la bellezza dei filari alternatiad alberi da frutto tra cui di tanto in

Toscana

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Attualità

tanto svettano fortificazioni e castelli,testimonianze indelebili di una storiamillenaria di scontri.Nel vicino Carso grazie agli interventidella Provincia di Gorizia è possibileemozionarsi percorrendo tratti delletrincee che circa un secolo fa i sodatiitaliani e austriaci - vittime della stessaviolenza - scavarono nei monti con fati-ca e sacrificio: incomparabile monu-mento alla follia della guerra. L’offerta del progetto Antica Contea èampia e articolata: accanto alla storia,alla natura e all’enogastronomia, unruolo importante è riservato agli sportall’aria aperta come la canoa e il kayak,ai tesori d’arte e di architettura, aglisplendidi e poco conosciuti centri storiciimpregnati di quella cultura mitteleuro-pea che tuttora si respira in questeterre.

La provincia di TrapaniLa Sicilia - che unisce il fascino del marea quello dell’Etna le cui eruzioni hannocreato un territorio unico incredibilmen-te bello quando sul nero della ‘sciara’ sipoggia il bianco della neve - per storia,cultura, enogastronomia e paesaggio èla meta dove ognuno almeno una voltanella vita vorrebbe andare.La politica turistica è quindi finalizzata acreare occasioni per un nuovo incontroda parte di chi già vi è stato e per fardecidere chi ancora non conosce l’isolae la sua cultura sintesi di molte matricida quella classica della Magna Grecia, aquelle normanna, araba e spagnola,senza dimenticare la dominazioneromana: una sovrabbondanza di inputche dà origine a eventi profondamentediversi, ma tutti orientati a far conosce-re e apprezzare aspetti particolari di unarealtà unica in Italia e in Europa.Esemplari al riguardo i programmi dellaProvincia di Trapani che - valorizzando lediverse realtà e tradizioni - è in grado diveicolare differenti forme di turismo eoffrire risposte valide a ogni esigenza,come confermano i dati statistici conincrementi notevoli (percentuali anche adue cifre per gli stranieri) in controten-denza rispetto al resto dell’isola.Offerta composita che vede accanto alturismo naturalistico-balneare nellaRiserva dello Zingaro, la cui bellezza peressere descritta richiede le parole di unpoeta, quello sportivo (che può usufrui-re di una situazione climatica privilegia-ta), archeologico, culturale ed enoga-stronomico che ha a Trapani una dellesue capitali.L’ottica della diversificazione motivazio-

nale è quindi alla base dei principalieventi previsti: dalle suggestive cerimo-nie della Settimana Santa a Trapaniaimolti eventi culturali di Gibellina - in cuiesiste un Museod’Arte Contemporaneatra i più importanti del mondo - alleOrestiadi, rassegna di teatro, musica earti visive.E poiché anche la gola ha i suoi dirittiecco Gelarte in cui è protagonista ilgelato ottenuto con il ‘melone giallo’ di

Gibellina: dolce, succoso e dal profumointenso.Infine il Cous Cous Fest a San Vito LoCascio che non è solo un momento digastronomia internazionale, ma cheattraverso questo (apparentemente)semplice piatto esprime una sintesi cul-turale del Mediterraneo con la creativi-tà, la cultura, le tradizioni (anche religio-se) dei popoli che da questo mare trag-gono vita e speranza.

Puglia, Masseria Martina Franca

Puglia, ulivo

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I l turismo accessibile coinvolge inEuropa 127,5 milioni di persone,cioè il 27% della popolazione

europea. E questo senza includere lepersone in condizioni di disabilità tem-poranea o i genitori che viaggiano conle carrozzine dei bimbi e che possonoavere lo stesso bisogno di accessibilità:sommando tutto si arriva a calcolare133 milioni di turisti, per un introitoeconomico di 89 miliardi di euro (fonteENAT, European Network for AccessibleTourism). Secondo gli stessi dati, però,oltre il 90% del mercato rimane poten-ziale. Il motivo? La carenza di informa-zioni affidabili e reperite, catalogate epubblicate secondo criteri univoci: ladifficoltà nel definire un sistema ogget-tivo e il più possibile universale è semprestato il grande problema della rilevazio-ne delle caratteristiche degli edifici e deiservizi, il che rendeva di fatto impossibi-le per una persona con esigenze parti-colari valutare veramente se una deter-minata struttura o un servizio potessero

o meno essere adatte per la sua vacan-za. Fino ad ora. Village for all – V4A® hainfatti realizzato V4AInside, un innovati-vo sistema brevettato per garantireinformazioni oggettive e affidabili a tuttii turisti. Si tratta di una “app” basata suiPad che guida passo passo i rilevatorinella raccolta dei dati strutturali dell’edi-ficio, senza trascurare l’archivio fotogra-fico, né la qualità dei servizi e della pre-parazione del personale. Un sistemaunivoco, basato sull’esperienza accu-mulata da Roberto Vitali e Village for all– V4A®, tradotta in un sistema poten-zialmente universale: dati raccolti inmodo completamente oggettivo, senzapossibilità di discrezionalità, elaboratidal server di Village for all – V4A® equindi immediatamente disponibili on-line. Parallelamente, il server producemappe quotate della struttura e invia alcommittente un elenco di azioni imme-diate ed economiche che possono esse-re intraprese per incrementare in breve

la fruibilità della struttura. “Un processo semplice, ma impensabilefino a pochi anni fa – spiega RobertoVitali, presidente e fondatore di Villagefor all -, oggi si presenta veramentecome una rivoluzione nel mondo delturismo accessibile e delle persone indifficoltà, permettendo una diffusioneuniversale delle informazioni sull’acces-sibilità tramite uno strumento ormaipopolare come l’iPad o come qualsiasialtro tablet. Una raccolta delle informa-zioni basata su un criterio oggettivopermette, inoltre, ai turisti la totale sicu-rezza dell’affidabilità: la proceduranasce da vent’anni di esperienza nel-l’ambito della consulenza per l’abbatti-mento delle barriere architettoniche edè basata sull’attenzione di Village for allper ogni esigenza particolare, da quelledelle famiglie con i passeggini a quelledelle persone con disabilità sensoriali,degli anziani o di chi è affetto da intol-leranze o allergie”.

www.villageforall.net

V4AINSIDE propone una tecnologia brevettata per garantire informazioni ogget-tive e affidabili ai turisti. Accordo V4A® Brasile per realizzare un sistema turisti-co per tutti in vista della Confederation Cup di calcio 2013

Il turismo accessibile evolvee conquista nuovi spazi

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V4A® in BrasileIl direttore del Dipartimento Strutture, Coordinamento ePianificazione del Ministero del Turismo brasiliano,Ricardo Moesch, presente alla BIT di Milano, ha annun-ciato l’accordo con Village for all – V4A® per un compi-to di grande rilievo: porre la propria esperienza per rea-lizzare un sistema turistico e strutture sportive per tuttiin vista della Confederation Cup di calcio del 2013, deiMondiali del 2014 e delle Olimpiadi e Paralimpiadi chesi svolgeranno a Rio de Janeiro nel 2016.Durante la BIT, Moesch ha avuto modo di approfondirela conoscenza di Village for all – V4A®, iniziata nelloscorso ottobre durante la settimana di Italia Comes toYou, e sviluppata grazie a una rete di aziende partneritalo-brasiliane con cui Village for all – V4A® collabora. “Riteniamo necessario realizzare una serie di protocollid’intesa specifici per quanto riguarda l’accessibilità – hadichiarato Moesch alle agenzie di informazione -, invista dei grandi eventi che si svolgeranno in Brasile neiprossimi anni e per avvicinarci a un mercato che consi-deriamo estremamente significativo”. Confermata lasua partecipazione a Gitando.All, unica fiera italiana delturismo accessibile che si svolgerà a Vicenza dal 22 al 25marzo, per rendersi conto direttamente di quale entitàsiano stati gli sforzi fatti in Italia e in Europa sul turismoper tutti.Roberto Vitali, presidente e fondatore di Village for all –V4A®, esprime un auspicio, oltre alla soddisfazione peruna collaborazione che è la consacrazione a livello inter-nazionale del lavoro svolto: “Il rapporto di stima e fidu-cia che si è instaurato con le autorità brasiliane durantela nostra partecipazione a Italia Comes to You si è con-cretizzato in una entusiasmante collaborazione che cicoinvolge direttamente allo sviluppo della organizzazio-ne della Confederation Cup 2013, dei Campionati delMondo di calcio del 2014 e delle Olimpiadi eParalimpiadi di Rio de Janeiro del 2016: finalmentepotremo pensare a tre grandi eventi in maniera inclusi-va, intervenendo nella fase di progettazione del sistemadi accoglienza. Ricardo Moesch sarà presente alMeeting Europeo del turismo accessibile che si svolgeràvenerdì 23 marzo a Vicenza nell’ambito di Gitando.All:mi auguro in quell’occasione di dettare le basi per la sot-toscrizione da parte del Brasile del Manifesto del turismoaccessibile. Sarebbe un’altra tappa importantissima nellaglobalizzazione dei diritti del turista e nella diffusione delprincipio per cui un turismo per tutti è sinonimo di qua-lità assoluta ”. Roberto Vitali, 51 anni, è referente FISH (FederazioneItaliana Superamento Handicap) per il turismo e fa partedella Commissione per il turismo accessibile presso ilMinistero del Turismo. Vive e lavora a Ferrara, è sposatoe ha una figlia. Village for all-V4A® è il marchio di qualità del turismoaccessibile. È il primo network internazionale di struttu-re turistiche che offrono servizi per tutti, anche per turi-sti con esigenze particolari, verificati e accompagnati inun cammino di adeguamento strutturale e culturale.Village for all- V4A® include attualmente oltre 31 strut-ture turistiche in tutta Italia e nell’Europa meridionale,offrendo una vasta gamma di alternative al turista checerca la propria vacanza ideale.

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Attualità

L a legge 120/2010, modifi-cando l’art.115 del codicedella strada, ha introdottonell'ordinamento la “guida

accompagnata” per i giovani chehanno compiuto diciassette anni esono titolari di patente di guida A, alfine di conseguire la patente di catego-ria B.Nel quadro giuridico che regolamentala circolazione stradale compare quindiun nuovo istituto della “guida accom-pagnata” finalizzata all’esercitazionealla guida di autoveicoli di massa com-plessiva a pieno carico non superiore a3,5 t. già a partire da diciassette annipurchè- sia già titolare di patente di guida dicategoria A1 e voglia conseguire lapatente di categoria B;- abbia effettuato almeno dieci ore dicorso pratico di guida presso un’auto-scuola con istruttore abilitato e autoriz-zato delle quali almeno 4 in autostrada

o strada extraurbana e 2 in condizionidi visione notturna;- sia munito di un’apposita autorizza-zione rilasciata dal Dipartimento per itrasporti, la navigazione ed i sistemiinformativi e statistici, denominata“speciale foglio rosa” dalla circolareministeriale citata;- si eserciti alla guida con veicoli dimassa non superiore a 3,5 t e senzarimorchio;- sia accompagnato da un soggettotitolare di patente di guida di categoriaB o superiore da almeno dieci anni;- nel rispetto dei limiti di potenza spe-cifica previsti dall’art. 117 comma2/bis;- non superi la velocità di 100 km/h perle autostrade e 90 km/h per le stradeextraurbane principali;- non trasporti passeggeri oltre all’ac-compagnatore - istruttore;- esponga il contrassegno recante lelettere alfabetiche “GA”.

Viene, altresì, ribadito che l’accompa-gnatore è responsabile del pagamentodelle sanzioni amministrative pecunia-rie in solido con il genitore o con chiesercita l’autorità parentale o con iltutore del conducente minorenne e nelcaso in cui il conducente minorenneautorizzato alla guida commetta infra-zioni per le quali è prevista la sanzioneamministrativa accessoria della sospen-sione o della revoca della patente diguida ovvero circoli senza avere a fian-co l’accompagnatore, è sempre dispo-sta la revoca dell’autorizzazione allaguida accompagnata. In tale ipotesi ilminore non potrà conseguire unanuova autorizzazione.Onde permettere al giovane di misurar-si effettivamente con l'attività di guidadi un autoveicolo è prevista quindiun'adeguata e preliminare formazione:dieci ore di corso pratico di guida, dellequali almeno quattro in autostrada osu strade extraurbane e due in condi-

Pillole di Codice della Strada somministrate a basse dosi

Dall’età di 17 anni è possibileguidare se accompagnati

Testo di Domenico Carola - Docente di Diritto sulla Circolazione

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zione di visione notturna, presso un'au-toscuola con istruttore abilitato e auto-rizzato.La guida accompagnata può esseresvolta a condizione che sia stata rila-sciata apposita autorizzazione dalMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti (uno speciale "foglio rosa") e cheil minore sia accompagnato da un con-ducente titolare di patente di categoriaB o superiore da almeno dieci anni.Durante la guida accompagnata sul vei-colo non può prendere posto altra per-sona oltre a quella che funge daaccompagnatore e il veicolo deve esse-re munito di un apposito contrassegnorecante le lettere alfabetiche "GA".Il Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti ha predisposto un regolamentoche entrerà in vigore il 21 aprile 2012Per l’avvio del procedimento, destinatoa concludersi con il rilascio dell’autoriz-zazione alla guida accompagnata, èprevisto che la domanda sia presentataad un Ufficio della motorizzazione afirma del minore nonché del genitore odel legale rappresentante (come pre-scritto dall’art. 115, comma 1-bis), cor-redata dalla ricevuta di pagamentodelle prescritte tariffe relative all’impo-sta di bollo ed ai diritti di motorizzazio-ne.Con riferimento al certificato medicoattestante la sussistenza dei requisitipsico-fisici (di regola da presupporsiessendo il minore già titolare di paten-te), si sottolinea che ne è prevista lapresentazione solo nel caso in cui l’au-torizzazione sia richiesta da minoremutilato o minorato che ha necessità diistallare dispositivi di adattamento sul-l’autoveicolo.L’Ufficio, effettuate le predette verifi-che, rilascia una ricevuta di presentazio-ne dell’istanza conforme al modello dicui all’allegato 3, che consente al mino-re di iscriversi al corso di formazionepropedeutico alla guida accompagnata.Al termine del corso di formazione l’au-toscuola, ovvero il centro di istruzioneautomobilistica, rilascia al minore unattestato di frequenza da presentarsiall’ufficio della motorizzazione, unita-mente agli originali dei fogli del librettodelle lezioni di guida.L’autorizzazione è rilasciata dall’Ufficiodella motorizzazione presso il quale erastata presentata l’istanza.Sull’autorizzazione vengono annotati inominativi degli accompagnatori desi-gnati, il cui limite è stabilito in tre per-sone, al fine di essere puntualmentericonoscibili dagli agenti accertatoridurante le esercitazioni alla guida

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Attualità

accompagnata del minore. E’ fattasalva la possibilità di procedere allasostituzione di uno o più accompagna-tori già designati richiedendo all’Ufficiodella motorizzazione un duplicato del-l’autorizzazione che annoti i nuovinominativi. E’ altresì previsto che ilminore, ormai titolare di autorizzazio-ne, possa esercitarsi alla guida ancheaccompagnato da un istruttore auto-rizzato ed abilitato. In tal caso è fattopreciso obbligo di provvedere all’iscri-zione dell’allievo nei registri di iscrizio-ne dell’autoscuola o del centro di istru-zione automobilistica.Le disposizioni regolamentari prescri-vono che gli accompagnatori debbanoavere età non superiore a sessanta annied essere titolari di patente di catego-ria B o superiore, da almeno dieci anni,escludendo espressamente l’ipotesiche lo stesso possa essere titolare dipatente speciale, la quale evidente-mente richiederebbe adattamenti sulveicolo.

La guidaL’iter procedimentale prevede quindidue distinti momenti nella guida di vei-coli da parte dei diciassettenni:- da parte del minorenne titolare dellaricevuta per effettuare le esercitazioni,di cui al corso obbligatorio, propedeu-tiche al conseguimento della vera epropria autorizzazione, accompagnatoda un istruttore autorizzato ed abilita-to presso un autoscuola ovvero pressoun centro di istruzione automobilistica;- da parte del minore titolare di auto-rizzazione durante la “guida accompa-gnata”, con la presenza di uno degliaccompagnatori indicati in autorizza-zione ovvero da un istruttore autoriz-zato ed abilitato qualora allievo sia

registrato nei registri di iscrizione del-l’autoscuola o del centro di istruzioneautomobilistica.Secondo il regolamentare, quando illegislatore ha fatto riferimento alminore autorizzato ha inteso riferirsi alminore in tutte le fasi del procedimen-to che porta al rilascio della suddettaautorizzazione alla guida accompagna-ta: pertanto prescrizioni puntualmenteriferite, nel corpo dei commi da 1-bis a1-septies, al minore autorizzato sonostate estese anche al minore titolare diricevuta, prodromica al rilascio dell’au-torizzazione stessa.

ProcedimentosanzionatorioDiversamente da quanto accade per lealtre esercitazioni finalizzate al conse-guimento della patente di cat. B, siapplicano le limitazioni di potenza e divelocità previste dall'art. 117, commi 2e 2-bis, del codice della strada sia agliallievi in guida accompagnata, sia aiminorenni titolari della ricevuta pereffettuare le esercitazioni. In caso diviolazione si applicano le sanzioni pre-viste dall'art. 117, comma quinto,cita-to codiceAl di là delle ipotesi sanzionatorie di cuiall'art. 122 sempre del codice dellastrada, che trovano applicazione per leviolazioni per le quali non sia previstauna diversa sanzione dalla nuovanorma, il conducente autorizzato adeffettuare l’esercitazione di cui soprache, durante la stessa, commette viola-zioni gravi per le quali è prevista la san-zione amministrativa accessoria dellasospensione o della revoca della paten-te, è soggetto alla sanzione ammini-strativa accessoria della revoca dell'au-

torizzazione alla guida accompagnata,con il divieto di conseguirne unanuova. A tal fine, si applica la procedura previ-sta dall'art. 219 del codice della stradacon l'obbligo per l'agente accertatoredi dare immediata comunicazione alprefetto del luogo in cui la violazione èstata commessa per l'adozione delprovvedimento di revoca dell'autoriz-zazione amministrativa. Quest'ultimo èinviato anche al competente Ufficio delDTT per gli adempimenti di propriacompetenza. L'autorizzazione, perciò,non deve essere ritirata nell'immedia-tezza dell'accertamento della violazio-ne ma dovrà essere consegnata dalconducente al momento dell'esecuzio-ne del provvedimento di revoca.Fatto salvo quanto previsto dall'art.122, comma settimo, è prevista laresponsabilità solidale dell'accompa-gnatore per il pagamento delle sanzio-ni amministrative pecuniarie per tuttele violazioni commesse dal conducenteautorizzato durante l'effettuazionedelle esercitazioni di guida di trattasi.Tale responsabilità solidale, che siaggiunge a quella del genitore o di chiesercita l'autorità parentale o del tuto-re del conducente minorenne, imponela necessità di contestazione immedia-ta della violazione anche alla personache funge da istruttore. Per tutte leviolazioni commesse quindi dal condu-cente autorizzato durante l'effettua-zione delle esercitazioni di guida, lanovella riconosce comunque alla figuradell’accompagnatore la responsabilitàdel pagamento delle sanzioni ammini-strative pecuniarie in solido con il geni-tore o con chi esercita l'autorità paren-tale o con il tutore del conducenteminorenne autorizzato

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40 TURISMO all’aria aperta

Informazioni dalle aziende

E sternamente il nuovo HolidayIII ricorda il suo famoso pre-decessore. Ma partendo dalla

scocca cambiano le prestazioni aero-dinamiche, migliora la silenziosità ediminuisce il peso di circa il 10%. “La scocca – racconta il generalmanager di Vigia Viesa Italy,Alejandro Jacquet - è stata modifica-ta nel design per adattarsi alla perfe-zione alle esigenze specifiche delleautocaravan. I modelli precedenti,infatti, erano nati sulla scia dellanostra lunga esperienza nel settoredei veicoli industriali. Il successo diViesa Holiday nel mondo dei camperci ha spinto a realizzare studi aerodi-namici specifici che tenessero contodella posizione di installazione piùcentrale rispetto alla cabina di uncamion, delle turbolenze create dallamansarda e dagli oblò. Il nuovo profi-lo della scocca riduce la resistenzaaerodinamica, il rumore dovuto agliattriti e il risucchio di aria dall’internodurante la marcia”. Oltre alla forma, cambia anche lasostanza. Il nuovo Holiday III ècostruito interamente con compo-nenti “made in Italy” (eccezion fattaper lo speciale filtro brevettato daColven e costituito da un intreccio difilamenti di tre tipi diversi di legno) eassemblato nello stabilimento diMontemurlo dalla neonata aziendaItal Colven, società del Gruppoargentino Colven. “Siamo partiti all’inizio di febbraiocon la produzione di Holiday III, unpo’ in ritardo rispetto alle nostre pre-visioni, ma volevamo essere certi dilanciare sul mercato un prodotto affi-dabile e collaudato – continuaAlejandro Jacquet - Il prezzo al pub-blico è appena superiore a quellodella versione Holiday II e propostocon le stessa strategia di prezzoimposto che ci ha premiato fino adoggi: 1600 euro, Iva e installazione dibase incluse, in qualsiasi centro divendita e assistenza, da nord a sudItalia. A marzo il prodotto sarà giàdisponibile nei centri autorizzati ita-liani e su alcuni mercati europei comeGermania, Spagna, Portogallo,Lituania, Slovenia. Entro aprile dovre-mo essere a regime per rifornire larete vendita anche del restod’Europa”.Ma cosa cambia in questa nuova ver-sione di Viesa holiday III ?

Tante sono le novità in termini dicomponentistica e soluzioni tecniche.Cambia il disegno della vasca che oraalloggia internamente le nuovepompe centrifughe caratterizzate dauna tecnologia moderna: più silenzio-se e con vibrazioni ridotte al minimo.Grazie a questa collocazione, lepompe non hanno più necessità ditubazioni esterne di collegamento alcircuito, pertanto sono stati eliminatidei componenti extra e ridotti i rischidi problematiche. Inoltre, le nuovepompe hanno motori privi di compo-nenti soggetti a usura e non hannoparti a rischio di infiltrazione d’acqua.In caso di calcare, le pompe possonoessere smontate, pulite e montate daicentri autorizzati senza necessità disostituzione. Migliora anche l’accessi-bilità dei filtri, ora inseriti nella partesuperiore del serbatoio e facilmenterimovibili, con un chiaro vantaggio intermini di tempi e costi di manuten-zione. Il nuovo serbatoio contiene,poi, un’area disegnata specificamen-te per contenere il sensore galleg-giante che segnala di livello dell’ac-qua. In questo modo il sensore è inuna posizione centrale e meno sog-getta alle oscillazioni. Nella versioneprecedente, infatti, i movimenti sulcamper in sosta, senza piedini stabi-lizzatori abbassati, provocavano, tal-volta, un leggero ticchettio. Nuovo èanche tutto il cablaggio che ora siavvantaggia di connettori stagni.Non cambia invece l’elettronica dicomando che propone le stesse carat-teristiche già collaudate su Holiday II.In particolare la centralina elettronicacon display a LCD che regola tutte lefunzioni del condizionatore ed ècomandabile anche tramite il teleco-mando di serie. Il sistema è in grado

di monitorare la carica della batteria edisattivarsi automaticamente in casodi basso voltaggio (10,5V) per impe-dire danni agli accumulatori. Le pro-tezioni di sicurezza sono molteplici eintervengono in caso di mancanzad’acqua (segnale acustico e auto spe-gnimento della pompa), di inversionedi polarità o di anomalie nel funzio-namento di alcuni componenti.Le velocità di ventilazione sono venti-cinque ed esiste la possibilità di pro-grammare l’accensione e lo spegni-mento grazie al timer o di attivare lafunzione sola ventilazione (con ildisinserimento della pompa).Progettato per rinfrescare un ambien-te non superiore agli 8 metri lineari econ al massimo 4 persone a bordo,Holiday III funziona a 12 Volt e siapplica al posto di un oblò standard(40 x 40 cm) o midi (50 x 70 cm) alcentro della cellula abitativa. Si colle-ga direttamente all’impianto idricodel veicolo. La diffusione dell’aria fil-trata e rinfrescata avviene tramite 4diffusori orientabili e indipendentiintegrati nella copertura in abs appli-cata al foro dell’oblò. Questa disponeanche di un’elegante cornice esternache può ospitare quattro faretti inte-grati (optional).

Dati TecniciConsumo di corrente (12 Volt):Minimo - 1,3 Ah - 15,6 Watt / oraMassimo - 5,8 Ah - 69,6 Watt / oraConsumo di acqua: 0,5 a 1,5 litri / oraPeso: 19 KgDimensione: Altezza: 21 cm.Lunghezza: 83 cm.Larghezza: 75 cm.Portata d'aria: Massima 19 metri cubiminuto

Viesa Holiday III: tutto costruito in Italia

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TURISMO all’aria aperta 41

Informazioni dalle aziende

E ura Mobil entra nel mondo dellamultimedialità, e con un nuovopacchetto di accessori trasforma

il veicolo in una sala cinematograficasempre collegata ad internet. L’impiegointelligente delle nuove tecnologie tele-matiche e informatiche mette a disposi-zione dei passeggeri una varietà di servi-zi superiore perfino a quella dei mediaelettronici a casa.Tablet-PC e smartphone assumono, ora,svariati ruoli e si trasformano in naviga-tore, tablet-PC, telefono cellulare,comando per il TV-box, schermo mobileper consultare ricette, e-book e tantoaltro… Nel motorhome le funzioni e i servizidedicato all’auto, quelli di tipo residen-ziale e dedicati alla mobilità convergono,per diventare una cosa sola. E su OnlineMobil si aggiungono anche i nuovi siste-mi di intrattenimento che includono lariproduzione di film su maxi schermo eun moderno impianto acustico. Tuttiquesti servizi sono interconnessi tra loroin un ambiente ristretto: l’abitacolo delmotorhome. Su Online Mobil, l’integrazione deltablet-PC prevede diverse basi di suppor-

to dotate di stazioni di ricarica e posizio-nate in zone strategiche, come il cru-scotto (per la navigazione), il tavolo delladinette (per e-book e funzionalità tablet-PC), la cucina (per la lettura della ricette)e in camera da letto (per controllare ilsistema audio-visivo). Un modernoimpianto satellitare abbinato alle nuovefunzionalità WLAN delle aree di sostaeuropee, permette di sfruttare contem-poraneamente la telefonia internet e lacomunicazione online. In combinazionecon il tablet-PC, il TV-box controlla lefunzionalità televisive, incluso il downlo-ad e la riproduzione dei files multimedia-

li di iTunes. L’impiantoaudio di qualità “hifi” con sistema “sur-round” soddisfa anche gli ascoltatori piùesigenti. Le emozioni della visione cine-matografica diventano realtà, grazie alvideoproiettore a LED che proiettaimmagini brillanti su uno schermo da120 x 80 cm installato nella camera daletto. Anche il videoproiettore è coman-dabile tramite tablet-PC e TV-box.L’offerta multimediale di Eura Mobilcosta 9.900 euro per il pacchetto, contutti i componenti progettati per dialo-gare e interfacciarsi tra loro.

Online Mobil: Il pacchetto multimediale di Eura Mobil

C hallenger è sempre attentaall’innovazione, sia nel campodel caravannig sia nel campo

tecnologico. Questa volta per migliorarel’esperienza di navigazione e di valuta-zione dei prodotti, offre ai possessori diIpad e Iphone di ultima generazione lapossibilità di un viaggio virtuale all’inter-no dei tre nuovi modelli Graphite graziea un software particolare e al giroscopiopresente nei dispositivi AppleChallenger Genesis 56, Mageo 119 EB eMageo 139 nella nuovissima versioneGraphite Edition, si possono visitare vir-tualmente sui propri dispositivi Apple diultima generazione: Ipad e Iphone. Èsufficiente collegarsi all i n k h t t p : / / w w w . t r i g a n o -vdl.com/pano/challenger.html per muo-versi all’interno dell’abitacolo dei tre vei-coli con sorprendente effetto realistico. Ilmerito è dell’avanzatissimo giroscopioelettronico inserito nei dispositivi Appledi ultima generazione che permette altablet o allo smartphone di individuare lapropria posizione nello spazio. Grazie aquesto sensore di orientamento il moni-

tor dell’Iphone o dell’Ipad seguirà i vostrimovimenti come se foste all’interno delmezzo in procinto di scattare una foto-grafia. Basterà girarsi a destra, a sinistra,in alto o in basso e l’inquadratura si spo-

sterà insieme a voi nell’abitacolo. Unasoluzione che riflette ancora una volta ilcarattere dinamico di un marchio chepercorre senza indugi le strade dell’inno-vazione.

Sali sui nuovi Graphite con l’iPad o l’iPhone

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42 TURISMO all’aria aperta

Informazioni dalle aziende

A nche P.L.A., sulle autocaravandella serie PLASY, monterà gliimpianti elettrici completi di

cavi, centraline e quadri di distribuzio-ne progettati e prodotti da CBEI veicoli P.L.A. allestiti con il marchioPLASY della produzione 2012 monta-no i cablaggi preassemblati prodottida CBE, innovazione che ha semplifi-cato l’implementazione dell’interoimpianto elettrico, da sempre unadelle fasi più critiche dell’intero cicloproduttivo. La collaborazione, checoinvolge lo studio e lo sviluppo del-l’intero cablaggio, porta a tempi direalizzazione sensibilmente ridotti e

consente al contempo un migliora-mento del processo di industrializza-zione. I componenti impiegati com-prendono i pannelli di comando, iquadri di distribuzione e gli intericablaggi elettrici prodotti dall’aziendadi Trento, nota al grande pubblicosoprattutto grazie ai suoi dispositivielettronici, ma che in realtà vanta unasolida esperienza nel campo deicablaggi preassemblati. L’impiantoelettrico di un veicolo ricreazionaleassume una notevole rilevanza dalpunto di vista della funzionalità e del-l’efficienza, ma diviene fondamentale,in tema di sicurezza, quando l’assorbi-

mento delle varie utenze e il dimen-sionamento della sezione dei cavi edei fusibili di protezione diventanoelementi critici.

Le centraline CBE sulla gamma PLASY

A i vertici del mercato nauticonella produzione di piani dicottura, lavelli, forni ed altri

accessori, la bresciana CAN ha recente-mente ottenuto l’omologazione in terraneozelandese per i suoi forni e fornelli,sia per quanto riguarda la nautica, siaper i veicoli ricreazionali da campeggio,espandendo così ulteriormente la suapenetrazione all’estero.L’azienda lombarda, presente nel setto-re dei veicoli ricreazionali da campeggioin tutta Europa e in parte anche inOriente, è da tempo apprezzata inNuova Zelanda da numerosi clienti delsettore nautico e del caravanning e havinto un prestigioso riconoscimentoall’Auckland International Boat Showcon il modello LC1710, originale fornel-lo a ribalta contenuto all’interno dellavello. CAN ha fatto il suo ingresso nelmercato dei camper nel 2008 alla fieradi Düsseldorf e fornisce i suoi prodotti anumerosi costruttori e distributori italia-ni ed europei.Forte di un ricco catalogo rivoltosoprattutto alla fascia medio-alta delmercato, la produzione della casa italia-na vede nell’alta qualità e nell’elevatapotenza dei bruciatori impiegati unvero valore aggiunto, che gli consentedi primeggiare nei confronti della con-correnza. Gran parte del merito derivadai metodi costruttivi e dai materiali distretta derivazione nautica, che come ènoto esige standard qualitativi di asso-luto livello. Tra le caratteristiche di rilie-vo rientrano i diversi tubi in rame, lamigliore qualità delle termocoppie e i

controlli sulla sicurezza, vero punto diforza in casa CAN.Sono tre i modelli di bruciatore prodot-ti, dei quali il più potente è da 3000watt e per capire l’importanza di talevalore è sufficiente ricordare che la

potenza dei bruciatori di tipo domesti-co è compresa tra 1800 e 2100 Watt. Acompletamento dell’alto valore qualita-tivo contribuiscono, oltre all’impiegodell’acciaio inox, i vetri di elevato spes-sore e le cerniere ultraresistenti.

CAN: prodotti omologati anche in Nuova Zelanda

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TURISMO all’aria aperta 43

Informazioni dalle aziende

L’ associazione olandese deicampeggiatori (ANWB) hacommissionato presso un

laboratorio di ricerca indipendenteuna serie di prove su vari additivi chi-mici per toilette. I test sono stati effet-tuati per verificare l’odore nel serbato-io simulando il reale utilizzo dei pro-dotti senza svuotare il serbatoio esenza aggiungere additivi per uno,due, tre e quattro giorni. I risultatisono stati chiari: solo Thetford AquaKem Blue continua a mantenere lasua freschezza dopo quattro giorni.Inoltre, i risultati indicano che gli addi-tivi più economici sono meno efficacie non offrono risultati soddisfacenti.Nei complessi test di laboratorio, sonostati esaminati undici prodotti di seidiverse marche attualmente disponibi-li sul mercato olandese. Ad ognimodo, i test hanno esaminato ancheprodotti di marchi internazionalidisponibili in altri paesi, comeThetford e Dometic, rendendo così irisultati dei test validi anche al di fuoridel territorio olandese. L’ANWB volevaincludere nei test anche quelle solu-zioni fatte in casa, composte da unmiscuglio di sapone, detersivo eaceto, ma dopo aver consultato i pro-duttori di toilette chimiche, l'ANWBha deciso di non proseguire nei testcon queste soluzioni, dato che sono

da tutti considerate dannose per alcu-ni componenti della toilette. Inoltre, lesoluzioni fatte in casa non soddisfanoalcuni requisiti fondamentali, come lariduzione della formazione di gas, lapulizia e la durata del serbatoio.Ma i campeggiatori sono sempre piùconsapevoli degli effetti dell’uso delletoilette chimiche sull’ambiente e cer-cano di ridurre la propria improntaecologica. Ed è per questo che sonostate esaminate anche alternative bio-logiche, così come la possibilità di

usare una dose inferiore di additivi. Irisultati indicano che Thetford è ilmarchio più ecocompatibile in assolu-to, grazie soprattutto ad Aqua KemGreen e ad Aqua Kem Natural.Soluzioni economiche, come additiviper toilette economici o dosaggioridotto, non hanno prodotto risultatisoddisfacenti. Ma soprattutto, I testhanno eletto Thetford come il vincito-re in assoluto nel mantenere intatta lafreschezza della toilette!

D i facile installazione grazie aldesign compatto e un pesodi soli 22 kg, é il più piccolo

condizionatore da camper sul merca-to. Visto il suo scarso ingombro,lascia abbastanza spazio per l'anten-na parabolica o un box portapaccchi.Il basso spunto di accensione (3A)assicura un avviamento senza proble-mi, anche in campeggi con bassa pro-tezione del circuito. Funzionamentosilenzioso. Accessori comfort: luci aLED integrate, telecomando e boc-chette laterali per diffondere l'aria inquattro direzioni. In caso di campercon lunghezza superiore a 5 m, con-sigliamo di installare due unità - inmodo da creare zone diversamenteclimatizzate all’interno del veicolo.

Condizionatore a tetto Dometic FreshJet 1100

Aqua Kem Blue di Thetforddopo tanti anni ancora il migliore

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44 TURISMO all’aria aperta

Informazioni dalle aziende

C oncorde, marchio leader nellaproduzione di motorhome difascia premium oltre le 6,5 ton-

nellate si rafforza grazie al nuovo staffdirigenziale che vede Ralf Torresin allaguida del marketing e della comunica-zione e al nuovo responsabile per imercati del sud Europa, GermanoMoro, che è stato responsabile permolti anni del mercato italiano pressoun costruttore di veicoli ricreazionali diprimo piano in Europa. Per illustrare leproprie strategie e medio e lungo ter-mine nel nostro Paese, Concorde haorganizzato a metà marzo un incontrocon la stampa italiana. A far da corni-ce al meeting, il celebre Caravan Parkdi Sexten, dove oltre al nuovoCharisma III 900 M, vi erano diversi altriveicoli Concorde, ospiti di un radunomonomarca.Durante l’incontro è stata presentata laversione in italiana del nuovo sitowww.concorde.eu, completamenterinnovato nella grafica e nei contenutie, ora, di facile navigazione, ricco diinformazioni e con interazioni sui socialmedia Facebook e Youtube. Proprio aqueste celebri piattaforme è statodemandato il compito di promuovere ilroad show in corso in tutta Europa,durante il quale due veicoli Concorde

girano per il Vecchio Continente persensibilizzare i turisti sulle vacanzeall’aria aperta e mostrare la qualità e ilconfort dei veicoli Concorde. Molte letappe anche in Italia del ConcordeCharisma III 850L guidato dalla fami-glia Bänziger e che toccherà nei mesi diaprile e maggio numerose località delnostro Paese. Per conoscere tutte letappe basta collagarsi al sito diConcorde e scegliere “Roadshow”,oppure andare direttamente al link:

http://www.concorde.eu/de/road-show/tour-europa-2012/tour-europa/Al centro della strategia di Concordec'è l'assistenza al cliente, garantitadalla figura di Hans-Gerd Scheidt ilquale sarà l’interfaccia tra la Casacostruttrice e i rivenditori per professio-nalizzarli sempre di più e permettereloro di portare a termine direttamentela maggior parte degli interventi suiveicoli, così da evitare al cliente didoversi recare ad Aschbach.

Concorde crede nel mercato italiano

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TURISMO all’aria aperta 45

Informazioni dalle aziende

I l binomio camper e gommone èpiù diffuso di quel che si pensi edescludendo coloro che per parti-

colari esigenze ricorrono ad ingom-branti semirigidi con carena in vetrore-sina da trainare su carrello, la sceltadella stragrande maggioranza dei cam-peristi-marinai ricade sui modelli smon-tabili, molto più leggeri e comodi dautilizzare, soprattutto se la navigazioneche si intende intraprendere è di tipocostiero. La soluzione di trasportare il battellosgonfio in un gavone o nel garage delcamper per montarlo e rigonfiarloall’occorrenza si rivela però alquantoscomoda e spesso si finisce per utiliz-zarlo meno del dovuto. C’è però una valida soluzione, a cuimolti camperisti guardano con interes-se pur non trovando un valido sistemaper metterla in pratica: trasportare ilgommone pronto all’uso sul tetto delcamper.La soluzione al problema viene daProject 2000, azienda toscana leadernella produzione di attrezzature eaccessori per veicoli ricreazionali, con ilLifting Boat, ovvero un sistema per ilcarico/scarico e il trasporto di gommonisul tetto dei veicoli ricreazionali.

Interamente realizzato in alluminio ano-dizzato, il Lifting Boat, che pesa 24 Kg,consiste in un insieme di rulli, uno deiquali azionato da una coppia di motorielettrici, da installare sul tetto del cam-per per una facile e sicura movimenta-zione di qualsiasi natante che abbia unalunghezza massima di 4 metri e unpeso contenuto entro gli 80 Kg.Il funzionamento, grazie ad un praticoradiocomando, è molto semplice e duepersone sono in grado di movimentarel’imbarcazione per il carico o lo scaricoin tutta sicurezza: è infatti sufficiente

agganciare il gommone alle funi avvol-te sul rullo motore e mentre un opera-tore sul tetto del camper con il radioco-mando mette in movimento i motoriche solleveranno o abbasseranno ilgommone, una seconda persona daterra lo guiderà nel suo movimento disalita o discesa.Oltre al radiocomando, il Lifting Boatviene fornito completo di due centrali-ne necessarie al suo funzionamento,una per l’alimentazione a 12 Volt e l’al-tra per il controllo e la gestione delradiocomando.

Project 2000: la barca sul tetto

N uova denominazione per ilSalone del Camper, la fiera diriferimento nazionale del cara-

vanning realizzata grazie alla joint ventu-re tra Fiere di Parma e APC-AssociazioneProduttori Caravan e Camper, ha otte-nuto la qualifica di “Internazionale” apartire dall’edizione 2012 per il rispettodei requisiti e dei parametri richiesti. Il 22marzo scorso è stata firmata, infatti, ladeterminazione dirigenziale da partedella Regione Emilia Romagna.Il riconoscimento da parte della RegioneEmilia Romagna è un risultato moltoimportante, una ulteriore conferma delcarattere internazionale della manifesta-zione, che già nelle scorse edizioni,aveva ospitato nel proprio spazio esposi-tivo tutti i più importanti players europeied internazionali del mercato, oltre aquelli italiani. Il Salone del Camper, infat-ti, è riconosciuto a livello europeo comela seconda manifestazione del settoreoltre che per dimensioni anche pernumero di visitatori, tanto da essereinserita nel calendario ufficiale della

European Caravan Federation (ECF).Altra novità di questa terza edizione ilsito internet www.salonedelcamper.it,completamente rinnovato nella vestegrafica, offre una varietà di sezioni dedi-cate a informazioni utili sulla manifesta-zione. Nella sezione “Visitare” tutti i ser-vizi offerti ai visitatori e consigli su par-cheggi e aree di sosta. Dato il successoriscontrato nel 2011, anche quest’annosarà allestita e ampliata l’area per i piùpiccoli con giochi e divertimenti. Pressola manifestazione anche un’area esternainteramente dedicata ai fedeli amici del-l’uomo. Si riconferma l’attenzione per glianimali domestici da parte del settoredel caravanning e del turismo en pleinair, la modalità di viaggio più adatta percoloro che non vogliono separarsi maidai propri amici a quattro zampe.Alle aziende interessate a partecipare èdedicata la sezione “Esporre” da cui èpossibile scaricare i moduli da compilare.Esporre i propri prodotti e promuoverliconfrontandosi con un target altamentecompetente è infatti una grande oppor-

tunità per i produttori di veicoli ricreazio-nali sia italiani che esteri e per i più pre-stigiosi produttori e distributori di acces-sori. Ad Espositori Diretti e Rappresentatidella manifestazione è inoltre dedicataquest’anno una novità assoluta: la primaedizione del nuovo Salone del CamperAward 2012. Una giuria di esperti valu-terà le migliori proposte relative a inno-vazione e design per i veicoli ricreaziona-li e decreterà il vincitore nella prima gior-nata inaugurale.Presto sarà possibile iscriversi alla new-sletter per ricevere tutti gli aggiornamen-ti sulla manifestazione e sugli eventi col-laterali organizzati sul territorio per gliamanti del camper style. Grande il successo dell’edizione 2011che ha visto la partecipazione di oltre120mila visitatori, di cui il 62% di etàcompresa tra i 35 e i 54 anni e per lo piùfamiglie, 180 giornalisti accreditati, inuno spazio espositivo di oltre 150.000mq complessivi, di cui 45.000 mq nettioccupati, per un totale di oltre 309 espo-sitori e 640 veicoli ricreazionali.

Il Salone del Camper diventa Internazionale

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46 TURISMO all’aria aperta

L’anno titanico di Belfastnel nome di Guglielmo Marconi

OntheRoad

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OntheRoad

TURISMO all’aria aperta 47

I l catastrofismo, il semprecrescente interesse popola-re davanti ad avvenimentitragici, paurosi e di grandeentità, come i naufragi dinavi da crociera, cadute di

aerei e via piangendo, ha una memorialunghissima. Prendiamo ad esempio lasciagurata avventura del Titanic, affon-dato esattamente un secolo fa controun iceberg al largo della costa america-na, con il ben noto bilancio di vittime.Dopo tanto tempo, continuano adapparire in cinema e tv, revival, filmati,testimonianze. Ed ora, anche in unmega e costosissimo Festival che, perdue mesi, caratterizzerà la primaveradella capitale dell’Irlanda del Nord, il “TITANIC BELFAST FESTIVAL”, da aprile atutto maggio.Un’altra occasione per visitare un verdepaese ed un grande inventore italiano.Guglielmo MARCONI, di nascita bolo-gnese, per la precisione di Pontecchiodi Sasso Marconi, è di origine irlandese.Origini, sentitissime, da parte di madre.Nel suo cuore e per la sua carriera. Lamadre di Guglielmo,infatti, AnnieJameson, era figlia di Andrew, delladinastia fondatrice del celebre whiskey.A Dublinoc’è ancora la storica sede chesi può visitare con un interessante giroturistico multimediale, che termina,aromaticamente, in una degustazione,con voti e premi, delle varie tipologie edi originali proposte di cocktail: si pos-sono chiedere anche le ricette. Risintonizziamoci con Guglielmo che, aClifden nella selvaggia contea del CON-NEMARA, realizzò la storica trasmissio-ne telegrafica. Il primo messaggio com-merciale transatlantico partì per rag-giungere il Canada il 17 ottobre 1907.La cittadina marittima vale una sostaanche per visitare il nuovo MuseoMARCONI, ospitato in centro nel vec-chio deposito delle locomotive”: Sonoaperti da tempo anche il “Marconisite”, la Station House Museum, e il“Marconi’s Restaurant”, sulla Mainstreet, la strada principale.Con lo stesso nome dedicato all’inven-tore è stato aperto un ristorante anchea DUBLINO, in Adelaide court Unennesimo ricordo marconianonell’”Isola di smeraldo” è, aBallycastle”, nella Contea di Antrim,dove, nel porto, spicca il monumentodedicato al nostro genio italiano che,nel 1898, trasmise da qui il primo mes-saggio radio fino a Rathlin Island.

Nel 1910, Guglielmò sposò, in primenozze, Beatrice O’Brien, nobile discen-dente del leggendario re guerrieroTesto di Riccardo e Romina Rolfini

Un verde paese che ci ricorda il grande inventorebolognese, la cui madre era irlandese. Dalla città diClifden realizzò la storica trasmissione telegraficaverso il Canada il 17 ottobre 19070

Belfast

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Brian Boru, e passò la luna di miele nelcastello di Dromoland, nella contea diClare. La coppia ebbe tre figli. Marconisi risposò nel ’27 con una giovane ari-stocratica romana, Cristina Bezzi Scali,da cui ebbe la figlia Elettra, cui l’amore-vole padre dedicò anche la sua imbarca-zione più preziosa. Le strade marconia-ne portano, naturalmente a Bologna, ein particolare nelle due località a luidedicate, Sasso e Pontecchio Marconi,ove si visitano il Mausoleo e la bella villasulla collina, da cui partì il primo segna-le di una comunicazione senza fili.Il capitolo marconiano finisce con ladeviazione nella Irlanda del Nord, e pro-prio nella sua capitale BELFAST, da dovel’inventore avrebbe dovuto salpare,esattamente un secolo fa, sul transa-tlantico “TITANIC”, per la sciaguratatraversata verso New York. Per fortuna,e per gioco del destino e una serie diimpedimenti, Guglielmo rimase a terrae accorse al porto di New York per rice-vere i 705 superstiti, salvati grazie allasua invenzione e precisamente alsegnale SOS lanciato via radio dallanave New York. Intervistato dalla stam-pa disse «Vale la pena di aver vissutoper aver dato a questa gente la possibi-lità di essere salvata». I passeggerisopravissuti si recarono in corteo sotto

le finestre dell' albergo dove alloggiavaMarconi per esprimergli la loro ricono-scenza.Proprio cento anni dopo, nei mesi di

aprile e maggio, Belfast festeggia l’“ANNO TITANICO”, ricco di celebrazio-ni, commemorazioni, e mostre dedicateai cantieri navali e al suo celebre transa-tlantico, affondato dopo lo scontro conun gigantesco iceberg. La strutturamuseale assomiglia alla prua della naveche nei suoi sei piani, attraverso novegallerie esplicative e interattive, offriran-no le immagini, i suoni, gli odori e lestorie del Titanic, come pure della cittàe delle persone che lo costruirono. I visi-tatori conosceranno così anche la storiadel vasto patrimonio industriale e marit-timo dell’Irlanda del Nord.Transatlantico “sfigato” a parte, la solaBelfast vale un viaggio per i suoi molte-plici volti tra antichi “pub”, palazzi sto-rici di gusto vittoriani, e antichi quartie-ri che conservano memorie celtiche esegni di quella guerra fratricida, di cui lacittà conserva ancora le tragiche testi-monianze. Consigliabile il “Tour deimurales”, guidato dai conducenti deitipici taxi neri.Altra località che ricorda la drammaticadominazione inglese e la guerra civileirlandese, è la vicina DERRY-LONDON-

DERRY che nel 2013 sarà dichiarata “Lacittà della cultura del Regno Unito”(www.cityofculture2013.com), e que-st’anno ricorda soltanto avvenimentipositivi, che culmineranno nel grande“Concerto della Pace” del 21 giugno, inoccasione dei Giochi Olimpici di luglio-agosto. Il tutto senza dimenticare la“Festa di Halloween”, una delle piùgrandi di Irlanda.Una magia naturale dell’Irlanda delNord si chiama “GIANTS’S CAUSE-WAY”, spettacolare formazione basalti-ca sulla Costa di Antrim, dichiarataPatrimonio mondiale Unesco. La leg-genda vuole che il gigante irlandeseFinn McCool abbia costruito questocammino, ancora una volta, “Titanico”,per raggiungere, macigno dopo maci-gno, la Scozia, dove viveva il suo altret-tanto gigantesco avversario, il gigantescozzese. Per rivivere queste leggendesarà celebrato, il 30 giugno, il più gran-de evento all’aperto dell’Irlanda delNord, dedicato al teatro e alle arti, il“Land of Giants.(www.landofgiants.info).Info: www.irlanda-travel.com. In Italial’Ufficio del turismo irlandese è inPiazzale Cantore 4, tel. 0248296060,mail: [email protected]

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48 TURISMO all’aria aperta

�Titanic

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OntheRoadBelfast IRLANDA

TURISMO all’aria aperta 49

Queen's University

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50 TURISMO all’aria aperta

A Parigi con Woody Allenfra passato, presente e futuro

Parigi, Chateau de Versailles

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P arigi - “Midnight inParis”, il film gransuccesso di WoodyAllen che ha conqui-stato l’Oscar 2012per la migliore sce-

neggiatura originale, l’ho già visto egoduto tre volte. Parigi, invece, laconosco personalmente da oltre mezzosecolo. Nella Villle-Lumière arrivai daFerrara per la prima volta in “Vespa”con mio fratello, per preparare il primoesame di Lingua francese all’Università.Furono lezioni favolose, che dalla CitèUniversitaire fuori Porte d’Italie, traci-marono subito nel cuore dellla “Villelumière” sulle rive prima “gauche” poi“Droite” della Senna. Come il registaamericano innamorato di Parigi nel suoultimo film, in circolazione attualmentein 140 sale cinematografiche italiane,anche il vostro studente in Vespa hafischiettato per un mese la famosa can-zone di Cole Porter “I love Paris”, giro-vagando fra le brasseries più fascinosedella capitale, perfette per un pranzo ouna cena a base di “bloc de foie gras”, “plateau de fromages du terroir”e vinidella Borgogna, del Bordolese o delloChampagne. Tutto materiale che ilnostro Woody Allen poteva offrire aisuoi protagonisti di “Midnight inParis”, ma che il vostro studente invespa ha potuto degustare qualchedecennio più tardi.Parigi continua a far sognare con i suoiChamps Elysées popolati da cammina-tori indefessi, “flaneurs” (perditempo)impegnati a salire o scendere di nego-zio in negozio, consumatori di “brasse-ries” di ogni tipo, compresa quella lus-suosa sui Campi Elisi, monumento sto-rico aperta dalle 8 alle 2 ( nel senso diora di colazione e di quella da letto).Come nel suo film, l’americano Gil diWoody entra con rispetto da“Fouquet’s” e qui incontra lo scrittoreGeorge Simenon, gli artisti OrsonWelles e Joséphine Baker, ma continuaa ordinare il risotto come piace a aRobert Hossein poi i ravioli di astice dicui è innamorato Jean Todt, l’ex “magodella Ferrari”.Parigi non è soltanto sogno o romanti-cismo, gastronomia e gioia di vivere.Parigi è cultura, ed ecco le novità 2012nei suoi musei. Al Louvre, uno dei mas-simi templi della cultura mondiale, finoal 25 giugno, strepitoso omaggio aLeonardo da Vinci, di cui sarà esposto ilsuo ultimo capolavoro, la “Sant’Annacon Vergine e Bambino”. La rassegnaleonardesca presenta anche schizzi,disegni, studi ed altri dipinti del massi-Testo di Riccardo e Romina Rolfini - Foto Atout France

Tutto ciò che attende il viaggiatore nella capitalefrancese e nel Parco “Disneyland Paris”. Un anno dimostre spettacolari e di favolosi artisti

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mo pittore e di suoi allievi, compresa lafantomatica “Gioconda gemella”, ulti-ma scoperta del museo Prado diMadrid. Accanto ai Leonardo, ancheopere del ‘500 e di Delacroix, Degas eMax Ernst, che hanno reso omaggio algenio di Vinci. Il tutto nella HallNapoléon.Reso omaggio al supremo artista italia-no, i visitatori di Parigi meno tradiziona-li e più fantasiosi potranno aggirarsi nelnuovo Museo del “ Quay (corso)Branly”, per seguire le “Exibitions: l’in-venzione del selvaggio: storie di uomini,

Parigi, Museo del Louvre

Parigi, Cattedrale di Notre-Dame

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Parigi FRANCIA

donne e bambini provenienti da Africa,Asia, Oceania e America, esposti inOccidente in circhi, fiere, zoo, dal 16° al20° secolo”. Aperto fino al 3 giugno.Inevitabile il passaggio artistico più tra-dizionale: al Museo d’Orsay, tempiodegli “Impressionisti”, si esibiscono,fino al 1° luglio, i “Nus di Edgar Degas”,i più affascinanti “Nudi” provenienti daipiù importanti musei del mondo.Imperdibile!Non poteva mancare un curioso omag-gio alla cucina mondiale, ed eccoci, alMuseo di arti asiatiche “Guimet”,

davanti ad un centinaio di oggetti dellecucine orientali, molti a noi sconosciuti.Louis Vuitton e Marc Jacobs sono inve-ce i protagonisti, al Museo delle artidecorative dal 9 marzo al 16 settembre,della cavalcata nella moda, fra storia einnovazione. I più giovani, invece, sonoattesi, fino al 2 settembre, nello stessoMuseo, da “ Le storie di Babar”, mostrainsolita per celebrare gli 80 anni dell’ele-fantino più famoso. La musica, invece,la fa da padrone al Museodell’Orangerie, che dedica al musicistaDebussy una rassegna collegata alla

famosa serie delle Ninfee del pittoreMonet. Fino all’11 giugno si possonoammirare le passioni artistiche del musi-cista francese: dipinti, disegni e fotogra-fie.Dal 20 aprile al 20 agosto, l’ultimo invi-to artistico parigino è grandemente eso-tico e porterà i visitatori al Palais delTokyo, che riaprirà a metà aprile dopoun grandioso ampliamento (da ottomilaa 22.000 metri quadri espositivi), realiz-zato giusto in tempo per ospitare laTriennale d’arte contemporanea, fino al20 agosto.

Parigi, Ile de Saint Louis e Cattedrale di Notre-Dame

Parigi - Montmartre

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Parigi FRANCIA

Nel regno di TopolinoTutt’attorno alla capitale francese, deci-ne di richiami piccoli e grandi, dallaReggia di Versailles ai borghi e sobbor-ghi resi indimenticabili da romanzi efilm. Ma ci sono anche le strabiliantinovità fanta-tecnologiche che richiama-no annualmente milioni di visitatori datutto il mondo. Fra le altre, parliamo,qui, del regno dell’”isola che non c’è”.A Parigi basta un biglietto della RER-

linea A, destinazione Marne La Vallée,per entrare, senza incantesimi, nelmondo della fantasia pura e nei sognisenza tempo. Per tutti i “Peterpan” delglobo, l’isola che non c’è si chiama“Disneyland Paris” che, proprio que-st’anno, per la precisione il 12 aprile,festeggia i suoi primi Vent’anni. Al suoquinto compleanno, ha trasformato ilCastello della bella addormentata inuna torta gigante. Per il suo decennaleha addirittura aperto il parco attiguo“Walt Disney Studios”, dedicato al cine-ma. Ora prepara una festa lunga tuttoun anno che prenderà il via, il primoaprile, tra strabilianti suoni e luci con lospettacolo notturno “Disney Dream”, inun turbinio di effetti speciali e fontanemusicali, o con la nuova parata “Lamagie Disney”, dove i personaggi difavole e fumetti indosseranno l’abitopiù magico. Sarà possibile ancheabbracciare dal vivo il festeggiatoMickey che vi attende nel suo specialecamerino con abiti di scena ed oggetticon le orecchie. Il tutto senza svelare gliappuntamenti ancora “top-secret” (topcome topolino). E per dormire si può scegliere tra l’eco-nomico ”far west” dell’HotelCheyenne, magari accolti da un como-dissimo “pagliericcio” in una finta pri-gione, e il lussuoso e incantato“Disneyland Hotel” con vista e accessodiretto al parco, oppure gli altri alberghia tema a pochi passi dai due parchi. Anche la gastronomia è una magicafavola: a Disneyland si può sceglierel’”Auberge de Cendrillon”, dove gusta-re le scarpette di cioccolata diCenerentola o la zuppa fatta con la suazucca, oppure, al “ Walt Disney StudiosPark” trasformarsi in attore e pranzaredirettamente sul set all’”En CoulisseRestaurant” senza dimenticare le cucineda tutto il mondo o gli spuntini velocimagari seduti in un fast food anni ’50 oin un saloon. Info: Atout France, Ente del turismofrancese in Italia, Via Tiziano 32, MIilano20145 - Tel. 02 5848657 / 0258486212; www.franceguide.com

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Lisbona: un saliscendi di felicità

Praça da Figueira

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N on è facile spiegarela gioia di vivereche ispira Lisbonain ogni stagione.Solo chi ha speri-mentato i suoi

panorami movimentati, le salite speri-colate in cima alle colline, le discese aperdifiato verso il fiume, con il cuore ingola soprattutto se si guida una mac-china, e lo sferragliare dei suoi pittore-schi electricos, può capire fino in fondoil piacere di una passeggiata in questacapitale sull’Atlantico.La capitale più occidentale d'Europa,tutta protesa come la sua piccola nazio-ne verso l'ampiezza dell'orizzonteoceanico, su cui un tempo veleggiava-no caravelle e galeoni. Lisbona nonsembra rimpiangere il suo glorioso pas-sato, ma sorridere in un eterno presen-te in cui si ricomincia ogni giorno dacapo. Sono finiti i tempi dell'imperocommerciale portoghese, quando ilcruzero era la moneta più importantedel mondo e tesori arrivavano in quan-tità inverosimile dal Brasile, dal cuoredell'Africa, dalle coste dell'India edell'Indonesia, o da quelle piccole oasifondamentali per il commercio piantatenel cuore di sterminati continenti,come Goa oppure Macao. E’ finito anche il tempo in cui i marinaiportoghesi preparati nella scuola mari-nara di Sagres, sulla punta estremadella nazione rivolta all’Atlantico, unpromontorio spazzato dai venti, eranoimbattibili nel governare marosi e tem-peste, aiutati dagli strumenti nauticiinventati proprio qui. Merito della lun-gimiranza e della passione del grandeHenrique il Navigatore, che nei primicinquant'anni del 1400 visse qui insie-me a cartografi, geografi, astronomi ecomandanti di navi. Un passato gran-dioso, quindi, che già cominciava adappannarsi quando Lisbona visse la piùterribile delle sue tragedie: un giorno dinovembre del 1755 un terribile terre-moto la rase praticamente al suolo, unterremoto tanto grave da far vacillareperfino le convinzioni più ottimistichedei filosofi illuministi. Eppure da quelle macerie Lisbona risor-se più bella e più razionale di prima: ilmarchese di Pombal, che oggi dominacon la sua statua imponente la bellissi-ma piazza dove si conclude l’Avenidade Libertade, definì un piano di rico-struzione di grande respiro. Per apprez-zarlo fino in fondo si può partire dapraca do Commercio, la grande spiana-ta che si affaccia sul Tago, dominata dalgrandioso arco di trionfo dedicato alla

Testo di Franca Dell’Arciprete Scotti Foto di Franca Dell’Arciprete Scotti e dell’Ente del Turismo Portoghese

Panorami movimentati, piazze ariose e monumentali,colline ripide, splendidi “mirador” sul Tago, e il miti-co electrico 28 per esplorare la capitale più occiden-tale d'Europa

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Gloria che incorona Valore e Genio. Dalì una comoda passeggiata porta attra-verso le strade parallele dedicate ainomi degli artigiani, orafi, argentieri,calzolai, vivaci, animate e piene di risto-rantini, fino alla piazza Dom Pedro IV,detta il Rossio, cuore della Lisbonamoderna. E’ questa la Baixa pombalina,il quartiere nuovo costruito nel secondo‘700. Per ammirare meglio l'imponenzadegli edifici, il gioco geometrico biancoe nero dei marciapiedi, i pittoreschiabbaini sullo sfondo delle colline che sialzano alle spalle, bisogna assolutamen-te salire sull’Elevador Santa Justa. E’l'ascensore alto 32 m costruito nel 1901con una monumentale struttura in ferroda un ingegnere allievo di Eiffel. Dal bel-vedere in alto tra i ghirigori liberty siapre il panorama animato di Lisbonaaperta sull’estuario del Tago che, piùche mai dall'alto, sembra davvero unmare, il Mar de Palha, come lo chiama-no qui per i riflessi dorati del tramonto.I belvedere di Lisbona, o miradouro,sono tanti, e tutti pittoreschi, da quellosilenzioso e appartato, il più alto di tutti,di nostra Signora del Monte a quelloaffascinante e mondano di largo Portasdo Sol, a quello romanticissimo di SantaLuzia, che tra buganvillee viola, azulejosazzurri e vigne rampicanti sembra stu-diato apposta per far sbocciare giovaniamori. Siamo qui in uno dei quartieri più

famosi di Lisbona, l’Alfama, popolare ecolorato, arrampicato alle falde delcastello di San Giorgio, e scampato alterremoto del 1755. Per questo conser-va tutte le tracce del passato, da qual-che resto romano a frammenti di bastio-ni visigoti, a fontane del periodo arabo. Lisbona infatti, come gran parte delPortogallo, ha conosciuto la presenza ditutti i popoli e solo nel 1147 diventòdefinitivamente cristiana con il reAfonso. Piena di chiese che, soprattuttoall'interno, rivelano lo sfarzo di splendi-de talhe dorate, altari barocchi gron-danti intagli in oro, è una capitale cheesprime tutti gli stili, dal gotico solenne

della Cattedrale, alle potenti arcate cie-che del mausoleo del Carmo, intelligen-temente conservato nella sua strutturasemidistrutta per dimostrarne l'impo-nenza, dagli incredibili decoratissimiportali manuelini del monastero di SanGeronimo, fino all'eleganza floreale deipalazzi liberty che percorrono le grandiAvenidas. E sono tanti anche i centri di Lisbona,piazze vivaci intorno a cui si aggreganoi vari gruppi di interesse: giovani, intel-lettuali, artisti di strada. La più famosa épraca Camoes, al centro del quartiereChiado, tutta raccolta intorno a grandifigure di letterati portoghesi, Camoes

Lisbona, Mirador Portas do Sol

Lisbona, latteria

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Lisbona PORTOGALLO

Lisbona, Belem - San Jeronimo

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appunto, Ribeiro e il mitico FernandoPessoa, che, immortalato in una scultu-ra in bronzo, siede meditabondo neldehors del famoso caffè Brasileira.Lisbona ama queste sculture all'apertoin atteggiamento informale, a cui vienespontaneo avvicinarsi per chiedereun'informazione. Così anche le piazzet-te storiche e la solennità dei monumen-ti antichi acquistano un tocco ironico evengono sdrammatizzate da questi stra-ni personaggi silenziosi. Pessoa dominadappertutto, proprio lui che era cosìsolitario e silenzioso, e l'ufficio del turi-smo di Lisbona può offrire qualche inte-ressante suggerimento per scoprire tuttii luoghi nominati nelle sue opere e assa-porare così le sue atmosfere. Lisbona èmolto orgogliosa di questo intellettualeche l’ha celebrata, con i suoi numerosieteronomi, e la sua presenza si può rin-tracciare proprio nei caffè dove lo scrit-tore amava sostare, studiare la sua cittàe scrivere racconti e romanzi: soprattut-to il cafè Martinho da Arcada, in pracado Commercio. Ma i caffè di Lisbonanon sono solo luoghi di testimonianzeletterarie: sono anche, e a maggiorragione, luoghi di vere delizie, soprat-tutto se abbinati alle pastelarie artigia-nali. Diffusissime dappertutto, alcunemeritano assolutamente una visita golo-sa prima di riprendere l'aereo: la paste-laria Suica che espone i suoi tavolini sudue delle piazze più belle di Lisbona, ilRossio e praca da Figueira, la lateriaCamponesa, un po' defilata, in rua dosSapateiros, semplice per una degusta-zione in piedi, ma arricchita da bellissimiazulejos bianchi e azzurri e soprattutto,imperdibile, la Antiga Confeteria deBelem, vicina al monastero dosJeronimos, frequentatissima anche nellesale interne, che sforna almeno 10.000pasteis al giorno. In realtà le pasteis sitrovano dappertutto in città, ma pareche solo qui si trovi la ricetta autenticadi questi dolcetti di pasta sfoglia concrema all'uovo spolverizzati di zuccheroa velo o cannella, inventati nell'800. Dauna grande vetrata si può anche assiste-re al lavoro di decine di cuoche, ma ilsegreto dei pasteis rimane ben custodi-to. Altri segreti gastronomici si nascon-dono nei negozi e bar che vendono laGinjinha, il famoso liquore di Lisbonainventato da un frate, che si ottienefacendo macerare le ciliegie amare nel-l’alcol, oppure nelle numerose botteghedel quartiere Baixa che vendono caffè,tè, di “bacalhau”, formaggi, salsicce,prosciutti e prodotti coloniali.E non dimentichiamo che dal 12 al 22

Lisbona, Praca Camoes

Lisbona, Azulejos

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aprile si svolgerà Lisbona Fish &Flavours, una kermesse dedicata ai piat-ti creativi a base di pesce e frutti dimare. Dieci giorni per esplorare le piùfantasiose idee dei grandi chef porto-ghesi stellati Michelin con musica dalvivo, degustazioni e buon vino. Dieci deimigliori ristoranti di Lisbona sarannoaperti notte e giorno, offrendo show-cookings stellati, corsi di cucina, degu-stazioni di vini e abbinamenti creativi.Il mitico 28Il modo migliore per conoscere Lisbona?Salire sull’eléctrico 28, il tram d’altritempi che attraversa tutta la città. Lecoloratissime vetture d’inizio secolo siinerpicano ovunque, imboccando ibecos, gli stretti vicoli sui quali si affac-ciano bougainvillee in fiore, palme, casedecorate con azulejos e campanilibarocchi.Partendo da praca do Comércio, il 28risale la Baixa, il Bairro Alto, quartieredelle tabernas e dei locali più frequenta-ti, il Chiado, zona delle boutique e dellelibrerie, e l’Alfama, cuore della Lisbonaaraba e medievale, fino ad arrivare alargo Martim Moniz, attraverso un per-corso tanto coinvolgente quanto labirin-tico. Fra le tappe d’obbligo lungo il per-corso del 28, nel quartiere del Chiado ilcaffè “Brasileira”, il miradouro di SantaLuzia nell’Alfama, vera e propria veran-da sulla città e sul Tago. E quiall’Alfama, una tappa imperdibile è lasosta in un locale tipico per ascoltare lestruggenti melodie del Fado, questocanto malinconico reso famoso nelmondo dalla cantante AmaliaRodrigues, e oggi nominatodall’UNESCO parte immateriale delPatrimonio dell’Umanità

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TURISMO all’aria aperta 61

Per arrivare, oltre alla compagnia nazionale TAP AIR Portugal,(www.tap-airportugal.it Tel. 02-6762211 e 06-85205200,Call center 848 88 89 10,che collega sia Milano che Roma, molto interessante da Milano Malpensa il collegamento gior-naliero con EASYJET, www.easyjet.com, Call center 848 887766La catena alberghiera Heritage, con i suoi cinque hotel di Lisbona, offre l’opportunità discegliere di soggiornare in alberghi di design contemporaneo o in boutique hotel estremamente romantici. Nel sitowww.heritage.pt che è anche in italiano, si trovano le tariffe e le promozioni speciali previste per il 2012. In particola-re, tutti coloro che soggiorneranno almeno due notti negli alberghi Heritage godranno di omaggi particolari, come duebiglietti di treno per Cascais, per l’Elevador Glória (la funicolare tipica che collega Avenida da Liberdadeal Bairro Alto), per l’Eléctrico 28 oppure l’entrata gratuita in tutti i musei di Lisbona (offerta limitata alla bassa stagione).www.lisbonaturismo.it www.visitlisboa.comPer informazioni in Italia: ICEP Ufficio Turistico e Commerciale per il Portogallo, Largo Augusto 3 , 20122 Milanowww.visitportugal.com

Aree di sosta: per trovare tutte le info sulle aree di sosta nella zona di Lisbona www.lisboacamping.com

Lisbona PORTOGALLO

Informazioni pratiche

Lisbona, Belem - monumento ai navigatori

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Pasqua in Terrasanta

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L a storia è relativa, ledate non contano:questa terra c'è semprestata. Quando, milleanni prima di Cristo, ilre David stabilì a

Gerusalemme la capitale del suo regno,la città aveva già almeno un millennio divita alle spalle. Un viaggio pasquale ha inIsraele e Palestina il suo scenario quasiobbligato. Si scopre così che il Golgota,il Santo sepolcro, il sudario, la viaDolorosa, il Getsemani, non sono sololuoghi dell'immaginario cristiano, mahanno un indirizzo, talvolta poco rigoro-so da un punto di vista archeologico, mafacilmente riconoscibile. Gerusalemmeracchiude tutto questo e non solo que-sto. Città santa e città contesa che anco-ra oggi non trova un equilibrio tra le suemille anime, ma resiste da sempre aguerre e divisioni. La città vecchia, den-tro le mura si può visitare in pocotempo. Il centro della Gerusalemme cri-stiana è la basilica del Santo Sepolcro, latradizione dice che qui è avvenuta la cro-cifissione, l'unzione la sepoltura e laresurrezione di Gesù. Niente di meno. Lachiesa ingloba la collina del Golgota edè gestita in maniera conflittuale dallediverse confessioni del cristianesimo chesi dividono le aree in base allo status quodel 1852. Usciti dalla basilica si percorrela via Dolorosa con le stazioni della viacrucis. Il Muro del pianto, luogo sacro del-l'ebraismo è a poche centinaia di metrida qui, e così anche la Spianata delleMoschee, dove secondo l'Islam,Maometto ascese al cielo. Un paesaggio mistico, il cui fascino èsubito da chiunque, ma è spesso detur-pato dagli integralismi che ne rivendica-no con violenza un'assurda purezza.Fuori dalle mura della Città vecchia sor-gono altri luoghi simbolo per la tradizio-ne cristiana: il Monte degli Ulivi, il giardi-no del Getsemani, il Cenacolo, luogodell'ultima cena. In una chiesa ortodossaalle pendici del Monte degli Ulivi è ospi-tata la cosiddetta tomba di Maria, men-tre la chiesa Ein Karein ci ricorda la nasci-ta di Giovanni, Battista.InfoPer raggiungere la città dall’aeroporto,circa 50 km, si può prendere il bus 947 (40 minuti, corse ogni mezz’ora, euro 4.Il taxi costa invece più di 50 euro. Unasoluzione pratica è prendere il taxi collet-tivo, lo sherut, circa 10 euro. Questomezzo utilissimo anche per spostarsi dauna città all’altra: per esempio il viaggioda Gerusalemme a Tel Aviv costa 15euro.

Pellegrino e viaggiatore tra templi, chiese e moschee.La terra delle tre grandi religioni monoteisticheoffreun paesaggio mistico, il cui fascino è subito da tutti

Gerusalemme dal Monte degli Ulivi

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Ma la Terrasanta non è soloGerusalemme, i luoghi cristiani in Israelesono tantissimi: segni e testimonianzebibliche sono presenti soprattutto inGalilea. A Nazareth ci sono le rovine delvillaggio in cui Gesù trascorse la suainfanzia, a Tiberiade sorge il lago dovesecondo il Vangelo, Cristo camminò sulleacque. Dei percorsi cristiani fa parteanche il Monte delle Beatitudini, scenariodel discorso della Montagna.Ma l'elenco dei luoghi sacri è lunghissi-mo e chi cerca una lista dettagliata in ita-liano il consiglio è di visitare il sito delturismo israeliano www..go-israel.it.Anche al di là del Giordano i luoghi davisitare sulle orme della storia del cristia-nesimo sono molti. La Giordania è famo-sa nel mondo per le meraviglie di Petra,per l'incredibile deserto del Wadi Rum,per le sponde magiche del Mar Morto eper la vivacità di Amman, ma c'è dell'al-tro. La città di Betanía, dove si celebrò ilbattesimo di Cristo (e dove pare vivesseGiovanni Battista) è una meta di pellegri-naggio popolare da sempre. Il fiumeGiordano non è molto rigoglioso, e pertornare indietro alle atmosfere servemolta fantasia. Per ritrovare i percorsi diMosè si può visitare Madaba, siamo a 35chilometri da Amman, in una delle cittàpiù multiculturali del mondo arabo (i cri-stiani sono oltre ventimila) ove sorge lachiesa di San Giorgio all'interno dellaquale c'è lo splendido mosaico bizantinocon la mappa di Terrasanta. Ma il luogopiù rilevante da un punto di vista biblico(e anche paesaggistico) è il Monte Nebo,a pochi minuti di macchina da Madaba.Da qui Mosè vide la Terra santa, prima dispirare. E il panorama è ancora moltosuggestivo: abbraccia il Mar Morto, laValle del fiume Giordano, Gerico e le lon-tane colline di Gerusalemme.

Muro del pianto

Chiesa della Natività di Betlemme

Gerusalemme

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TERRA SANTA

Betlemme

Getsemani - La chiesa delle Nazioni

Santo Sepolcro

Betlemme:la Palestina cristianaAlcune mete classiche dei pellegri-naggi, turistici e religiosi, si trovanonella zona amministratadall'Autonomia palestinese. Questocomplica la visita, ma non la pregiu-dica affatto. Betlemme con la suaBasilica della Natività, sorge a menodi 40, chilometri da Gerusalemme,ma per raggiungerla bisogna valicareil muro costruito dagli israeliani. Se si viaggia, come ha fatto il sotto-scritto, ( turista fai da te), il modomigliore di raggiungerla è prendereun taxi da Gerusalemme. Stessasituazione per Gerico, la più anticacittà del mondo, a 260 metri sotto illivello del mare. Qui, secondo ilVangelo, Cristo dovette resistere alletentazioni di satana. DaGerusalemme si può ammirare losplendido deserto popolato daibeduini.

Rischi burocratici:le frontiere ed i passaportiIn questa parte di mondo così turbo-lenta occorre preparare il viaggio conqualche accortezza. Per esempio se siarriva all'aeroporto di Tel Aviv è benechiedere alla polizia di non apporretimbri israeliani sul passaporto. MoltiPaesi arabi, infatti, (Egitto eGiordania fanno eccezione), nonammettono l'ingresso a stranieri contimbri israeliani sul passaporto. TraIsraele e Giordania ci sono tre frontie-re,la più comoda da valicare è quellapiù a sud, a Eilat. Meglio fare qualcheora di macchina per raggiungerla,rispetto alle ore di fila assicurate sulPonte Allenby (45 min. daGerusalemme).

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Un giardino all’italiana,uno stimolo alla fantasia

parte seconda

Castel Trauttmansdorff - Merano

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D opo un invernop i a cevo lmen tefreddo che ha benesplicitato leca ra t t e r i s t i chedella stagione, è

iniziata trionfalmente la primavera conun tripudio di colori e di teneri e varie-gati verdi; niente di meglio che ripren-dere il viaggio attraverso il ricco mondodei giardini italiani e non: angoli diparadiso in cui soffermarsi per trovarequiete e serenità.Una proposta estremamente intriganteè quella di legare il godimento di unavegetazione ricca e accurata a unarispettosa e ammirata ‘intrusione’ nellaprivacy dei suoi ‘abitanti’: la offre ilParco del Castello di Grazzano/PC(www.castellodigrazzanovisconti.it)costruito e ideato tra ‘800 e ‘900 difronte all’ingresso principale dell’impo-nente Castello del XIV secolo dal ducaGiuseppe Visconti di Modrone, padredel celebre regista Luchino che qui hatrascorso parte della propria fanciullez-za.Una voce misteriosa, adescante e melo-dicamente armoniosa proviene dalrigoglioso, fantasioso ed eclettico giar-dino all’italiana diviso da un arioso vialein ghiaia in due zone: da una parte sta-tue delle quattro stagioni ‘controllano’un’area verde con un roseto di kynen-sis che inebriano con dolci profumi,oggi sempre più rari, mentre dall’altrauna fontana a pianta ottagonale pro-tegge al suo interno un Orfeo inmarmo bianco. L’acqua proveniente dalRio Grazzano è uno dei motivi domi-nanti il parco che ne riceve vita, frescu-ra e allegro brusio: oltre all’esedra chedelimita la vasca barocca dietro alcastello, piccoli fossati sussurrano anti-che storie accompagnando fino al bel-vedere che domina la campagna, poiall’incantata Casetta per bimbi fino allesfingi che introducono al labirinto ditassi. Da non perdere il ButterflyHeaven (Paradiso delle farfalle), spazioin cui la magia di ali luccicanti dà sen-sazioni fantastiche.In questa natura riservata e fantasiosa,nella quale il riserbo è garantito danumerose piante - che ormai costitui-scono un bosco maturo, raro nel com-prensorio piacentino - tra cui fannobella mostra di sé un platano acerifor-me di più di 150 anni, un tiglio di 80,alcuni cedri del Libano e numerosi sem-preverdi (pini, cipressi, lecci, tassi earbusti di mirto e bosso), hanno trova-to rassicurante dimora civette, gufi,picchi verdi, picchi rossi, tassi, volpi,Testo di Wanda Castelnuovo - Foto dai singoli Giardini

Continua dal Piemonte alla Lombardia fino all’AltoAdige e dalla Francia alla Svizzera il fantastico viag-gio attraverso giardini singolari e unici nel loro gene-re alla scoperta di flora, fauna e opere di geniali pae-saggisti che hanno reso il bello più godibile a tutti

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scoiattoli, picchi muratori, ghiandaie,taccole… È proprio nella loro vita priva-ta che il pubblico accompagnato dabiologi e ornitologi esperti ([email protected]) andrà a curiosare avvalendosianche di moderne tecnologie, ma conestremo rispetto e circospezione allascoperta di nidi, tracce e suoni e deglianimali stessi: un’esperienza unica eindimenticabile. Lo straordinario è chel’osservazione può essere sia diurna sianotturna.Ogni anno si tiene un evento di valenzainternazionale, il Festival dei Gufi(www.festivaldeigufi.it), nel 2012 alla 3ªedizione il 21, 22 e 23 settembre, con il

gufo e gli altri rapaci protagonisti dellafestosa tre giorni.Intrigante la storia di un fantasmadispettoso raffigurato in più statuefedeli al ritratto suggerito da unmedium durante una seduta spiritica alduca Giuseppe Visconti: si tratterebbedi Aloisa, moglie di un capitano diMilizia il cui tradimento la fece morire digelosia, che si aggira dispettosa nelcastello e talvolta secondo gli abitantianche per le vie del borgo e richiede peressere placata che si appendano allastatua posta nel maniero monili e altrevaghezze muliebri.Dopo questa frizzante esperienza, cerco

sensazioni di maggiore quiete nei pluri-premiati Giardini di CastelTrauttmansdorff (www.trauttman-sdorff.it) a Merano - nel passato luogodi delizia e di riposo per la salute cagio-nevole della celebre Sissi, imperatriceaustriaca, nel cui castello oggi si trova ilTouriseum (Museo provinciale delTurismo). Inseriti nel percorso culturaleeuropeo La strada di Sissi, i Giardinisono incastonati nel versante montanosu un dislivello di 104 metri a est dellatranquilla città termale dal dolce micro-clima. Ne consegue una grande varietàdi vegetazione: dalla mediterranea aquella alpina. Un vero tripudio della

Castello di Grazzano/PC

Castello di Grazzano/PC - civetta

Castello di Grazzano/PC

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natura in ogni stagione: ad aprile i230.000 bulbi di tulipani narcisi e gia-cinti formano un mare di colori e profu-mi, a maggio è la volta di rododendri,ortensie, iridi e rose (da non perdere il24 il battesimo della nuova rosaTrauttmansdorff), a giugno della lavan-da, d’estate dei girasoli e verso l’autun-no di dalie e camelie mentre nel laghet-to un centinaio di ninfee ammalianocon il loro fascino misterioso. La sensa-zione di pace che ogni volta mi rimanecostituisce una molla a tornare sicura diprovare emozioni nuove.Numerosi sono i giardini che si affollanonella mia mente come i personaggi conPirandello per chiedere visibilità e, comegià accennato, fornisco qualche esem-pio dettato da casualità. Considerandoche molti proprietari di giardini organiz-zano iniziative per valorizzare e fareconoscere le loro perle e che ogni cittànon solo italiana è dotata di uno o piùgiardini pubblici che si vestono in modidiversi per celebrare eventi o seguire lericorrenze dell’anno o partecipare aconcorsi, c’è da perdersi.Fortunatamente è possibile ritrovare lastrada curiosando nei vari siti.Mi corre tuttavia l’obbligo di raccontareuna magnifica esperienza a Mentone(www.tourisme-menton.fr), delizio-sa cittadina francese (fondata dai Liguri)sul Mediterraneo al confine con l’Italia,in cui sono passata infinite volte senzamai visitarla a fondo come meriterebbe-ro i suoi numerosi e bellissimi giardinicon agrumi e piante esotiche ben accli-matate in virtù dell’ottimo microclimaquasi subtropicale. Recentemente hoavuto la fortuna di ammirare l’incantodei Giardini Biovès rivestiti per duesettimane di giallo e arancione e deco-rati con gigantesche composizioni deimedesimi colori grazie al paziente lavo-ro di esperti che ogni anno dispongonouno a uno tonnellate di agrumi durantela Fête du Citron (Festa del Limone):veramente uno spettacolo mozzafiatoche radica nei primi decenni del secoloscorso e ha raggiunto una perfezioneartistica straordinaria.Altro capitolo di grande interesse efascino sono gli Orti botanici alcuni deiquali vantano antiche tradizioni: naticon scopi scientifici, didattici e farmaco-logici, possono considerarsi veri giardinibotanici per la bellezza straordinaria eper quell’aura di scienza e di misteroche emana dai secoli.Pur avendo ciascuno ha il diritto di esse-re considerato primus inter pares, optoper il Giardino botanico alpinoParadisia in Valnontey-Cogne/AO

(www.lovevda.it) con lo splendido sfon-do del Gran Paradiso (ben evidenziatodalla foto di Diego Cesare perl’Assessorato al Turismo VdA) - nomeche gli deriva dal Paradisea Liliastrum,giglio bianco dei prati alpini - fondatonel 1955 a 1700 metri. Più di 1000 spe-cie mondiali montane (alcune rarissime)inserite nei propri habitat (riprodottifedelmente) e con cartellini dal nomelatino e italiani. Due i percorsi (il nero eil giallo) da approfondire con guidascritta o walkman che aprono alla scien-za, ma nulla tolgono alla poesia ine-briante del luogo e in più un’esposizio-ne petrografica, licheni e un variegatogiardino delle farfalle.Merita di essere visitato per la sua sin-golarità e per il particolare fascino ilGiardino Formale di Villa Ottolenghi

(www.borgomonterosso.com), sito inVal Bormida sull’altura di Monterossovicino ad Acqui Terme (AL). Questofantastico complesso, cui si giungeattraverso un nastro curvilineo immersonel verde dei vigneti (da cui derivanoottimi vini), nasce dalla sinergia di archi-tetti, scultori, pittori del calibro diMarcello Piacentini, Adolfo Wildt,Arturo Martini, Fortunato Depero, tantoper citarne alcuni che nel 1920 ricevonol’incarico dai Conti Ottolenghi Arturo eHerta von Wedekind zu Horst di costrui-re una dimora, quasi una ‘cittadelladella creatività’ destinata a vederenascere e a conservare opere d’artemoderna: infatti gli artisti dimoravanonegli appositi Studi durante l’esecuzio-ne dei loro lavori. Il figlio Astolfo portaa termine l’opera iniziata dal mecenati-

GIARDINI IN ITALIA

La primavera ai Giardini di Sissi - Merano

Castel Trauttmansdorff - Merano - laghetto delle ninfee

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smo dei genitori che si rivolgono adAmerigo Tot per il balcone scultura,senza contare il Mausoleo, oggi Tempiodi Herta, in cui hanno lavorato artisti divaglia.È l’architetto Pietro Porcinai (1910-1986), precursore dell’architettura delpaesaggio, a realizzare il GiardinoFormale, che termina con una magnifi-ca terrazza panoramica su Acqui Terme,seguendo il progetto “ParadisoTerrestre” che pone in armonico dialo-go la natura con i manti di menta pro-fumata e i glicini inebrianti e architettu-re e sculture come le raffinate e sinuosepoltrone girevoli scolpite nel marmo.Splendido anche il suo Giardino dellePietre, primo Giardino giapponese da

lui realizzato. Preciso e meticoloso,Porcinai ha curato arredi e piante: tame-rici mediterranee dai fiori rosa, maonia,iperico e astri settembrini lungo il per-golato di glicine. Un’opera eccezionale,recuperata da un ingiusto oblio trenten-nale, cui lo scorso settembre è statoattribuito un prestigioso premio inter-nazionale come l’European HeritageGarden Award nella categoria“Valorizzazione di un giardino storico”consegnato a Vittorio Invernizzi, pro-prietario e Presidente della Tenuta, chesi è occupato in prima persona delrestauro.Restano ancora al centro della piscinaper le acque piovane il “Tritone” bron-zeo realizzato da Herta e sempre suo la

“Bagnante” nel patio che ha creatonella mia mente un ponte ideale conuno straordinario, affascinante e appas-sionato artista, Joaquín Sorolla(Valencia 1863 - Cercedilla/Madrid1923) - poco conosciuto nel nostroPaese, ma in vita famosissimo a livelloeuropeo e americano - a cui Ferrara nelPalazzo dei Diamanti (www.palazzodia-manti.it) dedica fino al 17 giugno 2012una deliziosa mostra SOROLLAGiardini di luce (che andràall’Alhambra di Granada e poi al MuseoSorolla a Madrid) nella quale analizza lasua particolare propensione, natadurante la sua maturità umana e artisti-ca, verso i giardini come luoghi di inti-ma serenità e riposo.Orfano di entrambi i genitori ad appenadue anni, con la sorella viene allevatoda una zia: fortunatamente il suo talen-to e la sua predisposizione al disegnonon passano inosservati e con altrettan-ta buona sorte è avviato a studi di set-tore, anzi tanto sboccia il suo talentoche viene consigliato di dipingere enplein air e grazie a un quadro riceve unaborsa di studio che gli permette diandare a Roma dove approfondisce laconoscenza dell’arte classica e rinasci-mentale. Parigi invece lo fa avvicinareall’impressionismo cui sarà profonda-

Giardini Biovès - Mentone

Paradisia - Valle D’Aosta

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GIARDINI IN ITALIA

mente legato.Piano piano acquisisce un suo stile dive-nendo sempre più famoso per le scenesulla spiaggia e per i ritratti e riceve rico-noscimenti grazie alla partecipazione aesposizioni nazionali e internazionali: Ilritorno dalla pesca è comprato dalloStato francese e nel 1900 riceve a Parigiil Gran Prix.Dal matrimonio con Clotilde García delCastillo, sua ispiratrice, nascono tre figliMaría Clotilde, Joaquín ed Elena, fami-glia cui è legatissimo tanto quanto lo èall’arte del dipingere. Dopo che il figlioha curato per anni la casa-museo diMadrid, oggi è Blanca Pons-Sorolla,pronipote della primogenita, a conser-vare la memoria del bisnonno.La sua fama attraversa l’Oceano e illavoro procede fecondo e veloce men-tre assume anche l’impegno di trasmet-tere come accademico la propria poeti-ca, ma è in tale situazione che l’artista -magnificamente effigiatosinell’Autoritratto dalla calda e intensavitalità - maturati i temi di luce, colore enatura sente il bisogno di coltivare unnuovo interesse che gli consenta, purpraticando la sua amatissima pittura efruendo dei risultati raggiunti, di rima-nere solo con la propria intimità e con ipropri pensieri trovando quiete nelporto sicuro dei giardini, amore che nonlo abbandonerà più.La permanenza a più riprese inAndalusia lo colpisce per il paesaggiocome testimonia Sierra Nevada in inver-no vibrante di neve e per il caratteredeterminato della sua gente come laRagazza andalusa, ma sono i patii il suosoggetto ricorrente di cui lascia testimo-nianze di rara bellezza che trascinaocchi, cuore e anima dentro i ‘giardiniincantati’ in cui par di sentire l’allegrobisbiglio dell’acqua che scorre vitale erasserenante raccomandando di guar-dare con gioiosa serenità lo scorreredell’esistenza. Giardini popolati dallapropria famiglia - come il vivaceSaltando la corda o solitari e rassere-nanti nella loro solitudine consolatrice -e giardino proprio costruito sul modellodi quelli andalusi facendosi anche arri-vare piante e decorazionidall’Andalusia, giardini attraverso i qualici ha lasciato tanta serenità mediatadalla sua pittura solare.Il mio amore per la natura mi portereb-be a continuare all’infinito questo spen-sierato percorso allargando il discorsonon solo all’Europa, ma anche agli altricontinenti: scelgo come conclusione ungiardino che nelle intenzioni di chi l’haideato è una summa di quelli del

mondo: il Parco Scherrer a Morcote(www.lugano-tourism.ch) - deliziosoborgo che conserva vestigia di un pas-sato medievale glorioso come più gran-de porto sul lago di Lugano (da cui distauna decina di chilometri) - un giardino‘paradisiaco’ dove viaggiare nel tempoe nello spazio.Sito ai piedi del Monte Arbòstora in unazona dal mite microclima e dai dolcipanorami sul Ceresio e sul Varesotto,nasce nel 1930 a opera di HermannArthur Scherrer, abbiente commercian-

te di tessuti e appassionato d’arte, che,dopo avere sistemato in anni il pendio,vi fa collocare piante esotiche e orienta-li osservate durante i suoi viaggi. Oltre acreare due aree, una con lo stile medi-terraneo e l’altra asiatico, vi aggiungeriproduzioni in scala ridotta di diversitempli delle due zone (tempio greco,egizio, siamese…): un tripudio di vege-tazione, da quella nostrana a quellaesotica, che ricorda il mondo.

(2, fine)

Giardino Formale di Villa Ottolenghi

Parco Scherrer - Morcote

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Sulla Via Claudia Augustala primavera si respira in bici

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A nche voi non vedetel'ora che inizi la sta-gione della bici? Sulpiù facile e amatovalico alpino perciclisti e lungo l'iti-

nerario escursionistico a lunga trattasulle tracce dei Romani la primaveraarriva inaspettatamente presto. A suddel Passo Resia la temperatura può giàessere piacevole verso febbraio/marzo.Sul Fernpass e sul Passo Resia in aprilela neve è generalmente già scomparsae, in caso di bisogno, c'è sempre l'ap-posito servizio navetta. Lungo l'unicastrada imperiale attraverso le Alpi, inalcune annate, può anche succedere dipoter fare un'ultima battaglia a palle dineve, vivere la primavera in tutte le suefasi e prendere il sole al mare: e tutto inun unico viaggio.Quando l'imperatore Claudio trasfor-mò i sentieri degli Etruschi, Reti e Celtinella prima vera strada attraverso leAlpi, non avrebbe mai immaginato che2000 anni dopo qualcuno avrebbe per-corso la Via Claudia Augusta, quell'an-tica strada ora riportata in vita eimmersa nella primavera, camminandoincontro al sole. Lungo la strada, realiz-zata in primo luogo per gli approvvigio-namenti militari, Claudio dislocò dellepietre miliari su cui il suo nome venivacelebrato come benefattore dei territo-ri ora collegati al resto del mondo. Sullastrada circolavano naturalmente anchemolti mercanti, che trasportavanoostriche fresche, vino retico e olive oltrele Alpi. Oggi sono gi√ 200.000 i ciclistiche hanno percorso la strada romanada Donauworth, in Baviera, versoAltino, vicino a Venezia, oppure fino aOstiglia, sul Po: secondo un sondaggiorappresentativo del club ciclistico tede-sco (Allgemeiner DeutscherFahrradclub) ∂ da anni fra i percorsi piùamati. La Via Claudia ∂ considerata ilcoronamento dei percorsi ciclabili euro-pei e, grazie ai servizi navetta sui passie al comodo bus di recupero, si adattaperfettamente anche alle famiglie e aipensionati. Per chi non ama stare sulsellino per ore, di nuova realizzazioneanche un itinerario escursionistico alunga tratta sulle tracce dei Romani,che nel 2011 è stata inoltre la promet-tente new entry di Eurohike, agenziainternazionale di viaggi escursionistici.Niente sonnolenza primaverile? Allorasi parte! Chi percorre, a piedi o in bici,la Via Claudia Augusta in primavera oin autunno può godere, nel trattomeridionale, di un clima molto più pia-cevole che durante l'estate. La varietà

Quando l’Imperatore Claudio trasformò il sentierodegli Etruschi, Reti e Celti nella prima vera stradaattraverso le Alpi, non avrebbe mai immaginato che2000 anni dopo qualcuno avrebbe percorso la ViaClaudia Augusta camminando incontro al sole �

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climatica e paesaggistica è il più grandeasso nella manica di questa stradatematica attraverso le Alpi. In primaverala strada è letteralmente invasa dai fiori:lo sbocciare della natura nelle Lechauenpresso Augsburg, le colline gialle didenti di leone, i primi delicati fiori dimontagna in Tirolo, la fioritura deimeleti in Alto Adige e in Trentino, e ilVeneto di un verde intenso come nonmai... Chi ha fortuna potrebbe imbat-tersi ancora in una chiazza innevata sulFernpass o sul Resia, perfetta per le ulti-me palle di neve dell'inverno, e beccarei primi giorni d'estate sull'Adriatico, cheinvitano a un bagno di sole. E lungo ilpercorso, le diverse fasi della primaverain tutta la sua bellezza dai mille colori.Non si può dimenticare, poi, le gioie pri-maverili della terra: esatto, gli asparagi -in Baviera o a Zambana, nella Valledell'Adige, il paese degli asparagi. E inpiù le prime verdure ed erbette fresche,meravigliosamente cucinate dai ristora-tori locali. Talvolta anche alla manieradell'antica Roma. Moltissimi ristorantilungo il percorso propongono piatti chepotrebbero esserci stati ai tempi deiRomani, sfruttando sapientemente ifrutti della primavera.Se state programmando un viaggio inbici o un'escursione a lunga trattapotrebbe essere utile il nuovo servizioInfo Clima su www.viaclaudia.org, persapere dove, quando e quanto caldo fa.Qui potrete leggere se questa primave-ra le temperature si differenzierannomolto dalla media, e apprendere quan-do il Fernpass e il Resia saranno liberidalla neve.A partire dal primo weekend dopoPasqua saranno anche offerti itinerari inbici e escursioni a lunga tratta organiz-zati per vivere i colori della primavera.

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Via Claudia Augusta FRIULI VENEZIA GIULIA

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Puglia Imperiale:sulle orme della storia

Puglia Imperiale - Bisceglie - veduta porto

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S apori, riti religiosi, pie-tre, castelli e cattedrali,pagine di storia cheparlano di viaggi e diritorni. È questo ilsegreto di un marchio

interessante, che lega, con il nomePuglia Imperiale, undici comuni dellarecente provincia di Barletta AndriaTrani. Qui, dove la Puglia affonda profonda-mente le radici nella storia e una gene-rosa natura fa da cornice a una cultu-ra millenaria, il “genio del luogo”assume le sembianze di Federico II. Isegni della presenza e del ruolo diquesto personaggio affascinante,misterioso e di grande valore politico eculturale caratterizzano il paesaggio el’identità delle comunità locali. Un’energia particolare sembra scaturi-re dal paesaggio: luci, ombre, profu-mi dei fiori, venti tra gli alberi, coloridel cielo e dei campi, brezza del mare,invitano a vivere pienamente la vita eabbandonarsi ai piaceri della cultura,del cibo, del calore umano delle gentiche abitano queste terre. Forse anche l’Imperatore subì questofascino nel passato, quando lui, uomodi sangue tedesco, ma appassionato dicultura italiana, nel 1240 firmò undecreto in cui ordinava la costruzionedi un castello situato presso la chiesa(oggi scomparsa) di Sancta Maria deMonte. Così fu costruito il famoso Castel delMonte, simmetrico e possente,immerso in un nitore geometricoeppure misterioso, splendido edificioriconosciuto nel 1996 dall'UNESCOpatrimonio dell'Umanità. Dalle sueimponenti bifore e trifore si puòammirare l'intero territorio, un pae-saggio che arriva fino al Gargano. L’itinerario nella “”Puglia imperiale”può cominciare proprio qui, ai piedidelle mura ottagonali del castello, che,anche nelle misure e nelle suddivisioniinterne, esprime un potente simboli-smo, e nello stesso tempo riflette lafusione di elementi culturali venuti dalnord Europa, dal mondo musulmano edall'antichità classica. Impossibile toccare tutti i luoghi piùsuggestivi della Puglia Imperiale, che sisnodano lungo la costa adriatica e nel-l’entroterra, tra borghi medievali per-fettamente conservati, porti conosciu-ti dai Crociati che si imbarcavano perla Terrasanta, e poi nell’entroterra,nell’altopiano delle Murge.I tesori di questa terra si chiamanoAndria, Barletta, Bisceglie, Canosa,Testo di Franca Dell’Arciprete Scotti - Foto Archivio Puglia Imperiale

Nella recente provincia di Barletta Andria Trani,undici comuni legati dal marchio “Puglia Imperiale”esprimono tracce di un passato glorioso immerso inuna splendente natura

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Corato, Margherita di Savoia,Minervino, San Ferdinando,Spinazzola, Trani e Trinitapoli.Tra varietà e uniformità, si può ricono-

scere in loro un’impronta comune.E’ questo il motivo del successo delmarchio d'area “Puglia Imperiale”, cheha già celebrato i 10 anni, studiato con

l’Unione Europea per identificare turi-sticamente in modo rapido la partedella Puglia tra Gargano e Salento.Tra tutte le tappe possibili, scegliamoallora Andria, città “fidelis” e amatissi-ma dall’Imperatore, come testimonia-no la Porta di S. Andrea, detta anche"Arco di Federico II", e la cripta dellamaestosa Cattedrale S. Maria Assunta,del XIII secolo, che conserva le spogliedi due delle tre imperatrici, mogli diFederico II.E poi passiamo a Barletta, la Città dellaDisfida. La vicenda dei “tredici controtredici” di cinquecentesca, leggendariamemoria sarebbe derivata da una invo-lontaria leggerezza, ovvero l'accusa divigliaccheria pronunciata da soldatitransalpini ai colleghi italiani inun’osteria, la celebre Cantina dellaSfida. Nel successivo, eroico combatti-mento tra cavalieri fu “lavata” l'offesae l’audacia italiana mostrata nellaDisfida fu sempre vissuta come un ger-moglio del futuro spirito nazionale.Ecco perché Barletta, orgogliosa di

Puglia Imperiale - Trani

Puglia Imperiale - Castel del Monte

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questo storico fatto d’arme, continua arievocarlo ogni anno, facendone unevento di grande spettacolarità e gran-de attrazione turistica. Così comeperenne attrazione turistica è il famosoColosso, statua in bronzo alta poco piùdi 5 metri, forse della fine del IV seco-lo, che si innalza sul fianco dellaBasilica del Santo Sepolcro e rappre-senta forse un imperatore romano oun capo militare di alto rango.Sul mare si innalza anche Trani con lasua celebre Cattedrale, definita dalLenormant "La regina delle cattedralidi Puglia", massimo simbolo del“romanico”. Fu costruita nel periodonormanno svevo, tra i secoli XI e XIII,quando la città raggiunse il massimofulgore economico-commerciale edartistico, imponendosi come porto tra ipiù importanti dell’Adriatico. Non acaso in questo periodo, operò a Trani,alle porte della Cattedrale, lo scultoreBarisano da Trani, che lasciò i suoicapolavori anche nelle Cattedrali diRavello e di Monreale.Anche a Trani vive il “genius loci” diFederico II. Parla di lui il Castello Svevo,fatto edificare dall’imperatore a brevedistanza dalla Cattedrale, in riva almare, posto strategicamente a vigilaree difendere il porto e il centro abitato. Il nostro itinerario torna così circolar-mente a lui, a Federico II, che haimpresso la sua cifra nelle terre dellaPuglia Imperiale, dove ancora si respirala “memoria” come viaggio nel passa-to, nella storia e in se stessi.www.pugliaimperiale.com

PUGLIA

Puglia Imperiale - Barletta, Statua di Eracliio

Una bella occasione per visitare le terre della Puglia Imperiale sarà, tra tutte, la mostra che si svolgerà a Barletta, dal 4 maggioal 19 agosto: “L’Odore della Luce. Il mondo femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento”.Esposta presso le sale della Pinacoteca « Giuseppe De Nittis », Palazzo Marra, sarà una rivisitazione del mondo quotidiano, dellanatura delle campagne italiane, attraverso gli artisti che, nella seconda metà del 1800 e fino al primo ventennio del 1900, sep-pero cogliere lo spirito profondamente evocativo ed emozionale della piccola borghesia della provincia italiana. La mostra com-prende quattro sezioni tematiche: sentimenti, i lavori del giorno, prati e giardini, confidenze. Protagoniste quasi sempre le figure femminili, donne raffigurate nelle diverse occasioni della vita, in ogni attimo della quotidia-nità, inserite nel perimetro familiare, in uno stretto rapporto con la scena campestre, dimora e allo stesso tempo ambientesociale. E’ qui che gli artisti scoprono, spesso con spontanea sensibilità, i loro momenti più personali ed intimi: l’adolescenza, il lavoro,le ritualità dei sentimenti. Così, a partire dalle donne, la pittura scopre usi e costumi delle tradizioni locali nella società successiva all’Unità d’Italia. [email protected] www.comune.barletta.ba.it

Aree di sosta consigliate: www.spiaggesalento.com www.campingpinetamare.com

Informazioni utili

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Mito, storia, archeologiae tradizioni rurali nel Cilento

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I l nostro viaggio alla scoper-ta del Cilento, regione oraaspra ora rigogliosa, attra-versata da suggestioni anti-che ed eterne bellezze, sisnoda con una guida d’ec-

cezione. Il dottor Aniello Cusati, bizzar-ro e stravagante “Virgilio”, amanteappassionato della sua terra, imprendi-tore lungimirante e illuminato, divulga-tore e formatore orientato alle nuovegenerazioni, ci conduce sulle ali dellamitologia e della storia proiettandocisulla vetta del monte Gelbison o tuf-fandoci lungo il corso del Bussento finoalla profondità della grotta diMorigerati, invitandoci a rivivere i fastidel sito di Velia vestendo i panni dellaguida turistica con cappello da butteroe sciarpa rossa al collo per rendersiriconoscibile, o decantandoci i beneficidei suoi portentosi peperoncini sparsinei cesti a essiccare.Eclettico ma professionale, da medicoconsapevole che il farmaco è ancheveleno, dispensa consigli sull’uso dipiante ed erbe medicinali come rimediempirici della tradizione contadina peraffrontare vari malanni.Nell’azienda agrituristica “Il FornoAntico”, 20 ettari di uliveto, frutteto eortaggi a coltivazione integrata e biolo-gica, con allevamenti di mucche e ani-mali da cortile, produce tutto quelloche arriva in tavola, recuperando gliantichi sapori delle ricette regionali.Fedele alla sua regola “agire per realiz-zare il sogno e spingerlo ancora oltre”,mosso dall’esigenza etica di tutelarel’ambiente ed educare i giovani alrispetto della natura, il dottor Anielloha avviato una fattoria che proponepercorsi e laboratori con obiettivi edu-cativi, considerando il parco un’esten-sione dell’aula scolastica dove gli ecosi-stemi si propongono come laboratoriscientifici all’aperto, facendo interagireinsegnanti e allievi con maestranze eagricoltori, anche tramite l’ausilio divarie apparecchiature didattiche. I per-corsi naturalistici della biodiversitàlungo i sentieri del bosco guidano allaricerca delle specie vegetali e animaliche popolano il territorio ricco di mac-chia mediterranea e faggete infram-mezzate da pascoli alpini: con pazienzae fortuna ci si può imbattere nel lupo,più facilmente nel cinghiale o nellavolpe e osservare l’aquila, la cicogna,gli aironi lungo il corso del Lambro delquale l’azienda cura la manutenzione;oppure avviarsi alla ricerca di erbespontanee commestibili, effettuando ilriconoscimento, la raccolta e l’utilizzo,Testo e foto di Tania Turnaturi

Al “Forno Antico” si educano le nuove generazioni alrispetto della natura. Il dott. Aniello ha avviato unafattoria che propone percorsi e laboratori con obiet-tivi didattici

Bussento, l’oasi

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applicando l’aurea regola “dal campoalla tavola”. Gli ecosistemi fluviali delLambro e del Mingardo offrono alnostro mecenate lo spunto per interes-sare i ragazzi, ma anche gli adulti, allostudio del ciclo delle acque come siste-ma rinnovabile e fonte di vita con ilquale interagisce l’uomo per soddisfarele sue necessità civili, industriali e agri-cole producendo, a volte, inquinamen-to, mentre nell’orto si apprende qualisono gli insetti utili, le modalità di lottabiologica, il ciclo delle stagioni, il corret-to uso dell’acqua. Dopo le lezioni teori-che o all’aria aperta, il laboratorio dellaterra consente agli studenti di adottareun piccolo appezzamento da coltivareapplicando le varie fasi di semina, con-cimazione, raccolta e conservazionedegli ortaggi e del grano con la macina-tura, impasto e cottura nel forno alegna. Il fascino del percorso alimentareattraverso la via del pane permette discoprire il ruolo di questo prezioso ali-mento nella tradizione contadina einduce ad avviarsi ad una alimentazioneequilibrata e un corretto stile di vitaattraverso l’esperienza diretta dellapanificazione: sotto l’occhio vigile dellacuoca, i ragazzi impastano e infornanola massa lievitata nel grande forno sim-bolo dell’azienda (è infatti collocatoall’esterno accanto alla reception); lafragranza delle pagnotte sfornate aleg-gia nell’aria frammista al profumo delgelsomino e della buganvillea cheombreggiano la piscina. Il laboratorioscientifico educa all’igiene ambientale,allo studio delle energie alternative, allaraccolta e trattamento dei rifiuti illu-strando il concetto di biodegradabilità einsegnando le modalità di formazionedel compostaggio domestico con gliscarti di cucina e giardino, perché, spie-ga il nostro appassionato maestro, lanatura non produce rifiuti ma nellacatena alimentare tutto viene utilizzatodagli organismi produttori, consumato-ri e decompositori. Le giovani genera-zioni acquisiscono così consapevolezzadel valore delle risorse organiche pre-senti nei rifiuti per produrre terricciofertile da reimpiegare e si avviano a rici-clare tutti i materiali che possono esse-re riutilizzati, riducendo lo spreco dimaterie prime. E poi, per tutte le età,corsi di cucina (sarà anche autoreferen-ziale, ma al Forno Antico si mangiaveramente bene!), pittura e ceramicacon maestri artigiani, equitazione (lascuderia dell’azienda vanta nove caval-li), walking e trekking tra i castagnetidella Bruca, sul monte Castelluccio o

Bussento, l’oasi

Bussento, l’oasi

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Forno Antico CILENTO

lungo la via dei Monaci, escursioni cul-turali e naturalistiche tra antichi forni emulini ad acqua o eremitaggi, il periplodi capo Palinuro imparando a ricono-scere le varie erbe spontanee comme-stibili, pesca notturna, tiro con l’arco,osservazione delle stelle che ogni serapunteggiano infinitamente la volta delcielo dal promontorio di Palinuro allelontane alture del Pollino che chiudonola quinta dell’orizzonte, stages per stu-denti di ogni livello, formazione avanza-ta in spazi outdoor di quadri aziendali.In primavera il Forno Antico risuona digiovani voci argentine, di risa e giochiframmisti a entusiasmo e curiosità: daogni regione d’Italia varie scolaresche siriversano nell’agriturismo per avviarsiall’approccio con la natura e all’appren-dimento delle sue leggi, della sua bel-lezza e ricchezza, che premia chi si avvi-cina con rispetto e attenzione fornen-dogli prodotti genuini, ortaggi ricchi diqualità organolettiche, frutta appetibi-le, frescura e stimola tutti i sensi allie-tando l’anima con profumi e colori.Insieme a loro il dottore partecipa alleiniziative dei volontari ambientalistieffettuando la manutenzione dei sen-tieri del Monte Castelluccio e della valledel Lambro.“Siate templari!” è l’incitamento agliinsegnanti del nostro dottor Cusati. I templari infatti, monaci e combatten-ti, oltre a svolgere attività militare, eser-citarono un forte influsso culturale edeconomico creando un sistema agricoloe produttivo presso le loro abbazie cir-condate da terreni che le rendevanodelle autentiche aziende agrarie, chia-mate casali o masserie, organizzatesecondo il modello cistercense. Nellefertili campagne pascolavano mandriedi buoi o bufali e in alcune regioni veni-va praticata la transumanza; diffuse dalPiemonte alla Sicilia e soprattutto inPuglia, producevano cereali e vino per ilfabbisogno interno e per le esigenzedelle commanderie in Oriente, Siria eCipro, depauperate dalle incursioni deisaraceni.Al Forno Antico si arriva da ospiti, siparte da amici. E da amici siamo invita-ti, all’inizio di gennaio, ad assistere allalavorazione della carne del maialeappena macellato. Effettuiamo insiemeil viaggio in treno e tutto lo scomparti-mento è coinvolto dai suoi affascinantiracconti, come bambini proiettati nellespire delle fiabe dei nonni che trasuda-no di riti antichi e magici, di animalimitologici che sfamano intere comunitàdurante la fredda stagione invernale, disalsicce appese a seccare e carne cotta

Capo Palinuro visto da San Mauro la Bruca

Capo Palinuro visto dal Forno Antico

Forno Antico�

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sulla brace del camino innaffiata dalvino rosso della vendemmia ottobrina eolio novello cosparso sulle fette di paneabbrustolito. Riemergendo dall’incantoal suono della voce robotica dell’alto-parlante che annuncia l’arrivo pressouna stazione, ritorniamo al presente e cirendiamo conto che ha descritto a tuttala platea il ciclo di un’azienda agricolaquale è la sua. Giunti al Forno Antico ciaccoglie lo scoppiettio del fuoco nelcamino e nell’ampia cucina assistiamoalla preparazione della carne per le sal-sicce e la soppressata: tagliata a mano afior di coltello, la parte più pregiataviene insaporita con grossi tocchi dilardo, sale, vino e pepe in grani e infila-ta nel tratto di budello proveniente dalcolon destinato alla soppressata, men-tre un’altra parte, con meno lardo epriva di pepe, è immessa nel budellopiù sottile per formare la salsiccia, cheverrà poi appesa in ambiente fresco eventilato per l’essiccazione.Intanto nella grande sala del camino èun viavai di persone: dipendenti cheportano la legna e ricevono istruzionisulla sequenza dei lavori da effettuare efornitori che consegnano la paglia pergli animali della scuderia o che propon-gono l’acquisto di un nuovo cavallo dicui decantano le virtù. Il fitto linguaggiodialettale ci risulta poco comprensibilema si intuisce che ognuno è riconosciu-to e interpellato come essere figlio oparente di qualche vecchia conoscenzao di qualcuno che svolgeva un mestiereagricolo o artigianale nel paese. La retedei contatti e della solidarietà paesanaha gangli potenti e ramificati e ancheun’attività turistica fortemente radicatanel territorio è alimentata dalla linfadella territorialità e della forza sinergicache deriva dall’apporto della peculiaritàe della collaborazione di ciascuno.“Bisogna fare sistema e filiera” è, infat-ti il motto di Aniello Cusati. Costituirecioè una rete di operatori turistici che sipongono una finalità comune e fissanodelle regole che li aiutino a perseguiregli obiettivi e ciascuno offra il proprioprodotto al quale ha concorso tutta unaserie di risorse, attività e organizzazioni.Medico impegnato nelle strutture sani-tarie milanesi, profonde le sue energienon soltanto nell’esercizio della suaprofessione con totale spirito etico ma,nel fine settimana vola a San Mauro LaBruca spinto dall’esigenza di puntareall’integrazione culturale del territorio,ritenendo l’attività turistica un impor-tante comparto dell’economia delpaese, per rendere sempre più attratti-va l’offerta puntando sul valore aggiun-

Forno Antico - il forno

Forno Antico - Padella per caldarroste

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Forno Antico CILENTO

to: qualità del contesto culturale, ric-chezza paesaggistica, varietà enoga-stronomica, storia, tradizione e serviziefficienti, oltre a una connaturata evocata attenzione al cliente.Davanti al fuoco, evocazioni di ricordid’infanzia sembrano immersioni nelmito, tanto appaiono lontani e tramon-tati; la legna scoppietta, la voce, confrequenti incursioni nelle espressionidialettali fortemente influenzate dalsiciliano, al punto che il cilentano costi-tuisce un’isola linguistica separata dallaSicilia, racconta della nascita dell’azien-da con i suoi vari corpi di fabbrica, lagrande veranda-ristorante, la piscina, ilcampo da tennis, l’area per i camperincorniciata da salici e siepi fiorite, lascuderia, la stalla. Antico monastero deibenedettini, poi dei giovanniti e succes-sivamente dei cavalieri di Malta come sievince dalla figurazione di un cabreodel 1626 ritrovato nella biblioteca di LaValletta, da 22 anni ospita chi vuole tra-scorrere un periodo di riposo immersonella natura primordiale che incantò glieroi epici e i poeti romani come Orazio,che il nostro ospite cita frequentemen-

te.Generoso anfitrione, snocciola versima, discepolo di Aristotele e memoreche “primum vivere deinde philosopha-

ri”, conquista gli ospiti alla sua tavolacon il cibo proponendo tre linee culina-rie: tradizionale, vegetariana e regiona-le costituita soprattutto di zuppe e

Forno Antico

macchia mediterranea

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pasta condita con sughi cilentani, men-tre quella vegetariana trae i suoi pro-dotti dall’orto biologico. Dalle marmel-late della colazione ai dolci di finepasto, tutto segue la filiera orto, cucina,tavola, tutto è prodotto e realizzato incasa! Zuppa di fagioli e castagne, scaro-la e polpettine in brodo di gallina, lasa-gne al forno, gnocchetti coi broccoletti,lagane e ceci, linguine alla colatura dialici, pizza, salsicce dolci e piccanti esoppressate conservate nello strutto,capocollo, pecorino, calzoncini di ricot-ta cilentana e spinaci, peperoni alla pia-stra e zucchine gratinate agli aromi,pollo alle erbette, coniglio in umido,pane caldo, crostate, pignolata, recupe-rando sapori e saperi antichi e credutismarriti attraverso una meticolosa ricer-ca storica, facendo riemergere i segretidella cucina povera che si credevanosmarriti, accompagnati da libagioni diaglianico, fiano e fragolino della casa. Perfino i camperisti, per i quali è predi-sposta un’area interna all’azienda conle piazzole ornate di fiori, citronella,salici piangenti e fichi moscioni delCilento, possono attingere all’orto per ilconsumo giornaliero di prodotti earomi.

Posta nella valle del Lambro, l’azienda èabbracciata dal monte Castelluccio adovest, dal monte Cavallara a nord, adest emerge il Pollino dietro Rocca

Gloriosa, a sud fa la guardia Palinuro: èpossibile quindi imboccare sentieri intutte le direzioni. Verso nord-ovest unabreve passeggiata tra boschi secolari di

86 TURISMO all’aria aperta

Rofrano

San Mauro La Bruca, affresco cripta

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Forno Antico CILENTO

Il Forno Antico - Azienda agrituristica - Contrada Forno, San Mauro La Bruca (SA) - Tel.: 0974974203 - Fax: 0290753269www.ilfornoantico.it - e-mail: [email protected]’azienda dispone di piazzole di sosta per camper; i camperisti possono raccogliere dall’orto le verdure, gli ortaggi e gli aromiper l’uso quotidiano.

castagni e ulivi conduce a San Mauro LaBruca, la Città dei Cavalieri commendafin dal 1200 dell’Ordine giovannita cheesercitava la giurisdizione civile ed epi-scopale in contrasto con i vescovi dioce-sani; il toponimo si riferisce al discepolodi San Benedetto, al corso d’acqua chescorre nella zona e all’antica popolazio-ne dei Bruzi, servi ribelli dei Lucani chelì si erano rifugiati, accaniti avversari deiRomani e alleati dei Cartaginesi.L’attuale nucleo abitativo sorse nel XVsec. intorno alla parrocchiale di SantaEufemia, poco distante dall’antico cen-tro che prese impulso dall’abbaziabenedettina dedicata a San Mauroabate, di cui restano pochi ruderi dopole incursioni saracene. La piazza della chiesa è una terrazzasull’infinito che fa scorrere lo sguardodai monti lungo la valle del Lambro algolfo di Palinuro. La piccola chiesa otto-centesca custodisce la cappella dedica-ta a San Mauro, abside della chiesaantica trasversale all’attuale, con l’af-fresco dell’incoronazione della verginedi impianto bizantino e stesura popola-re; sull’altare maggiore una teca custo-disce le particole consacrate ritrovateintegre dopo il furto e l’abbandonosubito nel luglio del 1969. La criptaconserva affreschi del IX secolo raffigu-ranti Santa Eufemia e Santa Lucia cheappaiono in precario stato di conserva-zione: il nostro “duca” di dantescamemoria ha assunto col parroco l’impe-gno di provvedere al restauro.Più a nord in una valle di uliveti, quer-ceti che pullulano di svariate varietà difunghi, macchia mediterranea di cor-bezzoli, mirtilli, lamponi e alberi dafrutta, sorge la frazione di San Nazarioche, alla fine dell’VIII sec., vide alcunimonaci basiliani, fuggiti dalle persecu-zioni iconoclaste dell’imperatore diBisanzio, fondare un cenobio sulle rivedel Melfi, presso cui si sviluppò una fio-rente attività di concia delle pelli dicapra e pecora per le pergamene, nelquale nel 940 San Nilo da Rossano rice-vette l’abito monastico prima di prose-guire il suo cammino versoGrottaferrata la cui abbazia è faro dispiritualità bizantina nell’occidente cri-stiano.

Nel corso di tutte le visite ed escursioniil nostro ospite instancabilmente foto-grafa e riprende, con l’immancabiletablet, per arricchire la già nutrita docu-mentazione da proporre agli studentinel corso delle settimane di studio eagli ospiti nel dopocena, mentre si sgra-nocchiano le castagne arrostite nellagigantesca padella appesa scoppiettan-te sui carboni accesi all’aperto.

L’imprenditorialità mitteleuropea acqui-sita in lunghi anni di professione svoltaa Milano unita al viscerale legame deimeridionali con la loro terra d’origineposta al servizio di chi vuole coniugarearte e natura, mito e storia, bellezza econoscenza, tradizione e innovazione,per sfatare il detto evangelico che“nemo propheta in patria”.Ad maiora, dottor Cusati!

Cilento, San Severino

Informazioni utili

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In Sardegna alla ricerca diun diverso rapporto con la natura

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L’ aereo mi sbarca aOlbia nel primopomeriggio di ungiorno di fine set-tembre 2011. Latemperatura è

ancora estiva, la giornata è bella.Il tempo necessario per noleggiareun’auto e sono pronto per iniziare la mia“avventura” in Sardegna, la terza negliultimi anni, il cui scopo è la visita di alcu-ni campeggi, scelti tra le eccellenze nelsettore. Il primo appuntamento è inserata. Approfitto delle ore che ho adisposizione per fare una sosta in CostaSmeralda che, tra l’altro, è sulla stradache devo percorrere per raggiungere lamia destinazione: Porto Rotondo.Sono irresistibilmente attratto da PortoCervo, mitico approdo di imbarcazionida sogno e cuore di questo tratto diCosta. Parcheggio e inizio una passeg-giata. Non c’è molto movimento perchéla stagione turistica è agli sgoccioli.Posso perciò godermi in santa pace la“Piazzetta”, posso fermarmi incuriositodavanti ai negozi, tutti rigorosamentegriffati, e ammiro gli alberghi, il cui costomedio è di 1.000 euro per notte. Primadi andarmene, mi siedo al tavolino di unbar per un aperitivo che mi costa quan-to un pranzo da altre parti, abbondante-mente ripagato dalla magica atmosferache mi avvolge.Si è fatto tardi e mi sembra doverosorientrare in una dimensione più reale,dirigendomi verso il primo campeggioinserito nel mio elenco: il “CampingCugnana” di Porto Rotondo. E’ un 3stelle situato in una meravigliosa baianella parte Nord-Orientale dellaSardegna, denominata Gallura. La strut-tura è dotata di due grandi piscine, ditutti i servizi e di molti bungalow inmuratura. Qui mi sono fermato per unpaio di giorni per poter visitare gli splen-didi dintorni. Siamo ai margini dellaCosta Smeralda e poco distante c’è la“Spiaggia del Principe”, un tratto dicosta prediletto dall’Aga Khan, l’inven-tore di questo Paradiso naturale.Un’altra escursione l’abbiamo effettuataalla scoperta delle incredibili rocce grani-tiche di San Pantaleo, un borgo caratte-rizzato da una deliziosa piazzetta, perpoi concludere il mio giro a Monti perdegustare gli ottimi vini che qui si produ-cono.Il viaggio è proseguito in direzione dellelocalità a Sud di Olbia. La prima tappa èa Porto San Paolo, una cittadina postadi fronte all’isola di Tavolara all'internodell'Area marina Protetta diTavolara/Punta di Coda Cavallo istituita

Un viaggio nell’incantevole atmosfera dellaSardegna, per visitare alcuni campeggi scelti tra leeccellenze nel settore. In questo caso: Cugnana,Tavolara, S. Teodoro La Cinta, Pedra e Cupa eSelema

Testo di Giuseppe Continolo�

Spiaggia di San Teodoro “La Cinta”

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nel 1997 per preservare il tratto di litora-le antistante i centri di Porto San Paolo,Olbia e San Teodoro. Il sito, nel suo insie-me, è una sorta di groviglio formato dacoste frastagliate, isole imponenti, scoglimultiformi e spiagge bellissime.Non a caso, la mia destinazione si chia-ma “Camping Tavolara”. E’ un 3 stelle,

molto ben curato con le piazzole delimi-tate da aiuole verdi. I percorsi internisono effettuati con auto elettriche silen-ziose e non inquinanti; il campeggio èdotato di ottimi servizi ed è gestito dauna famiglia toscana. Il luogo mi è sem-brato una rampa di lancio ideale per unavisita alla Tavolara, una specie di immen-

so monolite in mezzo al mare! Quando siarriva a Tavolara (alta mt. 565) si rimanestupiti da una lunghissima lingua di sab-bia, lo “Spalmatore di terra”, chiamatopopolarmente “l’istmo”. Ma ancora piùstupore suscita la storia dell’isola che,secondo il suo unico abitante, ToninoBertoleoni, si sarebbe istituzionalmenteconfigurata come regno ad opera deisuoi avi. L’auto investitura sarebbe avve-nuta per iniziativa di un tal PaoloBertoleoni, che si sarebbe proclamato Renei primi anni del 1700 e da allora ilregno di Tavolara si sarebbe barcamena-to tra riconoscimenti e smentite fino ainostri giorni. Resta la favola di un regnoi cui unici abitanti, oltre al Re, sono unarazza particolare di capre.La successiva destinazione è il “CampingSan Teodoro la Cinta” (tre stelle) inlocalità San Teodoro un paese vivace inrapido sviluppo. Il campeggio con i suoibungalow in muratura e con i suoi quali-ficati ed efficienti servizi è di proprietà di“Gavino ed i suoi fratelli” che lo gesti-scono da molti anni. Il nome “CampingSan Teodoro la Cinta” richiede una spie-gazione , almeno per quanto riguarda laparte finale: la Cinta è una splendidaspiaggia davanti al campeggio che siestende per diversi chilometri con sabbiafinissima, che degrada lentamente nel

Isola di Tavolara

Campeggio S.Teodoro

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SARDEGNA

mare, ideale per i bambini.Le principali attrattive turistiche di SanTeodoro sono: il porticciolo, il nuovomuseo del mare, la splendida passeggia-ta a piedi lungo lo stagno di SanTeodoro, con il suo ambiente naturale,

incontaminato, gli uccelli acquatici, i giglidi mare. Per i più sportivi è disponibile unmaneggio dei cavalli e una scuola di voloper sorvolare una costa sensazionale.La prossima tappa è a Budoni, dove ciattende il camping “Pedra e Cupa”, tra

Maneggio “La Cinta”

Legenda

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Novità in arrivo da Tirrenia sulle tratte di collegamento con la Sardegna e la Sicilia per la prossima estate, con tariffe pro-mozionali e sconti sui servizi di ristorazione offerti a bordo, validi per tutti i viaggiatori diretti alle isole.E prima di Pasqua rientrerà in servizio il traghetto Clodia, che – ultimati nei tempi programmati i lavori per l’adeguamen-

to alle normative di sicurezza – riprenderà il collegamento giornaliero della linea Genova-Olbia-Arbatax.Tirrenia ha introdotto una riduzione tariffaria promozionale per la famiglia, valida da giugno a settembre su tutte le par-tenze relative alle linee Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia e Napoli-Palermo. Saranno disponibili a un prezzo ridot-to cabine quadruple per gruppi familiari costituiti da due adulti + uno o due bambini + auto al seguito, fino a esaurimen-to delle cabine destinate alla promozione.Una speciale riduzione tariffaria promozionale è stata introdotta anche per le coppie in viaggio e consentirà di prenotare,sempre fino a esaurimento posti, una cabina doppia + auto al seguito sulle linee Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbiae Napoli-Palermo.Inoltre, tutti i passeggeri che acquisteranno un biglietto sulle tratte Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Olbia e Napoli-Palermo nel periodo dal 2 aprile al 31 maggio, potranno effettuare un secondo viaggio a tariffa scontata, tra il 1° giugnoe il 30 settembre 2012.Su tutte le tratte sarà possibile – al momento dell’acquisto del biglietto – prenotare la cena o il brunch: quest’ultimo ser-vizio è stato appena introdotto proprio per consentire ai passeggeri Tirrenia di scegliere tra diverse proposte.Dal prossimo 5 aprile l’accesso alle navi verrà anticipato di un’ora rispetto alle precedenti procedure di imbarco al fine diridurre l’attesa a terra dei passeggeri nei periodi di maggior traffico.Regolamenti e maggiori informazioni sono consultabili sul sito web della compagnia, al call center e/o nelle agenzie diviaggi.www.tirrenia.it

Tariffe scontate con Tirrenia

i primi ad essere aperto in Sardegna. Vi siaccede direttamente dalla Strada Statalen. 125 al km, 278,200. Il suo nome èscritto su un grande masso di granito chesi vede dalla strada. Il campeggio è situa-to davanti al mare pur collocandosi nelcentro di Budoni, la cui economia è lega-ta è legata prevalentemente al turismobalneare.L’ultima sosta in programma è a SantaLucia di Siniscola presso il camping“Selema”, la nostra tappa più a Sud. Il“Selema” è un campeggio per intendito-ri, che si sviluppa sul mare e su unasplendida spiaggia (3 stelle); nel belmezzo di una bella pineta dove il verde ècurato con amore, in mezzo ai fiori. Quisi può andare in canoa nello stagnoretrostante, oppure nuotare nella nuovabella piscina.E’ dotato di numerosi comfort. A ricor-do della dominazione spagnola in questopiccolissimo paesino sul mare c’è la“Torre Aragonese”. Qui siamo in provin-cia di Nuoro, in una zona che oggi man-tiene le più vere tradizioni della Sardegnadove il turismo si è affacciato, senza con-taminare minimamente l’antica cultura ei costumi locali. Da Santa Lucia diSiniscola si possono fare delle splendidegite, come quella all’incredibile monteAlbo, una montagna selvaggia moltolunga tutta sopra i 1.000 mt. con lavetta 1.127 mt.. Una gita più facile è lavisita il parco regionale di Berchidda eBider Rosa sul mare.L’“avventura” in Sardegna per me è, pur-

troppo, terminata. Non mi resta che farei bagagli, tornare e Olbia e prendere unaereo che mi riporti a casa. Nel bagaglio

ho messo anche i ricordi di una settimanavissuta in un luogo splendido all’insegnadi un’ospitalità veramente eccellente.

Porto di San Teodoro

Porto Brandinchi

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SARDEGNA

I campeggi FAITA in Sardegna

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FRANCIA

Camargue

Un viaggio dove lanatura è selvaggia e sisviluppa in un ecosiste-ma complesso e ricco dibiodiversità

L a Camargue è natura selvaggia,immensità pianeggiante,mosaico di stagni, di paludi e

terre aride disegnate dal mare e dalvento. Ma è anche terra dell’uomo,delle sue risaie e delle saline, degli alle-vamenti dei tori neri e dei cavalli bian-chi. Un ecosistema complesso, e quin-di fragile, eccezionalmente ricco di bio-diversità, soprattutto se pensiamoall’avifauna stanziale e migratoria. Un territorio sinonimo di ribellione,orgoglioso della sua storia e della suanatura, da scoprire lasciandosi traspor-tare dal suo ritmo. Un territorio da sco-prire con i fotografi Giorgio Baruffi eGiovanni Vanoglio.Da qui gli allievi di Giorgio Baruffiaccompagneranno gli iscritti alla sco-perta della Camargue partendo innan-zitutto alla scoperta della fauna chel'ha resa famosa in tutto il mondo,senza però perdere di vista il magnificopanorama che la foce del Rodano rega-la al fotografo: ampi specchi d'acquache si alternano a spazi di vera wilder-ness, a vigne e saline, in un continuocambiamento di forme, colori e luce.Del viaggio, sono previste due date pri-maverili (dal 28/04 al 1/05, e dal 31/05al 3/06), della durata di 4 giorni e 3notti permetteranno ai fotografi parte-cipanti di poter ammirare la Camarguein tutto il suo splendore dall'alba al tra-

monto.Giorgio Baruffi, fotografo professioni-sta. Dai matrimoni ai viaggi, dallo still-life alla fotografia di eventi, passandoper i suoi generi prediletti, la macrofo-tografia e la fotografia naturalistica enon disdegnando la didattica, si occu-pa di fotografia a 360°. Fa parte del-l’ass.ne naz.le fotografi professionisti(TAU Visual), dell’ass.ne naz.le fotogra-fi di matrimonio (ANFM) e di NikonProfessional Services (NPS), continuan-do però ad essere, soprattutto, ungrande appassionato di fotografia.www.giorgiobaruffi.comGiovanni Vanoglio, fotografo profes-sionista. Una laurea in urbanistica nelcassetto ha sviluppato in lui una forteattenzione nelle ricerche sul paesaggiourbano e naturale: nascono così i pro-getti “S8 - letture ed interpretazioni delsottosuolo urbano” e “Le isole dellaLaguna ne L’Universo”, concretizzatesipoi nelle omonime mostre. Tuttora atti-vi sono i percorsi di ricerca “UrbanFlowers”, sulla nuova viabilità urbana,e “Landscape’ Signs”, immagini mono-cromatiche ad altissimo contrasto.www.giovannivanoglio.itPer informazioni e iscrizioni: Giorgio Baruffi tel. 338.6.1234.79www.gbphoto.it/giorgio/[email protected]

Foto di Giorgio Baruffi

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MONTECASSINO

Vivace spiritualitàciociara

Montecassino, baluardodi un’antica spiritualità,racconta l’eroica e ope-rosa vita di SanBenedetto e di coloroche nel suo nome si affi-dano a questo faro diluce

T erra di forte spiritualità, laCiociaria può vantare alcunicenobi tra cui le meno note

Certosa di Trisulti e Abbazia diCasamari oltre all’antico e pregno distoria Monastero di Montecassinoverso cui le festività pasquali, una pri-mavera trionfale e un bisogno di rifles-sione e meditazione possono incorag-giare una visita sempre emozionante eforiera di significati profondi.Culla del monachesimo benedettino,l’abbazia è faro di spiritualità per ilmondo cristiano da quando nel 529San Benedetto (Norcia 480 ca. -Montecassino 547) ha fondato uncenobio nel luogo strategico dell’anticaCasinum dove si trovavano una fortifi-cazione romana e un’area dedicata adApollo.Vicende storiche ed eventi naturalihanno più volte messo a rischio la suasopravvivenza, ma ogni volta è risortopiù luminoso per allietare lo spirito ededucare a una perseveranza nel segnodella pace e dell’operosità. Nel 577sono i Longobardi che lo distruggono,mentre nell’883 i Saraceni lo incendia-no. Risorto più vivace che mai, divieneluogo di cultura e di conservazione diciviltà guidato da abati carismatici finoal terribile 1349 quando un terremotolo danneggia notevolmente.Ultimo gravissimo scempio la sua

distruzione da parte delle truppe allea-te il 15 febbraio 1944 con numerosevittime: interessanti al riguardo le testi-monianze - raccolte e analizzate dadon Faustino Avagliano, l’attuale archi-vista del Monastero - dalle quali emer-ge il dramma vissuto dalla comunitàtutta con a capo l’abate Diamare che,diversamente da recenti esempi di disa-stri navali, abbandona per ultimoMontecassino due giorni dopo ladistruzione con la triste certezza del-l’inviolabilità della tomba di S.Benedetto sepolta da un cumulo dimacerie. Lunga la ricostruzione volutadall’abate Rea con il programma“Dove era e come era”, oggetto diaspre critiche all’epoca.Malgrado continue e dolorose aggres-sioni, l’Abbazia - quercia che succisavirescit come indica il logo - ospita dapiù di quindici secoli i benedettini conla loro forte spiritualità fondata sulmotto ora et labora per cui ai setteincontri quotidiani di preghiera alterna-no attività della mente e delle mani.La mia visita al Monastero inizia dalChiostro d’ingresso là dove sorgeva iltempio di Apollo riadattato da SanBenedetto che lo trasforma in Oratoriodedicato a San Martino di Tours e nelquale muore “in piedi sorretto da alcu-ni monaci dopo avere ricevutol’Eucarestia” come descritto da San

Testo di Wanda Castelnuovo

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Gregorio Magno, suo biografo e comeracconta magnificamente la statua del1952 di A. Selva. Passata nel Chiostrodel Bramante con al centro la cisternaottagonale (affiancata da colonnecorinzie che sostengono una trabea-zione) e dato uno sguardo attento alpanorama verso Occidente, ammiro lestatue di San Benedetto e di SantaScolastica ai piedi della scalinata asce-sa la quale mi ritrovo nella Loggia delParadiso. Da qui passo nel Chiostro deiBenefattori (24 munifici sostenitoridell’Abbazia in secoli diversi) con laBasilica Cattedrale dalle tre magnificheporte bronzee. Entrata, mi colpisceparticolarmente nella controfacciata Lagloria di San Benedetto (Paradisobenedettino), attorniato dal clero rego-lare maschile e femminile che ha segui-to la sua Regola, eseguita da Annigoni.L’atmosfera mi induce a meditare alungo di fronte all’altare maggiorepresso la tomba di San Benedetto e diSanta Scolastica miracolosamenteintatta nel 1944 nonostante unabomba d’aereo conficcatasi vicinissimae rimasta inesplosa. Il tempo scorre emolto resta da vedere di questo com-posito scrigno e della magnifica Criptasottostante, ma mi preme dare ancheuno sguardo al Museo con i suoi infini-ti tesori tra cui i resti della Basilica diMontecassino costruita sotto l’AbateDesiderio - amico e collaboratore delpapa Gregorio VII di cui diverrà succes-sore con il nome di Vittore III - che uti-lizza maestranze bizantine come evi-denziano i due veltri in mosaico postiin quella basilica quasi a guardia dellatomba di San Benedetto. Manoscritti,Regole e Libri d’Oro si susseguono, maio mi soffermo di fronte al Placito cas-sinese (marzo 960) che, al di là delladecisione sulla vertenza giuridica di unterreno controverso e assegnato perusucapione alla parte Sancti Benedicti,rappresenta uno dei primi documentinella nostra lingua.Così si mescolano nel mio cuore e nellamia mente emozioni diverse e, mentrescendono le lunghe ombre della sera,mi affido a loro per ritornare al presen-te dopo questo percorso pur se rapidonei meandri della storia di un eroicoclero regolare che ha contribuito a tra-ghettare la civiltà salvando tesori e aiu-tando ed educando generazioni in unapenisola martoriata dall’avvicendarsi dieventi e senza una stabilità politica,fatti di cui portiamo ancora i segni.

Montecassino, Scalone

Montecassino, Morte di San Benedetto

Montecassino, Tomba di San Benedetto

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PUGLIA

Alberobello,un paese unico

Comune dalle caratte-ristiche abitazioni chia-mate Trulli, testimo-nianza di una civiltàscomparsa

A lberobello (in dialettoLarubedd) è un Comune dellacollina murgiana della Regione

Puglia in provincia di Bari, di circa10.000 abitanti, dichiarato patrimoniodell'umanità dall'Unesco nel 1996 perle sue caratteristiche abitazioni: i trulli;sorge nella Valle d'Itria e si trova in posi-zione equidistante tra il Mar Adriaticoe il Mar Ionio. Sul colle orientale vi è lacittà nuova con caratteristiche architet-toniche moderne, sull'altra sommità,disposta ad occidente, s'allineano i"Trulli" in un agglomerato urbano sud-diviso in due Rioni: "Monti" e "AiaPiccola", entrambi monumento nazio-nale.I "Trulli" sono un esempio architettoni-co di valore universale, in quanto costi-tuiscono una testimonianza unica, oquantomeno eccezionale, di una civiltàscomparsa.

Un po’ di storiaSin dall’XI secolo si ha menzione, inun atto di donazione da parte diRoberto Decerano al Vescovo diMonopoli, di una zona di territorioboscoso denominato «Sylva autnemur arboris belli» (Selva o boscodell’albero della guerra), appellativoderivato dalla memoria di un fattod’arme o di brigantaggio. Tale deno-minazione la si trova ancora in unapergamena del 1272 che lo storicoDomenico Morea trovò nell’Abazia diS. Benedetto in Conversano e illustrònella sua opera «ChartulariumCupersanensis» ed in un’altra Carta diRoberto D’Angiò, il cui regno ebbeluogo dal 1309 al 1343, con cui dona-va questa «Selva» al giovane Comunedi Martina Franca, fondato nel 1310dal suo antenato Filippo I, principe diTaranto.

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Come nascono i trulli?I trulli sono costruzioni molto particolariche richiedono l’intervento di esperti: imaestri trullari.?Il trullo è costruito su roc-cia messa a nudo ed è a base quadrata. Ilvano principale è il nucleo iniziale: vi siaffacciano tutti gli altri vani; per isolarlinon si usano porte, ma semplici tende.Questi vani assumono il nome di “nic-chie” e sono ricavati dallo spessore deimuri; servono da armadi (muniti di ripia-ni) o da posti letto (ripiani più grandi conmaterassi). I locali sono tutti quadrango-lari; i più piccoli, a volte, sono ricopertinon da una cupola, ma da una volta atutto sesto edificata usando cèntine dilegno. I muri sono costruiti senza malta,"a secco", con pietre calcaree trovate neicampi. Interno ed esterno vengono poiimbiancati con latte di calce. La strutturaportante, o cupola, viene costruita concerchi di pietre sempre più piccoli fino adarrivare alla chiave di volta. Alla base dellacupola viene installato un soppalco inlegno, che funge da deposito per attrezziagricoli e derrate alimentari. Serve damagazzino e ci si arriva con scale pure dilegno. L’opera viene completata con lechiancarelle che sono pietre piatte, spes-se 7 cm, usate per rivestire il tetto e ser-vono anche per pavimentare le stanze.Sulla sommità della copertura in chianca-relle della cupola si trova l’apice che costi-tuisce il supporto del pinnacolo. Il fronto-ne è un altro elemento decorativo deltrullo, che si trova sopra la porta d'ingres-so. La camera da letto matrimoniale veni-va ricavata in una delle alcove (cupole cir-condanti il cono principale) del trullo ed èarredata con il letto matrimoniale dellatradizione in ferro battuto ornato con ilcopriletto lavorato a mano dalle donne dicasa. Il focolare nei trulli antichi si trovavasotto la piccola cupola della cucina chefungeva da canna fumaria. Poi si sonodiffusi anche i caminetti. Altri vani, tuttiquadrangolari, completano la struttura. Ilmisero bagno è composto nient'altro cheda un specchio, da una brocca per l'ac-qua e da un catino in latta smaltata. Ibisogni fisici venivano espletati nel giardi-no, in una stanza apposita.?Il rifornimen-to di acqua è assicurato dalla preziosaacqua piovana, che scorre lungo i solchialla base dei tetti e viene canalizzata versouna cisterna sotterranea.La vita familiare del passato si svolgevaprevalentemente in cucina. Durante ilgiorno, le donne di casa si sistemanodavanti all'ingresso e lì, sedute, svolgeva-no i piccoli lavori domestici: sgranaturadei legumi, cucito, eccetera e chiacchiera-vano con le vicine

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Siti Patrimonio Unesco OntheRoad in breve

Interno trullo

Alberobello - Trullo, chiesa

Alberobello, Trulli

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100 TURISMO all’aria aperta

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Io respiro... CENTRO CLIMATICO PREDOILa speleoterapia nella galleriadella miniera di Predoi

Da oltre due secoli la speleoterapia faparte, soprattutto nei paesi dell’est euro-peo, della medicina popolare.Nell’Europa occidentale viene applicatacon successo, principalmente inGermania ed Austria, a partire dal secon-do dopoguerra in più miniere da tempoabbandonate. In Italia il Centro Climaticodi Predoi è l’unica struttura di questocarattere. I nostri ospiti apprezzano molto questotipo di terapia complementare per le vierespiratorie, che consente loro di sfrutta-re forze curative del tutto naturali e senzaspiacevoli effetti collaterali. In tempi di sempre più forte inquinamen-to della natura, di crisi riguardanti i pro-dotti alimentari più o meno manipolati,di sempre maggiore peso di esercitatodallo stress, acquistano un’importanza eun’attenzione sempre maggiore questeterapie naturali e complementari chesono prive di spiacevoli effetti collaterali. Con il trenino dei minatori si entra nellaminiera di Predoi e si arriva al centro cli-matico. Lì s’incontrano condizioni igieni-che dell’aria che possono alleviare pro-blemi allergici e di altro tipo alle vie respi-ratorie.Se si hanno tutte queste condizioni in

una situazione sotterranea, è garantitauna purezza dell’aria:- una situazione climatica stabile e quindidiversa da quella all’aria aperta- una temperatura dell’aria costantemen-te bassa, indipendentemente dalla tem-peratura esterna (+ 9 gradi Celsius)- un’umidità relativa dell’aria molto alta(possibilmente molto vicina al 100%)- un’umidità assoluta molto bassa (ca.8,5 g/m3 d’aria) - un collegamento molto limitato conl’esterno- circolazione dell’aria in direzione versol’esterno

Il professore emerito di fisiolo-gia e balneologia Dr. PeterDeetjen di Innsbruck si occupada decenni della speleoterapia

Per quali quadri clinici è opportuno appli-care la speleoterapia?Deetjen: Sia in presenza di malattieostruttive acuta delle vie respiratorie,quali l’asma bronchiale, che per le malat-tie ostruttive broncopolmonari cronichequali la bronchite cronica e l’enfisemapolmonare. Ostruttivo significa che le vierespiratorie sono ristrette. Hanno mecca-nismi simili all’asma bronchiale anche le

cosiddette malattie atopiche quali la neu-rodermatite ed il raffreddore da fieno.Vanno quindi citate l’asma bronchialeallergica, l’asma bronchiale dovuta adagenti infettivi ed infine alcuni sintomipostinfettivi, ad esempio quelli che insor-gono con la pertosse.

Professore, cosa s’intende per speleote-rapia e come agisce?Deetjen: La speleoterapia significa terapiain caverna. Questa terapia è stata scoper-ta per caso: quando durante la secondaguerra mondiale nella regione della Ruhrsi intensificarono i bombardamenti, lepersone cercarono rifugio nella cavernachiamata “Kluterthöhle” ad Ennepetalnel Sauerland. Un medico attento osser-vò allora che le persone affette da malat-tie polmonari croniche ed i pazientiasmatici si sentivano sempre meglio e leloro malattie addirittura guarivano quan-to più a lungo rimanevano in questacaverna. Perché? Nelle caverne umidel’umidità relativa dell’aria si avvicina algrado si saturazione, ossia al 100 percento. Per questo motivo le particelle insospensione e gli allergeni si legano nel-l’aria e si abbattono sulle pareti umide. Inqueste caverne si incontra così un’ariapurissima. L’aria può assumere tanto piùvapore acqueo, quanto più è calda. Nellegalleria fresche la temperatura varia da 8

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a 10 gradi Celsius per cui, nonostantel’aria sia quasi completamente satura divapore acqueo, essa contiene in valoreassoluto pochissima acqua. Quando l’ariainspirando, si riscalda ai 37 gradi dellatemperatura corporea, essa può assume-re ancora tantissima acqua. Quest’acqua,durante il passaggio attraverso le vierespiratorie, viene ora sottratta alle muco-se che spesso, a causa delle infiammazio-ni croniche o dell’asma bronchiale, sonogonfie. In tal modo il gonfiori si riduce ela persona può respirare più liberamente.

Lei si occupa ormai da decenni di speleo-terapia ed ha redatto anche diverse peri-zie su caverne e gallerie, fra cui quella diPredoi. Confrontando i valori delle misu-razioni fra Predoi e altre località – comevaluta la galleria climatica di Predoi? „Predoi adempie esattamente agli stan-dard qualitativi stabiliti dall’Unione inter-nazionale di speleoterapia. Inoltre la gal-leria di Predoi è stata adatta nel modomigliore per questa terapia. Fra le tantegallerie terapiche in tutta Europa, quelladi Predoi è certamente una delle più riu-scite.“

nfo: Centro Climatico di Predoi Vicolo Hörmann, 38/a - 39030 Predoi (BZ)Tel. 0474 654523 - Fax. 0474 654698 [email protected] - www.io-respiro.it

Testimonianze

„Giacomo ha avuto il primo attacco di broncospasmo a quattro mesi e da quel momento non è stato più bene. Ogni raffreddore, colpo ditosse, diventa un incubo; l’uso costante di medicinali è inevitabile. A due anni il pediatra ci consegna l’inalatore per il cortisone -“non dovràpiù separarsene”… Nel 2006 un parente di Bolzano ci porta a conoscenza del Centro Climatico di Predoi e decidiamo di provare quel-l’estate stessa. Riusciamo a fare 17 entrate in galleria e i risultati sono molto positivi; in questo periodo, Giacomo respira bene, soprattuttola notte, e corre senza problemi. La cosa più importante però è che gli attacchi d’asma si riducono a tre nell’arco dell’anno successivo.Torniamo anche nel 2007: un ciclo di 15 entrate e la situazione migliora sempre più. Un solo attacco d’asma. Abbiamo deciso di tornareper il 3° anno consecutivo visto il successo e la quasi totale sospensione dell’uso di cortisonici. Desideriamo di ringraziare la direzione e ilpersonale del Centro Climatico di Predoi per la disponibilità e la professionalità che ha sempre dimostrato.”

6 anni – Padova

Ho 36 anni e da 16 soffro d’asma, se bene fin da bambina abbia sofferto di rinite diventata cronica. La mia salute si è aggravata con l’asmae dopo aver scoperto di essere allergica alle graminacee, alle paritarie e alle muffe. Così, con i primi freddi, ogni anno, non arrivava un sem-plice raffreddore, ma la bronchite che curavo con dosi di cortisone. Col passare degli anni, però, gli attacchi si facevano più frequenti everso i 30 anni c’è stato un peggioramento in generale. Sono stata operata di sinusite nel 2002 e anche l’asma è migliorato decisamente.Purtroppo, alla fine del 2006 l’asma è ritornato. Da novembre fino a maggio 2007 l’asma si acuito terribilmente tanto da non permetter-mi più di svolgere le mie attività. Non potevo più nuotare, non potevo più passeggiare e la notte non dormivo. Ho comprato la guida turi-stica del Touring Club 2007 dell’Alto Adige/Südtirol e li ho trovato un articolo: “In miniera per curarsi”. Qui si spiegavano i benefici delCentro Climatico di Predoi e della speleoterapia. Così mi sono informata, ho telefonato e per i primi di giungno sono partita per la ValleAurina. Qui ho soggiornato 15 giorni e sono entrata in miniera una volta al giorno. Il beneficio è stato immediato. A ottobre sono ritorna-ta per una settimana. Quest’inverno non ho avuto l’influenza e neanche un raffreddore, ne’ un attacco d’asma e non ho più tossito. Perme è un miracolo.

36 anni – Treviso

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Benessere

Terme di Comano

T orna, in un angolo ancorapoco conosciuto del Trentino,“la vacanza che ti cura”.

Antiche acque benefiche, uniche inEuropa e particolarmente efficaci incampo dermatologico, ma anche pae-saggi salutari, ospitalità calorosa e cuci-na genuina sono gli ingredienti di unainfallibile ricetta di benessere, naturaleal 100%, per grandi e bambini. Le Terme di Comano ci attendono allespalle del Lago di Garda, in un angolodi Trentino salubre, dal clima di mezzamontagna e dall’aria pura. Appena riaperte per la stagione 2012,le Terme di Comano sono ricche diacque bicarbonato-calcio-magnesia-che, di origini antichissime, moltofamose in campo dermatologico, comeconfermano sempre nuove, autorevoliricerche mediche internazionali. Unrimedio assolutamente naturale, tocca-sana nelle pause farmacologiche e vali-do aiuto verso una successiva riduzione

del ricorso ai farmaci. Con una temperatura alla sorgente(nelle dolomie del Gruppo di Brenta) di27°C, le Terme di Comano sono idealinella cura di psoriasi (anche in abbina-mento a una efficace fototerapia selet-tiva), eczemi e dermatiti di grandi ebambini. L’acqua di Comano è caratterizzata daun ph vicino alla neutralità e dalla pre-senza di elementi (in particolare ioni dicalcio e magnesio) attivi nelle malattiecutanee. In particolare la dermatiteatopica dei bambini, sempre più diffu-sa. Da aprile è attivo un nuovo spaziodedicato a loro, che rende la cura unpiacevole gioco. Senza l’impiego di far-maci, solo con bagni e un’infallibilericetta che abbina relax e divertimento,i bambini combattono la dermatitesenza paura e soprattutto senza rinun-ciare a divertirsi. Lo stabilimento termale vanta ancheun moderno comparto wellness. In

TRENTINO

Benessere “green” con trattamenti naturali, immersi nella natura

Rubrica a cura di Franca Dell’Arciprete Scotti

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TURISMO all’aria aperta 103

tutti i trattamenti viene impiegata lalinea cosmetica Salus per Aquam, com-posta di prodotti di altissima qualità,scientificamente provati e ottenuti conl’acqua termale di Comano in aggiuntaa materie prime e ingredienti larga-mente, se non esclusivamente, natura-li. Punta di diamante dell’offerta, ledue nuovissime linee cosmeceuticheDermapsor e Comano Eudermica, privedi profumi, parabens, conservanti diorigine chimica, vaselina e lanolina.Specifiche per il trattamento di derma-tite e psoriasi, sono state messe apunto dal personale medico delleTerme di Comano.Per informazioni: APT Terme diComano-Dolomiti di Brenta, tel.0465.702626 www.visitAcomano.it [email protected]

Benessere

In Trentino vari stabilimenti accolgono i pazienti in questa primavera chemette la salute ed il benessere al centro. La rete degli stabilimenti termali copre tutto il territorio provinciale e ha comecomun denominatore la naturalità delle cure, prive di effetti collaterali escientificamente comprovate da numerose e autorevoli ricerche mediche,oltre che convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Oltre alle Terme di Comano, ricordiamo le Terme Dolomia a Pozza di Fassa,che offrono la possibilità di abbinare lo sci al benessere e le cure per la pre-venzione delle allergie da pollini. Hanno aperto i battenti anche le Terme diRoncegno, in Valsugana: nella Casa di Salute Raphael, oltre ai bagni vengo-no praticate anche altre terapie con metodologie naturali omeopatiche e fito-terapiche che si ispirano alla medicina di orientamento antroposofico e almetodo steineriano. A pochi chilometri aprono le Terme di Levico-Vetriolo le cui acque, uniche inItalia e rare in Europa, sgorgano a 1582 metri di altezza dalle rocce dolomiti-che e hanno un alto contenuto di ferro e arsenico: indicate per la cura dimolte patologie, tra le quali quelle da stress, dell’apparato respiratorio, del-l’apparato locomotore e della pelle. www.visittrentino.it

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104 TURISMO all’aria aperta

Prossimi appuntamenti

ITALIATREKKING URBANO,UNA PASSIONE CHE APPRODA IN 17 CITTÀ

O ltre al tradizionale appuntamento autunnale, che que-st’anno è tornato ad ottobre ed è stato dedicato alle

scoperta dei personaggi meno noti, che hanno contribuitoalla storia delle città, il Trekking Urbano approda in diciasset-te città il 21 aprile con la prima edizione primaverile, dedica-ta al turismo “vagabonding”. Se le date sono due, la formu-la di successo non cambia: il trekking urbano, una dellenuove frontiere del turismo sostenibile e sensoriale, ideato nel2002 dal Comune di Siena, coinvolge decine di capoluoghiitaliani, per riscoprire le città come spazi da percorrere a piedisenza fretta, riappropiandosi del tempo, della memoria e del-l’identità dei luoghi. Il trekking urbano, oltre a divertire edemozionare chi lo pratica, è un’attività che fa bene al fisico.Se praticata, in maniera costante per almeno 20 minuti, oltreche allenare i muscoli, combatte i rischi di infarto, depressio-ne, diabete e osteoporosi. Il 21 aprile, il fil rouge che uniràl’esperienza dei viaggiatori slow italiani sarà l’acqua comematrice di vita Turisti e visitatori saranno chiamati a percorre-re uno dei tanti itinerari proposti, alla ricerca del profondolegame che esiste tra l’acqua e le città. La storia, infatti, inse-gna che l’acqua è stato un fondamentale elemento aggre-gante per la nascita dei nuclei urbani.. I Comuni che, oltre aSiena, sperimenteranno la formula primaverile del Trekkingurbano sono Ancona; Arezzo; Ascoli Piceno; Chieti; Fermo;Mantova; Padova; Pavia; Pisa; Pistoia; Rieti; Salerno; Spoleto;Tempio Pausania; Trento e Urbino.Per informazioni sulla Giornata Nazionale del TrekkingUrbano Sabato 21 aprile, a piedi alla ricerca dell’acqua, con-tattare il Servizio promozione turistica e sviluppo economicodel Comune di Siena al numero 0577 - 292128 oppure invia-re un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Per conoscere e scaricare gli itinerari e i percorsi,proposti dalle diciassette città per sabato 21 aprile è possibi-le consultare il sito www.trekkingurbano.info.

TRENTOIL TRENTOFILMFESTIVALFESTEGGIA LA 60^ EDIZIONE

E sono sessanta: il TrentoFilmfestival si prepara a cele-brare nel 2012 lo speciale anniversario con un edizio-

ne scoppiettante, ricca di iniziative e personaggi d’eccezio-ne, protagonisti del programma che è in via di definizioneproprio in questi giorni. Una grande festa dunque, che par-tirà ufficialmente il 26 aprile, per concludersi domenica 6maggio 2012. Dai cortometraggi ai documentari, ai lungo-metraggi, passando per l'antico piacere di leggere un libro:l'anima dell'edizione 2012 del Trentofilmfestival mescoleràadrenalina e meraviglia, riproponendo quel mix di emozio-ni che da ormai sessant'anni sono di casa a Trento.I film-maker di tutto il mondo, (quasi 360 quelli che hannopartecipato nel 2011), sono quindi chiamati nuovamente aimpugnare la propria telecamera, per raccontare e docu-mentare il meraviglioso mondo della natura d'alta quota,cercando di catturarne silenzi e segreti nei quali immerger-si durante i giorni della rassegna. Tutte le pellicole chesaranno prodotte, verranno giudicate da una giuria di livel-lo internazionale, che avrà l'arduo compito di assegnare iprestigiosi premi che compongono il palmarés del festival.Non solo video al TrentoFilmfestival: il 26 aprile 2012 scat-terà anche la 26a edizione di “MontagnaLibri”, la rassegnainternazionale dell’editoria di montagna, da più di un quar-to di secolo interamente dedicata a chi mette nero su bian-co l’emozione unica scaturita dalle grandi “cattedrali dellaterra” e dai “giorni grandi” (l’espressione è dell’indimen-ticabile Walter Bonatti da poco scomparso) vissuti sulle piùdifficili pareti. Per info: www.trentofestival.it

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Prossimi appuntamenti

TURISMO all’aria aperta 105

Rubrica in collaborazione con Salvatore Longo

A ria, festival internazionale di letteratura, con la presenzadi scrittori di rilievo internazionale, avrà luogo a Chiasso,

sul confine italo-svizzero, nei giorni 1-4-5-6 maggio 2012. Iltema della 7° edizione, che avrà per titolo Mai venga il matti-no, è la notte. La notte è il momento dell’ispirazione, che da sempre animascrittori, poeti, innamorati e lunatici. È anche il tempo privile-giato della lettura (e della scrittura?), del raccoglimento, delsogno e della fantasia. La notte è luogo letterario per eccel-lenza, teatro di romanzi indimenticabili e di storie al confinetra realtà e immaginazione. Tempo sospeso dove ci si puòritrovare o perdere definitivamente, la notte è fonte di mera-viglia, ossessioni, mistero e spaesamento. Nelle sue bracciatutto sembra possibile. ChiassoLetteraria, in questa sua settima edizione, si lasceràabitare dall’afflato avventuroso della notte: moderni Diogenealla ricerca dell’uomo - scrittori, filosofi, antropologi, poeti – ciprenderanno per mano e con la lucentezza delle loro arti cicondurranno – ne siamo convinti - fino al termine della notte,verso albe ancora da scrutare. Informazioni: Il festival è a entrata libera (ad eccezione del-l’anteprima del 1 maggio e del concerto di venerdì 4 maggio,ospite da annunciare).

CHIASSOMAI VENGA IL MATTINO

I l Museo della Bilancia di Campogalliano in provincia diModena oltre che uno spazio espositivo unico nel suogenere, è anche una fucina di idee e laboratori per la

didattica. Nelle domeniche del 6 e 13 maggio 2012 sonoprevisti incontri pomeridiani per far scoprire a bambini eragazzini dai 6 agli 11 anni circa che la scienza è tutt’altro chedifficile e noiosa. “MAGICA SCIENZA! I laboratori pazzi delmuseo per piccoli scienziati” è il titolo dell’iniziativa, che,attraverso un approccio divertente e stimolante, condurrà permano i partecipanti, alla scoperta di nuove esperienze all’in-terno di svariati campi dell’indagine scientifica. Ci si cimente-rà con torri di chiodi, rutti artificiali, sabbie mobili fatte in casa,missili a reazione, bracci idraulici, giochi da fachiri, uova pie-ghevoli e chi più ne ha, più ne metta. In questo modo verran-no toccate questioni relative a equilibrio, forze, pressione,leve, macchine semplici, e ancora acqua, altri fluidi e moltoaltro. Il prezzo è di 3 euro a bambino per ogni incontro (com-prensivi di materiali e schede dei giochi-esperimenti), mentrel’iscrizione a tutti gli incontri costa 10 euro. Le mamme e inonni che accompagnano i bambini entrano gratis e possonopartecipare a una visita guidata e partecipare ad attività crea-tive ad hoc. Al termine della giornata verranno consegnate atutti ricette e pozioni per rifare a casa gli esperimenti condot-ti nelle officine del Museo.Per informazioni: Museo della Bilancia - Via Garibaldi 34 a –41011 Campogalliano (MO) - Tel. 059.527133 - Fax:059.527084 - E-mail: [email protected] - Sitoweb: www.museodellabilancia.it - www.comune.campogal-liano.mo.it

CAMPOGALLIANO (MO)MAGICA SCIENZA

FANOIL FANO YACHT FESTIVALAL VARO DELL'8^ EDIZIONE

L a passione per il mare, l'emozione di atmosfere esclu-sive, l'incontro con i protagonisti della nautica e i

modelli di ultima generazione: il sogno del Fano YachtFestival è di nuovo realtà.Giunto alla sua ottava edizione, il Salone Nauticodell'Adriatico organizzato da AdriaticFestival ritorna dal 10al 13 maggio nella splendida cornice del Porto TuristicoMarina dei Cesari, a Fano. L'evento, che oggi vanta una tradizione di successi, si con-ferma nel suo settore uno dei principali appuntamentidell'Adriatico, e in grado di attrarre un pubblico sempre piùampio: operatori qualificati e professionisti, imprenditori eistituzioni, ma soprattutto turisti e visitatori da ogni parted'Italia e d'Europa. Un successo di pubblico che si preannuncia in crescita inquesta nuova edizione del FYF, oggi polo d'attrazione per ivisitatori nazionali e internazionali che gravitano nelleMarche, e una delle più prestigiose componenti dell'offertaturistica nella regione. Grazie al giusto mix di iniziative, che uniscono con elegan-za l'esposizione all'intrattenimento, il Salone è diventato unvero e proprio Festival della Nautica dove vivere tutto ilfascino del blu.Le meraviglie del panorama naturale qui infatti si arricchi-scono di storia e si fondono con la tradizione, quella del-l'antichissima marineria legata alla città di Fano. Visitare ilFano Yacht Festival diventa un'occasione per scoprire lemille suggestioni di un territorio, oltre che per sorprendersipasseggiando fra le novità esposte in un litorale d'eccezio-ne.Musica, artisti, degustazioni locali, appuntamenti sportivi,convegni tematici e presentazioni si alterneranno in un riccocalendario di iniziative collaterali, con il coinvolgimento del-l'editoria specializzata e dei network radio-televisivi nazio-nali, per un emozionante weekend nel segno del tridente.Per info: www.fanoyachtfestival.it

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Prossimi appuntamenti

106 TURISMO all’aria aperta

LANAIL WANDERCAMP IN ALTO ADIGE

D al 28 aprile al 26 maggio a Lana, vicino Merano inAlto Adige, e in occasione della Wandercamp,

esperte guide alpine accompagnano gli amanti del trek-king alla scoperta delle bellezze alpine in 12 appunta-menti. Camminate adrenaliniche e paesaggi indimentica-bili attendono gli amanti dell’escursionismo per delle veree proprie sfide ad alta quota.Le escursioni tra i monti di Lana e dintorni sono la miglio-re forma di rilassamento attivo per allontanare lo stressquotidiano e lasciarsi abbandonare alla forza rigenerantedella natura, in un paradiso alpino mozzafiato. Per laWandercamp vengono organizzate diverse escursioni trevolte a settimana, adatte a tutti dai principianti ai piùesperti. Preparate guide accompagnano il gruppo conpartenza da Lana per poi proseguire alla scoperta dellebellezze alpine nei dintorni di Merano. Una vacanza atti-va per scoprire territori e tradizioni antiche e per prepa-rarsi all’estate nel migliore dei modi con attività fisica erespirando l’aria fresca e pulita che la montagna offre.Dopo una lunga camminata per recuperare le energie, adaccogliere gli escursionisti ci pensano i tradizionaliBuschenschank , tipici masi contadini con cucina altoate-sina e buon vino locale. In ricordo della manifestazione èregalato ad ognuno l’attestato di partecipazione.In caso di maltempo è previsto un variegato programmaculturale alternativo.Per informazioni, prenotazioni e programma dettagliato:Associazione Turistica Lana e dintorni - tel. 0473 561770- www.lana.info – [email protected] –www.dolomiti.it/it/alto-adige/lana-e-dintorni/

A lessandria ospita fino al 30 aprile la mostra antologi-ca ‘Giò Pomodoro. Il percorso di uno scultore: 1954-

2001’ Allestita in diverse sedi espositive, la mostra oltre aconsentire viaggio esaustivo fra le opere del grande sculto-re marchigiano, offre anche l’opportunità di effettuare unpercorso attraverso i luoghi di interesse storico e artisticodella città. A Palazzo Monferrato, raro esempio di connubiofra Barocco ed Espressionismo, si possono ammirare diver-se sculture in bronzo, pietra e marmo, una serie di acque-relli e l’opera monumentale “Grande Ghibellina, mentrepresso la Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, raffinatoedificio di impianto settecentesco, sono esposte 5 sculturein pietra e bronzo e una serie di tavole progettuali su carta.Invece a Palazzo Cuttica, dove si conservano i documentidella celebre battaglia dell’epopea napoleonica diMarengo, è invece possibile ammirare l’opera monumenta-le ‘Sole deposto’, oltre a 9 sculture di piccole e mediedimensioni e 10 importanti opere su carta, e nel cortile dellasede della Camera di Commercio la straordinaria ed enor-me scultura in bronzo ‘Colloquio col figlio’.

ALESSANDRIA‘VIAGGIARE’ FRA I CAPOLAVORIDI GIO’ POMODORO

D a 30 anni un mito inossidabile della Formula 1, unacarriera breve ma intensa, un pilota dalla guida tutta

rischio e irruenza. E’ a Gilles Villeneuve, che è dedicata latredicesima edizione di “Modena Terra di Motori”. Dall’8maggio al 10 giugno infatti, la manifestazione celebra ilpiccolo canadese volante con la mostra “Gilles Villeneuve eil suo tempo”.Ma sono numerose le iniziative nell’ambito di “ModenaTerra di Motori” 2012: per il fine settimana del 19 e 20maggio sono infatti previsti il passaggio della Mille Miglia eil Memorial Circuito Automobilistico Cittadino, con unagara di regolarità su parte del percorso che fu il circuito sto-rico di Modena.Promossa dalla Camera di Commercio e dal Comune diModena, in collaborazione con la Fondazione Cassa diRisparmio di Modena e Automobile Club Modena,“Modena Terra di Motori” quest’anno ha scelto di celebra-re una vera e propria leggenda delle corse automobilistiche.

MODENAMODENA TERRA DI MOTORI 2012

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Prossimi appuntamenti

TURISMO all’aria aperta 107

PARCO DEL DELTA DEL POPRIMAVERA SLOW 2012

T orna la Primavera Slow nel Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, e con essa la possibilità di scoprire un territo-

rio e le sue eccellenze, le suggestioni, i paesaggi e i coloriattraverso le tantissime iniziative in programma fino al 3 giu-gno, per un totale di 11 settimane di eventi.Escursioni a piedi, in barca, passeggiate a cavallo, biciclettate,laboratori didattici, degustazioni e molto altro ancora: nonmancheranno le occasioni per trascorrere qualche giorno inrelax nel Parco del Delta, da Goro a Mesola, passando dalleValli di Comacchio per arrivare alle oasi più a sud, nei dintor-ni di Cervia e Ravenna.Tra le curiosità dell’edizione 2012 le passeggiate immersi nel-l’atmosfera notturna in alcuni siti naturalistici più interessantidel Parco, per riconoscere suoni e canti degli animali; dedica-to, invece, a chi si sente un birdwatcher preparato l’escursio-ne 100 specie in un giorno, in cui si cercherà di osservare ilmaggior numero di specie di uccelli nell’arco di una giornataintera. Ancora, escursioni in pullmino elettrico sulle tracce delcervo della Mesola, e in trenino sulle Valli sud di Comacchio,quelle che abbinano le tradizioni della pesca con le degusta-zioni dei “frutti del mare”. I laboratori non saranno solo perragazzi; tra i tanti in programma infatti ce ne sono alcuni pen-sati anche per gli adulti dedicati alle erbe e ai loro segreti.Dal 27 al 29 aprile si svolgerà la VI edizione della FieraInternazionale del Birdwatching e del Turismo naturalistico aComacchio (Fe) con l’allestimento di padiglioni espositivi dedi-cati ad ottica, fotografia, editoria specializzata, abbigliamentosportivo, Biodiversità e Slow Tourism, la possibilità di testaresul campo le ultime novità in termini di attrezzature per lafotografia e per il birdwatching, e numerosi eventi collateraliad arricchire il programma delle giornate. I visitatori potrannoinfatti partecipare ad escursioni nelle Valli di Comacchio e inaltri siti di enorme pregio naturalistico, laboratori didattici,incontri con fotografi e birdwatcher di fama internazionale incollaborazione con EBN Italia, convegni, degustazioni e moltoaltro. “Ospite d’onore” della VI edizione il Fotofestival 2012,con l’allestimento delle immagini e la premiazione del notoconcorso fotografico Asferico 2012.La Fiera sosterrà come di consueto un progetto di BirdLifeInternational di cui partner italiano è Lipu presente alla mani-festazione con laboratori didattici per scuole e famiglie conbambini, focus di approfondimento dedicati ad alcune speciee la presentazione di un libro dedicato all’Aquila reale.Dedicati all’intermodalità, ovvero alla possibilità di muoversiutilizzando diversi mezzi di trasporto, in particolare barca ebicicletta, i due weekend speciali in cui si svolgerà l’iniziativaNavigare e pedalare lungo il Po di Volano (12-13 e 19-20maggio); da Ferrara al Delta sarà possibile trascorrere un gior-no intero all’insegna della natura e del divertimento, scopren-do luoghi da un inconsueto punto di vista e i sapori tradizio-nali del territorio. Ogni giornata prevede infatti un itinerario eun programma diverso.Il 26 e 27 maggio, infine si svolgerà Milano-Marittima-Cervia: Cent’anni di bellezza. Pineta, saline e giardini in fiore,week-end dedicato ad un ricco programma di eventi, mostre,convegni, laboratori e visite guidate che partendo dalla cittàporteranno a scoprire i luoghi naturalistici più suggestivi del-l'area cervese. Per il programma completo delle iniziative visita il sitowww.podeltabirdfair.it; DELTA 2000 tel. 0533 57693/4

VENEZIACON L’AMERICA’S CUP, VENEZIAPROTAGONISTA DELLA GRANDE VELA

N el corso della Borsa Internazionale del Turismo di Milanorecentemente conclusasi, è stata annunciata la tappa

della World Series di Coppa America; questo importanteappuntamento che vede rappresentato il massimo della velamondiale, si svolgerà dal 12 al 20 maggio prossimo nelleacque veneziane.Molta acqua è passata sotto i ponti di Venezia ma il ricordodella mitica impresa del “Moro di Venezia”, l’imbarcazione diRaoul Gardini che ha saputo portare alto il guidone della“Compagnia della Vela”, storico sodalizio veneziano, è anco-ra così vivo da suscitare grande entusiasmo in città e non solo,anche in coloro che di vela normalmente “non masticanomolto”. I due campi di regata sono stati ufficializzati: uno neipressi della diga di San Nicoletto, dove verranno posizionateimbarcazioni per consentire al pubblico di seguire da vicino losvolgimento della regata ed il secondo, per la gioia degliamanti della vela addirittura in Bacino di San Marco, regalan-do ad un folto pubblico posizionato lungo le rive, una unicaed emozionante occasione che certamente non vorrà perde-re. Nove sono i team che gareggeranno a bordo di catamara-ni AC45, frutto della più avanzata tecnologia: Italia con “LunaRossa”, U.S.A., Corea, Cina, Francia, Nuova Zelanda, Spagna,Svezia tutti a rincorrere la vittoria per contendersi con imbar-cazioni ancora più sofisticate da 47 piedi, la Louis Vuitton Cupe quindi sfidare, il detentore della America’s Cup, l’equipaggiodi Oracle Racing. In città la macchina organizzativa si è ormaimessa in moto per poter dare con ogni mezzo, il massimodella fruibilità a questo grande evento, su Youtube ad esem-pio si potranno seguire le manifestazioni in diretta. Sono intor-no a 50.000 i visitatori previsti per l’occasione a Venezia cheandranno ad aggiungersi ai 700 circa legati al managementdell’evento ed alle centinaia che ogni team partecipante por-terà al seguito. Lungo i nove giorni tutta una serie di manife-stazioni sono state programmate ed i velisti più famosi almondo presenti per le regate, saranno inevitabilmente coin-volti. Un clima di grande euforia si sta già manifestando perquesto eccezionale evento; sembra quasi di ritornare a queglianni indimenticabili di “Azzurra”, all'ora varata all’Arsenale diVenezia e di personaggi come Cino Ricci che ci fecero vera-mente sognare.

Gianantonio Schiaffino

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Prossimi appuntamenti

108 TURISMO all’aria aperta

D al 2000 nel parco del castelloMedievale di Pralormo, nelcuore del Piemonte, la straordi-

naria fioritura di 75.000 tulipani e narcisiolandesi annuncia la primavera.La manifestazione coinvolge tutto ilparco progettato nel XIX secolo dall’ar-chitetto di corte Xavier Kurten, arteficedei più importanti giardini delle residenzesabaude. La tenuta comprende oltre alcastello, il parco storico, il giardino fiori-to, l’ Orangerie, antica serra per gli agru-mi e l’azienda agricola tuttora gestitadalla famiglia. MESSER TULIPANO trasforma il parcoall’inglese in un vero giardino incantatoche, accanto all’incredibile fioritura,accoglie nelle pertinenze mostre edesposizioni a tema.In questa XIII edizione accanto ai tulipanied ai narcisi si troverà la straordinaria ric-chezza della natura, dalla stupefacentefioritura delle orchidee alle verdure cheogni giorno sono sulla nostra tavola.L’antica orangerie francese avrà nel suointerno una straordinaria collezione diorchidee che permetteranno di scoprireaneddoti e riferimenti letterari ed artisti-ci. Raffinate atmosfere orientali farannoscoprire come l’orchidea sia uno dei fioriprediletti dagli artisti, come fiore simbolodelle quattro stagioni, delle quattro etàdell’uomo e che essa sia stata battezzatadai cinesi “Lan” che significa uomo forteo donna elegante.In linea con la rinascita dell’interesse perla coltivazione dell’orto e con la forteattenzione da sempre riservata dalCastello di Pralormo agli aspetti di edu-cazione ambientale, alcuni giovani archi-tetti hanno realizzato orti originali edfunzionali con raffinati angoli che illu-strano le virtù dei prodotti dell’orto. La XIII edizione di MESSER TULIPANOospita i “Maestri del Gusto di Torino eProvincia” artigiani che presentano delle

degustazioni gratuite di prodotti locali.La ditta Caffarel partecipa alla XIII edizio-ne di MESSER TULIPANO e per sabato 28aprile ha organizzato una conversazionesul tema : Tulipomania: follie e maniescatenate dalla passione per i tulipani,dai sultani ottomani all’Olanda del XVIIsecolo fino ai giorni nostri. Anche la Ditta Ferrero ha confermato chefornirà i propri prodotti Kinder Sorpresa e

Kinder Gran Sorpresa per la tradizionale“Caccia alle uova Kinder sorpresa” che siterrà nel Parco del castello nei giorni diPasqua e Pasquetta. La Mostra avrà luogo fino al 1° maggio,per informazioni dettagliate si consigliadi consultare il sito www.castellodipralor-mo.com. L’ampio parcheggio consente lasosta, per la durata della visita, anchealle autocaravan.

Com’è già avvenuto nel 2010 e nel 2011, la Provincia di Torino, contribuisce al successo della manifestazione istituendouna navetta gratuita con autobus da Torino al Castello di Pralormo nelle domeniche 1, 8, 15, 22 e 29 aprile, il lunedì diPasquetta 9 aprile, mercoledì 25 aprile e martedì 1 maggio. La navetta partirà dalla stazione di Torino Porta Susa alle 10(via Cernaia angolo piazza XVIII Dicembre) e ripartirà da Pralormo alla volta di Torino alle 17. Il servizio sarà gratuito e suprenotazione, fino ad esaurimento dei posti, telefonando al numero 011 8140981.Inoltre sarà disponibile un servizio di bus-navetta dal parcheggio allestito nelle vicinanze del Castello di Pralormo all’in-gresso del parco del Castello, in funzione dalle 10 alle 19.

PARCO DEL CASTELLO DI PRALORMO

MESSER TULIPANO… tra orti e orchidee

Testo di Camillo Musso

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TURISMO all’aria aperta 109

L’opinione di... Beppe Tassone

“L a passione tinge dei propricolori tutto ciò che tocca”,questo il pensiero del filo-

sofo spagnolo Baltasar Gracián.E’ sotto gli occhi di tutte come le que-stioni, affrontate con impegno e passio-ne, non solo appaiono più chiare agliocchi delle persone, ma anche ottengo-no risultati eccellenti.Lo scrivo con convinzione, in una sta-gione non facile, nella quale il turismodeve essere messo nelle condizioni didispiegare al meglio le proprie enormipotenzialità.Si sono affrontate, nei mesi appena tra-scorsi, le questioni delle liberalizzazionied il settore turistico ne è tanta parte: inmolti casi stiamo vivendo situazioni chesi trascinano da quasi cento anni, tran-sitando di padre in figlio, immutate neltempo. E’ il caso della gestione d’alcunespiagge o, a partire da tempi più recen-ti, ma superiori anche ai cinquant’anni,dei campeggi.Così l’imprenditoria, soprattutto quellagiovanile, con tanta capacità di innova-re e di aprirsi alle novità resta al palo edun turismo come quello di movimento,che ha modificato i mezzi, le loro capa-cità di spostamento e la loro dimensionisi trova ancora a dover far fronte a real-tà strutturate per situazioni che sonoinvece superate nelle cose o sono diven-tare estremamente diverse rispetto

all’origine.E’ il caso dei campeggi stanziali, nati perospitare piccole caravan che poi ancheerano destinate allo spostamento e,anno dopo anno, si sono trasformati inuna sorta di villaggi estivi, nei quali lacapacità di spostamento dei veicoli épressoché nulla.Preingressi che sono vere e propriecasette, impianti elettrici che, almeno sispera in termini di sicurezza, dovrebbe-ro fare invidia alle abitazioni, elettrodo-mestici come nelle ville al mare.Per carità, ci sta tutto e ci sta anchequesto: ma l’altro turismo, quello fattocon veicoli che si spostano, destinati afermarsi pochi giorni nel medesimoluogo, quali strutture ha come riferi-mento?E’ immaginabile un Paese, come ilnostro, che è la vera culla dell’abitarviaggiando, che si trova a dover farfronte a situazioni d’estremo disagio intermini di sosta e d’ospitalità?Credo che le liberalizzazioni possano,anche nel nostro settore, giocare unruolo d’estrema importanza, di svec-chiamento delle strutture e della gestio-ne e d’adeguamento alle nuove e modi-ficate esigenze.Del resto, occorre incidere su un tessutoconnettivo che non vuole abbandonareil vecchio e che trae profitti anche note-voli dal mantenimento dello status quo.

A quale prezzo? Un costo altissimo,fatto di mancata innovazione, di chiusu-ra alle giovani generazioni, d’incapacitàdi imboccare una strada che altreNazioni, egualmente turistiche, ma conpotenzialità minori rispetto al nostroPaese, hanno imboccato da tempo.Di qui la necessità di agire con impegnoe passione nel settore: studiando pro-grammi, ma anche mettendo nelle con-dizioni l’imprenditoria più attenta,soprattutto quella giovanile e femmini-le, di poter incidere e di riuscire ad esse-re parte della partita.Un’impresa non facile, ma dalla qualedipende per buona parte il futuro di unsettore che è strategico per l’occupazio-ne e per l’economia del nostro Paese.Occorre agire senza molti riguardi,anche se con coscienza e lucidità.Guardando al risultato finale e sapendoche da questo dipende buona parte delnostro futuro e di quello di una Nazioneche ha nel turismo una delle proprie piùimportanti industrie. Scrisse il poeta e saggista ingleseSamuel Johnson: ”Ciò che è stato scrit-to senza passione, verrà letto senza pia-cere”, teniamone conto perché, in ognicaso, stiamo ragionando sul futuronostro e dei nostri figli.

Il futuro del turismosi basa sull’innovazione

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S ulla scia delle lungimi-ranti scelte da parte di

Peggy e di Salomon di soste-nere artisti che sono divenu-ti capisaldi del ‘900, Vercelli,perseguendo una vivace etrainante politica culturalemalgrado la temperie eco-nomica, presenta unamostra di grande interesse eraffinatezza in “Arca”.Questo intrigante spazioespositivo occupa in parte lanavata centrale della Chiesadi San Marco (nel resto del-l’edificio è in corso un’ap-profondita operazione direstauro) chiusa al culto nel1799 e da allora destinata adiversi usi. Una quarantinadi opere tra dipinti e scultu-re acquistate dai due mece-nati americani racconta ipercorsi artistici e i rapporticon l’Italia dell’olandese PietMondrian (Amersfoort 1872- New York 1944), dello spa-gnolo Joan Miró (Barcellona1893 - Palma di Maiorca1983) e dello statunitenseAlexander Calder(Lawton/Pennsylvania 1898 -New York 1976). Il primodalla personalissima pitturaastratta neoplastica soloapparentemente semplice emembro fondatore delmovimento ‘De Stijl’ è tra ipiù importanti artisti dellaprima metà del ‘900: gli esitisono affascinanti come inNatura morta con vaso dizenzero I. Miró, esponente

di spicco del surrealismo cheinterpreta poeticamente,stupisce per la sua capacitàdi stilizzare immagini comein Prades, Il paese (Prades, elpoble) fino a tradurle inpochi segni nello splendidoPersonaggio, cane, uccelli(Personnage, Chien,Oiseaux). Calder è arteficedelle grandi statue Mobiles -dotate di energia cinetica -di cui compaiono numerosiesemplari insieme agliStabiles e ad altre creazioni,tutte dai toni surreali eastratti, che hanno accom-pagnato la vita di PeggyGuggenheim come si evincedalla foto che la ritrae allaXXIV Biennale di Veneziamentre sistema l’Arco dipetali. Un tripudio di moder-nità connotata da serenità eumorismo: una mostra danon perdere.

U n centinaio di operefra dipinti, acquerel-

li, incisioni e disegni - pro-venienti da collezioni pub-bliche e private - tratteg-giano l’intero percorso esi-stenziale e artistico diGiorgio Morandi (Bologna1890 - 1964), singolarefigura controcorrente edenigmatica sempre allaricerca di un’arte pura,poesia che trascenda larealtà pur rivelandosiattraverso le predilettecose semplici.Noto soprattutto per le“nature morte”, sorpren-de per i paesaggi, i fioriche presenta in composi-zioni sempre diverse(come fa per le naturemorte) e il suoAutoritratto del 1924 conlo sguardo volto a terra,opere nelle quali si eviden-zia uno studio approfondi-to sulla luce e sul colore.Singolare il fatto che talepercorso espositivo, cura-to da Maria CristinaBandera, sia allestito pro-prio in quella Lugano chefu meta di uno dei pochis-simi viaggi all’estero del-l’artista in occasione dellapartecipazione alla prima“Esposizione internazio-nale del Bianco e Nero”qui realizzata.Non stupisce che Morandisia stato un faro per legenerazioni successive dicui sono esposte testimo-nianze in virtù della con-

fessione da parte di alcunidi averlo considerato unMaestro: tra gli altri lo sta-tunitense Lawrence Carrolha realizzato ad hoc alcu-ni lavori. Né tantomenomeraviglia che i suoi qua-dri abbiano fatto da sfon-do in scene domestiche dialcuni film.Al Museo d’Arte è possibi-le percorrere angoli dellasua amata Bologna comeIl ponte sul Savena auste-ro e sintetico o ancoraanalizzare alcuni suoi clas-sici per goderne le infinitesfumature - per esempionei toni bianco, grigio ecobalto della NaturaMorta del 1957 - che lirendono diversi l’uno dal-l’altro e comprenderne illavoro sotteso e lo studiocontinuato per rendereatmosfere, volumi e luce.Per i giovani è predispostoun programma di attivitàeducative per fasce d’età.

110 TURISMO all’aria aperta

LUGANO (CH)

Informazioni utili Informazioni utili

Sede: Vercelli: Arca, Chiesadi San Marco, Piazza SanMarco 1Orario: 8.00 – 19.00 dalunedì a venerdì8.00 – 20.00 sabato e festiviLa biglietteria chiude un’oraprimaDurata: fino al 10 giugno2012

Biglietto mostra: interoeuro 9.00, ridotto euro8.00/7.00/6.00, ridotto scuo-le euro 4.00Info e prenotazioni: 199 151 123, www.guggen-heimvercelli.it,[email protected]: Silvana Editoriale

Sede: Lugano: Museod’Arte, Riva Caccia 5Orario: 10.00 – 18.00 mar-tedì, mercoledì, giovedì,sabato e domenica10.00 – 21.00 venerdìlunedì chiuso (tranne 9 aprilee 28 maggio)Durata: fino al 1° luglio2012Biglietto mostra: intero Fr.

12, ridotto Fr. 8. Combinato:intero Fr. 20, ridotto Fr. 14Informazioni:tel. 0041 588667214, fax 0041 588667497, www.giorgiomorandiluga-no.ch, www.mda.lugano.ch,[email protected]: Silvana Editoriale

Rubrica a cura di Wanda CastelnuovoEventi e mostre

VERCELLI

I GIGANTI DELL’AVANGUARDIA: Miró Mondrian Caldere le collezioni Guggenheim

Calder, Arco di petali

Giorgio MorandiAutoritratto

GIORGIO MORANDI

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Eventi e mostre

TURISMO all’aria aperta 111

BELLINZONA (CH)

Informazioni utili

Sede: Bellinzona (CH):Museo Civico Villa dei Cedri,Piazza San Biagio 9Orario: 14.00 – 18.00 marte-dì-venerdì (fino alle 20.00 ilprimo giovedì di ogni mese)11.00 – 18.00 sabato,domenica e festivi -lunedì non festivo chiusoDurata: fino al 3 giugno

2012Biglietto mostra:intero euro 5.50 (chf 8),ridotto euro 3.50 (chf 5)Informazioni:0041 (0)91 8218520,www.villacedri.ch,[email protected]:Photosynthèses Edizioni

ROVERETO

Informazioni utili

HANS STEINERCronaca della vita moderna

P roveniente dalla Tatedi Liverpool da cui è

stata organizzata in colla-borazione con il Mart e laKunsthalle Hamburg (doveandrà dopo Rovereto), lamostra analizza in modoesaustivo e con rigorescientifico i famosi raccon-ti che vedono protagonistaAlice - personaggio incan-tevole per l’unione diinnocenza e sete di cono-scere nato dalla prolificafantasia di Lewis Carroll - ela sua influenza sul mondodelle arti visive. Diacono,insegnante di matematicae fine conoscitore delmondo artistico, Carroll(Charles LutwidgeDodgson, Daresbury1832- Guildford 1898) dal 1856si diletta anche di fotogra-fia prediligendo i bambinida cui ottiene attenzione enaturale spontaneità rac-contando loro storie fanta-stiche. Nello stesso annoincontra Alice PleasanceLiddell (figlia del decanodella Christ Church) cheritrae da quando ha quat-tro anni fino ai diciotto:molto bella tra le altre fotoAlice Pleasance Liddell,estate 1858. Nel 1862, nelcorso di una gita in barcacon Alice e le sorelle Edithe Lorina - quasi onirico Thesisters di William BlakeRichmnond - inventa lastoria che tutti conoscia-mo e che colpisce a talpunto la sua pupilla che gli

chiede di metterla periscritto, ricevendola comedono nel Natale 1864.Così inizia la fortuna deltesto di cui è presente inmostra la riproduzione delmanoscritto originale con idisegni autografi di Carrollattento alla veste grafica eall’aspetto estetico. Oltreal film Alice inWonderland di RenéMagritte del 1957, nume-rose le testimonianze pit-toriche degli artisti che nehanno tratto ispirazionetra cui Max Ernst, SalvatorDalí e più recentementeKiki Smith, coinvolta nelletematiche dell’oggi (fem-minismo compreso), cheben rende la dimensioneincantata del mondomagico di Alice come inCome Away From Her(After Lewis Carroll). Untuffo nel sogno per affron-tare meglio la realtà.

ALICE IN WONDERLAND

William Blake RichmnondThe Sisters

D opo i successi diLosanna, Winterthur

e Martigny giunge aBellinzona, quindi a unpasso dall’Italia, la primaretrospettiva completadedicata a Hans Steiner(Berna 1907-1962), gran-dissimo rappresentante -riscoperto dopo decennidi oblio e di cui si è recen-temente analizzato il riccoarchivio - del periodod’oro del fotogiornalismoelvetico. Approdatocasualmente alla fotogra-fia, Steiner si è rivelatocapace di leggere la realtàsvizzera a lui contempora-nea non con l’ottica deiproblemi sociali o dei soli-ti stereotipi per cui eranota all’estero, ma conl’occhio positivo e ottimi-sta che coglie i cambia-menti in fieri di una vivacesocietà alla ricerca di novi-tà. Grazie alla scopertastraordinaria di circa100.000 immagini gene-ralmente di formato qua-drato, è oggi possibileammirare a Villa Cedri -elegante dimora ottocen-tesca il cui parco all’ingle-se dagli alberi secolari èuna meraviglia in ogni sta-gione - una ricca selezionedi istantanee straordina-riamente attuali per i sog-getti presentati. Fattosiconoscere a livello mon-diale per le cronache suitentativi di scalare l’impe-

gnativa parete norddell’Eiger (la famosa mon-tagna dal 1912 attraver-sata dal mitico trenino acremagliera delloJungfrau), privilegia oltreallo sport varie tematichetra cui esercito, industria,viaggi… Ne emergonoscatti moderni di rara bel-lezza e grande valenzaartistica quali GritliSchaad e Fritz Schreiberdopo il nuovo primato divolo a vela o Giovanedonna svizzera con lasigaretta in mano qualesegno di emancipazione onel secondo dopoguerraPiscine Berne e Officinaferroviaria testimoni direlax e di operosità.Piccole miniature come lostraordinario scorcio diMarktgasse, vista dallatorre dell’orologio diBerna dove le lungheombre paiono proiettarela società dal passato alvortice del consumismo.

Hans SteinerOfficina ferroviaria

Sede: Rovereto: MartRovereto, Corso Bettini 43Orario: 10.00 – 18.00 mar-tedì, mercoledì, giovedì,sabato e domenica 10.00 –21.00 venerdì - lunedì chiusoDurata: fino al 3 giugno2012Biglietto mostra:

intero euro 11.00, ridottoeuro 7.00, gratuito scuole efino a 14 anniMart: 0464 438887Info e prenotazioni:800 397760 (n. verde),www.mart.trento.it,[email protected]: Electa Editore

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S i è aperta il 16 marzo alChiostro del Bramante di

Roma la mostra “Miró! Poesiae luce” in cartellone fino al10 giugno 2012.La curatrice Maria Luisa LaxCaho, a livello internazionaletra i maggiori esperti dell’ope-ra del maestro spagnolo, havoluto proporre nel percorsoespositivo l’ultima fase dellaproduzione della lunga vitadell’artista ( 1893-1983),quando finalmente egli con-cretizzò a Maiorca nel 1956un suo grande sogno: unampio spazio tutto suo dovelavorare protetto dal silenzio edalla natura. In mostra l’atelierche Miró aveva tanto deside-rato è stato ricostruito sceno-graficamente all’interno deglispazi espositivi.La rassegna presenta oltre 80capolavori mai giunti primanel nostro Paese, tra cui 50 oliidi sorprendente bellezza e digrande formato, ma ancheterrecotte, bronzi e acquerelli.Si possono ammirare tra icapolavori gli olii Donna nellavia (1973) e Senza titolo(1978); i bronzi come Donna(1967), gli schizzi tra cui quel-lo per la decorazione muraleper Harkness Commons-Havard University, tutti prove-nienti da Palma di Maiorcadove la Fundació Pilar JoanMiró detiene molte opere del-l’artista, concesse in via deltutto straordinaria per l’ante-prima italiana.L’esposizione è suddivisa cro-nologicamente e tematica-

mente nelle nove sale del per-corso, dove si ammira la pro-duzione di Joan Miró degliultimi trent’anni della sua vitaa Maiorca. La storia del mae-stro è indissolubilmente legataa questo luogo che, come siesplicita dalle sue parole,“rappresenta poesia e luce”.Sin dal principio della sua atti-vità il pittore riteneva chel’obiettivo dell’artista dovesseconcernere progetti di grandeportata, come i murali e altrilavori d’arte pubblica cheoffrivano anche l’opportunitàdi collaborare con architetti eartigiani, lasciando alla pitturada cavalletto una posizionesecondaria.Gli spazi del Chiostro bra-mantesco non esaltano appie-no le creazioni esposte, ma larassegna è una preziosa sinte-si tra architettura e arti plasti-che, derivata anche dalla suaprofonda ammirazione perAntoni Gaudi.

Eventi e mostre

112 TURISMO all’aria aperta

di Guerrino Mattei

L e Scuderie delQuirinale presentano

fino a0l 10 giugno 2012 lamostra "Tintoretto". "Il più terribile cervello cheabbia mai avuto la pittura":così Giorgio Vasari definivacolui che per primo riuscìnella Venezia di pienoCinquecento ad allontanar-si dal mito di Tiziano pro-ponendo una pittura che,evitando i consueti canonidella bellezza lagunare,impose una linea di forte enitido realismo capace difare scuola per diversegenerazioni d'artisti. La rassegna, curata daVittorio Sgarbi, in unacinquantina di opere scelteper la loro rappresentativitàpropone un percorso visivocapace di illustrare l'ecce-zionalità dell'universo pit-torico del grande maestroveneziano. È arricchita dauna sezione straordinariaper raccontare anche ilmondo artistico con cuiTintoretto (Jacopo Robusti,1519-1594), si confronta emisura con il grandeTiziano, rappresentatodalla grande pala conAnnunciazione della chiesadi San Domenico Maggiorea Napoli. Alle pareti operedi maestri di area veneta (enon solo, come nel casodell'olandese LambertSustris che si formò aVenezia tra Tiziano eTintoretto ed El Greco, spa-gnolo ma di origine crete-se, trasferito a Venezia), daSchiavone a PaoloVeronese, a Parmigianino,Jacopo Bassano o il menoconosciuto GiovanniDemio.

Tensione drammatica, furo-re michelangiolesco, atten-zione agli aspetti scenogra-fici e alle proposte del tea-tro e dell'architettura, oltrea una formidabile capacitàdi assimilazione delle novi-tà e delle idee impostatedai grandi contemporanei:Tintoretto creò una pitturadi tocco e di esasperatocolorismo per narrare ogniaspetto della miseriaumana con partecipatacommozione, mirando aun'espressività in grado ditravalicare la stessa caratte-rizzazione fisionomica epsicologica del personag-gio effigiato. Una poetica nuova e sor-prendente per i tempi, chele Scuderie del Quirinale diRoma si propongono com-piutamente in un percorsoche tocca tutti i generi incui il maestro veneziano siè cimentato: dai granditeleri religiosi alle opereprofane, alla ritrattistica.

ROMA: SCUDERIE DEL QUIRINALE

Informazioni utili

Informazioni utili

Catalogo: 24 ORE Cultura -Gruppo 24 ORE Orario apertura: tutti i giornidalle 10.00 alle 20.00; sabatoe domenica dalle 10,00 alle21,00 (la biglietteria chiudeun’ora prima)Biglietti: intero euro 12,00 ,ridotto euro 10,00, famigliaeuro 30,00 (solo genitori efigli - minimo tre)Ridotti: gruppi euro 10,00

(minimo 15 - massimo 25paganti con prenotazioneobbligatoria)Info e prenotazioni:06.916508451Biglietteria on line:www.ticket.it/miro/Sede: Chiostro del Bramante,via della Pace-Roma.Tel. 06.68809036www.chiostrodelbramante.it

Sede: Roma - Scuderie delQuirinaleCosto del biglietto: interoeuro 10.00 - ridotto euro 8.50Sito internet: www.scuderie-

quirinale.itInfo e prenotazioni:06.39967500scuole 06.39967200Catalogo: Skira

CHIOSTRO DEL BRAMANTE DI ROMA

“MIRÓ! POESIA E LUCE”

Mirò, Senza titolo Tintoretto, Autoritratto

“TINTORETTO”

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Eventi e mostre

TURISMO all’aria aperta 113

di Isotta Bartoletti

L a FondazioneRavennAntica, nell'am-

bito del progetto TAMO(Tutta l'Avventura delMOsaico), inaugura unanuova sezione espositivadedicata a 21 mosaici rica-vati da opere di grandiautori del '900, ispirate allaDivina Commedia.I manufatti musivi espostivennero eseguiti nel 1965da mosaicisti ravennati riuni-ti nello storico “gruppomosaicisti” dell'Accademiadi Belle Arti di Ravenna.Contrariamente ad oggidove il mosaicista è quasisempre autore del soggettoche realizza, in quegli anniaveva il compito di tradurre,con tessere di marmo esmalto, dipinti altrui. I cosid-

detti “cartoni” preparatori,creati in questo caso da arti-sti famosi come Gentilini,Sassu, Migneco,Purificato.... Attraverso la trasposizionemusiva, in realtà e a secondadegli interpreti più o menoortodossi, questi dipinti sitrasformavano in qualcosad'altro, per il semplice moti-vo che le pennellate di colo-re sono ben diverse dallaminuziosità dell'accosta-mento delle tessere. Fuun'impresa difficile, ma que-sti ottimi mosaicisti, il cuilavoro rimaneva quasi sem-pre misconosciuto (suimosaici c'è la firma dell'arti-sta del cartone, mai quelladell'esecutore), riuscirono ainterpretare la bellezza dei

temi danteschi. Forte è illegame fra Dante eRavenna, la città conserva lesue spoglie e lo accolsedopo la cacciata da Firenze.I mosaici raccontano di“selve oscure”, l'amore fraPaolo e Francesca...qualicolombe dal disìo chiama-te...gli iracondi, i Centauri,le Arpìe, Lucifero....fino alParadiso con Giustiniano,San Tommaso che tessel'elogio di San Francesco, lasplendida croce fiammantepolimaterica, dove sono rap-presentati i Combattenti perla fede, per concludere conLa visione di Dio.Questo gruppo di mosaiciebbe una storia travagliata,finendo dimenticati in unmagazzino, come capita

spesso al nostro patrimonioartistico. Oggi vengonorestituiti alla città del mosai-co, nella collocazione piùadeguata: lo splendido com-plesso di San Nicolò, graziealla FondazioneRavennAntica.Curatori della mostra: CarloBertelli e Paolo Racagni, l'al-lestimento è dell'architettoPaolo Bolzoni. La mostra si inserisce in unpercorso dantesco che com-prende la Tomba del Poeta,la zona del Silenzio con laChiesa di San Francesco e laCripta Rasponi.

Per info e prenotazioni:Tel 0544 213371oppurewww.tamoravenna.it

COMPLESSO DI SAN NICOLÒ - RAVENNA

MOSAICI TRA INFERNO E PARADISO

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TURISMO all’aria aperta 115

BERGAMO (Palazzo della Provincia), I LOCATELLI. DALLA BOTTEGA DI FAMIGLIA ALLE COLLE-ZIONI D’ORIENTE: affascinante viaggio nella storia di una ‘bottega di famiglia’ in cui si sono suc-cedute tre generazioni: nove artisti legati dall’amore per il bello. Fino al 29 aprile 2012. Info:www.amicideilocatelli.orgROMA (Palazzo Barberini), CAPOLAVORI DA CENTO E DA ROMA. GUERCINO 1591-1666:omaggio al grande pittore emiliano di cui vengono evidenziati talento precoce, sensibilità al nuovoe genialità dei risultati. Fino al 29 aprile 2012. Info: 06 32810, www.mostraguercino.itMERANO (Cassa Risparmio di via Portici163), ARCHITETTURE RECENTI IN ALTO ADIGE 2006-2012: interessanti espressioni di una capacità creativa unica per originalità, qualità e quantità degliesiti che coniugano locale e globale. Fino al 6 maggio 2012. Info: 0473 212643, www.kunstme-ranoarte.orgASCONA/CH (Museo Comunale d’Arte Moderna), IL MAR BALTICO DELLE AVANGUARDIE(1890-1930): testimonianze delle aspirazioni poetiche di artisti che considerano i soggiorni estivisul Baltico come fonti di pace e di ispirazione. Fino al 10 giugno 2012. Info: +41 (0)91 7598140,[email protected] (Pac), THE ABRAMOVIÇ METHOD: installazioni interattive di una pioniera della ‘perfor-mance’, icona delle forme espressive legate al corpo. Fino al 10 giugno 2012. Info: www.abramo-vicmethod.itFORLÌ (Musei San Domenico), WILDT. L’ANIMA E LE FORME TRA MICHELANGELO E KLIMT:riscoperta di uno scultore anticonformista, estraneo alle avanguardie, che predilige mito emaschere. Fino al 17 giugno. Info: 199 75 75 15, www.mostrawildt.itBERGAMO (Museo Adriano Bernareggi + Accademia Carrara/GAMeC), CARLO CERESA(1609-1679). UN PITTORE DEL SEICENTO LOMBARDO TRA REALTÀ E DEVOZIONE: ricca antologi-ca su un importante artista, inserito nel contesto epocale, ritrattista conteso dall’aristocrazia loca-le. Fino al 24 giugno 2012. Info: 035 21 80 41, www.mostraceresa.itMILANO (Biblioteca Ambrosiana), RIZÓMATA TERRA, ARIA ACQUA, FUOCO. IL RITORNO DIBRUEGHEL ALL’AMBROSIANA: ritorno virtuale per le allegorie dell’Aria e della Terra non restituitedal Louvre all’Ambrosiana diversamente dalle altre due. Fino al 1° luglio 2012. Info: www.ambro-siana.euASTI (Palazzo Mazzetti), ETRUSCHI. L’IDEALE EROICO E IL VINO LUCENTE: analisi degli aspettisocio-culturali di questo popolo che si rapportò anche con le comunità indigene della valle delTanaro. Fino al 15 luglio 2012. Info: www.etruschiadasti.itCOMO (Villa Olmo), LA DINASTIA BRUEGHEL: intrigante storia della nobile e talentuosa stirpe digeniali artisti fiamminghi attivi dal XVI al XVII secolo. Fino al 29 luglio 2012. Info: www.grandimo-strecomo.it LUGANO (Villa Ciani + Parco Civico), TONY CRAGG: suggestive opere dalle forme rivoluziona-rie e a volte monumentali di uno dei più importanti artisti viventi. Fino al 12 agosto 2012. Info:www.mda.lugano.ch

Per la pubblicazione degli eventi e mostre scrivete a: Silvia Sacchi, [email protected]

- Fino al 29 aprile

- Fino al 29 aprile

- Fino al 6 maggio

- Fino al 10 giugno

- Fino al 10 giugno

- Fino al 17 giugno

- Fino al 24 giugno

- Fino al 1° luglio

- Fino al 15 luglio

- Fino al 29 luglio

- Fino al 12 agosto

Eventi e mostrein breve

Di seguitoun elenco

degli eventi edelle mostre

in corso,per permettervi

di organizzarela vostra

gita culturale

Pieter Brueghel il Giovane, Trappola per uccelli

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Rubrica a cura di Pier Francesco Gasperi con la consulenza tecnica di Claudio D’Orazio Assicurazioni

Assicurazioni e dintorni

S i rafforza la lotta alle frodi nelsettore rc auto. La banca datiantifrode conterra' infatti d'ora

in poi non solo le informazioni relativeagli incidenti ma anche quelle dei dan-neggiati e dei testimoni. Lo prevedel'emendamento presentato daFrancesco Casoli e che ha avuto il vialibera dalla Commissione Industria delSenato. ''L'approvazione dell'emenda-mento e' un segnale molto importante

perche' - commenta Casoli - ci permet-tera' di essere piu' forti contro le frodidelle assicurazioni e di essere piu' inci-sivi nella richiesta alle compagnie assi-curatrici al fine di adeguare i costi dellerc auto praticati in Italia agli standardeuropei''. Oggi in Italia esiste gia' una banca datidei sinistri gestita dall'Isvap, con rego-lamento, sentito il Ministero DelloSviluppo Economico e il Ministero

dell'Interno e, per i profili di tutela diriservatezza, sentito il Garante per latutela dei dati personali. Questa bancadati finora ha avuto la possibilita' diregistrare solo i dati relativi ai sinistri:l'emendamento rafforzerà il patrimo-nio conoscitivo del data base aggiun-gendo anche la banca dati anagrafetestimoni e la banca dati anagrafe dan-neggiati.

(ANSA)

Liberalizzazioni:in banca dati rc auto danneggiati-testimoni

L a Commissione Industria delSenato ha approvato dueemendamenti al Decreto libera-

lizzazioni che sanciscono la fine deirisarcimenti dei danni lievi (il famosocolpo di frusta) e il regime di facoltativi-tà del risarcimento in forma specificanei sinistri rca; le novità indicate sonostate oggetto per settimane di profon-de discussioni.

Addio al colpo di frustaIl nuovo emendamento approvato eli-mina i risarcimenti dei danni lievi, quin-di il colpo di frusta, a meno che non siaaccertabile tramite esami strumentaliche ne mettano in evidenza l’oggettivapresenza. Quindi addio ai numerosirisarcimenti danni per colpo di frustache rappresentano la più grande truffache il mercato assicurative italianosostiene da anni; per indicare qualchenumero ricordiamo che i due terzi deirisarcimenti per danni fisici totali sonocostituiti da danni fisici lievi nella mag-gior parte dei casi non evidenziabilistrumentalmente. Andano ad eliminarequesta fetta di risarcimenti dubbi lecompagnie risparmieranno circa 190milioni di euro l’anno, che sulla cartadovrebbe trasformarsi in un abbatti-mento consistente delle tariffe rca.

Risarcimento specifico facoltà del clienteIl comma 2 dell’Art 29 del Decreto sulleliberalizzaizoni prevedeva che in caso ilcliente non accettasse la riparazione del

danno presso la carrozzeria fiduciariaindicata dalla compagnia, l’importo deldanno da risarcire sarebbe stato decur-tato del 30%. Con il nuovo emenda-mento il comma dell’articolo in questio-ne è stato totalmente abolito, riportan-do il risarcimento specifico al regime dilibera scelta del cliente invece che esse-re un “ricatto” della compagnia neiconfronti del proprio assicurato.

Le tariffe rca diminuiranno?Il dubbio degli utenti è solo uno adesso:le tariffe rca diminuiranno veramente?Diciamo che le compagnie adesso nonavranno più grossi appigli a cui attac-carsi per giustificare gli aumenti incon-trollati degli ultimi anni. Tra scatolanera, eliminazione dei colpi di frusta,maggior lotta alle truffe assicurative, letariffe rca dovranno obbligatoriamentediminuire, bisognerà vedere in qualemisura accadrà.

Come verrà applicata la diminuzio-ne dei premi rca?Un’emendamento al DecretoLiberalizzazioni approvato al Senato haintrodotto l’obbligo per le Compagniedi diminuire il premio rca ai guidatoriche nell’annualità assicurata non com-mettono incidenti; la diminuzione delpremio dovrà essere prestabilita dallecompagnie ed essere rapportata allaclasse di assegnazione del contrattorca.

L’oggetto dell’emendamento è sicura-mente un’ottima soluzione per premia-

re coloro che non causano incidenti, alcontrario di quello che negli ultimi anniavviene normalmente nelle polizze rca,la classe diminuisce ma il premioaumenta poichè puntualmente vengo-no riviste le tariffe al rialzo. Che il siste-ma bonus malus non avesse più effica-cia è cosa conosciuta da anni ormai econ questo emendamento finalmentesi potranno vedere premi rca diminuiredi anno in anno, ma i dubbi sono tanti:- In quale misura le compagnie decide-ranno di far diminuire i premi rca annoper anno senza alcuna imposizione diLegge?- Gli sconti concessi ai guidatori virtuo-si verranno ricaricati su coloro che inve-ce commetteranno incidenti?- Ci sarà un limite di premio minimooltre il quale non si potrà più scendere?- Quando le compagnie inizieranno adadeguarsi al nuovo Decreto?Le domande degli utenti sulla diminu-zione obbligatoria del premio rcapotrebbero essere centinaia; l’idea èsicuramente ottima ma l’applicabilitàpratica è ancora tutta da vedere esiamo dell’idea che lascerà molto spa-zio di interpretazione alle compagnie,che anche questa volta troveranno ilmodo per aggirare la nuova norma erecuperare gli sconti concessi altrove.Mai come oggi è necessaria una nor-mativa chiara e precisa che vada incon-tro alle difficoltà degli utenti comuni eche detti regole dure alle compagnie,abitutate da troppi anni a rigirare ogninuova situazione a loro favore.

Stop ai colpi di frusta

116 TURISMO all’aria aperta

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118 TURISMO all’aria aperta

Village for all srl - Via Frutteti 115/a, 44123 Ferrara - Presidente: Roberto VitaliTel. +390532067120 - Fax +390532067121 - Mail: [email protected] - www.villageforall.net

I l Camping Capo d'Orso è situatonei pressi di Palau. L'incantevolepanorama che circonda il villaggio è

reso ancora più affascinante dall'immen-so Orso granitico posto a protezione delpiù bel lembo della Costa Smeralda. I bungalow maggiormente fruibili sono4: due nei pressi della spiaggia e duenella zona più alta del campeggio.Ecco le imperdibili Offerte Bungalow(fruibili anche alle persone in carrozzina)riservate a tutti gli amici di V4A!Settimane dal 15/05 al 04/06 e dal 03/09al 30/09 - alloggio in bungalow per 2 persone: 1settimana a Euro 260,00 - 2 settimane aEuro 480,00- alloggio in bungalow Family max 4 per-sone: 1 settimana a Euro 320,00 - 2 set-timane a Euro 590,00

Settimane dal 04/06 al 02/07 e dal 27/08al 03/09 - alloggio in bungalow per 2 persone: 1settimana a Euro 340,00 - 2 settimane aEuro 630,00- alloggio in bungalow Family max 4 per-sone: 1 settimana a Euro 450,00 - 2 set-timane a Euro 850,00Settimane dal 02/07 al 16/07 - alloggio in bungalow per 2 persone: 1settimana a Euro 650,00 - 2 settimane aEuro 1.190,00- alloggio in bungalow Family max 4 per-sone: 1 settimana a Euro 720.00 - 2 set-timane a Euro 1.390,00E inoltre… con l’offerta Prenota Subito ituoi bambini fino a 12 anni soggiornanoGRATIS in tutte le strutture abitative e incampeggio! E con la PromozioneFamiglia i nuclei familiari di almeno 4

persone paganti, potranno usufruire di 1giornata completamente gratuita dopo 7pernottamenti effettuati!

Vacanze 2012 per tutti?In Sardegna al Camping Capo d'Orso!

D irettamente sulla spiaggia diBibione è presente il VillaggioTuristico Internazionale (VTI),

ideale per chi ama relax, sport e diverti-mento, il tutto immerso in un’atmosfe-ra dal sapore internazionale e al con-tempo familiare!Le Villette “Anna” e “Anna Plus”, non-ché gli appartamenti vicino allaReception, sono quelli maggiormentefruibili da Ospiti con disabilità motorie.Offerte “Primo sole” valide per aprile –maggio, compreso Ponte di Pasqua e1°Maggio (dal 02/04/2012 al17/05/2012)- Pacchetto speciale 3 notti e 4 giorni in:Villetta ANNA (max 6 persone) Euro213,00Villetta ANNA PLUS (max 6 Persone)Euro 240,00Appartamento bilocale 2 Persone (max4 persone) Euro 156,00 (personaaggiuntiva Euro 10,00 al giorno).Il soggiorno comprende: aria condizio-nata/riscaldamento, frigorifero, stovigliee attrezzatura da cucina, cassetta disicurezza, Tv-Sat, un posto auto, ingres-so piscine, servizio spiaggia con 1

ombrellone e 2 lettini dalla 5° fila indie-tro, animazione.- Pacchetto speciale Suite Formula Clubper 2 persone2 notti e 3 giorni Euro 228,003 notti e 4 giorni Euro 342,004 notti e 5 giorni Euro 456,005 notti e 6 giorni Euro 570,00Una settimana Euro 684,00Oltre ai servizi di base sopraindicati, ilprezzo comprende: lenzuola + asciuga-mani + pulizia giornaliera e finale esclu-so angolo cottura, mezza pensione

(acqua, 1/4 vino o bibita analcolica perpersona inclusi).Per saperne di più sui Villaggi V4A con-sulta il nostro sito www.villageforall.nete per maggiori informazioni sull'offertascrivi a [email protected].

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120 TURISMO all’aria aperta

ACTItalia Federazione

È partito l’anno zero con la pre-senza di ACTITALIA a ModenaFiera per la nona edizione del

CHILDREN'S TOUR che si proponecome l'unica manifestazione italianaspecializzata nel turismo per i viaggiato-ri junior e come punto di riferimentoper i selezionati operatori che si rivolgo-no al target famiglia con bambini.Mentre i genitori scelgono tra gli oltre200 stand la prossima vacanza “a misu-ra di bambino”, i bimbi hanno l’imba-razzo della scelta se dedicarsi a scalareuna parete d’arrampicata oppure per-correre il ponte tibetano, conoscere edinteragire gli animali della fattoria, gio-care a minigolf, tiro con l’arco, minivol-ley ed anche tantissimi laboratori didat-tici.La collaborazione nasce già da Parma2011 dove ACTITALIA ha ospitato gliorganizzatori del Children’s Tour con lapartecipazione anche alla conventionorganizzata dalla nostra Federazionedove la D.ssa Ragazzini, funzionariodell’Osservatorio sul turismo giovanile,esponeva dati ed analisi sul turismodelle famiglie in genere.Siamo stati presenti in grande stile,approcciandoci ad un pubblico che inFiera a Modena non aveva mai visto uncamper. E’ bastato poco per far diventa-

re il nostro stand una delle principaliattrazioni della Fiera di Modena.Perseguendo il progetto della “familyCamper” abbiamo portato dentro lostand un Camper utilizzato come“campo scuola” , per trasmettere allefamiglie il piacere del turismo itinerante,la voglia di scoprire luoghi ed emozioniche solo un veicolo ricreazionale possapermettere. Non ci siamo risparmiati aspiegare nei minimi dettagli come uncamper possa funzionare, cosa possa

permettere di fare e che sorprese possariservare nel cuore dei bimbi.Promuovere ed incentivare il settore iti-nerante è stata la nostra mission. La fiera iniziata il 16 Marzo 2012 si èconclusa al 18 marzo 2012 ed ha vistocirca 33.000 visitatori. Nel nostro standsono transitate davvero molto famiglie,regalati circa 1.500 bastoncini di zuc-chero filato e soprattutto avviato tantefamiglie all’idea della vita en plein air.Per noi sarà un arrivederci al 2013….

La Federazione ACTItalia presente al Children’s Tour

A.C.T.Italia Federazione - Associazione Campeggiatori Turistici d’ItaliaViale G. Massaia, 39 - 00154 Roma - tel. 06 5140979 - fax 06 97255047 - [email protected] - www.actitalia.it

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TURISMO all’aria aperta 121

Confedercampeggio

Confederazione Italiana Campeggiatori, via Vittorio Emanuele 11 - 50041 Calenzano (FI)tel. 055.882391 - fax 055.8825918 - [email protected] - www.federcampeggio.it

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122 TURISMO all’aria aperta

Intimo e raffinato è il veicolo ideale perla coppia che ama viaggiare, ma ancheper la famiglia. Il nuovo profilato ArcaP 730 GLM su chassis Fiat è dotato di unconfortevole letto matrimoniale incoda e un grande letto basculante (140 cm) a movimentazione elettrica. La cucina è equipaggiata al top: pianodi lavoro in VTR, caratteristica di Arca,con lavabo integrato, piano cottura inacciaio inox così come la cappa (diserie), il frigo è da 160 lt a doppiaporta, forno a gas ( opt) , ampi spazi distivaggio tra cui un’innovativa colonnaattrezzata a scomparsa.Vivibilità interna assicurata da unampio living con dinette di circa 1,40cm che può offrire comodamente spa-zio fino a sei persone, vista la presenzadi un divanetto laterale e dei sediligirevoli in cabina. Grande luminositànaturale grazie all’oblò panoramicoposizionato sul solido cupolino realiz-zato in vetroresina Arca.Nell’area bagno è situata la doccia conpiatto in vetroresina, posta in un vanoa dedicato a sé stante; wc e lavabo

immediatamente di fronte in un vanosul lato opposto. L’elegante camera da letto in coda ècaratterizzata da un letto matrimoniale(140x210 cm) , con sistema elettrico adaltezza variabile ( OPT). L’illuminazionea LED in tutto il veicolo assicura bassiconsumi, in linea con la Green VisionArca.Tra i punti di forza di questo veicolovanno sicuramente citati gli impianti eil doppio pavimento: componenti per-sonalizzati assemblati con cura artigia-nale fanno in modo che questo veicolopossa adattarsi perfettamente alle tem-perature più rigide e a ogni condizionemeteo. Sistema di riscaldamento com-binato Truma Combi 6 da 6000 w, tuba-ture e serbatoi dell’impianto idrico coi-bentati e riscaldati, prese esterne dedi-cate alla connessione di utenze gas eacqua, sistema Secu-motion di serie.Questo modello è allestito sul pregiatochassis Alko, ribassato e con carreggia-ta allargata: ciò consente di ottenere,oltre alla massima stabilità e sicurezzadi guida, un’intercapedine di notevoli

dimensioni tra i due pavimenti, con laduplice funzione di migliorare l’isola-mento e ampliare le possibilità di sti-vaggio.La solidità delle strutture è un classicoArca: pareti e tetto hanno uno spessoredi 45 mm e rivestimento in Alufiber,composito che abbina le proprietà mec-caniche di allumino e vetroresinagarantendo elevate prestazioni nellaresa estetica e nella tenuta agli agentiatmosferici. L’isolante Styrofoamgarantisce il massimo potere coiben-tante e una elevatissima rigidità mecca-nica. Profili in vetroresina per le giun-zioni angolari e una sapiente lavorazio-ne di sigillatura assicurano la massimaprotezione contro le infiltrazioni.Completa l’insieme la porta d’accessoalla cellula abitativa dotata di finestra,doppio blocco di sicurezza con doppiachiusura elettrificata e centralizzata. Un modello gemello del P 730 GLM,con stesso layout e dotazioni, è statosviluppato da Arca su meccanicaRenault: si tratta del P 740 GLM.

Arca P 730 GLM:l’evoluzione dello spazio e dell’eleganza

ARCA P 730 GLMARCA P 730 GLMLa VetrinaLa rubrica "La Vetrina"

è riservata ai nostriinserzionisti che ci

inviano direttamentele informazioni sui modelliche intendono presentare.

Noi non aggiungiamocommenti, in modo che

i lettori possanodocumentarsi, senza filtri,

sulle diverse proposte.

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La Vetrina

CARATTERISTICHECARATTERISTICHE Arca P 730 GLM Fiat AlkoFiat Ducato Euro 5; 2,3 litri con potenza di 130 cv oppureFiat Ducato 2,3 litri con potenza di 150 cavalli oppure FiatDucato 3,0 litri con potenza di 180 cv.Telaio Alko - Trazione anteriore - Alzacristalli e specchiettiretrovisori ad azionamento elettrico - Sedili girevoli conbraccioli e tappezzeria coordinata - ABS - Airbag conducen-te – Immobilizer – Chiusura centralizzata con telecomando(anche su porta cellula)DimensioniLunghezza 7300 mmLarghezza 2350 mmAltezza 3090 mmPasso 4343 mmMassa in ordine di marcia: 3160 kgPosti omologati 4Posti letto 4+2Posti a tavola 5Letto basculante: 1940x1300Letto matrimoniale posteriore: 2100 x 1400

CARATTERISTICHE Arca P 740 GLM RenaultRenault Euro 5; 2,3 litri con potenza di 125 cv oppure 2,3litri con potenza di 150 cavalli .Trazione anteriore - Alzacristalli e specchietti retrovisori adazionamento elettrico - Sedili girevoli con braccioli e tappez-zeria coordinata - ABS - Airbag conducente – Immobilizer –Chiusura centralizzata con telecomando (anche su porta cel-lula)DimensioniLunghezza 7400 mmLarghezza 2350 mmAltezza 3030 mmPasso 4332 mmMassa in ordine di marcia: 3160 kgPosti omologati 4Posti letto 4+2Posti a tavola 5Letto basculante: 1940 x 1300Letto matrimoniale posteriore: 2100x1400

CARATTERISTICHE in comune a entrambi i modelliCucina - Lavello cucina in vetrorerisna - Piano cottura inacciaio inox - Cappa aspirante in acciaio inox - Cassetto conportaposate - Frigorifero da 160 litri - Forno a gas: optional- Bagno - Doccia separata - Piatto doccia integrato nel pavi-mento bagno in vtr - Lavello in vtr SerbatoiAcqua potabile: 80 litri (100 su P740GLM) + 70 optional (80su P740GLM)Acque grigie: 100 litriAcque nere: 18 litri (+ 38 optional con kit Speedy)DotazioniStufa Truma Combi da 6000 watt - Presa esterna 12/220 volt+ tv + sat - Presa esterna acqua/gasIlluminazione a led

Prezzi a partire da 70.500 euro con motorizzazione FiatDucato 2300 cc 130 cv.Prezzi a partire da 66.500 euro con motorizzazione RenaultMaster 2300 cc 125 cv.

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124 TURISMO all’aria aperta

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Sommario4 Fatti & Commenti

12 Itinerari- Tre Paesi per una cucina... quella carinziana- Lungo la Strada del Recioto di Gambellara

22 Dossier- Curiosità e novità da Vinitaly- Quattro chiacchiere

con un maestro della caffetteria

26 Gastronomia- A Identità Golose,

Kanzi® incontra l’alta cucina - Mangiare le mele divertendosi:

le idee di Marlene®- Un buon piatto di tagliatelle?

Uova, farina e… olio di gomito- Nuove prospettive di successo

per il marchio Ruffino

31 Ricetta

32 Eventi gustosi

38 Il Buongustaio

40 Recensioni

Direzione e RedazioneStrada Cardio, 1047899 GalazzanoRepubblica di San MarinoTel. 0549 941379Fax 0549 [email protected]

Editrice TURIT s.r.l.

Responsabile della pubblicitàGiampaolo AdrianoCell. 338 9801370pubblicità@turit.it

Direttore responsabileGiuseppe [email protected]

Grafica a cura diSilvia [email protected]

Hanno collaboratoIsotta Bartoletti, Armanda Capeder,Antonella Fiorito, Salvatore Longo

GiG 3

Eeditoriale

Q uante schifezze alimentari ingurgitiamo quotidianamente?Fare la spesa, oggi come oggi, significa sempre più fare unoslalom tra una miriade di prodotti ammiccanti dagli scaf-

fali di un supermercato, di cui raramente conosciamo l’origine e laqualità. Anche l’acquisto di un uovo potrebbe presentare dei proble-mi. Al di là della data di scadenza che ci siamo ormai abituati a guar-dare, potrebbe essere interessante conoscere se è stato prodotto da gal-line allevate a terra o in batteria. Chi ci tiene alla qualità bada anchea cose apparentemente insignificanti.Il problema si complica quando ci troviamo di fronte a prodotti chehanno subito un processo di lavorazione. In questo caso, occorre averea disposizione qualche elemento di giudizio in più che soltanto un’e-tichetta ben fatta può fornirci.Di fronte a un prodotto sconosciuto l’unica possibilità di scoprirnepregi e difetti ci è data da un’attenta lettura dell’etichetta che, innan-zi tutto, deve essere facilmente leggibile (no ai caratteri microscopici).Inoltre, è chiaro che, se le diciture sono generiche, il prodotto è quasicertamente scadente. La presenza di un formaggio o di un olio nonmeglio specificati in una salsa, tanto per fare un esempio, nascondesicuramente un inghippo.E allora? Non vergognamoci, in caso di dubbie interpretazioni, dichiedere a un addetto alle vendite spiegazioni esaurienti. Meglio appa-rire rompiballe che sottoporsi a un lento avvelenamento.

di Giuseppe Continolo

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4 GiG

Rubrica in collaborazione con Salvatore Longo

F&Cfatti & commenti

SI CONSUMANOMENO CARNE E FRUTTA

N el 2011 gli italiani hanno acquistato meno carnebovina (-0,1 per cento), carne di maiale e salumi (-

0,8 per cento), ortofrutta (-1 per cento) e addirittura lattefresco (-2,2 per cento). E’ quanto afferma la Coldiretti nelcommentare lo studio di Intesa San Paolo che evidenziaun calo della spesa degli italiani pari all'1,5 per cento aprezzi costanti nel 2011, con una spesa pro-capite per l’a-groalimentare al di sotto dei 2400 euro annui. Gli italiani- sottolinea la Coldiretti - hanno ridotto i consumi dicarne e frutta invertendo la tendenza degli ultimi 30anni. Per risparmiare, nel 2011 più di sei italiani su dieci(61 per cento) hanno modificato i comportamenti diacquisto confrontando con più attenzione i prezzi. Secon-do l’indagine Coldiretti/Swg. Il 59 per cento degli italianinel 2011 è andato alla ricerca delle offerte 3 x 2 più chein passato per effetto della crisi. La maggioranza degli ita-liani (55 per cento) infatti ha aumentato - precisa la Col-diretti - il tempo dedicato a fare la spesa. Il 57 per centodegli italiani ha ridotto lo spreco di cibo tra questi il 47per cento lo ha fatto - sottolinea la Coldiretti - facendo laspesa in modo più oculato, il 31 per cento riducendo ledosi acquistate, il 24 per cento utilizzando quello cheavanza per il pasto successivo e il 18 per cento guardan-do con più attenzione la data di scadenza. Per effetto del-l’aumento dei prezzi dei carburanti, la spesa per traspor-ti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italianeha sorpassato nel 2011 quella per gli alimentari. Un cam-biamento che - precisa la Coldiretti - riflette l’andamentodei prezzi sul mercato dove un litro di gasolio costa più diun litro di latte o di un chilo di pasta. Bisogna evitare ilrischio reale che – conclude la Coldiretti - le famiglie ita-liane, per far fronte ai rincari energetici in un momento dicrisi, siano costrette a risparmiare con l’acquisto di cibo abasso prezzo, a cui può corrispondere anche bassa qua-lità e rischi per la salute.

LA NUOVA DROGASI CHIAMA ‘GELATO’

S econdo uno studio di ricercatori dell'Oregon ResearchInstitute Usa, pubblicato sulla versione online dell'Ame-

rican Journal of Clinical Nutrition, anche il gelato causereb-be una dipendenza simile a quella delle droghe. Gli studio-si hanno appurato che nelle persone partecipanti alla ricer-ca il desiderio per il dessert era simile a quello dei tossicodi-pendenti: mangiando il gelato, si attiva nel cervello un'a-spettativa sempre maggiore e simile a quella indotta dallacocaina. Lo studio è stato condotto reclutando più di 150ragazzi e ragazze tra i 14 e i 16 anni. A tutti i partecipanti èstato domandato quale erano le proprie abitudini alimenta-ri e i cibi preferiti, oltre a misurare i parametri fisici per valu-tare il peso e la forma. Dopo di che, a metà di loro è statafatta mangiare della crema di gelato al cioccolato. Lo studioè proseguito con una serie di test che prevedevano l'analisidel cervello per mezzo di una Risonanza Magnetica Funzio-nale durante la visione di una foto che ritraeva la cremagelato. Tutti i partecipanti, alla possibilità di poter mangiaresul serio il gelato appena visto in foto, reagivano in modopositivo. Tuttavia, a coloro che l'avevano già precedente-mente mangiato piaceva meno. La chiave, secondo gli auto-ri dello studio, è questa: la reazione che s'innesca è la stes-sa che si nota nei tossicodipendenti dove, nonostante unaumento del desiderio, il piacere inviato al cervello risultaattenuato. Questo fenomeno spiegherebbe perché si puòingrassare mangiando gelato: la necessità di ottenere mag-giore soddisfazioni indurrebbe a mangiarne sempre di più.Allo stesso modo questo accade con il cibo spazzatura riccodi grassi. L'accoppiata alti livelli di grassi o zuccheri insiemealla modifica della risposta del cervello diventa così una pro-babile causa dell'assunzione di calorie in eccesso, ritenuta inquesto caso la causa dell'aumento di peso.Il problema,fanno notare gli autori, sta proprio nell'aspettativa cheaumenta sempre più in base alla "dose" assunta: in questocaso si tende ad aumentarla perché se ne vuole sempre dipiù - droga o gelato - per poter ottenere la medesimaricompensa mentale.

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fatti & commenti

GiG 5

SAN PATRIGNANO, È RIPARTITOIL RISTORANTE “VITE”

Dal 16 marzo gli amanti della buona cucina tornano adassaggiare le specialità del Ristorante Vite della comu-

nità di San Patrignano, che diventa a tutti gli effetti un agri-turismo con il suo menù quasi interamente basato sui pro-dotti della sua filiera completa, per di più offerto a prezziaccessibili a tutti. La tradizione della cucina romagnola saràinterpretata ancora dallo chef Fabio Rossi, alla guida delristorante dalla sua prima apertura nel maggio 2008. “Icambiamenti riguarderanno soprattutto il menù e i prezzi -afferma Samaden, responsabile del progetto e figura stori-ca della comunità riminese - Abbiamo pensato di non pro-porre prezzi esorbitanti per rimanere fedeli allo spirito cheanima la comunità che da sempre non compie distinzioni disorta. Insomma, si può dire che il nostro ristorante ruoteràattorno a due obiettivi: la qualità e l’accessibilità. Nonsiamo e non vogliamo essere di nicchia”. Lo chef FabioRossi aggiunge “I menù non sono stati stravolti, semplice-mente abbiamo cercato di dare ancor più visibilità ai pro-dotti della nostra filiera. Abbiamo affiancato a piatti giàpresenti delle nuove ricette, concentrandoci maggiormentesull’utilizzo della materie prime frutto dell’impegno deiragazzi della comunità. Continueremo a proporre piattiormai storici come il “Risotto Vite” o la “Pappa al pomo-doro”, ma consiglierei il maialino arrostito sui carboni, unacarne unica”. “Ricette che - ha ripreso Samaden - sono soloil risultato visibile di un qualcosa di molto più profondo, diuna vera e propria cultura del cibo. Attraverso questo pro-getto cerchiamo di formare sempre più i ragazzi di SanPatrignano”. Fabio Rossi sarà infatti coadiuvato da un grup-po di giovani della comunità, venti in totale, dieci impegnatiai fornelli e dieci in sala, provenienti dai settori di formazio-ne della comunità e freschi di corsi professionali di cucina epanificazione con lo chef Vincenzo Cammerucci e il mae-stro fornaio Giuliano Pediconi.

LA FRUTTA ENTRA NEL MENUDELLE SCUOLE MARCHIGIANE

Il progetto “Frutta nelle scuole – Se la mangi ti frutta”,terza annualità del programma di educazione alimentare

per gli alunni delle scuole primarie nelle Marche, promossodall'Unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricolee attuato dalla Organizzazione di Produttori Apofruit Italiacon il supporto di Alimos, è indirizzato a una corretta edu-cazione alimentare per i ragazzi tra i sei e gli undici anni. Sitratta di una distribuzione gratuita di frutta e verdura fresca,rigorosamente di origine italiana, direttamente in 154 scuo-le elementari delle Marche, per 20.300 ragazzi, supportatada eventi e materiali informativi pensati appositamente perdare più efficacia all’azione educativa. Il progetto sta coin-volgendo con 33 distribuzioni ogni singolo alunno, che usu-fruirà di almeno 6,4 kg di frutta e 0,3 kg di verdura di sta-gione, intera o tagliata e pronta al consumo in confezionimonodose, sana e genuina, ottenuta con le tecniche di pro-duzione biologica (a marchio Almaverde Bio) e integrata,servita nell’orario della merenda di metà mattinata. Il Mini-stro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MarioCatania in un suo messaggio ha sottolineato che il pro-gramma “svolge un ruolo fondamentale non solo promuo-vendo tra i più piccoli una maggiore conoscenza delle pro-duzioni ortofrutticole nazionali, ma anche sensibilizzandolisull’importanza di una sana alimentazione. La prevenzionee l’educazione alimentare fin dall’infanzia sono elementistrategici per assicurare ai nostri bambini la possibilità di svi-luppare un consumo alimentare consapevole” Il vicepresi-dente della Regione Marche Paolo Petrini, ha detto in unsuo intervento che” La filiera delle eccellenze marchigianetrova nell’ortofrutta uno dei cardini più importanti, per cuiun consumo consapevole di alimenti salutari giova ai pro-duttori e ai consumatori”. Il direttore di Apofruit Italia MarioTamanti ha sottolineato infine come il progetto valorizzi iprodotti ortofrutticoli coltivati dagli agricoltori italiani, coin-volgendo tanti ragazzi con l’obiettivo di favorire una sana emigliore alimentazione.

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fatti & commenti

6 GiG

I l 2012 è nel segno dell’ottimismo per l’annuale indagine delCentro Studi Mediobanca sul settore vinicolo, realizzata su

107 società di capitali italiane del settore, considerando i risul-tati di bilancio del periodo 2006-2010, integrati con intervistesui consuntivi del 2011 e le attese per l’anno in corso. E, così, il93% delle imprese intervistate prevede di non subire un calodelle vendite; il 59% è ottimista, con aspettative di crescitasuperiori al 3%, e il 34% esprime attese stabili (variazione dellevendite compresa tra zero e +3%); il 3% ha aspettative legger-mente ribassiste (variazione delle vendite compresa tra zero e -3%), mentre solo il 4% prevede riduzioni delle vendite superio-ri al 3%. Positive anche le attese per l’export: oltre il 94% delcampione lo prevede in crescita nel 2012, con il 55,7% cheattende tassi di sviluppo superiori al 3%. Particolarmente otti-miste le aziende spumantistiche del Bel Paese: il 94% si atten-de un 2012 in crescita e il 50% è particolarmente ottimista,contando su un fatturato su di oltre il 3%. I primi consuntivi2011, poi, indicano un aumento delle vendite del 9,2%, conincrementi importanti all’estero (+11,5%) e inferiori ma signifi-cativi in Italia (+7,1%). Nel 2011 le vendite all’estero superanodel 15,6% il livello pre-crisi (2008), così come quelle domesti-che, seppure di appena il 3,8%. Il 93,6% delle aziende intervi-state ha visto un incremento del fatturato che il 68% stimasuperiore al 5%.Mediobanca segnala una tendenza incoraggiante: aumentanole etichette rappresentative della produzione più qualificata(grandi vini, Docg, Doc), passate dal 44,5% del 1996 al 52,5%del 2012. Tra le realtà top per fatturato al vertice il gruppo Can-tine Riunite-Giv che tocca i 500 milioni di euro (+11,4% sul2010), seguito a buona distanza dalla Caviro a 247 milioni(+0,3% sul 2010). In terza posizione c’è la divisione vini dellaCampari che, con un giro d’affari di 185 milioni (+5,8% sul2010), precede Marchesi Antinori a 153 milioni (+8,9%). PoiCavit con 151milioni (+11,3%), Fratelli Martini a 150 milioni(+8,7%), Mezzacorona a 148 milioni (+2,6%), Zonin a 126milioni (+19,3%), Giordano Vini a 118 milioni (-4,3%), Enoita-lia a 95 milioni (+21,1%) e Santa Margherita a 91 milioni(+5,8%).

IL FUTURO DEL VINO È SOTTOIL SEGNO DELL’OTTIMISMO

GLI ASPARAGI MARGARETE E ILVINO DELLA CANTINA DI TERLANO

L’ asparago vanta a Terlano una tradizione radicatanel tempo ed ha anche un nome, Margarete, come

l’ultima regnante del vecchio Tirolo che abitava il castel-lo del luogo. Il terreno sabbioso lungo l’Adige, ricco diminerali, gli dà un sapore unico e per la sua coltivazione,la raccolta e la lavorazione non sono impiegati macchi-nari. Candidi con una sfumatura rosata, questi asparagisi coltivano in un’area limitata: circa 10 ettari, con unaproduzione di circa 50.000 - 60.000 kg l’anno. L’unionedei produttori garantisce la freschezza e l’autenticità diquesto ortaggio, che è venduto e gustato solo nel terri-torio di produzione e in pochissimi esclusivi punti vendi-ta e ristoranti gourmet dell'Alto Adige. Dallo scorso annoesiste una sorta di servizio “taxi” che, ogni due ore,passa a raccogliere gli asparagi per portarli al Consorzioe serve tutti i produttori, risparmiando tempo e riducen-do l’inquinamento.Terlano è anche terra di coltivazionevinicola da oltre 2000 anni. Il clima mite e il terreno allependici del Monte Tschöggel sono ideali per lo sviluppodelle viti: il porfido immagazzina calore e la porosa pietraarenaria permette all’acqua di defluire nella terra, man-tenendo asciutto il terreno a contatto con le radici. Alcentro della regione viti-vinicola di Terlano fu fondata,nell’anno 1893, una delle prime cantine sociali dell'AltoAdige: 24 viticoltori si proposero di produrre e promuo-vere congiuntamente le vendite del vino. Oggi, nellaCantina di Terlano, maturano un 40% di vini rossi e un60% di vini bianchi, tutti a marchio Doc. I bianchi, frut-tati e corposi, sono caratterizzati da notevole pienezza elongevità. Principalmente spiccano il vivace Pinot biancoe il Sauvignon, gradevolmente aromatico. Seguono loChardonnay e l’apprezzata Cuvée di Terlano, armoniosi eraffinati. Il cosiddetto “Vino d’Asparagi” è nato nellaCantina di Terlano proprio per affiancare, con appropria-te aromaticità, le ricette a base di asparagi primaverili.L’etichetta corrisponde alle uve di Terlano SauvignonDoc.

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fatti & commenti

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L’ orgoglio enologico marchigiano farà il giro di tutto il BelPaese, e lo farà in un modo tanto originale quanto capil-

lare. Sarà infatti un francobollo a celebrare uno dei vini d’ec-cellenza delle Marche: la Vernaccia di Serrapetrona docg, pre-giato e raro spumante rosso, unico al mondo a subire ben trefermentazioni. Il francobollo sulla Vernaccia è in circolazioneda Poste Italiane in 1 milione di pezzi a partire dal 24 marzoe farà parte della serie tematica “Made in Italy – eccellenzeeno-gastronomiche d’Italia – il Vino DOCG” che per il 2012sarà dedicata a sole 15 Docg di tutta Italia, riunite in un unicofoglio a raccogliere tutti i 15 esemplari filatelici, autoadesivi edel valore di 60 centesimi..“La Vernaccia di Serrapetrona sarà l’unica eccellenza marchi-giana a far parte della serie – commenta Adriano Marucci,Sindaco di Serrapetrona - insieme a vini del calibro di Barolo,Brunello di Montalcino e Sagrantino di Montefalco, tanto percitarne alcuni. Davvero un’occasione di prestigio per le Mar-che, entrate a far parte della rosa delle regioni che avrannouna rappresentanza in questa serie, e un riconoscimento digrande importanza per un’eccellenza enologica inestricabil-mente legata al territorio e di cui è diventata uno dei maggiorisimboli. La Vernaccia non può essere delocalizzata!”A commento dell’emissione verrà posto in vendita il bolletti-no illustrativo con articolo a firma del Dott. Mario Catania,Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.I francobolli e i prodotti filatelici saranno posti in vendita pres-so tutti gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del territorionazionale, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia,Napoli, Trieste, Torino e sul sito internet www.poste.it

UN FRANCOBOLLO CELEBRALA VERNACCIA DOCG

T enuta Argentiera a pochi anni dalla sua nascita rappresen-ta oggi una delle realtà più importanti di tutta la DOC Bol-

gheri, immersa in un magnifico lembo di terra maremmana.Nata dalla passione di Corrado e Marcello Fratini è la quintaper estensione ed è caratterizzata da elementi unici stretta-mente connessi alla sua posizione geografica, che donano aisuoi vini qualità esclusive: è infatti l’azienda più vicina alla costae contemporaneamente la più “alta” in quota di tutta la Doc(200 m sul livello del mare). Caratteristiche queste che garan-tiscono una continua ventilazione e una notevole escursionetermica e che contribuiscono al raggiungimento di un ottimoed intenso sviluppo aromatico delle uve. I terreni su cui sorgeTenuta Argentiera, in epoca etrusca, ospitavano miniere diargento. La ricchezza di minerali che caratterizza il terroir dellaTenuta dona infatti ai suoi vini freschezza e sapidità. TenutaArgentiera ha saputo così sposare ed interpretare al meglio lafilosofia che ha animato la nascita nel 1994 della Doc Bolghe-ri, una delle più piccole (1.000 ettari) ma tra le più prestigiosein Italia. L’azienda produce oggi quattro grandi vini rossi,Argentiera, Villa Donoratico, Poggio Ai Ginepri, tutti Doc Bol-gheri, tra i migliori del luogo, vincitori ogni anno dei più pre-stigiosi premi e riconoscimenti e sempre più apprezzati daesperti enologi e sommelier, e un merlot in purezza, GiorgioBartholomäus, prodotto in edizione limitata e solo nelle anna-te idonee alla sua eccezionale qualità e dedicato ad un com-ponente della famiglia, nato proprio nel 2006 e del quale ilvino porta il nome, Giorgio Bartholomäus appunto, primonipote di Corrado Fratini. Un vino unico che rappresentaun’importante espressione del territorio. Nel 2011 TenutaArgentiera ha arricchito la sua offerta con due importanti vini:Poggio ai Ginepri Bianco fresco e piacevole e Poggio ai Gine-pri Rosè che conserva la freschezza e l’allegria dei frutti dibosco appena colti. 75 dei 500 ettari totali su cui si estendeTenuta Argentiera, sono coltivati a Cabernet Sauvignon,Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Petit Verdot, tutte varietà diuva che assumono caratteristiche tipiche del luogo e chegarantiscono una produzione di altissima qualità. TenutaArgentiera è caratterizzata da una splendida cantina “monu-mentale”, realizzata nello stile architettonico tradizionale tipi-co del litorale tra Livorno e Grosseto, che richiama i forticostruiti sulla costa agli inizi del 1800. Le mura spesse e spio-venti favoriscono l’autoregolamentazione climatica naturaledegli ambienti. Sotto le arcate che ritmano il soffitto, modernitini d’acciaio per la fermentazione accanto a ben 1200 barri-ques di rovere. La cantina rispetta il contesto naturale del pae-saggio bolgherese e l’armonia dei vigneti accanto alla macchiae ai pini marittimi che caratterizzano il territorio, uno dei piùsuggestivi della regione. La Tenuta offre la possibilità di effet-tuare visite guidate su prenotazione alla Cantina e agli splen-didi vigneti, permettendo di vivere un’esperienza di grandefascino, davvero indimenticabile.

TENUTA ARGENTIERA

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L a pasta si fa fast (veloce) e lancia la sfida. “Il modelloche vorremmo imitare –è stato detto in un convegno

che si è svolto RiminiFiera in occasione di SAPORE - è quel-lo della pizza: tutti sanno come dovrebbe essere quella´verace´, ha continuato, ‘ma poi mangiano anche un pro-dotto (per strada, durante l´aperitivo, dal panettiere...) concaratteristiche differenti, ma che meglio si adattano a que-sto tipo di consumo”. Quindi: ´La tradizione, se da unaparte ci permette di avere una penetrazione di consumi del99% nelle famiglie italiane, dall´altra rappresenta il limiteche rende difficile lo sviluppo e l´evoluzione del prodotto´.Anche se, ad onor del vero, la pasta negli ultimi anni dipassi avanti ne ha fatti: basti pensare alla mutazione deivalori nutrizionali che esprime, alla sicurezza alimentareche ha raggiunto e alla mutazione del prodotto (secco,surgelato, precotto...). A spiegare la possibilità di successo dell´iniziativa è statoAndrea Pezzana, direttore di SoSD Dietetica e Nutrizionepresso la Clinica delll´Ospedale San Giovanni Bosco di Tori-no e responsabile area salute di Slow Food. ´Nelle temati-che relative all´alimentazione i giovani italiani sono curiosi,attenti al prezzo e alla diversificazione di tipo di pasto. Maanche alle qualità nutrizionali; che nella pasta sono deci-samente superiori´. E ha proseguito: ´Bisognerebbe consu-mare una porzione di pasta al giorno; se accompagnata averdura o legumi diventa un pasto completo´. Ma hamesso poi in guardia sul concetto di fast. ´Fast ma nontroppo. Fast nella consumazione ma slow nel consumo´..

Il ruolo dei gastroenterologi deve diventare sempre più pre-ponderante nella prevenzione e cura dell'obesità e di altre

malattie metaboliche. Il Professor Lars Lundell dell'EAGEN,una società della United European Gastroenterology Federa-tion (UEGF, Federazione Europea di Gastroenterologia), hafatto appello agli specialisti di tutta Europa affinché ricono-scano l'importanza del tratto gastrointestinale (GI) nellamedicina metabolica e lavorino fianco a fianco con gli altrimedici per contrastare l'emergenza “obesità”. Secondo ilprofessore “la funzione primaria del tratto GI è rifornire l'or-ganismo delle sostanze nutritive e dell'energia di cui necessi-ta e di regolare il senso di sazietà e di fame”. “È pertantoessenziale che i gastroenterologi comprendano il ruolo deltratto GI nello sviluppo dell'obesità e partecipino attivamen-te alla soluzione del problema”.

I GASTROENTEROLOGICONTRO L'OBESITÀ

È scesa in piazza l’alleanza per il Made in Italy promossadalla Coldiretti e dalle associazioni dei consumatori e

degli ambientalisti, insieme ai cittadini e ai rappresentantidelle Istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, a parti-re dai Sindaci con i loro gonfaloni provenienti dalle diverseRegioni. Il marchio Italia è il principale patrimonio del Paese che nonviene adeguatamente tutelato e rispettato ed è invece spes-so banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato comedimostra il caso emblematico del falso Made in Italy di Statorappresentato dal “Pecorino” prodotto completamente inRomania con i soldi dello Stato italiano, che sarà portato perla prima volta in piazza “in bella vista” a disposizione delleAutorità e dei cittadini. Un esempio in cui lo Stato favoriscela delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando ilvalore evocativo del Made in Italy. E’ stata l’occasione per affermare la centralità del settoreagroalimentare quale una delle poche leve competitive di cuiil Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche unmodo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione esottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimoniodel Paese. Dal mancato divieto per legge del finanziamentodi prodotti realizzati all’estero che imitano il vero Made inItaly alle sperequazioni determinate dall’IMU in agricolturache aumenta in maniera maggiore per chi la terra la usa pervivere rispetto a chi la dispone per divertirsi o speculare, finoai ritardi accumulati sull’applicazione della legge nazionalesull’etichettatura per fare sapere agli italiani quello che man-giano.

L’ALLEANZA PER IL MADEIN ITALY SCENDE IN PIAZZA

fatti & commenti

FAST PASTA, CONSUMARELA PASTA COME LA PIZZA

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A vanza e trova sempre più consensi il fenomeno AYCE, AllYou Can Eat, il tanto per poco´, oppure... mangia quanto

vuoi a prezzo fisso´. E ora una ricerca misura l´entità del fenome-no e il grado di soddisfazione dei consumatori.A SAPORE 2012, il salone internazionale dedicato a food&beve-rage extradomestico che si è svolto a fine febbraio a Rimini Fieraè stata presentata una ricerca condotta da Smart Research su uncampione rappresentativo della popolazione italiana, coordinatadal Prof Daniele Tirelli, presidente di POPAI Italia, in collaborazio-ne con Rimini Fiera.Il 48% degli Italiani trova (in barba alla dieta) la formula All YouCan Eat coerente con il proprio modo di intendere l´alimentazio-ne. L´88% di coloro che hanno fatto l´esperienza AYCE è statosoddisfatto della qualità offerta. Il 95% ha trovato il conto con-veniente o molto conveniente. Il 73% di coloro che hanno pro-vato una simile tipologia di ristorazione è intenzionata a ritornar-vi, pur se una buona parte di essi afferma che nelle zone in cuivive ci sono pochi locali AYCE. Il 55% degli intervistati pensa chela soluzione del All You Can Eat sia compatibile con la nostra cuci-na tradizionale.In generale, l´indagine mostra che il 67% degli individui adultivorrebbe la formula All You Can Eat applicata anche ai cornerdella ristorazione degli ipermercati. Si sta aprendo l´epoca deigrandi formati a prezzo più basso? Sarà la formula del “quantone vuoi a prezzo fisso?” a ispirare ristoranti rapidi, corner, foodservice? L´indagine AYCE risponde chiaramente: sì. Dunque,siamo di fronte ad un notevole successo di una formula che sem-bra rispondere alle ansie suscitate dalla riduzione di redditoannunciata, e anche materialmente sofferta, da tante famiglie.

U n ulteriore contributo all’analisi del mercato deipasti fuori casa, arriva dalla rilevazione di NPD

Group, società che monitora il mercato medianteun’indagine continuativa su panel di consumatori, cheregistra un incremento dello 0,7% nelle visite edell’1,0% nella spesa rispetto al 2010 per quantoriguarda il mercato del fuori casa. A spingere il dato inmaniera positiva è soprattutto il comparto del servizioveloce e del leisure. Nonostante la crisi economica, ilmercato della ristorazione commerciale risulta positivo.Gli indici relativi alla fiducia dei consumatori hannotoccato i minimi storici durante il 2011, con un’inver-sione di tendenza solo nel mese di novembre, caratte-rizzato dal cambio di governo.L’ultima rilevazione mostra come gli italiani, nel mesedelle feste, non abbiano rinunciato al cibo fuori casa.Seppure dicembre registri un -0,5% nelle visite per iltotale mercato, i ristoranti a servizio completo registra-no un +3,1% rispetto allo stesso mese dell’anno pre-cedente. “I dati di Dicembre sono confortanti” –dichiara Matteo Figura, capo della business unit Food-service di NPD Group- “Il dato positivo del serviziocompleto arriva dopo due mesi caratterizzati del segnonegativo. Ancora una volta, gli italiani mostrano di nonvoler rinunciare alle occasioni caratterizzate da unaforte componente esperienziale”.Il 2011 è stato anche l’anno in cui si è registrato unpicco nel fenomeno dell’Happy Hour. “L’aperitivo sera-le – conclude Figura – è un indicatore interessante deimutamenti che riguardano le occasioni di consumo.Non si tratta più di un fenomeno relegato solamentenelle regioni del nord ma si sta rapidamente diffon-dendo in tutta Italia. L’aperitivo, caratterizzato da buf-fet di cibo sempre più ricchi e variegati è insieme espe-rienza e razionalizzazione. Nell’ultimo periodo abbia-mo registrato un incremento notevole del consumo diprimi piatti e piatti pronti durante l’aperitivo a scapitodelle occasioni di consumo principali”.

FUORI CASA IN ITALIA:LA NOVITÀ È L’APERITIVO

fatti & commenti

NUOVE TENDENZEDEGLI ITALIANI AL RISTORANTE

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fatti & commenti

S i rinnova il direttivo dell’Accademia: è Pietro Recchinuovo presidente. Per anni dirigente della Regione,

Recchi ha ringraziato commosso i soci che all’unanimità lohanno indicato alla guida dell’associazione che si occupadi valorizzare e promuovere questa eccellenza regionale,un prodotto ormai divenuto “ambasciatore” delle Marchenel mondo.“E’ una successione difficile - ha dichiarato Recchi ricor-dando il past president Bruno Bravetti, scomparso l’annoscorso - mi impegnerò al massimo per onorare questoincarico. Ho già in mente diverse iniziative per dare nuovaspinta all’Accademia, attiva sul territorio da quasi 20anni”.Già si pensa alla prossima edizione di “Stoccafissando”che nelle intenzioni del nuovo direttivo sarà rinnovata nellaforma e nei contenuti: “Non vogliamo che diventi unasagra di paese - ha spiegato il presidente - punteremo dipiù sulla qualità rispetto alla quantità, con proposte diffe-renziate e selezionate. Inoltre, nei prossimi mesi daremovita a eventi sociali per ampliare la partecipazione e instau-reremo nuovi rapporti con i ristoratori che da sempre ciaccompagnano nelle nostre attività”.Dopo aver rivolto un appello alle istituzioni “affinchè com-prendano l’importanza di valorizzare lo stoccafisso comeprodotto di punta della nostra enogastronomia”, Recchiha ringraziato il nuovo direttivo: Barbara Toppi Farronivicepresidente, i consiglieri Aldo Roscioni, Mauro Bignami,Mario Bolsonetti, Claudio D’Orazio, Paola Bellini, MarcoAscoli Marchetti, Gilberto Gasparoni, il segretario GilbertoGraziosi, il tesoriere Gino Manoni.

P oco, ma tutti i giorni: così il vino allunga la vita, miglioran-do lo stato di salute dell'apparato cardiovascolare e ridu-

cendo il rischio di mortalità. Anche in chi è già sopravvissuto aun infarto: ad affermarlo sono i ricercatori statunitensi del Bri-gham and Women's Hospital e dell'Harvard Medical School diBoston, i quali spiegano che, rispetto ai non bevitori, nei «redu-ci» da infarto consumare due bicchieri di vino al giorno riduceil rischio di mortalità per motivi connessi a malattie cardiova-scolari del 42%, e per altre cause del 14%. Lo studio, pubblicato sull'European Heart Journal, ha visto coin-volti 1.818 uomini per 20 anni dal momento del loro primoattacco di cuore. Nonostante lo studio riguardi solo gli uomini,i benefici che si ricavano da un moderato consumo di alcolpotrebbero essere gli stessi anche per le donne, spiega JenniferPai, prima autrice della ricerca. «I risultati del nostro studiohanno dimostrato che negli uomini, dopo un attacco di cuore,un consumo moderato di alcol che si attesti tra i 10 e i 30 gram-mi al giorno non dovrebbe essere scoraggiato, e potrebbe anzirisultare, a lungo termine, vantaggioso»

IL NUOVO DIRETTIVO DELL’AC-CADEMIA DELLO STOCCAFISSO

L'AIUTO DOPO UN INFARTO? 2 BICCHIERI DI VINO AL GIORNO

L a proclamazione dei 50 Migliori Ristoranti del Mondo per il2012, patrocinata da S.Pellegrino e Acqua Panna, avrà

luogo lunedì 30 Aprile con una prestigiosa celebrazione pressola storico edificio della Guidehall di Londra. Il 2012 sarà unanno speciale per la cerimonia, organizzata dalla rivista Restau-rant magazine. Si tratta, infatti, del 10° anniversario di questoevento così atteso, che si svolgerà alla presenza dei più autore-voli ristoratori, degli chef più raffinati e dei principali mediainternazionali. Lo scorso anno il sito internet dell’evento haregistrato quasi 2 milioni di visitatori di 222 paesi diversi, adimostrazione dell’interesse globale suscitato da questa com-petizione negli amanti del cibo di tutto il mondo.Nel corso della cerimonia saranno svelati i nomi dei 50 MiglioriRistoranti del Mondo, fino a giungere alla premiazione delMigliore Ristorante del Mondo. Altri momenti importanti saran-no la consegna del premio “Chefs’ Choice” (il Miglior Chefscelto dagli stessi colleghi), sponsorizzato da Silestone, del pre-mio Veuve Clicquot “World's Best Female Chef” (Migliore ChefDonna del Mondo) e del Premio alla Carriera, il cui sponsor èS.Pellegrino.La novità di quest’anno è l’introduzione di una nuova catego-ria: il Premio Slow Food, sponsorizzato dal whisky HighlandPark. Questo premio sarà assegnato al primo dei 50 ristoranti,il cui approccio e le cui realizzazioni rifletteranno al meglio leidee di tradizione locale, patrimonio culturale, sostenibilità eriscoperta di sapori dimenticati.

LONDRA: I 50 MIGLIORIRISTORANTI DEL MONDO

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fatti & commenti

S i è praticamente dimezzato negli ultimi 30 anni in Italia ilconsumo di vino che è sceso a meno di 40 litri a persona

per un totale inferiore ai 21 milioni di ettolitri. E' quanto emer-ge da una analisi della Coldiretti in riferimento alla Relazioneannuale del Ministero della Salute dalla quale si evidenzia lacrescita fra i giovani e i giovani adulti dell'abitudine al consu-mo di superalcolici, aperitivi e amari, che implicano spessoconsumi lontano dai pasti e con frequenza occasionale alposto del vino. E' emblematico il fatto che nel 2011 per laprima volta si è addirittura bevuto più vino italiano all'esteroche in Italia per effetto di un aumento del 16 per cento delleesportazioni e di una sostanziale stabilità degli acquisti fami-liari (-1 per cento). Il forte calo nelle quantità di vino acquista-te dagli italiani, che ha avuto una accelerazione negli ultimidieci anni, è stato accompagnato - sottolinea la Coldiretti - daun atteggiamento più responsabile di consumo. Insieme alcambiamento delle abitudini alimentari a far calare la doman-da soprattutto nella ristorazione sono stati, oltre ai ricarichieccessivi, le campagne antialcol e la stretta sulle norme delcodice della strada che hanno colpito indiscriminatamenteanche il vino che è in realtà caratterizzato da un più respon-sabile consumo abbinato ai pasti che non ha nulla a che farecon i binge drinking del fine settimana.

ALCOL, DIMEZZATO IL CONSUMO

P asta fresca o secca, non fa differenza. L’importante èrealizzare un primo piatto ispirato alla cucina domestica

di colui che ha unito l’Italia a tavola: Pellegrino Artusi. È ilPremio Marietta, il concorso nazionale per cuochi dilettantidedicato alla fedele governante dell’Artusi, Marietta Sabati-ni. Promosso dal Comune di Forlimpopoli in collaborazionecon Casa Artusi, moderno centro di cultura enogastrono-mica dedicato alla cucina domestica italiana, l’iniziativarende omaggio alle “Mariette” di oggi”. Donne e uomini,tutti possono prendere parte a questa iniziativa, mettendoin gioco la propria abilità e stimolando la fantasia, purchél’ispirazione arrivi dal celebre manuale artusiano, “La scien-za in cucina e l’arte di mangiar bene”. Anche perché Marietta Sabatini è stata soprattutto questo:una devota governante appassionata di cucina che, insiemeal cuoco Francesco Ruffilli di Forlimpopoli, ha contribuito inmaniera determinante all’impresa culinaria e editoriale cheè stata tra fine Ottocento e inizio Novecento, la Scienza incucina. Insieme provarono centinaia e centinaia di ricette,una ad una: Marietta e Francesco stavano ai fornelli, Artusicorreggeva, rivedeva le dosi, riscriveva i procedimenti, inte-grava i suggerimenti, spiegava e commentava con riflessio-ni personali. E per dimostrare la sua profonda gratitudineper tutto quanto avevano fatto i suoi fedeli collaboratori,lasciò loro per testamento i diritti d'autore del suo libro.Le iscrizioni al concorso sono aperte fino a lunedì 4 giugno2012: tutte le ricette devono pervenire al Comune di For-limpopoli (P.zza Fratti 2, 47034 Forlimpopoli) indicando“Premio Marietta” entro le ore 13 dello stesso giorno. Per info: tel. 0543 749234/5, 0543 743138, [email protected], www.festartusiana.it, www.casartusi.it

APERTE LE ISCRIZIONIAL PREMIO MARIETTA 2012

C on l’arrivo della primavera è decollata la stagione dell’A-sparago Bianco di Bassano Dop, prodotto simbolo della

tradizione gastronomica bassanese e ambasciatore del gustovicentino oltre i confini locali. Prodotta nel comprensoriopedemontano circostante Bassano del Grappa, questa varietàd’asparago è frutto di un singolare connubio di fattori naturalie di prassi tramandate di generazione in generazione, oggirigorosamente codificate nel disciplinare di produzione chestabilisce precise pratiche agronomiche atte a preservare laqualità e l’autenticità dell’ortaggio. l’Asparago Bianco di Bas-sano Dop, unico a potersi fregiare della denominazione di ori-gine protetta in Europa, si contraddistingue per il tipico colo-re avorio, la forma dritta, una lunghezza compresa tra 18-22cm, un diametro centrale minimo di 11 mm e la punta benserrata. Caratteristiche esteriori a cui corrispondono il peculia-re gusto dolce-amaro e la consistenza tenera, fattori che lorendono protagonista di molti piatti della cucina primaverile:universalmente noto nella versione ‘alla bassanese’ con uovasode e pinzimonio, si presta quale ingrediente ideale in risotti,paste, secondi piatti e dolci. Caratteristico e indicativo dellaprovenienza è anche il confezionamento del prodotto, conmazzi legati da una stroppa di salice su cui spicca l’etichettache riporta la Dop e le informazioni sulla tracciabilità dell’or-taggio. Gli asparagicoltori del comprensorio che conferisconoil prodotto Dop effettuano la raccolta tra il 19 marzo (giornodi S. Giuseppe e tradizionale momento di avvio della stagione)e il 13 giugno (giorno di S. Antonio con cui si fa coincidere lachiusura della stagione).

L’ASPARAGO DI BASSANO DOP

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Tre Paesi per una cucina...quella carinziana

Iitinerari

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Èsoggetta agli influssigastronomici di tre cultu-re diverse: Austria, Italiae Slovenia. È varia e

ricca proprio come il territorio che laospita: dai laghi alle zone montuose. Stia-mo parlando della cucina alpino-adriati-ca della Carinzia. Freschi prodotti localisapientemente trasformati danno vita apiatti unici, che entrano a far parte dellatradizione carinziana. Una vacanza nel land meridionale del-l’Austria permette di scoprire nuovisapori che si intrecciano a manifestazio-ni paesane e feste, da assaporare in luoghiesclusivi, terrazze panoramiche sul lago orifugi d’alta quota.

Tre paesi per una cucinaLa prima caratteristica della gastronomiacarinziana è sicuramente l’influenza cheviene dai tre paesi di confine: Austria,Italia e Slovenia. L’utilizzo di materieprime fresche e del posto fanno il resto.Il risultato è una cucina sana e genuina,legata al territorio ma allo stesso tempooriginale e ricca di sapori sempre diversi,che cambiano con il mutare della zonae dalla stagione. Dalle limpide acque dolci della Carinziaarrivano le portate a base di pesce, in par-ticolare trota e salmerino; speck affumi-cato e polenta è invece il piatto dellamontagna, laddove non dispiace anched’estate qualcosa di caldo. Anche la location riveste un ruoloimportante nel gusto, tanto più in Carin-zia dove la scelta certo non manca. Cena-re su di una terrazza con vista panorami-ca o in un tipico agriturismo, prendereun aperitivo su di una zattera in mezzoal lago o in un rifugio d’alta quota: c’èsolo l’imbarazzo della scelta.

Tortellone, agnello e paneTra i prodotti tipici da assaggiare: ilfamoso tortellone carinziano “KärntnerNudeln”, da provare e riprovare in tuttele sue varianti! Con ripieno di patate ericotta o di pere dolci secche (Kletzen),questo piatto tipico della tradizionecarinziana si ritrova nei menù di quasitutti i ristoranti e le trattorie della regio-ne.

Una cucina sana e genuina, legata al territorioma allo stesso tempo originale e ricca di saporisempre diversi, che cambiano con il mutare dellazona e della stagione

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itinerari

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Per le loro carni tenere, l’agnello delGlockner e il manzo della Nockalmsono rinomati anche oltre confine. Adogni boccone si assapora il gusto deglialpeggi delle montagne carinziane. Dalassù proviene anche il latte fresco concui si produce la ricotta presente indiverse ricette tipiche della regione.E poi non può mancare il pane! Da oltre10.000 anni l’arte di fare il pane è diffu-sa nella valle Lesachtal. Il processo dilavorazione dal chicco di grano al panesfornato è rimasto identico da secoli, erecentemente è stato sottoposto a tuteladall’UNESCO come patrimonio cultu-rale dell’umanità.

Miele, sidro e vino carinziano

Fra le prelibatezze carinziane ricercatedagli intenditori di tutto il mondo spic-ca il miele Rosentaler Carnica. Dal 1900,migliaia di sciami d’api della Rosentalsono stati esportati in tutto il mondo ehanno reso famosa la docile e produtti-va ape Carnica. È sorprendente osserva-re come dall’armoniosa collaborazionefra api operose, pazienti apicoltori enatura incontaminata derivi un prodot-to di eccellente qualità. Una curiosità: ilmiele viene anche aggiunto all’aceto dimele facendone uno dei più pregiati.

Altro prodotto pregiato:la melaDa alcuni tipi in particolare si ricava ilfamoso sidro frizzante della valleLavanttal, leggermente alcolico, adatto

a qualsiasi piatto. Dalle mele si ricava-no, oltre al sidro, anche “most” e grap-pa “schnaps”, attraverso tecniche di tra-sformazione tramandate di generazionein generazione nelle fattorie intorno almaestoso monastero benedettino di St.Paul. Forse non tutti lo sanno, ma anche ilvino carinziano è molto richiesto. Lacoltivazione della vite in questa regionevanta una tradizione millenaria e negliultimi anni sta tornando in voga, per lagioia di intenditori e produttori di ele-vata qualità.

Per chi vuole cucinare eper chi ama mangiarePer chi volesse cimentarsi nella cucinacarinziana, alcune ricette, come il Tim-ballino di trota affumicata con yogurtall’erba cipollina, il Branzino marinatocon verdure a radice, la Pasta ripiena aipiselli e basilico con gamberi freschidella Drava e altre ancora, si possonotrovare nel sito www.carinzia.at.

Per chi invece preferisce assaggiare ipiatti tipici, niente di meglio delle festepaesane, dove è possibile vivere anche lacultura del territorio. Da non perderead esempio l’11 agosto 2012 la Sagra

del pesce “Fisch Festival” di Feld amSee, dove tutto naturalmente è a base dipesce: dalla zuppa alla pasta, dai gran-chi di fiume carinziani a finger food.Dal 29 luglio al 5 agosto 2012 invece èla volta della Sagra di Villach “Kirch-

tag”; il 29 e 30 settembre 2012 si tienela Festa del formaggio a Kötschach-Mauthen, mentre in ottobre 2012 la

Festa della polenta. Per scoprire infinei segreti dell’arte di fare dei fornai sipuò partecipare alla festa del pane

“Brotfest” di Liesing la prima setti-

mana di settembre.

Info:

Ente Regionale per il Turismo della

Carinzia, tel. +43/(0)4274/52100-26

- www.carinzia.at

itinerariCARINZIA

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itinerari

Lungo la Strada del Reciotodi Gambellara

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itinerari

Nel Vicentino sulle ulti-me propaggini deimonti Lessini allosbocco della valle del

Chiampo, lungo l’antica strada pede-montana, sorge il ridente comune diGambellara, cuore dell’omonima deno-minazione d’origine, una tra le primedoc del Veneto.Antica è la tradizione vitivinicola e dauno scritto di metà dell’Ottocento siapprende che i vigneti della zona eranocoltivati con tanta cura da sembrare giar-dini, ma la presenza della vite risale alme-no all’epoca romana (anzi secondo alcu-ne fonti un antenato della Garganega eracoltivato già nel 500 a.C.), ed è certo chei vini di quell’area fossero molto apprez-zati dai Dogi di Venezia.Al di là delle tecniche che hanno per-messo di migliorare i vigneti è la fertilitàdel suolo di origine vulcanica basalticaad aver facilitato la coltivazione della vitee fornito i minerali cui si devono glistraordinari profumi dei vini.Il vitigno di riferimento, comune anchealla vicina Verona, è l’autoctona Garga-nega che in quest’area si esprime al mas-simo originando vini bianchi e passiti dieccezionale carattere quali il Soave nelVeronese e il meno noto, ma ancor piùvalido Gambellara. La zona della doc (tutta in provincia diVicenza) comprende oltre a Gambellara icomuni di Montebello Vicentino, Mon-torso Vicentino e Zermeghedo ed è per-corsa dalla Strada del Recioto e dei vinidi Gambellara doc che si sviluppa attra-verso un paesaggio caratterizzato da dolcideclivi vestiti di vigneti interrotti qua e làdalle cantine, molte piccole, altre impor-tanti e articolate.Tra queste ultime merita una visita aGambellara l’Azienda Vinicola Zonin incui uno splendido Museo del vino fa rivi-vere la storia del lavoro in vigna e in can-tina quando le uve si pigiavano con ipiedi e la vendemmia era una festa cora-le e momento di allegra socializzazione.Il Museo Zonin è unico per la raccolta dieditti e ordinanze sul vino attraversodiversi secoli: una storia del vino che cimostra quanto questo dono divino siasempre stato importante anche sotto l’a-

Tra i sapori e i profumi di una terra antica in cui isemplici e sostanziosi piatti della tradizione sonol’espressione di un popolo schietto e vigorosocome i vini delle sue colline

�Testo di Salvatore Longo

Villa da Porto Montorso

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itinerari

spetto economico.Di fronte a tanta storia passa quasi insecondo piano la visita alla cantina, veracittadella del vino, che, pur essendodotata delle tecnologie più avanzate (inqualche caso uniche), ha conservato ilcalore umano del vino e delle antichecantine.Lasciata con rimpianto Zonin (la piùimportante cantina privata italiana), midirigo verso il vicino Palazzo Cera recen-temente restaurato. Oggi è sede dellaSala Consiliare del Municipio, di unaben articolata e fornita biblioteca comu-nale che si distingue per l’attenzioneriservata ai più piccoli cui sono destina-ti spazi appositi e del Consorzio di tute-la vini Doc Gambellara sottolineando lavocazione vitivinicola del Comune.La visita al Consorzio mi permette diapprofondire le varie declinazioni dellaGarganega (per disciplinare presentesempre almeno in misura dell’80%):Gambellara, Gambellara Classico (pro-dotto solo con uve di collina), Gambel-lara Recioto Classico Docg (ottenuto dauve passite) e il Vin Santo di Gambella-ra.Il Gambellara è un vino secco con un belcolore giallo paglierino, dai profumidelicati e piacevole da bere essendo mor-bido e con un’acidità ben equilibrata chelo rende particolarmente adatto per igustosi piatti della tradizione locale.

Vigneti a Gambellara

Villa da Porto Montorso

Gambellara, chiesa

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itinerariGAMBELLARA

Il Recioto (può essere fermo o spuman-te) ha un bellissimo colore tendente aldorato e un bouquet intenso e fruttato.In bocca è amabile con gradevoli sentoridi mandorla. È un vino da dessert parti-colarmente adatto al tradizionale ‘brasa-delo’, mentre nella versione spumante siabbina perfettamente con il pandoro o ilpanettone.Una delizia ineguagliabile è però il VinSanto che ha un solo grande difetto: neviene prodotto molto poco e solamentenegli anni in cui le uve ne garantisconola qualità. Lo splendido color ambrato el’intenso bouquet fruttato preparanoun’attesa che non andrà delusa: in boccaè caldo, morbido e ben strutturato e ildolce - peraltro non stucchevole - è equi-librato da un lieve sottofondo di acidità.Molto longevo, sembra possa raggiunge-re i cinquant’anni di affinamento. Oltreai classici abbinamenti tra cui quellocon lo zabaione nulla di meglio che sor-seggiarlo in piacevoli conversari o leg-gendo un bel libro.Lasciato il Consorzio, mi attende pressoil Panificio Rossi la realizzazione indiretta del Brasadelo: un dolce seccofatto con ingredienti molto semplici(fior di farina, latte, uova e mandorle),cotto al forno (ottimo se sulle braci diun forno a legna, da cui forse il nome).Se si resiste alla tentazione di mangiarlo,

dura a lungo ed è splendido se bagnatonel recioto o nel Vin Santo.Prima di lasciare Gambellara per visitarel’interessante cantina di Vignato - unaltro giovane che fa della ricerca dellaqualità la bussola della propria vita -ammiro la neoclassica Parrocchiale diSan Pietro cui si accede mediante unagrandiosa scalinata e, uscito dal paese,mi dirigo a vedere l’originario nucleo diSorio con il campanile romanico circon-dato da edifici rustici e su una collinettanei pressi dell’abitato l’Obelisco di Sorioche ricorda uno dei tanti gloriosi eventi

del 1848: la battaglia tra l’esercitoaustriaco e una formazione di volontariveneti. Non può mancare un salto alParco di San Marco per notare affiora-menti di quel basalto colonnare testimo-ne dell’origine vulcanica del suolo e ori-gine delle migliori caratteristiche deivini di Gambellara.Nell’Antica Osteria Al Castello ho potu-to gustare insieme ad altre raffinatezzeuna storica specialità della zona: ilCapretto bianco di Gambellara la cuifama per la prelibatezza delle carni risa-le al tempo della Serenissima. Anche se

Provolone Valpadana

Palazzo Cera

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itinerari

non era il ‘Capretto in costa d’oro’ cheveniva servito ai Dogi, ma semplicemen-te in casseruola era così delicato e tenero

in bocca che, accompagnandolo con unbuon bicchiere di Gambellara Classico,mi son sentito Doge per un momento.

Nei giorni di Pasqua a Selva di Monte-bello Vicentino si svolge la Festa delCapretto bianco ed è tuttora tradizionepasquale un piatto di capretto magariallo spiedo dopo un risotto agli aspara-gi, altra tipicità della zona.Proseguendo lungo la suggestiva stradatra i vigneti, giungo a Zermeghedo (ilpiù piccolo dei comuni della doc) in cuisi può visitare la Chiesa Vecchia moltosemplice e di origine romanica e poi midirigo verso Montorso Vicentino dovevisito la bella villa dello scrittore Luigida Porto (1485-1529) cui si deve il rac-conto che ispirò Shakespeare per la tra-gedia di ‘Giulietta e Romeo’ e che haospitato quest’anno la simpatica manife-stazione I picai del Recioto.La sosta a Montorso offre l’opportunitàdi scoprire i segreti del Provolone Valpa-dana vistando il Caseificio Albiero. IlProvolone emigrato dal sud verso la finedell’Ottocento è un formaggio a pastasemidura, stagionato e di latte vaccino.Nella lavorazione ha conservato la con-notazione di formaggio artigianale ed èl’unico formaggio al mondo con una

Gambellara, degustazione

Gambellara, Brasadelo

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itinerariGAMBELLARA

duplice lavorazione: la caseificazione e lafilatura (trattamento su una cagliata giàfatta che ne determina la struttura). Peril tipo ‘dolce’ si usa caglio di vitello e perquello ‘piccante’ di capretto o agnello.Nella vicina Montecchio Maggiore oltrea un ciclo di affreschi di GianbattistaTiepolo vi sono i ‘cosiddetti’ castelli diGiulietta e Romeo, con cui i Vicentinireclamano la paternità dei due celebriamanti (che comunque pare non sianomai esistiti, tantomeno nella ‘famosa’casa veronese con relativo balcone).Ai piedi dei castelli una visita al Salumi-ficio dei Castelli permette di scoprire isegreti della Sopressa Vicentina, primoinsaccato veneto a ottenere la dop. Sitratta di un grosso salame (dai 3 ai 7 kge 15-20 cm di diametro) realizzato con leparti migliori del maiale (prosciutto,spalla, coppa…) che dopo 4-6 mesi di sta-gionatura diviene una morbida e gusto-

sa delizia per il palato. Tagliata a fette unpo’ spesse se ne assapora l’aromaticitàche ben si sposa con un bicchiere (o due)di Gambellara. Se le fette si scaldanosulla griglia e si accompagnano a polen-ta abbrustolita si ha un semplice pastoda re.Interessante sempre a Montecchio ilMuseo archeologico- naturalistico connumerosi fossili e gemme di estrazionelocale. Il Castello dei Maltraversoannuncia Montebello Vicentino il quar-to comune della doc. Bella la stradaprincipale affiancata da edifici storici ela piazza con il Palazzo Comunale e laloggia settecentesca, ma ancora più bellala visita alla Cantina Dal Maso e alle suesplendide interpretazioni del Gambella-ra Classico e del Recioto spumante. Unricordo a parte merita quel grande passi-to che è il Vin Santo doc Gambellara.A Montebello al Ristorante La Mare-

scialla - tipico locale di cucina del terri-torio - ho gustato tra le molte golositàuno splendido piatto di Baccalà allaVicentina accompagnato da un’ottimapolenta al cucchiaio. È un piatto delica-tissimo che presuppone una lentissimacottura dello stoccafisso in olio e latte ealtri ingredienti (ogni locale ha i suoipiccoli segreti): quando è ben fatto è unapoesia. Non potevo non concludere giornata eviaggio senza una full immertion nelVin Santo, e ciò è avvenuo incontran-do un giovane produttore appassiona-tissimo Lino Sordato che nella sua pic-cola ma funzionale cantina a Monte-bello Vicentino mi ha tenuto un’inte-ressante conferenza-degustazione, dame apprezzata moltissimo anche per-ché il Vin Santo degustato era vera-mente eccellente.

Obelisco Monte di Sorio

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Ddossier

G rande era l’attesa per le inno-vazioni di questa 46ª edizione:quattro giornate invece delle

tradizionali cinque e soprattutto coninizio la domenica rinunciando ai clas-sici venerdì e sabato. A manifestazio-ne conclusa, si possono confermare leprime impressioni registrate ‘in diretta’domenica e lunedì: notevole successoe generale soddisfazione sia degliespositori, sia dei visitatori. I primi(almeno quelli intervistati) hannosegnalato un miglioramento qualitati-vo dei visitatori i quali a loro volta sisono compiaciuti per la possibilità diun rapporto più disteso e approfondi-to con le aziende.Per quanto concerne il layout espositi-vo (rimasto sostanzialmente invariatoper le grandi collettive regionali e peri Saloni paralleli) è da segnalare unamaggiore fluidità nei percorsi, anchese la segnaletica interna ai padiglioniandrebbe ulteriormente migliorata.Sarà perché il vino fa buon sangue efa dimenticare le preoccupazioni, ma a

Vinitaly la crisi che tormenta da ormaimolti anni il nostro, come tanti altriPaesi, sembrava non esistere, tale eral’ottimismo creato dall’interesse deivisitatori e dal ritmo delle contratta-zioni. Tra gli effetti positivi delle inno-vazioni un grande incremento deiristoratori.Il successo del Vinitaly è il successo delvino italiano che rappresenta una vocesempre più importante della nostraeconomia, anche per la costante cre-scita delle esportazioni: non si potevaquindi non gioire ascoltando nei corri-doi tante lingue diverse e in fase dibilanci della manifestazione apprende-re che dei 140.000 operatori registratioltre il 35% proveniva da oltre 120paesi esteri con una presenza rilevantedella Cina, mercato che - insiemeall’India e al Brasile - per la sua poten-zialità rappresenta un’opportunitàimportantissima per il vino italiano.È inutile suscitare l’invidia dei lettoridescrivendo splendide ‘verticali’ (espe-rienze spesso offerte solo dal Vintaly)

o interessanti degustazioni come quel-la organizzata dalla Cantina Valpoli-cella Negrar che, nell’ambito del con-vegno dedicato alle espressioni dell’A-marone, ha posto a confronto i vini ele uve dei suoi cinque terroir, è invecepiù utile accennare ad alcuni vini che aVintaly hanno avuto il battesimo uffi-ciale o l’opportunità di essere scopertio riscoperti nella loro bontà.Uno di questi è il Fior d’Arancio, il par-ticolarissimo vino dei Colli Euganei chequest’anno festeggia il primo anno didocg con un significativo +40% dibottiglie prodotte e un notevole incre-mento nelle esportazioni. Per la conte-nuta gradazione alcolica (6% vol.), lafreschezza e il profumo intenso e aro-matico che ricorda l’arancio è statotradizionalmente considerato un vinofemminile, ma recentemente è risco-perto anche dal pubblico maschileforse perché è un ottimo aperitivo e siabbina perfettamente con stuzzichinie formaggi erborinati.Sempre piacevole l’incontro con il

Curiosità e novità da VinitalyIl successo della manifestazione è il successo del vino italiano che rappresenta una vocesempre più importante della nostra economia, anche per la costante crescita delle espor-tazioni. Dei 140.000 operatori registrati oltre il 35% proveniva da più di 120 paesi esteri

Testo di Salvatore Longo

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Lambrusco che per la sua limitataalcolicità, vivacità e capacità di abbi-narsi a tutte le cucine sta ottenendoun crescente successo internazionale,in particolare presso donne e giovani,divenendo anche ambasciatore pergrandi prodotti come il ParmigianoReggiano, l’Aceto balsamico, il Pro-sciutto di Modena e il Pan de Re.Sempre in ambito emiliano la CantinaManaresi ha presentato ‘Controluce’,un Colli Bolognesi doc, ottenuto al100% da uve Cabernet Sauvignon:affascinante in degustazione come loè l’etichetta dedicata al nonno dellatitolare, il noto pittore Paolo Manaresiattivo nel XX secolo di cui è riportatoil dipinto ‘Ritratto in controluce’, auto-ritratto del pittore. Un’altra primiziaofferta dalla Manaresi è stata la ‘provadi botte’ del ‘Classico Pignoletto ColliBolognesi docg 2011’: un ottimo vinodestinato a migliorare ulteriormenteinvecchiando.Originale lo sposalizio tra Cous Cous(ottenuto da grano coltivato nel Ferra-rese), alcuni prodotti tipici del territo-rio come l’Asparago verde di Mesola el’Anguilla di Comacchio e il Fortana, ilvino rosso lievemente frizzante vinifi-cato da uve dell’omonimo vitigno eche rientra nella denominazione BoscoEliceo i cui vini nascono esclusivamen-te da uve prodotte lungo il litoraleadriatico tra Ferrara e Ravenna in terresabbiose, che danno ai vini profumi esapori particolari.Tra i battesimi intrigante quello di ‘IlUgo’ originale interpretazione a bassagradazione alcolica di un aperitivo abase di vino bianco frizzante e scirop-po di sambuco: è stato proposto daMionetto che ha festeggiato a Vinitalyi suoi 125 anni presentando una colle-zione di medaglie d’oro e d’argentoottenute quest’anno con un tris di‘Prosecco Valdobbiadene Superioredocg’ tra i quali era difficile dare lapalma del migliore. Per non far tortiricordo uno splendido ‘Sergio Rosè’che si abbinava magnificamente allecreazioni dello chef Riccardo de Pràdello stellato Dolada.Andato a degustare presso la sicilianaCasa Vinicola Fazio ‘Petali’, un mosca-to spumante dallo splendido bouquete dalle eccezionali sensazioni al pala-to, ho scoperto un interessante e spi-ritoso neonato: ‘Perchenò’, un igt digiusta gradazione alcolica (12% vol.)da bere con tranquillità e dedicato achi sa divertirsi senza prendersi tropposul serio (come è scritto spiritosamen-te sulla bottiglia) e adatto come aperi-tivo o per una cena con amici. È otte-

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nuto da un vitigno autoctono e dauno di origine francese (Cataratto eViognier per il bianco e Nero d’Avola ePetit Verdot per il rosso): una piacevo-le sorpresa.I vini del Collio dell’Azienda Borgo delTiglio sono stati un’altra scoperta. Hodegustato tra i bianchi uno Chardon-nay e un Sauvignon splendidi perfinezza, complessità ed equilibrio,risultato di un attento e originale lavo-ro in vigneto e in cantina e capaci diinvecchiare ottimamente (lo Chardon-nay 2002 è incredibile per freschezzae complessità al naso e in bocca).Accanto ai bianchi un altro prodottod’eccezione il ‘Rosso della Centa’, pro-

dotto solo in annate in cui il merlotpermette di ottenere vini strepitosi.Alla Montelvini (una cantina nellazona del Venegazzù) di novità nehanno presentate ben quattro e tutteaccompagnate da gustose ricette dellacucina del territorio. Si è nell’area delProsecco Asolo docg il cui disciplinareè il più restrittivo tra quelli del Prosec-co, ma i risultati sono nel bicchierecome ha potuto constatare chi hagustato l’Asolo Prosecco SuperioreDocg. Tra i rossi ottimo il ‘CabernetMontello e Colli Asolani Doc’: un’in-terpretazione estremamente interes-sante di questo vitigno a volte un po’troppo tannico.

In Puglia è nato un capolavoro: FrancoDi Filippo ha affiancato al suo eccezio-nale ‘Estasi’ (Moscato di Trani doc)due nuovi prodotti, i ‘Gemelli’ come lichiama con l’affetto e l’emozione diun neo padre, ‘Estasi in armonia’ ed‘Estasi in sinfonia’. Entrambi sonoottenuti con la spumantizzazione inpurezza di uve di Moscato Reale passi-te (il primo è un Pas Dosè, il secondoun Metodo Classico Brut): raffinatissi-mi, hanno grande struttura e fragran-za oltre a notevole complessità aroma-tica.Terminiamo questo tour tra novità,riscoperte e curiosità in Abruzzo con il‘Rosso 409’, l’ultimo nato in casaTollo. Si tratta di un vino ideato e pro-dotto dalle Cantine Tollo per risponde-re alle attuali esigenze di un mercatoche cerca anche nei rossi piacevolezza,bevibilità, gradazioni alcoliche conte-nute e un’alta qualità. Un ottimo pro-dotto che ha suggellato l’alleanza traCantine Tollo e il Pescara Jazz Festivalannunciata a Vinitaly alla presenzadella stampa internazionale.Il Vinitaly però non è solo vino: anchei distillati hanno una loro cittadinanza.Tra le molte novità due hanno lasciatoun ricordo per la loro originalità: lacalabrese Distilleria Caffo ha presenta-to ‘Mezzodì’, un aperitivo a base dierbe aromatiche e di agrumi, tantoversatile da poter essere utilizzatocome base per diversi cocktail tra cuiottimo il ‘Mezzo Spritz’ (50% Mezzodìe 50% Prosecco).La friulana Distilleria Domenis 1898 -che da oltre un secolo crea delle grap-pe uniche grazie all’esperienza diquattro generazioni e a un territorioparticolarmente vocato come Cividaledel Friuli - dopo tante grappe contrad-distinte dalla ricerca della perfezionecome le quattro della ‘Linea Storica’tra cui la ‘Storica Nera’ divenuta uncult per profumo e morbidezza, hadeciso di creare ‘Amaro’. ‘Amaro’ - ottenuto dall’infusione edistillazione di una selezione di ventiessenze aromatiche estratte da fiori,frutta e radici - è piacevolissimo alnaso e in bocca e talmente equilibratoe armonico da far ignorare i 35° dialcol che lo rendono più vicino a unagrappa che ai molti amari che pullula-no in ogni regione.E con un bicchierino di ‘Amaro’ dige-riamo anche questo 46° Vinitaly (38°personale), certamente uno deimigliori per ricchezza di proposte eper risposta di visitatori qualificati eappassionati dandoci appuntamentoal 2013.

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GiG 25

dossier

I l 20 marzo scorso Caffè River, incollaborazione con l’Universitàdei Sapori di Perugia e la Scuola

Italiana di Gelateria, ha organizzatoil primo di una serie di seminaritenuti da Maestri della Caffetteria.L’incontro ha avuto luogo presso l'U-niversità dei Sapori, via Montecor-neo, a Perugia.La prima lezione è stata svolta daLuigi Lupi, campione di caffetteria,che opera in tutto il mondo qualealfiere dei baristi nostrani, formatoredi alto livello e certificatore dellenuove leve della professione. Gliappuntamenti con “I Maestri dellaCaffetteria” rappresentano un'op-portunità per professionisti e appas-sionati di apprendere direttamentedai campioni della caffetteria le lorotecniche più avanzate e prendereispirazione dal loro talento.A Luigi Lupi è stato chiesto di spie-gare come si prepara un buon cap-puccino. Di seguito, le sue risposte:

- Quali sono i segreti per realiz-zare il vero cappuccino italiano? Di base deve sempre esserci un caffèespresso di qualità e macinato fre-sco. Usare un latte intero, soprattut-to fresco e non a lunga conservazio-ne. Il latte deve essere montato inmodo tale che diventi come unacrema senza presenza di microbolle.La temperatura in tazza dovrebberisultare intorno ai 50° centigradi,anche se poi ognuno ha le propriepreferenze ed il barista deve esserein grado di montare il latte a secon-da delle esigenze del cliente. Lacapacità della tazza da cappucciodovrebbe essere circa 18cc.

- Come si è evoluto il cappuccinonel tempo? Il cappuccio si è evoluto come tuttele bevande in genere. Il cliente piùesigente, il barista più attento e l'a-pertura di una miriade di Caffetteriein questi ultimi anni con conseguen-te aumento della concorrenza, sonoi motivi per cui il cappuccino siadiventata una delle bevande tra le

più evolute nel bar al punto tale cheormai in tanti locali si preparano conmeravigliose decorazioni sulla super-ficie e vengono proposti con diversitipi di caffè e diversi tipi di latte, daquello intero, parzialmente screma-to, biologico e persino di Capra o diSoya per i clienti intolleranti il lattevaccino.

- Quali sono i trend del momentoe gli abbinamenti più richiesti neibar italiani? Ormai sta diventando di moda utiliz-zare e proporre nello stesso localediverse tipologie di caffè, sia misceleche monorigini. E' un modo perfidelizzare il cliente. Naturalmenterichiede esperienza e conoscenzadei prodotti da parte dell'operatore.Le nuove generazioni di consumato-ri si stanno avvicinando al beremiscelato anche nel settore dellacaffetteria. Quindi al mattino sicominciano a vedere locali cheoffrono cocktail analcolici a base diespresso, latte, panna montata e sci-roppi di ogni genere.

Rimane comunque tipico Italianofare colazione al mattino con Espres-so o Cappuccino abbinato con laclassica Brioche o Croissant. Difficil-mente vedremo nei locali Italianifare colazioni con uova e pancettaaffumicata come gli Anglosassoni.

- Quali saranno le possibili evo-luzioni future del cappuccino? Secondo me ci saranno delle modifi-che nei modi di bere il Cappuccinocon stile Americano nelle nuovegenerazioni. I giovani stanno viag-giando molto all'estero per studio oper lavoro e tornano con delle abitu-dini diverse dalle nostrane. Quindi sarà il Barista che dovrà evol-versi nel saper offrire un nuovometodo di bere il cappuccino. Dovrà sicuramente procurarsi deicontenitori Take-Away , non sarannopiù cappuccini ma Caffè Latte.Aumenteranno tantissimo le tempe-rature della bevanda per mantenersicalde nel tempo per l'asporto.

Quattro chiacchierecon un maestro della caffetteria

Luigi Lupi, alfiere dei baristi nostrani, svela i segreti di un buon cappuccino: di basedeve sempre esserci un caffè espresso di qualità e macinato fresco

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C elebrato a Identità Golose(Milano, 5-7 febbraio 2012)il gustoso matrimonio fra

la mela più seducente in natura e lacucina d’autore. La Chef Marta

Grassi del ristorante Tantris diNovara ha interpretato le caratteristi-che di questo frutto realizzando inesclusiva tre deliziose preparazioni.Tortelli di anatra e mela Kanzi; guan-cia di vitello, insalata invernale, melaKanzi fresca iodata e salsa marina;

cromatismo di mele Kanzi. È questol’intrigante tris di piatti proposto daMarta Grassi del Ristorante Tantrisdi Novara in occasione dell’incontroche si è tenuto a Identità Golose aMilano.Durante l’appuntamento la Chefstellata Michelin ha interpretato lenote di gusto di questo frutto met-tendone in risalto le inconfondibilicaratteristiche sensoriali. Come isuoi colori brillanti, rosso acceso

attenuato da delicate pennellate digiallo, il profumo delicato e, soprat-tutto, il gusto agrodolce che contrad-distingue la varietà, rendendola ver-satile in cucina e ottima consumatacruda. Kanzi® è prodotta in Italia dai Con-sorzi VOG e VI.P, che ne raccolgonoi gustosi frutti nelle valli dell’AltoAdige / Südtirol. Ulteriori informa-zioni sono disponibili al sitowww.kanzi.it

A Identità Golose,Kanzi® incontra l’alta cucina

Ggastronomia

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gastronomia

TORTELLI DI ANATRAE MELA KANZI®

Ingredienti:Per la farcia a base di Mela Kanzi®1 mela Kanzi® tagliata a cubetti picco-lissimiPer la farcia con petto d’anatra1 coscia + 1 petto d’anatra1 carota, 2 scalogni, 1/2 cipolla,2 foglie d’alloro e 2 spicchi d’aglio50ml di vino rossoBrodo, olio e burroPer la pasta bianca100gr di farina 00 - 1 albume e mezzod’uovo - 100gr di succo di mela ridottoa 1 cucchiaio - SalePer la pasta gialla100gr di farina 00 - 3 tuorli d’uovoSalePer il caramello di aceto di mele100gr di succo di mela - 20 gr di acetodi mela - 20 gr di zuccheroPer decorare50 gr di mele essiccate e frullate fine-mente

Preparazione:Farcia a base di mela Kanzi® - divide-re in due parti uguali i cubetti di mela,cuocere in padella con poco burro unaparte ed unirla ai cubetti crudi.Farcia con petto d’anatra - rosolare l’a-natra in padella con olio e burro, sfu-marla con il vino e aggiungere le ver-dure tagliate grossolanamente assiemeagli aromi. Portare a cottura con ilbrodo, disossare e passare al tritatuttola carne, le verdure e la salsa, così daottenere un impasto morbido ma nonsminuzzato. Aggiustare di sale.Pasta bianca: Impastare la farina congli albumi e il succo di mela ridotto,tirare una sfoglia sottile e farcirla conla prima farcia di mele crude e cotte.Ritagliare formando dei tortelli rettan-golari.Pasta gialla: Impastare la farina con ituorli, tirare una sfoglia sottile e farcir-la con la seconda farcia di anatra. Rita-gliare formando dei tortelli rettangola-ri.Caramello di aceto di mele: unire ilsucco di mela allo zucchero e all’acetodi mela e ridurre fino a ottenere unosciroppo di media densità.Cuocere i tortelli in acqua calda, siste-marli a piacere nei piatti e condirli con

il caramello di aceto di mele.Spolverare i tortelli di mela Kanzi®con la polvere di mele essiccate peresaltarne il profumo.

GUANCIA DI VITELLO,INSALATA INVERNALE,MELA KANZI® FRESCAIODATA E SALSA MARINA

Ingredienti:2 guance di vitello - 1/2 bottiglia divino rosso - 3 chiodi di garofano - 1stecca di cannella - 3 foglie di alloro - 2spicchi di aglio - Poco comino in pol-vere - BrodoPer la salsa:100 gr di acqua - 50 gr di alghe dissala-te - 1/2 cipolla dolce a pezzi - 1/2 melaKanzi® a pezzi - 1/2 spicchio d’aglioLa buccia (solo il giallo) di uno spic-chio di limone non trattato - 5 cucchiaidi aceto di mele - 3 cucchiai di salsa disoiaPer decorare:Una mela Kanzi® affettata finissimaGermogli di barbabietola e portulacaRabarbaro fresco

Preparazione:Salare e pepare la carne, metterla ininfusione con il vino e gli aromi per 4ore. Scolarla, asciugarla bene e rosolar-la in pentola con olio e burro. Passareal colino l’infuso di vino e con questobagnare la carne, continuare la cotturaper circa 2 ore con brodo.Preparare la salsa cuocendo tutti gliingredienti insieme fino a che non cisia più liquido. Estrarre qualche pez-zetto di mela Kanzi® che servirà poiper decorare il piatto. Eliminare l’aglioe frullare il tutto per ottenere un com-posto morbido.Tagliare a fettine fini il rabarbaro, pas-sarlo in padella con poco zuccherocaramellandolo leggermente.Comporre il piatto con la carne cospar-sa di salsa, le fettine di rabarbaro, i ger-mogli, la mela cotta nella salsa e fettinedi mela cruda.

CROMATISMODI MELE KANZI®

Ingredienti:3 mele Kanzi® - un poco di zuccheroPer l’infuso di mele Kanzi® e rose

petali di rosa essiccati - purè di meleKanzi®Per le acque cromaticheacqua rossa: 100gr di succo ridotto dicottura di una barbabietolaacqua gialla: 1 bustina di zafferanosciolto in 100 ml d’acquaPer la “sbriciolona”90gr di farina - 30gr di zucchero45gr di burro - 15gr di filetti di man-dorla tostatiPer la crema inglese1/2 stecca di vaniglia (solo la polpainterna) - 70 gr di latte - 70 gr di panna25 gr di tuorlo - 20 gr di zuccheroPer decorare2 chips secche di mela - gelato al cara-mello

Preparazione:Crema inglese - montare i tuorli con lozucchero, aggiungere la vaniglia, lapanna e il latte caldi; cuocere a 85°.Lasciare raffreddare.Sbriciolona - Impastare la farina, ilburro morbido, le mandorle e lo zuc-chero formando un impasto sbriciola-to. Stenderlo su una placca da forno ecuocerlo a 180° per 10 min.Purè di mele Kanzi® - sbucciare lemele Kanzi®, tagliarle a piccoli pezzet-ti e farle cuocere in acqua. Una voltache siano morbide, ridurle in purè conun mixer a immersione.Infuso di mele Kanzi® e rose - prepa-rare l’infuso nella tisaniera immergen-do alcune bucce di mela Kanzi® e ipetali di rosa; lasciare risposare per 15minuti, quindi filtrare e aggiungerequalche cucchiaio di purè di mele, finoa ottenere la densità desiderata.Acque cromatiche - preparare l’acquarossa, quella gialla, unire parte delledue acque per ottenerne una arancione. Ritagliare dalle mele dei dischi di 3 cmdi diametro e 1/2 cm di spessore.Immergere i dischi di mela per 8 minu-ti affinché prendano colore. Scolare,asciugare e far saltare in padella conpoco zucchero.In un formina circolare disporre lasbriciolona, coprirla con un cucchiaiodi crema inglese e appoggiarvi sopra idischetti di mela colorata. Decorare al centro con le mele chips eil gelato e versare intorno l’infuso dimele e rose.

RICETTE CON LE MELE KANZI®

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gastronomia

L e mele Marlene® raccoltein Alto Adige/Südtirol dai5.200 soci del Consorzio

VOG, non sono solo buone da man-giare, ma possono diventare anchel’ingrediente principale di una festaper ragazzi. Ecco alcuni giochi e unagolosa ricetta per coinvolgere i piùpiccoli insegnando loro a mangiaresano, tra una risata e l’altra.Una mela Marlene® è lo spuntinoideale per bambini e ragazzi. Succosie ricchi di sostanze nutrienti, i frutticoltivati nel cuore delle Alpi italianehanno infatti tutte le caratteristicheper soddisfare i bisogni di chi è anco-ra nell’età della crescita. Quando poila bontà e il benessere si sposano conil divertimento, le mele possonodiventare anche le protagoniste dellefeste dei ragazzi. Dall’AltoAdige/Südtirol, terra di origine deifrutti Marlene®, arrivano alcuni sug-gerimenti su come utilizzarle per gio-care e divertirsi.

La pesca delle meleSi tratta di un gioco tradizionaledelle zone di provenienza delle meleMarlene®. Alcune mele vengonomesse a galleggiare in un grosso sec-chio o una bacinella piena di acqua.I partecipanti devono cercare diestrarre una mela dal secchio usando

solo la bocca per afferrarla. Ledimensioni del frutto e la buccialiscia bagnata renderanno questaimpresa tutt’altro che facile!

La scherma dei cucchiaiEcco un altro gioco che porteràdivertimento e risate a tutti. Ad ognibambino verranno assegnati due cuc-chiai, uno per ogni mano. Un cuc-chiaio sarà vuoto, mentre sull’altroverrà appoggiata una mela. La sfidasarà quella di cercare di fare cadere lemele agli altri bambini, senza perde-re la propria. Il risultato: una allegrascherma di cucchiai!

Un puzzle golosoPrendete una mela per ogni bambinoe tagliatela in pezzi irregolari, diforme e dimensioni diverse. Parten-do da questi pezzi ogni bambinodovrà riassemblare la mela. Vinceràchi ci riuscirà per primo. Per aiutar-si, si possono infilare degli stuzzica-denti ai lati di ogni pezzo, in modotale che restino fermi durante la“soluzione” del puzzle. Per chi nonvince, il premio di consolazione èun’ottima merenda a base di mela!

Schiena contro schienaQuesto è un gioco molto adatto agruppi numerosi. Vengono formatesquadre di due bambini ciascuna.

Ogni coppia deve disporsi schienacontro schiena: tra di esse viene inca-strata una mela. Le squadre dovran-no tentare di portare a termine unbreve percorso senza fare cadere lamela: ogni volta che questo succe-derà, la coppia ripartirà da capo. Vin-cerà chi completerà il percorso nelminor tempo.

Ci sono inoltre tante altre possibilitàper giocare con le mele Marlene®.Per i più grandicelli, perché non fareuna gara a chi riesce a tagliare ilpezzo più lungo di buccia, o scatena-re la propria creatività trasformandola metà di una mela in un simpaticoviso con uvetta e glassa di zucchero?Ogni idea è buona per stimolare lacreatività dei giovanissimi, che tra unmorso e l’altro potranno mettere allaprova la propria fantasia, imparandoad apprezzare la frutta e a introdurlagradualmente nella propria alimenta-zione.

Mangiare le mele divertendosi:le idee di Marlene®

CROSTATADI MELE MARLENE®

Ingredienti (teglia da 28 cm – 8 perso-ne): 130 g di burro - 150 g di zucchero- 1 presa di scorza di limone grattugia-ta - 1/2 bustina di zucchero vanigliato- 1 uovo - 2 cucchiai di latte - 250 g difarina - 1/2 bustina di lievito in pol-vere - 1 pizzico di sale - 400 g di meleGolden Delicious Marlene® - 100 gdi marmellata di albicocche - 20 g dipinoli tostatiPreparazione: Prepara la pasta frollalavorando velocemente in una ciotolail burro (non troppo freddo) con lozucchero, la scorza di limone e lo zuc-chero vanigliato finché tutto il burrosi sarà amalgamato al resto degli ingre-dienti. Unisci l’uovo, il latte, la farinapassata al setaccio, il lievito in polvere,il sale e impasta bene. Fai riposare lapasta per mezz’ora circa, quindi sten-dila e mettila nella teglia. Distribuiscisulla superficie la mela tagliata a spic-chi, cospargi di zucchero e metti nelforno preriscaldato a 180°C per 25-30minuti. Spalma quindi sulla crostataancora calda la marmellata di albicoc-che, cospargi di pinoli e... servi in tavo-la!Per maggiori info: www.marlene.it

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gastronomia

Nonostante sia una ricettatipicamente emiliana, letagliatelle sono molto dif-

fuse anche in regioni come le Marcheed il Veneto. La Confraternita delTortellino unitamente all'AccademiaItaliana della Cucina, Il 16 aprile1972 depositarono alla Camera diCommercio Industria Artigianato eAgricoltura di Bologna l'autenticaricetta e misura dell'originale Taglia-tella di Bologna.Alla tagliatella vennero assegnatedelle precise misure, che corrispon-devano, a cottura avvenuta, a 8 mmdi larghezza, mentre da crude dove-vano corrispondere a circa 7 mm(ovvero pari alla 12.270 parte dellaTorre degli Asinelli). Per quantoriguarda lo spessore, non è stato sta-bilito precisamente, anche se gliesperti hanno sentenziato che sidebba aggirare tra i 6 e gli 8 decimidi millimetro.Gli ingredienti per la preparazione diuna buona tagliatella sono solo due:farina e uova. La ricetta è tra le piùsemplici. Si prende la farina nellaquantità voluta, che dipende dalnumero dei commensali. Una por-

zione la si può calcolare in ragioneun uovo per ogni etto di farina.Si disporre sulla spianatoia (dettaanche “tagliere”) la farina. La simette a fontana e, al centro, si fa unincavo col pugno. Si rompono leuova e si versano nell’incavo dellafarina e, pian piano, si mescolano,aggiungendo di volta in volta un po’di farina in modo che lentamentesiano completamente assorbite. Si impasta per almeno 15 minuti inmodo che risulti un composto liscioed elastico. Qualora resti appiccico-so, aggiungere, a pioggia, altra farinae continuare l’impasto. Lasciarloriposare per un altro quarto d’ora einiziare le operazioni di stiratura chedeve essere effettuata con uno stru-

mento ben preciso: il mattarello, chefunziona soltanto con… olio digomito. Si configura così un mestie-re ben preciso: la sfoglina. In Roma-gna, le sfogline si trovano ancora intaluni ristoranti (sempre meno!), tra iquali primeggia “Zaghini” a Santar-cangelo di Romagna. Un altro tem-pio nel quale le sfogline sono levestali è Casa Artusi in quel di For-limpopoli (FC). Qui l’enogastrono-mia predicata da Pellegrino Artusi lafa da padrona e si esprime attraversoun ristorante, una biblioteca tra lepiù complete sull’argomento e unascuola di cucina che ospita spesso imigliori chef del momento.La preparazione si conclude con iltaglio delle tagliatelle che si effettuaarrotolando a sfoglia ottenuta con lastiratura dell’impasto (attenzione chesia ben asciutta, ma non secca) etagliandola in modo da rispettare lemisure di larghezza indicate nellaricetta depositata a Bologna.Il tutto va condito, in generale, conun ragù di buona scuola… ma questaè un’altra storia che racconteremoprossimamente.Buon appetito!

Un buon piatto di tagliatelle?Uova, farina e… olio di gomito

Della tagliatella bologne-se sono stati codificatilarghezza e spessore.Deve essere rigorosa-

mente impastata a manoe stesa con il mattarello.Chi le prepara, in Roma-gna è chiamata “azdora”

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gastronomia

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R uffino, la Casa Vinicolatoscana fondata nel 1877dall’omonima famiglia,

che nel 1913 aprì la collaborazione aiFolonari di Brescia, riconoscendo neiproduttori lombardi la stessa passio-ne per la produzione di vino di qua-lità elevata. I Ruffino sono stati iprimi a portare alla notorietà nazio-nale, e poi mondiale, il più classico eil più amato dei vini italiani nelmondo, il Chianti, il toscano pereccellenza, tanto che per gli stranieriil termine –Chianti- è sinonimo d’i-talianità festosa, presentato in origi-ne nel classico fiasco impagliato, ingrado di trasmettere un’immagine dirustica convivialità. Anche se oggi si preferiscono le bot-tiglie di vetro per maggiore praticitàdi trasporto, non si dimentichi delresto che proprio sul fiasco delChianti Ruffino fu applicata laprima etichetta col numero 1 delriconoscimento DOCG.Accanto alle sue varietà più cono-sciute, tra le quali Chianti ClassicoRiserva Ducale, che quest’anno hacelebrato il suo ottantesimo com-pleanno, Brunello di Montalcino eVino Nobile di Montepulciano, cherappresentano le eccellenze del mar-chio, Ruffino ha mantenuto viva laricerca nel vigneto e in cantina, peroffrire nuovi spazi anche a varietàautoctone e alloctone, così da espri-mere al meglio la –toscanità- di unterroir unico, che si giova del climaparticolare e dell’esperienza di chi inquesti luoghi ha sempre prodottovini generosi.Quando negli anni recenti la Fami-glia Folonari decise di diminuire lapropria presenza nel Gruppo, unnuovo Socio, e che Socio!, è suben-trato nel 2004 nella partecipazioneazionaria dell’Azienda Ruffino: èConstellation Brands, un’importantemultinazionale americana presente

in oltre 100 paesi con circa 100brand nel proprio portfolio, bennota per la sua specializzazione invini di alta qualità garantita, cheavendo iniziato con il 40% dellequote è salita al 49,9% nel 2010, perarrivare nell’ottobre 2011 al 50,1%della Famiglia Folonari, che tuttaviaresterà presente nel Consiglio diamministrazione. Tale ingresso, che ha portato un inve-stimento di circa 50 milioni di euro,ha garantito la continuità di produ-zione nei circa 600 ettari di vignetidei Tenimenti Ruffino in Toscana, eil mantenimento e il raggiungimentodi nuovi traguardi, in grado di tra-mandare, attraverso il vino, i valoridella terra toscana e della sua gente. Si tratta senza dubbio di un segno digrande fiducia nel marchio Ruffino enelle prerogative uniche del celebrevino italiano, che produce ogni annocirca 15 milioni di bottiglie diffusein tutto il mondo, con costanteincremento nelle vendite, sia su scalaglobale, sia in particolare negli StatiUniti. E’ stato così perseguito unprogetto di sviluppo dal quale è pos-sibile attendere nuovi grandi succes-si, per la prorompente capacità diespansione tipicamente americana, eper la conoscenza profonda dei con-sumatori esteri nata dall’esperienzadelle singole tradizioni locali, dellapsicologia, delle esigenze e dei carat-teri della gente. Fin dall’entrata in Ruffino di Con-stellation, si è avvertito l’inizio di un

particolare dinamismo che puntasulle risorse umane e sul potenzialedi crescita di nuovi mercati, per con-ferire nuovo impulso all’unico mar-chio di vino italiano presente nel suoportfolio. I vini Ruffino sono entra-ti a fare parte per Constellation tra ibrand più importanti, il cui valorenon risiede soltanto nella qualitàunica, ma anche nell’immagine enella storia che portano con sé,un’immagine che si arricchisce delfascino intramontabile del made inItaly.

Novità ai livelli più altiPer accompagnare il rinnovato corsoche il marchio Ruffino ha intrapresonegli anni recenti, nel novembre2011 è stata conferita la carica diamministratore delegato a SandroSartor, torinese quarantasettenne giàdotato di importanti esperienze nellamultinazionale Diageo, in primopiano nel settore delle bevande alco-liche, dove era arrivato ad assumerela stessa carica, unita a quella diDirettore Generale per l’Italia. Tra gli obiettivi principali affidati alui e al suo gruppo di lavoro, nonmancherà certo lo sviluppo delpotenziale di crescita verso i paesiesteri economicamente emergenti,non ancora approdati a una culturavinicola specifica. La scelta di un manager italiano dicosì elevata esperienza è stata salutatacon soddisfazione da tutti i membridella storica struttura produttiva, chesanno di poter così contare sulla con-tinuità di una tradizione italianissi-ma iniziata già nel XIII secolo, quan-do per la prima volta fu citata in undocumento “La Lega del Chianti”,nome forse di origine etrusca, che daquel momento diventò protagonistaimportante nel settore vinicolo.

Nuove prospettive di successoper il marchio Ruffino

Chianti Classico RiservaDucale, Brunello di Mon-talcino e Vino Nobile diMontepulciano rappre-sentano le eccellenze

del marchio

Testo di Armanda Capeder

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Questa è la ricetta idealeper fare figura conpoco, divertendosi per-

sino nella decorazione finale del“pesce”.Ingredienti per 4- 5 persone: gr. 500 di patategr. 300 di tonno maionese, sottaceti, cetriolini, cappe-ri, aglio, prezzemolo, limone, sale epepe.Cuocere le patate (medie) nelmicroonde per circa 5 minuti e pas-sarle direttamente nello schiacciapa-tate. Scolare l'olio dal tonno. Mette-re nel mixer il tonno sminuzzato,l'aglio, la maionese, il prezzemolo, icetriolini tagliati a pezzetti, i cappe-ri, la cipolla dei sottaceti. La bucciadel limone o lo zenzero sono facol-tativi. Dopo avere amalgamato iltutto con un filo di olio e pepe, siaggiungono le patate e si aggiusta disale. Se l'insieme risulta troppodenso, si allunga con altra maionese.L'assaggio dell'impasto è fondamen-tale per eventuali correzioni. Seavete uno stampo apposito usatelo,altrimenti non è un problema dareall'impasto la forma di pesce. Sicompleta la decorazione con tutti gliavanzi rimasti, maionese, cetriolini,sottaceti.....L'aspetto finale deve risultare accat-tivante, con contorno di radicchiodi campo e uova sode. Potrebbe esse-re un antipasto o diventare il prota-gonista di merende all'aria aperta. Inquesta ricetta la differenza la fa unbuon filetto di tonno e la maionesefatta in casa. Dovesse servire allegola ricetta di questa salsa, premetten-do che è buona anche quella in

tubetto (ideale per decorare) se nonsi ha tempo o voglia di farla manual-mente, ma quella casalinga è tuttaun'altra cosa. Sembra facilissima da farsi, ma nonè così, se non si segue alla lettera ilprocedimento “impazzisce” e biso-gna ricominciare da capo.

Maionese:

2 tuorli d'uovo200 gr. di olio d'oliva o di mais o divinaccioloil succo di mezzo limone, sale e pepequanto basta. E' fondamentale usare olio e uova atemperatura ambiente (se avete fret-ta immergetele in una ciotola conacqua tiepida). Mettere le uova inuna ciotola più alta che larga,aggiungere due cucchiai di olio esucco di limone e fare andare il frul-latore per qualche secondo alla mas-sima velocità, poi versare il resto del-

l'olio a filo come il limone, fino alrisultato finale. Il composto deverisultare cremoso (si dice che un cuc-chiaio non deve affondare ), volen-do si può allungare la maionesetroppo densa con acqua tiepida. Sedovesse “impazzire”, si frulla un'al-tro uovo riciclando piano piano laprecedente maionese non omogenea.Altri contorni al “pesce d'aprile”possono essere tenere fave, un'insala-ta di carciofi, soncino,cipollotti.....se si arricchisce il menùcon focacce e torte salate della tradi-zione pasquale, si potrebbe persinograziare il povero agnello che nonha mai capito perchè proprio lui sidebba far carico “dei peccati delmondo”..... a dire la verità, forseanche il tonno, non avrebbe maiscelto di finire in una scatoletta.

Buona Pasqua a tutti.

Il Pesce d'Aprile

Rricettadi Isotta Bartoletti

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E Geventi gustosiRubrica in collaborazione con Salvatore Longo

D al 25 aprile al 1° maggio 2012 si svolgerà ad AscoliPiceno l’ottava edizione di Fritto Misto. Molte le novità

culinarie, fra cui i Panzerotti al Borgoforte (formaggio mistovaccino-ovino invecchiato quattro anni), i tipici Frisceu ligu-ri, nelle varianti con verdure, pesce e dolci e le esotiche pro-poste della tradizione sudamericana come gli arepas, l’ar-roz chaufa e i picarones, e giapponese come la tempura.Nuovo anche il concorso “La mia liva”, sfida tra massaie “acolpi” di oliva all’ascolana. Ci saranno spettacoli di cucinateatro e il Salone del libro gourmet, attività per piccoli cuo-chi in erba, come il laboratorio manipolativo Cucina la tuaoliva in collaborazione con il Consorzio di Tutela dell’OlivaAscolana del Piceno DOP, il Mercatino del Fritto e Le Cortidel Fritto, dove si potranno trovare tutti gli ingredienti fre-schi e le attrezzature per un fritto di qualità. I ristoranti delcentro storico ospiteranno ghiotti Menù tutto fritto. Lacucina marchigiana sarà abbinata ai pregiati vini del terri-torio, protagonisti sia nell’ambito dell’Enoteca delle Mar-che che delle Lezioni da Bere grazie alla collaborazione conil Consorzio Vini Picenos. La città offre anche importantieventi artistici. La mostra allestita al Museo dell’Arte Cera-mica, che presenta 120 opere del maestro pesarese Gian-carlo Polidori, attivo ad Ascoli negli anni Venti e Trenta. Inconcomitanza si svolgerà la mostra-mercato CeramicAsco-li, che porterà in Piazza del Popolo numerosi ceramisti ita-liani aderenti a Ceramica Artistica di Tradizione mentre ilMuseo ospiterà anche la rassegna delle opere dei ceramistipartecipanti al concorso internazionale “Tra tradizione emodernità”. La seconda mostra, un omaggio nel centena-rio della nascita a Ernesto Ercolani pittore, scultore e inci-sore ascolano, amico di De Chirico e allievo di Majani eMorandi, è allestita presso la Galleria Civica di Arte Con-temporanea“Osvaldo Licini”, mentre il Centro di Acco-glienza Turistica di Palazzo Arringo ospiterà una selezionedi venti opere dell’artista, dedicate al cibo e alla convivia-lità.

ASCOLI PICENO

FATTI I FRITTI TUOI

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B rillano le stelle della cucina italiana a Fish & Chef. Dal26 aprile al 6 maggio la manifestazione porterà a

Malcesine, sul lago di Garda, il meglio della nostra eno-gastronomia. Alcuni grandi nomi dell’alta ristorazioneinterpreteranno le specialità del territorio, dal pesce all’Ex-travergine d’Oliva del Garda Dop, dalle erbe del Baldo allapregiata carne del Consorzio della Garronese Veneta e aiformaggi del Consorzio tutela Monte Veronese Dop. Il29 aprile, dopo l’apertura ufficiale con un brindisi di ben-venuto al palazzo dei Capitani, alle ore 20.30, all’HotelPrima Luna, si terrà la cena di gala a cura di Philippe Leveil-lè del ristorante Miramonti L’Altro. Seguiranno il 30 aprilela cena all’hotel Capri con Renato Rizzardi della Locandadi Piero, il 2 maggio la cena al Baia Verde del con Giancar-lo Morelli dell’Osteria del Pomiroeu e il 3 maggio quellaal Bellevue San Lorenzo con Davide Scabin del ristoranteCombal.zero. Grandi chef uniranno sapientemente i pro-dotti tipici del lago di Garda ai pregiati formati della pastaMonograno Felicetti. Nata nel 2004 dall’esperienza delPastificio Felicetti (1908) di Predazzo, in Val di Fiemme, lalinea Monograno Felicetti, al top dell’arte pastaia, soddisfale esigenze dei“pasta-lovers” e dei professionisti del setto-re ristorazione, sempre più sensibili ai temi di etica ambien-tale. Accompagnerà le creazioni gastronomiche l’enologiadel territorio grazie alla partecipazione del Consorzio ditutela del Bardolino che proporrà Il Gioco della Corvina, unmodo originale per far scoprire attraverso i suoi produttorile caratteristiche di questo vitigno locale, padre del Bardo-lino, del Chiaretto e di altri vini veronesi, come il Valpolicel-la e l’Amarone. Sarà presente anche Roner con i suoi distil-lati di frutta e le grappe che si potranno scoprire grazie agliambasciatori del gusto e alle degustazioni guidate. Fish &Chef è organizzato dall’Associazione Sensora, AssociazioneAlbergatori, Associazione Ristoranti e Pizzerie e Commer-cianti Malcesine, con il patrocinio del Comune di Malcesinee dell’Istituzione Malcesine Più.

MALCESINE

FISH & CHEF

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eventi gustosi

N asce Tuscany Wine and Bike, un tour in Toscana per gliappassionati delle due ruote alla scoperta dei vini e dei

territori da cui provengono, guidati dall’enologo Carlo Tra-vagli e dal biker Luca Casin. Per gli enobiker ci sarannolezioni di assaggio, visite in aziende e cantine locali condegustazioni guidate e si potrà godere della bellezza delpaesaggio. “Tuscany Wine and Bike - spiega Carlo Travagli- vuole abbinare la conoscenza del vino a quella del terri-torio. Percorreremo strade secondarie, strade storichecome la via Francigena, faremo tappa in pievi, castelli, cittàd’arte. Attraverseremo oliveti, boschi, vigneti, sarà possibi-le osservare le fasi vegetative delle viti, capire come siforma l’uva e come nasce il vino visitando le aziende loca-li”. Tuscany Wine and Bike prende il via con il percorso “DalChianti alla Vernaccia pedalando sulla Francigena” entroquattro province toscane: Siena, Firenze, Pisa e Pistoia. Iltour si svolgerà in sei date diverse, da aprile a novembre, inun’area del Chianti ancora da scoprire. Gli enobiker passe-ranno dall’imponente massiccio collinare del Montalbanoalla via Francigena, dai boschi di San Miniato alle collinesenesi. Si visiteranno sette aziende locali a conduzionefamiliare e saranno degustate quindici diverse tipologie divini per un totale di oltre trenta etichette: dal Chianti pro-dotto sul Montalbano a quello che nasce sui colli senesi,dal sangiovese alla Vernaccia di San Gimignano. All’assag-gio dei vini rossi e bianchi si unirà anche la degustazionedel Vin Santo e del pregiatissimo olio extravergine d’oliva.I tour saranno sempre di tre giorni, lunedì, martedì e mer-coledì. La domenica precedente sarà effettuato un breafingdove l’enologo terrà la prima lezione di assaggio. I percor-si sono studiati per essere effettuati in bicicletta. Coloroche sono interessati a questa tipologia di esperienzapotranno effettuare contemporaneamente lo stesso per-corso nel confortevole pullman che sarà sempre a seguitodel gruppo anche per permettere ad ognuno dei biker diproseguire in ogni momento il tour come preferisce.

TOSCANA

TUSCANY WINE AND BIKE

S erralunga d’Alba e Castiglione Falletto sono due degliundici Comuni compresi nel disciplinare di produzione

del Barolo. Vigneti storici, grandi cru, aziende di grande pro-filo e vini super premiati rappresentano il biglietto da visita diquesti terroir. L’evento clou “I grandi terroir del Barolo”, idea-to da Go Wine e promosso con la Cantina Comunale diCastiglione Falletto e la Bottega del Vino di Serralunga d’Al-ba avrà luogo il 21 e 22 aprile: il programma prevede ilbanco d’assaggio, degustazioni di approfondimento, visite incantina, camminate nei vigneti attraverso i diversi terroir,abbinamenti enogastronomici nei ristoranti della zona. L’As-sociazione Bottega del Vino di Serralunga d’Alba nasce nel-l’omonimo paese della Langa del Barolo nel 1986, è un’atti-vità non commerciale che promuove i vini locali nel proprioambiente attraverso la vendita di prodotti tipici, l’attività diufficio informazioni ed eventi di carattere enogastronomicocome ad esempio Degustar per Vigne. Le aziende associatesono 37, per la maggior parte sono di Serralunga d’Alba. LaCantina Comunale di Castiglione Falletto sorge nel cuoredella zona di produzione del Barolo; la diversità di vinificazio-ne tra i vari produttori accentua ancora di più la particolaritàdei terroir di Castiglione Falletto, che danno al vino caratteri-stiche uniche.Le due botteghe ospiteranno,alla presenza dei produttori, ilbanco d’assaggio dei diversi cru di Barolo: un’occasioneunica per gli enoappassionati e per i curiosi che voglionoconoscere meglio le caratteristiche del Barolo e apprezzare l’unicità dei terroir del vitigno nebbiolo. Inoltre, le strutturericettive dei singoli paesi realizzeranno proposte mirate perl’occasione e per fornire un’accoglienza indimenticabile nellaLanga del Barolo. Go Wine promuove i tour in autopullmandalle città del Nord per quanti preferiscono scegliere questomezzo per raggiungere le sedi dell’evento, svolgere le degu-stazioni e vivere le suggestioni del luogo. Gli autopullmanpartono da Milano, Genova e Torino; l’escursione è giorna-liera, con partenza al mattino e rientro nelle città verso le 20.

CASTIGLIONE FALLETTO E SERRALUNGA D'ALBA

UNA PRIMAVERA AL GUSTODI BAROLO

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eventi gustosi

I l Festival della Cucina, ideato e promosso da Go Wine, ènato in Langa e Roero per valorizzare l’importante patri-

monio di chef stellati che caratterizza questo territorio. Unaconcentrazione straordinaria, accresciuta negli ultimi dueanni con altre cinque “nomination” che pone oggi il territo-rio di Alba, Langa e Roero come una delle grandi capitaliinternazionali della ristorazione d’eccellenza. Per quattro anniil Festival della Cucina ha promosso grandi incontri di autorea tavola con cene a quattro mani e con la presenza di chef dialtre regioni ospiti degli chef del territorio. Molti grandi nomiitaliani hanno nobilitato questo evento. Con l’edizione 2012il Festival della Cucina si rinnova e cambia il suo format.Lunedì 30 aprile dieci chef stellati di Langa e Roero, tuttiinsieme, fanno festa e incontrano il grande pubblico di gour-met e curiosi nel cuore della città di Alba per uno straordina-rio menù d’autore. Ogni chef si presenterà con un piatto edil pubblico potrà scegliere e degustare dell’antipasto al dolce.Tema di questo rinnovato format: i piatti della tradizione diLanga. Il grande menù d’autore del Festival della Cucina2012 consente al pubblico di degustare ciascun piatto alcosto di euro 10,00, con i tavoli per il convivio allestiti nellaPiazza Duomo. Ogni partecipante potrà liberamente sceglie-re i piatti del menu, fino ad esaurimento delle disponibilità,senza vincoli o limiti. Ovvero si può partecipare anche degu-stando uno o due piatti. Ai piatti potranno essere abbinati igrandi vini di Langa e Roero, attraverso una selezione coordi-nata con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Lan-ghe e Roero: saranno protagoniste le etichette partecipantialla edizione 2012 di Vinum.

LANGA E ROERO

FESTIVAL DELLA CUCINA

D ai pecorini agli erborinati, da quelli a pasta molle aquelli ultra-stagionati, da mangiare sul pane o per

concludere una cena d’autore: conoscere e saper abbinarei formaggi d’Italia non è semplice. In soccorso di tutti i foo-dies, ma anche dei semplici golosi che hanno voglia disaperne di più arriva ancora una volta la Città del gusto diNapoli con un ciclo di iniziative dal titolo “Formaggi, Gusto&…” che rende il formaggio protagonista assoluto didegustazioni, eventi, aperitivi inediti e pizza a tema pertutta la primavera.Cheese lab è un laboratorio di degustazione unico creatoin esclusiva per il pubblico di appassionati di Città del gustoNapoli. A cura dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatoridi Formaggi delegazione Napoli guidata dal MaestroAssaggiatore Salvatore Varrella saranno presentati, in col-laborazione con gli stessi produttori, i formaggi italiani sve-landone tecniche di produzione e aneddoti storici. Ognisessione prevede l’abbinamento combinato di formaggicon i vini selezionati dagli esperti del Gambero Rosso. Ilprimo Cheese Lab è previsto per il 12 Aprile e prevede 3turni di degustazioni della durata di 40/45 minuti. A mag-gio l’appuntamento è per mercoledì 23 con un tema esti-vo tutto da scoprire…Costo: 25 euro a persona. Necessaria la prenotazione.Happy cheese è l’approccio più easy all’universo dei for-maggi. Il 19 Aprile debutta l’appuntamento fisso del gio-vedì con Happy cheese (tutte le settimane fino a maggio).Un aperitivo serale dedicato al formaggio proposto in abbi-namento a vini d’autore e bollicine da degustare al WineBar della Città del gusto Napoli. Il rito più amato del fine-settimana si arricchisce di nuovi contenuti e diventa occa-sione per scoprire produzioni artigianali di grande qualità. Tutti i giovedì di aprile e maggio.Costo Calice di Vino e degustazione di 3 formaggi: 9 euroa persona.Info: Città del gusto: Via Coroglio, 104/E – Napoli - tel.081/19808900 - fax. 081/19808911 -www.gamberorosso.it

NAPOLI

FORMAGGI, GUSTO &…

I l comitato promotore costituito dall'Associazione deiComuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal Touring

Club Italiano e da Adiconsum, con il Patrocinio del Ministerodell'Ambiente, lancia la terza edizione della settimananazionale “Porta la Sporta” che si terrà dal 14 al 22 aprile.Scopo dell'iniziativa è diffondere la consapevolezza su qualisiano le conseguenze dei nostri stili di vita e di consumo sullostato attuale del pianeta e di fornire alternative più sostenibi-li facilmente adottabili. In ogni nostro gesto quotidiano pos-siamo fare molto per diminuire la pressione sulle risorse natu-rali, senza provare fastidio o fatica, anzi, traendone persinosoddisfazione! L'evento “Porta la Sporta” si propone di coin-volgere durante la settimana quanti più soggetti possibili apartecipare con iniziative che abbiano come obiettivo la pre-venzione e la riduzione degli imballaggi e di altri articoli usae getta che fanno crescere la nostra pattumiera aggravandoil consumo di risorse. A scelta, i partecipanti alla settimanapotranno promuovere nella loro comunità azioni come l'ado-zione della sporta così come di altre soluzioni che eliminino osostituiscano il monouso con soluzioni riutilizzabili o prodottiadatti all'uso multiplo. Vengono qui in aiuto le specifiche ini-ziative all'interno della campagna come Meno plastica pertutti, Mettila in rete e Sfida all'ultima sporta per scuole enegozi. L'invito a partecipare è rivolto a ogni tipologia diazienda e impresa, al settore del retail (alimentare e non),associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici diogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali e, ovviamente,cittadini tutti.Info e adesioni: www.portalasporta.it/index.htm

WWF, ITALIA NOSTRA, TCI, ADICONSUM

PORTA LA SPORTA

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eventi gustosi

Dal 21 al 23 aprile 2012 è programmata a Fermo l’edi-zione numero venti di Tipicità: Made in Marche Festi-

val, una manifestazione multitarget estesa su una superfi-cie di seimila metri quadrati. Un grande contenitore dieventi per conoscere tutti i sapori delle Marche, ma nonsolo! Nata come rassegna dei prodotti enogastronomicitipici, negli anni Tipicità si è evoluta ed oggi si proponecome vetrina “a tutto tondo” delle eccellenze marchigiane.Tante le novità dedicate a foodies, slow-trotters ed amantidel cosiddetto turismo esperienziale, per conoscere, nellospazio di un weekend, tutto il bello ed il buono delle Mar-che!In primo piano, naturalmente, le squisite specialità marchi-giane, con aree espositive destinate al BtoB ed il caratteri-stico Mercatino, per un consumatore esigente ed attento aisapori autentici! Marchetur è invece il percorso espositivodedicato al turismo che fa “dell’esperienza autentica diviaggio” la sua motivazione principale.Ma c’è di più! Tipicità propone al visitatore la MadeinMar-che Gallery, una suggestiva passerella delle prestigiose grif-fes di questa splendida regione, produzioni simbolo di unarealtà manifatturiera diffusa sul territorio e fruibile dal visi-tatore, grazie ad una ramificata rete di outlet aziendali.Le aree di animazione si caratterizzano per un ricchissimocartellone di iniziative: foodtainment per tutti i gusti, showe performances in compagnia di grandi chef e volti noti,ma anche confronti con le cucine di altre realtà italiane edeuropee.Speciali “pacchetti Tipicità” consentiranno di vivere appie-no una tre giorni all’insegna del buon gusto. In tutti i sensie per tutti i sensi! (www.tipicita.it).

FERMO

VENTI… DI TIPICITÀ

Il 28 e 29 aprile Trevi sarà ancora una volta protagonista del“picnic più famoso d’Italia” con una rassegna dedicata all’o-

lio, alla natura, al buon cibo, all’arte, alla musica e allo spet-tacolare territorio umbro. Novità dell’edizione 2012 di “Pic eNic a Trevi” sarà la location dell’evento: la collina di ulivi difronte a Trevi attraversata dal sentiero dell’acquedotto roma-no e disseminata di piccole ed antiche case di campagna.Uno spettacolo per la vista, per lo spirito e per il palato chequest’anno sarà allietato da “alta cucina pret à manger tradue fette di pane” da gustare durante l’intero orario del picnic ossia dalle 13.00 alle 17.30 del 28 e del 29 aprile. Lo spor-tino per il pic-nic, è una borsa contenitore che all’occorrenzasi trasforma in tovaglia, che porterete con voi nelle tre areeristoro disseminate lungo la collina olivata. Nell’uliveto saran-no infatti distribuiti “panini d’autore” grazie allo chef Stefa-no Marconi, che unirà ingredienti semplici del territorio maeccellenti per panini a cui si abbineranno come di consuetoassaggi di pane e olio. E proprio sul percorso del pic nic tra le13.30 e le 17.30 ci saranno degustazioni Guidate di OlioExtra Vergine di Oliva Dop Umbria a cura della Strada dell’O-lio Dop Umbria in collaborazione con Consorzio di Tutela DopUmbria. La manifestazione prenderà il via alle 9.00 di sabatomattina con l’ormai consueto appuntamento in piazza Gari-baldi dedicato al “Farmer‘s Market”: esposizione e venditadei prodotti orticoli, di prodotti Biologici e di Olio Extravergi-ne di Oliva Dop Umbria, cui si affiancherà il consueto Merca-to dell’antiquariato e del riciclo. A partire dalle ore 10.00 saràpossibile partecipare a trekking naturalistici e a lezioni di semi-na e zappatura (a cura dell’ Ass. Produttori di Sedano nero diTrevi), mentre dalle ore 10.30 la Coldiretti terrà incontri dedi-cati alla Fattoria didattica per imparare a costruire gli spaven-tapasseri. Non mancheranno visite guidate alla città (ore11.00), concerti (ore 15.00 – Anfiteatro della Collina; ore18.00 Ninfeo di Villa Fabri); passeggiate alla scoperta delleerbe della collina (ore 16.30) e verso luoghi del silenzio (ore16.30 – verso la Chiesa di Santa Caterina con Frate Nicola).Sabato sera, invece un trekking sotto alle stelle con merendaal sacco fino al pozzo di mezzanotte. Anche domenica 29 aprile il programma prevede le medesi-me attività con l’aggiunta alle ore 11.30 nella corte di VillaFabri di uno spettacolo per bambini a cura di Novamont“Volevo vivere in un mondo di plastica” e alle ore 16.30 sullacollina olivata di un mini corso dimostrativo di nordic walking. Per i due giorni dell’evento i ristoranti di Trevi aderenti all’ini-ziativa proporranno “Menu a km 0” realizzati con i soli pro-dotti del territorio.Info: www.picnicatrevi.it - Tel: 0742 332269

TREVI

IL PIC NIC TORNA IN COLLINA

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eventi gustosi

L a cucina italiana con le sue specialità sarà ancora una voltala protagonista di “De Gustibus – Piaceri della tavola e

della vita all'aria aperta”, nel maestoso scenario di VillaMalenchini a Carignano (PR), durante il weekend del 5 edel 6 maggio 2012. La villa, generalmente chiusa al pubbli-co, è stata tra le location della recente fiction Rai "La Certo-sa di Parma" e sarà visitabile integralmente solo in queste duedate: saranno aperti anche i saloni arredati con preziosioggetti di antiquariato appartenenti alla nobile famigliaMalenchini. Nei viali principali del Giardino il Mercatino dellaQualità e dell’Eccellenza proporrà una sfilata di stand e suiprati del parco ci si potrà comodamente sedere per un ele-gante pic-nic. E' qui che i visitatori si troveranno immersi neibrillanti colori primaverili con i loro cesti colmi di prodottiaccuratamente scelti per un rilassante déjeuner sur l'herbe.Due giornate interamente dedicate alle nostre migliori tradi-zioni: la buona tavola e il piacere della vita. Accanto alle colo-rate bancarelle della mostra-mercato en plein air anche l’ar-redo-giardino e la vita all’aria aperta. Un appuntamento chesa coniugare la professionalità del percorso espositivo con labellezza della natura. Quello che rende ancora più unica que-sta esperienza è il poter fruire, in un incredibile paesaggio, ditutti i comfort derivanti da un’attenta organizzazione. Ai visi-tatori non rimarrà che trascorrere una splendida giornata trarelax e cultura!Info: Comunicazione Integrata: Strada Cavour, 15 - 43100Parma - Tel. 0521.506604 - www.degustibus.parma.it

CARIGNANO (PR)

DE GUSTIBUS

A pochi chilometri da Faenza (RA), in una suggestiva loca-lità chiamata Castel Raniero immersa nel verde fra le col-

line e la campagna, dal 1999 prende vita un originale e quan-to mai importante appuntamento musicale: La musica nelleAie – Castel Raniero Folk Festival. Musicale ma non solo.Infatti, l’evento rappresenta un momento di partecipazione,scambio, incontro e dialogo fra musicisti provenienti da tuttaItalia e un pubblico eterogeneo che sulle note del folk scopreanche il territorio, il suo ambiente, il cibo e il vino.Il Festival si articola per tre giornate,11-12-13 maggio, elungo un percorso panoramico ad anello di circa 5 km (dacompiere a piedi o in bicicletta), facendo tappa lungo le stra-de, nei cortili e nelle aie delle case, all’ombra di un grandealbero o sotto il caldo sole primaverile per ascoltare una mol-titudine di piccoli e grandi concerti. Concerti, ovviamente, dimusica folk, tradizionale o moderno, nella sua accezione piùampia.L’atmosfera che si crea è davvero unica: dalla sensazione dellafesta rurale in un’aia tra balli e vino, alla meravigliosa dimen-sione solitaria della musica che riecheggia tra i vigneti e icampi di grano. Il calendario dettagliato è ancora in via di definizione. Prestoon line sul sito www.musicanelleaie.it <http://www.musica-nelleaie.it/> Oltre ai concerti nei tre giorni del Festival sono previste visiteculturali e naturalistiche alle ville e ai boschetti di CastelRaniero, mostre, stage, mercatini di prodotti tipici e ovvia-mente lo stand gastronomico pronto a soddisfare tutti quelliche vorranno passare un fine settimana molto speciale.Info: tel. 348 3542289 - www.musicanelleaie.it

FAENZA (RA)

LA MUSICA NELLE AIEI l comune di Brisighella (RA) può vantare numerosi pro-

dotti tipici, vere e proprie eccellenze a livello nazionale.Sicuramente il più famoso e rinomato di tali prodotti è l’o-lio extra vergine d’oliva, ma merita una menzione di tuttorispetto anche il piccolo Carciofo Moretto. Il Morettopotrebbe essere definito “autoctono dell’autoctono”,infatti quello vero si trova solamente nel comune di Brisi-ghella e, ancor più con precisione, soprattutto nei tipicicalanchi gessosi con una buona esposizione al sole. In taliluoghi riesce a raggiunge le massime espressioni organo-lettiche, che ne fanno un prodotto inimitabile e dal saporeautentico e inconfondibile.Per celebrare questo prodotto nel mese di maggio prendevita la “Sagra del Carciofo Moretto”, in programma nelledomeniche 6 e 13.Il carciofo non è altro che il bocciolo dell’infiorescenza chesi raccoglie immaturo, cioè prima che sbocci, fine aprile emaggio. Il “Moretto” è una varietà rustica, sulla quale nonsono stati fatti interventi genetici e ciò ha consentito dimantenere inalterate nel tempo le caratteristiche e gliaromi originari, diversamente da altre varietà largamentecoltivate nel bacino del Mediterraneo. La pianta del“Moretto” si presenta come un cespuglio che può rag-giungere un’altezza di 150 centimetri, il fusto è eretto congetti basali chiamati “carducci” che vengono usati per lariproduzione. Le foglie, verdi-grigiastre, sono grandi e spi-nose, pendenti all’infuori. Il suo sapore è leggermenteamaro, fresco, appetitoso. Il “Moretto” si mangia crudo eleggermente lessato, condito con sale e olio, preferibil-mente con il rinomato “Brisighello”, col quale si sposamolto bene in quanto i due prodotti hanno una base aro-matica comune. Per informazioni: Ufficio Informazioni Turistiche Brisighellatel. 0546 81166 - www.terredifaenza.it

BRISIGHELLA

IL CARCIOFO MORETTO

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eventi gustosi

F riburgo si trova nella regione Baden, zona vitivinicolapiù a sud in Germania, ai bordi della Foresta Nera, ed è

tra le città universitarie più antiche del paese. È raggiungi-bile in poche ore di treno da Milano, o da Francoforte conil treno ad alta velocità via Stoccarda, proseguendo con lalinea ferroviaria della Foresta Nera che regala bellissimi pae-saggi tra colline e caratteristici paesini. Una giornata tipo aFriburgo dovrebbe includere una visita al mercato settima-nale che offre prodotti di fattoria e artigianato locale,seguita da un bicchiere di vino nella cantina "WeinhausAlte Wache" che si affaccia sulla colorata piazza del mer-cato. Nell'ambito della produzione biologica meritano unamenzione i vini della cantina Landmann. La tradizionalefesta del vino avrà luogo dal 5 al 10 luglio, periodo parti-colarmente piacevole per una visita a Friburgo. Dal 9 all'11novembre si terrà invece "Plaza Culinaria", la fiera dellagastronomia locale che coinvolge anche le città partner diFriburgo.Coblenza è da sempre tappa obbligata per gli amanti delvino. Si trova, infatti, tra due delle più famose regioni tede-sche del vino: quelle di Reno e Mosella, proprio alla con-fluenza dei due fiumi. Nell'antica e imponente fortezza diEhrenbreitstein, che guarda la città dall'alto, una nuovacantina offre vini della regione e raccoglie duemila anni distoria di produzione del vino in Renania Palatinato. Nelcentro storico di Coblenza si può gustare il noto frizzantedi casa Deinhard, e a breve distanza si trova un'altra canti-na molto speciale: "Gerhards Genussgesellschaft".Nel cuore della Renania, ad appena un'ora di distanza daFrancoforte, si trova Magonza, unica rappresentante tede-sca di un network mondiale di città del vino cui deve il tito-lo di "Great Wine Capital". Un sabato pomeriggio al mer-cato del vino sulla piazza del duomo a Magonza è un'e-sperienza da provare. I fattori locali hanno un'offertavastissima di prodotti regionali e stagionali da assaggiareanche sul momento in un'atmosfera calorosa e rilassatacome gli abitanti di Magonza. I giorni della festa del vino(dal 23 al 26 agosto e dal 30 agosto al 2 settembre)sono un'ottima occasione per conoscere la città passeg-giando tra gli stand e gustando prodotti locali. Segnaliamo:la "Riesling lounge" della nuova casa di produzione "Hof-gut Laubenheimer Hoehe" in collaborazione con l'Istitutotedesco del vino, dove si può acquistare Riesling di tutte letredici regioni tedesche del vino. E "Zum Beichtstuhl" (ilconfessionale), una tappa particolarmente piacevole.Nota per la sue origini romane, situata vicino alle rive ripi-de della Mosella dove i Romani misero le loro prime radicitedesche, Treviri e il suo territorio vitivinicolo sono i piùantichi della Germania. Negli edifici della cantina "Verei-nigte Hospitien" sono ancora visibili le mura dei magazzinidi epoca romana. La cantina "Bischoefliche Weingueter"ha una parte sotterranea che scende fino a 1.6 chilometrie si snoda sotto il centro di Treviri; quando si cammina incittà ci si trova, senza rendersene conto, a pochissima

distanza dalle cantine. Il "Bar Weinsinnig" dispone diun'ampia carta dei vini della regione e la lista dei vini offer-ti varia ogni giorno.L'elegante e tranquilla città termale di Wiesbaden ad ago-sto viene animata dallo spumeggiante Rheingau Festival,dedicato ai vini della regione. Conosciuta per lo storicocasinò, i bellissimi edifici termali e hotel, per le strade ele-ganti e le rinomate gallerie d'antiquariato, Wiesbaden èanche un ottimo punto di partenza per esplorare la regio-ne vitivinicola Rheingau e visitare, per esempio, la cantinadi stato dell'Assia che ha sede a Eberbach, nell'anticomonastero cistercense cui si deve la produzione del vinogià a partire dal XII secolo, oppure la casa di produzioneHenkell per una degustazione del noto spumante. Dall'altro lato di Francoforte si trova Würzburg, città delBarocco nel cuore della Franconia, regione vitivinicola doveil vino viene imbottigliato nella caratteristica bottiglia pan-ciuta "Bocksbeutel". I vini della Franconia sono ottimi e ilposto ideale per una degustazione è la Residenza di Würz-burg, la cui cantina ha recentemente vinto un premio diarchitettura per la qualità della sua ristrutturazione. Unaltro suggerimento per chi apprezzi cultura del vino earchitettura è l'originale cantina "Weingut am Stein".

SAGRE E CANTINE, IN SEI CITTÀ STORICHE TEDESCHE

Già gli antichi romani avevano intuito quanto il clima e i terreni della Germaniafossero adatti alla viticoltura. Più di duemila anni fa avviarono la coltivazione diun territorio che oggi conta 100.000 ettari di produzione e caratterizza intereregioni dove paesini fiabeschi sbucano tra anse di fiume, filari e antichi castelli

Friburgo

Coblenza

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Bil buongustaio

Se c’è una cosa che colpisce arrivan-do alla Credenza di San MaurizioCanavese è la sensazione di sentirsi

a casa. Già il nome, la Credenza, evocaqualcosa di familiare e basta entrare nellocale, elegante e semplice allo stessotempo, sedersi al tavolo ad ascoltare Gio-vanni che racconta il menù, per percepi-re tutto il calore che Igor, in cucina,mette in piatti. In questo ristorante a due passi da Tori-no tradizione fa rima con fantasia etutto, dall’arredamento del locale ai piat-ti del menù, rispecchia questa doppiaanima. Due sono le anime del ristorante,Giovanni Grasso e Igor Macchia, duementi all’unisono che lavorano in armo-nia.Il viaggio culinario de La Credenza partedal territorio, dal Piemonte, con i suoiprodotti tipici - riso, formaggi, tartufo,carni – per giungere, attraverso i ricordidi tanti viaggi, sulle tracce di Marco Polo,fino al lontano Oriente, dove soprattuttoIgor è ormai di casa. “Una cucina fusion, non confusion”,

come Giovanni ama definirla. Nei piatti,negli abbinamenti mai scontati del menùtradizione e innovazione convivono inuna cucina personale e innovativa cheaffascina e stupisce e che già nel 2006 haottenuto il riconoscimento della primastella Michelin. La cucina de La Credenza è fatta di stu-dio, confronto, sperimentazione, ricercae tanta passione. In oltre vent’anni dilavoro il ristorante si è distinto per la suadinamicità e la sua voglia di sperimenta-re, di guardare sempre al futuro, diproiettarsi lontano ma con i piedi benpiantati sul territorio. Tutto ha inizio nel1991, quando Giovanni apre il suo loca-le, La Credenza, nel segno della convivia-lità. Da allora, anno dopo anno, anchecon l’arrivo di Igor nella società nel 2000,la famiglia è cresciuta e oggi uno deipunti di forza del locale è proprio lo

staff, capace ed affiatato, una vera e pro-pria squadra, una famiglia appunto. Gio-vanni, in sala, ad accogliere gli ospiti.Franca, sua moglie, esperta sommellier,nella fornitissima cantina che oggi vantaun migliaio di etichette nazionali edinternazionali. Igor, in cucina a creare esperimentare insieme “ai suoi ragazzi”,Chiara e Ivan.Il locale e il suo arredamento rispecchia-no in pieno i valori de La Credenza.Seguendo Giovanni in un piccolo giroguidato ti accorgi come il locale sia cre-

sciuto pian piano, come una casa, attor-no a quelle quattro mura, senza maidimenticare da dove si è partiti. La sala piccola, elegante e moderna neisuoi dettagli firmati dallo scultore ElioGaris, la sala principale, quella dei primianni, e il giardino, una pennellata diverde attraverso le grandi vetrate, dovesorseggiare un calice di vino aspettandola cena. Questo piccolo gioiello culinario, a duepassi da Torino, brilla di una luce parti-colare.

La Credenza le mille anime di una cucina

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GiG 39

La Credenza: Via Cavour, 22 - San Maurizio Canavese, 10077 (Torino) - Tel. 011.9278014 - www.ristorantelacredenza.it

Prezzo medio: 80/90 euro

Calamaro cotto a bassa temperatura,cozze, gamberi rossi, salsa allo zenzero ementa

Procedimento per la preparazione del calamaro:pulire un calamaro grande togliendo anche la pelle. Dividere il corpodai tentacoli e raccogliere il tutto in due sacchetti per cottura sotto-vuoto. Cuocere a bassa temperatura a 65°C per 20 minuti. Raffred-dare in abbattitore. Tagliare il calamaro nelle dimensioni volute.Porzionare i calamari in sacchetti sottovuoto singoli. Conservare infrigorifero sino al momento dell’utilizzo.Ingredienti per i pomodori confit:4 kg. pomodori freschi - 2,5 lt. olio di oliva di buona qualita’300 gr. scalogno tagliato in julienne - 40 gr. foglie di timo freschePepe - 2 nr. limoni freschiProcedimento per la preparazione dei pomodori: sbollentare i pomodori, pelarli e tagliarli in quarti, asciugare con unpanno pulito, raccogliere in una bacinella capiente, quindi condirecon il pepe, lo scalogno ed il timo. Ricoprire una teglia da forno coni pomodori, coprire con l’olio di oliva, quindi cuocere in forno a110°C per 2 ore, coprendo la preparazione con carta da forno. Sco-lare i pomodori e lasciarli raffreddare su una griglia da pasticceria.Quando saranno freddi, tritarli al coltello, raccogliere la polpa inuna bacinella, condire con sale, pepe ed una grattugiata di scorza dilimone giallo. Conservare per la preparazione del piatto.Ingredienti per la preparazione delle cozze:600 gr. cozze fresche - 10 gr. aneto fresco - 20 gr. olio extravergine diolivaProcedimento per la preparazione delle cozze:raccogliere tutti gli ingredienti in un sacchetto per cottura sottovuo-to, quindi condizionare al 20%. Cuocere in forno a vapore a 100°Cper 6 minuti. Raffreddare, quindi sgusciare le cozze. Conservare lecozze sottovuoto immerse nel liquido di cottura.Ingredienti per la salsa allo zenzero e menta:200 gr. zenzero fresco - 200 gr. acqua fredda - 50 gr. succo di limone10 gr. zucchero - 15 gr. sale - Gomma xantana - Scorze di limone grat-tugiato - Menta tritataProcedimento per la salsa allo zenzero:tagliare lo zenzero a fette non troppo spesse, quindi tostarlo in unapentola antiaderente molto calda.Raccogliere lo zenzero in una pentola delle dimensioni appropriate,quindi aggiungere acqua fredda e portare ad ebollizione, lasciar sob-bollire per ca. 20 minuti quindi lasciare in infusione per 4 ore, pas-sare allo chinoise e raffreddare in abbattitore.Aggiungere il succo di limone, condire con la menta, la scorza dilimone, il sale e lo zucchero. Legare con la gomma xantana calco-lando 1 gr. di prodotto ogni 100 gr. di liquido. Conservare per la pre-parazione del piatto.Ingredienti per la preparazione del piatto:calamari cotti a bassa temperatura - cozze cotte - pomodoro confit -brunoise di olive - germogli aromatici - nero di seppia - gamberi rossi salsa allo zenzero - olio extravergine di olivaProcedimento per la preparazione del piatto:Rigenerare il calamaro, le cozze ed i gamberi in acqua calda a 65°C.Impiattare il calamaro, quindi decorarlo con tutti gli ingredienti, lasalsa e l’olio. Spennellare un lato del piatto con il nero di seppia,quindi aggiungere il tentacolo.

Agnolotti del plin serviti nel tovagliolo

Ingredienti per il ripieno degli agnolotti:200 gr. polpa di bue - 100 gr. Salsiccia fresca - 100 gr. Carne dimaiale - 50 gr. Riso bollito - 100 gr. Spinaci bolliti - 2 nr. Uova inte-re - Olio di oliva - 200 gr. Verdure miste (carote, sedano, cipolle,porri) - Rosmarino e salvia - Brodo di pollo - Sale - Pepe - Parmi-giano grattugiato - Vino rosso - Noce moscata Procedimento per la preparazione degli agnolotti:scaldare l’olio di oliva in una pentola. Aggiungere le verdure e leerbe. Rosolare per ca. 5 minuti, quindi aggiungere la carne e conti-nuare a rosolare a fuoco vivo. Salare e pepare, quindi sfumare conil vino rosso. Portare a cottura aggiungendo il brodo di pollo senecessario. Raffreddare la preparazione, quindi passare al tritacarneaggiungendo gli spinaci ed il riso bollito. Condire con le uova, ilparmigiano, la noce moscata ed eventualmente sale e pepe.Utilizzare questo ripieno per la preparazione degli agnolotti.Ingredienti per la preparazione del piatto:Agnolotti - Olio di nocciola - Parmigiano grattugiatoProcedimento per la preparazione del piatto:cuocere gli agnolotti in acqua bollente salata, scolarli e condirli conl’olio di nocciola freddo. Impiattare in un piatto con un tovagliolospolverando con il grana padano grattugiato.

il buongustaio

UN PAIO DI RICETTE

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Rrecensioni

40 GiG

FORMAGGI, I MIGLIORI D'ITALIA 2012

LA CUCINA RITROVATA

N el panorama delle produzioni agroa-limentari mancava una guida sui for-

maggi eppure la nostra produzione èricca di tradizioni locali articolata in alme-no 4 tipologie di latte. A colmare questalacuna ha pensato il Gambero Rosso conla prima edizione della nuova Guida suiformaggi italiani. La Città del Gusto haaccolto, nella sua sede di Roma, miglioriproduttori italiani di formaggio, in occa-sione della presentazione della prima edi-zione della guida 'Formaggi, i migliori d'I-talia 2012', a cura di Alberto Marcomini eCostantino Cipolla e il supporto editoria-le di Mara Nocilla, con la recensione di220 aziende, piu' della meta' del Sud, e316 formaggi. Novità assoluta nel campo editoriale, unaguida che non è un elenco di formaggi,ma un racconto reale e attuale della pro-duzione casearia italiana: dalle cooperati-ve alle industrie fino alle piccole fattorieartigianali. Si tratta di aziende selezionatee premiate per la loro qualità e dedizionenel mantenere sempre un'altissima qua-lità.Una pubblicazione mai realizzata prima,un unicum in Italia e nel mondo. Unaguida che valuta i vari prodotti caseari perassaggio diretto, assegnando "spicchi di

cacio" - da uno a tre, più i premi speciali- secondo il grado di piacevolezza. Regio-ne per regione, azienda per azienda, leanalisi organolettiche dei singoli prodotti,le indicazioni di lavorazione, stagionalitàe tipo di latte, gli abbinamenti ideali.Tutto corredato dai "luoghi del formag-gio": i ristoranti con le selezioni più inte-ressanti e i migliori negozi dove acqui-starli.La classifica dei formaggi premiati, vedein testa il Piemonte con ben 17 prodottipremiati, seguito dalla Lombardia con 12,dalla Basilicata con 11 e dalla Puglia con9.Premio speciale per 17 formaggi definiti“fuoriclasse”, identificati con il simbolodei 3 spicchi di cacio su un tagliere, pro-dotti che fra tutti si sono distinti perbontà, equilibrio ed eleganza. Tra questiprimeggia la regione Emilia Romagna con3 premiati, seguita dalla Basilicata e dallaCampania.Nella Guida viene inoltre spie-gato come assaporare al meglio il for-maggio: dalla presentazione, alla degu-stazione, dalla conservazione agli abbina-menti con il pane e con il vino.''Abbiamo colmato una lacuna. Questapubblicazione rappresenta un unicum, unnumero primo non solo in Italia ma ancheall'estero'' ha detto il presidente di Gam-

bero Rosso PaoloCuccia, nel sotto-lineare che lanuova guidanasce con ''l'o-biettivo di faremergere le pro-fessionalita' delsettore per far sìche la qualità siariconosciuta, epagata al prezzogiusto. Dopo averdedicato unaguida ai vini, airistoranti, agli oli,ai bar, alle pastic-cerie non poteva mancare una guidadedicata ai formaggi. Ancora una volta ilGambero Rosso è accanto ai maggioriproduttori delle eccellenze enograstro-nomiche del nostro paese. Un viaggioattraverso gli angoli più nascosti dellapenisola che ha sfidato ostacoli e diffi-coltà per arrivare al giudizio finale attra-verso gradini successivi di degustazione .un argomento affrontato con passione espirito di ricerca con l’obiettivo di produr-re cultura intorno a un settore chiave del-l’enogastronomia italiana”..

Antonella Fiorito

I l libro è in vendita nelle migliori libre-rie italiane dal 23 gennaio e racconta

80 piatti "dimenticati" della nostracucina che i "mangioni"hanno ritrovatoin altrettanti ristoranti e trattorie italiani.E' il primo libro scritto dai recensori deilmangione.it, a cura di Andrea Guolo,poliedrico giornalista, autore teatrale,organizzatore e comunicatore di grandieventi.Il "cappone in vescica" a Mantova e la"sbira" a Genova, il "risotto con lesecoe" a Venezia e le "cee finte" aLivorno. E poi ancora il "cervello al car-toccio" in Umbria, i "cecamariti" inPuglia, la "cicciata ciceralese" in Cam-pania e i "busiati al rungo" in Sicilia. E'uno spaccato sorprendente di piatti chealcuni eroici ristoratori, incuranti dellemode e della banalizzazione dei consu-mi, continuano a proporre. Il tutto èscritto in stile mangionesco, senza trop-pe velleità accademiche e con la vogliadi comunicare "dal basso" ciò che acca-de nella nostra ristorazione.

Giovedì 26 gennaio, presso l'osteria"Alla Certosa" di Mis di Sospirolo (Bel-luno), c'è stata la prima presentazione 2012,dopo il successo dell'anteprima del 17dicembre 2011 a San Giacomo delleSegnate (Mantova). Protagonista dellaserata: le tripe da ort, piatto identitariodella montagna feltrina, uno degli 80raccolti e recensiti nel volume.Hanno seguito poi:- Venerdì 27 gennaio, a San Biagio diCallalta (Tv), trattoria Da Procida: la fon-gadina co tanto, tanto tocio.- Sabato 28 gennaio, a Sambruson diDolo (Ve), villa Ca' Zane Martin: il risot-to con le secoe (trattoria Da Paeto) e ilsavor de gamberi (trattoria La Ragnate-la), più una terza sorpresa... - Sabato 11 febbraio, presso il ristoran-te Dodici Apostoli di Verona, si è tenu-ta una presentazione dedicata al piatto"dimenticato" della cucina scaligera,contenuto nel volume, e la cui memoriaviene conservata "con gusto" da Gior-

gio Gioco, dal figlio Antonio e dallostaff del ristorante: il risotto alla sbirra-glia.

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