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Metagenics Italia srl | [email protected] | +32(0)59/80.58.24 | www.metagenics.eu Le informazioni fornite in questa pubblicazione sono indirizzate esplicitamente a lettori che si occupano di nutrizione e salute a livello professionale. L’editore e gli autori dichiarano che questa pubblicazione è stata redatta meticolosamente ed in base alle più attuali conoscenze in loro possesso. Tuttavia non sono responsabili della completezza o dei potenziali errori di questa pubblicazione. L’editore e gli autori non accetteranno responsabilità per danni, di ogni genere, risultanti da azioni e/o decisioni basate sul contenuto di questa pubblicazione. Coadiuvante per le problematiche legate alla menopausa DESCRIZIONE SINTETICA Durante il periodo detto "di transizione", molte donne subiscono i disagi connessi alla menopausa. I fitoestrogeni possono rappresentare un'alternativa naturale durante la menopausa. I fitoestrogeni, presenti in alcune piante, sono in grado di imitare l'azione degli estrogeni naturali [1,2]. Gli effetti estrogenici del luppolo sulle raccoglitrici di luppolo sono noti da molto tempo. Le turbe mestruali erano frequenti, il che indica l'effetto endocrino del luppolo. Nel 1999 è stato dimostrato che il luppolo contiene un fitoestrogeno molto potente, ossia la 8-prenilnaringenina, detta anche opeina [1-3]. Il confronto con altri fitoestrogeni ha dimostrato che la 8- prenilnaringenina è il fitoestrogeno più potente attualmente noto. L'attività estrogena è superiore a quella del cumesterolo (trifoglio rosso) e persino più elevata di quella della genisteina e della daidzeina (soia). La 8-prenilnaringenina ha un'attività estrogenica da 50 a 100 volte più elevata di quella degli isoflavoni di soia. La considerevole affinità della 8-prenilnaringenina verso i recettori estrogenici si può spiegare con la notevole somiglianza con la struttura dell'estradiolo. Non solo la distanza tra i 2 gruppi ossidrilici per il legame recettore è identica, ma anche il gruppo prenile apolare aumenta l'interazione con il recettore grazie ad un'interazione idrofoba [3 - 5]. La differenza di affinità per il recettore di estrogeni spiega inoltre la differenza di dosaggio nel caso della 8-prenilnaringenina: tipicamente da 100 a 200 mcg per la 8-PN vs. 40 mg per gli isoflavoni di soia. Inoltre, si deve sottolineare che gli isoflavoni di soia sono presenti in natura sotto forma di glicoside. La differenza di attività tra il luppolo e la soia si posiziona a livello dell'affinità con i diversi tipi di recettori di estrogeni. Si può quindi affermare che i fitoestrogeni di soia e di luppolo si completano a livello del legame al recettore. Riassumendo, è soprattutto la 8- prenilnaringenina che è selettiva per il RE alfa, mentre la genisteina e la daidzeina lo sono principalmente per il RE beta. I recettori alfa si trovano soprattutto in seno, fegato, utero, mentre i recettori beta nei vasi sanguigni, ossa, polmoni e sistema urogenitale. Questo spiega perché gli isoflavoni di soia sono noti per il loro effetto protettivo a livello delle ossa e del sistema cardiovascolare. Gli effetti degli isoflavoni di soia, che sono stati analizzati minuziosamente, costituiscono l'argomento di oltre 2000 pubblicazioni. Gli effetti sulle ossa e il sistema cardiovascolare sono quelli più favorevoli [6]. Gli effetti estrogenici della 8-prenilnaringenina sono noti da molto tempo in maniera aneddotica: ad esempio le turbe mestruali delle raccoglitrici di luppolo, senza che l'effetto possa essere attribuito a componenti specifiche della pianta. Fino al momento dei lavori svolti da Milligan e Dekeukeleire l'estratto di

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Metagenics Italia srl | [email protected] | +32(0)59/80.58.24 | www.metagenics.eu Le informazioni fornite in questa pubblicazione sono indirizzate esplicitamente a lettori che si occupano di nutrizione e salute a livello professionale. L’editore e gli autori dichiarano che questa pubblicazione è stata redatta meticolosamente ed in base alle più attuali conoscenze in loro possesso. Tuttavia non sono responsabili della completezza o dei potenziali errori di questa pubblicazione. L’editore e gli autori non accetteranno responsabilità per danni, di ogni genere, risultanti da azioni e/o decisioni basate sul contenuto di questa pubblicazione.

Coadiuvante per le problematiche legate alla menopausa DESCRIZIONE SINTETICA Durante il periodo detto "di transizione", molte donne subiscono i disagi connessi alla menopausa. I fitoestrogeni possono rappresentare un'alternativa naturale durante la menopausa. I fitoestrogeni, presenti in alcune piante, sono in grado di imitare l'azione degli estrogeni naturali [1,2]. Gli effetti estrogenici del luppolo sulle raccoglitrici di luppolo sono noti da molto tempo. Le turbe mestruali erano frequenti, il che indica l'effetto endocrino del luppolo. Nel 1999 è stato dimostrato che il luppolo contiene un fitoestrogeno molto potente, ossia la 8-prenilnaringenina, detta anche opeina [1-3]. Il confronto con altri fitoestrogeni ha dimostrato che la 8-prenilnaringenina è il fitoestrogeno più potente attualmente noto. L'attività estrogena è superiore a quella del cumesterolo (trifoglio rosso) e persino più elevata di quella della genisteina e della daidzeina (soia). La 8-prenilnaringenina ha un'attività estrogenica da 50 a 100 volte più elevata di quella degli isoflavoni di soia. La considerevole affinità della 8-prenilnaringenina verso i recettori estrogenici si può spiegare con la notevole somiglianza con la struttura dell'estradiolo. Non solo la distanza tra i 2 gruppi ossidrilici per il legame recettore è identica, ma anche il gruppo prenile apolare aumenta l'interazione con il recettore grazie ad un'interazione idrofoba [3 - 5]. La differenza di affinità per il recettore di estrogeni spiega inoltre la differenza di dosaggio nel caso della 8-prenilnaringenina: tipicamente da 100 a 200 mcg per la 8-PN vs. 40 mg per gli isoflavoni di soia. Inoltre, si deve sottolineare che gli isoflavoni di soia sono presenti in natura sotto forma di glicoside. La differenza di attività tra il luppolo e la soia si posiziona a livello dell'affinità con i diversi tipi di recettori di estrogeni. Si può quindi affermare che i fitoestrogeni di soia e di luppolo si completano a livello del legame al recettore. Riassumendo, è soprattutto la 8-prenilnaringenina che è selettiva per il RE alfa, mentre la genisteina e la daidzeina lo sono principalmente per il RE beta. I recettori alfa si trovano soprattutto in seno, fegato, utero, mentre i recettori beta nei vasi sanguigni, ossa, polmoni e sistema urogenitale. Questo spiega perché gli isoflavoni di soia sono noti per il loro effetto protettivo a livello delle ossa e del sistema cardiovascolare. Gli effetti degli isoflavoni di soia, che sono stati analizzati minuziosamente, costituiscono l'argomento di oltre 2000 pubblicazioni. Gli effetti sulle ossa e il sistema cardiovascolare sono quelli più favorevoli [6]. Gli effetti estrogenici della 8-prenilnaringenina sono noti da molto tempo in maniera aneddotica: ad esempio le turbe mestruali delle raccoglitrici di luppolo, senza che l'effetto possa essere attribuito a componenti specifiche della pianta. Fino al momento dei lavori svolti da Milligan e Dekeukeleire l'estratto di

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Metagenics Italia srl | [email protected] | +32(0)59/80.58.24 | www.metagenics.eu Le informazioni fornite in questa pubblicazione sono indirizzate esplicitamente a lettori che si occupano di nutrizione e salute a livello professionale. L’editore e gli autori dichiarano che questa pubblicazione è stata redatta meticolosamente ed in base alle più attuali conoscenze in loro possesso. Tuttavia non sono responsabili della completezza o dei potenziali errori di questa pubblicazione. L’editore e gli autori non accetteranno responsabilità per danni, di ogni genere, risultanti da azioni e/o decisioni basate sul contenuto di questa pubblicazione.

luppolo era stato testato una sola volta in merito alla sua attività estrogenica in uno studio clinico [6, 7]. Anche Metagenics ha effettuato propri studi clinici. I risultati del primo studio clinico sono stati pubblicati in Maturitas a fine 2005. La pubblicazione descrive il primo studio osservativo, in doppio cieco contro placebo, che utilizza un estratto di luppolo standardizzato a 8-PN. I risultati ottenuti in questo studio hanno dimostrato che la somministrazione a donne in post-menopausa di un estratto di luppolo standardizzato a 8-PN (dose: 100 μg di 8- PN/giorno) per un periodo compreso tra 6 e 12 settimane dava luogo a una diminuzione dei disagi connessi alla menopausa [8]. A questo studio ha fatto seguito un secondo studio clinico sotto la direzione del Prof. Erkkola. Si trattava di uno studio randomizzato in doppio cieco contro placebo con design cross-over. Il primo gruppo ha ricevuto inizialmente per 2 mesi un estratto di luppolo (100 μg di 8-PN), seguito da 2 mesi di placebo, mentre per l'altro gruppo si è proceduto in modo inverso. I criteri di valutazione erano quelli dell'indice di "Kupperman", "Visual Analogue Scale" e "Menopause Rating Scale". I risultati di questo studio hanno confermato i risultati dello studio precedente. Le pazienti che avevano ricevuto inizialmente l'estratto di luppolo presentavano nel periodo di placebo successivo un netto aggravamento del loro tipo di disagio [9]. In conclusione, una terapia con estratto di luppolo ha soprattutto un effetto a livello di vampate di calore (numero e intensità) e sulla sudorazione notturna. La sicurezza dell'integratore alimentare MenoHop è garantita sulla base dell'impiego alimentare tradizionale e della medicina tradizionale (preparazione al sonno a base di luppolo). Inoltre, è stato dimostrato in vivo (ratti) che l'assunzione di dosi 250 volte superiori non ha alcun effetto negativo (2). Infine, è stata eseguita su 50 donne un'analisi in vivo che ha permesso di dimostrare l'uso sicuro di questa preparazione. In MenoHop l'opeina è combinata a un estratto di soia (Glycine max), un altro fitoestrogeno ricco di isoflavoni. Come detto, molti studi scientifici hanno dimostrato le caratteristiche salutari degli isoflavoni. Questi effetti sono complementari agli effetti salutari dell'estratto di luppolo. Gli isoflavoni di soia hanno inoltre un effetto sulle vampate di calore, tuttavia è stato dimostrato che esiste anche un'attività sui disagi di lunga durata di cui soffrono le donne. Gli isoflavoni di soia, ad esempio, hanno un effetto ben documentato sulla prevenzione dell'osteoporosi e permettono di diminuire il rischio di problemi cardiovascolari [6].

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MODO D’USO Una capsula al giorno o come prescritto PRECAUZIONI Non utilizzare in gravidanza e in caso di precedenti di tumore ormono- dipendente

CONFEZIONI PREZZO CONSIGLIATO Menohop 30 caps € 20,49

Menohop 90 caps € 44,99

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia sotto riportata indica che questi fitoestrogeni possono essere utili per alleviare i sintomi della transizione nella donna. 1. Cos, P.; De Bruyne, T.; Apers, S.; Berghe, D. V.; Pieters, L.; Vlietinck, A. J. Phytoestrogens: Recent developments. Planta Medica 2003, 69, 589-599. 2. Huntley AL, Ernst E. A systematic review of herbal medicinal products for the treatment of menopausal symptoms. Menopause. 2003 Sep-Oct;10(5):465-76. 3. Milligan SR, Kalita JC, Heyerick A, Rong H, De Cooman L, De Keukeleire D. Identification of a potent fytoestrogen in hops (Humulus lupulus L.) and beer. J Clin Endocrinol Metab 1999; 84: 2249-2252. 4. Milligan SR, Kalita JC, Pocock V, et al. The endocrine activities of 8-prenylnaringenin and related hop (Humulus lupulus L.) flavonoids. J Clin Endocrinol Metab 2000; 85: 4912-4915 5. Chadwick, L.R.; Pauli, G.F.; Farnsworth, N.R.; The Pharmacognosy of Humulus lupulus L. (hops) with the emphasis on estrogenic properties. Phytomedicine 2006 Jan;13(1-2):119-31. 6. Huntley AL, Ernst E. Soy for the treatment of perimenopausal symptoms - a systematic review. Maturitas. 2004 Jan 20;47(1):1-9. 7. Goetz, P. Traitement des bouffées de chaleur par insuffisance ovarienne par l'extrait de houblon (Humulus lupulus). Revue de Phytothérapie Pratique 1990, 4, 13-15. 8. Heyerick, A.; Vervarcke, S.; Depypere, H.; Bracke, M.; De Keukeleire, D. A first prospective, randomized, double-blind, placebo-controlled study on the use of a standardized hop extract to alleviate menopausal discomforts. Maturitas, 2005 Nov 28. 9. Erkkola R, Vervarcke S, Vansteelandt S, Rompotti P, De Keukeleire D, Heyerick A. A randomized, double-blind, placebo-controlled, cross-over pilot study on the use of a standardized hop extract to alleviate menopausal discomforts. Phytomedicine. 2010 May;17(6):389-96. 10. Hemachandra et al., Cancer Prev .(Phila), 2011 Oct 13 College of Pharmacy, University of Illinois at Chicago, Chicago, USA