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1 MEDIA E NEW MEDIA Il termine MEDIA (dal latino medium= mezzo) indica l'insieme dei mezzi di comunicazione di massa nati prima dell'avvento della tecnologia informatica. I mass media comprendono: i giornali, la radio, la televisione. Negli anni Settanta con lo sviluppo dell’informatica e di Internet si diffondono i Nuovi Media (New Media): chat-room, siti web, forum, social network, blog, e-mail, etc. Internet connette in un’unica rete centinaia di milioni di computer in tutto il mondo, permettendo di scambiare messaggi, acquisire informazioni, ricevere e spedire file, in tempo reale. La funzione principale dei mass media è informare e analizzare gli eventi che accadono.

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MEDIA E NEW MEDIA

Il termine MEDIA (dal latino medium= mezzo) indica l'insieme dei mezzi di comunicazione di massa nati

prima dell'avvento della tecnologia informatica. I mass media comprendono: i giornali, la radio, la

televisione.

Negli anni Settanta con lo sviluppo dell’informatica e di Internet si diffondono i Nuovi Media (New Media):

chat-room, siti web, forum, social network, blog, e-mail, etc. Internet connette in un’unica rete centinaia di

milioni di computer in tutto il mondo, permettendo di scambiare messaggi, acquisire informazioni, ricevere

e spedire file, in tempo reale.

La funzione principale dei mass media è informare e analizzare gli eventi che

accadono.

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IL GIORNALE QUOTIDIANO

I giornali quotidiani si diffusero nel 1700 durante l’Illuminismo per favorire la diffusione delle idee

illuministe e il sapere. Il più antico quotidiano italiano è la GAZZETTA VENETA pubblicata nel 1760. Il nome

“gazzetta” aveva il significato di “foglio di notizie”.

Inizialmente il giornale era letto prevalentemente dalla borghesia ricca.

Nel 1900, con l'avvento della società di massa, il giornale si diffuse tra tutta la popolazione.

I quotidiani sono ricchi di notizie e commenti relativi ad avvenimenti esteri e di cronaca nazionale e locale.

Talvolta sono allegati ai quotidiani i magazine (ad esempio, “Sette” con il Corriere della sera, “Il Venerdì”

con La Repubblica). Esistono poi giornali specializzati in uno specifico argomento, come ad esempio, Il Sole

24 Ore che si occupa di economia, La Gazzetta dello sport che si occupa di sport. Da citare, infine, i

quotidiani a distribuzione gratuita che si mantengono grazie alle inserzioni pubblicitarie in essi contenuti.

Con l’avvento di Internet, si sono moltiplicati i quotidiani on line che presentano caratteristiche differenti

rispetto a quelli cartacei. In particolare:

1. la tempestività: le notizie on line sono aggiornate in tempo reale e consentono approfondimenti

immediati

2. l’economicità

3. l’ipertestualità: le notizie on line sono inserite in una pagina web con collegamenti ipertestuali (

link) ad altri articoli o documenti

4. la multimedialità: la notizia on line è prodotta con linguaggi diversi, infatti è integrata da immagini,

file audio e video.

Se queste caratteristiche dei giornali on line possono essere considerate elementi di positività rispetto

al giornale cartaceo, altrettanto vero è che il lettore inesperto può leggere on line “notizie-bufale”. E’

opportuno, pertanto, verificare l’attendibilità della fonte e confrontare le notizie prendendo in esame

più giornali on line.

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LA STRUTTURA DI UN QUOTIDIANO

Il MENABO’ è il progetto grafico, cioè la struttura del giornale così come è stata disegnata dai grafici.

Fig.1

L’organizzazione della pagina e le notizie sono disposte secondo un ordine gerarchico, cioè dalle più

importanti alle meno importanti (vedi fig.1 ) L'ordine di importanza diminuisce dall’alto verso il basso e da

sinistra verso destra, cioè segue il normale senso di lettura.

LE COLONNE

Le pagine di un quotidiano tradizionalmente erano divise in nove colonne, oggi prevale una divisione in

sette colonne, ma vi sono anche quotidiani in formato tabloid (più piccolo) a sei colonne, come ad esempio

La Repubblica.

CIVETTA

CIVETTA

Manchette Manchette

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LA PRIMA PAGINA

La PRIMA PAGINA comprende: la TESTATA, le MANCHETTES (brevi inserzioni pubblicitarie), Il TAGLIO ALTO

(contiene la notizia più importante), il TAGLIO MEDIO , il TAGLIO BASSO, le CIVETTE o STRILLI (Titoli-

annunci di articoli che vengono approfonditi all’interno delle pagine), l’ARTICOLO DI FONDO o EDITORIALE

(è collocato di solito a sinistra ed esprime l’opinione ufficiale del giornale sui fatti del giorno ritenuti più

importanti, in genere è scritto dal direttore o da un giornalista prestigioso); l’ ARTICOLO DI SPALLA

(collocato in alto a destra presenta un altro avvenimento al quale si vuole dare particolare risalto). vedi

figura 2.

Fig.2

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LE SEZIONI INTERNE

Il giornale quotidiano oltre a vignette e immagini, al suo interno, presenta anche una serie di sezioni.

Le sezioni tradizionali sono:

Politica interna

Politica estera

Cronaca interna, estera e cittadina; la cronaca nera registra fatti di sangue, crimini, rapine, delitti,

vicende violente; la cronaca bianca si occupa di fatti di natura sociale, ambientale, sanitaria, etc.; la

cronaca rosa riguarda gossip (pettegolezzi) ed eventi mondani di personaggi soprattutto famosi.

Economia e finanza

Cultura e spettacoli

Sport

Lettere al direttore del giornale, lettere aperte …

Giochi enigmistici

Previsioni del tempo

IL TITOLO DEGLI ARTICOLI

Il titolo degli articoli ha il compito di attirare l’attenzione dei lettori, perciò deve essere incisivo e

comunicativo. Generalmente, i titoli sono composti da tre elementi:

titolo: frase nominale, cioè senza verbo, che sintetizza l’argomento dell’articolo

occhiello: frase, in caratteri più piccoli, posta sopra al titolo che occupa una riga e introduce

l’argomento dell’articolo

sommario: frase posta al di sotto del titolo può occupare diverse righe e presenta una sintesi

più o meno ampia del tema principale trattato dall’articolo

catenaccio: a volte completa il titolo riportando altre notizie legate a quelle del titolo, si usa

quando i particolari da mettere in rilievo sono molti o quando si vuole richiamare l’attenzione

su qualche aspetto ritenuto particolarmente interessante.

(vedi Figura 3)

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Fig. 3

TITOLI CALDI e TITOLI FREDDI

Il titolo può essere freddo (si limita cioè a dare solo delle informazioni) o caldo (suscita emozioni o curiosità

nel lettore attraverso frasi ad effetto).

titolo caldo

URLO AZZURRO: CAMPIONI

titolo freddo

L’ITALIA VINCE I MONDIALI

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L’ARTICOLO DI CRONACA

Quando i giornalisti scrivono un articolo di cronaca, solitamente, seguono la regola delle 5W, alle quali a volte si aggiunge anche un’H. WHO? Chi? Di chi si parla? WHEN? Quando? Quando è accaduto il fatto? WHERE? Dove? Dove si è verificato il fatto? WHAT? Che cosa? Che cosa è avvenuto? Qual è l’avvenimento? WHY? Perché? Quali sono le ragioni per cui è capitato il fatto? HOW? Come? Come è avvenuto il fatto?

Gli articoli sono generalmente scritti “a blocchi”. Il primo blocco si chiama lead ma anche cappello, attacco,

incipit. Il lead ha la funzione di catturare l’attenzione del lettore e di invitarlo a proseguire nella lettura.

Esso dovrebbe contenere, in modo chiaro e conciso, le 5 W e l’ H. l blocchi successivi dell’articolo ampliano

il lead per cui contengono informazioni più dettagliate, interviste e commenti. L’ultimo blocco dell’articolo

si chiama “chiusa” e può contenere considerazioni personali sull’argomento.

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E ORA TOCCA A TE! ESEGUI LE ATTIVITA’

ESERCIZIO N.1: osserva la prima pagina e inserisci al posto giusto i seguenti elementi:

manchette, testata, articolo di fondo, civetta, taglio alto, taglio medio, taglio basso

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ESERCIZIO N.2 Individua nel seguente articolo: il titolo, l’occhiello, il sommario e il catenaccio