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la voce della comunità la parola dei sacerdoti Famiglia in salute: un bene per la società di Don Ernesto MARZO 202 IN QUESTO NUMERO ___ p. 4 Via Crucis ___ p. 6 Carnevale per le vie di Meda... ___ p. 13 Family 202 ___ p. 14 Santuario - Open Day ___ p. 15 Festa del Papà ___ pp. 16-17 Appuntamenti Settimana Santa IN PRIMO PIANO Attualità: “due punti di vista” Celentano a Sanremo “...Solo un bravo cantante” L’ affermazione sembra ovvia, quasi banale: Celentano è certamente un bravo artista, un grande cantante, le sue canzoni non sono quasi mai banali e in esse traspaiono spesso, quasi in versi di poesia, sentimenti e inquietudini di uno spirito che si rapporta con i mi- steri e i dubbi della trascendenza. Pure le canzoni ascoltate a Sanre- mo riflettono questa inquietudine e anche un “emerito stonato”, come chi scrive, qualche volta ama can- ticchiare i versi di una sua celebre canzone “Io non so parlar d’amo- re, l’emozione non ha voce…”. Nel titolo però abbiamo riportato l’avverbio “solo” perché “quest’an- no” il cantante sembra essere uscito un po’ dal “seminato” quando se l’è presa con i preti e i frati (tutti tran- ne uno) colpevoli di “…non parlare del Paradiso” e ha chiesto la chiu- MEDA scuola, migliore riuscita negli studi e nel lavoro, minore probabilità di delinquenza, minore consumo di si- garette, di alcool e droghe; comporta pure minore mortalità infantile, mi- gliore salute fisica ed equilibrio psi- chico per i figli e per gli stessi geni- tori, meno depressione per le donne, meno suicidi, maggiori aspettative di vita, di produttività lavorativa, di reddito economico, meno probabi- lità per donne e bambini di cadere nella povertà. Stando a tali ricerche appare evi- dente quanto le famiglie sane con- tribuiscono a creare beni familiari ed economici e quindi a promuovere accordo e sviluppo. È quindi interesse di tutti che la fa- miglia sia fondata sul matrimonio, e sia stabile. La Quaresima, che stiamo celebran- do, sia di stimolo al nostro cammino di preparazione alla Pasqua. H o sempre amato pensare che il bene maggiore per la persona é una famiglia in salute. Sono pure convinto che una famiglia in salute non é frutto della fortuna, come spesso si dice, ma dell’impe- gno e dei doveri che marito e moglie si assumono e dai quali arrivano dei beni. I primi “beni” sono i figli, dai quali dipende il futuro della società, ma poi anche una vita soddisfacente per tutti i suoi membri, l’educazione all’amore e alle virtù umane e so- ciali, la trasmissione del patrimonio culturale della famiglia e della na- zione, della fede religiosa. Gli studi affermano che, ovunque, la coppia uomo-donna, unita in ma- trimonio stabile e duraturo, offre vantaggi sociali maggiori rispetto alle convivenze di fatto e alle madri sole. La coppia sposata comporta per i figli maggior possibilità di edu- cazione, più assidua frequenza alla (continua sull’ultima pagina)

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la voce della comunitàla parola dei sacerdoti

Famiglia in salute: un bene per la società

di Don Ernesto

MARZO 20�2

i n q u e s t o n u m e r o

___ p. 4 Via Crucis

___ p. 6 Carnevale per le vie di Meda...

___ p. 13 Family 20�2

___ p. 14 Santuario - Open Day

___ p. 15 Festa del Papà

___ pp. 16-17 Appuntamenti Settimana Santa

i n p r i m o p i a n o

Attualità: “due punti di vista”

Celentano a sanremo“...solo un bravo cantante”

L’affermazione sembra ovvia, quasi banale: Celentano è

certamente un bravo artista, un grande cantante, le sue canzoni non sono quasi mai banali e in esse traspaiono spesso, quasi in versi di poesia, sentimenti e inquietudini di uno spirito che si rapporta con i mi-steri e i dubbi della trascendenza. Pure le canzoni ascoltate a Sanre-mo riflettono questa inquietudine e anche un “emerito stonato”, come chi scrive, qualche volta ama can-ticchiare i versi di una sua celebre canzone “Io non so parlar d’amo-re, l’emozione non ha voce…”.Nel titolo però abbiamo riportato l’avverbio “solo” perché “quest’an-no” il cantante sembra essere uscito un po’ dal “seminato” quando se l’è presa con i preti e i frati (tutti tran-ne uno) colpevoli di “…non parlare del Paradiso” e ha chiesto la chiu-

MEDA

scuola, migliore riuscita negli studi e nel lavoro, minore probabilità di delinquenza, minore consumo di si-garette, di alcool e droghe; comporta pure minore mortalità infantile, mi-gliore salute fisica ed equilibrio psi-chico per i figli e per gli stessi geni-tori, meno depressione per le donne, meno suicidi, maggiori aspettative di vita, di produttività lavorativa, di reddito economico, meno probabi-lità per donne e bambini di cadere nella povertà. Stando a tali ricerche appare evi-dente quanto le famiglie sane con-tribuiscono a creare beni familiari ed economici e quindi a promuovere accordo e sviluppo. è quindi interesse di tutti che la fa-miglia sia fondata sul matrimonio, e sia stabile. La Quaresima, che stiamo celebran-do, sia di stimolo al nostro cammino di preparazione alla Pasqua. •

Ho sempre amato pensare che il bene maggiore per la persona é

una famiglia in salute. Sono pure convinto che una famiglia in salute non é frutto della fortuna, come spesso si dice, ma dell’impe-gno e dei doveri che marito e moglie si assumono e dai quali arrivano dei beni. I primi “beni” sono i figli, dai quali dipende il futuro della società, ma poi anche una vita soddisfacente per tutti i suoi membri, l’educazione all’amore e alle virtù umane e so-ciali, la trasmissione del patrimonio culturale della famiglia e della na-zione, della fede religiosa. Gli studi affermano che, ovunque, la coppia uomo-donna, unita in ma-trimonio stabile e duraturo, offre vantaggi sociali maggiori rispetto alle convivenze di fatto e alle madri sole. La coppia sposata comporta per i figli maggior possibilità di edu-cazione, più assidua frequenza alla (continua sull’ultima pagina)

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Nel messaggio per la Quaresima 20�2 il Papa riprendendo un

passo della lettera agli Ebrei “Pre-stiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (10,24), richia-ma al dovere della cura del prossimo, invoca la correzione e l’esortazione fraterna, la tensione morale in uno stile di vita dove la preghiera, la con-divisione, il silenzio e il digiuno sono proposti come vie per perseguire una condotta di vita evangelica. Questa

attenzione verso l’altro è declinata da Benedetto XVI in tre forme: la prima è quella della “responsabilità verso il fratello”. Scrive il Papa: Il primo ele-mento è l’invito a “fare attenzione… Lo troviamo nel Vangelo, quando Gesù invita i discepoli a «osservare» gli uccelli del cielo, che pur senza af-fannarsi sono oggetto della sollecita e premurosa Provvidenza divina” (cfr Lc 12,24), e a «rendersi conto» della trave che c’è nel proprio occhio prima di guardare alla pagliuzza

nell’occhio del fra-tello” (cfr Lc 6,4�)… Quindi, il verbo che apre la nostra esorta-zione invita a fissare lo sguardo sull’al-tro, prima di tutto su Gesù, e ad essere attenti gli uni verso gli altri, a non mo-strarsi estranei, in-differenti alla sorte dei fratelli. spesso, invece, prevale l’at-teggiamento contra-rio: l’indifferenza, il disinteresse, che nascono dall’egoi-smo, mascherato da una parvenza di ri-spetto per la «sfera privata»… Anche oggi Dio ci chiede di essere «custodi» dei nostri fratelli (cfr Gen 4,9)… il gran-de comandamento dell’amore del pros-simo esige e sollecita la consapevolezza di avere una respon-sabilità verso chi, come me, è creatura e figlio di Dio… Il Servo di Dio Paolo Vi affermava che il mondo soffre oggi soprattutto di una

mancanza di fraternità: “Il mondo è malato. Il suo male risiede meno nella dilapidazione delle risorse o nel loro accaparramento da parte di alcuni, che nella mancanza di frater-nità tra gli uomini e tra i popoli”). La seconda forma è chiamata dal Papa “Gli uni agli altri: il dono della re-ciprocità”, che a tale riguardo scrive: I discepoli del Signore, uniti a Cristo mediante l’Eucaristia, vivono in una comunione che li lega gli uni agli altri come membra di un solo corpo. Ciò significa che l’altro mi appartiene, la sua vita, la sua salvezza riguar-dano la mia vita e la mia salvezza. tocchiamo qui un elemento molto profondo della comunione: la no-stra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che nel male; sia il peccato, sia le opere di amore hanno anche una dimensione socia-le. nella Chiesa, corpo mistico di Cristo, si verifica tale reciprocità: la comunità non cessa di fare pe-nitenza e di invocare perdono per i peccati dei suoi figli, ma si ralle-gra anche di continuo e con giubi-lo per le testimonianze di virtù e di carità che in essa si dispiegano. “Le varie membra abbiano cura le une delle altre” (� Cor �2,25), afferma San Paolo, perché siamo uno stes-so corpo. La terza forma suggerita è chiamata dal Papa “Per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone”: camminare insieme nella santità, che così scrive: “purtroppo è sempre presente la tentazione del-la tiepidezza, del soffocare lo spiri-to, del rifiuto di “trafficare i talenti” che ci sono donati per il bene nostro e altrui” (cfr Mt 25,25s). Tutti ab-biamo ricevuto ricchezze spirituali o materiali utili per il compimento del piano divino, per il bene della Chie-

Il messaggio del Papa “Siamo custodi dei nostri fratelli”

quaresima 2012

MARTEDÌ 28 FEBBRAIO ORE 21

Prima tappa

LA CONDANNA

MARTEDÌ 6 MARZO ORE 21

Seconda tappa

SULLA VIA DELLA CROCE

MARTEDÌ 13 MARZO ORE 21

Terza tappa

L’UMILIAZIONE DELL’AMORE

MARTEDÌ 20 MARZO ORE 21

Quarta tappa

FINE O INIZIO?

ARCIDIOCESI DI MILANODI MILANO

Per le Suepiaghe

noi siamostati

guariti(Isaia 53,5)

«Questo è in gioconel cammino quaresimale:innanzitutto,il nostro bisognodi salvezza. L’umanità,dentro e fuori di noi,grida la propriaimpotenza a salvarsida sola. Il perdono,cui pure aneliamodal profondo del nostroessere, non è alla nostraportata. Noi possiamosolo riceverlo.E lo riceviamo da Unoche ha preso su di Séil nostro male finoa lasciarsi inchiodaresull’ignominioso palodella Croceper ridonarci la vita».

(cardinale Angelo Scola)

Cammino catechetico Quaresima 2012nel Duomo di Milano

VIA CRUCIS L’ARCIVESCOVOCARDINALE ANGELO SCOLA

Per seguire attivamente la via Crucis in Duomo,in famiglia e nei gruppi di ascolto è disponibile in libreriail sussidio “Per le sue piaghe noi siamo stati guariti”(In Dialogo pp. 72 € 2,80)

si ascolta su FM 94.8Lecco e zona sud: FM 87.5Lecco e zona nord: FM 100.8Varese e zone limitrofe: FM 88.6

In streaming su Internetwww.radiomarconi.info

Radio Mater, trasmettela Via Crucis dalle 21

LE CELEBRAZIONISARANNO TRASMESSEIN DIRETTA SU:

IN ONDA ANCHEIN REPLICA IL:

Per ulteriori informazioniwww.chiesadimilano.it

DIGITALE TERRESTRE:CANALE 14

Martedì ore 21.00replica Mercoledì ore 7.15

un'ora dopo suTELENOVA+1 canale 665

Martedì dalle ore 21.00

DIGITALE TERRESTRE:CANALE 664

Venerdì ore 21,00Sabato ore 15,00

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Dal Cardinale Scola, invito alla preghiera

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

La Provvidenza ha bisogno di noi

per non perdere il ritmo, ammesso che ci siamo... lanciati

Siamo a metà Quaresima, tempo forte che la Chiesa ci invita a vi-

vere con impegno per un autentico ritorno a Dio. Non so se succede anche a voi, ma a me capita. Si parte magari con un ritmo da TAV (treno ad alta velocità) e poi si arriva con un… locale!quaresima: tempo di penitenza; quaresima: tempo di preghiera e di ascolto della Parola di Dio; quaresima: tempo di deserto e di silenzio. Vorrei soffermarmi breve-mente su quest’ultimo aspetto, an-che perché in questo periodo auste-ro le uniche eccezioni che la liturgia ammette nelle sue celebrazioni sono la festa dell’Annunciazione a Maria e la festa di S. Giuseppe che potrem-mo definire l’uomo del silenzio.

1. LA PAURA DEL SILENZIODicono gli storici che il sanguinario Nerone, che nei primi tempi del Cri-stianesimo aveva ferocemente perse-guitato i Cristiani, non era capace di stare solo e voleva sempre qualcuno attorno a sé che lo distraesse al suono dell’arpa. Aveva paura di incontrarsi, nel silenzio, con la sua coscienza. Forse anche noi, pur non essendo dei sangui-nari, temiamo il silenzio… Siamo figli di una società frastornata e rumorosa e non siamo capaci di far silenzio in noi e attorno a noi. Probabilmente abbia-mo paura di scorgere il vuoto che c’è in noi. Appena varcata la soglia di casa e socchiusa la porta il primo gesto è quello di schiacciare il tasto della radio e della TV. Al silenzio non si resiste.

2. NECESSITÀ DEL SILENZIOLo affermava il 24 gennaio di quest’an-no Benedetto XVI quando nel messag-gio per la giornata delle Comunicazio-ni, scriveva: «Imparare ad ascoltare, a contemplare, oltre che a parlare. Senza il silenzio non esistono parole dense di contenuto… Con il silenzio si permet-te all’altro di parlare… Il silenzio per-mette di ascoltare quelle domande che prepotentemente salgono dal nostro intimo: “Chi sono, dove vado, perché vivo?”, che altrimenti sarebbero sepol-te dal rumore e dal chiacchiericcio».

3. IL SILENZIO NON È VUOTO, MA PIENEZZA DI RIFLESSIONEScrive Marina Corradi in un editoriale di Avvenire di qualche tempo fa. «In un monastero benedettino, nel gran silenzio della clausura, avevamo chie-sto alla Madre Badessa cosa arrivasse lì dentro delle voci e delle paure di noi che stiamo fuori. “Ho l’impressione”, ha risposto la monaca, “che arrivi tut-to, perfino ciò che non viene pronun-ciato. La fecondità del Silenzio”».

4. SILENZIO PER ASCOLTARE L’INDIGENZA DEL FRATEL-Lo e imparare uno stiLe DI VITA EVANGELICOQuest’anno il percorso formativo Caritas riprende la riflessione sul Convegno Farsi prossimo celebra-to 25 anni fa. Uno degli ostacoli a vivere la prossimità e la carità ver-so il fratello è la paura dell’altro. Non ci fidiamo, siamo sospettosi, gli altri ci imbrogliano. Può esse-

re, perché ogni tanto la Guardia di Finanza scopre ciechi che guidano, paralitici che camminano e pren-dono la pensione di invalidità, e fa bene a perseguirli: è il suo compito. Ma questo non deve ingenerare una sfiducia totale e paralizzare ogni at-tenzione verso i deboli e gli esclusi, anche perché a volte proprio da loro ci vengono degli esempi di solida-rietà. è quello che mi è capitato di sperimentare. Una donna, aiutata dalla Comunità, viene a confidarmi che ha accolto in casa Carmela, una ragazza che con la mamma appena operata era stata sfrattata. La madre ha trovato ospitalità presso parenti, ma per lei non avevano posto. Io l’ho un po’ rimbrottata dicendole: «Ma fai fatica tu e vai ad accollarti un altro peso!». Questa donna con un italiano un po’ stentato mi dice: «Don Angelo, io so cosa vuol dire non avere un alloggio perché ho provato; so cosa vuol dire avere fame e non avere nulla. Io ho trova-to aiuto, anche se faccio ancora fa-tica, non potevo non aiutare questa ragazza». Vi confesso che mi sono vergognato e nella riflessione ho capito che anche tra i non cristiani lo Spirito agisce e li rende capaci di gesti di solidarietà che a volte noi stentiamo a capire.

Il silenzio, che favorisce la riflessio-ne, fa scoprire dei tesori nascosti e ci aiuta a superare molti pregiudizi.

Don Angelo

sa e per la salvezza personale (cfr Lc �2,2�b; � Tm 6,�8). I maestri spiritua-li ricordano che nella vita di fede chi non avanza retrocede. Cari fratelli e sorelle, accogliamo l’invito sempre attuale a tendere alla “misura alta della vita cristiana” (Giovanni Paolo II). La sapienza della Chiesa nel rico-noscere e proclamare la beatitudine e

la santità di taluni cristiani esempla-ri ha come scopo anche di suscitare il desiderio di imitarne le virtù. san paolo esorta: “gareggiate nello sti-marvi a vicenda” (Rm �2,�0). Il Pontefice così conclude: “Di fronte ad un mondo che esige dai cristia-ni una testimonianza rinnovata di amore e di fedeltà al signore, tutti

sentano l’urgenza di adoperarsi per gareggiare nella carità, nel servizio e nelle opere buone” (cfr Eb 6,�0). Altri passaggi del messaggio vengo-no ripresi dalle tre vie crucis preparate dalla commissione liturgica e in svol-gimento in questo mese di marzo lun-go le vie delle nostre tre parrocchie.

E.N.

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Parrocchia di San GiacomoVenerdì 23 marzoore 2�.00 - Ritrovo e partenza presso la comunità protetta Arimo (ex CRT) Via Cialdini, �58.Segue: Via Cialdini (il primo tratto contromano) con sosta al piazzale della chiesa parrocchiale di S. Giacomo - Viale Lombardia - Via Tintoretto con sosta al numero civico 9 - Via Tiziano - Via B. Luini con sosta al numero civico �� - Via Canova con sosta all’angolo con Via Casarilli - Via Leonardo da Vinci con sosta in prossimità al numero civico 70 - Via Leonardo da Vinci con sosta al numero civico 94 angolo Via Beato Angelico (in prossimità della RESIDENZA ANZIANI REGINA PACIS).

Parrocchia Madonna di Fatima Venerdì 30 marzoore 2�.00 - Ritrovo e partenza dal Piazzale della Chiesa Segue: Via Udine - Via Gorizia - Via Verona - Via Tre Venezie - Via Vicenza - Via Abano - Via M. Polo - Via Po con conclusione nel parcheggio del condominio al numero civico 5 (sono in via di definizione le soste intermedie)

Parrocchia Santa Maria Nascente

Per la Via Crucis della Comunità di questa Quaresima il tema indi-

cato dal Consiglio pastorale è stato: “Sobrietà e stili di vita in famiglia”. La scelta come filo conduttore si è orientata su una Via Crucis della famiglia con i testi di A. M. Valli, un’unica Via Crucis come l’anno precedente suddivisa in cinque sta-zioni per ogni parrocchia. Le cinque stazioni sono inserite in una intro-duzione con alcune parole del Card. Scola per il VII incontro Mondiale delle Famiglie e una conclusione con uno stralcio del Messaggio di Bene-detto XVI: “Prestiamo attenzione”: la responsabilità verso il fratello. Al testo base abbiamo cercato di collegare e sviluppare alcuni nostri pensieri e riflessioni.Il cammino della croce continua ogni giorno nelle nostre famiglie. Ogni famiglia ha le sue croci, dalle più grandi croci fisiche e morali alle più quotidiane croci causate dai figli e dal difficile accordo tra gli sposi. Solo l’amore di Gesù crocifisso è la sorgente, la forza e il costante soste-gno della famiglia. La prima Via Crucis in Santa Maria Nascente.La partenza è davanti ad un palazzo dove tante famiglie vivono l’una ac-canto all’altra, un luogo che riflette il significato che si è voluto dare a questa Via Crucis.Ogni stazione, oltre a due piccoli brani della sacra Scrittura, ha la sua meditazione, la sua riflessione, le sue invocazioni e il canto. Tra una tappa e l’altra i momenti di silenzio ci hanno aiutato a ripensare a quanto avevamo appena ascoltato riferendo-lo alle nostre situazioni personali di famiglia, alle situazioni di famiglie vicine o famiglie che conosciamo. Ognuno di noi ha tra le mani una piccola luce, tutte queste luci mes-se insieme illuminano il percorso e

sono il simbolo della luce della fede e della Parola di Dio che alimenta e sostiene le nostre famiglie. Forse le meditazioni e le riflessioni ci hanno aiutato a pensare a qualche cambiamento, a qualche scelta che possiamo fare per vivere meglio la nostra Quaresima. Al termine di questo cammino una grande croce di luce davanti al no-stro Santuario, chiesa simbolo della nostra comunità, ci rende quasi più uniti, ci fa sentire una famiglia uni-ca in preghiera protetta dall’amore di Cristo. La parola di Don Gaudenzio come conclusione ci pone due domande: c’è in tutte le nostre case l’immagine del crocifisso? Sappiamo guardare a Lui nei nostri momenti difficili? Aggiunge anche un riferimento alla quarta stazione nell’incontro di Gesù

Via Crucis

Per le nostre strade

con la madre, ma soprattutto alla quinta stazione dove il Cireneo che aiuta Gesù trovandosi quasi faccia a faccia con Lui avrà capito la gran-dezza di quel momento?Continueremo la nostra Via Crucis per le vie di S. Giacomo venerdì 2� marzo.

Pinuccia Orsi

I percorsi delle Via Crucis di venerdì 23 e 30 marzo per le vie della parrocchia di San Giacomo e Madonna di Fatima

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

terizzata da un ambiente unico in cui vivono in media 5/6 persone, spesso non pavimentato e molte volte privo di elementi basilari come tavolo, se-die, letto. Parlando in termini di “paniere di base”, redes de solidaridad nel settembre 2009 ha calcolato che il guadagno mensile medio di una fa-miglia è di 2.267 cordobas (circa 75 € mensili), mentre il costo di un pa-niere alimentare di base ha raggiun-to le 3.641 cordobas (circa 120 €).In un contesto di vita così difficile, in un quartiere con una storia re-cente e con relazioni comunitarie deboli, entrano in crisi i valori più elementari: famiglia, lavoro, soli-darietà, cura di sé e del proprio ambiente di vita.recuperare questi valori e (ri)-costruire un tessuto sociale solido sono quindi una delle necessità più urgenti per nueva Vida e per le associazioni che operano in esso.Raggiungere questi obiettivi com-porta un complesso percorso cul-

Le commissioni, Missionaria e Caritas della comunità S. Cro-

cifisso, propongono come impegno di carità in questa Quaresima 20�2 il progetto: NICARAGUA “Adelante para los ùltimos”. Fisioterapia e trasporto per bambin disabili e im-prenditorialità femminile.

Il progetto Nicaragua è uno dei quattro progetti proposti dall’ufficio Diocesano per la pastorale Missio-naria con la Caritas ambrosiana.

il quartiere nueva Vida è situato nella zona 6 di Ciudad sandino di-stretto 1 di managua. Nacque alla fine del 1998 a seguito della deci-sione del governo di insediarvi una parte della popolazione sfollata a causa delle devastazioni provocate dall’uragano mitch; inizialmente il progetto prevedeva il collocamen-to di �00 delle �.200 famiglie pre-cedentemente residenti a nord-est della capitale sulla sponda del lago di Managua, ma successivamente si è ampliato e continua tuttora ad ampliarsi. oggi in nueva Vida vivono qua-si 9.000 persone, divise in cinque etapas (zone), anche se un conteg-gio preciso risulta praticamente im-possibile visto l’altissimo tasso di natalità, l’alto tasso di persone non registrate presenti nel quartiere e le consistenti migrazioni in entrata e in uscita dal quartiere.nel quartiere non esiste un sistema fognario e l’erogazione dell’energia elettrica e dell’acqua è discontinua. Esiste un’unica cisterna per rifornire la popolazione quando manca l’ac-qua corrente. per quanto riguarda le abitazioni, oltre alle (poche) case in muratura costruite con i finanziamenti degli organismi internazionali, vi sono casupole di eternit, lamiera, car-tone e/o plastica. La maggior parte delle case è carat-

turale e organizzativo, che mira in-nanzitutto a potenziare le attività socio-educative orientate verso le fasce più deboli della popolazio-ne che sono bambini, adolescenti, donne e disabili, i quali sono i de-stinatari diretti delle attività che re-des e Güis mettono in atto.

Contando sulla solidarietà di tutta la comunità, l’augurio che questa quaresima sia davvero per ognu-no occasione di preghiera e rinno-vamento. •

Domenica 26 febbraio noi Unitalsiani della sottosezione di Seveso ci siamo trovati a Triuggio presso la Villa S. Cuore per il tradizionale incontro di

inizio Quaresima. Il nostro coordinatore è stato Don Angelo e con lui abbia-mo analizzato la figura di S. Pietro nel momento in cui non riconosce più Gesù quando dice di essere venuto a soffrire, realizzando così la sua missione. S. Pietro dice: “Signore non lavarmi i piedi e non è giusto che tu debba soffrire per noi”. Il Signore risponde: “Lungi da me Satana, perché tu pensi come gli uomini e non come Dio” . Nel pomeriggio abbiamo avuto la gradita sorpresa del saluto del Card. Tet-tamanzi che ci ha dato la sua benedizione. Si è poi parlato della vendita dell’ulivo per la S. Pasqua; quest’anno gli alimen-tari Bennet ci hanno offerto la disponibilità presso i loro centri per la vendita. A noi è stato assegnato il centro di Lentate sul Seveso dal �5 al �7 marzo.Quindi la S. Messa con l’imposizione delle ceneri ha concluso la giornata trascorsa piacevolmente.

Unitalsi di Meda

Gruppo Missionario - Quaresima di fraternità

nicaragua “adelante para los ùltimos”

Domenica 26 febbraio - Incontro Unitalsi

incontro di inizio quaresima

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Sabato 25 febbraio

Carnevale per le vie di Meda...La festa è qui!!

Gli ingredienti ci sono: la giorna-ta di sole, tante facce allegre, la

voglia di stare insieme e soprattutto la voglia di divertirsi. Pochi ingredienti ma semplici, pochi ma con tanto va-lore dentro da poter creare una gior-nata ben riuscita da tutti i punti di vi-sta. Il Carnevale 20�2 è così passato tra divertimento e allegria, tra corian-doli e frittelle, tra persone e volti di-pinti: la giornata ha voluto rallegrarci con un bel sole che ha accompagnato tutta la sfilata. Dal primo pomeriggio molte persone si sono ritrovate sul piazzale dell’Oratorio S. Crocifisso per partecipare all’evento; tanti clas-sici vestiti, tanti volti stravaganti e tanti papà e mamme solamente con la mascherina o un oggetto da orna-mento per accompagnare in questa festa il divertimento dei figli. Anche per loro il Carnevale, in fondo in fon-do, è tornare un po’ bambini… Come sempre ad accompagnare la sfilata c’erano i carri dell’associazione palio che, salvati “dal fuoco nemi-

co”, hanno abbellito la sfilata come sempre accogliendo sulle loro ruote tanti bambini con coriandoli, schiu-ma e stelle filanti incorporate. La sfi-lata è cominciata con la banda Cit-tadina in testa ad aprire “le danze”, e tutti insieme ci siamo incamminati verso P.za Cavour dove ci aspettava una battaglia di coriandoli e stelle filanti (anche se su tutto ha avuto la meglio la schiuma…). Nello spetta-colo abbiamo anche assistito ad uno speciale concerto dei Cugini di… Meda che in sella al loro camioncino hanno inondato con note di musica e divertimento l’intero corteo. Già dal-l’inizio molta gente si è aggiunta al corteo in corso d’opera, inserendosi qua e là per le vie del paese, tanto che all’arrivo all’Oratorio S. Giacomo un vero e proprio “fiume” di persone ha riempito via Cialdini. Non potevano mancare in questo pomeriggio i vari stand dei giochi, preparati con cura dal gruppo genitori della scuola S. Giuseppe, i gonfiabili e l’anima-

zione con i ragazzi dell’Oratorio. A cornice di tutto questo, i settecento e più sacchetti di chiacchiere e frit-telle che sono stati offerti a ragazzi e genitori hanno avuto un grandissi-mo successo (ovviamente per la loro bontà!!!). La giornata non è termina-ta con l’arrivo all’Oratorio… ma è continuata alla sera presso il salone dell’oratorio madonna di Fatima dove circa trecento persone han-no cenato insieme per festeggiare il Carnem-levare nella maniera che si addice a noi brianzoli… Per questa giornata di festa ringraziamo l’Am-ministrazione Comunale, l’associa-zione Palio, i genitori della scuola S. Giuseppe, le mamme che hanno fatto le frittelle, gli Animatori e tutti coloro che hanno collaborato, e che insieme alla Comunità Pastorale, sono riusciti a trasformare un normale pomeriggio di fine febbraio in un pomeriggio di festa e divertimento per tutta la città.

Marco

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Riflessioni di una volontaria del movimento per la Vita

Il “Farsi Prossimo” e “Abbi cura di lui” insegnato da Gesù è la linea che ci siamo prefissi di seguire nel nostro agire quotidiano. Il prender-si carico delle persone che si rivol-gono al Movimento per la Vita, nel nostro caso prevalentemente mamme con bambini piccoli o ragazze anche molto giovani in seria difficoltà per una gravidanza, è per noi un impe-rativo che non possiamo ignorare. La situazione di queste donne spes-so sole o in condizioni economiche e familiari molto difficili richiede interventi urgenti e precisi. I dubbi angoscianti sul futuro del bimbo che aspettano o dei figli piccoli spesso le spingono a gesti estremi; il nostro operare con queste donne deve essere una vicinanza prima di tutto affettiva e poi necessariamente anche econo-mica, di consulenza nei rapporti con le istituzioni, di accompagnamento nella gravidanza. Le loro paure per il futuro dei figli sono assolutamen-te legittime: mariti o compagni che spesso “spariscono”, povertà estre-ma, abitazioni fatiscenti, mancanza di lavoro e spesso estrema solitudi-ne portano inevitabilmente a credere che non ci sia speranza per il futuro dei bimbi che attendono. Queste sono le situazioni che il Movimento per la Vita incontra tutti i giorni, qui a Meda e nei paesi vicini. Spesso ci tro-viamo in difficoltà ad affrontare certi drammi, molte volte abbiamo paura di non farcela ma non vogliamo ri-nunciare. Facciamo nostre le angosce di queste mamme e poco alla volta, con il dialogo lungo e faticoso che intraprendiamo con loro, con l’aiuto di tante persone e con la fiducia nel-l’aiuto di Dio e della Provvidenza, tante situazioni che sembravano irri-solvibili trovano motivi di speranza e il futuro di queste donne e di questi bimbi fa meno paura. Il nostro aiuto

Domenica 5 febbraio

34a Giornata per la Vita

concretamente consiste nell’assegna-re a queste mamme il PROGETTO GEMMA: �60 euro mensili per �8 mesi che diamo dopo aver valutato attentamente la situazione di ogni fa-miglia. Naturalmente possiamo fare tutto questo solo ed esclusivamente se c’è l’aiuto di tante persone che hanno a cuore la vita di questi bam-bini e di queste donne. Tutti possono contribuire: con l’impegno a versare

soli �0 euro al mese per �8 mesi si possono fare grandi cose. Se ci pen-siamo è un piccolo gesto che porta ad un grande risultato: dare fiducia a queste mamme e far nascere un sorri-so sul volto di questi piccoli.Chi vuole conoscere meglio il Movimento per la Vita o dare il pro-prio contributo può telefonare al n. ��9-688�06�. A tutti un grazie.

Angela

Domenica 5 febbraio, nonostante la rigida temperatura, la generosità dei cittadini della Comunità Pastorale S. Crocifisso è stata grande. In tutte le parrocchie della nostra Comunità si è infatti celebrata la �4^ GIORNATA PER LA VITA voluta da S.S. Giovanni Paolo II. Il ricavato dalla vendita di primule e torte è stato interamente destinato alle tante mamme assistite dal Movimento per la Vita. Un particolare ringraziamento è poi per tutte le famiglie che hanno sottoscritto un PROGETTO GEMMA; cinque nuovi progetti completi che si aggiungono ai venti Progetti Gemma che sono già in attuazione. Un ringraziamento speciale alle scuole materne e alla scuola S. Giuseppe, così come a tutte le famiglie, per l’adesione entusiasta e generosa alla proposta di donare prodotti per l’infanzia, sempre così importanti per le famiglie in difficoltà della nostra città e dei paesi vicini. Dando appuntamento alle prossime iniziative e alla Giornata per la Vita 20�� rinnoviamo l’invito a sostenere l’attività del nostro movimento. Chi volesse contribuire o sottoscrivere un progetto Gemma può chiamare il n. ��9 688�06�. A tutti un grazie.

Il Movimento per la Vita

Bilancio di una giornata

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Quinto incontro - Il rotolo di Rut (Rt 3, 1-18)

L’incontro nella notte

Apriamo la me-ditazione del

quinto incontro con la prima parte del salmo nuziale 45, un elogio allo sposo nel giorno

delle nozze “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, perciò Dio ti ha be-nedetto per sempre.” Si elogiano le qualità che deve avere un re, ma anche ogni persona: prodezza, mitezza e giu-stizia. Per giudicare secondo verità, la giustizia deve essere ricercata prima delle altre cose, “Cercate per primo il regno di Dio e la sua giustizia e le altre cose seguiranno” (Mt 6,33). Questo brano del libro di Rut mette in risalto l’armonia dei sentimenti, la bontà e la delicatezza dei personag-gi. Le due donne vivono in armonia, vanno d’accordo su tutto e si aiutano vicendevolmente. Noemi desidera far incontrare Rut con Booz per per-seguire finalità matrimoniali “…1Fi-glia mia, non devo forse cercarti una sistemazione, perché tu sia feli-ce?… 2Ora, tu sei stata con le serve di Booz: egli è nostro parente e pro-prio questa sera deve ventilare l’or-zo sull’aia…”. (Rt 3, 1-2), e imparti-sce alla giovane nuora una raffinata lezione di seduzione per prepararsi al meglio all’incontro. Le consiglia di presentarsi elegante e seducente per mostrare la bellezza della sua femmi-nilità, non farsi riconoscere da Booz prima che non sia finita la festa e si sia coricato. è un consiglio che vale anche al giorno d’oggi: il valore del-l’anima e dei sentimenti si esprime anche attraverso la giusta importanza del valore del corpo manifestato con grazia e discrezione.Rut ha compreso la lezione del cor-teggiamento, scende nell’aia e fa quanto suggerito dalla suocera. Booz, dopo aver finito di mangiare e bere, con “cuore allegro” si corica accan-to al mucchio d’orzo sotto le stelle, avvolto nel suo mantello, e si addor-

menta. Rut allora silenziosamente si avvicina, gli scopre i piedi e si sdraia accanto “8verso mezzanotte quel-l’uomo ebbe un brivido di freddo, si girò e vide una donna sdraiata ai suoi piedi… chi sei?” Ella lo invita “…Stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il dirit-to di riscatto.” (Rt 3, 8-9). Stendere il mantello è un atto simbolico per chiedere protezione e offrirsi sposa dell’uomo con un gesto d’amore. Dio anche qui non interviene direttamen-te, ma lascia l’iniziativa alle persone. L’atteggiamento di Booz sembra ri-calcare quello richiamato in Ezechie-le �6,8 “…stesi il mio mantello su di te e coprii la tua nudità in un’allean-za con te dice il Signore”: è contento, felice dell’iniziativa della donna, che desidera istaurare un nuovo rapporto affettivo d’amore e non è andata “…in cerca di uomini giovani poveri o ricchi che fossero.” (Rt 3,10). è lieto di prenderla sotto la sua protezione, la elogia perché questo suo secondo atto di bontà è migliore del primo: quello di lasciare la terra dei suoi padri (Rt 1,16), e le promette che farà “…tut-to quanto chiede perché tutti sanno che è una donna di valore” (Rt 3,11). Booz invita la donna a rimanere co-ricata e riposare accanto a lui, e le ricorda che c’è un parente più stretto che ha il diritto di riscatto prima di lui (Go’el); se questi non lo eserciterà, sarà ben lieto di farlo lui. Rut rimane quindi coricata fino all’alba, quando, ancora buio, si alza per non essere riconosciuta: “Nessuno deve sapere che questa donna è venuta nell’aia!” (Rt 3, 14). Booz si dimostra generoso, manifesta un delicato atteggiamento di rispetto verso la donna, in un’attesa che non sarà inutile ma farà crescere e sviluppare importanti sentimenti di un vero e profondo amore. è convin-to delle qualità di Rut come “donna ideale e di valore”, è deciso a sposar-la superando ogni ostacolo. Congeda la sua amata riempiendole il mantello

con sei misure d’orzo, come dono da portare alla suocera.Rut rientra in città dove trova una Noemi in trepidante attesa, che chie-de subito di essere aggiornata su ciò che è avvenuto nella notte appena trascorsa, incoraggiandola a rimane-re tranquilla, perché le cose sono an-date meglio di quanto pensasse “Di certo quest’uomo non si darà pace, finché non avrà concluso oggi stes-so questa faccenda” (Rt 3, 18).Interrompiamo qui il racconto, che sarà ripreso dai Gruppi di Ascolto ad aprile dopo la S. Pasqua, “incuriositi”, anche su un piano umano, da quella che si preannuncia come una storia d’amore tra un uomo e una donna im-prontata a purezza di sentimenti, sotto la presenza discreta del Signore. è una storia che aprirà scenari importanti lungo quella discendenza che darà i natali a Gesù, irripetibile quindi per certi versi ma, in fin dei conti, ugua-le ai cammini di tanti uomini e donne che hanno unito e uniscono le loro vite facendo correre assieme l’attrazione e la bellezza del corpo con la delicatez-za dei sentimenti ed atteggiamenti. Di fronte a tanti stereotipi dei nostri gior-ni, piace riascoltare (e questo deve incoraggiare anche i giovani d’oggi) che l’amore cristiano è capace (anche a volte nel tormento del desiderio) di vivere l’attesa non come perdita di tempo ma come un valore che non to-glierà nulla all’intensità dei sentimenti espressa anche nell’incontro profondo e totale dei corpi.

Marcello con il Gruppo d’Ascolto famiglia A. e G. Colzani

Gruppi di Ascolto

Rut e Booz

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Mercoledì 22 febbraio, al ter-mine della Messa celebrata

nel Duomo di Milano dal cardinale Angelo Scola, nel XXX anniversa-rio del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL e nel Vii anniversario della morte di don Luigi Giussani, don Julián Car-rón si è rivolto con queste parole al card. Scola:

“…Don Giussani, affrontando con ardore instancabile e grande fascino umano la acuta tentazione oggi domi-nante di una frattura, apparentemente insanabile, tra fede e vita, ci ha aper-to la possibilità (e in essa ci accom-pagna tuttora) di vivere nell’incontro con Cristo un cammino veramente umano. Seguendo il suo carisma possiamo verificare ogni giorno la presenza del Salvatore come risposta a quel grido di bisogno di salvezza, che – come ha ricordato Lei stesso nel Suo intervento al recente conve-gno “Gesù nostro contemporaneo”− è del «cuore di ogni uomo di ogni tempo e luogo, per quanto confuso possa essere il suo incedere lungo la strada della vita».

E ha aggiunto: “non desideriamo altro che vivere con la Chiesa e per la Chiesa e servire con tutto noi stessi e secondo le nostre pos-sibilità, in filiale obbedienza a Lei,

questa Chiesa ambrosiana in cui il carisma di don Giussani è fiorito fino a portare frutti copiosi in tutti i continenti.”

Infine ha reso noto di avere pre-sentato la richiesta di apertura della causa di beatificazione e di canonizzazione di don Giussani.La richiesta, chiamata “supplice libello”, è stata inoltrata all’Arci-vescovo di Milano − nella cui diocesi don Giussani, sacerdote diocesano, è nato, è vissuto e ha operato − affinché l’Arcivescovo voglia disporre l’aper-

tura dell’Inchiesta Informativa Dio-cesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di monsignor Luigi Giussani.Dando la notizia, don Carrón si è augurato che «la Madonna − “di speranza fontana vivace” – ci aiuti ogni giorno a diventare degni delle promesse di Cristo e della immensa grazia che nel carisma di don Gius-sani abbiamo ricevuto e ancora ri-ceviamo».Nell’omelia l’Arcivescovo Scola aveva ricordato la figura del Gius come “Vero genio dell’educazione cristiana”, maestro di una genera-zione di cristiani impegnati “...a te-stimoniare – in famiglia, al lavoro, nel sociale a tutti i livelli fino ad ar-rivare all’impegno politico – l’ope-ra salvifica del Crocifisso Risorto”. Uno Scola commosso, al termine della Messa, ha poi ricordato a brac-cio uno dei tanti sorrisi del Gius “ Ce n’era uno che mi ha sempre colpito: quello con cui ti accoglieva quando gli domandavi aiuto. Faccia a fac-cia. Un sorriso discreto. Come un abbraccio. Che manifestava tutta la sua sollecitudine verso il tuo bene”.

(a cura di Caterina)

XXX ann. del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL e VII ann. della morte di don Giussani

Il sorriso di don Giussani nel ricordo del Card. ScolaGruppi di Ascolto

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al Gruppo donne della Comu-nità S. Crocifisso non pareva

possibile che in Val d’adige non ci fosse traccia alcuna di fiocchi di neve quella mattina di sabato 4 febbraio, appena arrivati in pelle-grinaggio per la festa di sant’Agata; il freddo però era ugualmente pun-gente e un venticello perfido s’infil-trava tra i vestiti seppur pesanti che si indossavano. La prima tappa, rovereto, ci vede visitare il museo e una delle quattro campane più grandi del mondo. “Maria Dolens” è il nome di questo manufatto, idea-to e costruito da menti e mani pie-tose in ricordo dei caduti di tutte le guerre. I suoi cento rintocchi, scan-diti ogni sera alle ventuno e trenta dal colle di Miravalle, l’hanno resa un simbolo di pace che unisce, gra-zie alle 85 bandiere raccolte attorno ad essa, popoli anche in ostilità tra di loro, come quelli di Israele e Pa-lestina. Fusa a Trento nel �924 con il bronzo dei cannoni delle �9 nazioni che presero parte alla prima guerra mondiale, venne collocata inizial-mente nel castello di Rovereto. Fu fusa nuovamente nel �9�9 a Verona e, a causa di una grave incrinatu-ra, ancora nel �964 dalla fonderia Capanni di Castelnuovo ne’ Monti (RE). Benedetta da Paolo VI a Roma

in piazza S. Pietro il �� ottobre �964, fu posta nell’attuale collocazione del colle di Miravalle il 4 novembre dello stesso anno.Prima di accedere alla campana si è visitato il piccolo museo, ope-ra di “un’artista per la pace” trentina di nome Muky. Da quindici anni, quasi ogni anno, verso ottobre/novembre l’ar-tista si mette a riflettere sui drammi che più hanno colpito la nostra sensibilità collettiva e ne estrapola una tematica, sintesi di do-dici mesi di lutti e di sventure, che diventa la “copertina” di un anno intero, ammonimento a non dimen-ticare e a fare tesoro degli errori del passato, riflettendo senza preclusio-ni per crescere tutti insieme. Lasciata rovereto ci siamo avvia-ti alla meta principale, Besenel-lo, dove il Diacono permanente ci accoglie per la celebrazione della S. Messa, nella chiesa dedicata a sant’agata. L’edificio non é tanto grande ma bello, decorato e mol-to raccolto. Una statua della Santa campeggia sul baldacchino di legno intagliato, dorato, colorato d’azzur-ro e pieno di fiori, pronta per la pro-cessione che si sarebbe svolta l’in-domani. Nell’omelia il sacerdote ha ricordato il significato del nome di Agata, che in greco significa “buo-na”: essere cristiani vuol dire allo-ra essere buoni nei rapporti con le persone, buoni anche con quelli che ci offendono. Questa grande santa dell’antichità, assieme a S. Lucia, S. Agnese e S. Cecilia, è stata ve-nerata molto presto dalla comunità cristiana come modello di vita; sa-peva affrontare le sofferenze perché aveva una grande fede e possede-va una grande fede perché pregava molto. Come il suo culto sia arrivato

a Besenello dalla lontana terra sici-liana di Catania non è dato a sapere, così come ignote sono le origini che hanno portato in questo stesso paese alla venerazione di un’altra santa, Santa Marina, a cui è dedicata una chiesina che abbiamo avuto modo di visitare dopo la Santa Messa. Il freddo pungente non poteva esse-re combattuto che dal caldo tepore del ristorante dove si è pranzato in un ambiente confortevole e tra piatti di grande qualità. Fatto così onore alla tavola, il gruppo è partito per trento, dove abbiamo ammirato, in un clima, se possibile, ancor più gelido, il Duomo e la piazza anti-stante, splendida per la sua bellez-za e vastità. Eretta all’esterno della cinta urbica, la Basilica dà sepoltura a tre missionari di nome Sisinio, Martirio e Alessandro, uccisi in Val di Non il 29 maggio �97 dc, e al ve-scovo Vigilio, Patrono della Diocesi di Trento. Dopo un’occhiata ai sot-terranei del Duomo si è passati a vi-sitare il Castello del Buon Consiglio dove ci attendeva per il ritorno il pullman. La tradizionale lotteria, dedicata quest’anno al restauro del Santuario Santo Crocifisso, e, verso la fine del viaggio, il Santo rosario, recitato con devozione, hanno concluso questo pellegri-naggio di fede e di cultura.

Carla

4 febbraio - In terra trentina, dove fede e tradizione convivono con la modernità

nel segno del culto di sant’agata

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Giovedì �6 febbraio, dopo la S. Messa, ci siamo trovati in bar

per un incontro con i Responsabi-li Diocesani del Movimento Terza Età, che hanno trattato il tema: “an-ziani: risorsa e problemi”.Luisella Maggi ha posto la doman-da: “I percorsi del Movimento pos-sono essere una risorsa per affron-tare i problemi degli anziani?”. Di seguito alcuni passaggi evidenziati dalla relatrice:“Innanzitutto gli ANZIANI costi-tuiscono oggi una parte rilevante della popolazione e sono in aumen-to. Sono una parte attiva nel piano familiare, sociale ed economico; in questo senso sono una RISORSA: • Per le famiglie, dove i nonni di-

ventano protagonisti nella cura dei nipoti e nell’aiuto, anche economi-co, ai figli in caso di bisogno.

• Per le attività legate al tempo li-bero, al turismo, alle vacanze, alle conferenze e ad altre attività cultu-rali dove queste iniziative si reggo-no per il contributo delle persone della terza età.

• Per il volontariato, dove gli anzia-ni e i giovani pensionati sono la colonna portante.

• Nella Chiesa e nelle parrocchie, dove gli anziani sanno essere laici impegnati.

Naturalmente ognuna di queste tap-pe può contenere in sé dei PRO-BLEMI.L’immagine dell’anziano sempre giovane, in forma, attivo, ha come conseguenza, che quando non si è così, il rischio è quello dell’emargi-nazione legata all’età o alle malat-tie. In questo caso, l’anziano ha dei valori, quali la preghiera, la com-pagnia, la fede, che lo aiutano a essere testimone di una vita vissuta alla luce della fede”.Noi tutti speriamo di essere anziani sereni e in pace e crediamo che le attività proposte, anche dal MTE, aiutino a farci sentire vivi e presenti

16 febbraio - Incontro con i responsabili diocesani del Movimento Terza Età

“anziani: risorsa e problemi”per noi stessi e di aiuto agli altri, con cui veniamo in contatto quotidiana-mente. Guido Piccardo, facendo riferimen-to al libro “LE ETÀ DELLA VITA” di Romano Guardini, ci ha indicato un modo per diventare anziani. Ecco alcuni spunti della sua relazione che, partita dal Salmo 90 “Insegnaci a contare i nostri giorni e giungere alla sapienza del cuore”, ci sugge-risce che:• Contare i nostri giorni vuol dire

rivivere il passato senza rimpianti ma con buona memoria, con gioia, rivivendo le emozioni che non pas-sano mai.

• Giungere alla sapienza del cuore significa essere consapevoli che “invecchiare” è un’arte e non una sciagura.

Man mano che passano gli anni dobbiamo accorgerci che cambia-mo, non siamo più quelli di prima.Dobbiamo constatare i limiti delle nostre energie, la coscienza delle nostre risorse.Compare l’esperienza della stan-chezza, le difficoltà appaiono insor-montabili. Svaniscono le illusioni. Arriva la CRISI DEL LIMITE. E questa crisi può essere affrontata e risolta, oppure l’uomo ne esce scon-fitto.Concludendo, si diventa “buoni anziani” superando la CRISI DEL DISTACCO, rendendosi conto del senso del limite, accettando la pro-spettiva della morte e abbracciando con coerenza tutto il tempo della no-stra vita secondo alcuni valori: di-scernimento, coraggio, pacatezza, rispetto di sé e degli altri, valorizza-zione della vita vissuta, dell’opera compiuta e del significato conferito all’esistenza.L’uomo saggio è colui che è conscio della fine e l’accetta.Vecchiaia! Che brutta parola. Can-celliamola subito paragonando la vita a una partita di calcio. Chi lo

Giovedì 15 marzo (S. Maria Nascente) Giornata di ritiro spirituale a Tavernola

Sabato 24 marzo (S. Giacomo)Giornata di ritiro spirituale a Sumirago guidata da Don Danilo Zanoni

Martedì 27 marzo (S. Maria Nascente)ore 15.00 incontro in oratorio S.C.

Sabato 7 aprile (S. Giacomo)ore 14.00 visita Museo del ‘900 a Milano

Martedì 17 aprile (S. Giacomo)ore 14.30 Gruppo di ascolto (VI incontro)

i .proSSiMi.incontri

Movimento Terza Età

dice che il primo tempo è più bel-lo del secondo? O che l’inizio vale di più? E se segnassimo il gol della vittoria al novantesimo, o ancora meglio nel recupero, non sarebbe bello? Sarebbe bellissimo!Un tè caldo per tutti ha concluso l’incontro. A.M.

Museo del ’900 a Milano

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Sul verbale dell’ultimo Consiglio Pastorale del �7 gennaio 20�2

leggo questo intervento: “...Una del-le motivazioni per cui la Diocesi ha optato per le Comunità Pastorali è la diminuzione e l’invecchiamento del clero...”.Domanda: perchè non pensiamo all’opportunità che lo Spirito ci sta mettendo davanti? A noi laici viene chiesto di prendere maggiore consapevolezza del nostro ruolo all’interno della Chiesa (intesa come comunità dei fedeli) a suppor-to dei sacerdoti, e ci viene chiesto di lavorare maggiormente insieme.L’opportunità che lo Spirito ci offre può venire dalla “diminuzione e in-vecchiamento del clero” o, citando sempre lo stesso Consiglio Pastora-le, “dall’esigenza di lavorare in un mondo dove i problemi sono sem-pre di più ampio respiro”, in ogni caso non dobbiamo lasciarcela sfug-gire.Qualcuno può certamente obiettare che noi laici non siamo pronti per assumere un ruolo così importan-te; a costoro posso solo rispondere che hanno ragione, ma anche que-sta è un’opportunità che lo Spirito ci offre: quella di cercare di essere più coscienti della nostra Fede e di viverla con più impegno, con tutti i nostri difetti.Quando leggo: “La storia delle no-stre parrocchie non è poi così sem-plice da uniformare”, resto alquan-to sorpreso. Stiamo parlando di un paese di 8 km quadrati, di circa 2�.000 abitanti, con lo stesso tessuto sociale e gli stessi problemi in tutti quartieri; mi domando quali enormi differenze possiamo registrare tra le varie parrocchie. Credo sia solo un fatto di disponibilità a vivere lo stes-so Vangelo.Quando leggo che la Comunità “pre-senta ambiguità irrisolte e procede con velocità diverse”, penso proprio alla realtà giovanile e a quella adul-ta. Le generazioni più giovani non

Costruire la Comunità

hanno difficoltà a condividere espe-rienze e sono loro che saranno la Comunità. è da loro che dobbiamo prendere esempio. Alcune Comunità Pastorali in paesi vicini sono state create come Par-rocchie a sè stanti unite da “Progetti Pastorali comuni”. Facendo riferi-mento alle “ambiguità irrisolte” so-pra menzionate questa impostazione andrebbe incontro alle esigenze di una parte della Comunità (immagi-no alla fascia più matura), ma non alla creazione di un “condividere cristiano”.Da quello che vedo, (un po’ per la dislocazione dei sacerdoti, un po’ per esigenze di spazi, un po’ per vera scelta pastorale) fino ad ora l’indi-rizzo che ci siamo dati è stato quello di privilegiare le iniziative comuni-tarie rispetto a quelle parrocchiali; forse non è stata una scelta del tutto volontaria, ma a mio avviso anche qui ci vedo l’azione dello Spirito che indica la strada da percorrere nella stesura del progetto pastorale comunitario. Si avvicina la giornata Mondiale della famiglia: la nostra città è pron-ta ad accogliere pellegrini da tutto il mondo e mi chiedo come mai fati-chiamo a condividere fra noi il fatto di appartenere alla stessa fede.Alla domanda: “Cosa significa es-sere Comunità?”, io stesso fatico a rispondere, l’unico esempio che

mi viene in mente è la famiglia: un luogo dove ci si prende cura gli uni degli altri. Sappiamo benissimo che il cammi-no verso la santità è lungo e prima di arrivare ad essere come le prime Co-munità cristiane tutti noi, io per pri-mo, dobbiamo vincere le nostre resi-stenze, ma un primo passo potrebbe essere aprirsi al prossimo ponendoci in atteggiamento di ascolto. Anche questo è affidarsi allo Spirito.

1536Dopo alcuni giorni Paolo disse a Bàrnaba: «Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunciato la parola del Signore, per vedere come stanno».166Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galazia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provin-cia di Asia. 7Giunti verso la Mìsia, cercavano di passare in Bitìnia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; 8così, lasciata da parte la Mì-sia, scesero a Tròade. 9Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: «Vieni in Macedonia e aiutaci!». 10Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo. At. 15, 36; At 16, 6-10

Adelchi Lanosa

Voce alla Comunità... la parola ai lettori!Voce alla Comunità... la parola ai lettori!

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

A Milano, tre giorni di tavole ro-tonde e dibattiti con �04 relato-

ri provenienti da 27 nazioni.

Un grande congresso che avrà anche un sapore laico, perché sceglie di affrontare due temi che interpellano non esclusivamente i credenti: il la-voro e la festa, due ambiti in cui la fa-miglia si apre alla società e la società s’innesta nella vita delle famiglie.

Il programma prevede: relazioni in se-duta plenaria la mattina alla Fiera Mi-lano City e incontri di tavole rotonde e comunicazioni al pomeriggio. • Mercoledì �0 maggio pom. in Fie-

ra Milano City. • Il �� maggio pom. gli eventi si svol-

geranno in contemporanea a Mila-no, Varese, Brescia, Bergamo, Pa-via, Como, Lodi e Bosisio Parini.

• Il I giugno pom. il Congresso di-venterà di nuovo itinerante, ma al-l’interno della città di Milano.

(Il trasporto da Fieramilanocity alle sedi dislocate sul territorio e fuori città è a cura dell’organizzazione).

Milano 30 maggio-3 giugno - VII Incontro Mondiale delle Famiglie - Family 2012

L’invito è aperto a tuttiGli argomenti toccati attraverso le relazioni dei principali rappresentanti dell’episcopato mondiale, dagli inter-venti degli esperti e dalle testimonian-ze saranno: la conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro, il rapporto tra festa e tempo libero, la famiglia di fronte alle sfide della comunicazione globale, dell’immigrazione, dell’edu-cazione e la condizione delle donne che lavorano. Si parlerà anche di se-parazioni, divorzi e nuove unioni.

Ma i veri protagonisti saranno le famiglie provenienti da Francia, Irlanda, Argentina, Sud Sudan, Co-lombia, Germania ed Italia, scelte a rappresentare la molteplicità di situazioni assolutamente quotidiane e ordinarie che si trovano oggi ad af-frontare in tutto il mondo.

Per partecipare al congresso è ne-cessario iscriversi. L’iscrizione deve essere effettuata on line sul sito www.family20�2.com o presso le segreterie dei ns. oratori entro mar-zo. Buon congresso a tutti.

Accoglienza in famiglia: ancora po-che settimane per aderire all’invito fatto dalla Comunità Pastorale Santo Crocifisso “Verso Family 2012”. Ad oggi sono circa �50 i posti resi dispo-nibili per l’accoglienza delle famiglie per questo evento.

Volontario/a a Meda: lasciarsi coinvolgere in un’esperienza che oltre ad essere un servizio alla Chiesa Universale è un’occasione per partecipare in modo attivo, farsi accoglienti anche se non puoi offri-re un alloggio. C’è bisogno di gio-vani e adulti disponibili a dedicare del tempo (poche ore anche per un giorno solo) ai servizi richiesti per gestione, assistenza, accompagna-mento dei pellegrini nei luoghi di arrivo, di alloggio e spostamenti necessari.

[ Ognuno offra quello che può: ciò che conta è il sì di ciascuno”. (Card. Angelo Scola) ]

Andrea

PER ESSERE SEMPRE INFORMATI ___________________________________

• Le segreterie degli oratori, per ricevere le iscrizioni al congresso e le richieste di pass.• La mail [email protected], primo contatto

per ricevere volantini, moduli, chiarimenti sulle modalità d’iscrizione e modifiche, informazioni sugli incontri a Meda

• sul sito www.family2012.com continuano le testimonianze ed aggiornamenti.

• nr. telefonici per un contatto diretto: 0362.333192 (fam. Botta), 0362.75405 (fam. Minotti).

• Nelle chiese il poster: “La Famiglia: il Lavoro e la Festa” sarà con noi sino ai giorni dell'evento.

PROMEMORIA________________

31 marzo Termine ultimo per Comunicazione dati delle Famiglie che accolgono Famiglie, per le Adesioni al Congresso e per i Pass B2 (incontri col Papa, incluso kit famiglia).

Fine aprile Conosceremo i dati delle famiglie ospitate.

19 maggio Ultimo giorno per richieste dei Pass di Accesso Gratuito (incontri col Papa, senza kit famiglia).

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Lavori in corso

Restauro Santuario Santo Crocifisso, a che punto siamo?

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Domenica 4 marzo

Open Day

Domenica 4 marzo si è tenu-to un altro bellissimo evento

nell’ambito dei lavori di restauro del Santuario del Santo Crocifisso: è stata la giornata del CANTIERE APERTO, ovvero la possibilità per tutti di prendere visione diretta del-lo stato dei lavori. Abbiamo potuto ammirare la volta già terminata, con i dipinti completamente restaurati e puliti e, quindi, ritornati al loro originario splendore. E soprattut-to ci siamo potuti rendere conto dell’importanza e della complessità dell’opera in corso di realizzazio-ne, del sicuro bellissimo risultato finale. I nostri architetti Asnaghi, Galliani e Proserpio sono stati abili ciceroni nell’occasione e tutti han-no potuto conoscere i dettagli del restauro. Non dimentichiamo che l’occasione è stata utile anche per mettere in mostra un quadro antico raffigurante il Miracolo del Santo Crocifisso, quadro che era stato presentato e illustrato la sera prima nella Sala Giunta del palazzo comu-nale. Ringraziamo tutti coloro che hanno organizzato e gestito questo evento e anche l’Amministrazione Comunale per la collaborazione. La partecipazione all’iniziativa è stata davvero numerosa, superiore ad ogni aspettativa: è un ulteriore segno di quanto il Santuario stia a cuore ai medesi. Segno di questo interesse sono state anche le offerte che sono state lasciate per continua-re i lavori. Un grazie a tutti.Per chi fosse interessato è disponibi-le in parrocchia un DVD (quello che è stato proiettato in Santuario) che raccoglie le immagini dei lavori, al prezzo di € 10,00.

P.M.

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1 9 . m a r z o . f e s t a . d e l . p a p à

QUaNdo dIo Creò Il papà

Quando Dio creò il papà cominciò disegnando una sagoma piuttosto robusta e alta. Un angelo che svolazzava sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito. Dio si girò e l’angelo “scoperto” arrossendo gli chiese:“Cosa stai disegnando?”. Dio rispose: “Questo è un grande progetto”. L’angelo annuì e chiese: “Che nome gli hai dato?”.“L’ho chiamato papà”, rispose Dio continuando a disegnare lo schizzo del papà sul foglio.“Papà…” pronunciò l’angelo. “E a cosa servirebbe un papà?”, chiese l’angioletto accarezzandosi le piume di un’ala. “Un papà”, spiegò Dio, “serve per dare aiuto ai propri figli, saprà incoraggiarli nei momenti difficili, saprà coccolarli quando si sentono tristi, giocherà con loro quando tornerà dal lavoro, saprà educarli insegnando cosa è giusto e cosa no”. Dio lavorò tutta la notte dando al padre una voce ferma e autorevole, e disegnò ad uno ad uno ogni lineamento. L’angelo, che si era addormentato accanto a Dio, si svegliò di soprassalto e girandosi vide Dio che ancora stava disegnando.“Stai ancora lavorando al progetto del papà?”, chiese curioso.“Sì”, rispose Dio con voce dolce e calma, “richiede tempo”.L’angelo sbirciò ancora una volta sul foglio e disse: “Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli?”.Dio abbozzando un sorriso rispose: “è della grandezza giusta per farli sentire protetti e incutere quel po’ di timore perchè non se ne approfittino troppo e lo ascoltino quando insegnerà loro ad essere onesti e rispettosi”.L’ angelo proseguì con un’altra domanda: “Non sono troppo grosse quelle mani?”.“No”, rispose Dio continuando il suo disegno, “Sono grandi abbastanza per poterli prendere tra le braccia e farli sentire al sicuro”.“E quelli sono i suoi occhi?”, chiese ancora l’angioletto indicandoli sul disegno.“Esatto”, rispose Dio. “Occhi che vedono e si accorgono di tutto pur rimanendo calmi e tolleranti”.L’angelo storse il nasino e aggiunse: “Non ti sembrano un po’ troppo severi?”.“Guardali meglio”, rispose Dio.Fu allora che l’angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino.

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i . p r o s s i m i . a p p u n t a m e n t i

1 aprileDOMENICA DELLE PA LME

Nella vita di Gesùè il giorno dell’ingresso in Gerusalemme comeMessia, festeggiato con rami di palme e di ulivi.è anche il giorno che introduce alla passione con il gesto di amore di Maria di Betania che, versandol’unguento prezioso sui piedi di Gesù, prefigura la sua sepoltura.

Nella nostra celebrazionesmn: ore 9.30 Benedizione degli ulivi nel cortile dell’oratorio e processione in Chiesa per la s. messa delle ore 10.00SG: ore 10.15 Benedizione degli ulivi nel cortile

dell’oratorio e processione in Chiesa per la s. messa delle ore 10.30MdF: ore 8.45 Benedizione degli ulivi nel cortile

dell’oratorio e processione in Chiesa per la S. Messa delle ore 9.00 MdF ore 15.00 Prime Confessioni

SG: ore 16.30 Prime Confessioni

Settimana Santa

La settimana santa – settimana autentica la chiama la liturgia – è il cuore della vita della Chiesa. E deve esserlo anche per ogni cristiano. Sono i giorni in cui con le nostre celebrazioni seguiamo Gesù passo passo nell’ultima cena, nella passione, morte e risurrezione, condividiamo con Lui questi momenti centrali della sua vita e della sua missione e ne riceviamo tutta la ca-rica di salvezza che ne viene. E la sua salvezza cambia anche la nostra vita e il nostro rapporto con gli altri. Anche chi non potrà venire in chiesa potrà e dovrà nel suo animo seguire Gesù in questi giorni: che non sia come allora “Voi tutti fuggirete e io vado a morire per voi”.Credo davvero che, se ne ha la possibilità, uno deve sentire nell’animo un desiderio forte di partecipare a tutte le celebrazioni della Settimana Santa. Sono ce-lebrazioni ricche della tradizione della Chiesa che da sempre celebra con particolare attenzione ed amore questi giorni. Attraverso le celebrazioni della Chiesa, ci troveremo immersi nella bellezza e nella profondità dei misteri di Dio.Non basta aver partecipato alla Messa il giorno di Pa-squa per dire di aver fatto bene Pasqua.

Come lo scorso anno abbiamo scaglionato alcuni orari, in modo da permettere a tutti, nella misura del possibi-le, di partecipare, naturalmente spostandosi nella par-rocchia dove si svolge quella celebrazione.In particolare il Giovedì Santo celebreremo la “Messa in Coena Domini”, completa, a S. Giacomo alle �7.00 per tutta la Comunità Pastorale (chi da S. Giacomo non può a quell’ora si recherà alle 2�.00 in S. Maria Nascente o in Madonna di Fatima), mentre il Venerdì Santo celebre-remo la morte del Signore alle ore �5.00 in S. Maria Na-scente per tutta la Comunità Pastorale (chi da S. Maria Nascente non può nel pomeriggio si recherà alla sera in S. Giacomo o in Madonna di Fatima). In S. Maria Na-scente invece al Venerdì Santo alle 2�.00 celebreremo la Sepoltura del Signore, celebrazione prevista dalla rin-novata liturgia ambrosiana, ma che solo lo scorso anno abbiamo celebrato. Per il Sabato Santo non sono possi-bili cambiamenti perché la Veglia Pasquale deve essere celebrata necessariamente dopo il tramonto del sole.Un po’ di confusione? Lo scorso anno solo in piccola parte si è approfittato della nuova possibilità.Credo però che, superate le difficoltà, apprezzeremo il fatto di offrire a tutti, in diversi orari, la possibilità di vivere in intensità le celebrazioni della Settimana Santa.

Il cristiano accanto a Gesù che muore e risorge

Celebrazioni Comunitarie Confessioni

Parrocchia Madonna di Fatimalunedì 2 aprile

ore 2�.00

Parrocchia Santa Maria Nascentemartedì 3 aprile

ore 2�.00

Parrocchia San Giacomomercoledì 4 aprile

ore 2�.00

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i . p r o s s i m i . a p p u n t a m e n t ii . p r o s s i m i . a p p u n t a m e n t i

5 aprile GIOVEDì SANTO

Nella vita di Gesùè il giorno dell’ultima cena in cui viene istituital’Eucaristia e il sacerdozio.è il giorno del tradimento di Giuda.è il giorno dell’agonia nell’orto degli ulivi.Nella notte Gesù viene processato davanti ai Sommi Sacerdoti.

Nella nostra celebrazioneIn Duomo: ore 9.�0 S. Messa CrismaleCP: ore 15.00 Liturgia della lavanda dei piedi e mandato ai nuovi animatori in s. maria

nascentesmn: ore 8.00 Celebrazione della parola ore 21.00 S. Messa “in Coena Domini”SG: ore 8.30 Via Crucis ore 17.00 S. Messa “in Coena Domini”MdF: ore 21.00 S. Messa “in Coena Domini”

Dalla liturgiaOggi, Figlio dell’Eterno, come amico al banchettotuo stupendo mi accogli.Non affiderò agli indegni il tuo mistero né ti baceròtradendo come Giuda, ma ti imploro, come il ladrosulla croce, di ricevermi, Signore, nel tuo regno.

6 aprile VENERDì santo

Nella vita di GesùAl mattino c’è il processo davanti a Pilato.Verso mezzogiorno il cammino con la croce e lacrocefissione.Nel pomeriggio la morte e la sepoltura.

Nella nostra celebrazioneCp: ore 10.30: Via Crucis per tutti i ragazzi della città in s. maria nascentesmn: ore 8.00: Via Crucis ore 15.00: Celebrazione della Passione e morte del signore ore 21.00: Breve Via Crucis e Celebrazione

della deposizione del signoreSG: ore 8.30: Via Crucis ore 15.00: Via Crucis ore 21.00: Celebrazione della passione e morte del signoreMdF: ore 15.00: Via Crucis ore 21.00: Celebrazione della passione e morte del signore

Dalla liturgiaDense tenebre coprirono tutta la terra, mentre igiudei crocifiggevano Gesù.Verso le tre del pomeriggio, Gesù gridò a gran voce:“Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”Uno dei soldati gli trafisse il fianco con una lancia,dopo che egli, chinata la testa, emise lo spirito.Ecco subito un gran terremoto, il velo del tempio sistrappò e la terra si scosse, dopo che Egli, chinata latesta, emise lo spirito.

7 aprile saBato santo

Nella vita di GesùGesù è nel sepolcro

Nella nostra celebrazionesmn: ore 8.00: Celebrazione della parola ss. Confessioni (dalle 8.00 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 19.00)SG: ore 08.30: Celebrazione della Parola SS. Confessioni (dalle 15.00 alle 19.00)MdF: SS. Confessioni (dalle 15.00 alle 19.00)

8 aprile VEGLIA PA SQUALE E GIORNO DI PA SQUA

Nella vita di Gesùè la notte santa della risurrezione

Nella nostra celebrazione

sabatosmn: ore 21.00: Veglia pasquale con BattesimoSG: ore 21.00: Veglia pasquale con BattesimomdF: ore 21.00: Veglia pasquale con Battesimo

domenicaA Pasqua si segue l’orario festivo

Dalla liturgiaMorivo con Te sulla croce,oggi con Te rivivo.Con te dividevo la tomba,oggi con Te risorgo.Donami la gioia del regno,Cristo, mio Salvatore.Alleluia, alleluia

9 aprile LUNEDì DI PASQUA

Nella nostra celebrazionesmn: orario festivo è sospesa la s. messa delle 8.00SG: orario festivo è sospesa la s. messa delle 18.30mdF: s.s. messe alle ore 10.00 e 17.00

la redazione

augura a tutti

una Pasqua

di pace e serenità

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Per iniziativa del Decanato di Seveso (Parrocchie di Seveso,

Cesano Maderno, Lentate, Barlassina e Meda), dal �� aprile al �� maggio sarà allestita presso il Seminario Arcivescovile di Seveso la mostra “oggi devo fermarmi a casa tua. L’eucaristia, la grazia di un incon-tro imprevedibile”.

La mostra ha carattere didattico-di-vulgativo e intende spiegare cosa è l’Eucaristia in relazione alla vita dell’uomo e della società, documen-tando in particolare l’inquietudine dell’uomo (nell’arte, nella letteratura, ecc.) a motivo del suo desiderio di infinito continuamente insoddisfatto, che trova con libertà una possibilità di risposta nell’avvenimento cristiano. La mostra si compone di pannelli fo-

i . p r o s s i m i . a p p u n t a m e n t i

tografici di grande formato nei quali il testo dell’autore è arricchito da bra-ni letterari e biblici, oltre che da un suggestivo apparato iconografico.La mostra sarà aperta nelle giornate di mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore �5.00 alle ore �9.00; sabato e do-menica dalle ore 9.00 alle ore �2.�0 e dalle ore �5.00 alle ore �9.00. Sarà possibile prenotare visite gui-date in tutti i giorni della settima-na, sia mattina sia pomeriggio, te-lefonando ai numeri 0�62 �40�58, �48 86�806�. Per il decanato questa iniziativa rap-presenta un momento qualificante della pastorale 2012 –2013, vissuta dalle comunità parrocchiali come occasione di comunione e missione, ravvivando la coscienza della cen-tralità dell’avvenimento cristiano

per aiutare, oggi, da un lato la ripre-sa ideale di un Paese sempre più in deficit di speranza, dall’altro propo-nendo alle nostre città momenti di approfondimento delle radici della nostra cultura.L’ingresso alla mostra è libero.

Gli organizzatori

13 aprile - 13 maggio - Una mostra sull’Eucaristia nel Seminario di Seveso

“oggi devo fermarmi a casa tua”

DECANATO DI SEVESO

Zona Pastorale di Monza Diocesi di Milano

“Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascoltare e valorizzare, non è solamente un’opportunità, ma un dovere primario di tutta la società,

per la costruzione di un futuro di giustizia e di pace” (papa Benedetto XVI).

La Commissione Scuola decanale invita

INSEGNANTI ED EDUCATOrI

ad un momento di riflessione e di preghiera presso la cappellina dell’Oratorio S. Crocifisso di Meda

(ingresso da via General Cantore, 1)

mercoledì 14 marzo 2012 alle ore 21.00

Guiderà la riflessione don Cristiano Mauri, Vicario della Comunità Pastorale S. Crocifisso di Meda.

“Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascoltare e valorizzare, non è solamente un’opportunità,

ma un dovere primario di tutta la società, per la costruzione di un futuro di giustizia e di pace.”

Papa BENEDETTO XVI

la commissione scuola decanale invita

INSEGNANTI ED EDUCATORI

Mercoledi’ 14 marzo 2012

alle ore 21.00

dell’

MOMENTO DI RIFLESSIONE E DI PREGHIERA

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

cHE SpEttAcoLi pEr iL tUo SAntUArio!

Nei mesi di marzo, aprile e maggio si svolgerà la rassegna teatrale delle compagnie amatoriali di Meda,

organizzata dalla Comunità Pastorale con il patrocinio e il contributo del Comune.

•••

Ecco il calendario degli spettacoli a cui tutti siete invitati:

Sabato 24 marzo

la Compagnia “I SENZATETTO” presenta

Spirito ALLEGro di Noel Coward

Sabato 31 marzo

la Compagnia “I NUOVI ISTrIONI” presenta

SE DEVi DirE UnA BUGiA, DiLLA GroSSA di ray Cooney

Sabato 14 aprile

le Compagnie “GLI ANTISTrESS” e “TEATrO VIVO” presentano

GEnt DE rinGHErA di Guido Ammirata

Sabato 19 maggio

la Compagnia “TEATrO OMNIBUS” presenta

A ViLLA EricA di Pasqualino Elli

•••

Gli spettacoli si svolgeranno presso il salone della scuola S. Giuseppe e saranno a offerta libera;

tutto il ricavato delle quattro serate sarà destinato ai lavori di restauro del Santuario.

Commedia in due atti tra pettegolez-zi, gioie e dolori di vicini di casa.

Gent de ringhera è la commedia in due atti che verrà messa in scena sabato 17 marzo alle ore 21.00 e domenica 18 marzo alle ore 16.00 in occasione della Festa del Papà presso il salone dell’oratorio di Ma-donna di Fatima. Sotto la regia di Patrizia Del Fabbro, lo spettacolo, nato dalla ormai annua-le collaborazione tra le compagnie amatoriali Teatro Vivo di Baruccana e Gli Antistress di Meda Sud, raccon-

i . p r o s s i m i . a p p u n t a m e n t ii . p r o s s i m i . a p p u n t a m e n t i

ta la vita di una delle tante famiglie che abitano in appartamenti di “rin-ghiera”: la casalinga che sbarca il lunario facendo piccole riparazioni, il marito tranviere, un tipo un po’ de-bole che sostituisce i colleghi malati, l’amico che continua a fare scherzi a tutti e prima o poi ne pagherà le con-seguenze, la zitella scontenta della vita che cerca marito affidandosi ad una agenzia matrimoniale, la porti-naia, ex ballerina di quarta fila, che ora vive, di riflesso, le gioie e i dolori di tutti gli inquilini e lo spettegolare con malignità viene da lei considera-

to uno dei suoi doveri di portinaia, i due musicisti che cercano di sbarcare il lunario suonando, il postino in pro-cinto d’andare in pensione che fa il filo alla portinaia, l’ex commessa che s’innamora del “bullo”, le vicine un po’ pettegole e curiose ed infine un assicuratore che viene scambiato per il pretendente della zitella. A conclusione dello spettacolo, per fe-steggiare degnamente tutti i papà sen-za preoccuparsi di correre a casa a pre-parare la cena, siete invitati all’happy hour che aprirà alle ore �9.00 sempre presso il salone dell’oratorio. •

Sabato 17 marzo - Invito a Teatro con le Compagnie “Teatro Vivo” e “Gli Antistress”

“Gent de Ringhera”

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Sabato 2� gennaio 20�2 si è svolta in Aula consiliare la premiazio-

ne della VII edizione del concorso “Il presepe a Meda, arte e tradizio-ne”, bandito dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni Amici dell’arte e Pro Loco Pro Meda e le scuole cittadi-ne. La nostra scuola parrocchiale si è classificata al primo posto ex ae-quo con la seguente motivazione: “Creando e ricreando … il tuo Nata-le, Gesù, vogliamo darti una mano. Installazione composita, il presepe si costruisce come un gioco, testimo-niato dalle mani dei bambini a dife-sa e protezione dell’amor divino.”La realizzazione del presepe è sta-ta inserita all’interno del cammi-no educativo di quest’anno della Scuola San Giuseppe “CREANDO E… RICREANDO” (che è anche lo stesso slogan della diocesi per la pastorale giovanile 20��-20�2). Infatti è stato proposto ai bambini il percorso di Avvento “CREAN-DO E RICREANDO… IL TUO NATALE, GESù, VOGLIAMO DARTI UNA MANO”. Bambini, insegnanti e genitori hanno collabo-rato alla realizzazione del presepe: la famiglia e le mani sono simbolo centrale del presepe. La famiglia di Nazareth, si fa casa per il Bambino Gesù che, facendosi uomo, con-divide il bisogno di ogni uomo di essere custodito, amato e curato. Lo sfondo accoglie le mani di ogni bambino della scuola con la propria firma come testimonianza della vo-lontà di ciascuno di loro di donare questa loro mano a Gesù perché Egli ne faccia vita e ne faccia amo-re, come dicono le parole del canto “Mani”, presenti nello sfondo, che i bambini hanno cantato con gioia nei momenti vissuti a scuola nell’attesa dell’incontro con Gesù e dalle quali scaturiscono le note che riempiono l’atmosfera. I bambini hanno poi costruito delle bocce trasparenti con all’interno immagini delle fa-

miglie del mondo, accolte su mani di legno e poste intorno alla Sacra Famiglia: ogni famiglia è chiamata a farsi casa in cui custodire, amare e curare la vita di ogni piccolo crea-to a immagine di Dio. è la mano di Dio che si fa vicina, attraverso i genitori, e si prende cura di noi: è la casa in cui è possibile sentir-si «a casa», in cui crescere in una dimensione «familiare» e rivivere (RICREARE) le condizioni della vita. I supporti delle mani sono dei cinque colori simbolo dei continen-ti (blu, nero, rosso, giallo e verde) e sono realizzati come un pezzo di Lego, oggetto di costruzione utiliz-zato dai bambini per creare. Ogni pezzo di Lego è di legno, materiale simbolo del nostro territorio, ed è stato colorato dai bambini. Cinque pezzi di Lego di diversi colori fan-no da supporto alla culla circolare, come il mondo, su cui è posta la Natività, tutta bianca come segno di purezza, ma anche perché il bianco è la sintesi di tutti i colori. Il pavi-mento è composto da tanti pezzi di puzzle bianchi simbolo del creare e ricreare di ognuno, della voglia di

Concorso “Il Presepe a Meda, arte e tradizione”

Primo premio alla Scuola San Giuseppe

S C U O L A S A N G I U S E P P E

farsi dono per gli altri perché tutta la vita è un dono. Sabato pomeriggio, con una dele-gazione di bambini ci siamo recati speranzosi alle premiazioni… forse i bambini più piccoli non sono riusciti a cogliere a pieno la complessità del messaggio racchiuso in quel prese-pe, ma lo stupore, la gioia, l’emozio-ne che si è sprigionata dai loro occhi quando, fin dalle prima parole lette dall’assessore Tagliabue circa la mo-tivazione dell’assegnazione del pri-mo posto, hanno capito che si trattava del loro presepe… che meraviglia!!! è in quegli sguardi che si rivela il primo messaggio che l’angelo rivol-ge ai pastori sommersi dalla luce che piove dal cielo, dapprima intimoriti per quello spettacolo grandioso che poi invece si rivela rassicurante: “Non temete: ecco vi annuncio una grande gioia”. E stato il loro sguardo il segno per identificare quel neona-to come il Salvatore, non una serie infinita di effetti speciali; è a quegli sguardi che si dovrebbe ritornare tut-ti, semplicemente, come bambini.

Miriam, mamma di Benedetta (II A)

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Breve analisi dell’anno 2011 confrontato con l’ultimo decennio

anagrafe della Comunità

s.maria nasCente BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI SAN GIACOMO BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI

2011 76 111 13 2011 29 36 8

20�0 69 89 �9 20�0 26 52 6

2009 80 �28 �4 2009 44 �5 �

2008 7� ��2 26 2008 �7 �8 5

2007 89 ��� 2� 2007 44 25 8

2006 89 ��� 29 2006 4� �5 9

2005 7� �06 �0 2005 4� 47 �5

2004 89 �00 �5 2004 �6 �8 ��

200� 79 9� 25 200� 44 40 8

2002 72 �08 22 2002 �5 �7 �9

MEDIA DECENNIO 78,7 �07,� 27,4 MEDIA DECENNIO �7,7 �8,� 9,2

MADONNA DI FATIMA BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI Com. s.CroCiFisso BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI

2011 56 27 8 2011 161 174 29

20�0 54 �5 �6 20�0 �49 �56 6�

2009 6� 24 �� 2009 �85 �87 48

2008 5� �9 �2 2008 �6� �69 4�

2007 42 2� �9 2007 �75 �57 48

2006 �8 �8 �� 2006 �68 �66 49

2005 �4 �9 �9 2005 �46 �72 64

2004 29 24 �� 2004 �54 �62 59

200� �8 24 �7 200� �6� �57 50

2002 29 �8 2� 2002 ��6 �6� 62

MEDIA DECENNIO 4�,2 20,9 �4,7 MEDIA DECENNIO �59,6 �66,� 5�,�

santa maria nascenteCresce il saldo negativo tra battesimi/defunti (-�5 unità), con i bat-tesimi che crescono rispetto al 20�0 del �0%, in media con il dato del decennio, non abbastanza però per compensare il forte balzo dei decessi che crescono del 25%. Forte flessione dei matrimoni (il dato più basso del decennio, non mitigato dai sei matrimoni cele-brati fuori Meda), che registrano un calo sul dato medio decennale del 53%. Il dato 2011 non risulta però gonfiato, come negli ultimi precedenti anni, da matrimoni in Santuario di sposi non di SMN (dato che, comunque, non modificherebbe il giudizio sul forte calo dell’anno appena trascorso).

madonna di FatimaAnche nell’anno 20�� lo scenario è considerevolmente diverso ri-spetto a quello di San Giacomo: resiste, pur assottigliandosi, il sal-do positivo tra battesimi e decessi (+29 unità), con i battesimi che raggiungono il livello più alto dopo quello del 2009 e sopravanzano di gran lunga la media del decennio (+�0%). Sono molto cresciuti anche i decessi che toccano la punta più alta del decennio, senza però intaccare il forte saldo positivo tra nascite e morti in precedenza ricordato. In flessione i matrimoni (otto, il più basso del decennio, a cui si devono aggiungere altri quattro celebrati fuori Meda). Siamo comunque abbondantemente sotto la media del decennio (-46%).

San GiacomoRispetto all’anno 20�0 si registra un incremento dei battesimi (+� unità) contestualmente a una forte flessione dei decessi che scen-dono di �6 unità. Rimane però un saldo negativo tra battesimi e decessi di 7 unità. Rispetto alla media decennale i battesimi sono in calo del 2�%, stesso trend, anche se meno accentuato, per i decessi che calano nella media di un 6%. Il dato dei matrimoni è legger-mente superiore a quello del 20�0, che però non conglobava sei matrimoni celebrati in Santuario (qui, nel 20��, per via dei lavori di restauro nessun matrimonio è stato celebrato). Va poi considerato che nel 20�� tre matrimoni sono stati celebrati fuori Meda. Possia-mo quindi concludere che il 2011 si colloca in flessione rispetto alla media del decennio, e comunque molto lontano dalla punta raggiunta nel 2002 (�9 matrimoni nella sola parrocchia).

Comunità Santo CrocifissoIl dato complessivo, come già visto lo scorso anno, riassorbe buona parte dei differenti flussi parrocchiali, registrando un in-cremento complessivo dei battesimi, rispetto al 20�0, di �2 unità, a cui si contrappone però un più che proporzionale incremento dei decessi che salgono di �8 unità, con un differenziale negativo che si allarga da 7 a �� unità. Rispetto alla media decennale, i bat-tesimi sono sostanzialmente in linea, mentre i decessi registrano un +5%. L’andamento negativo dei matrimoni religiosi nelle tre parrocchie si scarica chiaramente anche sul dato complessivo che è il più basso del decennio, in flessione del 43% rispetto alla media decennale. E.N.

s.maria nasCente BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI SAN GIACOMO BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI

2011 76 111 13 2011 29 36 8

20�0 69 89 �9 20�0 26 52 6

2009 80 �28 �4 2009 44 �5 �

2008 7� ��2 26 2008 �7 �8 5

2007 89 ��� 2� 2007 44 25 8

2006 89 ��� 29 2006 4� �5 9

2005 7� �06 �0 2005 4� 47 �5

2004 89 �00 �5 2004 �6 �8 ��

200� 79 9� 25 200� 44 40 8

2002 72 �08 22 2002 �5 �7 �9

MEDIA DECENNIO 78,7 �07,� 27,4 MEDIA DECENNIO �7,7 �8,� 9,2

MADONNA DI FATIMA BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI Com. s.CroCiFisso BATTESIMI DEFUNTI MATRIMONI

2011 56 27 8 2011 161 174 29

20�0 54 �5 �6 20�0 �49 �56 6�

2009 6� 24 �� 2009 �85 �87 48

2008 5� �9 �2 2008 �6� �69 4�

2007 42 2� �9 2007 �75 �57 48

2006 �8 �8 �� 2006 �68 �66 49

2005 �4 �9 �9 2005 �46 �72 64

2004 29 24 �� 2004 �54 �62 59

200� �8 24 �7 200� �6� �57 50

2002 29 �8 2� 2002 ��6 �6� 62

MEDIA DECENNIO 4�,2 20,9 �4,7 MEDIA DECENNIO �59,6 �66,� 5�,�

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L’associazione Senza Frontie-re da diversi anni, fra le altre

attività, raccoglie i tappi delle bot-tiglie di plastica e manda il ricavato della vendita alla Casa dos Sonhos, che accoglie bambini di strada e in difficoltà. Questa casa di accoglien-za e di educazione è gestita da Suo-re Domenicane argentine e si trova nella città di Santa Rita nello Stato del Paraiba, Brasile.Molti partecipano alla raccolta dei tappi: scuole, parrocchie, privati, tutti uniti dal desiderio di contribui-re, anche con un semplice gesto, a portare avanti progetti educativi. è una piccola semente di solidarietà che andrà a crescere lontano.La comunità parrocchiale Madonna di Fatima di Meda, con in testa don Angelo, fa parte di questa schiera di volenterosi.

offerte per restauro del santuario_______offerte febbraio 2012Una Ditta di Meda per restauro del S. Crocifisso Miracoloso........... € 3.000,00Una Ditta......................................... € 2.000,00SEM Meda...................................... € 2.000,00Movimento TERZA ETÀ di S.M.N.... € 1.000,00Movimento TERZA ETÀ della C.P..... € 350,00In memoria defunti......................... € 1.330,00Residuo buste IIa domenica Gennaio 2012.................................. € 140,00Buste IIa domenica Febbraio 2012 € 3.825,00Cassetta chiesa................................ € 291,00Pubblicità striscioni e totem........... € 3.011,50Vendita benefica – BCC Barlassina € 15.000,00Vendita benefica.............................. € 620,00 Totale offerte febbraio 2012............ € 32.567,50Totale al 29/02/20�2....................... € 816.567,24totale entrate al 29/02/2012.......... € 849.134,74

_______uscite per restauro del santuario Spese varie febbraio 2012.............. € 29.962,60Spese varie al 29/02/20�2.............. € 813.260,80totale uscite al 29/02/2012........... € 843.223,40

il mio argento (o oro) per il santuario

Continua con ottimi risultai la raccolta di argento e oro per il restauro del Santuario. L’ultima fusione ha fruttato € 38.890,00 che, aggiunti alle precedenti fusioni, portano il totale a € 131.150,00.

Magari conservi alcuni oggetti d’oro e d’argento a cui sei affettivamente legato e che non venderesti mai, ma per il Santuario … si può fare. Sai che serve ad un’opera bella, per il Signore e per la Comunità.Il mio argento (o oro) per il Santuario può essere consegnato presso l’ufficio parrocchiale di S. Maria Nascente, S. Giacomo e Madonna di Fatima. Se preferisci un maggior anonimato puoi metterlo anche nel cestino delle offerte alla domenica in chiesa. Sono invece meno sicure le cassette delle offerte.

Un grazie grande a tutti!

N O T I Z I A R I . P A R R O C C h I A L I

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Un tappo in plastica

sì! un tappo per tappare i buchi di povertàA tutti un grazie sincero che arriva da oltre oceano e racchiude le voci di tutti i bambini e gli adolescenti della Casa dos Sonhos, insieme alle loro famiglie e alle suore domenica-ne argentine.La nostra associazione è nata uffi-cialmente nel �997.Lo scopo principale è quello di fa-vorire uno scambio culturale che permetta di conoscere, al di là del-le proprie convinzioni personali, un modo di vivere più giusto ed umano, attraverso un cammino fatto di ami-cizia e di solidarietà fra tutti i popoli della terra.

a proposito di solidarietà…Se vuoi aiutare un uomo sprofondato nel fango,non pensare che basti tendergli la mano.

Bisogna che tu scenda completamente nel fango.Quando sarai lì, afferralo con forzae innalzalo con te verso la luce.(sholmo di Karlin)

Per l’Associazione Senza Frontiere Alessandro Zuffolato

Associazione “Senza Frontiere” O.N.L.U.S.

Sede Via Matteotti, 12 – 20823 Lentate sul Seveso (MB)c.fisc. 91060400156

tel. e fax 0362/565583 cell. 347 255 58 73e-mail: [email protected]

Sede Operativa Regione Veneta:via Fogliati, 8 Molvena VIwww.senzafrontiere.eu

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – MedaN O T I Z I A R I . P A R R O C C h I A L I

_______Anagrafe parrocchiale (febbraio 2012) Battesimi (dal 1 al 29 febbraio 2012: n. 3)Emilio MartinenghiLuca MartinenghiMatrimoni (dal 1 al 29 febbraio 2012: n. 0)--Defunti (dal 1 al 29 febbraio 2012: n. 7)Elisabetta Medini ved. Colzani (a. 99)Rosanna Frigerio ved. Molgora (a. 79)Graziella Marchetto in Barzaghi (a. 59)Luigi Pozzi (a. 84)

_______Offerte opere parrocchiali (febbraio 2012)Offerte domenicali.............................. euro �.640,54Totale offerte domenicali................... euro 2.290,54Offerte Amm. Sacramenti................... euro 500,00Offerte Varie....................................... euro 645,00Offerta per opere parrocchiali dal Movimento Terza Età.................... euro �.000,00

San Giacomo

Madonna di Fatima

_______Anagrafe parrocchiale (febbraio 2012)Battesimi (dal 1 al 29 febbraio 2012: n 6)Thomas BagaglioPaolo Boffi Matrimoni (dal 1 al 29 febbraio 2012: n 0)--Defunti (dal 1 al 29 febbraio 2012: n 5)Rinaldo Pennati (a. 82)Tranquilla Trevisan (a. 84)

_______Offerte opere parrocchiali (febbraio 2012)Offerte domenicali.............................. euro 4.082,00Offerte Amm. Sacramenti................... euro 800,00Offerte varie....................................... euro 2.�00,00

_______Anagrafe parrocchiale (febbraio 2012) Battesimi (dal 1 al 29 febbraio 2012: n. 15) Allegra BogliettiIrene AzzoliRebecca RossiniSofia Stella Herrera FranciscoJurij ErrigoAlberto Botto RossaVittorio Botto RossaAlessandro LevatoAndrea LevatoMartina Sarcina Matrimoni (dal 1 al 29 febbraio 2012: n. 0)--

Defunti (dal 1 al 29 febbraio 2012: n. 22)Carmella Tellan (a. 9�)Giuliana Tinello (a. 7�)Gianni Enrico Ostini (a. 72)Tarcisio Mazzon (a. 88)Gianbattista Bernardi (a. 7�)Tina Antonietta Marelli (a. 89)Gianbattista Agudio (a. 8�)Giambattista Luraghi (a. 79)Pietro Galimberti (a. 92) Andrea Parolari (a. 68)______Offerte opere parrocchiali (febbraio 2012)Offerte domenicali................................... euro 8.02�,00Offerte Amm. Sacramenti................... euro 750,00Offerte varie....................................... euro �.�85,7�

Santa Maria Nascente

Sabato 17 marzo raccolta tappi e lattine. Gli incaricati passeranno a raccogliere i sacchetti posti fuori dai cancelli

dalle ore 14.30 circa. ringraziamo per la collaborazione.

La comunità parrocchiale, partecipe del dolore per la morte della mamma Maria, è vicina a Tiziana Fumagalli in Asnaghi, stimata catechista e animatrice dei canti nelle liturgie.

Domenica 18 marzo a partire dalle ore 19, presso il salone dell’oratorio Madonna di Fatima Happy-Hour con aperitivi alcolici e analcolici, stuzzichini, salatini, pasta, salumi, verdure grigliate, verdure in pastella…e tutto quello che vorrete degustare in compagnia di famigliari e amici!

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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda

Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in 1.030 copie da centrostampa elleci Meda. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 6 marzo 2012.

______santa maria nascenteUfficio Parrocchialepiazza della Chiesa 9tel / fax: 0�62 �4�425e-mail: [email protected]______San GiacomoUfficio Parrocchialevia Cialdini ��8tel: 0�62 7�6�5______madonna di FatimaUfficio Parrocchialevia Madonna di Fatima 5tel: 0�62 70�98

per inviare avvisi, articoli,

contributi a la voce della comunità:

e-mail: [email protected]

oppure presso gli uffici parrocchiali

consegna entro il 27 di ogni mese

(indicare nominativo e numero di

telefono per poter essere ricontattati)

orari ss. messeG I O R N I F E S T I V I_____ Sabato Vigiliare 18.00: madonna di Fatima 18.30: santa maria nascente 20.30: San Giacomo_____ Domenica 8.00: santa maria nascente 8.30: San Giacomo 9.00: madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle �0.00) 10.00: santa maria nascente 10.30: San Giacomo 11.00: madonna di Fatima (sospesa nei mesi di luglio e agosto) 11.30: santa maria nascente 17.00: madonna di Fatima 18.30: San Giacomo (sospesa nei mesi di luglio e agosto) 18.30: santa maria nascente

______Oratorio Santo Crocifissopiazza del Lavoratore �tel: 0�62 70688e-mail: [email protected]______www.parrocchiemeda.it

sura (senza condizionale) di avveni-re e Famiglia Cristiana “…perché si occupano di politica e di beghe del mondo anziché di cose confortanti che Dio ci ha promesso”.Riguardo a preti e frati, quanta acqua sembra passata sotto i ponti del fiume Adda da quella lontana domenica di più di quindici anni fa quando rico-noscemmo il cantante tra i tanti fedeli che gremivano la Basilica di San Ni-colò a Lecco in una S. Messa dome-nicale (eravamo, per caso, anche noi presenti, compiacendoci di vedere un artista professare, privatamente in chiesa con la sua coscienza, alcu-ni valori cristiani che difendeva pub-blicamente, allora osteggiato e quasi discriminato dalla maggioranza del suo ambiente). possiamo anche con-fermargli che in migliaia di parroc-chie, ancora oggi, preti e frati par-lano (pur con toni e accenti diversi) di Dio e del Paradiso, anche quan-do non li nominano direttamente perché ci indicano la difficile strada per seguire Cristo (che, con il Padre e lo Spirito, crediamo abiti lassù). quanto ad avvenire, che leggiamo con regolarità, è (si fidi caro Celen-

tano) con l’Osservatore Romano (che però è di casa in Vaticano) for-se l’unico quotidiano che riporta integralmente i discorsi del papa e dei Vescovi e vedrà che non è diffici-le trovarVi riferimenti alla Parola di Dio. Forse quello che possiamo rim-proverarci è di aver spesso vergogna di comprare Avvenire e, quand’an-che l’abbiamo in casa o in tasca, di non leggere quasi mai quei discorsi, accontentandoci di qualche sempli-ce titolo a sensazione di altri gior-nali sulle vicende (è vero, qualche

L’intervento di Celentano durante il Festival di Sanremo

Celentano a sanremo...

Volevo condividere con i lettori della Voce alcune mie considerazioni sul “caso Celentano”.Credo non sia stato abbastanza sottolineato che, nonostante la caduta di stile con l’affondo contro Avvenire e Famiglia Cristiana e l’insulto ad Aldo Grasso, Celentano abbia avuto comunque il grande merito di aver portato sul piccolo schermo, e addirittura a Sanremo, temi che ormai sono diventati un tabù; Celentano ha il pregio di aver fatto discutere gli italiani (ed erano in tanti davanti alla tv) sul ruolo dei media cattolici, sulle predi-che dei preti, sulla resurrezione di Gesù, sulla morte, sul Paradiso.Certo, lo ha fatto alla sua maniera, in modo un po’ grezzo, ma intanto i tele-spettatori si sono confrontati con questioni che la tv attualmente ignora; han-no preso posizione, si sono schierati, hanno dovuto riflettere su temi insoliti. Guardiamo in faccia la realtà: abbiamo visto che l’alternativa alle “spara-te” di Celentano non si spinge oltre la farfallina di Belen...Nonostante tutto, io preferisco Celentano. Anche nei suoi errori. Massimo

(segue da pagina 1) volta appaiono un po’ travagliate e mediocremente umane) della nostra Chiesa. Certo, avvenire si occupa (giustamente) di tutto, magari può avere nel corso degli anni sfumature diverse di linea e di indirizzo politico e sociale (cambiano i direttori e i ve-scovi) ma anche quest’anno ciascu-no vi può trovare diversi richiami del Papa per la salvezza dell’uomo in tempo di Quaresima. Ci richiamano pure al digiuno… – e – aggiungia-mo noi – anche quello di una certa televisione. Emilio N.

Il pregio di aver fatto discutere gli italiani