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Dai Nutrienti agli Alimenti Gli Alimenti di Origine Vegetale dott. Emanuela Cazzaniga Ortaggi & frutta Legumi Tuberi Cereali

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Dai Nutrienti agli Alimenti

Gli Alimenti di Origine Vegetale

dott. Emanuela Cazzaniga

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Introduzione

ALIMENTO

• Per «alimento» si intende in genere un insieme di sostanze, ingredienti, materie prime, additivi esostanze nutritive ingeriti attraverso le vie gastrointestinali, incluse le bevande, ma non i farmaci,i cosmetici e il tabacco.

• Gli animali vivi che vanno macellati per consentirne il consumo non sono alimenti prima dellamacellazione.

• Gli animali ingeriti vivi (ad esempio, le ostriche) vengono generalmente considerati alimenti

Definizione di « alimento »Regolamenti 178/2002 (28‐01‐2002) e 1829/2003 (22‐09‐2003)

(«alimento» ‐ «prodotto alimentare» ‐ «derrata alimentare»)

• qualsiasi sostanza• prodotto trasformato• prodotto parzialmente trasformato o non trasformato

destinato ad essere ingerito, o di cui si prevede ragionevolmente che possa essere ingerito, da

esseri umani

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Introduzione

ALIMENTOGli alimenti sono sostanze assunte dagli organismi viventi per:-accrescere e rinnovare tessuti e organi vitali-produrre l’energia necessaria allo svolgimento delle funzioni organiche

Compresi

• Bevande• Gomme da masticare• Qualsiasi sostanza come

l’acqua intenzionalmenteincorporata negli alimentinel corso della loroproduzione, preparazione otrattamento

Non compresi

• Mangimi• Animali vivi, a meno che siano preparati per

l’immissione sul mercato ai fini del consumoumano (ostriche)

• Vegetali prima della raccolta• Medicinali cosmetici• Tabacco e i prodotti del tabacco• Sostanza stupefacenti o psicotrope• Residui e contaminanti

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Di conseguenza si definisce alimento qualsiasi sostanza che sia in grado di esercitare una o più delle seguenti funzioni:

fornire materiale plastico: crescita e riparazione dei tessuti (protidi o minerali)

fornire materiale energetico: produzione di calore, lavoro e altre fonti di energie (protidi, glucidi, lipidi)

fornire materiale «regolatore»: catalizzare le reazioni metaboliche (minerali e vitamine)

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Introduzione

ALIMENTO

Si definiscono alimenti primari quelli che devono essere assunti quotidianamenteper soddisfare le richieste del nostro organismo di macro e micronutrienti.

Si definiscono secondari o accessori gli alimenti non nutrizionalmente essenziali, che vengono consumati per una valenza socio‐psicologica.

Tra questi:

‐ bevande alcoliche e analcoliche‐ agenti dolcificanti‐ erbe aromatiche e spezie

Nessun alimento può definirsi completo e quindi in grado di soddisfare (se assunto singolarmente) tutte le esigenze del

nostro organismo

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Introduzione

Gli alimenti primari sono suddivisi in 5 gruppi fondamentali: ogni gruppo comprendealimenti simili in quanto fonte di uno o più principi nutritivi che sono presenti in quantitàmeno significative negli altri gruppi.

CARNE – UOVAForniscono proteine di elevata qualità,minerali (ferro, zinco e rame) ed alcunevitamine del gruppo B.

PESCEFornisce proteine di elevataqualità, minerali (ferro, zinco,rame e selenio), acidi grassipolinsaturi (PUFA) ed alcunevitamine del gruppo B.

LEGUMIForniscono proteine di media qualità,minerali quali ferro e calcio, vitamine delgruppo B, carboidrati e fibre.

LATTE e DERIVATIForniscono proteine di elevata qualità evitamine del gruppo B. Costituiscono laprincipale fonte di calcio.

CEREALI e TUBERIForniscono carboidrati, proteine discarsa qualità ed alcune vitamine delgruppo B.

GRASSI da CONDIMENTOForniscono grassi e vitamina A ed E.L’olio d’oliva contiene antiossidantinaturali (polifenoli e carotenoidi)mentre l’olio di semi fornisce acidigrassi polinsaturi (PUFA).

ORTAGGI e FRUTTAFonti di Vitamina A e CForniscono pro-vitamina A(carotenoidi), vitamina C, altrevitamine, minerali e fibra

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Introduzione

Qualità nutrizionale di un alimento

Dipende da:

• sicurezza d’uso cioè dall’assenza di rischio (microbiologico, antinutrienti,residui, ecc.)• contenuto in nutrienti

Il contenuto totale in nutrienti fornisce un’indicazione solo approssimatadella qualità di un alimento.

Un’indicazione più corretta della reale utilizzazione dei nutrienti è fornitadalla loro biodisponibilità, definita come la percentuale del contenuto totaleassorbita e successivamente utilizzata/disponibile dall’organismo per le suespecifiche funzioni.

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• Fonte di amido

• Significative quantità di oligosaccaridi

• Vitamine del complesso B

Zuccheri complessiZuccheri semplici

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Orzo(Hordeum vulgare )

Farro(Triticum dicoccum)

Riso(Oryza sativa )

Sorgo(Sorghum vulgare)

Segale(Secale cereale)

Frumento(Triticum)

Mais(Zea mays)

Avena(Avena sativa)

Miglio(Panicum miliaceum)

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Amaranto(Amarantus frumentaceus)

famiglia Amarantacee

Chia

Fonio

Grano saraceno(Fagopyrum esculentum)

Quinoa(Chenopodium quinoa)

famiglia Chenopodiacee

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POPOLAZIONI E CEREALI

Grano, orzo e riso

Alto valore nutritivo

Facile conservazione

Sapore gradevole

Grano, avena, segale Europa

Mais America Settentrionale

Riso Asia Orientale

Miglio Africa e Asia Meridionale

Coltivazioni preistoriche

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CEREALE INTEGRALE O RAFFINATO?

Cereale integrale comprende tutte e tre le componenti del chicco

Cereale raffinato

Raffinazione: eliminazione della crusca e del germe

Macinazione e sbiancamento: aggiunta di sale, zuccheri e grassi per renderlo più appetibile

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Integrale è meglio.

Peccato che non sempre i prodotti definiti“integrali” lo siano davvero. Sotto la stessadenominazione sono infatti proposti sia quellirealizzati con sole farine integrali, sia quellicomposti di farine raffinate e aggiunta dicrusca e cruschello.

A rendere possibile questa “ambiguita” è una circolare delministero delle Attività produttive (n. 168/2003), secondo laquale non ha alcuna rilevanza ai fini dell’informazione alconsumatore precisare se una farina impiegata comeingrediente sia integrale o ricostituita.

La conseguenza è che in commercio troviamo prodotti daforno “integrali” con un contenuto di fibra estremamentevariabile: dal 2,5% dei preparati con farine raffinate eaggiunta di crusca, all’11% dei prodotti “veri integrali”.

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Farina integrale di frumento 68,8% (farina di frumento, crusca di frumento), olio di semi di girasole, zucchero, zucchero di canna 7,3%, miele 1,9%, latte intero fresco pastorizzato, uova fresche, estratto di malto d'orzo, agenti lievitanti (carbonato acido di sodio, carbonato acido d'ammonio), aromi (latte), sale.

Gli ingredienti evidenziati possono provocare allergie o intolleranze.

Può contenere tracce di frutta a guscio e soia.

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Ingredienti:

Selezione Misura Integrale Fibrextra 65% (Farina di frumento integrale 97,6%* , fibra solubile da amido di frumento 2,4%) -Zucchero - Olio vegetale di girasole (15%) -Uova - Fibra di avena - Cruschello di frumento -Latte scremato in polvere - Sciroppo di glucosio - Estratto di malto d’orzo e mais - Agente lievitante: carbonato acido di ammonio, carbonato acido di sodio, difosfato disodico -Sale - Aromi - Agente di trattamento della farina: acido L-ascorbico.

(*) Pari al 61,5% della ricetta totale. Può contenere soia, frutta a guscio e sesamo.

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VALORI NUTRIZIONALI (g/100g)

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IL FRUMENTO NELL’ALIMENTAZIONE

Frumento duro (Triticum durum)

Frumento tenero (Triticum vulgare)

SemolaPane

Farina

Pasta secca

Prodotti da forno

Pasta fresca

Abburrattamento: resa percentuale in farina

Macinazione…

Si indica con il tasso di abburrattamento della farinala quantità di prodotto (in Kg) ottenuta macinando100kg di grano

Maggiore è il grado di abburrattamento più grezza è la farina ottenuta:

-minore bianchezza e finezza del macinato

-maggiore contenuto in proteine, vitamine,cenerei e cellulosa

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I GLUCIDI (72%)

• AMIDO (60 - 68 %), glucide polisaccaride

• PENTOSANI (6,5 %), polimeri di aldopentosi

• CELLULOSA E LIGNINA (2 - 2,5 %) localizzate negli strati più esterni e

per questo assenti nella farina bianca

• ZUCCHERI RIDUCENTI (1,5 %) (destrine e glucosio che derivano da

processi di demolizione dell'amido)

a) Struttura dell’amilosio, b)Struttura dell’amilopectina

Amido: fonte energetica di riserva delle piante

Amilosio (20%)

Amilopectina (80%)

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LE PROTEINE (10-18%)

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Tutti pazzi per il gluten free!Aumentano i consumatori senzavalidi motivi medici spinti damoda e business

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Visto che le diagnosi di celiachia non sono aumentate (erano lo 0,70% dellapopolazione nel 2009-2010, lo 0,77% nel 2011-2012 e lo 0,58% nel 2013-2014),come mai la percentuale di coloro che affermavano di scegliere alimenti senzaglutine è triplicata, passando dallo 0,52% del 2009-201 allo 0,99% del 2011-2012,per toccare l’1,69% nel 2013-2014????

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1. marketing aggressivo delle aziende: conferire al glutine un’immagine moltonegativa e, viceversa, promuovere le diete che lo escludono evidenziando virtùmai dimostrate.

2. moltissime persone che, pur non avendo disturbi o vere patologie, reputano utileevitare il glutine per contribuire a migliorare il livello di salute gastrointestinale enon solo.

3. gli alimenti gluten free, nonostante il prezzo elevato, sono facilmente reperibili intutti i supermercati.

4. c’è un gran numero di persone che si auto-diagnostica una sensibilità al glutinesenza alcuna prova, salvo poi dire di aver riscontrato dei benefici.

PERCHE’????

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I LIPIDI (2%)

(40%)

(±10%)

(±10%)• Sono localizzati principalmente

nell’endosperma ed allontanati con la macinazione

• Sono presenti in quantità modesta: lipidi totali 2-4%

COMPOSIZIONE IN ACIDI GRASSI:

Endosperma:acido linoleico e palmitico

Germe:Acido oleico, linoleico e linolenico

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VITAMINE (tracce) & MINERALI (1,5-2%)

VITAMINE

strato aleuronico: vitamine del gruppo B (niacina e pirossidina)

scutello: tiamina (68,8% del totale)

Fattori antinutrizionali:• Fitati• Tannini

MINERALI

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Gelatinizzazione e retrogradazione degli amidi

Affinché l’amido diventi digeribile, deve perdere la sua struttura cristallina e ordinata e passare ad una struttura disordinata.

Gelatinizzazione

50-70°C

H2O

Col calore le molecole di acqua penetrano nei granuli di amido, disorganizzandoi cristalli e rompendo i legami intermolecolari tra amilosio e amilopectina facendogonfiare notevolmente i granuli.

Quando l'amido gelatinizzato si raffredda, avviene un processo che tende a far tornare l'amido in una configurazione simile (sebbene mai identica, la gelatinizzazione è un processo irreversibile) a quella iniziale.

Retrogradazione

Da cosa dipendono gelatinizzazione e retrogradazione?• Temperatura e contenuto in acqua• Presenza di soluti (sale, zucchero), grassi o proteine, che possono influenzare la

temperatura di gelatinizzazione (aumentandola) e la velocità di retrogradazione.

Gli amidi differiscono per il contenuto di amilosio e amilopectina. L'amilosio ricristallizza più velocemente determinando una ricristallizzazione più rapida, dunque gli amidi ricchi di amilosio (come quelli di mais e frumento) tendono a retrogradare più rapidamente che non quelli poveri (come quelli di riso e delle patate).

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FARINE

Composizione media e calorie (per 100g)

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IL PANE

Prodotto ottenuto dalla cottura di unapasta adeguatamente lievitata,preparata con sfarinati di grano, acquae lievito, con o senza aggiunta di salecomune.

Fasi della produzione del pane:

Impastamento: farina con 50% in peso di acqua, 1% di lievito e sale

Lievitazione: temperatura 23-25°C e un umidità relativa dell’80-85%

Cottura: forno preriscaldato a 230-270°C

Tempo: 15’ panini piccoli, 60’ forme da 200g in su

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Biochimica della produzione del pane:

Impastamento: addizione di acqua alla farina, quindi idratazione delle proteine

con formazione del glutine e dei granuli di amido Gelatinizzazione

Lievitazione: i lieviti trasformano il glucosio in anidride carbonica e alcool

etilico. Il primo nutrimento del lievito sono le destrine (1,5%) e il glucosio

presenti nella farina Diastasi: gruppo di enzimi, presenti nella farina che

catalizzano l’idrolisi dell’amido in maltosio e altri zuccheri necessari ai lieviti per

la fermentazione:mi a 1,4 - Glicosidici

• α-amilasi (endoamilasi): producono destrine

• β-amilasi (esoamilasi): producono maltosioono a

1,4cosidici

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IL PANE

Scindono i legami α 1,4 glucosidici

Cottura: aumento della temperatura interna

35-40°C i lieviti proliferano e l’impasto cresce

45-50°C la lievitazione cessa, l’acqua inizia ad evaporare

120-130°C l’amido si solidifica: Destrinizzazione

150°C imbrunimento della crosta: Caramelizzazione

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IL PANE

Valore nutrizionale del pane:

• Valore energetico elevato: differenze minime tra integrale e bianco

• Elevato tenore in amido facilmente digeribile (IG alto)

• Buona digeribilità della frazione proteica per la loro denaturazione

• Rilevanti perdite di Lys, aminoacido già limitante del grano, a livello della

crosta

• Aumento del contenuto calorico nel caso di pane addizionato di grassi

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IL PANE

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LA PASTA

Valore nutrizionale della pasta:

• Ha un basso IG (50-60)

• La pasta è sempre consumata cotta e in combinazione con altri alimenti con la

possibilità di ottenere vantaggiose complementazioni.

• Subisce alcune modificazioni durante la cottura:

- Aumento di peso

- Perdita di nutrienti: limitate nel caso di amido e proteine, maggiori per vitamine

e minerali (B1=50%)

- Aumento del contenuto di Ca: se la cottura avviene in acque molto dure

- Aumento del contenuto di Na: se presente nell’acqua di cottura

Alimento poco equilibrato per il basso contenuto di lipidi. Basso valore biologico delle proteine per il basso contenuto di Lys

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IL MAIS

Modalità di consumo:

Varietà (specie Zea mays L):

Macinazione:

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IL MAIS

Proteine: 10-12%

Globulina: zeanina

Prolammina: zeina (priva di Lisina e triptofano)

Carboidrati: 73%

Amido, zuccheri e cellulosa

Lipidi: 4,5% (80% nel germe)

Ricco di acidi grassi essenziali e acido oleico

Vitamine:

Tiamina

Riboflavina

Niacina

Ceneri: 1,3 ±1,5%

Poco calcio, magnesio, sodio e cloro

Ricco di fosforo

Ferro (2,3mg/100g)

Il mais nell’alimentazione:

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IL RISO

Lavorazione del riso:

1. Sbramatura: eliminazione delle grumelle

Riso decorticato, sbramato o bruno

2. Sbiancatura: asportazione degli strati più esterni e del germe, operazione che avviene attraverso 3-4 passaggi in macchine

• Riso semiraffinato di 4a qualità• Riso raffinato di 3a (commerc) • Riso raffinato di 2a

• Riso raffinato di 1a

3. Spazzolatura

4. Lucidatura: con olio di lino o vaselinacon olio, talco e glucosio

(Riso camolino)(Riso brillato)

Buona qualità proteica!!

La farina di riso non è panificabile, contiene solo una glutenina povera di lis, ile e solforati, mancante di prolammine

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IL RISO

PARBOILING: modalità di trattamento dei chicchi di riso per salvaguardarne il contenuto di micronutrienti (vitamine e sali minerali) e consentire cotture prolungate

Sostanze nutritive presenti

nel riso

Fase del sottovuoto+ ammollo in acqua

tiepida per giorni

Fase del vapore acqueo ad alta

pressione per 30’

Gelatinizzazionesuperficiale dell’amido

Il riso libera le vitamine e i

minerali contenuti nel germoglio e nella pellicola

argentea.

Le sostanze idrosolubili

migrano all’interno

della cariosside

Le sostanze nutritive rimangono

nel chicco anche durante il lavaggio e

la cottura.

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IL RISO

Aspetti commerciali:

Il riso lavorato viene classificato, secondo la lunghezza del granello, in quattro gruppi:

Chicco piccolo e tondo. Granello

lunghezza <5,2mm

Balilla, Castello, Elio

Chicco semi lungo. Granello lunghezza

tra 5,2 e 6,4mm

Lido, Titanio, Auro, Vialone nano

Chicco affusolato. Granello lunghezza

>6,4mm

Bonnet, Smeraldo, Ribe

Chicco grosso e lungo. Granello

lunghezza >6,4mm

Arborio, Carnaroli, Roma

Cottura 12-13 minuti

Cottura 13-15 minuti

Cottura 14-16 minuti

Cottura 16-18 minuti

Minestre in brodo e dolci

Riso in bianco, timballi

Risotti e contorni Risotti e contorni

Car

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IL RISO

Riso nell’alimentazione:

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IL RISO

Basmati

Coltivato soprattutto in India e in PakistanSi può trovare sia sbiancato sia integrale.Il chicco è lungo e sottile, il sapore delicato earomatico.Ha un basso indice glicemico e un notevolepotere saziante.

Riso nero Venere

Il riso nero Venere è originario della Cina. Èuna qualità di riso integrale e ha un notevolecontenuto di proteine, ferro, selenio, silicio e divitamine idrosolubili, tra cui B1, B2 e PP.Il caratteristico colore nero è dovuto allapresenza di antociani, sostanze note per ilpotere antiossidante.

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IL RISO

Riso rosso:

FibreVitamine BSali minerali (ferro, magnesio, manganese)Sostanze antiossidanti

Riso rosso fermentato:è riso comune (Oryza sativa) fermentato davari ceppi del Monascus purpureus, chiamatoanche lievito rosso per via della suacolorazione. Durante l’attività fermentatrice,questo lievito si arricchisce di monacolina K,una sostanza con una struttura chimica moltosimile a quella della lovastatina, un farmacoappartenente alla categoria delle statine

ALIMENTO

INTEGRATORE

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ORZO

Graminacea del genere Hordeum

Principali specie:

• Orzo distico (H. disticum) con spiga compressa, rettangolare, allungata;

• Orzo comune o quadrato (H. tetrastichum Korn) con spiga di forma quadrangolare;

• Orzo esagonale (H. exastichum L) con spiga corta di forma esagonale.

Orzo duro (tetrastico ed esastico)

Orzo tenero (distico)

Malto e sfarinati di malto:

Alimentazione umana (ricco di proteine)

Elevata resa in malto e minor contenuto proteico (birra e wisky)

Per panificazione, dolci, prodotti dietetici e per l’infanzia

Malto= cariosside di un cereale che ha subito la germinazione

La maltatura è un processo essenziale perottenere le materie per la produzione dibevande alcoliche come birra e whisky. Infattiquando il seme germina produce enzimi cheservono a idrolizzare l'amido in zuccheri piùsemplici, atti ad essere fermentati dai lieviti.

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ORZO

Tipologie di orzo:

Orzo perlato: subisce il processo di “sbiancatura”. Ha il vantaggio di poter essere cucinatoimmediatamente, ma ha un ridotto contenuto in fibre vegetali. Anche il contenuto in sali minerali evitamine potrebbe essere ridotto. A livello calorico, invece, non vede grandissime differenze con le altrevarianti.

Orzo decorticato: subisce dei processi meccanici per eliminarne la parte più esterna. Rimanecomunque molto ricco di fibre solubili, non subisce una grave perdita di sali minerali e mantiene intattoil suo potenziale calorico. La tipologia del decorticato è quella che si è comunemente soliti a definiresemplicemente come orzo.

Orzo integrale: non passa attraverso processi di raffinazione meccanica. Conserva quindi tutte le suecaratteristiche nutrizionali ma, presentando tutte le parti intatte della cariosside, richiederà una lungafase in ammollo per poter essere utilizzato.

Orzo solubile: serve per la definizione di bevande, come il caffè d’orzo, e viene realizzato tramite la tostatura e la macinatura del cereale.

L’orzo nell’alimentazione:

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AVENA

Nell'alimentazione umana viene utilizzata la cariosside, generalmente privata dei suoi involucri fibrosi (decorticata) e ridotta in farina (macinazione) o in fiocchi (tramite pressione dei chicchi, freschi o precotti a vapore).

Diffusa soprattutto tra i popoli germanici e scozzesi es. porridge

In Italia, fino a pochi anni fa, era destinata all'alimentazione dei purosangue. Oggi è sempre più presente nei prodotti alimentari muesli, alimenti dietetici.

Benefici dell’avena:• Rallentamento dello svuotamento gastrico• Incremento della peristalsi intestinale• Contenimento del livello di colesterolo e di

glucosio ematico

Alto contenuto in fibra (beta-glucani)

Ha un buon contenuto di Sali minerali • Ottimo rimineralizzante

o Scarsamente digeribileo Presenza di fitatio Sfarinati di avena non

panificabili

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SEGALE

Benefici dell’avena:

• Apporta un’elevata quantità di energia

• Il rapporto degli acidi grassi è positivo,

a favore dei polinsaturi

• Assenza di colesterolo

• Ottimo contenuto in Sali minerali e

vitamine del gruppo B ed E

La segale assomiglia moltissimo al ben più noto frumento; non a casocontiene glutine e, pur essendo meno pregiata, fornisce una farina idoneaalla panificazione.

Un tempo, il pane di segale era destinato prevalentementeall'alimentazione popolare e veniva anche detto "pane nero" (per latonalità bruno scura della farina)

Attualmente, la maggior parte della produzione mondiale di segaleproviene dall'Europa centrale e, in Italia, la sua coltivazione si concentra alnord, presso le zone alto collinari e montane.

Lavorazione: molitura Sfarinati con contenuto proteico inferiore al frumento

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GRANO SARACENO

Il grano saraceno (Polygonum fagopyrum), detto anche grano nero, èuna pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delleChenopodiaceae.

E’ abitualmente compreso tra i cereali in quanto presenta con essistrette analogia per le modalità di coltivazione, il tipo di prodotto e ladestinazione alimentare

Ha un elevata qualità biologica per il contenuto doppio di Lys rispetto alfrumento

Consumato a seme intero, ha un elevato contenuto di composti fenolici,minerali e vitamine

La farina di grano saraceno è tuttora molto utilizzata nella cucinatradizionale italiana; rientra infatti in molte ricette tradizionali pasta,pizzoccheri, polenta taragna

Un po’ di storia… Il grano saraceno ha origini molto antiche. La suacoltivazione inizia nelle zone della Siberia e della Cina. Con il passare deltempo inizia ad essere coltivato anche in Giappone, in India e in Turchia.In Italia sbarca nel XV secolo e inizia ad essere coltivato.

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QUINOA

La quinoa è una pianta erbacea annuale della famigliadelle Chenopodiaceae, la stessa di spinaci e barbabietole.A scopo alimentare, tuttavia, se ne consumano soltanto i semi

E’ utilizzata prevalentemente come seme bollito nelle zone andine di Cile e Perù, puòrappresentare una valida alternativa agli alimenti tradizionali, in particolare per ladieta dei soggetti celiaci per l’assenza di glutine.

I semi di quinoa sono molto famosi per le loro proprietà nutritive: circa il 60/70% ècomposto da carboidrati e circa il 30% da proteine. Ricca anche di sali emicroelementi come manganese, potassio, fosforo, ferro, zinco, vitamine A ed E, a cuisi aggiungono pochi grassi insaturi.

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QUINOA

Le saponine della quinoa

• Sono pesticidi naturali prodotti dalle piante (in quantità minore anche in ceci, fagioli, soia e cereali)

• Sono termostabili (ossia non inattivate dalla cottura)

• Tradizionalmente, questi glicosidi sono considerate sostanze antinutrizionali in quanto riducono

l’assorbimento intestinale di svariati nutrienti (proteine, lipidi e carboidrati)

• Svolgono anche un azione ipocolesterolemizzante. Le saponine chelano i Sali biliari impedendone il

riassorbimento e portando alla loro maggiore eliminazione con le feci. Non potendo riutilizzare i Sali

biliari, il fegato è costretto a fabbricarne di nuovi, consumando così colesterolo.

• A concentrazioni alte possono rivelarsi dannose per le loro proprietà detergenti (danneggiano le

membrane) ed emolitiche (rottura dei globuli rossi).

Le saponine possono essere rimosse essenzialmente mediante due tipi di processo:

Lavaggio in acqua alcalina, reso costoso dalla necessità di asciugatura rapida dopo il trattamento, e

molto sensibile all’eventuale inquinamento dell’acqua di lavaggio

Abrasione meccanica, questo procedimento non rimuove completamente le saponine, ma permette

di incrementare notevolmente l’attività delle α-amilasi nella quinoa e quindi la sua digeribilità. Dopo

il trattamento tecnologico, il valore nutrizionale della quinoa non risulta modificato. Resta integra la

qualità delle sue proteine. Alcuni Sali minerali vengono persi. Tutte le analisi nutrizionali sono fatte

sul prodotto già desaponificato.

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AMARANTO

L'amaranto è uno dei cereali più antichi dell'umanità; alcuni reperti archeologici delle popolazioni tribali del Centro America testimoniano che l'amaranto, assieme al mais, ha costituito una fonte alimentare primaria per la sopravvivenza di questi popoliIn seguito allo sterminio delle popolazioni indigene dell'America centrale si perse quasi completamente l'attitudine alla coltivazione dell'amaranto; ad oggi, il suo consumo è limitato rimanendo sconosciuto alla maggior parte dei consumatori.

L'amaranto può essere consumato in tre modi differenti:

• Sotto forma di cereale integro• Sotto forma di sfarinato nella preparazione di alcuni prodotti (non

contiene glutine)• Mediante bollitura delle foglie di amaranto, che rappresentano

un'ottima fonte di vitamina A, C e di Ferro

Composizione nutrizionale per 100g di parte edibile di amaranto

Energia 343 kcal - Proteine 16g - Glucidi 60g - Lipidi 6g - Ferro 11,3mg

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AMARANTO

Le lectine dell’amaranto

Il principale trattamento industriale a cui è sottoposto l’amaranto è la rimozione di lectina,

sostanza antinutrizionale che abbassa il valore proteico dell’alimento.

Le lectine (emoagglutinine) sono sostanze normalmente presenti nei legumi.

• Da una parte svolgono azione antinutrizionale

• Dall’altra abbassano il tenore di trigliceridi nel sangue e favoriscono l’eliminazione del

colesterolo

Ad alte dosi, interferiscono con molecole glucidiche alla superficie dei globuli rossi

causandone l’agglutinazione.

Le lectine sono termolabili e quindi facilmente distrutte dalla cottura del cereale.

Per questa ragione, anche a livello industriale, il trattamento termico è sufficiente per la loro

rimozione, ma deve essere piuttosto blando per non compromettere la qualità del cereale.

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FONIO

Il Fonio (Digitaria exilis) è un cereale antico della famiglia delle Poaceae. E’ unapianta erbacea originaria dell’Africa che costituisce un importante fontealimentare. Esiste sia il Fonio Bianco (Digitaria exilis ) che il Fonio nero (Digitariaiburua).

• Rispetto ad altri cereali ha un contenuto più alto in carboidrati e meno in proteine.

• Non contiene glutine ed è ricco di fibra

• Il contenuto proteico totale è basso e variabile tuttavia sembra possa apportare l’intero pattern

aminoacidico essenziale. In particolare ha un alto contenuto in metionina ma povero in triptofano.

• Gli acidi grassi rappresentano circa il 1.9% del peso secco, con il 47% circa di acido linoleico e il 30% di

acido oleico.

• È una fonte importante di minerali quali rame, magnesio, molibdeno, zinco e calcio

• Il contenuto totale di polifenoli corrisponde a quello dei comuni cereali

• Diversi lavori riportano un buon effetto sulla risposta glicemica probabilmente attribuibile al contenuto di

fibra

• Ad oggi, non esistono prodotti in commercio su scala europea a base di farine o derivati del fonio.

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iUn tubero è una porzione di fusto modificata che assume un aspettogloboso più o meno allungato e la funzione di organo in cui vengonoaccumulate sostanze di riserva.

La loro funzione è di accumulare sostanze di riserva glucidiche (amido, inulina,ecc.) che servono ad assicurare la sopravvivenza della pianta durante l'inverno.

La presenza, sulla loro superficie, di gemme ausiliarie (dette "occhi") chepossono svilupparsi in un nuovo individuo, fa sì che questi organi assumano unruolo importante anche nella moltiplicazione vegetativa (o propagazioneclonale) della pianta che li produce.

Per la proprietà altamente nutrizionali delle sostanze in essi contenute, i tuberihanno assunto un ruolo molto importante nell'alimentazione dell'uomo e deglianimali.

Tubero di patata Tubero di topinambur

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PATATA & TOPINAMBUR

PATATA

Caratterizzata soprattutto dal suo elevato contenutoin carboidrati, contiene una piccola quantità diproteine (buona qualità) ed è considerata un ottimafonte di potassio (500-600mg/100g) che però si puòperdere nell’acqua di cottura.

TOPINAMBUR (Helianthus tuberosus)

E detto anche rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, èun tubero ricavato da una pianta erbacea originaria delNord America, introdotto in Europa nel cinquecento.La polpa è carnosa e bianca, di sapore delicato,vagamente simile al carciofo, di cui è un buon sostitutoma più economico e pratico.Contiene inulina

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aSemi commestibili della famiglia delle Papilonacee o leguminose

Ceci (Cicer arietinum)

Fagioli (Phaseolus vulgaris)

Fave (Vicia Faba)

Lenticchie (Ervum Lens)

Piselli (Pisum sativum)

Lupini (Lupinus albus)

Cicerchie (Lathyrus sativus)

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Un po' di storia ….

Le lenticchie sembra siano il più antico legume coltivato, le cui

origini, nella zona sud orientale dell’attuale Siria, risalirebbero al 7000 a.C. per

poi diffondersi in tutto il Mediterraneo.

Anche i piselli sono legumi antichi, infatti sono stati trovati semi

risalenti a 9000 anni a.C. in Thailandia.

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aIl fagiolo comune, il fagiolo Lima e i borlotti

sono stati coltivati per la prima volta dalle

prime civiltà messicane e peruviane 5.000

anni fa ed erano diffusi sia tra gli Aztechi che

tra gli Incas.

I fagioli molto probabilmente sono stati

introdotti in Europa dopo la scoperta

dell'America in quanto la coltivazione di

questo legume risale a tale periodo

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a

In epoca medievale, i

legumi soprattutto fave e ceci erano considerati

un piatto povero ed erano consumati soprattutto

dalle classi più umili. Proprio per queste

caratteristiche divennero uno dei simboli

dell’alimentazione monastica.

Ai legumi si attribuiva un valore mistico legato

alle grandi figure dei monaci eremiti,

significavano la continenza dalla lussuria e la

mortificazione del corpo.

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a

Nel Medioevo ritroviamo l’uso, già

descritto da Plinio, di macinare i

legumi, soprattutto fave, e

combinarli con la farina di frumento,

usanza testimoniata dalla numerosa

presenza nei mercati cittadini

medievali di venditori di “cicera e

panicum”

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Valori nutrizionali

I legumi secchi possono rappresentare una valida alternativa alla carne per l’elevato contenuto diproteine, la cui qualità biologica può essere migliorata mediante opportune combinazioni con altrialimenti (es. cereali e ortaggi).

Mutua complementarietà:Associazione proteine dei legumi con cerealimigliore qualità proteica (mutua integrazione

aminoacidica)

I legumi per il loro contenuto di Fe, sono annoverati tra gli alimenti che maggiormente contribuisconoal soddisfacimento delle richieste di questo minerale, inoltre sono tra gli alimenti vegetali più ricchi incalcio.

I legumi costituiscono una notevole fonte di carboidrati e una modestissima di lipidi.

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Valori nutrizionali

FibraL’alto contenuto di fibra alimentare dei legumi è associato ad un aumento delle capacità sazianti, inoltrecontribuisce ad una riduzione anche sensibile del tempo di transito intestinale e, la presenza di gas rende lamassa fecale più morbida e voluminosa contribuendo a prevenire condizioni ai limiti con la patologia qualidislipidemie lievi, diverticolosi del colon e stitichezza.

Proteine Contenuto proteico simile alle carni e circa il doppio rispetto ai cereali Qualità proteica non elevata. Le proteine più presenti sono le globuline (legumine) e le albumine.

Lipidi Modeste quantità di lipidi soprattutto nei ceci e nella soia Ricchi di acidi grassi polinsaturi

Carboidrati L’amido è presente nella quantità di circa il 40% e costituito per 1/3 da amilosio con media tendenza

alla retrogradazione IG molto basso (Ceci 17, Fagioli 48, Fave 37, Lenticchie 48) Gli oligosaccaridi presenti variano a seguito dell’ammollo e della cottura

Minerali Ricchi in calcio (lenticchie, ceci e fagioli) e in ferro (lenticchie e fagioli) Presenza di acido fitico che influisce negativamente su assorbimento e utilizzazione del ferro Scarsa presenza (tracce) di zinco, manganese e rame

Vitamine Apporto discreto di tiamina e riboflavina Quantità scarse di vitamina A-C e niacina

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Valori nutrizionali

Tabelle INRAN

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Legumi secchi & freschi

Il contenuto in proteine, grassi e carboidrati dei legumi secchi è circa il doppio rispetto a quelli freschi (minore % di acqua) che sono però più ricchi di vitamine e Sali minerali

Il peso dei legumi secchi aumenta di circa 3 volte con la cottura

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Legumi secchi & freschi

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Legumi secchi & freschi

LEGUMI FRESCHI/SECCHI (100G)

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LEGUMI FRESCHI/SECCHI (100G)

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Mutua complementarietà legume/cereale

Effetto della complementazione tra proteine del frumento e fagioli

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CURIOSITà….

FAGIOLISono conosciute numerose varietà coltivate e tutte contengono fasina, unamolecola tossica che viene distrutta in fase di cottura.La fasina è un glucoside tossico per l'uomo, una proteina presente inquantità variabile nei legumi crudi. Il calore distrugge la fasina,modificandone la struttura, e bastano solo 15-20 minuti di cottura perrenderla innocua

LENTICCHIELa forma delle lenticchie ricorda delle piccole monete e per questo la leggenda vuole che portino fortuna.

Giusto o sbagliato???

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CURIOSITà….

Ricchi di sostanze nutritive i piselli contengono poca acqua in confronto alresto dei vegetali. In compenso contengono moltissimi carboidrati circa 12 gogni 100 di piselli, di cui circa 4 gr di zuccheri semplici. Sono proprio questi aconferire ai piselli il tipico gusto dolciastro. Sono discretamente calorici: pocoamido contenuto in essi, che li rende molto digeribili

CONTROINDICAZIONIIn alcuni soggetti predisposti, il consumo di FAVEpuò rivelarsi molto pericoloso. Infatti esistonopersone che a causa di una patologia ereditarianon sono in possesso di un enzima G6PD. La suamancanza provoca lo stress ossidativo dei globulirossi.

Questa patologia prende il nome di favismo e, aseconda della sua gravità, può causare gravissimiproblemi

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CURIOSITà….

Padron 'Ntoni tenta quindi un affarecomprando una grossa partita di lupini(peraltro avariati), da un suo compaesano,chiamato Zio Crocifisso per via delle suecontinue lamentele e del suo perennepessimismo. Il carico viene affidato alfiglio Bastianazzo perché vada a venderlo,ma durante il viaggio la barca Provvidenzasubisce naufragio e Bastianazzo muore….

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CURIOSITà….

LUPINO

I semi gialli hanno una forma piatta econtengono una sostanza, la lupanina, che ètossica per cui per essere consumati devonoprima essere tenuti in ammollo e poi cotti inacqua salata.

Il lupino è un legume dalle molteplici proprietà eproteine dall’alto valore biologico; è altamentedigeribile, privo di glutine, ha un indice glicemicobassissimo.

E’ ricco di acidi grassi Omega 3

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aORTAGGI

Sono classificati a seconda delle parti commestibili

A FIORE

A FRUTTO

A TUBERO

A RADICE

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aORTAGGI

Sono classificati a seconda delle parti commestibili

A SEME

A FUSTO

A FOGLIA

A BULBO

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aVERDURE & INSALATE

Con il termine di verdure (o ortaggi) si intende l’insieme di vegetali che sono coltivati a scopo alimentare e possono essere utilizzati:

Come tali

Come materie prime per la preparazione di prodotti derivati (es. surgelato o piatti

pronti)

Nella tradizione culinaria italiana ed europea, la verdura indica solitamente quelle parti di ortaggi che vengono sottoposte a cottura.In tal senso ne fanno parte le foglie di spinaci, i frutti del pomodoro o del peperone, le radici di carote, i germogli del cappero o i fusti ancora giovani della pianta di asparago

La parola insalata deriva da «salare», condire di sale, e in senso stretto è un misto di vegetali che si mangiano conditi con sale e aceto per lo più crudi.

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aORTAGGI

Acqua

Proteine

Lipidi (molti pigmenti liposolubili)

Fibra(mediamente gli ortaggi apportano il 35% della fibra totale della dieta)

>20% frazione solubile (pectine)• Catene di pectine costituiscono la struttura responsabile della consistenza dei tessuti vegetali• Depolimerizzazione ad opera delle pectinasi, (danni meccanici-invecchiamento) perdita di

turgore e rammollimento

Vitamine e Minerali• Elevate quantità di K, Ca, Fe, Zn, il cui assorbimento è condizionato dall’acido ossalico e citrico• Fonte di:

Vitamina C: (>100mg/100g) [peperoni o broccoletti]Acido folico: (verdure a foglia verde intenso)Vitamina K: (verdure a foglia verde intenso)Carotenoidi: (verdure colorate) attività vitaminica + antiossidante (licopene e β-carotene)

I composti fenolici + i carotenoidi sono responsabili del colore e dell’attività antiossidante (derivati di acidi fenolici e di flavonoidi)

80-95%

1-3%

circa 0,5%

Valori nutrizionali

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Vit. A

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aFRUTTA

«frutta fresca» è il termine che comunemente indica i prodotti di una coltura, che vengono consumati

tal quale senza cottura o lavorazioni, come fine pasto o spuntino

Botanica: i frutti sono organi derivati dallo sviluppo dell’ovario del fiore e deputati dalla pianta a

racchiudere e proteggere il seme e a provvedere alla sua dispersione per la continuazione della specie

Caratteristica principale: i frutti sono dolci perché ricchi di zuccheri, profumati e succosi

Molti tipi di frutti vengono consumati come alimenti, ma quelli non dolci sono annoverati nella

categoria delle verdure od ortaggi (es. pomodori, peperoni, zucchine). Fra questi:

Alcuni vengono consumati immaturi, cioè quando il seme non è ancora formato o pronto per la

germinazione-- zucchine, melanzane, cetrioli, fagiolini

Altri consumati a piena maturazione per avere il massimo della dolcezza, succosità e aromaticità

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aFRUTTA

Frutta fresca

Frutta secca

Frutta essiccata

polposa

oleosa

farinosa

oleosa

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aFRUTTA

Valore nutrizionale della frutta

Frutta polposa fresca (elevata quantità di acqua)

Proteine: scarse (0,2-1,2%)

Lipidi:pochi

Carboidrati: pochi (glucosio e fruttosio)

Vitamina C: varia (pesche, mele e pere), (Kiwi, fragole e agrumi)

Caroteni: ricca quella di colore giallo arancio (cachi, meloni)

Minerale: ricca di K e Mg

Acidi organici: ricca

Odore: sostanze eteree

Valore energetico: basso

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aFRUTTA

Azioni fisiologiche della frutta polposa

Idratante, con apporto di zuccheri e vitamine

Diuretica

Alcalinizzante (K e Na e acidi organici deboli)

Mineralizzante (Ca e Fe)

Lassativa (cellulosa, pectina, zuccheri e acidi organici)

Stimolante l’appetito e facilitante la digestione

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aFRUTTA

Valore nutrizionale della frutta

Frutta oleosa fresca (cocco, mango, olive)

Proteine: poche (0,8%)

Lipidi: tanti (15-30%)

Carboidrati: pochi (1%)

Valore energetico: buono

Vitamina B1: quantità discreta

Calcio: quantità discreta

Potassio: ricca

Acidi organici: ricca

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aFRUTTA

Valore nutrizionale della frutta

Frutta secca (noci, mandorle, nocciole etc.)

Associata alle carni per:

elevato contenuto in proteine di discreta qualità

buon contenuto in minerali: ferro, zinco, selenio e calcio

Elevata quantità di acido fitico -- scarsa biodisponibilità

Lipidi: alta % di acidi grassi polinsaturi

50% pinoli55% mandorle65% nocciole70% noci (acido linoleico + linolenico= 60%)

Tocoferoli: quantità elevate

Frutta esiccata

• Uguali concentrazioni di principi nutritivi della

frutta fresca

• Valore energetico elevato

• Ricca di zuccheri

• Sostituti delle patatine fritte chips di frutta

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aFRUTTA

Clementine 47 0.21.790.9 48.8 30 0.187.5

Mandarini 72 0.31.717.60.9 42 32 0.381.4

0.09

0.08

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a Meccanismi di protezione della frutta e della verdura

Attività antiossidante: Mn cofattore della SOD (superossido dismutasi), Se cofattore della GSHpx (glutatione perossodasi) Carotenoidi, vitamina E e C, flavonoidi e composti sulfidrilici presenti soprattutto nell’aglio e cipolle

Modulazione degli enzimi detossificanti: Isotiocianati presenti in aglio e cipolle Flavonoidi come la naringenina presente nel pompelmo Sostanze presenti nelle crucifere come i glucosinati che producono isotiocianati e indoli per

degradazione termica o enzimatica

Stimolazione del sistema immunitario: Acido ascorbico, β-carotene, folati, vitamina B6 e α-tocoferolo

Alterazione del metabolismo del colesterolo: Fibra, soprattutto pectine aumento escrezione degli acidi biliari, aumento escrezione fecale di

colesterolo; agli ed estratti riducono la concentrazione ematica di colesterolo e TG

Modulazione della concentrazione e del metabolismo degli ormoni steroidei: Riduzione dei livelli di ormoni steroidei sessuali aumento dell’escrezione e della modulazione della

loro azione

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aPermette un indicazione grossolana dei micronutrienti presenti in maggiori quantità e delle relative caratteristiche nutrizionali

ORTAGGI E FRUTTA ROSSAAntocianine e licopeneAumenta la memoria, azione su cuore e vie urinarie e protegge da alcuni tumori

Classificazione sulla base del loro colore

ORTAGGI E FRUTTA GIALLAFlavonoidi, Vit C, α e β-caroteneAiuta a rafforzare il sistema immunitario e a proteggersi da malattie cardiovascolari

ORTAGGI E FRUTTA VERDEFolati, carotenoidi, potassio, magnesio, Vit C e KContribuisce al potenziamento delle difese immunitarie e protegge vista e ossa

ORTAGGI E FRUTTA VIOLAPolifenoli, antocianine, magnesio e potassioAgisce positivamente sulle vie urinarie e aiuta a proteggersi dalle malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore

ORTAGGI E FRUTTA BIANCHIComposti solforati, glucosinolati e potassioAiuta a ridurre i livelli di colesterolo, la pressione arteriosa e il rischio di alcuni tumori