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L'Associazione Culturale Cafe' Libertaire vi presenta ECOPULIZIE PER TUTTI! Guida pratica semiseria per pulire meno e meglio Associazione Culturale Cafè Libertaire www.cafelibertaire.blogspot.com [email protected]

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ECOPULIZIE PER TUTTI!

Guida pratica semiseriaper pulire meno e meglio

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MI LAVI? MA QUANTO MI LAVI?

Da anni la pubblicità dei detersivi e dei detergenti punta sull'idea di avere una casa che brilla e un bucato che più bianco non si può, il tutto condito con lo sterminio dei batteri.In realtà questo “andazzo” non è amico della nostra salute e non costituisce una buona prassi. Pulire troppo, in maniera troppo aggressiva ed in particolare con prodotti che siano anche disinfettanti/battericidi, corrisponde a prendere l'antibiotico per un banale raffreddore: infatti, insieme allo sporco ed ai batteri “cattivi”, portiamo via dalla nostra pelle e dalla nostra casa anche i batteri utili ed amici.Inoltre, forse non ce ne rendiamo conto, ma è davvero impressionante la quantità di prodotti chimici che abbiamo in casa1 e molti di essi possono essere nocivi per la salute nostra e dei nostri bimbi, provocare asma, allergie e in alcuni casi disturbi del sistema nervoso. Il loro effetto non è direttamente visibile - a meno che non vengano usati incautamente e causino incidenti - per questo spesso non riflettiamo sull’abuso che ne facciamo; ma il pericolo sta nella sommatoria di tanti effetti minimi messi insieme giorno dopo giorno.Inoltre questi prodotti finiscono inesorabilmente nell'aria e nelle acque superficiali, inquinandol'ambiente. Per questo sarebbe meglio ridurne l’uso o, ancor meglio, sostituirli con prodotti ecosostenibili di origine naturale.In effetti per il bucato e la pulizia della casa basterebbero alcuni prodotti semplici e dai molteplici impieghi (aceto, acido citrico, bicarbonato, soda, percarbonato) e pochi detersivi-base, anche autoprodotti. Non solo, ma non dobbiamo mai dimenticare che la nostra prima e più grande alleata contro lo sporco, qualunque tipo di sporco, è L'ACQUA, meglio se calda.

(1: vedi tabella in appendice e “Prodotti chimici in casa: cosa evitare e perché” nel sito dei Detersivi Bioallegri: http://biodetersivi.altervista.org)

Quando scegliamo un prodotto per la pulizia, quindi, dovremmo farci prima tre domande:1) è ecologicamente buono?2) mi serve davvero?3) posso usare un prodotto di casa e/o autoprodurlo?

(1) MA COME TI LAVI?!

Innanzitutto cerchiamo di rispondere alla prima domanda.E' importante capire cosa è contenuto nei detersivi2 che vengono normalmente commercializzati, imparare a leggere l'etichetta per capire quali sono le sostanze da evitare, cioè i veri nemici dell'ambiente.Bisogna tenere conto, infatti, che le sostanze utilizzate nei detersivi non sono solo dannose per l'ambiente terrestre e marino “una volta uscite dalla scarico”, ma lo sono anche direttamente su di noi, dal momento che restano depositate sui panni - e quindi vengono a contatto con la nostra pelle - sui piatti - venendo in contatto col cibo che prepariamo e mangiamo - e rimangono volatili nella nostra casa, creando un inquinamento ambientale dentro le nostre mura che davvero forse non ci aspettiamo ma che è reale. Basti pensare a quanto sono aumentati negli ultimi anni i casi di allergie, dermatiti da contatto, eczemi ecc. Oltretutto prendere l'abitudine di leggere l'etichetta ci permette, già di per sé, di capire due/tre cose importanti:

1) praticamente tutti i detersivi “classici” sono uguali: le sostanze impiegate sono generalmente sempre le stesse, cambia la percentuale di presenza di alcune rispetto ad altre, la profumazione e l'aggiunta di alcuni trucchi (vedi sbiancanti ottici) ma la sostanza (...cioè le sostanze) è sempre la stessa.

2) In moltissimi detergenti e spruzzini pulenti l'ingrediente principale è l'acqua (!), cui si aggiungono piccole percentuali di “detersivo/pulente”, spesso non amico dell'ambiente.

3) Molti degli smacchiatori o dei prodotti che spacciano per specifici o miracolosi, altro non sono

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che detersivi da bucato ad altissima concentrazione. Quindi si paga di più qualcosa che in realtà in casa si ha già...solo che non si sapeva.Inoltre bisogna stare attenti anche alla dicitura “BIODEGRADABILE AL 90%” o “al 100%”,

riportata sulle confezioni di alcuni detersivi/detergenti. Infatti, la biodegradabilità viene testata, e quindi certificata, solo sui tensioattivi e NON su tutti gli altri componenti. Tra l'altro il margine di errore è del 10%, quindi, in ogni caso, per essere proprio corretti, si dovrebbe dichiarare una biodegradabilità al 90%.Vediamo allora quali sono gli “ingredienti” dei detersivi per cominciare a capire di cosa stiamo parlando.(2: ci aiuta una guida realizzata da Officina Naturae, reperibile facilmente nel loro sito oltre al sito http://biodetersivi.altervista.org)

TensioattiviSono i principali ingredienti dei detersivi e servono a rimuovere lo sporco.La maggior parte dei tensioattivi utilizzati è di origine petrolchimica, quindi non presente in natura. Pochi sono totalmente vegetali, mentre numerosi detergenti ecologici vantano la presenza di “tensioattivi di origine vegetale”, ma questi ultimi possono essere etossilati o non etossilati.

Tensioattivi etossilati:L’etossilazione “attacca”, alla molecola originale vegetale, una parte (dal 30 al 70%) di origine petrolchimica, da fonte non rinnovabile. Sono molecole molto diffuse nella detergenza convenzionale ed ecologica, usate soprattutto per ridurre i costi e semplificare la lavorazione delle materie prime.Come si riconoscono? Basta consultare gli INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti riportati in ordine decrescente con il loro nome tecnico e controllare:

1. Se il nome della molecola contiene il suffisso “th”, per es. Sodium Coceth (o anche Laureth, Pareth, Mireth ecc.) Sulfate (SLES);

2. Se c'è la definizione “etossilati” o “etere” (per es. alcoli grassi etossilati, cocco etere solfato di sodio);

3. Se hanno numero dispari di atomi di carbonio, per es. Sodium C11-15 Pareth-7 Carboxilate.

Tensioattivi non etossilati:Il tensioattivo non etossilato, quindi senza alcuna parte petrolchimica, è riconoscibile perché nella sua formula si trova:

• Il suffisso “yl” (o “il”), per es. Sodium Cocoyl Sulfate o “ato”, per es. cocoato di potassio; • La natura crea solo gruppi pari di atomi di carbonio, per es. Sodium C12-C16 Sulfate.

Quest’ultima regola non si applica ai PEG (polietylenglicole) che, a prescindere dal numero riportato, pari o dispari (4, 15, 20, 50 ecc.), derivano tutti dal petrolio...

I tensioattivi in generale si suddividono in 4 categorie:- Tensioattivi ANIONICI: Sono quantitativamente la parte predominante dei tensioattivi che si trovano attualmente sul mercato. Tra questi gli SLES (ecologicamente medio-buono) oppure SLS (sodio lauryl solfato), tensioattivo anionico di origine vegetale di impatto ecologico ottimo. E' ok il Sodium cocoyl sulfate, di origine vegetale, efficace sulla macchie grasse, completamente e velocemente biodegradabile.- Tensioattivi NON IONICI, hanno la capacità di lavare a basse temperature e sono poco schiumosi. L’acido può essere di origine petrolchimica o vegetale. E' OK: Alchilpoliglucoside, di origine vegetale, rimuove lo sporco “difficile”.- Tensioattivi CATIONICI hanno carica positiva, sono generalmente sali di ammonio quaternario dotati di azione umettante e batteriostatica. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami per capelli. E' OK: Esterquat, ammorbidente di origine vegetale.- Tensioattivi ANFOTERI. E' OK: Cocamidopropyl betaina, di origine vegetale, addolcente, protegge la cute dalla aggressione dei tensioattivi.

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ComplessantiHanno la funzione di addolcire l’acqua migliorando l’efficacia pulente. Tra questi ATTENZIONE all’EDTA (acido diammino tetracetico sale sodico) non biodegradabile. Tra i più dannosi: NTA (acido nitriloacetico), policarbossilati, tiourea, poliacrilati, zeoliti, gli ultimi due sono insolubili in acqua. SONO OK: i fosfonati (fotodegradabili) e le silici lamellari che sono solubili in acqua.

Perossidi e sbiancantiHanno il compito di decolorare le macchie, quelli a base di cloro innescano reazioni tossiche, sonopoco biodegradabili e danno problemi di accumulo (nella catena alimentare) legandosi al grasso.Sono inoltre poco biodegradabili sia biologicamente che chimicamente.L’uso del Perborato, malgrado la sua capacità di liberare ossigeno e svolgere azione sbiancate, è da evitare (se non attivato con TAED non agisce a temperature inferiori a 30°. A breve verrà messo al bando per il riscontrato effetto teratogeno, = danni sul feto).E’ quindi da preferire il Percarbonato che libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sull’uomo e sull’ambiente, ha una soglia termica molto più bassa del perborato, quindi comincia ad agire già a 30°C, per raggiungere la sua maggiore azione a 50°C, senza attivatori.

Sbiancanti otticiCreano il bianco più bianco, ma solo per un effetto ottico: sono sostanze che vengono introdotte nei detersivi, si depositano sulle fibre del tessuto e per un semplice effetto ottico, ad opera della luce UV, viene percepito bianchissimo quello che in realtà ha un colore tendente al giallino.Possono fare insorgere eczemi e dermatosi, tendono ad accumularsi nel fegato, nei reni e nelle piante, sono difficilmente degradabili.Per diminuire i rischi per la salute e l’ambiente sarebbe quindi bene evitare l’uso di queste sostanze.

ProfumiI profumi sono sostanze, per la maggior parte sintetiche, che vengono aggiunte ai prodotti per attribuire un gradevole “odore di pulito” e mascherare le eventuali esalazioni meno gradevoli dei tensioattivi. In realtà nella parola "profumo", che compare nei detersivi, nei cosmetici e nei prodotti da toilette, si nascondono fino a 100 sostanze chimiche persistenti o allergeniche. Possono causare danni ecologici: per esempio il Para-diclorobenzene viene aggiunto unicamente per correggere l’odore nei prodotti di pulizia per WC, non ha alcuna azione disinfettante o detergente, non è biodegradabile e si accumula nei tessuti adiposi dei pesci. I profumi sintetici al muschio (derivati nitro-muscosi, muschio-xilene, muschio-toluene) si accumulano nella catena alimentare e possono avere effetti dannosi sul sistema nervoso. Sono quindi da preferire additivi di origine vegetale come gli oli essenziali.

Coloranti e PerlantiSono componenti del tutto inutili e generalmente poco biodegradabili.

ConservantiI prodotti per la casa contengono conservanti di vario genere, tra cui le aldeidi o i fenili clorurati generalmente difficilmente biodegradabili.Si può andare dalla formaldeide e i suoi precursori, al methylchloroisothiazolinone,benzisothiazolinone, octyllisothiazolinone ai parabeni (sospettati ultimamente di effetti ormonosimili). Le sostanze capaci di liberare formaldeide sono classificate come cancerogene dal Cancer International Research Center e inserite nella lista dei prodotti cancerogeni, mutageni e tossici, (così detti Cmr3). La formaldeide, inalata o per contatto, è responsabile del cancro nasofaringe. Sostanze che liberano formaldeide sono: imidazolidinyl urea (libera molta formaldeide), diazolidinyl urea, DMDM Hydantoin (ne libera meno) , Methenamine, 2-Bromo-2-Nitropropane-1, 3-Diol. I parabeni, non sono del tutto innocui, si comportano come gli estrogeni, per alcuni studiosi

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potrebbero facilitare la riproduzione delle cellule tumorali.Sono parabeni: Sodium metylparaben, sodium propylparaben. Il fenossietanolo (solvente dalle qualità antibatteriche) conservante e battericida è contenuto in molti cosmetici e anche farmaci. E’ molto discusso per effetti tossici sul sistema riproduttivo.Methylcloroisothiazolinone, battericida, se ne è abusato e ora più della metà degli italiani ne èsensibilizzata o allergica. (lo si trova praticamente dappertutto: detersivi, bagni schiuma, creme ecc.)Triclosan (antibatterico, composto simile alla diossina) provoca irritazione alla pelle ed è sostanzacancerogena (ed è contenuto anche nei dentifrici commerciali!! ndA)Altri conservanti sono: Methylisothiazolinone, benzoic acid.Ritenuti tra i meno tossici, ci sono: Sodium Benzoate, sodium salicylate , Benzyl alcohol (allergizzante ma non molto aggressivo), potassium sorbate.Per quanto riguarda i detersivi biologici, esistono prodotti che utilizzano alcool etilico e acqua ossigenata come unici conservanti. Grazie al Reg. Det. 648/2004 è ora obbligatorio dichiarare in etichetta il tipo di conservante utilizzato e quindi in base ad essa si possono fare le proprie scelte.

EnzimiAlcune pubblicità reclamizzano l’uso di enzimi nei loro detersivi.Nella realtà sono presenti nel 99,90% dei detersivi, sia ecologici che convenzionali, anche se finora non tutti lo dichiaravano. Gli enzimi sono proteine prodotte dagli organismi viventi: piante e animali, ma anche microrganismi come batteri e funghi. Hanno il compito di favorire le reazioni biochimiche, aumentandone la velocità e abbassando la temperatura a cui esse avvengono. Per esempio il nostro intestino, senza enzimi, dovrebbe funzionare a temperature elevate. Visto che molte macchie di sporco sono di origine naturale, gli enzimi hanno cominciato a essere inclusi nei detergenti, sia liquidi che in polvere, e negli additivi. Ciò aumenta la capacità dei detergenti di rimuovere le macchie dalla biancheria, permettendo che il lavaggio avvenga a temperature più basse e più velocemente. Gli enzimi presenti nei detergenti sono biodegradabili e sotto il profilo ecologico hanno portato a significativi vantaggi. Il loro utilizzo in piccole quantità permette:

1. di abbassare la temperatura di lavaggio con minore spreco di elettricità e danneggiamento dei tessuti;

2. di ridurre la quantità di tensioattivi e in particolare quelli più tossici per gli organismi acquatici; 3. di ridurre i tempi di ammollo, evitando lo sviluppo di batteri nel liquido di lavaggio.

In presenza di enzimi, bisogna tenere la temperatura di lavaggio sotto i 60° (al di sopra vengono distrutti, quindi non svolgono la loro funzione).Gli enzimi sono prodotti industrialmente da ceppi batterici ogm, ma le proteine prodotte (gli enzimi) non sono ogm. Dal 2004 è obbligatorio indicarli in etichetta in base al Reg. CE 648/2004 e si riconoscono perché i loro nomi terminano in –ase.

Eccipienti, riempitivi, addensanti e additiviSostanze inattive che vengono impiegate per dare volume e forma a pomate, creme, granulati,pasticche e per conservare alle polveri la struttura granulare.Come siliconi e i petrolati (come petrolatum, paraffin, paraffinum liquidum, synthetic wax, ceresin, ozokerite). Questi ultimi sono composti della famiglia della vaselina. Possono essere solidi, viscosi o liquidi a seconda del processo di raffinazione a cui viene sottoposta la materia prima da cui sono ricavati. Sono emollienti idrofobi (non si mescolano con l’acqua) economici che non si degradano e non hanno perciò alcun bisogno di conservanti, per questa ragione sono molto usati anche nei prodotti farmaceutici, come pomate e unguenti. Alcuni derivati simili del petrolio, sono classificati dall’Unione europea come Cmr2, ovvero come cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione. Quelli utilizzati in cosmesi subiscono, però, una raffinazione tale che ne esclude la pericolosità per la salute, ma rimane il fatto che la loro provenienza è la stessa di benzina e gasolio, non proprio naturale.

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EmollientiRendono i detergenti più compatibili con la pelle.

DenaturantiServono per evitare l’ingestione accidentale rendendo sgradevole il sapore, per esempio il bitrex. Molto utile alla sua funzione visto l'odore ed il sapore amarissimi ma decisamente nemico dell'ambiente.

Poiché non è facile orientarsi in questo labirinto di sostanze, ma è davvero importante e fa già la differenza, ho pensato ad un “aiutino”: una scheda riassuntiva delle sostanze più comunemente utilizzate, divise in “nemiche” e “amiche” dell'ambiente e della nostra salute.Il primo passo è quindi controllare le etichette dei prodotti ed evitare quelli contenenti sostanze che si trovano nella colonna dei nemici. Sembra difficile...ma non lo è.(La tabella non è esaustiva,quindi, per le sostanza meno comuni, rimando al Biodizionario di Officina Naturae)

NEMICI (valutazione ecologica da cattiva a pessima Biodizionario Officina Naturae)

AMICI (valutazione ecologica da buona a ottima Biodizionario Officina Naturae)

PERBORATO DI SODIO ACIDO CITRICO

FORMALDEIDE ACQUA OSSIGENATA

EDTA ALCOL ETILICO

CARBOPOL (CARBOMER) ALCOL ETOSSILATO (ma origine petrolifera)

POLIACRILATI CARBONATO DI SODIO

POLICARBOSSILATI APG (alchilpoliglucoside)

SBIANCANTI OTTICI BICARBONATO DI SODIO

ACIDO FOSFORICO E ORTOFOSOFORICO CITRATO DI SODIO

ALCHIL AMMINA DI COCCO QUATERNARIA ETOSSILATA

COCCOIL SOLFATO DI SODIO

ALCHILBENZENSOLFATO DI SODIO PERCARBONATO DI SODIO

ALCHILBENZENSOLFONATO SODICO ENZIMI (ma derivati da OGM)

ANTISCHIUMA ESTERQUAT DI ORIGINE VEGETALE

BENZALCONIO CLORURO ESTERE QUATERNIZZATO

BITREX FOSFONATI

DIETANOLAMMIDE DI COCCO LAURYL SOLFATO (SLS)

SILICONI LAURIL ETERE SOLFATO DI SODIO (SLES)

SODIUM HYDROXYMETHYLGLICINATE MAGNESIO SOLFATO

TKKP (TETRA POTASSIO PIROFOSFATO) SAPONE

ZEOLITE A SAPONE SODICO

COCOATO DI SODIO (sapone da olio di cocco)

SODIUM TALLOWATE (sapone da grasso animale - bue)

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Consigli per gli acquisti:Per farla semplice, potrei dire che è molto meglio usare i veri DETERSIVI ECOLOGICI, che usano sostanzialmente solo sostanze che possiamo trovare nella colonna degli “amici” di cui sopra. Le marche che conosco e consiglio sono Officina Naturae e Tea oltre a quelli che potete trovare alla spina all'Apebianca. Poi ci sono alcuni prodotti della Coop che sono medio buoni, cioè si avvicinano alla detergenza ecologica, pur utilizzando conservanti.Ci aiutano comunque anche le certificazioni: ECOLABEL, ad esempio, è un marchio europeo che garantisce una maggior sicurezza, il non uso di certe sostanze dannose per l'ambiente acquatico, minori imballaggi ecc. Si riconosce perchè è a forma di fiorellino coi petali fatti dalle stelline dell'UE.

(2) PERCHÈ LAVARE MENO È MEGLIO?!

In casa siamo (o dovremmo essere, stando a scaffali e pubblicità) pieni di detersivi, della maggior parte dei quali potremmo tranquillamente fare a meno. Avere chiaro che, alla fin fine, tutti i detergenti e i detersivi sono sostanzialmente uguali, che molti si compongono principalmente di acqua e sapone, che spesso puliscono sì, ma ci inquinano casa e corpo, ci facilita il compito di buttare - o non comprare - molti dei “prodotti specifici” che il mercato ci propone e ci propina oggi. Insomma, a ben guardare, non ci servono i detergenti per i pavimenti, per i vetri, i multiuso, gli smacchiatori/pretrattanti, gli anticalcare, gli appretti, le candeggine ecc.ecc.. Come si accennava prima, la nostra prima alleata è l'acqua, specie se calda. Da sola ha un forte potere...se pensiamo che erode le rocce, cosa non può fare lasciandoci in ammollo i piatti o i panni?!Non solo, in casa ci sono diversi alleati che si rivelano ottimi pulenti, pur essendo prodotti di uso comune, alcuni dei quali nemmeno pensati propriamente per le pulizie (aceto, sale e anche bicarbonato, ad esempio). Comprare questi prodotti, anziché i detergenti, si rivelerà doppiamente conveniente: per il portafoglio e per l'ambiente domestico e terrestre.Ci sono poi alcuni “prodotti base” (come detersivo per piatti e detersivo per i panni) cui non dobbiamo necessariamente rinunciare e che, anche se non siamo così temerari da autoprodurli, possono comunque essere scelti fra i detersivi ecologici. La spesa iniziale è (leggermente) più alta, ma se ne usa meno e meglio, per cui alla fine il risparmio c'è, di soldi e di inquinamento.

Possiamo inoltre imparare alcune buone abitudini che aiutano già a pulire “meno e meglio”:• lasciare agire il prodotto (si tratti di prodotto convenzionale, ecologico o autoprodotto) garantisce sempre

una miglior efficacia;• usare i panni in microfibra, asciutti per lo spolvero e bagnati per le pulizie. Sono già da soli ottimi

pulitori grazie alle loro “unghiette”, durano a lungo, non si sfilacciano e basta lavarli in lavatrice (senza ammorbidente) e tornano come nuovi;

• usare la luffa: è una zucca che una volta lasciata seccare diventa una spugna tutta naturale e salutare. E' naturalmente abrasiva, va bene anche per la persona e, per i piatti, spesso bastano luffa e acqua ben calda;

• usare spruzzini autoprodotti (come vedremo in seguito) per pretrattare e per aiutarsi nelle pulizie;• mettere il detersivo direttamente nel cestello della lavatrice, in una pallina dosatrice, è

doppiamente utile, poiché permette di non sprecare detersivo e perché movimenta i panni, aiutandone il lavaggio ( a tal scopo, si possono aggiungere in lavatrice anche 2 palline da tennis bianche);

• se i panni sono proprio macchiati, è meglio comunque pretrattarli, per evitare di usare detersivi convenzionali aggressivi e inquinanti, preferendo però un buon sapone di marsiglia (quello vero...) agli smacchiatori da pubblicità. In fondo ricordiamoci che gli smacchiatori altro non sono che detersivi concentratissimi e che, in essi, il potere pulente è dato dai tensioattivi, propri del sapone...

• prima di lavarle, passare le stoviglie unte con un tovagliolo di carta (magari di riciclo) che porti

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via il grosso dell'unto e dello sporco (e da gettare poi nell'organico);• ricordiamoci che il detersivo in polvere lava sempre e comunque meglio di quello liquido, è buono

con lo sporco “grosso”, è efficace a basse temperature ma è meno solubile del liquido quindi va meglio con lavaggi ad acqua calda (60°). Potremmo riservare l'uso del detersivo liquido ai capi delicati e alla lana, per i quali è più che sufficiente;

• infine, è sempre buona norma usare i guanti e usare le quantità di detersivo indicate nelle confezioni, magari stando scarsi piuttosto che eccedendo.

(3) ARRIVANO I NOSTRI!Abbiamo detto che già in casa o comunque tra i prodotti “di tutti i giorni”, ci sono degli ottimi aiutanti non inquinanti. Trovo utile quindi fare una panoramica veloce dei prodotti “di casa” amici, per vedere a cosa potrebbero servire e come. Parto dalle cose che più o meno abbiamo tutti già in casa, per arrivare a quelle che vale la pena comprare apposta.

BICARBONATOIl bicarbonato è economicissimo (soprattutto se di marca NON pubblicizzata) ed è:

• Solubile in acqua: la solubilità massima è 96 g in 1 litro.• Delicatamente abrasivo• Impedisce la formazione dei funghi• Ha la grande proprietà di assorbire gli odori

COME SI USA:

• in soluzione acquosa negli spruzzini detergenti fai da te (vedremo dopo nelle ricette)

• coadiuva nella sgrassatura delle stoviglie (facilita l'azione dei tensioattivi presenti nel detersivo piatti)

• In pasta acquosa per pulire superfici : frigo, microonde, taglieri cucina, lavabi, ecc. • Lasciato in scatola aperta negli spazi dove vogliamo assorbire gli odori (tipo vaschettina nel frigo)

Il bicarbonato ha un'azione addolcente sull'acqua che rende i tensioattivi più aggressivi (il detersivo agisce meglio). Il bicarbonato ha un potere igienizzante, variabile a seconda della concentrazione con cui viene diluito in acqua e a seconda della temperatura dell'acqua. Una soluzione di 50 gr di bicarbonato sciolto in un litro di acqua ha una modesta azione igienizzante. Una soluzione più concentrata, fino 96 g per litro, aumenta il potere igienizzante. Non va usato con acqua troppo calda, perché si scompone a temperature superiori a 60°C.Attenzione: ACETO E BICARBONATO s ono due prodotti dalla chimica opposta e quindi non vanno assolutamente mescolati. Nelle miscele (acqua, detersivo per i piatti, alcool) vanno usati singolarmente, o uno o l'altro, altrimenti si inattivano a vicenda.

ACETOL’aceto è un miscuglio di sostanze, tra le quali l’acido acetico che gli conferisce il caratteristico odore.Gli aceti da tavola – che si trovano comunemente nei supermercati – presentano una concentrazione di acido acetico variabile tra il 5% e l’8%.L’acido acetico, per le sue proprietà chimiche, può sciogliere molecole molto diverse fra loro, per questo:

• è un ottimo detergente

• è anticalcare

• si può usare per pretrattare lo sporco su pentole incrostate o grasse e sui piatti sporchi

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• si può utilizzare sia nelle pulizie che in fase di risciacquo

• mescolato al sale da cucina fa brillare come nuove le pentole in rame

• con acqua calda è ottimo per pulire i pavimenti

• aceto bianco 100 ml in 1 L di acqua è un buon ammorbidente

• 1 litro nel cestello della lavatrice con lavaggio lungo a 60° una volta al mese salva la lavatrice (o la lavastoviglie) dal calcare

Non va usato: sul marmo, sul travertino e sulle altre pietre a componente calcarea, sui parquet oliati, e non bisogna mescolarlo con sostanze alcaline: bicarbonato, soda, detersivi per la lavatrice e la lavastoviglie e naturalmente, per chi la usa, candeggina o detergenti alla candeggina.Attenzione: è sconsigliabile, per gli usi domestici, usare l’acido acetico puro, specialmente se in concentrazione superiore al 25%, perché può provocare danni alla pelle, agli occhi, alle mucose e ai metalli.

ACIDO CITRICO

È un acido più debole dell’acetico quindi, perché sia efficace, bisogna usarlo a una concentrazione maggiore, tra il 15 e il 20%(*). È una sostanza assolutamente naturale, infatti è presente in quasi tutta la frutta, in particolare il succo di limone ne contiene il 5-7%. È inodore ed è usato nell’industria alimentare e farmaceutica come acidulante e conservante.Da solo sostituisce 4 prodotti per la casa perché è:

• disincrostante • anticalcare • brillantante • ammorbidente.

COME SI USA:

• soluzione al 15%: su tutte le superfici lavabili per eliminare le incrostazioni calcaree. Lasciare agire qualche minuto e risciacquare. • In lavatrice come disincrostante: ogni mese versare 1 litro di una soluzione al 15% direttamente nelcestello vuoto e avviare un programma ad alta temperatura (60°). Quindi si può alternare all'aceto per

quest'uso• In lavatrice come ammorbidente: versare 100 ml di una soluzione al 15 o 20% nella vaschettadell’ammorbidente• In lavastoviglie come brillantante: riempire la vaschetta del brillantante con una soluzione al 15% eregolare l’indicatore al massimo

Non va usato: su marmo e pietre, legno, cotto e tutte le superfici sulle quali è sconsigliato l’uso di sostanze acide.Sarebbe meglio usare acqua distillata, perché il calcare sciolto nell’acqua di rubinetto “impegna” una parte di acido citrico, formando citrato e diminuendone (di poco) la concentrazione.La scelta tra una soluzione al 15% o al 20% è individuale e dipende essenzialmente dalla durezza dell’acqua della propria zona: maggiore è la durezza – e quindi il calcare presente nei rubinetti e negli elettrodomestici – più alta sarà la concentrazione da usare.(*): Comprandolo in polvere e diluendolo si evita di buttare continuamente bottiglie esaurite.Si presenta sotto forma di piccoli cristalli trasparenti e si può trovare comunemente nella forma anidra o monoidrata; la prima è pura, nella seconda la molecola dell’acido è legata a una molecola d’acqua. Dovendo comunque essere diluito in acqua, la differenza è minima (-10%). Per preparare una soluzione al 15-20% sciogliere 150-200 gr. di acido citrico anidro in 1 litro d’acqua; in caso di monoidrato le quantità diventano 165-220 gr. sempre in 1 litro di acqua.

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ACQUA OSSIGENATA

La disinfezione più facile ed efficace è quella con acqua ossigenata: ad essa resistono solo poche specie batteriche – nessuna se la concentrazione è elevata – e decomponendosi semplicemente in acqua e ossigeno è sicuramente ecologica.Ha vari utilizzi, variabili a seconda della concentrazione:

• in soluzione fino al 5% viene usata come sbiancante o per schiarire i capelli• in soluzione ancora più diluita (3%) è usata come disinfettante per escoriazioni e ferite (ed è

meglio dell'alcol rosa)• può sostituire, per chi li usa, gli igienizzanti aggiuntivi dei detersivi commerciali• può sostituire la candeggina per togliere le macchie e igienizzare wc

Attenzione: soluzioni troppo concentrate di acqua ossigenata possono intaccare i metalli e il marmo.Nota: La concentrazione dell’acqua ossigenata viene espressa solitamente in “volumi”: essa rappresenta il rapporto tra il volume di ossigeno gassoso, che si svilupperebbe per decomposizione completa dell’acqua ossigenata, e il volume della soluzione medesima. Se, ad esempio, una soluzione di acqua ossigenata ha un titolo di 10 volumi, significa che dalla decomposizione completa di 1 litro di quella soluzione deriverebbero 10 litri di ossigeno gassoso (a 0 °C e pressione di 1 atm).I “volumi” differiscono dalle concentrazioni in percentuale: l’utilizzo di questi due metodi di misurazione è talvolta causa di errore. In genere i fornitori per laboratori di analisi chimiche indicano la concentrazione percentuale dell’acqua ossigenata, mentre i produttori di articoli destinati all’uso domestico indicano i “volumi”. Qui di seguito viene riportata una lista con le due misure di concentrazione a confronto.

• 3% corrisponde a volumi 10 • 3,6% corrisponde a volumi 12 • 10% corrisponde a volumi 50 • 30% corrisponde a volumi 110 • 40% corrisponde a volumi 130

CARBONATO DI SODIOCommercializzato sotto il nome di Soda Solvay (e chiamato impropriamente “lisciva”), il carbonato di sodio è molto simile nel chimismo al bicarbonato, ma più alcalino e quindi più corrosivo. COME SI USA:

• Ha gli stessi usi del bicarbonato, anche se richiede maggiore attenzione . È consigliabile utilizzarlo come detersivo solo per indumenti da lavoro o tessuti robusti. La forte alcalinità tende a rovinare le fibre dei tessuti, indebolendole, e a sbiadire i colori. Non contenendo poi sequestranti che addolciscano l’acqua, il calcio si deposita sulle fibre irrigidendole e “seccandole”, così da provocarne col tempo la rottura.

• È utile per lo sporco grosso , come i grassi bruciati di caminetti e barbecue, l’unto dei pavimenti di garage e officine, la fuliggine di cappe e aspiratori, i residui d’olio e vino di bottiglie e damigiane.

Non va usato: su superfici in alluminio legno e cotto, pavimenti non cerati, vasche tubi o piastrelle in fibra di vetro. Essendo moderatamente irritante per naso e occhi, è bene non respirare la polvere che eventualmente si alzi.

PERCARBONATO

• Azione igienizzante per bucato, stoviglie ed accessori di uso comune • Migliora il lavaggio in presenza di acque dure • Igienizza, sbianca e smacchia già a 30°C

A temperature comprese fra i 40 e i 60° si scompone in carbonato di sodio e ossigeno. L’ossigeno attivo, che si forma per il solo effetto della temperatura e senza bisogno di altri attivatori chimici, scompone ed elimina le macchie, oltre ad avere un’azione igienizzante.Si presenta in commercio come una polverina bianca e generalmente non è venduto puro, ma addizionato ad altre sostanze inerti perché è instabile e rischierebbe di decomporsi prima di essere sciolto in acqua per

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l’uso. Purtroppo non è di facile reperibilità ma alcuni lo vendono.È possibile utilizzarlo sia in lavastoviglie che in lavatrice, nel bucato a mano o nel pretrattamento delle macchie. Tuttavia, visto che in acqua calda si scompone in ossigeno e soda, è consigliabile soprattutto per le fibre resistenti, i colori solidi e in dosi non eccessive. Queste ultime dipendono anche dalla purezza del prodotto: se il percarbonato è presente in alta percentuale, le dosi possono essere minori, diversamente si possono aumentare se è addizionato a molta sostanza inerte.Per questo consiglio di controllare sempre la percentuale di percarbonato presente nel prodotto, anche per fare una comparazione proporzionale a livello di prezzo.Nota: Controllate le etichette dei vostri detersivi biologici, sia lavatrice che lavastoviglie.Molto spesso il percarbonato è già presente, la sua quantità e relativa azione quindi è più che sufficiente per normali bucati, normali azioni sbiancanti e igienizzanti. Si consiglia l'uso di percarbonato aggiuntivo solo in quei casi in cui si necessita di una maggiore o particolare efficacia, tipo macchie colorate e/o vecchie, ovvero quando la biancheria si è “ingrigita” e si vuole riportarla al candore originale.

OLI ESSENZIALI

Gli oli essenziali sono sostanze oleose profumate che si estraggono da parti di piante: fiori, frutti, buccia, radici e foglie. Consigliati per dare profumo a quei detersivi che decideremo di autoprodurre o per aiutare contro muffe ed insetti. Gli oli essenziali non si sciolgono in acqua; si sciolgono invece negli oli grassi, nell’alcool e nel sapone liquido. È sconsigliato mescolarli con aceto e limone perché l’acidità potrebbe rendere inattivi alcuni tipi.In particolare possiamo usare:per disinfettare l'ambiente: cannella, eucalipto, garofano, ginepro, lavanda, limone, origano, salvia, timo, tea tree;contro insetti: basilico, lavanda, limone, maggiorana, melissa;contro le muffe: lavanda e geranio.La conservabilità degli oli essenziali nelle diluizioni è di due-tre mesi, vanno quindi preparati in quantità moderata in modo da consumarli entro tale periodo. Vanno comprati oculatamente, per avere un minimo di garanzia che siano prodotti di qualità. Si possono trovare in erboristerie e nei negozi biologici chiedendo oli essenziali naturali (il Tea Tree si trova anche in farmacia).I prezzi variano a seconda del tipo di olio, in quanto cambia il metodo di estrazione, la quantità di olio che si riesce a ricavare da un frutto o da una radice e anche il prezzo all'origine del prodotto da cui si estrae l' olio.Attenzione: Sono sostanze fortemente concentrate che non devono mai essere usate pure, a parte rarissime eccezioni, per non andare incontro a irritazioni.Hanno proprietà terapeutiche, che però qui non si prendono in considerazione. Vanno utilizzate con cura e attenzione, in piccole dosi. Particolare attenzione va usata qualora vi siano donne in gravidanza, molto sensibili agli effetti degli oli essenziali, e bambini, che hanno un olfatto molto ricettivo e ne avvertono e assimilano anche le minime tracce. In entrambi i casi gli oli essenziali non andrebbero usati e, se proprio necessario, vanno diluiti molto.Rimane inteso che ammoniaca, acido muriatico, candeggina e quant’altro usiamo quotidianamente in case abitate da bambini e donne incinte sono molto più dannosi.Gli oli essenziali di camomilla, canfora, menta e agrumi sono antagonisti dei rimedi omeopatici, perciò non usateli contemporaneamente, oppure usateli a distanza di un’ora prima e un’ora dopo l’assunzione del rimedio.

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Certo, elencati così, potrebbe risultare il tutto troppo vago per cui, vi offro un' “appendice” in cui raccolgo tutte le informazioni disponibili sul web e le mixo in due tabelle molto semplici ma a mio parere utili: TABELLA 1: QUALI PRODOTTI È MEGLIO NON COMPRARE e COSA USARE AL LORO POSTO; TABELLA 2: COSA DEVO PULIRE? CON COSA POSSO FARLO? Per non usare i prodotti commerciali o almeno per alternarli a quelli acquistati, possibilmente ecologici?Mi piace pensare che li terrete lì, pronti all'uso da consultare ogni volta che vi trovate a dover pulire qualcosa...o al supermercato nel reparto casalinghi...

TABELLA 1

COSA USO (FORSE) ADESSO COSA POSSO USARE INVECE

BRILLANTANTESi tratta di tensioattivi e altre sostanze coloranti e conservanti che rimangono attaccati alle stoviglie e che finiscono nel cibo che poi mangiamo.

ACIDO CITRICO

AMMORBIDENTE ACIDO CITRICO in soluzione al 15%, aggiunto nella vaschetta dell'ammorbidente(neutralizza anche l’alcalinità lasciata dai detersivi)

CANDEGGINAPresenta diversi pericoli: reagisce con gli acidi, con l’ammoniaca e con l’alcol producendo sostanze irritanti e velenose; inoltre è altamente tossica per gli organismi acquatici.

1. ACQUA OSSIGENATA 2. PERCARBONATO DI SODIO

PRODOTTI PER PRE-TRATTARE LE MACCHIESi tratta in realtà di detersivi concentratissimi, pieni di tensioattivi di sintesi ed enzimi. Sono costosi e inquinanti

1. SAPONE DI MARSIGLIA2. PAPPETTA DI PERCARBONATO

strofinati direttamente sulle macchie3. SPRAY ALL’ACQUA OSSIGENATA

autoprodotto

SMACCHIATORI A SECCOPieni di idrocarburi (pentano, butano, propano ecc.) altamente tossici: meglio evitare

Lavare ad acqua, pretrattando con SAPONE DI MARSIGLIA

ANTICALCARE PER LAVATRICE Se proprio l’acqua del vostro acquedotto non è durissima, l’anticalcare è superfluo perché è giàcontenuto nel detersivo. ACETO è un ottimo sostituto per “pulire” la lavatrice.

PROFUMATORI PER AMBIENTISono a base di profumi sintetici, spesso cause di allergie, asma, cefalee. Quelli spray contengono propellenti derivati dal petrolio (butano/propano). Gli emanatori elettrici consumano anche elettricità, specialmente se si dimenticano vuoti nella presa.

Spesso basta aprire le finestre e arieggiare i locali; se proprio è necessario, è meglio usare

1. OLI ESSENZIALI SU EMANATORI A CANDELA O DA TERMOSIFONE

2. DEODORANTE BICORBONATO AUTOPRODOTTO (vedi ricetta sotto)

PRODOTTI STURA-LAVANDINISono a base di sostanze fortemente acide o fortemente alcaline e perciò corrosive e ustionanti.Liberano fumi da non respirare assolutamente

BICARBONATO E SALE DA CUCINA SEGUITI DA ACQUA BOLLENTE (vedi tabella sotto)

DETERGENTI SPECIFICI PER IL WC - SCHIUME ATTIVE – TAVOLETTE

ACIDO CITRICO (vedi tabella sotto)Per disincrostare il water: assorbire l’acqua del

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Sono a base di acidi e tensioattivi di sintesi, oltre a coloranti artificiali e conservanti.

fondo, versarvi 1 LITRO DI ACETO O DI ACIDO CITRICO AL 20% e lasciar agire possibilmente tutta la notte

ACIDO MURIATICOE’ una soluzione diluita di acido cloridrico, un acido molto forte e corrosivo, con l’aggiunta di una piccola dose di acido solforico, per questo si usa come disincrostante. Poiché scioglie la maggior parte dei metalli, non bisogna usarlo sulle cromature. Inoltre è particolarmente dannoso se utilizzato su marmi e pietre calcaree. Mescolato con varechina, produce fumi molto velenosi. Da non tenere in casa!

ACETO E ACIDO CITRICOanche mescolati insieme se si vuole una maggiore acidità.

AMMONIACAL’ammoniaca è una sostanza irritante per inalazione e contatto sulla pelle; reagisce con candeggina e acido muriatico producendo vapori tossici. La sua presenza contribuisce all’eutrofizzazione delle acque superficiali (torrenti, fiumi, laghi), con lo sviluppo abnorme di alghe che, decomponendosi, sottraggono ossigeno fino all’asfissia degli organismi animali.

SODA (carbonato di sodio) per pulire lo sporco grosso; per i pavimenti meglio l’aceto (se non sono di marmo) o una quantità minima di detersivo piatti

PRODOTTI SPECIFICI PER LA PULIZIA DEL FORNOSi tratta di aerosol formati da soda caustica, tensioattivi sintetici e propellenti (idrocarburi). Fortemente alcalini, sono irritanti per le mucose e gli occhi.

Meglio fare una pulizia periodica a base di SODA (carbonato di sodio) oppure ACETO (vedi anche tabella sotto)

DISINFETTANTI PER LA PERSONA - ADDITIVI DISINFETTANTI PER IL BUCATO (per l’igiene degli indumenti)Sono composti di sali d’ammonio, tensioattivi, alcoli ed eteri. Anche se universalmente diffusi, non sono privi di atossicità. L’alcol rosa contiene sostanze denaturanti di sintesi: tiofene, bitrex, metilchetone, ed altre sostanze irritanti per le persone e nocive per gli organismi acquatici. Inoltre i suoi vapori non sono il massimo da respirare.

ACQUA OSSIGENATA

CARTINE ASSORBI-COLORECon un “trucco chimico” assorbono quel po’ di colore che non avrebbe macchiato la biancheria

Se si devono mettere necessariamente insieme pochi indumenti di colori diversi, è consigliabile racchiudere ciascun capo in un sacchetto di tela, per esempio una federa vecchia o uno strofinaccio legato "a fagotto" con un cordino. Il sacchetto funge da "acchiappacolore" e impedisce che i diversi capi colorati vengano a contatto. E naturalmente, non usare acqua troppo calda!

INSETTICIDI PER INSETTI VOLANTI (aerosol, piastrine, spirali) - PRODOTTI CONTRO FORMICHE E SCARAFAGGI - INSETTICIDI E TARMICIDI PER APPARTAMENTOSono tutti a base di piretroidi, neurotossine che agiscono

Esistono in natura dei repellenti assolutamente innocui per le persone:- per la biancheria si può usare la lavanda o gli oli essenziali di limone e melissa- negli armadietti di cucina si possono spargere chiodi di garofano e peperoncino triturato,

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sul sistema nervoso. Oltre a essere tossiche (particolarmente per i gatti e i pesci) uccidono indiscriminatamente anche gli insetti utili.In particolare le spirali (zampironi) devono essere usati solo all’aperto. I Tarmicidi sono a base di canfora, naftalina, paradiclorobenzolo. Tutti molto tossici.

direttamente o in sacchetti di tulle. E comunque è sempre meglio travasare cereali, legumi, farine, riso, ecc. in contenitori rigidi di vetro, alluminio o plastica, per evitare ladeposizione delle uova attraverso la carta o il cellophan dei pacchetti.- nelle librerie, per tener lontani gli insetti dei libri, sono indicate le foglie di alloro- per evitare le invasioni di formiche si possono creare “barriere” di bicarbonato, gessetto otalco- per mosche e zanzare si possono tenere in casa o sul terrazzo piante di geranio, lavanda,basilico e menta (e magari avere le zanzariere)

PARAFFINA/VASELINAAmmetto che, da tatuata che la usava, non ne sapevo nulla... Riporto integralmente quanto riferisce il sito: “sostanza che non usiamo quasi mai come tale, ma che troviamo disseminata soprattutto nei prodotti per la persona, essendo emolliente e lubrificante.Si trova sotto diversi nomi: Petrolatum (Petrolato), Paraffinum liquidum (Paraffina liquida), Mineral oil (Olio minerale), Vaselina. Si ottengono tutti dalla frazione che resta dopo la distillazione del petrolio e perciò contengono residui potenzialmente cancerogeni di vari idrocarburi. La sicurezza del prodotto dipende dal grado di raffinazione della paraffina, ma una paraffina purissima è molto difficile da trovare, anche perché il costo di lavorazione è maggiore. Il potenziale cancerogeno delle sostanze disperse nella vaselina è dimostrato e riconosciuto dalla CE, ma le aziende possono facilmente sottrarsi ai rigori della legge dichiarando che la vaselina usata è purissima.Poiché si trova spesso nei prodotti per bambini, è meglio acquistare marche che non la contengano.”

Si comincia a trovare in commercio una “vaselina vegetale” a base di olio di ricino, ma è ancorapoco diffusa.

TABELLA 2

COSA DEVO PULIRE COME LO PULISCO

PAVIMENTI 1. 1 bicchiere di aceto in acqua calda2. detergente/lucidante sanitari fai da te (vedi ricetta 2)

PARQUET 1. acqua calda e panno in microfibra ben strizzato2. acqua calda con un po’ di aceto e panno in microfibra

VETRI 1. acqua calda e aceto2. spruzzatore all’aceto3. pulivetri “fai da te” (vedi ricetta 1)4. fogli di quotidiano e acqua: passa il vetro con la spugna bagnata e

asciugalo con il foglio di giornale accartocciato. L’inchiostro del giornale fa risplendere il vetro

SANITARI e WATER

1. detergente/lucidante sanitari fai da te2. acqua calda e bicarbonato di sodio

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3. acqua calda e aceto4. la crema detergente fai da te (vedi ricetta 3)

E' meglio usarli alternandoli di volta in volta.Per una pulizia veloce del water si può:• usare lo scopino del water su cui si è versato del bicarbonato di sodio• versare sullo scopino aceto puro diluito in acqua caldissima

RUBINETTI aceto, meglio se caldo

STURALAVANDINI 150 g di sale da cucina + 150 g di bicarbonato di sodio o soda da bucato (Soda Solvay): versarli nello scarico e versare (subito dopo) una pentola di acqua bollente.Ripetendo la procedura una volta al mese, ci garantiremo sempre scarichi liberi.

FORNO(meglio se a forno tiepido)

1. spruzzatore all’aceto2. spruzzatore al bicarbonato

Lasciare agire qualche minuto prima di sciacquare

FRIGORIFERO 1. spruzzatore all’aceto2. spruzzatore al bicarbonato

Poi sciacquare

TAGLIERI DI LEGNO E SUPERFICI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI

Pasta fatta di acqua e bicarbonato (1 parte acqua e 3 parti bicarbonato) e sciacquare dopo qualche minuto (ha effetto igienizzante, sgrassante e toglie gli odori)

FORNO A MICROONDE Mezzo bicchiere di acqua e succo di limone (o acqua e aceto) in parti uguali nel microonde. Far partire a potenza massima per 5-6 minuti e poi aspettare un paio di minuti prima di togliere il bicchiere e passare con una spugna morbida inumidita

FUGHE PIASTRELLE Fare una pappetta di percarbonato, applicarla sulle fughe annerite e lasciarla in posa per tutta la notte

PENTOLE BRUCIATE La Cola (Coca-Cola o altre fatte così, ma non quella della Coop che non ha acidificanti e coloranti) lasciata per ore nella pentola bruciata aiuta a staccare il “nero”. Poi lavare normalmente

ED ORA, FINALMENTE, LE RICETTE!

1. DETERSIVO MULTIUSO E PER I VETRI “fai da te”

Per 500 ml servono:

100 ml di alcool per liquori * 400 ml di acqua ** 8-10 gocce di detersivo per piatti qualche goccia di olio essenziale a scelta ( 5 gocce o poco più).

Miscelare il tutto in uno spruzzatore.* l’alcool alimentare bianco è inodore e ottimo per questo detersivo, ma di costo elevato. Potete usareanche l’alcool denaturato (rosa), se non vi dà fastidio l’odore.** usare acqua distillata se l’acqua di rubinetto è troppo calcarea (quest’ultima potrebbe lasciarealoni di calcare su superfici più delicate e brillanti, come vetri e acciaio)

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2. DETERGENTE/LUCIDANTE SANITARI “fai da te”

In uno spruzzatore diluire 75 gr. di acido citrico in 250 ml di acqua tiepida aggiungere un cucchiaino di detersivo piatti.

Miscelare il tutto. Rimuove allo stesso tempo sporco e calcare e dona brillantezza!E' consigliato farne una dose limitata, perché dopo qualche giorno la soluzione potrebbe assumere un cattivo odore (dovuto alla scomposizione dei tensioattivi da parte dell’acido) e perdere efficacia.Per evitare che resti lì, si può mescolare al momento, su una spugna, aceto con detersivo piatti.

3. CREMA DETERGENTE “fai da te”

Miscelare: bicarbonato detersivo piatti

ottenere una pappetta semi-liquida (della consistenza del Cif).Esercita un’azione leggermente abrasiva. Si può usare quindi per il lavello di cucina o per sanitariparticolarmente sporchi. Utile anche per le pentole bruciate.

4. SPRUZZATORE CON ACQUA E ACETO

Diluire a scelta il 20%, 30% o 40% di aceto in restante acqua.

Per 500 ml:20% = 100 ml di aceto in 400 ml di acqua30% = 150 ml di aceto in 350 ml di acqua40% = 200 ml di aceto in 300 ml di acquaSe l’acqua di rubinetto è troppo calcarea è meglio usare l’acqua distillata. Eventualmente usare l’aceto dimele che ha un odore più gradevole.

5. SPRUZZATORE CON ACQUA E BICARBONATO

Sciogliere al massimo 48 g di bicarbonato in 500 ml d’acqua.Agitare sempre prima dell’uso. Il bicarbonato è igienizzante, sgrassante e assorbe gli odori.

6. ACIDO CITRICO

Diluire al 10% (max al 15%) come ammorbidente o come balsamo;Nello spruzzino al 15% o 20% come anticalcare.

Come avrete notato NON ho parlato affatto della detergenza e cosmesi della persona per tre motivi:1) mi detergo personalmente poco...no non perché sia sporca ma per pigrizia mi lavo con acqua e

bagno schiuma (anche se ora che conosco i componenti ho cambiato anche quelli) e non uso altri prodotti per la pelle o per il trucco...sono una sciattona insomma!

2) Il mondo della cosmesi naturale ed autoprodotta è infinito e, volendo, merita un capitolo a parte.3) Conosco la ricetta per fare il sapone fai da te e lo consiglio vivamente al posto delle saponette da

supermercato MA sono una casinista fifona e non me la sono sentita di farmelo da sola perché

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bisogna maneggiare la soda caustica. Però ho una prode cugina che invece si cimenta, oltre ad amici vari del gas, quindi volendo si possono commissionare a questi baldi giovani.

Mi riservo però qui una spazio per una ricetta di deodorante (ho abbandonato quelli classici in favore della pietra di allume, che però a volte non basta) rubata al blog di mia cugina dove trovate anche tutte le ricettine di saponi fai da te buonissimi.

DEODORANTE SPRAY AL BICARBONATO PER LA PERSONA 1 cucchiaino di Bicarbonato 1 bicchiere circa di acqua 2 gocce di Olio Essenziale (quello che preferite)

Prendete un bicchiere d'acqua, versate un cucchiaino di bicarbonato e mischiate per qualche minuto.Lasciate riposare per qualche ora. Quando lo andrete a prendere, se vedete sul fondo un po' di bicarbonato, si tratta di quello eventualmente in eccesso e quindi non va utilizzato.Rovesciate acqua e bicarbonato in uno spruzzino pulito (cercando di non rovesciare anche l'eventuale fondo), aggiungete un paio di gocce di olio essenziale (Menta, Timo, Tea Tree, solo per esempio), shakerate il tutto e ... provatelo!Quando lo usate ricordatevi sempre di muoverlo un po', perché l' O.E. si divide dall'acqua.NdA: dato che il bicarbonato toglie gli odori e l'olio essenziale profuma, questo deodorante va benissimo non solo per la persona ma anche per gli ambienti, le tende ecc.

Per tutto quello che non ho scritto qui e che magari mi dimentico di dire, il web e la bibliografia sono ricchissimi di spunti. Vi suggerisco:

PULIZIE CREATIVE, di Elisa Nicoli, Altraeconomia Edizioni;PULIRE AL NATURALE, a cura di Gabriele Bindi, terraNuova Edizioni (fatto per l'Associazione Uomini Casalinghi!!!)GUIDA AI DETERSIVI BIOALLEGRI , Il Mondo nuovo, Emi EdizioniSiti web:Detersivi Bio Allegri: www.biodetersivi.altervista.org (si trova praticamente tutto ciò che è nel libro)Promiseland: www.promiseland.itBlog: Autosufficenza...work in progress (di mia cugina!!) per la ricetta del deodorante e tanto altro: http://autosufficienzaworkinprogress.blogspot.it/

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