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Oltre 500 pagine per mettere nero su bianco che dall'Ilva di Taranto vengono emesse in atmosfera sostanze come diossine e Pcb, pericolose per i lavoratori e la popolazione. E' la prima verità sull'inquinamento a Taranto, dove è stata depositata la relazione dei periti chimici che costituisce la prima parte della maxi perizia sull'Ilva,

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  • 5/13/2018 Maxi Perizia Sull'Ilva Di Taranto_conclusioni

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    Capitolo VIConclusioni

    E' necessario premettere alia risposta al quesiti che, per avereuna visione il pill possibilerappresentativa della situazione delle emissioni della stabilimento ILVA, in considerazionedelle sue dimensioni, della molteplicita delle lavorazioni in esso svelte e della variabilitadelle stesse, oltreai risultati dell' analisi dei campioni prelevati ed anali zzati dai sottoscritti,S 1 e ritenuto indispensabile fare riferimento ai dati relativi ad esse derivanti da autocontrollio presenti nella documentazione presa in esame nel corso della presente indagine.Inoltre la cornparazione can il BRef - media europea, e con le BAT C onclusions, com edefiniti in precedenza, sia pure can le ipotesi assunte e le approssimazioni fatte, e statanecessariamente limitata alle fasi di processo per Ie quali erano disponibili tali riferimenti esi e ra in presenza di dati confrontabili.In proposito si deve sottolineare come le valutazione d.ella performance ambientale relativaalle ernissioni dei camini considerati, che scaturiscono dalla comparazione can it Bkef -media europea, non sana da considerate in contrasto con quelle derivanti dallacomparazione con le BAT Conclusions. Infatti queste ultime costituiscono iJ riferirnentoper la valutazione dell'adozione delJe rnigliori tecniche nell'impianto, mentre idati medieuropei sono it riferimento per determinare il pcsizionamento dell'irnpianto rispetto alpanorama comunitario.Sempre in relazione al significato che pub assumere la cornparazione can ivalori e l iriferimento presenti nel BRef,come media europea e corne BAT Conclusions, si devericordareche essi in generate si articolano in un ampio intervallo di valori che va da unminirno ad un massimo,Pertanto, per considerare quello pili adeguato alla situazione indagata sl dovra tenere canto,oltre che delle diverse tecnologie a cuiesso pub riferirsi, anche delle dimensioni degliimpianti e del relative imparto emissive sui centri abitati 0 altri recettori sensibili.Per quanta riguarda iparametri inquinanti a cui 5 i e fatro riferirnento, si deve sottolineare ladoppia valenza delle polveri che, in quanta tali, da una parte rappresentano un inquinantedi notevole rilevanza ambientale, e dallaltra costituiscono anche un indice della presenzadeglialtri inquinanti ernessi. Percio Ie polveri danno una informazione integrata sullaqualita e quantita delle emissioni prodotte e sulle conseguenti irnrnissioni, comeevidenziato anche dagli accertamenti svolti su di esse nel corso dellapresente indagine,dettagliati negli specifici paragrafl,

    R ,G ,N ,R . N . 93 8/l0 - 4 86 81 10 GI.P. N, 5488/l0 - 5821110 pagina514. SW lII.C ! R . M Ollguzzi - N. S aiJlil/i - R . F elic i

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    Infine, per garantire una miglior comprensione delle risposte ai quesiti posti, sempre inconsiderazione della rnolteplicita delle lavorazioni svelte, esse sono state disaggregate inrelazione ai principali impianti presenti nello stabilimento ILVA di Taranto ed aileoperazioni prese in considerazione,

    Sulla base degli atti presenti nel fascicolo, di quelli acquisiti ed esaminati nel corsodell'indagine, degli elementi assunti durante isopralluoghi svolti e dei carnpionamentieffettuati, in relazione ai quesiti posti, 8 1 puo concludere come segue.

    R .G .N .R . N . 9 38 11 0 -4 86 81 l0 G .I.P . N . 548 8/10 - 5821110 pagiua515. Sanna" R Monguzzi - N. Santilli - R . Felici

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    Quesito. IPer quanta riguarda il primo quesito concernente "se dallo stabilimento ILVA s.p.a. sfdiffondano gas; vapori, sostanse aeriformi e sostanze solide tpolveri ecc ..), contenentisostanze pericolose per fa salute del lavoratori operanti all'interno degli impianti.e per fapopolazione del vicino centro abitato di Taranto e, eveniualmente, e li altr! viciniori, canparticolare, rna non esclusivo, riguardo a Benzo(a)pirene, IPA di varia natura ecomposizione nonche Diossine, PCB, Polveri di minerali ed altro" Ia riaposta reafferma t iva.

    In proposito ne ll e t abe ll e seguenti, rin vian do p er il dettaglio ag li specifici c ap ito li re la tiv i a isingoli im pianti, son o rip ortate Ie no tev oli quantita di inquinanti rilasciate daUe emissioniconvogliate della stabilimento ILVA, ed in particolare quelle iassociate alia rnassimacapacita produttiva d eg li im p ia nti stessi, a queste debbono essere anche sommate lequantita di inquinanti rilasciate con le emissioni non convogliate (diffuse-fuggitive)riportate nella risposta aI terzo quesito.

    Nella Tabella-Ad sono evidenziate le quantita dei maggiori inquinanti rilevate dalla societaILVA alle emissioni convogliate degli impianti piu significativi della stabilimento, neicontrolli svolti nellanno 20 10.

    RG_NR N. 938/]0 - 4868/10 G.LP. N. 5488/10 - 5821 /10 pagina516_ Sanna - R. Monguzzi - N. Santilli - R. Fetid

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    Tabella A-ISostanze inquinanti misurate aile emissioni convogliate nell'anno 2010

    ~rl Pol veri N02 S02A t/anno tlanno t/annoCalcare e Calce 27,8 123,7 63,7Cokeria 645,4 1.615,5 2.644,6Agglomerato 1.395,2 4.793,6 4.658,6Altoforno 672,2 1.308,2 1.822,5Acciaieria 1.137,6 711,1 413Laminazione a caldo e 138 1702 1.740Finitura nastriLaminazione a freddo decapaggio e 109 65 0,8rigenerazione acido cloridricoElettrozincatura 31,9 2:20,2 -

    totali 4.159,3 11.056,9 11.343,2- Altre sostanze emesse nell'anno 2010: 7 t di Hel, 1,3 t di Benzene, 338,5 Kg IPA (totali)

    52,S g di Benzo(a)pirene, 14,9 g di PCCD/F 0,28 t di Cr III.- Per idettagli si rinvia al paragrafo 1 dei Capitoli ill-(B, C, D, E, F, G, H, 1 ed L)Nella Tabella B-1 e effettuata una stima della quantita dei medesirni inquinanti piusignificativi, riferita alla capacita produttiva, emessi dai camini dei vari impianti dellastabilimento della societa ILVA, dopo gli interventi di adeguamento,

    TabelJa B -TStima delle emissioni convogliate ill relazione alia capacita produttiva delle speciflche aree~TI Polveri N02 S02A t/anno t/anno t/annoCokeria 937 4.844 6.343Agglomerato 3.376 10.272 15.976Altoforno 3.648 6.977 15.141Acciaieria (aJ 2.736 1.790 889Laminazione a caldo 774 8.710 9.725Finitura nastri 339 - -Laminazione a freddo decapaggio 313 47 -e rigenerazione acido cloridrico (b)Zincatura a caldo (e) 2 518 -Elettrozincatura 87 - 799Produzione tubi 17 - -Rivestimento tubi e lamiere 584 672 -Produzione calce 237 567 454Prnduzione calc are 147 - -Officina 49 4 -Totali 13.246 34.401 49.327

    - Altre sostanze emesse: (a) 0,06 t di IPA , (b) 12,5 t di HC', (c) 0,28 t di Cr III" - Per i dettagli si rinvia a1parere istruttorio (Capitolo 5 - paragrafo 5.1: Ernissioni in aria- sotto paragrafi da 5.1.2.l a 5.1.14.4.1: Descrizione delle emissioni e stimecomplessive) parte integrante del decreta di AIA.

    R.O.N.R. N. 938/10 - 4868flO OJ.P, N. 5488110 - 5821110 pagina517. Si;lil l1il - R, Monguzzi - N. Santilli - R. Felici

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    Per completare il quadro emissive, sulla base dei dati presi in esame, si evidenziano nellaTabella C-lleemissioni totali in aria relative allanno 2010 cornunicate daUa societa ILVAalle autorita competenti e ad ISPRA nella dichiarazione P - R TR inerente al Registroeuropeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti,

    Tabella C-IILVA -Dichiarazione P-RTR emissioni totali in aria 2010

    Sostanze inquinarui emesse Unita di Totalemisura1- Convenzihriall' 'e' g a s efta-Monossido di carbonio (CO) t/a 172.123,8Biossido di carboni a (CO2) t/a 8.606.106Composti organici volatili t/ a 718.6non metanici (COVNM)Ossidi di azoto (NOx ) t/a 8.190Ossidi di zolfo (come SOx) t/a 7.645" 2 ' : MeialZ i e composti -Arsenico (As) e composti Kg/a 157,1Cadmio (Cd) e cornposti Kg/a 137,6Crorno (Cr) e composti Kg/a 564,1Rame (Cu) e composti Kg/a 1.758,2Mercurio Hg) e composti Kgla 20,9Nichel (Ni) e composti Kg/a 424,8Piornbo (Pb) e composti Kg/a 9.023,3Zinco (Zn) e composti K_gLa 23.736,4v$,~So~~tanzeorganiche,clprur[cl fe'Policlorodibcnzodi OSSi11 e(PCDD) + Policlodibenzofurani g/a 15,6(PCDF)4 - Altri composti organic!Idrocarburi policiclici aromatici Kg/a 337,7(IPA)Benzene Kg/a 1.254,35 -ltlfricamposti "Claro e composti inorganici ria 356,6Fluoro e composti inorganici Kgla 20.063,2PM 10 t/ a 1.361

    R.O.N.R. N, 938/10 - 4868/10 OJ.P. N. 5488/10 - 5821110 pagl l1,H51 8Sanna - R. MO /l.g uz zi - N. Santilli - R. Felici

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    Infine, si riportano nelle Tabelle D-l e E-l irisultati delle analisi eseguite sui. campioniprelevati nel corso della presente indagine alle emissioni E679 ed E312.

    Tabella D-IE679 "Taglio fondi' reparto Acciaieria

    Inquinanti Concentrazione Flusso di massa annuoall' emissione

    PoJveIi 1,34 mg/Nm3 181.2 KgjaCadmio

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    A corredo di tali valori, viene riportato nella figura seguente anche il profilo dei congeneri ,_PCDD/PCDF dell'emissione E312C*), ottenuto effettuando la media dei ivalori rilevati nelcorso delle indagini,

    p ro filo m ed ic emiss io ne E 31 2 PCDD{F 2 01 1

    I Q l p ro file m edio PCDD /F 2 01 1,

    congeneri

    R,G.N,R. N. 938110 - 4868/10 G_LP_ N. 5 48 81 10 - 5 82 11 10 pagina5 20, Sanna - R_Mongutzi - N. Santilli - R. Feild

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    Quesito. IIPer quanro riguarda il secondo quesito concernente "se i livelli di Diossina e PCB rinvenuiinegli animali abbattuti, appartenenti alle persone offese indicate nell'ordinanza ammissivadell'incidente probatorio del 27.70.20]0, e se ilivelli di Diossina e PCB accertati neiterreni circostanti l'area industriale di Taranto, siano riconducibili alle emissioni di fumi epol veri della stabilimento ILVA di Taranto II la risposta e affermativa.Infatti L ' analisi comparata dei vari flussi emissivi e delle lora caratteri stiche chimichespecifiche (profili dei congeneri "fingerprints" dei contaminanti), prodotti dalle sorgentiindustriali considerate site nel terntorio, pennettono di affermare che i livelli diPCDD/PCDF e PCEdl accertati possano essere ricondotti in particolare alla specificaattivita di sinrerizzazione (area agglomerazione), svolta all'intemo di lLVA spa.Pertanto la presenza di tali inquinanti, riscontrata nelle varie matrici ambientali analizzate,si pub ricondurre in modo prevalente all' artivita industriale e li Il,VA spa.Le analisi condotte in parti co1are nel reparto sirrterizzazione, indicano che l' apporto degliinquinanti suddetti e connesso principalmente aIle ernissioni diffuse e fuggitive (particolatoin aria e materiale solido depositato).

    L'esarne dei profili (fingerprints) dei congeneri PCDD/PCDF e PCBdl , analizzati indettaglio nel capitolo II parA a cui si rimanda, riscontrati nelle matrici suolo, ariaambientee bioindicatori prelevati nelle aree urbane, agricole e iterreni adiacenti all'insediamentoILVA spa (Figure A-II, B-ll), ha evidenziato un'elevata correlazione con iprofiliriscontrati nei campioni prelevati presso 10 stabilimento di ILVA spa (Figure da C-IJ a F-IT), area agglomerazione, quali quelli delle polveri abbattute dagli elettrofiltri ESP e MEEPe quelle prelevate nei campionarnenti ambientali effettuati in prossimita del reparto,risultando invece menu evidente il contribute di quanta ernesso in atmosfera dall'emissioneE312 AGL2, i.nquanta caratterizzato da profili di congeneri PCDD/PCDF diversi.

    R.G.N.R. N. 938/10 - 4868/10 G.I.P. N. 5 4 8 8 / 1 0 - 5821/10M. Sanna - R. M()nguz~i - N. Santilli - R. Felici

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    Figura A-II

    Profilo PCDD/PCDF polverl elettrofiltro MEEP linea 0

    congeneri

    Figura B-IIProflll PCDD/PCDF Aria Ambiente Area .AGLl2

    conpenert

    R,O.N,R. N. 938!lO - 4868/10

    1 m Polverl tiltro MEEP\

    o rinvio nastro EF3punl~1o rnescolatore prlmarlo 23

    M . Sanna - R. Monfwai - N. Sa nti lli - R . F ei iciG.tP. N. 5488/10 - 5821/10 pagina522

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    Figura e-nPromo PCDD/PCDF Aria Ambiente Scuola Deledda

    14121086< I2o o $)~ o ~~..c X ~ X x r< : x KKK k&&&&~&&&&&&~" , , - " " , , 0-1' 0 ~ 0'V- 0 a : " " " ,,? 0of' 0"" 00f 0of' 0 ' ~ - 't - ,,'1 ' J , " ? ':> ' ':> ' ~ , '?, 1 > ' 1> ', ,'Y ' , ,'Y ' , ,'Y ' ' t - " ? ' , ,' Y ' , ,' Y ' ' t - " ? ' S' ' t- '? ' ' J, '? '

    ", ", ",congeneri

    Figura D-II

    Profilo PCDD/PCDF Particolato Scuola Deledda

    45 -'- __ "" '0"=-~4035 -~~~---+~.30 -I-~~--,-,c-25201510 .5o o $) 0 0 0 0..c KKK KKK * QX < " \ x _ v0 < > ( ; < > r Y ( " 9 ( " 9 ( ;< > ( ;' V v ( ; < > ( ;< > ( ;< > : f ;< > ( ;< > : f ; < > ( ; < > _ 0 (Iv (;'V'~J~~~flO~JJ0#0#flPO'\ , " ': ''\ ~ '0 0 / '0 0 / ,\0/":;' ":;' "':''\ ' I f ' \ r ,\0/ ' 0 0 / ,\0/ " , 0 /' j ., ' ? ' i J . .' ? 1> ' '\, '\, to' ' J , " ? ' t - '? , : > ' i : ' 1 > . ' lb' r o ' ' \ , r o ' ' \ ," , ':> ' ':> ' ':> , 1 > . ' " , ' J , ' ':> , ':> - ~ , ':> , ~ , ~ ," ' Y ' , , ' Y ' , , ' Y ' ' J, '? ' " ' Y ' , , ' Y ' 'J , '? ' " ' Y ' 't - '' ? ' 'J , '? '", ", ",

    congeneri

    R.G.N.R. N. 938/10 - 4868/10 G.I.P. N. 5488/10 - 5821/10M. Sanna - R. MOlIgliZZi - N. Santilli - R. Felici

    ;liIscuola~

    _Jpagina523

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    Figura E-ll

    Profili PCDD/PCDFTop SoHQUaranta

    876543-1---21o , ,0 Q Q 0 < ) ~ < > ~ < > < > r ~ ? 0 Q ~ v < J ' h < 5 < . .< f r ? ~ < > ' j ~ ~ < > x u Q ~ U Q ~ < J ( 0 < 5 '

    '0"( ~ l 'J - - f - < - " f - J - + ~ X ' -~ 0< 0 " < o Q . < o ' c - j - " f : < - + ~ 0 - < -J j! " 1 ~< - - 0'\ ' - :-' -\ '? '091O~'\ '? ~ , ~' ~ " \ ' ? ? ' \ ' ? ? ' \ '? ? '00/,\ ? ? '00/' J , ' P ' < j , ' P lx' '\, '\, \ ; < J . u < 5 '" " ~ 0 - f - < - + - - < - J j !0q 0 ~ ~ ~ - < -+ - - < - + -0 J j ! 0 -T - 0 '< 0q 0' ? ? , , ' ? ? '0 O J O J '0 ,\,??",??",?? < 0 '0 < 0 oj '0

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    Le analisi condotte sulle aliquote residue di tessuti e organi animali, prelevati da ASL TAda animali sequestrati e abbattuti ne1 2008 e eonservati presso Istituto Zooprofilattico diTerarno fino al 28 settembre 2011,corne dettagliato al capitolo II par. 1.3, hannoevidenziato valori residui di PCDD/PCDF significativi, e in diversi casi superiori ill valorilimite previsti dalla norme inmateria di consumo alimentare,Sulla base dei congeneri PCDD/PCDF rilevati, pur tenendo lI1 considerazione 1adegradazione metaboliea che tali congeneri possono avere avuto una volta ingeriti daglianimali, il lora possibile accumulo preferenziale e adottando un principio di cautela sullapre delta riconoscibilita dei profili determinati, i risultati otten uti hanno messo in luce lapresenza di alcuni congeneri specifici attribuibili con buena approssimazione aIle emissionidiffuse prodotte nel reparto sinterizzazione, area agglornerazione dell'Il. VA spa ecomunque non presenti nelle proporzioni nelle altre sorgenti industriali prese inconsiderazione nel territorio, come dettagliato al capi tol0 II paragrafo 3.Pertanto pur nella cautela che iimiti della conoscenza scientifica e sperirnentale in que'caso pongono, si ritiene ragionevole affermare una correlazione preferenziale dei .

    Icontaminanti riscontrati nei tessuti e negli organi animali esaminati con profili di .congeneri di PCDDJPCDF riscontrati nelle emissioni diffuse ciaILVA spa.

    Figura G-IIProfilo congeneri tessuto animale (verb.ASL TA n" 41108)I

    I

    verbale 61 - fegato10090807 0605040302010o -t-~ ...-r----'-"""'"

    I _ I l ! l Serie1 I

    _jongeneri

    R .O .N.R. N . 938/1 0 - 4868/1 0 0 .1 .P . N. 5 48 8/1 0 - 5821/10 pagina525. Sanna - R. Monguzzi - N. Santilli - R. Felici

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    180016001400M 1200E 1000~... 800w, 600400200o

    Figura H-II

    P rof H i. PCDD/PCDF Aria Ambiente Area AGLl2

    1

    0 rlnvio nastro EF3 punta 2o mesco la t or e p r ima r io 2 3

    c O cO _ 0 0 _ m d >r - - : : I- I- r :t S r : t SM ri-.:--- : r - :(\TNM'MC"i. N : C \[ C \[< h e n " " ' - r : t S ~r -: . r : t S uS , .. .. - . ()' " r - : . .f ..,.-0',F ri '"MriN" C\I ' NC \J " ~ T""- -:

    O J c O c O1'-" r -: , .. .: 'Mci.fNNM,.....:.\j0 0 c hr-:r-:"< t" '"Mt'iC \ [ C \ [

    congeneri

    F ig u ra I -I I

    0,60,5

    M 0,4E:z 0,3'0 0. 20,10L

    Profili PCDD/PCDF AMIU agosto 2008

    IlE I Linea 1 I[J Linea 2

    c O c O c O e n d, r-: 0 c O c O < h < h c O c O e n r . . : r : t S u,0 0r . . : r . . : r -: r : t S r : t S c D 0 1'-' 1'-' r - : 1'-' r -: r - : ' < X i < . t f r -: 0ri M ~ r-: r -: - " < t - O M M .; _ '- uS uS 1'-: ' .; _ 0N C \[ M M ' " M C\I ' C \[ M c r i M ~ M M C'l.. - " - i : " - i : N : C\I : N C\ I

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    Figura L-ll

    Profilo PCDDlPCDF LugUo 2011 APPIAEI\IERGY

    congeneri

    R.G.N.R. N. 938110 - 4868/10 G.I.P. N. 54881 j 0 - 5821110M. Sanna - R. Monguzri - N. Santilli - R. Felici

    1 m .21-giu-11o 22-giu-11I 0Luglio 2011

    pagina527

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    Quesito, I T IPer quanto riguarda i1 terzo quesito concernente "se all'interno della stabilimento IL VA diTaranto siano osservate tutte le misure idonee ad evitare la dispersione incontrollata difumi e polveri nocive alia salute dei lavoratori e di terri" la risposta e negativa.Infatti numerose evade sono Ie emissioni non convogliate che si originano dai diversiimpianti della stabilimento ILVA.Per esplicitare tale condizione vengono riportate nella Tabella A-Ill Je quantita diinquinarrti, in particolare le polveri, rilasciate can Ie emissioni non convogliate (diffuse-fuggitive) derivanti dall'esercizio degli impianti dello stabilimento e delle attivitaconnesse , stimate da 1LVA, dopo gli interventi di adeguamento.

    Tabella A-IIISostanze inquinanti stimate aIle emissioni non convogliate riferite alla capacita produttiva

    ~Pol veri IPA Benzene H2S S02 COVt/ann tlanno t /anno tlanno tlanno t/anno

    da erosione eolica deicumulidi stoccaggio materiali

    Stoccaggio < 51da manipolazione deie ripresa rnateriali solidi (cadute)materie prime 668

    da movimentazione stradaledi mezzi all'interno24

    Cokeria 0,88 154330Agglomerato

    208AItoforno 130 64324Acciaieria

    544Rivestimentotubi - 467,7e lamiere

    TotaH 2.148 0,88 15,4 130 64 467,7- Per idettagli si rinvia aJ paragrafo 1dei Capitoli III-(A, C, D, E ed F)

    R.G.N .R. N. 938/10 - 4868/1 0 G .L P. N . 5 48 81 10 - 5 82 11 10 pagina528. Sanna - R. Monguzzi - N. Santilli - R. Felici

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    Dai dati riportati in Labella emerge in particolare la quantita rilevante di polveri che viene .~rilasciata dagli impianti, anche dopa gli interventi di acleguamento, di particolare evidenzae la quantita di polveri che fuoriesce dall' acciaieria determinata dal cosiddetto fenomeno e l islopping, documentato oltre che dalla presente indagine anche dagli organi e l i controllo. Perridurre tali ernissioni e necessario pertanto che la ditta adotti ulteriori misure dicontenimento, evidenziate [lelia risposta del sesto quesito, dando la priorita alla riduzionedelle ernissioni contenenti sostanze pericolose e metalli.

    A supporto eli quanta sopra evidenziato si riportano i risultati dei monitoraggi e dei prelievicondotti all'rntemo della stabilimenta, di materiale massive (depositi di rnateriale dispersoe residui depositato su impianti e pavimentazioni) ed aria ambiente, che dimostrano 1:1presenza significativa e l i sostanze perieolose e metalli nelle emissioni diffuse incontrollatedalle attivita produttiva.In particolare si evidenziano:

    Tabella BIIIResidui massivi (particolato e depositi di materiale aerodisperso)prelevato in prossimita area ''Parchi minerali"

    ~g) Fe Pb V Cd Zn Ni 1'1 As Be Co Cr HgpPerirnetrale sud Parco 351138,9 3, 2 37,2 [2,0 331,8 26,6 3,5

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    Tabella n-rnResidui massivi (particolato e depositi di materiale aerodisperso)prelevato in prossimita area "Agglomerazione"

    ~[e PCUOIPCOF I 'CBdlp ng/Kg ng/KgMateriale pavimentazione SOLlO 5,270 0,400nastro a tazza ER76Mat. Satta scarico raflr. E41 2,050 0,030Mat. Pav.est. tronte ventola 44 42,410 3,177Mat. Sotto nastro uscira 0,007 0,028agglomerato EF3 I

    Tabella E-IDContaminanti presenti nell'aria ambiente prelevata in posizione

    adiacente 0 c ol le ga ta a 1 1'a r ea Of Agglomerazione"~te PCDDJPCDF pelldlPo fglNm3 fg/Nm3Agglornerazione -La to giostra 10,5 2,86linea AGGE41 vent.45Agglomeruzione-Piano Estr, vagli 83,5 1,61a caldoAgglornerazione-Rinvio nastro 915,4 1,67SF3 puntolAgglomerazione -Mescolatore 701,4 3,96primario E23Am9- Posizione collinetta_parchi 13,37 2,43

    RG.N.R. N. 938110 - 4868 /10 G.LP. N, 5488110 - 5821110 pagina53 0. Sanna - R. M onguu i - N. S an ti ll i - R . F el ici

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    TabellaF-illResidui rnassivi (particolato e depositi di materiale aerodisperso)prelevato in area "Cokeria" e posizicni adiacenti - analisi metalli-

    ~g) Fe Ph V Cd Zn Ni 1'1 As B e Co Cr HgpN 1 " Materiale pu lverulen to ~ utraIc ci a p os to e li f ro nrc a IIab a t t e r i a 5, 1 1 ' I l O m ac chi n e, inp ro ss im i ta c ab in a e le tt ri ca 183300,0 171,3 8108,9 4,2 8022,8 60,1

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    Tabella R-lIIContaminanti presenti nell'aria ambiente prelevata in posizione

    adiacente 0 collegata all'area "Cokeria"- analisi IPA-IPA tot. Naftalcnc Benzo(a)pircncj.l,gim3 ~lgfm3 j. lg/m3Po

    Campione prelevato presso Area lLVA Spa di Taranto - Campione P1

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    Tabella I-IIIContaminanti presenti nell'aria ambiente prelevata in posizione

    adiacente 0collegata all'area "Cokeria"- analisi metalli e altri Inquinanti-~te Fe Pb V Cd Zn Ni TI As Be Co Cf Bg Polverlp Ilg/m3 JJg /m3 flg/m3 flg/m3 Ilg/m3 Ilg/m3 flglm3 llg/m3 JJg /m3 ~lglm3 f lg lm3 f lg /m3 nog/Ill3Campione prelevato presso ArealLV A Spa di Taranto - Campicne Pl

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    Quesito. IVPer quanta riguarda il quarto quesito concernente "se ivalori attuali di emissione diDiossine, Benzo(a)pirene ed [PA di varia natura e composizione, PCB, polveri minerali edaltre sostanze ritenute nocive per let salute di persone ed animali nonche dannose per casee terreni (si da alterarne struttura e possibilita di utilizrarione), siano conformi 0 menoalle disposizioni nonnative comunitarie, nazionali e regionali in vigore" si evidenziaquanto segue.Relativamente a ll a con fo rr nita aile nonne. nazionali e regionali, i v alo ri m is ura ti alleemissioni della stabilimento IL V A con gl i auto controlli effettuati dal Gestore nell' anna2010, risultano conformi sia a quelli stabilitidalle precedenti autorizzazioni settoriali delleemissioni in atmosfera (ex-DPR. 203/88) e sia ai valori limite previsti dal recente decretadi AlA del 5/08/2011.Tali emissioni perc, in considerazione del fatto che, come dettagliato negli specificicapitoli, derivano da impianti dove so no svolte anche artivita di recupero, mediantetrattarnenti tennici, di rifiuti non pericolosi, ovvero materie prime secondarie, dovevanoessere p re sid i a te a partire dal 17 agosto 1999 da sisterni di controllo automati co in con tinu 0dei parametri inquinanti previsti dal D.M. 5 febbraio 1998, mcdificato dal DM Ambiente 5aprile 2006, n. 186, al punta 2) nell'ALLEGATO 1 Suballegato 2, che sono: 1) polveretorale, 2) sostanze organiche sotto forma di gas e vapori, espresse come carbonic organicototale (COT), 3) cloruro di idrogeno (Hel), 4) floruro di idrogeno (HF), 5) biossido dizolfo (S02) e 6) monossido di carbonic (CO).Poiche, come dettagliato ai paragrafi 2 dei capitoli Ill-C, III-D e Ill-F, allo stato attuale aUeemissioni derivanti da questi irnpianti non sono installati isisterni di controllo in continuone viene verificato il rispetto dei limiti dei parametri inquinanti previsti dal n.M. 5febbraio 1998 sopra detti, tali emissioni non risultano conformi a quanto previsto dallanormativa nazionale in materia di trattarnento tennico dei rifiuti. Inoltre poiche ai suddetticamini non sono installati isistemi di controllo in continuo alle emissioni, non c'e a1cunelemento che dimostri il rispetto dei limiti previsti dall'articolo 216, COlIDna1, 2 . e 3 delD.Lgs.lS2/06 indicati nella Tabella 2.3 dell'ALLEGATO 1 Suballegato 2 del D.M.5.2.1998, con le modalita ivi prescritte ne vi e alcun modo di verificarli.

    R.G.N R . N. 9 38 /10 - 4 86 81 10 OJ.P. N . 5488/10 . 5821/10M. Sanna - R . Mrmguzzi - N, Sanulll - R. Fetid pagina534

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    Per quanto concerne le emissioni non convogliate delle acciaierie, connesse quasi c__totalmente al fenomeno della Slopping, esse sana state regolamentate dal 4 agosto 2011dal decreta di AlA che ha prescritto a] gestore di eseguire a riguardo puntualmente dueprocedure operative.AlJ'atto dell'accertarnento, e come dettagliato al paragrafo 3 (1.1) del capitolo III-F,anche nel corso degli accertamenti svolti dagli organi ill controllo tali procedure no nrisultavano in atto.Per quanta riguarda la conformita delle torce esistenti in stabilimento aile prescrizioninormative esse sana state autorizzate espressamente can iI recente decreto AIA, nel qualesono state fissate specifiche prescrizioni di monitoraggio al fine di verificare il correttoesercizio delle torce stesse.e in particolare la combustione efficiente del gas ad esse inviato,All'atto dell'accertarnento, e come dettagliato al pa:ragrafo 3 (3.3) del capitolo Ill-F, anchenel torso degli accertamenti svolti dagli organi di controllo; tali procedure non risultavanoin atto.Relativamente ana conformita alle nonne regionali, con l'ultimo adeguamentodell'impianto di abbattimento del camino E312 a servizio dell' Agglomerato, si evidenziacome questa emissione viene campionata e misurara secondo quanta previsto daIla normaregionale, in particolare per quanta riguarda le diossine, e risulta conforme ai limitiregionali prescritti per Ie diossine e recepite dal decreta di AlA.Le analisi ed imonitoraggi condotti nel corso della presente indagine alle emissionidell' Area agglomerazioneed III particolare all'emissione denominata E312"agglomerazione AGL2" han no evidenziato valori ill inquinanti PCDDIPCDF a1 di sottodei valor limite previsti dal decreta regionale n044 del 19112/2008 . Il vaIore medic deirisultati sui campioni prelevati nelle quattro campagne di monitoraggio e stato pari a 0,27ng I-TEQlNm3 di PCDD/PCDF rispetto al1i.mite massimo previsto dalla norma regionalepari a 0,4 ng I-TEQlNm3 (calcolato come media dei valori determinati in almena trecampagne, di tre campionamenti ciascuna, previa detrazione del 35% correlatoall'incertezza del metoda di misura).Relativamente al parametro PCBd l ilval ore media ottenuto, pari a 0,024 ng/Nnr' evidenziailrispetto del limite previsto dal dIgs 152/2006 parte V allegato 1 par. II tab.A2 CL II e paria: per PM >0.5g1h limite concentrazione 0,5 mg/Nrrr'.Per quanta concerne la conformita alle norme comunitarie delle prestazioni ambientalidegli impianti ILVA, si e fatto riferimento a quelle descritte nei documenti tecnici delBRef, e in particolarealle BAT Conclusions.

    R .G .N.R . N . 93 8 /10 - 4868/10 G .l.P . N . 5488 /10 - 5821110 pagina535. Sanna - R. Mongurr) - N. Sanulli - R : Felici

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    ,IA tal fine, fermo restando quanto prernesso in relazione alla valenza di tab documenti ed ,_all'ampio intervallo di valori in essi riportato, alia informazione integrata sulla qualita equantita delle emissioni della stabilimento ILVA connessa aJ parametro polveri, Ieconcentrazioni di inquinanti emessi dalle varie aree, rappresentate dai valori rilevati negliautocontrolli e negli accertamenti svolti nel corso della presente indagine, opportunarnenteelaborati, sana stati comparati can quelli riportati nei docurnenti sopradetti.Al fine di effettuare tali confronti vengono rappresentati neUe figure seguenti le differentisiruazioni che si presentano nei diversi impianti.Le comparazioni rip art ate nelle tabelle sana di due tipi: nelle figure sono riportate le.quantita di inquinante emesse nel 2010, determinate sulla base dei dati rilevati dal Gestorenella configurazione operativa reale, e comparate can i dati identificati COmeMin Bref eMax Bref. ( per quanta riguarda il confronto in termini di massa araria, ivalori identificaticome Min Bref e Max Bref sono riferiti alia configurazione operativa del 2010, can Ieportate misurate).Da tale co rnparazione, come evidenziato nelle figure seguenti, emerge che, nellamaggioranza delle aree e/o delle fasi di processo, sono emesse quantita di inquinantinotevolmente superiori a quelle che sarebbero emesse in caso di adozione da parte di ILVAdelle BAT con la performance migliore come stabilito dal BRef.Si deve pero anche evidenziare come ivalori emissivi, anche se superiori a quelli minimiricavati sulla base del BRef, sono pero inferiori a quelli fissati nell'autorizzazione di AIA.

    Impianto Produzione calceF igura 1

    ~iii 0,15u~ 0,1

    . P ro du z i o ne e a l c e - C o m p a r a z i u n e d e l l e e m is s l 0 1 1is pe ci fic he d i p nl ve ri c on v alo ri d i r lf er im en to BRef

    0,2 -1----

    0,05

    1- V n l o r i s pe c i f ie I ;- 0 ,01 cake (Chill!grQJI~. di p . 2alveri pe r ogl1i 1011/Ie.IIa1~ adu.pmdorra)BRef ; - 0 ,23M4 'm~" ' l la lG~s lo r~ ;- 0 15j!mllf(o B R e f .Per idettagli si rinvia a 1 paragrafo 2 del capitola Ill-B.

    R.G.N.R. N. 938110 - 4868/10 G .l.P. N . 5488/10 - 5821110 pagina536. Sanna - R . M o ngu zr: - N . Santill! - R . F el ici

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    rUra2o _~------~~~~~~==~~:.:~~~~~=~==~~~=~:~---------,o250 ------~ 2008~ l S O100500

    F ig u r a 35 040

    ~ 30'! b 2010

    0

    Area Cokeria

    298

    valor~ci di g/ t coke ( grm ,l1 ,m i d i po tv ere p er o gn i t onnel la u i d i coke prodolto)- 1 S ,7' ,_ B Ref;_:1_611'iIl)11l_tp Qal GIJ?(qr~o sl-im erv en ti; - 2 98 .~rb BRef.

    F as e d i p ro c e ss o C o k e fa zi o ne - C o m pa l" .l z l o n e d el l e

    Figura 41412 +--108642----- ----065o l _ ~ . . CD..~~

    B R e f .

    R .G .N .R . N . 938 /10 - 4868110 GL P. N. 5488110 - 5821110 pagina537_ Sanna - R . M ongu lz i - N . S anti ll i - R . Felici

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    Figura 5s o70

    60Il;j 50. ; . : :0 40..>~ 302010(I

    F igur a 62520+---

    ] 15o" '"~ 10

    Per idettagli si rinvia al paragrafo 2 del capitola Ill-CF ig ura 7900800700,S 600

    ~ 500~ 400' " 30n~ 200100

    F as e d i p ro ce ss o C ok ef az io ne C ompa ra zto ne t ra le emi ss io ni s pe ci fic he 1I0llc nn vn sli at e d el le p ol ve ri s ttma ta d al COlI iv al or i d i r lte rime nto d el BR ef

    . F a s e d i p r o c e s s o C o k e f az io n e C o m p ar a au n e t r a l e e m is s l o n i spedflehe n o nc o nv o g l i a te d i b e n z e n e s tlm a te d a l g e st o r e c o n j v a l o r i d i d e l B R e {

    o5 -f-----

    Area Agglomerato C om pa ra zi on e t ra l e em is si on i s pe ci fl ch e d i p nl ve ri

    nell'area Agglomcrato COli ivalori di rlferimenro p re vi sti n el B R ef

    RG.N.R. N. 938110 - 4868/10 o.t.r. N. 54881105821110M. SOJI/W R . M ongurr! . N. Sa ntilli - R . F elici

    pagina538

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    F igur a 8 F a s e d i p ro c e ss e S ln te r t z z az i o n e - C o m p a ra z io n e d e l l e e m is s i o o .is p e c i f i c h e d i p o l v e rl c o n v a J o ri d i r if e rim e n to B R e I ( m e d ia e ur o p e a)600 -,'---------------.............. ----~-----.~~~~~-~ ------.

    500 +---------

    F ig u r a 918 ~~--.~~rnill~L~;~~~'UillillU~~~mw~~w,~~~~~-----~L6E 14

    ~ 12~ 10 -1-----~ 8~ 6 -1---b's 42+----

    o :~~~~~------~L-~~~-2V a lo r i s p e c i t i c i d i

    F ig u r a 1 0100

    F a s e d i p ro c e ss o S in te r iZ 'l l l z i o n e D i t I e r e n z a i n m a s s a d e l l e p o l v e r i e m e s s etr a ia l o ri m is u r at i e q ue ll i d i r i f e r i m e l l i o d e l B R e f BA T C o n cl u si o n s

    85,580+--

    . e 60~ 40+----

    20 -1------ 3 , 4oL

    R.G.N.R, N . 938110 - 4868/10 G .I.P, N , 5488/10 - 5821110M . Sanna - R , M ongu zzi - N . Santilli - R , F elici pagina539

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    ..~F igura 1125002000

    ~ 1$00Q.~ 1000S5000

    N o la : B R e t~ B A T C o n c l us io n s c o n l 'a d o zi o ne d e i f il l r i a m a n ic aL___ - 176~ BRef; - 1 9 1 8 ~tat{)dal Gestme ; - 680~_BR,-"e_:_f. ------,

    - F a se di p r o c e s s o S in te ri z l. a r i o n e D i f f e r e n z a i n m a ss a d e l l e d lo s s in e e m e ss e

    1 9 1 8

    Figura 12 - Depolveraaene s e c o n d a r i a - D i f f c r c n l. . a i n m a ss a d e l l e p o lv e r i e m e s set r a i v a lo r i m is u ra t i e q ue ll i d i r i I e rim e n to d e l B R cf - B A T C o nc l u .s i o ns

    40. e: : t 30+------

    20

    o Nota : kg /h c omple ssiv i d elle em iss ion i E 31 4 e d E 31 5- 55!~7MiSur il,d~j Qc~tQl'2 - 1 7 B Ref,

    Per i dettagli si rinvia al paragrafo 2 del capitola III-D

    R .O .N ,R . N . 938110 - 4868/10 G .I.P , N . 5 48 8/1 0 - 5821/10M. Sanna - R. Mongurzi - N. Santilli - R. Felic! pagina540

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    Area AltofornoFigura 13

    90807060(II'" 5 0: . aell.t:: 40en 3020)00

    ~ 2015 -1-----

    Fast di processo C ar ic am en to m ate ria li - C om pa ra zio ne delle emissionlspecifiche di p ol v eri c on v alo ri di riferimento BRe f (media europea)

    -----2;1Va lo ri s pe ci fi ~i d i ~ /t ghisa ( gmmmi~ d i p o lv e re p e r o ~n~ IO l !n e ll :E ~ j i! li sa p r od ott a)______ - 2,7 B Ref; - 39,47111murato dal Gestot'e; - 8 1 , 4 M a " s l i ' U t B R c : c e f : _ _ _

    Figura 14 - Fase di processo Carlcamento - Diffcrcllza in massa delle polveri emessetra ivalnri mtsurati e quelli di riferimento del BRet:'UA T Conclusions35

    3025

    105 +---

    Figura 15605040~.~'6, 30

    'E , 20100

    Fase di processo P.C. I. Comparazione delle emisslonispecif lche di polveri COn valori d l riferlmento ERef (media europea)

    2

    Valori speCil_1 ghisa igrammi ~~Leo lve reer 0 $ : 1 1 t on ue ll ut a d i g hi sa prodoua;- 2 B Ref; - 3,55 T t ] _ j s J 1 l t o . da J G eSl 9) '~ ; . 5 4 M~1JItRef------ ::.:.-----

    RG.N.R. N. 938/10 - 4868110 GJ.P. N. 5488110 - 582111 0M . Sanna - R . M ongu zzi - N . Santilli - R Felici

    -

    pagina541

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    Figura 164540

    35j 302SbJl. . . . 201b 15 II10 I

    () I.

    - Fase di processo Colaggio ghlsa e loppa - Cmuparazlone delle emissicnispeciflche di polveri con valori di rilerimeuto BRef (media europea)

    Valori ghisa ( gr ammi d i p ol ve re p er o gni to nne ll ata d i g hi sa p ro dO ll a)BRef; - 4 0.,1 0.jJfu,1io~dalllestore; - 41,95 ~J1I0 BRef

    F ig ura 1 7 - Fase di p rocesso C olaggio gh isa e lop pa - D itferenza in m assa delle p olvetieme ss e tr a ia lo ri m is ur ati e q ue lli d i tif etim en to d el BR et-BAT Con clu sio ns

    3 53025

    F ig ura 1825 020 0

    0';2 15 0"0~o: l. . . . 10 0- -~

    500 Valori,

    - 14

    Area Acciaieria- C om pa ra zio ne tr a le emis sio ni s pe cific be d i p olv er i

    nell'area Accia ie ri a c on ialo ri d i r ife rim en to p re vis ti n el BR ef218,68

    di g i r L S (grammi ~ipolvere perRo~?iO . l l n e l i a t a d i acciaio .rodOIlO)BRef ; - 2 18 ,6 8 s nm ato d al G eS I~ post-mtervenn; -143 . BRef------~~ -----~

    R .G .N .R . N . 938/10 - 4868/10 OJ.P. N. 548811 0 - 582 L lIO pagina542. Sanna - R. Monguzzi - N, Santilli - R. Fetid

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    Figura 19 - F ase d i p ro ce sso .T rasfe rim en to e p retrattam ento gh isa fu sa - D iffere nza in m assad el le pol ve ri emes se t ra iv alo ri m is ura ti e q ue lli d i rif erim en to d el BR ef -BA T C on clu sio ns

    80 69,5706050.c:.._ 40!f 30201 00

    - 4 ,7 fitlR B kef ; - 38 rnisurato dal G est()r~ ; - 6 9,5 . 'B Ref.

    Per idettagli si rinvia al paragrafo 2 del capitola III-F

    R.G.N.R. N. 938110 - 4868 /10 G .I.P . N . 5488 /10 - 5821110 pagina543. Sanna- R. M o ng uz ri - N. S an til li - R , F e li ci

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    Quesito, V .; -Per quanta riguarda il quinto quesito concemente "se la pericolosita delle singole sostanze,considerando queste nel taro complesso e nella 101'0 interagibilita, determinino situazionidi danno 0 di perico inaccettabili (effeuo domino)" data 1.aspecifica professionalita deisottoscritti non si puo che rinviare per Ja risposta a110 stesso aUo specifico collegia peritalenominato da questo giudice.

    R.G.N.R. N. 9 3 8 1 1 0 - 4 86 8/1 0 o.t.r. N , 5488/]0 - 5821110 pagina544. Sanna - R . Mongllu,i -N. Santilli - R . Felici

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    Quesito. VIPer quanta riguarda il sesto quesito concernente "in caso affermativo) quali siano le misuretecniche necessarie per eliminare la situazione di pericolo, anche in relatione ai tempi diauuaz ione delle stesse e alla loro eventuale drasticita" si evidenzia quanta segue.

    Dai dati relativi alle diverse emissioni, la condizione che risulta piu significativa, anchedella stessa presenza in esse di elevate concenrrazioni di cornposti inquinanti, e siogolareper il contesto in cui essa si riscontra, e la differenza delle concentrazioni misurate in esse,non solo tra quelle appartenenti ad impianti differenti rna anche tra quelle derivanti daimpiarrti di lavorazione analoghi,Tali differenze, riportate nelle seguenti tabelle, S0110 state ca1colate rapportando, ovepossibile, le concentrazioni delle medesime specie chimiche riscontrate nelle diverseemissioni dell'area, al valore minirno rnisurato,

    Tabella B-VIALTOFORNO- E ase d i p r oce sso : C ar ica me nto materiali-Differenza delle concentrazioni delle polveri misurate aile emissioui EIOI,EI02 EI03 EI04 ed EI08 la minima deU'emissione EI08 bis

    Valori misurati Differenza indal gestore anna concentrazlo2010amino Fase di provenienza

    EIOI Stock-house AFOI1 22,47SUDEI02 Stock-house AFO/ l 16,70NORDEI03 Stock-house AFO/2 21,37SUD

    Stock-house AFO/2NORD AFO/3 SUDE

    bis

    R.G.N.R. N. 938110 - 4.868/10 OJ.P. N. 54R8f10 - 5821/10 pagina545. Sa nna - R. M o ngu rr i - N . Sa ntilli - R . F elici

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    Tabella C-VICOKERIA- F ase d i p roce ssor C oke fasione -Differenza delle concentrazioni delle polveri misurate aile emissioniE425 ed E426 nella minima dell'emissione E428

    Camino Fase di provenienzaUna

    Valeri misurati Differenza indal gestore anno concentrazio2010 neE422 altraokefazione Batterie 3-4 14,91 condizE423 Cokefazione Batterie 5-6 22,44 ione

    Cokefazione Batterie 9-10 2,3,90 cheemerge, gia

    evidenziata nella risposta al quarto quesito e dettagliata nei singoli capitoLi in sede e lidiscussione dei risultati, e rappresentata dalle ridotte performance ambientali presentatedalle ernissioni dei camini considerati, rispetto a quelle che risultano dai BRef - mediaeuropea e dalla comparazione can le BAT Conclusions.La condizione delle emissioni rilevata, con riferimento al quesito posto, risultaparadigmatica perche pone in evidenza due situazioni:- le differenze esistenti tra le concentrazioni rilevate tra le diverse emissioni di unamedesima fase di processo evidenziano come l'adozione per tutte le emissioni di queUafase delle misure che determinano ilmiglior risultato riscontrato, garantirebbe unamaggior efficienza nell'abbattimento degJj inquinanti e conseguentemente unariduzione dei carichi complessivi emessi dall'intera fase;

    - la differenza riscontrata tra ivalori misurati e quelli attesi dall' applicazione delle BATConclusions e quelli riportati nel BRef - media europea, evidenzia come sussistatutrora un divario tra le tecniche adottate nello stabilimento ILV A, e la lora efficacia intermini di inquinanti emessi, rispetto alle BAT, la cui adozione garantirebbe lariduzione degli inquinanti emessi.

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    Per quanto riguarda gJi interventi di adeguamento propost i dal Gestore nell ambito delprocedimento istruttorio per iI rilascio dell' AlA per gli impianti presi in esame canspecifico riferimento alle.emissioni in atmosfera, come evidenziato nei capitoli relativi ailesingole Aree , a meno di quelli sotto specificati non sana stati previsti ulteriori interventi elimiglioramento oltre a quelli gia realizzati precedenternente all'AlA, ne nel corso delleattivita peritali non sono s ta ti d ich ia ra ti dal Gestore ulteriori interventi di adeguamentoattualmente in corso 0previsti in futuro.Per quanto riguarda la valutazione dell' applicazione delle BAT nella stabilimento, esserisultano ingcnerale adottate, anche se in alcune aree sotto specificate si rileva solo unaparziale applicazione delle stesse, ovvero l' adozione di BAT che garantiscono una minoreperformance ambientaIe rispetto a quelle migliori.Vengono valutate in particolare le seguenti aree e.impianti :

    Impianto produzione cakeI valori delle emissioni dei tre forni fusori del calcare, nonostante l'applicazione delle BATcon I'installazioue di filtri a tessuto, non sono in linea con quelli indicati dal BRef.Conseguentemente si ritiene che gli impianti el i abbattimento siano da adeguare a quelliindicati dal BRefSi rinvia per idettagli al paragrafo 3 del capitolo ill-A.

    Area CokeriaFa se d i p ro ce ss o: CokefazioneAlcune BAT risultano essenzialmente costiruite da procedure di manutenzione e dioperativita degli impianti a1 fine di ridurre le ernissioni non eonvogliate provenienti daiforni coke. Tali BAT, sia pur dichiarate come adottate, sono suscettibili di miglioramentialla luce delle evidenze della attivita peritali condone.Infatti, nel BRef Bat Conclusions viene identificata 1a prestazione deri vantedall' applicazione delle BAT, in termini di percentuale di emissioni visibili, intesa comemedia mensile delle rilevazioni e l i perdite per mezzo di una procedura codificata (sistemi elichiusura delle porte dei forni 5-10 %; coperchi di chiusura e tubi e li sviluppo 1 %).Anche nel PMC, parte integrante dell' AIA ,sono prescritte le modalita operative necessariea garantire che tali prestazioni possano essere raggiunte, identificando in particolare treparametri di monitoraggio: % di porte dei forni con emissioni visibili; % dei coperchi dicarica con emissioni visibili; % dei coperchi dei tubi e li sviluppo can emissioni visibili econseguent i prescrizioni in termini di riparazione 0manutenzione,

    KG.N.R. N, 938110 - 4868/1 0 G.1,P, N, 54 88 11 0 - 5 821 /10M. Sanna - R .. Monguzs] - N. Santil li - R, Felici pagina547

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    Tali procedure non risultano allo stato attuale recepite integralrnente nella stabilirnento.Per quanto riguarda Ie emissioni convogliate tra 101'0 cornparabili, come vista mprecedenza (cfr.Tabella C-Vl), si osserva un impatto emissivo, in termini di concentrazioniill polveri, nettamente superiore per le Batterie 5, 6, 9, 10 ell rispetto aile altre. Taledifferenza non sernbra trovare riscontro nella diversita degli interventi di adeguarnentoadottati.Per un minor impatro emissive e necessario allineare Ie prestazioni arnbientali relative allebatterie suddette a quelle migliori rilevate, cioe al valore minimo della batteria 12 cost, purnon eguagliando il valore minima della prestazione del BRe:f, si avrebbe una riduzionesignificativa delle quantita complessivamente emesse.Si rinvia per i dettagli al paragrafo 5 del capitolo IIT-C.

    Area AgglomerazioneFas e d i p ro ce sso : SlnterizzazioneAlcune BAT, per motivi differenziati che sana stati specificati dal Gestore in sede diistruttoria di AIA, risultano solo parzialrnente adottate. Ad esempio si rileva che la mancataadozione del trattamento a umido dei fumi e determinata dal fabbisogno di acquenecessarie per il trattamento e ai conseguenti impianti di depurazioneaeque, allo statomancanti .In telazione alla applicabilita 0 meno di una specifica BAT a110 stabilirnento, si devericordare che anche la BAT che prevede l'iniezione di polverino di carbone prima deglielettrofiltri, era stat a dichiarata non applicabile nell'irnpianto di Taranto; successivamente,sulla base della cogenza dei nuovi limiti di emissioni per le diossine derivanti dalla normaregionale, tale tecnoIagia e stata introdotta ed e attualmente in funzione,Appare pertanto chiaro came le valutazioni di inapplicabilita possana essere oggetta direvisione successiva, sulla base degli obiettivi di abbattimento che ci 8 1 prefigge, 0 chevengano imposti dalla normativa intervenuta, e che rendono necessario rivedere icriteri diapplicabilita utilizzati,Egua1mente in relaziane alia applicabilita delle tecnologie di abbattimento, particolarerilievo ha quella relativa ai filtri a tessuto dichiarati nOD appJicabili nell'irnpianto diTaranto.Si rinvia per idettagli al paragrafo 5 del capitola ill-D.

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    - Depolverazione secondaria -Si deve sottolineare ehe La BAT adottata nell'impianto e quella che prevede l'uti1izzo dielettrofiltri rna il BRef indica anehe come possibile BAT l'utilizzo di filtri a tessuto, conconseguenti migliori performance ambientali, Infatti nel caso degli elettrofi1tri laconcentrazione residua massima risulta pari a 30 mg/Nm' mentre i filtri a tessuto si riducea 10 mg/Nm",Per tale scelta valgono le considerazioni gift svelte,r punti di emissione dell'impianto sono allineati tra loro in termini di concentrazioni dipo1veri i.n emissione anehe se come sopra detto, la teenica e li abbatrimento utilizzata(e1ettrofiltri) comporta un impatto emissi vo pili elevato rispetto all' adozione dei filtri atessuto la cui adozione ridurrebbe le ernissioni di circa 19 kg ogni ora.

    Area AltofornoNel caso specifieo dellarea Altoforno, oltre a queUi gia .realizzati precedentemente all' AlAsono stati previsti ulte.ri.ori interventi eli migliorarnento ilcui termine eli completamento efissato entro I'anno 2013.Si rinvia per i dettagli a1paragrafi 1 e 2 del capitolo ill-E.

    Ease di processo: Caricamento materialiSi deve precisare ehe nel corso delle attivita peritali sono stati acquisiti idati ernissivirelativi all.'anno 2010, che riguardano quindi un periodo antecedente il previstocompletamento nell'anno 2011 degli interventi di adeguarnento.Si rileva una netta differenziazione tra ipuntidi emissione destinati alla dismissione dopogli interventi di adeguamento (EIOI, EI02, E103, E104) rispetto a quelli pili moderni. Gliinterventi di adeguarnento dovrebbero quindi annullare tale differenza, che sara necessarioverificare nella nueva eonfigurazione impiantistica,

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    Ease e l i processo: P.c.I.Occorre osservare che l'iniezione di carbone in altoforno e di per se una BAT relativa allariduzione dei consumi di materia prima, in particolare coke. Le ernissioni derivanti dagliimpianti connessi alla realizzazione dell'iniezione di carbone andrebbero pertantoconsiderati in realta come "effetti incrociati" (cross media effects) derivantidallapplicazione della BAT stessa. Infatti se da un lato l'adozione della tecnica conduce aduna riduzione del consume di coke, e quindi ad una rninore produzione di coke stesso edegli impatti correlati, dall' altro l' iniezione di carbone comporta la presenza di nuoveemissioni di pol veri legate alla tecnica stessa. In tal caso le BAT applicabili sono quellerelative alia captazione e abbattimento delle polveri generate, operazioni del tutto analoghea quanto visto per le varie fasi di preparazione della carica.Tra i punti di emissione esistono diverse tipologie di sorgenti emissive; esse sono tuttedotate di fi1tri a tessuto e la concentrazione di polveri misurata nell' anna 2010 risultainferiore a quella massima prevista dal Bref, sia pure con livelli emissivi differenziati; inproposito si deve peri) sottolineare che 1a frequenza di monitoraggio attuataprecedentemente all'AlA era annuale ed ora e stata prescritta con frequenza solosemestrale.

    Fase di processo: Colaggio ghisa e loppaLa BAT risulta parzialmente adottata con la previsione del completamento per mezzo deirelativi interventi di adeguamento precedentemente descritti can diverse scadenze, l'ultimanell' anno 2013. Tale tempistica determina allo stato attuale una situazione differenziata traidiversi altofomi in termini e li attuazione delle BAT e conseguente impatto emissive.L' applicazione differenziata deJIe BAT si rispecchia nelle concenrrazioni rilevate dalGestore nell'anno 2010. Da notare inoltre come per l'anno 2010 non sono disponibili datiper l'AF03, oggetto di sostituzione del sistema.di abbattimento ad umido con un sistema e liabbattimento con filtro a tessuto, e per il quale e prevedibile un miglioramento in termini diefficienza e l i abbattimento delle polveri.Per anticipate la ternpistica di completamento degli interventi, uniea possibilita e quella dirimodulare i crono programmi degli stessi, vincolando eventualmente I'operativita degliimpianti al.completamento degli stessi.

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    Area AcciaieriaFase di processo: Trasferimento e pretrattamento ghisa fusaGli interventi di adeguamento erano stati compietati prima del rilascio dell' AIA. Can taliinterventi ipunti di emissione per I'Acciaieria 2 sono diventati due CESSlc ed ESSIe), unodei quali (ESSIc) evidenzia una concentrazione in uscita ridotta rispetto ag1i altri punti diernissione. Tale cornportamento che potrebbe far pensare ad un migliore abbattimento, seanalizzato, come fatto in precedenza, in termini di emissione specifica per tonnellata e l iacciaio proelotto evidenzia che le due acciaierie sono sostanzialmente allineate comeemissioni elipolveri in termini di chilogrammi per tonnellata di metallo prodotto; pertantola minore concentrazione nel nuovo punto di emissione va correlata alla portatanotevolmente superiore a queUa deg1i altri punti di emissione.Si rinvia per iparticolari al paragrafo 2 e 4 del capitolo 2 ill-F.

    Tempi di attuazione degli interventi di adeguamentoPer quanta riguarda iempi di attuazione degli interventi di adeguamento gia previsti e nonancora cornpletati agli impianti, si ritiene necessaria procedere, ove possibile, riduzionedegli stessi vincolando I'operativita degli impianti afferenti al completamento degliinterventi stessi.Per quanta riguarda invece i tempi di attuazione di ulteriori misure da adottare al fine diridurre icarichi inquinanti immessi in aria, evidenziati nella risposta al primo quesito, essipotranno essere deterrninati solo una volta che tali misure siano state specificatamenteindividuate; solo a valle della loro definizione infatti potra essere determinate it relativocrono programma attuati vo.Relativamente alia lora eventuale drasticita, intesa questa can riferimento alIa loro unicitaed alla loro funzione risoluti va ai fini del raggiungimento dell' obbiettivo prefissato, canl'al.lineamento delle prestazioni ambientali pili scadenti a quelle migliori, impiegando lemisure gia adottate per queste emissioni che gia risultano pill prossime se noncorrispondenti aIle BAT Conclusions. In un tale contesto si puo ritenere che esse siano deltutto realizzabili eventualmente alternando il funzionamento delle diverse linee damcdificare in funzione dei Iavori di adeguamento.

    R .O .N .R . N . 9 381 10 - 486 81 10 O J.P. N . 5488/1 0 - 5821110 pagina5.51. Sanna= R. Mongu"lzi - N. Saniilli - R. Felici

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    Misure di tutela ambientale di natura gestionaleQuale misura di tutela ambientale di natura gestionale, 0 comunque potenziamento diqueUe gia adottate 0 da adottare, si deve segnalare anche la necessita di standardizzazionedelle procedure di manutenzione, con particolare riguardo aUa loro tracciabilita estoricizzazione.Infatti, nel corso delle attivita peritaIi si e rilevato, come dettagliato nei villi capitoli, cheesistono differenze tra le diverse aree in merito aIle procedure di gestione di manutenzione,con una tracciabilita che segue dei criteri differenziati, La medesirna situazione si presentaanche per la mernorizzazione sui sistemi informatici degli esiti delle ispezioni interneperiodiche; in particolare in diverse aree e prevista una registrazione degli esiti delleispezioni effettuate solo nel casu e li malfunzionamenti che abbiano originato fermiimpianto e/o attivita di manutenzione straordinaria, mentre non vi e alcuna registrazionerelativamente a ispezioni con esito favorevole.La disponibilita di tali dati costituirebbe una buona pratica sia per l'azienda, nell'ambitodel processo di miglioramento delle procedure di manutenzione, che per gli enti dicontrollo cbe avrebbero a disposizione un utile riferimento al fine di ricostruire a posteriorieventi di rilevanza ambientale,

    Per quanta riguarda le possibili rnisure di tutela ambientale volte alIa riduzione delleemissioni non convogliate, dettagliate negli specifici capitoli, e necessario distinguere lemedesirne emissioni in diffuse e fuggitive.Tra Ie emissioni diffuse devono essere comprese quelle provenienti dagli stoccaggi a cieloaperto di materiali pulverulenti, e tra Ie fuggitive, determinate ad esempio idifetti di tenutain apparecchiature che operano con fluidi gassosi.Per le emissioni diffuse devono essere innanzitutto individuate le emissioni convogliabili esuscettibili di riduzione e/o trattamento specifico. Esempio evidente di tale situazione e 11futuro stoccaggio di pet-coke, autorizzato nell ambito del recente decreta AIA, che per lesue caratteristiche e contenuto di microinquinanti particolannente critici (ad es, IPA)costituira un ulteriore elementodi aggravio dello scenario emissivo relativo al parcostoccaggi, La realizzazione di tale nuovo stoccaggio dovrebbe essere subordinata allacopertura della stesso, con valutazione ed eventuale successiva applicazione di aspirazionee trattamento delle emissioni generate.

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    Le medesime considerazioni devono essere anche svolte per quanta riguarda il deposito, lamovimentazione, i1 trasferimento di tutti quei materiali che potenzialrnente sono tali dagenerare ernissioni in atmosfera contenenti sostanze inquinanti, anche considerato]'impatto attualmente prodotto da queste, che risulta pari a 668 tonnel1ate di polveri peranna immesse in atmosfera e la criticita della posizione periferica del Parco stoccaggi,prospiciente i1centro abitato (quartiere Tamburi).

    Tra Ie emissioni diffuse alia stato sana anche da comprendere Ie torce presenti instabilimento, Il decreta AlA di recente emanazione, a1 fine di verificare l'idoneita delletorce ad assicurare una combustione efficiente del gas ad esse inviato, ha prescritto lemodalita di monitoraggio in continuo della portata e delle caratteristiche qualitative del gasinviato in torcia, Nel corso dell'accertamento tale rnodalita di monitoraggio risultava nonattuata. Solo l'attuazione di tale prescrizione c on sen rira d i avere dati certi suI numero delleaccensioni delle torce, sulle port ate effettivamente inviate alIa combustione, sulla durata diogni singolo evento e sulla rispondenza delle condizioni operative a quelle di progetto delletorce stesse.Solo in questa modo la gestione delle toree sara conforme a quanta previsto dallanormativa e permettera di monitorare concretamente in maniera efficace quanta fino adoggi invece e state solo oggetto di stime, in particolare per quanta riguarda I'efficacia dicombustione del gas inviato aUe t or ce s te s se ,Per quanta riguarda le ernissioni fuggitive, riconducibili in gran parte a difetti di tenutanelle apparecchiature, oltre ad un adeguamento, una ristrutturazione 0 la messa fuoriservizio di quelle piu critiche (ad es. il rifacimento dei refrattari dei forni coke chepre senti no fessurazioni a criccature) e necessaria, come avviene in altri settori industriali,l'applicazione di protocolli vincolanti, eventualmente validati anche dalle autoritacompetenti, che subordinino l'operativita e le procedure di ripristino necessarie, agli esitidelle rilevazione delle perdite, Ie soglie limite delle stesse, le ternpistiche massime diintervento eli manutenzione e riparazione (tanto piu stringenti quanto pili pericolosirisultino essere gli inquinanti coinvolti).

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    Inoltre, per quanta riguarda il fenomeno della slopping si ritiene necessario, al fine di ,-ridurne l'entita, ehe si proceda rapidarnente da parte di ILVA nell'unplementazione delsistema esperto di regolazione del processo di soffiaggio dell'ossigeno e dell'altezza dellaIancia nel convertitore, COS] da svincolare, per quanta p os sib ile , i1 controllo de n operazionedall'intervento dell'operatore. Solo attraverso la registrazione di tutti gli eventi occorsi sipotra verificare l'efficacia delle procedure adottate per pervenire, se non all'eliminazione,almena alla riduzione del fenomeno,

    Altro adeguamento necessario, in relazione alle considerazioni gia svelte nelle risposte alquarto quesito, e rappresentato dall'adozione dei sistemi di monitoraggio in continuo deiparametri inquinanti previsti dal D.M. 5 febbraio 1998 alle ernissioni derivanti da impiantiin cui sono trattati terrnicamente rifiuti, ovvero materie prime secondarie, in cui imedesimidovevano essere installati a partire dal 17 agosto 1999.

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