Materia assente Edoardo Tresoldi · Edoardo Tresoldi La trasparenza della rete metallica,...
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Materia assente Edoardo Tresoldi La trasparenza della rete metallica, prerogativa della ‘Materia Assente‘, tesse sculture architetture che vivono nel momento in cui si impregnano del contesto e smaterializzano la consueta dicotomia architettonica interno/esterno in un’interazione totalizzante con gli elementi del paesaggio, siano essi naturali o antropici. Dalla compenetrazione tra architettura e ambiente nascono luoghi eterotopici la cui spazialità è scandita da punti di vista ogni volta diversi e si rinnova continuamente grazie all’imprevedibilità degli agenti atmosferici. Una dimensione effimera che, pur manifestandosi nell’equilibrio delle sue componenti, lascia che il linguaggio architettonico si abbandoni a quello naturale per generare uno spazio percettivo onirico, un momento di sospensione del quotidiano. All’interno di queste presenze velate l’uso degli archetipi architettonici e la loro forte carica simbolica contribuisce a connotarli come luoghi altri che inglobano in sé stessi altre eterotopie catalizzando tipi diversi di immaginazioni culturali. È uno spazio che, trovando la sua massima espressione nel rapporto empatico con il visitatore e il paesaggio, si fa fulcro di un ipertesto narrativo in cui coesistono codici linguistici contrapposti; non solo un luogo-evento, ma anche l’indagine di un’alternativa possibile al qui e ora. The transparency of metal mesh, prerogative of the ‘Materia Assente‘ (Absent Matter), weaves architectural sculptures that live in the moment in which they impregnate the context and dematerialise the usual internal/external architectural dichotomy in an all-encompassing interaction with the elements of the landscape, be they natural or anthropic. From the interpenetration between architecture and environment stem heterotopic places with a spatiality marked by different points of view each time and is continually renewed thanks to the unpredictability of atmospheric agents. An ephemeral dimension which, while manifesting itself in the equilibrium of its components, lets the architectural language be abandoned to the natural one to generate a dreamlike perceptive space, a moment of suspension of everyday life. Within these veiled presences the use of architectural archetypes and their strong symbolic charge helps to connote them as other places that incorporate in themselves other heterotopias, catalysing different types of cultural imaginations. It is a space which, finding its maximum expression in the empathic relationship with the visitor and the landscape, becomes the fulcrum of a narrative hypertext in which opposing linguistic codes coexist; not just a place-event, but also the investigation of a possible alternative to the here and now.
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Materia assenteEdoardo Tresoldi
La trasparenza della rete metallica, prerogativa della ‘Materia Assente‘, tesse sculture architetture che vivono nel momento in cui si impregnano del contesto e smaterializzano la consueta dicotomia architettonica interno/esterno in un’interazione totalizzante con gli elementi del paesaggio, siano essi naturali o antropici.Dalla compenetrazione tra architettura e ambiente nascono luoghi eterotopici la cui spazialità è scandita da punti di vista ogni volta diversi e si rinnova continuamente grazie all’imprevedibilità degli agenti atmosferici.Una dimensione effimera che, pur manifestandosi nell’equilibrio delle sue componenti, lascia che il linguaggio architettonico si abbandoni a quello naturale per generare uno spazio percettivo onirico, un momento di sospensione del quotidiano. All’interno di queste presenze velate l’uso degli archetipi architettonici e la loro forte carica simbolica contribuisce a connotarli come luoghi altri che inglobano in sé stessi altre eterotopie catalizzando tipi diversi di immaginazioni culturali. È uno spazio che, trovando la sua massima espressione nel rapporto empatico con il visitatore e il paesaggio, si fa fulcro di un ipertesto narrativo in cui coesistono codici linguistici contrapposti; non solo un luogo-evento, ma anche l’indagine di un’alternativa possibile al qui e ora.
The transparency of metal mesh, prerogative of the ‘Materia Assente‘ (Absent Matter), weaves architectural sculptures that live in the moment in which they impregnate the context and dematerialise the usual internal/external architectural dichotomy in an all-encompassing interaction with the elements of the landscape, be they natural or anthropic.From the interpenetration between architecture and environment stem heterotopic places with a spatiality marked by different points of view each time and is continually renewed thanks to the unpredictability of atmospheric agents.An ephemeral dimension which, while manifesting itself in the equilibrium of its components, lets the architectural language be abandoned to the natural one to generate a dreamlike perceptive space, a moment of suspension of everyday life.Within these veiled presences the use of architectural archetypes and their strong symbolic charge helps to connote them as other places that incorporate in themselves other heterotopias, catalysing different types of cultural imaginations.It is a space which, finding its maximum expression in the empathic relationship with the visitor and the landscape, becomes the fulcrum of a narrative hypertext in which opposing linguistic codes coexist; not just a place-event, but also the investigation of a possible alternative to the here and now.
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Edoardo Tresoldi gioca con la trasparenza della rete metallica e con i materiali industriali per trascendere la dimensione spazio-temporale e narrare un dialogo tra Arte e Mondo, una sintesi visiva che si rivela nella dissolvenza dei limiti fisici.Dal 2013 realizza interventi nello spazio pubblico, focalizzando la sua ricerca sul genius loci e lo studio degli elementi del paesaggio. Le sue opere sono state inserite in spazi pubblici, contesti archeologici, festival di arte contemporanea e musicali e mostre collettive. Nel 2016 ha realizzato, in collaborazione con il MIBACT, il restauro della Basilica paleocristiana Santa Maria di Siponto (FG), una convergenza unica tra arte contemporanea e archeologia. Nel gennaio 2017 viene incluso da Forbes tra i 30 artisti under 30 più influenti d’Europa.Nell’aprile 2018 ha creato l’installazione site-specific “Etherea” per Coachella Music and Arts Festival, uno degli eventi musicali più importanti al mondo. “Etherea” è l’opera più grande realizzata finora da Tresoldi è anche la più imponente del festival californiano.
From the beginning: Locus, Derive Festival, Sapri (SA) © Roberto Conte.Incipit, Meeting del Mare, Marina di Camerota (SA) © Fabiano Caputo.Basilica di Siponto, Parco Archeologico di Siponto (FG) © Roberto Conte.
In these pages: Etherea, Coachella Music and Arts Festival, Indio, USA © Roberto Conte.
In the following pages: Basilica di Siponto, Parco Archeologico di Siponto (FG) © Roberto Conte.
Edoardo Tresoldi plays with the transparency of mesh and with industrial materials to transcend the time-space dimension and narrate a dialogue between Art and World, a visual summary which reveals itself in the fade-out of physical limitations.Since 2013, he performs public space interventions, focusing his research on genius loci and the study of landscape elements. His works have been featured in public spaces, archaeological contexts, contemporary art and music festivals, and group shows.In 2016 he carried out, together with the Italian Ministry of Culture, the restoration of the Basilica paleocristiana of Siponto, a unique convergence between contemporary art and archaeology. In January 2017 he has been included by Forbes among the 30 most influential European artists under 30.In April 2018 he conceived the site-specific installation "Etherea" for Coachella Music and Arts Festival, one of the world’s most anticipated and important music events. “Etherea” is the Italian artist’s biggest artwork to date and also the largest of the California festival
