MarcheDomanin_9

32
domani ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 9 - 3 NOVEMBRE 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] Parliamo di politica La parola a: Giacomo Bugaro, Patrizia Casagrande, Giuseppe Gambioli, Enzo Giancarli, Franca Romagnoli, Palmiro Ucchielli Eusebi, porte aperte all’università Gli studenti di Economia nella sede anconetana del Gruppo Macroregione, via libera L’approvazione a Bruxelles; conferenza internazionale nel capoluogo con il ministro Frattini Cultura Muse pop: al Massimo dorico il nuovo cartellone di musica leggera d’autore Tolstoj-Leopardi: tappa a Tula, in Russia, per la mostra già successo di pubblico a Recanati; l'interesse della comunità scientifica “Salto quantico” da Roma a Parigi: a Monica Pennazzi il prestigioso invito Appassimenti aperti Sesta edizione in programma il 13 e il 20 novembre a Serrapetrona Nostro speciale Energia alla ribalta del futuro Ricerca, tecnologia e infrastrutture per guadagnare le nuove frontiere. La cultura energetica è una risorsa a costo zero, ma c’è bisogno di binari precisi lungo le linee direttrici del risparmio e dell’efficienza. Le rinnovabili il petrolio verde di domani: gli scenari possibili, la tabella di marcia da seguire al fine di schiudere promettenti prospettive Sono intervenuti : GIAN MARIO SPACCA, SANDRO DONATI, PAOLO ANDREANI, ENZO GIANCARLI, DINO LATINI, ROBERTO ZAFFINI, GIANCARLO PARASECOLI, GIAMPIERO SCHIAVONI, MICHELE AMBROSINI, DARIO PILLA, PATRIZIA CASAGRANDE, MATTEO RICCI, RENATO PICCIAIOLA, ROMANO CARANCINI, RENATO VALLESI, FIORELLO GRAMILLANO, DIEGO FRANZONI, FEDERICO VITALI SensoriAbilis Proseguono le proposte dell’importante iniziativa: in risalto il forte valore sociale del progetto Sport Coni Marche - Celebrato il IV biennio dell’attività della Scuola regionale VITTORIANO SOLAZZI MONS. EDOARDO MENICHELLI ENRICO CAPPANERA I GIOVEDI’ DI TV CENTRO MARCHE ore 20.20: Gli Incontri di Alceo Moretti I GIOVEDI’ DI TV CENTRO MARCHE ore 21.00: Comizi d'Amore di Michele Santoro dal 3 novembre dal 3 novembre

description

il periodico di informazione, politica, cultura e sport delle Marche

Transcript of MarcheDomanin_9

domaniALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVI - N. 9 - 3 NOVEMBRE 2011Spedizione in A.P. 70%Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]

Parliamo di politicaLa parola a:Giacomo Bugaro,Patrizia Casagrande,Giuseppe Gambioli,Enzo Giancarli,Franca Romagnoli,Palmiro Ucchielli

Eusebi, porte aperteall’universitàGli studenti di Economia nellasede anconetana del Gruppo

Macroregione,via liberaL’approvazionea Bruxelles;conferenzainternazionalenel capoluogocon il ministroFrattini

Cultura����� Muse pop: al Massimo dorico il nuovocartellone di musica leggera d’autore����� Tolstoj-Leopardi: tappa a Tula, in Russia,per la mostra già successo di pubblico aRecanati; l'interesse della comunità scientifica����� “Salto quantico” da Roma a Parigi: aMonica Pennazzi il prestigioso invito

Appassimenti apertiSestaedizione inprogrammail 13e il 20novembre aSerrapetrona

Nostro speciale

Energia alla ribalta del futuroRicerca, tecnologia e infrastrutture perguadagnare le nuove frontiere. Lacultura energetica è una risorsa acosto zero, ma c’è bisogno di binariprecisi lungo le linee direttrici delrisparmio e dell’efficienza. Lerinnovabili il petrolio verde di domani:gli scenari possibili, la tabella dimarcia da seguire al fine dischiudere promettenti prospettive

Sono intervenuti:GIAN MARIO SPACCA, SANDRO DONATI, PAOLO ANDREANI, ENZO GIANCARLI, DINO LATINI,ROBERTO ZAFFINI, GIANCARLO PARASECOLI, GIAMPIERO SCHIAVONI, MICHELE AMBROSINI,DARIO PILLA, PATRIZIA CASAGRANDE, MATTEO RICCI, RENATO PICCIAIOLA, ROMANO CARANCINI,RENATO VALLESI, FIORELLO GRAMILLANO, DIEGO FRANZONI, FEDERICO VITALI

SensoriAbilisProseguonole propostedell’importanteiniziativa: inrisalto ilforte valoresocialedel progetto

SportConi Marche- Celebratoil IV bienniodell’attivitàdellaScuolaregionale

VITTORIANOSOLAZZI

MONS. EDOARDOMENICHELLI

ENRICOCAPPANERA

I GIOVEDI’ DITV CENTRO

MARCHEore 20.20:

Gli Incontri diAlceo Moretti

I GIOVEDI’ DITV CENTRO

MARCHEore 21.00:

Comizi d'Amore diMichele Santoro

dal 3 novembre dal 3 novembre

MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 2011PAGINA 2

VITTORIANO SOLAZZI

“Rispostestrutturaliad una crisiprofonda”

Tra chi paga i prezzi più altici sono i giovani, i ragazzi

che non hanno prospettive dioccupazione o che quando

lavorano sono in situazioni diprecarietà

MORETTI – Buonaseracari amici, la scorsa punta-ta ho avuto ospite il Gover-natore Spacca, che mi hadato la possibilità di eviden-ziare il poderoso, intelligen-te ed appassionato lavoro che

lui sta facendo per la no-stra regione. Con me, inquesta trasmissione, è unaltro personaggio più omeno dello stesso tipo: Vit-toriano Solazzi, presidentedell’Assemblea legislativadelle Marche. Sorrido sem-pre quando dico, nel trac-ciarne la biografia, che So-lazzi ha cominciato a farpolitica fin da quando ènato: perché lui è nato aMondolfo, ma sapendo del-la rivalità con Marotta èproprio lì, a Marotta, cheabita, quindi ha messo d’ac-cordo le due località. Vit-toriano è un uomo che haavuto sempre successo: pri-ma della politica, era nelmondo bancario, dove èdiventato un apprezzato di-rigente; dopo, a proposito,mi dovrai dire, tu che seicompetente in materia fi-nanziaria, che cosa pensidi questo nostro Paese at-tualmente…

SOLAZZI –(scherzando)…ah, pensavovolesse un consiglio per fareun investimento!

MORETTI – Anche, an-che (ridono)

SOLAZZI – Va bene,molto volentieri.

MORETTI – In questomomento è talmente tuttocosì confuso, le cose vannocosì male, che se arrivasseun buon consiglio, illumina-to, sarebbe molto gradito.Senti Vittoriano, io ho esa-minato con piacere il tuocurriculum, dove tra l’altroho visto che alle elezioniregionali, quando eri espo-nente della Margherita, haiottenuto il maggior numero

di voti (nel 2005 Solazzi èrisultato il più votato deiconsiglieri regionali dellaMargherita con 7.425 pre-ferenze). Scorrendo le varienotizie, ho notato che il tuoruolo di presidente del Con-siglio regionale moltiplicaaltri ruoli... (scherza); tiprendono a cottimo?

SOLAZZI – Non è meri-to mio, nel senso che, rico-prendo un ruolo, poi ce n’èuna serie che in qualchemodo provengono da quelruolo principale che rivesti:per cui è una conseguenza,come il fatto di far parte del-l’Assemblea nazionale deipresidenti dei Consigli regio-nali, in cui mi hanno volutoaffidare la responsabilità del-

le Politiche europee, o comeil fatto di ricoprire il ruolo dipresidente regionale del-l’Aiccre; ma, ripeto, non èun merito, è tutto derivantedal ruolo principale che ri-vesto…

MORETTI – …ti pregodi lasciar da parte la tua bennota modestia, perché altriche in altre Regioni hannoil tuo ruolo non hanno que-sti riconoscimenti. Passia-mo oltre: tu sei stato un

esponente del mondo finan-ziario; che cosa pensi delmomento che sta vivendoil nostro Paese? La Marce-gaglia, ad esempio, ha det-to che l’ultima manovra èsolo una manovra tuttatasse; la Camusso, da partesua, ha detto che si trattadi una manovra depressi-va, altri ritengono che bi-sognerebbe cominciare dasubito a studiarne un’altra.Che cosa ne pensi tu?

SOLAZZI – Per una per-sona che fa politica e cheriveste un ruolo istituzionaleè quasi necessario e conna-turale essere ottimisti, peròconfesso che in questo peri-odo non è facile nutrire l’ot-timismo che dovrebbe ap-punto connotare chi, svol-gendo un ruolo politico, deve

guardare al futuro e deveprendere decisioni, fare dellescelte, indicare anche dellestrade, delle traiettorie. Inquesto momento, al contra-rio, ho forti segnali di pessi-mismo, perché quella chestiamo vivendo è una crisieconomico-finanziaria pesan-te, terribile, che non riguar-da soltanto il nostro Paesema tutto il mondo occidenta-le industrializzato: tutte legrandi democrazie industrialiavanzate vivono questa pro-fondissima crisi, una crisi –e questa è una sottolineatu-ra che faccio da tempo, perla verità molto spesso ina-scoltato- che non è congiun-turale e sbaglia chi pensache lo sia. Le crisi economi-

che hanno connotato la sto-ria dell’umanità: a fronte diperiodi espansivi seguonoperiodi di restrizione, di ar-retramento; la verità è cheadesso non ci troviamo difronte alla solita crisi che vipuò essere, alle crisi che cisono sempre state nel corsodella storia dell’umanità.Adesso sono in ballo ele-menti strutturali formidabi-li: il mondo è profondamen-te cambiato in uno spaziotemporale davvero breve.Negli ultimi vent’anni sonostati registrati cambiamentiepocali che riguardano tuttigli aspetti della vita: socia-li, economici, della tecnolo-gia, dell’informatica, della

telematica, dei rapporti, deicommerci, dei luoghi delcommercio, dello sviluppo.Insomma è cambiato tutto.E la domanda che ci dob-biamo porre è se rispetto aquesti cambiamenti profon-di i soggetti che avevano laresponsabilità di governarlierano preparati. La risposta,purtroppo, è no: questi cam-biamenti epocali hanno tro-vato ovunque una classe di-rigente che si rendeva contodegli stessi ma che non siattrezzava a governarli. Dicoquesto perché? Perché sonoconvinto che chiunque,come si è fatto nel nostroPaese e come purtroppo nelnostro Paese si continua afare, affronta una crisi che èstrutturale –e dunque, ripe-to, che non è congiunturale-

con proposte, con provvedi-menti che invece sono,come dire, parziali, non è ingrado non dico di risolverequesta crisi, ma neanche dicontrastarla in modo effica-ce. Questo è il tema centra-le: non si possono prendereprovvedimenti tampone ri-spetto ad una crisi che habisogno di risposte struttu-rali, forti, determinate, an-che impopolari se necessa-rio. Questo è l’elemento fon-damentale, non ne faccio unaquestione di chi governa;sono critico anche nei con-fronti del mio stesso partitoquando non riesce a dire chec’è bisogno di provvedi-menti profondi, che vadanoin profondità, che rivoltino

come un calzino questo Pa-ese e da tutti i punti di vi-sta, perché c’è bisogno digrandi riforme, di un pro-getto riformista pesante.

MORETTI – (Rivolto alpubblico) A questo puntodevo intervenire in manierapositiva per il mio amico Vit-toriano, perché tutti chiedo-no questi provvedimenti, manessuno li applica, e invecelui ha cominciato con gran-de energia ad intraprenderequesta strada; (all’ospite) tuhai preso provvedimenti ab-bastanza seri: hai accorcia-to i tempi di approvazione,hai tagliato i costi della po-litica, hai proposto di ridur-re i vitalizi...

SOLAZZI – …sicura-mente, perché non si trattadi dare risposte così, tantoper darle, o di fare enuncia-zioni o slogan fini a se stes-si o di fare demagogia; larealtà è che camminiamo suuna china che è pericolosa,ed è pericolosa per tutti:certo, c’è poi chi paga i prez-zi più alti e fra chi paga iprezzi più alti ci sono i gio-vani, i ragazzi che non han-no prospettive di lavoro oche quando lavorano sonocomunque in situazioni diprecarietà. Ripeto, si trattadi assumere provvedimenticoncreti, perché ognuno, per

la propria responsabilità, èchiamato a tradurre le enun-ciazioni in fatti; così comea livello nazionale dico cheserve una grande riforma …

MORETTI – …per imiei telespettatori, parlamiadesso dei provvedimentiche tu hai già preso e diquelli che hai in mente diassumere.

SOLAZZI – Appenasono stato eletto presidentedell’Assemblea legislativadelle Marche, ho chiarito chenell’Assemblea volevo gen-te partecipe e che lavorasse:gente che partecipa alla di-scussione, che vota, che di-batte…

MORETTI – (scherzan-do) …adesso fai firmare il

cartellino…SOLAZZI – …il primo

provvedimento che ho pre-so appena eletto presidenteè questo: chi non sta mini-mo per i 2/3 in aula quandoc’è il Consiglio regionale oquando ci sono le Commis-sioni viene penalizzato conun addebito di 300 euro perl’Assemblea e 150 euro perle Commissioni…

MORETTI – … è au-mentata la presenza?

SOLAZZI – Beh, in unanno e mezzo, da quando hoadottato questo provvedi-mento, non è mai mancato ilnumero legale; nella legisla-tura scorsa molto spesso nonarrivavamo ad esaurire l’or-

dine del giorno perché man-cava il numero legale.

MORETTI – Un prov-vedimento intelligente, in-telligente anche riguardo achi lo riceve e chi lo acco-glie… questo dimostra chetutti hanno bisogno di unaguida...

SOLAZZI – …non vo-glio dire questo, e peraltronon mi voglio erigere a ma-estro, a bacchettone, peròcredo che le regole se sonostringenti aiutino tutti, rego-le che tengano fermi alcunipunti e che ci costringanoquasi a percorrere una deter-minata strada: in momenti

di sbandamento generalepossono aiutare. Questo,dunque, è il primo provve-dimento che ho assunto. E’poi di questi giorni la pre-sentazione di una propostadi legge profonda, di modi-fica dello status dei consi-glieri regionali; naturalmen-te non compete a me appro-varla, compete all’Assem-blea legislativa: io credo chein tempi brevi sarà discussain Commissione, poi porta-ta in aula…

MORETTI – …in checosa consiste questa legge?

SOLAZZI – Si tratta diuna serie enorme di provve-dimenti, parlo di quelli chesono magari i più importanti.Il consigliere regionale gode

di un vitalizio: quando sismette di fare il consigliereregionale, al sessantesimoanno di età, si prende unasorta di pensione, appuntoil vitalizio, che naturalmen-te è parametrato al numerodi anni in cui si è svoltal’attività di consigliere, eperò c’è una sproporzionefra quello che mensilmentesi versa e il costo comples-sivo per l’istituzione. Daisessant’anni in avanti lasomma che si percepisce -siccome il calcolo non è fattosu base contributiva, ma èin rapporto alla indennitàche si percepiva come con-sigliere- è una sproporzionerispetto al costo, eccessivo.E poi, parliamoci chiaro, èingiusto riguardo a personeche versano contributi pertutta una vita e prendonomeno di un consigliere re-gionale che magari ha ver-sato contributi per solo diecianni. Quindi io ho propostodi abolire questa cosa; ilversamento che si fa mensil-mente, nel momento in cui siesce dall’incarico può esse-re poi ritornato, ma non cer-tamente trasformato in pen-sione, perché si tratta di uncosto che non ci possiamopermettere. Esiste un altroistituto, che è quello dellareversibilità, quindi non sol-tanto il percepire il vitalizio,ma la possibilità di trasferir-lo al coniuge superstite dopo,chiamiamola così, l’eventua-le dipartita del consigliere.Beh, anche questa mi sem-bra una cosa eccessiva,quindi sono per abolirla.Come sono per abolire l’in-dennità di missione se cirechiamo in Italia o all’este-ro: già vengono rimborsatele spese per il soggiorno, nonvedo quali altre indennitàdovremmo aggiungere…

MORETTI – …perché,c’è un’indennità suppleti-

MARCHEdomani3 NOVEMBRE 2011 3PAGINA

Misure forti, determinate. “Anche impopolari, senecessario”. La disamina di Vittoriano Solazzi richiama

a precise responsabilità chi è demandato a governarecambiamenti epocali. “Il mondo occidentale

industrializzato ha conosciuto autentici rivolgimenti inuno spazio temporale breve. Sbaglia chi pensa che questasia una crisi congiunturale: servono azioni di contrasto

efficaci, grandi riforme, traducendo leenunciazioni in fatti concreti”.

Provvedimenti all’insegna del rigorenella proposta di legge presentata dalpresidente dell’Assemblea legislativa

delle Marche: un pacchetto dimodifica dello status del consigliere

regionale; “Abolire la sproporzione, ilprivilegio –inciso di Solazzi agli

‘Incontri’ di Alceo Moretti-. Non sitratta di fare demagogia: la realtà èche camminiamo su una china che è

pericolosa, e lo è per tutti”

Trasmissione del 15 settembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

va?SOLAZZI – Guardi, non

è eccessiva, per carità, anzitutto sommato è modesta, masono cose che non servono,ridondanti; non credo che inquesto momento possiamoconsentirci privilegio alcu-no. Io non faccio demago-gia: so che chi ha un ruoloimportante ha delle prero-gative, questo avviene nelpubblico e avviene nel pri-vato. Le prerogative sono unfatto, e che le indennità si-ano importanti ci sta; non cista l’esagerazione, la spro-porzione, il privilegio. Per-chè la prerogativa è un con-

to, il privilegio è un altro.Tra tutte i suggerimenti checontiene la proposta di leg-ge ce n’è un altro che è al-trettanto importante: lo soche per questo verrò moltocriticato, anche dai colleghi,che mi espongo a critichedure, a giorni non facili, peròio voglio che il compenso pertutti i consiglieri regionali siariparametrato sulle presenze adAncona, in Consiglio regio-nale...

MORETTI – …mi sem-bra giusto...

SOLAZZI – …non è am-missibile che si paghi unadiaria importante indipenden-temente dal numero delle vol-te che un consigliere è presen-te nei suoi uffici ad Ancona,quindi la proposta è di ripara-metrare l’indennità percepitadal consigliere in base allapresenza negli uffici dellaRegione.

MORETTI – Vorreiadesso assumere una chiaveottimistica parlando dellanostra regione: in questi gior-ni abbiamo ospitato il Con-gresso eucaristico nazionale,abbiamo avuto la visita delPapa; c’è stata una sensazio-ne di positività che ci hamesso in luce, tra l’altro conripercussioni internazionali:io ho dei parenti nel Massa-chusetts, sono emigrati daBarbara, quindi la provinciadi Ancona conta per loro, emi hanno contattato per dir-mi che erano orgogliosi cheil Papa fosse nella loro pro-vincia. Parlo del Massachu-setts, non di Bologna, quindiuna manifestazione, quelladel Congresso, che è andatastupendamente. Dal punto divista organizzativo, credoche Oreficini e Spacca ab-biano fatto un lavoro ecce-zionale…

SOLAZZI – …l’interaProtezione civile, i volontari,le forze dell’ordine, tutti: ab-biamo dimostrato che, pur

essendo una piccola regione,siamo in grado di affrontarequalsiasi sfida organizzativa…

MORETTI – … una ca-pacità organizzativa che vie-ne dimostrata anche nelladifesa economica: penso al-l’attività dei nostri impren-ditori, alle forze di lavoroche riescono ancora a soste-nere questa regione, nono-stante la grave situazioneeconomica che ci circonda.Questa è una cosa moltopositiva.

SOLAZZI – Assolutamen-te sì. Noi abbiamo avuto altresfide che sono state affrontate

e vinte, dando la dimostrazio-ne di essere una regione ingrado e all’altezza di cimen-tarsi con grandi imprese: lavisita del Papa nelle Marche,la capacità organizzativa concui questo evento è stato ge-stito, sono l’autorevole ripro-va di quanto questa regionesia straordinaria. Siamo unaregione caratterizzata da unadiffusa imprenditorialità: pic-coli, medi e anche grandi im-prenditori, e comunque anchei grandi sono partiti da picco-le dimensioni e hanno scalatole posizioni non lasciandonessun passaggio…

MORETTI – …mio figlioGiorgio ieri ha visitato perrapporti di lavoro un’indu-stria di Morro d’Alba: in unarealtà di 1.200 abitanti lapresenza di un’azienda chespedisce due autotreni al gior-no di materiale alla Volkswa-gen… una cosa che ha delmiracoloso, secondo me.

SOLAZZI – Certo.MORETTI – Di questi

esempi ce ne sono a centina-ia nella nostra regione.

SOLAZZI – Ce ne sonotanti; mi capita spessissimo divisitare delle aziende: apriquella porta e ti trovi in realtàche sono a contatto con ilmondo, in commercio con ilmondo, con i mercati tradizio-nali e con i nuovi mercati. E’una sorpresa ogni volta, ma èquesta la forza della nostraregione. Ed è anche l’antidotocontro la crisi…

MORETTI – … una re-gione che ha aperto le porteai Paesi che in questo mo-mento ci aiutano nella partefinanziaria, tipo la Cina, ilBrasile, l’India, eccetera; sia-mo di casa in questi Paesi,no?

SOLAZZI – Certo; d’altraparte pensiamo a quello chepuò accadere quando siamoin auto, per esempio: se pioveo grandina si ha la sensazio-ne, in quel momento, che stia

piovendo dappertutto, che iltempo brutto sia ovunque, poimagari dopo dieci chilometriscopri il sole. Dico questo per-ché il mondo occidentale, lodicevamo prima, le grandi de-mocrazie industriali avanzatevivono un periodo di profon-dissima crisi economica, finan-ziaria, produttiva e di crescitadel Pil, di sviluppo, ma non ècosì per tutti. Certo, ci sonofatti che magari dieci anni fanon pensavamo che potesseroaccadere, non pensavamo cheil centro del commercio mon-diale si spostasse dal nord alsud del mondo, dall’ovest al-l’est del mondo: ci sono Pae-

si, lo diceva lei, come Cina,Brasile, India e Russia in cuiil Pil corre, mentre noi siamofermi. Allora è chiaro che chisi chiude non ha prospettive,mentre chi si apre, chi va ascoprire questi mercati chesono in crescita ha possibilitàdi sviluppo, di salvarsi, di pro-durre ricchezza e quindi lavo-ro.

MORETTI – La cosa chemi ha colpito, leggendo levarie notizie, è che ieri ilpresidente del più importan-te fondo sovrano cinese erain Italia per sondare la pos-sibilità di comprare o titoliitaliani o partecipazioni ingrandi industrie italiane. Al-lora mi sono ricordato diquando io ero ragazzo e ve-devo passare il cinese inspiaggia con le cose che of-friva e la gente lo snobbava.Oggi i cinesi invece compra-no: hanno comprato unagrande quantità del debitopubblico americano...

SOLAZZI – …hannocomprato l’America, si puòdire...

MORETTI – …hannogià anche il 4 per cento deldebito pubblico italiano esono qui per comprarne al-tro; il Brasile lo stesso è ingrande sviluppo....

SOLAZZI – …era pensa-bile 10-15 anni fa, che la Cinapotesse, in quanto detentricedi buona parte del debito pub-blico, tenere le redini del-l’America? Lo dicevo primache in 20 anni è cambiato ilmondo, ma forse questa crisi èdeterminata dal fatto che nonci siamo resi conto di quantoil cambiamento fosse forte:questa ne è la riprova.

MORETTI – Parliamoadesso dei giovani: com’è lasituazione? Hanno possibili-tà di avere un futuro o è

molto faticoso pensarlo?SOLAZZI – Il primo pen-

siero, appena sono stato elettopresidente dell’Assemblea le-gislativa, ho voluto dedicarloproprio ai ragazzi, ai giovanidella nostra regione, e in que-sto anno ho messo in piedianche un’iniziativa per porta-re, diciamo così, l’istituzioneRegione nelle scuole medie esuperiori. Il rischio che abbia-mo davanti è che il prezzo piùgrande degli errori fatti da noilo paghino e lo debbano scon-tare i giovani, gli adulti didomani, perché l’enorme de-bito pubblico che abbiamoaccumulato in questo Paese,1.900 miliardi di euro -vale adire circa 30 mila euro a per-sona, un debito che solo intermini di costi annui signifi-ca 80 miliardi di euro di inte-ressi- chi rischia di pagarlo senon le giovani generazioni?In più, questa crisi profondache viviamo sta comportandoil fatto che i ragazzi esconoda scuola, terminano gli studie poi non trovano un posto dilavoro o faticano a trovarlo,immettendosi nel mondo dellavoro troppo tardi. E questo

è un lusso che non ci possia-mo permettere, perché nellascuola investiamo. Ci sono poii giovani che entrano nel mon-do del lavoro ma in situazionidi precarietà, per cui la vitaslitta troppo in avanti, perchénon puoi certo farti una fami-glia se hai un contratto a 3, a6 mesi o anche ad un anno,non puoi prendere un mutuoper farti una casa. Questoquando va bene, quando troviun posto, perché ci sono ra-gazzi che non lo trovano.Ripeto, questa è una crisi pro-fonda e se non si va alle radi-ci, se non si assumono prov-vedimenti strutturali di rilan-cio dell’economia non neusciamo. E il prezzo più gros-so rischiano di pagarlo, dauna parte, i giovani e, dal-l’altra, quelle persone chesono troppo giovani per po-ter andare in pensione, matroppo ‘grandi’, parliamo dipersone di 50 anni, per tro-vare un altro posto di lavo-ro; è drammatico questo fat-to.

MORETTI – Senti, checosa pensi del fatto che sivoglia abolire le Province?

SOLAZZI – Vorrei pri-ma tornare alla mia propo-sta, perché ho dimenticato diricordare che tra i punti sa-lienti prevedo che chi fa ilconsigliere regionale e svol-ge un altro lavoro non puòprendere l’indennità pienacome avviene adesso, maquesta va dimezzata. Venia-mo adesso alla domanda: acosto di essere impopolare,io dico che le Province unaloro funzione ce l’hanno, elo dico perché avendo io fat-to anche il sindaco mi rendoconto che fra la Regione emagari un piccolo Comunela necessità di avere un enteintermedio ci può essere.

Faccio un esempio: il pianoregolatore che fa un Comu-ne naturalmente deve essereapprovato da un organismosuperiore, perché deve esser-vi un coordinamento fra ipiani regolatori fatti inun’area. Ho parlato del pia-no regolatore, ma posso par-lare del piano dei trasporti edi altre attività: dunque checi sia un governo leggero diarea vasta è necessario. Qualè il problema vero? Che nonè tollerabile in questo Paeseavere 120, non mi ricordo piùnemmeno quante sono, Pro-vince: sono troppe, e ci sonoanche Province di 49 milaabitanti, è una vergogna; lametà delle Province sarebbesufficiente. Tuttavia, con ri-ferimento al decreto che èstato fatto, alla legge che stapassando in Parlamento, il ri-schio è che, abolendo le Pro-vince ma creando delle unio-ni intermedie, si arrivi ad unaproliferazione di realtà chesupera l’attuale numero… in-somma, bisogna essere seri:le Province ridotte della metàe, aggiungo, fare piazza pu-lita di tutta quella miriade di

cose che ci siamo inventatenegli anni: agenzie, ambiti,istituti, consigli di ammini-strazione, la marea dei con-sorzi… concentrare tutto nel-le poche Province ed elimi-nare tutto il resto…

MORETTI – …sorridoperché l’organismo che hachiesto l’abolizione delleProvince, che poi fa capoall’accordo Bossi – Berlu-sconi, si è subito premunitoriguardo alla Padania…

SOLAZZI – …non hoparole, non ho parole: dob-biamo cominciare ad essereseri e mirare ad ottenere gran-di risparmi, perché non è piùrinviabile questa cosa.

MORETTI – Senti, tusei un protagonista di face-book, no?

SOLAZZI – Sì.MORETTI – Come dia-

loghi con il popolo di face-book?

SOLAZZI – Io rispondopersonalmente; nessuno ri-sponde al posto mio...

MORETTI – …e questofa parte del tuo carattere,no?

SOLAZZI – Sì; non ri-spondo magari quotidiana-mente, considerati i tanti im-pegni; passa qualche giornoperò poi mi metto giù e ri-spondo…

MORETTI – ...che cosachiede questo popolo di fa-cebook?

SOLAZZI – E’ un popo-lo straordinario; molto spes-so chiede pareri, che cosa iopensi riguardo ad una deter-minata questione, oppurechiede informazioni moltopratiche, quindi è anche un

piacere informare. Poi, ognitanto, faccio anche una pre-senza on line in diretta, ed èun modo per stare a contattocon la gente…

MORETTI – …lo utiliz-zi anche un po’ pubblicita-riamente?

SOLAZZI – No, sono sta-to eletto solo un anno fa, nonè assolutamente questo ilpunto: lo faccio perché èfondamentale per chi fa po-litica stare in mezzo alla gen-te, rendersi conto di che cosaaccade fuori, e questo conogni metodo e strumento,compreso il web.

MORETTI – Torniamoadesso alla manovra: ricor-davamo all’inizio che laMarcegaglia l’ha definitauna manovra tutta tasse, laCamusso una manovra de-pressiva. Tu che cosa dici?

SOLAZZI – Dico chesolo questo Governo potevamettere d’accordo, come nonè mai accaduto, la Cgil eConfindustria. E se la Mar-cegaglia e la Camusso dico-no la stessa cosa, allora èvero che questo è il Governodei miracoli, perché è riusci-to in un miracolo perfetto…

MORETTI - …purtrop-po in negativo…

SOLAZZI - …purtroppoin negativo; la posso direl’ultima cosa? La gente sideve mettere in testa che letasse vanno pagate. Ricorda-vo prima che paghiamo 80miliardi di euro l’anno comeinteressi sul debito pubbli-co, un debito di 1.900 mi-liardi di euro. L’evasione sti-mata in Italia è dai 130 ai150 miliardi di euro: dun-que fare una politica seria direcupero, anche solo recupe-rando un terzo dell’evasioneed elusione fiscale, signifi-cherebbe rimettere in sesto ilPaese. Perché l’esigenza è:non fare più deficit annuale,cominciare a ridurre il debi-to pubblico consolidato etrovare risorse per aiutarel’economia a ripartire. Cosache peraltro la Regione gui-data da Spacca sta facendo,nonostante le grandi difficol-tà e nonostante i tagli ai tra-sferimenti; però sappiamo se-lezionare le risorse…

MORETTI - … e questosignifica che con onesta in-telligenza ed intraprenden-za si potrebbe risolverequalcosa…

SOLAZZI - …assoluta-mente sì, da questo punto divista non sono pessimista:abbiamo tutti gli elementi perandare avanti, però dobbia-mo fare alla svelta, in fretta,perché stiamo superando illimite massimo di pericolo-sità.

MORETTI – A chiusuravoglio dirti una cosa: unodei miei giornalisti, primadella trasmissione, mi hachiesto chi fosse l’ospite.Quando gli ho detto che eritu, ha commentato: “Chebravo!”. Non dico altro.

SOlAZZI – Allora biso-gna che lo conosca…

MORETTI – ...te lo pre-senterò. Grazie Vittoriano,grazie ai telespettatori e ar-rivederci alla prossima set-timana.

4PAGINA 3 NOVEMBRE 2011MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

“Italie: Marche, l’unione fa la forza”: il convegno sul modello economico della nostra regione svoltosialla Loggia dei Mercanti, ad Ancona, e condotto da Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera

“Avere il coraggio d’investire”

Le qualità delle Marcheun paradigma, un qua-dro di riferimento ita-

liano da proteggere e da in-coraggiare”. E’ il commentodi Ferruccio De Bortoli, di-rettore del Corriere dellaSera, a conclusione del con-vegno sul modello economi-co marchigiano, dal titolo“Italie: Marche, l’unione fala forza”, svoltosi, di recen-te, alla Loggia dei Mercanti,ad Ancona. Un evento orga-nizzato da Corriere dellaSera, Rcs Quotidiani, Montedei Paschi di Siena e Regio-ne Marche. Nonostante leproblematiche e le difficoltàderivanti e provocate dallacrisi economica sono stateevidenziate le peculiarità ele eccellenze professionaliprodotte nel tempo dai mar-chigiani. “Le crisi economi-che -ha spiegato FrancescoMerloni, presidente Fonda-zione Aristide Merloni, nel-l’avviare la serie di interven-ti- stanno scuotendo il mon-do intero, e l’Italia, nellospecifico, sta pagando unagrande serie di errori com-messi. Un altro aspetto: stia-mo subendo la globalizzazio-ne, essendo aumentata a di-smisura. Dal 2000 il Pil delnostro Paese è aumentatosolo del 2,5 per cento e con

tale risultato l’Italia si collo-ca tra gli ultimi Paesi almondo, frutto di un progres-sivo degrado di valori eticiche continua a farci perderecredibilità. Le Marche si stan-no collocando in una posi-zione diversa, migliore, ri-spetto a quella tuttora dete-nuta dall’Italia. Come Mar-che dobbiamo trovare, al piùpresto, il modo di aggregarciper provare ad uscire dallacrisi”. Un’introduzione, quel-la di Francesco Merloni, cheha avviato una serie di excur-sus imprenditoriali e profes-sionali dei personaggi pre-senti all’evento. Ad eviden-ziare le caratteristiche vin-centi di una squadra l’ammi-nistratore delegato di Ener-gy Resources, Enrico Cap-panera: “La nostra storia èstata condizionata dalla pas-sione. Siamo… folli ed affa-mati. Grazie a queste caratte-ristiche nell’arco di pochianni, appena quattro, siamoriusciti a far crescere la no-stra azienda con grandi nu-meri, uno dei quali da evi-denziare è legato al numerodei dipendenti passando dai4 iniziali agli attuali 160. Ilnostro business si è già in-ternazionalizzato. Stiamopuntando molto sulla ricer-ca, sull’innovazione e sullosviluppo. Nel futuro a fare ladifferenza, in positivo, saran-no i giovani”. La concretez-za è un valore espresso daIginio Straffi, presidente ed

amministratore delegato diRainbow Spa: “Come im-prenditori siamo lavoratoriimportanti e molto decisi,determinati ed efficaci. Adimostrare tali concetti undato: ad oggi, come azienda,stiamo distribuendo i nostriprodotti in 130 Paesi nelmondo, compresi gli StatiUniti d’America. I mercatinuovi permettono di costru-ire altre linee di business”. Eper restare ai vertici dei mer-cati Emanuela Manghi, ti-tolare della Manghi ShoesSrl, ha raccontato l’evoluzio-ne della propria azienda:“Siamo nati nel 1983, e dopouna valida crescita nel 1997abbiamo subito una pesantecrisi. E per dare vita alla ri-presa abbiamo puntato sullaproduzione di scarpe in gom-ma che ci ha fatto risalire lachina, tanto da cogliere clien-ti di elevato spessore a livel-lo internazionale”. NardoFilippetti, presidente EdenViaggi, ha poi esposto unconcetto particolare: “Il turi-smo è un settore che riescead offrire risultati di rilievoal nostro Paese. Fondamen-tale, per crescere di spessore,è puntare sulla cultura deiservizi. Per attirare più turi-sti e provare ad uscire dallacrisi è necessario migliorare,di molto, il senso di ospita-lità”. Altri interventi da atti-vare sono stati poi espressida Vittorio Renzi, direttoregenerale Scavolini Spa: “La

crisi economica sta aprendonuovi spazi e per uscirne,dalla crisi, è fondamentaleavere il coraggio di conti-nuare ad investire”. Un aspet-to importante e decisivo nel-l’ottica dell’avvio e del man-tenimento in essere di attivi-tà imprenditoriali è quello le-gato al rapporto tra bancheed imprese. Antonio Vigni,direttore generale BancaMonte Paschi di Siena inmerito ha evidenziato che

“tale rapporto è sempre sta-to un tema particolarmenteconflittuale, soprattutto inperiodi di crisi. Per quantoci riguarda, abbiamo ristrut-turato tante aziende in Ita-lia, offrendo una grandemano per una eventuale ri-presa. Il sistema bancariocontinua ad essere presen-te”. In chiusura di conve-gno il Governatore GianMario Spacca ha dettoche: “Le Marche sono una

comunità che punta sulla re-sponsabilità, sulla dinami-cità e sulla coesione. ComeEnte stiamo rispettando talecomunità ai massimi livelliper quanto è possibile ri-spetto ai tagli attivati dalGoverno centrale. L’interna-zionalizzazione è un aspet-to che ci consente di farcrescere il nostro territorioe non caso l’unione fa laforza come è stato già dettoe sottolineato”.

Coordinamento nazionale dellamissione in Brasile nel 2012

“La Regione Marche harafforzato l’impegno per losviluppo internazionale delproprio sistema imprendito-riale. E lo ha fatto coniugan-do una produzione manifat-turiera di lunga tradizione ecompetenza con l’esigenzadi innovazione tecnologica.La diversa concezione di pro-mozione integrata delle ri-sorse produttive, del territo-rio, della nostra cultura e delturismo si è così tradotta inun’unica identità, un brandesportabile che offre un’im-magine di solidità e prospet-tiva al Sistema Marche”. Conqueste parole il presidentedella Regione Marche, GianMario Spacca, ha sintetiz-zato la strategia marchigianaper l’internazionalizzazione,nel corso della V Conferen-

za Italia-America Latina eCaraibi svoltasi di recente alMinistero degli Affari esterialla presenza del ministro de-gli Esteri Franco Frattini edel sottosegretario VincenzoScotti, e, tra gli altri, di Sa-muel Armando Reyes Ren-don, vicepresidente della Re-pubblica di Honduras, LuisAlberto Moreno, presidenteBanca interamericana di svi-luppo (Bid), Hector Timer-man, ministro degli Affariesteri dell’Argentina, EnriqueV. Iglesias, segretario gene-rale della Segreteria Iberoa-mericana (Segib). Le Marchesono state chiamate a portarela propria testimonianza sultema delle buone pratiche peril sostegno alla cooperazioneindustriale e finanziaria e losviluppo delle piccole e me-

die imprese. Particolarmen-te significativa è stata infat-ti ritenuta l’esperienza del-le Marche nell’ambito deirapporti con l’America La-tina, anche alla luce delfatto che sono state sceltequale regione di coordina-mento nazionale della Mis-sione di Sistema Governo-Regioni-Sistema cameralein Brasile nel marzo 2012,missione organizzata dalMinistero degli Affari esterinell’ambito del Piano di at-tività Made in Italy, cheprevede iniziative collega-te sia all’Anno dell’Italiain Brasile tra il 2011 e il2012, sia allo svolgimentoin questo Paese del cam-pionato mondiale di calcionel 2014 e delle Olimpiadinel 2016.

Parliamodi politica 5PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

INTERVISTA CON PATRIZIA CASAGRANDE, PRESIDENTE PROVINCIA DI ANCONA

Futuro: “La ricostruzione della fiducia nei cittadini va di pari passo con una politica di rilancio”Manovra: “In questo quadro non sarà facile continuare a garantire un alto livello della nostra attività”

ROBERTO I. ROSSI

“Tagli: servizi a rischio”

La manovra finanzia-ria varata dal Go-verno Berlusconi

taglierà ancora risorse allaRegione ed agli Enti localiper circa due milioni dieuro. Questi tagli che cosaprovocheranno e su qualiservizi andranno a ricade-re?

“Negli ultimi mesi ladrammatica crisi globaleinduce tutti noi a occuparcidi alta finanza, a leggere ecommentare altalenati anda-menti di borsa e rating chequotidianamente riempionole pagine dei media. Ciòproduce un doppio effetto.La paura del futuro imme-diato (lo dimostrano i 70mila italiani in fuga dalPaese, contro l’ingresso an-nuo di 20 mila immigrati) eun senso di responsabilit?diffuso che ci rende dispo-nibili a fare dei sacrifici perla costruzione di una pro-spettiva di ripresa possibile.Oggi si continua a percorre-re la strada dei tagli ai ser-vizi al cittadino colpendogli Enti locali, i quali, prividi risorse per investimenti,

diventano essi stessi fattoridi crisi. In questo quadro,non sarà facile per le Pro-vince continuare a garantire

l’alto livello dell’ediliziascolastica, delle strade o deldemanio idrico, né il soste-gno al lavoro e alle imprese.In tale situazione la nostraregione sta dando il megliodi sé, là dove gli Enti localimettono in atto una corre-sponsabilit? di sistema cheperlomeno permette alleProvince e ai Comuni dicentrare il famigerato pattodi stabilità, evitando così il

rischio di ulteriori sforbicia-te alle risorse locali”.

Che cosa propone il Pdper la riduzione dei costi

della politica?“Cominciamo col dire

che il settore pubblico nonpuò essere considerato, toutcourt, una zavorra: la pub-blica amministrazione alservizio dei cittadini è con-dizione di democrazia, ele-mento fondamentale dellacrescita civile ed economi-ca di un Paese. Sono i privi-legi concessi a taluni priva-ti (specie se amici o cricche)

e la corruzione a gonfiare icosti del bilancio dello Sta-to. Lo dimostra il fatto chela spesa pubblica negli ulti-mi anni è aumentata, a di-spetto del falso federalismodella Lega, ma i servizi of-ferti sono peggiorati. Tutta-via, una riduzione dei mini-steri e dei parlamentari ènecessaria, almeno quanto lacompleta trasparenza degliatti amministrativi, magari suinternet come propongono inuovi Pirates tedeschi. Laricostruzione della fiducianei cittadini va di pari pas-so con una politica di rilan-cio”.

Come valuta l’aumentodell’Iva, passata dal 20 al21%?

“In linea di principio,anche l’aumento dell’Ivaavrebbe dovuto essere unprovvedimento utile a risa-nare il debito pubblico del-lo Stato. Ma non possiamopensare che la salute dellanostra nazione sia legatasolo al pareggio di bilancio,ormai, peraltro, norma costi-tuzionale. Non possiamocontinuare ad affrontare lemisure anticicliche singolar-mente, cambiandole se sgra-dite a qualcuno, solo per farquadrare sterili conti. Soloqualche giorno fa, il braccio

europeo del Fmi-Fondo mo-netario internazionale nonescludeva una recessioneglobale per l’anno prossimo.Non resisteremo all’urto senon programmeremo la cre-scita”.

E’ per la modifica del-l’attuale legge elettorale?Se sì, in che modo?

“Una riforma parlamen-tare della legge elettorale ?necessaria per garantire agliitaliani la libertà di sceglie-re il candidato che voglio eche meglio li rappresenta.L’eclatante successo del re-ferendum per l’abolizionedel porcellum ne accelera itempi”.

Come valuta la volontàespressa dal Governo Ber-lusconi di tagliare le Pro-vince?

“I dati forniti dal Mini-stero dicono che le Provin-ce incidevano per l’1.5%sull’intera spesa pubblica nel2010. La manovra delloscorso giugno del Governoriduceva della metà consi-glieri e assessori provincia-li. La manovra di Ferragostoprevede la soppressione condisegno di legge. I passaggidiventano ancora più incoe-renti se pensiamo ai lunghianni di discussione intornoa una Carta delle Autono-

mie che avrebbe dovutodefinire funzioni e ruolidegli Enti locali per evitaresovrapposizioni e giungerea una semplificazione co-munque necessaria. Abolirele Province in una caldagiornata d’agosto, senzavalutarne le conseguenze néeconomiche né di rappresen-tanza democratica, è steriledemagogia, ricerca di facileconsenso, approccio ipocri-ta al taglio della spesa pub-blica”.

Energia: che cosa pro-pone per migliorare la si-curezza, la produttività ela necessità di risparmio?

“Nonostante le buoneintenzioni e le buone prati-che di un ente come la Pro-vincia, la burocrazia e lenormative vigenti ci limita-no nelle scelte frustrando inostri desideri. Faccio soloun esempio. La campagnaEternit Free che sarebbedovuta partire in tutta laregione, dalla provincia diAncona, si è arenata ancorprima dell’avvio sui tagli diun governo che non credenelle rinnovabili né comeeconomia verde né come in-derogabile necessità del-l’ambiente”.

(Intervista del6 ottobre 2011)

“L’aumentodell’Iva avrebbedovuto essere un

provvedimentoutile a risanare il

debito pubblicodello Stato. Manon possiamopensare che la

salute della nostra nazione sia legatasolo al pareggio di bilancio”

INTERVISTA CON FRANCA ROMAGNOLI, CONSIGLIERE REGIONALE FLIManovra: “Pagheranno le fasce deboli che ricorrono, ad esempio, agli asili, alle mense, agli scuolabus”Energia: “Le rinnovabili forse non risolvono il problema, ma vanno incentivate e promosse”

“Ripartire dalla persona”La manovra finanziaria

varata dal GovernoBerlusconi taglierà

ancora risorse alla Regioneed agli Enti locali per cir-ca due milioni di euro.Questi tagli che cosa pro-vocheranno e su quali ser-vizi andranno a ricadere?

“La manovra finanziaria,nelle due tranche di luglio esettembre, necessaria per iconti pubblici, è discutibilenel merito dei provvedimen-ti adottati perché depressividell’economia, economiache, invece, in questo mo-mento, necessita di misureper lo sviluppo. I tagli line-ari, su tutto, senza colpiread hoc le sacche di spesa edi spreco, ricadono sugliEnti locali e quindi sui ser-vizi che probabilmente di-minuiranno come erogazio-ne e aumenteranno nelletariffe. Non si è voluto scien-temente colpire i grandipatrimoni e le rendite finan-ziarie, insomma i ‘ricconi’,e pagheranno le fasce debo-li che ricorrono ai servizi so-ciali, agli asili, alle mense,agli scuolabus”.

Riduzione dei costi del-la politica: quali interventivorrebbe che venissero at-tivati?

”Ho detto più volte chein attesa di riforme organi-che, che sono in esame giàdella prima Commissione re-gionale e dell’Ufficio di pre-sidenza, il singolo politicopuò fare molto scegliendodi vivere il proprio mandatoelettorale all’insegna della

sobrietà e del risparmio, sen-za abusare di benefit e pri-vilegi. Io, per mia scelta, nonho svolto viaggi e missioni,né mi sposto in auto blu enon mi sento certo meno-mata nella mia attività poli-tica. Senza un’assunzione diresponsabilità personale,una condotta onesta e mori-gerata, qualsiasi riforma sa-rebbe insufficiente. Sonod’accordo nella riduzionedel numero dei consiglieri,come pure nella revisionedel vitalizio, ma le caricheelettive vanno ben remune-rate se si vuole che non si-ano solo i ricchi a far poli-tica e che il mandato eletto-rale venga vissuto in manie-ra esclusiva senza svolgerein parallelo professioni oaltre attività. Io, avvocato,con uno studio legale di fa-miglia, ho pressoché cessa-to l’attività per seguire lamia passione politica”.

Come valuta l’aumentodell’Iva, passata dal 20 al21%?

“L’aumento dell’Iva è un

altro dei provvedimenti sba-gliati, depressivi dei consu-mi, con effetti inflattivi suiprezzi, che ricadrá sull’uten-te finale, quindi sulla gentecomune”.

E’ per la modifica del-l’attuale legge elettorale?Se sì, in che modo?

“La legge elettorale at-tuale è la madre di tutti imali, perché ha eretto a si-stema quella che già era unatendenza della politica, cioèla ‘irresponsabilità’ deglieletti nei confronti del po-polo e il ‘servilismo’ roma-no verso il capo-partito cheti mette o ti leva dalla listabloccata. Un altro Parlamen-to, fatto di persone che do-vessero rendere conto al ter-ritorio e che non abbianopaura della rielezione, nonavrebbe mai tenuto in piedila maggioranza Berlusconi-Bossi-Scilipoti, né votatoche Ruby era la nipote diMubarak! Chi come me hadovuto cercarsi preferenzaper andare in Regione, di-versamente dalla Minetti, sisente molto offesa da tuttoquesto”.

Come stanno reagendole Marche alla perdurantecrisi economica?

“Le Marche hanno millerisorse, l’impresa è reattivaperché si è sempre fatta dasola e non ha avuto maiprovvidenze dall’alt\o. Ne-anche infrastrutture... Perquesto sono fiduciosa, mal’impoverimento è palpabi-le, anche nelle zone comequella Fermana, definite ric-

che e calzaturiere, dove la-voravano tutti in famiglia, eora, spesso, tra cassa inte-grazione e precarietà, si vivecon la pensione dell’anzia-no. Niente sarà più comeprima, nonostante la ripre-sa e bisogna puntare sullaqualità, sulla innovazione,ed anche diversificare: adesempio il turismo potràessere un volano”.

Il ruolo delle donnenel mondo della politica:come andrebbe modifica-to per migliorarlo?

“Per la donna è e saràsempre più difficile del-l’uomo fare politica, o la-vorare a certi livelli, per ilruolo naturale e, io dicoirrinunciabile, che ha nel-la famiglia e nella mater-nità. Per questo la carenzadi servizi, o asili, o la cri-si economica, grave pertutti, diventa drammaticaper la donna che vogliarealizzarsi in politica onella professione. Tuttoquesto va rimosso e l’Ita-lia è fanalino di coda nelrispetto degli obiettivi diLisbona. C’è anche da direche serietà e sacrificiodevono valere anche perla donna, senza cercarescorciatoie, come troppospesso avviene in questoperiodo di carriere lampo,prive di gavetta, militanzae merito, carriere spessoincoraggiate da madri chehanno del tutto abdicatoalla loro funzione educa-tiva. Abbiamo, trasversal-mente, presentato una pro-

posta di legge per intro-durre seconda preferenzanella modalità di voto peril Consiglio regionale, ri-servata ad una donna. Nonè la soluzione della scar-sità di donne elette anchenelle Marche, ma aiuta”.

Energia: che cosa pro-pone per migliorare la si-curezza, la produttività ela necessità di risparmio?

“Il fabbisogno energe-tico dell’economia marchi-giana non è coperto dallaproduzione attuale e dallerisorse a disposizione. Oc-corre intraprendere una se-ria politica energetica e ri-mettere mano al Piano Re-gionale. Le r innovabil iforse non risolvono il pro-blema, ma vanno incenti-vate e promosse evitandoi pannelli fotovoltaici suicampi imponendo di met-terli su edifici pubblici,capannoni dismessi e suogni azienda che inizi. Ioho votato contro il rigas-sificatore di Falconara an-

che per il modo in cui cisi è arrivati, con l’impresache dettava condizioni amo’ di ricatto, o così ol’Api chiude. Questo spes-so avviene con gli spor-telli unici di imprese inzone non industriali o ar-tigianali, o con accordi diprogramma urbanistici incui il privato progetta e lapubblica amministrazioneinsegue. Va fatto l’esattocontrario, perché deve es-sere la programmazionepolitica a dirigere, ad in-dividuare il bene comu-ne, a pianificare il territo-rio e la copertura energe-tica per poi aprire ai pri-vati. Certo, per fare que-sto la politica, come diceDella Valle, deve essereefficiente, non fatta da in-competenti, né servitorisciocchi, e le leggi svelti-re la burocrazia, non cre-arla”.

Roberto I. Rossi(Intervista del 6

ottobre 2011)

Colonnella alla guidadel Corecom

Pietro Colonnella è stato eletto, di recente, presidente delCorecom-Comitato regionale per le comunicazioni delleMarche. Sarà, dunque, Pietro Colonnella, formatosi all’Olivet-ti e tra i responsabili dei sistemi informatici a rete, a guidareil nuovo Comitato regionale sulle comunicazioni delle Mar-che, Comitato che ha, tra l’altro, funzioni di governo, garan-zia e controllo nel settore della comunicazione, nella delicatafase di passaggio dalle trasmissioni Tv analogiche a quelledigitali già programmata per la fine di novembre.

Parliamodi politica6PAGINA 3 NOVEMBRE 2011MARCHEdomani

INTERVISTA CON PALMIRO UCCHIELLI, SEGRETARIO REGIONALE PDNelle Marche: “Problemi per la nostra comunità: togliendo risorse si avranno forti ripercussioni”Una proposta: “Rilegittimare lo Stato democratico con una politica più sobria e responsabile”

ROBERTO I. ROSSI

“Manovra: effetti devastanti”

“Un buon sistemaelettorale deveconsentire alcittadino discegliere il

programma, lacoalizione, il

premier, iparlamentari”

La manovra finanziariavarata dal GovernoBerlusconi taglierà

ancora risorse alla Regioneed agli Enti locali per circadue milioni di euro. Questitagli che cosa provocherannoe su quali servizi andranno aricadere?

“La manovra avrà effettidevastanti sulla comunità mar-chigiana, perché togliendo ri-sorse alla Regione e agli Entilocali si avranno ripercussionisulla sanità, sulla spesa di ge-stione di funzionamento dellestrutture socio-sanitarie, sulsistema dei trasporti pubblicilocali, sulle politiche scolasti-che e socio-assistenziali. I piùpenalizzati saranno i meno ab-bienti. Se per garantire i servi-zi di welfare minimi occorre au-mentare i biglietti degli auto-bus o le tasse scolastiche, l’ef-fetto sul ceto più debole èevidente. Inoltre, sottraendorisorse alle istituzioni che ge-stiscono e governano i terri-tori, si allontaneranno dai luo-ghi del vivere quotidiano lefacoltà decisionali. E’ un modoper accentrare poteri e com-petenze, alla faccia del federa-

lismo!”.Di recente si è tenuto un

vertice dei partiti di maggio-ranza regionale. Che cosa è

emerso da tale vertice?“E’ emersa la necessità di

riorganizzare la macchina re-gionale riducendo la spesa difunzionamento degli organiistituzionali e della burocraziagenerale. Una regione checonta circa duemila dipenden-ti pubblici per fare la program-mazione e le leggi pensiamoche possa essere fortementealleggerita, così come possaessere ridotto il numero deidirigenti. Lo stipendio di que-sti ultimi non può superarequello spettante il presidente

della Giunta o del Consiglio.Inoltre, in virtù della riduzionedei trasferimenti è necessarioridefinire compiti e obiettivi in

capo a Regione, Provincie eComuni, abolendo tutti gli Entiinutili e assegnandone le rela-tive competenze al sistemadegli Enti locali”.

Una delle ultime iniziati-ve avviate dal Pd marchigianoè legata al sostegno umanita-rio in Libia e Corno d’Africa.Che cosa prevede tale propo-sta?

“Nel periodo in cui la ri-volta del popolo libico per laconquista della libertà, dellademocrazia e della giustizia eraavviata, sono state individua-

te forme di aiuto umanitario(invio medicinali nelle struttu-re ospedaliere) a cui la Regio-ne avrebbe potuto provvede-re attraverso gli stanziamentiprevisti per la cooperazioneallo sviluppo. Il precipitaredegli eventi aveva suggeritola sospensione dell’iniziativa.Considerata, oggi, la nuova si-tuazione creatasi in Libia conil Consiglio nazionale di tran-sizione si è ritenuto opportu-no riprendere il lavoro finorasvolto in tal senso, assumen-do iniziative analoghe a favo-re dei popoli del Corno d’Afri-ca”.

Che cosa propone il Pdper la riduzione dei costi del-la politica?

“La crisi economica si statrasformando in crisi democra-tica, per cui è quanto mai ne-cessario rilegittimare lo Statodemocratico con una politicapiù sobria, trasparente e re-sponsabile. Riduzione dellespese per apparati pletoriciche riguardano i ministeri, ilnumero dei parlamentari, il nu-mero dei ministri, l’abolizionedei vice-ministri e dei sottose-gretari, la riduzione del nume-ro dei consiglieri regionali edegli assessori, la riduzionedel numero delle Provincie edelle Regioni, aggregazionedei servizi da parte dei Comu-

ni. A livello regionale, stiamoelaborando una nostra propo-sta di legge che presenteremoa breve, sulla base dei princi-pi sopra elencati”.

Come valuta l’aumentodell’Iva, passata dal 20 al21%?

“Gli ultimi dati Istat sul-l’andamento delle vendite por-tano a considerare ancora piùnegativo e irresponsabile lascelta del Governo di puntaresull’aumento dell’Iva per re-cuperare 4 miliardi di euro acopertura della manovra di bi-lancio. Con questa situazionedi forte contrazione delle ven-dite appare facilmente desti-nata a fallire la stessa previ-sione di gettito aggiuntivo sti-mata dal Governo con l’Iva al21%. Sarebbe auspicabile che ilGoverno recuperasse denaricontrastando l’enorme evasio-ne fiscale che interessa il Pae-se, piuttosto che aumentare letasse in maniera lineare. La stes-sa Costituzione ne prevede ilpagamento in ragione della pro-pria capacità contributiva. Ba-sterebbe applicare l’articolo 53e vigilare affinché il pagamentodelle imposte non avvenga soloda coloro che per tipologia la-vorativa (lavoratori dipendenti,pubblico impiego…) non pos-sono sfuggire al controllo”.

E’ per la modifica dell’at-

tuale legge elettorale? Se sì,in che modo?

“Il Pd ha presentato unaproposta di legge per l’elezionedella Camera dei Deputati e delSenato della Repubblica. Negliultimi anni il Parlamento ha per-so sia il potere di indirizzo po-litico e l’influenza sull’azione delGoverno, sia la fiducia dei citta-dini. Un buon sistema elettora-le deve consentire al cittadinodi scegliere il programma, la co-alizione, il premier, i parlamenta-ri”.

Energia: che cosa proponeper migliorare la sicurezza,la produttività e la necessità dirisparmio?

“L’aumento del prezzo dipetrolio e gas, l’utilità di pun-tare su fonti nazionali per ri-durre la dipendenza energeticadall’estero, ci ‘obbligano’ a va-lutare il carattere strategicodello sviluppo delle rinnovabi-li, scongiurando così il ricorsoal nucleare. Il Pd ha invitato ilGoverno a definire, di concer-to con le Regioni, le quote disviluppo delle stesse per terri-torio e per fonte per scongiu-rare il fenomeno, in parte giàverificatosi, di concentrazionein alcune aree o di squilibriotra le varie fonti utilizzate: foto-voltaico, eolico e biomasse”.

(Intervista del10 ottobre 2011)

Parliamodi politica 7PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

INTERVISTA CON ENZO GIANCARLI, CONSIGLIERE REGIONALE PD

Energia: “Realizzare un percorso partecipato per valutare i risultati raggiunti, i punti di forza e le criticità”Manovra: “Tagli: la ricaduta sui servizi sarà generalizzata e costringerà gli Enti locali a ulteriori risparmi”

ROBERTO I. ROSSI

“Lotta all’evasione fiscale”

La manovra finanzia-ria varata dal Go-verno Berlusconi ta-

glierà ancora risorse allaRegione agli Enti localiper circa due milioni dieuro. Questi tagli che cosaprovocheranno e su qualiservizi andranno a rica-dere?

“Purtroppo l’entità deitagli è tale che la ricadutasui servizi sarà generaliz-zata e costringerà gli Entilocali a ulteriori risparmi,nonostante che il sistemadelle autonomie locali ,come pure le Regioni, ab-bia già contribuito ampia-mente al risanamento dellafinanza pubblica. A mioparere, al contrario, il si-stema delle autonomie lo-cali, dunque non solo leRegioni, andrebbe maggior-mente sostenuto, perchéuna loro vitalità e ripresarenderebbe possibile un ra-pido rilancio economico,difenderebbe la competiti-vità del sistema Italia e inquesto caso del sistemaMarche, garantirebbe pre-stazioni e servizi alle fami-

glie, alle comunità, ai terri-tori, in una parola: sapreb-be assicurare, come sem-pre ha contribuito a fare,la coesione sociale. Perquesto motivo voglio es-sere solidale con le istitu-zioni che si battono control’incremento delle tasselocali che il Governo inten-de imporre. La crescita, illavoro, l’ammodernamentodel Paese, gli investimenticon tanti cantieri diffusi,così come il rilancio di unforte spirito civico, passa-no inevitabilmente attra-verso l’autonomia e l’au-togoverno, a t t raversoun’applicazione chiara ecoerente del principio disussidiarietà, e quindi unruolo fondamentale degliEnti locali e Regioni che

sanno garantire la parteci-pazione delle comunità”.

In qualità di presiden-te della IV Commissioneconsiliare permanete -im-perniata sui lavori pubbli-ci, sull’urbanistica, sullaviabilità, sui trasporti esugli assetti territorialeed ambientale- quali leproposte che sta avanzan-do?

“In questi quindici mesidella nona legislatura re-gionale, la IV Commissio-ne ha licenziato numeroseproposte che l’Assemblealegislativa ha tradotto inlegge. Voglio ricordare chesiamo stati la prima regio-ne in Italia a regolamenta-re gli impianti del fotovol-taico a terra per tutelare ilpaesaggio marchigiano;abbiamo poi approvato ilPiano casa, quale strumen-to di recupero e riqualifi-cazione urbana, ripresadella crescita e riduzionedel consumo di suolo,nonché di miglioramentodell’efficienza energetica;c’è stata poi una legge suilavori pubblici, che inseri-sce nei criteri di valuta-zione dell’offerta economi-camente più vantaggiosala garanzia della sicurezzasui luoghi di lavoro. E’

stata licenziata dalla Com-missione, e presto sarà inaula, anche la nuova leg-ge sui rifiuti, che semplifi-ca sul piano istituzionale,abolendo Consigli d’ammi-nistrazione e Consorzi e af-fidando la direzione alleistituzioni locali, e crea lecondizioni per un’impian-tistica moderna e ambien-talmente sostenibile. Comepure sono state licenziatele proposte di legge suldigitale terrestre e sulla ri-qualificazione dei corsid’acqua; in procinto d’es-sere licenziato è il pianodelle infrastrutture e dellalogistica. La prossima set-timana è prevista l’audizio-ne sulla legge-stralcio peri piani operativi di riquali-ficazione urbana. Entro lafine dell’anno penso an-che si possa licenziare lalegge sull’acqua pubblica;e, per quanto riguarda il2012, credo si possa ca-ratterizzare l’attività dellaCommissione con la nuo-va legge organica sullariforma urbanistica e ge-stione del territorio”.

Lei è anche componen-te della II Commissioneconsiliare permanente -bi-lancio e finanze, schemae programma regionale di

sviluppo-, quali i punti sa-lienti sui quali sta operan-do questa Commissione?

“In quest i g iorni inCommissione stiamo valu-tando l’assestamento dibilancio 2011. In un qua-dro finanziario fortementecondizionato dai tagli dra-stici determinati dalle ma-novre finanziarie del Go-verno, abbiamo cercato diottimizzare la distribuzio-ne e la finalizzazione dellerisorse, con una rigorosaprogrammazione finanzia-ria pluriennale e con uncontenimento delle spesedi funzionamento dell’En-te. Nello specifico, stiamorecuperando risorse per iltrasporto pubblico locale,garantendo gli investimentiper alcune strutture sanita-rie già previsti nell’accordoStato-Regioni. Da segnalare,inoltre, il patto di stabilitàverticale, con il quale la Re-gione rinuncia a una partedelle proprie capacità di spe-sa per sostenere Province eComuni, e una convenzionetra Regione e Agenzia delleEntrate per la gestione delleimposte regionali e la lottaall’evasione fiscale”.

Energia: che cosa propo-ne per migliorare la sicu-rezza, la produttività e la ne-

cessità di risparmio?“Purtroppo, come regio-

ne produciamo meno ener-gia di quella di cui avremmobisogno; come dato positi-vo registriamo una leggerariduzione della dipendenzada fonti fossili e un incre-mento della produzione darinnovabili. Il Piano energe-tico ambientale regionale èil principale strumento attra-verso il quale la RegioneMarche ha programmato eindirizzato gli interventi,anche strutturali, in campoenergetico nel territorio mar-chigiano, e regola le funzio-ni delle istituzioni locali ar-monizzando le decisioni chevengono assunte a livelloregionale e locale. Gli assiprincipali, com’è noto, sonocostituiti dal risparmio ener-getico, dall’impiego delleenergie rinnovabili, dall’eco-efficienza energetica, conparticolare riferimento ai si-stemi distrettuali delle impre-se e a una forte e diffusaazione di innovazione tec-nologica e gestionale. Riten-go che annualmente si deb-ba realizzare un percorsopartecipato per valutare irisultati raggiunti, i punti diforza e le criticità”.

(Intervista del6 ottobre 2011)

Parliamodi politica MARCHEdomani

INTERVISTA CON GIUSEPPE GAMBIOLI, SEGRETARIO REGIONALE PRI

Energia: “Il risparmio è un’impostazione mentale e si può attivare in tanti settori; puntare sulla sicurezza”L’attività del partito: “E’ rivolta ai cittadini ed agli imprenditori; nessun pregiudizio circa le alleanze”

ROBERTO I. ROSSI

“Programmi ed azioni”

8PAGINA 3 NOVEMBRE 2011

Partiamo dalla recentenotizia dell’espulsionedal suo partito di Gior-

gio La Malfa, presa dai pro-vibiri del Partito repubblica-no, una decisione frutto delvoto contro Berlusconi. Comevaluta tale iniziativa?

“Quella dell’espulsionedell’onorevole Giorgio LaMalfa è una pagina molto tri-ste, che mi addolora. Rimaneferma la mia stima nei confron-ti dell’onorevole. Personalmen-te mi sono avvicinato al Parti-to repubblicano quando il gran-de Giovanni Spadolini era se-gretario, ed anche allora iproblemi erano tanti. Oggil’onorevole Francesco Nucaradeve tenere la barra dritta comehanno fatto i loro predecessori(vedi la cacciata di RandolfoPacciardi), e ha l’onere di farrispettare un’etica comporta-mentale che risale a 150 annifa. Mi auguro che un giornoanche l’onorevole La Malfaritrovi le condizioni per rien-trare nel Pri, come fece poi ilgrande Pacciardi”.

Una spiegazione d’obbli-go per fare chiarezza: comemai il Pri che una volta era

un partito di centrosinistra,ora si è diviso, con la partel’Mre-Movimento repubblica-no europeo, schierato a cen-

trosinistra e il Pri che ora ècollocato a centrodestra?

“Per onor di cronaca, devoprecisare che dopo 10 annidalla diaspora, nata al Congres-so di Bari, le diverse anime,l’Mre e i Repubblicani di Os-sorio, hanno ritrovato un’uni-ca strategia e si sono ricon-giunti al Pri, annullando quel-la divisione. Per quanto riguar-da le scelte di schieramento bi-sogna stare attenti a dare delle

etichette come quella di pen-sare che il Pri è di centrosini-stra. Il Pri è un partito di sini-stra, dal punto di vista etico e

non di schieramento, Ugo LaMalfa amava definirsi un par-tito ‘avanti’, il ché è ben diver-so dal collocarlo staticamentein uno schieramento. Nella pri-ma Repubblica siamo stati al-leati per 40 anni con la Demo-crazia cristiana, per contrastaresoprattutto il comunismo egarantire una politica esteraeuropea e atlantista, ma nonabbiamo rinunciato alla nostraautonomia e ci siamo opposti

ogni qual volta non eravamod’accordo con la Dc. Un esem-pio per tutti: votammo a favo-re dell’aborto e del divorzio econtro il referendum del nucle-are, mentre il nostro alleatoindicava l’esatto contrario”.

Un giudizio sull’attivitàdel Governo Berlusconi.

“I provvedimenti economi-ci, la lotta all’evasione fiscale,la lotta alla mafia e anche lariforma scolastica stanno for-nendo i primi risultati positivi.Il Governo è, invece, insuffi-ciente nelle liberalizzazioni,non ha saputo contrastare gliultimi referendum che neganola liberalizzazione dei servizi enon ha fatto nulla per ridurre lespese dello Stato, come adesempio, la chiusura delle Pro-vince, nostro cavallo di batta-glia da quando sono nate leRegioni”.

Un commento sull’ultimamanovra finanziaria attivatadal Governo Berlusconi.

“Il Governo ha il grandemerito di aver tenuto i conti inregola, benché era difficile datol’enorme debito pubblico esiamo tra i primi d’Europa nelcontenimento del deficit. Pri-mi della Francia e dell’Inghil-terra. Ottimo anche l’obiettivostrutturale del pareggio di bi-lancio entro il 2013. Manca,ed è urgente attivarla imme-

diatamente, una politica perl’occupazione e la crescita delPil”.

Che tipo di problemi cre-erà tale manovra alle Mar-che?

“I problemi vengono so-prattutto per la crisi economi-ca internazionale, ma le Mar-che sono una regione con im-prenditori di grande pregio egrande creatività, ed anche inquesta fase difficile riusciremoa dare il meglio di noi stessi. Iproblemi gravi e drammaticici sono in quelle aree che giàprima della crisi gli imprendi-tori avevano delocalizzato,come, ad esempio, nel Fabria-nese. In questi casi si dovràintervenire di concerto con laRegione e lo Stato. I tagli del-la manovra fiscale verranno as-sorbiti facilmente se l’econo-mia girerà”.

Come si sta muovendo ilPri nelle Marche?

“La nostra azione è rivoltaai cittadini ed agli imprendi-tori; non abbiamo alcun pre-giudizio con chi allearci. Quel-lo che conta sono i program-mi e le azioni”.

E’ pro o contro il Gover-no Spacca?

“Il nostro giudizio è nega-tivo, per il semplice fatto chenon affronta i problemi veri.Faccio sinteticamente alcuni

esempi. Sul turismo spendemilioni di euro per DustinHoffmann e manda indietro 8milioni di euro alla Comunitàeuropea per non averli spesi.Il Piano energetico non fun-ziona e nel frattempo paghia-mo l’energia elettrica più cara.Il nuovo Piano sanitario anco-ra non è chiaro, neppure pergli operatori, e ha creato ungrande allarme ingiustificato.Le città della costa sono in-quinate, mentre l’entroterra èabbandonato. Non a caso set-te Comuni del Montefeltrosono andati in Emilia Roma-gna ed altri hanno votato perseguirli”.

Energia: che cosa propo-ne per migliorare la sicurez-za, la produttività e la neces-sità di risparmio?

“La sicurezza è un fattoculturale e quindi bisognereb-be già nelle scuole provvede-re alla formazione. Anche ilrisparmio è un’impostazionementale; il cittadino, l’impren-ditore e la pubblica ammini-strazione possono praticamen-te risparmiare in tanti settori.Certo, pensare che il 40 percento dell’acqua potabile vie-ne persa lungo le tubazioni faun certo senso e questo incideanche sulla produttività”.

(Intervista del4 ottobre 2011)

L’espulsione diGiorgio La Malfa:

“E’ una paginamolto triste, che

mi addolora.Rimane ferma la

mia stima neiconfronti

dell’onorevole, cui auguro di ritrovareun giorno le condizioniper rientrare nel Pri”

INTERVISTA CON GIACOMO BUGARO, PDL, VICEPRESIDENTE ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Crisi: “I marchigiani stanno reagendo al meglio. I problemi reali s’incontrano sul versante del credito”Costi politica: “La riduzione dei consiglieri regionali e degli assessori è da attivare al più presto”

“L’Iva? No all’aumento”

“Se davverovogliamo il nostro

territoriocompetitivo in unPaese competitivo,

non si puòprescindere

dall’investire conrapidità in

infrastrutture di ogni genere, strade,ferrovie veloci e così via”

Il futuro delle Liste civiche sta prendendo forma attra-verso una iniziativa a livello nazionale, Marche comprese,che unisce tutte le Liste civiche con l’obiettivo, al centrodel programma di una nuova federazione politica, che “fariferimento al Partito popolare europeo ed alla futura Ca-mera delle Regione”. E’ quanto ha dichiarato Alfio Bas-sotti, il responsabile regionale del nuovo movimento po-litico federalista denominato “Libertà e Autonomia-noiCentro”, fondato di recente a Roma e che nelle Marche hapreso il via all’inizio di questo mese di ottobre. “Conquesto nuovo progetto –ha precisato Bassotti- vogliamodare voce ai cittadini, ai gruppi comunali, alle associazio-ni, alle liste civiche, potendo garantire loro che la basesarà protagonista di se stessa, senza, cioè, avere né tessere,né pletorici organismi dirigenziali di partito, ma semplice-mente un gruppo di persone che vuole riappropriarsi dellapolitica intesa come passione civile e come arte nobile deldecidere”.

R.I.R.

Liste civiche: nata lafederazione “Libertà eAutonomia-noi Centro”

La manovra finanziariavarata dal GovernoBerlusconi taglierà

ancora risorse alla Regioneagli Enti locali per circa duemilioni di euro. Questi tagliche cosa provocheranno e suquali servizi andranno a rica-dere?

“Ad ogni manovra del Go-verno assisto alle feroci criticheda parte degli Enti locali sui cosìdetti tagli. Ricordo lo scorsoanno le ire di Spacca che vati-cinò la chiusura di servizi es-senziali quali trasporto pubbli-co e servizi sociali. Al lato pra-tico nulla di tutto ciò è accadu-to. Anche questa volta succe-derà la medesima cosa. La ve-rità è che negli Enti locali esi-stevano e persistono ampiesacche di sprechi, penso, adesempio, al comparto sanitario,dove con una seria politica dirazionalizzazione si possono rin-venire somme attive che com-pensino ampiamente i minoritrasferimenti”.

Riduzione dei costi della po-litica: quali interventi vorrebbeche venissero attivati?

“Le Marche, con il concor-so di tutte le forze politiche edinterpretando il carattere pro-prio della nostra terra, sono coni costi più bassi. Ciò non toglieche si possa fare ancora unosforzo, e a tal proposito la ridu-zione del consiglieri regionali edegli assessori, compresi quelliesterni, è da attivare al più pre-sto. Noi, come Pdl, abbiamo giàavanzato un preciso disegno dilegge. Quanto alle furbeschesparate di qualcuno che vor-rebbe dimezzare le indennità ocose del genere, rispondo che

la democrazia ha un suo costoe se vogliamo puntare alla qua-lità e alla indipendenza evitan-do pericolose patologie, i poli-tici devono essere ben pagati eavere un adeguato status. Ri-cordo a tutti che ci sono dei

costi fisiologici per ottenere larappresentanza democratica: lecampagne elettorali. Di contro icittadini devono pretendereserietà ed impegno agli eletti,ed hanno, in tal senso, un mi-cidiale strumento qualora que-sti non si dimostrassero effi-cienti ed efficaci: mandarli a casaalle prime elezioni utili!”.

Come valuta l’aumento del-l’Iva, passata dal 20 al 21%?

“E’ poca cosa in termini dirincari, io l’aumento non l’avreiattivato. Ipotizzo che il Gover-no abbia voluto introdurre unacertezza nel gettito e l’Iva, inci-dendo nei prodotti di largoconsumo, E’ forse l’unica voce

che può garantire un effettivoincasso in un quadro di stabi-lizzazione della finanza pubbli-ca”.

E’ per la modifica dell’at-tuale legge elettorale? Se sì,in che modo?

“Sì, se fosse per me modi-ficherei la legge elettorale inver-tendo l’ordine dei fattori:da calati dall’alto a spinti dalbasso. Al di la delle battute,l’attuale legge ha dei meritiche elenco: proporzionalitànella rappresentanza ancheterritoriale; premio di gover-nabilità, che tanto bene haprodotto nei Comuni, nelleProvince e nelle Regioni infatto di stabilità; indicazionedella coalizione e del premierche introducono ulteriori ele-menti di chiarezza; legge cheha il grande difetto delle listebloccate. Ebbene, qui si può esi deve correggere in due

modi: introducendo o le pre-ferenze, magari in circoscrizio-ni ridotte, o mantenendo la li-sta bloccata in circoscrizioniprovinciali, così come avvie-ne in Spagna. Modifichiamo ilporcellum sullo stile della leg-ge delle regioni o della Spa-gna e avremo in larga parterisolto la giusta e feroce criti-ca dei cittadini che non pos-sono scegliersi i loro rappre-sentanti”.

Come stanno reagendo leMarche alla perdurante crisieconomica?

“Le Marche reagiscono ela crisi è molto meno cruentadi quanto la stampa non fac-cia sembrare. Faccio degliesempi: il default della A.Merloni è indipendente dallacrisi nazionale e internazio-nale ed è dovuto a dinami-che interne gestionali le cuiavvisaglie erano note sin dal2005. In questo caso il Go-verno, tramite la legge Mar-zano, ha garantito la coesio-ne sociale tramite la cassaintegrazione in deroga, este-sa anche ai fornitori in atte-sa che la stessa azienda ven-ga ricollocata e rilanciata;altro caso è quello della Fin-cantieri, dove la crisi globaleha bloccato a livello mondia-le il settore. Anche qui, però,la ripresa ha consentito diprendere nuove commesse eil cantiere ripartirà, e nono-stante le comprensibili pro-teste, nessuno rimarrà a casa,ovvero, ed ho i dati, coloroi quali saranno temporanea-mente collocati in cassa in-tegrazione lo faranno conuno stipendio prossimo a

quello percepito nella norma-le attività. In generale, i mar-chigiani stanno reagendo almeglio nei confronti dellacrisi. I problemi reali oggis’incontrano sul versante delcredito, delle banche che tan-te responsabilità portano nel-la formazione di questa crisie nella sua uscita”.

Energia: che cosa proponeper migliorare la sicurezza,la produttività e la necessità dirisparmio?

“Sull’energia ho una miaidea, ormai non più praticabiledopo il referendum. Ciò detto,mi confronto con quello che èpossibile fare nel massimo ri-spetto dell’ambiente e dellasalute dei cittadini. Attiverei latermovalorizzazione, anche per

completare il circuito integratodei rifiuti, e tutto quello che latecnologia consente per ridur-re il gap energetico. Il fotovol-taico sui tetti dei capannoni vabene, così come sviluppereianche in termini educativi tut-te le forme di incentivazione alrisparmio. Insomma, penso chese davvero vogliamo una re-gione competitiva in un Paesecompetitivo, non si può pre-scindere dall’investire con ra-pidità in infrastrutture di ognigenere, strade, ferrovie velocie così via, e l’energia e le suecentrali di produzione sonoimprescindibili per avere unfuturo”.

Roberto I. Rossi(Intervista

dell’11 ottobre 2011)

9PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

Energia alla ribalta del futuro

Il Governatore Gian Mario Spacca: “Già avviato un percorso virtuoso”

“La green economy come grandeopportunità per le imprese che

potrebbero faticare a ricollocarsinegli stessi settori in cui erano

impegnate prima della crisi”

“Nella regione più ma-nifatturiera d’Italia, quali leMarche sono, spingeresull’innovazione e sul mi-glioramento tecnologico,sull’efficienza energetica esulle fonti rinnovabili èfunzionale alla stessa tenu-ta del settore. La greeneconomy, in quest’ottica,può tra l’altro rappresen-tare una grande opportu-nità per tutte quelle impre-se che diversamente po-trebbero faticare a ricollo-carsi negli stessi settori incui erano impegnate primadella crisi economica. Unrecupero di lungo termine

dalla crisi può avere suc-cesso solo se avviene con-temporaneamente a una si-stematica riduzione dellanostra dipendenza da risor-se che sono limitate. Cam-biare rotta è possibile enelle Marche questo per-corso virtuoso è stato giàavviato. Questo anche gra-zie alle azioni messe in attodalla Regione per incenti-vare le rinnovabili, l’inno-vazione tecnologica, l’effi-cienza ed il risparmio ener-getico. Il segno più tangi-bile di questa decisa azio-ne è nei numeri e nel mi-glioramento della situazio-

ne, in termini di produzio-ne di energia, rispetto aqualche anno fa. Dalla piùrecente analisi del bilancio

energetico regionale emer-gono dati molto confortan-ti, grazie anche all’exploitdel fotovoltaico che haraggiunto i 700 Mw di po-tenza installati, 12 voltetanto l’obiettivo che ci era-

vamo posti al 2015. La sfi-da è alta. Il 27 settembre2011 è stato ribattezzatol’Earth Overshoot Day: ilbilancio delle risorse natu-rali del pianeta Terra èentrato in rosso. Si sono

consumate tutte le risorserinnovabili che la Terra haa disposizione e da adessoin avanti saremo costrettiad ‘indebitarci’, a sfruttarecioè risorse che non appar-tengono a noi, ma alle fu-ture generazioni. Due fat-tori pesano in negativo(aumento della popolazio-ne e aumento dei consumipro capite) e uno soltantogioca un ruolo positivo: ilmiglioramento della tecno-logia che permette di faredi più con meno. Ad oggiquesta voce non è stata ingrado di bilanciare la pres-sione congiunta della cre-scita demografica e deiconsumi. E’ qui l’essenzadella green economy, natacon l’ambizione di dar vitaad una nuova ‘rivoluzioneindustriale’ capace di inno-vare le produzioni in chia-ve etica, sostenibile e ri-spettosa delle risorse na-turali”.

Ricerca, tecnologia e infrastrutture per guadagnare le nuovefrontiere. La cultura energetica è una risorsa a costo zero,

ma c’è bisogno di binari precisi lungo le linee direttricidel risparmio e dell’efficienza. Le rinnovabili il petrolio verde

di domani: gli scenari possibili, la tabella di marcia da seguireal fine di schiudere promettenti prospettive. Sul tema abbiamo

chiamato a rispondere gli addetti ai lavori, per fareun punto della situazione delle Marche

Sandro Donati, assessore regionale Energia

“Rinnovabili: piùforza agli obiettivi”

“Il quadro di riferimentoper le politiche energetichefuture prospetta alle Marcheun periodo di intensa verifi-ca su quanto avviato ormaida anni. Promozione dellefonti di energia rinnovabili,bonifica dell’amianto, valo-rizzazione degli immobili enuova economia verde: sonoquesti gli obiettivi che sipone la Regione Marche peril prossimo futuro. La ridu-zione delle emissioni climal-teranti ha rappresentato unodegli obiettivi prioritari del-le politiche energetico-am-bientali delineando il per-corso per ridurre il degradoambientale, mantenendo cre-scita economica, affermandoquindi anche attraverso lagreen economy un nuovoapproccio allo sviluppo so-stenibile. La politica am-bientale ha come obiettivoprioritario l’integrazionedelle politiche di settore,perché è necessario che ilsettore produttivo operi inmodo più efficiente sotto ilprofilo ecologico e le sceltedi sviluppo territoriale e ur-banistico diventino più sen-sibili alle criticità ambien-tali. Nella consapevolezzache il cambiamento climati-co in atto ha conseguenzesignificative sull’economia,sull’integrità dell’ambiente esulla salute dell’uomo, gliobiettivi programmatici del-la Regione Marche indivi-duano da anni gli obiettivispecifici, le azioni e i prin-cipali strumenti per garanti-re uno sviluppo equilibrato,quindi una migliore qualitàdi vita in termini di salute,benessere e sicurezza. Il ta-

volo Stato-Regioni, in attocon il Ministero dello Svi-luppo economico per la de-finizione del Burden Sha-ring, cioè l’assegnazionedelle quote di energia checiascuna Regione dovrà rag-giungere per gli obiettivi le-gati alle politiche europeeal 2020, chiederà a ciascunaRegione l’attuazione di unapercentuale di produzioneda energia rinnovabile sultotale della quota relativa aiconsumi. I risultati fino quiprodotti, in relazione agliobiettivi del Piano energeti-co regionale, chiedono quin-di uno sforzo legato anche afonti rinnovabili che nelleMarche ad oggi stentano araggiungere produzioni si-gnificative. Infatti, a frontedi una produzione da foto-voltaico che sfiora ormai il22 per cento(tra le miglio-ri in Italia), lap roduz ioneda energiaeolica, bio-masse, coge-n e r a z i o n edeve ancoraassumere il

“Cambiare rotta: la sfida è alta”

Speciale a cura di:Silvana Coricelli

e Roberto I. Rossi

ruolo delineato dal Pianoenergetico ambientale regio-nale. Nondimeno, si aggiun-ge la necessità di potenziarela rete di distribuzione: aquesto dovrà rispondere larealizzazione dell’elettro-dotto Fano-Teramo. Quandosi solleva il problema di af-frontare possibili sviluppidella rete di distribuzioneenergetica, come nel casodelle Smart-Grid, non è pos-sibile non sottolineare chela nostra rete di distribuzio-ne non sostiene più o so-stiene con difficoltà, a se-conda delle aree, ogni ipo-tesi di sviluppo di rinnova-bili, come ci viene segnala-to quotidianamente. Questosignifica che l’elettrodotto èinfrastruttura indispensabilea garantire lo sviluppo ener-getico delle rinnovabili suquesta Regione. Il raggiun-gimento dell’obiettivo delProtocollo di Kyoto e dellesuccessive integrazioni ri-chiede una politica energe-tica forte, basata sul rispar-mio energetico, l’efficienzaenergetica, le fonti rinnova-bili, andando ad incidere sututte le politiche di settore:l’industria, l’agricoltura,l’edilizia, i trasporti, il turi-smo, per rendere più forti gliobiettivi perseguiti da annidalla nostra Regione”.

SPECIALEENERGIA MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 201110PAGINA

LE GIORNATE DELL’ENERGIA– L’evento organizzato da Confindustria Ancona, svoltosi nella sededell’associazione, ha raccolto circa 700 partecipanti, ospitando 20 relatori esperti nel corso di 4 incontri

“La scommessa: una terza rivoluzione”

In alto, il presidente di Confindustria Ancona, Giuseppe Casali, nel corso dell’evento; sopra,una delle tavole rotonde con importanti protagonisti

Cogliere l’opportunitàdi una terza rivoluzio-ne industriale fondata

sull’energia è la sfida di oggi.Con questo messaggio sisono concluse le Giornatedell’energia, l’iniziativa diConfindustria Ancona cheha visto i principali esponen-ti del comparto energeticoconfrontarsi sui nodi econo-mici del settore. Le Giornatedell’energia hanno ospitatoun dibattito di alto profiloche ha visto per due giornate20 relatori esperti e circa 700partecipanti. La manifesta-zione si è svolta grazie alsostegno della Camera dicommercio di Ancona, conil contributo di Carifac(main sponsor) e Aros, in col-laborazione con realtà di ri-lievo tra cui Energy Resour-ces, Eusebi Impianti, TeraEnergy, General Membra-ne, Consenergy–Consorzioper l’energia, Cipa-Consor-zio stabile costruttori im-pianti della provincia di An-cona e Rostef.

Filippo Schittone, diret-tore di Confindustria Anco-na, ha tratto le conclusionimettendo in evidenza che èaffidato all’energia il terzopassaggio culminante dellastoria, dopo la prima rivolu-zione industriale fondata sulvapore e la seconda incen-trata sull’informatica. “Que-sta due giorni ha confermatoche il tema è assolutamentecentrale –ha detto Schitto-ne–; e lo è tanto più per leMarche, regione che presen-ta un deficit energetico al50%, dove gli obiettivi delPear come produzione da rin-novabili sono raggiunti soloal 46% e dove spicca la cre-scita nel fotovoltaico. Dun-que è doveroso –ha conclu-so Schittone– che l’Associa-zione degli industriali diven-ti luogo di confronto e ri-flessione sul tema, con un’at-tenzione particolare all’effi-cienza energetica, su cui siconcentrano le maggioriaspettative, sia sul fronte deirisparmi che delle opportu-nità di business”.

Le energie rinnovabilisono state al centro del di-battito della seconda giorna-ta dell’evento, condotta dalmoderatore Antonio Cian-ciullo de La Repubblica. Inparticolare, si è parlato di duerisorse meno discusse, le bio-masse (scarti prodotti dalleattività agroforestali da cuisi ottiene energia) e il geo-termico, che sfrutta il caloredella terra. L’energia da bio-masse è oggi ancora pocosfruttata nelle Marche e inItalia (350 mw installati alivello nazionale); presentainvece grandi potenzialitàsoprattutto sul fronte occu-pazionale, con stime cheparlano di un raddoppio del-la potenza installata in 10anni; ci sono però notevolidifficoltà di natura economi-ca, normativa, logistica (ser-virebbero piattaforme di rac-colta per materiali di scarto)e di accettazione sociale.Sull’energia geotermica l’Ita-lia vanta grande tradizione eun quinto posto nel mondocome energia prodotta, ma leprospettive di crescita sonoaffidate più che altro allaproduzione localizzata a bas-sa entalpia.

Inciso anche sul rigassi-ficatore Api di Falconara,recentemente autorizzato, daparte di Giancarlo Cogliati,amministratore delegato diApi Nova Energia Spa, in

risposta al fuori programmache ha visto in apertura l’in-tervento dei Comitati “Norigassificatore”. Cogliati haribadito l’importanza strate-gica dei rigassificatori perl’approvvigionamento di gasa prezzi più competitivi (gra-zie all’indipendenza da in-frastrutture fisse) e la sicu-rezza degli impianti. Sono,inoltre, intervenuti AgostinoAlbertazzi, direttore aggiun-to del Polo energia di Co-fely Italia Spa Gdf Suez;Guido Castelluccio, diretto-re generale Biomasse ItaliaSpa, e Giancarlo Passalevadell’Unione Geotermica ita-liana.

La seconda tavola roton-da è stata dedicata alle nuo-ve tecnologie. Sono stati il-lustrati importanti esempi diinnovazione, tra cui il pro-getto ‘Impetus’, che punta adottenere energia dalle ondedel mare, e il progetto cheprevede l’analisi di fattibili-tà di un Parco eolico inAdriatico. Hanno partecipa-to Gianluigi Angelantoni,presidente di AngelantoniIndustrie Spa; VincenzoFranzitta, responsabile pro-getto Impetus dell’Universi-tà di Palermo; Alberto Ri-bolla, presidente EnergyCluster; Renato Ricci, re-sponsabile progetto PoweredEolico Offshore dell’Adria-tico dell’Università Politec-nica delle Marche, e Dome-nico Sartore, presidenteCpower Srl. Tra i presenti, iconsiglieri regionali France-sco Massi e Dino Latini, eGiacomo Roscioni, presi-dente di Prometeo.

Oltre 350 partecipanti traimprese, operatori e ammini-stratori pubblici hanno affol-lato la sede di ConfindustriaAncona per la prima delledue Giornate dell’energia,l’evento che accende i riflet-tori sul capoluogo doricodelineando lo stato dell’artedel settore.

In apertura il presidentedi Confindustria Ancona,Giuseppe Casali, ha ribaditol’importanza di focalizzare iltema in uno scenario econo-mico profondamente mutato,tenendo presente gli alti co-sti per le imprese, un conte-sto regionale molto vitale(Marche seconde in Italia perpotenza di energia fotovol-taica installata in rapportoalla superficie) e un Pianoenergetico ambientale regio-nale ormai datato. LucianoBandoni, presidente dellaSezione Energia di Confin-dustria Ancona, ha messol’accento sulla necessità diuna maggiore sensibilizza-zione sul risparmio energeti-co, mentre Marco Pacetti,Rettore dell’Università Poli-tecnica delle Marche, ha sot-tolineato l’impegno dell’Ate-

neo nel diffondere una cultu-ra scientifica. In evidenza an-che la centralità di un quadro

normativo più chiaro (FabioBerini, responsabile Direzio-ne Mercato di Carifac, mainsponsor dell’evento) e l’ec-cessiva burocrazia (RaffaeleSolustri, presidente dell’Or-

dine degli Ingegneri dellaprovincia di Ancona).

Il dibattito, moderato da

Maurizio Melis di Radio 24,ha affrontato in prima battutagli scenari energetici, con alcentro il grande problema del-la dipendenza energetica (cheraggiunge in Italia l’81%), le

difficoltà infrastrutturali, l’ec-cessiva burocrazia e l’insuffi-cienza della ricerca. Molte leproposte per uno sviluppo piùfavorevole: in particolare lanecessità di impiegare le rin-novabili per produrre ancheenergia termica e di puntaresull’efficienza tramite l’aumen-to della produzione interna(idrocarburi e rinnovabili), ilmiglioramento del mix energe-tico (meno petrolio e più gas,oltre che rinnovabili) e cam-pagne di sensibilizzazione peril risparmio. Parte del dibatti-to è stato dedicato anche alleMarche, che presentano undeficit energetico del 50% euna carenza infrastrutturale:Stefano Conti, direttore Affa-ri istituzionali di Terna Spa,ha messo in evidenza le dif-ficoltà che il progetto del-

l’elettrodotto Fano-Teramosta incontrando sul territorio.Hanno partecipato inoltreEdgardo Curcio, presidentedell’Associazione italianaeconomisti dell’energia; Co-

stantino Lato, direttore Stu-di Statistiche e Servizi Spe-cialistici del Gse–Gestoreservizi energetici; RobertoOlivieri, presidente di TeraEnergy Srl, e Rosita Carne-valini, direttore DirezioneStrategie, Studi e Documen-tazione dell’Autorità perl’Energia Elettrica e il Gas.

Aspetto fondamentaleemerso dalla seconda tavolarotonda, il grande potenzialeoccupazionale del settore ef-ficienza energetica: le stimeparlano di 800mila posti dilavoro in 10 anni. Sono in-tervenuti Massimo Becca-rello, direttore Energia diConfindustria; Flavio Beret-ta, responsabile Efficienzaenergetica dell’azienda Abb;Cesare Boffa, presidente del-la Federazione italiana perl’uso razionale dell’energia;Massimo Gallanti, direttoreDipartimento sviluppo del Si-stema elettrico Rse, societàdi ricerca del Gse, e Rino Ro-mani, responsabile Efficien-za energetica dell’Enea,l’Agenzia nazionale per lenuove tecnologie, l’energia elo sviluppo economico soste-nibile.

Tra i presenti Diego Fran-zoni, assessore all’Energiadel Comune di Ancona; Fe-derico Vitali, ex presidentedi Confindustria Marche;Marcello Mariani, assessoreall’Ambiente della Provinciadi Ancona, e il consigliere re-gionale Fabio Badiali.

La sede di Confindustriaha anche ospitato un’esposi-zione di prodotti particolar-mente innovativi.

Is. T.

Paolo Andreani, presidente Confindustria Marche

“Un progetto dedicato alla ricerca”

“Il Pear è stato troppo ottimistanel puntare tutto su alcuni assi

portanti, escludendo,aprioristicamente, ad esempio,

gli impianti di produzionetradizionale di media-grande taglia”

“La tematica energeticaè strategica per la crescita ela competitività, non solodelle imprese, ma dell’inte-ro Paese e della nostra re-gione. E’ necessario chequesto tema venga affron-tato con un approccio inte-grato e strutturale, sia a li-vello nazionale che regio-nale, tenendo conto dellasicurezza, della economici-tà degli approvvigionamen-ti e della sostenibilità am-bientale. Fondamento im-prescindibile è una dotazio-ne di infrastrutture di retepiù capillare e moderna. E’questo il modo più efficaceper contenere i costi, au-mentare la sicurezza del si-stema e favorire lo svilup-po delle energie rinnovabi-li. La Regione Marche do-vrebbe accelerare l’approva-zione dell’elettrodotto traFano e Teramo. Il progettodi Terna è da anni in fasedi discussione con gli Entilocali. Tre sono i driver,strettamente correlati, peruno scenario energeticoottimale: innovazione, effi-cienza e rinnovabili, chevanno calati nella nostrarealtà regionale e che de-vono fare i conti con il Pia-no energetico ambientaleregionale-Pear, che è lo stru-mento di programmazionedi cui la Regione Marchesi è dotata nel 2005. ComeConfindustria Marche, incollaborazione con l’Uni-versità Politecnica delleMarche e le Banche, abbia-

mo un progetto dedicato altema dell’innovazione e del-la ricerca, ed abbiamo, pro-prio perché certi del suo ri-lievo, organizzato un incon-tro dedicato esclusivamenteall’innovazione energetica,con l’obiettivo di creare op-portunità di innovazione etrasferimento tecnologico,offrendo alle imprese asso-ciate un’opportunità di co-noscenza delle frontiere diricerca. Le fonti rinnovabilie l’efficienza energetica rap-presentano altri due strumen-ti principali, tra loro com-plementari, anche per rag-giungere gli obiettivi di so-stenibilità ambientale al2020. Va sottolineato che frai cinque punti richiamatinelle proposte di Confindu-stria al Governo, condivisianche con le altre organizza-zioni di categoria, uno spe-cifico è dedicato alle infra-strutture e all’energia coninput precisi: una prorogadell’attuale livello di incen-

tivazione fiscale fino al2020, una normativa chepromuova investimenti tec-nologici più efficienti in tut-ti i settori, nonché un’ade-guata campagna informativasul consumo energetico re-sponsabile. Sicuramente leaziende devono implementa-re le misure possibili peraumentare l’efficienza ener-getica, ma, dall’altra parte ènecessario premiare le impre-se impegnate su tale fronte.La green economy, di cui lefonti rinnovabili sono partefondamentale, può diventareuna straordinaria possibilitàdi sviluppo, se correttamentegestita. Nella nostra regione

abbiamo avuto un exploitdel fotovoltaico accanto adaltre fonti, invece, stabili(penso all’idroelettrico), al-cune addirittura bloccate pervari motivi (penso all’eoli-co), ma altre non contempla-te nel Pear stesso, ad esem-pio il geotermico. Come af-fermavo all’inizio, la questio-ne deve essere affrontata in

modo integrato, con atten-zione a tutti i possibili sce-nari, a tutte le componentied agli strumenti necessari.Piano regionale, secondonoi, è stato troppo ottimi-sta nel puntare tuttosu al-cuni assi portanti, escluden-do, aprioristicamente, adesempio gli impianti di pro-duzione tradizionale di me-dia-grande taglia. Questelinee programmatiche nonhanno prodotto i risultatisperati, anche perché nonadeguatamente accompa-gnate da incentivi pubblicie iter procedurali compati-bili con le esigenze delleimprese. La nostra regione è

ancora deficitaria per il 47%.Unica novità sul fronte ener-getico regionale è stata l’as-senso della Regione Marcheal progetto di un rigassifica-tore nella provincia di An-cona. Sono anni che Confin-dustria Marche chiede diavviare una verifica seria erigorosa sul Piano ormai nonpiù procastinabile”.

SPECIALEENERGIA 11PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

Enzo Giancarli, presidente IV Commissione permanente Regione Marche

“Attivati finanziamenti perincrementare il risparmio”

“Il Piano europeo perl’energia e il clima, impegnal’Italia al raggiungimento diobiettivi precisi che sono lariduzione delle emissioni digas effetto serra del 13 percento al 2020 rispetto ai li-velli di emissioni del 2005;raggiungere la quota di ener-gia da fonti rinnovabili sulconsumo finale lordo di ener-gia del 17 per cento al 2020;raggiungere la quota di ener-gia da fonti rinnovabili sulconsumo finale di energia nelsettore trasporti del 10 percento al 2020. Questi obiet-tivi verranno trasferiti alleRegioni, attraverso un mec-canismo statistico (burdensharing). In particolare, leRegioni saranno impegnatea: adeguare la propria pro-grammazione in materia di

fonti rinnovabili e di efficien-za energetica rendendola co-erente al perseguimento de-gli obiettivi assegnati; svi-luppare modelli di interven-to per l’efficienza energeticae le fonti rinnovabili su sca-la territoriale; promuovere, aifini dell’accesso agli strumen-

ti di sostegno nazionale,misure ed interventi di ridu-zione del traffico urbano edei consumi di energia elet-trica nell’illuminazione pub-blica e nel settore idrico; so-stenere la realizzazione di retidi teleriscaldamento per lavalorizzazione del calore ela riduzione delle sorgentiemissive. Il ruolo delle Re-gioni diviene pilastro fonda-mentale per conciliare le po-litiche di tutela dell’ambien-te e del paesaggio con quel-le di sviluppo delle fonti rin-novabili e dell’efficienza epiù in generale di sviluppoeconomico. Ed è in questoquadro che si individua lastrategia di contrasto allacrisi economica. La crisi ciha insegnato come l’ambien-te possa beneficiare di un

cambiamento delle modalitàdi utilizzo del ‘nostro’ capi-tale naturale. Numerose im-prese del territorio marchi-giano hanno saputo coglierele opportunità della crisi rior-ganizzandosi. Un’opportuni-tà da cogliere è quella del-l’eco-efficienza. Questo ne-cessita di nuovi modelli diproduzione e di consumo checontinuino a creare valoreutilizzando una quantità in-feriore di risorse naturali. Neiprossimi anni è prevedibileun netto aumento sia dell’ef-ficienza energetica che dellaproduzione da fonti rinnova-bili. Le imprese e gli entipubblici hanno, infatti, for-nito una grande risposta, intermini di investimenti atti-vabili, ai bandi regionali‘energia e ambiente’. In par-

ticolare, in attuazione al Pearsono stati attivati diversi in-terventi di finanziamento alleimprese e agli enti pubblicifinalizzati ad incrementare ilrisparmio energetico, favori-re la diffusione delle fontirinnovabili e migliorare l’ef-ficienza energetica, sostenen-do la diffusione della produ-zione di energia e di calorein cogenerazione e trigene-razione, la riqualificazionedegli edifici pubblici e dellapubblica illuminazione, l’in-stallazione e l’utilizzo di im-pianti fotovoltaici, geotermi-ci, eolici, idroelettrici, a bio-massa e a biogas. A favore ditali interventi sono stati stan-ziati e concessi contributi perun ammontare complessivodi 54.060.692,42 euro a cuic o r r i s p o n d o n o116.328.872,63 di euro d’in-vestimenti attivati-attivabili(il 52 per cento da enti pub-blici e il 48 per cento daimprese). I risultati raggiuntia quasi 6 anni dall’approva-zione del Pear e i nuoviobiettivi in fase di formula-zione ci richiedono di raffor-zare la politica energetica su

alcuni punti chiave: ridurre iconsumi (elettrici e di calo-re) incrementando l’efficien-za energetica del settore re-sidenziale, civile, terziario eindustriale; aumentare l’uti-lizzo delle fonti rinnovabiliper la produzione di elettri-cità e di calore, con partico-lare riferimento al fotovoltai-co (integrato), all’eolico (onshore), alla geotermia e allebiomasse; valutare e suppor-tare il potenziale di svilup-po dell’eolico off shore; po-tenziare ed efficientare la reteelettrica; individuare appo-siti strumenti normativi, fi-scali e finanziari per spinge-re nella direzione dell’eco-efficienza. La validità diquesti strumenti è ampiamen-te dimostrata sia a livello na-zionale che regionale (adesempio: Conto energia–Ecotassa sul conferimento indiscarica, eccetera), ed è sta-ta presa in seria considera-zione anche a livello euro-peo. E’ recente la propostadella Commissione europeadi introdurre una Carbon taxper la tassazione dei prodot-ti energetici”.

sulle società del settore ener-getico, così come l’incertezzadell’applicazione del 55 percento plus, quale forma di in-centivazione per accesso a cre-diti agevolati su risparmi ener-getici certificati, compromettequello che dovrebbe essere pri-ma di tutto una filosofia e poiuna prassi normativa. Tantoper fare esempio, lo sconto fi-scale potrebbe essere abbina-to ad un finanziamento a tas-so zero per coprire parte della

Dino Latini, coordinatore regionale Alleanza per l’Italia

“Rinnovabili: portare avantiun programma di sviluppo”

“Le energie rinnovabilisono esplose in Italia nel giro dipochi anni, senza che inizial-mente fossero accompagnate dauna politica normativa adegua-ta in grado di regolarne la cre-scita nel panorama della tuteladell’ambiente. Un dato è certo,proprio perché sono rinnovabi-li le energie prodotte dal sole,dal vento e dalla trasformazio-ne dei rifiuti sono meno impat-tanti da ogni punto di vista ri-spetto allo scavo del carbonefossile o della raffinazione delpetrolio e così via. Eppure que-ste fonti alternative di energia(fra tutte il fotovoltaico) hannoincontrato e incontrano moltiostacoli derivanti dalla pubbli-ca opinione per l’impiego diterreni o l’installazione di pale

nei rilievi o per le vasche e con-tenitori delle biomasse, ritenen-doli del tutto negativi per quan-to riguarda l’impatto visivo, nonconsiderando però che l’inqui-namento ambientale è presso-ché nullo. Con il dopo referen-dum sul nucleare dobbiamocomunque appellarci, in Italia,sulla forza alle energie rinnova-bili, che sicuramente necessita-no di regolamentazioni norma-tive a sostegno e volontà poli-tica di crederci. Accanto alla pro-roga fino al 2012 dello sgraviodel 55 per cento sui lavori dirisparmio energetico per l’edili-zia, occorre mettere mano allasemplificazione procedurale perlo sblocco degli investimentinelle infrastrutture energetiche,ai decreti attuativi del decreto

legislativo 28/2011 (che bloc-cano 10 miliardi nell’eolico),alla sicurezza per gli incentivinel solare fino al 2020 (che de-terminano lo 0,6 in più del Pil),senza la progressione riduttivadei vari conti energia. Pensia-mo che al 30 settembre 2011 ilfotovoltaico ha superato gli 11mila Mw, cogliendo con mol-to anticipo l’obiettivo inizia-le degli 8 mila Mw previstiper il 2020. Ma l’impatto ne-gativo che la Robin tax avrà

spesa, ma certamente la suadefalcazione (o la sua riduzio-ne al 41 per cento come pro-posto dal ministero dello Svi-luppo) è un errore. Ritengo chel’Italia debba portare avanti ilsuo piano di sviluppo delleenergie rinnovabili in un qua-dro normativo certo, stabile etecnico, affinché possa vera-mente costituire un volànoeconomico ed occupazionaledel Paese in un settore decisa-mente in espansione”.

Roberto Zaffini, presidente gruppo Lega Nord Regione Marche

“Necessarie politiche dipianificazione e di controllo”

“Siamo ovviamente favo-revoli ad uno sviluppo del-le energie rinnovabili, masfruttando i tetti delle case,dei capannoni, dei parcheg-gi e i terreni improduttivisolo in zone che non hannovalenza paesaggistica e solocome integrazione del red-dito dell’agricoltura. Sono,quindi, necessarie politichedi pianificazione e di con-trollo. Purtroppo, la nostraRegione ha tardato a modi-

ficare i parametri di insedia-mento per impianti a terra, eil risultato è sotto gli occhidi tutti. Le nostre dolci col-line sono deturpate da al-meno 20 anni da questi spec-chi inquietanti, collocati inogni dove, anche in prossi-mità di coltivazioni di pre-gio e tipiche, a ridosso diborghi e agriturismi che consacrificio, anche economico,pubblico e privato, sono statiristrutturati per valorizzare il

nostro sempre più apprezza-to territorio. Si sono svoltiuna infinità di convegni eseminari sul tema teoricodelle rinnovabili, ma forsepiù concretamente bisogna-va capire cosa c’è dietro aquesto sviluppo incontrolla-to. L’energia verde è diven-tato un vero e proprio busi-ness, dannoso tanto perl’ambiente, quanto per i cit-tadini, costretti a pagare unconto più salato in bolletta,

perché i vantaggi che godo-no i certificati verdi (e inItalia hanno un valore dop-pio a quello medio europeo)sono pagati in parte da chiproduce energia convenzio-nale e in parte da tutti gliutenti. La verità è che vienefatta speculazione sugli in-centivi senza che questeenergie risolvano veramen-te il problema dell’approv-vigionamento; quando gliincentivi finiranno, trovere-mo le campagne invase dicimiteri industriali, congrandi costi di smaltimentoe con un territorio sfigurato.Anche dal punto di vistadella produzione in questomomento, sostenendo il so-lare, di fatto si sovvenzio-

nano la Cina, attualmenteprincipale esportatore mon-diale di pannelli solari, el’India, primo esportatoredegli eolici. Occorre, dun-que, finanziare la ricerca peruna produzione europea eitaliana di pannelli solari eimpianti eolici. Per conclu-dere, è sicuramente da in-centivare maggiormentel’adozione del solare a li-vello civile e domesticocome avviene nei Paesi delnord Europa. Per quantoriguarda le biomasse, an-che qui è auspicabilel’utilizzo solo di impiantidi piccole dimensioni, di-stribuiti nel territorio af-finché possano approvvi-gionarsi a breve raggio”.

Giancarlo Parasecoli, assessore Energia Comune di Pesaro

“Delineare strategie perl’abbattimento dei consumi”

“Il 26 gennaio 2009 èstato un giorno chiave perle politiche energetiche delComune di Pesaro: il Consi-glio comunale ha, infatti,approvato il Piano energeti-co ambientale comunale-Peac, elaborato dall’UfficioEnergia. Il Peac si ponel’obiettivo, in sei anni, diuna riduzione di consumipari a 23.350 tonnellateequivalenti di petrolio al-l’anno e una riduzione diCo2 di 70 mila tonnellateannue. Questo strumentorappresenta la nostra ‘lineaguida’ per delineare le stra-tegie d’intervento per l’ab-battimento dei consumi ener-getici e la produzione dienergia da fonti rinnovabi-li; strategie che non sono ri-maste sulla carta ma si sonoconcretizzate in risultati tan-gibili. L’assessorato al-l’Energia ha elaborato unoriginale percorso ammini-

strativo per rendere più effi-ciente il proprio patrimonioattraverso l’installazione dipannelli fotovoltaici, a ‘co-sti zero’ per il Comune: dauna parte gli investitori con-cessionari fruiscono delConto Energia e della ven-dita dell’energia degli im-pianti installati, dall’altra ilComune ottiene il pagamen-to attraverso un contributoeconomico per 25 anni, perl’uso della proprietà comu-nale; vantaggi in termini dirisparmio energetico con lagaranzia della manutenzio-ne degli impianti installatia carico della ditta stessa.Sono passati due anni emezzo dall’entrata in vigoredel Peac, e, a dimostrazioneche non si tratta di un piano‘sulla carta’, nel dicembre2010 a Pesaro è stato inau-gurato un fotovoltaico cir-costante l’Adriatic Arena,con ben 25 mila metri qua-

drati di pensiline fotovoltai-che, per una stima di produ-zione annua di 2.600.000kWh/h, pari al consumoenergetico di circa 800 fa-miglie. Attualmente il Co-mune di Pesaro è a capo delprogetto europeo Sear-R(Sustainable energy in theadriatic regions: knowledgeto invest) vede il coinvolgi-mento di 6 partner, alcunidei quali stranieri in Alba-nia, Slovenia, Croazia, Bo-snia-Herzegovina, e ha comeobiettivo lo sviluppo delleenergie rinnovabili, non soloin termini di diffusione conla creazione e l’implemen-tazione degli info point

l’opportunità di finanziareun’indagine a tutto camposulle performance energeti-che degli edifici comunali:un’analisi conoscitiva e pre-stazionale dei consumi de-gli edifici che non è fine ase stessa, ma rappresenta ilpunto di partenza per dareinizio a veri e propri inter-venti di rivisitazione ener-getica, finalizzati al rispar-mio e alla creazione di ener-gie rinnovabili con l’instal-lazione dei pannelli fotovol-taici. In particolare il pro-getto finanzia un interventopilota su edifici comunali.Per non vivere la nostra espe-rienza solo a livello locale,

ma per stare al passo con gliobiettivi di una Europa dicui facciamo parte integran-te, partecipiamo anche alprogetto City-Sec, che hacome obiettivo l’adesione alPatto dei sindaci. Patto alquale siamo onorati di ade-rire, ma che porta con séanche l’onere di contribuireal raggiungimento degliobiettivi che l’Unione euro-pea si è posta al 2020 (con-seguentemente al Protocol-lo di Kyoto), in termini diriduzione delle emissioni digas ad effetto serra, di mag-giore efficienza energetica edi maggiore utilizzo di fon-ti energetiche rinnovabili”.

(Sportelli Energia), ma conl’adozione di applicazioniconcrete. In particolare ilprogetto Sear-R per il Co-mune di Pesaro rappresenta

SPECIALEENERGIA MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 2011PAGINA12

ENRICO CAPPANERA

Economia a zeroemissioni

Si chiama“Giotto”, ha

linee eleganti efascino rétro, ma

è decisamenteinnovativa: una

biciclettaelettrica a

pedalata assistita

MORETTI – Buonaseracari amici; il momento cheviviamo è segnato dalla cri-si: un momento pieno di dif-ficoltà, di timori per il futu-ro; tutti sono preoccupatiper qualche cosa, molti perqualche cosa di cui ancoranon sanno, ma che temonoarrivi. Ecco, in un momentocome questo ho pensato diinvitare un amico che miaiuti a raccontare la favo-la di un gruppo di quattroragazzi –(rivolto all’ospite,in tono scherzoso) scusi peri ‘ragazzi’- che quattroanni fa hanno pensato benedi mettersi insieme e di svi-luppare un’idea. Un’idea

talmente bella, creativa,esplosiva e persuasiva cheil mio ospite di oggi puòraccontarci la favola diun’azienda che registra 150milioni di euro di fattura-to, che ha 300 collaborato-ri tra interni ed esterni eche è corteggiata da presti-giosi organismi europei,che vorrebbero entrarenell’azienda. A parlarci ditutto questo sarà, in questatrasmissione, Enrico Cap-panera, amministratoredelegato e co-fondatore diEnergy Resources. (Rivoltoall’ospite) Quando avestequella prima riunione chelei chiama dei ‘quattro ami-ci al bar’, poteva pensare chequella chiacchierata tradi voi potesse poi con-cretizzarsi in unarealtà capace disuscitare in-teresse intutta Eu-ropa?

CAP-

PANERA – Certa-mente no, perché la propo-sta su cui ci confrontavamoa quel tempo era molto lon-tana dal mondo che viviamoadesso. Le energie rinnova-bili erano a quel tempo dav-vero una chimera, quasiun’imposizione della Comu-nità europea con il Protocol-

lo di Kyoto, a cui noi ave-vamo aderito forse neanchecapendo bene cosa signifi-casse dal punto di vista de-gli investimenti per il nostroPaese. Io devo ringraziare,come spesso faccio, Emanue-le Mainardi, che ha accesola miccia a questa idea –pa-radossalmente è il più giova-ne di noi- e quindi a lui va ilmerito di averci aperto gliocchi.

MORETTI – Qual è sta-ta la prima operazione cheavete fatto?

CAPPANERA – Il primolavoro è stato a casa mia: unpiccolissimo impianto di 2,1kilowatt che abbiamo monta-to noi quattro soci personal-mente, in calzoncini, usandola scala, sopra il tetto. Già sitrattava di un impianto inte-grato, e questa cosa la dicelunga, perché a quel temponon si conosceva la diffe-renza tra integrazione archi-tettonica e impianti a terra.Noi abbiamo sempre seguitola strada dell’integrazionearchitettonica e questa con-tinua a pagare, consideratoanche che i nuovi decretihanno varato …

MORETTI – …ha par-lato di 2 kwh?

CAPPANERA – Duemi-la watt, una specie di fon.

MORETTI – L’impian-to per il Gruppo Tontarellicopre, se non sbaglio, unasuperficie complessiva cheequivale a 12 campi dacalcio…

CAPPANERA – …par-liamo di 7 megawatt.

MORETTI – I primipassi della vostra aziendacome sono stati? La genteaccoglieva le vostre propo-ste?, dovevate faticare aspiegarle?

CAPPANERA – Non es-sendo facile farci capireimmediatamente, so-

prattutto riguardo allanuova normativa che erauscita, chiedemmo alle per-sone che conoscevamo, e ri-spetto alle quali c’era giàfiducia, nello studio tecnicodi progettazione che aveva-mo, di darci un mandatogratuito di sviluppo di unaproposta che doveva essere

risolutiva per loro e in quel-la fase a costo zero. Le do-mande che abbiamo presen-tato con il primo Conto ener-

gia, che era addirittura asportello, le portammo aRoma la notte prima delgiorno della presentazione:Mainardi andò a vedere nelsito dove si dovevano con-segnare fisicamente le do-mande, per capire bene qua-le fosse il portone e nullalasciare al caso per arrivarenei tempi giusti. Il giornodopo, alle 6 di mattina, sipresentò con le domande egià c’era una bella fila:quindi l’intuito di Mainardidi essere lì al momento giu-sto ha fatto sì che le doman-de passassero. Questi sono iprimi impianti che abbiamo

fatto, autorizzandoli;ricordo ancorache un clien-te, dopo qual-che anno cheavevamo rea-lizzato l’im-pianto, ci ri-conobbe di

avergli

dato una sortadi pensione integrativa perquanto era remunerativo aquel tempo l’incentivo ri-spetto al costo. Parlo dei si-gnori della Ca’ Virginia, inun paese vicino a Tavullia:hanno una country house, unalbergo ristorante e un cen-tro benessere, tutto a zeroemissioni; si tratta di un im-pianto realizzato nel 2007,

quindi comincia ad essereormai quasi la storia.

MORETTI – Chi è cheprincipalmente ha lavora-

to per arrivare ai 24 brevet-ti che avete depositato? Inche campo sono?

CAPPANERA – Diciamoche i brevetti nascono dalbisogno: quando si analizzaun bisogno, si scopre anchela risposta.

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori) Com’è tuttofacile secondo Cappanera,eh!

CAPPANERA – Il miomito è Steve Jobs: ad uncerto punto si chiese per-ché il telefonino dovesseavere tutti quei pulsanti, epensò ad un telefonino sen-za pulsanti. Facile, in real-tà; ma saperlo realizzare evendere in tutto il mondo ècosa di pochi. I nostri bre-vetti forse non avranno lastessa fortuna, però hannolo scopo di semplificare lavita, abbassare i consumi,migliorare il comfort: sono

tutti brevetti nel settore del-l’energia, quindi del rispar-mio energetico, dell’integra-zione architettonica e del-l’azzeramento delle emissio-ni. Principalmente li seguia-mo io e Mainardi, poi c’ètutta una nostra branca dilavoro, che è il settore di

Ricerca e sviluppo in cuisono impegnati molti giova-ni, che i brevetti implemen-tano e fanno crescere.

MORETTI – Ieri mio fi-glio Giorgio è andato allastazione a prendere un gior-nalista del Corriere dellaSera e ve l’ha portato insede: che cosa ha trovatoquesto giornalista, unesperto che conosce tutti isettori, per stare da voi 7ore?

CAPPANERA – Gli èpiaciuta la nostra storia, ilfatto che la nostra siaun’azienda che nasce dalnulla e che sia un’aziendache non guarda al businessdirettamente, ma vi guardaindirettamente. Io lo dicosempre, ma forse non sonoin tanti a crederci: ad oggidividendi non ne abbiamofatti, quindi reinvestiamotutto. E, soprattutto in unmomento così, l’Italia ha bi-sogno di gente che credanelle proprie aziende e nelproprio futuro.

MORETTI – Quantoavete fatturato l’anno scor-so?

CAPPANERA – Cento-cinquantatrè milioni di pro-duzione a ricavo.

MORETTI – E in que-st’anno di crisi come ve lastate cavando?

CAPPANERA – Siamomolto vicini a ripetere lostesso fatturato.

MORETTI – Un risulta-to incredibile…

CAPPANERA – …so-prattutto considerate le dif-ficoltà che quest’anno ab-biamo incontrato nel nostrosettore: il cambio del decre-to lo scorso mese di marzo,il decreto “Salva Alcoa”,che ha spostato i pagamen-ti di 6 mesi di tutti i clientidell’anno scorso, e adessole difficoltà di accesso alcredito e le incertezze delsistema Italia che si stannoportando nel sistema finan-

ziario.MORETTI – Però so che

gruppi finanziari economi-ci italiani e stranieri pa-

gherebbero oro per entrareda voi. E’ vero questo, no?

CAPPANERA – Sì; pa-radossalmente, in questomomento ci siamo scopertil’unica azienda a livello na-zionale che gestisce tutto ilmondo delle rinnovabili edopera anche nella mobilitàsostenibile, nell’ambito del-l’edilizia sostenibile e del ri-sparmio energetico.

MORETTI – Questo nonbasta per attirare i capitaliche vorrebbero entrare...

CAPPANERA – …al-l’inizio è la ‘vision’ che in-teressa gli investitori, poi,addentrandosi nella nostrarealtà, constatano che c’èun profilo etico, che nonc’è un interesse al businessdi pochi, ma a far crescereil gruppo, e quindi che sitratta di un’azienda inten-zionata a durare nel tempo,non di un boom …

MORETTI – …porte-rete l’azienda in Borsa?

CAPPANERA – Se en-tra un investitore è questauna delle logiche di uscita;tra le cosiddette ‘way out’,quella più interessante è laquotazione: adesso non è ilmomento, per i flussi stori-ci inerenti alle crescite ealle decrescite nella finan-za italiana e mondiale. E’probabile che siamo nelpicco più basso, e chequindi potrebbe essere pros-simo il momento di investi-re, per ritrovarsi tra 2 o 3anni in un momento buonoanche in Borsa. Adesso,tranne Bulgari, non ho vi-sto grandi situazioni in Bor-sa…

MORETTI – …a parte laBorsa, mi risulta che grup-pi finanziari italiani e stra-nieri, orientali, eccetera,facciano manovre per entra-re...

SPECIALEENERGIAMARCHEdomani3 NOVEMBRE 2011 13PAGINA

Integrazione tra le diverse tecnologie green per unapproccio sistemico. Con l’obiettivo di fornire un servizioglobale. L’ultimo esempio viene dal progetto realizzato per

la nuova sede Rainbow. Cresce intanto la “cittàfotovoltaica” per il Gruppo Tontarelli: si tratta di una

eccellenza a livello internazionale, anche per dimensioni,con una superficie complessiva pari a 12 campi da calcio.

Ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti è EnricoCappanera, amministratore delegato e co-fondatore di

Energy Resources, realtà leader nelle Marche e di spiccoin tutta Italia, con progetti anche all’estero. Risultati

sorprendenti raggiunti in poco tempo: l’antidoto alla crisiin una storia imprenditoriale di successo

L’impiantoper il GruppoTontarellia Castelfidardo

Trasmissione del 29 settembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

CAPPANERA – …ab-biamo ricevuto molte propo-ste, che vanno in parte an-che contro la nostra volon-tà, perché addirittura qual-cuno ci ha chiesto la mag-gioranza, che noi invece nonintendiamo mettere in di-scussione. Ma anche sulleproposte di minoranza ab-biamo investitori privati, isti-tuti di credito italiani edesteri, e anche fondi di in-vestimento internazionali disettore e non.

MORETTI – Che cosaprova quel ragazzo dei ‘quat-tro amici al bar’ nel farparte di una realtà che de-sta tanto interesse nella fi-nanza internazionale?

CAPPANERA – Da unaparte fierezza delle nostreidee e del nostro lavoro,quindi contentezza per averraggiunto degli obiettivi cherappresentano una tappaverso qualcosa di più gran-de; dall’altra, c’è un po’ diamarezza, perché se solo noiitaliani sapessimo guardarepiù in là del breve periodo efare strategia a medio-lungotermine avremmo da offrireal mondo molto di più diquello che stiamo offrendoe non ci sentiremmo unadelle Cenerentole d’Europae del mondo: quella ‘i’ inpiù nei Piigs è veramente …

MORETTI – …non simetta, però, sulle spalletutti i problemi del Paese:in 4 anni e poco più avetefatto cose favolose, ve lodovete riconoscere...

CAPPANERA – …lo ri-conosciamo, però da italia-no preferirei che il Paesefosse diverso: a noi piace laSilicon Valley, perchè è tut-to un gruppo che è trasci-nato dai singoli in America.Anche l’Italia potrebbe per-ché le capacità, le cono-scenze sono veramente am-pie: basterebbe guardare unpo’ più lontano e non agliinteressi di pochi...

MORETTI – …adessoio invece la obbligo a guar-dare vicino: voi avete fat-to lavori importanti -lasciandare la sua ben nota mo-destia-, lavori per grandiindustrie come Scavolini,Frau, Guzzini, Terna aPalermo e a Siracusa, Ba-raclit, e, ancora, realizza-zioni per l’Autorità por-tuale di Ancona, l’Auto-dromo del Mugello, ed an-che operazioni in Inghil-terra. Fino ad arrivare aquesto favoloso lavoro cheavete fatto per la nuovasede Rainbow e che l’altrogiorno, all’inaugurazione,ha lasciato tutti sbalorditi.

Perché siete riusciti a faretutte queste cose e perchécosì tante prestigiose real-tà si sono affidate a voi? Ilcampo è vasto, c’é concor-renza: anche altri fanno lostesso vostro lavoro…

CAPPANERA – …in-

nanzitutto è per l’approcciointegrato -in inglese lo chia-mano il ‘cross selling’-, quin-di per la possibilità di offri-re un pacchetto ampio, an-dando dal fotovoltaico allageotermia, dalla geotermiaall’edificio sostenibile, dal-l’edificio sostenibile alla mo-bilità. Anche alla Rainbowpossiamo dire di aver datol’idea e l’engineering ad unastruttura a zero emissioniche è anche dotata di mobi-lità sostenibile. Pure l’abita-zione personale di IginioStraffi è stata fatta a zeroemissioni, quindi io dico cheStraffi è forse il primo uomoad impatto zero, perchéavendo l’azienda a zeroemissioni, la casa a zeroemissioni e con la mobilitàelettrica… anche il giornodell’inaugurazione avevamoimpatto zero. Noi offriamoun pacchetto che oggi nonoffre nessuno; certo, abbia-mo necessità di molto per-sonale per essere così inte-grati, e questo è un peso alivello di costi…

MORETTI – …voi ad undato punto avete pensato difare l’automobile elettrica,lo scooter elettrico, la bici-cletta elettrica. E della vo-stra bicicletta, che si chia-ma “Giotto”, hanno parlatomolte importanti testate ita-liane come il Corriere del-la Sera, Io Donna, Repub-blica, Anna, eccetera: checosa ha “Giotto” di partico-lare da aver attratto l’atten-

zione di giornali così im-portanti?

CAPPANERA – Prima ditutto bisogna dare i meriti achi ce l’ha, in questo casoai nostri soci della mobilità,gli ingegneri Morandi e Giu-ricin, che hanno iniziato il

percorso con noi e che sonopoi diventati appunto socinella mobilità sostenibile.“Giotto” è una loro intuizio-ne: io, personalmente, devoammettere che non ne erocosì convinto, perché pen-savo che sulle biciclettenon ci fosse grande interes-se, grande mercato, e inve-ce le nostre “Giotto” sonogià state vendute all’estero.La particolarità di questabicicletta è che ha uno stileclassico -con uso di pelle econ dettagli di rifinitura diun certo pregio- però è elet-trica; altra caratteristica, ilfatto che abbia la pedalataassistita con il motore ante-riore; posteriormente c’è lacatena con i pedali e ante-riormente c’è invece questomotore elettrico. Quindi èuna novità, ma dall’aspettopiacevole, rétro…

MORETTI – …quantocosta?

CAPPANERA –Intornoai 1.750 -1.800 euro.

MORETTI – E’ comin-ciata la vendita anche in Ita-lia?

CAPPANERA – Sì; al-l’estero e in Italia ne stiamovendendo parecchie; poi lecostruiamo proprio noi…

MORETTI – …costrui-te anche…

CAPPANERA – …sì,compriamo i pezzi e le fac-ciamo: non è semplice arri-vare a questo punto, peròpenso sia l’unico modo, per-ché se le si danno da co-

struire fuori il costo non po-trebbe essere quello.

MORETTI – Parliamoadesso dei vostri collabora-tori; sono soprattutto gio-vani?

CAPPANERA – Sì; l’etàmedia è sotto i 30 anni.

MORETTI – Come liscegliete?

CAPPANERA – CitandoSteve Jobs, devono esserefolli e devono essere affa-mati –“stay foolish, stayhungry”-: queste sono lecose caratteristiche che cipiacciono, e forse non cibasta mai perché li vorrem-mo ancora più folli…

MORETTI – …impa-rano, soprattutto, o appor-tano anche qualche idea?

CAPPANERAi– Dicia-mo che apportano le espe-rienze ingegneristiche, manoi cerchiamo di stimolarlianche a portare le idee. Ef-fettivamente, però, tendonopiù ad apprendere questosistema che abbiamo cerca-to di instaurare con riferi-mento ad una mentalitàcapace di guardare al nuo-vo, al futuro: sempre unpasso avanti agli altri, in-somma.

MORETTI – Ha ricorda-to anche prima che per lei eper i suoi soci è fondamen-tale la sfera etica…

CAPPANERA – …innan-zitutto li voglio ricordare, imiei soci, perché senza di loronon saremmo qui: l’ingegne-re Mainardi, che fa ricerca esviluppo e anche impianti diproprietà -quelli che noi chia-miamo ‘invest’-, l’ingegnereLucchetti, che è il direttoretecnico, e il dottore commer-cialista Giovanni Emidi, chesegue tutta la parte finanzia-ria.

MORETTI – Una bellasquadra…

CAPPANERA – …ag-giungiamo, anche se non èsocio, Andrea Cardinaletti,che è il presidente della no-stra holding, e che quindisovrintende tutto il gruppo,aiutandoci anche a sceglie-re. Cito anche il nostro coa-ch, Stefano Lombardi, unapersona che ci aiutato a faresintesi delle nostre idee, per-ché quattro soci paritari nonsono facili da gestire.

MORETTI – Da lei im-paro sempre delle cose; leimi ha parlato una volta di‘grid parity’: che cos’è?

CAPPANERA – E’un’espressione che si sen-tirà spesso, perché le reti ditrasmissione dell’Italia sonovecchie e obsolete e sononate per andare in un soloverso, ovvero ricevere ener-gia. Ora che le rinnovabilistanno dando un bel contri-buto, parliamo del 2,5% nel2010 e più del 5% l’annoprossimo -in prospettiva diarrivare al 2020 con il 20%di produzione da fonte rin-novabile-, bisogna avere unarete intelligente. Enel ha giàcambiato tutti i contatori,che sono predisposti perquesta possibilità, però larete fa fatica a stargli dietro.Ci sono grossi investimentida parte del gestore dellarete per renderla, appunto,intelligente: “Smart Grid”,rete intelligente, poter daree ricevere energia.

MORETTI – So cheBanca Marche vi ha com-missionato un impianto ad-dirittura per 400 postiauto….

CAPPANERA – … per lacopertura dei parcheggi, i 400posti auto di Fontedamo, lasede principale. Abbiamoanche fornito una nostra 500elettrica cabrio, con la co-lonnina di ricarica per gestir-la; in prospettiva BancaMarche è quindi pronta perfornire i propri dipendenti diauto elettriche, così da poterviaggiare a zero emissioni:una banca attenta al territo-rio e alle novità che arriva-no.

MORETTI – Il Comunedi Ancona, che di solito nonè di manica larga, ha dato ladisponibilità di 1.000 eurodi contributi per comprareuna macchina elettrica;(scherzando) li avete pres-sati voi?

CAPPANERA – No, ma-

gari avessimo questo pote-re. Noi sicuramente abbiamodato l’esempio: abbiamo for-nito una macchina in provaal Comune per qualche setti-mana, di conseguenza c’èstato un interessamento perquesto settore. Poi vedremo,è sempre il bisogno che creal’opportunità: considerato iltraffico che c’è ad Ancona,la Co2, l’auto elettrica diven-ta un obbligo sociale, per-ché è una soluzione eccezio-nale ai problemi della mobili-tà urbana.

MORETTI – Chiudiamoricordando che questa setti-mana Casali, il presidentedi Confindustria Ancona,vara le “Giornate dell’ener-gia”: è un’iniziativa impor-tante, che registra già al-cune centinaia di adesioni;questa è una buona spinta?

CAPPANERA – Noi sia-mo sponsor dell’evento, in-sieme a tanti altri: credo chesia molto importante parlaredi energia in questo Paese,perché è una delle prioritàper il futuro, dovendo fare iconti con il costo dell’ener-gia e, soprattutto, con l’ener-gia prodotta inquinando.Questo è un problema chesta sotto gli occhi di tutti;abbiamo visto com’è andatoil referendum sul nucleare:l’Italia ha scelto le energierinnovabili, quindi adessobisogna fare un piano ener-getico nazionale che possaguardare al lungo periodo,oltre i governi, oltre la poli-tica, e dare al Paese unacapacità di produzione dienergia nuova a basso co-sto perché possa crescerevelocemente con l’industria.

MORETTI – Avete molteaziende che vi seguono, chesono in concorrenza con voiin questo campo delle ener-gie rinnovabili?

CAPPANERA – NelleMarche siamo leader, nelcentro Italia altrettanto; a li-vello nazionale di aziende cene sono, ma con questonuovo decreto purtroppomolte non riescono a so-pravvivere, perché viene fer-mato un settore per 3-4 mesi,e quindi non tutti riescono aripartire. E’ un peccato per-ché fanno del bene all’am-biente, quindi non sono con-correnti, sono amici.

MORETTI – Come maisiete riusciti a fare dei lavo-ri in Inghilterra?

CAPPANERA – Pensoche l’Italia possa portate unacultura del bello, dell’esteti-ca, e anche in parte dell’in-novazione. L’Inghilterra èpartita dopo con il Contoenergia, quindi, come dallaGermania sono venuti in Ita-lia a fare gli impianti da noiche eravamo nuovi di que-sto settore, così noi possia-mo andare negli altri Paesiche ancora non hanno….

MORETTI – …e ci an-date…

CAPPANERA – …sì, as-solutamente.

MORETTI – Grazie, ecomplimenti per questa fa-vola meravigliosa che mi haaiutato a ricordare. Grazieai telespettatori e arriveder-ci alla prossima settimana.

SPECIALEENERGIA MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 201114PAGINA

Energy Resources: progetto integrato per la nuova sede Rainbow

Le fatine Winx di IginioStraffi ad impatto zero

La nuova sede della Rainbow a Loreto con un sistema integrato per rendere l’edificio a zeroemissioni

Fotovoltaico, geotermi-co, soft cooling, domotica,mobilità sostenibile. Ener-gy Resources Spa, realtàdi spicco nel settore dellerinnovabili e dello svilup-po sostenibile, ha proget-tato e realizzato a Loretoper la nuova sedeRainbow, l’azienda crea-trice delle fatine Winx, unsapiente mix di tecnolo-gie verdi e sistemi inno-vativi, raggiungendo i piùalti standard in termini diconfort e rispetto dell’am-biente. “La realizzazioneRainbow è la punta di dia-mante del nostro progettoGreen Building –commen-ta Enrico Cappanera, am-ministratore delegato diEnergy Resources Spa–,dedicato a creare edificienergeticamente autonomie a zero emissioni, grazieall’integrazione delle di-verse tecnologie. Una fi-losofia, quella dell’inte-

grazione, che anima ogniattività del Gruppo Ener-gy Resources: attraverso lenostre società specializza-te in impianti da fonte rin-novabile, edilizia sosteni-bile, efficienza energetica

e veicoli elettrici con in-frastrutture di ricarica, ab-biamo l’ambizione di co-struire un futuro sosteni-bile a 360 gradi. La part-nership con una realtà in-ternazionale come

Rainbow, che alla creativi-tà abbina una sensibilitàspiccata per l’ambiente, èmotivo per noi di grandesoddisfazione”.

Il sistema fotovoltaicodella nuova sede Rainbow

ha una potenza di 360 kWpdi picco, è composto da1.598 pannelli ad alta effi-cienza Sunpower e fornisceenergia elettrica all’interoedificio, con una produzio-ne annua stimata di 450mila kW/h. L’impianto èposto su 1.985 metri qua-drati, tra copertura dell’edi-ficio e pensilina dell’areaparcheggio e segue i crite-ri dell’integrazione archi-tettonica con risultati dialto profilo estetico, oltread impiegare sistemi bre-vettati per l’impermeabiliz-zazione e il montaggiodelle strutture. L’impiantogeotermico, tecnologia dafonte rinnovabile che sfrut-ta la temperatura del terre-no per climatizzare gli am-bienti, garantisce il raffre-scamento e riscaldamentodegli interni con una po-tenza installata di 600kWt. Il sistema è compostoda 296 sonde geotermicheposte nel terreno (dunque,senza alcun impatto visi-vo), che scambiano calorecon il sottosuolo e forni-scono aria calda e freddaattraverso il funzionamen-to di pompe geotermiche.Le sonde sono frutto di unaspeciale innovazione diEnergy Resources e sono

coperte da brevetto inter-nazionale: si tratta di spe-ciali sonde a spirale, che adifferenza di quelle tradi-zionali ad ‘U’ richiedonoperforazioni di gran lungainferiori abbattendo i costidi installazione, fattorequest’ultimo che fino adoggi ha ostacolato la dif-fusione della geotermia. Ilsistema di climatizzazionesi avvale, inoltre, delle ul-time tecnologie per offrireil massimo confort: vieneinfatti impiegato il ‘softcooling”, speciale sistemaintegrato di riscaldamento-raffrescamento a pavimentoabbinato a travi fredde cheassicura negli ambienti si-lenziosità, ricambio d’aria,deumidificazione, tempera-tura omogenea senza sbalzio fastidiosi getti d’aria.L’intero sistema ha un’ani-ma intelligente grazie a si-stemi di domotica che ga-rantiscono la supervisionedegli impianti dell’edificio,ottimizzando i consumienergetici e garantendo unclima ottimale. Nella “casadelle Winx” sarà inoltrepossibile ricaricare i veico-li elettrici, grazie all’inno-vativa colonnina di ricari-ca predisposta da EnergyResources.

Giampiero Schiavoni, presidente Imesa, Gruppo Schiavoni

“Soddisfatti di aver accesoil cantiere Saipem in Indonesia”

La società ha completatola fornitura delle 26

stazioni che garantirannoenergia elettrica al sitoin costruzione nell’isola

di Karimun

Imesa, società del GruppoSchiavoni attiva nel campo dellecostruzioni elettromeccaniche,ha completato a Karimun, isoladell’arcipelago indonesiano, lafornitura delle 26 sottostazioniche garantiranno energia elet-trica al nuovo cantiere Saipem,

destinato alla costruzione di in-frastrutture e condotte di gran-di dimensioni nel settore del-l’Oil & Gas. Una commessa da2,2 milioni di euro che Imesa haacquisito grazie alla vasta espe-rienza nel settore e alla conso-lidata collaborazione con Sai-

pem. “Un proget-to estremamentecomplesso vistele dimensioni delcantiere –com-menta GiampieroSchiavoni, presi-dente di Imesa–che si estende perben 920 mila metriquadrati. Per ga-rantire energia elet-trica a tutta l’areaabbiamo fornito 20

stazioni fisse e 6 cabine mobiliche consentiranno la dislocazio-ne dell’energia nelle diverse zonedel cantiere, a seconda dellenecessità. Curare la fornitura dienergia elettrica per uno dei piùimportanti siti produttivi al mon-do nella costruzione di attrezza-ture e piattaforme off shore perl’estrazione di oil & gas è moti-vo per noi di grande soddisfa-zione”. Le cabine mobili in par-ticolare costituiscono un’eccel-lenza di Imesa: si tratta di contai-

ner facilmente trasportabili checontengono i quadri Imesa e tuttigli apparati tecnici necessari perfornire energia elettrica in ognicondizione e rispondendo a spe-cifiche caratteristiche anche am-bientali. Le cabine elettriche con-tainerizzate Imesa sono state im-piegate con successo in nume-rosi progetti, tra cui la realizza-zione di gallerie per la rete stra-dale in Venezuela (Impregilo), ladistribuzione per l’energia prima-ria in Italia e Romania (Enel) e la

trivellazione dei pozzi petroli-feri in Kazakistan (Saipem). Nelcantiere Karimun, Imesa è oraimpegnata nella fase di installa-zione e connessione delle sta-zioni elettriche, che si conclu-derà entro l’anno; l’azienda for-nirà anche assistenza tecnicadurante l’avviamento del can-tiere che terminerà entro il 2012.Inizialmente è prevista una po-tenza di 10 Megawatt, mentre aregime si raggiungerà una po-tenza di 20 Megawatt.

Michele Ambrosini, presidente Banca Marche

“Con la green economysvolgiamo più lavoro”

“Il compito di una ban-ca, di solito, è di racco-gliere depositi e trasferireil denaro nel circuito eco-nomico attraverso gli im-pieghi, i mutui, i prestitio i finanziamenti che sia-no. Con la green eco-nomy, però, Banca Mar-che fa molto di più. Perprima cosa offre ai propricl ienti un pacchetto diprodotti di finanziamentoper la realizzazione di im-pianti fotovoltaici, eolici,geotermici, termici, idro-elettrici o alimentati dabiomasse di origine agri-cola, forestale o industria-le. Ma non è tutto. Perchél’a t tenzione di BancaMarche verso l’ambientesi è concretizzata la scor-sa primavera nella realiz-zazione nelle sedi di Jesi,Fontedamo, e di Macera-ta, piazzale Mercurio, didue nuovi impianti foto-vol ta ic i , compost i da4.744 pannelli. Questi im-piant i producono ol t re600 mila kWh all’anno,equivalente a circa il 16per cento del fabbisogno,permettendo un risparmiodi Co2 pari a 319 tonnel-late. Nella sede di Jesi,Banca Marche ha ancherealizzato un impianto dicogenerazione-trigenera-

zione che utilizza il gasmetano sia per generareenergia termica sia perprodurre energia elettrica.Questo impianto, che ga-rantisce una produzionedi oltre 1.420.000 kWh al-l’anno, con un risparmiodi C02 pari a 304 tonnel-late, copre il 58 per centodel fabbisogno energeticoper il rinfrescamento e ilriscaldamento, con un ri-sparmio di energia del 13per cento rispetto ad unimpianto t radiz ionale .Sempre nel palazzo cheospita la direzione gene-rale di Jesi è stato effet-tuato, per il momento solosu un piano, un interven-to di dimmerizzazione,cioè di risparmio energe-tico, che ha comportato lasosti tuzione di tut te le

plafoniere e la posa dicentral ine e sensori ingrado di spegnere automa-ticamente le luci nel caso

regolare automaticamen-te l’illuminazione, a se-conda dell’intensità del-la luce naturale che en-tra dal le f inestre. Nel-l’ingresso e nella zonabar de l l a sede d i Jes isono stati, inoltre, instal-lati due Leaf Meter, cioèdue misuratori di soste-nibilità ambientale, chemonitorano in tempo re-

in cui non siano presentipersone nelle varie stan-ze. Le nuove centralinesono in grado anche di

Dario Pilla, direttore generale Banca dell’Adriatico

“Una serie di proposteper famiglie ed aziende”

“Il Gruppo Intesa Sanpa-olo è stata una delle primebanche a sostenere le operee i progetti riguardanti laproduzione di energia puli-ta. Grazie a un team alta-mente specializzato ha mes-so a disposizione di fami-glie ed imprese una serie diproposte e di finanziamentiappositamente studiati perquesto genere di interventi.L’offerta spazia su tutti itipi di produzione energe-tica, dal fotovoltaico all’eo-lico agli impianti a biomas-sa, ed è in grado di affian-care il cantiere di realizza-zione sia del piccolo im-pianto da installare sul-l’abitazione privata, sia igrandi parchi fotovoltaicied eolici. Sul territorio mar-chigiano Banca dell’Adria-tico si è resa partner di

numerose iniziative in temaenergetico, permettendograzie al proprio sostegnoil perfezionamento di nu-merose operazioni, in alcu-ni casi anche con l’inter-vento di Leasint, società dileasing del Gruppo. Senzasoffermarmi sull’ampiagamma di possibilità che

mettiamo a disposizione nelcampo dell’energia pulita,consultabili fra l’altro an-che attraverso il nostro sitointernet, credo sia partico-larmente interessante evi-denziare il valore aggiuntoche siamo stati in grado didare a famiglie e impresesu ogni singola iniziativa,in particolare nel perfezio-namento delle operazioni piùimportanti. E’ utile sottoli-neare la complessità deglielementi che concorrono alperfezionamento di una ope-razione, ad esempio di unparco fotovoltaico a terra.Dal punto di vista legislati-vo si configura come ‘beneimmobiliare’, l’area va per-tanto accatastata, vanno co-stituite le servitù di passag-gio, vanno verificate tutte lefasi di messa in tensione del-

l’impianto e vanno accurata-mente predisposte polizze as-sicurative in grado di coprirei rischi connessi al mancatofunzionamento dell’impian-to derivanti da fattori esternieccezionali. Per orchestrareil complesso di azioni servo-no ‘specialisti dedicati’ ingrado di supportare gli im-prenditori durante tutte levarie fasi. Questo è il pre-zioso valore aggiunto chela nostra banca dà al territo-rio. Nel 2011 Banca del-l’Adriatico è stata partner fi-nanziatrice di molti parchifotovoltaici realizzati da im-prenditori locali che hannoacquistato da aziende mar-chigiane i pannelli e la com-ponentistica. Un insieme ar-monico a chilometro zeroper lo sviluppo sostenibiledel territorio”.

ale le prestazioni degliimpianti realizzati in ter-min i d i p roduz ione d ienergia termica ed elet-trica e di Co2 non emes-sa in ambiente. L’inve-stimento economico cheBanca Marche ha effet-tuato per la realizzazio-ne di tutti i nuovi im-pianti è stato pari a circatre milioni di euro”.

SPECIALEENERGIA 15PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona

“Superare i vincoli normativiper il salto auspicato dall’Ue”

“La necessità di individua-re una exit strategy dall’eradei combustibili fossili è oggiun’occasione di sviluppo eprogresso che dobbiamo co-gliere. Una rivoluzione cultu-rale già in atto, da alimentarecon scelte lungimiranti di po-litica industriale, unite allavolontà di superare i penaliz-zanti vincoli normativi e buro-cratici che troppo spesso ciimpediscono di realizzare ilsalto auspicato dall’Unione

europea in materia di rispar-mio energetico e sostenibilitàambientale. Un campo ricco dipossibilità grazie alla sua con-naturata trasversalità ai diver-si ambiti del vivere civile: for-mazione, ricerca scientifica,impresa, nuove tecnologie, oc-cupazione, urbanistica, agricol-tura, tutela dell’ambiente. Pro-prio con l’obiettivo di favorirel’innovazione dei contestiaziendali e creare nuova oc-cupazione attraverso lo svi-

luppo di progetti relativi alrisparmio energetico e allebiotecnologie, la Provincia diAncona ha appena avviato 78borse di studio per la realiz-zazione di progetti di ricerca.Un investimento di 800 milaeuro rivolto a laureati disoc-cupati indirizzati alle piccole emedie imprese del territorio eagli spin-off universitari. Unanuova tappa della sinergia framondo della ricerca e mondodell’impresa, un piccolo argi-

ne ai 70 mila giovani cheogni anno lasciano l’Italia incerca di terreni fertili oltreconfine. Saremmo pronti afare molto di più. Ma, nono-stante le buone pratiche di unente come la Provincia, im-provvidi provvedimenti cilimitano nel percorso frustran-do i nostri desideri. L’esem-pio della campagna Eternitfree è emblematico, in questosenso. Nei primi mesi di que-st’anno il progetto di sostitu-zione dell’amianto dei tetticon il fotovoltaico, promossoin regione dal nostro Ente, siè arenato ancor prima dell’av-vio sui tagli di un governoche non crede nelle potenzia-lità dell’economia verde. Ciònon significa che il Piano at-tuativo provinciale del Pear,approvato qualche mese fa,

non punti all’incentivazionedei miglioramenti energetici diedifici e impianti o alla gene-razione distribuita sul territo-rio e dimensionata sui fabbi-sogni locali, attraverso un mix(fotovoltaico, biomasse, eoli-co, geotermico, solare termi-co) che non comporti sottra-zione di suolo all’agricolturadi qualità e all’ambiente. Laperdurante congiuntura nega-tiva e i danni prodotti dalleemissioni di Co2 non ci per-mettono di trascurare il rap-porto elaborato da BloombergNew Energy Finance che in-dividua nell’energia pulita lapiù grande opportunità eco-nomica dei prossimi anni el’Italia (‘il più importante Pa-ese per l’energia solare’) comeil mercato più interessante peril solare fotovoltaico”.

Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

“L’economia verde una realtàoccupazionale importante”

“Siamo stati tra i primi, al-lora, a riunire centinaia di ope-ratori della green economy delterritorio per spiegare gli effettidel decreto Romani sul tagliodegli incentivi, fortemente pe-nalizzante per lo sviluppo di unsettore che garantisce posti dilavoro e investimenti. Negli ul-timi anni, abbiamo visto nellerinnovabili un pezzo di econo-mia nuova, ma c’è una forte pre-occupazione tra chi, come noiappunto, ritiene la green eco-nomy un’azione anticrisi, vistoche i continui cambiamenti re-gistrati anche a livello normati-vo creano incertezze e causanonon poche difficoltà. Sull’eco-nomia verde bisogna insistere.E’ già una realtà lavorativa edeconomica per aziende che si

sono riconvertite o sono natesu questo comparto. E ciò valeper il fotovoltaico, per il solaretermico e, a mio parere, dovreb-be valere anche per il resto delleenergie. Nel dettaglio: sul foto-voltaico il problema generaleche riguarda tutto il Paese èquello di pianificare meglio. Purnon escludendo i terreni agri-coli è evidente che dobbiamoconcentrarci, come amministra-zioni, sulle aree urbanisticamentecompromesse, zone in cui neipiani regolatori è previsto l’am-pliamento di un’area industrialeo artigianale e gli imprenditorichiedono di riconvertirla. Unesempio positivo è l’impianto aPole di Acqualagna, in un ter-reno che il Piano regolatore pre-vedeva come zona artigianale

ma per cui è stata chiesta lariconversione in investimentosolare. Per il fotovoltaico suitetti, il Piano proposto dallaProvincia di Pesaro e Urbinoper scuole, piscine, palestre,parcheggi, che scatterà dalCampus scolastico di Pesaro,oltre ad essere importante perl’ambiente e per gli studenti e idocenti, potrà consentire di tro-vare risorse per la manutenzio-ne ordinaria e straordinaria de-gli edifici scolastici. Riguardo

all’energia eolica, riteniamoche per una provincia come lanostra la dimensione ottimalesia il mini-eolico, che può es-sere realizzato in maniera piùdiffusa, anche con un consen-so maggiore dei territori. E sia-mo favorevoli a piccoli impian-ti anche per quanto riguarda lebiomasse. Non va dimenticato,infine, il settore della geoter-mia, che nel nostro territorio èancora poco conosciuta. Ma lagreen economy non significa

solo energie rinnovabili. E’anche un nuovo modo di con-cepire la produzione. E a ciò sicollegano i temi -contenutianche nel nostro Piano strate-gico ‘Provincia 2020: progettiper una comunità più felice’-della nuova edilizia, costruitacon criteri di efficienza energe-tica. E le nuove sfide, ancheculturali, delle nostre impreseche possono aprire, come è giàsuccesso, nuovi mercati e nuo-vi consumatori”.

Renato Picciaiola, presidente Cna Marche

“Più solido tessuto d’impresenel campo delle rinnovabili”

“Le imprese artigiane delleMarche hanno molte potenzia-lità per entrare nel business del-l’energia rinnovabile: sono in-fatti presenti in tutte le attivitàmanifatturiere e di servizio chehanno stretta relazione con leattività dell’economia sosteni-bile. Sono presenti, in partico-lare, nelle attività di manuten-zione e riparazione, restauro eristrutturazione. La loro espe-rienza in questi campi, consen-te di affermare che solo attra-

verso un rilancio dell’attivitàdell’artigianato e delle piccoleimprese sarà possibile svilup-pare alcuni processi che pos-sono essere ritenuti fondantidel fenomeno del paradigmadello sviluppo sostenibile. Ilconsolidamento di un tessutodi imprese che opera nel cam-po delle tecnologie dell’ener-gia rinnovabile risulterebbe ef-ficace nella formazione di nuo-ve competenze lavorative e im-prenditoriali, anche perché sa-

rebbe da stimolo all’evoluzio-ne e all’innovazione delle stes-se tecnologie. Le tecnologiedell’energia rinnovabile riceve-ranno ben presto una moltepli-cità di impulsi evolutivi che po-trebbero portare anche a pro-cessi di mutamento importanti.D’altra parte, la diffusione tragli utenti di fonti di energia o diapplicazioni energetiche soste-nibili, grazie a piccole impresecon cui gli utenti stessi intera-girebbero direttamente, assicu-

rerebbe oltre che la personaliz-zazione delle applicazioni (mira-te ai singoli casi e quindi piùefficaci nel garantire il raggiun-gimento degli obiettivi) anche esoprattutto una diffusa e mag-giore consapevolezza sull’utiliz-zo delle fonti stesse e sull’op-portunità di evitare sprechi, per-dite, inefficienze. Vi sono, però,alcune condizioni perché taliprocessi si mettano in moto earrivino a configurarsi come verie propri circoli virtuosi: in primoluogo la presa d’atto che le co-noscenze scientifiche e le appli-cazioni tecnologiche relative allasostenibilità devono pervaderei processi formativi e scolasticia tutti i livelli, e, non da ultimo,informare il dibattito e i media.Un altro vincolo è legato al fatto

che il business della sostenibi-lità (delle energie rinnovabili, manon solo) è già ampiamente nelmirino delle multinazionali edelle grandi imprese di pubbli-ca utilità che erogano servizifondamentali ai cittadini, cheda pari loro hanno già stanzia-to enormi risorse per guidarnegli sviluppi e i ritmi. Questo si-gnifica che le nostre piccole im-prese corrono il rischio di tro-varsi di fronte a standard e pro-tocolli di intervento e implemen-tazione delle tecnologie già pre-disposti da altri e certo non fi-nalizzati ad un rapporto tra pic-coli utenti e piccole imprese. Oc-corrono, allora, decisi interventiper consentire anche alle pic-cole imprese di accedere a que-sto mercato”.

Romano Carancini, sindaco di Macerata

“Sostenere lenostre municipalità”

Renato Vallesi, assessore Provincia di Fermo

“Partecipiamo alprogetto Interpares”

“La tecnologia offre infi-nite possibilità di agire sul-l’efficienza energetica e sul-l’utilizzo delle rinnovabili; ilrepentino surriscaldamentoglobale dovuto alle emissionidi Co2 rischia di sconvolgeregli equilibri ambientali; sullosfondo dell’attuale crisi mon-

“Nella Provincia di Fer-mo si segnalano al 30 set-tembre 2011 (da fonte Gse-Gestore dei servizi energeti-ci) un totale di 1.042 im-pianti fotovoltaici in eserci-zio, per una potenza com-plessiva installata sul terri-torio di 75,086 MWatt, di

questi gli impianti di poten-za fino a 20 kW sono 859per una potenza installata di5,285 MWatt (impianti do-

mestici), mentre gli impian-ti di potenza superiore a 50kW sono 129, per una po-tenza installata pari a65,715 MWatt (impianti aterra o serre fotovoltaiche).Pertanto, in condizioni dinormale esercizio la provin-cia di Fermo produrrà all’an-no con il solo fotovoltaico90 mila MWh di energiaelettrica, stimabile in circail 10 per cento dell’energiaelettrica consumata dallaprovincia stessa. Per quanto

riguarda il fronte normativo,il proliferare di impianti fo-tovoltaici a terra ha portatoalla decisione politica di re-golamentare in modo più re-strittivo l’installazione diimpianti tecnologici in zoneagricole, rispetto alle ‘Lineeguida regionali’, D.c.r. delleMarche n. 13/2010 ‘Indivi-duazione aree non idonee inzone agricole’, con l’appro-vazione della variante al Ptc-Piano territoriale di coordi-namento, D.c.p. di Fermon.94/2010. Infine, la Pro-vincia di Fermo partecipaattivamente, insieme ad al-tre 13 Province italiane,l’Upi e l’Associazione Te-cla, al progetto Interpares,finanziato dal programmaeuropeo Iee, che riguarda‘attività di sperimentazionee applicazione di soluzionidi semplificazione ammini-strativa per il rilascio di au-torizzazioni a costruire im-pianti alimentati da fontirinnovabili’”.

diale c’è anche un sempre piùrilevante problema di approv-vigionamento energetico dacombustibile fossile; propriola green economy può essereuno degli elementi trainantidi un nuovo modello di svi-luppo; i bilanci degli Enti lo-cali sono allo stremo e l’effi-

cienza energetica può contri-buire a ridurre le spese corren-ti. Se si considera tutto que-sto, viene da chiedersi: se nonora, quando? Per quanto ilproblema sia ‘globale’, le azio-ni concrete non possono cheessere intraprese a livello ter-ritoriale. al coordinamento del-la Svim, i 13 maggiori Comu-ni delle Marche hanno datovita ad una City-Sec-Comuni-tà per l’energia sostenibile del-la Regione Marche, con l’in-tento di perseguire una strate-

gia di lungo termine volta agarantire al territorio sosteni-bilità e indipendenza energe-tica. Tra le altre cose, questiComuni hanno aderito al ‘Pat-to dei sindaci’ (Covenant ofmayors), impegnandosi a su-perare gli obiettivi della poli-tica energetica comunitaria intermini di riduzione delle emis-sioni di Co2. Si tratta di obiet-tivi concreti, tanto che sonogià in campo molte iniziativeorientate a migliorare l’effi-cienza energetica del patrimo-nio pubblico o a indirizzarel’azione dei privati, ad esem-pio, attraverso l’adozione diappositi regolamenti edilizi. Ilfatto che i maggiori Comuni(purtroppo, non tutti attivi epartecipi allo stesso modo) sti-ano coordinando le propriepolitiche energetiche è unagrande opportunità che la Re-gione Marche dovrebbe co-gliere e valorizzare in modoadeguato, agevolando e soste-nendo concretamente l’azionedi queste municipalità”.

“Le azioniconcrete non

possono che essereintraprese a livello

territoriale”

“Da noi siprodurrannocon il solo

fotovoltaico,all’anno,

90 mila MWhdi energiaelettrica”

SPECIALEENERGIA MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 201116PAGINA

Fiorello Gramillano, sindaco del Comune di Ancona

“Diffondere la culturadel risparmio energetico”

“Dupliceobiettivo:

contribuire almiglioramento

dell’ambiente efavorire la

crescita di unanuova

consapevolezzatra le persone”

Diego Franzoni, assessore all’Ambiente Comune di Ancona

“Informare: un servizioinnovativo per i cittadini”

“Risparmio ed efficienzasotto il profilo energetico, lanecessità del ricorso alle ener-gie rinnovabili: l’Ammini-strazione comunale di Anco-na sostiene che è questa lavia da seguire per garantireuno sviluppo sostenibile. Suquesta strada il Comune diAncona si è incamminatoavviando tutta una serie diazioni con il duplice obietti-vo di contribuire da subito almiglioramento dell’ambientee dall’altro di favorire la cre-scita di una nuova consape-volezza tra i cittadini.

Così, ad esempio, sonostati già installati in oltre una

decina di scuole impianti fo-tovoltaici e dotate le scuoledi strutture per il risparmioenergetico. Già da tempo il

Comune è capofila per il pro-getto europeo ‘Easy’ che havisto la realizzazione del pro-getto ‘Portonovo in led’, re-lativo alla messa a norma e alrifacimento di tutto l’impian-to di illuminazione della Baiadi Portonovo.

Il progetto ‘Portonovo inled’ rientra nel processo inatto di sviluppo di modellienergetici sostenibili, funzio-nali alle reali esigenze deiterritori ed in grado di trova-re nei territori stessi le risorsedisponibili (sole, vento, bio-masse, etc.) per far fronte aifabbisogni energetici delleComunità locali. Questo pro-

getto è stato messo in attodall’Amministrazione comu-nale di Ancona all’interno diun percorso di pianificazioneenergetica ambientale benpreciso, che risponde in pri-ma istanza alla stringentenecessità di essere riqualifi-cati e migliorati in un’otticadi sviluppo sostenibile.

Per favorire la riduzionedell’inquinamento dovutoalla circolazione stradale,l’Amministrazione ha stanzia-to anche incentivi per l’ac-quisto di veicoli elettrici, conl’erogazione di contributi perl’acquisto di auto elettriche,scooter elettrici e biciclette a

pedalata assistita elettrica-mente. Non solo. Potranno ac-cedere agli incentivi anche ititolari di imprese che utiliz-zino mezzi elettrici per la loroattività. Questo con l’obiet-tivo di favorire una sempremaggiore presenza in cen-tro di veicoli elettrici nien-

te affatto impattanti. Ma sia-mo anche ben consapevoliche occorre diffondere lacultura del risparmio ener-getico anche tra i cittadiniche spesso necessitano diinformazioni più dettagliate.A questo proposito è opera-tivo dal 12 ottobre lo Spor-tello Energia per la città diAncona. Il punto informati-vo, nato dalla collaborazio-ne tra il Comune dorico, Le-gambiente Marche e il circo-lo Legambiente il Pungito-po di Ancona, accoglierà icittadini che vorranno averemaggiori informazioni sullarealizzazione di impianti ali-mentati da fonti rinnovabili,su come risparmiare energiae rendere i propri spazi do-mestici energeticamente ef-ficienti oltre che avere mag-giori informazioni sulla mo-bilità sostenibile. Sarà possi-bile, inoltre, avere informa-zioni sugli incentivi e ledetrazioni fiscali”.

Federico Vitali, presidente Consiglio Marche UniCredit

“Privilegiare learee urbanizzate”

”Lo sportello energia vo-luto da me, dal sindaco e daipresidenti di Circoscrizione hal’obiettivo di informare sulletematiche energetiche e dellasostenibilità, è un serviziofondamentale e innovativo peri cittadini e per le imprese edè operativo dal 12 ottobre.Questo sistema informativo,nato dalla collaborazione tranoi e Legambiente Marche, siformalizzerà attraverso unaserie di altre iniziative tra lequali la presenza di esperti diLegambiente presso l’Urp-Uf-ficio relazioni con il pubbliconel palazzo comunale, che ac-coglieranno i cittadini. Lo spor-tello sarà aperto all’Urp ilmercoledì, dalle ore 10 alle ore12, per i prossimi 4 mesi e

assisterà i cittadini e le impre-se che vorranno avere mag-giori informazioni sulla realiz-zazione di impianti alimentatida fonti rinnovabili, su comerisparmiare energia e rendere ipropri edifici energeticamenteefficienti oltre che avere mag-giori informazioni sulla mobili-tà sostenibile. Sarà possibile,conoscere in dettaglio gli in-centivi e le detrazioni fiscalidisponibili per interventi di ef-ficienza energetica e mobilitàsostenibile. Inoltre, sarannoattivi il numero verde800.653.413, la mail del Comu-ne [email protected],e si terranno una serie di as-semblee pubbliche nelle treCircoscrizioni e nelle sedi del-

le associazioni che saranno in-teressate a collaborare. Le abi-tudini di ognuno di noi influ-iscono molto sui consumienergetici, tanti sono gli ac-corgimenti che ci permettereb-bero di risparmiare energia,soldi, e di diminuire le emis-sioni di Co2. Su questa stradanoi amministratori del Comunedi Ancona ci siamo incammi-nati avviando tutta una seriedi azioni così, ad esempio,sono stati già installati in alcu-

ne scuole impianti fotovoltaicie abbiamo realizzato ‘Portono-vo in led’, cioè il rifacimento ditutto l’impianto di illuminazio-ne della Baia di Portonovo, gra-zie al progetto europeo Easy eal cofinanziamento della Regio-ne Marche. favorire la riduzio-ne dell’inquinamento dovutoalla circolazione stradale ero-ghiamo contributi a fondo per-duto per l’acquisto di veicolielettrici a due e quattro ruote;inoltre, abbiamo deliberato la

gratuità dei parcheggi nellezone blu per i mezzi a quattroruote elettrici. Potranno acce-dere agli incentivi anche i tito-lari di imprese che utilizzanomezzi elettrici per la loro attivi-tà. Ci impegneremo anche perinformare sulla possibilità percittadini e imprese di bonifica-re tetti in amianto, sfruttando inotevoli incentivi del contoenergia dato per l’installazionedi impianti fotovoltaici su queitetti”.

“E’ chiaro che, anche se-condo UniCredit, il futurodell’energia è legato all’ab-battimento degli sprechi aalle rinnovabili: sia dal latodel loro crescente utilizzo,che da quello della ricerca.Alcuni dati ci aiutano a farcomprendere lo scenario: il45% dello spreco di energiaproviene dal settore residen-ziale. A seguire, c’è l’ambitorelativo ai trasporti con il18%. Sul gradino più bassodel podio, distaccato di unsolo punto percentuale(17%), è la volta dell’indu-stria. E’ risaputo che nelnostro Paese esiste un gran-de potenziale di sviluppo perl’energia proveniente da ri-sorse rinnovabili e dall’effi-cienza energetica: attraversoadeguate iniziative sarebbepossibile risparmiare oltre207,6 milioni di tonnellate diCo2. Come? Innanzitutto at-traverso una corretta politi-ca di incentivazione all’effi-cienza, poi, con una correttalocalizzazione degli impiantiche devono privilegiare learee urbanizzate e, per il fo-tovoltaico, gli edifici già esi-stenti. UniCredit ha innanzi-tutto compiuto un’operazio-ne chiara: si è guardata incasa, abbattendo di parec-chio le emissioni di Co2. Loha fatto attraverso un accor-do preso con il Wwf, in es-sere da più di due anni.Nell’arco di questo periodo,per esempio, è stato comple-tato il primo inventario diemissioni di gas serra delgruppo, allo scopo di ridurrele emissioni del 15% al 2012e al 30% nel 2020. Parlandodi cifre, il totale delle emis-

sioni, calcolato al 2008, conuna percentuale che è intor-no al 70% del gruppo, è paria 511 mila tonnellate di ani-dride carbonica. Gli obiettivida raggiungere sono 435tonnellate entro il 2012 e 358tonnellate per il finire del2030. Il lavoro fatto da Uni-

Credit non si è fermato qui,ma si è esteso anche allaquotidianità dei dipendenti.Lo si è fatto favorendo illavoro in team, facilitando lacomunicazione e riducendolo spazio individuale a favo-re dell’utilizzo di open space

per le postazioni di lavoro.Ciò ha permesso di contene-re al massimo i consumi e icosti energetici: ad esempio,le emissioni registrate nel2009 sono diminuite del 4,5%rispetto al 2008. UniCredit,come è ovvio, è attiva anchesul fronte dei finanziamentiper le rinnovabili. Soprattut-to con lo strumento del lea-sing. E il mezzo più adattoperché garantisce velocitàdell’esame nei progetti, com-pletezza del servizio e sicu-rezza nel risultato. La bontàdel lavoro fatto sin qui ètutta nei numeri. La bancaaveva un portafoglio di fi-nanziamenti corporate alleenergie rinnovabili pari a cir-ca 4,4 miliardi di euro a fine2010, in costante crescita ri-spetto agli anni precedenti:era, infatti, pari a 3,7 miliardinel 2008, salendo a 4 miliardia fine 2009. Nel Project Fi-nance 2010, inoltre, Uni-Credit è risultata prima nel-la graduatoria di Infrastruc-ture Journal fra i cosiddettiMla-Mandate lead arranger,con un ammontare di 1,8miliardi e 42 operazioni. Ildato per noi rilevante è chetra queste 24 sono destina-te a impianti fotovoltaici e18 al settore eolico. Infine,l’inserimento di un partnertecnologico tedesco comeSolon all’interno dellajoint venture Unicredit-Wwf ha dato vita a ‘Offici-nae Verdi’, iniziativa che èoperativa da settembre2011 e offre soluzioni in-tegrate di efficienza ener-getica-rinnovabili a duesegmenti: famiglie-pmi egrandi aziende-enti”.

“Come bancaabbiamocompiuto

una chiaraoperazione: ci

siamo guardati incasa abbattendo

le emissionidi Co2”

3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

Via libera alla Macroregione

L’approvazione a Bruxelles; il Governatore Gian Mario Spaccarelatore del parere al Comitato delle Regioni

Ricezione delle candidatureentro il 31 ottobre

Premio “ValoreLavoro” alle

buone praticheE’ partita in questi gior-

ni la 5ª edizione del Pre-mio “Valore Lavoro”, lamanifestazione regionaleriservata alla buona im-prenditoria marchigiana.Una tradizione ormai con-solidata, la cui finalità ècondividere, tra aziende-istituzioni-cittadini, lebuone pratiche realizzate afavore delle risorse umaneall’interno delle realtà im-prenditoriali marchigiane econsentire una maggioreconoscenza del Fondo so-ciale europeo e delle sueopportunità. In linea conl’obiettivo generale delProgramma operativo re-gionale delle Marche-Fon-do sociale europeo (Fse) pergli anni 2007-2013 “incre-mentare la qualità del la-voro”, il Premio vuole of-frire un pubblico riconosci-mento a quelle realtà pro-duttive, che anche in unperiodo di crisi economicacome quello attuale, dimo-strano che è possibile farequalità e impegnarsi per latutela e la crescita delleproprie risorse umane.

“Essere giunti alla 5ªedizione per noi è motivodi grande orgoglio –hacommentato l’assessore re-gionale all’Istruzione, For-mazione e Lavoro, MarcoLuchetti-: significa avercreduto in un progetto par-ticolarmente innovativoper una Pubblica ammini-strazione e avere lavorato,anno dopo anno, per ren-derlo patrimonio condivi-so. Il Premio è una modali-tà, un linguaggio, che ab-biamo scelto per dare allabuona imprenditoria mar-chigiana un giusto ricono-scimento e mettere in co-mune le buone praticheattuate. Spesso guardiamo

lontano per cercare buoniesempi e, invece, sono qui,nel nostro territorio. E’importante che le aziende,talvolta medio piccole equindi poco avvezze allacomunicazione e agli ono-ri della cronaca, possanotrovare l’occasione giustaper presentare quanto daloro realizzato per le pro-prie risorse umane: noigliene forniamo l’occasio-ne”. L’assessore ha poi ri-volto l’invito affinché lecandidature arrivino nume-rose: “Iscriversi è facile eveloce, ed è importanteche questa manifestazionesi costruisca ‘dal basso’,tutti insieme, come è in-sieme che si fa fronte allacrisi”. Partecipare al Pre-mio è un’opportunità ingenerale, per tutte le im-prese candidate, per far co-noscere le proprie buonepratiche, i propri progettie il proprio impegno. Inparticolare, le imprese pre-miate avranno la possibi-lità di ricevere un ricono-scimento istituzionale, dipotersi fregiare di un logoattestante di rientrare inuna delle 10 buone prati-che 2011 e di essere pro-tagoniste di uno “specia-le” giornalistico sulla te-stata media partner e diuna trasmissione televisi-va nella quale potrannopresentare le proprie azien-de e le buone pratiche at-tivate. Il termine ultimoper la ricezione delle can-didature è il prossimo 31ottobre: regolamento, in-vito a presentare le candi-dature e scheda di iscri-zione sono scaricabili dalsito: www. istruzionefor-mazionelavoro. marche.it,alla sezione “lavoro”, Pre-mio “Valore Lavoro”.

Il Governatore Gian Mario Spacca nel corso della sedutaplenaria del Comitato delle Regioni europee svoltasi aBruxelles

Il Comitato delle Regioni eu-ropee riunito in seduta ple-naria a Bruxelles ha, di re-

cente, approvato in via defini-tiva il parere “Cooperazione nelbacino del Mediterraneo attra-verso la Macroregione Adria-tico–Ionica”. Relatore il presi-dente della Regione Marche,Gian Mario Spacca, che da annista lavorando alla riuscita delprogetto, ossia il riconoscimen-to istituzionale della Macrore-gione Adriatico-Ionica da par-te dell’Unione europea entro il2014. Dopo il pronunciamentodel Consiglio europeo nel giu-gno scorso, quello di ottobre èstato un passo decisivo.

“L’Unione europea –hadetto in plenaria il presidenteSpacca- potrà essere davveroprotagonista nello scenariomondiale, se anche enti localie regionali sapranno agire edinteragire dentro una governan-ce in grado di rispondere alleesigenze della globalizzazionee all’avanzare dell’integrazioneeuropea che elimina frontiere,unisce mercati, avvicina i citta-dini nel rispetto delle sovranitànazionali. La governance mul-tilivello rafforza la dimensione

democratica della Ue ed accre-sce l’efficacia dei processi perraggiungere obiettivi essenzia-li come l’Europa dei cittadini,la crescita economica e socialee lo sviluppo sostenibile. Lastrategia europea delle Macro-regioni nasce per raggiungerequesti obiettivi. Le due macro-strategie già avviate per Balti-co e Danubio, quella adriatico-ionica, e le altre già annunciate(Mare del Nord, Manica, ArcoAlpino, Arco Atlantico, MarNero e Mediterraneo), potran-no tutte favorire interconnes-sioni infrastrutturali e sinergie”.

“Questa Macroregione –hasottolineato Spacca- è partico-larmente importante perché ri-concilia i territori intorno al-l’Adriatico e allo Ionio, risco-prendo valori che da secoliunivano le due sponde e inter-rotti soltanto dal lungo perio-do di ‘guerra fredda’. L’appro-vazione da parte dell’Ue dellastrategia macroregionale rap-presenta dunque uno strumen-to forte ed utile per rafforzarela coesione europea e costitu-isce un passo importante ver-so una strategia ancora più va-sta che riguarda la Macrore-

gione mediterranea. La Macro-regione Adriatico-Ionica, oltread integrare questi territori, pro-muoverà un’accelerazione neiprocessi dei Paesi che sono infase di preadesione”.

Tecnicamente molte e im-portanti sono le innovazionilegate alla Macroregione cheinteressano l’utilizzo dei fondicomunitari nel prossimo perio-do di programmazione: l’urgen-za e il valore aggiunto di unastrategia macroregionale risie-de nei benefici di una forte in-tegrazione tra le programma-zioni tematiche e quelle realiz-zate su scala nazionale, regio-nale e locale, nonché degli in-vestimenti sostenuti dalla Bei-Banca europea per gli investi-menti, dal sistema creditiziolocale e dagli attori privati.

“Dobbiamo agire da subi-to –ha concluso Spacca– an-cor prima del 2014, in un’otti-ca macroregionale. Nel frattem-po, quindi, non si rimane fer-mi, ma si avvia la fase opera-tiva, costituita dall’elaborazio-ne del ‘Piano di azione’, chedovrà essere avviata dalle isti-tuzioni regionali e locali, instretto partenariato con i livel-

li nazionali. Tra le aree su cuiinterverrà il “Piano di azione”sono le infrastrutture, l’am-biente, la politica marittimaintegrata, la sicurezza e i tra-sporti. La prima ricaduta con-creta sul territorio è l’emenda-mento all’indirizzo della Com-missione in materia di infra-strutture inserito nello stessoparere e che prevede il pro-lungamento a sud del Corri-doio baltico-adriatico Helsinki-Ravenna, con l’inserimentodelle Marche e di Ancona neltracciato.

Per il prossimo mese dinovembre ad Ancona è in pro-gramma la Conferenza inter-

Nelle ore in cui andiamoin stampa viene presentata alpubblico la 25a edizione dellaClassifica annuale delle im-prese marchigiane stilata dal-la Fondazione Aristide Mer-loni. Sulla base dei dati rac-colti, il punto sulla situazionedell’economia produttiva delle

Fondazione Merloni: 25a edizione dellaClassifica delle imprese marchigiane

Marche e sulle prospettive fu-ture, anche alla luce delle attua-li situazioni di crisi. All’incon-tro, introdotto da FrancescoMerloni, presidente della Fon-dazione Merloni, gli interventidi Donato Iacobucci della Po-litecnica delle Marche e di Va-leriano Balloni, vicepresidente

Istao, con la testimonianza diFederico Vitali, presidentedella Faam. Nell’occasione, lapresentazione del nuovo siste-ma di elaborazione elettronicadei dati della Classifica, chesarà reso accessibile a tutti gliinteressati. Ampio servizio nelprossimo numero.

nazionale “La MacroregioneAdriatico–Ionica per lo svilup-po dell’Europa”. I partecipan-ti al convegno saranno tutti ipotenziali interessati al proget-

to. Sarà presente il ministrodegli Esteri Franco Frattini, atestimonianza della grande ri-levanza internazionale dell’ini-ziativa.

MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 2011PAGINA18

MONSIGNOREDOARDO MENICHELLI

“Con il Congresso,nel tempo

eucaristico”

L’infiorata in corso Garibaldi, ad Ancona, nei giorni del Congresso eucaristico nazionale; in alto, il Papa durante lacelebrazione della Santa Messa nella giornata conclusiva del Congresso. Nella pagina a lato, il Papa insieme con ilGovernatore Spacca e l’Arcivescovo Menichelli (foto Rillo)

MORETTI – Buonase-ra cari amici; ho di nuovoospite, a distanza di pocotempo, l’Arcivescovo di An-cona-Osimo, MonsignorEdoardo Menichelli, perchénella mia trasmissione nonvoglio lasciar passare inos-servato questo grande avve-nimento -grande avvenimen-to, lo ripeto due volte-, cheha avuto Ancona, e molto èmerito di Monsignor Meni-chelli: parlo del Congressoeucaristico nazionale e del-

la presenza del Pontefice.Come ha fatto a convincereil Papa a venire ad Ancona?Non sia modesto…

MENICHELLI – …nonsi tratta di aver convinto omeno il Santo Padre; natural-mente, quando nel 2008 ebbiavuto la certezza che il Con-gresso eucaristico nazionalesi sarebbe svolto ad Ancona,attraverso le vie consuete,scrissi una lettera e la portaialla Segreteria di Stato, conla richiesta della presenza delSanto Padre in quella circo-stanza. Posso anche racconta-re un piccolo aneddoto…

MORETTI – …racconti,racconti che è interessante...

MENICHELLI – …quan-do il Papa celebrò, nel 2007,l’Agorà dei Giovani a Loreto,fui invitato anch’io a pranzonel Palazzo apostolico diLoreto e alla fine, nel salutareil Santo Padre e ringraziarlodella presenza della qualeavevamo goduto, gli dissi:“Carissimo Padre, l’aspettia-mo anche per il Congressoeucaristico”. E lui: “Quan-d’è?”. “Nel 2011”, risposi io.Allora si mise le mani sullatesta e disse: “Non mi ci farpensare…”. Secondo piccoloaneddoto: passato un anno,un anno e mezzo, ebbi occa-sione di incontrare il Papa dinuovo e gli ricordai questoappuntamento del Congresso;“Ma vi state preparando?”, michiese. Debbo dire che l’invi-to venne accolto molto solle-citamente e ritengo sia statoun grande dono, non solo peril Congresso, ma per la città,per la Diocesi, perché, al di làdella dimensione strettamen-te religiosa o dell’appartenen-za ecclesiale, credo che lapresenza del Santo Padre siacomunque una presenza,come dire, significativa e gran-de.

MORETTI – E questo,aggiungo, ha naturalmenteriverberato in maniera po-sitiva la nostra regione, an-che nel panorama interna-zionale. Posso dare a riguar-do una testimonianza diret-ta: io ho dei parenti che sonoemigrati in America, nelMassachusetts, parenti ori-ginari di Barbara, e dalMassachusetts mi hannoscritto una mail dicendosiorgogliosi del fatto, di cuiavevano avuto notizia daimezzi di comunicazione -giornali, televisione, eccete-ra- che il Santo Padre erastato ad Ancona, nella no-stra terra.

MENICHELLI – Indub-biamente i media hanno datorisalto a questo avvenimento,anzi approfitto dell’occasio-ne per dire grazie a tutti, per-ché c’è stata una risonanzaampia sia sui media locali chesu quelli nazionali. E riguar-do alla televisione, possoanche dirle che lo spettacolo

di sabato 10 settembre -spet-tacolo che ha avuto luogo dipomeriggio e che era unaspecie di festa della famiglia,con contenuti molto semplicima in cui noi crediamo pro-fondamente- ha avuto il 12,5per cento di share, il che, cosìmi hanno spiegato, non è unrisultato di poco conto, so-prattutto considerato che,detto tra virgolette, non ab-biamo offerto cose che stuz-zichino certi appetiti.

MORETTI – Le possoconfermare che è uno sharenotevole. Senta, bisogna che

io adesso citi alcuni numeri,perché la partecipazione alXXV Congresso eucaristicoè stata imponente...

MENICHELLI – …noi

abbiamo fatto un conto -esempre un po’ per difetto,perché non ci piace ‘sparare’le cifre- che nell’intera Me-tropolia -che comprende leDiocesi di Senigallia, Jesi,Fabriano, Loreto, eccetera-,nei luoghi dove è stato ospi-tato un evento o è stata cele-brata una giornata particolare–anche ad Osimo, a Falcona-ra- sono stati circa 380 mila ipartecipanti nei sette giornidel Congresso…

MORETTI – …cito al-cuni dati che quel magnificoorganizzatore che è Orefici-ni, il capo del Dipartimentodella Protezione civile delleMarche, un grande protago-nista…

MENICHELLI – …cer-to, un grande collaboratore...

MORETTI – …esatto,mi ha mandato: 375 mila ipartecipanti, come dicevalei, durante la settimana delCongresso, 100 mila il gior-no in cui ha avuto luogo lamessa del Papa -cui hanno

partecipato 600 sacerdoti,135 vescovi, 6 cardinali-,2.140 volontari sanitari e2.350 volontari della Prote-zione Civile, 300 artisti chehanno dato la loro operagratuitamente più bande, fi-guranti, eccetera. E poi, cosìcome ha messo in evidenzaMarcello Bedeschi, segreta-rio generale del Congresso,questa fantastica mostra,rarissima, che vede espostialla Mole di Ancona capola-vori da Raffaello a Tiepo-lo…

MENICHELLI – …sì; re-

lativamente a queste cifre chelei ricorda, vorrei sottolinea-re due cose. La prima è comel’avvenimento abbia coinvol-to le persone, e mi riferisco

adesso alle persone che han-no contribuito alla riuscitadello stesso, e a tal propositoil mio grazie è ampio: vorreidire grazie ad ognuna di que-ste persone, perché in avveni-menti di questo tipo moltoimportante è l’approccio chei volontari hanno nei confron-ti di quanti sono presenti.L’altra mia sottolineatura ri-guarda la mostra che lei hacitato, e che è già stata visi-tata da più di 10 mila perso-ne, il che è un avvenimentoper la città di Ancona abba-stanza significativo...

MORETTI – …indub-biamente...

MENICHELLI – …inol-tre, sono molte le scuole chesi stanno prenotando per unavisita. Perché è importanteche dica questo? Perché nelpensare il Congresso eucari-stico e nell’organizzarlo,come ho avuto occasione diricordare anche in questa tra-smissione, il tutto era appog-giato su tre “C”: le Celebra-

zioni, la Carità e la Cultura.A proposito di quest’ultima,io ho parlato di portale laico:nessuno può certo pensare cheun avvenimento come questodel Congresso coinvolga inon credenti, però anche i noncredenti –coloro che comu-nemente oggi vengono chia-mati laici con un’espressioneche secondo me non è felice-hanno occhi per vedere, perammirare. Ecco dunque la“C” della Cultura: grazie alleopere che abbiamo messo inesposizione alla Mole, peral-tro con un allestimento mol-

to elegante, raffinato, gli oc-chi sicuramente godono del-la bellezza artistica, ma credoche anche il cuore venga stuz-zicato ad aprirsi, per una let-

tura al di là di quello che gliocchi vedono. Perché unadomanda uno se la deve por-re: come mai questo grandeartista ha voluto fare questoquadro?, che so, magari gliautori dell’Ultima Cena rea-lizzata con statue lignee, ungruppo scultoreo peraltro perla prima volta esposto. Per-ché tutto questo ha interessa-to il cuore di un artista? Iocredo che le persone, anchequelle che non hanno il donodella fede, possano, vedendocerte opere, godere di una bel-lezza interiore -perché un

quadro bello è sempre unquadro bello- e oltrepassareciò che vedono per arrivareal mistero.

MORETTI – Io sono

convinto, al di là della mo-stra, che tutto l’insieme del-le celebrazioni, delle inizia-tive, ha colpito anche i laici,non solo i cattolici, i creden-ti.

MENICHELLI –In pro-posito sottolineo due aspetti.Domenica 4 settembre è statala giornata dei ragazzi: final-mente la nostra città era pie-na di giovani –e lo dico sen-za dare una valutazione digiudizio, solo ragionandocon gli occhi, perché Anconanon è che sia abituata a vede-re una molteplicità di ragazzigioiosi-; piazza Cavour erapiena di questi adolescenti,gaudiosi, felici, che hannosfidato un caldo terribile. Eralì il Legato Pontificio, il Car-dinale Re; abbiamo salutatoquesti ragazzi e poi ci siamoincamminati insieme verso ilporto perché c’era la Festa delmare: bene, vedere questamassa di ragazzi uniti alle au-torità, uniti ai genitori, è sta-to un momento molto bello.

MORETTI – Secondo leiperché questo avviene?, per-ché non si tratta di feste daballo, di attrazioni di altrogenere.

MENICHELLI – Adessoio non voglio fare né il sa-piente, né il saggio apostolo,ma piuttosto faccio un ragio-namento logico: perché la so-cietà di oggi è troppo sola.Noi patiamo una terribile so-litudine che spesso pensiamodi riempire con le cose, e usoanche un’altra espressione unpo’ cattiva in questi giorni,ma me la lasci passare: con ildenaro. Tutto questo non sod-disfa, non riempie, non col-ma la solitudine. Ecco allorache quando le persone ritro-vano i propri simili si apro-no: i simili non tanto perchéragionano similmente, perchécredono similmente; i simili

MARCHEdomani3 NOVEMBRE 2011 19PAGINA

Un avvenimento, quello che il capoluogo e l’interaMetropolia hanno vissuto, carico di significati. E che lapresenza del Santo Padre ha reso ancor più emblematicoe grande. Così da ricominciare “a

mettere in fila alcune parole che sonoindispensabili per la compagnia

umana: sobrietà, convivenza civile,solidarietà”. È la sottolineatura

dell’Arcivescovo di Ancona-Osimo,Monsignor Edoardo Menichelli, agli

“Incontri” di Alceo Moretti, nelcorso di un’intervista “che racconta eche propone”: “Nel pane spezzato lapresenza viva di Cristo: l’impegno di

ciascuno a coltivare totalmente lapropria identità personale, perché lecose del mondo non sono sufficienti”

Direttore responsabile Alceo Moretti

Marche domani - Anno XXVI Numero 9 - Novembre 2011

Trasmissione del 22 settembre 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

perché occupano la terra, vi-vono qua, respirano la stessaaria, stanno sotto lo stessocielo, e si accorgono che c’èuna cordialità. Altra sottoli-neatura: vedere, all’infioratadi corso Garibaldi, gente chedalle tre del mattino prepara-va i quadri… io che portavoil Santissimo Sacramento e lìdovevo passare, ho avuto qua-si ritegno nel farlo… per esem-pio, c’era la rappresentazionedel Cristo del Mantegna, cheè favoloso. Ecco, perché lagente fa queste cose? E’ tuttavanità? Non credo proprio; c’èsotto un mistero profondo dicomunicazione, di impegno,di fraternità, che noi non dob-biamo far cadere.

MORETTI – Peraltro,questo è un momento in cuisi registra una carenza divocazioni, eccetera; questeinvece sono tutte reazioninaturali?

MENICHELLI – Certo.MORETTI – I giovani,

per esempio, non credo cheabbiano un grande rappor-to, in generale, con la Chie-sa…

MENICHELLI – …peròce l’hanno più di quanto sipossa pensare. Se mettiamoin parallelo la Giornata mon-diale della gioventù di Ma-drid -alla quale io ho parteci-pato e ho fatto anche la Ca-techesi- con Ancona, certo inumeri sono assolutamentediversi. Ma, come anche ilSanto Padre con me eviden-ziava il suo incontro con igiovani in piazza del Plebi-scito era affollatissimo: gio-vani fidanzati, in particolare,qualcuno anche fidanzato ‘at-tempato’, perché, come lei sa,oggi i matrimoni sono ancheun po’ spinti in avanti comedata. Questa partecipazionesignifica non tanto che laChiesa goda fiducia -perchéanche noi siamo fragili, sia-mo peccatori, anche noi sisbaglia, anche noi abbiamobisogno di redenzione-, mache c’è attenzione al messag-gio che passa attraverso dinoi. Questo, mi creda, lo dicocome vanto di essere parteviva della Chiesa: io, cioè,non ho interessi da difende-re; un interesse che custodi-sco è semmai che la gentepossa percepire un messaggio,ascoltare un messaggio edelaborare una scelta. Prima di-cevamo che il nostro tempo ècaratterizzato dalla solitudi-ne, ma il nostro tempo è ca-ratterizzato anche da un’altracosa: che si cerca solo il paneper lo stomaco. Ora, indub-biamente il pane per lo sto-maco è indispensabile, è ne-cessario…

MORETTI – …tutti siaccorgono che i valori mo-rali sono purtroppo scarsi;prima di tutti se n’è accortoil Pontefice, e secondo mespinge per una nuova evan-gelizzazione…

MENICHELLI – …noivorremmo far capire all’uo-mo contemporaneo che Dionon è una sfida nei suoi con-fronti: Dio è il suo compagnodi viaggio, quindi mi lasciesprimere un pensiero propriosul mistero dell’Eucarestia.Che cos’è l’Eucarestia? Inquel pezzo di pane, la presen-za viva di Cristo. Che cosavuol dire? Perché lui ha fattoe detto questo? Non si rivol-geva ai cattolici quando l’hadetto, perché non c’erano; nonsi rivolgeva nemmeno ai cri-stiani, perché non c’erano. Sirivolgeva a quell’umanità cheaveva sfamato con la molti-plicazione dei pani e dei pe-sci, e il messaggio era: “Iovoglio stare con voi, perchédentro la storia che vivetedovete impegnarvi non soloper le cose dello stomaco, maanche a cercare le cose cheservono per la vostra personatutta intera”. Oggi c’è moltaattenzione alle cose, diciamo,

del corpo: lodevoli, necessa-rie, utili, diciamo pure indi-spensabili. Ma se battiamosolo su questo punto si correil rischio, lo dico con moltasemplicità, di avere mezziuomini e mezze donne, manon perché visivamente sia-no dei portatori di handicap,certo che no, ma perché lecose del mondo non portanola felicità. Se creassero felici-tà, allora chi ha le cose delmondo dovrebbe essere feli-ce. E’ così? Anche i ricchipiangono. Anche i ricchi sisuicidano. Anche i ricchi van-no alla ricerca di amori futili.Anche i ricchi hanno biso-gno di evasione. Ma se tu seifelice, dove hai bisogno diandare? Il problema è chequeste cose del mondo, utili,necessarie, indispensabili,anche sacre, non sono suffi-cienti: bisogna che l’uomocoltivi totalmente la sua iden-tità personale e noi questoabbiamo voluto far capire.

MORETTI – La ascoltoe dico che lei ha una visionedella società perfettamenterealistica; perché tanto im-pegno, tanta insistenza, di-

mostrando peraltro grandecapacità di coesione, perquesta battaglia che ha por-tato ai risultati concreti cheabbiamo visto? Dove ha tro-vato lei questo, vogliamochiamarlo entusiasmo?, vo-gliamo chiamarlo corag-gio?, vogliamo chiamarlatestardaggine?

MENICHELLI – E’ tut-to questo e niente di tuttoquesto. La Chiesa è dentro lastoria: non possiamo far fintache non ci sia la Chiesa, in-tesa come comunità cristiana.E come viene vissuta la co-munità cristiana all’interno diquesta società, qual è il suoruolo? Le cose sono due: o èd’intoppo, d’inciampo, o è fat-tore positivo. Allora noi conquesto avvenimento del Con-gresso abbiamo detto: “Noici siamo, abbiamo da offrirviquesto, vi proponiamo tuttociò, non pretendiamo chissàche cosa. Abbiate il gusto, lacuriosità di vedere”. Tutti imiei collaboratori hanno la-vorato su questo punto e sonostati premiati; di questo deb-bo ringraziare tutti, le istitu-zioni, nazionali per un verso,regionali, provinciali, comu-nali…

MORETTI – …a propo-sito di questo che lei dice, unpiccolo inciso: ho visto comeha lavorato Spacca nel suoambiente, con tutti i suoi, peril successo del Congresso...

MENICHELLI – …cer-to, e non solo il presidente,che era il commissario dele-gato per il Cen, ma un po’tutti; a me pare, se posso direcosì, che si sia oltrepassata ladiffidenza.

MORETTI – E adessoverso dove si va?

MENICHELLI – Io spe-ro due cose. Innanzitutto, elo spero da me stesso e dallaChiesa che il buon Dio mi haaffidato, non far cadere tuttoquesto, tenerlo vivo e trovarele modalità perché ciò possaessere fatto. Certo, noi abbia-mo un impegno domenicale,l’Eucarestia domenicale che,per chi la vive, dovrebbe, mifaccia dire con espressionegiornalistica, essere lo ‘sbal-lo’ di vita, nel senso che do-vrebbe uscire gaudioso dallachiesa e portare questo senti-mento nell’ambito della vitasociale. Ma, d’altra parte, mipiacerebbe che la città tuttaintera, in tutte le sue com-ponenti, si amasse: che lacittà amasse se stessa e tro-vasse dentro questo amorequelle strade -possibili, ra-gionate, utili, disinvolte,serene- in cui tutti possanoincamminarsi per godere diuna bellezza che è ricchez-za dello spirito.

MORETTI – Lei è l’uo-mo delle grandi fatiche edei forti successi: penso

però che questa sarà unadelle fatiche più grandi, ilfatto di vedere…

MENICHELLI – …que-sta seconda cosa? Certo,però io sono ottimista, sonopositivo: lo spero veramen-te, perché si tratta di fare il‘ricomincio’, di uscire. Vi-sto che la mia intervista è diracconto e anche di propo-sta, mi piacerebbe…

MORETTI – …e questaè una proposta importanteche lei fa…

MENICHELLI – …mipiacerebbe pensare che dopoil Congresso siamo andatiin quello che io chiamo il‘tempo eucaristico’. Nel sen-so che siamo posti davantiad una realtà. Faccio solouna sottolineatura: noi ab-biamo vissuto -noi che ab-biamo una certa età, come sidice-, il tempo della magrez-za e poi il tempo dello svi-luppo e del benessere. Damolti anni a questa parte sia-mo cresciuti dentro il tempodel benessere, e il benessereci ha quasi creato l’assicura-zione che tutto sarebbe sta-to sempre così…

MORETTI – …eh no!MENICHELLI – Ades-

so il tempo della crisi checosa ha smascherato? Chequelle sicurezze non reggo-no più. Come oltrepassere-mo questo? Io sono convin-to di una cosa, e la dico pro-prio perché sono un cittadi-no e faccio un’osservazionelibera e personale: sono con-vinto che le manovre nonbastano. E ‘tempo eucaristi-co’ significa ricominciare amettere in fila alcune parole

che sono parole indispensa-bili per la compagnia uma-na: sobrietà, convivenza so-ciale, solidarietà educativa...

MORETTI – …com-prensione…

MENICHELLI – …per-ché se non facciamo cosìquesto momento non passa;sostanzio quanto dico -inun’intervista che raccontama anche che propone- conl’immagine eucaristica. IlVangelo dice che Gesù pre-se il pane, rese grazie, lospezzò, lo diede, e mangia-rono tutti. Allora, prese ilpane; noi ce l’abbiamo ilpane. Rese grazie; voglia-mo allora cominciare a diregrazie perché abbiamo que-sto pezzo di pane? Chi dicegrazie oggi? Poi questopane che ho, di cui io godoe del quale rendo benedi-zione, lo spezzo, lo distri-buisco, tutti ne mangiano ela gente è felice. Bisognaentrare in questa prospetti-va: noi, ripeto, abbiamo unacerta età, e di manovre neabbiamo viste diverse, mipare; non possiamo micafare, come una volta si è

detto, scaletta più su, sca-letta più su… perchè allafine finiamo per fare tuttiscaletta più giù. Insomma,bisogna che noi recuperia-mo questa dimensione.

MORETTI – Io sto leg-gendo su “Marche doma-ni” che ha dedicato moltospazio al Congresso…

MENICHELLI – …e viringrazio molto…

MORETTI – …è dove-roso; sto leggendo una di-chiarazione del Papa: “Lavostra terra”, riferendosialla nostra regione, “è illu-minata da Maria: a Lei af-fido le Marche e l’Italia”.Io spero molto che questoaffidamento porti risultati...

MENICHELLI – …fac-cio un passo indietro: alcu-ni anni fa, se non vado erra-to nel 1994, si fece una pre-ghiera per l’Italia e qualcheeffetto ci fu; io sono con-vinto che avverrà ancheoggi.

MORETTI – Prima dichiudere, un particolare:mi hanno chiesto di doman-darle perché il Santo Pa-dre ha detto la messa metàin latino…

MENICHELLI – …laparte centrale, che comune-mente si chiama il Canone,e sarebbe quella preghiera

fissa, il Santo Padre e natu-ralmente l’Ufficio delle ce-rimonie pontificie da un po’di tempo preferisce procla-marla in latino; come lei sa,forse un certo sbracamentoliturgico è avvenuto, abbia-mo preso forse un po’ trop-pa consuetudine…

MORETTI – …questa èuna domanda che mi è sta-ta fatta da Bologna, da am-biente religioso...

MENICHELLI – …an-che a me è stata fatta; nonc’è una ragione, come dire,particolare. Personalmente civedo questo: l’invito a ca-pire che in quel momentodella celebrazione si entradentro un mistero, e il mi-stero non si capisce, si ado-ra. Se si ricorda, una volta sisuonava anche un campanel-lo…

MORETTI – …è un po’presuntuosa, però, questaimmagine …

MENICHELLI – …per-ché?

MORETTI – Beh, si pre-tende…

MENICHELLI – …no,no: il mistero non si capisce,il mistero lo si accoglie. Que-sta nostra testa non ce la faa capire il mistero. Se quelpezzo di pane è la presenzaviva di Cristo, la mia ragio-ne mi chiede: com’è che nonlo vedo? Ma di fronte a que-sto bisogna che uno si fermi.

Faccio un esempio più sem-plice: io la sto guardando,ma lei sa che cosa io pensodi lei adesso? Non lo sapràmai…

MORETTI – …certa-mente…

MENICHELLI – …per-

ché lei non entra nella miatesta, né io entro nella sua;allora il mistero ci appartie-ne e di fronte al mistero -misteri piccoli, misteri gran-di, misteri di Dio-, credo chel’uomo debba assumere l’at-teggiamento dell’adorazione.

MORETTI – Ma è giu-sto affidarsi al mistero e al-l’adorazione?

MENICHELLI – Il pro-blema non è se sia giusto af-fidarsi al mistero o meno: ilmistero c’è, non lo puoi eli-minare…

MORETTI – …voleteche si accolga?

MENICHELLI – Sì. NelVangelo Gesù Cristo non hamai detto: “Io ho il potere emi faccio capire da voi”; si èmesso su una croce. Il miste-ro è diventato addirittura,come posso dire, sconfittapiena; l’onnipotenza si è fat-ta sconfitta. E’ questa la stra-da, secondo me: la vera stra-da dell’umanità.

MORETTI – Senza mi-stero, la senatrice Magi-strelli ha proposto per leila cittadinanza onoraria diAncona…

MENICHELLI – …iosono già cittadino di Anco-na; sono contento di questacosa che ha fatto, sono mol-to contento, però vorrei chela mia Chiesa avesse cittadi-nanza sempre piena.

MORETTI – E com’èadesso la sua Chiesa?

MENICHELLI – Custo-disce un grande passato chetribola in questo presente,come tribolano tante altrerealtà religiose ed educative.Vorrei che fosse una Chiesa,come ho già detto sette annifa, quando sono venuto qui,‘lieta e coraggiosa’.

MORETTI – Questa set-timana del Congresso peròl’ha aiutata…

MENICHELLI – …mol-to, molto, e questo quindi èpossibile.

MORETTI – Io intantola ringrazio, molto perchéanche questa volta ha volu-to dedicarci la sua passionee il suo tempo.

MENICHELLI – Graziea lei, quando vuole mi chia-mi.

MORETTI – Grazie;grazie ai telespettatori e ar-riverderci.

Gestione editorialeGruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l.

C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082E-mail: [email protected]

Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti

Consiglio: Sergio Moretti

StampaRotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN)

Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: [email protected] in tipografia il 18 ottobre 2011

PrestampaEdiga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN)

Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodicaSpedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50%

PubblicitàGRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE

Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail [email protected]

20PAGINA 3 NOVEMBRE 2011MARCHEdomani

Appassimenti aperti – La VI edizione inprogramma il 13 e il 20 novembre a Serrapetrona

Appuntamento… storicoNelle domeniche del 13

e del 20 novembre torna perla VI edizione Appassimentiaperti, la manifestazione de-dicata alla valorizzazionedella Vernaccia di Serrape-trona docg e del Serrape-trona doc. Un evento natoper raccontare la storia affa-scinante di uno dei vini sim-bolo delle Marche e del suoprofondo legame con il terri-torio. L’iniziativa è organiz-zata dall’Istituto marchigia-no di Tutela vini e dai Comi-tati di tutela delle due deno-minazioni. Nella piazza del-la deliziosa cittadina nel cuo-re del Maceratese sarà possi-bile degustare negli stand deiproduttori le eccellenti qua-lità ottenute dal vitigno au-toctono Vernaccia Nera.Come ogni anno sarà possi-

bile, grazie ad un servizionavetta gratuito, raggiungerele cantine e gli ‘appassimen-ti’, dove le uve vengono la-sciate per mesi ad appassire.Un viaggio tra i segreti diuno dei vini più difficili da

produrre, coltivato in zone im-pervie di montagna e attraver-so complesse tecniche di la-vorazione: basti pensare chela Vernaccia di Serrapetrona

docg è l’unicospumante rossoche subisce trefermentazioni ,conquistando unacomplessità senzauguali e una sor-prendente aroma-ticità; mentre siimpiega moltotempo per portarea maturazione leuve e successiva-mente in affina-mento il Serrape-trona doc, vinodai particolarisentori speziati edalla spiccata mi-

neralità. Appassimenti apertirappresenta un’occasione uni-ca per ammirare le bellissime‘pareti di grappoli’ appesi adappassire, ed ascoltare dai pro-duttori stessi una storia anti-ca: apparteneva, infatti, alla

civiltà contadina l’usanza dimettere ad appassire l’uva perassicurarsi buon vino, supe-rando le difficoltà che lanatura opponeva; oggi quel-la necessità è diventata un’ec-cellenza, simbolo di un terri-torio che basa su enogastro-nomia, cultura e tradizioni ilsuo sviluppo. Appassimentiaperti promuove la conoscen-za di vini inconfondibili ot-tenuti da vitigno autoctono,dunque inestricabilmente le-gati alla loro terra e non ri-producibili altrove. Appassi-menti aperti è ormai diventa-to uno degli appuntamenti dispicco del settore enologicoper il centro Italia. Un even-to imperdibile per appassio-nati, turisti e semplici curio-si, e per tutti quelli che vivo-no il mondo del vino comecultura del territorio. Il tuttoinserito nella cornice parti-colarmente affascinante diSerrapetrona, paese-presepioincastonato tra i Monti Az-zurri, in uno scenario di in-comparabile bellezza.

Duilio Testasecca (fotoRillo)

Il congresso di trapiantologia ha avuto luogo alla MoleVanvitelliana di Ancona

“Donazioni: noi tra leregioni più attive”

Riunione tecnico scientifica del NITp; Testasecca

Nei giorni del 10 ed 11ottobre si è svolta nella nuovasede dell’Auditorium dellaMole Vanvitelliana, ad Anco-na, la 34a Riunione tecnicoscientifica del NITp (Nord Ita-lia Transplant) a cui appartie-ne la Regione Marche. In ma-teria di trapianti il NITp rap-presenta la principale organiz-zazione italiana perfettamenteintegrata nella Rete nazionale,coordina tutte le fasi del pro-cesso ed assegna gli organi aipazienti in lista di attesa. Co-m’è noto, quello della dona-zione-trapianto risulta essere insanità un processo complessoma di eccellenza, poiché è tra-sparente, rintracciabile e multi-disciplinare, basato su una or-ganizzazione precisa che coin-volge molte strutture ospeda-liere, dalle Rianimazioni, chesegnalano al Centro regionaletrapianti ed al NITp i potenzia-li donatori, ai centri chirurgicidi trapianto. Trattasi di un si-stema a rete fra tutti gli opera-tori del settore, dai centri diprelievo al Cnt, le cui attivitàsi avvalgono di protocolli eprocedure ben definiti a livel-lo nazionale e regionale. Du-rante il convegno, cui si sonodati appuntamento oltre 300operatori, sono state discussediverse tematiche importantiquali: il trapianto renale neipazienti iperimmuni, il trapian-to nel soggetto Hiv positivo,le cellule staminali nella Me-dicina rigenerativa, le nuovefrontiere nel reperimento di or-gani e tessuti, le nuove pro-spettive nel processo donazio-ne e trapianto di polmone, l’in-formatizzazione della Rete na-zionale trapianti, il follow up alungo termine, l’ottimizzazio-

ne del match donatore-riceven-te nel caso di organi non stan-dard. “Per quanto riguarda ladonazione –ha spiegato Duilio

Testasecca, coordinatore delCentro regionale trapianti- allostatus quo la regione Marchecon il 30 p.m.p. risulta esserefra le regioni italiane più atti-ve: risultato ottenuto grazie al-l’impegno sul versante dell’or-ganizzazione, della formazio-ne del personale e della ricerca

della sicurezza; molto validal’attività trapiantologica (448trapianti) di fegato, di rene, dipancreas e soprattutto la quali-tà dei risultati dei trapiantieffettuati. E’ doveroso ringra-ziare tutti i protagonisti delprocesso donazione–trapian-to della nostra regione, le as-sociazioni di volontariatocome Aido, Aned e Ato, leistituzioni, le famiglie deidonatori, dei trapiantati e deipazienti in attesa di trapian-to. Ed è altrettanto necessa-rio confermare alla popola-zione marchigiana che suquesto fondamentale aspettodella sanità c’è l’impegnosicuro di tutta la comunitàdei trapianti”. Di un “sensodi territorialità profonda” ha

parlato il direttore generaledel Centro nazionale trapian-ti, Alessandro Nanni Costa;a ribadire l’importanza dellavoro di rete, CarmineRuta, dirigente del Diparti-mento per la salute e per iservizi sociali della Regio-ne Marche.

Una panoramica di Serrapetrona

Proseguono, nel capoluogo e a Loreto, le proposte di SensoriAbilis, iniziativa di Confindustria AnconaSport, riconoscimenti, convegni ed incontri con la scuola per sostenere un turismo accessibile a 360 gradi

Insieme senza barriere

Sempre più nelvivo il progetto dal

forte valoresociale. Il 21 ottobre le emozioni correranno sul filo dellasfida con le Olimpiadi tra disabili e normodotati; presentinumerosi campioni tra cui Giovanna Trillini. Poi, ancora,

premi alle eccellenze dell’accoglienza e presentazionedell’Osservatorio dell’accessibilità

Dici SensoriAbilis edici opportunità al qua-drato. Da un lato, quel-

la che balza subito all’occhio,racchiusa nel sottotitolo “Mon-di accessibili a tutti”: l’inizia-tiva di Confindustria Anco-na–Turismo è infatti stataideata, fin dalla sua prima

edizione cinque anni fa, conlo scopo di sostenere e raffor-zare l’accoglienza ed il turi-smo accessibile, per garantirea tutti coloro che soffronodelle diverse forme di disabi-lità cronica o permanente unamigliore fruizione di strutturee servizi. Ma SensoriAbilis si-gnifica anche opportunità peri tanti operatori marchigiani delsettore culturale e turistico didistinguersi dagli altri con

un’offerta più ampia e più at-tenta al cliente. E i numerosieventi compresi nel program-ma dell’iniziativa lo dimostra-no. Archiviati con successo iprimi due appuntamenti,SensoriAbilis si appresta adaffrontare gli ultimi due weekend, che promettono momentidi grande coinvolgimento edemozione. Imperdibili gli eventiche costelleranno l’intera gior-nata di venerdì 21 ottobre, a

partire dalle Olimpiadi diSensoriAbilis, che avrannoinizio alle ore 10 al Palaindo-or di Ancona. Disabili e nor-modotati si affronteranno indiverse discipline all’insegnadi un messaggio forte: losport, forse più di ogni altraattività, può costituire un ec-cellente strumento di crescitae di integrazione per tutti. Con-dotto dal giornalista AndreaCarloni, presidente Unione

stampa sportiva italiana Mar-che, l’evento vedrà la presen-za di numerosi campioni spor-tivi, tra cui Giovanna Trillinied Elisa Di Francisca per lascherma, gli atleti della FabiShoes Sutor Montegranaroper il basket, e FrancescaPorcellato, plurimedagliata alleParalimpiadi e ai mondiali diatletica. La giornata prosegui-rà a Loreto dove, a partire dalle17,30, nella sala Paolo VI inPiazza della Madonna, si terràl’incontro dal titolo “150 annidi sport e turismo per tutti”,coordinato da Ludovico Scor-tichini, ideatore del progettoSensoriAbilis. Interverranno,tra gli altri, Tarcisio Pacetti,presidente Panathlon ClubAncona; Luca Savoiardi, pre-sidente Comitato italiano pa-

rolimpico Marche; Fabio Stu-rani, presidente regionaleConi; Serenella Moroder, as-sessore regionale al Turismo,ed Eliana Maiolini, assessoreallo Sport Provincia di Anco-na. Nella stessa sede verran-no consegnati i premi Sen-soriAbilis alle eccellenze

dell’accessibilità nel settoreturistico-culturale e, a segui-re, ci sarà una cena di gala. Ilweek end si completerà sabato22 ottobre con un incontro aLoreto con gli istituti di se-condo grado della provinciadi Ancona, per confrontarsi

sui temi dell’accoglienza, del-l’ascolto e del rispetto, e conla premiazione dello studenteSensoriAbilis. A seguire, undibattito sui sistemi turisticiintelligenti coordinato dallagiornalista Rai Silvia Vacca-rezza e con la presenza dinumerosi operatori del setto-

re. La quinta edizione dellamanifestazione si concluderàvenerdì 28 ottobre nella sededi Confindustria Ancona,dove alle ore 11 verrà presen-tato, nel corso di una confe-renza stampa, l’Osservatoriodell’accessibilità.

Dibattiti su ediliziae domotica

E’ partito con successoil progetto SensoriAbilis,con due week all’insegnadi importanti temi etici: il1° ottobre ci si è confron-tati ad Ancona sui sistemisocio sanitari intelligenti,ovvero sull’offerta di ser-vizi accessibili ad anzianie disabili, sulla prevenzio-ne e sulla domiciliarietà. Alcentro dei convegni del 14ottobre a Loreto, invece, ildibattito sull’edilizia e ladomotica, su progettazio-ne multisensoriale, interat-tività, infrastrutture dell’ac-coglienza e reinserimentolavorativo degli infortuna-

ti disabili. A portare la lorotestimonianza nomi di spic-co dei rispettivi settori edesponenti di strutture d’ec-cellenza nell’accessibilità.Alla realizzazione di Sen-soriAbilis, che gode del-l’Alto Patronato del Presi-dente della Repubblica edel patrocinio del Ministe-ro del Turismo, hanno col-laborato Regione Marche,Provincia di Ancona, UpiMarche, Camera di com-mercio di Ancona, Comunidi Ancona e Loreto, Dele-gazione Pontificia per ilSantuario della Santa Casadi Loreto.

ROSEMARY MARTARELLI

Uno dei momenti sportivi della passata edizione;presenti, tra gli altri, al centro della foto,Ludovico Scortichini ed Evaristo Beccalossi

21PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

Giunta regionale: approvato l’assestamento del bilancio 2011Stanziamenti finali: 3.656 mln di euro. Il commento di Pietro Marcolini

“L’effetto dei tagli”

Pietro Marcolini

La Giunta regionale haapprovato, nei giorniscorsi, l’assestamento

del bilancio 2011. “In unquadro finanziario fortemen-te condizionato dai tagli dra-stici determinati a partire dal-l’anno 2011 dal decreto leg-ge 78/2010 e dai ferrei limitidi spesa imposti dal Patto diStabilità interno –spiega l’as-sessore regionale al Bilancio,Pietro Marcolini– abbiamocercato di ottimizzare, in unquadro di riferimento plu-riennale, la distribuzione ela finalizzazione delle risor-se. Venendo, infatti, a man-care totalmente i precedentitrasferimenti statali in tutti iprincipali campi di interven-to della Regione, si rendenecessaria una quanto mairigorosa programmazione fi-nanziaria pluriennale”. An-che quest’anno l’approvazio-ne del provvedimento è sta-ta volutamente fatta slittareal periodo post-feriale, alloscopo di poter valutare intutte le loro implicazioni icontenuti delle manovre go-vernative e in considerazio-ne del fatto che le stesse ri-duzioni di spesa previste peri prossimi anni vanno pro-grammate da subito, penal’impossibilità del loro effet-tivo conseguimento. Riman-dando l’approvazione del-l’assestamento, si è cercatodi definire gli stanziamentifinali del bilancio 2011,avendo riguardo anche delle

prospettive finanziarie delprossimo anno, quando l’ef-fetto dei tagli ai trasferimen-ti statali sarà ancora maggio-re. Gli stanziamenti finali dientrata e di spesa ammonta-no, per la sola competenzaed escludendo quindi le rei-scrizioni di somme non uti-lizzate l’anno precedente, a3.656 milioni di cui 2.688come Fondo sanitario. Nel-l’ambito di scelte volte amassimizzare e porre in si-nergia tra loro le risorse dadestinare al perseguimentodelle politiche istituzionalidell’Ente e a contenere lespese di funzionamento, l’as-sestamento integra gli stan-ziamenti del bilancio inizia-le per far fronte ad una seriedi esigenze tecniche, che, nelfrattempo, si sono rese indi-spensabili. “Le risorse utiliz-zate per la copertura dellespese aggiuntive –aggiunge

Marcolini- provengono dal-la riformulazione tecnicadelle entrate e delle spese se-guente al rendiconto dellagestione 2010, dal maggiorgettito derivante dalla lottaall’evasione fiscale e dallacapacità della Regione diutilizzare fonti non ordina-rie”.

In particolare: 9 milionidi euro coprono rate di mu-tui a carico dello Stato, manon più onorate dal Gover-no, per investimenti nel Tra-sporto pubblico locale; 9milioni di euro cofinanzianoil bando di affidamento del-la costruzione del nuovoospedale di rete di AspioAncona Sud; 1 milione dieuro per la gestione liquida-toria dell’Ente fieristico re-gionale; 550 mila euro per imaggiori oneri relativi allaTarsu e all’Ici, a seguito del-le manovre governative. Trale autorizzazioni, l’assesta-mento del bilancio prevede,

inoltre, la sottoscrizione del-la convenzione tra la Regio-ne e l’Agenzia delle Entrateper la gestione dell’Irap edell’addizionale regionaleall’Irpef, in attuazione al de-creto legislativo 68 del 2011sul federalismo regionale. Inparticolare, uno dei princi-pali obiettivi è la lotta al-l’evasione fiscale, che do-vrà avvenire attraverso ilrafforzamento dell’azione dicontrasto in collaborazionecon gli altri attori del siste-ma della fiscalità. Occorre, in-fine, ricordare che il bilancioiniziale aveva confermato peril 2011 lo stesso ammontaredi risorse di provenienza re-gionale già finalizzate neglianni precedenti alle linee diintervento giudicate comeprioritarie: la difesa del lavo-ro e il sostegno allo svilup-po, le politiche sociali, la va-lorizzazione dei beni cultura-li e del territorio, la greeneconomy e la mobilità.

La proposta dell’assessoreSara Giannini

Alluvione:prorogati i termini

Sara Giannini

Su proposta dell’assesso-re regionale alle Attività pro-duttive, Sara Giannini, laGiunta regionale ha proroga-to i termini per la richiestadegli interventi di creditoagevolato per le piccole emedie imprese, predisposti afronte dell’alluvione del mar-zo scorso. “Abbiamo fissatoil nuovo termine al 31 di-cembre, come richiestoci dal-le categorie economiche -commenta la Giannini- perdare massima possibilità di at-tuazione agli interventi cheabbiamo approvato per farfronte ai danni causati alleimprese dall’alluvione delloscorso marzo. Un evento a cuiil Governo nazionale non haancora dato risposta. Le Mar-che non hanno, infatti, avutola stessa considerazione dataalla Basilicata, nonostante ildecreto del 10 marzo 2011del presidente del Consigliodei ministri avesse dichiaratoil medesimo stato di emer-

genza per entrambe le Regio-ni”. A seguito degli eventiatmosferici dello scorso mar-zo la Giunta regionale avevasubito attivato un fondo digaranzia di cinque milioni dieuro, gestito dai confidi re-gionali, che consente alleimprese danneggiate di otte-nere finanziamenti agevolatiper far fronte alle necessitàdella ricostruzione. Provvedi-mento reso necessario dal fat-to che alla dichiarazione diemergenza del Consiglio deiministri ancora oggi non èseguito nulla. L’atto dellaGiunta regionale è intervenu-to sull’urgenza relativa allepiccole e medie imprese, chehanno avuto complessiva-mente danni per 60 milionidi euro. Il fondo di garanziaconsente di sviluppare unaprovvista finanziaria a favoredelle imprese che oscilla tra i40 a i 50 milioni di euro.

I marchi e le attività a Fiera delle MarcheCon la cessione dei mar-

chi e delle manifestazionifieristiche del soppresso Erfa Fiere delle Marche Spa,si conclude il processo diautonomizzazione del sog-getto giuridico a cui faran-no riferimento le attività fie-ristiche marchigiane. La de-cisione del trasferimentodell’utilizzo dei marchi e

delle manifestazioni è conte-nuta in un provvedimento ainiziativa dell’assessore regio-nale al Commercio e Manife-stazioni fieristiche, AntonioCanzian, approvato dallaGiunta regionale, e sancisce,quindi, il definitivo passag-gio di consegne al nuovo sog-getto. “Il provvedimento adot-tato -spiega Canzian- preve-

de anche che la società in-stauri rapporti di collabora-zione con gli Enti locali ele altre istituzioni interessa-te all’attività a cui il mar-chio si riferisce. Alla lucedei drastici tagli nazionaliai trasferimenti questo attodiventa significativo per ilconseguimento di taliobiettivi”.

22PAGINA 3 NOVEMBRE 2011MARCHEdomani

Nell’immagine, da sinistra Patrizio Ciotti, amministratore delegato Prometeo; GiacomoRoscioni, presidente Prometeo; Tiziano Basso, presidente Fabi Shoes Sutor Montegranaro;Sandro Crovetti, responsabile politiche societarie Fabi Shoes Sutor Montegranaro;Francesco Pieia, responsabile commerciale Prometeo

Soddisfattii rispettivipresidenti,in sintoniaanche nelladiffusione,attraverso

lo sport, di unmessaggio di

sostegno concretoalle tantefamiglie

in difficoltà

Prometeo, sponsor all’insegna del sociale

L’azienda di energia partner per tre anni della Fabi Shoes SutorMontegranaro. Un sodalizio forte anche nell’aiuto ai più disagiati

Uniti nello sport, uni-ti nel sociale. E’ unsodalizio a doppio

filo quello che lega Pro-meteo, primario operatorenel settore energetico regio-nale, e la Fabi Shoes SutorMotegranaro, eccellenzadel basket marchigiano ma-schile di serie A, che haavuto il merito di portarequesto sport d’alto livelload Ancona. Un’unione san-cita da un accordo che vedePrometeo come co-sponsordella squadra per i prossimitre anni. Un’iniziativa qua-si inevitabile se si conside-ra lo spirito e i valori cheguidano le scelte dell’azien-da di energia. “Siamoun’impresa di proprietà delterritorio –ha esordito Gia-como Roscioni, presidentedi Prometeo, alla conferen-za stampa in cui, nei giorniscorsi, è stata presentata lapartnership-, e lo dimostrail fatto che la maggior par-te delle nostre quote appar-tiene a Comuni e munici-palizzate, e che i nostri pro-venti rimangono nell’arearegionale. Come tale, Pro-meteo non può che soste-nere le eccellenze dellanostra terra e che portanoalto il nome delle Marche, esenza dubbio la Fabi ShoesSutor Montegranaro è unadi queste”. Soddisfatto an-che il presidente della squa-dra, Tiziano Basso, che haricordato la pronta disponi-bilità dimostrata da Prome-teo all’approdo del suoteam in terra dorica. Lasponsorizzazione, come haprecisato Patrizio Ciotti,

amministratore delegato diPrometeo, è stata resa pos-sibile grazie al risparmio re-alizzato con una riorganiz-zazione aziendale, quindisenza pesare in alcun modosulle bollette dei clienti. Male due realtà hanno subitofatto fronte comune anchesotto un altro aspetto: una-nime, infatti, il loro soste-gno alle attività volte alsociale già promosse daPrometeo. E proprio dal-

l’azienda marchigiana vieneun altro appello forte, cheguarda ai problemi ed haibisogni delle sempre più nu-merose famiglie della nostraregione che, a seguito dellacrisi, sono state gettate nel-la povertà e nel disagio.“Riceviamo sempre più ri-chieste di aiuto –ha com-mentato Roscioni-, e datempo registriamo un au-mento di famiglie che nonriescono più a pagare le

bollette. Di fronte a questiappelli non possiamo rima-nere indifferenti, anzi, dob-biamo agire in modo con-creto per trovare delle so-luzioni concertate. Perché inun mondo dove il denarodomina su tutto, la povertànon è né una colpa né unmotivo di vergogna, ma undisagio in cui tutti potreb-bero incappare”. Parole for-ti che hanno accompagna-to la richiesta, da parte del

presidente Prometeo, azien-da da sempre attiva nel tes-suto sociale marchigiano, diuna maggiore sensibilitàche operatori del settore,enti pubblici ed istituzionidovrebbero dimostrare neiconfronti di queste proble-matiche. Rammaricandosi dinon aver potuto trasmetterequesto messaggio, a causadi spazi già tutti occupati,in occasione delle giornatedell’energia che si sono te-

nute nei giorni scorsi inConfindustria ad Ancona,Roscioni ha colto l’occasio-ne della conferenza –presen-ti anche Sandro Crovetti,responsabile politiche socie-tarie Fabi Shoes Sutor Mon-tegranaro, e Francesco Pie-ia, responsabile commercia-le Prometeo- per chiedereagli organi preposti una re-golamentazione che dia si-stematicità alle azioni di in-tervento a favore del socia-le, perché, nelle sue parole,“non ci si può affidare soloal buon cuore delle impre-se”. Parole accolte e condi-vise da Basso, che ha ga-rantito l’appoggio e l’aiutodella sua squadra per la dif-fusione di questo messag-gio. “Lo sport è un grandeveicolo per la trasmissionedi idee e valori –ha sottoli-neato il presidente della FabiShoes Sutor Montegranaro-e noi faremo con piacere dacassa di risonanza a questaimportante iniziativa pro-mossa da Prometeo”. Tantoper dimostrare che questenon sono solo parole, ilmessaggio sarà ripropostoad ogni partita e rilanciatoattraverso i media, sfruttan-do il grande numero di spet-tatori ed appassionati chelo sport riesce a riunire. Eintanto la Fabi Shoes SutorMontegranaro ha già otte-nuto la sua consacrazionein terra anconetana, vin-cendo la prima partita dicampionato contro la Sidi-gas Avellino. In quell’oc-casione ha preso il viaanche un’altra iniziativavoluta da Prometeo: il pre-mio “Best player”, ovveroun riconoscimento al mi-glior giocatore che verrà ri-proposto in occasione diogni partita nella Dorica.

ROSEMARY MARTARELLI

23PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

ROSEMARY MARTARELLI

Università e impresa:l’unione fa la forza. Duemondi che si completa-

no e che si arricchiscono a vi-cenda. A dimostrarlo il semina-rio che ha avuto luogo nellasede anconetana di Eusebi Im-pianti, che per l’occasione haspalancato le sue porte agli stu-denti della Facoltà di Econo-mia “Giorgio Fuà” dell’Uni-versità Politecnica delle Mar-che. “Il Gruppo Eusebi da An-cona, nel mondo”: questo iltitolo del seminario, parte inte-grante del corso di “Economiadei Gruppi” tenuto dal profes-sor Sergio Branciari. Un’ini-ziativa che ha portato gli stu-denti direttamente nelle sedioperative dell’azienda, per fon-dere e mettere a confronto teo-ria e pratica.

“Credo molto nello scam-bio reciproco tra mondo dellavoro e università –ha com-mentato Armanda Brandoni,presidente e amministratore de-legato del Gruppo Eusebi-, per-

Successo per il seminario nella sede anconetana del Gruppo. Gli studenti di Economia a confronto con le dinamichedi sviluppo di una società che ha ramificazioni nel mondo. Una collaborazione che continuerà nei prossimi mesi

Eusebi, porte aperte all’università

Armanda Brandoni: “Con la nostraesperienza siamo la dimostrazione

che si può partire dalniente ed arrivare lontano”

Da sinistra: Emanuele Eusebi, Armanda Brandoni, Andrea Gioia e SergioBranciari; a lato, gli studenti che hanno partecipato al seminario

tano se ci sono vo-lontà, studio e ricer-ca”.

E la storia delGruppo Eusebi lo di-mostra: attivo datrent’anni nel settoredell’antincendio, hasaputo espandersi intutto ilmondo,dove at-t u a l -m e n t ec o n t a1 2aziendeed oltre420 di-penden-ti. Pro-

prio il percorso dicrescita e sviluppodella società e lasua capacità diagire su un merca-to globale sonostati i temi princi-pali trattati nelcorso del seminario, che ha la-sciato anche ampio spazio alledomande degli studenti sull’am-ministrazione, la gestione delGruppo e gli aspetti di gover-

nance.Di particolare interesse la

visita alle strutture ed agli im-pianti, con la guida del vicepre-sidente del Gruppo EmanueleEusebi: un’occasione preziosaper gli studenti, che hanno cosìpotuto mettere a confronto teo-ria e pratica. “Questo seminario

rientra nelle iniziative cui ilnostro Ateneo dà vita frequen-temente –ha detto il professorSergio Branciari-. I viaggi diistruzione sono particolarmente

utili, perché permettono di co-noscersi reciprocamente e sonoun’opportunità per i nostri stu-denti, che spesso hanno avutomodo di fare esperienze lavora-tive all’interno delle struttureaziendali con cui siamo in con-tatto”. Per i partecipanti a que-sta giornata, l’esperienza non è

t e r m i n a t aqui: nei pros-simi mesi, in-fatti, dovran-no sviluppa-re una simu-lazione di bi-lancio con-solidato a li-vello mon-diale delGruppo Eu-sebi; un eser-cizio che liporterà anco-ra a confron-tarsi con lasocietà che liha ospitati eche darà

loro l’opportunità di mettere inmostra le proprie capacità. Al-l’incontro ha partecipato ancheil dottore commercialista An-drea Gioia.

Nel II trimestre 2011 il tasso di disoccupazione Marchescende al 5,8% rispetto al 6,6% del I trimestre dell’anno incorso. Gli occupati, sempre rispetto al I trimestre 2011,nelle Marche salgono di 8 mila unità, tornando a quota 657mila, ovvero al livello pre-crisi del II trimestre 2008. Il tassodisoccupazione Marche è inferiore del 2% rispetto al datonazionale (5,8% contro il 7,8% dell’Italia). Anche sul pianodella disoccupazione giovanile (15-34 anni) le Marche pre-sentano dati migliori di quelli nazionali: 9,3% contro il14,6% dell’Italia. E’ quanto emerge dal rapporto Istat, dif-fuso di recente, su occupati e disoccupati, dati relativi alII trimestre 2011. “La nostra base occupazionale –commen-ta il Governatore Gian Mario Spacca-rimane costante ri-spetto al dato pre-crisi, ritornando ai 657 mila lavoratorioccupati. Comunque, non sopravvalutiamo questi dati. Perquesto il Governo regionale proseguirà con ancora mag-giore determinazione nella strategia di tutela dei lavoratorie delle loro famiglie, insieme alla difesa attiva del sistemadi piccole imprese marchigiane, pur nella ristrettezza dellerisorse disponibili in conseguenza dei tagli drammatici delGoverno nazionale”.

Disoccupazione, il tassoscende – Spacca: ”Strategieper tutelare i lavoratori”

ché dal colloquio possono na-scere nuove idee e si trasmetto-no conoscenze. Noi puntiamosui giovani, che sono la com-

ponente principale del gruppo,e con la nostra esperienza sia-mo la dimostrazione che si puòpartire dal niente ed arrivare lon-

COMUNE DI ANCONAAVVISO ESITO PUBBLICO INCANTO

IL DIRIGENTE SERVIZIOPUBBLICA ISTRUZIONE(Dott.ssa Silvia Tortorelli)

Amministrazione aggiudicatrice:Comune di Ancona, Servizi Scolastici ed Edu-cativi P.zza XXIV Maggio, n° 1 .Oggetto appalto:Affidamento gestione Centri Estivi biennio2011-2012.Criterio di aggiudicazione:Offerta economicamente più vantaggiosa intermini di qualità/prezzo.Importo a base d’asta annuo:€ 154.920,00 (IVA inclusa)Data di aggiudicazione: 13 luglio 2011.Offerte ricevute:Onlus Ludocoop Soc. Coop. Sociale,Dati aggiudicatario:Onlus Ludocoop Soc. Coop. Sociale via Pu-glie, 8 - Falconara Marittima (An)Valore dell’offerta cui è stato aggiudicatol’appalto: importo annuo € 154.920,00Data pubblicazione del presente avviso al-l’Ufficio Pubblicazioni Ufficiali della CEE:11/08/2011

MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 201124PAGINA

Arte e cultura si fondono nella capitale del Montefeltro. Dal touroperator Maraviglia Travellers’ Company una proposta ad hoc

Il luminoso autunno di UrbinoROSEMARY MARTARELLI

Fiera di Acqualagnadal 30 ottobre

Una panoramicadi Urbino

Autunno d’arte e di cul-tura, ma anche di sa-gre, sapori e diverti-

mento. La stagione ideale,complici le gior-nate ancora miti,per andare allascoperta delletante città e deiborghi marchi-giani dalla bel-lezza spettacola-re e dalle murache raccontanosecoli di storia.Impossibile nonfarsi ammaliaredal Rinascimen-to perpetuatoche emana l’ar-chitettura–gio-iello di Urbino,vera perla dellanostra regione.Incoronata cittàideale e metasempre da riscoprire per mol-tissimi turisti anche stranieri,la capitale del Montefeltro èparticolarmente accoglientein questa stagione, avvolta daun manto di colori autunnaliche sfumano lungo le sue col-line. Uno sfarzo discreto e raf-finato, che sa sapientementeaffiancare momenti ludici adeventi culturali. Per orientar-si tra le numerose offerte diquesta città e non perdersi

quelle di volta in volta piùparticolari ed accattivanti, ilprestigioso tour operator mar-chigiano Maraviglia Travel-lers’ Company ha ideato unpacchetto di tre giorni adhoc, fruibile durante tuttol’anno. La proposta coniugarelax ed arte, per un binomio

rigenerante che farà rivivereuno scorcio di salutare vacan-za. I visitatori saranno infattiospiti di un accogliente re-sort a quattro stelle situato traboschi di querce secolari eprovvisto di un incantevolecentro benessere di cui è pos-sibile usufruire per rilassarsiprima di immergersi per un’in-tera giornata tra le meravigliarinascimentali. In programma,infatti, c’è la visita guidata

alla scoperta di Urbino e del-le sue eccellenze, tra cui spic-ca senza dubbio il PalazzoDucale, simbolo, anche nelrespiro architettonico firmatoda Luciano Laurana, della cir-colazione di uomini ed idee.Il palazzo fu costruito nel cor-so del XV secolo per volontà

del duca Federico da Monte-feltro, raffinato umanista, e cu-stodisce numerosi capolavoripittorici. Al suo interno si saràaccompagnati da una guidaprivata alla scoperta dellaGalleria Nazionale delle Mar-che, che conserva opere dimaestri come Raffaello, Tizia-no, Piero della Francesca, Ba-rocci, Crivelli e Signorelli. Siavrà poi l’occasione di faretappa all’Oratorio di San Gio-

vanni, in cui è possibile ammi-rare il pregiato ciclo di affre-schi dei fratelli Salimbeni. D’ob-bligo un giro tra i vicoli dellacittà, fino alla Fortezza di Al-bornoz, che restituisce sublimiscorci del paesaggio circostan-te. Il pacchetto offerto dal touroperator marchigiano prevede

anche la visitadella vicinaUrbania, in cuisi tornerà indie-tro nel tempoper un tuffo trale tante botte-ghe dove gli ar-tigiani traman-dano sin dal Ri-n a s c i m e n t ol’antica artedella maiolica.La proposta tu-ristica dà anchel’opportunità diinserire nel-l’itinerario al-tre piacevoliattività edescursioni neinumerosi pae-

sini limitrofi. In particolare,in questo periodo non si puònon far tappa ad Acqualagna,che nei mesi di ottobre e no-vembre diventa capitale in-ternazionale del tartufo bian-co, con la 46a edizione dellaFiera dedicata al preziosotubero. Meritano una visitaanche i bei borghi di San Leoe Gradara, ricchi di storia e displendidi scorci sulle collinedel Montefeltro.

Massimo Bottura e Mauro Uliassi saranno gliospiti della 46a edizione della Fiera nazionale deltartufo bianco, in programma ad Acqualagna (PU) iprossimi 30, 31 ottobre, 1, 5, 6, 12, 13 novembre. ReTartufo riceverà a corte i due principi della cucinaitaliana, che domenica 6 novembre daranno al pubblicol’opportunità di partecipare a dei workshop all’internodel Salotto da gustare, uno dei tanti appuntamenti inprogramma per questa edizione della storica fiera che,anno dopo anno, ha eletto Acqualagna la capitale deltartufo sia a livello nazionale sia internazionale. Ivisitatori potranno passeggiare tra gli stand dei commer-cianti di tartufo fresco e visitare il Palatartufo. AnnaMoroni, cuoca e spalla televisiva di Antonella Clericinel programma tv “La prova del cuoco”, aprirà unaserie di appuntamenti che combineranno buon cibo,cultura e intrattenimento. Le sue ricette saranno spiega-te e fatte assaggiare al pubblico del Salotto domenica30 ottobre a partire dalle ore 15. Il 31 sarà invecepresentato “È pronto in tavola. Le mie ricette e quelledi famiglia” (Pendragon 2011), l’ultimo lavoro dell’attorebolognese Vito: un vero e proprio spettacolo cheintratterrà il pubblico. Spazio poi a momenti in cui lacucina tradizionale farà da protagonista: proprio alSalotto si svolgerà infatti la finale della “Disfida dellatagliatella”, una gara che coinvolgerà alcune tra lemigliori massaie marchigiane (iscrizioni aperte fino al 29ottobre, info: Marcheholiday 0721/[email protected].). Spazio alla cultura con l’asse-gnazione del Premio Aldo Gamba, un importante confe-rimento biennale che si inserisce nel percorso dellaPietra D’Autore ed Ecodesign di Acqualagna. Novità diquest’anno, la presenza di Decanter che, il 30 ottobredalle ore 13 alle 14, il 31 ottobre e il 1° novembre dalleore 20 alle 21, trasmetterà in diretta da Piazza Mattei.Fede e Tinto, i conduttori della seguitissima trasmissio-ne di Radio 2, diffonderanno nell’etere sapori e aromidella Fiera, i cui appuntamenti proseguiranno anche inserata: i divertentissimi Cialtrontrio il 31 ottobredivertiranno il pubblico in piazza Mattei a partire dalleore 18,30, mentre all’interno del teatro “Serenate perfiati” avrà luogo il concerto dell’Orchestra SinfonicaRossini di Pesaro (ore 21.15). Info:www.acqualagna.com

I giorni dire tartufo

In onda la nuova rubrica televisiva settimanale prodotta dal Gruppo AlceoMoretti Comunicazione in collaborazione con Confindustria Ancona e laFacoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche. Ben 5repliche ogni settimana per garantire la massima visibilità e diffusione aicasi di successo, alle iniziative e alle esigenze del tessuto imprenditorialeed economico del nostro territorio

TUTTE LE SETTIMANEsu E'TV Marche

e su TV Centro MarcheSEGNA IN AGENDAvenerdi: ore 23.00 (E'TV Marche)

ore 23.40 (TV Centro Marche)sabato: ore 14.00 (TV Centro Marche)

ore 19.00 ((E'TV Marche)domenica: ore 14.00 (E'TV Marche)

su

Giovedi 20 ottobre - ore 23,20Giovedi 20 ottobre - ore 23,20Giovedi 20 ottobre - ore 23,20Giovedi 20 ottobre - ore 23,20Giovedi 20 ottobre - ore 23,20

Domenica 23 ottobre - ore 13,15Domenica 23 ottobre - ore 13,15Domenica 23 ottobre - ore 13,15Domenica 23 ottobre - ore 13,15Domenica 23 ottobre - ore 13,15

Giacomo RoscioniPresidente Prometeo Energia

31° anno

TGeconomia

25PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

Nell’azienda di Giampaolo Giampaoli i G. I. di Confindustria Ancona;un incontro voluto dalla presidente del Gruppo Beatrice Garofoli

“Giovani, innovate”

Un momento dell’incontro di Giampaolo Giampaoli con i Giovani imprenditori diConfindustria Ancona, voluto dalla presidente del Gruppo Beatrice Garofoli

La qualità faro guidadi una vita. In po-che parole, la sintesi

dell’incontro di GiampaoloGiampaoli con i Giovaniimprenditori di Confindu-stria Ancona, voluto dal-la presidente del GruppoBeatrice Garofoli , im-prenditrice del vino. Dueaziende tra le più storichedel territorio, la più anti-ca casa v in ico la de l leMarche da una parte el’azienda dolciaria fonda-ta nel lontano 1900 dal-l’altra. Un ideale excursusstorico iniziato da Giam-paoli, che fu a suo tempouno dei primi presidentidei Giovani imprenditoridi Confindustria, fino aigiorni nostri con l’attualepresidenza Garofoli. Unastoria di decenni, caratte-rizzata però da alcuni trat-ti comuni. “La voglia difare impresa, di offrire op-portunità e posti di lavo-ro, di far crescere il no-stro territorio valorizzan-do le eccellenze del madein Marche -ha spiegatoGiampaoli- è sempre statauna spinta fortissima aguardare avanti e non fer-marsi mai . Pensando acome la Giampaoli è cam-biata nel corso degli anniin termini di prodotti, disettori merceologici, diclienti serviti, ci si rendeconto del fatto che biso-gna sapersi trasformare e

cambiare pelle, adattarsial mercato e al consuma-tore che cambia. Saper in-novare, essere sempre cu-riosi e imparare dagli al-tri, saper accogliere e sti-molare la creatività deicollaboratori sono fattoridi successo nel lungo pe-r iodo . Sempre avendocome riferimento ultimo laqualità assoluta dei pro-dotti e il massimo rispet-to per le persone. Il con-sumatore che ti sceglie –inciso di Giampaoli- ti dàla sua fiducia e insiemeuna enorme responsabili-tà: non puoi tradirlo conun prodotto scadente. Il

rapporto umano è fonda-mentale e va col t ivatosempre, sia con le perso-ne che lavorano insieme ate, sia con i clienti e iconsumatori. La sfida peril futuro delle nostre azien-de marchigiane secondo mesta proprio nella capacitàdi r iuscire a coniugarenuove tecnologie e merca-ti globali con il rapportoumano, tenendo al centrola persona”.

“Una giornata molto in-teressante -il commentodella presidente dei Gio-vani imprenditori BeatriceGarofoli-: Giampaoli ha di-mostrato una sensibilità e

un’attenzione per i giova-ni fuori dal comune. Ci hamostrato personalmentetutte le fasi di lavorazionedei diversi prodotti (pa-nettoni, torroni e biscot-ti), con un trasporto e unentusiasmo fuori dal comu-ne. Poi, durante il pranzo,abbiamo potuto scambiareparer i , impress ioni edesperienze a ruota libera,con immediatezza e massi-ma apertura. Un imprendi-tore di altri tempi in quan-to a stile e rapporti umani,ma sempre proiettato al fu-turo e desideroso di inno-vare e mettersi in discus-sione”.

Presentazione alla Cameradi commercio dorica

“100 Finestre”sulla moda

Presentato alla Cameradi commercio di Ancona,alla presenza del presidenteRodolfo Giampieri e del pre-sidente dell’Azienda specia-le Marchet, Giorgio Catal-di, “100 Finestre”, il pro-getto ideato per sostenerele imprese di un settore tipi-co del made in Italy comequello della moda; il formatprevede un incoming di ope-ratori stranieri e la parteci-pazione ad un’esposizionecreata ad hoc per impresepartecipanti del settoremoda e calzature. Il targetdell’incoming è costituito,nello specifico, da operatoricinesi, interessati a lavorarecon aziende italiane nei ter-mini del private label e dellicensing, beneficiando del-l’apporto di un ‘terzista’ al-tamente qualificato comequello che l’imprenditore-ar-tigiano italiano può garanti-re. La sostanza del progettoè assicurare alle piccole emedie imprese nuovi com-mittenti su nuovi mercaticapaci di sviluppare pro-dotti con il design e il buon-gusto italiano. Secondo leprevisioni per lo sviluppodel settore, in futuro i com-mittenti cinesi svolgerannoil ruolo ricoperto dalle casedi moda europee italiane enon, che tradizionalmentehanno ricorso alla realtà im-prenditoriale dei terzisti diqualità. La selezione deglioperatori cinesi è stata co-

ordinata dal desk Marchetin Cina e affidata a tre agen-zie di trading, con le qualisono stati firmati accordi isti-tuzionali, che operano atti-vamente sul territorio cine-se; le agenzie, terminatol’evento di Ancona, avran-no anche il compito di assi-stere le imprese italiane nel-la fase di follow up durantela quale si lavorerà perconcretizzare i contatti com-merciali avviati durante l’in-coming. L’edizione 2011 di“100 Finestre” (che, coor-dinata da Marchet, è soste-nuta da: Regione Marche,Unioncamere nazionale,Confartigiananto ImpreseAncona, Comune di Anco-na, Provincia di Ancona,Aziende speciali delle Mar-che, Camere di commerciodi Reggio Emilia, Novara,Forlì e Cesena, Centro este-ro dell’Umbria, Promex diPadova, Asfin Azienda spe-ciale di Vercelli e VicenzaQualità). prenderà il via il25 ottobre nei padiglionidella Fiera di Ancona evedrà la partecipazione dicirca 90 buyer cinesi cheincontreranno 74 impreseitaliane della moda e dellecalzature provenienti datutta Italia. Alla presenta-zione il coordinatore del-l’evento, Paolo Paoletti, ePaolo Picchio, responsabi-le provinciale categoriaModa di ConfartigianatoImprese Ancona.

cultura MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 2011 26PAGINA

SILVANA CORICELLI

Un successo la mostra nella capitale di Monica Pennazzi; prestigiosala proposta di portare la personale all’ombra della Tour Eiffel

Salto quanticoda Roma a Parigi

La mostra personale di Monica Pennazzi allestita alla GalleriaMassenzio di Roma: in questa foto l’artista è con il criticoMaurizio Vitiello; a lato il direttore artistico di Massenzio,Alessandro D’Ercole (a sinistra) con il critico Massimo Locci;in alto Monica Pennazzi nella serata del vernissage

La presenza di nomiautorevoli dellacritica e di personali-

tà di spicco del mondodell’arte nelle sue diversedeclinazioni il segnotangibile di un’attenzioneche promette di travalicarei confini nazionali. DaRoma a Parigi, ancora unaprestigiosa ribalta perMonica Pennazzi, che,dopo aver conquistato lacapitale, proporrà gli esitiultimi della sua ricercaall’ombra della Tour Eiffel.La chiamata, all’artista diAncona, è arrivata neigiorni della sua personalealla Galleria Massenzio:portare la mostra neglispazi della TallulahConcept, in Saint-Ger-main-des-Prés, agli inizidell’anno prossimo. E’dunque il momento,citando il direttore artisticodi Massenzio, AlessandroD’Ercole, di “segnalare

una nuova corrente”, “unaricerca che sintetizza equalifica gli interventi chedalla transavanguardia adoggi hanno ricercato unanuova via estetica all’im-maginario”. Coraggiosasintesi di arte, filosofia escienza il sostrato della

cifra che dà connotazionealle opere esposte daMonica Pennazzi alla suarecente personale romana –prorogata, peraltro, di unasettimana, per l’apprezza-mento mostrato dal pubbli-co-, cui hanno fatto visita icritici Maurizio Vitiello e

Massimo Locci, oltre alloscultore Carlo Lorenzetti eallo scenografo Elio Lucia-no. In mostra quattro sculturesospese, realizzate con filo dinylon trasparente e plexi-glass: opere che si staccanodalla parete e che indicano,nella forza del loro potereevocativo, un nuovo approdonel percorso artistico dellaPennazzi. La corrente degliInformali e Burri il punto diriferimento di un’indagine

che ha intercettato lospazialismo di Fontana e cheha adesso trovato spondaall’interno di una cultura“tendente a rendere platoni-camente reale –citandoD’Ercole- l’unità derivantedalla fantasia sull’evoluzionedella forma”. “Salto quanti-co” il titolo dell’esposizione,che, dopo Roma, troveràospitalità nella ville lumière,la Parigi faro europeo dellacultura dei lumi, destinata a

divenire la città dell’arte traatelier ed esposizioniinternazionali, ancora oggifucina di nuove tendenze.“Se l’allestimento di unapersonale a Roma è stata perme la realizzazione di unsogno, la prospettiva di unavetrina a Parigi è un sognoneanche mai sfiorato”;contagiosa la soddisfazionedi Monica: un salto chesegna un cambiamento dirotta, spiccato dando forma

ad un progettosuscettibile disviluppi, coinvol-gendo le variediscipline artistiche.Con la tecnica deifili, e con laboriosolavoro di cesello,approfondimentodell’indaginerispetto ad unastruttura che parladi una fase impor-tante nell’evoluzio-ne creativa dell’arti-sta di Ancona. Eche, con figuraumana, vedremopresto approdareanche a teatro.

cultura 27PAGINA3 NOVEMBRE 2011 MARCHEdomani

ROSEMARY MARTARELLI

Al Massimo dorico la nuova proposta di musica leggera d’autore: tragli altri, Capossela, Fossati, Subsonica, Elio e le Storie tese

Muse in versione pop

Vinicio Capossela

Da sinistra: Boni, Haber e Alberti, protagonisti di “Art”

“Art”, regia di Solari, apre lastagione nel capoluogo

Il Teatro delle Muse si pre-para ad una nuova stagionee parte con una novità:

PopMusicMuse, ovvero unaproposta di musica leggerad’autore, con una programma-zione specifica ed organica cheandrà da novembre 2011 adaprile 2012. Nomi di spicconel cartellone, con chicche ve-ramente imperdibili, come latappa dell’ultimo tour di unodei più grandi cantautori ita-liani, Ivano Fossati, ad An-cona l’8 dicembre, o l’esibi-zione di star internazionalicome Vinicio Capossela (2 no-vembre) e James Taylor (22marzo 2012). Ma anche vocimolto apprezzate della musicaitaliana, a partire da una delleband del momento, i Subsoni-ca, che il 6 dicembre terranno

un concerto interamente acu-stico. E poi Elio e le Storietese il 24 marzo 2012 e altrigrandi previsti per il prossi-

mo anno e per cui si è ancorain trattativa (Fiorella Manno-ia , Paolo Conte e SergioCammariere). Un cartelloneveramente di qualità, resopossibile, come hanno spie-

gato nel presentarlo l’asses-sore comunale alla CulturaAndrea Nobili e la direttricedella Fondazione Teatro delle

Ancona: lirica con un’opera; tornala grande danza

Durante il Consiglio d’amministrazione della FondazioneTeatro delle Muse il direttore artistico della stagione lirica,Alessio Vlad, ha annunciato i titoli in programma da gennaio2012. Il cartellone prevede: la nuova produzione de Le nozzedi Figaro di Mozart, direttore d’orchestra Guillaume Tour-naire, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi il 27 e 29gennaio; il Premio Corelli il 18 febbraio; il 23 marzo, incollaborazione con la Form, la Nona Sinfonia di Beethovencon la Filarmonica Marchigiana e il Coro Bellini diretti daHubert Soudant; il 21 e 22 aprile Il lago dei cigni con ilBalletto di San Pietroburgo e la Filarmonica Marchigianache suonerà dal vivo.

Dal 20 ottobre, giorno diapertura della stagione, ad apri-le 2012, sui palcoscenici diMuse e Sperimentale arriveran-no più di 80 attori di diversegenerazioni diretti dai migliori

registi del panorama nazionaleper gli 11 appuntamenti, unoin più in abbonamento rispettoalle passate stagioni, che com-

pongono il cartellone teatraledi Ancona, proposto dallo Sta-bile delle Marche in collabora-zione con la Fondazione Musee il Comune dorico. Un cartel-lone che mescola i generi, pri-

vilegia il contemporaneo, striz-za l’occhio ai classici, coinvol-ge grandi maestri della scenaed eccellenti compagnie. Tra iprotagonisti vedremo: GiorgioAlbertazzi, Luca De Filippo,Alessandro Preziosi,Tato Russo,Franco Branciaroli, Elio De Ca-pitani, i danzatori della MarthaGrahm Dance Company.

Il cartellone si apre dal 20 al23 ottobre al Teatro delle Musecon tre mattatori della scena:Alessandro Haber, Alessio Bonie Gigio Alberti impegnati, perla regia di Giampiero Solari,sul testo di Yasmina Reza,“Art”, scene Gianni Carluccio,luci Marcello Iazzetti, produzio-ne Nuovo Teatro e Gli ipocriti.

“Desidero rivolgere aLorenza Mochi Onori ilpiù affettuoso augurio dibuon lavoro per questosuo nuovo incarico. Laprofonda sensibilità, l’ele-vato valore professionale,la grande cultura e un’im-mensa passione animanoil suo profilo e rappresen-tano per le Marche, regio-ne definita da una straor-dinaria dotazione di beni

artistici, una sicura garan-zi. Al direttore Paolo Scar-pellini rivolgo il ringrazia-mento per il lavoro svol-to”. Con queste parole ilpresidente della RegioneMarche, Gian Mario Spac-ca, ha commentato la noti-zia della nomina di LorenzaMochi Onori a direttore ge-nerale delle Marche per ilministero dei Beni cultura-li. Nome di punta tra gli

Lorenza Mochi Onori nuovo dg Marche Beni culturalistudiosi della storia del-l’arte, Mochi Onori è sta-ta soprintendente per ilPatrimonio storico e arti-stico delle Marche (nomi-nata nel 2003), dopo averdiretto per un ventenniola galleria di Palazzo Bar-berini a Roma. Nell’assu-mere il nuovo incarico,lascia il Polo museale spe-ciale di Napoli, che guida-va dal 2009.

Stabile, si vaad incominciare

ElioMuse Velia Papa, grazie aduna nuova modalità di orga-nizzazione e di relazione coni promoter privati, con i qualisono stati fatti accordi di ridu-zione del canone di affitto del

teatro in virtù dell’elevata va-lenza artistica degli eventi pro-posti. “Abbiamo cercato di fis-sare condizioni più elasticheper l’utilizzo del teatro –hannospiegato Nobili e Papa-, peravere una vera programmazio-ne di musica leggera e non piùconcerti una tantum. Attraver-so questa nuova relazione coni privati le Muse potranno ave-re un cartellone innovativo, cheporterà anche ulteriore pubbli-co e contribuirà ad allargare ilmercato”. Con questa novità ilteatro dorico sarà in grado digarantire un’offerta continua-tiva, che coprirà anche il peri-odo autunnale ed invernale,andando ad accostarsi in modoarmonico alle stagioni lirica eteatrale. Particolarmente soddi-sfatto Nobili, che sta pensan-do anche ad una convenzionecon gli albergatori che dia lapossibilità di usufruire di scontia chi pernotterà in città in oc-casione dei concerti.

cultura MARCHEdomani 3 NOVEMBRE 2011 28PAGINA

Anche quest’annoBanca dell’Adriatico haaderito a “Invito a Palazzo”,la manifestazione promossadall’Abi sotto l’Alto Patro-nato del Presidente dellaRepubblica e giunta alla 10aedizione. Nella giornata del1° ottobre il pubblico hapotuto visitare la pinacotecadella Banca, costituita da

oltre 130 opere che vanno dal’500 al ’900, oltre a diversiautori contemporanei. Gli oltre1.000 visitatori intervenutihanno avuto la possibilità diaccedere alla sala del Consi-glio ed ammirare i dipinti diSimone Cantarini detto “ilPesarese”, uno splendidodipinto dalla luce e “vibrazio-ni” caravaggesche del

Guerrieri di Fossombrone“Giuditta e Oloferne”, i dipintisu tavola di Pagani e il SanDonino di Giovanni AntonioBellinzoni da Pesaro. E’ statopossibile visitare l’interopiano nobile dell’istituto nelquale sono allocate in piantastabile le opere d’arte. Moltoammirati i quadri di AlessioDe Marchis, del quale la

“Invito a Palazzo”: ammirata la collezione di Banca dell’AdriaticoBanca dell’Adriatico possiedeuno dei più importanti corpusdi opere. Ospite speciale diquesta edizione di “Invito aPalazzo”, dedicata al 150°anniversario dell’Unità d’Italia,è stato il “Garibaldino”dipinto da Luigi Varoli nel1925. Per celebrare questaricorrenza Banca dell’Adriati-co ha organizzato il recital

“La civiltà del Cuore”: dopoil saluto di Dario Pilla,direttore generale della Banca,Ivana Baldassarri ha traccia-to il profilo di Edmondo DeAmicis: la lettura scenica èstata preceduta da un assolodi violino eseguito daltredicenne Edoardo Brandi,poi Lucia Ferrati e CristianDella Chiara hanno lettopagine del libro Cuore. “Lanostra adesione a ‘Invito a

Palazzo’ –ha detto Pilla-conferma l’attenzione e lavicinanza che Bancadell’Adriatico riserva alterritorio nel quale opera e lafunzione sociale che hasvolto nell’acquisire,restaurare e conservare ilpatrimonio artistico inmassima parte costituitoda artisti locali o chehanno operato nel nostroterritorio”.

Tolstoj-Leopardi: tappa a Tula, in Russia, per la mostra già successodi pubblico a Recanati; l’interesse della comunità scientifica

Binomio di giganti

Da sinistra: Lev Tolstoj e Giacomo Leopardi

Macerata, la stagione si apre il 10 novembre

Maestri della scenaal Lauro Rossi

Due giganti a confronto.Due grandi classici chein maniera sorprendente

si sfiorano, con posizionespeculare, su temi particolari.Nell’Anno della Cultura eLingua italiana in Russia edella Cultura e Lingua russain Italia, un progetto culturaleche sta suscitando grandeinteresse presso la comunitàscientifica grazie al binomioproposto: Leopardi-Tolstoj. Aconfronto sulle tematiche dellanatura (centrale in entrambi) edella storia, della solidarietà edell’amicizia, della figurafemminile, della lettura delVangelo e della figura diCristo. Dopo Recanati,allestita presso Casa Leopardidove ha ottenuto un grandesuccesso di pubblico (circa 8mila visitatori in meno di duemesi), tappa a Tula, doveresterà allestita fino al 27novembre presso CasaVolkonsky, la Tenuta-Museodi Lev Nikolaeviè Tolstoj di

Jasnaja Poljana, per lamostra “Tolstoj-Leopardi. Ilrespiro dell’anima” (il cuititolo viene tradotto “Tolstoj-

Leopardi. Il respiro dell’eterni-tà”), arricchita nella suaversione russa di moltomateriale documentale, storicoed artistico, riferito alla figurae alle opere di Leopardi.Fabiana Cacciapuoti curatrice,

da parte italiana, insieme aGalina Alexeeva della mostra,che ha il patrocinio delMinistero per i Beni e le

Attività culturali e del Mini-stero della Cultura dellaFederazione russa, in collabo-razione con Svim, Istitutofederale della Cultura, Tenuta-Museo di N.L Tolstoj, Istitutoitaliano di Cultura, Centro

nazionale di Studi leopardiania Recanati, Centro mondialedella Poesia e della culturaGiacomo Leopardi.

Si ricorda che il 30settembre, a Mosca, il Centrolirico Galina Vizhnevskaya haospitato l’evento culturalerealizzato dalla RegioneMarche, in collaborazione conl’Istituto italiano di Cultura aMosca e l’Amat, dal titolo“Giacomo Leopardi/MarioMartone, un dialogo alpresente”. Condotto daldirettore dell’Amat GilbertoSantini, un appuntamentoteatrale (letteralmente presod’assalto dai moscoviti) comeopportunità per incontrare -orincontrare- Giacomo Leopar-di, attraverso lo sguardo diMario Martone, uno degliartisti più sensibili del teatro ecinema italiano contemporanei,verificando ancora una voltavitalità e attualità della visioneleopardiana del mondo edell’esistenza.

L’inaugurazione, il 10 e11 novembre, sarà conSogno di una notte d’esta-te -una delle commedie piùpopolari ed amate diShakespeare- prodottodallo Stabile delle Marchee che vede protagonisti 18giovanissimi attori guidatida Carlo Cecchi, in vestedi regista ed attore. Novespettacoli fino ad aprilecompongono il cartellone2011 - 2012 del TeatroLauro Rossi di Macerata,promosso dal Comune diMacerata e dall’Amat erealizzato con il contributodi Regione Marche eMinistero per i Beni e leAttività culturali. Grandiinterpreti, maestri dellascena, testi classici edautori contemporaneidisegnano un affascinanteprecorso nello spettacolodal vivo che tocca anche ladanza. Il 2 dicembre lastagione prosegue con LiRomani in Russia, unmongolo -presentato fuoriabbonamento– di SimoneCristicchi tratto dall’omoni-mo poema in versi di EliaMarcelli e diretto daAlessandro Benvenuti.Cristicchi interpreta unanutrita galleria di grotteschipersonaggi raccontandol’orrore della guerra attra-verso la voce di chi l’havissuta in prima persona.

La compagnia Vocitinte–uno dei gruppi dellapiattaforma della nuovascena marchigiana “Matil-de” promossa da RegioneMarche e Amat– il 6 e 7dicembre presenteràL’uomo, la bestia e la

virtù di Luigi Pirandello,spettacolo diretto dalgiovane regista AntonioMingarelli ed interpretato,tra gli altri, da Lino Musel-la e Paolo Mazzarelli. Il 21e 22 dicembre protagonistasarà Paolo Rossi con il suoMistero Buffo, testo cheDario Fo presentò per laprima volta nel 1969 e per ilquale ricevette il Nobel perla letteratura. Un omaggioal maestro che si avvaledella regia di Carolina DeLa Calle Casanova; musi-che composte ed eseguitedal vivo da EmanueleDell’Aquila. Il 14 e 15gennaio sarà la volta de Ilcatalogo di Jean ClaudeCarriere; protagonistiIsabella Ferrari e EnnioFantastichini, regia diValerio Binasco.

Saverio Marconi tornain scena come attore esceglie Schmitt e le sueVariazioni enigmatiche, aMacerata il 9 e 10 febbraioal termine di una residenzadi riallestimento; la piéce èstato un grande successodi pubblico e di critica in

Europa. Colazione daTiffany è il film di BlakeEdwards –tratto dal roman-zo di Truman Capote- conl’indimenticabile AudreyHepburn e George Peppard.Il fascino di quelle atmosfe-re rivivranno a teatro il 6 e7 marzo nello spettacolointerpretato da due giovaniattori di talento comeFrancesca Inaudi e LorenzoLavia diretti da PieroMaccarinelli su testoadattato da Samuel Adam-son. Il 30 e 31 marzo saràla volta di Servo di scena,uno dei più celebri testiteatrali di Ronald Harwood,interpretato e diretto daFranco Branciaroli. Lachiusura della stagione il18 e 19 aprile sarà affidataalla danza di FlamenQueVi-ve, formazione italo –spagnola diretta da GiannaRaccagni e che si componedi eccellenti musicisti edanzatori; al pubblico delLauro Rossi presenterà DonJuan, affascinante spettaco-lo di flamenco su musichedi Alberto Rodriguez eMarco Perona.

Nei locali più caratteristici di L’Avana Vecchia, in luoghicult come La bodeguita del medio, La Mina, El Patio,l’anconetano Fabrizio Annini si è esibito nell’estate appenatrascorsa con la sua voce e la sua chitarra. Grande apprezza-mento da parte del pubblico per la canzone “Que viva Cuba”.E da parte degli aficionados cubani il più grande complimentoper Annini è stato: “Fabricio, lascia a Cuba la tua chitarra.Così sarai costretto a tornare”. Per intanto Fabrizio ha incalendario un viaggio a Rio de Janeiro: dove suonerà, allaspiaggia di Ipanema, la sera del 31 dicembre prossimo.

La voce e la chitarra di Anninidopo L’Avana a Rio de Janeiro

Fano, Teatro della Fortuna: Cecchi, Albanese,Santamaria, Preziosi e Bergonzoni tra i protagonisti

Scelte di qualità

Antonio Albanese

Sulle scene di “Sogno di una notte d’estate” direttoda Carlo Cecchi

Un calendario riccoper il numero dispettacoli proposti e laqualità delle scelte.Proseguono gli appun-tamenti di FanoTea-tro’11’12, stagione diprosa della FondazioneTeatro della Fortuna incollaborazione conAmat: il 12 e 13novembre di scenaCarlo Cecchi con ilsuo Sogno di unanotte d’estate diShakespeare, prodottodallo Stabile delleMarche. Il 17 e 18dicembre AntonioAlbanese presenteràPersonaggi, spettacoloscritto con MicheleSerra che riunisce in unagalleria i più famosiantieroi creatida Albanese. Il10 e 11 gennaio19 attori-ballerini direttida GiancarloSepe racconte-ranno Napole-tango, la storiadi una famiglianapoletana che,da generazioni,vive di tango,tramandando untalento naturalee contagioso. Il27 e 28 gennaioClaudio Santa-maria, FilippoNigro, NicoleMurgia e Massimo DeSantis saranno i protagoni-sti di Occidente solitario,commedia nera che narracon ironico cinismo ildramma di una famiglia

dove regna crudeltà,aggressività e disperazio-

ne. Il 28 e 29 febbraioCyyrano de Bergerac diEdmond Rostand: Ales-sandro Preziosi sceglie diindossare i panni del piùfamoso poeta spadaccino

per il suo debutto nellaregia teatrale. Il 10 e 11marzo Piero Maccarinel-li metterà in scena Cola-zione da Tiffany dalfamoso libro, e poisceneggiatura cinemato-grafica, di TrumanCapote, interpretata inquesta versione teatraledalla coppia FrancescaInaudi e Lorenzo Lavia.

La stagione proseguiràcon 3 fuori abbonamento.Il 30, 31 marzo e 1°aprile, Salomè di OscarWilde, un progetto diproduzione del TdF edell’assessorato allaCultura firmato daFabrizio Bartolucci eSandro Fabiani con lapartecipazione straordina-ria di Anita Bartolucci. Il

13 aprile,Urge, ilnuovospettacolodi Alessan-dro Ber-gonzoni. Il24 marzo sichiude conuno spetta-colo didanza: laSpellboundDanceCompanypresenteràLe quattrostagioni,una coreo-grafia sulla

celebre composizione diVivaldi creata da MauroAstolfi.

Inizio spettacoli:giorni feriali ore 21 -domenica ore 17.

L’addio a FarroniCi ha lasciati Roberto

Farroni, un protagonistadella cultura nella città diAncona e nelle Marche,stimato presidente edirettore del Museo TattileStatale Omero. Giornalistapubblicista, è stato promo-tore e animatore di iniziati-ve di pregio, con particola-re riferimento all’arte. Haideato e realizzato, insiemecon Aldo Grassini eDaniela Bottegoni, il primoMuseo al mondo destinatoalla fruizione tattile delleopere d’arte e finalizzatoall’accessibilità totale deibeni culturali. Un percorsoimpervio e difficile neiprimissimi anni, durante iquali sono state raggiuntetappe assai significative chehanno fatto di questastruttura museale un puntodi riferimento scientifico edartistico a livello mondiale.Con grande forza e capar-bietà quotidiane ha condot-to il Museo per più di diecianni, trasformandolo in unarealtà efficiente e funzionaleche accoglie annualmente

migliaia di visitatori. A luisi deve in massima parteanche tutto l’iter scientificoe di ricerca che porta oggiil Museo Omero alla MoleVanvitelliana, con unprogetto scientifico che sibasa sulle più recenticonoscenze e competenzedel settore. Oltre alla suatenacia e alle sue altissimequalità professionali, vannoricordate la sua grandegenerosità e bontà che nehanno fatto una personalitàstimata ed amata da tutti,oltre il suo ruolo pubblicoe la sua notorietà. Sempreal suo fianco la moglieBarbara Toppi, inseparabilecompagna e collaboratrice.

Roberto Farroni

culturaMARCHEdomani3 NOVEMBRE 2011 29PAGINA

A Recanati, tra le colline marchigiane, la Bottega-scrigno di Màlleus. Nuovi corsi per affacciarsiad un’antica tradizione. Sul crinale della tecnologia, allacciando il futuro al passato

Professione: amanuense

Màlleus e sullo sfondo il Castello sede della prestigiosa Antica Bottega Amanuense; sopra, unospaccato dello Scriptorium, il più grande in Europa

MARTINA ALLINEY

Lasciare che unpennino tracci unsegno indelebile su

un foglio, dando un toccosolenne ad un messaggio,ad una parola, ad unalettera. Ed affidarsi così alpiacere di un modo dicomunicare antico, comples-so, ma di grande fascino.L’arte amanuense è unpercorso che esige metodo,pazienza, precisione ecreatività. A Recanati, tra lecolline marchigiane, nellasuggestiva cornice delCastello Màlleus, sededella prestigiosa AnticaBottega Amanuense, il piùgrande Scriptorium euro-peo, avranno inizio entro lafine dell’anno dei corsi peraspiranti amanuensi tenutida autorevoli maestri, oltreche da docenti interni allaBottega: un percorsodidattico per tornare all’usodel pennino, all’inchiostro eall’approfondimento dellapratica del vergare a mano.Ci parla del nuovo progettoEnrico Ragni, Màlleus inarte, personaggio eclettico esensibile nonché imprendi-

tore di successo, fondatoredella preziosa realtà diRecanati, punto di riferi-mento della tradizioneamanuense in Italia e inEuropa. “Con questi nuovicorsi –spiega Màlleus-vogliamo far avvicinare lepersone ad un’arte davveromoltointeressante.Certo,diventare unbuon ama-nuense non èun percorsosemplice: sirichiedonomolte ore distudio peracquisire leconoscenzenecessarie,oltre ad unapersonalitàincline aquesto tipodi lavoro.Bisognaessere precisi,scrupolosi emoltopazienti: ledonne, a mio parere, hannouna manualità più spiccata,e dunque sono le più adattead intraprendere talemestiere”. Le persone chegià lavorano alla Bottega-

scrigno di Recanati? “Quivige la regola della sceltavalutando certo la naturaleinclinazione, infatti tutte ledomande di assunzionevengono scritte a mano, maanche diversi aspetti delcarattere: chi lavora da noideve essere una persona di

grande affidabilità e serietà,oltre che possedere spiritodi squadra”. Ed è ungruppo fidato e compattoquello che, nel cuore delleMarche, ripropone attraver-

so sofisticate tecniche ilfascino dei cartigli. Dodiciabili amanuensi, quasi tuttedonne, minuziosamentescandiscono sulla carta ipropri tempi con sapientedosaggio di inchiostri,scelta oculata delle perga-mene e prove per giungere

a risultati insuperabili.“Produciamo di tutto -diceMàlleus-, dalle partecipazio-ni di nozze fino alle lauree,redatte per i più importantiatenei nazionali ed interna-

zionali. Lavoriamo perprestigiose associazioniitaliane e straniere, perpersone blasonate e perso-naggi famosi di tutto ilmondo. Anche il Papa el’imperatore Hirohito sonostati nostri ammiratori”.Amanuense con retaggi di

chimico,musicista epilota diaerei:conoscereMàlleus ètrovarsi alcospettodellesorprenden-ti sfaccetta-ture di cuiè capaceunapersonalitàartistica. IlCastello diRecanatine èoriginaleespressio-ne: un’ar-chitetturadi 1.500

metri quadrati, con torremedievale costruita exnovo incastonata tra dueali di cristallo. Preciso ilrimando a quel traitd’union tra passato e

futuro che è sostanza dellastessa arte cui sono dediticoloro che la strutturaabitano. “La nostra sedeprima era Villa Colloredo,splendida dimora antica diproprietà del Comune diRecanati, tuttavia lo spazioera ristretto e poco lumino-so, dunque cercavo un’al-ternativa”. L’alternativaverrà dal mondo onirico:“Durante un viaggio aTorino feci un sogno,quasi un’esperienza misti-ca”. Il Castello nel sogno:la costruzione che Màlleusavrebbe ideato, progettatoe realizzato nelle campagnemarchigiane, con onerosoimpegno sia sotto il profilocreativo che finanziario.L’inaugurazione pochi mesifa: all’ingresso armature,pergamene, attestati,diplomi, pennini e ceralac-che; il battito di un mondoantico, ma il cuore pulsanteè lo Scriptorium, una vera epropria impresa di successotutta orientata al XXIsecolo. La posizione èstata scelta in modo che laluce risultasse sempresoffusa: non deve disturba-re chi è chino sulla tradi-zione. E intanto rivoltoalle più futuristiche delletecnologie.

3 NOVEMBRE 201130PAGINA MARCHEdomani

MARCHEdomani3 NOVEMBRE 2011 31PAGINA

BASKET

Sharon Drucker, coachdella Fabi Shoes

ROBERTO I. ROSSIDa sempre sport e musi-

ca fanno parte della cultu-ra, della storia come dellavita quotidiana e hanno lacapacità di creare momentidi condivisione in cui tuttisi riconoscono. E’ l’atmo-sfera respirata di recente alTeatro le Muse-Corelli adAncona, dove la Scuolaregionale dello sport ha ce-lebrato il quarto biennio diattività valorizzando unaricchezza comune: l’artedella Banda dell’Arma deiCarabinieri le cui sinfoniehanno sollecitato l’orgogliopatriottico nel 150° anniver-sario dell’Unità, il patrimo-nio di campioni e di qualitàdi cui le Marche possonoessere fiere. “E’ un onorecondividere questo presti-gioso palco con un’orche-stra che ci ricorda come iltricolore faccia parte diogni evento sportivo –hadetto il presidente del ConiMarche Fabio Sturani inapertura di serata condottadal presidente Ussi-Unionestampa sportiva italiana,Andrea Carloni –ed è si-gnificativo lanciare un mes-

Coni Marche - Celebrato alleMuse il IV biennio di attivitàLo sport a teatrocon la Scuola

saggio in questi giorni nonfacili (il provvedimento delConi nazionale che taglia lestrutture territoriali, ndr.)perché è nelle difficoltàche dobbiamo continuare acrescere per promuovere ivalori dello sport e soste-nere la candidatura diRoma alle Olimpiadi del2020, dove in ogni casonon vogliamo andare daspettatori ma da protagoni-sti”. In questo senso Stu-rani ha ricordato l’impor-tanza del lavoro svoltodalla Scuola, diretta daMaria Teresa D’Angelo,che nel biennio ha orga-nizzato 65 corsi di forma-zione gratuiti che hannoregistrato 7 mila presenzee offerto seminari, aggior-namenti e strumenti utiligrazie ai coordinatorid’area Piero Benelli, Ni-cola Silvaggi, Carlo Ca-stagna, Barbara Agosti-nis, Roberto Mancini. Unprogetto sostenuto concre-tamente da partner ed Enticui si è voluto tributare undoveroso omaggio rove-sciando i ruoli.

Serie A - Emanuele Fabi, sponsor della Sutor Montegranaro, è intrattativa con il campione Nba per un eventuale suo ingaggio

”Bargnani? E’ un sogno”

La trattativa per l’ingag-gio di Andrea Bargna-ni va avanti”. Lo ha

detto Emanuele Fabi, titola-re dell’omonima aziendasponsor della Fabi ShoesMontegranaro, a marginedella prima partita di campio-nato di serie A della squadradi basket, che al PalaRossiniha battuto la Sidigas Avelli-no per 85-76. “Sull’eventua-le ingaggio di Bargnani cistiamo lavorando –ha spie-gato Fabi-, anche se il pro-blema sono le assicurazioniche il giocatore ha nel suocontratto”. L’eventuale arri-vo di Andrea Bargnani, a se-guito del blocco dell’Nba-Na-tional basketball association,modificherà il percorso e gliobiettivi della stagione appe-na iniziata alla Fabi Shoes Su-tor Montegranaro, allenatada Sharon Drucker. Il cam-pione tricolore, da tempo nel-l’Nba –selezionato per la pri-ma volta nel 2006 dal draft

Nba-, nelle file dei TorontoRaptors, è un sogno che ol-tre alla Fabi Shoes lo sta per-seguendo anche la Montepa-schi Siena. A promuoverel’eventuale contratto per lamaglia marchigiana gialloblùè stato, di recente, il mainsponsor della società Ferma-na, Emanuele Fabi. AndreaBargnani, nato a Roma il 26ottobre 1985, 26 anni, alto 213centimetri per 113 chilogram-mi di peso, gioca come alagrande e centro, ma è in gra-do di ricoprire anche il ruolo

di ala piccola. Denominato “ilMago”, soprannome assegna-togli da Riccardo Pittis per lasonorità del cognome assimi-labile a quella di un prestigia-tore. Un cestista, cresciuto digran spessore negli ultimianni, diventato punto fonda-mentale della compagine ca-nadese partecipante al cam-pionato Nba. Un campiona-to, l’Nba, che sta rischiandoil lockout, ovvero la serrata,la chiusura, legato alla crisic’è già c’è stata e che conti-nua ad essere, purtroppo,attiva. Una crisi che è tornataa farsi sentire per i costi sem-pre più elevati di tutto il cam-pionato statunitense; e perevitare guai grossi i costivanno tagliati. E’ sempre lastessa musica, anche per lapiù spettacolare Lega dibasket del globo. Tagli cheandranno ad incidere soprat-tutto sui guadagni dei gioca-tori. C’è un contratto colletti-vo da rinnovare, e non saràuna passeggiata. Ciò accaddegià una dozzina d’anni fa, conl’Nba che si fermò per diversimesi. Da quel blocco furonointrodotte, tra le altre, misure

come la luxury tax (tassa sullusso). Lo scopo apparentedi questa “tassa” è di preve-nire i team nei principali mer-cati con alti redditi dei gioca-tori più talentuosi. Chissàcosa salterà fuori questa vol-ta. Secondo David Stern,commissioner dell’Nba, i mar-gini per giungere ad un ac-cordo senza conseguenze cisono, ma di sicuro non saràfacile. E a fronte di quel bloc-co diversi cestisti stanno va-lutando l’ipotesi di prosegui-re a giocare ma in campionatidi altri Stati, come, nello spe-cifico, quello italiano. Diver-se le squadre che stanno cer-cando di accaparrarsi qual-che stella-Nba. Sull’eventua-le ingaggio di Andrea Bar-gnani, Emanuele Fabi sostie-ne che “il mio è un progettoche oltre a voler portare ungrande giocatore italiano del-la Nba in maglia gialloblu pre-vede un suo utilizzo come te-stimonial del nostro gruppo.E’ un sogno che vorrei di-ventasse realtà, anche perchél’Arena di Ancona, con 7 milaposti, ci permette di pensarein grande”.

32PAGINA 3 NOVEMBRE 2011MARCHEdomani