MarcheDomani_n2_febbraio2011

32
ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 2 - MARZO 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] [email protected] Nostro speciale Formazione contro la crisi Sono intervenuti: SANDRO CALVOSA, FULVIO ESPOSITO, LUIGI LACCHÈ, MARCO LUCHETTI, MARCO PACETTI, ALEANDRO PETRUCCI, STEFANO PIVATO, MAURIZIO QUERCETTI, MASSIMO SERI, RENATO VALLESI Difesa del lavoro. Creando intanto i presupposti per quella ripartenza che necessariamente passa per la creazione di nuova occupazione. La condizione giovanile alla ribalta, in un’adeguata preparazione un momento fondamentale di snodo, intercettando le esigenze del mercato. Prospettive di futuro nelle aule del mondo accademico, ma anche nei luoghi deputati delle istituzioni. Con la messa in campo di misure e di interventi che aprano spiragli anche a chi un impiego lo aveva e lo ha perso MARCO LUCHETTI su Giovedi 17 febbraio ore 23,20 Giovedi 17 febbraio ore 23,20 Giovedi 17 febbraio ore 23,20 Giovedi 17 febbraio ore 23,20 Giovedi 17 febbraio ore 23,20 Domenica 20 febbraio - ore 13,15 Domenica 20 febbraio - ore 13,15 Domenica 20 febbraio - ore 13,15 Domenica 20 febbraio - ore 13,15 Domenica 20 febbraio - ore 13,15 Giacomo Roscioni Presidente Prometeo 31° anno Parliamo di politica A tu per tu con: Silvana Amati, Giacomo Bugaro, Gianfranco Fini, Luciana Sbarbati, Palmiro Ucchielli Sport Basket - Quando Alceo Moretti... fondò l'Olimpia Borletti Interviste con: Jury Chechi, “il signore degli anelli”, e Libero Brignoccoli Cultura Velia Papa, direttore Fondazione Muse: “Scelte all’insegna della sostenibilità economica; nella condivisione un valore” Più risorse alla cultura: approvato dalla Giunta regionale il piano per il triennio 2011- 2013; Marcolini: “Una sfida per lo sviluppo” Paolo Mariani, direttore generale Carifac “Investire sul capitale umano” domani ALDO TESEI

description

il periodico marchigiano di cultura, economian, informazione, politica e sport

Transcript of MarcheDomani_n2_febbraio2011

Page 1: MarcheDomani_n2_febbraio2011

ALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVI - N. 2 - MARZO 2011Spedizione in A.P. 70%Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]@alceomoretti.191.it

Nostro speciale

Formazionecontrola crisi

Sono intervenuti:SANDRO CALVOSA, FULVIO ESPOSITO, LUIGI LACCHÈ, MARCO LUCHETTI,

MARCO PACETTI, ALEANDRO PETRUCCI, STEFANO PIVATO,MAURIZIO QUERCETTI, MASSIMO SERI, RENATO VALLESI

Difesa del lavoro. Creando intanto i presupposti per quellaripartenza che necessariamente passa per la creazione di nuovaoccupazione. La condizione giovanile alla ribalta, in un’adeguatapreparazione un momento fondamentale di snodo, intercettando leesigenze del mercato. Prospettive di futuro nelle aule del mondoaccademico, ma anche nei luoghi deputati delle istituzioni. Con lamessa in campo di misure e di interventi che aprano spiraglianche a chi un impiego lo aveva e lo ha perso

MARCOLUCHETTI

su

Giovedi 17 febbraio ore 23,20Giovedi 17 febbraio ore 23,20Giovedi 17 febbraio ore 23,20Giovedi 17 febbraio ore 23,20Giovedi 17 febbraio ore 23,20Domenica 20 febbraio - ore 13,15Domenica 20 febbraio - ore 13,15Domenica 20 febbraio - ore 13,15Domenica 20 febbraio - ore 13,15Domenica 20 febbraio - ore 13,15

Giacomo RoscioniPresidente Prometeo

31° annoParliamo di politicaA tu per tu con:

Silvana Amati,Giacomo Bugaro,Gianfranco Fini,Luciana Sbarbati,Palmiro Ucchielli

Sport• Basket - Quando AlceoMoretti... fondò l'OlimpiaBorletti

• Interviste con: JuryChechi, “il signore deglianelli”, e Libero Brignoccoli

Cultura����� Velia Papa, direttore Fondazione Muse:“Scelte all’insegna della sostenibilitàeconomica; nella condivisione un valore”����� Più risorse alla cultura: approvato dallaGiunta regionale il piano per il triennio 2011-2013; Marcolini: “Una sfida per lo sviluppo”

Paolo Mariani, direttore generale Carifac“Investire sul capitale umano”

domani

ALDOTESEI

Page 2: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 2011PAGINA 2

MARCO LUCHETTI

“Unione eflessibilità”

Fincantieri:“L’amministratoredelegato Bono ha

confermato,durante la sua

visita, che quellodi Ancona saràuno dei cantieriche rimarranno

in piedi rispetto aqualsiasi

ristrutturazione”

(Foto Rillo)

MORETTI – Buonase-ra cari amici; mio ospite èun personaggio che io stimomolto, l’assessore MarcoLuchetti: un fatto che mi hacolpito, in una situazionepolitica dove disinvolto èspesso il passaggio di fidu-cia tra elettori ed eletti, è chelei sia stato rieletto tre voltein Regione. Che segno viene,secondo lei, da questa fedel-

tà?LUCHETTI – Intanto la

ringrazio della stima…MORETTI - …è merita-

ta.LUCHETTI - Probabil-

mente è un segno dell’impe-gno che io dedico al serviziodella gente, in quanto la miainterpretazione della politicaè proprio questa: essere alservizio delle persone.

MORETTI – In un’epo-ca dove non c’è fedeltà traeletto ed elettore, dove uneletto passa da un partitoall’altro con queste agilitàpolitiche che ormai sono di-ventate all’ordine del gior-no, lei è rimasto sempre fe-dele alle sue idee, e indub-biamente ha lavorato bene:per tre volte lo hanno rielet-to, e questa è una cosa molto

positiva anche per la politi-ca marchigiana.

LUCHETTI – Prendo attodelle sue parole; certamente

oggi la politica non è ugualea quella di qualche anno fa:questo è evidente a tutti. Tral’altro è una politica che sirivolge sempre di più alle per-sone piuttosto che alle idee,perchè con il tramonto delleideologie sono finite quelleappartenenze di passioni an-che politiche. E se questo èun segnale per certi aspettipositivo, presenta anche deilimiti, in quanto significa chela politica non è riuscita atrovare più dei messaggi con-vincenti, tanto da unire lepersone intorno a dei pro-grammi, a dei progetti, piut-tosto che a dei leader.

MORETTI – Nella miavita io mi sono interessatomolto anche di sport, e unacosa che ho sempre cercatodi ottenere nei miei atletiera l’agilità, agilità che mi èsempre piaciuta molto mache non mi piace in politica:

con questa disinvoltura dipassaggi tra un partito e l’al-tro, tra un’idea e l’altra, adun dato punto uno si trovaad essere in un partito chenon rappresenta più leidee delle persone che quelcandidato avevano vota-to…

LUCHETTI – …restandoalla metafora sportiva, in nes-suna squadra ci sono com-ponenti che giocano da altreparti. Poi c’è il calcio merca-to, ma la politica non è sicu-ramente questo.

MORETTI – Dunque, leiè nato a Falconara, e all’etàdi 22 anni ha cominciatol’impegno nella Cisl, cui è ri-masto fedele, tanto da diven-tarne, nel 1993, il segretariogenerale delle Marche, ca-rica cha ha mantenuto per 7

anni, fino alla sua prima ele-zione in Consiglio regiona-le. Adesso le è stato affidatoun assessorato molto impor-

tante, da prima linea per letante problematiche che èchiamato ad affrontare, se-gno dell’apprezzamento edella stima di Spacca riguar-do alla sua persona.

LUCHETTI – Sicura-mente è un segnale di fidu-cia, di apprezzamento, che ilpresidente ha voluto darmi.Come ho detto prima, nellamia interpretazione della po-litica in primo piano c’è ilservizio alle persone, e le dif-ficoltà non mettono pauraquando vengono affrontatecon passione e con la consa-pevolezza di lavorare perrisolvere problemi importan-ti per la comunità, per cui cido dentro.

MORETTI – Per preci-sa informazione dei miei te-lespettatori, a Luchetti sonostate affidate le deleghe alLavoro, all’Istruzione, alDiritto allo studio, alla For-

mazione professionale, e mifermo qui, altrimenti adelencarle impieghiamo tut-to il tempo della trasmissio-ne. Quale di queste deleghele dà più problemi o più sod-disfazioni?

LUCHETTI – Sono tuttetematiche molto interessanti,che riguardano direttamentele persone, a cominciare ov-viamente dal lavoro, tema chepurtroppo oggi è ritornatoprepotentemente all’attenzio-ne di tutti, e che soprattuttosta nel cuore di chi il lavorolo ha perso o rischia di per-derlo e che in questo periodovive drammi familiari piutto-sto pesanti. Proprio a questepersone bisogna dimostrarsivicini, impegnandosi per loro.Anche la scuola, che ha vis-suto in questi ultimi tempi dei

cambiamenti molto importan-ti, è un tema fortemente al-l’attenzione: ieri sera il presi-dente Obama, nel suo discor-

so agli Stati dell’Unione, sot-tolineava che uno dei suoiobiettivi resta l’istruzione.L’istruzione è infatti alla basedel futuro delle comunità edelle persone, dunque porviattenzione è fondamentaleper le giovani generazioni eper il loro domani.

MORETTI – Riguardoal lavoro, in Italia le percen-tuali della disoccupazionesono aumentate, mentre nel-le Marche sono fortunata-mente diminuite. Questo an-che grazie ai vostri provve-dimenti?

LUCHETTI – Diciamoinnanzitutto che la leggeraripresa che si avverte al di làdei nostri confini ha determi-nato una reazione di partedelle nostre imprese, che, purrimanendo in una situazionemolto pesante, hanno rico-minciato a camminare: il no-stro sistema produttivo è

molto reattivo, dunque si è inqualche modo accompagnatoa questo segnale di ripresa.Da sottolineare è che la cul-tura del lavoro che della no-stra comunità rappresenta unodegli elementi distintivi ha de-terminato anche delle situa-zioni che aiutano la tutela del-l’occupazione. Per esempio,noi conosciamo migliaia diimprese artigiane che, pur indifficoltà a causa della crisi,non hanno licenziato i propridipendenti proprio perchéconsiderano il lavoro e per-tanto i lavoratori un patrimo-nio a cui non si può rinuncia-re, per cui è continuata l’oc-cupazione anche nella picco-la impresa.

MORETTI – Un caso hoapprezzato molto, di un notoindustriale che, stretto dalla

situazione, ha dovuto chie-dere un concordato, e hamesso a disposizione tutto ilsuo patrimonio personale

per riuscire a non licenziarenessuno dei sui lavoratori.

LUCHETTI – Proprio diquesto stavo parlando: dellaconsapevolezza e della re-sponsabilità dei nostri im-prenditori, molti dei qualisono venuti dal lavoro, nelsenso che erano dipendenti a

loro volta. E in molti hannopreferito tener duro, metten-do se necessario a disposizio-ne il proprio patrimonio per-sonale nella fondata speran-za di una ripresa economica.

MORETTI – Il gesto dicui dicevo è di Latini, di Jesi:un gesto che mi ha moltocolpito e che dimostra, tral’altro, serietà, passione, at-taccamento.

LUCHETTI – Questo fada riscontro ad una caratteri-stica dei lavoratori marchigia-ni, tutta gente responsabile:la piccola impresa ha forgia-to una cultura del lavoromolto importante nella nostrarealtà.

MORETTI – Ho lettoche avete preso diversi prov-vedimenti a sostegno del la-voro…

LUCHETTI – …sì, noiabbiamo rinnovato per il2011 un accordo con il sin-dacato, proprio per definire lemisure anticrisi che già eranostate attivate lo scorso anno:sono provvedimenti a soste-gno delle situazioni di piùdifficile condizione. Pensoper esempio all’incentivazio-ne alla trasformazione a tem-po indeterminato dei lavora-

tori precari, al favorire l’en-trata dei laureati nel nostromondo produttivo attraversodelle azioni positive di stimo-lo, tirocini ed anche incentivialle aziende che assumono inostri laureati. Inoltre ci sonodelle misure che riguardanodirettamente le condizioni di

vita delle famiglie dei lavo-ratori, per esempio aiutandolavoratori che sono in cassaintegrazione o in mobilità oin disoccupazione attraversodei contributi se hanno figliall’università. Altri strumentisono all’indirizzo di un’inno-vazione del mercato del la-voro, cercando una flessibili-tà diversa, contrattata in retidi imprese, per utilizzare lamanodopera in termini ap-punto più flessibili tra azien-de. Poi c’è tutta una serie diprovvedimenti che attengonoalla parte assistenziale e sa-nitaria e che agevolano i la-voratori in difficoltà.

MORETTI – Che cos’èil progetto “Marche Flexi”?

LUCHETTI – E’ ciò dicui ho appena parlato, un pro-getto relativo all’attivazionedi reti di imprese che posso-no contrattare assunzioni dipersonale tenendo conto del-le disponibilità esistenti inqueste reti: una modalità in-novativa per favorire inseri-menti occupazionali, conci-liando la stabilità per i lavo-ratori e la flessibilità per leimprese. In pratica è una sol-lecitazione per le imprese adaggregarsi, e questo non è unfatto del tutto scontato, nelsenso che nella nostra realtàl’individualismo imprendito-riale è una caratteristica pre-cisa, molla formidabile neglianni passati ma che in questomomento di crisi occorrereb-be in qualche modo superareperché è l’unione che serve.Lo dissi anche in occasionedella precedente intervistacon lei: l’unione, il fare squa-dra, uno degli obiettivi da rag-giungere per far fronte ai pro-blemi della crisi.

MORETTI – Uno dei di-fetti dei nostri imprenditoriè proprio nella difficoltà adunirsi...

LUCHETTI – …è unadelle cose più difficili, maproprio in un momento sareb-be opportuno allearsi per an-dare insieme, compatti, ad

Page 3: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomaniMARZO 2011 3PAGINA

Trasmissione del27 gennaio 2010

Si chiama “Marche Flexi” ed è un progetto sperimentaleper l’attivazione di reti di imprese, reti territoriali per

l’occupazione che favoriscono gli inserimenti lavorativi eintanto sollecitano le imprese stesse ad aggregarsi. Una

modalità innovativa, che fariferimento al protocollo d’intesasiglato con i sindacati: misure aprotezione dei più deboli, spiega

l’assessore regionale Marco Luchetti,e intanto sostegno allo sviluppo. Sotto

i riflettori degli “Incontri”di Alceo Moretti un ampio spaccato

rispetto alle priorità per lafuoriuscita dalla crisi, con

delucidazioni sulle vertenze ancorain atto. “Un segnale di ripresa c’è,cui si va accompagnando il nostro

sistema produttivo, che è moltoreattivo”. Adesso, l’inciso, necessarioun salto di qualità per fronteggiarenel modo più adeguato le difficoltà

contingenti: fare squadral’imperativo, superando gli

individualismi

“La scuola, che ha vissuto in questi ultimi tempidei cambiamenti importanti, è un tema fortementeall’attenzione. Nella riforma dell’università un po’

più di coraggio andava messo. Di fatto si tratta di tagli,che hanno riguardato tra l’altro il diritto allo studio;

la nostra Regione ha messo a disposizionemolte risorse per affrontare le conseguenze della drastica

riduzione di finanziamenti in proposito, recuperandoin parte. L’istruzione è fondamentale per il

futuro delle giovani generazioni

offrire i nostri prodotti innuovi mercati…

MORETTI – …infatti imiei amici di Bruxelles di-cono che nelle competizioniinternazionali l’industrialemarchigiano è troppo solo.

LUCHETTI – E’ vero, edè questo un punto cruciale:se noi comprendessimo finoin fondo l’importanza di sta-re uniti e facessimo questosalto di qualità probabilmen-te usciremmo dalla crisi mol-to più adeguatamente. Le as-sociazioni degli imprendito-ri sono chiamate a questo

sforzo: anch’esse stanno la-vorando in questa direzionee evidenziano le difficoltàche incontrano.

MORETTI – La Marce-gaglia ha detto ieri in un’in-tervista che il peggio è allespalle, perchè qualche spi-

raglio di miglioramento siintravede nella situazione.Lei è d’accordo?

LUCHETTI – Io credoche la Marcegaglia si riferis-se a quanto dicevo all’inizio:per esempio dei segnali diripresa si registrano in Ger-mania, dove il prodotto in-terno lordo quest’anno do-vrebbe fissarsi sul 3,6%.Quindi spiragli di migliora-mento ci sono, però credoche a casa nostra potremmofare molto di più se ci si oc-cupasse meno di certe vicen-de, con il loro corollario digossip e quant’altro, e met-tessimo mano ad una politi-

ca industriale che favorissele imprese.

MORETTI – L’ho vistain questi giorni in televisio-ne insieme con Bono, l’am-ministratore delegato diFincantieri, durante la suavisita ai cantieri di Anco-na: si prospetta qualche mi-glioramento per questa si-tuazione?

LUCHETTI – Indubbia-mente la cantieristica soffrea livello internazionale unacrisi spaventosa: pensi chenel 2010 in tutto il mondosi sono prodotte solo 3 nuo-

ve navi, per cui c’è una gra-ve caduta di domanda do-vuta anche alle crisi finan-ziarie delle banche. Qualchesegnale di ripresa tuttaviasembra si possa cogliere: ciraccontava Bono che è riu-scito ad esempio a prendere

delle commesse negli StatiUniti e in Brasile, salvo poiche il Governo ha obbligatoFincantieri a costruire quel-le navi nei cantieri degli Usae del Brasile. Noi europeiforse qualche volte pecchia-mo di eccessivo lassismo daquesto punto di vista, per-ché riguardo a determinatisettori dovremmo interveni-re in maniera molto più ener-gica da un punto di vista distrategia industriale. La cosaprincipale, comunque, è cheBono ci ha assicurato che ilcantiere di Ancona, rispet-to a qualsiasi ristrutturazio-ne, rimarrà un cantiere effi-

ciente.MORETTI – Questo è

molto importante.LUCHETTI – E’ deter-

minante, e il presidenteSpacca, dopo l’incontro conBono a Roma, ha voluto chel’amministratore delegato diFincantieri lo confermasseanche qui da noi, a tutta lacomunità. Proprio Spacca haposto questo tema, la veritàsul cantiere di Ancona, eBono in maniera molto net-ta ha confermato che il can-tiere di Ancona sarà uno diquelli che rimarrà sicura-

mente in piedi rispetto aqualsiasi ristrutturazione.

MORETTI – Ci parlidelle varie vertenze anco-ra in atto nelle Marche, peresempio la Ses di Montero-berto, la Nuova Manara; soche vi state dando molto da

fare…LUCHETTI – …ne ab-

biamo diverse di queste re-altà; sono imprese che han-no risentito direttamentedella crisi del mercato, tral’altro imprese che hanno unknow how e delle capacitàproduttive indiscutibili, per-tanto si tratta di collegaremeglio queste capacità pro-duttive con le realtà del mer-cato. Noi, d’accordo con laproprietà e il sindacato, stia-mo proprio cercando di at-trezzare queste imprese diquel management necessa-rio per svilupparne il futu-ro. Ci sono poi altre realtà,

come la Sadam di Jesi: tra-montato il progetto che ilgruppo Maccaferri avevaproposto per superare lozuccherificio -quella famo-sa centrale non accettata nédalla comunità, né dalle isti-tuzioni-, oggi ci troviamo inun’impasse non indifferen-te, in quanto il nuovo pro-getto ci lascia perplessi ri-spetto alle possibilità effet-tive di accogliere tutta lamanodopera in una proget-tualità che ha a che fare conil settore terziario, di cuinella realtà anconetana sia-mo molto dotati -parlo diterziario commerciale-. Adogni modo, la situazione èall’attenzione per capirequali prospettive produttivesi possano profilare.

MORETTI – Ho vistoche in queste ore sono tor-nati i cinesi per l’AntonioMerloni.

LUCHETTI – Sì; è unsegnale su cui confidiamomolto, perché finalmente,dopo il nuovo bando apertoalle domande di interesse daparte di chi era intenzionatoa rilevare dalla situazione difermo produttivo gli stabili-menti della Ardo, si intrave-de qualche possibilità. Que-sto gruppo cinese, che è in-serito già nel settore delbianco, cioè nel settore de-gli elettrodomestici, sembra

aver dato degli affidamenticerti, e sono venuti perchéentro febbraio devono con-segnare ai commissari laloro proposta di assunzionedi responsabilità rispetto algruppo.

MORETTI – Parliamoadesso di università; com’èla situazione?

LUCHETTI – La rifor-ma Gelmini dell’universitàha confermato un impiantogià in parte delineato daprovvedimenti precedenti,perché anche questa rifor-ma, come quella della scuo-la, non ha sicuramente por-tato novità sostanziali. Nel-

la riforma dell’università unpo’ più di coraggio andavamesso, in quanto i provve-dimenti di riforma che giàerano stati presi per moltiversi non hanno funziona-to: i corsi triennali, in sinte-si, non hanno dato il risulta-to per cui erano stati pensa-ti, quello di avvicinare l’uni-versità al mondo produttivo,dando un futuro ai nostrigiovani. Di fatto si tratta ditagli, tagli che hanno riguar-dato tra l’altro il diritto allostudio; la Regione Marcheha messo a disposizionemolte risorse per fronteggia-re la drastica riduzione di fi-nanziamenti in proposito, da243 milioni del fondo nazio-nale a 96, un taglio che ren-de praticamente impossibilela frequentazione dell’uni-versità ai ragazzi le cui fa-miglie non dispongono del-le risorse per fronteggiare le

spese necessarie. Noi abbia-mo recuperato in parte, fa-cendo un buon accordo congli studenti, i quali hanno unsenso di responsabilità cheprobabilmente molti sotto-valutano.

MORETTI – Parliamoadesso dell’accordo perl’integrazione degli studen-ti disabili.

LUCHETTI – E’ un ac-cordo che riguarda l’Univer-sità di Urbino, ma anche al-

tri atenei stanno facendopassi avanti da questo pun-to di vista: parliamo di tuttauna serie di servizi in colle-gamento con le nostre strut-ture sanitarie per consentireagli studenti disabili di re-stare nella sede dell’ateneosia per quanto riguarda le le-zioni, sia per quanto riguar-da i servizi di albergo e dimensa. E’ un progetto mol-to bello, perché coinvolgedirettamente i compagni de-gli studenti disabili, per cuic’è anche una forma di soli-darietà che dà il segno diquella responsabilità di cuiparlavo prima.

MORETTI – Senta, se-condo molti Spacca finiràper avere la cittadinanzaonoraria di Shanghai o diqualche altra realtà, perchéveramente lavora come unforsennato per stringereaccordi, portare i cinesi qui,eccetera. Lei condivide lasperanza di Spacca...

LUCHETTI – …certeperplessità vanno fugate,perché quello della Cina è unmondo incredibile: i cinesi sistanno affacciando ad unosviluppo eccezionale e, siapur molto cauti, molto pru-denti, sono aperti a discuterecon chi fa loro proposte con-crete. Il nostro presidentenelle sue visite in Cina è riu-scito a coinvolgere i cinesi,e se un grosso gruppo cine-se si è affacciato alla nostrarealtà è anche perché la no-stra regione si è presentatain Cina in modo positivo. Unruolo di rilievo ha avuto ilrapporto di carattere cultu-rale, storico, di memoria cherimanda alla figura di PadreMatteo Ricci. Un rapporto sucui ci siamo impegnati mol-to, ma forse pochi sannoquanto Matteo Ricci rappre-senti per la cultura cinese …

MORETTI – …per noiè diventato lo zio MatteoRicci…

LUCHETTI – …eh sì,stavolta è lo zio di Cina, chesicuramente ci porterà cosemolto importanti e buone.

MORETTI – Quindi lei,che è persona obiettiva eseria, ha speranza che la si-tuazione migliori in futu-ro…

LUCHETTI – …sicura-mente; molto dipende dallanostra buona volontà e dallaconsapevolezza che dobbia-mo migliorare. I criteri concui la politica viene adessoidentificata vanno celermen-te rimossi, perché abbiamobisogno di una ripresa anchein senso etico e concreto ri-spetto agli impegni verso ilpaese.

MORETTI – Aggiungoche non dovrebbero essererimossi solo i criteri ma an-che qualcuno... La ringra-zio molto, assessore, per illavoro che sta svolgendo eche dai sondaggi di Marchedomani e del nostro grupporisulta condiviso e apprez-zato.

LUCHETTI – Grazie.MORETTI – Grazie ai

telespettatori e arrivedercialla prossima settimana.

Page 4: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 20114PAGINA

Le celebrazioni del quarantesimo anniversario del Consigliotra ricordi e riflessioni sulle prospettive per il futuro

Buon compleanno Marche

Da sinistra, Silvana Amati, Gian Mario Spacca, Vittoriano Solazzi e Giacomo Bugaro (fotoRillo)

Passato e presente sfumatiper unirsi in un unicogrande festeggiamento:

quarant’anni di storia della Re-gione Marche ripercorsi tuttid’un fiato nella toccante ceri-monia svoltasi a fine gennaioal Ridotto delle Muse di An-cona. A segnare simbolicamen-te l’unione, la premiazione, daparte dell’attuale presidentedell’Assemblea legislativa Vit-toriano Solazzi, di WalterTulli, primo presidente, nel1970, del Consiglio regionale.Un cerchio che si chiude, macon uno sguardo aperto al fu-turo; un momento non solo ce-lebrativo, ma anche di rifles-sione, come ha sottolineato So-lazzi: “Questo quarantennalecoincide con un periodo com-plesso della nostra storia. Oggiabbiamo nuove sfide, come ilfederalismo, che deve essere so-lidale, e la costruzione diun’Europa che sia sempre piùuno Stato unitario. Penso altrattato di Lisbona e al proto-collo sulla sussidiarietà, ma an-che alla Macroregione adriati-ca, dove le Marche hanno di-mostrato di ricoprire un ruoloimportante”. Una Regione daprendere ad esempio anche perGiacomo Bugaro, vicepresi-dente dell’Assemblea legislati-va, che ne ha elogiato la con-dotta oculata ed efficiente, cheha fatto registrare il bilanciopiù parsimonioso del Paese. Eun pensiero rivolto anche alrapporto Stato-Regioni, defini-to da Bugaro “un cantiere aper-

to”, con l’auspicio di un’im-mediata riforma della Costitu-zione “per creare un Paese com-petitivo e guardare ad impresa,lavoro e coesione sociale”. Haparlato di unità e di fiducia nelfuturo anche Gian MarioSpacca, presidente della Re-gione Marche, ripercorrendouna storia regionale fatta di cre-scita e sviluppo: dall’aumentodella popolazione residente al-l’innalzamento dell’età, dall’in-cremento delle attività impren-ditoriali ad una accresciuta per-cezione di benessere da partedei cittadini. Ma con un moni-to: “Dobbiamo rafforzarel’identità regionale –ha dettoSpacca-, e chiedo l’aiuto an-che dei nostri intellettuali per

creare nella comunità una mag-giore consapevolezza della no-stra marchigianità”. Animi fie-ri ed orgogliosi delle proprieradici, dunque, come quellidelle tante personalità che han-no segnato la storia della no-stra terra, ed i cui volti sonoscorsi in un emozionante vi-deo, confondendosi con quel-li dei presenti. E ancora, l’in-tervento di Pier Alberto Ca-potosti, presidente emeritodella Corte Costituzionale ecomponente della commis-sione di esperti che redasseil primo statuto regionale:una carrellata di ricordi perripercorrere l’evoluzione delnostro statuto, e un grandepunto interrogativo sugli svi-

luppi del federalismo, sullapersonalizzazione della po-litica e sul contenzioso aper-to tra Stato e Regioni. Nodidella politica che sono statiaffrontati anche nell’intervi-sta, condotta dal giornalistaRai Giancarlo Trapanese, aidue ex presidenti dell’Assem-blea legislativa marchigianaAdriano Ciaffi e SilvanaAmati. Un confronto, ancorauna volta, tra passato e pre-sente, tra un prima e un dopola caduta del muro di Berli-no, e tra due visioni differen-ti del federalismo: un fattoreunificante per Ciaffi e un ri-schio per la centralità dellanostra regione per la Amati.

R.M.

La decisione è stata assuntaa Bruxelles

Macroregione:relatore Spacca

“Il percorso diavvicinamentoal 2014 si staconsolidando.

La sfida è alta:uno strumento

per accelerare iprocessi

d’integrazione”

La richiesta di parere “Co-operazione territoriale nel Me-diterraneo attraverso la Macro-regione adriatico-ionica”, è sta-ta formalmente assegnata dalComitato delle Regioni d’Eu-ropa al presidente della Regio-ne Marche Gian Mario Spac-ca. La decisione è stata assuntaa Bruxelles dalla Commissio-ne politica di coesione territo-riale (Coter) del Comitato del-le Regioni, di cui Spacca ècomponente. Sarà, dunque, ilpresidente delle Marche il re-latore della proposta di parereche il 19 maggio sarà illustratain prima lettura alla Coter, perpoi essere votata per l’appro-vazione il 4 luglio, sempre inCommissione. A quel punto ilparere approderà tra il 10 e il15 ottobre, alla sessione plena-ria del Comitato delle Regio-ni, che si riunirà nell’ambitodegli Open Days. In questa fasesi svolgeranno incontri con tut-ti i rappresentanti istituzionalisia nell’ambito del Comitatodelle Regioni sia in sede diParlamento europeo. “Il percor-so di avvicinamento al 2014,quando con la presidenza ita-liana dell’Ue contiamo di ave-re l’istituzione ufficiale dellaMacroregione adriatico-ionica–ha spiegato Spacca– si staconsolidando. Aver assegnatoalle Marche l’illustrazione del-la richiesta di parere, rappre-senta un riconoscimento perl’impegno che la nostra Regio-ne da tempo spende per questoobiettivo. Un impegno che con-

dividiamo con tutte le altre Re-gioni dell’area adriatico-ioni-ca. La sfida è alta: la Macrore-gione rappresenta, infatti, lostrumento per accelerare i pro-cessi d’integrazione, per far ac-crescere la cooperazione terri-toriale su problemi di comune

interesse, in linea con gliobiettivi europei dell’integra-zione nei Balcani e per realiz-zare una governance multili-vello sulla base dell’esperien-za e delle strutture governati-ve già esistenti, come l’Inizia-tiva adriatico-ionica. Ma pernoi significa anche avere unalinea preferenziale per acce-dere ai grandi progetti infra-strutturali dell’Unione euro-pea. In questo processo ilruolo del Comitato delle Re-gioni è centrale, e il parereche sarà espresso ad ottobresarà un passaggio molto im-portante per la nascita dellaMacroregione”.

Inrca: Zuccatelli direttore generaleDa lunedì 21 febbraio Giuseppe Zuccatelli sarà il nuovo direttore generale dell’In-

rca. La nomina è avvenuta anche con un giudizio positivo da parte del ministro dellaSalute Ferruccio Fazio, su richiesta formulata dal presidente della Regione, Gian Ma-rio Spacca. Fino al 20 febbraio le funzioni di direttore generale verranno svolte daPietro Ciccarelli, direttore generale Asur, al quale è stato prorogato l’incarico sinoall’insediamento di Zuccatelli che concluderà gli impegni assunti come commissarioalla Sanità nella Regione Campania nella giornata di domenica 20 febbraio.

Ricerca e innovazione:oltre 14 mln per il rilancio

In vista del XXV Con-gresso eucaristico nazio-nale, che si svolgerà nel-le Marche dal 3 all’11settembre, si è tenuto adAncona il secondo con-vegno nazionale dei de-legati diocesani. Un mo-mento fondamentale perpreparars i a l l ’appunta-mento che coinvolgeràoltre ad Ancona, ancheFabr iano, Jes i , Osimo,Senigall ia , Falconara eLoreto e che si conclude-rà con la Santa Messa ce-lebrata dal Santo PadrePapa Benedetto XVI. Dinotevole importanza pertutta la comunità marchi-giana, come sottolineatodal presidente della Re-gione e commissario de-legato per il Congressoeucar i s t i co naz iona le ,Gian Mario Spacca.

“Il Congresso –ha evi-denziato Monsignor Edo-ardo Menichelli, l’Arci-vescovo della Diocesi diAncona-Osimo, presen-tando il programma deilavori– è un evento checoinvolge tutte le Chieseche sono in Italia nellacomune fede di adorazio-ne di Cristo Signore e nelcomune impegno missio-nario”. Richiamandosi al-l’Esortazione Apostolicadi Benedetto XVI, Sacra-mentum Caritatis, l’Arci-vescovo ha poi ricordatoche “ i f ede l i c r i s t i an ihanno bisogno di una piùprofonda comprensionedelle relazioni fra l’Eu-caristia e la vita quoti-diana. Sotto questo aspet-to c’è un collegamento

XXV Congresso eucaristico nazionale dal 3all’11 settembre – Convegno delegati diocesani

“Impegno missionario”stret to con i l camminodel prossimo decennio,orientato a pensare e vi-vere una pastorale perl’uomo e con l’uomo den-tro la trama delle relazio-ni quotidiane e capace difar crescere l’identità del-la persona e la sua dimen-sione vocazionale”.

Il secondo convegnonazionale, dei circa 216delegati diocesani per ilCongresso eucaristico, siè a r t ico la to in quat t rosessioni: la prima ha svi-luppato i contenut i datrasmettere nella fase pre-paratoria con riflessionisu l l ’ i cona b ib l ica de lCongresso: Signore dachi andremo?; la secon-da, della settimana con-gressuale con gli inter-venti di Marcello Bede-schi, segretario generaledel Cen e padre AlfredoFerret t i , coord ina toreeventi, ha illustrato il

p rogramma def in i t ivodella settimana conclusi-va del Congresso; la ter-za, con il messaggio delCons ig l io permanentealla Chiesa italiana inpreparazione al Cen; laquarta, è stata dedicataagli aspetti logistici edorganizzativi con le rela-zioni di Marcello Bede-schi, Ernesto Diaco, se-gretario generale per ilProgetto culturale dellaChiesa italiana, e Rober-to Oreficini, capo del Di-partimento di Protezionecivile della Regione Mar-che.

Momento culminantedel convegno la SantaMessa in Duomo, conce-lebrata dai membri delCons ig l io permanentedella Cei con i delegatidiocesani al Congresso,presieduta dal CardinaleAngelo Bagnasco.

Giorgio Moretti

Promozione della ricerca industriale e dello svilup-po sperimentale nelle piccole e medie imprese. Promo-zione dell’innovazione dei processi aziendali. Sonoquesti i bandi di agevolazione che la Regione mette adisposizione del sistema imprenditoriale regionale percontribuire a mettere definitivamente alle spalle la cri-si. Strumenti che movimentano risorse rilevanti, pari aoltre 14 milioni di euro complessivi, di cui circa 6 perla ricerca e circa 8 per l’innovazione. “La situazionecongiunturale -osserva l’assessore regionale alle Attivi-tà produttive, Sara Giannini- è ancora difficile e comericordato dal presidente Napolitano, occorre tentare intutti i modi di aumentare il tasso di sviluppo economi-co, affinché la perdita di ricchezza registrata durante lacrisi degli ultimi anni, sia al più presto recuperata”.

IL DIRETTORE AREA LL.PP.(Ing. Luciano Lucchetti)Ancona, 01.02.2011

COMUNE DI ANCONAOggetto: procedura aperta per l’affidamento del servizioenergia e multiservizio tecnologico per gli impianti dipertinenza del Comune di Ancona. Avviso di rettifica parzialee differimento termine scadenza bando di gara. CUPE39H10000440004 CIG 0571057324

Con riferimento al bando di gara relativo all’affidamento del servizio in oggetto,pubblicato all’Albo Pretorio dal 3/12/2010, sulla GUUE 2010/S 230-351977, sullaGazzetta Ufficiale n. 141 del 6.12.2010, sul sito del Ministero delle Infrastrutture,nonché sui quotidiani “Il Resto del Carlino”, “Il Sole 24 Ore”, “Marche Domani” sicomunica che con determina dirigenziale n. 281 del 27/01/2011 è stato differito iltermine per la partecipazione alla gara in oggetto , fissato per le ore 12.00 del 28/02/2011 e prorogato alle ore 12.00 del 4/4/2011 con seduta di gara alle ore 9.00del 5/4/2011. Debbono pertanto intendersi rettificati parzialmente i punti 1) 9) 13)del disciplinare di gara e la validità della cauzione provvisoria di cui al punto 10.3sub lettera e) è almeno sino al 30/09/2011.Sono state altresi’apportate le seguenti rettifiche parziali :al punto 8.2 del disciplinare di gara , pagina 10 , è stata inserita la formula diriparametrazione che è la seguente :P ( tecnico ) = ( 70* Qn / Q max ) ;al punto 8.3.2 del disciplinare di gara , pagina 14 , la formula corretta è laseguente :

+++++= D

D

C

C

B

B

A

A

IE(n)min IE0,30x

(n)IminI x 1

(n)IminI x 1

(n)IminI x 1

(n)IminI x 22 n)Punteggio(

(n)IminI0,10x

(n)IminI x 0,10

(n)IminI0,20x

H

H

G

G

F

F +++ (n)Imin Ii0.30x I

+ (n)Imin Iprezx 2

prez+

(n)Imin Iora2x

ora+

Nella tabella riportata a pagina 14 del C.S.A. , il totale ( meramente indicativo) delcanone annuo iniziale di riferimento è di euro 2.195.000,00 e quello del periodocontrattuale è di euro 22.015.578,11.Le date corrette di consegna dei servizi oggetto dell’appalto sono quelle indicatea pagina 14 del C.S.A.Il subappalto di cui al punto 2.9 del C.S.A. , nei limiti e con le modalità previstedall’art. 118 del D.Lgs. 163/2006 , è consentito per i servizi A,B,C,D,E,F,G,H,I acondizione che i subappaltatori siano in possesso delle abilitazioni richieste apagina 6 del disciplinare di gara .Restano invariate tutte le altre disposizioni contenute negli atti di gara.

Page 5: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Parliamodi politica 5PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

Gianfranco Fini duranteun suo recente intervento

ROBERTO I. ROSSI

L’economia si è fermata perché sono staterifiutate tutte quelle proposte che avevamo

avanzato coerentemente con il programma presentatoagli elettori. Il nostro deve tornare ad essere un Paese

capace di attrarre investitori ed aziende straniere,così da rendere possibile un aumento dell’occupazione

e dare impulso allo sviluppo.Precarietà e flessibilità un mix che se non viene in qualche modo spezzato rischia di far vivere

i nostri ragazzi in una situazione di incertezzache può prolungarsi negli anni

Il numero uno di Futuro e libertà per l’Italia, l’onorevole Gianfranco Fini, ha presentatoad Ancona i punti fondanti del partito, analizzando il delicato momento di crisi nazionale

“L’emergenza? I giovani!”“Creare un nuovo centrodestra, puntando sul senso dello Stato”

Creare un nuovo cen-trodestra per rilan-ciare l’economia del

Paese”. E’ il messaggio che ilnumero uno di Futuro e Li-bertà, l’onorevole Gianfran-co Fini, ha lanciato nel corsodell’incontro svoltosi di re-cente all’Excelsior Hotel LaFonte di Portonovo ad Anco-na, organizzato dai responsa-bili regionali di Fli per incon-trare il territorio in vista dellacreazione ufficiale del nuovopartito, datata 13 febbraio2011, a Milano.

“Una iniziativa questa diAncona –ha dichiarato Fini-che mi consente di spiegarequello che abbiamo in animodi fare. Si può esordire dicen-do, secondo un antico prover-bio, che il tempo è davverosempre galantuomo, perchésono bastati pochi mesi percapire chiaramente che le ra-gioni delle nostre critiche al-l’interno del Pdl, quelle cheportarono all’espulsione difatto del co-fondatore e de-terminarono la nascita di Fu-turo e libertà, non erano unfatto personale ma, anzi, pro-fondamente motivate. Il Pdlche avevamo contribuito afondare, in assoluta buonafede con grande convinzio-ne, non era, purtroppo, il par-tito liberale di massa e menche meno il partito dell’amo-re. La nostra è stata una scel-ta anche sofferta, perché nonpensavamo di essere cacciatidalla casa che avevamo con-tribuito a fondare. Oggi l’Ita-lia ha bisogno di un altro cen-trodestra rispetto a quello chesi è venuto configurando ne-gli ultimi mesi, nel rapporto,in particolare, tra il Popolodella libertà e la Lega”. E suquesto aspetto una precisazio-ne: “Serve avviare e rendereconcreta un’idea di un cen-trodestra diversa da quella diun centrodestra che si è con-figurato tra Pdl e Lega;un’idea, la nostra, più in sin-tonia con i valori della destrache avevamo portato in dotenella nuova creatura politica”.Un’altra idea del centrodestra:“Senso dello Stato, rispettoper le istituzioni. E’ profon-damente sbagliato, come inmolte circostanze fa il presi-dente del Consiglio, scagliar-si contro tutte quelle istituzio-ni che in ragione dell’auto-nomia di cui godono non sem-pre si trovano ad avere delleposizioni coincidenti conquelle dell’esecutivo. Il sen-so dello Stato vuol dire rispet-tare quelle istituzioni che, in

primis, garantiscono la lega-lità”. “Legalità –ha spiegatoFini- significa soprattutto li-bertà per i più deboli, veden-do garantiti i loro diritti inpresenza di soprusi, di arbìtridi prepotenza. Senso delloStato vuol dire garanzia, nonsolo che la legge è uguale pertutti, ma che chi sbaglia paga,e questo vale per tutti, ancheper i magistrati quando sba-gliano, ma vale, a maggior ra-gione, per chi è al verticedelle istituzioni”. Inoltre:“L’idea di destra che ci è sta-ta tramandata dai nostri padri–ha sottolineato Fini- è basa-ta su alcune fondamentali re-gole anche di tipo morale.Non si può, come, purtroppo,è accaduto anche in passato,confondere alcune vicende edenigrare coloro che in pri-ma linea rappresentano unagaranzia di legalità. Le pole-miche sono iniziate perchénon tutti hanno accettato disentir dire che Mangano eraun eroe, perché l’idea di de-stra che avevamo e che ab-biamo fa sì che gli eroi sianole vittime della mafia non co-loro che sono stati condan-nati per mafia. Nessuno con-testa la presunzione d’inno-cenza, che è uno dei pilastridell’ordinamento democrati-co, ma non può essere la pre-sunzione d’immunità. Nonabbiamo mai contestato lanecessità di una riforma dellagiustizia fatta per garantire icittadini, abbiamo contestatoe contestiamo le riforme del-la giustizia che servono sol-tanto per chiudere i conti conalcuni procedimenti, e maga-ri mettere coloro che hannosubìto un sopruso nella con-dizione di non veder mai ilgiorno in cui verrà riconosciu-to il sacrosanto diritto ad es-sere risarciti”. Un inciso:“Quando dissi, anche in modoaspro, a Berlusconi ‘toglitidalla testa che possa passarela legge sul cosiddetto pro-cesso breve’, non contestava-mo il principio che è negli or-dinamenti europei, con ognicittadino che deve sapere en-tro quanto tempo si arriva altermine di un processo. Sia-mo il Paese più condannatodalla Corte europea dei dirittidell’uomo per la lungagginedei processi. L’idea della no-stra destra è basata sul rispet-to delle istituzioni, degli arti-coli fondamentali della Costi-tuzione, sul principio di lega-lità che è il presupposto di unasana democrazia, sul rispettodi quei valori che sono statial centro del nostro program-ma elettorale e i principi coni quali ci eravamo presentati,a partire dalla necessità di ri-lanciare l’economia, difen-

dendo il lavoro”. Una sottoli-neatura: “I problemi degli ita-liani oggi sono soprattuttoquelli collegati ad una eco-nomia che è ferma, e sarebbesbagliato dire che è tutta col-pa del Governo. Il Governo –ha detto Fini- agisce in unacongiuntura internazionale

complicata. Il nostro Gover-no ha fatto ben poco negliultimi mesi, avendo dimenti-cato che l’economia è sanaquando è basata sulla produ-zione reale di ricchezza, unaricchezza prodotta dal lavo-ro, in tutte le sue articolazio-

ni”. Una contestazione: “Pos-sibile che in un momento incui le tasse continuano ad es-sere alte, nessuno, nell’ambi-to del centrodestra, pensi ditassare le rendite finanziariein un modo un po’ più eleva-to? Un’economia basata sullavoro si chiede che cosa fare

per il rilancio della produzio-ne”. Una precisazione: “Pri-ma di uscire dal Pdl abbiamopiù volte chiesto e sottoline-ato che era sacrosanto tenerei conti pubblici sotto control-lo. L’economia si è fermataperché sono state rifiutate

tutte quelle proposte che ave-vamo avanzato coerentementecon il programma presentatoagli elettori per investire inalcuni settori”. Un’aspettati-va: “L’Italia deve tornare adessere un Paese dove c’è lapossibilità per investitori eaziende straniere di venire inItalia per rendere possibile unaumento dell’occupazione eper far crescere la nostra eco-nomia”. Una volontà da rea-lizzare: “E’ necessario rior-ganizzare il nostro sistemasociale, partendo da quellache oggi è l’autentica emer-genza, rappresentata dai gio-vani. I giovani si sentono de-fraudati del loro futuro, han-no paura di quello che puòaccadere domani. Siamo inuna situazione di precarietàche non ha eguali in altra par-te d’Europa. E ai nostri figlidiventa difficile dire loro‘devi aver fiducia in te stes-so, nel tuo futuro, devi co-struirti una famiglia’”. “Pre-carietà e flessibilità –ha con-cluso Fini- sono un mix chese non viene in qualche modospezzato rischia di mettere inostri ragazzi nella condizio-

ne di vivere in una situazionedi incertezza che può prolun-garsi nel corso degli anni.Non accettiamo che il centro-destra italiano sia così distan-te dagli altri centrodestra eu-ropei. Noi vogliamo un’Italiain cui le forze politiche indi-viduino degli obiettivi condi-visi in alcune circostanze. Ese si lavora per raggiungeretali obiettivi condivisi forsequegli obiettivi possono es-sere per davvero alla portatadi mano di un’azione rifor-matrice. Ai giovani bisognadare un esempio: come saràl’Italia fra venti anni, affron-tando sfide enormi con unconfronto culturale e politi-co. L’immigrazione è un’al-tra grande sfida: se incontrol-lata può provocare lacerazio-ni sociali e problemi di ordi-ne pubblico, se, invece, è con-trollata può offrire delle gran-di opportunità. Confidiamonel fatto che quando si saràdissolta la nebbia, le nostreproposte vengano prese inconsiderazione per dare vitaalla ripresa. Fondamentale ri-dare alla meritocrazia il sen-so che deve avere”.

Il Gruppo Schiavoni,realtà consolidata nei set-tori dell’elettrotecnica in-dustriale, energia, oil &gas e costruzioni, ha con-cluso, nei giorni scorsi, unimportante accordo conImtech Marine & Of-fshore, gruppo olandesebasato a Rotterdam diaziende leader nel merca-to marittimo globale.

Secondo l’accordo,Imesa, società del Grup-po Schiavoni, gestirà larete mondiale per la ma-nutenzione dei quadrielettrici delle circa 120navi assistite da ImtechMarine & Offshore, cheopera come fornitore aservizio completo e inte-gratore di sistemi che co-prono tutta la nave. Ime-sa formerà personale ad-detto che sarà dislocatopresso i 70 uffici Imtechnel mondo e che sarà ingrado di fornire assisten-za tecnica in tempo reale,ovunque le navi si trovi-no.

“Un accordo che po-tenzia enormemente lanostra capacità d’inter-

vento su scala mondiale edà un valore aggiunto allanostre competenze tecni-che –commenta SergioSchiavoni, presidente delGruppo Schiavoni–; attual-mente il nostro personalesi sposta dall’Italia in tut-to il mondo per l’assisten-za dei quadri elettrici sullenavi, ora, invece, riuscire-mo ad intervenire imme-diatamente, con una capa-

cità di analisi più veloce epiù efficace. Un accordomolto importante, che ce-lebra 7 anni di ottima col-laborazione con ImtechMarine & Offshore”.

L’accordo si aggiungeinfatti alla collaborazione giàin essere tra il Gruppo Schia-voni e Imtech Marine & Of-fshore, che riguarda la forni-tura di quadri elettrici: ad oggiImesa ha collaborato con il

colosso olan-dese nella rea-lizzazione didodici unitànavali (tra navida lavoro enavi speciali)per un totale di350 unità diquadri elettrici,pari ad oltre 10milioni dieuro. L’entitàdel nuovo ac-cordo è pari adun volumed’affari di cir-ca 7 milioni dieuro. I terminidella partner-ship sono statidiscussi di re-

cente a Jesi, nella sede diImesa, tra il presidente delGruppo Schiavoni, SergioSchiavoni, il presidente diImesa, Giampiero Schiavo-ni, ed i rappresentanti diImtech Marine & Offshore:l’amministratore delegatoKees-Jan Mes e il direttoredell’unità di Business nava-le, speciale e Offshore, Corvan Miltenburg.

Is. T.

L’incontro tra il Gruppo Schiavoni e l’Imtech Marine & Offshorenella sede dell’Imesa a Jesi

Gruppo Schiavoni: un accordo mondiale

Siglato con l’olandese Imtech Marine & Offshore per gestire unarete di manutenzione dei quadri elettrici di circa 120 navi

Gianfranco Fini è stato acclamato presidente di Futuroe libertà per l’Italia (Fli) dall’assemblea costituente delpartito, svoltasi, nei giorni scorsi, a Milano. Dopo la stan-ding ovation Fini ha detto: “Grazie per la fiducia con cuimi avete voluto onorare. Non posso esercitare i ruoli po-litico e quello di presidente della Camera”. “Il documentoprogrammatico è stato approvato all’unanimità: Futuro elibertà è nato”, ha annunciato dal palco Salvatore Tata-rella, che ha aggiunto: “Il partito sarà guidato da unasegreteria che sarà comunicata dal presidente del partito”.

Nasce Fli, l’assembleacostituente a Milano

Page 6: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Parliamodi politica6PAGINA MARZO 2011MARCHEdomani

Anconetano, 40 anni, cat-tolico praticante, spo-sato e con due figli,

imprenditore. Giacomo Bu-garo ha avviato il suo impe-gno politico nel 1994 nelle filedi Forza Italia. Oggi è consi-gliere regionale del Popolodella libertà e ricopre il ruolodi vicepresidente dell’Assem-blea legislativa delle Marche ,nomina ottenuta nel corso del-la prima seduta della nona le-gislatura.

Alle elezioni regionali del2010 è risultato il più votatocon oltre 9.000 voti di prefe-renza.

Un cammino importante,creato su quali basi?

“Serietà, onestà, passione,sacrificio, presenza e parteci-pazione attiva nelle istituzioni,ascolto ed attenzione alle istan-ze e ai bisogni di ciascun citta-dino -perché in ognuno di lorovi è una ricchezza umana cheè importante conoscere-, alleproposte per lo sviluppo dellacomunità rappresentata, ma an-che la denuncia dei fatti con-trari al bene comune”.

Essendo stato il primo deinon eletti alla Camera, lei

INTERVISTA CON GIACOMO BUGARO, PDL, VICEPRESIDENTE ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHEL’attuale momento politico regionale: “Manca un progetto strategico e innovativo”Come uscire dalla crisi economica: “Assicurare potenzialità e nuovi obiettivi ai Distretti”

ROBERTO I. ROSSI

“Da noi si naviga a vista”

“E’ importantecostituire unrapporto piùfecondo traUniversità e

imprese, in quantoper molti anni il

sapere accademicoè stato posto più

al servizio delle istituzioniche non dell’economia”

potrebbe diventare deputatonel corso di questa legislatu-ra?

“Non rientra nei miei pen-

sieri, trattandosi di elezioni conlista bloccata che rende diffici-le ogni previsione”.

Come giudica l’attualemomento politico nazionale?

“Difficile per la crisi eco-nomica internazionale che hacoinvolto anche il nostro Pae-se, e pur se si registrano, a varilivelli, segni evidenti di ungenerale miglioramento, que-sta non può dirsi alle nostrespalle; il cammino è ancora

lungo, malgrado i provvedi-menti a favore dell’economia,del lavoro e non solo, messi inatto dal Governo Berlusconi.

Certo, gli attacchi continui alcapo del Governo su argomentiche poco o nulla hanno a chefare con la politica creano mag-giori difficoltà ad un’azione dirisanamento e di ripresa delPaese, che richiederebbe unadiversa e concreta concordiafra le forze politiche di mag-gioranza e di opposizione, an-che a seguito degli inviti a lororivolti dal presidente della Re-pubblica. Ma la sinistra, in

mancanza di un progetto poli-tico credibile ed attraversata dalotte intestine per il potere, digruppi e fazioni, ricorre stru-mentalmente, sostenuta da lar-ga parte dei media -stampa etelevisione-, ad attaccare il pre-mier su presunti fatti, oggettodi un intervento della magistra-tura che sicuramente non solooggi ma da tempo ha fatto unuso eccessivo delle intercetta-zioni nei confronti di Berlusco-ni”.

E quello regionale?“Si naviga a vista, tra forti

difficoltà verso un futuro in-certo se non negativo. Mancaun progetto strategico ed inno-vativo in grado di offrire unsostegno forte ed efficiente alsistema economico, motoredello sviluppo, che solo conuna forte rivisitazione potràesprimere tutte le proprie po-tenzialità al fine d’inserire de-finitivamente le Marche tra leregioni più avanzate d’Italia”.

Come vede il futuro delPdl nelle Marche dopo la cre-azione del partito Futuro elibertà?

“Credo che il Pdl abbiapoco da temere dalla nascita diquesto nuovo soggetto politi-co, il Fli, che è privo di unconcreto progetto per lo svi-luppo civile ed economico delnostro Paese”.

Ci sono degli aspetti delGoverno Spacca che lei con-divide?

“Sull’azione della Giuntada lui guidata condivido benpoco, anche se per amore diverità devo affermare che suaspetti particolari a volte ilGovernatore mostra attenzionealle ragioni dell’opposizione”.

Come dovrebbe muover-si la Regione per aiutare ilmondo imprenditoriale aduscire dalla crisi economica?

“Con un’attenzione forte erigorosa nei confronti dellaspesa in ogni settore che, pur-troppo, è mancata negli ultimi15 anni, anche se recentemen-te la Giunta ha cercato di ri-durre gli sprechi senza elimi-narli. Assicurare potenzialità enuovi obiettivi ai Distretti pro-duttivi, che nelle Marche sononumerosi e spina dorsale del-la economia regionale. E’ im-portante costituire un rappor-to più fecondo tra Universitàe imprese, in quanto per mol-ti anni il sapere accademico èstato posto più al serviziodelle istituzioni che non del-l’economia regionale. E’ ne-cessario creare un nuovo rap-porto istituzioni-banca-impre-sa, per verificare se il sistemacreditizio marchigiano, purlegato al territorio, ha la ca-pacità per le sue dimensioni

di sostenere la ristrutturazio-ne forte delle piccole e medieimprese nei loro processi or-ganizzativi, per affrontare lacompetizione sempre più ac-centuata nei mercati interna-zionali come massa criticache persegua maggiori livellidi produttività, non solo dellavoro, ma anche dei capitali,delle macchine e della tecno-logia innovativa. La ricercadi management e capitaliesterni alla regione è impor-tante per aiutare sia lo svi-luppo del sistema produttivoesistente, ma ancor più la cre-azione di nuove attività a piùalto valore aggiunto”.

Dal 2004 è Console ono-rario della Repubblica diBulgaria per le Marche. Checosa comporta questo inca-rico?

“Un’assistenza ai cittadinibulgari presenti o di passag-gio nelle Marche e il mio im-pegno per la promozione diun Paese che può offrire otti-me opportunità di crescita”.

Il suo sogno politico nelcassetto…

“Nel mio immenso picco-lo, contribuire con un matton-cino alla costruzione di un’Ita-lia migliore da lasciare ai no-stri figli”.

(Intervista del31 gennaio 2011)

Page 7: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Parliamodi politica 7PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Lei è stata la prima edunica donna, finora, apresiedere il Consiglio

regionale delle Marche. Chericordi ha di quel periodo?

“E’ stato certamente perme un grande onore essereeletta alla presidenza delConsiglio regionale delleMarche, in particolare inquanto donna. Ricordo conemozione quel 12 giugno del‘95, quando ho pensato cheavevo su di me anche la re-sponsabilità non piccola divoler rappresentare l’altrametà del cielo nella nostraregione. Ho poi avuto l’op-portunità di essere eletta pre-sidente della Conferenza deiConsigli regionali d’Italia e,in quella veste, ho guidato ladelegazione dei presidenti aiprimi confronti sul federali-smo, dalla Bicamerale D’Ale-ma all’incontro con il presi-dente Oscar Luigi Scalfaro, alprimo rapporto, ad Oviedo, trai Consigli regionali d’Europae il Parlamento europeo. E’stato per me un onore ancheessere riconfermata, a metà le-gislatura, con 36 voti su 39,a dimostrazione del buon rap-

INTERVISTA CON SILVANA AMATI, SENATRICE PARTITO DEMOCRATICO

Crisi: “Per uscirne servirebbero più serietà e maggiore sobrietà da parte del Governo centrale”Il futuro: “Se andremo al voto, come Pd abbiamo le forze per tornare a guidare il Paese”

“Più attenzione agli Enti locali”

“Green economy,sviluppo e

finanziamenti perla ricerca

scientifica, per lascuola, perl’Università,

ottimizzazione deiservizi, investimenti

per il Sud: sono le prime ricetteper un’Italia che sappia crescere

in modo uniforme”

porto istituito anche con leopposizioni. Nei cinque annidella mia presidenza i temidella pace, dei diritti umani,

del lavoro, dei diritti delledonne, sono stati affrontati intanti incontri e in particolarenel confronto con le scuoledelle Marche che hanno visi-tato la nostra Aula, fatto pro-poste di legge ed incontratopersonalità significative comeil Premio Nobel RigobertaMenciù”.

Come senatrice del Pd,quali sono i disegni di legge

più importanti che ha fir-mato?

“Nella mia breve esperien-za al Senato della Repubbli-

ca ho sostenuto la difesa del-la Costituzione italiana, i di-ritti delle donne, i dirittiumani in generale, dalla trat-ta degli esseri umani al soste-gno al fondo umanitario perlo sminamento, all’istituzio-ne di una tassa sulle transa-zioni finanziarie a beneficiodel Fondo per la cassa inte-grazione e per la coopera-zione internazionale. In par-

ticolare, poi, ho propostonorme a tutela degli animalid’affezione. Norme che con-sentissero una migliore rego-lamentazione della vivisezio-ne, e una più facile adozionedegli animali abbandonati,riducendo le spese veterina-rie e definendo, nello speci-fico, un nuovo modello diservizio veterinario conven-zionato. Credo che, infatti,vada ricordato che gli ani-mali d’affezione, o meglio gliesseri senzienti, sono spessol’unica, ultima compagniadelle persone altrimenti sole.Sostenere gli animali d’affe-zione, oltre a essere giusto insé, rappresenta quindi un con-tributo alla qualità della vitadegli uomini e delle donneche li hanno in custodia”.

Che cosa si dovrebbefare per uscire dalla crisieconomica che continua adattanagliare il nostro Pae-se?

“Penso che il GovernoBerlusconi non abbia affattoaffrontato i problemi del Pa-ese, particolarmente gravi nelquadro di una crisi economi-ca internazionale assai pesan-te. E’ un dato di fatto chel’Italia, non dotandosi di nor-me adeguate per uscire dallacrisi, è rimasta indietro inconfronto ad altri Paesi euro-

pei che pure hanno vissuto lestesse difficoltà. Al contrariodella Germania, della Fran-cia, della Gran Bretagna, danoi la disoccupazione conti-nua ad aumentare, gli ammor-tizzatori sociali sono al limi-te massimo dell’utilizzo, esono troppi i giovani e ledonne che non hanno lavoroe che non lo stanno più nean-che cercando. Il GovernoBerlusconi si è occupato prin-cipalmente di norme che ri-solvessero i problemi del pre-sidente del Consiglio, metten-do in campo progetti, comele grandi opere, per i qualimancano quasi totalmente ifinanziamenti. Per uscire dal-la crisi servirebbero più serie-tà e maggiore sobrietà, ancheindividuale, e più attenzioneagli Enti locali, ai quali nonvanno tagliate le risorse e vaconsentito almeno di poterutilizzare risorse proprie mo-dificando il patto di stabilità.Green economy, sviluppo efinanziamenti per la ricercascientifica, per la scuola, perl’Università, ottimizzazionedei servizi, investimenti peril Sud del Paese: sono le pri-me ricette per un’Italia chesappia crescere in modo uni-forme celebrando il 150° del-l’Unità nazionale, senza cheuna parte del Paese sia lascia-

ta indietro a danno di tutti”.Lei condivide quanto di-

chiarato da Walter Veltroninel corso del recente conve-gno del Partito democraticoal Lingotto di Torino, e cioéche per uscire dalla situa-zione politica attuale serveun nuovo governo con tuttele forze parlamentari?

“In questi giorni non èfacile capire se il Governo incarica avrà i numeri e l’inten-zione di portare avanti il suomandato fino alla conclusio-ne o se verrà scelta la via delleurne. Il Pd, a partire dalleproposte del Segretario nazio-nale Bersani, in condivisio-ne anche con altri dirigentinazionali, ha più volte avan-zato un appello alle forzeparlamentari in campo perdare vita comunque a ungoverno di transizione chemettesse mano alla legge elet-torale e che non lasciassel’Italia in un vuoto di poterein un momento di crisi eco-nomica così delicata ed acu-ta. Tutt’oggi, però, tutte lestrade sono ancora aperte e,se andremo al voto, il Partitodemocratico ha certamentedonne e uomini, programmie forze per poter competere etornare a governare”.

(Intervista del26 gennaio 2011)

Page 8: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Parliamodi politica8PAGINA MARZO 2011MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Lei condivide quantodichiarato da WalterVeltroni nel corso del

recente convegno del Parti-to democratico al Lingottodi Torino, e cioé che per usci-re dalla situazione politica at-tuale serve un nuovo governocon tutte le forze parlamenta-ri?

“Il Paese sta vivendo unacrisi democratica gravissima,anche per effetto della crisieconomica tutt’ora sottovalu-tata dal Governo Bossi-Berlu-sconi, il Governo delle tasse edegli imbrogli. Per uscire daquesto caos ed evitare il pro-trarsi di una situazione d’im-passe, credo sia quanto mainecessario che il presidente delConsiglio liberi il Paese daquesto imbarazzo, diventatoormai internazionale. Non cre-do però che Berlusconi abbiala capacità di fare un’analisiobiettiva sulla situazione in cuiversa l’Italia, ragion per cui nonsi dimetterà. Ritengo, quindi,che per uscire dalla grave crisipolitico istituzionale tutte leforze di opposizione debbanounirsi per promuovere un go-verno di responsabilità nazio-

nale necessario al Paese”.Il Governo Berlusconi riu-

scirà a concludere il suomandato?

“Il Governo Berlusconi,dopo avere illuso gli italianipromettendo stabilità e cresci-ta, è già in crisi profonda. Noncredo che riuscirà a governarecon qualche voto in più, equalora dovesse procedere nel-la campagna acquisti, comun-que rischia di galleggiare e pa-ralizzare l’Italia. In un momen-to di crisi economica comequello che stiamo vivendo oc-correva fin dall’inizio un ap-

porto di tutte le forze politichedi governo e di opposizione,da tirare tutte dalla stessa parteper uscire dalla crisi”.

Il centrosinistra è prontoper eventuali elezioni antici-pate?

“Io penso che tutto il cen-trosinistra debba promuoveremigliaia di iniziative come stafacendo il Partito democratico,provando a raccogliere oltre 10milioni di firme per dire chebisogna aprire una fase nuovanel Paese. Non abbiamo maiavuto paura del voto anticipa-to, ma credo che piuttosto che

spendere milioni di euro inelezioni sia più logico in mo-menti come questi investirequei denari in occupazione. Daparte nostra, abbiamo provatoin tutti i modi a dialogare conla maggioranza, per il bene delPaese, per impedire una finetraumatica della legislatura.Alla luce di quanto sta avve-nendo anche in questi giorni, ènecessario che le forze progres-siste si assumano la responsa-bilità di far uscire il Paese dal-l’emergenza democratica.L’idea è di un’opposizioneche si proponga come forzadi governo costituente, anchecon forze moderate, pur diuscire da questa situazione”.

Quali sono le sue indica-zioni per uscire dalla crisieconomica?

“La crisi economica è ilvero problema del Paese. Au-mentano i lavoratori e le la-voratrici che, poiché scorag-giati, rinunciano a cercarelavoro. Aumentano i giovaniche dalla precarietà passanoalla disoccupazione senzasperanza. Aumentare il poten-ziale di crescita dell’econo-mia italiana è condizionenecessaria per incrementare iltasso di occupazione, miglio-rare le condizioni del lavoroe combattere la povertà. Al-lentare, ad esempio, i vincoli

del Patto di stabilità impostidal Governo, permetterebbeagli Enti locali di investire inopere pubbliche efficaci con-tro la crisi, in quanto in gra-do di offrire lavoro a impreseedili ed aziende artigiane,insomma a migliaia di lavo-ratori”.

E il Pd nelle Marchecome si sta muovendo?

“Il Pd si sta muovendo nelterritorio, sta raccogliendo lefirme, è impegnato nella cam-pagna di tesseramento del2011, ed è soprattutto attivosui temi del lavoro. Abbiamocostituito una task force checerca di monitorare le azien-de in crisi, ma non solo. Cistiamo poi preparando alleelezioni amministrative dellaprossima primavera che ve-dranno coinvolti 30 Comunimarchigiani, oltre alla Provin-cia di Macerata”.

Come valuta la coalizio-ne del governo marchigia-no, Pd-Idv-Udc?

“In modo positivo. Que-st’asse di governo che abbia-mo costituito in Regione pen-siamo debba riprendere nellaprogrammazione 2011-2020 itemi delle infrastrutture permodernizzare le Marche e ilcentro Italia, del rilancio del-l’economia anche attraverso leopere pubbliche, dell’occupa-

zione per creare opportunitàdi lavoro. Naturalmente, noisiamo guardinghi, essendo ilprincipale partito che regge lacoalizione di governo dellaRegione, delle Province e ditanti Comuni; solleciteremo,incalzeremo le altre forze po-litiche e impegneremo contutta la forza i nostri eletti perrispondere al meglio alle ri-chieste dei marchigiani”.

Tra i vari incarichi chelei ha ricoperto -sindaco diColbordolo, consigliere, as-sessore e presidente dellaProvincia di Pesaro Urbino,onorevole, senatore, segreta-rio provinciale del Pci e delPds, segretario regionale delPd-, qual è stato quello che loha soddisfatto di più?

“Ogni ruolo politico edistituzionale che ho ricopertomi ha fornito tante soddisfa-zioni. La politica per me è unimpegno che concepisco comeservizio ai cittadini. La soddi-sfazione più grande è quelladi riuscire a fornire le risposteche i cittadini e la comunitàchiedono alla politica, oltre ainterpretare i loro bisogni, au-mentando così la fiducia nelleistituzioni e nella politica,cosa che oggi sta venendomeno”.

(Intervista del1° febbraio 2011)

INTERVISTA CON PALMIRO UCCHIELLI, SEGRETARIO REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO Futuro prossimo: “Per uscire dalla crisi politico istituzionale tutte le forze di opposizione devono unirsi”Patto di stabilità: “Allentare i vincoli permetterebbe agli Enti di investire, creando occupazione”

“Un governo di responsabilità”

“Siamo moltoattivi sui temi dellavoro: abbiamo

costituito una taskforce che cerca di

monitorare leaziende in crisi, manon solo. Ci stiamo

poi preparandoalle elezioni amministrativedella prossima primavera”

Page 9: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Parliamodi politica 9PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

“Terzo polo? Una grande famiglia”

Come sta procedendoil lavoro del Movi-mento repubblicano

europeo?”Sta procedendo secondo

quanto stabilito nell’ultimocongresso. In quell’occasio-ne ci eravamo dati l’obietti-vo di perseguire l’autonomiadai due poli visto che, tantoa destra quanto a sinistra, èstata mortificata l’identità re-pubblicana. Il bipolarismointeso come bipartitismo nonha lasciato spazio alle cultu-re autenticamente laiche,come la nostra. L’altro im-pegno che avevamo assunto,quello cioè di superare la dia-spora, ha dato vita a un per-corso comune con il Pri checi vedrà partecipi del con-gresso nazionale fissato perla fine di febbraio, nel qualesanciremo la riunificazione edaremo vita a una nuova sin-tesi politica, nella convinzio-ne che l’unità dei repubbli-cani renderà il nuovo sogget-to politico più forte”.

Come valuta la nascitain corso del Terzo polo?

”Già due anni fa avevoauspicato la nascita di una

formazione liberaldemocra-tica e da tempo avevo espres-so critiche sulle prospettivedi questo bipolarismo, che

sembrava già aver esaurito lasua ragion d’essere. QuandoCasini e Rutelli hanno parte-cipato a questo progetto hopensato che fosse la via daseguire, perché ritengo sial’unica possibilità che abbia-mo per uscire dall’attualestallo politico. Se poi si riu-scisse anche a condividereuna riforma della legge elet-torale si ridarebbe dignità alParlamento, che così sareb-

be meno ostaggio dei partiti.Il terzo polo nasce come unagrande famiglia e mi auguroabbia la forza di elaborare

una sintesi fra grandi culturee tradizioni politiche del no-stro Paese. Una formazioneche guarda ai giovani, parladel futuro, di ricerca, di in-novazione, con l’ambizionedi restituire all’Italia la com-petitività e la credibilità in-ternazionale di un tempo”.

Nei prossimi mesi sitornerà alle urne?

”Se il Governo continue-rà ad avere la maggioranza

di misura in una Camera ese i toni politici resterannoquelli attuali, le elezioni sa-ranno un passaggio inevita-bile”.

In qualità di senatrice,quali sono i disegni di leggepiù importanti che ha fir-mato nel corso della XVI le-gislatura?

“Certamente quelli costi-tuzionali -la Modifica del-l’articolo 139; l’abrogazionedella legge costituzionale 23ottobre 2002, ecc.-, poi quellisulle norme di fine vita e fragli altri quello sul rifinanzia-mento del Museo tattile sta-tale ‘Omero’ e le norme perla tutela delle città d’arte ole modifiche alla legge 508relativa all’alta formazioneartistico e musicale”.

Lei è stata anche ono-revole, quali differenze po-litiche ha notato tra la Ca-mera e il Senato?

”La Camera è certamen-te un ambiente più brillante,incisivo e dinamico, mi cisono trovata meglio; al Se-nato andrebbe dato un altroruolo. Per entrambi i ramidel Parlamento oggi sareb-be necessaria una riforma,andrebbero snelliti gli iter, dapiù parti si auspica una ridu-zione del numero degli elet-ti. Insomma, ci vorrebbe una

riforma all’insegna della mo-dernità”.

Lei è componente del-l’XI Commissione perma-nente–Lavoro e previdenzasociale. Quali i punti salien-ti di questa Commissione?

”Sicuramente il provve-dimento più corposo è col-legato al lavoro, poi i nuo-vi contratti, non meno im-portante la riforma del si-stema pensionistico peradeguare la nostra previ-

denza a quella europea”.A proposito di Europa,considerata la sua espe-rienza da parlamentaredella Ue, come giudicaquanto sta accadendo?

”In Europa ci hannosempre guardato con so-

spetto; per nove anni hocercato di spiegare ai col-leghi le dinamiche politi-che del nostro Paese senzaottenere grande soddisfa-zione. Ai più i nostri con-flitti sono incomprensibili,soprattutto perché questischemi noi li riproponiamoin Europa penalizzandoperfino l’interesse naziona-le. Non capiscono perchénoi esportiamo i probleminazionali in Europa, chie-

dendo di calendarizzare di-battiti e mozioni che nonhanno nessun rilevanza co-munitaria. Tuttavia, ci se-guono e ci leggono congrande curiosità”.

(Intervista del3 febbraio 2011)

INTERVISTA CON LUCIANA SBARBATI, SENATRICE GRUPPO UDC-SVP-MRENuova coalizione: “Mi auguro abbia la forza di elaborare una sintesi fra culture e tradizioni politiche”Ritorno alle urne: “Un passaggio inevitabile se il Governo continuerà ad avere una maggioranza di misura”

“Una formazioneche guarda ai

giovani,parla del futuro, di

ricerca,d’innovazione,

con l’ambizionedi restituireall’Italia la

competitivitàe la credibilità di un tempo”

Per entrambi i rami delParlamento oggi sarebbenecessaria una riforma:

andrebbero snelliti gli iter, da più parti siauspica una riduzione del numero degli

eletti. Insomma,un cambiamento all’insegna della

modernità

Giornata della memoria: ecco le Medaglie d’onoreConsegnate al Palazzo

del Governo della Prefettu-ra di Ancona, in occasionedella Giornata della memo-ria, le Medaglie d’onore acittadini italiani, militari ecivili, deportati nei lagernazisti e destinati al lavorocoatto per l’economia diguerra e ai familiari dei de-ceduti. Cinquantatre le per-sone insignite, i nominativinell’elenco che segue:

“Alberto Anselmi (natoad Ancona, militare, viven-te), Angelo Antonini (natoa Roma e residente ad Osi-mo, civile, vivente), GinoArtegiani (nato a Sassofer-rato, militare, deceduto), Ri-

goberto Bendelari (nato adAncona, militare, deceduto),Armando Biondi (nato a Lo-reto, militare, deceduto), Um-berto Biondini (nato a Lore-to, militare, vivente), Romo-lo Blasi (nato ad Ancona,militare, vivente), Gino Bo-lognini (nato ad Ancona,militare, deceduto), GuerrinoBraconi (nato ad Appignano,militare, deceduto), Alessan-dro Bruschi (nato ad Ostra,militare, deceduto), AugustoBufarini (nato a Santa MariaNuova, internato, vivente),Serafino Buscionovi (nato aGenga, militare, vivente), Ser-gio Carletti (nato a Monte-marciano, militare, vivente),

Castellano Castellani (nato aMogliano, militare, decedu-to), Giulio Castellani (nato adOsimo, militare, vivente),Marino Coacci (nato ad Agu-gliano, militare, vivente), Pie-tro Conti (nato a Poggibonsie residente a Loreto, civile,vivente), Turiddo Falaschini(nato ad Ancona, militare,deceduto), Dino Fattorini(nato a Senigallia, militare,vivente), Gino Galassi (natoa Castelfidardo, militare, de-ceduto), Umberto Galeazzi(nato a Senigallia, militare,deceduto), Gino Gambini(nato a Filottrano, militare,deceduto), Sergio Giannini(nato a Santa Maria Nuova,

militare, deceduto), OtelloGiuliodori (nato ad Ancona,deceduto), Armando Grassi(nato a Serra San Quirico,militare, deceduto), SergioLucchi (nato a Cesena e resi-dente ad Ancona, militare,vivente), Ferruccio Luconi(nato ad Osimo, militare, de-ceduto), Severino Luconi(nato ad Ancona, militare,deceduto), Camillo Malizia(nato a San Benedetto delTronto, militare, vivente),Giovanni Malloni (nato aForce, militare, deceduto),Liegi Mancinelli (nato adAncona, militare, deceduto),Michele Mancini (nato a Lec-ce, residente a Chiaravalle,

militare, vivente), GiovanniManoni (nato a Morro d’Al-ba, militare, deceduto), Arnal-do Marcelli (nato a Numana,militare, vivente), ArmandoMatteucci (nato ad Osimo,militare, vivente), Luigi Mon-tesi (nato ad Agugliano, mili-tare, vivente), Alvaro Moretti(nato ad Ancona, militare,deceduto), Umberto Moretti-ni (nato a Montefano, milita-re, deceduto), Luigi Nicoletti(nato a Numana), civile, vi-vente), Lino Paglialunga (natoa Fabriano, militare, decedu-to), Emilio Palmieri (nato aCastelfidardo, militare, dece-duto), Alfredo Paolini (nato aSenigallia, militare, vivente),

Giuseppe Pascucci (nato aSirolo, militare, deceduto),Artemio Pierini (nato a Si-rolo, militare, deceduto),Gino Pierluca (nato a Ca-stelleone di Suasa, militare,vivente), Carlo Regina(nato ad Ancona, militare,deceduto), Silvano Roccoli(nato a Morro d’Alba, mili-tare, vivente), LanfrancoRosi (nato ad Ancona, mili-tare, vivente), Luigi Seba-stianelli (nato a Castelleo-ne di Suasa, militare, viven-te), Alfredo Sebastiani (natoa Roma, residente a Seni-gallia, civile, deceduto),Egisto Stronati (nato a Jesi,militare, vivente), IvanoVecchi (nato a Sassoferrato,civile, deceduto), Gino Ze-nobi (nato a Fabriano, mili-tare, deceduto).

Inaugurata di recente lat ra t ta Ancona -MilanoOrio al Serio, tramite lacompagnia aerea BelleAir Europe, la prima com-pagnia con base all’Aero-porto delle Marche . Ilnuovo volo decollerà ilprossimo 28 marzo, conl’avvio dell’orario estivo,con frequenza bigiornalie-ra dal lunedì al venerdì esarà operato con aeromo-bili Atr72-500, da 68 po-sti, di ultima generazionee di nuova fabbricazione.“Il nuovo volo Ancona-Milano Orio al Serio –ri-porta una nota dell’Aer-dor ica- è una r ispostaconcreta a una domandadi trasporto cresciuta nelcorso di questi anni, an-che in funzione della for-

Attiva dal 28 marzo, scaload Orio al Serio

Nuova trattaAncona-Milano

te attrattiva esercitata spe-cie nel settore business,un collegamento rapido ecomodo tra Ancona e lacittà di Milano. L’apertu-ra di questa nuova trattaaccresce le capacità dicollegamento e di scam-bio e apre nuove prospet-tive agli investimenti pro-dutt ivi e al turismo diqualità verso la regioneMarche”. Questi gli oraridei voli. Ancona 6.30-Mi-lano Orio al Serio 7.50,dal lunedì a l venerdì ;Ancona 18.30-MilanoOrio al Serio 19.50, dallunedì al venerdì; MilanoOrio al Serio 8.20-Anco-na 9.40, dal lunedì al ve-nerdì, Milano Orio al Se-rio 20.20-Ancona 21.40,dal lunedì al venerdì.

Aggiornamento trime-strale del monitor trimestra-le dei distretti industriali diMarche e Abruzzo, realizza-to dal Servizio Studi e Ri-cerche di Intesa Sanpaoloper Banca dell’Adriatico, al30 settembre 2010. “Per idistretti industriali delleMarche –riporta una notadella Banca dell’Adriatico-nel terzo trimestre del 2010si consolida il quadro piùottimista che era già emersonel trimestre precedente,con un marcato tasso di cre-scita delle esportazioni del19,3%. Nel dettaglio, si sot-tolinea innanzitutto cometutti i distretti marchigianiabbiano contribuito positi-vamente ad una crescitadelle esportazioni. Ritrovia-mo, in termini di importan-za nel ranking regionale, ildistretto delle calzature diFermo (+17,1%), il distrettodelle cappe aspiranti e de-gli elettrodomestici di Fa-

Banca Adriatico, monitor distrettiindustriali: Marche in forte crescita

briano (+0,7%) e quello dellapelletteria del Tolentino(+22,5%), che sommati rap-presentano l’80% circa deiflussi che fuoriescono dal-l’area distrettuale marchigia-na. Il distretto delle cappeaspiranti e degli elettrodome-stici di Fabriano sembra la-sciarsi sempre di più alle spal-le le forti contrazioni speri-mentate nel biennio 2008-2009. La crisi di una delleprimarie aziende dell’area hainfatti trascinato al ribasso leperformance dell’intero poloproduttivo per nove trimestriconsecutivi. Solo negli ulti-mi mesi del 2010 iniziano aintravedersi spiragli per unpotenziamento delle struttureaziendali presenti a Fabriano,che in previsione potrannoavere ripercussioni positiveanche sull’attività di export.Tra i restanti distretti che pre-sentano percentuali di recu-pero sulle esportazioni 2009,spicca il forte balzo delle

macchine utensili e per il le-gno di Pesaro (+131,8%). Talebalzo è però sempre da inter-pretarsi alla luce della pro-fonda contrazione accusatadalle esportazioni del distret-to lo scorso anno (la varia-zione 2009 su 2008 si assestainfatti a -55,3%). Performan-ce positive si osservano an-che in corrispondenza deiflussi di esportazione dei re-stanti distretti della regione,ovvero (in ordine di impor-tanza) cucine di Pesaro(+17,3%), jeans valley diMontefeltro (+58,6%) e stru-menti musicali di Castelfidar-do (+26,5%). Le realtà di-strettuali analizzate si dimo-strano tuttavia ancora lonta-ne dai valori all’export rag-giunti nel 2008 -ante fase re-cessiva-, con poche probabi-lità di colmare il gap negati-vo nel breve termine. Questolento processo di recupero stagià mettendo a dura provamolte imprese distrettuali e

potrebbe portare all’innescodi un processo di selezio-ne. Le pressioni cui risulta-no sottoposte alcune realtàproduttive dell’area abruz-zese sono deducibili daidati di cassa integrazione, icui forti incrementi potreb-bero nascondere situazionidi criticità non facilmentesuperabili, nemmeno conuna ripresa più rapida dellacongiuntura. Molto dipen-derà dalla capacità dei sog-getti di adattarsi al nuovocontesto competitivo”. “Lasfida –conclude la nota-,che le imprese dei distrettisono chiamate a vincere, èquella di valorizzare ade-guatamente i punti di for-za, che si concentrano sullaqualità, sulle produzionipersonalizzate, sulla specia-lizzazione in nicchie dimercato, sul ‘time tomarket’ e sul ricorso adattente politiche distributi-ve”.

Page 10: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 201110PAGINA

“Investire sul capitale umano”Paolo Mariani, direttore generale Carifac, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti

ROBERTO I. ROSSI

Paolo Mariani

Il ruolo degli istituti dicredito in questo parti-colare periodo di crisi

economica è fondamentale.Le opportunità che possonooffrire non solo alle impresepresenti nel territorio mar-chigiano, ma anche alle per-sone comuni e alle famigliesono diverse. “Una banca inquesto senso può fare mol-to, ma non si può certo so-stituire a compiti che spet-tano ad altri. Si possono fi-nanziare iniziative non solodi sviluppo, di ristrutturazio-ni e di riqualificazioni in-dustriali, ma anche in aiutodi progetti importanti perimprese intenzionate ad as-sumere nuovo personale”. E’quanto ha dichiarato PaoloMariani, direttore generaledella Carifac-Cassa di ri-sparmio di Fabriano e Cu-pramontana (cinquecentodipendenti e sessanta filialinel territorio marchigiano,con due sportelli in fase diapertura a Città di Castelloe a Rimini, ndr.), ospitedella trasmissione televisi-va “Incontri” di AlceoMoretti, andata in onda direcente sulle frequenze diTv Centro Marche.

Mariani ha maturato unabella esperienza nel campobancario. Il suo primo im-

piego è stato a Pomezia:“Mi sono laureato all’Uni-versità di Macerata –haraccontato il direttore ge-nerale di Carifac- e sonoentrato all’Ibi, l’Ibi è l’Isti-tuto bancario italiano pri-ma del Gruppo Pesenti, poidel Gruppo Carialo, e ilprimo incarico è statoquello di andare con unaPanda a Pomezia a fare ilcassiere. L’avvio è statoparticolare: il primo gior-no mi hanno dato un mar-tello e un chiodo… Perchémi mandavano in un cave-au enorme, in quanto Po-mezia è una grande città

industriale doveci sono fabbri-che nel settorefarmaceutico emilitare, dovedovevo bucare idocumenti dicassa, passarci lospago, metterciun piombo, pin-zare e archiviare.Questo fu il mioprimo giorno dilavoro”.

“Le iniziativeche ho appenaaccennato –hasottolineato Ma-riani- noi le pos-siamo attivarecon l’interventodi strutture comela FondazioneCarifac e il ca-pogruppo Vene-

to Banca che hanno messoin gioco capitali per finan-ziare diverse imprese conprogrammi di un certo ri-lievo. Noi lo scorso annoabbiamo messo plafondimportanti a disposizionedelle varie categorie pro-fessionali, parliamo tra tut-to di un valore superioreai cinquanta milioni dieuro. A tanto ammontaquanto messo a disposizio-ne dalla Cassa di Rispar-mio di Fabriano e Cupra-montana a favore del ric-chissimo tessuto di picco-le e medie imprese del Fa-brianese e della Vallesina,

nell’ambito del progetto‘L’unione fa la forza’. Unainiziativa avviata per so-stenere l’attività e le sfidegestionali e produttive inun periodo cruciale per iltessuto economico ed i li-velli occupazionali, forte-mente voluta da Fondazio-ne Carifac, Veneto BancaHolding e Carifac spa perribadire e rafforzare anco-ra di più la propria inten-zione di promuovere lo

sviluppo economico delterritorio”. E il GruppoVeneto Banca ha in senoun progetto di potenzia-mento della Carifac...“Oggi irrobustire una ban-ca –ha rimarcato Mariani-è un qualche cosa di estre-mamente complesso; non èsolo aumentare il numerodegli sportelli, anzi chie-dersi se aprire nuovi spor-telli sia opportuno o meno.Il Sole 24 Ore qualche

giorno ha riportato che siprevede una riduzione del-l’operatività allo sportellodi un 30% nei prossimianni. Un calo legato al fat-to che i canali alternativila clientela li utilizzeràsempre di più, l’on-lineentrerà sempre di più nel-l’operatività bancaria e aquel punto lo sportello do-vrà diventare un centro diconsulenza, nel quale pro-gettare iniziative in siner-gia alla clientela, piuttostoche svolgere semplici ope-razioni. E per restare alpasso con l’evoluzione deitempi a livello tecnologicoè necessario investire sulcapitale umano e sulla suaformazione. Uno dei nostriobiettivi è proprio quellodella crescita professiona-le per migliorare la bancain termini di capacità rela-zionale e di interpretazio-ne delle esigenze dellaclientela”. Una banca, laCarifac, che sta pianifican-do il proprio futuro attra-verso uno sviluppo cheandrà oltre i confini mar-chigiani: “Sicuramente laRomagna è un territorioche ci interessa molto –hamesso in risalto Mariani-,diciamo che c’è una stradaimportante che da Riminiarriva a Roma, la Flaminia,una strada che già all’epo-ca dei Romani univa terri-tori diversi, univa la Roma-gna, le Marche e l’Umbria

a Roma, una strada cheabbiamo percorso anchenoi, da una parte all’altra,perché siamo a Roma, nel-l’Umbria, nelle Marche earriviamo in Romagna”.Tornando a parlare del rap-porto con le imprese, ildirettore generale dellaCarifac ha evidenziatol’aspetto relativo alle dif-ficoltà legate alla ristrettez-za del credito: “Fare credi-to è importante –ha ribadi-to Mariani-, aiutare le im-prese oltre anche ai nume-ri è di grande valore, maquando non ci sono piùpossibilità diventa diffici-le proseguire su questocammino, la cosa più im-portante che noi gestiamonon è tanto il credito, ma èil risparmio, perché il ri-sparmio è un valore socia-le fondamentale nel mon-do e che ha fatto grandequesto Paese”. “Leggere leimprese –ha concluso Ma-riani- vuol dire sporcarsi lemaniche, tornare a lavora-re laddove il business sigenera, non all’interno diuna filiale. I nostri uominidevono tornare in mezzoalle imprese, alla gente, perleggere queste realtà delterritorio. Tornare a farebanca vuol dire parlare conle imprese, saper interpre-tare le loro esigenze, saperleggere i loro numeri,sporcarsi le mani conloro”.

“La crescitaprofessionale è

uno degli obiettiviper migliorare labanca in termini

di capacitàrelazionale”

Nuovopatto di ferrotra Ubi BancaPopolare diAncona e Fi-d i m p r e s aMarche per so-stenere la ripre-sa e lo svilup-po delle decinedi migliaia dipiccole e medieimprese attivenel nostro terri-torio. Il rinno-vo dell’accordoè stato di recen-te firmato e presentato allastampa nella sede della Bpa,all’Esagono di Jesi. Fidim-presa Marche, nata dalla fu-sione per incorporazionedelle cinque cooperative ar-tigiane di garanzia emana-zione della Cna Marche (Fi-dimpresa di Ancona, Nuovacooperativa artigiana di Ga-ranzia di Pesaro Urbino, CagSalomoni di Macerata, CagPicena di Ascoli Piceno eConsarfidi Marche) è oggi trai più importanti Confidi del-la regione, potendo contaresu 20 mila soci, 60 collabo-ratori e 750 milioni di eurogarantiti, con una media di 5mila operazioni realizzateogni anno. Fidimpresa Mar-che è stato il primo Confidiad ottenere l’autorizzazionecome ente finanziario vigi-lato da Banca d’Italia, iscrit-to nell’elenco speciale Art.107 del Tub (Testo unicobancario, ndr.).

Posto che l’imprenditoriamarchigiana, pur contandosu di un tessuto sano e vita-le, in questo prolungato pe-riodo di congiuntura sfavo-

revole è a corto di liquidità,la risposta alle esigenze ditante aziende continuerà adarrivare da Ubi Banca Popo-lare di Ancona anche graziealla nuova convenzione, chesegna una diversa imposta-zione nelle modalità di con-cessione delle garanzie traConfidi e Banca. E chequesta partnership sia vin-cente lo dimostrano i risul-tati del 2010. Nello scorsoanno, infatti, sono stati ero-gati finanziamenti alle im-prese associate a Fidimpre-sa Marche per circa 40 mi-lioni di euro, con un incre-mento del 52% rispetto al2009. E se poi si guarda aifinanziamenti in essere al31 dicembre 2010, la som-ma dei finanziamenti garan-titi da Fidimpresa sale a 113milioni di euro, mentrel’erogato medio annuo ne-gli ultimi 5 anni è superio-re ai 34 milioni di euro.Con questo accordo, Bpa eFidimpresa Marche si im-pegnano dunque a promuo-vere nel territorio progettidi investimento realizzati

dalle piccole e medie im-prese (51.807 unità censiteda Unioncamere, al primosemestre 2009), anche tra-mite l’utilizzo dei FondiBei (Banca europea degliinvestimenti), di cui UbiBanca Popolare di Ancona–con un plafond di 100milioni di euro– è gestoreper la Regione Marche. Icontenuti dell’accordo,come si diceva, sono statiillustrati nel corso di unaconferenza stampa tenuta daLuciano Goffi, direttore ge-nerale di Ubi Bpa; RenatoPicciaiola, presidente dellaCna Marche; Silvano Gat-tari, presidente di Fidimpre-sa Marche; Giancarlo Ga-gliardini, direttore generaledi Fidimpresa Marche. Al-l’incontro sono anche inter-venuti, fra gli altri, SimoneBaglieri, responsabile Sup-porto commerciale Ubi Bpa;Stefano Sallei, responsabileDpt Politiche legislative efinanziarie Cna Marche eSilvio Purgatori, coordina-tore organizzativo di Fidim-presa Marche.

Un momento dell’incontro con la stampa

Nuovo patto tra Ubi Banca Popolare di Anconae Fidimpresa Marche a sostegno della ripresa

Progetti per le pmiTorna il tradizionale ap-

puntamento con il mercatodell’edilizia e delle costru-zioni a Civitanova Marche:parliamo di EdilExpo, la ras-segna espositiva che da ve-nerdì 25 a domenica 27 feb-braio sarà ospitata al quar-tiere fieristico. Un appunta-mento a cui prenderanno

parte oltre 200 aziende, aconferma di come Civitano-va sia sede privilegiata perpresentare al pubblico le no-vità del settore. Tra gli stand,infatti, si potrà trovare dav-vero di tutto: dall’attività diprogettazione con strumen-tazioni elettroniche innova-tive, software applicativi, at-

trezzature e strumenti tecni-ci all’attività di recupero conmateriali e prodotti per ilrestauro, la ristrutturazione,il riuso e la manutenzione dicostruzioni; dagli impianticon i sistemi ed i dispositividi automazione, controllo, si-curezza, climatizzazione,condizionamento e risparmioenergetico alle attività dacantiere con macchinari perla produzione di componen-ti edili e quant’altro. Spazioanche alle coperture e allepavimentazioni esterne, cosìcome agli interni. “Una ma-nifestazione importante perla nostra regione, con riferi-mento ad un settore che,purtroppo, oggi è in eviden-te difficoltà. La rassegna –commenta l’assessore regio-nale all’Edilizia pubblicaAntonio Canzian- può per-tanto rappresentare anche unmomento di dibattito e diconfronto sulle misure daadottare per il rilancio delcomparto”. Interessante ilcalendario degli incontri,due in particolare gli appun-tamenti da segnalare: il 25,alle ore 15, il collegio pro-vinciale dei geometri diMacerata organizza un in-contro sul Piano casa nelleMarche con un approfondi-mento sulle modifiche e sul-le integrazioni introdottealla legge regionale 22/2009. Il 26, con inizio alleore 10, è invece in program-ma il convegno promosso incollaborazione con l’AnceMarche sul tema “Lavoripubblici: nuovo regolamen-to e disciplina dei pagamen-ti”. Info: 0733 780811 -www.erf.it

Civitanova: dal 25 al 27 febbraio il tradizionaleappuntamento; oltre 200 gli espositori

Torna EdilExpo

Page 11: MarcheDomani_n2_febbraio2011

11PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

Difesa del lavoro.Creando intanto i presupposti per quella ripartenza chenecessariamente passa per la creazione di occupazione.

La condizione giovanile alla ribalta,in un’adeguata preparazione un momento fondamentale di

snodo, intercettando le esigenze del mercato.

Prospettive di futuronelle aule del mondo accademico, ma anche nei luoghi deputatidelle istituzioni. Con la messa in campo di misure e di interventi

che aprano spiragli anche a chi un impiego lo avevae lo ha perso

Speciale a cura diSilvana Coricelli e

Roberto I. Rossi

Nonostante alcuni se-gnal i posi t iv i chefanno sperare nel-

l’avvio di una fase di ri-presa economica, per-mangono, nel la nostraregione, difficoltà econo-miche ed occupazionali.Cominciano a diminuirele aziende che chiedonodi utilizzare gli ammor-t izzatori social i . Gliesperti assegnano al bi-ennio 2009-2010 la ma-glia nera per gli effettinegativi della crisi, conparticolare riguardo alladisoccupazione. Ef fet t iche sarebbero potuti es-sere ben più pesanti seil sistema economico del-le Marche non avesse ri-sposto adeguatamentealle difficoltà mediantel’attivazione di tutti glistrumenti disponibili. E’per tale ragione che labase occupazionale nel-le Marche è rimasta so-stanzialmente stabile in-torno alle 650 mila uni-tà. Ammortizzare l’impat-to della crisi, mediantel’attivazione di politichead hoc, e reagirealle difficoltà: ècon questo sche-ma che le Marcheresistono e ri-spondono alle dif-ficoltà meglio dialtri sistemi re-gionali. La Regio-ne Marche ha ac-compagnato que-sta fase con par-ticolare attenzio-ne alla protezio-ne dei lavoratorie al sostegno allefamiglie ed alleimprese median-te l’attuazione dipolit iche e pro-grammi che ri-spondono a dueesigenze fonda-mentali. La primaconsente di affrontarel’emergenza delle espul-sioni dal mercato del la-voro e la conseguenteperdita di reddito di tan-te famiglie che rischianodi rimanere senza alcunsostegno. In questo sen-so giocano un ruolo fon-damentale, in prima bat-tuta, gli ammortizzatorisociali ordinari ed in de-

roga. Giova ricordarecome anche nel 2011 sia-no confermati gli sforzidella Regione Marche pergli ammortizzatori socia-li in deroga che, in virtùdell’accordo Stato-Re-gioni e dell’utilizzo dellerisorse del Fondo socia-le europeo, ha impegnatoben 84 milioni di euro dicui la metà per le politi-che attive. Già nel corsodel 2009-2010 abbiamosostenuto circa 35 milalavoratori con gli ammor-tizzatori sociali in dero-ga. Il bando per il 2011è in uscita proprio inquesti giorni. Inoltre laRegione ha provvedutoad integrare i contratti disolidarietà (salvando cir-ca 1.000 posti di lavoro)e sono state attivate, incollaborazione con leUniversità, oltre 250 bor-se di studio con incenti-vo all’assunzione pergiovani laureati . Tuttociò grazie ad un impor-tante accordo firmato conCgil-Cisl-Uil. Sarannorinnovati gli interventi a

favore dei precari dellascuola, per il sostegno aifigli universitari di lavo-ratori in difficoltà, perl’esenzione dei ticket esarà avviato un progettooccupazionale sperimen-tale sulle reti territorialid’impresa. L’altra esi-genza fondamentale tro-va ragione nell’affianca-re il sostegno al reddito

a programmi, strumentied azioni di politica atti-va del lavoro attraversoiniziative di riqualifica-zione, formazione miratae acquisizione di nuovecompetenze, agevolandoe sostenendo riconversio-ni, innovazioni e speri-mentazioni per sostenerei settori manifatturieritradizionali e contempo-raneamente svilupparenuove attività. Tutto que-sto stimolando lo stessoGoverno nazionale allapredisposizione e all’at-tuazione di accordi diprogramma fondamentaliper il nostro territorio.Accordi di programma eprogetti specifici (domo-tica e altre iniziative in-dustriali operative) ne-cessari per affrontare ledifficoltà di tutti i terri-tori e dei settori maggior-mente colpiti dalla crisi:Piceno, Pesarese, Fa-brianese, entroterra ap-penninico. Siamo impe-gnati a creare le condi-zioni per nuova occupa-zione attraverso percorsi

di trasformazione siaverso nuovi settori pro-duttivi, sia verso nuovefrontiere quali le attivi-tà produttive e di servizidel terziario avanzato maanche tradizionale con-tenute nella definizione‘green economy’. In par-ticolare, nuove vie di svi-luppo delle politiche am-biental i , energet iche,

Marco Luchetti, assessore Lavoro e Formazione Regione Marche

“Le nuove frontieredello sviluppo”

Form

azi

one c

ontr

o la c

risi

Form

azi

one c

ontr

o la c

risi

delle politiche dei beninaturali e culturali, del-le nuove politiche agri-cole e delle politiche delturismo. Quest i nuovipercorsi vanno semprepiù integrati con le mi-sure di politiche attivedel lavoro e formazioneper creare ed implemen-tare progett i s inergici ,costruiti attraverso con-fronti locali per rispon-dere alle diverse pecu-liarità dei territori delleMarche.

E’ stato atti-vato anche un ta-volo di concerta-zione permanen-te con le bancheper un adeguatoc o i n v o l g i m e n t onel la s trategiaregionale ant i -crisi. Le rispostesono state positi-ve, anche perchéè s tata of fertaalle forze socialied alle categorieeconomiche lapossibilità di af-frontare in temporeale ogni pro-b l e m a t i c a .L’obiet t ivo, ingenerale , è diporre le condi-zioni per cui dai

primi segnali di ripresa sipossa ripartire immedia-tamente, riposizionando ilsistema Marche un gradi-no più in alto nella scaladella competizione inter-nazionale, cercando disuperare la crisi per nonsubirne passivamente glieffetti e sfruttare al me-glio tutte le potenzialitàin essere”.

Page 12: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Formazionecontro la crisi MARCHEdomani MARZO 201112PAGINA

Maurizio Quercetti, assessore al Sistema formativo della Provincia di Ancona

A.A.A. cercasi: ecco comedomanda e offerta s’incontrano

Maurizio Quercetti in questa foto con alcunigiovani durante la Settimana dell’orientamento

Con l’accordo quadrotra Stato, Regioni eProvince autonome

del febbraio 2009 e l’ela-borazione del programmadi interventi di sostegno alreddito e alle competenzedei lavoratori colpiti dallacrisi economica si è apertauna fase di ripensamentodella formazione, del-l’orientamento ai fabbiso-gni formativi professionalie dell’occupabilità dellepersone. Si assiste ad unallargamento della plateadei potenziali beneficiaridi misure di politica attivacon l’innesto dei destina-tari di ammortizzatori so-ciali in deroga, quest’ulti-mi profondamente differen-ti dai tradizionali percet-tori di ammortizzatori so-

ciali sia dal punto di vistaquantitativo che qualitati-vo. La nuova realtà e l’ur-gente necessità di accoglie-re, orientare, formare unnumero sempre crescente diindividui è stato uno stimo-lo alla sperimentazione dimodalità innovative in ma-

teria di formazione e orien-tamento, con l’adozione diun nuovo modello di go-vernance in grado di com-binare gli interventi di po-litica attiva del lavoro conil sostegno al reddito at-traverso un utilizzo con-giunto di risorse finanzia-

rie nazionali e risorse co-munitarie, con particolareriguardo all’utilizzo delFondo sociale europeo.

In questa nuova otticala Provincia di Ancona èstata in grado di offrire unaserie di misure anticrisi chevanno dai corsi di forma-zione professionale, attua-ti con la procedura sempli-ficata del Just in Time edei voucher individualispendibili a catalogo, alleborse di studio per la rea-lizzazione di esperienze la-vorative in azienda o pres-so studi professionali edenti pubblici. Nel caso deidestinatari di ammortizza-tori sociali in deroga, nelrispetto degli accordi na-zionali in materia, gli in-terventi di politiche attivesi sono integrati con quellidi politiche passive di so-stegno al reddito. Le novi-tà introdotte dalle misureanticrisi sono l’effettiva in-tegrazione dei servizi al la-voro e dei servizi formativie un’azione congiunta del-le strutture pubbliche conquelle private, riconducibi-li sia agli enti di formazio-ne accreditati sia alle agen-zie private del lavoro auto-rizzate dal Ministero e dal-la Regione Marche.

Le misure che la Provin-cia di Ancona ha adottatosono finalizzate a garanti-re l’incontro tra domandae offerta di competenza, ri-

badendo la centralità del-la formazione per l’occu-pazione, e nelle stesso tem-po ad avviare un’azione diintegrazione e raccordo traistruzione formazione e la-voro, consapevoli che lecompetenze rappresentanoun fattore determinante nonsolo per l’occupabilità e losviluppo individuale dellepersone, ma anche per unamaggiore competitività eproduttività, che rilanci lo

sviluppo economico del ter-ritorio provinciale nel suocomplesso. La particolarecongiuntura economica ciconsegna un percorso ditransizione verso un model-lo di politica attiva del la-voro sempre più incentratosulla qualità ed efficaciadella formazione che dovrà,nel prossimo futuro, com-pensare la validità dei tra-dizionali strumenti di soste-gno al reddito”.

Saranno 285 gli studentidelle classi quarte delle scuolesuperiori del territorio provincialedi Ancona che nel 2011 svolge-ranno un tirocinio di lavoro ditre settimane all’estero attraver-so il progetto Leonardo. Le metedi destinazione, che terrannoconto degli indirizzi didattici diciascun studente, saranno azien-de, industriali o commerciali, eservizi pubblici di ben sei paesi:Gran Bretagna, Irlanda, Svezia,Spagna, Francia, Lettonia. Il fi-

Progetto Leonardo, in 285verso le aziende di sei paesi europei

nanziamento, anche quest’anno,sarà garantito in larga parte graziealle risorse europee concesse dal-l’Isfol. Il progetto presentato dallaProvincia di Ancona, infatti, èrisultato primo nella graduatorianazionale per volume di contri-buti assegnati con oltre 620 milaeuro. A questo stanziamento van-no aggiunti ulteriori 36 mila euroimpegnati dall’ente stesso, che an-dranno a coprire le spese nonpreviste per il viaggio, il vitto, l’al-loggio e i trasporti locali, renden-

do completamente gratuital’esperienza degli studenti sele-zionati. Lo scopo è quello difavorire la partecipazione anchedei ragazzi che appartengano afamiglie svantaggiate. L’impe-gno della Provincia di Anconasul fronte dei progetti formativiall’estero ha consentito a miglia-ia di studenti e centinaia di ne-olaureati e disoccupati di svol-gere esperienze che si sono spes-so rivelate decisive per il lorofuturo professionale.

Sono scattate il 1° febbraio le266 borse di studio per la realiz-zazione di esperienze formativefinanziate dalla Provincia di An-cona. Un’occasione per tanti di-soccupati residenti nel territorioprovinciale, che, oltre a poter con-tare su una fonte di reddito di 650euro mensili per 8 mesi, avrannol’opportunità di svolgere un’espe-rienza in ambito lavorativo, conl’auspicio di una successiva sta-bilizzazione all’interno dell’azien-da, onlus o studio professionalein cui verranno ospitati. Il ban-do, scaduto lo scorso mese digiugno, aveva inizialmente pre-visto uno stanziamento di 800mila euro per un totale di 140borse. Successivamente la Pro-vincia di Ancona ha deciso diintegrare le risorse portandole aun totale di oltre 1 milione e 500mila euro, riuscendo così ad in-

Esperienze finanziate:266 borse di studio

crementare il numero delle borsefino a 266. “Il crescente numerodi richieste –afferma la presidentePatrizia Casagrande– dimostracome queste misure anticrisi sia-no tra le più apprezzate. Soprat-tutto da parte dei più giovani,cioè coloro che oggi incontranomaggiori difficoltà di collocamen-to nel mercato del lavoro, c’è laconsapevolezza che la borsa distudio rappresenta una possibili-tà concreta per un futuro impiegoo, quanto meno, un’azione for-mativa importante e utile al pro-prio curriculum. Inoltre, la bor-sa di studio è uno strumentoattraverso cui promuovere leprogettualità più innovative, che,con il tempo, possono diventareun contributo anche per il siste-ma delle imprese e, dunque, unsostegno al rilancio economicodel nostro distretto”.

Page 13: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Formazionecontro la crisi 13PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

Creare protagonistidelle scelte strategi-che del paese; valo-

rizzare i talenti, anche at-traverso il confronto conla formazione e il lavorodegli altri paesi, europei enon; incentivare l’innova-zione nella imprese, in pri-mis le piccole e grandi cheda sempre sono il nerbodella produttività italiana:questi sono i principaliobiettivi che un ateneooggi dovrebbe porsi. Que-sti sono gli obiettivi chel’Università Politecnicadelle Marche persegue conuna serie di interventi epremure nei confronti deisuoi studenti, dei suoi lau-reati, dei dottorandi. Ilmerito e il talento comeparole chiave dell’azioneformativa e del lavoro divalorizzazione di program-mi di ateneo per la coope-razione tra le strutture diricerca e il sistema produt-tivo territoriale.

È l’Industrial LiaisonOffice dell’Università Po-litecnica delle Marche -Servizio Innovazione e Tra-sferimento Tecnologico–l’istituto votato al miglio-ramento in quantità e qua-lità dell’offerta tecnologi-ca; al rafforzamento deiservizi offerti a ricercatorie imprese; allo sviluppo diuna maggiore collabora-zione tra mondo accademi-co e imprese, anche attra-

Marco Pacetti, Rettore Università Politecnica delle Marche

“Valorizzare i talenti: così si creano iprotagonisti delle scelte strategiche”

verso l’identificazione dicluster tecnologici; ad unamaggiore visibilità e sup-

porto a nuove iniziative im-prenditoriali che tragganoorigine dall’attività di ri-

cerca del-l’Ateneo. IlServizio Inno-vazione eTrasferimentoTecnologicooffre informa-zioni, consu-lenza e soste-gno in temadi brevetta-zione, e attuaun costantemonitoraggiodei brevettirealizzati. So-stiene inoltrela nascita diprogetti im-prenditorialimediante as-

sistenza e consulenza nel-la creazione di spin offaccademici e nella formu-

lazione di business planper nuove iniziative dispin off. Infine, ha svilup-pato la Banca Dati dellaRicerca, un sistema infor-mativo dedicato e accessi-bile on-line.

Ma non basta: poiché,come si dice in agricoltu-ra, in tempi di carestia nonsi risparmia mai sulla se-mina, in questa temperie didifficoltà, e in prospettivadi un ripartenza rapida edefficace dell’economia,l’Università Politecnicadelle Marche non frena,ma anzi potenzia la mobi-lità all’estero, dove le com-petenze e le conoscenzeacquisite trovano riscontroe verifica, confronto conaltri sistemi del terziario edella produzione indu-

striale. Nella Politecnicadelle Marche mobilità si-gnifica il progetto Erasmus-un programma europeoper gli studenti, che havisto mantenersi costanteil numero dei partecipantisia per studio che per sta-ge, cofinanziato dal Miure dalla Politecnica-; il pro-gramma Campus World, in-teramente finanziato dal-l’Ateneo di Ancona, con lapartecipazione attiva del-la Camera di commercio diAncona e di Ubi Banca,che registra ogni anno uncentinaio di laureandi/laureati che fanno valereil proprio talento, affinatoin questa Università, spes-so con la conseguente as-sunzione da parte del-l’azienda partner”.

L’incoming nelle Marcheè davvero un volano per ilterritorio? Ad arricchire ildibattito sul tema è GGFGroup, azienda leader nellagestione in outsourcing diservizi per operatori turisticiin campo nazionale ed in-ternazionale, che mette sulpiatto azioni concrete. Sonoinfatti circa 60 le nuove fi-gure lavorative che la socie-tà sta cercando per un im-mediato inserimento in strut-tura. Da professionisti del

Spinge il settore turistico: al via 60 assunzionibooking a esperti di webmarketing, senza tralasciare ilsettore del customer care: as-sunzioni che passeranno daun primo contratto di 6 mesiad un contratto di lavoro atempo indeterminato per i piùmeritevoli. “Cresce il turismonelle Marche e di pari passoaumenta la necessità di nuo-ve figure professionali -com-menta Guido Guidi, presiden-te di GGF Group-. L’aspettorilevante è la destagionaliz-zazione del mercato che ci

obbliga ad accompagnarequesto sviluppo attraversopersonale qualificato”. Nellospecifico, le figure professio-nali ricercate sono lavoratorida inserire nel settore delbooking telefonico e del Webbooking, del customer care eall’interno dell’ufficio infor-matico. Circa 35 professioni-sti saranno quindi inseriti inun team di lavoro che forni-sce assistenza telefonica oweb per la vendita e gestionedi pacchetti turistici dei più

importanti tour operator del-la nazione, confrontandosicon le agenzie di viaggio ditutta Italia o direttamente coni clienti finali. Prima di ini-ziare la propria esperienza, ilavoratori seguiranno il corso“Gli strumenti di marketingoperativo nel settore del turi-smo: booking e web Boo-king”, e al termine del perio-do di formazione riceverannoun attestato di partecipazio-ne che permetterà loro di pre-sentarsi sul mercato turistico

con un elemento professio-nale in più. Le due figure dadestinare all’ufficio informa-tico si occuperanno invecedi sviluppare nuovi siti web,seguiranno attività di ricer-ca e sviluppo nell’ambitodi tecnologie informati-che, fungeranno da sup-porto per gli uffici marke-ting nell’analisi e nell’in-terpretazione di dati chederivano da indagini, da-tabase o da altri fonti in-formative.

Possibilità di inviare icv all’indirizzo mail:

[email protected]

Page 14: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Formazionecontro la crisi MARCHEdomani MARZO 201114PAGINA

Stefano Pivato,Rettore Ateneo di Urbino

“L’Università comeun investimento”

Massimo Seri, assessore Politiche per il Lavoro e la Formazione Prov. PU

“Azioni a favore dei giovani,delle donne e delle imprese”

Oggi più che mai ilmondo accademicoè chiamato a

rispondere alla sfidadell’occupazione giovani-le e al futuro dei proprilaureati con strumenti chene qualifichino il ruolo.L’Università degli studi diUrbino ‘Carlo Bo’ preve-de, nell’erogazione deiservizi di orientamento, lacoesistenza di due ufficiche si occupano diorientamento in entrata edi job placement.

L’Ufficio Orientamentoorganizza iniziative eservizi destinati aglistudenti delle scuolesuperiori, agli studentiuniversitari nonché ailaureati che voglionoproseguire il propriopercorso formativo: losportello informativo, isaloni dell’orientamento,le iniziative di orienta-mento svolte in sede, leconvenzioni con le scuolesuperiori, i servizi aglistudenti disabili. Inparticolare, l’Ateneo da15 anni organizza nellaseconda settimana difebbraio la manifestazione‘Università aperta’, dedi-cata alle quinte classidelle scuole superioriprovenienti da tutta Italia,durante la quale è possi-bile acquisire informazio-ni sui corsi di studioattraverso colloqui condocenti e tutor e parteci-pare a workshop destinatia studenti e docenti alfine di valorizzare erendere più costruttiva lapartecipazione all’evento.

Il servizio di orienta-mento in uscita è realizza-to attraverso tirociniformativi curriculari pre-lauream e tirocini post-laurea con attività diplacement, monitoratiattraverso la redazionefinale di questionariredatti sia dal tirocinanteche dal soggetto ospitan-te. L’Ufficio Stage diAteneo gestisce infine lafase di inserimento delleconvenzioni sul sito diAteneo e cura il sistemainformativo al fine difavorire l’organizzazionedegli stage e l’incontro

tra domanda e offerta ditirocini formativi. Diorientamento in uscita sioccupa l’Ufficio Stage eJob Placement, creato nel2008 grazie all’adesionedell’Università di Urbinoal Programma Fixo (For-mazione e innovazioneper l’occupazione),promosso dal Ministerodel Lavoro, che haconsentito di organizzareun servizio più strutturatoed efficace di placement.Da dieci anni si svolgeinoltre il ‘Career Day’, unappuntamento annualecaratterizzato sia dallapresenza delle impreseche da incontri formativi-informativi volti a fornireun’ampia panoramica diorientamento in uscita. Peril territorio locale è statorecentemente siglato unprotocollo d’intesa con laProvincia di Pesaro eUrbino per offrire unservizio di orientamento aineolaureati con colloquiindividuali finalizzati allastesura di progetti profes-sionali individuali elaboratori di orientamentotematici. Altri importantiaccordi su base localesono stati sottoscritti conil Ciof di Urbino e conassociazioni di categoriaprovinciali e regionali.

L’adesione al Consor-zio Almalaurea ha ulterior-mente allargato la panora-mica delle opportunitàanche a livello internazio-nale. Uno sforzo comples-sivo che, nonostante legenerali condizioni disfavore, qualifica ancoral’università come uninvestimento nel futuroper i giovani e per le lorofamiglie”.

La Provincia di Pesaro eUrbino ha cercato di farfronte alla crisi econo-

mica potenziando le azioni afavore dei giovani e delledonne e mettendo in campointerventi a sostegno di quantihanno perso il lavoro. Perun primo contatto con leimprese, abbiamo ripropostolo strumento delle borse la-voro e degli assegni per pro-getti di ricerca, che dal 2001ad oggi, grazie al contributodel Fondo sociale europeo,ha inserito nelle aziende delterritorio oltre 900 giovani,molti dei quali hanno potutotrasformare questa esperien-za in lavoro stabile. Con ilbando 2010 sono state asse-gnate 113 borse lavoro a di-plomati (ognuna di 650 euroal mese per un massimo di 6mesi), di cui 38 riservate apersone svantaggiate. Abbia-mo inoltre destinato più ri-sorse al bando ‘Sostegno allacreazione d’impresa’, che as-segna contributi Fse a nuoveattività create da disoccupa-ti, inoccupati, occupati, per-sone in mobilità o cassa inte-grazione straordinaria. Nel2010 abbiamo finanziato 103

riodo difficile, va tutto ilnostro incoraggiamento edaiuto. Nel 60% dei casi leneo imprese sono state av-viate da donne o hanno unacompagine sociale a preva-lenza femminile. Crediamomolto in questo strumento:dal 2000 ad oggi abbiamoassegnato contributi a 698nuove attività. Per chi vuolemettersi in proprio, inoltre, inostri sportelli di ‘Consulen-za all’avvio di impresa’, al-l’interno dei Centri per l’im-piego di Pesaro, Fano e Ur-bino, forniscono informazio-

mercati, o altrestrategie organiz-zative e finanzia-rie, abbiamo intro-dotto i ‘check upaziendali’, incenti-vi per usufruire di‘diagnosi’ orga-nizzative di posi-zionamento strate-gico o per innova-re e qualificare imodelli produttivi.

Inoltre, alledonne che fre-quentano corsi diformazione o svol-gono borse lavoro

e che hanno difficoltà a con-ciliare vita familiare e lavo-rativa, abbiamo assegnato,attraverso un bando scadutodi recente, dei ‘voucher diservizio’ come rimborso delle

Welfare to work, incentivi alle assunzioniImprese, agenzie per il lavoro, studi professionali e associazioni

che assumeranno uno o più lavoratori dopo averli ospitati per untirocinio formativo di tre mesi, potranno usufruire di un incentivo di5 mila euro (per ogni inserimento a tempo indeterminato) o di 2 milaeuro (per ogni assunzione a tempo determinato pari o superiore a 12mesi). Se il lavoratore rientra nelle categorie previste dalla legge 68/99, è previsto un bonus aggiuntivo di 1.500 euro. Gli incentivisaranno messi a disposizione dalla Provincia nell’ambito del pro-gramma “Welfare to work”, promosso dal Ministero del Lavoro,con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro, nell’ambito delle politichedi re-impiego dei lavoratori. Si tratta infatti di una misura a favore dipersone che trovano difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavorodopo aver perso la loro occupazione. Per il periodo del tirocinioriceveranno dalla Provincia una somma di 500 euro al mese, mentrele imprese avranno la possibilità di formarli a costo zero in vista diuna possibile futura assunzione. A marzo uscirà un avviso pubblicorivolto alle imprese, mentre i disoccupati interessati potranno verifi-care se sono in possesso delle caratteristiche richieste dal progettorivolgendosi ai Centri per l’impiego di Pesaro (via Fermo 33, tel.0721/372800), Fano (via De’ Cuppis 2, tel. 0721/ 818470 e Urbino(via S.Annunziata 3, tel. 0722/ 373180).

nuove attività, che hanno ri-cevuto fino a 25-30 mila eurociascuna. Si tratta di impresecreate soprattutto da giova-ni tra i 18 ed i 35 anni, tracui sono presenti anche per-sone che hanno perso il la-voro. Alla loro intraprenden-za, soprattutto in questo pe-

ni e supporto anche nellacompilazione del businessplan.

In aiuto delle piccole,medie e micro imprese, chesono le più colpite dalla cri-si e che a volte necessitanodi riconvertire l’attività, in-dividuare nuovi prodotti o

In una fase di cambia-mento come quella attuale,in cui è fondamentale lacapacità delle aziende diadattarsi con rapidità aimutamenti tecnologici e aiprocessi di innovazione, ilfatto di poter disporre dipersonale altamente specia-lizzato e formato può con-tribuire a rendere il sistemaeconomico più flessibile eall’altezza delle sfide. Laformazione professionaleassume dunque un ruolosempre più rilevante per unefficace incontro tra doman-da e offerta di lavoro. Maquali sono le professionali-tà di cui necessitano o ne-cessiteranno in futuro le im-prese? L’assessorato allePolitiche attive del lavoro eformazione professionaledella Provincia di Pesaro eUrbino ha commissionatoalla società Prime Consul-ting una “Analisi dei fabbi-sogni professionali e forma-tivi”.

Come emerge dallo stu-dio, la richiesta delle impre-se si concentrerà semprepiù su figure tecnico–spe-

Analisi dei fabbisogni: leprofessionalità più richieste

cialistiche, in particolarenelle aree: commercializza-zione, marketing, comuni-cazione, vendita, innovazio-ne e gestione del servizioal cliente. Fondamentalesarà considerata la capacitàdel lavoratore di integrarefunzioni e competenze di-verse, così come un mag-gior orientamento al clientee più qualità nello stile dilavoro. A tutti sarà richie-sto un potenziamento dellecapacità organizzative. Allabase di ogni corso di for-mazione, sempre secondo leimprese, dovrebbero esser-ci competenze trasversali:comunicazione, problemsolving, capacità di lavora-re in team. Riguardo allefigure medio alte (tecnici emanager), dovranno semprepiù affiancare al propriosapere tecnico–specialisticola capacità di interfacciarsiad altre aree, interne o ester-ne all’azienda. L’analisi deifabbisogni sarà utile allaProvincia per programmarele attività formative e, piùin generale, le politiche dellavoro.

spese sostenute per pagarebaby sitter, rette e servizi diasili nido, doposcuola, tra-sporti e mense per attività

pre-scolastiche e scolastichedei figli, assistenze domici-liari, case di riposo, badanti,assistenti per anziani o disa-bili.

Molto importanti per af-frontare la crisi e creare nuo-va occupazione sono anchel’orientamento e la formazio-ne: l’evoluzione del mercatodel lavoro vede e vedrà sem-pre più l’affacciarsi di nuoveprofessioni e la scomparsa dialtre, richiedendo competen-ze elevate e specifiche, maanche capacità trasversali.Ecco allora che una forma-zione e riqualificazione mi-rata sulle nuove esigenzedelle imprese può rivelarsifondamentale, così come sem-pre più importante sarà ilcollegamento con l’Universi-tà. Puntiamo sull’innovazio-

Attraverso tre Centriper l’impiego, l’orienta-mento e la formazione (aPesaro, Fano e Urbino) esei Punti InformaLavoronelle aree interne, la Pro-vincia di Pesaro e Urbinosvolge da anni attività diincrocio domanda-offertadi lavoro, azioni di orien-tamento e fo rmaz ioneprofessionale, consulenzae servizi alle imprese, at-t ivazione di proget t i epolitiche per il lavoro ri-volte a soggetti svantag-giati e a particolari tar-get di utenza. In questiultimi anni, caratterizza-ti dalla perdita di nume-ros i pos t i d i lavoro , iCentri hanno svolto unimportante ruolo di orien-tamento nelle fasi di tran-sizione dalla sospensionedel lavoro alla ricolloca-zione, ma anche attivitàdi riqualificazione dei la-voratori licenziati, in vi-sta di un nuovo inseri-

Riqualificazione e orientamento: il ruolo dei Centri per l’impiego

mento, così come infor-mazione e assistenza sul-le misure anticrisi messe

in campo da Provincia ealtri enti a sostegno dicittadini e imprese: age-

volazioni per utenze diacqua e rifiuti e trasportoscolastico, partecipazione

all’acquisto di libri di te-sto, azioni per il micro-credito, adesione al “fon-

do di solidarietà” regio-nale per le Pmi, eccetera.Nei confronti di quei la-voratori per cui la norma-tiva nazionale non preve-deva tutele in caso di li-cenziamento, le derogheapprovate in base all’ac-cordo Stato–Regioni neisettori del turismo, com-mercio, artigianato (com-presi apprendisti) hannopermesso a migliaia di la-vora to r i de l t e r r i to r ioprovinciale di partecipa-re a corsi di formazione eor ientamento a l lavoropromossi dai Centri perl’impiego, necessari perpercepire un’indennità. ICentri si sono occupatianche di “corsi di forma-zione con indenni tà dif requenza” , che hannoconsentito a persone pri-ve di lavoro e di ammor-tizzatori sociali (ordinario in deroga) di riqualifi-carsi percependo al tem-po stesso un’indennità.

Il Centro per l’impiego di Pesaro

ne, in particolare nei settoridella green economy e delturismo, che hanno forti po-tenzialità di sviluppo”.

Page 15: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Formazionecontro la crisi 15PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

Aleandro Petrucci, assessore Formazione Prov. AP

“Impegno per un livellopiù alto di occupabilità”

Fulvio Esposito, Rettore Università di Camerino

“Lo stage un efficacestrumento di dialogo”

Il Servizio Formazioneprofessionale e politicheattive del lavoro, a cau-

sa della continua evoluzio-ne dello scenario normati-vo ed istituzionale verifi-catasi nell’ultimo decennio,sta diventando sempre dipiù una leva importante edi grande efficacia per lepolitiche attive del lavoro,in quanto, nel quadro degliobiettivi della programma-zione economica essa favo-risce l’occupazione, la pro-duzione e l’evoluzione del-l’organizzazione del lavoroin armonia con il progressoscientifico e tecnologico,contribuendo alla crescitapersonale e professionaledell’individuo. Le comples-se dinamiche del lavoro checaratterizzano il sistema oc-cupazionale della nuovaProvincia di Ascoli Piceno,a seguito della divisioneamministrativa disposta daldettato della Legge 147/2004 e della grave crisieconomica congiunturale,richiedono un’attività sem-pre più incisiva del Servi-zio Formazione professio-nale e politiche del lavoro,istituzionalmente deputatoa fornire risposte e soluzio-ni efficaci agli attori delmercato del lavoro. In ge-nerale, gli interventi da at-tivare saranno tutti finaliz-zati a favorire un innalza-mento del livello di occu-pabilità: si cercherà di av-

viare percorsi integrati, dif-ferenziati per target, per l’in-clusione sociale e lavorati-va dei soggetti svantaggia-ti, nonché di percorsi for-mativi dedicati o di soste-gno all’inserimento nelleazioni ordinarie, caratteriz-zati da un forte orientamen-to alla finalizzazione occu-pazionale associata aun’eventuale attività di col-loquio orientativo, motiva-zione e rimotivazione. Ap-pare essenziale strutturareun’offerta accessibile a tut-ti coloro che, a prescinderedalla condizione professio-nale e dall’età, siano inte-

ressati a migliorare il pro-prio livello di competenzetanto professionali quantoculturali, atte a rendere ef-fettivo quel diritto alla cit-tadinanza attiva di cui ognipersona è titolare. E’, al ri-guardo, da prevedersi la de-finizione di percorsi forma-tivi tendenzialmente di bre-ve durata, organizzati se-condo modalità e orari con-ciliabili con le esigenze la-vorative di ognuno e chediano luogo a esiti ricono-scibili anche in funzione,laddove opportuno e prati-cabile, dell’aggancio con laformazione superiore. Inquest’ottica è stato conce-pito il Piano provinciale perla Formazione professiona-le e di politiche attive dellavoro 2010-2011, approva-to con deliberazione delConsiglio provinciale n. 43del 18/11/2010. Obiettivoprimario di questo Piano èdi concorrere a promuoverela crescita economica e l’oc-cupazione, per una maggio-re qualità attraverso una for-mazione d’eccellenza. Ilproblema del lavoro rappre-senta, in questo momentostorico, la prima grande prio-rità del nostro territorio. Unaparte consistente delle ri-sorse disponibili verrà uti-lizzata per raggiungere que-sto obiettivo, con progettiche, aiutando la ripresa,possano contestualmentesostenere l’occupazione”.

L’Università di Cameri-no opera con determi-nazione affinché la

formazione dei propri lau-reati sia coerente con leprevedibili esigenze del mer-cato del lavoro, anche pro-gettando i percorsi di stu-dio attraverso un processodi consultazione con le re-altà produttive più dinami-che della regione e nonsolo. In questo modo si pun-ta ad un pronto inserimentodei giovani e delle giovaninella vita professionale.

I dati dell’indagine delConsorzio AlmaLaurea,forse tra i migliori indicidella qualità della forma-zione, confermano ottimirisultati per Unicam: i lau-reati del 2009 occupati adun anno dalla laurea sonoil 59%. Particolarmentesoddisfacenti sono i datisui laureati della Scuola diScienze del Farmaco e deiProdotti della Salute: adun anno dalla laurea è oc-cupato l’89% dei laureatiUnicam, contro il 78% del-la media nazionale. Analo-ga considerazione si appli-ca alla Scuola di Scienze eTecnologie, con i suoi cor-si di laurea in informatica,matematica, chimica, fisica,geologia: ad un anno dal-la laurea è occupato il55% dei laureati Unicam,contro il 47% della medianazionale.

Per favorire l’incrocio

tra domanda ed offerta, dal2005 Unicam ha aderito alConsorzio AlmaLaurea, edoffre così ai suoi laureandie laureati l’opportunità direndere maggiormente visi-bili i propri curricula inItalia ed in Europa. Inol-tre, per mettere a disposi-zione del territorio piùprossimo il capitale umanodi qualità annualmenteprodotto, Unicam ha co-struito in proprio la bancadati Unicam job, nella qua-le sono presenti più di3.000 aziende convenziona-te che hanno permesso l’at-tivazione di oltre 4.000 sta-ge per studenti e laureatiUnicam.

Un ulteriore impegno diUnicam sul placement èrappresentato dall’annua-le appuntamento“Giovani+Università=Lavoro”(Gul è l’acronimo con cuil’iniziativa è conosciuta tra

i nostri stu-denti), il care-er day Uni-cam, al qualenel 2010 han-no partecipa-to circa 50 traaziende edenti, constand e pre-sentazioni, edoltre 1000l a u r e a n d i /laureati.

I fatti di-mostrano che

lo stage è un efficacissimostrumento non solo di dia-logo fra l’università e ilmondo del lavoro, ma an-che di collocamento (pla-cement appunto) per i gio-vani: in percentuale eleva-tissima lo stage si risolvein un contratto di lavoro.Dobbiamo insistere condeterminazione nel promuo-vere lo stage con un obiet-tivo ambizioso: non soloche tutti i nostri studenticonducano uno stage al-l’esterno dell’Ateneo, mache una percentuale cre-scente di essi lo svolga al-l’estero, perché questo è uncontributo formidabile allaloro qualificazione, un ar-ricchimento del loro curri-culum e un’ulteriore moda-lità per il sistema universi-tario italiano di migliora-re il proprio status nelloSpazio europeo della ricer-ca e dell’alta formazione”.

Page 16: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Formazionecontro la crisi MARCHEdomani MARZO 201116PAGINA

Sandro Calvosa, Commissario prefettizio della Provincia di Macerata

“Investimenti per una maggiorevicinanza al mondo produttivo”

Luigi Lacchè, Rettore Università di Macerata

“Il nostro Ateneo sollecita i suoistudenti a compiere anzitutto scelteben orientate, che partano da reali

motivazioni. L’importante è seguire leproprie inclinazioni con un occhio almercato. Le nostre radici antiche cisanno indicare il percorso verso legrandi trasformazioni economiche”

In un momento congiun-turale che vede il tassodi disoccupazione giova-

nile al 29% della media na-zionale, non ci può rallegra-re per il fatto che nelle Mar-che la media sia inferiore,ma pur sempre oltre il 20%.Non credo sia esageratodire che esiste un’emergen-za ‘giovani’ che riguarda ilproblema dell’occupazione epiù in generale delle pro-spettive per i prossimi anni.Nella società della cono-scenza cresce di più chi pos-siede più formazione e più‘cervelli’. Chi è laureatoguadagnerà, in media, piùdi chi non lo è nell’arco del-l’intera vita lavorativa. Ep-pure, il nostro paese ha untasso di laureati inferiore,anche di molto, a quellodella media dei paesi Ocse.Ciò significa che il nostrosistema economico comples-sivo non sa valorizzare -per-ché poco ci preoccupiamo diricerca e sviluppo- una quo-ta crescente di laureati che

possiedono una buona for-mazione e che sono costrettia lasciare l’Italia perché la-vorano meglio all’estero, lacosiddetta ‘fuga dei cervel-li’. Di fronte a questo qua-dro così complesso, l’Univer-sità deve porsi sino in fondoil problema della formazio-ne e del rapporto con il mon-

do del lavo-ro. L’Univer-sità di Mace-rata solleci-ta i suoi stu-denti a com-piere anzi-tutto scelteben orienta-te, che par-tano da rea-li motivazio-ni. L’impor-tante è se-guire le pro-prie inclina-zioni con unocchio almercato. Unpolo univer-sitario, come

quello maceratese, altamen-te specializzato nel campodelle scienze umane e socia-li, indica la strada dell’uma-nesimo che innova la socie-tà. Le nostre radici anticheci sanno indicare la stradaverso l’innovazione, le nuo-ve tecnologie, le grandi tra-sformazioni sociali ed eco-

nomiche. Come lo facciamo?Attraverso un capillare si-stema di orientamento in in-gresso e un servizio specia-lizzato per i rapporti con il

mondo del lavoro(www.unimc.it/ateneo/centri-di-ateneo/cetril). A testimo-nianza del buon funziona-mento del nostro sistema diplacement, il nostro è statol’Ateneo che ha ottenutopiù borse di studio, ben 75,tra quelle offerte dalla Re-

gione per tirocini in pro-getti aziendali innovativi.Offriamo la possibilità disvolgere stage, sia primasia dopo la laurea, all’in-

terno di enti e aziende se-lezionati: ogni anno ne ero-ghiamo più di 1.500 in Ita-lia e all’estero. Abbiamouna banca dati on-line perincrociare domanda e of-ferta di lavoro; abbiamo at-tivato una newsletter cheinforma sulle offerte di sta-

ge e di lavoro nonché sulleborse di studio e di finan-ziamento. Ogni anno, infi-ne, organizziamo il careerday: all’ultima edizionehanno partecipato circa800 laureati, 550 studenti,35 aziende e 36 relatori.L’Ateneo ha accolto anchela sfida di innovare le mo-dalità di aggiornamentoprofessionale indispensabi-le per la crescita delle ri-sorse umane impegnate al-l’interno delle imprese ar-tigiane e nelle pmi. A talescopo, la Confartigianatoe il Celfi -Centro e-learninge formazione integrata del-l’Università di Macerata-,stanno collaborando allaprogettazione e all’eroga-zione di corsi di formazio-ne in modalità on-line.Sempre in questo campo, ilCentro ha supportato, inpassato, il Ministero degliInterni e quello della Sani-tà, organizzando corsi ri-volti a 300 operatori sani-tari di Marche ed Umbria”.

E’ stata pubblicata dalla Provincia di Macerata sul proprio sitointernet www.provincia.mc.it/provincia, nella sezione “Formazio-ne”, la graduatoria dei giovani diplomati che hanno avuto assegnatala borsa-lavoro di 650 euro mensili per svolgere esperienza lavo-rativa in azienda. Le borse-lavoro, finanziate con il fondo di 700mila euro a suo tempo appositamente stanziato, sono 138 peraltrettanti giovani diplomati residenti in vari Comuni del Macera-tese. I progetti di lavoro, utilmente inseriti in una graduatoria stilatada un apposito nucleo di valutazione, sono stati selezionati tra oltre500 richieste. L’esperienza lavorativa avrà una durata di sei mesi.

Diplomati in aziendecon borse-lavoro

Sono 140 i giovani neolaureati residenti in vari Co-muni del Maceratese che nel corso del 2011 svolgerannoin aziende del territorio attività di ricerca riguardantel’innovazione tecnologica applicata a processi di produ-zione e allo studio di nuovi prodotti. La durata delleborse varia da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi(la relativa graduatoria sul sito www.provincia.mc.it/pro-vincia, nella sezione “Formazione”). Si ripete così lapositiva esperienza avviata negli anni scorsi dalla Pro-vincia che destina annualmente una quota del Fondosociale europeo -quest’anno un milione di euro- per fi-nanziare assegni di ricerca finalizzati a far compiere aineolaureati concrete esperienze sul campo, utili alla lorosuccessiva collocazione nel mercato del lavoro. I progettiutilmente inseriti in una graduatoria, stilata da un appo-sito nucleo di valutazione e certificati da Università oCentri di ricerca tecnologici, sono stati selezionati tra glioltre 220 presentati da altrettanti laureati, disoccupati oinoccupati, che hanno conseguito la laurea specialisticao quella del vecchio ordinamento. I giovani, che persvolgere i loro progetti riceveranno dalla Provincia unassegno mensile di 750 euro, dovranno rimanere pressol’azienda con una presenza di 25 ore a settimana.

Neo laureati nelle impresecon assegni di ricerca

Anche nel 2011 la Provincia di Macerata rimborserà ai datori di lavoro le spese di assicura-zione (Inail e responsabilità civile) sostenute per ospitare i tirocinanti. E’ stato, infatti, rinnovatoper tutto il nuovo anno il bando che consente ad imprese ed enti della provincia di Macerata lapossibilità di accogliere come tirocinanti persone in mobilità, lavoratori in cassa integrazionestraordinaria, disoccupati ultracinquantenni, extracomunitari in possesso di regolare permesso disoggiorno. La Provincia, oltre a rimborsare i datori di lavoro delle spese di assicurazione, corri-sponderà un’indennità forfettaria mensile al lavoratore in tirocinio che varia da 200 a 350 euro.La durata minima del tirocinio è di 3 mesi, quella massima di 6, elevabile a 9 per i neolaureati.Se poi, al termine del tirocinio, il datore di lavoro privato decide di trasformare il tirocinio stessoin contratto di lavoro a tempo indeterminato, l’Amministrazione provinciale di Macerata concedeall’imprenditore un contributo fino a 7 mila euro. Non sono previste graduatorie e i contributi sonoassegnati man mano che le richieste vengono presentate, previo riscontro dei requisiti, fino allaconcorrenza dei fondi appositamente stanziati che ammontano a 120 mila euro. Il bando dellaProvincia è consultabile sul sito internet dell’ente nella sezione “Lavoro” e presso i Centri perl’impiego alle sedi di Piediripa (0733-409222), Civitanova Marche (0733-783411), Tolentino(0733-955434) dove è disponibile anche la modulistica.

Tirocini: previsti contributi a chi assume

Anche nei primi sei mesi del 2011 le aziende maceratesiche assumeranno nuovo personale, a tempo pieno o part-time, sia a tempo indeterminato che determinato, potrannousufruire degli incentivi economici erogati dalla Provinciadi Macerata. Il bando che aveva scadenza 31 dicembre2010, infatti, è stato rinnovato e prorogato al 30 giugnoprossimo. I contributi variano da un massimo di 7 mila europer ogni assunzione a tempo indeterminato ad un minimodi 2 mila euro per ogni assunzione a tempo determinatodella durata di un anno. Tali importi sono proporzionalmen-te ridotti per assunzioni a tempo parziale e sono aumentatifino al 30% in caso di assunzione di persone disabili. Ilcontributo massimo per ogni azienda è fissato in 16 milaeuro. La Provincia non formula graduatorie e i contributisono assegnati man mano che le richieste vengono presen-tate, previo riscontro dei requisiti previsti dal bando, che èconsultabile sul sito internet www.provincia.mc.it/provincianella sezione “Lavoro”. Le domande di contributo debbonoessere presentate preventivamente all’instaurazione del rap-porto di lavoro. Gli interessati possono rivolgersi al SettoreLavoro della Provincia, in via Armaroli 44 (ufficio Politicheattive del Lavoro e progetti) oppure ai tre Centri per l’im-piego di Macerata, Tolentino e Civitanova Marche.

Assunzioni, gli incentivi:bando prorogato

al 30 giugno 2011

La formazione professio-nale è una competenzaormai ‘storica’ per le

Province, ma solo in tempimolto recenti essa ha assuntouna preminenza nelle politi-che locali, ricevendo un’at-tenzione particolare anchenella nostra realtà territoria-le. La crisi economica ha ac-cresciuto, per altro, anche ladisoccupazione giovanile, chenelle Marche, pur se al di sot-to della media nazionale, haraggiunto a dicembre 2010 lapercentuale del 22,6% nellafascia d’età 15-24 anni. Pro-prio in queste settimane circatrecento giovani, per una metà

laureati, stanno iniziando unpercorso formativo in azien-de, studi professionali, orga-nizzazioni onlus del territorioprovinciale maceratese. Essibeneficiano, per un periodoche varia dai 6 ai 12 mesi, diborse di studio o assegni diricerca erogati direttamentedalla Provincia, senza alcuncosto per i datori di lavoro.Su questo progetto l’Ammini-strazione provinciale ha inve-stito un milione e 700 milaeuro della propria quota delFondo sociale europeo. E’ sta-to un investimento rilevante,superiore a quello del passa-to, deciso nella convinzioneche la disoccupazione giova-nile può essere arginata favo-rendo l’avvicinamento tra lascuola e il mondo del lavoro.L’inserimento di neolaureatie diplomati in aziende, attra-verso progetti di lavoro a ter-mine o progetti di ricerca, daun lato consente ai giovani di

avvicinarsi al mondo del la-voro acquisendo la necessa-ria pratica nell’applicazioneconcreta delle proprie cono-scenze di studio; da un altrolato l’iniziativa permette a tan-ti imprenditori di conosceregiovani freschi di studi, dan-do loro la possibilità di valu-tare le condizioni per una suc-cessiva assunzione. Una for-mazione professionale ‘vicina’alle esigenze del mondo pro-duttivo è un obiettivo dellaProvincia di Macerata. Anche

le centinaia dicorsi di for-mazione cheannualmentesono autoriz-zati e/o finan-ziati dall’Am-ministrazioneprovincialevengono indi-viduati inbase alle esi-genze dei set-tori economicimaggiormentepresenti sulterritorio. Suquesta lineatende a muo-versi anche il

Piano dell’offerta formativascolastica, affinché giovanidiplomati e laureati possanotrovare occupazione nellaloro provincia e nella lororegione. La Provincia di Ma-cerata ha in atto anche altriprogetti di formazione. Unodi questi prevede l’erogazio-ne di ‘voucher’ a lavoratoridestinatari di ammortizzatorisociali in deroga. A loro laProvincia finanzia la parteci-pazione a corsi formativi fre-quentati, con l’obiettivo diuna riqualificazione profes-sionale utile ad evitare un’‘espulsione’ dal mondo del la-voro o a potervi rientrare inuna diversa collocazione oc-cupazionale. Sono stati ancheattivati tirocini formativi e diorientamento con l’obiettivodi consentire la sperimenta-

zione in azienda da parte digiovani ed adulti con diffi-coltà di ingresso nel mondodel lavoro in quanto carentidi adeguata professionalità.La Provincia rimborsa ai da-tori di lavoro le spese di assicu-razione Inail e responsabilitàcivile sostenute dall’impresa perospitare il tirocinante, al qualeviene erogata, sempre dall’Am-ministrazione provinciale, un’in-dennità individuale mensile.

Come si vede, sono molti gli in-terventi messi in campo ed alcu-ni di essi investono più compe-tenze. Del resto la formazioneprofessionale e le politiche at-tive per il lavoro sono semprepiù complementari e destinatea mettere in campo progettisinergici capaci di intervenirepositivamente nel campo del-l’occupazione, frenando perquanto possibile gli effettidella crisi economica”.

“La strada dell’umanesimo che innova la società”

Page 17: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Formazionecontro la crisiMARZO 2011 MARCHEdomani

“La politica ha il dovere di semplificare le norme a favoredelle imprese e quindi dell’occupazione relativa ai giovani. Ipunti focali sui quali spingere per uscire dalla crisi sono legatial lancio della green economy, alla difesa dell’origine deiprodotti e al miglioramento dell’istruzione per favorire i giovania diventare competitivi. E’ fondamentale rilanciare nelle scuolee nelle università il valore della meritocrazia che una voltaattivato offrirà opportunità vere e di qualità ai giovani”. E’ statoil punto di vista del Governo centrale espresso dall’onorevoleStefano Saglia, Sottosegretario alle Attività produttive e allosviluppo economico, nel corso del convegno, dal titolo “Italia2011: giovani e lavoro - Analisi e proposte concrete”, svoltosidi recente a Fermo, organizzato da Confindustria Fermo e daiGiovani Imprenditori di Confindustria Marche, in collabora-zione con la Camera di commercio di Fermo e il patrociniodel Comune di Fermo. Il workshop ha affrontato un temastrategico e determinante per lo sviluppo del Paese, ovvero ilrapporto tra giovani, occupazione e sviluppo economico.Andrea Santori, presidente Confindustria Fermo ha sottolineatoche “occorre educare i giovani a accettare le sfide per attivare eraccogliere le opportunità offerte dalla realtà attuale”. GianLuca Gregori, preside Facoltà di Economia dell’UniversitàPolitecnica delle Marche, ha evidenziando “come la fuga deicervelli italiani all’estero sia dovuta alla scarsa considerazione eretribuzione che il mercato italiano offre loro”. Luca Paolazzi,direttore Centro Studi Confindustria, ha sviluppato l’analisidello scenario economico italiano attraverso l’interpretazio-ne di dati statistici dell’Istat: “I giovani: la bassa crescitavuol dire minori opportunità per loro. Nella media deiPaesi avanzati il tasso di disoccupazione tra i giovani di15-24 anni è salito dal 13% dell’estate 2007 al 18,5%dell’estate 2010. In Italia si è passati dal 20% al 27%. Igiovani senza lavoro erano un milione e 210mila nel2007 e sono diventati un milione e 643mila; 7 disoccupa-ti su 10 sono giovani”. Le conclusioni del convegno sonostate tratte da Simone Mariani, presidente Giovani Im-prenditori Confindustria Marche: “Abbiamo attivato unprogetto che offriremo alle istituzioni, alle banche, allefondazioni e alle università marchigiane per creare 100posti di lavoro nei prossimi 3 anni per 100 giovanieccellenti laureati. Metteremo le nostre imprese a disposi-zione di questi giovani per lo sviluppo del loro percorsodi crescita e ingresso nel mondo del lavoro”.

Roberto I. Rossi

“Rilanciare lameritocrazia”

Il sottosegretario Stefano Sagliaal convegno dedicato ai giovani

In relazione agli interventiprogrammati con, tra glialtri, i corsi di formazione

professionale, per il 2011 ver-ranno riproposte le iniziativeformative Cad-Cam (impiegocongiunto e integratodi sistemi software perla progettazione assistita dacomputer –Computer aideddesign, Cad- e fabbricazioneassistita dal computer –Com-puter aided manufacturing,Cam, l’uso di sistemi integra-ti di Cad-Cam rende più sem-plice il trasferimento di infor-mazioni dalla prima alla se-conda fase del processo,ndr.), il taglio computerizza-to e a mano, il montaggiopremonta e calzera, l’orlatu-ra di tomaia, già realizzatedurante il 2010 al Centrolocale per la formazione diSant’Elpidio a Mare con unnotevole numero di iscrizio-ni. Nel 2011 verranno realiz-zati dei seminari formativi-in-formativi, destinati ad im-prenditori e maestranze delsettore dell’artigianato loca-le.

SicurezzaLa sicurezza nei luoghi di

lavoro è un tema per il qualel’Amministrazione provincia-le ha mostrato da sempre lasua attenzione. Per promuo-vere e divulgare la culturadella salute e della sicurezzadel lavoro, per l’anno 2011verranno attivati corsi di for-mazione ed aggiornamentorivolti ai responsabili e ad-

detti sicurezza e prevenzionee protezione, ai rappresen-tanti dei lavoratori sulla si-curezza e ai lavoratori e pre-posti all’uso di attrezzaturein quota.

Sostegno alla creazione diimpresa

In linea con l’articolo 23della legge regionale n. 2 del2005 –sostegno alla creazio-ne di impresa- è nostra vo-lontà, come assessorato, pro-grammare interventi che sup-portino lo sviluppo di unanuova imprenditorialità nelterritorio della Provincia diFermo attraverso la creazio-

ne d’impresa,con l’obietti-vo di raffor-zare il siste-ma produtti-vo provincia-le e di favori-re l’aumentodell’occupa-zione. E suquesto pro-getto abbia-mo messo adisposizione,sia dal puntodi vista finan-ziario, con ri-sorse pari a628 mila euro,sia con proprioperatori delsettore percoad iuvaregli altri ufficiprov inc ia l inell’attività di

regia, coordinamento, finan-ziamento e controllo dell’ef-ficacia dell’intervento pro-grammato.

Tirocini formativiÈ nostra intenzione prose-

guire nell’attivazione di tiro-cini formativi con i giovani re-sidenti nel territorio provin-ciale, per incentivare e sup-portare la formazione deglistudenti attraverso la cono-scenza diretta del mondo dellavoro locale, al fine di orien-tare scelte professionale futu-re quanto più possibili consa-pevoli e rispondenti ai propribisogni e caratteristiche per-

sonali.Borse esperienze lavora-

tiveIn linea con l’obiettivo di

incrementare l’occupabilità didiplomati e laureati, attraver-so la concessione di borse distudio per la realizzazione diprogetti di ricerca ed esperien-ze lavorative con risorse Fse-Por Marche 2007-2013, sonostati emanati due avvisi pub-blici concernenti l’accesso a‘Borse di studio per la realiz-zazione di esperienze lavora-tive per diplomati, inoccupatio disoccupati, presso Pmi’, e‘Borse di studio per la realiz-zazione di progetti di ricercaper laureati, inoccupati o di-soccupati, presso Pmi’, en-trambi con scadenza previstaper il primo ottobre. La dura-ta delle borse lavoro è di ottomesi e l’entità della borsa èpari a 750 euro per i laureatie a 650 euro per i diplomati.Le risorse impegnate per talebando sono pari a 820.437,98euro a valere su Por MarcheObiettivo 2 Anno 2010, e77.942,02 euro Por MarcheObiettivo 2 Anno 2011-Fse2007-2013.

Sostegno ai piccoli Comu-ni

Per sostenere il territorioe gli Enti locali che compon-gono la nuova Provincia èstato emanato un bando con-cernente la qualificazione deigiovani e il sostegno ai picco-li Comuni a valere sull’Asse IIPor Marche-Fse 2007-2013”.

“Sostegno alla creazione diimpresa e ai piccoli Comuni”

Renato Vallesi, assessore Formazione e Lavoro Provincia di Fermo

Page 18: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 201118PAGINA

Page 19: MarcheDomani_n2_febbraio2011

19PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

Prometeo, le linee strategiche per il 2011. Il neo presidente Giacomo Roscioni: “Unirsi per continuare aconcimare il territorio”. Giusto equilibrio tra sana gestione e distribuzione di benefici sociali

“Aperti a nuove aggregazioni”

Giacomo Roscioni, neopresidente Prometeo; a latoi vertici dell’azienda all’incontrocon la stampa

La forza dell’unione per“continuare a concima-re il territorio”. Prome-

teo, primario operatore delmercato energetico regiona-le nella fornitura di gas edenergia elettrica, è pronto adaprirsi ad altre realtà delleMarche: nuove aggregazio-ni “per fare massa critica edottenere una sempre più ca-pillare presenza”, spiega ilneo presidente Giacomo Ro-scioni illustrando alla stam-pa le linee strategiche per il2011 dell’azienda. Di cuievidenzia la forte relazionecon la terra in cui è attiva:“Un legame basato non sol-tanto su buone pratiche, maanche sull’oculata gestionedi bilancio che ha permessolo scorso anno di conseguireun utile che, suddiviso perogni cliente, può essere pa-ragonato a circa un caffè almese”. Utile poi reinvestitosul territorio attraverso il so-stegno ad azioni rivolte al

sociale: dalla cultura allosport, dalla sanità all’ambien-te, dal volontariato al tempolibero. Giusto equilibrio,dunque, trasana gestio-ne e distri-buzione dib e n e f i c i :“Un risul-tato –diceRoscioni-c o s t r u i t oanche sen-za attuarecampagnepubblicita-rie faraoni-che, ma pri-vilegiandoi servizi ela comuni-c a z i o n eche ci ten-gono inc o n t a t t odiretto coni nostriclienti, come i numerosi spor-telli sul territorio”. Leaderdel mercato regionale del gas-230 milioni di metri cubierogati all’anno, coprendo il25 per cento del fabbisogno-

, Prometeo intende imple-mentare ulteriormente la for-nitura di energia elettrica: 21mila, nel 2010, i clienti ser-

del servizio. “Gestione par-simoniosa e staff manageria-le competente: un ottimoconnubio –sottolinea Ro-

scioni- per una società cheappartiene al territorio e i cuirisultati sullo stesso si river-berano”. Di fatto una societàpubblica Prometeo (le impre-se pubbliche socie sono tra

le maggiori multiutilitiesdelle Marche, ndr.), inciso diLorenzo Turchi, tra i consi-glieri d’amministrazione in-

tervenuti all’incontro, insie-me con Aldo Birrozzi e Pa-trizio Ciotti. Secondo que-st’ultimo, la ricerca di siner-gie ed alleanze non dovreb-be fermarsi alla sola realtà

Italo D’Angelo nominatogrand’ufficiale

Con decreto del presidente della Repubblica,su proposta del presidente del Consiglio dei mini-stri, è stata conferita al Questore di Pesaro e Urbino,Italo D’Angelo, l’onorificenza di grande ufficialedella Repubblica. D’Angelo, 61 anni, originario diSant’Elpidio a Mare (Fermo), laureato in Giuri-

sprudenza all’Università di Macerata, è entrato inpolizia nel 1980. Ha ricoperto gli incarichi di diri-gente della Squadra Mobile della Questura di An-cona, della Digos, sempre di Ancona, e del CentroCriminalpol delle Marche. E’ stato anche dirigentedel compartimento di Polizia stradale delle Marche,del Piemonte e della Valle d’Aosta. Dal 1° maggio2009 è Questore di Pesaro e Urbino. Nel 1996 èstato insignito dell’onorificenza di Commendatore.

Cri Loreto, corso peraspiranti volontari

La Croce Rossa Italiana, Comitato lo-cale di Loreto, organizza il 18° corso diprimo soccorso per aspiranti volontari. Ilcorso è rivolto a giovani dai 14 ai 25 anniai quali verrà offerta l’opportunità di en-trare a far parte della Componente Pionieri

ed agli adulti dai 26 anni in su per le altreComponenti. Il corso, articolato in 13 le-zioni, sarà inaugurato il 21 febbraio alleore 21; al termine verrà rilasciato il Bre-vetto europeo di primo soccorso (Beps).Le iscrizioni dovranno pervenire alla sededi Via Rampolla 1/A rivolgendosi alla se-greteria organizzativa; per ulteriori infor-mazioni tel. 071 / 7500225 – 333 6826560.

viti. Sui dati, il direttore ge-nerale Salvatore Cravena,allenatore di una squadra“che sta crescendo anche pro-fessionalmente”, con atten-zione costante alla qualità

delle Marche: “Anche allar-gando lo sguardo al panora-ma nazionale si può conti-nuare ad essere azienda del

territorio. La Edison, d’altraparte, è nostro partner già damolti anni”. Alla presentazio-ne anche i responsabili azien-dali Francesco Pieia e Chia-ra Saccomanno.

Page 20: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 2011PAGINA 20

ALDO TESEI

“Un progetto percambiare la politica”

Come assessore alla Sanità ha esercitato un’azione dimassimo rigore, intraprendendo una decisa

programmazione per la riforma ospedaliera. Esperienza dilungo corso, messa adesso a frutto nel ruolo di

amministratore delegato di “Villa dei Pini”: i buonirisultati ottenuti dalla struttura (in tre anni ricoveriaumentati del 33,5 per cento) sullo sfondo di una

crescente collaborazione con il settore pubblico, perché laclinica sempre di più rappresenti una risorsa per la

comunità: “Scelte d’intesa con il sistema regionale –incisodi Tesei-; quella di potenziare il comparto dell’ortopediaprotesica prende le mosse proprio dall’esigenza di ridurre

le liste di attesa e la mobilità passiva, capaci diun’offerta qualitativamente elevata ai pazienti”

MORETTI – Buonaseracari amici; l’ospite di que-sta trasmissione è un perso-naggio davvero significati-vo: Aldo Tesei, presidente delComitato Marche Udc Ca-sini. Con i suoi oltre qua-rant’anni di vita ammini-strativa e politica, Tesei, cheringrazio per esserci venutoa trovare, ha inciso forte-mente nella vita della nostraregione: fitto il curriculum,ha cominciato le sue espe-rienze professionali con laFederazione Coltivatori Di-retti, e con riferimento al-l’attività politica è stato dap-prima consigliere comunalea Cagli per sei anni, poi con-

sigliere dell’Amministrazio-ne provinciale a Pesaro, diseguito consigliere comuna-le ad Ancona. Nel contempoè stato direttore della Fede-razione Coltivatori Direttidi Ancona, dove ha conse-guito risultati rilevanti: seistato tu a favorire l’acqui-

sto della “Tre Valli”, ricor-do che hai avuto una funzio-ne molto importante...

TESEI – …intanto buo-nasera a tutti e grazie a te peravermi invitato. Come diri-gente della Coldiretti ancone-tana, il mio parere era che ilmondo agricolo, oltre cheprodurre, dovesse anche tra-sformare e commercializzare.In quell’ottica avevo in qual-che modo favorito l’acquisto

della società “Tre Valli”: al-l’Unione Cooperative il com-pito di realizzare delle coo-perative, appunto, guada-gnando al mondo agricolo la“Tre Valli”, una grande real-tà che poi ha raggiunto livel-li…

MORETTI – …è diven-tata una potenza! Ho vistoche alla data del 1995 fattu-rava 230 miliardi di vecchielire.

TESEI – Ha lavorato ve-ramente bene e per il mondoagricolo ha rappresentato nonsolo una grande risposta sot-to il profilo economico, maanche organizzativo.

MORETTI – La cosache mi ha colpito nel tuocurriculum è il salto dalladirezione della Coldirettid’Abruzzo a quella di unasede ad Ancona di un istitu-to di banca; ma è solo unesempio, perchè davvero latua esperienza è vasta e va-riegata…

TESEI – …io parto dalpresupposto che nessuno na-sce imparato: è credendo inquello che fai che riesci adindividuare le potenzialità deltuo ruolo, consapevole che

con l’impegno, il senso di re-sponsabilità e la volontà delservire si possono ottenere ot-timi risultati.

MORETTI – Trovo que-sta tua tesi interessante everitiera, ma quello che micolpisce è che sono gli altriche ti cercano sempre...

TESEI - …questo qual-che volta me lo sono chiestoanch’io; è vero che ho avutoesperienze anche molto diver-se, però unico è il filo con-duttore che ho mantenuto. Iosono cresciuto dentro laColdiretti, dove ho maturatoi sani principi dell’impegno:credo sia stato questo ad aiu-tarmi nell’attività condotta neisettori e nelle zone più dispa-rati.

MORETTI – Quali altricariche hai avuto in campoindustriale, agricolo, associa-tivo, eccetera?

TESEI – Partendo dallaColdiretti, una delle cose chemi preme ricordare è statal’organizzazione nelle zonemontane per quanto riguardail mondo degli allevatori,quindi pascoli, boschi e quan-t’altro, in provincia di Pesa-ro. C’è un’altra cosa cui ten-go, sempre con riferimento almondo agricolo, e parliamodel 1983, quando realizzam-mo la vendita diretta dellacarne ma con precise caratte-ristiche, per l’obbligo ad usa-re mangimi che garantisserola salute dei consumatori:quindi un prodotto garantito,che meritava al mondo agri-colo rispetto anche riguardoal prezzo. Riassumendo, c’èstato prima il discorso dellatte, poi quelli della carne,del vino e delle altre cose cheabbiamo fatto.

MORETTI – Attualmen-te hai cariche?

TESEI – Attualmentesono amministratore delega-to di una struttura ospedalie-ra privata.

MORETTI – E nel setto-re dell’agricoltura?

TESEI – Nell’agricolturano; mi piace però ricordare cheabbiamo portato avanti alcuneiniziative anche nei consorziagrari delle Marche per cer-care di aggregarli.

MORETTI – Gli incari-chi che hai avuto sono vera-mente in quantità enorme.Allora, ad un dato punto tuvieni eletto consigliere re-gionale nelle Marche e poi

diventi assessore: tra l’altroti hanno affidata subito unadelle deleghe più importanti,quella alla Sanità.

TESEI – Nella prima legi-slatura ho lavorato come pre-sidente della Commissioneallo Sviluppo e alle Attivitàeconomiche: tra le nostre ini-ziative, quella importante perlo sviluppo dell’imprendito-ria giovanile. Poi, quando sipensava che dovessi finire afare l’assessore all’Agricoltu-

ra –un inciso: consideravol’essere nelle istituzioni unmomento quasi sindacale, perl’opportunità di dare un con-tributo là dove vengono de-cise le norme legislative, i pro-grammi, le azioni, la realiz-zazione di progetti-, la politi-ca mi ha chiesto espressa-mente, in maniera molto de-cisa, di occuparmi di sanità, diservizi sociali, di emigrazione,d’immigrazione, di diritto allostudio e di altre materie. Quin-di il mio lavoro nelle istituzio-ni, con impegno molto radica-to e molto qualificante.

MORETTI – Tu hai avu-to anche dei riconoscimentidai sindacati perché sei sta-to molto ligio e molto seve-ro, molto corretto nelle as-sunzioni, e per la tua propo-sta complessiva di riforma…

TESEI – …io ho avutoquesta grossa responsabilitàdella sanità, che naturalmen-te conoscevo come utente,come cittadino. Avevamomolti debiti e bisognava af-frontare una riorganizzazio-ne del sistema: le Marcheavevano tanti ospedali maerano ospedali non più all’al-tezza, non più capaci di una

risposta qualificata al pazien-te. La politica che ho dovutoesercitare è stata dunque dimassimo rigore: bisognavaoperare all’indirizzo di struttu-re ospedaliere valide, in mi-nor numero rispetto alle tantestrutture nel territorio che fi-guravano come ospedali mache in realtà tali non erano.Certamente le persone che sivedevano private di quelloche ritenevano un adeguatoospedale non mi volevano

troppo bene, però, se voleva-mo ripianare i debiti, ma so-prattutto ridare qualità allasanità, avevamo bisogno didestinare le risorse là dove erapossibile e opportuno miglio-rare. Io ho dovuto chiudereoltre 20 ospedali nelle Mar-che, con tutto quello che neconseguiva, ed anche mette-re mano all’organizzazione:erano 25 le sedi sanitarie, leabbiamo portate a 13, che, tral’altro, ancora resistono a li-

vello regionale, perché abbia-mo le 13 zone, seppur adessoil discorso sia diverso.

MORETTI – Ricordo cheio rimasi meravigliato quan-do tu rifiutasti le offerte dicandidatura al Parlamentoitaliano, al Consiglio euro-peo… perché non accettasti?

TESEI – Per me la politi-ca è stata ed è tuttora unadelle cose più belle al mon-do, perché ci si deve impe-gnare per dare risposte alleesigenze della popolazione.Nel 1994-’95, alcuni colleghidella politica non si eranocomportati in maniera degnadi questo impegno civico e

quindi dissi basta: la politicaa quel livello non faceva piùper me e chiesi alla Coldirettidi rimettetemi a libro paga,per ritornare all’impegnonell’attività professionale.

MORETTI – Io, checome concittadino ti ho se-guito sempre molto, rimasimeravigliato, ripeto, che tunon cogliessi l’occasione cheti si presentava con quelleofferte di candidatura.

TESEI – Io veramente

credo nella politica seria: seritengo che non sia così, al-lora preferisco non andare atradire chi mi dà il voto; ionon ho mai fatto vergognarechi mi ha dato il voto, ma nonperché lo ritenga un vanto…

MORETTI – … (ironi-co) che peccato che moltinon seguano questo tuo con-cetto...

TESEI – …però va dettoche la stragrande maggioran-za di gente che fa politica è

seria: vuol lavorare, vuol fare,quindi dobbiamo ritornare adavere certe situazioni.

MORETTI – Due annidopo, nel ’97, ti chiamaronoalla direzione dellaColdiretti d’Abruzzo: un in-carico importante…

TESEI – …sì, avevoesperienza e c’era da interve-nire perché l’agricoltura di-ventasse capace, oltre che diprodurre, anche di trasforma-re e di garantire un reddito almondo agricolo e qualità alconsumatore. Quindi laColdiretti di allora mi chiesese ero disponibile.

MORETTI – Quattro

anni dopo, il Consorzio agra-rio per la provincia di Pesa-ro-Urbino ti richiamò inpatria, offrendoti la presi-denza…

TESEI – …la presidenzaper riuscire ad aggregare iconsorzi agrari. Cinque consor-zi nelle Marche erano troppi:bisognava unificare o fare deiconsorzi agrari la catena perl’impresa agricola al fine dicommercializzare i prodotti.

MORETTI – Senti, tu haiavuto dei bei riconoscimen-ti, come la Laurea honoriscausa in Economia e Com-mercio…

TESEI – …è stata un’ini-ziativa che hanno fatto gliamici negli Stati Uniti...

MORETTI – …e tra idiversi riconoscimenti, quel-lo della “Paul Harris Foun-dation”....

TESEI –… la solidarietàalle persone è tra le mie espe-rienze: quel riconoscimentofu per le iniziative realizzateper la lotta contro la polio-mielite nel mondo attraverso ilRotary.

MORETTI – Tornandoalla politica, tu hai lasciatoil nostro amico Forlani eadesso sei con Casini, presi-dente del Comitato Udc perle Marche; come vedi ades-so la situazione?

TESEI – Io non ho lascia-to Forlani, io ho lasciato lapolitica quando questa, lo di-cevo prima, non dava più lerisposte, eccetera. Casini, Pez-zotta hanno questo nuovo pro-getto per cambiare la situazio-ne in Italia, per cambiare lapolitica, e mi hanno cercatoper concorrere a svilupparlo: èil progetto di un partito chenasce dal territorio, un partitodell’area moderata, d’ispirazio-ne cristiana ma laico e social-mente avanzato. La politicadeve riuscire a dare le rispo-

La clinica "Villa dei Pini" a Civitanova

Page 21: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomaniMARZO 2011 21PAGINA

Trasmissione del20 gennaio 2011

“Un partito che nasce dal territorio, di ispirazionecristiana ma laico e

socialmente avanzato: d’areamoderata, un nuovo soggetto

intenzionato a dare lerisposte che la gente chiede

e merita”. Ospite degli“Incontri” di Alceo Morettiè il presidente del Comitato

Marche Udc Casini, AldoTesei: un nome legato a più

fili con la vita del nostroterritorio, dall’impegno nelle

istituzioni ad un’attivitàprofessionale che haattraversato diversi e

importanti ambiti.Curriculum fitto, ampio girod’orizzonte toccando i temidi più stringente attualità.

Inciso sulla questionegiovanile e le problematiche

del mondo del lavoro:“Bisogna creare sinergie, sostenere le iniziative che

producono occupazione”. Promosso il governo Spacca:“Lungimiranza e progetti innovativi, come deve essere.Noi parte di una coalizione che è caso unico in Italia,

cercando di dar forza ad una presidenza che stafacendo molto bene”

Gestione editorialeGruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l.

C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082E-mail: [email protected]

Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti

Consiglio: Sergio Moretti

StampaRotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN)

Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: [email protected] in tipografia il 15 febbraio 2011

PrestampaEdiga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN)

Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodicaSpedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50%

PubblicitàGRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE

Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail [email protected]

Direttore responsabile Alceo Moretti

Marche domani - Anno XXVI Numero 2 - Marzo 2011

ste che la gente chiede e me-rita, questo vale a livello na-zionale, ma vale anche per lacittà di Ancona, che è unacittà di grandi risorse. Io par-lo sul piano generale; riguar-do alla disoccupazione, peresempio, la questione giova-nile è veramente importante,ma non dimentichiamo cheper una persona di 40/50 anniperdere il lavoro perchél’azienda chiude è una trage-dia pari o superiore a quelladel ragazzo che non trovalavoro. Allora non basta dire:“Facciamo una politica per illavoro”; bisogna creare siner-gie, bisogna creare e sostene-re le iniziative che produco-no lavoro. Il tessuto produtti-vo della nostra regione è fat-to di medie e piccole impre-se, di artigiani, coltivatori di-

retti, commercianti, operatoridel settore turistico e tant’al-tro: bisogna allora fare unapolitica a favore di questotipo di imprese, se veramentevogliamo dare una risposta alproblema della disoccupazio-ne. Quindi una politica fattain modo diverso…

MORETTI – …adessoche siete entrati nel governoregionale, come lo giudichi tu,vedendolo anche dal di den-tro, questo governo?

TESEI – Innanzitutto di-ciamo, appunto, dell’ingres-

so dell’Udc in questa coali-zione delle Marche, unica alivello nazionale; io facevoparte della Rosa Bianca, quin-di anch’io ho caldeggiatoquesto tipo di risposta. Casi-ni ha scelto il progetto; nellacoalizione estrema sinistra eestrema destra non ci sono,l’Udc è insieme con Pd e Idv,sostenendo la presidenza diGian Mario Spacca, che ioconosco da una vita e possodire essere persona che la po-litica la giudica per quello chedeve essere, cioè strumentoper poter portare avanti pro-getti innovativi. Spacca nelleMarche sta portando avantiun discorso importante e la-vora bene, dimostrando quel-la lungimiranza che un poli-tico deve avere. Perché unpolitico non deve fare l’ordi-

naria amministrazione, diquesto si occupano altre fi-gure: il politico deve capirequello che viene avanti e GianMario Spacca è capace di darealla sua azione questo tipo direspiro. Vorrei adesso spezzareuna lancia, non per questionidi bottega, riguardo all’ope-rato degli assessori dell’Udc.

MORETTI – Chi sono ivostri assessori?

TESEI – Luigi Viventi eLuca Marconi, il primo impe-gnato sul fronte delle infra-strutture e che sta facendo

molto circa i problemi dellaviabilità, oltre che per il lan-cio dell’edilizia, il secondocapace di un ottimo lavoro ri-guardo ai temi del sociale,dell’assistenza alle famiglieche hanno al proprio internopersone che stanno male onon autosufficienti, per nonlasciarle sole, eccetera. Ripe-to, noi abbiamo cercato di darforza ad una presidenza di go-verno regionale che sta facen-do molto bene. E a quanti vo-gliono criticare Casini peressersi spostato a sinistra, dicoche sviluppano un concettosbagliato, perché semmaisono gli altri che sono venutiverso il centro, e noi credia-mo in quest’area moderata,coesa, che porta avanti le esi-genze della società marchigia-na.

MORETTI – Come giu-dichi tu la situazione nazio-nale? I giornali sono pienidi strane cose...

TESEI – …noi siamoimpegnati in una campagnarivolta alla gente, quella chenon vota più, che non vuolsapere più niente dei partiti.Certamente quello che avvie-ne nel paese non aiuta la poli-tica, perché non è pensabilebloccarsi per i problemi perso-nali del capo del governo. Ionon voglio commentare, dicosolo una cosa: se uno ha deicapi d’accusa non può rivol-gersi al paese e dire che le cosedi cui è accusato non sono vere,perché ci sono le aule dei tri-bunali per spiegare quello chesi ritiene di spiegare. Questasituazione obiettivamente l’Ita-lia non la merita, un paese cheha anche delle antiche tradi-zioni, in termini di valori, didemocrazia, di confronto. E poiconsideriamo il particolare mo-mento che stiamo vivendo: ioconosco purtroppo tante situa-zioni critiche, persone che nonhanno una prospettiva perchél’azienda dove lavoravano èstata chiusa. Pensiamo ad An-cona: il porto perde 1.500 postidi lavoro; pensiamo alle zonedi Fabriano e a quella del-l’Ascolano, che hanno perso la-voro, Pesaro lo stesso. Ecco

allora che dobbiamo impe-gnarci in un progetto checoinvolga tutto il paese e cheproietti tutto il paese verso ilfuturo, offrendo dei punti diriferimento che sollecitino ildesiderio di cambiare le coseinsieme.

MORETTI – Dopo que-sta tua esposizione moltoaccorata, vorrei parlare conte di un settore dove hai fattoun grande e benefico lavoro:tu sei entrato nella sanità pri-vata, prima direttore genera-le poi amministratore dele-gato della clinica “Villa deiPini” a Civitanova Marche.Ho letto che avete raggiuntodei risultati veramente note-voli.

TESEI – Io parto dal pre-supposto che la sanità debbaessere un’organizzazionepubblica, per garantire l’assi-stenza a tutti. Nelle Marcheabbiamo una buona sanità,grazie anche alle scelte che hafatto il governo regionale.

Dunque quando parliamo disanità privata dobbiamo ca-pirci. Che cosa vuol dire?Vuol dire che noi diamo uncapitale privato, una finanzaprivata, ma le scelte, le rego-le, gli indirizzi sono pubblici,sono quelli del servizio sani-tario regionale. Come succes-se quando mi chiamarono afare l’assessore, mi hannodunque chiamato ad occupar-mi di questa situazione: ilmio punto di partenza è statoindividuare ciò che sul terri-torio mancava e che costrin-geva l’ammalato marchigia-no ad andare a Bologna, To-rino, Milano...

MORETTI – ...che cosamancava?

TESEI – Un comparto chepresentava lacune era adesempio quello dell’ortopediaprotesica, le protesi nei varireparti. Dal mio arrivo abbia-mo incrementato di molto ilnumero degli ortopedici a“Villa dei Pini”, passandoda uno a 18 professionisti –e quest’anno addirittura il nu-mero aumenta-: che accolgo-no le esigenze del territorio,mettendo il paziente in condi-zione, da qualsiasi luogo delleMarche arrivi, di poter rientra-re la sera a casa, senza esserecostretto ad affrontare i disagi,le spese ed anche i ritardi chel’andare fuori regione compor-ta. La lotta alla mobilità passi-va, d’altra parte, è uno dei gran-di perni del governo Spaccariguardo alla sanità. E la nostrarisposta non è stata solo in me-rito all’ortopedia: noi abbiamola medicina, la chirurgia, l’on-cologia…

MORETTI – …ho lettoanche l’oculistica...

TESEI – …l’oculistica lostesso, realizzando delle sale

operatorie ad hoc: noi abbia-mo tre gruppi di sale opera-torie -uno per l’oculistica, unoper la dermatologia e la vasco-lare, oltre a quello generale-, cercando di dare risposte farequello che appunto manca.

MORETTI – Ho vistoche in tre anni avete regi-strato un aumento dei rico-veri del 33,5 per cento, che èun risultato enorme…

TESEI – …posso dire checirca l’ortopedia siamo arrivatiquasi a otto milioni, di cuiquattro riguardano i non mar-chigiani che vengono nelleMarche…

MORETTI – Questo èmolto importante. Una picco-la nota di curiosità per un vec-chio amico (in tono scherzo-so): conoscendoti, in questaclinica andrai a controllaretutto…

TESEI – …io sono unoche effettivamente s’impegnanelle cose di cui si occupa;riguardo a “Villa dei Pini”, io

debbo ringraziare i medici etutto il personale per la qua-lità, ma anche l’umanità delservire. Bisogna essere sem-pre molto attenti perché la sa-nità è complessa: c’è tutto,dalla parte alberghiera allepulizie, oltre agli aspetti speci-ficamente afferenti...

MORETTI – …da que-sto punto di vista sono tran-quillo che non ti sfuggeniente!

TESEI – Tornando allapolitica, come partito vo-gliamo ringraziare quanti cihanno coinvolto, perché ilnostro è un progetto politi-co valido: il riferimento, lodicevo prima, è quest’areapolitica moderata d’ispira-zione cristiana, ma social-mente avanzata. Il progettoc’è, si tratta di fare tutte leregole, di eleggere i quadridirigenti: un progetto che

noi avanziamo ai marchigia-ni, da cui vorremmo atten-zione per restituire al paesequel tipo di prospettiva dicui parlavo poc’anzi, con-tribuendo a dare anche allenostre comunità le risposteche servono.

MORETTI – Infatti hovisto che anche in camponazionale si guarda conmolta attenzione a questovostro progetto...

TESEI – ...sì; addirittu-ra dal Partitodella Nazione diCasini si dovràrealizzare unpolo, un nuovopolo appuntoperché que-st’area moderatasia al centro, unpolo che final-mente nasca dalterritorio. Solouna cosa mi pre-me dire: noi vo-gliamo che losbarramento na-zionale sia alme-no del 5 per cen-to, però un fattoè fondamentale,e cioè che lascelta dei parla-mentari avvengaattraverso l’elet-torato, perché ilp a r l a m e n t a r edeve risponderea chi lo delegaattraverso ilvoto. Noi vo-gliamo riportarele preferenze persottolineare chechi va a Roma, al

Parlamento, deve risponde-re al territorio di quello chefa.

MORETTI – (Rivolto aitelespettatori, riferendosiall’ospite) Adesso gli devotogliere la parola, tanto perle prossime elezioni sapetegià che tipo è Tesei. Aldo,grazie infinite per quelloche hai detto, ma anche peril fatto che con tutte le tueoccupazioni giornaliere haitrovato il tempo di venireda noi.

TESEI – Sono io che rin-grazio te, e ringrazio anchei telespettatori.

MORETTI – Grazie aitelespettatori e arriveder-ci alla prossima settimana.

Page 22: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 2011PAGINA 22

Via libera da partedella Commissione Affa-ri istituzionali dell’As-semblea legislativa delleMarche per la propostadi legge bipartisan sugli“Interventi regionali peril sostegno e la promo-zione di osterie, locan-

Proposta bipartisan per il sostegno ai locali storici

Serate in compagnia...

Come ave-te scelto ilnome del vo-stro locale?

“Il nomeGatto Matto ciè venuto inmente nel peri-odo in cui inradio passaval’omonima can-zone di Rober-to Angelici,inoltre noiquattro socinutriamo unagrande passio-ne per questipiccoli felini. Ioe tre miei amici,Marco Cerioni, Marco Ce-sarini e Gabriele Coretti,abbiamo preso in gestione illocale nel 2009 e, affianco allaristorazione che ci contrad-distingue, abbiamo introdot-to un’ottima pizzeria. Aven-

do una grande passione perla buona tavola, il buon vinoe le serate in compagnia, or-

Gatto Matto,cortesia e qualità

ganizzo da sempre cene spe-ciali per i miei amici e creosituazioni familiari. QuindiGatto Mattto è solo la puntadell’iceberg; ciò a cui miria-mo e che fino ad ora abbia-mo pienamente ottenuto è

offrire ai nostri clienti corte-sia, disponibilità e un ottimorapporto qualità-prezzo in un

a m b i e n t emolto familia-re. Tengo ap r e c i s a r eche, oltre allaristorazione,offriamo ser-vizi di cate-ring e orga-nizziamo fe-ste private”.

So chenel vostromenu com-paiono di-versi piatticaserecci.

“Si, daglispaghetti ca-cio e pepe

alla gramigna fave finocchiet-to e guanciale, alle pappar-delle tirate a mano con cin-ghiale o ragù di papera, aglignocchi ripieni con formaggifino ai vincisgrassi. Per quan-to riguarda i secondi piatti, ilmaialino in porchetta; ampiala scelta di carni pregiated’angus argentino, america-ne, irlandesi, oltre ad insala-tone per tutti i gusti. Per fi-nire, i deliziosi desserts pre-parati dalla nostra chef Car-la. Ricordo che la domenica,dalle ore 19 alle 21, invitiamotutti all’ ‘aperipizza’, aperiti-vo accompagnato da un ric-co buffet di pizza, pasta, oli-ve all’ascolana e fritti vari”.

Aperto tutti i giornitranne il martedì, viaGramsci 6, Jesi; prenota-zioni: tel. 0731214388 - cel3314154333.

de, taverne, botteghe espacci di campagna stori-ci”, a iniziativa dei consi-glieri Marangoni, Zaffini,Trenta, Ciriaci, Marinelli,Latini, Camela, Malaspina,Eusebi, D’Anna, Massi,Acquaroli, Ricci. La stes-sa proposta va ad interes-

sare gli esercizi ed i localipubblici che costituisconotestimonianza storica e so-ciale della tradizione mar-chigiana e che sono in at-t iv i tà da a lmeno qua-rant’anni. Previsti un cen-simento delle strutture in-teressate -che la Regione

definirà con la collabora-zione dei Comuni-, l’istitu-z ione di uno specif icoelenco, la realizzazione diuna guida promozionale edi un logo con la dicitura“Locale storico delle Mar-che”, la concessione dicontributi per il recupero

e la valorizzazione dei lo-cali. Relatori della propo-sta di legge la presiden-te della Commissione,Rosalba Ortenzi (Pd) perla maggioranza, e il con-siglieri Enzo Marangoni(Lega Nord) per la mino-ranza.

Terra di congiunzione tranord e sud, la cucina delleMarche da un lato ricalca trat-ti tipici delle regioni confinan-ti, dall’altro aggiunge non po-che specialità culinarie. Sedicisono i vini doc che ben ac-compagnano i piatti tipici abase di pesce o di carne dellacucina locale; ognisapore ha il suovino e ad ogni trat-to di paesaggiocorrisponde il suoaroma. Lungo lacosta prevalgonole ricette a base dipesce, dato che lapesca è semprestata l’attività pri-maria. Stoccafisso e brodettotraggono la loro prelibatezzadalla freschezza dei prodottiittici e dall’abilità nella prepa-razione dei piatti. La zuppa dipesce dell’Adriatico, ad esem-pio, prevede una mescolanzadi pesci, interi e a pezzi in unintingolo che viene preparatoin maniere differenti: aglio,olio, cipolla, pomodoro, prez-zemolo, pepe, aceto; le qualitàdi pesce possono variare daun minimo di nove ad un mas-simo di tredici. Ad Ancona ilnumero di rigore è proprio iltredici, ma si può arrivare an-che a diciotto: sgombri, pas-seri, rombi, scampi, cefali, ci-cale, scopene, spigolette, mer-luzzi, pannocchie, calamari,seppie, sogliole, palombo, pe-sce cappone. Se la prepara-zione del brodetto divide imarchigiani della costa, quella

di altri piatti tipici regionali nonvede diatribe: i vincisgrassi èil piatto bandiera della cucinamarchigiana (in particolare diquella maceratese). Si presen-tano come grosse lasagne ret-tangolari, fatte in casa e con-dite con funghi, fegatini e pos-sibilmente tartufo oppure con

rigaglie di pollo, cervella, ani-melle e prosciutto, poi coper-te di besciamella e passate inforno. Una storia un po’ leg-gendaria sta alla base di que-sto piatto, che si racconta sianato nel 1799 al seguito delprincipe Windisch-Graetz, ca-pitano dell’esercito austriacocontro Napoleone. Ad Anco-na egli avrebbe mangiato consoddisfazione le lasagne cosìpreparate, forse da un cuocolocale, forse da un cuoco delseguito. Fatto sta che, da allo-ra, storpiandone il difficilenome, il popolo lo avrebbeassociato a uno dei piatti piùamati. Il maiale rappresenta ilfilo conduttore della gastro-nomia dell’entroterra e forsepochi sanno che la celebreporchetta è nata proprio inquesta regione. Molto rino-mati sono inoltre il prosciut-

to di Carpegna, il salame diFabriano, il ciauscolo di Vis-so e la coppa, un insaccatomarchigiano che ha per in-gredienti quasi tutte le partidel maiale.

Numerosi anche i tipi diformaggi ricavati dal latte dipecora: il formaggio di fossa

di Tala-mello, la ca-sciotta diUrbino e ildiffuso pe-corino, pro-dotto in tut-te le areem o n t a n e .Nella zonadi San Leo

si produce lo Slattato, un pe-corino maturato per sette gior-ni e che viene venduto av-volto da foglie di cavolo o difico. Le Marche sono noteanche per la tradizione deitartufi, sia bianchi che neri:le aree interessate sono l’altopesarese (Acqualagna, San-t’Angelo in Vado, MacerataFeltria) per entrambi i tipi ditubero, Comunanza per il tar-tufo bianco e Castelsantan-gelo per quello nero. Le col-line marchigiane, che dolce-mente degradano dall’Appen-nino sino al mare, rappresen-tano le zone più felici per ilprosperare della coltura del-la vite e la produzione di ot-time uve dall’essenza estre-mamente zuccherina e profu-mata, indispensabili per otte-nere vini di eccellente quali-tà. A Matelica, in un sito ar-cheologico dell’VIII-VII seco-lo a. C. (la tomba d’un prin-cipe guerriero) è stato ritro-vato un bacile in lamina bron-zea contenente vinaccioli divite coltivata. Si è trattato diuna delle più antiche attesta-zioni della coltivazione dellavite nell’Italia centrale e dellasua importanza, ma non diuna vera e propria sorpresa.Era infatti già diffusa l’opi-nione che nel territorio mar-chigiano si allevasse la vitefin dall’epoca pre-romana.

Quei saporitutti marchigiani

Intervista aMarcello

Allegrini: a Jesiun luogo in cui

regna la passioneper la buona

tavola

Tanti i cibi tipici della nostracucina. Dai vincisgrassi aiformaggi in una tradizione

ricca di storia

Page 23: MarcheDomani_n2_febbraio2011

... dove e come

23PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

Terra e cielo si sonouniti a segnare un nuovo

ingresso per la città di Jesi,e lo hanno fatto all’inse-gna della buona cucina. E’stata una partenza scop-piettante, quella di “Cali-ce di stelle”, il nuovo ri-storante recentementeinaugurato nei pressi del-l’Hotel dei Nani. Al timo-ne, il diciannovenne Mi-chele Ghergo, un esempioimportante per i giovaniche, nonostante il periododi crisi che stiamo affron-tando, hanno il coraggio dimettersi in gioco. A lui èandato il plauso del sinda-co di Jesi Fabiano Belcec-chi, che ha tagliato il na-

Calice di stelle,benvenuti a Jesi

Inaugurato “Calice di stelle” a Jesi: tagliodel nastro da parte del sindaco FabianoBelcecchi; sotto un brindisi per salutarel’apertura del ristorante

stro nella giornata di inau-gurazione, sottolineando

come il ri-s t o r a n t esia collo-cato in unluogo diriferimen-to perl ’ i n t e r acit tà . Ine f f e t t i ,“Calice distel le” èsituato adue passisia dalc e n t r os t o r i c oche dallazona in-dustr ia le

di Jesi, comodamente rag-giungibile da chiunque sitrovi nella città federicia-

na. Un suo punto di forzaè senz’altro l’apertura an-che giornaliera, che con-sente di pranzare, a prezzicontenuti, anche ai tanti la-voratori della vicina zonaindustriale. E ce n’è pertutti i gusti: menu a basedi carne, pesce e prodottitipici, tutti selezionati pergarantire freschezza e pre-parazione al momento. Inol-tre, per i celiaci è previstoun menu ad hoc, pronto inpochi minuti. Il locale van-ta una cantina ben fornita,con vini di qualità, tutti ri-gorosamente della tradizio-ne marchigiana. Il titolarepunta ad offrire un servi-zio raffinato e di gusto,mantenendo al contempo

prezzi vantaggiosi. L’ampiaed elegante sala rende il lo-cale adatto anche per ospi-

tare cerimonie e ritroviaziendali, potendo contareanche sulla disponibilità diun parcheggio interno. Conla bella stagione, inoltre,“Calice di stelle” sveleràun’altra piacevole sorpre-sa: una vasta terrazzaesterna in cui sarà possi-bile trascorrere momenti direlax gustando cocktail eaperitivi preparati dagliabili chef del ristorante. Dicerto non manca già da orail divertimento, assicuratodal piano bar e dall’orga-nizzazione di serate a tema,per associare musica ebuona tavola. Già nel gior-no della sua inaugurazioneil ristorante ha registratouna forte affluenza, veden-do la partecipazione di nu-merose personalità dellapolitica, dello spettacolo edello sport. Ha portato ilsuo saluto anche il consi-gliere regionale Enzo Gian-carli, che, nel congratularsicon il giovane titolare, hasottolineato la doppia po-sitività di questa inaugu-razione: da un lato il rilan-cio dell’economia conl’apertura di una nuova at-tività, dall’altro l’impegnodi un giovane dallo spiritoattivo e propositivo. Ele-menti, questi, su cui Gian-carli ha invitato le istitu-zioni a rivolgere uno sguar-do più approfondito. Pre-senti all’inaugurazione an-che la consigliera provincia-le Milva Magnani, l’asses-sore ai Servizi sociali di JesiBruna Aguzzi, il consiglie-re comunale jesino AndreaBinci, la ballerina Alice Bel-lagamba, quarta classifica-ta al programma di Canale 5“Amici” nel 2009, ed i gio-catori della Jesina calcio.Insomma, gli ingredienti cisono tutti per brindare e in-nalzare i calici alle stelle.

Una regione da scopriretutto l’anno che offre mo-menti straordinari non solodurante la stagione estiva,ma anche negli altri mesidell’anno. La nostra regio-ne offre bellezza ed emozio-ni a qualsiasi tipo di turista,capace di un rapporto qua-lità-prezzo che ha pochieguali in Italia e all’estero.Le Marche sono presenti sulmercato nazionale ed inter-nazionale con una propostaunitaria, come destinazioneturistica d’eccellenza, irripe-tibile, unica, rivolgendosi aduna platea sempre più vasta,invitata ad apprezzare cul-tura, arte, tradizioni, enoga-stronomia e varietà del pae-saggio, ma anche il grandesenso di ospitalità e di ac-coglienza delle nostre co-munità locali che ne sonocustodi. Fin dalle originidella loro storia leMarche hanno saputo porsicome luogo di interscambiodi civiltà e culture. Ancoraoggi, naturalmente, questaterra esprime con tutte le suerisorse una spiccata voca-zione all’accoglienza e sipresenta, a chi arriva con laprincipale motivazione diincontare qualcuno o di par-tecipare ad un evento aggre-gativo, con un sistema diofferta integrato e diffusosu tutto il territorio. Dai pic-coli ai grandi eventi che sivorranno organizzare qui, leMarche avranno sempre un

filo conduttore: il desideriodi condividere con i propriospiti un inestimabile patri-monio artistico, culturale eambientale, unito ad un ba-gaglio di tradizioni secola-ri, ancora così vive tra lagente. Numerose sono lestrutture alberghiere attrez-zate per l’attività convegni-stica; centri fieristici eun convention bureau, dispicco la presenza a Pesarodell’Hotel Excelsior, il pre-stigioso cinque stelle mar-chigiano. Arricchisconol’offerta di agriturismie country house, dotati dispazi e servizi dedicati, checonsentono di ambientaresessioni di lavoro o altrieventi nel contesto delle mor-bide colline marchigiane; al-trettanto affascinante è lapossibilità di incontrarsi al-l’interno di dimore storiche,conventi, castelli, villepatrizie e case padronali,adattati a ricettività alber-ghiera o a centri congressi.

Accanto alle srutture tra-dizionalmente deputate adospitare convegni e congres-si, le Marche hanno un pre-zioso patrimonio di teatri sto-rici: sono più di 70 i teatridistribuiti su tutto il territo-rio regionale perfettamenterestaurati e funzionanti, chepossono essere utilizzati, ol-tre che come contenitori dispettacoli, anche come esclu-sive location per eventi pub-blici e privati.

Vocazioneall’accoglienza

Page 24: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Focus benessere MARCHEdomani MARZO 2011PAGINA 24

C’è aria di grande attesa per la 41a

Esposizione Internazionale Canina,manifestazione tra le più importanti in Ita-lia dedicata ainostri compa-gni a quattrozampe, orga-nizzata comeogni anno dalGruppo Cino-filo Anconitano. Porte aperte sabato 26e domenica 27 febbraio al Quartiere fie-ristico della città dorica. Una due giorniche metterà al centro il cane come nuovoattore sociale per favorire l’instaurarsi diun corretto rapporto tra il nostro amico eil suo proprietario. A parlare è FabrizioSichi, presidente dello storico Gruppo Ci-nofilo della Dorica.

Presidente, quali sono le novità diquest’anno?

“Unitamente alla manifestazione classi-ca che prevede come sempre le sfilate di‘bellezza’ dei soggetti più selezionati, que-st’anno per la prima volta realizziamo unaprova per esaminare la capacità compor-tamentale dell’animale al fine di evitare pro-blematiche nei luoghi pubblici. Una sortadi test proprio per verificare la condottadell’animale nei luoghi dove c’è altra genteaffinché non rechi disagi”.

Quante razze saranno presenti que-st’anno?

“Su 505 tipologie di razze, prevedia-mo di averne una rappresentatività di 300.In più abbiamo la fortuna di organizzarela Speciale per i cani da compagnia, unmomento di spettacolo che vedrà comeprotagoniste le numerose razze che piùassolvono ad un rapporto crescente frauomo urbanizzato e cane. Come elemen-to di attrazione ulteriore organizzeremodei raduni di alta qualità, il primo si svol-gerà nella giornata di sabato con il canecorso, mentre la domenica avremo tre ra-duni con i Labrador uniti al Pastore sviz-zero a pelo bianco”.

Disincentivare l’acquisto di cuccio-li importati clandestinamente un im-pegno che lei sta portando avanti. Di

“Il cane nuovo attore della scena sociale marchigiana”che cosa si tratta?

“La lotta contro l’importazione dei cuc-cioli, provenienti nella maggior parte da

Paesi dell’Est, èun altro ambitoin cui si è con-centrata l’attivitàdel nostroGruppo, che datre anni ha mes-

so in palio il premio ‘Alleviamo con ilcuore’, un riconoscimento, non competiti-vo, per premiare il lavoro e la passionedegli allevatori marchigiani”.

Presidente, oggi si parla molto diPet Therapy, una terapia dolce basatasull’interazione tra uomo e animale.L’evento prevede momenti dedicati aquesto approccio?

“In fiera avremo rappresentati che svol-gono questa attività. Ma colgo l’occasioneper dire che in qualità di ResponsabileNazionale dell’Enci –Ente Nazionaledella Cinofilia- sto realizzando un pro-getto che vede coinvolti l’Enci stesso el’Ospedale Salesi di Ancona al fine di por-tare la Pet Therapy come momento disperimentazione all’interno della clinica peraiutare i bambini che soffrono di certepatologie. Abbiamo già riscontrato bene-fici significativi in pazienti autistici e credodunque che questo metodo sia molto im-portante da approfondire per il benesserepsicofisico che deriva dal rapporto congli animali da compagnia”.

Secondo lei che impatto avrà, sottoil profilo economico, la manifestazio-ne nell’ambito del nostro territorio?

“Innanzitutto, tengo a precisare che sitratta dell’unica mostra internazionale chesi svolge nel territorio regionale, offrendosoprattutto ad Ancona ricadute economi-che notevoli. Prevediamo l’arrivo di 1.800espositori e una presenza di circa 8 milavisitatori. Ecco, credo che in termini diristorazione ed altri servizi che si andran-no ad offrire si possa portare un benefi-cio economico degno di nota, soprattuttoa questa città che, ultimamente, è pocovivace sotto il profilo dell’attrattività”.

Intervista a Fabrizio Sichi, presidenteGruppo Cinofilo Anconitano

ATTIVITÀ FISICAE' l’aspetto fondamentale

del benessere. Senza non pos-siamo parlare di benessere psi-cofisico. Inoltre la mancanza dimovimento è stata correlata al-l’incidenza di malattie cardio-vascolar i ,tumorali esistemiche,nonché adalterazionipsichiche.Nel 1996una ricercaamericana( S u r g e o nGeneral’s Report) sui danni le-gati alla sedentarietà ha riscon-trato che l’inattività fisica è fat-tore di rischio primario per tut-te le cause di malattia, alla pario in misura maggiore di fumo,obesità, ipertensione e coleste-rolo. Il primo passo verso il be-nessere è rappresentato dal-l’adozione e dal mantenimentodi un regolare programma diesercizio fisico. Questo consi-glio è valido per uomini e don-ne di tutte le età. In particolareè importante per coloro chehanno superato i 40 anni e chevogliano garantirsi una vita pie-na di benessere.

I fondamenti dell’eserciziofisico sono: l’allenamento dellacapacità aerobica o cardiova-scolare; l’allenamento della for-za; l¹allenamento della flessibi-lità.

A che cosa servono le di-verse qualità fisiche? Partiamo

Quell’attenzione al corponecessaria per la mente

dalla capacità aerobica, che per-mette all’organismo di affron-tare sforzi di entità lieve o mo-derata ma per periodi di tempoprolungato. Per esempio lacamminata, il nuoto, il ciclismo,la corsa, lo sci di fondo ed il

pattinaggio.Ma anchesempl i ce -mente sali-re una lun-ga rampa discale. Laforza è im-portante per

svolgerequelle at-tività incui è ne-c e s s a r i oun eleva-to impe-gno mu-scolare edè in rela-zione allasezione del muscolo stesso.Una persona dotata di grossemasse muscolari sarà quindi ingrado di sollevare carichi mag-giori. Con l’età e a volte conalimentazioni scorrette la mas-sa grassa tende ad aumentarementre quella magra a diminu-ire a partire dai 25-30 anni. Datiscientifici correlano la percen-tuale di massa magra alla con-dizione di salute. L’esercizio fi-sico può rallentare o addirittu-ra invertire tale processo per-mettendo di mantenere una

struttura muscolare forte ed ela-stica.

La flessibilità permette dieseguire i movimenti di torsio-ne, flessione ed estensione connaturalezza e fluidità. La fles-sibilità è frutto dell’elasticità deltessuto connettivo e muscola-re, e può essere ottenuta attra-verso l’esecuzione costante diesercizi di stretching. La vitasedentaria ed inattiva porta pro-gressivamente ad una perditadell’elasticità ed accresce i ri-schi di strappi muscolari e dialterazioni della postura.

I lmodo difare eserci-zio fisico èmolto cam-biato nelcorso degliultimi annigrazie allacontinua ri-cerca nelcampo del-

la medicina dello sport. Attual-mente si possono ottenere ri-sultati in modo sicuro e senzacompiere grossi sforzi. La cor-retta intensità dell’esercizio fi-sico permette di progredire sen-za avvertire eccessive sensazio-ni di affaticamento o, peggio,accusare dolori muscolari ed ar-ticolari. Il segreto consiste neldosare la quantità e l’intensitàdi esercizio in base al livellopersonale e nel seguire con re-golarità e costanza il program-ma di allenamento. Bisogna

sottolineare che un programmatroppo leggero non provoca al-cuna modificazione stabile ne-gli organi e negli apparati,mentre uno troppo intenso puòcausare un’interruzione preco-ce dell’esercizio. La frequenzacardiaca è considerata un otti-mo parametro per misurarel’intensità dell’allenamento fi-nalizzato al miglioramento del-la capacità aerobica. Trenta mi-nuti per tre volte la settimanasono già un programma suffi-ciente per migliorare la capaci-tà aerobica. Per quanto riguar-da la forza, si devono utilizza-re dei carichi che permettonodi eseguire varie ripetizioni pri-ma di raggiungere l’esaurimen-to muscolare. Ogni seduta diallenamento, salvo programmiparticolari ed avanzati, deveprevedere il coinvolgimentodei maggiori gruppi muscolaricon esercizi a spinta e trazio-ne. Per l’elasticità è importantelo stretching da eseguire primae dopo l’allenamento.

ALIMENTAZIONEE’ alla base di un’alimen-

tazione equilibrata vi sonoprincipi semplici ma essenzia-li. Saper scegliere i cibi in basealle loro qualità, quando ed inche quantità consumarli è fon-damentale per mangiare benee sano. Queste ed altre infor-mazioni sull’alimentazione bi-lanciata sono componenti im-portanti del benessere. Scegliereun’alimentazione sana e bilan-ciata significa conoscere gli ele-

menti-base della nutrizione. Tresono i punti cardine di una stra-tegia alimentare corretta: unadeguato rapporto calorico, cheviene calcolato sulla differenzatra l’introito calorico ed il di-spendio energetico; una distri-buzione equilibrata delle calo-rie nei tre pasti principali dellagiornata e analizzare con piùattenzione ciò che si mangia.Tra gli errori più comuni il sal-to della prima colazione, il con-sumo di snack a base di zuc-cheri e carboidrati raffinati, lecene troppo abbondanti, man-giare poca verdura e frutta, l’ec-cesso di grassi animali e la po-vertà di cibi integrali.

ACQUAIl nostro corpo ha bisogno

di un adeguato apporto idrico;soprattutto quando ci si allenaè importante bere prima, duran-te e dopo lo sforzo fisico. L’ac-qua è fondamentale per garan-tire il corretto funzionamentodel nostro organismo. Berequindi due bicchieri d’acqua15-20 minuti prima di iniziaree portare acqua in palestra ebere ogni 15-20 minuti un bic-chiere d’acqua. Fare la stessacosa al termine dell’esercizio fi-sico. Non bisogna aspettare diaver sete per bere, poiché inquesto caso si sono già persimolti liquidi.

ABITUDINI DI VITAPoche ore di attività fisica

e di esercizio settimanale nonpossono fare miracoli se si con-tinua a seguire abitudini di vita

scorrette come bere alcolici ineccesso, fumare e dormire po-che ore per notte. Tuttavia, unaregolare attività fisica costitui-sce un valido aiuto nel tentaredi modificare queste abitudininegative. Viceversa, l’acquisi-zione di pratiche salutari incre-menta la capacità di fare eser-cizio e l’efficienza nella vita diogni giorno.

TEMPO LIBERO E VACANZEBenessere significa anche

consapevolezza di chi siamoe di che cosa ricerchiamo.Avere tempo libero è l’occa-sione per arricchire la cono-scenza di sè mediante attivitàlontane da ogni forma di stressche ci fanno sentire bene fisi-camente e mentalmente. Rag-giungere una soddisfacenteforma fisica ci farà compren-dere che alcuni modi attivi divivere il tempo libero nonsono soltanto alla portata digrandi sportivi ma alla portatadi tutti. Quello che è impor-tante è non sopravvalutarsi osottovalutarsi e scegliere l’at-tività fisica più giusta per noi:una gita in montagna oun’escursione in bici, una par-tita di calcetto, la frequenta-zione di terme con piscine, iltrakking o il villaggio vacan-ze con attività sportive inclu-se, eccetera.

ABITUDINI SALUTARIRiposare un adeguato nu-

mero di ore, non fumare, berealcolici moderatamente è im-portante per non dissipare glieffetti benefici dell’attività fi-sica, della corretta alimentazio-ne e di tempo libero orientatoverso il benessere. Soltantocon un approccio a 360° si puòraggiungere un perfetto equi-librio che viene definito menssana in corpore sano. In par-ticolare l’esercizio fisico aiutaa non abbandonare le abitudi-ni di vita salutari.

Distribuzione giornalieraottimale delle calorie10% colazione5% metà mattina45% pranzo5% merenda40% cena

Percentuale giornalieradei macronutrienti:50 – 60% carboidrati15 – 20% proteine20 – 25% grassi

Page 25: MarcheDomani_n2_febbraio2011

Focus benessere 25PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

“Da noi si fasport divertendosi”

Incontro con Marco Gioia,Alessandro Brandoni e

Mauro Macchia,soci fondatori dell’A.S.DAssociazione Sportiva

Dilettantistica- 3 FitnessClub di Ancona

Il benessere è unobiettivo che tuttimiriamo a raggiun-gere con accurati trat-tamenti benessere, ri-lassanti, avvolgenti;spesso dimentican-done uno fondamen-tale e semplice, l’atti-vità fisica.Sono oggi scientifica-mente provati i suoiinnumerevoli vantag-gi per la salute, l’umore, laforza e la promessa di vita.E’ per questo motivo che losport deve diventare partestabile del progetto di vitadi giovani e anziani, uominie donne, senza limiti di età.Il fitness è uguale a salute eil nostro centro 3 FitnessClub già da qualche anno èimpegnato a promuovere almeglio questo concetto: farcomprendere, appunto, adun pubblico più eterogeneopossibile l’importanza disvolgere un’attività fisica conuna certa regolarità in quan-to, oltre ad essere fonte dibenessere psico-fisico, è stru-mento di realizzazione per-sonale e di socializzazione”. A parlare sono MarcoGioia, Alessandro Brando-ni e Mauro Macchia, socifondatori dell’A.S.D Asso-ciazione Sportiva Dilettan-tistica - 3 Fitness Club diAncona, intenzionati ad of-frire una nuova visione delconcetto di fitness unito aldivertimento.

Rispetto agli altri centrisportivi, 3 Fitness Club inche cosa si differenzia?“È una struttura molto gran-de; un vero e proprio centropolifunzionale in grado disoddisfare qualsiasi tipo diesigenza. L’obiettivo è fare inmodo che i nostri soci,mentre praticano lo sport,si divertano e socializzino”.Quali sono i servizi cheoffrite?“Corsi di step, spinning,walking, acquagym, idrobikee scuola di nuoto. Il centropoi dispone di una sala pesiattrezzata Technogym di ul-tima generazione e di unpersonale altamente qualifi-cato pronto a seguire laclientela fino al raggiungi-mento degli obiettivi”.E per chi volesse un al-lenamento personalizza-to?“Il nostro obiettivo è diadattare l’allenamento alleesigenze individuali con pro-grammi personalizzati, se-guendo passo dopo passo

il cliente fino al rag-giungimento delproprio obiettivodi benessere. Perfare ciò offriamo ilservizio personaliz-zato, effettuato daistruttori altamentequalificati e in co-stante formazionetecnica”.3 Fitness non èsolo sala pesi ma

anche un vero e proprioparco acquatico. Non èvero?“Diamo la possibilità di usu-fruire di splendide piscinecon cascate massaggianti egrandi vasche idromassag-gio, con nuvole di bollicinerigeneranti che restituisconoquella meravigliosa sensazio-ne di trovarsi su splendidespiagge tropicali”.E per quanto riguarda lepiscine esterne?“Abbiamo una vera e pro-pria spiaggia estiva dotata displendide piscine all’aperto,contornata da ombrelloni,sdraio e comodi lettini; unvero e proprio angolo dipace”.Il centro è dotato anchedi una zona relax conpercorso benessere?“E’ il fiore all’occhiello delnostro club. Una vera e pro-pria zona relax completa-mente rinnovata con vascheidromassaggio, bagno turco,sauna cromoterapia e doccetermali”.

Un metodo di cura voltoalla risoluzione dei dolori acutie cronici di varia natura attra-verso un intervento manualecorrettivo che agisce soprat-tutto sulla colonna vertebrale.La chiropratica -dal greco pra-xis e cheir “trattamento ese-guito con le mani”- è unadisciplina scientifica per mol-ti versi sconosciuta ma estre-mamente efficace che nascenel 1895 negli Stati Uniti. Aporre l’accento su questa im-portante professione sanitariaemergente è John G. Wil-liams, presidente dell’Asso-ciazione italiana chiropratici.

Dott. Williams, ci spie-ghi meglio che cos’è la chi-ropratica e chi è il chiro-pratico.

“La chiropratica è una pro-fessione collocata ormai conle medicine non convenzio-nali, perché non fa uso né difarmaci né di chirurgia e haun suo modo di diagnosticaree trattare i problemi in ma-niera olistica. Il chiropraticoè un professionista sanitarioprimario con una preparazio-ne universitaria”.

Quale patologie tratta?“Il chiropratico si occupa

della prevenzione e tratta-mento dei disordini dell’ap-parato neuromuscoloscheletri-co e degli effetti di tali disor-

dini sullo stato di salute. Det-to questo, la maggioranza deipazienti vengono da noi quan-

do avvertono problemi di na-tura muscoloscheletrica comelombalgia, sciatalgia, cervical-gia, mal di testa, ecc., anchese durante il corso dei trat-tamenti notano miglioramentidi problemi in sistemi diffe-renti”.

Come fate la diagnosi?“Prima di tutto, non ci in-

teressa di diagnosticare adesempio il cancro, il diabete,l’influenza o altre malattie ri-spetto a cui la diagnosi com-pete ad altri professionisti, maabbiamo la preparazione diriconoscere i segni di questemalattie e l’obbligo di indiriz-

zare il nostro paziente al pro-fessionista competente. Noicominciamo il nostro iter fa-

cendo un’analisi accurata delpaziente, notando abitudini ecomportamenti nella vita, la-vorativa e non, che potrebbe-ro creare problemi di salute;poi raccogliamo informazionidalla postura, dalla deambula-zione, dallo stato muscolare edai test ortopedici e neurolo-gici per identificare problemifunzionali capaci di diventareanche sintomatici”.

Che tipo di istruzionee di esperienza hanno ichiropratici?

“Sono passati quasi treanni dal riconoscimento dellachiropratica in Italia, ma stia-

Chiropratica, il metodo di curache agisce senza l’uso di farmaci

mo ancora aspettando l’attua-zione della legge per defini-re il profilo professionale delchiropratico e per creare unregistro dei chiropratici laure-ati che soddisfi i requisiti sta-biliti dalla legge. Il MinistroFazio ha già firmato questoDisegno di Legge che adessodeve passare in Parlamento,ma nel frattempo migliaia diabusivi continuano a metterea rischio la salute pubblica,con persone che fanno il chi-ropratico senza avere la mini-ma preparazione accademicanecessaria”.

Intervista aJohn

Williams,presidente

Associazioneitaliana

chiropratici

La chiropratica è sicu-ra?

“Moltissimi dati statistici di-mostrano che l’intervento chi-ropratico è decisamente a bas-so rischio. Nel caso della lom-balgia, la sicurezza dell’aggiu-stamento è provata, tanto chele linee guida statunitensi ebritanniche per la gestionedella lombalgia acuta lo rac-comandano come trattamentopreferenziale perché gravatoda rischi ed effetti collateralimolto inferiori rispetto a qua-lunque farmaco, compresi gliantinfiammatori non steroidei

e gli analgesici generici”.Quante volte è neces-

sario andare dal chiropra-tico?

“Una volta risolto il di-sturbo, é consigliabile effet-tuare delle visite di controllocon frequenza secondo i pa-rametri determinati dal chiro-pratico. Un controllo chiro-pratico periodico favorisce lasalute e il benessere di tuttol’organismo perché aiuta aprevenire dorsalgie e cefa-lee legate in molti casi all’ac-cumolo di stress, senza ricor-rere ai farmaci”.

La professione chiropratica nacque nel 1895 negli Stati Uniti d’America con DanielDavid Palmer. Palmer elaborò una filosofia di base che considerò le cause del malesserenon provenire da malattie e attacchi esterni all’organismo, ma dall’incapacità di reagire inmaniera efficace. Palmer ha definito le cause con le sue parole d’allora come trauma,tossine (alludendo anche alla cattiva alimentazione) e disturbi psichici. La chiropratica,quindi, non professa d’essere curativa in sé, ma d’assistere l’organismo nello sfruttare lasua inerente capacità di guarigione. Il chiropratico, invece, deve arrivare ad una diagnosiolistica, analizzando tutti i fattori che possono avere un’influenza negativa sulla giustafunzione del sistema nervoso e di riflesso sulla funzione intera dell’organismo. L’interven-to chiropratico può essere manuale o altro, ma non include né la somministrazione difarmaci, né l’intervento chirurgico, che pur quando ritenuti necessari sono realizzati dalcollega medico appropriato. I pazienti che approdano ad un chiropratico, lo fanno soli-tamente dopo aver sperimentato senza successo altri regimi terapeutici o perché cercanouna soluzione conservativa e duratura ai loro problemi di salute. I pazienti sono di tuttel’età, e lamentano soprattutto problemi di schiena, cervicalgia, mal di testa dalle diverseorigini e dolorose disfunzioni delle estremità. La diagnosi chiropratica è formulata sempresecondo l’informazione relativa ai tre elementi descritti sopra, con considerazioni riguardoallo stile di vita domestico e lavorativo, che potrebbe causare disfunzioni dovute aimovimenti ripetitivi, posizioni errate o squilibri muscolari legati alla vita sedentaria.

Alcuni cenni sulla disciplina

Page 26: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 201126PAGINA

Nel quartiere Celletta diPesaro, in via del Novecento,è stata inaugurata lo scorso14 febbraio una nuova filialedi Banca dell’Adriatico, labanca del Gruppo IntesaSanpaolo che opera lungo ladorsale adriatica con oltre 200filiali, alla presenza delle au-torità locali. Lo spor-tello bancario è diret-to da Daniela Fari-sello che coordina illavoro di due giova-ni colleghe: MariaGiovanna Paccape-lo e Roberta Ador-no. “L’apertura dellanuova sede –riportauna nota della Bancadell’Adriatico-, cheporta a 33 i puntioperativi in provin-cia di Pesaro, rappre-senta un ulteriore tra-guardo nel program-ma di ampliamento e radica-mento nel territorio della retedi sportelli di Banca del-l’Adriatico, con strutture ispi-rate a standard innovativi, piùorientate alla relazione conla clientela grazie agli spaziaperti accoglienti e funziona-li. L’agenzia è ubicata in viadel Novecento 61 nel quartie-re residenziale Celletta, chefino ad oggi risultava pocoservito da sportelli bancari, esi rivolge in particolare allefamiglie, ai professionisti eagli operatori del commercioe dei servizi”. “Stiamo inve-stendo sul territorio –ha di-

chiarato Giandomenico DiSante, presidente della banca-per dare nuovi strumenti edopportunità di crescita all’eco-nomia locale, per mettere adisposizione di imprese e fa-miglie i servizi di una bancadi prossimità”. “Puntiamo adiventare la banca di riferi-

mento della dorsale adriatica–ha dichiarato il direttore ge-nerale, Dario Pilla– per soste-nere lo sviluppo sociale edeconomico dell’area e anchequesta nuova apertura va inquesta direzione”. Oltre ad unparcheggio per la clientela, lanuova filiale di Pesaro è dota-ta di due sportelli bancomatdi ultima generazione checonsentono, oltre a prelevarecontante e ricaricare il cellula-re, di effettuare versamenti sulproprio conto, in contanti eassegni, e di eseguire molte-plici pagamenti, il tutto inpiena autonomia 24 ore su 24.

Giampaolo Giampa-oli è s tato nominatomembro del “Corporateand InvestmentBanking”, Comitato di-visionale di UnicreditSpa con la presidenza diGabriele Piccini, Coun-try Chiarman Italy. Lanomina è stata comuni-cata al l’ imprenditoremarchigiano direttamen-te da Federico Ghizzo-ni, Amministratore dele-gato di uno dei princi-pali gruppi finanziariaeuropei. Unicredit vanta,infatti, una forte presen-za in 22 paesi, con circa9.500 sportelli e oltre162mila dipendenti. Conil nuovo ruolo, Giampa-

Giampaolo Giampaoli membrodel “Corporate and Investment

Banking” di Unicredit

oli deve assicurare all’Am-ministratore delegato e almanagement il supportoconsulenziale nel monito-

raggio e nel controllodello sviluppo del busi-ness del Gruppo banca-rio in Italia, nonché for-nire al Consiglio d’am-ministrazione un effica-ce sistema di informazio-ne. Un importante rico-noscimento a livello na-zionale che dimostra laforte conoscenza del mer-cato economico italiano,esperienza derivante an-che dall’aver ricopertoimportanti incarichi tra iquali presidente degli in-dustriali di Ancona, dellaCamera di commercio eaver fatto parte per decen-ni ai più importanti Con-sigli d’amministrazionein campo finanziario.

Nuova filialea Pesaro

Inaugurato lo sportello dellaBanca dell’Adriatico

Salesi: studio di prefattibilità

Approvato dalla Regione. Indetto concorso di idee per la costruzionedella struttura nell’area del complesso ospedaliero di Torrette

Un polo di eccellenzaper l’area materno infan-tile, punto di riferimentoregionale per la medicinadel bambino, della donnae della coppia. E’ il nuo-vo Salesi di Ancona, cheverrà realizzato nell’areadel complesso ospedalie-ro di Torrette. La Giuntaregionale ha approvato los tudio d i p refa t t ib i l i t àpredisposto dal direttoredel Dipartimento per la

Salute e per i Servizi so-ciali, Carmine Ruta , einde t to i l concorso d iidee, a livello europeo,per la costruzione dellanuova struttura. “Il con-corso di idee -ha eviden-ziato l’assessore regiona-le alla Salute, AlmerinoMezzolani- permetterà laraccolta di proposte pro-gettuali per la realizza-zione di un ospedale ma-terno infantile capace dirispondere adeguatamen-te alle esigenze della po-polazione interessata. IlSalesi costituisce un pun-to di riferimento regiona-le. Questa peculiarità ver-rà valor izzata con unas t ru t tu ra au tonoma, d idegenza e di assistenza,appos i tamente s tud ia taper l ’universo maternoinfantile, dove la degen-za verrà limitata al tem-po strettamente necessa-rio per la cura, in ambien-ti idonei e a misura dibambino. La vicinanza el ’ in tegraz ione con i lcomplesso degli Ospeda-li Riuniti assicurerà unages t ione raz iona le de iservizi comuni, con per-corsi comunque differen-ziati e un efficiente im-piego delle risorse”. Glispazi della nuova strut-tura, superiori a quell ide l la vecch ia sede , incentro città, ha rilevatoRuta, “consentiranno dimet tere a d ispos iz ioneinfras t rut ture e serviz iutili, quali parcheggi sot-terranei, foresteria, asilonido, banche, uffici, ne-gozi. Il nuovo ospedale

garantirà una accoglien-za di qual i tà e servizisanitari efficienti, senzarinunciare all’ecososteni-bilità e consentirà di di-sporre di un modello or-ganizzativo e di un parcotecnologico tra i più in-novativi in Italia, che co-stituirà un punto di rife-rimento per tutta la co-muni tà , anche so t tol ’aspe t to cu l tu ra le ededuca t ivo . Di fa t to

saranno garantite nuovemodalità assistenziali enel contempo le tecnolo-gie più evolute dalla me-dicina molecolare all’as-sistenza virtuale che con-sentirà, quando possibi-le, di lasciare i piccolidegenti nel proprio domi-cilio. Il tutto inserito inun ambiente con spaziverdi di grande vivibilitàper garantire la qualità divita degli assistiti”.

Prosegue l’azione di sostegno della Regione Marche ailavoratori che hanno perso il lavoro a causa della crisi eco-nomica attraverso un intervento che lo scorso anno, con duebandi emessi, ha significato, per oltre 500 studenti marchigia-ni, poter contare su un aiuto concreto per gli studi universitari.“Abbiamo registrato un vasto consenso verso questa misurache risponde a principi di equità e solidarietà e che è nuovarispetto a quelle adottate da altre Regioni”, ha spiegato l’as-sessore regionale al Diritto allo Studio e al Lavoro, MarcoLuchetti. La deliberazione, approvata nei giorni scorsi dallaGiunta regionale in attuazione del protocollo d’intesa firmatocon i sindacati a dicembre scorso, prevede una dotazionefinanziaria di 300 mila euro del bilancio regionale, calcolatasulla base del numero di domande pervenute lo scorso anno.Il contributo ad ogni beneficiario, cioè ad ogni studenteuniversitario residente nelle Marche fiscalmente a carico deigenitori, è di 400 euro e i requisiti per ottenerlo sono relativiallo stato attuale di un genitore da almeno tre mesi in disoc-cupazione, in mobilità, in cassa integrazione straordinaria e inderoga e al reddito familiare con Isee -indicatore della situa-zione economica equivalente- fino a 30 mila euro riferito alladichiarazione dei redditi 2010 per il periodo di imposta 2009.Il contributo sarà valido per l’anno accademico 2010/2011per i corsi di laurea di primo e secondo livello e per i corsia ciclo unico-magistrale frequentati sia in Università marchi-giane che in altre regioni. Le risorse verranno destinate aibeneficiari in base ad una graduatoria che tiene conto dellediverse situazioni, tra le altre le indennità a titolo di ammor-tizzatore sociale, percepite dai lavoratori, la regolarità delcorso di studi, la disoccupazione di entrambi i genitori.

Aiuti per gli studiuniversitari

Il capoluogo marchi-g iano osp i te rà , ne l lagiornata d i mercoledì16 febbraio, il commis-sario europeo per gli Af-far i mar i t t imi , MariaDamanaki e il sottose-gretario agli Esteri, Al-fredo Mantica, che, in-sieme al presidente del-la Regione, Gian MarioSpacca, parteciperannoad Ancona ai lavori delComitato straordinariodegli alti funzionari del-l’Iniziativa adriatico io-nica (Iai). La riunione èstata promossa dal se-gretario generale della

Forum adriatico-ionico sullapesca: riunione nella Dorica

Iai, ambasciatore Ales-sandro Grafini, e fi-nanziata dalla Fonda-zione “Sp-Iai”, recente-mente costituita. Taler iun ione s i svo lgeràne l la Sa la Raf fae l lodella Giunta regionalee affronterà, ol t re aitemi di ordinaria ammi-nistrazione, la prepara-z ione d i un Forumadriatico ionico sullapesca che avrà luogo,sempre ad Ancona, inaprile, nell’ambito del-lo sviluppo della ma-croregione europea perl’area adriatico-ionica.

Ripresa tra coraggio e pauraPresentato il XV Rapporto del Centro Einaudi sull’economia globale

e l’Italia nella sede jesina dell’Ubi-Banca Popolare di Ancona

Le Marche sono chia-mate a sfidare i tempidi previsione sull’usci-

ta –in termini di Pil- dallatormentata crisi di questianni. Già, perché se doves-simo chiederci quando nel-la nostra regione si tornerà aprodurre come prima del2007 (6,6%), la risposta è:nel 2016. Premesso che ogniprevisione va consideratacome tale e quindi approssi-mativa tanto quanto fatta nelbreve o nel lungo termine,il ritorno ad una crescita parial 6,0% si avrà entro i pros-simi 5 anni”: è quanto hadichiarato il direttore gene-rale dell’Ubi-Banca Popola-re di Ancona, Luciano Gof-fi, nel corso della presenta-zione del “XV Rapportosull’economia globale el’Italia”, realizzato dal Cen-tro di ricerca e documenta-zione “Luigi Einaudi” diTorino, con il sostegno delGruppo Ubi-Banca Popola-re di Ancona. Alla presenta-zione, nella sala “Luigi Bac-ci” dell’Esagono a Jesi, ilpresidente della Banca Po-polare di Ancona, CorradoMariotti; Giuseppina DeSantis, direttrice del Centrodi ricerca “Einaudi”; Gior-gio Arfaras, giornalista eco-nomico che ha collaboratoalla realizzazione del rappor-to; Gianluca Gregori, pre-side della Facoltà di Econo-mia dell’Università Politec-nica delle Marche, oltre a

Goffi, che ha anche coordi-nato i lavori. Alla realizza-zione del volume, che nonmanca di approfondire an-che i temi della internazio-nalizzazione e della macro-economia, chiudendo conuno sguardo ai prossimi 15anni dell’economia globale,hanno contribuito grandistudiosi dell’economia delnostro Paese, come MarioDeaglio, Anna Caffarena,Giorgio S. Frankel, Gabrie-

le Guggiola e GiuseppeRusso, oltre a Giorgio Arfa-ras. Nutrita e qualificata laplatea di imprenditori e rap-presentanti delle associazio-ni di categoria presenti al-l’incontro. “Servono infra-strutture, semplificazioni perle imprese ed impegni ade-guati, ma la parola magica èinnovazione –ha detto Ara-faras-. Nel passato furono laVespa, la 500 e la Nutella afar crescere il nostro Pil;

oggi servono idee vincenticome quelle”. “Per fare pri-ma, ci vorrà un maggiorimpegno anche da partedella istituzioni”, ha dettoMariotti. “Vedo incoraggian-ti segnali di ripresa -ha con-cluso Gregori-, ma è necessa-rio tornare a dare più speran-ze ai giovani. La nostra Uni-versità lo sta facendo con iCampus in tutto il mondo ei risultati sono più che inco-raggianti”.

E’ statoinaugurato aMilano il pri-mo showroomitaliano di Te-sla, l’aziendas t a t u n i t e n s eche producel’auto elettricasportiva dallei n c r e d i b i l ip r e s t a z i o n i .Protagonis tadella serataElon Musk, ilfondatore epresidente diTesla, che haraccolto intor-no a sé imprenditori famo-si e personaggi dello spet-tacolo e del mondo sporti-vo, tra cui Florent Malou-da.

Durante l’evento, ElonMusk ha voluto un incon-tro personale con LuigiLucchetti, vicepresidentedi Energy Resources, eAlessandro Giuricin, re-

Energy Resources e Teslanel futuro dell’auto elettrica

sponsabile di ER GreenMobility per consegnareloro la seconda Tesla Roa-dster del parco aziendale.“Energy Resources è il no-stro miglior partner in Ita-lia –ha dichiarato Musk–non solo e non tanto per leauto comperate, ma soprat-tutto perchè promuove lamobilità sostenibile al

100%”.“ C o m e

Energy Re-sources ci stia-mo impegnan-do moltissimoin questa dire-zione –ha det-to Giuricin–,p r o p o n e n d ogamme com-plete di scoo-ter, auto e fur-goni totalmen-te elettrici, ab-binati a im-pianti fotovol-taici e colonni-ne per la rica-

rica delle batterie. Abbiamogià installato le colonnineper Ikea in diversi negoziitaliani, oltre che in alcunicomuni e aziende private.Ci rendiamo conto però chel’Italia è ancora indietro inquesta diffusione, fonda-mentale per favorire l’uti-lizzo dei veicoli non inqui-nanti.”

Da sinistra, Alessandro Giuricin, Elon Musk,Luigi Lucchetti

Page 27: MarcheDomani_n2_febbraio2011

culturaMARCHEdomaniMARZO 2011 27PAGINA

SILVANA CORICELLI

Velia Papa, direttore della Fondazione Teatro delle Muse, ospite agli “Incontri” di Alceo Moretti

“Scelte all’insegna della sostenibilitàeconomica; nella condivisione un valore”

Velia Papa è direttoredella Fondazione Teatrodelle Muse di Ancona edirettore artistico diInteatro, deus ex machinadel Festival internaziona-le di Polverigi cui hadato precisa impronta,facendone un incubatoredi professioni artistiche emanageriali. Vasta lacompetenza accumulata,ha lavorato alla fondazio-ne, agli inizi degli anniOttanta, dell’Amat,mantenendo l’incarico didirettore del circuito finoal 1992; ha costruito ediretto la prima esperien-za di stabilità teatralepubblica delle Marche(Teatro Stabile) dal 1989al 1997. Particolari lecapacità sviluppate nei

Vasta esperienza, al servizio della culturasettori dell’innovazioneartistica e della promozio-ne delle giovani genera-zioni, ambito in cui harecentemente creato ilprogetto Ifa (Inteatrofesti-val Academy), un’espe-rienza residenziale di altaformazione artistica a cuipartecipano giovani datutto il mondo. Ha parteci-pato alla fondazione deimaggiori network teatralieuropei ed ha collaboratocon Festival internazionali(Szene-Salzburg, Acarte -Lisbona); in qualità direlatore e docente hapartecipato a prestigiosiconvegni e seminari inItalia e all’estero (SanFrancisco, Curitiba, Parigi,Barcellona, Murcia, Tunisi,Zurigo, Londra, tra le molte

città). Ha curato la produ-zione di decine di spettaco-li, molti dei quali hannoottenuto riconoscimenti epremi nel nostro Paese eanche fuori dai confininazionali. Nel 2005 è statanominata assessore allaCultura, Spettacolo ePromozione del Comunedi Senigallia; nel biennio2008/2009 ha fatto partedella Commissione nazio-nale Musica istituitapresso il Ministero per iBeni e le Attività culturalie, per la Regione Marche,dell’Osservatorio regiona-le dello Spettacolo. E’attualmente docente diEconomia e Gestione delleImprese dello Spettacolopresso l’Università Poli-tecnica delle Marche.

Conteni-mentodei

prezzi, tenendoferma la barradella qualità.Di tutta evi-denza i risulta-ti di unapolitica che, diconcerto con ildirettoreartisticoAlessio Vlad, èintenzionata apotenziare: ilnumero degliabbonati allaStagione liricadelle Museregistra, que-st’anno, un incrementodel 40 per cento. Allagestione del Massimo diAncona, d’altra parte, si èavvicinata con questospirito: “Per mettere inpratica e dimostrare lagiustezza di ciò cheinsegno”. Molti e presti-giosi gli organismiculturali che si sonoavvalsi delle sue capacità:l’istituto“Greta” di Parigi,un nome per tutti, oltrealle università, attualmen-te docente alla Politecnicadelle Marche. Materia:Economia e Gestionedelle Imprese delloSpettacolo, quelle “azien-de della cultura”, come ledefinisce Velia Papa agli“Incontri” di Alceo

Moretti, chiamate atrovare “una propriasostenibilità economica”,dunque capaci di “scelte

a dimostrazione dellastessa”. Ottimizzazionedelle risorse, lotta aglisprechi, le “brutte abitudi-ni” da scardinare perché“le istituzioni culturalihanno una responsabilitànei confronti del mondoeconomico”: insediandosinel suo incarico alladirezione della Fondazio-ne Teatro delle Muse –nominata un anno fa, inpieno tsunami finanziarioper i noti tagli ai fondi-Velia Papa parlava dinuovi modi di produzioneche la Fondazione puòlanciare risparmiando. Esulla necessità di investirenella produzione, “proces-so in cui bisogna crede-re”, pone l’accento nel

corso della sua intervistacon Moretti: il riferimen-to, in generale, ai diversisettori dello spettacolo e

forza per il sistemamarchigiano, dice VeliaPapa, e la sottolineatura èsull’ “occasione importan-

della cultura “per svilup-pare un tessuto” dicompetenze e professiona-lità, con evidenti risvoltisotto il profilo occupazio-nale. Convinto sostenito-re della via della co-produzione il maestroVlad –“Persona di grandecompetenza, un valore peril Teatro di Ancona”-,alimentando sinergie trale risorse artistiche delterritorio: un punto di

te” che il “creare una retedi scambio” per la messain comune di pratiche e diesperienze può rappresen-tare. Dunque, la retesuscettibile di diventare“un grande valore aggiun-to”: in questa direzione lelinee guida della Regioneall’insegna dell’aggregazio-ne, prevedendo la costitu-zione di un organismo traenti per una nuova gover-nance che assicuri migliore

funzionalità al sistema.“Condividere –commentala Papa- significa demo-cratizzare l’accesso al

lavoro nel mondo dellacultura, moltiplicando edistribuendo le opportuni-tà. Bisogna prendereesempio dalle imprese cheanche in tempi di crisiriescono a tenere il merca-to: specializzarsi, insom-ma, e mettere insieme lecompetenze. Facendo dipiù e meglio, perché lasottrazione di risorse nonpuò tradursi in una contra-zione del lavoro”. La

proposta di un consorziounico Muse Stabile? “E’giusto trovare un modoper razionalizzare: si trattadi due Fondazioni cheabitano nello stesso luogo,il Teatro di Ancona, logicopensare ad un coordina-mento e ad una semplifica-zione, tenendo però saldol’obiettivo del lavoro”. Uninciso sull’importanza diutilizzare “in tutte le suearticolazioni” un edificiocomplesso, che incarna unforte potenziale, costituen-do, già per posizioneurbanistica, un “bigliettoda visita” per il capoluogomarchigiano: “Le Musehanno intrecciato unrapporto interessante conla città. Un legame stretto,che va saldato il piùpossibile: tante e diversele iniziative che uncontenitore così grandepuò ospitare. Naturalmen-te bisogna sempre cercareil bandolo della matassa efar quadrare i conti”.Messa in funzione,intanto, dei servizi di cuiè dotata la struttura:“L’apertura di musecaffè èsolo l’inizio”: accoglien-za del pubblico cheaspetta di entrare inbiglietteria, i diversispazi ristoro sempreaperti un preciso obiettivodi Velia Papa. Nellacornice di un “teatroverde”, eco-sostenibile:“Divulgazione di buoneprassi, utilizzando iluoghi della cultura ancheper promuovere un’educa-zione ambientale”.

Guerri al Rotary Club Ancona

Il cinemae la memoria

Preserva la memoria del cinema italiano. Centomilapellicole conservate, una collezione che aumenta ognianno per copie di legge e per acquisizioni. Una quantità dimateriale enorme, fragile, che salvaguarda con complicati

interventi direstauro e diffon-de. L’altra colonnaportante è ladidattica, conti-nuando a formare iprofessionisti dellacultura cinemato-grafica del nostropaese. Storia tuttaitaliana quella cheil marchigianoAlberto Guerri,responsabile

dell’Archivio fotografico di Cinecittà, racconta durantel’incontro conviviale con cui il Rotary Club Ancona hafesteggiato il proprio compleanno, il 63°. Cineteca nazio-nale e Scuola nazionale di cinema i due principali settoriattraverso cui trova articolazione l’attività del Centrosperimentale di cinematografia: anno ufficiale di nascitail 1935, anche se la Scuola è attiva già da qualche tempo,ideata dal regista Alessandro Blasetti, operando in collabo-razione con Anton Giulio Bragaglia. Progetto fortementevoluto, come per Cinecittà, da Mussolini ma soprattutto daGaleazzo Ciano, “è in uno scorcio di fascismo che vienemessa la pietra miliare della Scuola, struttura che sindall’inizio –spiega Guerri- si è posta come luogo franco,sopravvivendo alla dittatura e alla guerra”. Luigi Chiarini,Umberto Barbaro, Alessandro Blasetti figure chiave neldare argine a risvolti prettamente propagandistici. Ilcinema per il cinema: “Fuori dagli schemi e dalle ideolo-gie”. Una palestra per talenti che annovera i geni diAntonioni, Germi, De Santis. “Una grande scuola di allievi,maestri e molti illustri ospiti, da Chaplin a John Ford”.Un’autentica fucina di artisti e la carrellata di ricordirecenti riecheggia i nomi di Muccino, Virzì, Verdone. Unomaggio a Giuseppe Rotunno, prestigioso direttore dellafotografia, da parte di Guerri, ricordando anche l’altrogrande incontro fatto al Centro: quello con il costumistaPiero Tosi.

Si. Cor.

Giorgio Lupano e CristianGiammarini interpreti di“Maratona di New York”

Corri, corri. Vite aperdifiato, ma se ti lancitroppo rischi di cadere.Corri che la vita si dipana,tieni il ritmo, batti il tempo,ma questo tempo è giàpassato. E sono incursioniviolente dal fondo, foto-grammi repentini chesquarciano il cielo stellatoe via via si fanno varconello spazio sospeso di unluogo senza più riferimenti,straniante come un sognoin bilico sul crinale dell’in-cubo. La New York inbianco e nero che campeg-gia all’inizio è cifra di unaversione che si addentranei risvolti onirici delpluripremiato testo diEdoardo Erba. Bianco enero, luce ed ombra, gliarchetipi del teatro anchenella dialettica di oppostiche la coppia incarna:Mario e Steve, due amicifianco a fianco nel loroallenamento in tenutaginnica, due uomini che si

La corsa vincente di Lupano e Giammariniraccontano, si confrontano,così vicini nella fisicitàdella corsa, così lontani,irraggiungibili. La “Mara-

tona di New York” diGiorgio Lupano e CristianGiammarini, interpreti e

registi della produzionefirmata Stabile delleMarche, tocca le cordedell’emozione. Caricando

di suggestioni lacomplessità di unmessaggio dal finaleaperto: “La corsa unametafora della vita”,come hanno sottolinea-to i due attori duranteil loro incontro con ilpubblico alla libreriaFeltrinelli di Ancona, inoccasione della messain scena dello spettaco-lo nell’ambito dellarassegna “Offe Side”.Vincente la sfida che ilmarchigiano Giammari-ni e Lupano, volto notoper le numerosepartecipazioni allefiction televisive, sierano posti nell’affron-tare il testo di Erba, frai più tradotti e rappre-

sentati al mondo: “Ci èapparsa da subito comeuna possibilità di mettere

alla prova la nostra capacitàdi raccontare una storiaattraverso il teatro”. E chi ateatro li guarda si affezionaalle loro vite, brani diquotidianità che s’affaccia-no dalla vivacità deidialoghi, parole chericonsegnano pensieri,fragilità, umori, sempre piùrarefatte nello spaesamentodi un mondo iperreale,allucinato. Un’ora scanditada un metronomo che nonobbedisce alle regoleconsuete del tempo eprepara al colpo di scenafinale: adesso si commuoveil pubblico che Mario eSteve ha seguito finoall’ultimo, sul ritmo stessodella loro incessante corsadi atleti che si preparanoalla maratona. Il pubblicostraniato, fino all’ultimopartecipe di uno straniantetentativo di raggiungere lameta. Applausi e applausi.Con groppo in gola.

Silvana Coricelli

Si è spento all’età di97 anni nella sua casa diTreviso, dove si eratrasferito qualche anno fa.Uomo di grande sensibili-tà culturale ed artistica,Pietro Zampetti era natoad Ancona e si adoperòalacremente per la valoriz-zazione della sua terra.Intellettuale poliedrico eraffinato, insignito dellaMedaglia d’oro dellaPresidenza della Repubbli-

La scomparsa di Zampetti, figuraeminente dall’indimenticabile impronta

ca come Benemerito dellacultura e dell’arte, mise afrutto le sue capacità anchecon l’impegno nelleistituzioni, sempre facendodell’amore per la cultura ilfulcro delle sue attività.Storico dell’arte, docenteuniversitario, agli inizidegli anni ‘90 assessorealla Cultura del Comune diAncona, diresse le BelleArti a Venezia, tra gli altriincarichi, ed il Centro beni

culturali della regioneMarche. Indimenticabile lasua impronta nel capoluo-go, dove diede un contri-buto essenziale per ilrecupero ed il rilanciodella storia e del patrimo-nio della città dorica. Suo,ad esempio, il progetto“Podesti”, che prevedevauna serie di mostre d’artealla Mole dedicate agrandi autori anconetani.Critico attento e lungimi-

rante, a Zampetti il meritodi aver posto nella giustaluce quel particolareperiodo artistico denomi-nato Rinascimento adriati-co, e di essersi dedicatoalla valorizzazione dipittori che segnarono lastoria dell’arte marchigia-na, come Carlo Crivelli,Lorenzo Lotto, Simone DeMagistris, VincenzoPagani e gli autori dellascuola camerinese. Fra isuoi innumerevoli scritti,l’imponente opera “Pitturanelle Marche”.

Ro. Ma.

Page 28: MarcheDomani_n2_febbraio2011

cultura MARCHEdomani MARZO 2011 28PAGINA

Approvato dalla Giuntaregionale il Piano per i benie le attività culturali neltriennio 2011-2013. Aumen-tate nel bilancio 2011 lerisorse per la cultura, chepassano da 7 a 12 milioni dieuro; “Una scelta forte e incontrotendenza –la sottoline-

Cultura, il piano per il triennio 2011-2013; Marcolini:“Le Marche laboratorio per una sfida di sviluppo reale”

atura dell’assessore PietroMarcolini-: le Marcheinvestono in un settore chealtri tagliano e vogliono porsicome laboratorio per unasfida di sviluppo reale”. Tragli interventi previsti, quelli asostegno del turismo cultura-le; in particolare, di concerto

con il Piano di promozioneturistica, oltre alla valorizza-zione di Urbino, cittàUnesco, nel 2011 viene postaattenzione all’itinerario suLorenzo Lotto, in vista dellamostra che le Scuderie delQuirinale dedicherannoall’artista. Forti implicazioni a

carattere culturale ha anche ilturismo religioso: nel 2011verrà avviato il progettointerregionale relativoall’itinerario della ViaLauretana, mentre ad Anconasi terrà il grande evento delCongresso eucaristiconazionale. Per quel che

riguarda gli eventi, mostre,rassegne, spettacoli, il Pianodel turismo prevede larealizzazione di un calendariounico, promosso anche alfine di destagionalizzarel’offerta turistica. Circa lapromozione internazionale, laRegione Marche ha inprogramma una fitta serie difiere e di eventi esteri.Previsti, infine, progettispeciali quali lo sviluppo del

Distretto culturale evoluto;l’apertura dei numerosicontenitori culturali grazie aborse lavoro e opportunitàlavorative per i giovani egrazie all’impiego divolontari qualificati over 60;il recupero dei beni monu-mentali per la fruizione alloscopo di rivitalizzare i centristorici cittadini; iniziative asostegno del patrimonioarcheologico.

Il 2 marzo Maurizio Ferrarisnel capoluogo

La parolaalla filosofia

Pesaro e Urbino, Stagione della Rete: appuntamenti fino all’8 aprile,in cartellone anche “Pinturas”; teatro comico ospite a San Costanzo

Grandi autori, giovani talentiContinuano gli appunta-

menti della Stagione diprosa della Rete teatrale,

frutto del coordinamento e dellasinergia fra l’assessorato allePolitiche culturali della Provin-cia di Pesaro e Urbino, Amat, iComuni della provincia eRegione Marche. I capolavoridi Pirandello, Shakespeare,Aristofane, accanto alle opere digiovani drammaturghi, trovanoospitalità nei teatri di Gradara,Macerata Feltria, Mondavio,Sant’Angelo in Vado, SanCostanzo, San Lorenzo inCampo e Urbania. Dallacommedia dell’arte all’archeo-cabaret, dalla tragedia al teatrocomico: la Stagione, concalendario fino all’8 aprile, èaffidata principalmente all’inter-pretazione e allaregia di giovanicompagnie (Gank,Teatro Stabile delleMarche, LaPiccionaia, SinergieTeatrali) e giovaniregisti (MarcoRampoldi, AlbertoGiusta, MaurizioGaruti, StefanoArtissunch,Valentina Rosati)del panoramateatrale italiano.Non mancano nomicelebri della scena come quellidi Corrado Tedeschi, EdyAngelillo, Michele La Gine-stra, Elena Ghiaurov, DeboraCaprioglio, Iaia Forte, Lillo &Greg, Luca Marinelli (protago-

nista de “La solitudine deinumeri primi” di Giordano),Enzo Vetrano, Stefano Randisie Carlo Boso.

Il teatro comico, comesempre ospite d’onore alTeatro La Concordia di SanCostanzo, é quest’annorappresentato dalla travol-gente satira provocatoria digiovani talenti come Gior-gio Montanini (che fa partedella piattaforma “Matilde”,progetto di Regione Marchee Amat) e del Tony CliftonCircus (con lo spettacolocult Hula Doll, in program-ma il 26 marzo), insieme aquella della Nuova Barbie-

ria Carloni di TeatroNecessario (il 25 marzo alTeatro Apollo di Monda-vio) e a quella più “dolce”di Pasticceri con RobertoAbbiati e Leonardo Capua-no (il 18 febbraio al TeatroTiberini di San LorenzoinCampo).

Ancora un teatro“assaggiato” attraverso ladegustazione con la coin-volgente Incantadora diRoberta Biagiarelli (il 25febbraio, al Teatro comu-nale di Gradara) e lanuova iniziativa di Urbaniache proporrà, prima di ognispettacolo, nel ridotto del

Teatro Bramante un aperiti-vo a cura di alcuni ristora-tori locali.

In cartellone anchel’eccezionale spettacoloPinturas, (il 12 marzo alTeatro Bramante diUrbania), un percorso didanza, musica e immagininelle opere e nella vita delgrande artista andalusoPablo Picasso proposto daFlamenQueVive,attualmenteuna delle più interessanti einnovative compagnie diflamenco; direzione artisticae regia Gianna Raccagni.

Info: tel. 0721/3592515www.amatmarche.net

Stagione teatrale diAncona: Aspettando Godot,il capolavoro di SamuelBeckett, in programma alloSperimentale dal 16 al 20febbraio in esclusiva

Aspettando Godot, il capolavoro di Beckett ad Anconaregionale. DiMarco Sciaccalu-ga la regia, UgoPagliai ed ErosPagni protagonistidi un classico delteatro di tutti itempi: attraversole parole e i gestidi due vagabondi,Estragone eVladimiro, chehanno appunta-mento sotto unalbero con un

certo Godot da cui aspetta-no aiuto ed ospitalità,Beckett lascia emergere congrande forza teatrale lacomplessa immagine dellavita stessa, dove il tragico e

il comico continuamentes’intersecano. La pièce delTeatro Stabile di Genovavede sul palco ancheGianluca Gobbi, RobertoSerpi e Alice Arcuri; sceneJean-Marc Stehlé eCatherine Rankl (diquest’ultima la firma deicostumi), musiche AndreaNicolini, luci Sandro Sussi.

Nella Stagione delcapoluogo, organizzatadallo Stabile delle Marche,l’appuntamento successivoè con “La sirena”, dalracconto “Lighea” diTomasi di Lampedusa:protagonista allo Sperimen-tale, dal 23 al 27 febbraio,un grande Luca Zingaretti.

Via Crucis, il racconto di Luciano Vichi

“Futuro: minaccia o promessa”: prossimoappuntamento il 2 marzo con Maurizio Ferraris(Università di Torino), che interverrà sul tema“Anima e iPad”, dando seguito al ciclo “Incontricon i filosofi” che si tengono al Teatro Speri-mentale di Ancona (ore 21) nell’ambito dellarassegna “Le parole della filosofia”, promossadall’assessorato dorico alla Cultura in collabora-zione con la sezione di Ancona della Societàfilosofica italiana. Seguiranno, il 23 marzo,

Massimo Donà (Università San Raffaele diMilano), che parlerà di “Tempo e progetto”, e, il27 aprile, Maurizio Viroli (Università di Prince-ton e di Lugano), che si occuperà invece di“Memoria e impegno”. Ideata e coordinata dalprofessor Giancarlo Galeazzi, presidente dellaSfi di Ancona, la rassegna, giunta alla XV edizio-ne (elaborazione grafica studio “Lirici GreciComunicazione”, diretto da Francesca Di Gior-gio), si struttura in due cicli, trovando articola-zione con le lezioni di “A scuola di filosofia”,tenute dal professor Galeazzi e ospitate nellaSala del Rettorato dell’Università Politecnicadelle Marche (ore 17). Questo il calendario degliappuntamenti, anch’essi incentrati su una temati-ca particolarmente attuale come la “Filosofia deisentimenti”: 17 febbraio “Amore”, 10 marzo“Odio”, 14 aprile “Timore”, 12 maggio “Rispet-to” (ingresso libero, come per gli “Incontri con ifilosofi”).“Essere giunti alla XV edizione del-l’iniziativa –inciso dell’assessore dorico allaCultura Andrea Nobili–costituisce un significati-vo traguardo per una rassegna culturale che hal’ambizione di portare la filosofia al grandepubblico nella convinzione che essa costituisceun diritto per tutti, in quanto sta nel dna dell’uo-mo il bisogno di interrogarsi, anche se nonsempre si ha la possibilità di operare tale rifles-sione.” L’intento de “Le parole della filosofia”,come sottolineato dal professor Galeazzi, “pro-prio quello di offrire occasioni per esercitare ilpensiero in modo accattivante e intrigante, con-tribuendo così alla crescita culturale e civiledella città”.

Al “Cristo Risorto” diPesaro le 14 formellein ceramica realizzatedall’artista: l’eventostraordinario che daduemila anni turba ilmondo in un’opera

emozionante

Una delle formelle della Via Crucis inceramica realizzata da Luciano Vichied esposta al “Cristo Risorto” diPesaro

L’accoglienza e lavalorizzazione delle opered’arte è azione intellettualealta. Don Adelio Battarra,parroco di “Cristo Risorto”a Pesaro, zona Muraglia,pare che ne abbia fatto unraro e meritorio argomentodi evangelizzazione, curapastorale e serio intentopromozionale socio-culturale. La sua chiesa e lasua casa parrocchialestanno diventando scrignoimportante per esibire opered’arte riguardanti la vita diGesù nella consapevolezzache gli uomini e la Chiesahanno veramente bisognodell’arte. Di recente nelsaloncino della casa parroc-chiale è stata esposta una“Via Crucis” in ceramica diLuciano Vichi. Bellissima!Con l’istoriato sontuoso,sommosso da internavitalità, con la sapienzatecnica del ceramistaraffinato, con l’approfondi-mento e la rivisitazionedell’opera grafica del Dürere quella squisitezza croma-tica che è anche opera delfuoco, Luciano Vichiracconta con lenticolareattenzione e seducentericchezza di particolaristorico-religiosi il processo,la crocefissione, la morte ela resurrezione di Gesù,

l’evento straordinario cheda duemila anni emoziona eturba il mondo. Dio siimmola davanti ad un’uma-

nità partecipe e partecipantepur senza esserne consape-vole. La vittima, i carnefici,la Madre, i discepoli, ilpopolo, le autorità, vivonotutti drammaticamente inuna scenografia fra tradizio-ne e fantasia; arredi,

architetture, nuvole, paesag-gi, drappeggi, copricapo,armi, teli, uomini e donne,animali, cieli, alberi, lacrime

e stupori perquell’ingiusto edivino morire.Tutto in 14splendide formellemontate ravvicina-te in due pareti di

un saloncinoparrocchiale,come preghiera,come invito a

fermare, magari per unattimo, i nostri pensierimercantili su altre logiche,su altri valori, su altretensioni che pur si affaccia-no vitali nel cuore e nellamente degli uomini.

Gianni Balista, come

sempre presente, silenziosoe sensibilissimo, ha giratocon la sua telecamera, peramicizia partecipativa eforse per personale medita-zione, uno splendidodocumentario: dall’installa-zione delle 14 Stazionisotto gli sguardi compiaciu-ti di Don Adelio e quelliansiosi di Vichi, alla ripresa

di ognisegnoraffinato,di ognicolorearmonioso,di ognigestoevocativofino allatrionfaleResurrezio-ne che gliuomini nonvedono egli angelifesteggia-

no. L’opera in ceramica diLuciano Vichi e la suatecnologica documentazioneci permettono ancora unavolta di riflettere e diemozionarci sul misterodella Croce e della Resurre-zione di Gesù attraverso illinguaggio dell’arte che dasempre nutre il sentimentopopolare.

Ivana Baldassarri

Festival Vallesina pop rock, ivincitori

Grande successo per la II edizione del Festivalmusicale “Vallesina pop rock Montalto Uffugo”che ha decretato sul palcoscenico del TeatroSpontini di Maiolati. Madrina del Festival RobertaFaccani, ideatrice, con Giordano Tittarelli del-l’Associazione musicale Astralmusic, del concorso,che in questa edizione 2011 ha visto la vittoria diGiulia Damen per la categoria editi, premio NanniMancini, 18 anni di Chiaravalle, con il brano“Ricomincio da qui” di Malika Ayane; per lacategoria inediti: Fabio Marsana, 22 anni diPalermo, con la canzone da lui scritta “Motivetto”.Menzione speciale nella categoria inediti all’ap-plauditissimo gruppo di giovani ascolani “Cham-pions” capitanati dalla voce di Daniele Incicco,con la canzone “Parole distratte”. I vincitoriavranno diritto ad una produzione artistica curatadalle Edizioni musicali e discografiche Jois -A.F.I.-, alla registrazione di un brano presso glistudi Astralmusic ed alla distribuzione on linepresso i maggiori negozi digitali del mondo comeiTunes, Mondadori Shop, Virgin, Amazon, Deezer.Tra gli altri premiati Chiara Tipitone per “unnuovo volto per la musica”, premio consegnato daLuciano Tallarini. A selezionare i giovanitalenti e a decretare i vincitori una giuria tecni-ca altamente qualificata presieduta da CarloMarrale, cantautore e fondatore storico deiMatia Bazar.

Tra i grandi personaggi in giuria: FabrizioPausini, Daniel Vuletic, Gary Stewart Hurst,Massimo Cotto, Mario Rosini, Franco Fussi,Domenica Vernassa, Giovanna Gilda Severino,Luciano Tallarini, Andrea Direnzo, Pape Gu-rioli.

Giuria tecnica affiancata alla giuria popolare,tra i cui componenti l’assessore alla Cultura e alTurismo del Comune di Maiolati Spontini SandroGrizi e il sindaco di Castelplanio Luciano Pittori.

Premi finali alla carriera per Marrale, Tallarini,Pausini, Fussi e per Roberta Faccani.

Eros Pagnied UgoPagliai

in“Aspettando

Godot”(foto M.

Norberth)

Page 29: MarcheDomani_n2_febbraio2011

culturaMARCHEdomaniMARZO 2011 29PAGINA

Padre Matteo Ricci primo europeista e ambasciato-re d’Europa in Cina. Successo per la mostra che aStrasburgo, in occasione della prima sessione plena-ria del Parlamento europeo, ha reso omaggio algesuita maceratese, aprendo la via ad un prossimoevento alla Commissione europea per approfondirel’esperienza del grande missionario, maestro didiplomazia e dialogo interculturale, come riecheggiatodal titolo dell’esposizione, “Incontro di civiltà. Padre

Matteo Ricci, ambasciatore d’Europa nella Cina deiMing”, e sottolineato dai numerosi europarlamentaripresenti all’inaugurazione, con incisi sull’importanzadel messaggio universale di cui è stato capace PadreRicci: un approccio, il suo, “di amicizia e rispetto trai popoli che offre una lezione su cui riflettere”. Allacerimonia che ha salutato l’iniziativa organizzata aStrasburgo dal Comune di Macerata in collaborazionecon il Comitato delle celebrazioni per il IV centena-rio della morte di Ricci, Regione Marche, BancaMarche, Fondazione Carima e Istituto Ricci di Mace-rata, la partecipazione dei vicepresidenti del Parla-mento europeo Roberta Angelilli e Gianni Pittella, ilvicepresidente della Commissione europea AntonioTajani, i capigruppo Davide Sassoli del S&D eMario Mauro del Ppe, oltre alla delegazione diMacerata con il sindaco Romano Carancini, ilpresidente del Comitato Adriano Ciaffi e l’assessoreAlferio Canesin. “La mostra a Strasburgo –ha com-mentato Carancini- un grande traguardo e l’avvio diuna serie di relazioni con l’Europa di cui Macerata ele Marche vogliono essere protagoniste nel nome diRicci”. Nell’esposizione trilingue, curata da FilippoMignini, direttore dell’Istituto Ricci per le relazionicon l’Oriente di Macerata, ricostruita l’esperienzastorica del missionario e di quel primo decisivoincontro, di cui il gesuita maceratese fu artefice, trale civiltà europea e cinese nel periodo che va dal1582 al 1610, anno della morte di Padre RicciPechino. Sei le sezioni, in mostra (un’immagine nellafoto sopra) sono stati proposti anche strumentiscientifici cinquecenteschi, il modello funzionantedell’orologio a pesi che Ricci donò all’imperatore, lacarta geografica universale realizzata a Pechino nel1602, nonché l’edizione delle opere cinesi delgesuita maceratese incluse nella “Collezione di autoricristiani” pubblicata dal collaboratore e amico diRicci Li Zhizao (Pechino 1629).

Continuano gli appunta-menti con la musica jazzdella Provincia di Ancona.La dodicesima edizione dellarassegna Le strade del jazz,realizzata in collaborazionecon l’associazione SpazioMu-sica, si articolerà fino al 27marzo coinvolgendo iComuni di Ancona, Castelfi-

Provincia di Ancona, lungo le strade del jazzdardo, Chiaravalle, Corinaldo,Jesi, Montecarotto, Montemar-ciano, Offagna, Osimo, SanMarcello, Serra de’ Conti eSenigallia. “Una manifestazio-ne ormai storica per questoterritorio – inciso dell’assesso-re alla Cultura Carlo Pesare-si–; come al solito, protagoni-sti sono musicisti di rango

internazionale provenienti datutto il mondo ”. Il 24febbraio al Teatro comunaledi Monetcarotto l’incontro ècon la raffinatezza e l’eleganzadel pianista Phil Markowitz,accompagnato dalla classericonosciuta di Jay Andersone dalla freschezza dirompentedi Obed Calvaire. A seguire

gli appuntamenti del 27febbraio, alla Chiesa delSacramento di Offagna, conla poliedricità del LuigiFerrara e Moreno D’Onofriospecial jazz duo, che ha datovita al recente disco DreamDancing; del 6 marzo, alTeatro Alfieri di Montamar-ciano, con il canto di Shawnn

Monteiro; del 18 marzo, alTeatro La Fenice di Osimo,con Joyce, una delle piùimportanti voci del jazzbrasiliano di tutti i tempi; del20 marzo, al Teatro Italia diSerra de’ Conti, con il duoRoberto Taufic e StefaniaTallini. Penultimo appunta-mento il 24 marzo, al TeatroLa Fenice di Senigallia, con ilsestetto guidato da FrancoAmbrosetti, tra i più grandi

ed importanti jazzisti europei,e il piano di Geri Allen.Gran finale al Teatro Ferraridi San Marcello, il 27marzo, con la musicabrasiliana, e in particolare labossa nova, di un duoprezioso e unico compostoda Wanda Sà e EddyPalermo.

Tutti gli ingressi aglispettacoli sono gratuiti. Info:www.anconajazz.com .

Padre Matteo Ricciambasciatore in Europa

L’allestimento firmato Pier Luigi Pizzi ha inaugurato nel capoluogo laStagione lirica. Appuntamento con “Don Pasquale” il 4 e 6 marzo

“Così fan tutte”, chapeauSILVANA CORICELLI

Siamo a Napoli, diNapoli è la luce, e labrezza che quasi si

respira con la musica,s’invera nei sensi dalfondo su cui si stagliaquesta casa bianca aridosso di un lembo dispiaggia. Dietro c’è ilmare, una presenza fisica,senza infingimenti: loavverti, sfuma nel cielo icolori chiari del mattino,riverbera sulla scenatonalità che sono le stessedegli scogli, dei costumi.Gusto tutto italiano di fareteatro. Ineccepibile nell’al-lestimento che a firmaPier Luigi Pizzi hainaugurato ad Ancona laStagione lirica 2010/2011:il suo Così fan tutte èmalia di convivenze

perfette, squisiti raccordiche esaltano nella purezzadell’ispirazione il rapportodi osmosi tra partitura e

drammaturgia. Una ric-chezza musicale inestin-

“Così fan tutte”: regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi;l’allestimento, nuova produzione Fondazione Muse incollaborazione con il Sof, ha inaugurato ad Ancona laStagione lirica

guibile che si fonde con latrama, serrata nell’assenzadi elementi di spettacolosuperflui. Calligrafica la

tessitura di tutte le compo-nenti: intreccio di recitati-

vi ed arie, geometriedisegnate dalla stessasapienza registica cheimprime ritmo ad un giocodi attori senza sosta neldare accento al carattereteatrale della vicenda. Seipersonaggi sul palco,coinvolti nella scommessache rende atemporale iltesto dell’opera di Wolf-gang Amadeus Mozart, sulibretto di Lorenzo DaPonte: l’azzardo che èscoperta della vita edell’amore, cast di giovanicantanti ad una prova cuiil pubblico delle Muse hatributato, nel corso delledue rappresentazioni,continui applausi a scenaaperta. Daniel Kawkadirettore d’orchestra, neiruoli di Fiordiligi e DonAlfonso Carmela Remigioe William Shimell, alfianco di Ketevan Kemo-klidze Dorabella, MarkusWerba Guglielmo, PaoloFanale Ferrando, GiacintaNicotra Despina. Dopo ilDon Giovanni dello scorsoanno, un nuovo appunta-mento con Mozart adAncona, cui la città non èvoluta mancare: teatro soldout per una produzioneche ha visto rinnovata lacollaborazione tra Fonda-zione Muse, SferisterioOpera Festival (Sof) diMacerata e Form-Orche-stra Filarmonica Marchi-giana.

La seconda opera incartellone è il Don Pa-squale di Gaetano Doni-zetti, su libretto di Giovan-ni Ruffini e Donizetti(1842), in scena il 4 e 6marzo per la regia diAndrea De Rosa. Adirigere la FilarmonicaMarchigiana sarà BrunoCampanella; impegnatoanche il Coro LiricoMarchigiano “V. Bellini”,maestro del coro DavidCrescenzi.

Velature in bianchimadreperlati. Strati che sisovrappongono –anche unatrentina di mani-, formenascoste nel monocromoche affiorano per rifrazionedella luce dal giusto angolodi visuale. Due passi lateraliper variare il punto diosservazione, negata unaprospettiva oggettiva,frontale. “Alcune operevanno viste da sinistra, altreda destra”, spiega PatriziaMolinari: le 10 tele espostealle Muse raccontano conmalia di trasparenze illavoro compiuto dall’artistasulla luce come sostanza ase stante, studiandone leinterazioni con il non-colore,il bianco totale che èpassaggio a quella “cancel-lazione via via che si

Molinari: le Muse un teatro di lucecostruisce”. Ma non certopercorso a sottrarre, a perdere.Anzi, il preservare la sacralitàdi un codice prezioso inluoghi del silenzio cheparlano di nascita, di origine.E possono essere striatured’oro liquido su un paesaggioinnevato, può essere unbaluginare di iridescenze chesi compenetrano là dovel’acqua si ritira dopo averbagnato la sabbia. Teatri diluce, s’intitola la mostra: laluce e l’acqua e un diafanomondo primigenio riconsegna-to alla visibilità attraversobagliori di luce, la stessa checambia per riflessi lumine-scenti il vetro, materia tra lepredilette per le sue scultureda Patrizia Molinari, artistanata a Senigallia e conosciutaa livello internazionale (suo

Il prossimo appunta-mento è per il 25 febbra-io (ore 21) al TeatroPergolesi di Jesi conOttavia Piccolo in“Donna non rieducabile”.Nel calendario dellarassegna dei ConcertiAperitivo del Carlino,giunta all’ottava edizione,lo spettacolo in cui lagrande attrice italiana dàvoce a smarrimento,dignità e ironia dellaprotagonista Anna Poli-tkovskaja, giornalista cheportava avanti contenacia e determinazioneil proprio mestiere e perquesto è stata uccisa. Il27 febbraio (ore 21) ci sisposta ad Ascoli Picenocon “The BallroomKings Show”: ritmiscatenati degli anni

Concerti Aperitivo: la Piccolo a JesiCinquanta al TeatroVentidio Basso. Lastagione così prosegue: 1marzo (ore 21), Teatro

dell’Aquila di Fermo:Compagnia italiana dioperette in “La Princi-pessa della Czardas”; 6aprile (ore 21), Teatro

La Nuova Fenice diOsimo: Gran galà dioperetta (le più bellearie dalle operetta); 13

aprile (ore 21):Amanda Sandrelliad Ancona, al-l’Aula Magnad’Ateneo, che il 5maggio (ore 21)ospiterà Alessan-dro Haber. Il 22maggio (ore 20),al Conero GolfClub di Sirolo,“Nino RotaEnsemble” in“Omaggio a NinoRota nei 100dalla nascita”.

Chiusura della stagionenel mese di giugno (datada definire) ad Urbino:“Musical in Concert” alTeatro Sanzio.

L’attriceOttavia Piccolo

Sandro Trotti nasce il25 gennaio 1934 a MonteUrano (Ascoli Piceno),ma Roma diviene prestocentro dei suoiinteressiartistici; qui sidiploma alLiceo artisticonel 1953, poidiventeràtitolare dellacattedra diPittura all’Ac-cademia diBelle Arti inVia di Ripettaper circatrent’anni, finoal 2000. ARoma stringeuna lunga edintensa amici-zia con Luigi Montanari-ni e frequenta artisti

Sandro Trotti, mostra a Civitanovacome Purificato e i suoigrandi conterranei Mona-chesi, Cagli e Fazzini; lapresentazione nel catalo-

go della mostra allagalleria L’Indiano di

Firenze, nel 1961, vedràla sua consacrazionecome sicura promessa(allora il pittore di Monte

Urano era appe-na ventisettenne)nel firmamentoartistico contem-poraneo. ATrotti, con ilsuggestivo titolo“Pittura infinitapoesia”, vienededicata la bellamostra antologi-ca, che, curatada Enrica BruniStronati eSandro Pazzi,resterà allestitafino al 28febbraio all’Au-ditorium San-

t’Agostino di CivitanovaMarche Alta.

Sandro Trotti, “Marina”, olio su tela, 1977

l’obelisco “Verso lo spazio”per il quartiere di Tor BellaMonaca a Roma), firmadell’opera realizzata per ilPremio Corelli “Sassosegreto”, in vetro e orozecchino, che sarà donata aSonia Ganassi il 3 maggio,in occasione del recital dellamezzosoprano al Massimo diAncona. E fino al 3 maggioresterà allestita alle Muse lamostra della Molinari(visitabile nei giorni dispettacolo, un successo giàdecretato all’inaugurazione):insieme con le tele, esposte10 carte giapponesi eseguitea tecnica mista e montate suplexiglas,oltre ad un nucleodi fotografie stampate sucarta cotone con interventid’oro zecchino.

Sil. Cor.

Page 30: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 201130PAGINA

PAOLO PAPILI

ROBERTO I. ROSSI

Nell’anno 1992 Libe-ro Brignoccoli de-buttò in serie A

come arbitro. Il fischiettoanconetano diresse 15 garefino al 1995: un leader perla sezione di Ancona, per-ché incarnava il vero arbi-tro. Diretto, genuino e ri-masto sempre uomo tra iragazzi, sapendo racconta-re il campionato di massi-ma serie come se raccon-tasse una gara in provin-cia, con semplicità.Brignoccoli, ci racconti ilsuo cammino prima di ar-rivare nell’olimpo delcalcio…

“Un percorso moltoduro, ricco di sacrifici. Nelperiodo in cui sono statoarbitro le regole eranomolto diverse da quelle diadesso. Per acquisirel’esperienza necessariaprima di affacciarti nelcalcio che conta eri obbli-gato a farti le ossa nei cam-pi più polverosi d’Italia.

Quando Alceo Moretti...fondò l’Olimpia Borletti

Intervista con Libero Brignoccoli, anconetano doc, ex arbitro di serie A. Il fischietto dorico ha diretto 15gare nella massima categoria fino al 1995. E’ stato dirigente del volley femminile, ora segue il calcio a 5

“Apprezzavo i concetti di Casarin”

Quattro anni di serie D, tredi C per poi arrivare conmaggior stabilità a dirige-re gare di serie A e di serieB”.

La prima partita inserie A se la ricorda an-cora?

“Difficilmente potreidimenticarla. Arbitrai Ata-lanta-Foggia, una sfida in-dimenticabile che finì 4-4. Per la squadra orobicaquel giorno segnò una tri-pletta il difensore Cornac-chia, che qualche annodopo venne ad Ancona perqualche stagione. Era bra-

vo di testa, si inserivamolto bene nelle palleinattive, ma quel giornoesagerò proprio”.

Era emozionato?“Emozionato non direi.

Sentivo la partita, quellasì. Avevo 38 anni e sape-vo benissimo contenere ilmio stato d’animo. Comele spiegavo, prima di ave-re la possibilità di saliredi categoria la trafila eradavvero molto lunga. Noncome adesso”.

Non condivide la ri-forma della classe arbi-trale?

“Non è che non la con-divido, ritengo semplice-mente che il metodo cheapplicavano allora era piùfunzionale. Oggi, con dueanni di serie C alle spallebasta ed avanza per esserepromosso”.

Apprezzava di più Ca-sarin…

“Il suo sistema potevaanche non piacere, io ap-prezzavo i suoi concetti.Ad un raduno disse: finoad ora avete giocato conle bambole, adesso vienedavvero il difficile”.

Vi preparava in que-sto modo per dirigereuna gara di A…

“Eravamo tutti prontie consapevoli che da quelmomento non si sarebbepiù scherzato. Lui volleprepararci alla sua manie-ra: televisioni, radio, pri-me pagine dei quotidia-ni”.

Brignoccoli in primapagina quando?

“In occasione di Inter-Foggia, su segnalazionedell’assistente allontanaidal terreno di gioco DeAgostini anziché Tramez-zani. I neroazzurri inse-guivano il Milan per lalotta allo scudetto, il Fog-gia pareggiò con l’olan-dese Roy e quel simpati-cone di Walter Zenga nonme le mandò a dire”.

Aveva sbagliato i lguardalinee però…

“L’arbitro è l’ultimo adecidere. Diret tamentenon ero stato io a combi-nare il pasticcio, pagai,però, per come è giustoche fosse”.

Che paura quella vol-ta a Salerno…

“Salernitana-Palermo: icampani invasero il cam-po, un po’ mi spaventai”.

Oggi segue il calcio a5…

“Bella esperienza: se-guo le partite da commis-sario di campo. Vado spes-so in Abruzzo, a Pescara inparticolare; mi diverto an-che perché i palazzett isono sempre pieni. C’è unabella atmosfera”.

Che cosa ne pensa delmovimento sportivo anco-netano?

“Da anni spero in uncambiamento che però tar-da ad arrivare. I nostri am-ministratori hanno sempresbandierato il loro attacca-mento allo sport a parolesenza mai passare alle viedi fatto. Lo scorso anno, adesempio, ero dirigente nel-la Edilcost Volley: nonabbiamo ricevuto nessuntipo di aiuto da chi potevafare veramente qualcosa.Eppure, nella nostra cittàil volley femminile torna-va in serie A dopo 20anni… e non ha interessa-to mai nessuno, peccato”.

Spesso ci si lamenta

per la mancanza di strut-ture…

“Mi chiedo a cosa ser-va davvero il PalaRossini.Evidentemente a qualcunodà soddisfazione nel ve-derlo riempito solo per iconcert i o in rarissimecompetizioni sport ive.Personalmente, mi sarebbepiaciuto di più se ci sifosse concentrati nella re-alizzazione di palestre diquartiere: quelle sono labase per costruire qualco-sa di importante”.

Più legato al calcio oal volley?

“Al calcio perché hafatto parte della mia vita.Se oggi nella nostra cittàesiste un plauso va rivoltosenz’altro ad Andrea Ma-rinelli. Persone serie comel’attuale presidente del-l’Ancona in giro non ce nesono molte. Finora è statopoco aiutato dalle istitu-zioni, spero non molli eche riesca ad andare avan-ti da solo. E’ l’unica ma-niera per costruire un pro-getto ambizioso e gradua-le; di salti nel vuoto ce nesono stati fin troppi”

Scuola: è scattata l’alfabetizzazione motoriaDa 388 a 822 classi: un aumento del 112% rispetto allo scorso anno, grazie alla concertazione fra Enti e ad un

apposito capitolo di spesa di 180 mila euro acceso dalla Regione, che il Coni ha interamente dedicato al progettoMiur (Ministero istruzione università e ricerca)-Coni-Regione. Dallo scorso lunedì 14, l’alfabetizzazione motoriaè entrata in 76 scuole primarie delle Marche, affiancandosi a Giocosport –l’iniziativa dai medesimi contenuti già‘sposata’ da Province e Comuni– raggiungendo così una copertura del territorio fra le più significative in Italia:265 docenti e 41.500 alunni, pari al 62%.

Libero Brignoccoli

Cesare Rubini

Alceo Moretti

La recente scomparsadi Cesare Rubini, unautentico mito dello

sport italiano, da pallanuoti-sta giocò a Trieste, Milano,Napoli e Camogli conqui-stando sei scudetti, da cesti-sta ha militato a Trieste e Mi-lano vincendo 15 titoli (iprimi cinque da allenatore-giocatore) e la prima CoppaCampioni del basket italia-no nel 1966 da coach (conBill Bradley in squadra), dadirigente della Fip gioì perl’argento olimpico Mosca‘80 e l’oro europeo ’83, hatoccato in modo particolareAlceo Moretti, il nostro di-rettore. Oltre al rapporto diamicizia, Alceo Moretti eraparticolarmente legato a Ce-sare Rubini per la grande estorica iniziativa che li ave-va uniti nella loro giovaneetà. “Sono rimasto molto col-pito dall’addio alla vita ter-rena di questo campione –hadichiarato Alceo-, era ungrande trascinatore come at-leta, tecnico e dirigente; pur-troppo, da un po’ di tempoero a conoscenza che era sta-to colpito da un male mici-diale e quindi mi aspettavoquesta notizia, però quandoè arrivata per me è stato unoshock, perché mi ha rigettatonegli anni della mia giovi-

Approfondimento storico sulla creazione della mitica società di pallacanestro milaneseIl fortunato incontro con Cesare Rubini e Sergio Paganella

nezza. Lui fu un giovane‘incosciente’ che accolseuna mia strana idea: Ugo LaMalfa mi spedì a Milano peril Partito d’Azione per atti-vare qualche cosa nel cam-po dei giovani, e legato co-m’ero allo sport, ho avutoun pensiero che piacesse aigiovani e che fosse da faroper loro”. Una premessa:“L’iniziativa che ho avviatoa Milano, la creazione del-l’Olimpia Borletti, ha avutoun prologo molto lontano.L’Olimpia è nata dalla…Scuola degli ufficiali di ber-saglieri di Pola, perché ave-vo come compagni di corsoSergio Paganella, nazionaledi pallacanestro e GuidoPoillucci, un giovane triesti-no. Quando avevamo deipermessi correvamo subito

a Trieste ederavamo ospi-ti della fami-glia di Poil-lucci ed era-vamo trattatiin modo ma-gnifico, congrande calore,una famigliamolto impor-tante (lo zio diGuido poi di-ventò sindacodi Trieste), eio legai moltocon il fratellodi Guido,Manlio, che

oggi è un prestigiosoavvocato. All’epoca sidiscusse tante ore sulletematiche di taglio spor-tivo e diventammo gran-di amici. Quando a Mi-lano ebbi l’idea di av-viare una iniziativa per i gio-vani, pensai di rivolgermi aManlio, per invitare un grup-po di cestisti triestini che ave-vo visto giocare per ‘impor-tarli’ a Milano. E lui fu tal-mente efficace ed efficienteche convinse questo gruppodi giovani, capitanato daCesare Rubini, a trasferirsi aMilano. Li misi in una pen-sione molto modesta. E peril minimo trattamento chesono riuscito ad offrire loro,al massimo potevo permet-termi all’epoca il manteni-mento in pensione, qualche

liretta, qualche cinema allasera e alcuni viaggi a Trie-ste con il camion che tra-sportava i giornali del ‘Cor-riere della Sera’, nell’accet-tare queste condizioni han-no dimostrato di esseremolto attaccati allo sport, lapallacanestro nello specifi-co. Il gruppo, formato oltreche da Rubini, da Fabiani -cugino di Oberweger, Ctdella nazionale italiana diatletica-, da Pellarini, da Pi-tacco e da altri quattro gio-catori, si trovò praticamen-te a realizzare l’iniziativa

che avevo avviato”. Una spe-cifica: “A questo punto pen-sai a Paganella, che nel frat-tempo era diventato dirigen-te della Borletti, e gli esposiil progetto, chiedendogli‘quattro lire’, e lui da excampione aderì subito al mioprogetto, e così realizzail’Olimpia Borletti, che è sta-ta la prima sponsorizzazionein Italia. Se non ricordo maleeravamo nel 1946. E da lìiniziammo a dare vita allasquadra con molte attività,come scrisse Rubini sul quo-tidiano Repubblica, in occa-sione di un anniversario, cheio ero stato un giovane pre-sidente molto coraggioso edattivo. Ad un certo punto, ledisponibilità economichecrollarono, venendo a ces-sare le sovvenzioni del Par-tito d’Azione, e mi trovaicostretto ad individuare unasoluzione, trovando un per-sonaggio con disponibilitàfinanziarie al quale cederela presidenza. Mi rivolsi an-cora a Manlio Poillucci, ilquale mi presentò un giova-ne grossista di granaglie,Adolfo Bogoncelli, il qualeaccettò con entusiasmo diprendere la presidenza del-l’Olimpia Borletti. Bogon-celli, fortunatamente, fu ungrande presidente, portandol’Olimpia Borletti a livellieuropei, e ripeto: fu un gran-de presidente ma non il fon-datore dell’Olimpia Borlet-

ti, che invece è stato AlceoMoretti”. Tra i tanti, un ri-cordo simpatico del rappor-to di amicizia con CesareRubini: “Quando l’OlimpiaBorletti cambiò sponsoriz-zazione, passando all’Inno-centi, fabbrica di automo-bili, mi invitarono e io an-dai all’Hotel Principe di Sa-voia. Mi trovavo nella halla fianco al direttore dellaInnocenti che assumeva lapresidenza della Società:entrò Rubini, venne versodi noi esclamando: ‘Ah…,finalmente posso riabbrac-ciare il mio presidente!’, eil direttore della Innocenticredendo che si riferisse alui spalancò le braccia mapoi rimase molto delusoquando Rubini continuò ilsuo percorso venendo ver-so di me, abbracciandomi”.Alceo, chiudendo questa ri-flessione, ha detto: “Mi ri-mane un grande ricordo diCesare che ebbe il corag-gio, ripeto, di seguire insie-me ai suoi amici questaavventura che poteva sem-brare da incoscienti. Un ul-timo appunto: fui moltofortunato nell’aver potutolasciare la Società ad Adol-fo Bogoncelli, che ripeto,è stato un grande presiden-te, e ringrazio ancora unavolta Manllio Poillucci,però il fondatore del-l’Olimpia Borletti è statoAlceo Moretti”.

Page 31: MarcheDomani_n2_febbraio2011

31PAGINAMARZO 2011 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Una forte e robusta de-terminazione è labase per centrare

l’obiettivo che si ha in men-te, pur dovendo attraversa-re un percorso ricco di dif-ficoltà”. E’ il pensiero diJury Chechi, l’indiscusso“signore degli anelli” dellaginnastica italiana che haportato la sua testimonian-za sportiva sul tema “Rein-ventarsi, la voglia e il co-raggio di crederci”, nel-l’ambito dell’incontro orga-nizzato, di recente, dal Clubdella Qualità di Confindu-stria Ancona, con il gior-nalista Andrea Taffi a con-durre una fantastica serata,ricca di ricordi ed emozio-ni legati alla straordinariavita sportiva del mitico Jury.“La voglia di emergere e divincere la medaglia d’oroalle Olimpiadi –ha raccon-tato Chechi- ce l’ho avutasin da piccolo. All’epoca,quando mi si chiedeva checosa volevo fare da grande,rispetto ai miei compagnied amici, con ognuno cheesprimeva il desiderio di di-ventare ingegnere, dottore,falegname o altro, io hosempre detto, e l’ho anchescritto, che il mio traguar-do era di salire sullo scali-no più alto del podio aiGiochi dei cinque cerchi. Eda subito mi innamorai del-la ginnastica artistica, sor-prendendo mio padre chepensava che mi dedicassi,ad esempio, alla boxe. Eall’età di 13 anni decisi,grazie anche alla disponi-bilità dei miei genitori, diandare a Varese, in un col-legio, per praticare la gin-nastica artistica in un con-testo particolare, essendogià stato all’epoca chiama-to a far parte del team dellaNazionale. E da Varese hoiniziato a dedicarmi a que-sto sport in modo partico-lare, con tanta dedizione econcentrazione che nel tem-po mi hanno portato a con-quistare titoli molto impor-tanti a livello internaziona-le”.

Una particolarità nellapreparazione degli eserci-zi…

“La gara degli anellidura un minuto e per di-ventare vincenti in questaspecialità è indispensabileorganizzarsi in modo parti-colare, provando i vari pas-saggi della prova nei mini-mi dettagli, dedicando tan-to tempo, in modo da arri-

vare alla gara il più prepa-rati possibile”.

Come si gestisce la…paura che scaturisce nelmomento in cui ci si allenae si pensa alla gara?

“Se la si vive nel modogiusto è una caratteristicache ti aiuta ad affrontare almeglio qualsiasi tipo digara. La paura gestita nelmodo corretto è fondamen-tale per ottenere determina-ti risultati. Personalmente,ho avuto paura molte volteprima degli allenamenti edelle gare. E sono sempreriuscito a gestirla al meglio,grazie alla consapevolezzadi quello che avevo fattoper non fallire”.

La medaglia d’oro con-quistata alle Olimpiadi diAtlanta nel 1996…

“E’ il ricordo più belloed emozionante della miavita sportiva. L’aver offertoe trasmesso delle forti emo-zioni a tutti coloro che inquella occasione mi hannoseguito è stato un momentodi grande orgoglio. Ancoraoggi, a distanza di quasiquindici anni, molte perso-ne mi ringraziano per leemozioni che ho fatto vive-re loro con quell’incredibi-le minuto agli anelli. Quan-do il mio allenatore mi sol-levò per raggiungere glianelli in pratica diventaiun… computer, cancellan-do le emozioni e riuscendoa svolgere la gara, quale ul-timo atleta, in modo perfet-to, tanto da ottenere deifantastici 10 da tutti i giu-dici, e solo con quel tipo divotazione avrei potuto vin-cere la medaglia d’oro”.

Dopo aver concluso unaincredibile carriera da at-leta sta avviando quella daallenatore?

“No, non è al momentonei miei programmi. In que-sti anni mi sto occupandodi altro e comunque conti-nuo a seguire lo sport, so-prattutto la ginnastica arti-stica, ma non dal punto divista tecnico”.

I giovani ginnasti dioggi hanno le caratteristi-che tecniche come quelleche l’hanno fatta diventa-re un campione?

“Ci sono dei buoni gin-nasti, manca il ricambio ge-nerazionale a livello di cam-pioni”.

E per Londra 2012,quando ci saranno le Olim-piadi, come si presenteràl’Italia della ginnastica?

“La ginnastica italianaritengo che possa presenta-re, sia a livello maschile chefemminile e soprattutto nel-la ritmica, dei buoni atleti”.

Doping. Le normativeper combatterlo sono suf-ficienti?

“In Italia è stato fattoun ottimo lavoro e i risul-tati si vedono. Un impegnoquesto che, purtroppo, nonè uniforme nel resto delmondo. L’Italia è un Paeseche deve essere preso adesempio per combatteretutte le forme di doping”.

Quali sono i segretiper diventare un campio-ne?

“Ci vorrebbe troppotempo per spiegarlo… Inrealtà, non esistono dei se-greti particolari. Si diven-

ta campioni quando sisvolge la propria attivitàsportiva con grande pas-sione ed amore, con laconsapevolezza che perraggiungere i più al t iobiettivi ci si deve appli-care con grande determi-nazione e volontà di alle-narsi senza soste, cercan-do di migliorare le proprieprestazioni seguendo ipreziosi consigli degli al-lenatori e gestendo al me-glio la... paura di fallire.Comunque, ogni storiasportiva ha un suo percor-so che esula da eventualisegreti”.

Ginnastica artistica - A colloquio con Jury Chechi, l’indiscusso“signore degli anelli”, ospite dell’incontro organizzato dal Clubdella Qualità di Confindustria Ancona e condotto da Andrea Taffi

“Si diventa campionigestendo al megliola... paura di fallire”

Ciclismo – Tirreno-Adriatico: tre le tappe marchigianeTre le tappe finali che si disputeranno nelle Marche relativamente alla corsa Tirreno-Adriatico, in program-

ma dal 9 al 15 marzo 2011, sette tappe per un totale di 1.075 chilometri. La prima delle tre tappe in programmanel nostro territorio è prevista per lunedì 13 marzo con l’arrivo a Castelraimondo, dopo la partenza da Chieti.Martedì 14 marzo, la seconda tappa, Ussita-Macerata, e il gran finale mercoledì 15 marzo sul lungomare di SanBenedetto del Tronto. Una novità: l’ultima frazione tornerà ad essere una prova individuale contro il tempo.Venti le squadre partecipanti, per un totale di 160 corridori al via.

Il suo rapporto con leMarche.

“Ormai sono di casa nel-la vostra regione. Mi consi-dero un marchigiano a tuttigli effetti (nel 2004, dopola medaglia di bronzo con-quistata alle Olimpiadi diAtene, ha ricevuto la cittadi-

nanza onoraria dal Comunedi Porto San Giorgio, ndr.).Amo questa terra fortemente.Ho inoltre un’attività impren-ditoriale a Ripatransone, inprovincia di Ascoli Piceno,dove ho avviato un agrituri-smo che mi impegna per qua-si mezzo anno”.

PAOLO PAPILI

Con serietà e passione stanascendo l’Ancona di AndreaMarinelli. Nei giorni scorsi il pre-sidente ha tenuto una conferenzastampa, negli uffici della Akifix,per fare il punto della situazione:“Sono disponibile ad aprire a nuo-vi soci, ma al momento la mia in-tenzione è solo quella di far diven-tare il Club una Srl. Mi piace pro-cedere gradualmente; quello chestiamo vivendo è un periodo ditransizione che servirà a valutaremeglio il sostegno degli sponsor.Sono convinto delle mie possibili-tà, perché ho le condizioni sia tec-niche che economiche. Schiavo-ni? E’ un appassionato, per il suoingresso in società vedremose sarà possibile”. Marinelli hapoi analizzato in maniera più det-tagliata il discorso sugli sponsor:“Finalmente siamo riusciti a trova-re l’accordo con la Msc Crociere,ma non dimentico tutto il sostegnoche stanno fornendo Eusebi,l’azienda Marsch ed EnergyResources. In trattativa abbiamoun altro accordo prestigioso, sperodi poterlo ufficializzare perché sa-rebbe un bel colpo”. Per il mo-mento, massimo riserbo da partedella Società di via Damiano Chie-sa, che intende davvero fare le cosein grande ma a piccoli passi. “Stogettando le basi –ha spiegato Ma-rinelli- per il settore giovanile. Ab-biamo trovato l’accordo con la Do-rica Torrette: rileveremo il suo set-tore giovanile e lo fonderemo conil nostro, utilizzando i tre campi indotazione al Centro tecnico di Tor-rette. Un’operazione che potrà farleva su quasi 400 ragazzi”. Non èfinita: “Un approccio analogo è

stato avviato anche la GiovaneAncona e la Nuova Folgore. L’in-tenzione è quella di consolidare ilpiù possibile collaborazioni con leSocietà del nostro territorio per trop-pi anni trascurate”. La cittadellasportiva? “Le intenzioni sono se-rie e concrete, spero in un’accele-rata perché il progetto è estrema-mente interessante da sviluppare.L’Amministrazione comunale èparticolarmente sensibile e sonoconvinto che troveremo una so-luzione anche per lo stadio. Treanni di gestione sono pochi, ser-virebbero almeno dieci anni perfare le cose con maggiore tran-quillità”. Il numero uno bianco-rosso ha voluto spendere delleparole anche per lo stadio Dori-co: “Abbiamo ancora cinque annidi gestione diretta e non intendoprivarmi di una struttura del ge-nere anche se la tribuna non èstata giudicata agibile”. La squa-dra, nel frattempo, sta viaggian-do spedita nel suo cammino: sianel campionato di Eccellenza, nel-l’ultimo turno ha battuto in casa ilCorridonia per 1-0, sia nella fasenazionale di Coppa Italia. Il mesedi febbraio è molto impegnativo,ma la rosa si sta comportando al-l’altezza della situazione. Il tecni-co Marco Lelli può contare suun organico valido ed affidabile,con i correttivi del mercato inver-nale che hanno prodotto i fruttisperati. L’attaccante Genchi è unesempio: arrivato in punta di pie-di ha saputo inserirsi al meglionella squadra, in breve tempo, conla facilità del grande giocatore.Campionato o Coppa? Poco cam-bia, lui sa fare gol e lo sta dimo-strando. Con Mattia Santoni, poi,l’intesa sta migliorando di partitain partita; sì, questi sono calciatoribravi davvero. Chi, invece, si stadimostrando non all’altezza della

situazione è senz’altro l’Osservato-rio per le manifestazioni sportive,che, su indicazioni delle varie Que-sture, continua a vietare le trasferteai supporter dell’Ancona. L’ultimocaso? Quello relativo alla trasfertache l’Ancona dovrà affrontare sa-bato 19 febbraio a Castel di Lama,nella gara contro l’Atletico Piceno.

La Società biancorossa ha com-mentato così: “A nostro parere –ha dichiarato il direttore sportivo,Donato Andreucci- il campionatoè falsato. Non ce l’abbiamo con laFermana, che sta seguendo le di-rettive federali, bensì con i provve-dimenti discriminatori che conti-nuano a penalizzare i nostri tifosi”.

“Pronti all’ingresso di nuovi soci”

Calcio, Eccellenza - Il presidente dell’Ancona 1905, AndreaMarinelli, sul futuro della Società: “Far diventare il Club una Srl”

COMUNE DI ANCONA

IL RESPONSABILEDEL PROCEDIMENTO

(Arch. Anna Teresa Giovannini)Ancona, 25/01/2011

È indetta procedura aperta per l’aggiudicazione dei la-vori di realizzazione del progetto di recupero ed inte-grazione delle opere di urbanizzazione zona Cardeto –Ancona .Importo complessivo appalto: € 937.225,68 I.V.A.esclusa compresi oneri di sicurezzaCategoria prevalente: OG3 .Lavorazioni scorporabili e/o subappaltabili: OG6 eOG10.Le offerte devono pervenire a: Comune di Ancona – Uf-ficio Protocollo, Piazza XXIV Maggio 1, 60121Ancona, entro e non oltre ore 12.00 del 14/03/2011.I requisiti e le modalità di partecipazione sono riportatinel bando di gara in pubblicazione su: G.U.R.I., AlboPretorio, sul sito www.comune.ancona.it e sul sito delMinistero Infrastrutture e Trasporti.E’ obbligatoria la presa visione dei luoghi.Il disciplinare contenente norme integrative del bando ela modulistica di gara sono disponibili sul profilo di com-mittente http://www.comune.ancona.it/ankonline/it/uffi-ci/avvisiconcorsi/index.html.Per informazioni contattare Il Settore RiqualificazioneUrbana-edilizia storico monumentale: TEL 0712223062 (Arch.Anna Teresa Giovannini) ; 0712223068 (Ing. Conti Massimo); 071 2223079 (Ing.David Francescangeli).

Page 32: MarcheDomani_n2_febbraio2011

MARCHEdomani MARZO 201132PAGINA