Marchedomani_10_dicembre

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DICEMBRE 2012 domani SERGIO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 10 - DICEMBRE 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] Scuola dello Sport Coni Marche - I defibrillatori salvavita un mezzo necessario per eventuali interventi sugli atleti Calcio - Paolo Cellini confermato presidente del Comitato regionale Figc. Nel Consiglio direttivo Franchellucci , Giuseppetti e Moretti Cultura Lirica alle Muse, due nuove produzioni : inaugurazione della Stagione con il dittico L’enfant prodigue e Cavalleria rusticana; a febbraio Madama Butterfly I dieci anni dell’Accademia Mediterranea : nella ricorrenza dell’anniversario un libro che ripercorre la storia dell’associazione “La carità del reale”: il Novecento letterario e artistico delle Marche nel progetto ideato da Francesco Scarabicchi Civitanova Danza tutto l’anno: calendario ricco, il tango protagonista del prossimo appuntamento Il Bilancio di previsione 2013 della Regione: rigore per sostenere l’occupazione e per riconfermare le misure anticrisi; attenzione ai giovani e welfare Presentati stipula del contratto e crono programma dei lavori della struttura ospedaliera che sorgerà a Camerano e che sarà operativa entro il 30 giugno 2015 Sport Azione su tre assi: lavoro, sviluppo, equità Il nuovo Inrca: appalto per circa 80 mln Sguardo fiero verso il futuro 8 a Giornata delle Marche: a Fano un’edizione tutta dedicata all’ “impegno per vincere nella vita”. Lo slogan della celebrazione echeggia nelle parole del presidente Gian Mario Spacca: “Il momento che stiamo vivendo richiede forte determinazione, coraggio, responsabilità”. Gettare il cuore oltre l’ostacolo: gli sportivi premiati paradigma dell’orgoglio marchigiano. Esempio di quanto sia “importante superare immobilismo e paura”. Guardando avanti con intraprendenza

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il periodico marchigiano di attualità, economia, politica, cultura e sport

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DICEMBRE 2012

domaniSERGIO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVII - N. 10 - DICEMBRE 2012Spedizione in A.P. 70% Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]

Scuola dello Sport Coni Marche - I defi brillatori salvavita un mezzo necessario per eventuali interventi sugli atleti

Calcio - Paolo Cellini confermato presidente del Comitato regionale Figc. Nel Consiglio direttivo Franchellucci, Giuseppetti e Moretti

Cultura Lirica alle Muse, due nuove produzioni: inaugurazione della Stagione con il dittico L’enfant prodigue e Cavalleria rusticana;a febbraio Madama Butterfl y

I dieci anni dell’Accademia Mediterranea: nella ricorrenza dell’anniversario un libro che ripercorre la storia dell’associazione

“La carità del reale”: il Novecento letterario e artistico delle Marche nel progetto ideato da Francesco Scarabicchi

Civitanova Danza tutto l’anno: calendario ricco, il tango protagonista del prossimo appuntamento

Il Bilancio di previsione 2013 della Regione:

rigore per sostenere

l’occupazione e per

riconfermare le misure anticrisi;

attenzione ai giovani e

welfare

Presentati stipula del contratto e

cronoprogramma

dei lavori della struttura

ospedaliera che sorgerà a Camerano

e che sarà operativa entro il 30

giugno 2015

Sport

Azione su tre assi:

lavoro, sviluppo, equità

Il nuovo Inrca:

appalto per circa 80 mln

Sguardo fi ero verso il futuro

8a Giornata delle Marche: a Fano un’edizione tutta dedicata all’ “impegno per vincere nella vita”. Lo slogan della celebrazione echeggia nelle parole del presidente Gian Mario Spacca: “Il momento che stiamo vivendo richiede forte determinazione,

coraggio, responsabilità”. Gettare il cuore oltre l’ostacolo: gli sportivi premiati paradigma dell’orgoglio marchigiano. Esempio di quanto sia “importante superare

immobilismo e paura”. Guardando avanti con intraprendenza

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Direttore responsabile Sergio Moretti

Marche domani - Anno XXVII Numero 10 - Dicembre 2012

“Il quadro strategico comune europeo 2014/2020. Verso obiettivi strategici complementari e integrati”. E’ il titolo dell’incontro che si è tenuto di recen-te nella sede della Re-gione Marche: ai lavori, introdotti dal dirigente Politiche comunitarie e Autorità di gestione Fesr e Fse della Regione, Mauro Terzoni, hanno partecipa-to fra gli altri Elisa Mo-roni, segretario generale, presidente del Comitato per la programmazione regionale unitaria, Marco Luchetti, assessore regio-nale al Lavoro, Istruzione, Formazione professionale e Adriano Cardogna, presi-dente della VI commissio-ne “Politiche comunitarie, cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazio-nale dell’Assemblea legi-slativa Regione Marche. Sull’importanza dell’in-contro Luchetti: “Quelle europee sono le uniche risorse che avremo a di-sposizione da qui al 2020 – ha detto -; l’auspicio è per una programmazione f lessibile. L’integrazione delle attività produttive con la formazione è im-portante, perché non c’è innovazione senza capitale umano. Occorre usare il patrimonio di conoscenza delle università e la pro-grammazione comunitaria da qui al 2020, per creare la nuova classe dirigente. Questo deve essere l’obiet-tivo principale della nuo-va strategia comune”. “Il Consiglio regionale – ha

spiegato Cardogna – ha re-centemente approfondito la situazione di spesa dei fondi europei. Gli obiettivi sono stati raggiunti, ora la sfida è innalzare sempre più la qualità dei progetti, imparando da ciò che si è fatto, in vista della nuova programmazione europea. Oggi in Europa si negozia sulle nuove prospettive fi-nanziarie. Si fronteggiano due visioni: quella del nord e quella del sud, partendo da condizioni economiche diverse. Ma non bisogna dimenticare che l’Italia è un contribuente netto del bilancio europeo, il baricentro non può quindi guardare solo a nord”.

L’incontro si è incen-trato sul l’avanzamento della programmazione re-gionale unitaria e sul futu-ro della programmazione dei fondi strutturali. In particolare la prima parte dei lavori è stata dedica-ta alla presentazione dei risultati dell’attuazione dei Programmi regionali finanziati mediante il Fon-do di sviluppo e coesione e i Fondi Fesr, Fse, Fep e Feasr. Agli aspetti finan-ziari e di avanzamento della spesa si è aggiunta la presentazione del ca-talogo delle best practice. “Nel contesto di crisi che viviamo – ha sottolineato Moroni – è più che mai necessario il coinvolgi-mento di tutta la comunità regionale nel selezionare priorità e programmare gli strumenti f inanziari europei per il prossimo

futuro”. Poi, l’analisi dei futuri scenari dei fondi strutturali. In particolare, all’interno di una tavola rotonda con i rappresen-tanti delle direzioni ge-nerali della Commissione europea e dei ministeri capofila dei Fondi, si è discusso del quadro stra-tegico comune europeo 2014/2020, dei principi e delle relative opportunità della politica di coesione post 2013. Una discussio-ne che ha fatto emergere interessanti spunti sugli orientamenti della futura politica di coesione euro-pea, che assumerà sempre più la dimensione della qualità. “Il futuro della programmazione è nella qualità degli investimen-ti”, ha commentato Ter-zoni.

I risultati. Secondo i dati ufficiali diffusi dal Dipartimento per le Po-litiche di sviluppo e dal ministro per la Coesione, alla data del 31 ottobre 2012 la Regione Marche ha raggiunto e i target di spesa prefissati per tutti i Programmi operativi re-gionali. In particolare sul territorio delle Marche ad oggi sono stati finanziati circa 30.000 progetti di cui 1.792 dal Programma operativo regionale Fesr, 18.996 dal Programma operativo Fse, 324 dal Fondo europeo per la pesca (Fep) e 6.240 dal Piano di sviluppo rurale finanziato con il fondo Feasr. A questi progetti vanno aggiunti quelli della

cooperazione territoriale europea. Dal punto di vista finanziario e dell’a-vanzamento della spesa il Programma operativo regionale Fesr presenta una spesa pari a circa 41% delle risorse disponibili, mentre il Programma Fse al 52,9%, il Fep al 40% e il Feasr al 61%.

Best practice. Circa 30 progetti significativi cofinanziati dal Program-ma operativo regionale Fesr 2007/2013 e suddivisi per asse di intervento del Programma. E’ questo il Catalogo delle best prac-tice (scaricabile al sito www.europa.marche.it, link “progetti best practi-ce”) presentato nel corso dell’incontro. Si tratta di una selezione di interventi realizzati da enti pubbli-ci e imprese private che spaziano dai settori più tradizionali come quello manifatturiero ad ambiti più innovativi come quel-li della domotica, della ricerca e delle nuove eco-nomie digitali.

Lo scenario dei fondi europei

Il quadro strategico 2014-2020; presentati dalla Regione i risultati della programmazione unitaria, con sguardo al futuro

Identificare l’Adriatico come un’unica destinazione turistica attraverso una forte azione di promozione cul-turale di diversi Paesi: questo l’obiettivo di “Adristorical Lands”, storia, cultura, turismo, arte ed artigianato nell’A-driatico, un progetto europeo (Programma di cooperazione transfrontaliero Ipa-Adriatico) che vede insieme Albania,

Bosnia-Erzegovina, Croazia, Italia, Montenegro, Slovenia. “Un progetto – spiega il presidente della Regione

Marche, Gian Mario Spacca, con delega al Turismo – che si colloca in linea con il nostro impegno per la costitu-zione della Macroregione adriatico ionica, fondata sulla condivisione di un patrimonio storico e di un’identità culturale comune”.

Cooperare per costruire un ponte che unisca le spon-de adriatiche dei Paesi coinvolti, valorizzando le singole identità locali e le comuni origini e tradizioni storico artistiche. Con un valore progettuale di 3,9 milioni di euro, il programma, uno dei più importanti del settore tu-ristico finanziato con fondi dell’Unione europea, partendo

dalla capacità di attrazione di borghi storici, città mu-rate, castelli e siti culturali, punta ad un riequilibrio tra aree urbane e rurali, anche con la valorizzazione delle eccellenze turistiche minori dei territori coinvolti e la loro tutela, creando gli “Iti-nerari turistici dell’Adriatico” con una logica di sistema comune tra differenti Stati orientata a flussi turistici di tutto il mondo. Partner del progetto: Regione Molise;

Regione del Veneto; Associazione Città murate del Ve-neto; Regione Marche; Associazione Le Marche Segrete; Regione Abruzzo; Confesercenti Abruzzo; Provincia di Bari; Agenzia per lo sviluppo della Dalmazia (Spalato e Hvar) Croazia; Agenzia per lo Sviluppo turistico della Erzegovina (Bosnia); Museo del Mare di Pirano (Slovenia); Comune di Lezha (Albania); Ministero della Cultura e dello Sport del Montenegro, Informest, Provincia di Ravenna.

In particolare la Regione Marche ha tra gli obiettivi la valorizzazione dei circuiti “I borghi più belli d’Italia” e i paesi “Bandiera arancione”. Sempre per le attività previste nelle Marche, l’inedito itinerario denominato “Case d’artista” (da Raffaello a Lorenzo Lotto, Gio-acchino Rossini, Giacomo Leopardi, Osvaldo Licini, fino ai contemporanei Eliseo Mattiacci e Paolo Icaro), progettato dall’Associazione Le Marche Segrete. Tra le iniziative della Regione Marche assieme alle Marche Segrete una mostra fotografica di Sergio Ramazzotti, Renato Gatta e Ignacio Maria Coccia per i Borghi storici e di Gianni Ummarino per le Case d’artista che sarà presentata nell’aprile 2013 e a Londra nel novembre 2013 nella Europe House, sede della Comunità europea nel distretto centrale di Westminster.

Adristorical Lands, per un turismo da sponda a sponda

Borgo storico Seghetti Panichi-Castel di Lama

Il progetto vede insieme Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Italia, Montenegro e Slovenia

Il governatore Gian Mario Spacca ha par-tecipato di recente a

Roma all’incontro ri-stretto con la delega-zione governativa cinese guidata da Jia Qinglin, presidente del Comitato nazionale della Conferen-za consultiva politica del Popolo cinese (uno dei sette membri del Comi-tato centrale di Hu Jin-tao). A Roma su invito del Governo ital iano per una visita ufficiale in Italia, Qinglin è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e ha avuto un incontro istituziona-le con il presidente del Consiglio Mario Monti.

Il presidente Spacca ha avuto la possibilità di intrattenersi con Jia Qingling; nel corso della conversazione, insieme al presidente Romano Prodi, si è soffermato sui principali progetti di interesse regionale, oggetto di confronto an-che nella recente visita a Pechino e nella pro-vincia dello Shandong. Progetti che riguardano lo sviluppo di alcuni

settori innovativi e tec-nologicamente avanzati,

quali la domotica appli-

cata all’housing sociale e alla longevità attiva e

l’attrazione degli investi-

menti cinesi nella nostra regione. Nella delegazio-ne che ha accompagnato Jia Quingling anche il presidente di Weichai Group (la società che ha recentemente acqui-sito i cantieri Ferretti), Tan Xuguang, che Spac-ca aveva già incontrato nella recente missione istituzionale in Cina. A Tan, Spacca ha asse-gnato il Premio Speciale del Presidente alla 8a Giornata delle Marche (vedi pagina 7).

Nei loro interventi, sia Romano Prodi che Jia Qingling hanno riaf-fermato che lo sviluppo delle relazioni tra Cina ed Italia ha di fronte delle occasioni storiche e che, nell’ambito degli accordi intergovernativi, nuove e concrete azioni possono essere svilup-pate per approfondire i già forti legami tra i due Paesi, oltre che per promuovere la crescita economica e commer-ciale in settori nuovi ed ancora più ampi rispetto agli attuali e dunque superare questa fase di crisi economica.

Incontro di Spacca con il presidente del Comitato nazionale della Conferenza consultiva politica del Popolo, Qinglin

Cina, sviluppo delle relazioni

Gian Mario Spacca con Jia Qinglin

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“Riteniamo che il doppio turno di collegio, meccanismo usato in Francia e simile alle elezioni dei sindaci, sia il sistema migliore”

Emiliano Lodolini, re-sponsabile del Pd-Partito democratico della provincia di Ancona, interviene sui re-soconti delle recenti elezioni primarie: “Il Parlamento non è ancora riuscito a modificare il Porcellum, la legge elettora-le voluta dalla destra e dalla Lega che ha indebolito il principio di rappresentanza e ha contribuito ad allontanare i cittadini dalla politica. Le speranze di una modifica in extremis sono sempre più ridotte: Pdl e Lega Nord vo-gliono solo andare a votare

con un meccanismo elettorale con cui minimizzare i danni e sopravvivere alla sconfitta. Nonostante siamo a pochi mesi dalla scadenza della legislatura (l’intervento di Lodolini prima della crisi di governo, ndr.), continuiamo a pensare che questa legge elettorale vada cambiata, a maggior ragione non si può accettare, nel nome del

compromesso possibile in un parlamento in cui Lega e Pdl sono ancora maggioranza, che essa venga addirittura peggiorata, magari per mano di quello stesso Calderoli che l’ha ideata. Il Pd vuole che i cittadini sappiano, il giorno stesso della chiusura delle urne, chi è il vincitore delle elezioni, chi e con quale coal iz ione sarà chiamato a governare. Vogliamo an-che che possano scegliere i parlamentari che li rappre-senteranno in Parlamento. Come Pd riteniamo che il doppio turno di collegio, meccanismo usato in Francia e simile alle elezioni dei sin-daci, sia il sistema elettorale migliore. Chiaramente, se un cambiamento della legge elettorale non fosse possibile, noi ribadiamo, in coerenza con quanto da tempo afferma Bersani, la richiesta di prima-rie per la scelta dei candidati al Parlamento. Serve un rego-lamento per lo svolgimento delle primarie per la scelta dei propri candidati nelle liste di Camera e Senato, che definisca criteri rigidi per la trasparenza della raccolta fondi e la rendicontazione delle spese, candidati effet-

tivamente rappresentativi dei territori provinciali, che elimini quasi totalmente le deroghe alle previsioni statu-tarie del limite dei tre manda-ti, che disponga l’incandida-bilità per coloro che ricadono nelle cause d’incompatibilità previste dalla Costituzione e dalla Legge. Sono istanze in cui continuiamo a crede-re, oggi più che mai, anche per non disperdere il grande patrimonio di entusiasmo e di partecipazione che si è coalizzato intorno al Pd e al centrosinistra in queste primarie. Il cambiamento è solo agli inizi”.

Intervento di Emiliano Lodolini, responsabile del Pd della provincia di Ancona

“Cambiare la legge”

Emiliano Lodolini

L’assessore regionale alla Difesa della costa, Paolo Eusebi, ha incon-trato Antonio Senni, com-missario straordinario per la gestione dell’Ac-cordo di programma tra la Regione Marche e il ministero dell’Ambiente. L’intesa, sottoscritta nel 2010, prevede interventi di prevenzione idrogeolo-gica, per circa 36 milioni di euro, da realizzare nel territorio regionale. L’incontro si è svolto ad Ancona, in occasio-ne della visita del com-missario nelle Marche.

L’intesa ha portato, sino ad ora, all’erogazione di una quota complessiva di 18 milioni di euro: dopo un primo trasferimento di 5 milioni, a fine ot-tobre 2012 sono giunti altr i 13 milioni e 600 mila euro da destinare a 20 interventi nelle Mar-che. Mancano all’appello altri 17 milioni previ-sti dall’Accordo. Senni ha sottolineato il clima di forte collaborazione che si è instaurato tra la struttura commissariale e la Giunta regionale, non nascondendo comun-

que le difficoltà operative dovute all’allungamento dei tempi di erogazione dei previsti finanziamenti Cipe (Comitato intermi-nisteriale per la program-mazione economica). No-nostante le aspettative – è stato evidenziato durante l’incontro – i tempi per la concessione si stan-no rivelando più lunghi del previsto, con eviden-ti disagi per i territori interessati. Eusebi ha assicurato “il massimo impegno nel sostenere le esigenze delle comu-nità locali, di frequente colpite dai dissesti idro-geologici e dall’erosione costiera”, ipotizzando anche soluzioni in gra-do di accelerare, con fondi regionali, “la stasi causata dalle incertezze finanziarie dello Stato. Questo per consentire di affrontare altre urgenze e stimolare il Ministero a intervenire con le ri-sorse attese”. Senni si è impegnato a trasmettere, a Roma, la richiesta e le sollecitazioni dell’as-sessore. Il commissario ha inoltre assicurato la sua presenza, ad An-cona, nel le prossime settimane, per definire e formalizzare, con gli Enti locali, gli impegni che andranno assunti sulla base dell’effettiva disponibilità dei nuovi fondi Cipe, da destinare ai previsti interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e di difesa della costa.

A difesa della costa

L’incontro sulla prevenzione idrogeologica nelle Marche tra Paolo Eusebi e Antonio Senni

L’Assemblea legi-slativa della Regione Marche ha approvato all’unanimità un sub-emendamento presen-tato da Roberto Zaffini, capogruppo consiliare della Lega Nord Pada-nia, il quale ha invitato a costituire il “Senato delle Regioni”.

Il sub-emendamen-to è stato approvato in seguito alla mozio-ne sulla nuova legge elettorale che impegna la Giunta a farsi por-tavoce presso i presi-denti delle due Camere,

invitandoli a varare una nuova legge elettorale introducendo il sistema delle preferenze ed in se-

guito ad un emenda-mento con la richiesta di ridurre il numero dei parlamentari e il supe-ramento del bicamerali-smo perfetto. “Sistema – ha dichiarato Zaffini - che permetterebbe di velocizzare le decisio-ni che riguardano le aree diverse del Paese, puntando, finalmente, su una interlocuzione istituzionale più velo-ce e meno rigida sul-le decisioni a l ivello territoriale, in modo da rappresentarle più adeguatamente”.

Roberto Zaffini

Approvato il sub-emendamento del consigliere regionale Roberto Zaffini, Lega Nord

“Il Senato delle Regioni”

Massimo rigore per so-stenere il lavoro e per riconfermare le misure

anticrisi a favore dello sviluppo e dell’equità sociale, senza au-mentare le tasse e garantendo il diritto alla salute di tutti i marchigiani. Inoltre, una serie di misure dedicate ai giovani in diversi settori: dalla formazione alla casa e alla occupazione. Sono i cardini su cui si innesta il bilancio di previsione 2013 della Regione Marche, presentato dal governatore Gian Mario Spacca e dall’assessore Pietro Marcolini.

La spesa complessiva della Regione Marche senza con-siderare la sanità ammonta a 620 milioni di euro, divisi tra: priorità progettuali - 50 milio-ni per lavoro e giovani, Pmi, casa, internazionalizzazione, turismo-cultura; 45 milioni per il sociale; 120 milioni per i tra-sporti -, spese incomprimibili - 400 milioni (cofinanziamenti statali e Ue, personale, rate mu-tui, ecc.); quota sanità: -2 milioni 680mila euro. I tagli nazionali relativi alla Regione Marche nell’ambito delle manovre na-zionali nel 2012 ammontano in totale a 420 milioni di euro: -185 per la sanità, -235 per i trasferi-menti del Patto di stabilità. Di seguito le priorità di intervento del bilancio di previsione 2013:

Difesa attiva del lavoro e giovani - Conferma del pac-chetto di misure anticrisi per la tutela dell’occupazione e della coesione sociale. Progetto giovani, per borse lavoro e borse di studio, finanziato con 0,7 milioni di euro in un approccio complessivo che vede anche gli interventi di coinvolgimento attivo dei giovani sul versante della valorizzazione di cultura e turismo, per ulteriori 2 milio-ni di euro. Nel corso del 2013 verranno inoltre impiegati 2,2 milioni di euro per l’innovativo progetto “Giovani nell’interna-zionalizzazione”.

Casa ed housing sociale, credito alle famiglie e agli enti locali, rilancio del settore edilizio - Costituzione di un “Fondo per l’accesso popolare alla casa e la riqualificazione urbana”, destinato all’acquisto della pri-ma casa da parte delle giovani coppie e di altre tipologie da privilegiare, nonché al sostegno di progetti integrati di riqua-lificazione dei centri abitati. Il Fondo agirà secondo un meccanismo di “rotazione” per consentire un effetto leva e sarà costituito grazie alla convergen-za di risorse derivanti da diverse fonti: dotazione regionale per l’housing sociale e l’edilizia con-venzionata (5 milioni di euro),

iniziativa comunitaria “Jessica - Joint european support for sustainable investment in city areas” (5,2 milioni di euro), pro-gramma Domotica (3 milioni di euro), iniziative aggiuntive per il sostegno alle giovani coppie per l’accesso alla prima abitazione (2 milioni di euro).

Liquidità per le Pmi - Soste-gno alle garanzie per artigiana-to, industria e cooperazione, nel quadro di un progetto biennale collegato alla fusione dei Con-sorzi fidi entro la fine del 2013. Si prevedono 5 milioni di euro a valere sul bilancio regionale e circa 20 milioni di euro a valere sul nuovo periodo di programmazione comunitario 2014-2020. Per i cooperatori è disponibile un fondo di rotazio-ne di 3,5 milioni di euro. Patto di stabilità per gli enti locali, per 40 milioni di euro.

Internazionalizzazione e attrazione degli investimenti - Costituzione di un albo di professionisti specializzati nel-la assistenza tecnica e com-merciale gratuita ai potenziali investitori, in particolare a sostegno delle attività prope-deutiche agli investimenti esteri in entrata. In base ai requisiti definiti dalla Regione, vengo-no individuati e ufficialmente accreditate figure professionali

in grado di supportare lo start up di progetti da insediare nelle Marche. Costituzione di un “Fondo per la valorizzazione degli investimenti produttivi ed occupazionali sul territorio”, con una dotazione finanziaria per 1,5 milioni di euro, per la erogazione di voucher, sul modello del progetto Retex e con copertura pubblica fino al 50% dell’importo, ai giovani professionisti iscritti all’albo descritto.

Turismo, cultura e territorio - Coinvolgimento di giovani qualificati nell’apertura dei siti culturali diffusi sul territorio. L’intervento regionale prevede l’erogazione di borse di studio e di lavoro, cui sono destinati 2 milioni di euro. Particolare attenzione alle località balne-ari a maggiore vocazione ed attrattività turistica, mediante interventi di difesa della costa contro il tendenziale aumento della vulnerabilità ambientale, per 3 milioni di euro.

Politiche sociali e welfare - Confermata la quota storica di 35 milioni di euro dal 2010 e l’integrazione di 10 milioni in conseguenza del definanzia-mento statale. Va segnalata una ulteriore richiesta per le “classi primavera” (400 mila euro) e per la non autosufficienza (1,2

milioni di euro), da valutare.

Spen-ding re-view - Fi-nora la revisione della spe-s a p e r q u a n t o r i g u a r -da i co-sti della politica, della bu-rocrazia e dell’am-ministra-zione ha generato u n r i -sparmio pari a 30 milioni di euro. Altri 30 milioni di euro sono stati recuperati dalla Re-gione grazie al potenziamento delle attività di contrasto all’e-vasione fiscale. Negli ultimi cinque anni in totale sono stati recuperati 140 milioni di euro. Per il 2013 si lavorerà alla va-lorizzazione degli immobili di proprietà regionale con con-seguenti risparmi sul versante degli affitti passivi per le sedi degli uffici; ad ulteriori tagli

ai costi di funzionamento della politica e alle spese per il per-sonale; alla prosecuzione della lotta all’evasione tributaria ed all’ulteriore rafforzamento del recupero, anche nel quadro delle recenti convenzioni con l’Agenzia delle entrate e la Corte dei conti (si prevede un gettito pari a circa 30 milioni di euro); ad una severa riduzione delle adesioni a società fondazioni e associazioni.

Regione, il Bilancio di previsione 2013: rigore per sostenere l’occupazione e per riconfermare le misure anticrisi. Molti gli interventi per i giovani; politiche sociali e welfare all’attenzione

Lavoro, crescita, equità: impegno su tre assi

Da sinistra: Gian Mario Spacca e Pietro Marcolini (foto Rillo)

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Banca d’Italia – I dati sull’andamento economico delle Marche presentati dal direttore della sede di Ancona, Cosimo Centrone: “Nel 2013 speriamo ci sia un rallentamento della fase negativa”

“Per la ripresa una maggiorecollaborazione con le imprese”

La nuova fase reces-siva che ha colpito l’economia marchi-

giana nell’autunno 2011 è proseguita anche nella prima parte del 2012. La domanda rivolta all’indu-stria regionale si è inde-bolita, inf luenzata dalla contrazione della compo-nente interna. Nel primo semestre la produzione in-dustriale è scesa, specie nei comparti della meccanica e in quelli maggiormente collegati alle costruzioni. La speranza è che nel 2013 ci sia un rallentamento della fase negativa. La ripresa è un auspicio, non una concreta previsione dell’immediato”. E’ quan-to ha affermato Cosimo Centrone, direttore della sede regionale di BankIta-lia, nel corso della consue-ta conferenza autunnale per la presentazione dell’ “Aggiornamento sull’an-damento del l’economia delle Marche”. Il sondag-gio condotto dalla Banca d’Italia mostra che per circa la metà delle imprese marchigiane intervistate – circa 250 – gli ordini sono calati anche nel terzo trimestre dell’anno, nelle attese, a breve termine, de-gli operatori, le difficoltà

congiunturali persisteran-no. “L’attività economica – ha precisato Centrone – ha tratto ancora sostegno della domanda estera; le esportazioni marchigia-ne, a differenza di quel-le italiane, restano però ancora ai livelli inferiori al picco raggiunto prima della crisi”. “Nel corso

del 2012 – ha aggiunto il direttore di BankItalia – il quadro congiunturale si è indebolito: produzione industriale -3,9% nel primo semestre, situazione ne-gativa anche nel secondo semestre. L’edilizi a è in grave difficoltà: produzio-ne edile -10,7%, compra-vendite abitazioni -25,3%.

Il tasso di disoccupazione è salito all’8,5%, raddop-piato rispetto al 2007, pri-ma dell’avvio della crisi economica. Dai primi mesi del 2012 i prestiti ban-cari sono diminuiti del 5,4% alle imprese, mentre i prestiti al le famiglie, dopo una progressiva de-celerazione, sono risultati

stazionari in giugno (0,1%). Le erogazioni di nuovi mutui (nel-lo specifico, presti-ti bancari a medio e a lungo termine a l le fam ig l ie per l’acquisto di abita-zioni) si sono più che dimezzate. La flessione dei prestiti può essere ricondot-ta sia a condizioni di offerta ancora selettive, seppure in miglioramento, sia alla debolezza del-la domanda”. Nel primo semestre del 2012 le esportazioni marchigiane a prezzi

correnti sono cresciute del 6,4%, in rallentamento rispetto al 2011 (9,3%). Contrariamente a quanto avvenuto a livello nazio-nale, esse restano ancora inferiori, del 13%, al pic-co raggiunto prima della crisi. Come nel 2011, le esportazioni sono state trainate dai settori della

meccanica (15%) e della farmaceutica (17%). La crescita è stata più conte-nuta per le calzature (8%, in rallentamento rispetto al 2011), per il tessile e abbigliamento (9,5%) e per i mobili (7,7%). Il settore degli elettrodomestici ha accusato ancora un calo (-4,4%, dopo il -9,5% del 2011). Nel primo semestre del 2012 le importazioni sono calate del 10,8%, dopo l’aumento registrato nel 2011. Le costruzioni e il mercato immobiliare. Nel primo semestre del 2012, l’attività nel settore delle costruzioni si è forte-mente ridotta: la produzio-ne complessiva, secondo Confindustria Marche, è calata del 10,7%, rispetto allo stesso periodo del 2011. La flessione ha in-teressato sia il comparto delle opere pubbliche, sia quello dell’edilizia abita-tiva. I servizi. Il settore terziario ha risentito nega-tivamente della debolezza della domanda per consu-mi. La fase congiunturale sfavorevole si è rif lessa negativamente sulle attivi-tà commerciali, sui flussi turistici e sui trasporti di merci e passeggeri. “In estrema sintesi – ha evi-denziato Centrone – la cong iuntura econom i-ca è negativa. Tuttavia,

in un’ottica strutturale, l’economia marchigiana continua a presentare dei punti di forza, delle luci

che r imangono accese. Eccone alcune: in ogni settore ci sono imprese che continuano a realizzare buoni risultati; complessi-va tenuta della situazione economica delle famiglie che partono da una buona dotazione patrimoniale; capitale umano all’altezza, su cui puntare”. Le condi-zioni del mercato del lavo-ro – è stato puntualizzato - rimangono critiche: l’oc-cupazione è calata dello 0,9%, in pratica è stabile, e le assunzioni diminu-iscono, con la crescita del tasso di disoccupa-zione. La disoccupazione, sospinta dall’incremento

dell’offerta di lavoro, è cresciuta soprattutto per giovani, stranieri e donne. Nelle Marche, il deterio-

ramento delle condizioni occupazionali coinvolge soprattutto i giovani, in-dipendentemente dal loro grado di istruzione. In Italia, l’occupazione, inve-ce, cala soprattutto tra le persone con bassi livelli di istruzione formale. Nelle Marche il ‘vantaggio’ di possedere almeno un di-ploma appare quindi più ridotto rispetto all’Ita-lia. Infine, per la ripresa economica, Centrone ha auspicato “una sempre maggiore collaborazione con le imprese; da loro spesso subiamo critiche, ma le banche hanno cer-cato di sostenerle”.

ROBERTO I. ROSSI

“Nel primo semestre del 2012, la produzione industriale è scesa, specie nei comparti della meccanica e in quelli collegati alle costruzioni. Il tasso di disoccupazione è salito all’8,5%

Tecnologia Imesa per i porti verdiSiamo abituati a pen-

sare alla green economy per gli impianti ad ener-gia rinnovabile. In realtà c’è un altro filone che sta rilevando importanti opportunità di business: è quello dei cosiddetti

‘porti verdi’. Gli scali, in particolare quelli europei viste le norme comuni-tarie, dovranno ridur-re le elevate emissioni inquinanti, causate in gran parte dalle navi che tengono i generatori ope-

rativi, e dunque i motori accesi, per fornire cor-rente elettrica ai sistemi di riscaldamento, illumi-nazione e refrigerazione a bordo. Gli interventi necessari per ovviare a questo problema sono molteplici, dalle infra-strutture a terra a nuo-vi apparati tecnici della nave. Su quest’ultimo fronte le Marche vanta-no un’eccellenza: Imesa, società del Gruppo Schia-voni con base a Jesi, ha infatti messo a punto uno speciale quadro elettrico, lo shore connection, che consente al la nave di collegarsi alla rete elettri-ca terrestre. Si tratta in pratica di un’interfaccia tra i quadri principali di distribuzione a bordo e le prese di terra; grazie a questo sistema, la nave può alimentare i diversi servizi a motori spenti, annullando le emissioni inquinanti.

“La collaborazione e la vicinanza ai nostri clienti ci ha consentito, ancora una volta, di in-tercettarne le esigenze, mettendo a punto que-sto sistema nei nostri laboratori oltre un anno fa – sottolinea Sergio Schiavoni, presidente del Gruppo – e di sviluppa-re in nuove applicazioni questo settore dell’ener-gia pulita che sta cre-

scendo e che produrrà certamente nuove pro-spettive di lavoro. Oggi i porti e gli armatori co-minciano ad attrezzarsi per adeguarsi alle nuove regole e si è acceso un grande interesse attorno allo shore connection”.

In pochi mesi, Imesa ha fornito 16 esemplari a realtà come Fincantie-ri, Abb, Imtech e Sam Electronics, per un valore complessivo di 1,3 milio-

ni di euro. In settembre, lo shore connection è stato elemento di punta della proposta Imesa alla Fiera SMM Amburgo, i l più importante ap-puntamento espositivo a livello mondiale nel settore navale. Al Salone era esposto uno shore connection pensato per mega-yacht, oltre ad un secondo esemplare, sem-pre prodotto da Imesa, attrezzato per navi por-

tacontainer e proposto da Sam Electronics.

L’azienda g ià pen-sa ad ulteriori sviluppi per questa innovazione: “Al momento ci stiamo concentrando sul settore off shore - dice ancora Schiavoni -, ma abbia-mo in progetto anche di lavorare sull’on shore, gestendo le necessità in-frastrutturali dei porti a terra”.

Is. Tom.

Da sinistra, Sergio Schiavoni e Daniele Ganzetti durante la fiera di Amburgo con Cristina Nicolli di Imesa e Aart Tuijl di Imtech

Un esempio di shore connection

In pochi mesi commesse per 1,3 mln per lo strumento che consente di collegare le navi alle reti elettriche di terra. Schiavoni: “Abbiamo intercettato nuove esigenze del mercato”

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Focus del presidente Gian Mario Spacca sulle azioni che caratterizzeranno il programma di governo nel 2013: Marche in

rete, attrazione degli investimenti, alta formazione e mestieri

Lavoro, imprese, longevi-tà attiva, internaziona-lizzazione, innovazione

e ricerca, riduzione dei costi della politica, infrastruttu-re: questi i focus che hanno caratterizzato l’azione del governo regionale negli ultimi anni. Governo che assume tre impegni per il 2013: Marche in rete, attrazione degli in-vestimenti, alta formazione e mestieri. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel corso del suo intervento all’8a Giornata delle Marche, che quest’anno è stata celebrata a Fano.

Spacca ha ripercorso gli impegni-chiave dal 2008, anno di inizio della crisi (nel 2008: anziani e longevità attiva, giovani, Piceno; nel 2009: protezione del lavoro, liquidità per le imprese, inve-stimenti e infrastrutture; nel 2010: identità delle Marche, innovazione e cultura; nel 2011: cattura di risorse, casa intelligente per la longevità attiva, Marche 2020) al 2012: internazionalizzazione, Mar-che Cloud, riduzione dei costi della politica. A quest’ulti-mo proposito ricordando il primato della Regione, con Emilia Romagna e Veneto,

per virtuosità. Sui temi che hanno segnato positivamente l’anno che sta per concludersi e gli impegni per il 2013, inci-so del presidente riguardo allo slogan che ha accompagnato questa 8a edizione della fe-sta dell’identità marchigiana: “Impegno per vincere nella vita; gli sportivi che premia-mo sono l’esempio concreto di quanto sia importante superare rendite di posizio-ne, immobilismo, paura e, al contrario, saper guardare avanti con intraprendenza e sfi dare il futuro con coraggio, per superare momenti diffi cili come quelli che ancora stiamo vivendo. E’ fondamentale ave-re più sentimento di noi stessi come comunità e credere nelle nostre capacità. Abbiamo molti amici nel mondo che credono in noi e che vogliono collaborare con noi su proget-ti diversi che richiamano le nostre migliori virtù”.

A tal proposito Spacca ha portato l’esempio dei rapporti attivati dalla Regione con Rus-sia, Cina, Argentina, Medio Oriente che hanno portato a partnership e investimenti nelle Marche.

Il più importante per l’impatto occupazionale ed

industriale è l’acquisizione della maggioranza di Fer-retti Group da parte della cinese Weichai. Quest’anno proseguirà con ancora mag-

giore intensità l’impegno per l’attrazione degli investimenti. Nel bilancio 2013 è stato istituito un fondo specifi co per supportare gli investitori esteri con competenze e pro-fessionalità locali. Un fondo

che valorizza così anche i professionisti marchigiani.

Lavoro e occupazione sono la priorità dell’azione di go-verno regionale: si mantiene

invariata la base occupazio-nale nelle Marche. Sono 652 mila gli occupati nel terzo trimestre 2012, con un recu-pero su inizio anno, quando il dato era di 636 mila, ed il dato di riferimento pre-crisi a

gennaio 2008 era di 658 mila. Nel corso di questi cinque anni sono stati utilizzati 409 milioni di euro per proteg-gere 80 mila lavoratori e le loro famiglie. Spacca ha poi ricordato i principali pro-getti in corso nelle Marche che puntano a qualificare la comunità e il territorio regionali per innovazione, sviluppo e crescita.

Mcloud: dopo aver co-struito l’hardware centrale, è stato avviato il primo proget-to pilota sui referti sanitari. I risultati di analisi di labora-torio disponibili per gli utenti sul web, smartphone e Tv digitale, con la AppAndroid “Mcloud referti” disponibile su Google Play.

Marche in rete: difendere e rafforzare con una strategia in rete il modello policentri-co di città-regione, grazie alla distribuzione diffusa ed equilibrata di servizi, attività e infrastrutture (tre progetti in corso: turismo, sanità e trasporto pubblico).

Alta formazione e me-stieri: obiettivo, innalzare le smartspecialisation delle Marche, investendo sulla formazione anche interna-zionale e riqualif icando i

sistemi formativi tradizionali e indifferenziati. Potenziare i saperi tecnici legati alle esigenze delle piccole imprese

Progetto Housing sociale: nel bilancio 2013 è stato stan-ziato un fondo per lo svilup-po della casa e dell’housing sociale a tutela delle fasce fragili della popolazione. Attenzione per investimenti pubblico-privati per la re-alizzazione di villaggi con strutture intergenerazionali, sociali, sportive e ricreative, ad iniziare dalla provincia di Pesaro

Infrastrutture: Fano-Gros-seto. Grazie a un progetto Marche, Umbria e Toscana con il modello innovativo del contratto di disponibi-lità, questa infrastruttura è formalmente al suo decollo. L’impresa che la realizzerà ha depositato al Ministero delle Infrastrutture il progetto defi nitivo; il cronoprogramma è stato definito. La Fano-Grosseto è inserita nelle reti Ue strategiche Ten-T.

Macroregione adriatico-ionica: confermato l’impegno della Ue per la sua creazione nel 2014 e l’avvio del piano di azione con progetti strategici per l’area adriatica.

Consapevolezza dei valori

Il 10 dicembre la festa dell’identità marchigiana

Pot e n z i a m e nt o or-ganizzativo del sistema dell’associazionismo, dif-fusione della lingua e della cultura italiana, attività e scambi culturali giovanili, Museo dell’Emigrazione marchigiana nel mondo. Sono gli aspetti principali che caratterizzano il Piano annuale emigrazione 2013, discusso dal Comitato ese-cutivo del Consiglio dei marchigiani all’estero che si è riunito a Fano: primo appuntamento della Gior-nata delle Marche 2012. Come è ormai consuetudi-ne, in occasione della festa del 10 dicembre si sono ritrovati i rappresentan-ti designati, appartenenti alle numerose associazioni presenti in tutti i conti-nenti: Franco Nicoletti, vicepresidente, dal Lus-semburgo; Javier Pablo Lucca e Gabriela Manet-ta, dall’Argentina; Lore-na Noè, dal Belgio; Anna Claudia Casini, dall’Uru-guay. Ad accoglierli, oltre al presidente del Comitato, Emilio Berionni, l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi, il quale ha insistito sull’importanza dell’associazionismo: “Una realtà – ha detto - che è basata sul volontariato prezioso e insostituibile di migliaia di marchigiani. Queste associazioni rap-presentano il trait d’union tra le comunità marchigia-ne sparse nei vari Paesi e la Regione e grazie alla loro capacità di aggregazione rappresentano strumenti eccezionali per la promo-

zione dell’immagine delle Marche nel mondo”.Tra gli obiettivi, vi è proprio la ricerca di nuove formule di aggregazione tese all’am-pliamento delle comunità, indirizzando l’attenzione soprattutto ai giovani: “Il loro coinvolgimento sem-pre più ampio nelle attività – ha continuato Marconi - costituisce il futuro e l’anima dell’associazio-nismo che vive e viene alimentato dal basso, con nuovi contributi di idee, con capacità organizzative incisive per lo sviluppo dell’intero settore”. Grazie a loro si cercherà di dare impulso allo sviluppo di strumenti di comunicazio-ne virtuale (sito internet, posta elettronica, newslet-ter, skype) più aggiornati e al potenziamento di quelli al momento disponibi-li, accogliendo specifi che proposte avanzate da varie associazioni per facilita-re i collegamenti con la struttura regionale, per il contenimento dei costi e per l’effi cacia e l’immedia-tezza della comunicazione. Saranno, inoltre, piani-ficate attività formative tese alla salvaguardia delle radici sociali ed economi-che con la terra di origine in un’ottica di sviluppo socio-economico, median-te l’organizzazione di corsi di lingua italiana, rapporti di collaborazione e di in-terscambio tra università italiane e straniere, stage e forme di collaborazione commerciale e industria-le. Viene poi riproposto

il progetto “Educational Tour” che consente a chi non è mai stato nelle Mar-che di conoscere i luoghi più suggestivi della regione e di vivere indimenticabili esperienze. Nel 2013 la partecipazione al l’Edu-cational Tour richiederà una compartecipazione alla spesa e avrà lo scopo di avvicinare sempre più i giovani marchigiani ai giovani discendenti di mar-chigiani all’estero. “Crea-re sinergie operative con le associazioni – sostiene Marconi - contribuirà a promuovere le eccellenze marchigiane con ricadute positive in termini econo-mici e sociali, a rinsaldare i rapporti con la terra di origine nonché a valoriz-zare e a promuovere la conoscenza del fenomeno migratorio marchigiano nel mondo”.Infi ne, la va-lorizzazione e promozione del Museo regionale dell’E-migrazione marchigiana con sede a Recanati, la cui nascita è stata sancita da un’apposita convenzione tra Regione e Comune lo scorso mese di giugno. La struttura regionale “Mar-chigiani nel mondo” ha cominciato a inoltrare al Comune di Recanati tutta la documentazione car-tacea e documentale in proprio possesso insieme con quella fi nora pervenuta dalle Associazioni dei mar-chigiani all’estero, raccolta e prodotta attraverso la realizzazione di iniziative culturali e specifi ci incon-tri. Resta l’obiettivo di

implementare la raccolta documentale in vista della costituzione di un centro di documentazione, riferito al fenomeno migratorio marchig iano, col legato al museo. Significativa, nell’ambito dei lavori del Comitato esecutivo del Consiglio dei marchigiani all’estero, la visita del pre-sidente degli alberghi con-sorziati di Fano Torrette e Marotta, Luciano Cecchini. L’incontro con i rappresen-tanti delle Associazioni dei marchigiani residenti fuori dei confi ni nazionali ha co-stituito un valido momento di presentazione dell’offer-ta turistica del territorio, avviando intese per lo svi-luppo futuro di un fl usso turistico verso le Marche da parte delle associazioni che operano nei diversi continenti. “Quello che po-tremmo defi nire ‘turismo di ritorno’ – ha spiegato il dirigente del servizio regionale Marchigiani nel mondo, Sandro Abelardi - ha un rilievo particolare tra le varie tipologie tu-ristiche che caratterizza-no l’offerta delle Marche. Si tratta di un segmento che, in questo momento di forte competitività sui mercati, va perseguito con determinazione, perché il valore che le Associazioni marchigiane costituiscono nel mondo è una vera ri-sorsa per costruire una rete solida e per dare concre-tezza alle aspirazioni dei marchigiani emigrati e dei loro discendenti a rientrare nella terra d’origine”.

Riunito a Fano il Comitato esecutivo dei marchigiani all’estero; l’appuntamento ha aperto le celebrazioni

Salvaguardia delle radici

“La sfi da del coraggio”

La Giornata delle Marche 2012, celebrata al Teatro della Fortuna di Fano, è stata la festa dell’i-dentità marchigiana, uno straordinario momento di rifl essione sulla storia, sulla cultura, sulle tradizioni che uniscono generazioni di cittadini che sentono di appartenere ad una stessa comunità, anche fuori dei confi ni nazionali. Dal 2005, la Giornata delle Marche offre l’occasione per soffermarsi sul ruolo della regione nello sviluppo civile, sociale ed economico del Paese nella piena consapevolezza del proprio passato e dei propri valori. La data scelta è il 10 dicembre: in que-sto giorno, in ogni parte del mondo, i marchigiani si ritrovano per la solennità della Madonna di Loreto, riconosciuta universalmente come riferimento ideale e spirituale della propria terra e delle proprie origini. E’ un giorno simbolico che coincide, tra l’altro, con la giornata della pace voluta dal Consiglio regionale delle Marche ed è il giorno della dichiarazione dei diritti dell’uomo.

Ogni edizione propone un tema e una città della regione per ospitare le celebrazioni. Particolare at-tenzione è stata riservata alle comunità marchigiane nel mondo riunite in associazioni in tutti i continenti. Nel 2005 il tema è stato “Le Marche nel mondo” e la comunità prescelta quella dell’Argentina. Le città di riferimento: Ancona e Jesi.

Nel il 2006 il tema è stato “Le Marche e l’Europa, l’emigrazione e il lavoro” e la comunità prescelta è stata quella residente in Belgio. La città di riferi-mento: Pesaro.

Nel 2007 il tema è stato “Giovani e sport” e la comunità estera di riferimento è stata quella canadese, in particolare di Montréal. La città di riferimento: Ascoli Piceno.

Per il 2008 il tema è stato “Anziani ancora prota-gonisti” e la comunità scelta è stata quella d’Australia. La città di riferimento: Fermo.

L’edizione 2009 si è svolta a Macerata e ha trattato il tema del viaggio prendendo spunto dalla fi gura e dalle opere di Padre Matteo Ricci, missionario gesuita maceratese, fi gura straordinaria che svolse la sua opera in Cina. E per il 2010, il tema è stato appunto il IV centenario della morte di Padre Matteo Ricci ed il III centenario della nascita di Giovanni Battista Pergolesi. Il 2010 è anche l’anno che testimonia i quarant’anni di vita della Regione Marche. La festa è stata celebrata al Teatro delle Muse di Ancona.

Nel 2011 con la Giornata delle Marche è stato in-vece celebrato il “150° anniversario dell’Unità d’Italia” nella città di Recanati.

“Un’edizione dedicata all’impegno per vincere nella vita. Importante superare immobilismo e paura, guardando avanti con intraprendenza”

L’intervento del presidente Gian Mario Spacca alla 8a Giornata delle Marche (foto Rillo)

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7PAGINAMARCHEdomaniDICEMBRE 2012

“Lo sport è l’esempio”Trovare una solida-

rietà nella dimen-sione regionale con

impegno, intraprendenza e coraggio, come ci inse-gnano i nostri atleti, per superare questo periodo critico: è un invito che rivolgiamo ai marchigiani nell’improntare un 2013 migliore rispetto all’anno che si sta concludendo”. E’ stato il messaggio del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spac-ca, nel corso dell’8a edi-zione della Giornata delle Marche svoltasi al Teatro della Fortuna di Fano. Un evento, condotto da Ilaria d’Amico e da Andrea Car-loni, che ha raccolto un gran numero di persone: pubblico entusiasta, con-siderata la presenza dei tanti campioni premiati. Il governatore Spacca ha lanciato un significativo slogan: “Impegno per vin-cere nella vita”. E proprio sul contenuto dello slogan la Giornata delle Marche ha trovato snodo indican-do nello sport un valore fondante, capace di espri-mere nella nostra regione quegli stessi atleti che alle Olimpiadi 2012 di Londra si sono fatti valere con così grande determinazione.

“Essi – ha dichiarato Spacca – sono la dimo-strazione tangibile, ad alto livello, del positivo valore sociale e sportivo dell’at-tività che viene svolta nel territorio. Sono il simbolo delle migliori virtù dei marchigiani: la concre-tezza, la voglia di fare e di centrare risultati, con fatica e impegno. L’intera regione è orgogliosa di loro e la Giornata delle Marche è l’occasione mi-gliore per ringraziarli con affetto dei loro successi mondiali”.

Ad ev id e n z i a r e l a scelta della Regione ri-guardo a Fano come cit-tà ospitante di questa 8a edizione, il sindaco del Comune, Stefano Aguzzi: “Un avvenimento storico nei confronti di una città

importante e di valore come la nostra, dotata di tante cose meravigliose. Preziose le iniziative por-tate avanti dalle imprese, dai cittadini, dalle asso-ciazioni di volontariato e dalle società sportive che operano in questo terri-torio e che sono punto di riferimento e di stimolo per i giovani, essendo lo

Consegnati i premi “Picchio d’oro” agli atleti olimpici e paralimpici e ai tecnici. Aguzzi: “Un evento storico per la

nostra città”. Sturani: “Un messaggio positivo per i giovani”

Il Premio Speciale del Presidente della Regione quest’anno si fa in due. Insieme con Tan Xuguang, ch a i r m a n d i We ich a i group, la società che ha acquistato i cantieri navali Crn, l’importante ricono-scimento è stato assegnato a un grande sportivo mar-chigiano: Roberto Mancini.

Forza di volontà, te-nacia nel raggiungere un risultato, fantasia e in-telligenza creativa, sono queste le caratteristiche dei campioni. Le stesse doti che Mancini ha dimostrato di possedere. Proprio con

queste motivazioni ha rice-vuto il Premio Speciale del Presidente della Regione. “Testimonianza di un im-pegno – ha detto Spacca – e di un coraggio, capaci di gettare il cuore oltre gli ostacoli più diffi cili”.

“Tutti i premi sono belli e importanti – ha af-fermato Roberto Mancini -, ma quello del ‘Picchio d’oro’ che ci è stato conse-gnato è molto particolare

ed affascinante. Mi piace sottolineare il rapporto continuo e forte con i mar-chigiani, considerato che da tempo sto operando in Inghilterra: molte le soddisfazioni che ho avuto lo scorso anno, quando ho vinto lo scudetto della Premier League con i l Manchester City”.

Roberto Mancini nasce a Jesi il 27 novembre 1964. Esordisce in Serie A nelle fi le del Bologna il 12 set-tembre 1981, all’età di 16 anni. L’anno successivo si trasferisce alla Sampdoria, dove resterà fi no al 1997. E’ qui che forma una delle coppie d’attacco più valide d’Italia in quegli anni, insieme con il compagno Gianluca Vialli (i due ve-nivano chiamati “I gemelli del gol”). A Genova vince uno scudetto nel 1991, 4 Coppe Italia (1985, 1988, 1989 e 1994), 1 Supercoppa di Lega (grazie a una sua rete) e una Coppa delle Coppe nel 1990.

Nella stagione 1991-1992 Roberto Mancini disputa, per l’unica volta nella sua carriera, la fi nale di Coppa dei Campioni affrontando il Barcellona da cui la squadra geno-vese sarà sconfitta. Nel 1997 passa alla Lazio dove vince lo scudetto nel 1999-2000, l’ultima edizione della Coppa delle Coppe (1999), una Supercoppa europea, due Coppe Italia (1998 e 2000) e una Super-coppa di Lega (1998).

In Nazionale ha col-lezionato 36 presenze e 4 gol.

La carriera di al le-natore inizia nel 2000, come vice di Sven Göran Eriksson alla Lazio. Nel gennaio 2001 fi rma però

un contratto di prova per un mese con il Leicester City (Inghilterra), dove partecipa come giocatore a 5 partite. Lasciata la carriera di calciatore, nel febbraio 2001 Roberto Mancini viene ingaggiato come allenatore dalla Fio-rentina, con cui vince su-bito una Coppa Italia. Nel 2002-2003 torna alla La-zio; vince la Coppa Italia nella stagione 2003-2004. Nell’estate 2004 lascia il club capitolino per appro-dare all’Inter dove rimane fi no al 2008. Alla fi ne del 2009 fi rma un contratto tr iennale da allenatore con la squadra inglese del Manchester City, che lo in-gaggia per sostituire l’eso-nerato Mark Hughes. Nel mese di maggio, all’ultima giornata, Roberto Man-

cini porta il Manchester City a vincere la Premier League inglese.

In carriera Roberto Mancini ha vinto 10 volte

la Coppa Italia - 4 volte da allenatore e 6 volte da calciatore - stabilendo un primato. Con le sue 120 presenze è anche il gio-catore con più presenze in assoluto nel la com-petizione. Due scudetti come calciatore e tre come allenatore dell’Inter; 4 Su-percoppe italiane (2 come giocatore e 2 come allena-tore); 2 Coppe delle Cop-pe e 1 Supercoppa Uefa come giocatore; 1 Coppa d’Inghilterra, 1 campio-nato inglese e 1 Charity/Community Shield come allenatore. Tra i ricono-scimenti individuali: 1 Guerin d’oro e 1 Oscar del calcio come giocatore e 1 Panchina d’oro e 1 FA Premier League Manager of the Month: 2 come allenatore.

Il Premio Speciale del Presidente al coach del Manchester City e al chairman di Weichai group

sport un esempio positivo per affrontare la vita nel modo migliore. A fronte dei vari problemi econo-mici, le Marche, grazie alle sue elevate qualità operative, hanno tutte le carte in regola per tornare ad essere un motore per l’Italia”.

Il clou della Giornata delle Marche è stato se-gnato dalla consegna del premio “Picchio d’oro” a tutti i campioni marchi-giani presenti a Londra; un fi lmato sulle Olimpiadi inglesi ha anticipato la premiazione: sul palco, tra gli altri, il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi: “La nostra regio-ne, purtroppo, continua ad essere colpita da una serie dai morsi di una crisi che dura da troppo tempo; no-nostante tutto, confi diamo nell’orgoglio dei marchi-giani e siamo convinti che la nostra comunità sarà in grado di superare i vari problemi di questo perio-do”. A consegnare i premi anche Paola Giorgi, vice-presidente dell’Assemblea, e Fabio Sturani, presidente del Coni Marche. Questi gli atleti premiati: Massi-mo Fabbrizi (tiro a volo), Paolo Ottavi (ginnastica artistica), Julieta Canta-luppi (ginnastica ritmica), Filippo Baldassari (vela), Michele Regolo (vela), Filippo Magnini (nuoto), Gianmarco Tamberi (at-letica leggera), Samuele Papi (pallavolo), Emanuele Birarelli (pallavolo), An-drea Bari (pallavolo) e la marchigiana d’adozione Rosalba Console. Un ri-conoscimento particolare alle fi orettiste jesine Elisa Di Francisca (scherma) e Valentina Vezzali (scherma) per l’enorme contributo dato al medagliere azzur-ro, ed anche ai quattro grandi campioni che hanno fatto brillare le Marche alle Paralimpiadi, svoltesi tra f ine agosto e inizio settembre: Andrea Cionna (atletica leggera), Giorgio

Farroni (ciclismo), Assunta Legnante (atletica leggera) e Riccardo Scendoni (atleti-ca leggera). Premiati anche i tecnici: Piero Benelli, Carlo Castagna, Marco Masi, Stefano Cerioni, don Mario Lusek , Annalisa Coltorti, Nicola Silvaggi e il giornalista Piergiorgio Severini. Soddisfazione per come è stata realizzata

l’8a edizione della Gior-nata delle Marche è stata evidenziata da Sturani: “E’ stato trasmesso un messaggio positivo e pro-positivo per il lavoro che stanno svolgendo le nostre società sportive, portando

avanti dei preziosi risultati a livello internazionale. Lo sport è un diritto per tutti, con particolare riferimen-to al futuro dei nostr i giovani”. La campionessa jesina Valentina Vezzali – l’atleta più medaglista

nella storia dello sport italiano - ha da parte sua sottolineato che “bisogna sempre combattere per vincere, un messaggio da trasmettere ai giovani”. Sullo stesso tono l’altra campionessa jesina Eli-

sa Di Francisca, l’unica atleta ad aver vinto due medaglie d’oro alle Olim-piadi di Londra: “Sia-mo felicissimi di ricevere questo premio da parte della Regione, e il nostro intento è di trasmettere il

nostro coraggio nel pra-ticare qualsiasi tipo di disciplina sportiva ai gio-vani per un futuro gioioso e soddisfacente”. Assunta Legrante, campionessa paralimpica, ha precisato l’impegno di atleti come

lei, i quali “devono andare avanti con grande determina-zione nel praticare lo sport, ottenen-do, possibilmen-te, buoni risultati nonostante i vari problemi f isici”. Un commento di don Mario Lusek, cappellano della spedizione olim-pica italiana: “La mia, da ben tre Olimpiadi, è una

presenza amichevole più che religiosa, un’amici-zia che continuo a con-dividere con gli atleti”. A concludere gli interventi dei premiati, il Ct del-la nazionale azzurra di scherma, Stefano Cerio-

ni: “I risultati e le meda-glie conquistate a Londra dai nostri atleti sono il frutto di una esperienza qualitativa trasmessa nel tempo a chi pratica le diverse discipline; inoltre il tifo nei nostri confronti ai Giochi olimpici è stato eccezionale”.

Di seguito la consegna del Premio del Presiden-te della Regione Marche all’allenatore del Manche-ster City, lo jesino Roberto Mancini, e il conferimento a Tan Xuguang, presiden-te di Weichai Group, la società che ha recente-mente acquisito i cantieri Ferretti: la consegna del premio a Xuguang avverrà il 12 gennaio ad Anco-na, giorno del varo del mega yacht ultimio nato nei cantieri Crn. I pre-mi sono stati realizzati dallo scultore Nazzareno Rocchetti. In conclusione della Giornata, il Concerto per le Marche del maestro ascolano Giovanni Allevi.

Roberto Mancini e Tan Xuguang i “campioni”

Gli atleti marchigiani premiati alla Giornata delle Marche

Un momento della manifestazione svoltasi al Teatro della Fortuna di Fano

Da sinistra, Ilaria d’Amico, Roberto Mancini e Gian Mario Spacca (foto in questa pagina di Rillo)

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A C a m e r a n o v e r r à realizzato il nuovo ospedale dell’Inrca.

La nuova struttura sarà co-struita grazie alla stipula del contratto per l’edificazione della casa di cura effettua-ta dalla Regione Marche nell’ambito del complesso ospedaliero Ancona Sud a Camerano, che accorperà oltre le funzioni del nuovo Inrca anche quelle dell’ospe-dale di Osino e della sede di Italia Longeva. L’importo dell’appalto ammonta a 79,5 milioni di euro. La struttu-ra sarà operativa entro il 30 giugno 2015. Il nuovo ospedale Inrca avrà 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole in grado di ospitare dai 13 mila ai 14

mila ricoveri e 6 sale opera-torie. In totale, la superficie coperta sarà di circa 35 mila metri quadri. La struttura sarà dotata di elisuperficie e parcheggi. Il corpo della struttura sarà articolato in tre parti: degenza (8.830 me-tri quadri), ricerca biomole-colare (5 mila metri quadri), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (6.100 metri quadri). A questi spazi van-no aggiunti i servizi generali sanitari (2.900 metri quadri) e quelli generali non sanita-ri, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (6.770). La struttura clinica sarà in grado di dare totale copertu-ra al fabbisogno attuale e di ospitare qualunque utenza, quindi non solo anziani,

dell’intera area metropolita-na sud. L’impresa aggiudica-taria è la Gdm costruzioni Spa di Peschiera Borromeo (Milano) in associazione con Psc Spa di Potenza. Dopo la stipula del contratto la-vori effettuata lo scorso 27 novembre 2012, la consegna dei lavori avverrà entro il 13 dicembre 2012. Da tale data partirà l’allestimento del cantiere. Presunta fine lavori 750 giorni, a partire dalla data di consegna dei lavori, ossia gennaio 2015. L’im-porto totale dell’intervento, come già ricordato, è di 79,5 milioni di euro. Le econo-mie derivanti dal ribasso d’asta sui lavori, equivalen-ti a circa 20.271.000 euro, prevedibilmente saranno

util izzate per: completa-mento dell’area destinata alla ricerca ed agli uffici amministrativi dell’ultimo piano per 2.250.000 euro; interventi previsti nell’ac-cordo di programma con provincia di Ancona e co-mune di Camerano sulla viabilità limitrofa al lotto di costruzione per 4.500.000-5.000.000 euro; imprevisti da considerare nell’ordine del 4-5% dell’importo posto a base di gara 2.500.000 euro; spese necessarie per i traslochi delle tecnologie e degli arredi (in quanto utilizzabili) dell’attuale Inr-ca e dell’ospedale di rete per 500.000 euro; acquisto tecnologie, attrezzature ed arredi (con quanto residua).

Un nuovo servizio che sarà dedicato alla salute orale dei bambini e che, in un’area ad alto tasso di immigrazione come quella di Civitanova, può avere anche un risvolto sociale. È il nuovo progetto della casa di cura Villa dei Pini, che ha de-dicato un convegno proprio ai diversi aspetti dell’odontostoma-tologia pediatrica. “Civitanova ha un tasso significativo di immigrati, la parte di popola-zione che fa più figli – ha detto il sindaco, Tommaso Corvatta -, dunque l’attenzione ad aspetti sanitari pediatrici può rappre-sentare uno dei possibili segnali di integrazione”. Il servizio

vedrà operare un’équipe specia-lizzata nell’ambito del Centro odontoiatrico di Villa dei Pini e punterà in particolare sulla si-nergia delle figure professionali, tema al centro del convegno, come ha sottolineato Antonio Aprile, direttore generale del-la casa di cura: “Con questo nuovo servizio vogliamo inter-cettare un bisogno attualmente non completamente coperto; il servizio svolgerà azioni di cura e, prevalentemente, di

prevenzione. Questa iniziativa serve proprio a rafforzare uno degli aspetti fondamentali rac-comandati dalle linee guida del servizio sanitario per un’efficace educazione alla salute: una sempre più stretta collabora-zione tra pediatri e odontoiatri pediatrici”. Il convegno è stata anche occasione per una rifles-sione da parte di Enrico Brizioli, amministratore delegato del Gruppo Santo Stefano, sui temi caldi della spending review: “Come operatori di un sistema sanitario integrato, esprimiamo preoccupazione sui tagli lineari che rischiano di smantellare quel sistema di welfare condi-

viso che è uno dei capisaldi di questo Paese”. Al confronto scientifico hanno partecipato importanti esperti del settore; tra i temi trattati, il legame tra la salute dei denti dei più piccoli e l’apparato gastrointestinale, le valutazioni dei problemi dentali da parte del pediatra di fami-glia, le ultime novità sui tratta-menti ortodontici e le procedure ambulatoriali per la prevenzione della carie nel bambino.

Is. T.

A Villa dei Pini un nuovo servizio specializzato

Salute oraledel bambino

Da sinistra Antonio Aprile, Enrico Brizioli e Tommaso Corvatta

Presentati stipula del contratto e cronoprogramma dei lavori della struttura che sorgerà a Camerano; appalto per circa 80 mln

Il nuovo Inrca

Intervento della sena-trice Silvana Amati sulla gestione della sanità relativa all’Area vasta 2, su cui aveva espresso “forti perplessità” già quando venne resa def initi-va nella città d i Fab r i a no la sede del la s t e s sa A re a , “c e r t a m e n t e non baricentri-ca rispetto al territorio della prov i nc ia d i Ancona”. “Ora siamo in tempi di spending review, certamente non sa-ranno possibili doppioni e spese inutili. Per questo risulta incomprensibile l’ul-tima deliberazione firmata dall’ing. Bevilacqua, ex di-rettore generale dell’Area vasta 2, che, il giorno prima delle sue dimissioni, ha atti-vato a Fabriano un servizio di citologia con un organico previsto di addirittura 14 posti di differenti qualifiche, con figure professionali di difficile reperimento in sede locale. Mi sembra infatti - argomenta Amati - che tecnici citologi e biologi addestrati alla lettura dei pap-test di screening non si trovino in alcuna località dell’Area vasta 2 e quindi non si capisce perché si debba istituire ex novo una dispendiosa megastruttura autonoma territoriale ubi-cata a Fabriano quando presso gli Ospedali riuniti di Torrette di Ancona c’è

già un servizio che si è occupato di pap-test per tutta la Regione Marche

sin dal lonta-no 1979, tanto da aver avuto d a l l a s t e s s a nel 2005 il ri-conoscimento per l’eccellenza di tale attivi-tà”. La sena-t r i c e A m at i p one p oi la questione del mantenimento dell’attività as-sistenziale del Presidio ospe-

daliero di Senigallia, che “dal 31/12/2012, secondo le applicazioni attuative del piano di Area vasta già deliberato dalla Regione”, rischia di perdere “identità di presidio”, con conse-guente depotenziamento dell’ospedale di Senigallia”. Depotenziamento peral-tro “già in atto”, spiega la senatrice: “Dal 2010 nes-sun nuovo investimento. Riduzione del numero di laureati per unità operativa. Non sostituzione di cinque direttori di unità operative complesse. Riduzione del badget senza contrattazione sulla scorta del consuntivo storico, senza nessuna ana-lisi di costi emergenti. Dal 2012 mancato rinnovo dei contratti di manutenzione, mancato acquisto di attrez-zature ed arredi che pos-sano permettere il trasfe-rimento e l’accreditamento dell’ostetricia e ginecologia e il rispetto dei requisiti

di autorizzazione. Nessun investimento per la messa a norma antincendio ed elevatori. E’ poi a tutti noto che quando si depotenziano servizi come il laboratorio analisi e la radiologia risul-ta difficile non prevedere un ridimensionamento vero di un presidio ospedaliero altresì da tempo ricono-sciuto. Per questo risulta incomprensibile, dopo al-cuni pensionamenti, la non sostituzione di alcune unità operative per il laboratorio analisi o il riconoscimento perfino della unità ope-rativa semplice al la ra-diologia per il servizio di senologia, sicura eccellenza nel territorio provinciale”. L’oncologia, poi, “rischia a breve l’implosione”. “A Senigallia, che ha rispar-miato in passato, sono state date meno risorse. Quindi questa indubbia capacità risulta non premiata, anzi punita, quando basterebbe assai poco per dare una vera dimostrazione che la costruzione dell’Area vasta 2 non vuol dire ridurre pian piano un’eccellenza come quella fin qui rappresenta-ta dal nostro ospedale”. A conclusione della sua ana-lisi, l’invito della senatrice Amati ad una “più alta at-tenzione, affinché l’Area va-sta 2 venga vissuta davvero come un valore per tutta la nostra comunità, così come peraltro chiede da tempo anche il sindaco di Senigal-lia Maurizio Mangialardi, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Area vasta”.

Intervento della senatrice Silvana Amati

Il progetto del nuovo Inrca

“Più attenzioneall’Area vasta 2”

Creare un sistema re-gionale integrato dei ser-vizi sociali a tutela della persona e della famiglia. A questo principio di ispi-ra la proposta di legge in materia di politiche sociali approvata dalla Giunta regionale e che ora si ap-presta a compiere il suo iter in Consiglio. “Arriva a conclusione – commenta l’assessore regionale Luca Marconi – dopo più di un anno di intenso lavoro il percorso che ha portato alla stesura di questo Testo unico. Si completa dunque il processo di applicazione della legge regionale 328 del 2000 che ha introdotto il Piano sociale regionale, offrendo un quadro organi-co di riferimento per tutti i settori dei servizi socia-li, dando ad essi principi generali, regole e proce-dure unitarie”. Sul piano istituzionale la proposta introduce infatti norme in materia di organizzazione degli Ats (Ambiti territo-riali sociali), che costitui-scono il luogo privilegiato non solo per la program-mazione sociale ma anche per la gestione associata dei servizi alla persona. “Finalmente – continua Marconi – viene consacrato il principio di 23 grandi ‘città sociali’ corrisponden-ti ai territori degli Ats che d’ora in poi saranno inter-locutori della Regione per la gestione di servizi con-divisi Comuni - Regione. In questo modo vedremo realizzata l’ottimizzazione

dell’impiego delle risorse pubbliche evitando dupli-cazioni e interventi poco appropriati”. La proposta di legge chiarisce inoltre il ruolo e la funzione tecnica del direttore di Ats che va ad esercitare le funzioni precedentemente assegna-te al coordinatore di Ats, nonché il ruolo e la fun-zione politica dei Comitati dei sindaci in ordine alla programmazione socia-le e alla programmazione integrata con il Distretto sanitario. “Con il Testo unico – sostiene Marconi – potrà trovare applicazione istituzionale l’integrazione socio-sanitaria nella quale i territori, i servizi alla persona e la domiciliarità saranno punti di riferimen-to insostituibili a beneficio dei cittadini, superando la vecchia idea che concepiva la sanità come servizio esclusivamente ospedalie-ro”. La logica politica che sorregge la proposta di legge punta a valorizzare lo sviluppo qualitativo e quantitativo della domi-ciliarità, garantendo alla stessa un adeguato suppor-to finanziario, tecnico, pro-fessionale e territoriale. A tal fine, un ruolo di centrale importanza è riconosciuto alla famiglia, in particolare a quelle con figli, a quelle che prestano assistenza in casa agli anziani non autosufficienti e a quelle che accudiscono figli con disabilità. Altri elementi di novità riguardano i cri-teri di compartecipazione

dei cittadini al costo dei servizi sulla base di livelli differenziati per reddito e patrimonio, prevedendo la possibilità da parte del-la Regione di fissare una soglia minima al di sot-to della quale l’esenzione dalla compartecipazione sia totale; l’introduzione di titoli validi per l’acquisizio-ne di servizi in strutture accreditate sulla base di criteri regionali di accesso; l’obbligo del rispetto del criterio dell’offerta econo-micamente più vantaggiosa per l’affidamento dei servizi da parte degli enti pubblici; l’impegno ad assicurare un’effettiva partecipazione dei cittadini e degli uten-ti al la programmazione sociale regionale e locale; l’istituzione del sistema informativo per le politiche sociali (Sirps) e dell’Os-servatorio regionale per le politiche sociali. Parti-colare attenzione è rivolta alle politiche a favore degli anziani, a quelle in materia di dipendenze patologiche e a quelle per il contrasto della povertà e del disagio sociale. La proposta di legge passa ora al giudizio dell’Assemblea legislativa e già nel corso di questa settimana l’assessore Mar-coni incontrerà il presiden-te della V Commissione consiliare competente in materia per approfondire i contenuti del testo che presto comincerà il suo iter per giungere all’appro-vazione nei primi mesi del nuovo anno.

Ecco le città sociali

Approvato il Testo unico a tutela della persona e della famiglia

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9PAGINAMARCHEdomaniDICEMBRE 2012

Il supporto della banca è fondamentale dal punto di vista strategico. Noi

abbiamo milioni di clienti in 50 Paesi del mondo. Per un’azienda italiana trovare uno sbocco pratico diventa fondamentale, non è sola-mente un apporto struttura-to in maniera teorico, ma in modo pratico. E’ importante far conoscere qui ai clienti i Paesi del mondo più im-portanti dal punto di vista economico, attraverso i loro rappresentanti che vengono nel nostro territorio, clienti che poi sono da accom-pagnare in tali Paesi per vendere i loro prodotti. La nostra operatività è di far incrociare gli imprenditori e i clienti”. E’ quanto ha

affermato Luca Lorenzi, responsabile Territorio Cen-tro Nord di UniCredit, nel corso di “East Gate 2.0”, l’iniziativa promossa e lan-ciata da UniCredit – con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo economico e del Comune di Civitanova Marche - per incentivare l’export delle Pmi-Piccole e medie imprese marchigiane in Russia, Polonia e in Tur-chia, svoltasi, di recente, a Civitanova Marche. “East Gate 2.0” è stata un’occasio-ne per incentivare l’export delle piccole e medie aziende marchigiane verso i mercati dell’Europa centro-orienta-le, mettendo direttamente in contatto gli imprenditori con gli esperti italiani di UniCredit che operano in Russia, Polonia e Turchia. All’iniziativa di Civitanova

Marche hanno partecipato circa 250 imprenditori inter-venuti, in rappresentanza di oltre 200 aziende, che hanno potuto ottenere un quadro completo del contesto eco-nomico, fi scale e legislativo di vari Paesi durante gli incontri personalizzati con esperti di UniCredit. Nel corso dell’evento sono stati analizzati i modelli opera-tivi, le strategie d’ingresso, gli aspetti normativi e fi scali necessari per avviare gli scambi con i diversi Paesi. Gli imprenditori, inoltre, hanno avuto la possibilità di attivare un contatto diretto e operativo con personale UniCredit che già opera, tra gli altri, in Russia, in Polonia e in Turchia, dove la banca è presente. “Il nostro budget – ha precisato Lo-renzi – è di 165 aziende da

portare all’estero, al momento siamo già a 110. Il mec-canismo ben pre-sidiato prevede un fatturato minimo di 150 mila euro ad ogni impresa per l’ingresso nei mer-cati esteri: un ca-nale eccellente da attraversare per chi ha l’intenzione di lavorare all’estero. Nel 2013 organiz-zeremo, sempre qui a Civitanova Mar-

che, un importante “BtB” (business to business, ndr.). Un obiettivo da centrare è quello di portare le aziende del nostro territorio all’e-stero, un prezioso salto di qualità. Fare innovazione ed export servirà a crescere, essendo chiari e traspa-renti con i clienti”. “Gli incontri all’estero - ha poi evidenziato Paola Garibotti, responsabile degli Eventi d’internazionalizzazione e BtB di UniCredit - sono un punto importante e fonda-mentale da attivare sempre più per l’incremento dell’e-conomia e della qualità. Come UniCredit nel 2013 lanceremo questa iniziativa focalizzata su due canali: pacchetto di orientamento delle imprese e un filone BtB. La nostra banca si posiziona nei confronti dei cl ienti evidenziandone i loro valori per incrementare l’export”. Secondo Stefano Centelli, direttore commer-ciale UniCredit, “l’interna-zionalizzazione sarà uno dei cammini per uscire da questa crisi economica”. L’impegno dell’UniCredit, secondo Federico Vitali, presidente del Consiglio di Territorio di UniCredit delle Marche, “è un im-portante supporto tecnico nei confronti delle imprese che stanno partecipando a ‘East Gade 2.0’. Avere mi-

lioni di clienti nel mondo, come banca, è un anello di congiunzione per il bene economico. Bisogna focaliz-zarsi sugli aspetti positivi: quello che funziona è bello e si ottiene il successo”. “Internazionalizzazione e innovazione – ha aggiunto Vitali -: non c’è futuro per un’impresa che non innovi e che non guardi i mercati in crescita. Considerato che l’Europa sta rallentando, aprirsi a quelle economie di Paesi extra-europei come la Cina, l’India e il Brasile è fondamentale. Per l’in-fusione dei mercati e dei prodotti bisogna andare aprire la fi nestra per essere competitivi e continuare a vivere in Italia. UniCredit con la sua rete di banche nel mondo offre una mano importante alle imprese. Le imprese hanno bisogno di essere introdotte nel mon-do dell’economia da altre imprese per poter guar-dare alle potenzialità di sviluppo”.

“I mercati di altri Paesi – ha detto l’imprenditore Cleto Sagripanti -, come, nello specifi co, quello della Russia, devono essere cono-sciuti dalle aziende e dalle imprese. Quella offerta da UniCredit è una grande opportunità per le imprese. La Russia è un leader di mercato per le nostre im-

prese da circa venti anni, partiti con le valigette in mano poi hanno investito in supermercati, negozi, showroom, sedi di vario tipo; insomma, imprenditori veri che hanno investito sull’orario brand. In Polo-nia e Turchia le esportazioni sono ancora basse, ma c’è una grande opportunità di crescita. Le piccole e medie imprese vanno aiutate per arrivare in quei mercati. Le aziende vanno spinte per andare all’estero su mercati il più lontano possibile per consentire e permettere al mercato italiano di tornare. I fatturati vanno cercati all’estero. Oggi le aziende sopravvivono e vivono di export”.

L’obiettivo lanciato nel corso di “East Gate 2.0”, l’iniziativa promossa da UniCredit, nel corso di un incontro a Civitanova Marche: sguardo delle Pmi verso i mercati dell’Europa centro-orientale

ROBERTO I. ROSSI

Incentivare l’export

Da sinistra, Luca Lorenzi e Federico Vitali

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10PAGINA MARCHEdomani DICEMBRE 2012

Sopralluogo ai cantieri marchigiani della strada sta-tale 76 della “Val d’Esino” lungo la direttrice Perugia – Ancona del Quadrilatero Marche Umbria. La visita, cui hanno partecipato il governatore Gian Mario Spacca, il Consiglio di amministrazione e il presidente della società Quadrilatero Marche Umbria, Gaetano Galia, i vertici del contraente generale Dirpa, ha riguardato nello specifico il tratto Serra San Quirico – Albacina, nell’obiettivo di monitorare lo stato dei lavori e verificare il rispetto degli

impegni siglati nei mesi scorsi dal contraente generale con gli enti regionali dell’Umbria e delle Marche. In particolare sono state illustrate alle istituzioni regionali e ai media presenti le caratteristiche e lo stato dell’arte delle più significative opere infrastrutturali, anche con lo scopo di tenere costantemente informato il territorio sullo svolgi-mento delle attività nei cantieri. A tale riguardo analoga iniziativa sarà organizzata lungo la SS318 per i canteri del lato umbro della stessa direttrice. “Ringraziamo – ha detto il presidente Spacca – i lavoratori che stanno con-tribuendo al completamento di questa importantissima infrastruttura. È grazie a loro, ai tecnici, alla Impresa spa, alla Quadrilatero, alle due Regioni Marche e Umbria, che l’opera sta avanzando secondo il cronoprogramma. Le verifiche che effettuiamo mensilmente ci confermano che l’intera arteria sarà completata entro la primavera del 2015, con consegne intermedie nel 2014. È il caso del tratto Fabriano-Ancona. Si tratta di un’opera di grandissima importanza perché per la prima volta, con la statale 76 Ancona-Perugia e con la 77 Civitanova-Foligno, siamo riusciti a oltrepassare, in maniera fluida, con una strada moderna, la barriera rappresentata dagli Appennini e a collegare, in modo efficiente, due capoluoghi di regione. A queste due strade si unirà presto anche la Fano-Grosseto che, anch’essa, ‘sfonderà’ l’Appennino.

Sopralluogo ai cantieri SS76 della “Val d’Esino”

Quadrilateroentro il 2015

Sopralluogo del governatore Spacca ai cantieri della Quadrilatero

(Foto Rillo)

Presentato in Regione lo studio su economia, management e disciplina del commercio in Italia e nelle Marche

“Diffusione in rete”Un contributo pluridi-

sciplinare per inquadrare le problematiche del settore del commercio sotto il pro-filo economico, manageriale e legislativo. Il libro “Eco-nomia, management e disci-plina del commercio in Italia e nelle Marche”, presentato nella sede della Regione e curato dal professor Gian Luca Gregori dell’Univer-sità Politecnica delle Mar-che, che ha redatto il testo assieme al professor Tonino Pencarelli dell’Università di Urbino, con il contributo del direttore regionale della Confcommercio Massimi-liano Polacco, esprime i filoni di analisi sulle tema-tiche connesse al settore del commercio sviluppati dal gruppo di lavoro for-mato dai ricercatori dei due Atenei marchigiani e da qualificati operatori del comparto. “Scegliere di pre-sentare questo studio nella sede della Regione Marche – ha detto il presidente Gian Mario Spacca, intervenen-do per l’occasione – è un riconoscimento alla vali-dità del modello regionale anche in materia di com-mercio, vedendo il settore come parte integrante del sistema economico marchi-giano e chiaro contributo allo sviluppo e progresso dell’intera comunità”. “Il cammino compiuto – ha proseguito Spacca – ha segnato il passaggio da una

regione sommatoria di tante realtà locali ad una regione sistema. Questa è una pecu-liarità delle Marche. Siamo una regione differente e anche il commercio lo è rispetto al resto d’Italia”.

Dallo studio emerge un quadro assai fluido del com-

parto del commercio nazio-nale e regionale, sollecitato dalla crescente frammen-tazione delle esigenze del consumatore, dai numerosi interventi normativi oltre che dalle innovazioni: dai cosiddetti factory outlet alle aggregazioni delle im-prese commerciali in centri commerciali artificiali, a quelle nei centri storici che determinano la nascita di centri commerciali naturali. Quest’ultimo, però, come ha

evidenziato Cristiana Colli, giornalista e ricercatore so-ciale, che ha moderato l’in-contro, non funziona se la città non diventa vetrina di ospitalità e cittadinanza per chiunque. Pencarelli ha sot-tolineato a questo proposito come il commercio sia una

componente indissolubile dell’offerta turistica. Grego-ri ha invece posto l’attenzio-ne sulla mancanza in Italia di imprese commerciali che facciano internazionaliz-zazione. “Su questo – ha ribadito Polacco – stiamo lavorando attraverso l’im-piego di nuove piattaforme tecnologiche. Abbiamo bi-sogno di una politica attiva intelligente per ammoder-nare le nostre reti commer-ciali, riappropriandoci della

nostra vocazione storica al commercio; stiamo poi cercando di valorizzare le nostre eccellenze favoren-do l’apertura di esercizi commercial i di prodotti tipici locali per la prossima stagione estiva, potenzian-do così il binomio con il turismo. Inf ine, i centri commerciali naturali. Sono un’attività sociale, distrug-gerli significa distruggere la nostra storia”. “La linea che vogliamo continuare a seguire – ha affermato Spacca – conduce proprio verso la diffusione in rete del commercio in centri commerciali naturali. Riu-scire a organizzare questo tipo di distribuzione in una regione policentrica come le Marche è la vera sfida per il futuro, da condurre con grande convinzione e impegno”.

Da sinistra: Gian Luca Gregori, Massimiliano Polacco e Gian Mario Spacca (Foto Rillo) Le tematiche

connesse al settore nel

libro curato da Gian Luca Gregori della

Politecnica: significativi

i filoni di analisi

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11PAGINAMARCHEdomaniDICEMBRE 2012

Diamo il via alla Pri-mavera italiana”. E’ quanto emerso

nel corso del VII Forum Giovani imprenditori di Confindustria Interregio-nale del Centro, edizione 2012, svoltasi, di recente, a Pesaro, all’Hotel Excelsior, con la partecipazione di centinaia di giovani im-

prenditori provenienti da tutta Italia, alla presenza del presidente nazionale Jacopo Morelli e in con-comitanza con il Consiglio Centrale e la Consulta di tutti i presidenti dei Gio-vani Imprenditori delle diverse territoriali italiane.

“Ch ie d iamo a z ion i pragmatiche volte a recu-perare e a migliorare l’at-trattività dell’Italia come terra di opportunità e di realizzazione non solo

individuale ma anche col-lettiva – spiega Francesco Mascarucci, presidente dei Giovani Imprenditori di Confi ndustria Marche -. Tutto questo è ben rias-sunto nello slogan ‘Pri-mavera Italia’, che nel-la sua duplice veste di freschezza primaverile e rinnovamento radicale,

richiama la necessità di un forte cambiamento, di una rivoluzione pacifi ca come reazione alla crisi e agli scandali etico-politi-ci di questo periodo. Di fronte a questo quadro noi Giovani Imprenditori vogliamo dare il nostro contributo ad una nuo-va fase evolutiva senza impostazioni ideologiche e nichiliste, ma con un approccio costruttivo per fornire azioni e strumenti

di supporto tangibili che consentano all’Italia di ritornare su un percorso di crescita facendo leva sui giovani, sulle imprese ed in generale sulle mi-gliori forze presenti nella società civile”. Diverse le testimonianze espresse dai

giovani che dall’Italia e dall’estero sono disposti a fornire un contributo allo sviluppo del Paese e a favorirne il proces-so di internazionalizza-zione e analisi di realtà aziendali che, attraverso i giovani, hanno acquisito

competenze specifiche e avanzate per sviluppare nuovi prodotti e penetrare nuovi mercati. “Abbiamo una grande opportunità – racconta Federico Ferrini, presidente dei Giovani Imprenditori di Pesaro, sede dell’evento –: valo-

rizzare i ‘giovani talenti’ in Italia e nel mondo per progettare e creare le basi di un futuro orientato di nuovo alla crescita econo-mica, sociale ed etica. Il confronto su questi temi è stato al centro del Forum, con un format innovativo”.

VII Forum Giovani Imprenditori di Confi ndustria Interregionale del Centro a Pesaro

“Primavera italiana”

Francesco Mascarucci, presidente dei Giovani Imprenditori di Confi ndustria Marche

Ammessi al fi nanziamento regionale 8 progetti che coinvolgono oltre 250 operatori professionali e quasi 2 mila classi scolastiche

Un milione e 400 mila euro, a fronte di un soste-gno fi nanziario regionale di 350 mila euro: a tanto ammontano i progetti ammessi al contributo regionale in tema di edu-cazione alla sostenibilità, presentati dagli enti capo-fi la delle reti territoriali dei Centri di educazione ambientale (Cea) delle Marche. I progetti si ri-fer iscono all’annualità scolastica 2012-2013 e coinvolgeranno ben 253 operatori professionali (educator i ambiental i, guide escursionistiche, guide turistiche) impe-gnati sia in classe che all’aria aperta nei parchi e nelle riserve naturali delle Marche. Le classi coinvolte saranno poco meno di duemila. Oltre

ag l i studenti saranno coinvolti nelle attività an-che cittadini e turisti alla scoperta delle bellezze e dei valori della natura, della storia e della cultura delle Marche. Le attività d’informazione e sensibi-lizzazione saranno svolte grazie al supporto dei 44 Centri di educazione am-bientale riconosciuti dalla Regione, dislocati in tutto il territorio marchiano, molti all’interno delle aree protette regionali. Ai fi ni della partecipazione al bando, i 44 Cea si sono raggruppati in otto reti terr itorial i, coordinati da un ente capofi la (Pro-vincia o ente gestore di area protetta) denomi-nato Labter. L’assessore regionale all’Ambiente, Sandro Donati, illustra la

formula adottata: “Abbia-mo favorito l’unione della progettualità e delle for-ze di ciascuna struttura, premiando quei progetti per i quali erano gli stessi soggetti della rete a in-vestirci, cofi nanziando il progetto con risorse pro-prie o derivanti dalle atti-vità. Solo in questo modo possiamo contribuire a dare un futuro al settore, in un contesto di azzera-mento dei trasferimenti statali e rispetto al quale altre Regioni hanno più che dimezzato gli stanzia-menti. Un settore che va sostenuto perché fonda-mentale per la sensibiliz-zazione alla sostenibilità, per la valorizzazione del patrimonio naturale re-gionale, ma anche per il potenziale traino di un

turismo ecosostenibile che sta riscuotendo sem-pre più successo”. A ogni progetto ammesso andrà un contributo regionale di 40 mila euro. Ai primi tre in graduatoria andrà un contributo premiale di 15 mila (al primo), 10 mila (al secondo) e di 5 mila (al terzo). La graduatoria è la seguente: 1 - Ente na-zionale Parco dei Monti Sibillini; 2 - Parco regio-nale del Conero; 3 - Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello; 4 - Provin-cia di Pesaro e Urbino; 5 - Comunità Montana Esino-Frasassi (gestore del Parco naturale della Gola della Rossa e di Frasassi); 6 - Provincia di Macerata: 7 - Provincia di Ascoli Piceno; 8 - Provin-cia di Fermo.

Educare alla sostenibilità

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12PAGINA MARCHEdomani DICEMBRE 2012

Marche in movimento

Lang candida Urbino capitale europea della Cultura 2019

Jack Lang, già ministro della Cul-tura francese e attuale consulente del segretario dell’Onu, sarà il presidente del Comitato per la promozione di Urbino quale Capitale europea della Cultura nel 2019. “Dobbiamo riscoprire lo spirito che ci porti verso un nuovo rinascimento”, ha detto Lang ad Ur-bino, il luogo in cui “un principe ha concepito una civiltà”. “Il Rinascimen-to italiano – ha continuato- è l’inizio del nostro mondo contemporaneo”. Nella foto Jack Lang (a destra) con il governatore Gian Mario Spacca.

Un pacchetto completo per prendere parte alla Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a Rio de Janeiro: è messo in palio dal concorso che l’associazione Amici del Brasile ha ideato proprio per facilitare la partecipazione dei giovani alla Gmg 2013, come organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana di Macerata. Per partecipare al concorso, che prevede anche un’esperienza missionaria a San Paolo nelle strutture sostenute dall’associazione, i giovani della Diocesi dovranno creare un cortometraggio o un fi lmato di foto o un’immagine o una composizione pittorica che tratti almeno uno dei seguenti aspetti: sostegno a distanza, missionarietà, so-lidarietà, collaborazione. Le creazioni devono essere inviate all’associazione entro il 31 gennaio 2013 e verranno valutate in parte dalla giuria popolare, in parte da una giuria nominata dall’associazione. Gli elaborati potranno in seguito essere utilizzati dall’associazione per scopi pubblicitari e promozionali. Il regolamento sui siti: www.amicidelbrasile.it / www.diocesimacerata.it – sezione past.giovanile / www.emmausonline.it Info: [email protected], 327 2019746.

Alla Giornata mondiale della gioventù di Rio con un concorso

Crn, cantiere navale e brand del Gruppo Fer-retti, ha varato di recen-te ad Ancona il Crn 125 “J’Ade”, un megayacht di 60 metri in acciaio e alluminio. In acqua dopo una cerimonia privata, è la 7a nave da diporto di 60 metri realizzata dal 2005 a oggi, un risultato particolarmente signifi-cativo in considerazione dell’altissimo segmento di mercato in cui si posizio-na questo prodotto. Nei prossimi mesi verranno completati gli allestimenti interni del megayacht, la

cui consegna definitiva all’armatore è prevista per la primavera del 2013. Ed è previsto con l’inizio del nuovo anno, il pros-simo mese di gennaio, il battesimo del mare di un 80 metri, il più grande megayacht mai prodotto da Crn, oltre che uno tra i più grandi costruiti in Italia. Nel sito di Anco-na sono al momento in costruzione sette navi da diporto a marchio Crn: cinque unità in acciaio e alluminio - Crn 129 80 mt, Crn 131 74 mt (entrambi disegnati da Zuccon In-

ternational Project), Crn 132 73 mt (disegnato da Omega Architects), Crn 133 60 mt (disegnato da Francesco Paszkowski Design), Crn 134 55mt (disegnato da Nuvolari & Lenard) – e due Crn Navet-ta 43 di 43 mt in compo-sito (disegnate da Zuccon International Project). In piena attività il cantie-re dorico, alla vigilia di una ricorrenza importan-te: nel 2013 Crn compirà 50 anni, “un momento storico che testimonia la solidità dell’azienda, che pure si muove in un

mercato molto complesso - commenta il presidente e amministratore delegato Lamberto Tacoli -: Crn però guarda avanti e in-tende proseguire sulla sua strada fatta di massima attenzione al cliente, con-tinuando a lavorare sulla qualità dei propri prodot-ti, sulla cura del dettaglio e sui servizi after-sales. Tutti i nostri sforzi sono dunque indirizzati a con-tinuare nel nostro per-corso di posizionamento e mantenimento di Crn nell’élite mondiale della cantieristica”.

Crn, 50 anni nel 2013. E a gennaio varo della nuova ammiraglia, un 80 metri

Lamberto Tacoli, presidente e A.D. di Crn

“Marche Endurance Li-festyle” ambasciatore del Made in Italy nell’area del Golfo. Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti, in visita ne-gli Emirati Arabi Uniti, ha consegnato personal-mente al Primo ministro e vicepresidente Eau, go-vernatore di Dubai Sheick Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, il libro “Mar-che Endurance Lifestyle” (nella foto il momento del-la consegna). Un volume fotografi co dedicato all’e-vento internazionale che si è svolto lo scorso mese di giugno sulla Riviera del Cònero, con immagini della gara, del Forum eco-nomico Italia-Eau, dei B2B e soprattutto alle bellezze delle Marche. Un uti le strumento di promozione

internazionale del territo-rio. E il Primo ministro de-gli Eau ha accennato alla bellezza dei territori che ha avuto modo di ammirare durante la gara di Endu-rance cui ha partecipato

personalmente. Il libro na-sce da una collaborazione tra la Regione Marche e i partner arabi della ma-nifestazione e si pone in continuità con le fi nalità promozionali e turistiche

che caratterizzano “Mar-che Endurance Lifestyle”. Nelle Marche ci si prepara intanto ad ospitare la se-conda edizione dell’evento, che sarà di scena dal 13 al 16 giugno 2013.

Si consolidano i rap-porti tra la Regione Mar-che e il Brasile a favore del sostegno alla interna-zionalizzazione delle Pmi. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha ricevuto a Palazzo Raffa-ello la visita istituzionale del direttore tecnico del Sebrae (Servizio brasilia-no per il supporto alla micro e piccola impresa) Carlos Alberto dos San-tos accompagnato dalla sua delegazione. Oggetto dell’incontro sono stati la r iconferma del par-tenariato strategico tra Sebrae e Regione Marche e l’analisi delle possibili forme di collaborazione volta allo sviluppo della politica pubblica in fa-vore delle Pmi, partendo dal modello metodologico sperimentato con il pro-getto Rst (Rete servizi tecnologici) per approdare

all’apertura di una nuova fase istituzionale con l’ela-borazione di un progetto pilota “Modelo Casa do Futuro”.

“Oltre a raf forzare percorsi esemplari come quello già compiuto ad

Amazonas e Parà con il progetto Rst, l’incontro – ha spiegato Spacca – è servito a porre le basi per individuare nuove oppor-tunità di crescita qualita-tiva, allargando le colla-borazioni soprattutto nel

campo dell’innovazione tecnologica applicata alla domotica, allo sviluppo sostenibile e alle energie rinnovabili”. La base di partenza è il modello di sviluppo dei distretti pro-duttivi marchigiani da im-plementare in un progetto comune che il Brasile vuo-le testare per la propria politica industriale come sistema di aiuto per le Pmi. L’obiettivo è quello di interagire con il tessuto imprenditoriale brasilia-no progettando azioni di interscambio che dalla applicazione metodologica aprano la fase operativa in parallelo. I principali attuatori del modello di intervento per la Regione Marche saranno i Centri tecnologici come il Co-smob; fondamentale l’inte-razione con l’Università, i Centri di ricerca e gli enti come il Cespi.

Internazionalizzazione: riconferma del partenariato con il Brasile

Un momento dell’incontro (foto Rillo)

Trentacinque milioni di euro nazionali più un cofi nanziamento regionale di Marche e Umbria di 46 milioni già in fase di attuazione; 56 Comuni benefi ciari nella nostra regione con identiche modalità e oppor-tunità al fi ne di tutelare migliaia di lavoratori e un indotto di oltre 12 mila imprese; 27 milioni di interventi già realizzati nelle Marche. Sono le importanti cifre contenute nell’Accordo di programma per gli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Ardo rimodulato e sottoscritto di recente da Ministero dello Sviluppo economico, Regioni Marche e Umbria, Invitalia e in vigore fi no a marzo 2015. “Da parte del Governo centrale e della Regione Marche – ha sottolineato il presidente Gian Mario Spacca - un tangibile segnale di solidarietà alla nostra comunità. E’ ora essenziale che il provvedimento abbia al più presto applicazioni concrete con iniziative imprenditoriali e dia il via ad una nuova fase di crescita e sviluppo attraverso la tutela del lavoro, il riassorbimento del maggior numero possibile di personale ex-Ardo at-tualmente in Cigs e il sostegno al rilancio delle Pmi dell’indotto. Ma per far sì che l’iniziativa riesca è necessario il massimo coinvolgimento e contributo di forze sociali, categorie economiche, enti locali, siste-ma del credito e della conoscenza. Le risorse messe a disposizione dall’Accordo sono rilevanti e l’auspicio è che vengano presentati dalle imprese progetti e inve-stimenti per poterle utilizzare al meglio”. L’Accordo di programma interviene attraverso misure nazionali (sviluppo e diversificazione dei sistemi produttivi regionali) e misure regionali (pacchetto indotto e sviluppo territoriale) Gli interventi prevedono come benefi ciari le Pmi fi no a 250 dipendenti, 43 meuro di attivo patrimoniale, 50 meuro di fatturato. In base al provvedimento un imprenditore riceve sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5 mila euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno fi nanziario e di tutoraggio dell’Accordo. Le piccole imprese dell’indotto possono utilizzare il fondo di garanzia regionale per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevo-lazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. Contatto presidio territoriale locale Regione Marche: Ida Prosperi; mail: [email protected]; tel: 0732.639336; fax: 0732.2505575

Ex Ardo, accordo rilancio

aree colpite

Monti consegna ad Al Maktoum il libro “Marche Endurance Lifestyle”

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13PAGINAMARCHEdomaniDICEMBRE 2012

Marche in movimentoSei milioni di inve-

stimenti aggiuntivi nel-le Marche entro il 2014, l’elettr i f icaz ione del la “Ascoli-Porto d’Ascoli” completata entro mar-zo 2013, impegni per la “lunga percorrenza” e per ripristinare il collegamen-to ferroviario “Roma-An-cona” delle ore 19. Sono i risultati dell’intesa che la Regione Marche e Tre-nitalia hanno raggiunto: l’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, ha di recente incontrato l’amministrato-re delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, accom-pagnato dal responsabile della Divisione passeggeri regionali Francesco Cioffi e dal direttore regiona-le Danilo Antolini. “Un incontro cordiale – ha commentato Viventi – che ha agevolato la risolu-zione di alcuni problemi aperti. Con l’azienda ab-biamo instaurato buone relazioni, improntate alla correttezza e al rispetto degli impegni contrattuali sottoscritti. Il risultato è stato quello di ottenere il rilancio del piano degli investimenti, che aveva penalizzato le Marche in questi anni”. “Superata la criticità del 2012, dovuta alla difficoltà di disporre dei fondi nazionali per rispettare i contratti di servizio sottoscritti con le Regioni – ha detto da parte sua Soprano – siamo nella condizione di poter spingere sugli investimen-ti, recuperando ritardi

fisiologici. In particolare, con l’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d’Asco-li, mettiamo a punto un servizio completamente ri-visto, con grandi vantaggi per l’utenza, senza rotture di carico e con maggiore regolarità”. A margine dell’incontro Soprano ha ribadito: “Il trasporto re-gionale è quello che im-pegna di più l’azienda. Senza rinnovo del mate-riale rotabile, la qualità del servizio non potrà salire. Credo che l’intesa sia un passo importante in questa direzione”.

L’incontro è servito per aggiornare il calendario degli impegni e delle sca-denze previste dal contrat-to di servizio sottoscritto nel 2009. All’inizio del 2014 Trenitalia incremen-terà di 6 milioni gli in-

vestimenti per le Marche (a ristoro dei ritardi di consegna dei materiali, contestati dalla Regione all’Azienda) e per questa data saranno operativi otto nuovi convogli diesel e quattro elettrotreni nuo-

vi. È inoltre in programma l’arrivo di cinque treni a trazione elettrica sottopo-sti a restyling. Due sono stati già consegnati e tre sono previsti per il 2013. In particolare i quattro elettrotreni costituiran-no una novità assoluta a livello nazionale e le Marche saranno la prima regione ad avere in servi-zio questi nuovi modelli di convoglio. Nel corso della riunione è stato anche de-finito il cronoprogramma di recupero delle consegne delle 160 carrozze previste dal contratto di servizio: 50 arriveranno entro il 2012, 50 entro il 2013, le restanti 60 nel 2014. È stato, inoltre, conferma-to il completamento dei lavori di elettrificazione della Ascoli-Porto d’A-scoli entro marzo 2013 e si è ribadita la volon-tà di aumentare i servi-zi sul fronte della lunga percorrenza. Trenitalia, “in tempi brevissimi”, ha detto Soprano, predispor-rà una proposta, tecnica ed economica, che sarà sottoposta al ministero dei Trasporti per verifi-care la possibilità di ri-attivare il collegamento Roma-Ancona delle ore 19. Sollecitata dalla Re-gione, infine, Trenitalia si è dichiarata disponibile a valutare nuovi colle-gamenti, lungo la linea adriatica, che utilizzino – a partire dall’orario di giugno 2013 - anche tratti esistenti dell’alta velocità.

Fondazione Salesi: lezioni di civiltà in corsia

Un milione e 300 mila euro stanziati dalla Provincia di Ancona per incentivare le assunzioni da parte delle micro, piccole e medie imprese. È quanto prevede l’avviso pubblico disponibile nelle sedi dei Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano e scaricabile sul sito www.istruzioneformazionela-voro.it. Per presentare la domanda c’è tempo fino al 31 maggio 2013.

Il provvedimento prevede un contributo di 7 mila euro per ogni nuova assunzione a tempo in-determinato o per la stabilizzazione di lavoratori che abbiano in essere contratti atipici da almeno tre mesi con la stessa impresa.

Nel caso di assunzione con contratto a tempo determinato per almeno 12 mesi il contributo è di 2 mila euro. L’ammontare del contributo può crescere del 30% in caso di assunzioni di lavoratori disabili in aggiunta alla quota di collocamento obbliga-torio e del 10% in caso di assunzione di persone di età superiore ai 45 anni o donne. Ogni singola impresa può beneficiare del contributo fino ad un massimo di cinque assunzioni o stabilizzazioni. “Le risorse del Fondo sociale europeo che mettiamo a disposizione - afferma il commissario straordinario Patrizia Casagrande - rappresentano un contributo al rilancio del nostro territorio, duramente provato da una crisi che ha inciso sull’andamento dei livelli occupazionali”.

E le novità messe in campo dalla Provincia di Ancona a favore del lavoro e del tessuto produt-tivo locale non finiscono qui, considerato che è in dirittura d’arrivo il nuovo bando per il sostegno alla creazione di nuove imprese: aggiornamenti sul portale dell’ente www.provincia.ancona.it e sul sito www.istruzioneformazionelavoro.it.

Nuove assunzioni, incentivi dalla

Provincia di Ancona

Inaugurata nella Dorica la sede del Consolato della Repubblica di Polonia

Trenitalia: sei milioni di investimenti aggiuntivi nelle Marche

L’assessore Luigi Viventi (a sinistra) durante l’incontro con l’A.D. di Trenitalia, Vincenzo Soprano

Elettrificazione della “Ascoli-Porto d’Ascoli” ultimata entro marzo 2013, impegni per la lunga percorrenza e la “Roma-Ancona”

Ancona è la sesta città italiana ad ospitare una sede del Consolato della Repub-blica di Polonia in Italia, dopo Bari, Bologna, Napoli, Genova e Padova. La sede (in via Montebello, 58) è stata inaugurata da Wojciech Ponikiewski, ambasciatore polacco nel nostro Paese. Il ruolo di console onorario è stato affidato a Cristina Go-rajski Visconti, imprenditrice di origini polacche da anni residente ad Ancona.

“L’ufficio di Ancona sarà poco simbolico e molto ope-rativo – ha dichiarato la Visconti -, visto che la Polo-nia è tra i primi dieci Paesi di destinazione dell’export marchigiano, con un valore assoluto di 338 milioni di euro registrati nel 2011”. Negli ultimi tre anni, nono-stante la crisi internazionale, i valori dei fatturati ottenuti dalle imprese marchigiane sono in netta crescita. La provincia con le migliori

performance è quella di An-cona. Quanto all’import dal-la Polonia verso le Marche, anche in questo caso i valori assoluti sono in crescita ne-gli ultimi tre anni. Secondo le statistiche ufficiali, nelle Marche risiedono oltre 5.000 cittadini polacchi, il cui numero cresce in modo si-gnificativo grazie al turismo estivo, e sono circa 200 le aziende che operano nella nostra regione e i cui titolari sono polacchi.

L’Università Politecnica delle Marche ha recente-mente stabilito importanti connessioni con la Cina, e in particolare con rilevanti realtà accademiche della Provincia dell’Hunan. In questo quadro, il direttore del Dipartimento di Scien-ze agrarie, alimentari e ambientali, professor Bru-no Mezzetti, è stato inseri-to - unico esperto italiano - nel ristretto Comitato accademico del Program-

ma Asem Water (www.asemwater.org), iniziativa promossa nel quadro del Forum sino-europeo fi-nalizzata alla creazione di una piattaforma per la gestione, il controllo e lo sviluppo delle risorse idriche. Sede del Comita-to è la città di Changsha, capitale della Provincia cinese dell’Hunan, dove la Regione Marche ha instal-lato un proprio punto di assistenza tecnica alle im-

prese, frutto degli accordi bilaterali firmati lo scor-so anno. Durante la sua permanenza a Changsha, Mezzetti ha def inito i termini di un accordo di collaborazione tra la Politecnica delle Marche e la Hunan Agricolture University, f inalizzato a un progetto di scambio di studenti e ricercatori, nonché all’elaborazione di programmi di ricerca congiunti.

Per la terra e per l’acqua: ponte dell’Università

Politecnica con la Cina

Di Senigallia le prime elettrici

della storia italianaDopo il doppio incontro a Roma, alla sala Nassiriya

del Senato e alla Biblioteca di Storia moderna e contem-poranea, anche a Senigallia è stato presentato il volume “Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane” (Edizioni Liberilibri, 2012, pp. 201), quindicesima e ultima monogra-fia del professor Marco Severini (Università di Macerata, presidente Associazione di Storia contemporanea), alla presenza dello storico. Il volume richiama alla memoria la vicenda che vide protagonista un gruppo di donne davvero speciali: dieci maestre – nove nate a Senigallia e una a Montemarciano – che furono le prime elettrici della storia italiana, grazie all’inattesa sentenza emessa il 25 luglio 1906 dalla Corte di Appello di Ancona: queste rimasero iscritte alle liste elettorali dei rispettivi Comuni di residenza fino al maggio 1907, quando furono escluse in seguito dalle sentenze della Corte di Cassazione e della Corte di appello di Roma. Il libro contestualizza l’intero episodio, rapportandolo al contemporaneo periodo storico giolittiano, nel quale le associazioni femminili sempre più si impegnarono per il riconoscimento del diritto di voto. Il volume tuttavia evidenzia anche altri aspetti, quali il ruolo cardine svolto dall’insigne giurista Lodovico Mortara, estensore della sentenza, e lo sfondo socio-politico di una periferia che – pur arretrata – cominciava a manifestare la propria rinascita civile, battendosi per diritti ancora non riconosciuti dalla legge italiana.

Diritto al godimento del massimo grado raggiungibile di salute. Diritto a ricevere i l miglior l ivel lo di cura e assistenza possibile. Ad essere sottoposto agli inter-venti diagnostici e terapeutici meno invasivi e dolorosi. Diritto, in sostanza, alla tutela del proprio sviluppo fisico, psichico e relazionale. Lezioni di civiltà a partire dai bambini. Dai bambini e dalle bambine in particolare condizione di fragilità, nelle corsie di un ospedale. E nelle corsie dell’Ospedale Salesi l’omonima Fondazione ha celebrato la Giornata mon-diale dei diritti dell’infanzia, facendo dono a tutti i pic-coli pazienti di uno speciale libro-favola composto da 14 articoli illustrati attraverso i quali vengono ribaditi obiet-tivi e finalità di una realtà capace di un solido soste-gno al presidio ospedaliero specializzato “G. Salesi” per garantire i migliori standard

di qualità per l’assistenza e il soggiorno dei degenti e del le loro famiglie. La

Carta dei diritti dei bambini e delle bambine in ospedale, realizzata dalla Fondazione

Salesi, è stata distribuita in una cornice ludica, con sèguito di clown: un’occasio-ne per sottolineare l’esigenza primaria di accoglienza e cura dei piccoli ricoverati in un ambiente familiare. “In questi anni abbiamo portato avanti l’idea di un ospedale senza dolore, un luogo ricco di amore e comprensione, in cui sia assicurato il mi-glior livello di assistenza”, commenta Annarita Settimi Duca, direttore operativo della Fondazione. Numerosi i progetti in tal senso, dalla clown terapia alla musico-terapica, dalla pet therapy all’utilizzo di tecniche non farmacologiche, dalla prepa-razione psicologica all’inter-vento chirurgico a “La casa di Sabrina” (inaugurata di recente a sostegno dei bam-bini ricoverati e delle loro famiglie), alle “Favole della buonanotte”, progetto che vedrà la luce a breve.

Sil. Cor.

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14PAGINA MARCHEdomani DICEMBRE 2012

Ha aper to a Me-stre (Ve) il super-mercato sosteni-

bile Coop&Coop Campo Grande, il primo in Italia realizzato con il nuovo formato dei punti vendita Coop nell’ambientazione e nell’offerta. Un supermer-cato ricco di prodotti tipi-ci, locali e biologici, e do-tato di servizi ecologici e sociali come i distributori dell’acqua pubblica liscia e gasata e dei detersivi sfusi, la parafarmacia, lo spazio per il book-crossing, il recupero a f ini solidali degli alimenti invenduti, la vendita di pannelli fo-tovoltaici. Per abbattere i consumi, lo stesso negozio è illuminato da lampade a led e tutti i banchi frigo sono chiusi da sportelli. Si tratta del primo punto vendita di Coop Adriatica realizzato in collabora-zione con la cooperativa Spes di Fabriano, attiva nella progettazione elet-

tronica e informatica di soluz ioni tecnolog iche innovative. Il punto ven-dita è dotato quindi di un sistema di gestione integrato dell’energia e di monitoraggio puntuale dei consumi energetici.Il supermercato di Mestre è il primo all’interno di un accordo quadro sigla-to con Coop Adriatica per l’installazione del si-stema di monitoraggio e gestione dell’energia nei diversi punti vendita della cooperativa. Si tratta di un sistema, software e hardware, che controlla tutti gli utilizzi energetici: la climatizzazione degli ambienti, il riscaldamento, il raffrescamento, la deu-midifi cazione, l’illumina-zione interna ed esterna, la produzione di acqua sanitaria, l’alimentazio-ne di forni e frigoriferi e degli uff ici. Grazie a questo strumento, l’energy manager può tenere sotto

controllo, sia da remoto che in azienda, la quantità e le modalità di consumo e gestire di conseguenza in modo intelligente l’uti-lizzo di energia, secondo i parametri defi niti dalla certificazione Iso 50001: aumento dell’eff icienza e costante riduzione dei costi.

La struttura di Mestre ha richiesto investimenti per 3,8 milioni di euro e

occuperà 85 persone, per lo più giovani e neoassun-ti. “Effi cienza energetica e riduzione dei consumi stanno diventando parole d’ordine – commenta il presidente di Spes, Franco Boldreghini –, ma perché possano tradursi in real-tà sono necessari sistemi tecnologici che consenta-no un’analisi continua e ragionata delle modalità di utilizzo e una conse-guente gestione razionale dell’energia. Per questo abbiamo messo a punto il sistema Spes Energy Sui-te. Il fatto che una realtà importante come Coop Adriatica abbia deciso di attrezzare i propri punti vendita nella direzione di un consumo intelligente dell’energia rappresenta un segnale molto posi-tivo”.

Il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’U-niversità Politecnica delle Marche continua a essere un esempio di incubatore di idee innovative oltre che un centro di ricerca di prim’ordine nel settore dell’Ict. Due idee innovative nate da giovani ricercatori e studenti

del Dipartimento sono state recentemente premiate come migliori start up a Roma, dove sono stati consegnati i venti premi da 25 mila euro ai vincitori dell’edizio-ne 2012 di “Telecom Working Capital”. Si tratta delle idee nate con i contributi dei ricercatori Paola Pierleonie David Scaradozzi, con al-cuni studenti e dottorandi dello stesso Dipartimento. Il primo team, guidato da Paola Pierleoni e composto da Lorenzo Palma, laurean-do magistrale in Ingegneria elettronica, Mauro Agostini e Alberto Belli, laureandi ma-gistrali in Ingegneria delle

telecomunicazioni, ha presentato un progetto dal titolo “Diabetic Feet Control”, per un sistema in grado di prevenire gli effetti invalidanti della malattia diabetica. Tramite una comoda soletta per calzature, fornita di un nodo sensore, munito di interfaccia wireless, si raccol-gono e si analizzano i dati da inviare a un dispositivo remoto (cellulare, pc, router wireless, ec.) per monitorare il piede diabetico e lanciare l’allarme real time nel caso si superi la soglia di rischio. Il secondo team, guidato di David Scaradozzi e composto da Laura Sobri, dot-toranda dell’Iit di Genova e visiting al Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, ha presentato un progetto dal titolo DiRAMa, fi nalizzato a ingegnerizzare uno strumento per la raccolta di informazioni negli ambienti marini e sottomarini al fi ne di creare mappe virtuali e aumentate con dispositivi smart per la geolocalizzazione e la diffusione in cloud. Lo slogan “Gli abissi in Social Network” descrive appieno come l’idea sia interessante anche in ambito ricreativo marino.

Come migliori start up: tecnologia per il benessere

Idee Univpmpremiate a Roma

Si tratta dei progetti condotti a Ingegneria da gruppi di lavoro guidati dai ricercatori Paola Pierleoni e David Scaradozzi

Da sinistra: Mauro Angelini, presidente Lega Coop Marche, e Franco Boldreghini, presidente Spes

A Mestre il supermercato sostenibile di Coop Adriatica

Risparmio energetico fi rmato da Spes

Prevenzione e sicurezza del mare e della costa, è questo l’impegno siglato con due convenzioni in Regione dall’assessore Paolo Eusebi. Iniziative comuni per la previ-sione e prevenzione dell’inquinamento da idrocarburi dispersi in mare o spiaggiati in quella fi rmata con il Comune di Falconara Marittima. Con la Cooperativa Pescatori Motopescherecci di Ancona siglata la convenzione per l’implementazione della rete di monitoraggio, allertamento costiero e rilevazione di idrocarburi o sostanze nocive all’ambiente e alla salute dell’uomo dispersi in mare.

Tutela del mare e in mare, siglate due convenzioni

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15PAGINAMARCHEdomaniDICEMBRE 2012

le guide del consumatore sono on line sul sito www.an.camcom.gov.it

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di AnconaTel. 071 [email protected]

ADOC MarcheTel. 071 2275386 [email protected]

ADICONSUM MarcheTel. 071 [email protected] _ www.dirittoedifesa.it

A NATALEREGALA SICURO

con le guide del consumatore

I regali, a prescindere dall’entità della spesa, dovrebbero essere gesti di amore e riguardo.

Scegliere i doni di Natale facendo attenzione anche alla loro origine e sicurezza diventa un atto di responsabilità non solo verso i destinata-ri e la loro salute, ma anche verso l’economia (l’industria del falso in Italia registra un fatturato vicino ai 7 miliardi di euro, che costa 110mila posti di lavoro e un mancato gettito �scale di 4,6 miliardi) e il valore del lavoro e del talento di chi si impegna a ideare prodotti originali.

Un esempio signi�cativo nel settore dei giocattoli: uno su quattro di quelli in commercio è un’imitazione realizzata con materiali e procedure che possono comprometterne la sicurezza e che spesso viene prodotta sfruttan-

do il lavoro minorile nei Paesi più poveri del mondo. Un paradosso inaccettabile.

Come smascherare i falsi?Per cominciare: sulle confezioni deve apparire, oltre al marchio CE, anche il nome e l’indirizzo del produttore, i peluche devono essere prodotti con materiale non in�ammabile.

Gli accorgimenti sono numerosi e lo spiegano bene le guide gratuite realizzate dalla Camera di Commercio di Ancona insieme alle associazioni dei consumatori Adiconsum (Associazione Italiana Difesa Consumatori e Ambiente) e ADOC (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori). Le guide in questione riguardano, oltre ai giocattoli, anche altre categorie di prodotti a rischio contra�azione: i cosmetici, le calzature, i tessili, e sono disponibili anche on line sui siti:

www.an.camcom.gov.it www.dirittoedifesa.com www.adocmarche.it

Se ne parla molto, ma pochi la conoscono nel dettaglio; in tanti sono, però, interessati a capire come le novità in-trodotte dalla riforma del mercato del lavoro impatteranno in azienda. Per promuovere una migliore conoscenza della Legge 92/2012, entrata in vigore il 18 luglio scorso, Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro, ha organizzato, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, un roadshow che ha fatto la sua quattordicesima tappa ad Ancona per incontrare coloro che in azienda dovranno applicarla, a partire dagli HR manager. Durante il convegno sono stati di spunto per

il dibattito tecnico i dati dell’Instant Survey, realizzata tra luglio e agosto 2012 da Gi Group, in collaborazione con OD&M Consulting, su 1.900 rispondenti in tutta Italia, per capire il livello attuale di conoscenza della riforma. A parte un 16,5% che non si è ancora informato, si segnala che fi nora la principale fonte di informazione anche per gli intervistati del Centro Italia è stata la stampa quotidiana (58,3%), se-guita da internet (35,7%) e da materiale informativo redatto e divulgato da soggetti riconosciuti (29,1%). In particolare, dall’indagine è emerso che i primi 5 temi che la maggior parte degli intervistati del Centro Italia ritiene avranno le conse-guenze maggiori sulla gestione delle persone in azienda sono: il contratto a tempo determinato, l’apprendistato, il contratto a progetto, il licenziamento per giustifi cato motivo oggettivo, le partite Iva. A fronte di una conoscenza mediamente ancora limitata della riforma (il 53,9% degli intervistati del Centro ha dichiarato di conoscerla poco; dato comunque inferiore rispetto alla media nazionale, 58,5%), emerge una chiara ne-cessità di entrare subito in operativo, in quanto la diffi coltà maggiore è trovare l’applicazione corretta della norma nella propria realtà. Il 46,5% dei rispondenti del Centro Italia è interessato, infatti, ad approfondire i contenuti della riforma per capire come la stessa impatterà sulla gestione operativa della propria azienda; il 25,7% per conoscere i cambiamenti avvenuti e il 23% per approfondirne le novità.

Il roadshow sulla riforma del mercato del lavoro

Forte interesse, poca conoscenza

Ce.Di. Marche, società cooperativa composta da 119 soci, leader

nella grande distribuzione organizzata marchigiana, ha formalizzato l’acquisto dell’immobile per realizzare un nuovo punto vendita “Sì con Te Superstore”, all’in-terno di Ecocittà a Porto Potenza Picena (Mc). Il nuovo supermercato avrà una superfi cie riservata alla vendita al pubblico di 1.500 metri quadrati, mentre la superfi cie totale compren-siva di locali tecnici e ma-gazzini è pari a 2.144 metri quadrati. I clienti avranno la possibilità di parcheg-giare al coperto, servizio particolarmente apprezzato durante le calde giornate estive e tutto l’anno duran-te le giornate di pioggia, nell’area interrata dedicata di 1.412 metri quadrati. Il nuovo punto vendita fun-gerà anche da polo di at-trazione per le altre unità di vendita previste nella galleria commerciale, inte-ramente costruita in Classe A, come tutti gli edif ici facenti parte di Ecocittà. La consegna dell’immobile è prevista per il 30 giugno 2014. Ce.Di. Marche è as-sociata dal 2010 al Gruppo Selex Commerciale e nel 2011 ha raggiunto i 280 milioni di euro di fatturato con 1.500 dipendenti. Po-sitivo il commento di Guy

Bertolozzi, rappresentan-te di Ecocittà: “L’accordo appena fi rmato ci fa guar-dare con fi ducia al futuro. Una realtà importante come Ce.Di. Marche crede in noi e nel progetto che stiamo

portando avanti. Già ora abbiamo quindi la certezza di offrire a chi verrà ad abitare nel nuovo quartiere tutti i servizi che lo rendono vivibile e piacevole”. Un intero quartiere eco-soste-nibile, dove i concetti del vivere green sono al centro di tutto il progetto, stimolo importante perché pensato e studiato f in dall’inizio come realizzazione integra-ta e non solo come singoli edif ici abitativi senza la “vita” intorno. Il progetto immobiliare Ecocittà preve-de la riconversione di un’ex-area industriale a ridosso del mare a Porto Potenza

Picena, tramite edifici in classe energetica A e A+ (sia residenziali che commercia-li), accompagnati da una grande area a verde pubbli-co (10 mila mq), parcheggi, una piazza, piste ciclabili e

servizi. L’impegno totale è di oltre 100 milioni di euro, frutto di un investimen-to del Fondo Immobiliare Ecocittà, costituito da in-vestitori italiani e stranieri (provenienti dall’Europa Occidentale e Orientale e dal Medio Oriente) e gestito da Namira S.G.R.p.A. . I lavori sono cominciati nella primavera del 2011, con l’ab-battimento dei fabbricati della ex-Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena e la successiva bonifi ca del ter-reno sottostante, su un’area di 60 mila metri quadrati. Il percorso dell’eco-soste-nibilità continua poi nel

progetto architettonico, con l’obiettivo primario di non consumare terreno agricolo e riqualif icare una zona abbandonata attraverso una delle prime realizzazioni su ampia scala di edifi ci a

limitato impatto ambientale grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie, im-piantistiche e costruttive, e l’ampio uso di materiali legati al territorio marchi-giano. Costruzioni ad alta effi cienza energetica (tutte in classe A e A+), con edi-fi ci multipiani residenziali, urban villa e zone com-merciali sotto i portici. Al momento sono già in fase di realizzazione tre lotti, di cui uno residenziale e due promiscui residenzia-li e commerciali, affidati alla società di costruzioni Generale Costruzioni di Castelfi dardo (An).

Nel progetto immobiliare eco-sostenibile un nuovo supermercato da 1.500 mq a Porto Potenza Picena

Ce.Di. Marche in Ecocittà

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16PAGINA MARCHEdomani DICEMBRE 2012

“Il decennio perduto” è il titolo di un volume pubbli-cato dall’Arel –Agenzia di ricerche e legislazione fondata da Beniamino Andreatta- sull’evoluzione dell’economia italiana negli ultimi dieci anni. Il libro, realizzato con il coordinamento di Carlo dell’Aringa e Tiziano Treu, raccoglie i saggi di alcuni autorevoli economisti sugli aspetti e le cause del ritardo accumulato dall’Italia rispetto agli altri Paesi europei. L’analisi degli autori è

diretta in modo particola-re ad alcuni aspetti critici, quali le mancate riforme del mercato del lavoro e della fi scalità, la prolungata sta-gnazione della produttività, la dispersione in sprechi e spese improduttive dei van-taggi ottenuti al momento dell’adesione all’euro; ma la crisi che il Paese sta vivendo è anche frutto della mancan-za di visione del futuro e di fi ducia sulla possibilità di individuare nuovi sentieri di crescita. I saggi contenuti nel volume non rappresentano, però, un mero cahier des

doleances di ciò che si sarebbe potuto fare e non è stato fatto. Le analisi relative ai diversi aspetti dell’economia e della società italiana sono orientate ad individuare le strade da percorrere per cambiamenti che sono non solo auspicabili ma anche praticabili. In altri termini, la discussione sul passato recente sarà l’occasione non solo per rifl ettere sulle radici della crisi attuale ma, soprattutto, per delineare indirizzi e proposte per il rilancio del Paese. Il libro è stato presentato di recen-te ad Ancona, alla Sala del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, in un incontro organizzato dall’Arel in collaborazione con la Fondazione Aristi-de Merloni; il presidente della Fondazione Francesco Merloni ad introdurre l’esposizione di Paolo Guerrieri, dell’Università di Roma “La Sapienza”, co-autore del libro. Interventi di Donato Iacobucci, della Politecnica delle Marche, e di Gian Mario Spacca, presidente della Giunta regionale Marche, le conclusioni di Enrico Letta, deputato al Parlamento e segretario generale dell’Arel. A coordinare gli interventi Mario Bartocci.

Alle radici della crisi

“Il decennio perduto”: Letta alla presentazione del volume

Economia, che cosa non è stato fatto; rifl essione sul passato recente delineando indirizzi e proposte per la ripresa del Paese

Modello Olivetti:innovazione ed etica

Resterà allestita fi no al 16 febbraio 2013 all’Istao la mostra

su Adriano Olivetti dal titolo: “In me non c’è che futuro”. Il materiale esposto, con un percor-so evocativo ma anche didattico, mette in luce, attraverso documenti, manifesti, foto e fi lmati, le peculiarità del proget-to industriale olivettiano, orientato all’innovazione e all’eccellenza tecnologi-ca, ma allo stesso tempo molto attento agli aspetti sociali e culturali del lavoro. “Abbiamo messo in piedi una mostra mi-nimalista che si fonda sui valori portanti che hanno reso grande il modello Olivetti”, ha sottoline-ato durante l’inaugura-zione Valeriano Ballo-ni, direttore scientifico dell’Istao; ciò che oggi manca, ha evidenziato da parte sua il direttore generale Giuliano Calza, “è il consenso al lavoro e il rispetto delle per-sone; la partecipazione, cioè, dell’individuo al bene dell’impresa, par-tendo dal presupposto che un lavoratore con-tento possa affrontare meglio anche la crisi con la quale dobbiamo ormai convivere”.

E’ proprio attorno al modello olivettiano che oggi si aprono numero-si dibattiti e rifl essioni:

la ragione va ricercata nella particolare visione di Adriano Olivetti per il ruolo dell’impresa e la sua poliedrica personali-tà che lo hanno portato ad occuparsi in modo fortemente innovativo

anche di problemi sociali e politici, di urbanisti-ca, architettura, cultura ed editoria. Dunque un imprenditore impegnato e lungimirante che è ri-uscito a creare e a coin-volgere una “comunità” allargata attorno ad un progetto che guardasse al futuro e dove tutti si riconoscessero.

Non fu però né facile,

né indolore la partecipa-zione degli operai alla vita della fabbrica di Olivetti, perché “quando venne istituito il consiglio di fab-brica, negli anni Quaran-ta, Adriano fu fortemente osteggiato dai sindacati

che lo accusarono di adot-tare una forma di ecces-sivo paternalismo”, ha ricordato Laura Olivetti, fi glia dell’imprenditore e presidente della Fonda-zione a lui intitolata.

I m p e g n o a 3 6 0 °, Adriano Olivetti chiedeva ai suoi giovani e brillanti collaboratori di garanti-re strutture architettoni-che, organizzazione degli

ambienti e del territorio capaci di far coesistere bellezza formale e fun-zionalità, miglioramento delle condizioni di lavoro nell’impresa e della quali-tà di vita fuori dall’impre-sa. Elementi, questi, che

hanno permes-so alla Olivetti di distinguersi, già negli anni Quaranta e Cin-quanta, per i l forte impegno nel la tecnolo-gica e nel l’in-novazione, per l’aper tura in-t e r n a z ion a l e , l’attenzione al mercato, la sen-sibilità ai pro-blemi del lavoro e del territorio.

No n è u n caso quindi che l’Istao ospiti la sede regionale del l’Inu (Isti-tuto nazionale di urbanistica), rigenerato pro-

prio da Olivetti, che dell’I-nu fu il primo presidente, per il quale l’urbanistica rappresentava il motore dello sviluppo del terri-torio e delle città. “Istao – Inu – Olivetti: una fami-glia, questa, che si ritrova, sotto tanti aspetti, nella cultura italiana”, ha sot-tolineato dall’architetto Vittorio Salmoni, cura-tore della mostra.

All’Istao la mostra “In me non c’è che futuro”

Due immagini della mostra allestita all’Istao sulla fi gura di Adriano Olivetti

SEGNA IN AGENDA venerdi: ore 23.00 (E'TV Marche) / ore 23.40 (TV Centro Marche)

sabato: ore 14.00 (TV Centro Marche) / ore 19.00 ((E'TV Marche)

domenica: ore 14.00 (E'TV Marche)

RIPARTE IL TG ECONOMIA

Edilizia residenziale, bando per l’autosuffi cienza energetica

Saranno almeno 55 gli al loggi ad elevata sostenibilità energetica e ambientale che ver-ranno realizzati grazie ai 2 milioni e 755 mila euro messi a disposizio-ne dalla Regione Mar-che, attraverso un bando di concorso regionale, pubblicato, a giorni, nel Bollettino uffi ciale della Regione. Il bando è ri-servato alle imprese di costruzione o loro con-

sorzi, alle cooperative edilizie d’abitazione e all’Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica) Marche. Gli alloggi do-vranno essere destinati alla locazione a canone concordato per almeno dieci anni. “L’iniziativa – commenta l’assesso-re all’Edilizia pubblica, Antonio Canzian – ri-entra nel l’ambito dei programmi sperimen-tali promossi dal Pia-

no regionale di edilizia residenziale. Prevede la concessione di contributi a fondo perduto, pari al 20 per cento del costo degli alloggi, comunque non superiori a 50 mila euro per ciascuna unità immobil iare”. Le do-mande dovranno essere presentate alla Regione entro sei mesi dalla pub-blicazione del decreto nel bollettino uffi ciale della Regione Marche.

Il trend dell’economia regionale: l’edilizia sempre più giù. Nel report presentato dai professori Ilario Favaretto (Università di Urbino) e Gianluca Gregori (Politecnica delle Marche) e dal direttore della BpA – gruppo Ubi Nunzio Tartaglia, si considerano le dinamiche economiche della prima metà del 2012. Alla presentazione del rapporto di TrendMarche erano presenti anche i presidenti regionali della Cna, Renato Picciaiola, e della Confartigianato, Salvatore Fortuna. La tendenza che si delinea, ha spiegato Favaretto, è di una ulteriore diminuzione del fatturato, che cala del 13% rispetto allo stesso semestre dell’anno prima e tocca il livello più basso registrato da TrendMarche dopo l’avvio della crisi. La nuova fase di ridimensionamento della domanda non ri-guarda, però, la componente estera del fatturato che, nel primo semestre 2012 registra un aumento del 6,4%. Il ridimensionamento del fatturato complessivo si accompagna a un deciso ridimensionamento degli investimenti: -38,1% per quelli complessivi; -8,2% quelli in macchinari e impianti. L’indicatore di livello degli investimenti complessivi è arrivato a 38,5 e cioè ben al di sotto di quello registrato all’inizio della fase di crisi. Sono negative anche le dinamiche delle principali voci di spesa: quella per re-tribuzioni cala del 10,7%; quella per consumi del 5,5%. Pur se meno marcati di quelli di fi ne 2011, questi ridimensionamenti confi gurano sia occupazione decrescente che attività produttiva in ulteriore calo. La crisi delle costruzioni (fatturato in calo del 19% rispetto allo stesso semestre 2011) si accompagna a quella del terziario (-9,8%) e del manifatturiero (-7,5%). Tra le manifatture, soffrono meno il calzaturiero (-1,3% il fatturato) e la meccanica (-3,4%) mentre la crisi si aggrava per tessile-abbigliamento (da -4,1% nel secondo semestre 2011 al -21,4% del primo 2012) e per le trasformazioni alimentari (da -10,3% a -18,6%). Il legno-mobile registra un miglioramento congiuntu-rale del fatturato ma in termini tendenziali prosegue la caduta (-12,4%). Tra i servizi, risulta deciso il ridimensionamento del fatturato nelle imprese dei trasporti (-16,4%).

Di burocrazia e mancate liberalizzazioni ha parlato il professor Gregori.

Report TrendMarche: settore delle costruzioni da rilanciare

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MARCHEdomaniDICEMBRE 2012

“Restare in Italia conviene”, è quanto ha affermato Filippo Antonelli, presidente dei Giovani Imprenditori di FederlegnoArredo, nel corso del Forum svoltosi di recente al Teatro Rossini di Pesaro - organizzato dai GI di Feder-legnoArredo – che ha interessato e coinvolto diversi settori dell’industria italiana, da quello manifatturiero ai servizi, attraverso la presenza di vari giovani imprenditori prove-nienti da tutt’Italia. “Un pensiero comune – ha precisato Antonelli - nel rispetto di alcune condizioni che possono consentire alle imprese, non solo quelle del mobile-legno, di fare dell’Italia un Paese dove è facile fare impresa e di-venta possibile anche attrarre investimenti esteri”. Concetti cari anche al presidente nazionale di Federlegno-Arredo, Roberto Snaidero, anche lui convinto della necessità che le aziende italiane restino in Italia, “magari creando piccole sedi produttive all’estero”. “L’industria del nostro Paese ha notevoli punti positivi – ha aggiunto – e oggi anda-re all’estero vorrebbe dire ricominciare quasi da zero”. Anche il presidente dell’Ice, Riccardo Monti, intervenuto in videoconferenza da Roma, si è detto convinto che “il mercato domestico non è morto”. “Certo – ha spiegato – da un punto di vista macro, il settore del legno-arredo è fortemente orientato all’estero”. Secondo il presidente della Regione Marche e coordinatore della commissione Attività produttive e internazionalizzazione della Conferenza delle Regioni, Gian Mario Spacca, “l’Italia ha due grandi punti di forza: il primo è la sua ricchezza culturale, che deriva dal Rinascimento sul quale si può costruire una nuova stagione rinascimentale. Il secondo è l’imprenditorialità, una naturale propensione a intraprendere, a gettare il cuore oltre l’ostacolo, che oggi dobbiamo continuare a coltivare, nella speranza che non si perda”.

Legno e Mobile:  Marche,  III trimestre 2012Terzo trimestre in frenata per il Legno e Mobile

marchigiano, con risultati positivi solo per il mercato estero. Secondo l’Indagine trimestrale di Confi ndustria Marche l’attività produttiva è diminuita del 4,9%, ri-spetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In lieve calo l’attività commerciale complessiva (-0,7%), con una fl essione sul mercato interno (-2,4%) e un evidente recu-pero sul mercato estero (3,1%). In calo i livelli occupa-zionali: la variazione tra luglio e settembre è risultata pari a -0,5%.

“Produrre in Italia”

Forum Giovani Imprenditoridi FederlegnoArredo

Gli attestati consegnati a San Severino Marche alla “Settimana europea delle Pmi 2012”

Serrapetrona, un successo “Appassimenti aperti”

La cerimonia di consegna degli attestati di qualifi ca di Maestro artigiano si è svolta, di recente, a San Severino Marche al Teatro Feronia. L’iniziativa è stata organizza-ta nell’ambito della manife-stazione “Settimana europea delle Piccole e medie imprese 2012”, dedicata all’artigiana-to artistico, tipico e tradizio-nale e alle politiche che la Regione Marche promuove per valorizzare e tutelare il settore. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regio-nale alla Formazione pro-fessionale e Lavoro, Marco Luchetti, il sindaco Cesare Martini, il presidente della Commissione regionale per l’Artigianato, Enrico Ruf-fini, i rappresentanti delle associazioni di categoria, tra cui i segretari regionali di Cna, Silvano Gattari e di Confartigianato, Giorgio Cippitelli, ed amministratori locali. “Oggi è una bella giornata che sa di speran-

za – ha detto Luchetti –, occorre recuperare il valore del lavoro, della sua capacità di crescita ed emancipazione della persona. Negli ultimi tempi si sono affermati valori diversi, nel momento di crisi che viviamo bisogna tornare, invece, a ciò che ha reso ricca questa regione. Il messaggio educativo che passa nelle famiglie verso i giovani deve tornare a essere quello della cultura del lavoro, anche di quello manuale, per molto tempo svilito, invece fonte di ricchezza. I Maestri arti-giani, protagonisti di questa giornata, rappresentano in-fatti testimonianza culturale e patrimonio di competenze. L’iniziativa della Regione, con le associazioni artigiane, vuole mettere insieme un fi lone formativo per valoriz-zarlo e per dargli continuità. Per questo entro febbraio pubblicheremo un bando per incentivare fi nanziaria-mente le imprese artigiane

e i giovani a intraprendere questo percorso”. Durante la manifestazione, nell’am-bito della quale sono state organizzate dimostrazioni di lavorazione della carta e di orefi ceria, oltre a una mostra fotografi ca, anche lo speciale riconoscimento alla carriera al Maestro Valeriano Trubbiani. In abbinamento con le creazioni dei maestri artigiani, anche quelle dei vitivinicoltori a cura dell’I-stituto marchigiano tutela vini e del suo presidente Alberto Mazzoni. La Giunta Regionale ha attribuito la qualifi ca a 45 imprenditori marchigiani. L’individuazio-ne dei Maestri artigiani è il primo passo per la realizza-zione del progetto “Bottega Scuola”, cioè il laboratorio guidato dal Maestro artigia-no, luogo di formazione per i giovani che possono trovare nell’artigianato di qualità una concreta prospettiva professionale.

Maestro artigianoVernaccia, in alto i calici

Calici di Vernaccia, pareti di grappoli, storie di un’antica tradizione, e poi tipicità gastronomi-che ed eventi culturali.

Nelle ul-time due d o m e -n i c h e , Serrape-trona ha ospitato la setti-ma edi-zione di “Appassimenti aperti”, la manifestazione diventata uno degli eventi di punta nel panorama nazionale per gli aman-ti del vino. Nonostan-te il maltempo, in tanti hanno visitato le cantine dei produttori che han-no aperto le porte per raccontare l’antica tec-nica dell’appassimento; una tradizione diventata un’eccellenza con le due denominazioni: la Ver-naccia di Serrapetrona docg e i l Serrapetrona

doc. Vini dalla fortissima identità, profondamente legati al territorio: un disciplinare rigidissimo impone che non solo il

vitigno autoctono e la localizzazione dei vigneti debbano rientrare nella zona di Serrapetrona, ma che anche il processo di vinifi cazione e d’imbotti-gliamento avvengano in loco. Per questo Appas-simenti aperti promuove

vino e territorio insieme: tipicità, paesaggio, cultu-ra. I visitatori non hanno perso l’occasione unica di visitare a Palazzo Claudi

la mostra “La con -quista del cielo”, con reperti pa-l e o nt o l o -g ic i st ra-o r d i n a r i , tra cui lo s c h e l e t r o di un di-nosauro di 75 milioni di anni fa. Ottimo ri-scontro in termini di

visibilità, con l’interesse di importanti testate na-zionali e un incoming di 25 giornalisti di settore. Appassimenti aperti è organizzata dall’Istituto marchigiano di tutela vini e dai Comitati di tutela delle due denominazioni.

Panoramica di Serrapetrona; a destra un momento di “Appassimenti aperti”

La sede del Gruppo Astea ad Osimo

Giancarlo Mengoni, presidente di Astea

Veicoli elettrici che d ic ono add io a i combustibili fossili

e abbattono le emissioni inquinanti, rifi uti in calo e sempre più riciclati, reti elettriche senza sprechi. Le soluzioni per città in-telligenti, praticabili oggi nelle realtà marchigiane, saranno al centro di un convegno organizzato dal Gruppo Astea, in program-ma mercoledì 12 dicembre, alle ore 17.30, nella sede di Osimo della multiutility

(via Guazzatore n. 163). Il convegno, dal titolo “Im-patto ambientale e mobilità sostenibile, un progetto per città intelligenti”, è orga-nizzato in collaborazione con i Comuni di Osimo e Recanati, l’Università Politecnica delle Marche e l’azienda Loccioni, con il patrocinio di Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

“La trasformazione

delle nostre città verso sistemi di sostenibil ità ambientale è un’assolu-ta necessità – commenta Giancarlo Mengoni, pre-sidente di Astea spa – e, come multiutility attiva nel l’ambito dei serviz i energetici, idrici e ambien-tali, siamo in prima linea per preservare le risorse ed evitare gli sprechi. Con questo convegno vogliamo rafforzare il lavoro di rete che stiamo portando avan-ti con le amministrazioni pubbliche e con gli enti di ricerca e di formazione, per individuare le soluzio-ni più effi caci che possono portare ai cittadini bene-fi ci non solo ambientali, ma anche economici in termini di risparmio”.

Apriranno i l conve-gno i l sindaco di Osi-mo, Stefano Simoncini, e l’assessore all’Ambiente, Sandro Antonelli. Il presi-dente Mengoni illustrerà le iniziative in program-ma sulla mobilità elet-trica; Gabriele Comodi e Francesco Piazza, docenti dell’Università Politecnica delle Marche, parleranno di ‘smart grid’, ovvero dei sistemi che consento-no una gestione effi ciente della rete di distribuzione elettrica, evitando sprechi energetici, sovraccarichi e cadute di tensione; le

ultime soluzioni tecnologi-che applicate nelle ‘smart cities’ verranno illustra-te da Giuseppe Angelone, consulente tecnico di Enea per le Marche; Danilo Sal-vi, dirigente del Gruppo Astea, parlerà del progetto dedicato ai sistemi di rica-rica, mentre Massimiliano Belli, responsabile del Ser-vizio Igiene Urbana del Gruppo Astea, focalizzerà l’attenzione sui processi per l’ottimizzazione del ciclo dei rifi uti; chiuderà il convegno Fabrizio Morici del Gruppo Loccioni con i vantaggi dell’Energy Sto-rage, ovvero del sistema che consente di immagaz-zinare energia e ‘dosarne’ l’utilizzo.

Gruppo Astea per le città intelligenti

Ad Osimo un convegno sulle soluzioni praticabili

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Amanda Sandrelli

& teatro, il 24 febbraio, con Don Giovanni a cenar teco, in cui Latella rileg-ge in modo personale la figura archetipa del Don Giovanni di Molière. Un altro testo di Molière, questa volta Il misan-tropo messo in scena da Antonio Mingarelli -gio-vane regista marchigiano che aderisce a Matilde. Piattaforma regiona-le per la nuova scena marchigiana promossa da Regione Marche - assessorato alla Cultura e Amat – completa la proposta il 21 marzo. Il misantropo – con prota-gonista uno straordinario Lino Musella - è una testimonianza autentica, personale e profonda del Molière uomo e poeta.

Ad aprire la sezione tea-tro & libri il 1° febbraio è la nota ed affascinante attrice Licia Maglietta che rende omaggio a Wislawa Szymborska, la poetessa polacca recente-mente scomparsa, premio Nobel per la letteratura nel 1996: Ballata è un reading elegante, con l’accompagnamento musi-

cale di Angela Annese al pianoforte. Il 26 marzo è la volta di Amanda San-drelli, interprete di Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt: un piccolo capolavoro della letteratura, un monologo di parole e musica. Info e biglietti: Teatro Rossini 0733 812936.

Ventiquattro appunta-menti compongono il cartellone della

Stagione teatrale 2012/2013 della Fondazione Pergolesi Spontini realizzato in col-laborazione con l’Amat e gli assessorati alla Cultura dei Comuni di Jesi, Maio-lati Spontini, Montecarotto e Monte San Vito.

Il sipario del Teatro Pergolesi si apre il 12 e 13 gennaio 2013 su La torre d’avorio che debutta in pri-ma nazionale a Jesi al ter-mine di una residenza di allestimento: Luca Zinga-retti è interprete e regista di questo testo di Ronald Harwood che si interro-ga sul ruolo dell’arte e della sua autonomia in un regime totalitario. Con La grande magia in scena il 28 e 29 gennaio, Luca De Filippo aggiunge un nuovo tassello all’itinerario che lo sta portando, nelle ulti-me stagioni, ad incontrare le commedie scritte dal padre nel periodo 1945-48. Il Teatro Pergolesi il 16 e 17 febbraio accoglie un altro debutto in prima italiana al termine di una residenza di allestimento: si tratta de Il misantropo (vedi articolo a lato). Servo di scena, uno dei più cele-bri testi teatrali di Ronald Harwood, interpretato e diretto da Franco Brancia-roli approda al Pergolesi il 5 e 6 marzo. Il 16 e il 17 marzo la Stagione prose-gue con Rosso del glorioso Teatro dell’Elfo: il testo di John Logan approda – nell’allestimento diret-to da Francesco Frongia - per la prima volta sui palcoscenici italiani con protagonisti Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña. La Stagione giunge al termine il 16 e 17 aprile con Gabriele Lavia in La trappola di Luigi Pirandel-lo; Lavia, oltre a firmare l’adattamento e la regia, è anche interprete nel ruolo del protagonista.

Nel cartellone del Teatro Spontini di Maio-lati il prossimo appunta-mento è il 3 febbraio con Daniele Pecci e Federica Di Martino interpreti di Scene da un matrimonio, per la regia di Alessandro D’Alatri. Il 20 febbraio è la volta di Ambra Angio-lini ed Edoardo Leo in Ti ricordi di me?, commedia di una coppia ai limiti della normalità scritta da Massimiliano Bruno e diretta da Sergio Zecca.

Ascanio Celestini chiude il 13 aprile la Stagione con Pro Patria, senza prigioni senza processi.

Al Teatro Comunale di Montecarotto il sipario si apre il 26 gennaio su Mattei. Petrolio e fango di e con Giorgio Felicetti. L’8 febbraio è il flamenco il protagonista di Alboreo, spettacolo in un raffinato percorso di musica (esegui-ta dal vivo) e danza. Il 9 marzo il giovane narratore siciliano Tindaro Granata propone un’indagine sulla parola con Antropolaroid,

spettacolo che ha vinto nel 2011 il Premio dell’As-sociazione nazionale dei critici teatrali. Conclude il cartellone il 28 aprile La mamma più forte del mon-do, vincitore del concorso Game promosso dal Con-sorzio Marche Spettacolo nell’ambito del progetto Refresh e prodotto dal Te-atro Stabile delle Marche con la compagnia Nim-Neuroni in movimento.

Al Teatro Condomina-le La Fortuna di Monte San Vito il 20 gennaio l’avvio di Stagione è con

Carrozzeria Orfeo che presenta Gioco di mano, una favola per tutti, un’avventura umana ricca di ribaltamenti, equivoci, giochi e colpi di scena. Il 9 febbraio la scena è per Gli amanti della rocca della compa-gnia Il Carro dei Comici diretta da Carlo Boso. L’ultimo appuntamento in cartellone il 2 marzo è con Due passi sono, pluripremiato spettacolo al Premio In Box 2012 e al Premio Scenario per Ustica 2011.

L’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” ha indetto il nuovo bando pubblico per l’ammissione all’8° Master di primo livello in Critica giornali-stica di teatro, cinema, televisione e musica, istituito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e patrocinato dal Consiglio internazionale dell’Une-sco per il Cinema, la Televisione e la Comunicazione audiovisiva e dal Sindacato nazionale critici cinematografici italiani. Il Master, volto a creare i giornalisti critici del futuro e gli addetti agli uffici stampa del mondo dello spettacolo, alla sua ottava edizione rinnova il carattere prettamente pratico del progetto didattico. L’Accademia ha già siglato accordi di partnership, che consentiranno di offrire op-portunità di stage agli allievi, con: Rai, Adnkronos, Agis-Anec Lazio, Apt (Asso-ciazione produttori televisivi), Fondazione Ente dello Spettacolo, Film Commission Torino-Piemonte, Coming Soon Television, DocLab Production, Intelfilm. Part-ner del Master i teatri tra i più importanti d’Italia, Radio Cinema e Radio Città Futura, le agenzie di comunicazione MN Italia, Daniele Mignardi, DNA Concerti, Tiziana Rocca Comunicazione, Storyfinders, Fabi e Ghinfanti, Bix Promotion, le testate giornalistiche Musica Jazz e Europa e, infine, la Cineteca di Bologna e il Centro Cinema Città di Cesena. Con il supporto della testata Recensito, inoltre, a tutti gli allievi del master è riservato un tirocinio giornalistico. Sarà poi possibile assistere alle conferenze stampa di Rai e Mediaset, nonché presenziare ad eventi internazionali come la Biennale di Venezia, il Festival del Cinema di Roma, l’Um-bria Jazz Festival, il Napoli Teatro Festival. Scadenza per la presentazione delle domande: 24 gennaio 2013. Bando ufficiale sul sito: www.criticagiornalistica.it

Ricordiamo che...

•“Città di Ancona”: Gabbucci premiata

•Annini canta la pace per Gaza

•Critica giornalistica, 8° Master

Il testo propone un’in-terpretazione innovativa e interdisciplinare dell’espe-rienza umana, culturale e religiosa di Padre Matteo Ricci. Omaggio al missio-nario maceratese il libro di Luciana Salvucci “Alla corte del signore del cielo” (Città Nuova Editrice-Ro-

ma, frontespizio nella foto a lato) in cui si alternano diversi linguaggi e prospet-tive di indagine: teologici, storico-documentaristici (saggi di Gianni Criveller e di Frediano Salvucci), filo-sofici (saggio di Francesco Solitario), artistico-lette-rari. Il linguaggio poetico

dell’autrice, adattato in modo flessibile sia alla composizione dell’oratorio che al testo di teatro, co-stituisce la principale chia-ve di lettura per descrivere il confronto e l’incontro tra cultura e religione occidentali e tradizioni e cultura orientali, promossi

dal gesuita attraverso ami-cizia e conoscenza. L’espe-rienza di Matteo Ricci, il suo dialogo interreligioso e interculturale ispirato al rispetto e alla compren-sione dell’altro, il suo insegnamento a rendere osmotica la comunicazione tra i popoli, devono, nella

società globale in cui oggi chiamati a vivere, divenire punto di riferimento per tutti, in special modo per i giovani. Prefazione del ve-scovo di Macerata, monsi-gnor Claudio Giuliodori, in copertina e retro copertina del libro opere illustrative di Carlo Iacomucci.

Padre Ricci: l’esempio per i giovani

Stagione della Fondazione Pergolesi Spontini

La torre d’avorio,prima a Jesi

Luca Zingaretti

La poesia s’intitola “La Croix” ed è una magnifica cavalcata dalla Bretannia celtica a Geru-salemme con i cavalieri crociati, la regina Elena di Costantinopoli, la prima Abbazia d’Europa Saint Denis, narrando le peripezie dei Cavalieri

“Peace for Gaza”: è il titolo della canzone – ballata che continua ad aumen-tare ascoltatori e apprezzamenti su YouTube. Autore Fabrizio Annini, artista anconetano versatile e attento: il tributo della propria sensibilità, tradotta in questo caso in musica, per una importante causa.

Templari con grande coin-volgimento lirico. Autrice Nicole Gabbucci Wenger (a sinistra nella foto), artista europea di Strasburgo, pittrice e poetessa che vive tra Roma e le Mar-che, premiata per il suo componimento in versi al XXI Concorso letterario

internazionale “Città di Ancona” organizzato da Voci Nostre. La presidente dell’associazione culturale, Anna Maria Abbruzzetti, a conferire il riconoscimento alla Gabucci durante la ce-rimonia di premiazione dei vincitori e dei segnalati al XXI Concorso, nella Sala consiliare del Comune di Ancona alla presenza del sindaco Fiorello Gramillano e dell’assessore alla Cultu-ra Andrea Nobili. Presenta-zione di Terenzio Montesi, l’analisi critica delle opere premiate da parte dello scrittore Cesare Baldoni, presidente della giuria.

Sei spettacoli fino ad aprile compongono il cartellone della Stagione 2012.2013 dei Teatri di Civitanova, promossa dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Civitanova

Marche in collaborazione con l’Azienda Speciale Teatri di Civitanova e l’Amat. Il programma si snoda nei tre teatri cittadini e disegna un percorso che tocca generi diversi: teatro & cinema (al Rossini), teatro & teatro (all’Annibal Caro) e teatro & libri (al Cec-chetti). La prima sezione è stata inaugurata con Kramer contro Kramer, sul palco Daniele Pecci e Federica Di Martino, senza dimenticare la bella prova del piccolo Francesco Borgese. Pros-simo appuntamento con un grande maestro della narrazione come Asca-nio Celestini che porta in scena l’11 aprile 2013 La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico, un appassionan-te monologo – diventato poi anche film - nato da un lungo lavoro sul cam-po che il narratore/attore romano ha condotto con il suo abituale metodo antropologico, per rac-cogliere testimonianze di quanti hanno lavorato, vissuto, patito il manico-mio. Ad un maestro della scena internazionale, An-tonio Latella regista tra i più innovativi e comuni-cativi, è affidata l’aper-tura della sezione teatro

Palcoscenicoper… tre

Teatri di Civitanova, il cartellone 2012-2013

Licia Maglietta

Ascanio Celestini

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Casting internaziona-le riservato ad interpreti specializzati nell’arte della giocoleria per il nuovo spettacolo di Alessandro Sciarroni, una produzione Teatro Stabile delle Mar-che - Corpoceleste_C.C.00# con la collaborazione di: Mercat de Les Flo-res/Graner (Barcelona), Dance Ireland (Dublin), Comune di Bassano del Grappa – Centro per la Scena contemporanea e il sostegno di Centrale Fies e Santarcangelo 12·13·14 Festival internazionale di Teatro in Piazza. Il casting ha possibilità di presele-zioni in Italia (percorso A) tra Ancona (dal 14 al 19 gennaio 2013 al Teatro Panettone, Via Maestri del Lavoro 23) e Santarcangelo di Romagna (dal 21 al 26 gennaio 2013) e all’estero a Barcellona (percorso B) con due fasi di pre-selezione e laboratorio anche in questo caso (dall’11 al 14 febbraio e dal 15 al 20 febbraio 2013). Dal 21 al 25 febbraio 2013, al Graner di Barcellona, i candidati

selezionati al termine delle fasi di provini dei percorsi A e B dovranno partecipa-re all’ultima selezione. Gli interpreti selezionati dall’ul-tima fase di lavoro (da n. 3 a n. 5) verranno annunciati entro il 27 febbraio 2013 mediante pubblicazione sul sito www.stabilemarche.it. Le prove dello spetta-

colo saranno tra Dublino, Bassano del Grappa, Dro (Tn) e Ancona. Le recite dello spettacolo si prevedo-no in Italia e all’estero nel periodo compreso tra il 17 luglio e il 31 dicembre 2013. Untitled_I will be there when you die (questo il ti-tolo per ora) è una pratica performativa e coreografica

sul passare del tempo che nasce da una riflessione sull’arte di manipolare con destrezza gli oggetti: la giocoleria. Bando sul sito www.stabilemarche.it – Info: 071 5021631 - [email protected]. Scadenza per la presentazione delle domande: 15 dicembre 2012 ore 17.

Artisti della giocoleria: casting per lo spettacolo di Sciarroni

Nasce nel settembre del 2001 per l’affermazione di quella identità mediterranea che porta già nel nome. Un contributo a definire un’area di idee in cui potersi ritrovare. Ribadendo che

la cultura è incontro: da sponda a sponda, per dia-logare con il nostro tempo. La presentazione ufficiale è l’anno successivo: Accademia Mediterranea, “un ponte per la pace” titola la stampa salutando l’affacciarsi nella Dorica di un progetto di respiro che sottolinea la vo-cazione della città nella sua posizione transfrontaliera. L’Iniziativa adriatico ionica (Iai) era stata avviata poco prima, con la Conferenza sullo sviluppo e la sicurezza cui partecipano nel 2000 ad Ancona i capi di Governo e i ministri degli Esteri di sei Paesi rivieraschi. L’Accade-mia per lo studio della civiltà mediterranea dall’Adriatico agli stretti si offre nell’alveo di un territorio che ha storia antica di relazioni con i po-poli dell’altra sponda e che conferma questa sua fisio-nomia di civiltà aperta con un‘attività sul fronte della cooperazione internazionale sempre più intensa, deter-minata nella costruzione della Macroregione adriatico ionica: governance comune su temi condivisi, nella geo-grafia disegnata dalla nuova Europa il ruolo forte giocato dal proprio fianco sud agli orizzonti di uno sviluppo che passa attraverso un deci-so percorso di integrazione. Amplificando storie e cul-ture diverse eppure uguali tra loro: perché uguali sono le radici, il Mediterraneo, da cui traggono origine. Un processo con cui si inter-secano finalità ed obiettivi di un’associazione che ha ben delineato il suo campo d’azione: dall’Adriatico agli stretti, varchi verso il mare nostrum non confine ma frontiera, cuore di un’Euro-pa in cerca dell’unione. E’ il cum su cui Giuliana Calo-giuri Consales, presidente dell’Accademia Mediterra-nea, si sofferma: “All’inse-gna dell’unità nel rispetto delle differenze, difesa dell’i-dentità con riferimento ad un mare che ha allacciato i popoli e che è stato veicoli di scambi e di cultura”. La cornice in cui l’Accademia palesa i perni di un progetto che contribuisce a profilare una precisa linea direttrice per il nostro territorio, su-perando il confine tra terra e mare verso gli approdi

dello studio e della ricerca. Per la divulgazione, spiega la professoressa Calogiuri –salentina, insegnante di ita-liano e storia, un cognome di chiara ascendenza magno greca, “insomma mediter-ranea in tutti i sensi”- dei variegati aspetti delle società civili che si affacciano sullo stesso mare, promuovendo la reciproca conoscenza e la

collaborazione. Lo sguardo rivolto a 21 Paesi del bacino –con viaggi già effettuati in Albania, Cipro, Spagna ed anche Polonia per quell’ “empatia” attenta ad un raccordo tra attualità e storia-, l’Accademia festeggia dieci anni di attività (soci costituenti, con la Calogiuri, Massimo Cantiani, Dolores Saponaro, Damiano Lucio Consales e Massimo Larici) forte di un passato disse-minato di proposte per un apporto all’ “edificazione di un’area di pace e prosperità condivisa” e consapevole del “presente difficile” che sotto i contraccolpi della crisi vive il complesso iter per un effettivo compiersi dell’unione europea. Confe-renze, presentazione di libri, mostre, iniziative benefi-che: sullo sfondo temi di stringente attualità, spesso addirittura anticipando i tempi. I convegni sulla Libia e sulla Tunisia; quello, di ampia eco, dedicato alle tre religione monoteiste e che ha visto confrontarsi personalità di statura internazionale sul tema del rispetto tra culture quando il mondo era ancora sotto shock per il crollo delle Torri gemelle. E si è passati dai dialoghi al teatro con lo spettacolo “Don’t forget”, potente spaccato della dram-matica quotidianità delle vittime dei campi di concen-tramento. Dalla realtà con-tingente alle grandi pagine della storia (merito dell’Ac-cademia la realizzazione del monumento a ricordo dell’esodo giuliano dalmata nella città di Ancona) in un flusso di rimandi continui per restituire la complessità del nostro presente. I proget-ti futuri? “Continuare a sten-dere un arcobaleno di colori su un mare di idee”, dice la presidente Calogiuri, con ri-chiamo al titolo del concerto di beneficenza organizzato nel 2005 (“Un arcobaleno di suoni dal Mediterraneo”, coinvolti gli allievi dell’isti-tuto musicale Pergolesi), per raccogliere fondi da destina-re ai bambini asiatici rimasti orfani dopo la tragedia dello tsunami. 10 anni Mediterra-nei fitti di avvenimenti, anni tutti da sfogliare nel libro realizzato dall’Accademia nella ricorrenza dell’anni-versario.

Empatia Mediterranea

L’Accademia festeggia i primi dieci anni della sua attività

SILVANA CORICELLI

Giuliana Calogiuri Consales, presidente dell’Accademia Mediterranea

Inaugurazione della Stagione con il dittico L’enfant prodigue e Cavalleria rusticana; segue a febbraio Madama Butterfly

Lirica alle Muse, due nuove produzioni

Anna MalavasiArnaud Bernard

“La copertura mediatica è stata la maggiore di sempre e i risultati di botteghi-no eccellenti: solo in altre due occasioni, ma con due spettacoli in più, eravamo riusciti a superare il milione di euro di incasso”. Dati in netta controtendenza rispetto al trand generale quelli del Rof 2012, ha commentato il sovrintendente del Festival Gianfranco Mariotti durante la presentazione, nella sede della Regione Marche, del consuntivo artistico ed economico della passata edizione della manife-stazione pesarese, che l’assessore Pietro Marcolini ha definito “gemma della cultura marchigiana”, caratterizzandosi per l’eccezionale qualità. Durante l’incontro sono stati anche presentati lo studio sull’indotto economico del Rossini Opera Festival, realizzato sull’edizione 2011 dai professori Giorgio Calcagnini e Francesca Cesaroni del Dipartimento di Economia dell’Università di Urbino, e il Bilancio sociale 2011. Lo studio ha messo in luce come ogni euro investito dalle istituzioni produca un valore pari a sette in termini di crescita economica sul territorio, mentre il Bilan-cio sociale illustra la dimensione economica del Festival al suo impatto in termini di produzione di beni immateriali (la ricerca musicologica e sul linguaggio visivo, la formazione artistica e tecnica, l’attività didattica, la promozione del territorio e il valore della comunicazione), non meno importanti di quelli economici. Mariotti ha poi annunciato che il cartellone del Rof 2013 comprenderà, al fianco delle già annunciate due nuove produzioni (Guillaume Tell e L’Italiana in Algeri), la ripresa de L’occasione fa il ladro nello storico allestimento di Jean-Pierre Ponnelle.

Rof, “gemma della cultura” che produce crescita economica

Due opere di produ-zione nel cartello-ne della Stagione

lirica 2012-2013 di Ancona curata dalla Fondazione Teatro delle Muse. Su il sipario l’11 e il 13 gennaio con il dittico L’enfant pro-digue di Claude Debussy e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni: direttore d’orchestra Carla Delfra-te; regia, scene, costumi e luci di Arnaud Bernard, che firma anche l’allesti-mento di Madama But-terfly, musica di Giacomo Puccini, in scena l’8 e il 10 febbraio con Renato Palumbo a dirigere l’Or-chestra. Partecipano come di consueto alla Stagione la Form e il Coro lirico “Vincenzo Bellini”; instau-rata anche una collabora-zione con lo Stabile delle Marche e la sua Scuola di Teatro per il reclutamento di comparse e figuranti. Le masse artistiche locali impegnate in un cartel-lone che vede coinvolti cantanti di punta della nuova generazione e che con sottile connessione lega i due titoli scelti per

il dittico, “titoli che or-chestra e coro conoscono bene”, ha commentato il direttore artistico Alessio Vlad, definendo questa Stagione (costo di 450 mila euro, “sotto il mini-mo”) “un atto di fiducia e di amore verso Ancona”. L’auspicio di Vlad che la città non rinunci, “perché sarebbe un vero delitto”, a questa sua Stagione lirica che “in dieci anni ha saputo conquistarsi posizioni di tutto rilievo nel panorama italiano”. La via indicata è quella che è stata cifra della direzione di Vlad, “opere di livello e coinvolgimen-to di nomi prestigiosi” pur con budget “all’inse-gna delle problematiche economico finanziarie”, come hanno ricordato il sindaco e l’assessore alla Cultura della Dorica, Fio-rello Gramillano e Andrea Nobili. Quest’ultimo con un inciso: “Le situazioni di crisi possono innescare nuove opportunità: questa Stagione è paradigmatica di un nuovo corso della cultura nel nostro territo-

rio, consolidando quanto esiste e intanto innescan-do dinamiche positive di innovazione e rilancio”.

Soddisfazione espressa anche dal direttore della Fondazione Muse, Velia Papa. Rispetto alla scelta del dittico che apre il cartellone è importante sottolineare per quanto riguarda Cavalleria rusti-cana che nel 2013 ricorre il 150° anniversario della

nascita di Mascagni e che giusto lo scorso anno è caduta la ricorrenza dei 150 anna dalla nascita di

Debussy. Doppia cele-brazione, dunque: le due composizioni, inoltre, sono quasi coeve (L’en-fant prodigue, proposta in forma di cantata scenica, è del 1884 e Cavalleria rusticana del 1890) e i due compositori erano giova-nissimi quando le scris-sero: Debussy aveva 22 anni, Mascagni 27 anni.Interpreti nell’Enfant sono: Anna Malavasi, Davide Giusti, Gianfranco Montre-sor; in Cavalleria rustica-na: Anna Malavasi, Kamen Chaved, Gianfranco Mon-tresor. Nel cast di Mada-ma Butterfly gli interpreti principali sono: Elena Po-povskaya, Anna Malavasi, Luciano Ganci, Gianfranco Montresor. La direzione di produzione è di Luciano Messi; invariati i prezzi di biglietti e abbonamenti rispetto a due Stagioni fa, quando c’erano due opere in cartellone.

Dal 15 dicembre vendi-ta singoli biglietti (bigliet-teria Muse tel.: 071 52525 [email protected]); dal 20 dicembre vendita on line (www.geticket.it).

Sil. Cor.

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20PAGINA MARCHEdomani DICEMBRE 2012

Alcune istituzioni della regione Marche, tra pubblico e privato, stanno muovendo i primi passi per poter in futuro (e si parla del 2013) dare inizio ad un progetto di rivalu-tazione sistematica dell’o-pera musicale di Giuseppe Peranda, da poco tempo riconosciuto, grazie al rinvenimento del suo atto di battesimo, macera-tese a tutti gli effetti. Il progetto è stato illustrato nella sede della Regione, presenti, oltre al cura-tore Marco Mencoboni, l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini, l’assessore alla Cultura e vicesindaco del Comune di Macerata, Irene Manzi, e Luigi Ricci, vicepre-sidente della Società Civile Sferisterio Eredi dei 100 Consorti. Nel corso dell’incontro sono stati mostrati e descritti i documenti recentemente ritrovati sul grande com-positore. Lo scrupoloso lavoro di ricerca è stato attivato da Mencoboni presso l’Archivio della Cattedrale di Macerata ed ha consentito al professor Paolo Paoloni di indi-viduare finalmente con certezza l’atto di battesi-

mo di Giuseppe Peranda, battezzato dunque a Ma-cerata in Cattedrale il 4 aprile del 1626. Di questo artista, figlio di Alessan-dro Peranda e Francesca Ciaramora, quinto di 12 figli, rimangono attual-mente 66 composizioni tra cui diverse opere. “Bernhard dovette ritornare da Dresda a Roma per portare con sé il famoso mobilitatore degli affetti, il maestro di cappella Giosef-fo Peranda”: a Johannes Mattheson si deve questa bella descrizione di Giu-seppe Peranda, cantante e compositore morto a 49 anni a Dresda nel 1675, dopo aver ricoperto per anni la carica di Primo Maestro di Cappella della città. Lo stesso Christoph Bernhard descrive come luxurians lo stile compo-sitivo del giovane italiano e il musicologo Wolfgang Printz nel 1677 parla della sua meravigliosa efficacia dell’espressione dei sen-timenti. Un musicista dunque molto importante, se dopo 40 anni dalla sua morte Johann Sebastian Bach copierà di suo pugno alcune sue composizioni per eseguirle diverse volte a Weimar tra il 1715 e il

1718. Defini-to nel 1694 da Agostino Rossi Giusep-pe Peranda da Macerata nel suo vo-lume Notizie historiche di Mont’Albod-do, Peranda è stato tuttavia fino ad oggi considerato romano dalla moderna musicologia, poiché agli anni trascorsi a Roma, for-se alla scuola di Bonifacio Graziani e Giacomo Carissimi, si dovevano le prime eviden-ze delle sue grandi doti di musicista. I bombarda-menti su Dresda hanno con ogni probabilità can-cellato per sempre gran parte delle sue musiche e delle sue testimonianze ma molte delle sue com-posizioni furono per for-tuna ricopiate a fine ‘600 da musicisti di passaggio a Dresda; grazie a questo certosino lavoro di copia-tura molte sono giunte fino a noi conservate in diversi archivi in Euro-

pa. A Mosca si conserva addirittura una copia del suo “Cantamus Domino a 3 voci” copiato a metà ‘800. Recente, grazie alle ricerche di Ricardo Simian e Marco Mencoboni, il ritrovamento a Kromeríž, un piccolo villaggio della Repubblica Ceca, di un’imponente messa a 6 voci con coro e orchestra che risulta essere in più parti la messa ricopiata ed eseguita a Weimar da Johann Sebastian Bach, il cui autografo è oggi con-servato nel fondo Men-delssohn a Berlino.

Peranda, musicista degli affetti figlio di Macerata

La cultura come fatto-re chiave per uscire dalla crisi e rilanciare lo svi-luppo del Paese. Questo il tema al centro delle analisi contenute nel Rapporto annuale Federculture 2012 “Cultura e sviluppo. La scelta per salvare l’Italia”, edito da 24Ore Cultura, presentato ad Ancona alla Camera di commercio. L’ampio apparato statisti-co contenuto nel Rapporto dimostra la vitalità del settore culturale e la sua

importanza per la nostra economia, nonostante il perdurare della crisi eco-nomica. Positivo il quadro generale a livello nazionale relativo al 2011, il focus sulle Marche evidenzia nella regione un andamen-to generale della domanda in linea con i dati del Pae-se. Per quanto riguarda le attività di spettacolo, gli indicatori, nelle Marche come a livello nazionale, presentano luci e ombre. Il 2011 è stato un anno con

alcune flessioni: con rife-rimento alla regione, ad esempio, il volume d’affari segna un -3% e la spesa del pubblico un -10%. Alcuni settori però hanno valori positivi: il numero degli spettacoli prodotti nella regione è aumentato del 14,3%, in particolare nel settore cinematografico del 32% e in quello delle mostre del 62%. In tenuta, nonostante la crisi genera-le, la spesa al botteghino, cioè quella per biglietti e

abbonamenti, che com-plessivamente registra un +0,13%. In questo ambito sono particolarmente po-sitivi i valori delle attività concertistiche dove la spesa segna un +31,5% e le mostre un +4,4%. Insom-ma, pure in un contesto generale di crisi, anche nella realtà marchigiana si evidenzia la presenza di una domanda attenta e disponibile a rispondere laddove sia stimolata con un’offerta di qualità.

Cultura, una risposta alla crisi

Da sinistra: Irene Manzi, Pietro Marcolini, Marco Mencoboni durante la presentazione del progetto sul musicista Giuseppe Peranda

(Foto Rillo)

Un affascinante viaggio nello spettacolo dal vivo affidato a scritture teatrali più o meno con-temporanee, registri comici e drammatici, storie struggenti ed emozionanti interpretate da maestri e signore della scena. La Stagione 2012/2013 del Teatro Rossini di Pesaro, in collaborazione tra Comune e Amat e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le

Attività culturali, prose-guirà con l’ironia intelli-gente ed acuta di Angela Finocchiaro, protagonista dal 25 al 27 gennaio 2013 di Open day, spettaco-lo tagliente e ricco di emozioni nato da una domanda che ci riguarda tutti: come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti con il presente? Walter Fontana autore del testo, sulla scena anche Mi-chele Di Mauro, attore sensibile e ironico.

A mbientato in una Londra a cavallo tra gli anni Venti e Trenta, Il

discorso del Re, diretto ed interpretato da Luca Bar-

bareschi che divide la scena con Filippo Dini, è una bellissima storia sul senso di responsabilità e sulla dignità del ruolo, in programma dall’8 al 10 febbraio.

Poi, dal 22 al 24 febbraio, un appuntamento all’insegna del divertimento e della leggerezza con Se devi dire una buglia dilla ancora più grossa, se-guito dell’altra importante commedia di Ray Cooney Se devi dire una bugia dilla grossa. Dopo lo stra-ordinario successo di Chat a due piazze, Gianluca Ramazzotti torna sulla scena con Antonio Catania e Miriam Mesturino, ancora una volta supportati dalla irrefrenabile simpatia di Raffaele Pisu e con la simpatica verve di Ninì Salerno e l’eleganza di Licinia Lentini, nella versione italiana di questa esilarante pièce degli equivoci che vanta il premio “Lawrence Olivier” come migliore commedia dell’anno a Londra e rappresentata in tutto il mondo.

La straordinaria prova d’attore di Roberto Sturno e Glauco Mauri dall’8 al 10 marzo in Quello che prende gli schiaffi, occasione per scoprire (o riscoprire) un sorprendente autore russo, Leonid Nikolaevi Andreev. Si tratta di una libera versione tratta dell’omonimo testo teatrale di un’opera di grande successo in Russia nei primi del ‘900.

Conclusione della Stagione dal 12 al 14 aprile con The history boys: “miglior spettacolo del 2011” per il prestigioso Premio Ubu, la commedia di Alan Bennett nella versione di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani del glorioso Teatro dell’Elfo ha debut-tato nel 2010, sei anni dopo la prima inglese, ed è stato subito salutato dai critici come “uno degli spettacoli più importanti ed emozionanti” firmati dai due registi.

Info: Teatro Rossini 0721 387620, www.pesaro-cultura.it, [email protected], Amat 071 2072439 www.amat.marche.it.

Pesaro, la Stagione teatrale

Comico edrammatico

Luca Barbareschi a Pesaro con “Il discorso del Re”

L’11 gennaio 2013 in calendario è uno spettacolo unico,

Los Hermanos Macana, protagonista il tango ballato dai fratelli Macana (Enrique e Guillermo De Fazio, nella foto), conside-rata una delle coppie di ballerini più interessanti del panorama ‘tanguero’ internazionale, in scena con la Compagnia Argen-tina di Tango e accompa-gnati dalla musica esegui-ta dal vivo. Il cartellone di Civitanova Danza tutto l’anno prosegue dunque con un appuntamento di gran richiamo: capelli im-pomatati, completo scuro che rievoca un’atmosfera anni Quaranta e una tale abilità nel tango da riusci-re a interpretare al meglio il ballo più sensuale del mondo, i fratelli Macana porteranno sul palco del Teatro Rossini l’originalità del loro stile, miscellanea di talento, divertimento ed energia. Un altro pro-getto di residenza –dopo Open, il nuovo spettacolo

di Daniel Ezralow propo-sto in prima italiana in apertura di rassegna- se-gna il 17 febbraio la terza tappa della Stagione: la compagnia Luna Perfor-ming Project presenta – al termine di una residenza al Teatro Annibal Caro – un dittico firmato da Fernando Suels Mendoza, uno dei danzatori più noti del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. I Lost Something On The Hill è nato proprio come un omaggio alla mitica core-ografa; completa la serata You and Eye, protagonista Alessio Kgi Giaccaglia, danzatore di break dance in un inedito brano al suo debutto. Il 10 marzo (Teatro Cecchetti) l’offerta di danza guarda anche al pubblico dei bambini con Cappuccetto Rosso di Ersilia Danza; il 6 aprile al Teatro Annibal Caro è la volta di Sotto a chi danza!, una serata in cui protagonisti sono i lavori selezionati nell’ambito dell’omonima piattaforma

della danza professionale marchigiana. L’iniziativa, promossa dal Comune di Civitanova Marche e dall’Amat, intende moni-torare l’attività dei profes-sionisti e scoprire nuovi talenti, offrendo un’oc-casione di visibilità ai progetti selezionati da una qualificata commissione in un proficuo confronto tra artisti in scena e pubbli-co. Un dittico di spessore internazionale, punta di diamante della rassegna, conclude la Stagione il 24 maggio al Teatro Annibal Caro. Hasta Dónde? è il titolo del brano presentato dalla compagnia di Sharon

Fridman, formazione spa-gnola guidata dal coreo-grafo di origini israeliane. Dopo essersi aggiudicato diversi premi – tra i quali il Rudolf Laban Prize per la migliore performance di danza contemporanea dell’anno 2010 in Ungheria –, Ferenc Fehér presenta al pubblico di Civitanova Danza Tao Te, un duetto per danzatori (in scena lo stesso Ferenc Fehér con Ákos Dózsa) che si rifà al leggendario saggio cinese Tao Te Ching – La via della virtù di LaoTze. Info: Teatro Rossini 0733 812936, www.civitanova-danza.it

Civitanova Danza tutto l’anno

F.lli Macana,che tango!

“Quello che prende gli schiaffi ” (foto: Manuela Giusto)

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21PAGINAMARCHEdomaniDICEMBRE 2012

SILVANA CORICELLI

Il Novecento letterario e artistico delle Marche è stato una fucina di esperien-ze singolari: personalità di spessore hanno animato al-cune tra le più belle pagine di prosa e poesia mai scritte del panorama nazionale. La carità del reale – pro-getto promosso da Regione Marche, Amat e Comuni di Grottammare e Urbania ed ideato da Francesco Scarabicchi - si propone di ripercorrere il sentiero delle fi gure marchigiane fonda-mentali del secolo scorso “non conosciute come meriterebbero, tra verismo e intensità lirica, tra concre-tezza e natura, tra impeto e passione”, come sottolinea Scarabicchi stesso. Artico-lato su due binari paralleli – testo e scena -, La carità del reale – dove la parola “carità” sta ad evocare il suo signifi cato originario di “dono” - è innanzitutto una pubblicazione -introdotta da Massimo Raffaeli e grafi ca-

mente curata e impaginata da Francesca Di Giorgio di Lirici Greci- che raccoglie alcuni scritti di prosa e poesia selezionati da Scara-bicchi e un piccolo catalogo dell’arte del XX secolo mar-chigiano (opera in vendita a solo 3 euro nelle librerie del-le Marche e anche presso i Lirici Greci). Nella seconda parte del progetto le parole di questi autori si sono fatta carne sulla scena: il giovane e talentuoso regista Antonio Mingarelli ne ha fatto un adattamento teatrale che è stato presentato al Teatro delle Energie di Grottam-mare e al Teatro Bramante di Urbania lo scorso mese di novembre. La carità del reale restituisce voce agli scrittori marchigiani, voce che, come sosteneva l’in-tellettuale Carlo Bo negli anni ‘70, “si è innestata nel grande coro del discorso comune e in qualche caso lo ha preceduto, lo ha inven-tato, sollecitando visioni e suggestioni del tutto nuove”. “Attraverso la voce in versi e in prosa di alcuni dei classici della tradizione – scrive Francesco Scarabicchi

nella premessa al volume - si percorre il sentiero, oggi più visibile man mano che la distanza storica si accentua, che segna la pre-senza di fi gure fondamentali eppure toccate più dalla luce dell’ombra che dalla trasparenza, non possedute come un patrimonio dell’u-manesimo delle ‘province’ e del secolo scorso. Proprio

per valutarne l’essenzialità – prosegue il poeta – la ca-ratura della voce, le visioni, la tenuta e la eventuale at-tualità della loro opera, si è voluto azzardare scegliendo la via della scena, offrendo la parola nuda, tra versi e prosa, per verifi carne la concretezza, la resistenza al tempo, ora che una distan-za siderale separa noi dai poeti Acruto Vitali, Scipione, Franco Matacotta, Paolo Volponi, Luigi Di Ruscio, Franco Scataglini, Massimo Ferretti, dai narratori Giulio Grimaldi, Bruno Barilli, Ma-rio Puccini, Fabio Tombari, Dino Garrone, Bruno Fonzi, Luciano Anselmi”. Nelle due serate di spettacolo le parole dei protagonisti del ‘900 marchigiano – scelte dalla mano esperta e sensibile di Francesco Scarabicchi - hanno preso vita attraverso l’interpretazione degli attori Andrea Luini, Stella Pic-cioni, Giovanni Marconi e Diego Dezi. Parole restituite “in un’unica grande linea di narrazione, quella della me-moria del tempo perduto”, come espresso nelle note di Antonio Mingarelli.

La sequenza mozzafi a-to delle foto con cui si apre l’opera è già

un inno alla bellezza e alle radici. L’eco del mare, la profonda quiete delle colline. Asperità e transiti di luce di un paesaggio che seduce perché ha volto e canto di sirena: struggente e lontano, irraggiungibile. A cura di Maria Angela Bedini, Fabio Bronzini e Giovanni Mari-nelli, Marche. Il battito della mia terra (Il lavoro edito-riale, frontespizio nella foto) segue Il profumo della città e ne è la continuità ideale: un tributo di “affetti letterari” verso una regione raccon-tata con parole, immagini, emozioni scolpite nelle evo-cazioni letterarie, pittoriche e visionarie che come fi lo di Arianna penetrano il legame

che stringe le “cento città” marchigiane. La cui “multi-forme e composita bellezza”, scrivono gli autori Bedini e Bronzini, “è un segno distintivo” di questa terra di mezzo e di confi ne: “a caval-lo tra nord e sud, capace di contenere, in una preziosa miniatura, la ricchezza di paesaggi dell’Italia tutta”. E prezioso è questo volume che mirabilmente si accorda – per contenuti, foggia ed anche per la elaboratissima impaginazione grafi ca- al “respiro luminoso” delle Marche. Auscultandone il battito attraverso i tempi e i luoghi della nostra identità: un pulsare di suggestioni dalle memorie di una civiltà antica che si fanno vestigia della partitura ancestrale con cui si viene riportati al senso ultimo di appartenenza. Storie impresse nel ricordo, storie di uomini e di città. Il genio dei luoghi, l’architettu-

ra, l’urbanistica, l’arte delle nostre contrade a ribadire, con Dostoevskij, che la bellezza ci salverà, “fucina di creatività e di energie”, come scrive il presidente della Regione Gian Mario Spacca nella sua introduzione al vo-lume, nell’alveo di una terra che nella propria bellezza è chiamata ad investire perché in essa è la fonte di nuovo sviluppo. La cultura anco-raggio, lo si sottolinea anche nella presentazione di Marco Pacetti, Rettore dell’Univer-sità Politecnica delle Marche, il quale evidenzia il tessuto degli approcci integrati – “non solo scientifi ci, m anche letterari, poetici, artistici, iconografi ci” - che vanno a comporre un’opera corale: fi tta di autorevoli contributi (tra gli altri quelli di Rodolfo Bersaglia, Roberto Busi, Judith Lange, Paolo Colaros-si, Mario Coletta, Antonio Luccarini, Giovanni Latini,

Fabio Mariano, Massimo Papini, Giorgio Mangani, Franco Rustichelli), ma che il proprio incipit affi da a sedu-zioni improvvise, il paesag-gio marchigiano da terra e dal cielo (foto in apertura di Paolo Zitti), paesaggi di elfi e di fate, tracce di una storia ancora chiusa nel suo enig-ma. Ecco l’immaginario pit-torico, giocato su affreschi e dipinti visionari, ecco la voce smisurata di poeti e scrittori dimenticati. E infi ne la storia di un viaggio, l’inquieto vagabondare di Una sirena negli occhi: giunge a compi-mento un’avventura esisten-ziale, e nell’approdo incanto e sgomento, origine e meta coincidono. Progetto grafi co di Lorenzo Mariani, ricerca e selezione della documen-tazione storica e letteraria di Maria Angela Bedini, il volume (380 pagine) ha testi tradotti in inglese, tedesco e spagnolo.

Presentato il catalogo della mostra antologica di Valeriano Trubbiani “De rerum fabula” Sculture, ambientazioni, disegni 1965-2008, allestita alla Mole di Ancona (vedi

Marche domani n. 9). Composto da 272 pagi-ne, il catalogo edito da Silvana Editoriale e curato da Enrico Crispolti con la collaborazione di Simone Dubrovic, contiene an-

che testi di Luca Pietro Nicoletti, di Massimo Di Matteo e Marco Tarsetti (che hanno curato l’alle-stimento della mostra) e Marco Tonelli. Corposo il saggio storico-critico di Crispolti riguardo al lungo percorso creativo di Trubbiani, con una collocazione nelle vicende artistiche della seconda metà del XX secolo e ol-tre, percorrendo le singole “scene ” in cui si articola l’esposizione. Nel dialogo condotto da Tonelli si dà voce all’artista stesso, mentre un saggio di Du-brovic presenta l’origina-lità di Trubbiani scrittore con un’antologia dei suoi testi di “poetica ” che accompagnano i visitato-ri nell’allestimento. Uno spazio di documentazione e breve commento è dato anche ai disegni posti a cerniera fra le “scene” stesse così come ai “luo-ghi” trubbianei ad An-cona. Nel catalogo anche una consistente documen-tata biografi a e un’ampia bibliografi a ragionata. Le immagini sono realizzate da Foto Mosconi Tolentino (per le opere) e da Stefano Sampaolesi (allestimenti).

L’Avantgarde, lo spazio dedicato all’arte con-temporanea di S. Maria Capua Vetere (Caserta, via Martucci 28/32), ha inaugurato la stagione espositiva presentando al-cuni tra i più bravi artisti dell’ultima generazione nel panorama nazionale. Nella rosa l’anconetana Monica Pennazzi, presente

con due opere del ciclo “Salto quantico” (Secondo e Terzo viaggio): realiz-zate con fi lo di nylon trasparente e plexiglass, si tratta di sculture ‘sospe-se’, fi gure geometriche elementari che cambiano forma in un eterno dive-nire, riconsegnando gli esiti di un percorso che è passato per lo spazialismo

di Fontana ed ha trovato sponda all’interno di una cultura capace di mettere fi losofi camente d’accordo Platone e Aristotele. Una ricerca che continua ad offrire ribalta nazionale a Monica Pennazzi (in mostra con altri artisti promettenti quali Michela Ezekiela Riba, Elisa Anfu-so, Ilaria Morganti, Paolo

Miceli, Laura Venturi, An-tonio d’Amore), a quel suo “salto” nella percezione del reale in un’unità tro-vata cercando una nuova via estetica all’immagina-rio e che restituisce valore alla sintesi di fi nito e infi nito, umano e spiritua-le. Offrendo un tributo di nuova bellezza al mistero cosmico nella libera com-

posizione dei fi lamenti di luce che compongono le sculture di Monica, eteree nel forte potere evocativo che schiude ad un senso che trascende il mondo e le cose. La mostra all’A-vantgarde è curata dal direttore artistico Paolo Feroce coadiuvato da au-torevoli storici e critici.

Sil. Cor.

Monica Pennazzi, ricerca d’Avantgarde

“Salto quantico”, Secondo viaggio

Un inno alle radicie alla bellezza

La nostra regione, il genio dei luoghi in un’opera corale

Il progetto ideato da Francesco Scarabicchi

Marche, quelverbo del ‘900

“La carità del reale”, copertina della pubblicazione

“La carità del reale” di scena: foto di gruppo con gli attori dello spettacolo, il poeta Francesco Scarabicchi e Francesca Di Giorgio con lo staff di Lirici Greci

Le opere del grande favolista in un prezioso catalogo

Il neologismo è di Daniele Feligioni, che ha messo a disposizione del proget-to la sua creatività di grafi co: Pesaro damare in un calendario che sfoglia mese dopo mese il 2013 vedendo insieme abilità e sensibilità dei diversi compagni di viaggio che hanno collaborato all’iniziativa (patrocinio di istituzioni e Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Pesaro, main sponsor Ottica Venturi): Franco Fioruc-ci pittore e Luciano Dolcini fotografo, suggestioni di acquerelli e scatti, e poi le didascalie poetiche di Franco Ampollini che accompagnano le immagini dei 12 mesi. Nella foto i protagonisti del progetto (da sinistra: Feligioni, Ampollini, Alfredo Venturi presidente Venturi Spazio Arte, Fiorucci, Anna Maria Benedetti Pieretti storica dell’arte, Dolcini).

Pesaro damare, calendario 2013

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Paolo Cellini

Il nuovo Consiglio direttivo del Comitato regionale Figc

Paolo Cellini è stato eletto presidente del Comitato regionale

della Figc per la quinta volta. La conferma a capo del “pallone” marchigia-no è arrivata, di recente, al termine dell’assemblea elettiva svoltasi nella sala conferenze del palazzo di via Schiavoni. Cellini ha dato così il via ufficiale al suo quinto mandato, prolungando l’attività di presidente che dura da ben 17 anni: era il 1995, infatti, quando alla morte del pre-sidente in carica Paolinelli, l’allora consigliere più an-ziano assunse la presiden-za del Comitato fi no alle prime elezioni utili.

Le votazioni sono state pressoché una formalità, visto che nessuno si è pre-sentato in contrapposizio-ne. “Sono molto soddi-sfatto – ha detto Cellini -, anzitutto per la grande partecipazione da parte dei dirigenti delle società. Ve-dere la sala piena è stato un primo motivo di gioia. Non essendoci liste alternative è un attestato di maturità importante e prezioso. Se-dici anni fa, dopo la pri-ma elezione, nel progetto programmatico parlammo del ‘Comitato delle società’ che aveva nella gestione collegiale e nel coinvolgi-mento delle società i due punti di riferimento. Dopo

aver lavorato con l’obiet-tivo di ‘dare qualità alla quantità’, slogan del qua-driennio precedente, oggi

il messaggio che lanciamo è ‘per un cambio di passo’. Missione da perseguire con il coinvolgimento di tutti, a partire dai nuovi, giovani, consiglieri entrati nel di-rettivo, che dovranno met-tere a disposizione il loro entusiasmo. Permettetemi di concludere rivolgendo un grazie alla passione e al senso di responsabilità dei dirigenti delle nostre società”. La conferma di Cellini per la quinta volta è sinonimo di garanzia. Lo pensiamo noi, lo pensano le società. Segno inequi-vocabile che il lavoro del

presidente, e quello della dirigenza federale che lo ha accompagnato in tutti questi anni, è stato svolto

in maniera ottimale. Ep-pure la mole di impegno richiesta è enorme.

Oltre alla convalida di

Cellini, l’assemblea è stata utile a rinnovare altre ca-riche federali. Il Consiglio direttivo in primis, che

riscontrate le conferme di Bruno Sassaroli (vicepresi-dente), Ivo Panichi (vicepre-sidente vicario), Graziano

Salvatelli, Giorgio Bottac-chiari e Paolo De Grandis, ha formalizzato i nuovi ingressi di Giorgio Moretti (ex responsabile del Calcio a 5), Nazareno Franchel-lucci e Luca Giuseppeti. Questi ultimi succedono ai tre ormai ex consiglieri Ciuccarelli, Ceppi e Scoccia.

Una novità: Carlo Ma-stri è stato scelto come nuovo presidente del Col-

legio dei revisori dei conti. Nelle votazioni, Mastri, che succede a Piero Cimarelli, ha preceduto Corrado Ma-riotti e Mirco Cerasa, eletti componenti effettivi.

Responsabile del Calcio a 5 marchigiano, terminata la lunga e fortunata gestio-ne Moretti, è stato nomi-nato Massimo Marchetti, già segretario del futsal in questi anni.

L’impianto sportivo dell’Aspio Vecchio, gestito dall’Asd Giovane Ancona Calcio del presidente onorario Sergio Schiavoni, è stata, di recente, la sede di una giornata di studio per i corsisti (allenatori di base Uefa-B). Nel corso dell’incontro, sotto la guida di Lorenzo Giagnolini, responsabile tecnico della scuola calcio biancorossa presieduta da Diego Franzoni, è stato presentato il lavoro in campo

relativamente all’attività di base (categorie Esordienti e Pulcini). Le proposte tecniche eseguite in campo dai ragazzi della Giovane Ancona sono state oggetto di relazione per i nuovi allenatori della regione Marche che, coordinati dal docente federale Attilio Sorbi, hanno avuto modo di interagire con i tecnici della scuola calcio sulle metodologie didattiche adottate. L’evento ha fatto parte nell’ambito del programma di informazione e istruzione continua che l’Aiac regionale garantisce a tutti i propri associati ed è stato aperto a tutti gli allenatori già in possesso di patentino.

I bambini ricoverati al l’ospedale pediatr i-co Salesi d i Ancona p o t r a n n o a s s i s t e r e a l l e p a r t i t e i nt e r ne del l’Ancona 1905. E’ il frutto di una inizia-tiva, denominata “La m ag ia de l lo s t a d io: d a l l ’osp e d a le Sa le s i al Del Conero”, nata da un’idea del settore g iovan i le de l l ’Un io -ne Sp or t iva A ncona 1905 in collaborazio-ne con la Fondazione del l ’ospedale Salesi , già attiva e presentata, di recente, nei locali dell’azienda sanitaria dorica. Si tratta di un modo d i c ond iv ide -re con alcuni ragaz-zi ospiti dell’ospedale Salesi la passione per i l calcio, di regalare loro un sorriso. Alla conferenza erano pre-senti il vice presidente della Fondazione Sa-lesi, Cesare Cardinali, i l d i ret tore op erat i-vo della Fondazione, professoressa Annarita Duca, i l vicepresiden-te del l’Ancona 1905, Gilberto Mancin i , i l

segretario del settore giovanile, Remo Rag-getti e il responsabile del sito biancorosso, D a n i e l e M a s c e l l i n i . Presenti anche, in rap-presentanza della pri-ma squadra dell’Anco-

na, i l capitano Paolo Ruff in i e i l d i fenso-re, Claudio Labriola. Per i l settore g iova-ni le, presenti Mauro Bertarel l i , al lenatore del la squadra Al l ie -vi, Filippo Gasparini,

tecnico dei Giovanis-simi, l’addetto stampa Donato Andreucci , e t r e raga z z i , s e mpre de i Giovan iss i m i, i l capitano Paolo Gigan-te, Jacopo Ricciotti e Samuele Gramazio.

Sport e attività moto-rie come strumenti fon-damentali di formazione, di tutela della salute e di integrazione sociale. Sono gli obiettivi del Piano per la promozione della pra-tica sportiva che la Giun-ta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa per l’approvazione. Gli in-terventi individuati verran-no realizzati nel triennio 2013/2015, in attuazione della legge regionale di set-tore. Il documento portato all’approvazione del Consi-glio è stato favorevolmente esaminato dal Comitato regionale dello sport e del tempo libero. “Lo sport ha un valore trasversale e una capacità di aggrega-zione che investe molteplici aspetti delle vita quotidia-na – commenta l’assessore allo Sport, Paolo Eusebi –. La Regione, per questo motivo, intende favorire la diffusione della prati-ca sportiva, sia a livello agonistico che amatoriale,

per consolidare stili di vita corretti e garantire, a tutti i marchigiani, la possibilità di praticare una disciplina motoria. In particolare lo sport rappresenta un’op-portunità per accompagna-re la crescita delle giovani generazioni e uno straordi-nario veicolo di promozio-ne turistica dei territori che ospitano le manifestazioni. Tutti questi aspetti vengono sviluppati nel Piano, valo-rizzando adeguatamente la trasversalità del settore e le sue potenzialità”. Lo sport marchigiano si fa apprez-zare a livello agonistico: alle recenti Olimpiadi di Londra 2012, i 17 atleti marchigiani partecipanti (13 alle Olimpiadi, 4 alle Paralimpiadi) hanno vin-to 10 medaglie, ponendo le Marche in testa al le regioni più medagliate in rapporto alla popolazione. In assoluto, con 7 medaglie olimpiche, Ancona risulta la provincia più medagliata d’Italia.

Piano regionale per la promozione

dello sport

Corso per allenatori

MATTEO MAGNARELLI

Quinto mandato consecutivo per il presidente del Comitato Marche della Figc, Paolo Cellini Nel Consiglio direttivo tre innesti: Franchellucci, Giuseppetti e Moretti

“Obiettivo: un cambio di passo”

Oggi il Calcio a 11 conta 27 campionati riservati a prime squadre: Eccellenza a girone unico, due 2 gironi di Promozione, 4 di Prima categoria, 8 di Seconda categoria, 12 di Terza categoria. Tornei a cui partecipano in totale 417 società. Per quanto riguarda il Calcio a 5 invece: 16 campionati, di cui 13 maschili (C1 unica, 3 gironi di C2 e 8 di serie D) e 3 femminili (1 girone di C e 2 gironi di D), per

un totale di 215 società partecipanti: ecco perchè le Marche, in relazione alla popolazione, sono la regione con più praticanti di Calcio a 5 in Italia.

Il dato complessivo è di oltre 600 società nella nostra regione (alcune sono impegnate sotto la stessa matricola sia nel Calcio a 11 che nel Calcio a 5), tutte desiderose di essere guidate nel migliore dei modi.

Oltre 600 società da governare

I bambini del Salesi al Del Conero

L’iniziativa promossa dall’Unione Sportiva Ancona 1905 in collaborazione con la Fondazione dell’Ospedale

Dirigenti e baby dell’Ancona 1905 “gemellati” con il Salesi

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L’election day dell’atletica marchigiana ha emesso i propri verdetti. Il presidente del Co-mitato regionale Fidal Marche per il quadriennio 2013-2016 sarà Giuseppe Scorzoso, unico candidato, che ha ricevuto 2.989 preferenze. Dopo i mandati svolti dal 1996 al 2004, torna a guidare il movimento regionale, mentre negli altri due successivi quadrienni ha fatto parte del Consiglio e della Giunta in ambito nazionale e quest’anno ha assunto anche il ruolo di commissario Fidal Marche. A lui il compito di raccogliere l’e-redità di Luigi Serresi, presiden-te regionale dal 2004 fi no alla sua scomparsa, avvenuta poco più di dodici mesi fa. Scorzoso, 64 anni e residente a Recanati, sarà quindi a capo - per le prossime quattro stagioni - di un Comitato che consta di 77 Società affi liate e 5.385 tesserati. “Trasparenza, onestà e realismo saranno i principi con cui mi accingo a guidare il Comita-to - ha dichiarato Scorzoso -, puntando sul coinvolgimento di

tutti coloro che saranno dispo-nibili. Il pericolo di un nuovo possibile commissariamento e la richiesta di alcuni presidenti di società mi ha indotto a pre-sentare la candidatura, anche se all’inizio del quadriennio appena trascorso ero convinto che al termine di questo avrei interrotto il mio impegno, ma sono pronto a lasciare spazio al nuovo, che è necessario. Adesso cercherò di mettere la mia esperienza a disposizione del Consiglio regionale, per lavorare su indirizzi condivisi il più ampiamente possibile con le società”. L’Assemblea eletti-va delle Società marchigiane,

riunitasi al Palaindoor Banca Marche Palas di Ancona, è andata alle urne anche per il Consiglio regionale che sarà composto da 9 persone, come determinato dopo votazione. Questi i nuovi componenti, or-

dinati secondo il numero delle preferenze ricevute: Giuseppe Rosei (2.691), Luciano Camilletti (2.689), Sergio Bambozzi (2.671), Simone Rocchetti (2.413), Franco Catena (1.949), Marco Gervasi (1.874), Mauro Urbisaglia (1.570),

Luigi Del Buono (978), Alberto Rita (600). In apertura dell’as-semblea, presieduta da Romano De Angelis - componente del Collegio nazionale dei revisori dei conti -, è intervenuto Fabio Sturani, presidente del Coni

Marche, e, successivamente, hanno esposto la propria rela-zione a consuntivo dell’attività svolta Pasquale Del Moro, vice-presidente vicario del Consiglio regionale uscente, e Mauro Fice-rai, fi duciario tecnico regionale.

Si è tenuta, di recente, nella sala conferenze del Comitato regionale della Figc, la 17esima edizione della manifestazione “Premi Atleta”, organizzata dal Comitato Paralimpico Marche e dal Panathlon International Club di Ancona e rientrante nell’ambito

della Festa dello Sport di Ancona. Anche quest’anno, così come nella passata edizione, alla manifestazio-ne è stato presente anche il direttore generale del Comitato italiano paralimpico nazionale, Giunio De Sanctis.

Alta partecipazione, oltre 200 persone, al recente incontro

improntato sul tema: “I defi brillatori obbligatori: quali gli impegni e le re-sponsabilità per le Società sportive”, svoltosi nella Sala conferenze “Terzo Censi” al PalaRossini di Ancona, organizzato dal-la Scuola regionale dello Sport del Coni Marche. Il punto di partenza è la nuova legge, conversione del Decreto voluto dal Ministro del la Sanità, che prevede l’emanazio-ne di linee guida “per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche di defi bril-latori semiautomatici e di altri eventuali dispositivi salvavita”. In attesa dei decreti attuativi per le So-cietà sportive non ci sono, per ora, obblighi specifi ci, ma dal mondo sportivo marchigiano sono emerse alcune richieste chiare, come lo ha specif icato Fabio Sturani, presidente del Coni Marche: “La nuova legge è sicuramente una cosa positiva, ma le norme attuative devono essere decise insieme a tutto il mondo dello sport. C’è, prima di tutto, un problema di risorse: la norma prevede obblighi ma non stanzia i fondi per realizzarli, bisogna quindi mettere in campo sinergie per trovare le risorse ne-cessarie, insieme a tutti i soggetti interessati, per evitare che il peso venga scaricato sulle società. Il Coni propone, quindi, un

tavolo con tutte le Istitu-zioni per mettere in cam-po un progetto comune dello sport marchigiano”.

Per fare ciò, il Coni Marche sta realizzando un censimento sulla pre-senza di dispositivi salva-vita in tutti gli impianti sportivi della regione, di cui sono stati presentati i primi, ancora parziali, dati. All’incontro ha par-tecipato anche l’assessore alla Salute di Regione Marche, Almerino Mezzo-lani, che ha puntato l’at-tenzione sulla necessità di

investire sulla formazione per l’uso dei dispositivi salvavita: “Da parte della Regione c’è la massima di-sponibilità ad intervenire per accrescere la cultura della salvaguardia della salute di chi fa sport. La Regione fa la sua parte: gli investimenti ancora non coprono tutte le ne-cessità ma si è comunque sulla buona strada”. Sul nodo delle risorse si è concentrato anche l’asses-sore allo Sport di Regione

Marche, Paolo Eusebi: “Il rischio è che, senza risorse, i costi vengano scaricati sulle società, ma mi sembra che la Regione stia rispondendo bene alle r i c h i e s t e d e l mondo sporti-vo”. L’assessore allo Sport del Comune di An-cona, Michele Brisighelli, ha sottolineato la necessità di su-perare la fram-mentarietà del-le iniziative in

campo per la diffusione dei defi brillatori: “Occor-re creare una sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, puntando su consapevo-lezza, formazione e anche coraggio, per superare gli scogli che ci troviamo di fronte: le risorse ma anche il nodo della responsa-bilità, da def inire con chiarezza, degli operatori che utilizzano i dispositivi salvavita”. All’incontro sono poi intervenuti l’av-vocato Barbara Agostinis,

docente universitario, con una disamina sulla nuova legge, “chiarire quali sono gli obblighi della recente normativa – G.U. (Gaz-zetta Uffi ciale) 10/11/2012

- per fare il punto sulla tutela sanitaria degli at-leti. L’articolo 7 comma 11 del Decreto Balduzzi, approvato defi nitivamente dal Parlamento, stabilisce le garanzie sanitarie e le linee guida per i controlli sui praticanti dello sport a tutti i livelli. Obbligo per le Società: dotarsi di defi -brillatori oltre a curare la formazione del personale in grado di utilizzarlo”; Ermanno Zamponi, di-rettore Centrale operati-va 118 Macerata, che ha condotto una relazione sullo stato di diffusione dei progetti salvavita nelle Marche, “vanno distinte la formazione e l’auto-rizzazione per l’utilizzo del defibrillatore attra-verso il Decreto regionale 1470/2002. Il defi brillatore è un attrezzo sicuro, con

un costo sempre più basso ed accessibile. Puntare sulla formazione ed au-torizzazione attraverso adeguati corsi. Un’idea: inserire i defi brillatori au-tomatici nelle città per far-li utilizzare da chiunque in casi di necessità”; Lorenzo Copparoni, anestesista ri-animatore Sod-Strutture organizzat ive dipar t i-mentali degli Ospedali riuniti Ancona”, che ha sottolineato l’importanza dell’uso dei defi brillatori in ambito sportivo, “la morte cardiaca improv-visa colpisce una persona su mille abitanti all’anno. Il defi brillatore è facile da usare e permetter di avere maggiori probabilità di salvarsi da un arresto cardiaco in ambito extra-ospedaliero. La parola d ‘ordine: massima sicurez-za da mantenere, salvando la vita”; Alfonso Sabatino, della direzione Anpas-Associazione nazionale pubbliche assistenze, che ha spiegato le corrette pratiche d’intervento per l’utilizzo dei defi brillatori semiautomatici, “un’ap-parecchiatura in grado di erogare lo shock elettrico al cuore in maniera sicu-ra. I compiti dell’opera-tore Dae-Defibrillatore automatico esterno: con-trollare e mantenere in effi cienza le attrezzature; effettuare periodicamente un ripasso delle manovre per l’utilizzo dello stru-mento; intervenire tem-pestivamente in caso di necessità, allertando il soccorso sanitario ter-ritoriale 118; occuparsi della sicurezza ambientale riguardo all’operatore, al paziente ed agli astanti;

effettuare tutta la sequen-za di operazioni previste. Le cose che l’operatore non deve attivare: farsi prendere dall’agitazione quando si chiama il 118 per l’allertamento dei soc-corsi (rispondere corretta-mente alle domande poste dalla Centrale operativa è necessario per tarare al meglio l’intervento), mantenendo la calma e valutando tutto quanto c’è da fare; perdere tempo in caso d’arresto cardiaco (è fondamentale la tempesti-vità dell’intervento entro pochi minuti); effettuare diagnosi”. Alberto Pac-capelo, presidente Coni Pesaro, “stiamo ottenendo una bella e positiva rispo-sta dalle partecipazioni ai vari corsi che abbiamo organizzato ed effettuato nel nostro territorio; sia-mo sempre più in sintonia con i l 118 che chiama l’operatore del posto”, e Daniele Tassi, presidente Comitato regionale Csi-Centro sportivo italiano, “promuovere punti impor-tanti nelle strutture spor-tive. Ogni vita ha valore e deve essere preservata: è il messaggio che stiamo pro-muovendo, evidenziando la cultura della vita”, han-no illustrato due progetti che hanno permesso la diffusione di decine di dispositivi salvavita sul territorio regionale. A moderare i l convegno, Fabio Santelli, presidente Comitato regionale Mar-che Federazione medico sportiva, “un obiettivo: andare incontro alle So-cietà sportive, eviden-ziando le linee guida per la presenza e l’uso del defi brillatore”.

Scuola dello Sport Coni Marche - Il convegno al PalaRossini di Ancona. Il presidente Fabio Sturani: “Mettere in campo sinergie per trovare i mezzi necessari”

“Defi brillatori salvavita”

Fidal Marche – Nominato il nuovo Consiglio regionale della Federazione di atletica leggera

ROBERTO I. ROSSI

“Premi Atleta” del Comitato paralimpico Marche

Giuseppe Scorzoso presidente

Resta il comandante della nave, cambia completamente l’equipaggio. Alle nuove elezioni del Comitato regionale Marche della Federazione italiana rugby è stato confermato alla guida il presidente Maurizio Longhi, mentre è stato nominato un consiglio completamente nuovi nei suoi 7 componenti. Il presi-dente è stato eletto all’unanimi-tà dalle società regionali presen-ti (tutte ad eccezione di due) per alzata di mano, nonostante la stessa presidente dell’assemblea elettiva, la consigliera Fir Su-sanna Vecchi di Rovigo, avesse chiesto se si fosse voluto proce-dere per voto segreto. Una bella

iniezione di fi ducia per lo stesso presidente che avrà l’onere e l’o-nore di guidare il comitato per i prossimi quattro anni. Al suo fi anco, invece, sono stati eletti come consiglieri Maurizio De Magistris e Mauro Bachieca di Jesi rispettivamente con 2.336 e 2.117 voti, Gianluca D’Amico e Giancarlo Oresti di Ascoli Piceno con 2.246 e 2.138 voti, Luigi Dal Cerè di Ancona con 2.274 voti, Cesare Ciccarelli di San Benedetto con 1.614 voti e Simone Cifani di Fermo con 1.432 voti. Unico non eletto è stato Francesco Miti. Ad aprire l’assemblea il presidente della Pesaro Rugby, Simone

Mattioli, che ha spiegato co me la mancanza di candidati pesaresi a consiglieri sia sta-to dovuto solo ad un errore formale nella presentazione delle candidature e non ad una volontà di carattere politico o ad una mancata volontà di partecipare alle decisioni e alla vita del Comitato, con i pesa-resi pronti invece a dare il loro contributo nel quadriennio in base a come il consiglio stesso riterrà. Il nuovo comitato ha già iniziato a riunirsi al Coni regio-nale. “Distribuiremo subito gli incarichi formali – ha spiegato il presidente Longhi - per partire subito con i lavori nei migliori

dei modi. Al di là di D’Amico che era delegato provinciale e Oresti responsabile marketing, di fatto si tratta di un consi-glio completamente nuovo che dovrà subito capire il funziona-mento del Comitato per riuscire a dare il massimo”.A conclu-sione dell’assemblea elettiva il presidente Longhi ha inoltre consegnato una medaglia in tiratura limitata e numerazione progressiva all’intero Consiglio uscente e a tutte le Società che quattro anni fa elessero per la prima volta il Comitato regionale. Un onore che fra quattro anni spetterà anche ai consiglieri appena eletti.

Rugby Marche: eletto il Comitato

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