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Manuale Tecnico Febbraio 2012 Enki: sistema a celle componibile per la gestione delle acque meteoriche

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Manuale TecnicoFebbraio 2012

Enki: sistema a celle componibile per la gestione delle acque meteoriche

ENKI: sistema a celle componibile per la gestione delle acque meteoriche

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L’importanza del drenaggio per l’ambiente .............. Pag.4

Enki: il sistema a celle modulari versatile e sicuro ..... Pag.6Le strutture interrate Enki piacciono all’Ambiente perché: .. Pag.6...e piace alla comunità perché: ............................ Pag.6Principali caratteristiche delle celle Enki ................. Pag.6

Modelli di impiego del sistema a celle Enki ............... Pag.7Schema di vasca a dispersione ............................... Pag.7Schema di vasca di ritenuta e laminazione per acque meteoriche ......................... Pag.7Schema di vasca di ritenuta per acque meteoriche con cameretta di testata per ispezione e sedimentazione... Pag.8Schema di drenaggio di un muro controterra ............. Pag.8

Installazione del sistema modulare Enki .................. Pag.9Il rivestimento dei Sistemi disperdenti .................... Pag.9Geotessuto a trama e ordito ................................. Pag.9Il rivestimento dei Sistemi di accumulo ................. Pag.10Caratteristiche generali geomembrana impermeabile Pag.10Caratteristiche generali geotessuto non-tessuto di protezione .................................. Pag.11

Progettazione idraulica e statica delle strutture interrate realizzate con celle Enki ........... Pag.12

Progettazione idraulica .................................... Pag.12Calcolo del numero di celle necessario .................. Pag.12Progettazione strutturale ................................. Pag.12

Condizioni di installazione del sistema di invaso/drenaggio .......................................... Pag.13

Fasi di riempimento, rinfianco e ricoprimento ......... Pag.13Carichi generati dal transito dei veicoli da cantiere .. Pag.13

Il montaggio manuale ........................................ Pag.14

Caratteristiche del sistema Enki ........................... Pag.15Formati delle celle Enki .................................... Pag.15Accessori ...................................................... Pag.15Accessori per il collegamento idraulico .................. Pag.15Pozzetto di sedimentazione ................................ Pag.15Pozzetto di testata per alimentazione, ispezione e sfiato ........................................... Pag.15

Indice dei contenuti

ENKI: sistema a celle componibile per la gestione delle acque meteoriche

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La crescita e il progressivo ampliamento delle aree urbane per lo sviluppo di nuove abitazioni, nuove aree industriali, commerciali e relative infrastrutture ha portato ad una continua diminuzione delle aree verdi permeabili all’ac-qua meteorica che si genera durante le precipitazioni at-mosferiche.Di conseguenza, attualmente spesso si osserva, in occa-sione di temporali o piogge intense, che i dispositivi di drenaggio delle acque superficiali presenti sul territorio non sono più in grado di smaltire l’acqua proveniente da intense precipitazioni creando così problemi di accumulo dell’acqua piovana in superficie nelle aree interessate. Ciò è legato alla diffusa pavimentazione necessaria nelle aree abitative, commerciali e industriali che riduce sensi-bilmente la capacità naturale delle aree verdi permeabili di assorbire l’acqua piovana in occasione delle precipitazioni atmosferiche e disperderla gradualmente nel sottosuolo. In una area edificata in presenza quindi di superfici im-permeabili, l’acqua piovana che prima veniva assorbita naturalmente dal terreno, ora è riversata nella fognatura o nei canali di superficie che registrano così in caso di pre-cipitazione un aumento dello scarico di acqua fino all’80%.I danni a proprietà private e pubbliche che provoca questo eccesso di afflusso nei canali e nella fognatura è a tutti noto: esondazioni, allagamenti sia su strade che in aree edificate. In considerazione di questo già molti enti e autonomie in Italia (comuni e province) in collaborazione con le Agen-zie Regionali per l’Ambiente hanno promosso l’utilizzo di moderni e più efficaci sistemi di drenaggio delle acque meteoriche. Il Sistema Enki qui descritto e proposto è pro-prio la risposta moderna ed efficace alla corretta gestione delle acque provenienti dalle precipitazioni atmosferiche.

La gestione delle acque meteoriche: stoc-caggio temporaneo e infiltrazione

La corretta gestione delle acque di pioggia mira al rag-giungimento di due obiettivi:

� Stoccare temporaneamente l’acqua in eccesso allo sco-po di limitarne l’afflusso violento in fognatura o nei ca-nali di superficie;

� Assorbire l’acqua delle precipitazioni e successivamen-te disperderla in modo graduale e naturale attraverso il terreno.

Guardare al futuro: i sistemi a celle componibili

La situazione descritta e la tendenza crescente a risolvere i problemi derivanti dalla impermeabilizzazione delle su-perfici, hanno condotto alla progettazione e realizzazione di moderni sistemi di gestione del drenaggio urbano a cel-le modulari e componibili. Questi sistemi consentono di realizzare velocemente e agevolmente, con un ridotto impatto ambientale, vasche sotterranee di laminazione e accumulo o di infiltrazione naturale delle acque meteoriche in eccesso. A titolo di esempio di seguito le più frequenti applicazioni di questo sistema.

L’importanza del drenaggio per l’ambiente

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� Sistema di raccolta e/o infiltrazione acque stradali in corrisponden-za di rotatorie

� Sistemi di raccolta e/o infiltrazione di acque pluviali installati sotto parcheggi di porti, aeroporti,ipermercati, grandi impianti sportivi…

� Trincee drenanti per l’allontanamento di acque superficiali da massicciate e terrapieni

� Sistema di raccolta e/o infiltrazione acque pluviali da tetti e piaz-zali in ambito domestico installate sotto a giardini e cortili privati

� Trincee drenanti per la raccolta e la dispersione di acque stradali dopo il trattamento

� Trincee drenanti a protezioni di muri e strutture in calcestruzzo interrate e fuori terra

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Il sistema Enki è un sistema a celle componibile che at-traverso modalità di drenaggio controllato, contribuisce a risolvere il problema dei rischi connessi agli allagamenti generati da acquazzoni improvvisi e da eventi piovosi vio-lenti.Con la tecnica Enki è possibile comporre per assemblag-gio delle singole celle, vari tipi di strutture sotterranee allo scopo di laminare le acque di pioggia per riversarle in seguito e gradualmente nella rete fognaria, o drenar-le naturalmente per infiltrazione nel terreno; sono altre-sì possibili applicazioni domestiche dove l’acqua piovana accumulata e stoccata in strutture sotterranee di piccole dimensioni può essere riutilizzata a mezzo di pompe per scopi non potabili (irrigazione, scarichi domestici, lavag-gio auto, ecc.).

Le celle Enki sono di polipropilene (PP), altamente per-meabili ed estremamente leggere e vengono assemblate in cantiere l’una all’altra per mezzo di speciali clip che ne permettono anche il controllo dell’allineamento.

I vantaggi di questa tecnica di costruzione di strutture sot-terranee, sono:

� il montaggio non richiede l’utilizzo di mezzi meccanici; � non sono richiesti mezzi meccanici; � la modalità di posa è semplice e veloce; � le fasi di montaggio sono eseguite tutte in loco e rapi-damente;

� il sistema modulare consente facilmente di personaliz-zare forma e dimensioni della struttura sotterranea per incontrare qualunque esigenza costruttiva;

� la costruzione “a mattone” conferisce maggiore stabili-tà strutturale, rispetto ad altri sistemi, anche in assen-za di sostegni o ancoraggi aggiuntivi.

Le strutture interrate Enki piacciono all’Ambiente perché:

� riducono significativamente il rischio di inondazione in caso di intensi eventi pluviali;

� realizzano un rilascio controllato, a volume ridotto, dell’ac-qua pluviale nelle fogne o nei corsi d’acqua esistenti.

� ricaricano l’acqua freatica locale (in caso di utilizzo per in-filtrazione / assorbimento).

� depurano in modo aerobico (presenza di ossigeno) l’acqua di scarico migliorandone la qualità.

...e piace alla comunità perché: consentono una gestione a costi contenuti e sostenibile dell’ambiente idrico a rischio di compromissione;

� consentono un adeguato e necessario sviluppo urbani-stico rispettoso dell’ambiente,

� favoriscono lo sviluppo di corrette politiche di gestione dei sistemi di drenaggio o riutilizzo delle acque mete-oriche.

� semplici da montare; � leggere; � percentuale di vuoto = 95% pari a 456 litri di acqua per singola cella;

� predisposizione esistente per il collegamento diretto delle tubazioni.

� sistema di fissaggio a mezzo di speciali clip, rapido e sicuro. � elevata resistenza ai carichi in qualsiasi area d’intervento; � scelta più sicura rispetto alle strutture di stoccaggio aperte o sulla superficie del terreno;

� ampia gamma di accessori, come il pozzetto di raccolta e sedimentazione oltre ai vari adattatori;

� strutture ispezionabili internamente per mezzo di ap-positi dispositivi dotati di telecamera inseriti e gover-nati dall’esterno attraverso il sistema di pozzetti abbi-nato alle strutture;

� struttura che può essere pulita (in particolare per le strutture drenanti) a mezzo di sistemi a canal jet da inserire e governare dall’esterno attraverso il sistema di pozzetti abbinato alle strutture;

� Il prodotto Enki soddisfa I requisiti tecnico prestazionali at-tualmente fissati dal Comitato Tecnico Europeo CEN/TC 155 WG26 N 1001 document v5 impegnato nella stesura della norma Europea relativa a questa tipologia di materiali.

Enki: il sistema a celle modulari versatile e sicuro

Cella Enki

Clip di fissaggio e tappo

Celle assemblate

Principali caratteristiche delle celle Enki

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Schema di vasca di ritenuta e laminazione per acque meteoriche

Schema di doppia vasca a dispersione

Modelli di impiego del sistema a celle Enki

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Schema di vasca di ritenuta per acque meteoriche con cameretta di testata per ispezione e sedimentazione

Schema di drenaggio di un muro controterra

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Installazione del sistema modulare EnkiIl sistema modulare Enki consente di costruire invasi di accumulo e di dispersione interrati senza la necessità di ricorrere ad ulteriori strutture quali ad esempio pareti o setti in cemento armato. La cella Enki di fatto assol-ve essenzialmente ad una funzione statica, fungendo da “scheletro” della vasca o della trincea. Il compito della filtrazione o della ritenuta dell’acqua immagazzinata vie-

ne assegnato integralmente al rivestimento del sistema di celle. Per tale motivo l’impiego del geotessuto e della membrana impermeabile gioca un fattore determinante. La scelta di questo componente del sistema pertanto deve essere fatta con oculatezza sia per garantire il buon fun-zionamento dell’invaso costruito, sia per assicurare il man-tenimento nel tempo delle sue caratteristiche di progetto.

Il rivestimento dei Sistemi disperdentiNel caso della costruzione di sistemi disperdenti (vasche a dispersione), o più in generale filtranti (drenaggi), è necessario rivestire il sistema di celle con un geotessuto adatto alla filtrazione (geotessuto tessuto a trama e ordi-to) che garantisca il passaggio dell’acqua dalle celle verso il terreno (sistemi disperdenti) e dal terreno verso le cel-le (sistemi drenanti). Il geotessuto, oltre ad avere un’alta permeabilità, deve avere anche una buona resistenza a trazione in modo da collaborare con le celle alla stabilità del sistema. Le principali caratteristiche del geotessuto per filtrazione sono:

� Elevata filtrazione stabile nel tempo � Elevata permeabilità in ogni tipologia di terreno;

� Elevata resistenza a trazione; � Elevata resistenza alla lacerazione e all’abrasione; � Rapidità e facilità di posa in opera; � Elevata resistenza all’aggressione chimica e biologica. � Elevata resistenza all’azione dei raggi UV.

Nella tabella seguente vengono riportate alcune caratteri-stiche meccaniche di riferimento per la caratterizzazione del geotessuto.Il tipo di geotessuto filtrante verrà scelto in relazione alla portata in uscita del sistema disperdente/drenante, veri-ficando che la permeabilità del geotessuto sia dello stesso ordine di grandezza di quella del terreno di posa.

Caratteristiche generali geotessuto a trama e ordito

Proprietà Meccaniche Norma U.M. 180 360-L

Resistenza a trazione - long EN ISO 10319 kN/m 41 41

Resistenza a traz. trasv. EN ISO 10319 kN/m 46 52

Allungamento a rottura long. EN ISO 10319 % 35 40

Allungamento a rottura trasv. EN ISO 10319 % 20 25

Resistenza a punzonamento statico CBR EN ISO 10319 N 5800 4500

Resistenza a punzonamento dinamico EN 918 mm 10 10

Idrauliche

Apertura caratteristica EN ISO 11058 µm 175 310

Permeabilità EN ISO 11058 l/m2/s 70 175

Dimensionali

Spessore a 2 kPa EN 964/1 mm 0,7 0,7

Peso unitario EN 965 g/m2 215 227

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Modalità di impiegoIl telo di geotessile deve essere interposto tra il terreno e la struttura di celle drenanti formando una fodera conti-nua a tutto il “prisma di celle”. Nella posa pertanto si deve garantire la giusta sovrapposizione dei teli (50 cm almeno) avendo cura di spianare il terreno prima della posa. In al-

cuni casi può risultare opportuno predisporre un letto di posa realizzato con materiale fino (sabbia / ghiaietto) che costituisca un filtro drenante. Il montaggio del geotessuto avviene “a secco” semplicemente srotolando il telo senza l’impiego di altri componenti o accessori.

Il rivestimento dei Sistemi di accumuloNel caso degli invasi destinati all’accumulo, la vasca re-alizzata con il sistema modulare Enki deve essere imper-meabile e per questo è necessario rivestire la struttura di celle Enki con un telo che garantisca questa caratterista. A tal fine si utilizzano geomembrane impermeabili realizzate in PVC o in Polietilene con le quali le celle vengono avvol-te; molto spesso tali membrane sono armate con fibre che ne aumentano la resistenza a trazione e ne garantiscono la stabilità nel tempo. L’unione tra i teli viene realizza-ta mediante sovrapposizione dei teli e/o termosaldatura realizzata in opera. La scelta del telo deve essere fatta

con attenzione soprattutto nei riguardi della stabilità nel tempo delle caratteristiche meccaniche. I parametri tipici di una geomembrana sono:

� resistenza trazione � impermeabilità all’acqua � resistenza alle lacerazioni � resistenza a trazione della saldatura � resistenza ai raggi UV

Nella tabella seguente sono riportati i parametri di riferi-mento per i teli di Polietilene a bassa densità

Caratteristiche generali geomembrana impermeabile

Geomembrana impermeabile in polietilene armato a bassa densità, rinforzata con tessuto interno di polietilene ad alta densità.

Resistenza a trazione longitudinale 27 kN/m UNI EN ISO 319

Resistenza a trazione trasversale 28 kN/m UNI EN ISO 319

Resistenza a trazione delle presaldature rottura fuori giunto UNI 8202/30

Resistenza a lacerazione longitudinale 300 N ASTM D 751/B

Resistenza a lacerazione trasversale 300 N ASTM D 751/B

Resistenza al punzonamento CBR 5000 N UNI EN ISO 12236

Spessore 0,55 mm UNI EN ISO 1849-2

Permeabilità al vapor d’acqua 1,6 gr/mq x 24h UNI 8202/23

Coefficiente di permeabilità 2,85 x 10 - 14m/sec UNI 8202/23

Resistenza agli U.V. stabilizzata

Resistenza alle temperature da - 30°C a + 70°C

Alla membrana impermeabile deve essere abbinato uno strato di geotessuto non tessuto che aumenta la resisten-za a trazione dello strato di rivestimento e ridurre note-volmente il pericolo di lacerazioni della geomembrana. In questo caso il telo di geotessuto ha caratteristiche diverse da quelle illustrate per i sistemi drenanti; le caratteristi-

che principali richieste ad un geotessuto non tessuto sono: � elevata resistenza al punzonamento e alle lacerazioni � resistenza alla aggressione biologica e chimica � elevata resistenza a trazione con basse deformazioni.

In termini numerici le caratteristiche di riferimento sono descritte nella tabella seguente

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Caratteristiche generali geotessuto non-tessuto di protezione

Proprietà Meccaniche Norma U.M. NW 20

NW 23

NW 25

NW 30

NW 34

NW 40

NW 45

Resistenza a trazione - long EN ISO 10319 kN/m 20,2 23,3 25 30,2 34,1 40 45

Resistenza a traz. trasv. EN ISO 10319 kN/m 20,2 23,3 25 30,2 34,1 40 45

Allungamento a carico max. long. EN ISO 10319 % 50 50 50 50 50 50 50

Allungamento a carico max. trasv. EN ISO 10319 % 50 50 50 50 50 50 50

Resistenza a punzonamento CBR EN ISO 12236 N 3400 3900 4000 4350 5700 6700 7500

Resistenza a punzonamento dinamico EN 918 mm 18 14 11 13 9 8 6

Proprietà Idrauliche

Apertura caratteristica EN ISO 12956 µm 70 70 70 70 70 70 70

Permeabilità (10°C) EN ISO 11058 l/m2/s 80 70 55 50 45 35 25

Proprietà Dimensionali

Peso unitario EN 965 g/m2 260 300 300 390 440 515 580

Spessore 2kPa EN 964/1 mm 2,0 2,2 2 2,5 2,9 3,20 3,7

Modalità di impiegoLa membrana impermeabile deve essere interposta tra il terreno e la struttura di accumulo costruita con le celle drenanti, formando una fodera continua a tutto il “prisma di celle”. Prima della posa, il terreno di appoggio dovrà essere accuratamente spianato e libero da pietre aguzze e oggetti taglienti o acuminati. Nella maggioranza dei casi è opportuno predisporre un letto di posa realizzato con materiale fino (sabbia/ghiaietto). Il montaggio della geo-membrana avviene “a secco” semplicemente srotolando il telo; la giunzione tra i teli avviene per semplice sovrappo-

sizione dei lembi e/o con termosaldatura. Normalmente è opportuno abbinare a protezione della membrana un geo-tessuto nella disposizione a tre strati geotessuto – mem-brana – geotessuto; questo “pacchetto di rivestimento” offre le garanzie ottimali di tenuta e resistenza. In casi particolari si può anche eliminare il primo strato interno di geotessuto sostituendolo con rinforzi localizzati; i rinforzi sono realizzati con “fazzoletti” di geotessuto disposti op-portunamente in concomitanza degli spigoli o dei bordi del sistema di accumulo realizzato con elementi Enki.

Scelta sconsigliata Scelta con il miglior rapporto prezzo/prestazione Scelta consigliata solo in condizioni particolari

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Progettazione idraulica e statica delle strutture interrate realizzate con celle EnkiIn questo capitolo vengono fornite le indicazioni per l’in-stallazione di sistemi di accumulo - drenaggio costruiti con celle Enki. Negli impianti descritti, le celle Enki assolvono alla duplice funzione, statica e idraulica, e pertanto nella progettazione e nella installazione devono essere conside-rati entrambi gli aspetti tenendo conto delle caratteristi-che costruttive di Enki, di seguito riportate nella scheda tecnica della cella;

Scheda tecnica cella Enki

caratteristica valori

Dimensioni (mm) B 800 x L1000 x H 600

Materiale Polipropilene (PP)

Rapporto di vuoto (%) 95

Volume netto (l/cella) 456

Peso (kg/cella) 24

Resistenza al carico verticale (kPa) ≥ 80

Resistenza al carico orizzontale (kPa) ≥ 40

De tubi di connessione alla rete (mm) 160 ÷ 400

Progettazione idraulica Il rapporto di vuoto caratteristico delle celle Enki porta a calcolare che per ogni metro cubo di invaso realizzato con esse, ben 950 litri sono a disposizione per l’immagazzina-mento dell’acqua. Il confronto con sistemi alternativi alle celle modulari (ad esempio i tradizionali drenaggi con pie-trame naturale) si profila nettamente favorevole al siste-ma Enki, arrivando anche a rapporti di volume utile 2 a 1.Come già accennato le celle Enki possono essere impie-gate nella costruzione di sistemi interrati drenanti delle acque di falda o meteoriche (a dispersione o a scorrimen-to) o per la realizzazione di vasche o dispositivi di imma-gazzinamento, anch’essi interrati, per riutilizzo (impianti domestici e non) o per ritardo di deflusso (vasca volano) delle acque meteoriche. Nel caso dei sistemi di drenaggio a filtrazione, l’intero sistema di celle deve essere com-pletamente rivestito con un telo geotessuto che favorisca la dispersione dell’acqua nel terreno evitando, nel con-tempo, che le frazioni fini del terreno circostante pene-trino nelle celle riducendo la loro capacità funzionale.Nei sistemi di immagazzinamento l’intero sistema di celle viene completamente rivestito con una membrana imper-meabile in PVC o PEAD che assicura la tenuta idraulica della vasca realizzata con elementi Enki. In entrambi i casi in via preliminare devono essere determinati me-diante calcoli specifici i valori idraulici caratteristici del sistema che si sta progettando:

� Sistemi di drenaggioIl valore caratteristico da individuare è la superficie Sd necessaria attraverso la quale avverrà la dispersione o la captazione dell’acqua. Tale valore, determinato sulla base della permeabilità del terreno e della quantità di acqua da drenare, costituisce il dato di riferimento per individuare il numero di celle Enki necessarie.

� Sistemi di immagazzinamento e accumuloIl valore caratteristico da individuare è il volume Vi del-la vasca da costruire. Tale valore, determinato sulla base della morfologia del bacino servito e delle condizioni me-tereologiche, costituisce il dato di riferimento per indivi-duare il numero di celle Enki necessarie.

Calcolo del numero di celle necessario

� Sistemi di drenaggiola superficie drenante del sistema Enki è costituita dalla superficie di inviluppo delle “facce” del prisma costruito assemblando le celle; naturalmente si deve tenere conto che l’indice dei vuoti della superficie delle celle Enki è < 1 (S%e = 0,xx). Ne consegue che la superficie del sistema da progettare Sp sarà pari a : Sp= S/S%e. Simulando una forma prismatica che si inserisca negli spazi a disposizio-ne, si riesce facilmente a determinare il numero di celle necessarie per ottenere la superficie Sp ricercata.

� Sistemi immagazzinamento e accumuloil volume di progetto Vp del sistema Enki deve tenere in considerazione l’indice dei vuoti volumetrico (V%e = 0,95) delle celle. Pertanto il volume di progetto del sistema sarà pari a Vp = Vi/V%e. Simulando una forma prismatica che si inserisca negli spazi a disposizione, si riesce facilmente a determinare il numero di celle necessarie per ottenere il volume Vp .

Progettazione strutturale La stabilità strutturale del sistema di celle Enki, come di qualsiasi struttura interrata, viene garantita dalla cono-scenza delle condizioni di carico insistenti su di esso e delle condizioni geotecniche al contorno. L’elevata resi-stenza specifica della cella Enki e la sua forma regolare a facce piane parallele, facilita notevolmente il dimensio-namento statico del manufatto favorendone l’inserimento negli ambienti del sottosuolo con le condizioni di carico più disparate:

� Rotonde, piste ciclabili e pedonali � Aree Industriali e/o Commerciali � Strade e autostrade � Porti, Aeroporti � Piazzali e parcheggi � Insediamenti residenziali di ogni genere

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Carichi generati dal transito dei veicoli da cantiereIn cantiere, durante le fasi di lavorazione degli inerti e del terreno naturale, utilizzati per il rinterro e la copertura della struttura/va-sca, può essere richiesto il transito di veicoli da cantiere al di sopra della struttura, in questo caso è utile ricordare che:

� deve essere presente una copertura con altezza minima 0,5 m di materiale granulare ben compattato prima di transitare l’area sovrastante la vasca con mezzi meccanici pesanti;

� il peso totale del mezzo meccanico che si utilizza per la movi-mentazione degli inerti e del terreno naturale, non deve supe-rare i 14000 kg;

Se il ricoprimento della struttura/vasca è realizzato con terreno na-turale di risulta è importante tenere presente che:

� prima di qualunque operazione di costipamento serve raggiun-gere uno spessore minimo di 300 mm di terreno;

� si raccomanda di eseguire sul primo strato di 300 mm di ter-reno una leggera costipazione anche solo camminando sulla superficie, e, se necessario eseguire il costipamento con mezzi meccanici solo sugli strati successivi;

� il peso totale del mezzo meccanico utilizzato per il costi-pamento del terreno non deve superare i 2300 kg al m2 di superficie occupata.

Condizioni di installazione del sistema di invaso/drenaggioLe condizioni di installazione delle celle dipendono da:

� profondità di posa � tipo di sovraccarico (fisso/mobile) sul piano campagna � tipo di pavimentazione superficiale � presenza della falda � caratteristiche del terreno

La combinazione dei cinque fattori sopra elencati determina la possibilità di posare le celle a quote più o meno profon-de e con ricoperture più o meno rilevanti, tenendo sempre presente che il numero massimo di piani di celle sovrap-ponibili è pari a 10. Una prima indicazione sulla installazio-ne delle celle può essere fornita dall’abaco seguente

Fasi di riempimento, rinfianco e ricoprimentoDurante le fasi di riempimento, rinfianco e ricoprimento del-le strutture realizzate con celle Enki è necessario adottare i seguenti accorgimenti:

� i macchinari utilizzati per il rinfianco devono operare esclusivamente sul perimetro esterno della struttura/va-sca in costruzione; con materiale inerte

� il materiale inerte di riempimento utilizzato per il rinfian-co, deve avere un buon grado di granulometria mista, al fine di consentire al meglio l’attuazione della auto costi-pazione e ridurre quindi al minimo le attività di costipa-zione manuale con mezzi meccanici.

zone senza traffico zone con traffico limitato zone con traffico pesante

terreno di posaprevalentemente

coesivo(argilloso/limoso)

terreno non coesivo (sabbia/ghiaia )

prevalentemente coesivo

(aigilloso / limoso

terreno non coesivo (sabbia/ghiaia )

prevalentemente coesivo

(aigilloso / limoso

terreno non coesivo (sabbia/ghiaia )

terreno di rinfianco

terreno scavato

misto di cava

costipato

terreno scavato

misto di cava

costipato

terreno scavato

misto di cava

costipato

terreno scavato

misto di cava

costipato

terreno scavato

misto di cava

costipato

terreno scavato

misto di cava

costipato

Prof

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7,00

m

0 Piano Campagna

0,30

0,50

0,80

1.00

1,5

2.00

2,50

3.00

3,50

4.00

4,50

5.00

5,50

6,00

6,50

7,00

Numero massimo di celle sovrapposte: 10 Massima profondità di posa Hp = 7.00 m

I dati riportati sono indicativi, possono variare in base alle condizioni di posa. In caso di incertezze, si consiglia di contattare il Servizio Tecnico di GDS.ESEMPIO A: Parcheggio con traffico di camion occasionale e profondità di copertura di a 0,6 m: resistenza verticale minima di 40 ton/m2. ESEMPIO B: Area verde o non trafficata e una profondità di copertura di 0,3 m: resistenza verticale minima di 17,5 ton/m2.

Altezza di rinterro ammissibile 0,3 < Hr < 3,0 m

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Il montaggio manuale Le fasi di montaggio rendono spesso necessario il camminare sulla superficie superiore delle celle posate, quando ciò si verifica occorre che gli operatore pongano la dovuta attenzione a non danneggiare le celle, soprattutto in prossimità di bordi e spigoli.

Preparazione e compattazione del fondo Stesura del tessuto di protezione e rivestimento celle

Posizionamento della membrana impermeabile di rivestimento celle

Stesura della membrana impermeabile di rivesti-mento celle

Movimentazione manuale di allineamento celle Movimentazione manuale di sovrapposizione celle

Posizionamento manuale delle clip/perno al cen-tro cella

Posizionamento manuale dei tappi di chiusura pe-rimetrali

Accoppiamento di celle sul piano verticale in cor-rispondenza del perno/clip

Celle accoppiate e allineate sul piano verticale

Predisposizione per innesto tubazioni di alimen-tazione vasca

Rivestimento completo della vasca con membrana impermeabile e tessuto di protezione

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Caratteristiche del sistema EnkiFormati delle celle Enki

Volume netto

(l/cella)

305

Volume netto

(l/cella)

456

Volume netto

(l/cella)

684

Pozzetto di sedimentazione

Sistema per l’alimentazione delle acque nelle vasche di stoccaggio realizzate con il sistema Enky. Il dispositivo permette di intercettare le acque all’ingresso, sedimenta-re le parti più pesanti, separare le parti leggere in sospensione e convogliare il flusso nella vasca di raccolta.

Diametro interno mm 1.000

Altezza base mm 600

Altezza prolunga mm 500

Altezza cono* mm 700

Pozzetto di testata per alimentazione, ispezione, sfiato

Elemento di prolunga Diametro interno

mm 600

Altezza singolo elemento (H) mm 600

Largezza singolo elemento (B)

mm 1000

Profondità singolo elemento (P)

mm 800

Elemento di prolunga DN altezza variabile (HV)

mm 630

Accessori

Accessori per il collegamento idraulico

Sistemi di collegamento delle tubazioni di drenaggio e raccol-ta acque idonei a collegare a perfetta tenuta qualsiasi tipo di tubazione in materiale plastico attualmente in commercio.

Tipologia tubazioni Diametro nominale disponibile

PVC compatto e/o strutturato 110 125 160 200 250 315

PE corrugato /PP corrugato - - 160 200 250 315

PP compatto e/o strutturato - - 150/160 200 250 300/315

Clip di fissaggio per la stabilità del sistema.

Tappi di chiusura celle perimetrali

FV-0

911

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