Dem, tre opzioni per salvare il partito · cisono diktat suitempi,malade-cisione non può che...

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X www.gazzettino.it Venerdì 9 Marzo 2018 SUL FILO DI LANA UDINE I tempi ormai non sono in- finiti e la palla pare essere in que- ste ore nel campo della Sinistra. La questione è la formazione del- la coalizione del Centrosinistra per partecipare alle elezioni re- gionali del 29 marzo. Se Leu sta- rà dentro o fuori non è affare di poco conto, poiché anche il suo quasi 3% raggranellato alle poli- tiche – seppur sotto le aspettati- ve – potrebbe fare la differenza: non tanto per la vittoria della compagine, quanto per contene- re la frana e arrivare almeno se- condi con l’ingresso quindi del candidato presidente in Consi- glio regionale. Se, è ovvio, il Pd corre per vincere, realisticamen- te tra i Dem si fanno anche questi ragionamenti senza però voler snaturarsi pur di avere Liberi e uguali nella compagine. «Il Pd ha comunicato a Leu che è aperto al confronto su tutte le questioni, ma il candidato pre- sidente non si cambia a 15 giorni dal deposito delle liste», spiega pragmaticamente il presidente dei Dem, Salvatore Spitaleri. La missiva è stata recapitata, le aperture il candidato Sergio Bol- zonello l’altro giorno le ha fatte (su revisione della riforma degli enti locali e parte della sanità) e ora si è in attesa di riposta. «Non ci sono diktat sui tempi, ma la de- cisione non può che essere rapi- da – ha aggiunto il presidente -. L’eventuale silenzio sarà valuta- to come un diniego». Che la partita sia complessa lo rivelano anche le affermazioni che giungono dalla Sinistra. «C’è un’interlocuzione», si afferma a microfoni spenti, non volendo aggiungere null’altro sulla possi- bile conclusione di tali dialoghi. Ieri il coordinatore regionale Carlo Pegorer, per la verità, non aveva lasciato spazio a grandi in- terpretazioni, considerando che anche il Pd avesse operato «una strambata» sul programma, re- stava il quesito su un candidato presidente che ha governato ne- gli ultimi cinque anni e quindi non può essere sinonimo di cam- biamento. Tuttavia, i pontieri so- no ancora in azione e le decisioni ultime non sono state prese. A.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA Regione PARTITA DOPPIA UDINE Dem del Friuli Venezia Giu- lia alle prese con una doppia par- tita impegnativa: chiudere le al- leanze per la coalizione di Cen- trosinistra in vista del voto regio- nale e arrivare a quella data, il 29 aprile, mantenendo le redini di un partito che alle politiche ha ceduto 6 punti secchi sul 2013 e ora è anche senza segretario re- gionale dopo che Antonella Grim si è dimessa martedì anche per partecipare alla corsa regionale come candidata consigliera. Sono le due questioni che sa- ranno al centro dell’assemblea del partito convocata dal presi- dente, Salvatore Spitaleri, per questa sera alle 19 nella sede del Pd a Udine. Se per la composizio- ne della coalizione occorrerà aspettare probabilmente ancora qualche ora per chiudere il cer- chio, con l’assunto però che «il candidato è e resta Sergio Bolzo- nello», precisa con ferma cordia- lità il presidente Spitaleri, per il nuovo segretario Pd questa sera una decisione dovrà essere pre- sa. Non solo perché il partito di maggioranza del Centrosinistra non può permettersi di essere acefalo in piena campagna eletto- rale, ma perché essa stessa ri- chiede prevede incombenze tec- nico-burocratiche che richiedo- no di avere un referente preciso. La prima scadenza in tal senso si presenterà già lunedì prossi- mo, quando la segreteria nazio- nale del partito consegnerà le de- leghe al soggetto – abitualmente il segretario regionale – che do- vrà depositare le liste il 23 marzo affinché il Pd possa essere inseri- to nella scheda elettorale. Questa sera, quindi, la riunione dell’as- semblea rischia di essere signifi- cativa. A poche ore dall’apertura dei lavori sono tre le ipotesi in cam- po e la conclusione non è predefi- nita. Potrebbe trovarsi un nome per il segretario tra diversi che pare aspirino al ruolo, tra questi il deputato uscente Paolo Coppo- la, che già aveva tentato di arriva- re al vertice del partito e poi fu stoppato dalle operazioni che portarono in porto Antonella Grim. È una soluzione che sta nel novero delle possibilità anche se, alla vigilia, non pare la più quota- ta, data la situazione delicata che hanno consegnato le urne di do- menica. Un’altra ipotesi porta al segre- tario di garanzia – se traghettato- re è presto per dirlo -, nella perso- na del presidente dell’assemblea, Spitaleri. Uno che ha tutti i dos- sier in mano e potrebbe essere immediatamente operativo nel ruolo. Il terzo scenario è quello di un triunvirato istituzionale, com- posto dal candidato presidente Bolzonello, dal presidente del Consiglio Franco Iacop e da un assessore della Giunta o dal capo- gruppo in Consiglio Diego Moret- ti. Su questa ipotesi pesano gli impegni del candidato presiden- te, che dovrebbe seguire anche la vita del partito. Antonella Lanfrit © RIPRODUZIONE RISERVATA SERGIO BOLZONELLO Il Pd ha chiarito: resta lui il candidato in Regione Dem, tre opzioni per salvare il partito (AL) Invito a tutti i segretari dei circoli del Pd del Friuli Venezia Giulia, per un incontro in programma domani in mattinata a Mulino delle Tolle a Sevegliano di Bagnaria Arsa. Il mittente è il candidato Dem alla presidenza della Regione, Sergio Bolzonello, ormai lanciato verso l’ultimo tratto della corsa che porterà alle urne del 29 aprile. Un’occasione per aprire/approfondire il dialogo con i presidi del territorio, che avranno un ruolo determinante da qui in avanti. La proposta del Centrosinistra dovrà infatti arrivare, grazie anche a loro, in ogni interstizio della società regionale. Inoltre, l’appuntamento sarà occasione per un confronto diretto con il candidato, che potrà così spiegare a quattr’occhi la sua prospettiva di regione per i prossimi 5 anni, entro una cornice che, se non sconfessa la legislatura di cui è stato vice-presidente, anche evidenzia le possibili mosse in discontinuità. Bolzonello chiama i Circoli a raccolta Domani QUESTA SERA A UDINE UN’ASSEMBLEA REGIONALE CHIAMATA A SCRIVERE IL “DOPO GRIM” AL TIMONE DEL PD L’ATTESA UDINE A Centrodestra resta anco- ra in campo il ticket Riccardo Riccardi-Sandra Savino per la candidatura a presidente della Regione. Forza Italia, infatti, non ha per nulla intenzione di molla- re la presa su un ruolo cui crede di poter aspirare, nonostante il voto politico nazionale non l’ab- bia premiata nelle urne e abbia invece portato alle stelle la Lega Nord, che in cinque anni ha gua- dagnato oltre il 20 per cento. La coordinatrice regionale degli az- zurri, Savino, a parole smentisce ogni opzione sul suo nome, tutta- via a molti osservatori parrebbe rappresentare la via d’uscita al «no» che il Carroccio continua a porre sul candidato designato da Forza Italia, il capogruppo in Consiglio regionale Riccardo Ric- cardi. Il motivo all’origine di tale ve- to, seppure il segretario regiona- le della Lega Massimiliano Fedri- ga abbia sempre smentito di sbarrare la strada a Riccardi, non è ancora politicamente chiaro, né ha molta presa tra gli analisti l’osservazione che i sondaggi non lo premierebbero. È convin- zione diffusa nel Centrodestra, infatti, che con l’aria che tira il candidato presidente peserebbe ben poco per la vittoria, poiché a trainare sarebbe la forza dei par- titi. Gli azzurri, perciò, starebbe- ro provando a far quadrato attor- no a Riccardi, a partire da Silvio Berlusconi, che in queste ore avrebbe garantito di continuare a spendersi perché sia lui a guida- re la coalizione. Che la situazione sia comunque tesa e l’evoluzione incerta lo dimostrano anche le difficoltà a rintracciare gli attori della partita: cellulari che suona- no a vuoto o sono spenti; messag- gi che trovano risposta dopo ore. A pesare, inoltre, il fatto che ormai il pallino è definitivamen- te in mano ai segretari nazionali dei partiti e la decisione finale sa- rà presa da Berlusconi e Matteo Salvini con la voce, probabilmen- te non marginale, di Giorgia Me- loni (Fdi), che in Fvg ha superato il 5% delle preferenze e ha man- dato a Roma un senatore e un de- putato. A.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA I forzisti non mollano ma resta il ticket Riccardi- Savino LeU tratta in segreto ma l’accordo non c’è ancora ` Segretario di transizione una figura nuova (Coppola?) oppure un triumvirato (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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SUL FILO DI LANA

UDINE I tempi ormai non sono in-finiti e la palla pare essere in que-ste ore nel campo della Sinistra.La questione è la formazione del-la coalizione del Centrosinistraper partecipare alle elezioni re-gionali del 29 marzo. Se Leu sta-rà dentro o fuori non è affare dipoco conto, poiché anche il suoquasi 3% raggranellato alle poli-tiche – seppur sotto le aspettati-ve – potrebbe fare la differenza:non tanto per la vittoria dellacompagine, quanto per contene-re la frana e arrivare almeno se-condi con l’ingresso quindi delcandidato presidente in Consi-glio regionale. Se, è ovvio, il Pdcorre per vincere, realisticamen-te tra iDemsi fannoanchequestiragionamenti senza però volersnaturarsi pur di avere Liberi euguali nella compagine.«Il Pd ha comunicato a Leu

che èaperto al confronto su tuttele questioni,ma il candidato pre-sidente non si cambia a 15 giornidal deposito delle liste», spiegapragmaticamente il presidentedei Dem, Salvatore Spitaleri. Lamissiva è stata recapitata, leaperture il candidato Sergio Bol-zonello l’altro giorno le ha fatte(su revisione della riforma deglienti locali e parte della sanità) eora si è in attesa di riposta. «Nonci sono diktat sui tempi,ma la de-cisione non può che essere rapi-da – ha aggiunto il presidente -.L’eventuale silenzio sarà valuta-to comeundiniego».Che la partita sia complessa lo

rivelano anche le affermazioniche giungono dalla Sinistra. «C’èun’interlocuzione», si afferma amicrofoni spenti, non volendoaggiungere null’altro sulla possi-bile conclusione di tali dialoghi.Ieri il coordinatore regionaleCarlo Pegorer, per la verità, nonaveva lasciato spazio a grandi in-terpretazioni, considerando cheanche il Pd avesse operato «unastrambata» sul programma, re-stava il quesito su un candidatopresidente che ha governato ne-gli ultimi cinque anni e quindinon può essere sinonimodi cam-biamento. Tuttavia, i pontieri so-noancora inazione e le decisioniultimenonsono state prese.

A.L.

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Regione

PARTITA DOPPIA

UDINE Demdel Friuli Venezia Giu-lia alle prese con una doppia par-tita impegnativa: chiudere le al-leanze per la coalizione di Cen-trosinistra in vista del voto regio-nale e arrivare a quella data, il 29aprile, mantenendo le redini diun partito che alle politiche haceduto 6 punti secchi sul 2013 eora è anche senza segretario re-gionaledopocheAntonellaGrimsi è dimessa martedì anche perpartecipare alla corsa regionalecomecandidata consigliera.Sono le due questioni che sa-

ranno al centro dell’assembleadel partito convocata dal presi-dente, Salvatore Spitaleri, perquesta sera alle 19 nella sede delPd aUdine. Se per la composizio-ne della coalizione occorreràaspettare probabilmente ancoraqualche ora per chiudere il cer-chio, con l’assunto però che «ilcandidato è e resta Sergio Bolzo-nello», precisa con ferma cordia-

lità il presidente Spitaleri, per ilnuovo segretario Pd questa serauna decisione dovrà essere pre-sa. Non solo perché il partito dimaggioranza del Centrosinistranon può permettersi di essereacefalo in piena campagna eletto-rale, ma perché essa stessa ri-chiede prevede incombenze tec-nico-burocratiche che richiedo-nodi avereun referentepreciso.Laprima scadenza in tal senso

si presenterà già lunedì prossi-mo, quando la segreteria nazio-nale del partito consegnerà le de-leghe al soggetto – abitualmenteil segretario regionale – che do-vrà depositare le liste il 23marzoaffinché il Pd possa essere inseri-to nella scheda elettorale. Questasera, quindi, la riunione dell’as-semblea rischia di essere signifi-cativa.A poche ore dall’apertura dei

lavori sono tre le ipotesi in cam-po e la conclusione non è predefi-nita. Potrebbe trovarsi un nomeper il segretario tra diversi chepare aspirino al ruolo, tra questiil deputato uscente Paolo Coppo-la, che già aveva tentato di arriva-re al vertice del partito e poi fustoppato dalle operazioni cheportarono in porto AntonellaGrim.Èunasoluzione che stanelnovero delle possibilità anche se,alla vigilia, non pare la più quota-ta, data la situazione delicata chehanno consegnato le urne di do-menica.Un’altra ipotesi porta al segre-

tario di garanzia – se traghettato-re è presto per dirlo -, nella perso-nadel presidentedell’assemblea,Spitaleri. Uno che ha tutti i dos-sier in mano e potrebbe essereimmediatamente operativo nelruolo. Il terzo scenario è quellodiun triunvirato istituzionale, com-posto dal candidato presidenteBolzonello, dal presidente delConsiglio Franco Iacop e da unassessore della Giunta o dal capo-gruppo in Consiglio DiegoMoret-ti. Su questa ipotesi pesano gliimpegni del candidato presiden-te, che dovrebbe seguire anche lavita del partito.

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATASERGIO BOLZONELLO Il Pd ha chiarito: resta lui il candidato in Regione

Dem, tre opzioni per salvare il partito

(AL) Invitoa tutti i segretarideicircolidelPddelFriuliVeneziaGiulia,perun incontro inprogrammadomani inmattinataaMulinodelleTolleaSeveglianodiBagnariaArsa. Ilmittenteè ilcandidatoDemallapresidenzadellaRegione,SergioBolzonello,ormai lanciatoverso l’ultimotrattodellacorsacheporteràalleurnedel 29aprile.Un’occasioneperaprire/approfondire ildialogocon ipresididelterritorio, cheavrannounruolodeterminantedaqui inavanti. LapropostadelCentrosinistradovrà infatti arrivare, grazieanchea loro, inogni interstiziodella società regionale. Inoltre,l’appuntamentosaràoccasioneperunconfrontodirettocon ilcandidato, chepotràcosì spiegareaquattr’occhi la suaprospettivadi regioneper iprossimi5anni,entrounacornice che, senonsconfessa la legislaturadi cuièstatovice-presidente, ancheevidenzia lepossibilimosse indiscontinuità.

Bolzonello chiamai Circoli a raccolta

Domani

QUESTA SERA A UDINEUN’ASSEMBLEAREGIONALECHIAMATA A SCRIVEREIL “DOPO GRIM”AL TIMONE DEL PD

L’ATTESA

UDINE A Centrodestra resta anco-ra in campo il ticket RiccardoRiccardi-Sandra Savino per lacandidatura a presidente dellaRegione. Forza Italia, infatti, nonha per nulla intenzione di molla-re la presa su un ruolo cui crededi poter aspirare, nonostante ilvoto politico nazionale non l’ab-bia premiata nelle urne e abbiainvece portato alle stelle la LegaNord, che in cinque anni ha gua-dagnato oltre il 20 per cento. Lacoordinatrice regionale degli az-zurri, Savino, a parole smentisceogni opzione sul suo nome, tutta-via a molti osservatori parrebberappresentare la via d’uscita al«no» che il Carroccio continua aporre sul candidato designato daForza Italia, il capogruppo inConsiglio regionale RiccardoRic-cardi.Il motivo all’origine di tale ve-

to, seppure il segretario regiona-le della LegaMassimiliano Fedri-ga abbia sempre smentito disbarrare la stradaaRiccardi, nonè ancora politicamente chiaro,né ha molta presa tra gli analistil’osservazione che i sondagginon lo premierebbero. È convin-zione diffusa nel Centrodestra,infatti, che con l’aria che tira ilcandidato presidente peserebbeben poco per la vittoria, poiché atrainare sarebbe la forza dei par-titi. Gli azzurri, perciò, starebbe-ro provando a far quadrato attor-no a Riccardi, a partire da SilvioBerlusconi, che in queste oreavrebbe garantito di continuarea spendersi perché sia lui a guida-re la coalizione. Che la situazionesia comunque tesa e l’evoluzioneincerta lo dimostrano anche ledifficoltà a rintracciare gli attoridella partita: cellulari che suona-no a vuoto o sono spenti;messag-gi che trovano rispostadopoore.A pesare, inoltre, il fatto che

ormai il pallino è definitivamen-te in mano ai segretari nazionalidei partiti e la decisione finale sa-rà presa da Berlusconi e MatteoSalvini con la voce, probabilmen-te non marginale, di Giorgia Me-loni (Fdi), che in Fvg ha superatoil 5% delle preferenze e ha man-dato a Romaun senatore e un de-putato.

A.L.

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I forzistinon mollanoma resta il ticketRiccardi- Savino

LeU trattain segretoma l’accordonon c’è ancora

`Segretario di transizioneuna figura nuova (Coppola?)oppure un triumvirato

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DOPPIA INTESA

TRIESTE Al via le procedure distabilizzazione sia per i dirigen-ti medici e veterinari che per ladirigenza sanitaria, professio-nale, tecnica e amministrativadel servizio sanitario regionaleda un lato e dall’altro risorse fi-nanziarie aggiuntive per en-trambi gli ambiti. Siglata con isindacati anche l’intesa per le“risorse aggiuntive”. Alla diri-genzamedica e veterinaria van-no 6.131.409,16 euro: Aziendasanitaria universitaria integra-ta di Trieste (1.184.546,51),Azienda 2 Isontina -Bassa Friu-lana (1.024.970,30), Azienda 3Alto Friuli - Collinare – MedioFriuli (601.479,58), Azienda sa-nitaria universitaria integratadi Udine (1.657.137,61), Azienda5 Friuli Occidentale(1.164.088,03 euro), IstitutoBur-lo Garofolo (276.189,60), Cro diAviano (214.814,13) e l’Ente ge-stione accentrata servizi(8.183,40).Per la dirigenza sanitaria,

professionale, tecnica e ammi-nistrativa vengono messi a di-sposizione 1.119.327,11 euro:Azienda sanitaria universitariaintegrata di Trieste(248.518,45), Azienda Isontina-Bassa Friulana (163.028,10),AziendaAlto Friuli - Collinare -Medio Friuli (99.407,38 euro),Azienda sanitaria universitariaintegrata di Udine(250.506,60),AziendaFriuliOc-cidentale (165.016,25), BurloGa-rofolo di Trieste (55.668,13 eu-ro), Cro di Aviano (87.478,50)edEnte gestione accentrata ser-vizi (49.703,69). Le risorse ver-ranno utilizzate anche per in-crementare la qualità delle cu-reecontenere i tempidi attesa.

E.B.

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Risorseai dipendentisanitari:ecco le cifre

L’ECCELLENZA

TRIESTE Friuli Venezia Giuliama-glia nera per i tumori della testae del collo: 3.520 i casimonitora-ti annualmente. Si tratta dellaquinta neoplasia più diffusa inItalia, a livello nazionale si regi-strano (dati Artium) 113.165 casie l’incidenza 2017 è stimata in9.400 nuovi casi: 7.200 fra gliuomini e 2.200 fradonne.

Il Friuli Venezia Giulia, tutta-via, è anche la sededi eccellenzanell’offerta di interventi risoluti-vi attraverso tecnologie non “de-molitive”: fiore all’occhiello è laclinica di otorinolaringoiatriadell’Ospedale di Cattinara aTrieste: nell’ultimo biennio

l’Azienda sanitaria universita-ria integrata è al primo postoper numero di casi oncologicioperati con un totale di 163 pa-zienti e a cinque anni dagli inter-venti, la clinica guida dal chirur-go Giancarlo Tirelli ha ottenutoil 77,7% di casi di sopravvivenzain condizioni di vita soddisfa-centi.

IL CONGRESSOSulle nuove tecniche chirurgi-

che mini invasive per curaremeglio questo tipo di tumori siparlerà dal 15 al 17 marzo allaStazione marittima di Triestenell’ambito del congresso euro-peo dedicato alla “Chirurgiatransorale mini-invasiva dellepatologie del distretto testa-col-

lo” che vedrà 50 relatori di tuttaItalia eprestigiosi professionistidi calibro internazionale. «I ri-sultati sono gli stessi della chi-rurgia demolitiva – ha spiegatoieri a Trieste il dottor Tirelli –asportando radicalmente por-zioni di tumore attraverso laboccama è bene che questo ven-ga diagnosticato in fase abba-stanza precoce». Si punta a «mi-

gliorare la qualità della vita de-gli assistiti nel decorso post-ope-ratorio» aggiunge Tirelli che èanche promotore e curatorescientifico sottolineando «il di-mezzamento dei tempi di inter-vento, delle degenze, il doloreinesistente, le complicanze ri-dotte all’osso e i costi inferiori».

NUOVE TECNOLOGIEL’idea di base è quella di uti-

lizzare nei distretti di pertinen-za otorinolaringoiatrica gli stru-menti che derivano dalla chirur-gia laparoscopica addominale otoracica: in questi casi si accedeagli organi bersaglio non inma-niera diretta, attraverso ampieaperture della pelle,ma con pic-cole incisioni dalle quali vengo-no immessi gli strumenti chi-

rurgici e una telecamera cheproietta le riprese su un moni-tor esterno. Si evitano così am-pie cicatrici e tutte le conseguen-ze ad esse correlate. All’ospeda-le di Cattinara c’è un valore ag-giunto: la precisione del chirur-go è potenziata grazie all’ “oc-chio” speciale di un sistema divideo-endoscopia che permettedi individuare cellule patologi-che invisibili all’occhio umano.La tecnica operatoria sviluppa-ta da Tirelli è la prima a basarsisull’uso della tecnologia “Nbi”in diretta che guida chirurgonella decisione importantissi-madi quali tessuti asportare pergarantire una resezione comple-ta e radicale del tumore.

E.B.

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IL TRASFERIMENTO

PALMANOVA Laprima sedeè stataquella a Villa Chiozza di Cervi-gnano del Friuli, poi trasferita aVisco e ora a Jalmicco di Palma-nova. Qui, nel comprensoriodella protezione civile regiona-le, a 36anni – era il 6 aprile 1982- dalla sottoscrizione dell’accor-do tra l’Italia e l’ex Repubblicadi Jugoslavia per l’attuazionediun progetto comune di difesaattiva contro la grandine, è sta-ta inaugurata ieri la nuova sededell’Osservatorio meteorologi-co regionale e gestione dei ri-schi naturali Osmer. Presentigli assessori all’ambiente SaraVito e alle autonomie locali condelega alla protezione civilePaolo Panontin ma il taglio delnastro ha visto anche il sindacodi Palmanova FrancescoMarti-nes, il direttore di Arpa LucaMarchesi e il direttore della pro-tezione civile LucianoSulli.

STRUTTURA UNICA«Una scelta, quella di colloca-

re la nuova sede nel comprenso-

rio della protezione civile noncasuale – ha spiegato Panontin– ma frutto di un disegno orga-nico volto a riunire in un’unicastruttura il maggior numeropossibile di servizi di allerta-mento e protezione della popo-lazione». Secondo l’assessoreVito «è evidente ed è sotto gli oc-chi di tutti la necessità di unmaggior controllo del nostroterritorio e ciò si ottiene conuna visione complessiva cheriesca a leggere in modo inte-grato imutamenti del territorioe i cambiamenti climatici in at-to». «Per riuscire in questo com-pito – ha concluso – devono es-sere messe a sistema tutte lecompetenzeoggi ancora troppoframmentate e suddivise: inquesta direzione va letto ancheil trasferimento dell’Osmer».L’Osservatorio meteo di Ar-

pagià dadicembre 2014 è infattiparte del Centro funzionale de-centrato di protezione civile, lastruttura operativa prevista dal-la normativa regionale e nazio-nale che rappresenta il “cuore”informativo alla base del siste-ma di allertamento in caso diavversità meteorologica, idro-

geologica e idraulica. Ad Arpacompete l’elaborazione giorna-liera dei bollettini di vigilanzameteo per le diverse aree clima-tiche e, se del caso, l’emissionedegli Avvisi meteorologici re-gionali.

FARE SQUADRALa vicinanza anche fisica de-

gli operatorimeteo edi quelli diprotezione civile «favorirà unosviluppo sinergico e comple-mentare delle due strutture, an-che attraverso la condivisionedi metodi e strumenti di moni-toraggio o di indagine previsio-nale». In questa direzione sivuole puntare anche per il futu-ro, con una sempre maggioreintegrazione delle strutture chein regione si occupano dei variaspetti del ciclo dell’acqua: me-teorologia, idrologia, nivologia.C’è già un accordo per l’insedia-mento del laboratorio metrolo-gico di Arpa nel comprensoriodella protezione civile: a breveverrà attivatounnuovo serviziodi verifica e taratura della stru-mentazione scientifica.

ElisabettaBatic

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NEL MEDESIMOCOMPRENSORIOTROVERÀ POSTOIL LABORATORIO“METROLOGICO”

L’Osmer trasloca alla Protezione civile`Il servizio regionale di previsioni meteo è ora operativonelle nuove postazioni dentro il “cubone” di Palmanova

`La Regione ha unificato le competenze degli operatoriper condividere i metodi, le procedure e i monitoraggi

(EB) Mobilità della conoscenza,alternanza scuola-lavoro e“blue economy” sono le parolechiave del progetto “BlueKepKnowledge ExchangeProgram”, sviluppatonell’ambito del programmaInterreg Italia Croazia2014-2020 al quale aderisconoil Friuli Venezia Giulia,Informest, l’EuroregioneAdriatico Ionica, le Marche,l’Istria, l’Agenzia di sviluppodella contea di Sebenico equella per il coordinamento elo sviluppo della contea diSpalato Dalmazia. A fronte diun budget di oltre 900 milaeuro, l’iniziativa punta adintegrare i sistemi educatividell’area Adriatico-Ionicafavorendo il coinvolgimento diuna quarantina di ragazzi dellescuole secondarie superiori inscambi internazionali di studiolegati alla filiera del mare.

Scambi di studiofra Friuli e Croazia

Il progetto

POLO MICROCHIRURGICOSULLE NEOPLASIECON INTERVENTINON INVASIVI: SONOPATOLOGIE CHE VEDONOIL FVG MAGLIA NERA

Regione

PREVISIONI METEO Le nuove postazioni dell’Osmer Arpa Fvg nel “cubone” della Protezione civile regionale a Palmanova e, sotto, il direttore Stefano Micheletti alla cerimonia d’inaugurazione della sede accentrata (Pressphoto Lancia)

Testa e collo, a Cattinara l’eccellenza regionale