MANAGEMENT DEL PAZIENTE CON TRAPIANTO DI FEGATO: … · perioperatoria dell’ordine del 5-10%, e...

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Redatto da: Roscio Pierangela Approvato da: Agostino Tacconi Pagina 1 di 9 FENIX Srl Via Ugo Foscolo, 25 27100 Pavia Tel. 0382 1752851 Fax 0382 1752852 e-mail: [email protected] LA FORMAZIONE A DISTANZA PER IL MEDICO MANAGEMENT DEL PAZIENTE CON TRAPIANTO DI FEGATO: DALLA SALA OPERATORIA AL RITORNO ALLA VITA ATTIVA PROVIDER FENIX - ID 331 Periodo di svolgimento: Data inizio 01/12/2012 Data fine 30/11/2013 RAZIONALE Gran parte delle malattie epatiche giunte allo stadio terminale possono beneficiare del trapianto. Tuttavia la complessità dell’intervento chirurgico, ancor oggi gravato di una mortalità perioperatoria dell’ordine del 5-10%, e il rischio di recidiva della malattia di base, sono elementi da tenere ben presenti al momento di porre l’indicazione all’intervento. Difficile è poi il riconoscimento del momento adatto o "timing" per il trapianto. Tale decisione deve infatti soppesare da una parte la qualità della vita e il rischio di morte legato alla storia naturale della malattia epatica e dall’altra considerare i rischi di mortalità e morbilità del trapianto. In Italia un fattore limitante per una corretta valutazione del timing al trapianto è rappresentato dalla scarsa disponibilità di organi da trapiantare. Questo fa si che i pazienti debbano spesso aspettare molti mesi in lista di attesa con conseguente progressione della malattia epatica, aggravamento delle condizioni generali e soprattutto aumento dei rischi perioperatori. Principale indicazione al trapianto di fegato nel paziente adulto è la cirrosi post-epatitica da virus dell’epatite B o C. Anche il tumore primitivo del fegato, se entro certi criteri (criteri di Milano) rappresenta una frequente indicazione a trapianto, ma per avere risultati favorevoli il tumore, se singolo, non deve avere dimensioni superiori a 5 cm o, se multiplo, non deve avere più di 3 noduli ognuno di dimensioni superiori a 3 cm. Se il trapianto è avvenuto per una epatite fulminante HBV correlata, o per cirrosi HBV, è necessario che il paziente segua una terapia specifica allo scopo di impedire la ricomparsa del virus B nel fegato trapiantato ( recidiva di epatite B). Oltre ad assumere una farmaco antivirale, sarà necessario che il paziente si sottoponga periodicamente ad una somministrazione di immunoglobuline anti HBs. Queste immunoglobuline possono essere somministrate per via intramuscolare o endovenosa. Lo

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Redatto da: Roscio Pierangela Approvato da: Agostino Tacconi Pagina 1 di 9 FENIX Srl Via Ugo Foscolo, 25 • 27100 Pavia • Tel. 0382 1752851 • Fax 0382 1752852 • e-mail: [email protected]

LA FORMAZIONE A DISTANZA PER IL MEDICO

MANAGEMENT DEL PAZIENTE CON TRAPIANTO DI

FEGATO: DALLA SALA OPERATORIA AL RITORNO

ALLA VITA ATTIVA

PROVIDER FENIX - ID 331

Periodo di svolgimento:

Data inizio 01/12/2012 Data fine 30/11/2013 RAZIONALE

Gran parte delle malattie epatiche giunte allo stadio terminale possono beneficiare del trapianto. Tuttavia la complessità dell’intervento chirurgico, ancor oggi gravato di una mortalità perioperatoria dell’ordine del 5-10%, e il rischio di recidiva della malattia di base, sono elementi da tenere ben presenti al momento di porre l’indicazione all’intervento. Difficile è poi il riconoscimento del momento adatto o "timing" per il trapianto. Tale decisione deve infatti soppesare da una parte la qualità della vita e il rischio di morte legato alla storia naturale della malattia epatica e dall’altra considerare i rischi di mortalità e morbilità del trapianto. In Italia un fattore limitante per una corretta valutazione del timing al trapianto è rappresentato dalla scarsa disponibilità di organi da trapiantare. Questo fa si che i pazienti debbano spesso aspettare molti mesi in lista di attesa con conseguente progressione della malattia epatica, aggravamento delle condizioni generali e soprattutto aumento dei rischi perioperatori. Principale indicazione al trapianto di fegato nel paziente adulto è la cirrosi post-epatitica da virus dell’epatite B o C. Anche il tumore primitivo del fegato, se entro certi criteri (criteri di Milano) rappresenta una frequente indicazione a trapianto, ma per avere risultati favorevoli il tumore, se singolo, non deve avere dimensioni superiori a 5 cm o, se multiplo, non deve avere più di 3 noduli ognuno di dimensioni superiori a 3 cm. Se il trapianto è avvenuto per una epatite fulminante HBV correlata, o per cirrosi HBV, è necessario che il paziente segua una terapia specifica allo scopo di impedire la ricomparsa del virus B nel fegato trapiantato ( recidiva di epatite B). Oltre ad assumere una farmaco antivirale, sarà necessario che il paziente si sottoponga periodicamente ad una somministrazione di immunoglobuline anti HBs. Queste immunoglobuline possono essere somministrate per via intramuscolare o endovenosa. Lo

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scopo è quello di ottenere nel sangue una quantità di immunoglobuline (anticorpi) contro il virus dell’epatite B sufficiente a proteggere il nuovo fegato trapiantato OBIETTIVO GENERALE In questo progetto di formazione a distanza saranno prese in esame le tecniche chirurgiche relative al trapianto di fegato e tutti gli atti medici che ruotano intorno alla buona riuscita di un intervento così complesso. Tra le figure mediche che possono garantire la riuscita a distanza del trapianto vogliamo includere anche il Medico curante che quotidianamente rimane a contatto con il paziente, che spesso risiede a lunga distanza dal centro che lo ha operato e che quindi necessita di un interlocutore sempre disponibile che ne conosce la storia clinica.

OBIETTIVO FORMATIVO

PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI / DIAGNOSTICI / RIABILITATIVI, PROFILI DI ASSISTENZA, PROFILI DI CURA

PROFESSIONI

Il corso è accreditato per la Professione di Medico Chirurgo nelle seguenti discipline:

Medicina generale (medici di famiglia) Chirurgia Generale Chirurgia Pediatrica Gastroenterologia Infettivologia Medicina Interna

e per la Professione di Farmacista nelle seguenti discipline:

Farmacista ospedaliero PARTECIPANTI PREVISTI n. 1.000

DURATA EFFETTIVA DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA L’impegno globale previsto per ogni discente è di 5 ore.

N. CREDITI PREASSEGNATI 5

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ACCESSO AL CORSO

La fruizione avverrà attraverso l’accesso ad un sito web dedicato. L’utente potrà accedere al corso anche attraverso un link dal sito Fenix www.fenix-srl.it. Dopo aver completato ed inviato la scheda d’iscrizione riceverà le credenziali d’accesso. Una volta inseriti i dati di identificazione l’utente accederà ai due moduli del corso FAD. Ad ogni accesso l’utente potrà seguire il modulo che intende completare ed, in caso non lo abbia ancora completato, recuperare il modulo o le parti non completate in precedenza. E’ possibile rivedere più volte lo stesso modulo. Il test di apprendimento (a doppia randomizzazione) sarà inserito al termine del corso. STRUTTURA DEL CORSO

Il corso completo è composto da 2 video cast (moduli). Il primo modulo, della durata complessiva di 3 ore e 30 minuti, è strutturato con lezioni frontali commentate attraverso slide in sincrono ed arricchite con materiale diagnostico/strumentale. Nel secondo modulo, della durata di 1 ora e 30 minuti, il corsista potrà approfondire ulteriori aspetti anatomici, diagnostici e chirurgici attraverso la lettura di lavori scientifici selezionati e altro materiale di approfondimento. ATTESTATI

I crediti saranno rilasciati ai partecipanti che avranno partecipato a tutte le sessioni e che abbiano risposto adeguatamente al test di apprendimento che si trova alla fine del corso.

PROGRAMMA DEL CORSO

I MODULO MANAGEMENT DEL PAZIENTE CON TRAPIANTO DI FEGATO: DALLA SALA

OPERATORIA AL RITORNO ALLA VITA ATTIVA

RELAZIONI CON SLIDES E AUDIO IN SINCRONO

orario/durata complessiva

3 ore e 30 minuti

Il trapianto di fegato

Prof.

Luciano De Carlis

Direttore Chirurgia Generale II e dei

Trapianti

Azienda Ospedaliera Niguarda

Ca’ Granda, Milano

Cenni storici

Indicazioni

Selezione dei candidati e controindicazioni

Timing del trapianto

Classificazioni

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Organizzazione di un prelievo di fegato

Tecniche chirurgiche

Compliance

Ruolo delle immunoglobine anti HBs nella

profilassi delle recidive di HBV nel trapianto di fegato

II MODULO

APPROFONDIMENTI E LETTERATURA

MATERIALE SCIENTIFICO DI CONSULTAZIONE E APPROFONDIMENTO

orario/durata

90 minuti

Studi clinici, estratti di volume, filmati, file

multimediali, etc. Prof. Luciano De Carlis

Questionario di verifica della qualità percepita Questionario qualità

Questionario rilevamento fabbisogni formativi

TIPOLOGIA PRODOTTO FAD Videoconferenza, video streaming, corsi online su apposite piattaforme di learning management system (LMS)

DOTAZIONE DI HARDWARE E SOFTWARE

Hardware: Personal Computer con accesso Internet veloce Software: windows 7 oppure windows XP oppure windows Vista

TIPO MATERIALE DUREVOLE RILASCIATO AI PARTECIPANTI

Vi è la possibilità di stampare il materiale didattico (slide) ed alcuni contenuti scientifici di approfondimento proposti

RESPONSABILE SCIENTIFICO

Prof. Luciano De Carlis Direttore Chirurgia Generale II e dei Trapianti Azienda Ospedaliera Niguarda – Ca’ Granda, Milano

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DOCENTI

Prof. Luciano De Carlis Direttore Chirurgia Generale II e dei Trapianti Azienda Ospedaliera Niguarda – Ca’ Granda, Milano SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Fenix Srl Via Ugo Foscolo, 25 27100 Pavia Tel 0382 1752851 Fax 0382 1752852 e-mail: [email protected]

Responsabile: dr. Agostino Tacconi PIATTAFORMA TECNOLOGICA

Digital Solutions Srl Via E. Biondi, 1 20154 Milano Tel 02 349951 e-mail: [email protected]

Responsabile: dr. Claudio Maiocchi

CURRICULUM VITAE

LUCIANO DE CARLIS

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