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MALFUNZIONAMENTO DI UN CVC PER DIALISI
Ruolo della clinica e del laboratorio
Salvatore David - PARMA
� Negli USA la maggior parte dei pazienti (83%) inizia la dialisi
con un CVC tunnellizzato.
� Le linee guida NKF-DOQI raccomandano che il CVC sia usato in
meno del 10% dei pazienti prevalenti Am J Kidney Dis 37:S137– S181,2001
� I CVC tunnellizzati sono considerati il tipo peggiore di accesso
vascolare permanente a causa del rischio di:
-Trombosi
-Infezioni
-Stenosi venose centrali
-Associazione con elevata mortalità
Xue JL, Am J Kidney Dis2003;42:1013–1019.
Lok CE Kidney Int 2011;79:587–598.
Rehman R. Clin J Am Soc Nephrol 2009; 4: 456–460.
Lee T, Am J Kidney Dis 2005; 46: 501–508.
CATETERI VENOSI CENTRALI PER DIALISI- INCIDENZA E RISCHI-
CATETERI vs FISTOLA:
-maggior rischio di mortalità per tutte le cause(risk
ratio=1.53, 95% CI=1.41–1.67)
-maggior rischio di infezioni fatali (2.12, 1.79–2.52)
-maggior rischio di eventi cardiovascolari (1.38, 1.24–
1.54).
-
CATETERI vs PROTESI
-maggior rischio di mortalità (1.38, 1.25–1.52)
-di infezioni fatali (1.49, 1.15–1.93)
-di eventi cardiovascolari(1.26, 1.11–1.43)
Ravani P. JASN 2013; 3(24):465-47
Metanalisi. 62 studi di coorte, 586.337 partecipanti
CATETERI E RISCHIO DI MORTALITA’ E MORBILITA’
CATETERI VENOSI CENTRALI PER DIALISI-RISCHI-
Ritenzione di frammenti ci CVC dopo tentativo di rimozione, aderenti a cava e atrio.
Catetere con 2 anni di vita
Thein- Am J Kidney Dis 2005; 46:E35-E39
La diffusione del CVC come primo accesso è
giustificata da rilevanti vantaggi :
-Facile e veloce posizionamento
-Utilizzo immediato
-Flussi adeguati
L’attuale paziente-tipo che inizia la dialisi ha spesso
un patrimonio vascolare molto compromesso,
problemi cardiaci rilevanti che controindicano la
creazione di FAV e una attesa di vita limitata,
condizioni che ripropongono il CVC come accesso
definitivo.
CATETERI VENOSI CENTRALI PER DIALISI- VANTAGGI-
Incapacità di raggiungere e mantenere un flusso
ematico extracorporeo di almeno 300 ml / min con
pressione arteriosa pre filtro inferiore a -250 mmHg.
Vascular Access 2006 Work Group. Clinical Practice Guidelines for Vascular
Access. Am J Kidney Dis 2006; 48: S176–S247.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - DEFINIZIONE
CAUSE DI CATTIVO FUNZIONAMENTO
DEL CATETERE
-POSIZIONAMENTO ANOMALO
-ALTERAZIONI MECCANICHE
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - CAUSE
CAUSE DI CATTIVO FUNZIONAMENTO DEL CATETERE:
In base alla tempistica di insorgenza
-PRECOCI (<7 GG DALL’INSERIMENTO)
-TARDIVE (>7 GG DALL’INSERIMENTO)
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - CAUSE
Mokrzycki, Kidney International (2010) 78, 1218–1231
DISFUNZIONE PRECOCE (< 7 gg dall’inserimento).
CAUSE PIÙ COMUNI
-IRREGOLARE POSIZIONAMENTO O ORIENTAMENTO
-ANGOLAZIONI O PIEGHE CHE RIDUCONO IL FLUSSO
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - CAUSE
Mokrzycki, Kidney International (2010) 78, 1218–1231
Dysfunctional right internal jugular tunneled dialysis catheter with kink at entry point (arrow).
Niyyar V D , and Chan M R CJASN 2013;8:1234-1243
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - CAUSE
Le K/DOQI raccomandano che la punta del CVC
sia collocata nell’atrio dx.
A paziente supino si deve collocare distalmente,
perchè si ritrarrà di alcuni centimentri in
posizione eretta.
Il centro dell’atrio è la posizione ideale per
l’ampio spazio disponibile, che riduce il rischio di
traumi alle pareti.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - POSIZIONAMENTO
La diversa conformazione dei cateteri rende più o meno difficile l’esatta
collocazione delle estremità nell’atrio dx.
Punte sfalsate Punte separate
(Split)
Punte simmetriche
POSIZIONAMENTO DEL CATETERE
Il limite tra zona 1 e 2 è definito dall’angolo tra l’atrio dx e il confine mediastinico dx. Il confine inferiore della zona 2 si trova a
una distanza pari a un corpo vertebrale. La zona 2 corrisponde quindi allo spazio tra 2 corpi vertebrali.
B.I. Engstrom - J Vasc Interv Radiol 2013;24:1295–1302
1-Vena cava superiore
2- Giunzione atrio-cavale
3- Atrio dx
SITO D’INSERZIONE E SOPRAVVIVENZA DEL CATETERE
Studio non randomizzato
B.I. Engstrom - J Vasc Interv Radiol 2013;24:1295–1302
CATTIVO FUNZIONAMENTO PER CAUSE MECCANICHE:
-CAUSE INTRALUMINALI (→ TROMBOSI)
-CAUSE EXTRALUMINALI (→ CALZA FIBRINICA)
-REAZIONE AL MATERIALE DEL CATETERE
L’infezione è una complicanza frequente del malfunzionamento
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - CAUSE
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - TROMBOSI
Incidenza di trombosi del CVC varia tra 4.0 - 5.5
episodi/1000 giorni, con perdita del CVC per
malfunzionamento pari a 1.8–3.6/1000 giorni.
La trombosi è l’evento finale responsabile del
malfunzionamento del CVC nel 30-40 % dei casi.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - TROMBOSI
Calza di fibrina
Trombo intraluminale
Trombosi murale
Trombosi venosa
Il danno iniziale dell’endotelio attiva I mediatori della
flogosi e favorisce la trombosi intraluminale a livello della
punta del catetere.
Fattori favorenti:
-lock con anticoagulante insufficiente
-leakage di anticoagulante
-Insufficiente lavaggio del catetere a fine dialisi
-Stato di ipercoagulabilità (es. Infezioni)
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - TROMBOSI
Mokrzycki, Kidney International (2010) 78, 1218–1231
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - TROMBOSI
Il movimento del catetere favorisce l’uscita della soluzione di riempimento e l’entrata di
sangue
• Maglia di fibrina che si forma all’esterno del lume del catetere
e può avvolgerlo del tutto. Può dare occlusione parziale o
totale del catetere
• Si sviluppa in circa il 42% dei casi. Permane anche dopo 10
mesi dalla rimozione del CVC
• Non rimosso dalla terapia trombolitica
• Rimosso tramite stripping
• L’anticoagulazione sistemica previene in parte la sua
formazione
GUAINA O CALZA FIBRINICA
Complicanze:
-La guaina può agire da valvola, limitando il flusso: si
riesce a infondere soluzioni nel catetere, ma
l’aspirazione è difficile.
-Materiale trombotico aderente alla guaina fibrinica
può staccarsi e causare embolia quando il catetere
è rimosso.
Quando un cateter ben posizionato funziona male, la
causa in ¾ dei casi è la presenza della guaina fibrinica.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - TROMBOSI
Within 24 h of placement, an extraluminal fibrin sheath
(or ‘sleeve’) commonly develops at the point of catheter
contact with the vessel wall and may eventually completely
enclose the catheter. A full-length sleeve can be establishedby 5–7 days.
Using the ROC curves, the AUC was not significantly different for the blood
flow cut points of 250, 275, and 300 ml/min
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - INTERVENTI
L. M. Moist. CJASN September 2006 vol. 1 no. 5 965-971
Numero
gauge
mm French o
Charrier
Diametro Diametro Circonferenza
10 G 3,4 mm Fr o CH - 10,2
11 G 3,05 mm Fr o CH - 9,2
12 G 2,77 mm Fr o CH - 8,3
13 G 2,41 mm Fr o CH - 7,2
14 G 2,11 mm Fr o CH - 6,3
15 G 1,83 mm Fr o CH - 5,5
16 G 1,65 mm Fr o CH – 5,0
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - SORVEGLIANZA
Diametro equivalente di lume di un CVC tunnellizzato : ca 2.1 mm (+ fori lat.)
Il flusso ematico nell’atrio dx è molto elevato
Variazione della resistenza idraulica (Dp) in tubi lunghi di 39 cm in funzione del
raggio, a Qb 300 e 400 ml/min – Formula di Poiseuille
Raggio mm
Dp
(mmHg)
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - SORVEGLIANZA
Qb ml/min
Dp mmHg
VARIAZIONE DELLA RESISTENZA IDRAULICA IN FUNZIONE DEL Qb,
in un condotto di diametro fisso
per flussi laminari e turbolenti
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - SORVEGLIANZA
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - SORVEGLIANZA
-Il controllo delle pressioni anche a linee invertite può evidenziare
riduzioni del lume da trombi.
-Il malfunzionamento si manifesta in prevalenza come riduzione del
flusso, più che come aumento di pressioni.
-La funzionalità complessiva del catetere si valuta in base al Kt/V
ottenuto
-La valutazione della clearance con la dialysance ionica è utile e di
facile controllo. Si può confrontare con la clearance attesa per
stimare il ricircolo.
-La valutazione del ricircolo con la termodiluizione non può essere
applicata, per la direzione controcorrente dei flussi nel catetere.
With increasing Qbs, there is improved K for both functional and dysfunctional catheters regardless oftubing position. Data points for functional catheters are represented by an open triangle for the forward positionand an open square for the reversed position; dysfunctional catheters in the reverse position are representedby a solid square; linear models for each data set represented by dashed lines for functional cathetersand solid lines for dysfunctional catheters.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE – INVERSIONE LINEE
Carson, RC- Am J Kidney Dis 2005; 45:883-890
The nomogram for dysfunctional catheters determinesthe minimum pump speed required in the reversedposition for an equivalent K in the normal tubing position.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - INVERSIONE LINEE
Carson, RC- Am J Kidney Dis 2005; 45:883-890
Trombo parietalediverso dalla calza fibrinica, protrude nel lume del vaso ma non circonda
completamente il catetere.
Complicanze:
-Trombosi vasale progressiva
-Occlusione della vena dopo la rimozione del catetere
- La trombosi atriale dx è una rara ma grave complicanza data dalla lesione
dell’endotelio atriale da parte della punta del catetere o una estensione di un
trombo intraluminale . Può dare embolizzazione e completa occlusione del
catetere.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE - TROMBOSI
�E’ una complicanza associata a precedente
applicazione di CVC e suo uso prolungato.
�Può riconoscere altre cause (es. fili pace maker)
�E’ più frequente dal lato sinistro.
�E’ causa di malfunzionamento del catetere e si può
osservare fino al 25-50 % nei cateteri in succlavia e
fino al 42% in quelli in giugulare interna.
MALFUNZIONAMENTO DEL CATETERE –STENOSI VENOSA CENTRALE
Profilassi della trombosi del CVC:
-lock con eparina, citrato, urokinasi-
attivatore del plasminogeno (TPA)
- uso di anticoagulanti/antiaggreganti
sistemici come Warfarin, aspirina,
ticlopidina
TROMBOSI DEL CATETERE - PREVENZIONE
� Concentrazioni variabili tra 1000 e 10,000U/ml.
�Non c’è differenza tra le due concentrazioni relativamente
a malfunzionamento o complicanze emorragiche
�Con le dosi più basse aumenta la necessità di trombolisi.
�Le dosi più alte sono alla fine più costose della trombolisi.
�L’uso di concentrazioni di 5000 UI/ml vs. 1000 UI/ml
subito dopo il posizionamento espone a un rischio di
sanguinamento aumentato di 9 volte. In questa fase è più
sicuro il citrato.
�L’eparina interferisce con la misura di INR (Coumadin) e
favorisce lo sviluppo di anticorpi antipiastrine associati
all’eparina (non frazionata).
�Non previene la formazione del biofilm.
LOCK DEL CATETERE - EPARINA
CITRATODiversi studi clinici confermano che il citrato in concentrazioni variabili (4%, 30%,
o 46.7%) è equivalente o superiore all’eparina (5000–10,000 U/ml).
Studio CHARTS (MacRae JM, Clin J Am Soc Nephrol 2008; 3: 369–374)
-69 pazienti randomizzati a eparina 5000 U/ml o citrato 4%-Outcome primari: il malfunzionamento del CVC (=QB<250 l/min o uso di
tPA) e gli episodi di batteriemia .
-Outcome secondari: infezioni dell’exit site e emorragie.
-Risultati: episodi di malfunzionamento uguali (41%). Sovrapponibili episodi
di batteriemia (2.2 x 1000 catetere/giorni col citrato e 3.3x1000
catetere/giorni con eparina; P = 0.607) e infezioni dell’ exit-site (2.2/1000
catetere/giorni). Maggior numero di sanguinamenti sistemici nel gruppo
eparina.
Il citrato è più economico e ha meno effetti collaterali a queste concentrazioni.
LOCK DEL CATETERE - CITRATO
LOCK DEL CATETERE – CITRATO vs EPARINA
Y Zhao, Am J Kidney Dis. 2014; 63(3):479-490.
METANALISI
Valutazione di 13 studi randomizzati (1,770 patients, 221,064 catheter-days)
relativi a pazienti in dialisi con CVC
Il citrato riduce le infezioni (risk ratio [RR], 0.39; 95% CI, 0.27-0.56; P,0.001)
rispetto all’eparina. Nelle sottoanalisi questo si manifesta quando il citrato è
associato ad antimicrobici, ma non quando è solo.
Le emorragie sono minori col citrato (RR, 0.48; 95% CI, 0.30-0.76; P 5 0.002)
NON CI SONO DIFFERENZE PER:
-rimozione del catetere per malfunzionamento
-trombosi del catetere
-necessità di trombolisi
-mortalità dei pazienti
•La profilassi con Warfarin dovrebbe
essere riservata ai pazienti ad alto rischio
per malfunzionamento ricorrente del CVC.
•L’entità della scoagulazione dovrebbe
essere limitata (target INR of 1.5–2.0).
•L’efficacia e sicurezza di agenti
antiaggreganti non è stata valutata in
modo adeguato da studi dedicati e ben
disegnati.
PROFILASSI ANTITROMBOTICA SISTEMICA
FIBRINOLITICI
-urokinasi-streptokinasi -attivatori del plasminogeno ricombinanti (tPA):
alteplase, reteplase, and tenecteplase
Tutti attivano il plasminogeno in plasmina, fibrinolitica.
Il vantaggio dei tPA si basa sulla maggior specificità e per una
maggior affinità per la fibrina
Alteplase è più specifico di reteplase e ha più breve emivita (3–4
min).
Tenecteplase ha maggior specifità per la fibrina e maggior
resistenza per plasminogen activator inhibitor-1
La streptokinasi è antigenica e può dare manifestazioni
allergiche.
TERAPIA FIBRINOLITICA
L’ Urokinasi (5000–9000 U) è stata usata
per il lock del catetere o per infusione
sistemica (250,000 U).
L’efficacia nel determinare la
ricanalizzazione è del 74–100% nei vari
lavori, a eccezione di uno studio che
riferisce un successo solo del 14%.
TERAPIA FIBRINOLITICA
Per i tPA (alteplase, reteplase, tenecteplase)
l’efficacia riportata da vari studi è del
40 and 92% a breve termine.
Le dosi e il tempo di infusione ottimali sono
ancora poco definiti.
TERAPIA FIBRINOLITICA
B. R. Hemmelgarn N Engl J Med 2011; 364:4
TERAPIA FIBRINOLITICA
Confronto tra LMWE x 3/sett. e rtPA 1volta/sett + LMWE 2/sett.
Malfunzionamento in 34,8% vs 20 % (p<0.02)
CONCLUSIONI
-Il funzionamento a lungo termine del catetere è favorito da un corretto
posizionamento, dal rispetto delle precauzioni generali di prevenzione delle
infezioni da parte del personale, dall’uso corretto delle soluzioni di
riempimento, tra cui è preferibile l’uso del citrato alla concentrazione del
4%.
-La sorveglianza della funzionalità del catetere può essere fatta con mezzi di
facile applicazione.
-L’uso dei fibrinolitici risolve in un gran numero di casi i problemi di
trombosi e sembra vantaggioso, anche se costoso, il loro uso in profilassi.
-La lunga permanenza dei cateteri espone a complicanze particolarmente
temibili di aderenza irreversibile alle strutture vasali.
A Randomized Double-Blind Controlled Trial of Taurolidine-CitrateCatheter Locks for the Prevention of Bacteremia in Patients TreatedWith Hemodialysis
Study Design: Double-blind randomized controlled trial.
Intervention: Interdialytic locking with taurolidine and citrate (1.35% taurolidine and 4%
citrate) compared with heparin (5,000 U/mL) started at catheter insertion.
There were 11 bacteremic episodes in the taurolidine-citrate group and 23 in the heparin
group (1.4 and 2.4 episodes/1,000 patient-days, respectively; P 0.1).
There was a greater need for thrombolytic therapy in the taurolidine-citrate versus
heparin group (hazard ratio, 2.5; 95% CI, 1.3-5.2; P 0.008).
Conclusions: Taurolidine-citrate use did not decrease all-cause bacteremia and was associated with a greater need for thrombolytic treatment. There was a decrease in
infections caused by Gram-negative organisms and a trend to a lower frequency of
bacteremia,.
L R. Solomon Am J Kidney Dis 55:1060-1068. © 2010
TAUROLIDINA