Maggio 2011

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Parrocchia di Bovolone Tel. 045 7100063 [email protected] www.parrocchiabovolone.it n°169 - Maggio 2011 di Don Paolo aiuto: “Come mi hai fatto nascere a questa vita, aiutami a nascere all’altra vita: la vita eterna!” Mamma, oltre a tutto questo, molto più voglio dirti grazie perché mi hai trasmesso la fede in Gesù! La fede mi fa sentire come il tuo amore sia un magnifico riflesso di un amore che è ancora più grande e benefico: l’Amore di Dio. Donandomi la fede hai voluto insegnarmi che c’è un’altra mamma della quale non soffri alcuna gelosia: la Vergine Maria! Mi hai insegnato a pregarla con devozione e fiducia. Mi hai insegnato quanto Lei è capace di avvicinarmi a suo Figlio Gesù e quanto cerca in ogni modo di farmi sperimentare la misericordia di Dio. Soprattutto mi hai insegnato che se voglio tenere unita la mia famiglia; se voglio educare bene i miei figli; se voglio amare il mio coniuge come il dono più grande che Dio mi ha affidato per dirmi quanto mi ama; se voglio conoscere la mia vocazione, conoscere quale sia la scelta più coerente in un particolare momento, sarei uno sciocco ed un illuso a non ricorrere a Lei, a non pregarla sapendo che ogni mamma arriva fino a sciogliersi per fare il bene dei figli. Sarei come uno che presumesse di poter volare senza le ali. Care mamme, dicendo grazie a ciascuna di voi riconosco che tutto è grazia. A te mamma mia lo dirò con le parole della mia bocca, a te mamma del cielo lo dirò con le parole dell’Ave Maria che, in questo mese di maggio, pregherò devotamente con tutta la mia famiglia. Grazie mamma. Grazie mamme. Carissimi parrocchiani, nel mese di maggio almeno due motivi ci portano a riflettere sulla figura della mamma. Ricorre infatti in questo mese la Festa della Mamma e da lunga tradizione, con la preghiera del Rosario, si prega la Vergine Maria, Madre di Dio, Madre di Cristo e Madre nostra. La parola mamma è la prima ad affiorare sulle labbra del bambino, come se, pronunciando queste due sillabe (mam-ma), volesse dire: “Grazie perché mi hai dato la vita. Queste parole sono un’intima eco del battito del tuo cuore, che per nove mesi ho udito mentre stavo crescendo nel tuo grembo. Sentirlo mi dava sicurezza, mi faceva sentire tutto il tuo amore, le tue premure, le tue preoccupazioni, i tuoi sogni su di me”. Cara mamma, ora che ho imparato a chiamarti, lo farò per tutta la mia vita! Lo farò quando verrò a dirti che ho preso un bel voto a scuola, quando dopo aver litigato con i fratelli ti chiederò di capirmi, quando dopo aver fatto a botte con gli amici, verrò da te perché tu con le tue delicate cure mi possa medicare. Ti chiamerò anche quando sarò diventato grande, quando non abiterò più con te perché sarò sposato e anch’io sarò genitore o avrò altri figli che il Signore mi avrà affidato avendo consacrato la mia vita a Lui per amore suo e dei fratelli. Ti chiamerò anche quando tu non ci sarai più e mi avrai preceduto in Paradiso, donde, insieme al papà, continuerai a prenderti cura di me e dei miei fratelli. Ti chiamerò, infine, mentre lasciando questo mondo, per poter essere con te, ti chiederò un ultimo Orari SS. Messe: Vespertina del sabato sera: ore 19.00 Festive: ore 7.30 - 9.00 - 10.15 - 11.30 - 18.30 - Feriale: ore 7.30 - 19.00 Grazie Mamma Grazie Mamma

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169 Periodico mensile della Parrocchia di Bovolone (VR)

Transcript of Maggio 2011

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Parrocchia di BovoloneTel. 045 7100063

[email protected]

n°169 - Maggio 2011

di Don Paolo

aiuto: “Come mi hai fatto nascere a questa vita, aiutamia nascere all’altra vita: la vita eterna!”

Mamma, oltre a tutto questo, molto più voglio dirtigrazie perché mi hai trasmesso la fede in Gesù! La fedemi fa sentire come il tuo amore sia un magnifico riflessodi un amore che è ancora più grande e benefico: l’Amoredi Dio.

Donandomi la fede hai voluto insegnarmi che c’èun’altra mamma della quale non soffri alcuna gelosia: laVergine Maria! Mi hai insegnato a pregarla con devozionee fiducia. Mi hai insegnato quanto Lei è capace diavvicinarmi a suo Figlio Gesù e quanto cerca in ogni mododi farmi sperimentare la misericordia di Dio.

Soprattutto mi hai insegnato che se voglio tenere unitala mia famiglia; se voglio educare bene i miei figli; sevoglio amare il mio coniuge come il dono più grande cheDio mi ha affidato per dirmi quanto mi ama; se voglioconoscere la mia vocazione, conoscere quale sia la sceltapiù coerente in un particolare momento, sarei uno sciocco

ed un illuso a non ricorrere a Lei,a non pregarla sapendo che ognimamma arriva fino a sciogliersi perfare il bene dei figli. Sarei comeuno che presumesse di poter volaresenza le ali.

Care mamme, dicendo grazie aciascuna di voi riconosco che tuttoè grazia.

A te mamma mia lo dirò con leparole della mia bocca, a te mammadel cielo lo dirò con le paroledell’Ave Maria che, in questo mesedi maggio, pregherò devotamentecon tutta la mia famiglia.

Graz ie mamma. Graz iemamme.

Carissimi parrocchiani,nel mese di maggio almeno due motivi ci portano

a riflettere sulla figura della mamma. Ricorre infatti inquesto mese la Festa della Mamma e da lunga tradizione,con la preghiera del Rosario, si prega la Vergine Maria,Madre di Dio, Madre di Cristo e Madre nostra.

La parola mamma è la prima ad affiorare sulle labbradel bambino, come se, pronunciando queste due sillabe(mam-ma), volesse dire: “Grazie perché mi hai dato lavita. Queste parole sono un’intima eco del battito del tuocuore, che per nove mesi ho udito mentre stavo crescendonel tuo grembo. Sentirlo mi dava sicurezza, mi facevasentire tutto il tuo amore, le tue premure, le tuepreoccupazioni, i tuoi sogni su di me”.

Cara mamma, ora che ho imparato a chiamarti, lo faròper tutta la mia vita! Lo farò quando verrò a dirti che hopreso un bel voto a scuola, quando dopo aver litigato coni fratelli ti chiederò di capirmi, quando dopo aver fatto abotte con gli amici, verrò da te perché tu con le tue delicatecure mi possa medicare.

Ti chiamerò anche quando saròdiventato grande, quando nonabiterò più con te perché saròsposato e anch’io sarò genitore oavrò altri figli che il Signore miavrà affidato avendo consacratola mia vita a Lui per amore suo edei fratelli.

Ti chiamerò anche quando tunon ci sarai più e mi avrai precedutoin Paradiso, donde, insieme al papà,continuerai a prenderti cura di mee dei miei fratelli.

Ti chiamerò, infine, mentrelasciando questo mondo, per poteressere con te, ti chiederò un ultimo

Orari SS. Messe: Vespertina del sabato sera: ore 19.00Festive: ore 7.30 - 9.00 - 10.15 - 11.30 - 18.30 - Feriale: ore 7.30 - 19.00

Grazie MammaGrazie Mamma

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L’Invidiaa cura di Francesco

I Vizi Capitali

Vita Parrocchiale

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“Gli uomini non conoscono la propria felicità, maquella degli altri non gli sfugge mai”. Lo scrittore PierreDaninos, ci introduce all’invidia, quel vizio che spingel’uomo a godere del male altrui e, al contrario, ad esseretriste del bene altrui.

L’invidia nasce dal continuo confrontarci con chi cista accanto, e di confronti ne abbiamo tanti quante sonole nostre relazioni quotidiane: nella scuola, al lavoro, nellaprofessione, in famiglia. Negli altri invidiamo tutto ciòche ci fa sentire meno, inferiori, non realizzati. L’invidiosonon ha autostima e qualsiasi confronto, che sente nonvantaggioso, viene rilevato come un attentato alla propriaimmagine. Infatti l’invidioso, nonostante le apparenze ei modi cordiali cova sentimenti negativi che sfiorano ilrancore, l’ostilità e, talvolta, anche l’odio verso chi haqualcosa che a lui non è dato avere.

Nella Bibbia, subito ci appare l’invidia nella relazionetra i due fratelli Caino e Abele. Caino sopportadolorosamente il confronto con Abele, lui ha successodavanti a Dio, e questo provoca in Caino un profondosenso di inferiorità, si sente umiliato e così arriva adeliminare la causa. Questa è la dinamica di ogni invidioso:eliminare quel “più di lui” che lo umilia e lo fa sentireinferiore, ingiustamente inferiore. E non importa come.L’invidia è distruttiva e autodistruttiva, non conosce etàe condizioni sociali, si è disposti a tutto. Nella favola diBiancaneve, ricordate, la Regina è disposta a perdere lapropria bellezza, anche se momentaneamente, pur didistruggere, annullare Biancaneve. Una storia racconta diuna strega che dice a un contadino: “Farò a te quello chevuoi, ma ti avverto, farò due volte la stessa cosa al tuo

L’Invidia

“ogni uomo appare come il destinatario della Parola di Dio, interpellato e chiamato adentrare in tale dialogo d’amore con una risposta libera" (Esort. Ap. postsin. Verbum Domini,22).Gesù è la Parola vivente di Dio. Quando insegnava, la gente riconosceva nelle sue parolela stessa autorità divina, sentiva la vicinanza del Signore, il suo amore misericordioso, erendeva lode a Dio. In ogni epoca e in ogni luogo, chi ha la grazia di conoscere Gesù,specialmente attraverso la lettura del santo Vangelo, ne rimane affascinato, riconoscendoche nella sua predicazione, nei suoi gesti, nella sua Persona Egli ci rivela il vero volto di

Dio, e al tempo stesso rivela noi a noi stessi, ci fa sentire la gioia di essere figli del Padre che è nei cieli, indicandocila base solida su cui edificare la nostra vita.Ma spesso l’uomo non costruisce il suo agire, la sua esistenza, su questa identità, e preferisce le sabbie delle ideologie,del potere, del successo e del denaro, pensando di trovarvi stabilità e la risposta alla insopprimibile domanda di felicitàe di pienezza che porta nella propria anima. E noi, su che cosa vogliamo costruire la nostra vita? Chi può rispondereveramente all’inquietudine del nostro cuore? Cristo è la roccia della nostra vita! ...Possa la Parola di Dio permeare tuttala nostra vita, pensiero e azione, ...............Cari fratelli, vi esorto a fare spazio, ogni giorno, alla Parola di Dio, a nutrirvi di essa, a meditarla continuamente.È un prezioso aiuto anche per mettersi al riparo da un attivismo superficiale, che può soddisfare per un momentol’orgoglio, ma che, alla fine, lascia vuoti e insoddisfatti.

Angelus di Benedetto XVI 6 marzo 2011

vicino”. E il contadino, sorridendo furbescamente lerisponde: “Prendimi un occhio!”

L’invidioso quindi tende ad invidiare chi è migliore dilui e non soltanto esteriormente, infatti Biancaneve nonera solo bella fuori ma era più bella dentro, aveva dellequalità morali superiori. Iago non invidia Otello solo acausa di Desdemona ma lo invidia perché lo riconoscemigliore di lui. E anche la sua invidia è distruttiva.

Ma l’invidia nella nostra società, spesso si presenta inuna forma contraria. Tutti noi siamo dominati dallapubblicità, dalla televisione e dagli innumerevoli messaggimass-mediali che ci controllano e ci veicolano. Gran partedella gente indirizza i suoi sforzi e i suoi intenti nell’essereinvidiata. Essere oggetto dell’invidia altrui oggi è di moda,è un piacere ineffabile constatare che gli altri ci invidianoe a questo si dedicano straordinarie energie veicolate, ingrandissima parte, da quella televisione che ne èmoltiplicatrice. Il brutto è che non ci si accorge di diventaresuccubi e trasformati in oggetti.

Allora, seguire le mode e diventare invidiati, e essereinvidiosi degli altri rovinandoci l’esistenza, sono malattieincurabili? Forse l’invidia non si può estirpare del tutto,ma si può controllare accettandoci così come siamo, coni nostri limiti, scoprendo tutti gli aspetti belli e positiviche ognuno di noi ha. Fondamentale è l’autostima pervivere e relazionarci con gli altri in modo libero e bello.Guardarci negli occhi come ci guarderebbe Gesù. Avereuno sguardo accogliente, pieno di interesse, uno sguardod’amore. Guardare con amore, questo ci aiuterà a nonfarci rovinare l’esistenza dall’invidia.

LA VOCE DEL PAPALA VOCE DEL PAPA

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Santi e BeatiI nostri

a cura di Francesco

Vita Parrocchiale

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Santa Margherita da Cortona“una storia d’amore”

Margherita nasce nel1247 a Laviano, unpaesino tra il lagoTrasimeno, Cortona eMontepulciano. La suavita fu felice fine a ottoanni, quando, per unagrave malattia, sua madremuore. Suo padre sirisposa e da questaunione nasce un bimbo.L a m a t r i g n a d iMargherita ha attenzionisolo per il figlio naturalee tratta Margherita comeuna serva. Passano gliann i e un g io rno

Margherita, che aveva diciotto anni, incontra un giovanecavaliere, Arsenio.

L’attrazione è immediata e reciproca e il giovane lainvita a seguirlo nel suo Palazzo dove, le promette, chesarà trattata da principessa. Margherita accetta. Scappa dacasa sua dove è maltrattata e a malapena sopportata. Ilviaggio è avventuroso, ma comunque i due giovani arrivanoa Montepulciano. I genitori del giovane cavaliere, pur nonrifiutando ospitalità a Margherita, si oppongono almatrimonio.

Il legame tra i due giovani è fortissimo e decidono divivere insieme ugualmente. L’unione si cementerà ancoradi più dalla nascita del piccolo Guido.

Dopo nove anni di felice convivenza, nella speranzache i genitori di lui si decidessero ad approvare le nozze,Arsenio viene pugnalato a morte in un agguato. E’ la stessaMargherita a ritrovare il corpo dell’amato guidata dal lorocagnolino. Margherita si ritrova nuovamente sola, senzaalcuna protezione. Viene messa alla porta dai genitori diArsenio insieme al figlioletto. Prova a tornare a Laviano,sperando di essere accolta, ma la matrigna si oppone e lascaccia.

Margherita è disperata, ha con se il piccolo Guido, nonsa cosa fare, si siede all’ombra di un fico e piange. Eccoallora una voce venirle in soccorso, le sussurra di saliresul vicino monte, a Cortona, e là le sarà detto cosa fare.Margherita dà ascolto a quella voce e a Cortona vieneaccolta in una casa dalle sorelle Moscari.

Da quel momento la sua vita cambia. Lavora comelevatrice, aiuta i poveri e i sofferenti, tutte le sere si fermaa pregare davanti ad un Crocifisso e una di quelle seresente di nuovo la voce misteriosa. E’ Gesù che le domandache cosa vuole; Margherita risponde subito: “Signore non

voglio che Te!”Margherita capisce di essere stata assolta dai peccati

di gioventù. Inizia a frequentare la chiesa di S. Francescoa Cortona dove due padri la prepareranno spiritualmente.Affida suo figlio ai frati minori di Arezzo e nel 1277 entranel Terz’Ordine Francescano dedicandosi esclusivamentealla preghiera e alle opere di carità. Dà vita a unacongregazione di terziarie con l’appellativo di “Poverelle”,fonda un ospedale con volontarie laiche per l’assistenzaai poveri malati.

Diventa presta una persona amata e stimata per il suomisticismo e per la sua lungimirante saggezza, tanto daessere interpellata per dirimere varie contese, perrappacificare e per evitare inutili spargimenti di sangue.

Muore a Cortona il 22 febbraio del 1297. Canonizzatada Benedetto XIII° nel 1728 con l’appellativo di “NuovaMaddalena”.

Giovanni Paolo II in visita pastorale a Cortona pressoil santuario eretto in suo nome ebbe a dire: “Giovane dirara bellezza, divenne donna di incomparabile fascinointeriore, grazie ai mistici doni soprannaturali di cuiCristo la rivestì. Scoprì che la sua missione era quella diriparare personalmente alla mancanza di amore degliesseri umani verso Dio. Lo fece con la preghiera e conl’azione: passando lunghe ore in contemplazione davantial Crocifisso, e correndo accanto agli ammalati. Fusoprattutto attiva testimone di carità, fondando un ospedaletuttora esistente...Margherita invita alla conversione,sprona alla fedeltà, incoraggia a seguire il Vangelo.Rivolgiamoci a Lei con fiducia”.

Vita Parrocchiale

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• Domenica 1 maggio si apre il mese Mariano con la S. Messa alle ore 16.00, seguirà la recita del S. Rosario;• Le domeniche di maggio S. Messa alle ore 16.00;• A partire da lunedì 2 Maggio alle ore 20.30 Recita del S. Rosario per tutto il mese.• Venerdì 3 Giugno alle ore 20.30 chiusura del mese Mariano con S. Messa e processione.

RICORRENZE:Ogni prima domenica del mese esposizione del Santissimo Sacramento e adorazione alleore 16.00.5 Giugno S. Messa per i giovani scomparsi prematuramente alle ore 16.00.Ogni seconda domenica del mese S. Rosario “L’ora di guardia”.Ogni terza domenica del mese S. Rosario per la pace.Ogni quarta domenica del mese S. Rosario del Padre.Lunedì 15 Agosto: Solennità dell’Assunta - alle ore 16.00 S. Messa, cui seguiranno i Vespri.Sabato 20 Agosto: Solennità della Beata Vergine della Cintura - S. Messa alle ore 20.30.3 - 4 - 7 - 8 Novembre, ottavario dei defunti: ore 14.30 S. Rosario - ore 15.00 S. Messa.

Santuario della Beata Vergine della CinturaCalendario delle celebrazioni 2011Calendario delle celebrazioni 2011

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Liturgia in chiesa e in casa: PERDONO

Vita Parrocchiale

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Liturgia in chiesa e in casa: PERDONOdi Luisa e Matteo

La sorgente del perdonoAll’inizio del cristianesimo la riconciliazione veniva

vissuto la prima volta dopo aver ricevuto l’Eucaristia. Solocon l’unità piena con Gesù infatti si realizza il senso deltradimento e del peccato. Gesù, con l’Eucaristia, si donatotalmente e concretamente a tutti, ben sapendo che potràessere rifiutato (già nell’ultima cena Egli sapeva deltradimento di Pietro e di Giuda ma ciò non l’ha fermato).

Egli dona il suo corpo proprio perché viene tradito erifiutato. E proprio per questo il Suo dono d’amore è piùgrande di noi, assoluto e gratuito, paradossale. Il tradimento,infatti, porta al dono della Sua vita e al perdono dei peccatidell’umanità. Da parte Sua l’umanità accoglie il dono diGesù Eucaristia, superando il tradimento, e vivendo di Luie con Lui grazie allo Spirito Santo.È il tradimento dell’umanità adesaltare, amplificare ed autenticarel’amore, la dedizione nuziale diCristo sposo; un amore che ama finoalla morte.

Quindi, l’Eucaristia, è sorgentedi perdono e riconciliazione anchenella coppia e nella famiglia. Anchela coppia vive il dono del corpo, ildiventare uno per amore; la coppiavive anche l’accoglienza reciprocain tutti i suoi aspetti, anche dei limitie talvolta del tradimento. Cosa faredavanti a questa esperienza?Umanamente la risposta è scontata.Se ricordiamo che nel matrimoniocristiano gli sposi partecipano dellostesso amore che Cristo ha per laChiesa, che sono potenzialmentecapaci di amare come Cristo amagrazie all’effusione dello SpiritoSanto ricevuto, allora la risposta si apre ad un orizzonteben più ampio, non calcolatore ed umano: il perdono.

Cosa farsi perdonareLa nostra richiesta di perdono a Dio comincia prima

dal non renderci conto del suo amore e quindi dalla nostranon risposta; continua con la scoperta del Suo amore e lanostra chiamata a diffonderlo; a questo punto, infine,prendiamo coscienza del nostro peccato e chiediamoperdono a Dio. E nella coppia? E nella famiglia? Il criterioda valutare è l’amore: l’amore non dato al coniuge o alnoi è peccato, il non amore e non le cose fatte o non fatteè peccato. Inoltre è da vedere, come coppia, se rispondiamoall’Amore che si è unito con noi in matrimonio.

Accogliere il perdono per chiedere perdonoGesù offre a ciascuno di noi “nozze spirituali” totali e

piene. Di fronte a tale offerta si manifesta ed evidenzia lanostra povertà di risposta e il nostro tradimento. Gesù,

spinto dall’amore per noi, istituisce il Sacramento dellaRiconciliazione per attuare le nozze spirituali con tutti.Una relazione povera con Gesù fa impoverire il senso delpeccato e porta all’autogiustificazione. Solo nell’adorazionedell’Eucaristia si fa comprendere l’infinità del Suo amore,la Sua fedeltà a quelle nozze spirituali con noi che nessunpeccato potrà rompere.

Per poter far si che una relazione sia possibile anchedopo aver peccato, in ogni celebrazione, all’inizio, c’è ilrito penitenziale; la consapevolezza del peccato e la richiestadi perdono aprono all’ascolto della Parola. È solo questoperdono grande e continuo che porta a vivere il perdonoanche nella coppia e in famiglia. Altrimenti, ci si regola

con la giustizia secondo me.

Perdono richiesto

Dalla consapevolezza di riceverein continuazione amore da Dio nascel’iniziativa/esigenza di chiedereperdono. Chiedendo perdono siaccoglie la grazia di Dio che ci faritornare sui nostri passi, ci dona unamore nuovo. Chiedendo perdono cisi educa come coppia e famiglia alsenso del peccato, si forma lacoscienza.

Perdonare

Gli sposi partecipano dell’amoredi Cristo per la Chiesa e sono resicapaci di amare di quello stessoamore. Perdonare vuol dire metterein circolo questo amore, vedere con

lo sguardo di Gesù e non con il nostro “calcolatore”.Perdonare non si esaurisce in una frase ma esige anche unadeguato atteggiamento successivo (un abbraccio, unsorriso sincero, insomma, un cambiamento di rotta). Nellamisura in cui perdoniamo saremo perdonati: perdonarenon è facile e a volte neanche immediato che non varimandato ma costruito piano piano. Si arriva così alperdono quotidiano ma anche al perdono importante, diun tradimento. Perdonando ci si dona l’anima, si accogliela ferita mortale (del tradimento) e si continua ad amarecome prima. È la cosa che Gesù ha fatto con noi.

Il non perdono nella coppia e in famiglia è quindiantievangelico, preclude il paradiso e necessita di un tempodi purificazione per poter dire ancora amore.

Il sacramento del perdono ci rende capaci di esseremisericordiosi e di chiedere perdono anche in famiglia.D’altra parte chiedere perdono in famiglia aiuta la crescitaspirituale nella giusta direzione che includa lariconciliazione col Padre.

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Vita Parrocchiale

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In 131 i Cresimati!Quanta emozione abbiamo vissuto Domenica 20 marzo per la

celebrazione delle Sante Cresime dei nostri 131 ragazzi! La celebrazionepresieduta da Mons. Giuseppe Pellegrini, ora Vescovo, è stata moltosentita, e il momento in cui Sua Eccellenza ha stretto loro la mano e liha baciati tutti è stato davvero commovente.

Sembra proprio ieri, quando mi è stato chiesto di seguire questogruppetto di ragazzi nel catechismo, proprio io che non avevo nessunaesperienza di questo tipo.

Grazie Signore, io mi sono lasciata guidare da Te, soprattutto neimomenti in cui mi sentivo meno adeguata, ho percepito che Tu eri lì,vicino a me, a rendere questi incontri ricchi di entusiasmo.

Noi catechiste abbiamo seguito i ragazzi in questo cammino di fedeper sei anni. Li abbiamo visti crescere, abbiamo avvertito le loro incertezze,con loro abbiamo condiviso momenti di gioia e di preoccupazione.

Insieme a loro ho riscoperto e invocato lo Spirito Santo e mi sonoresa conto che è proprio un aiuto vero, forte e concreto.

Ora li accompagniamo con la preghiera affinché nessuno vada perduto,e ci auguriamo che il Sacramento della Confermazione non sia per loroun punto di arrivo, coincidendo con il termine del catechismo, ma bensìun punto di partenza, l’inizio di un cammino di fede con responsabilitàpersonale e di completo affidamento a Dio Padre.

Un sentito grazie ai nostri Sacerdoti che ci hanno seguito nei varianni, per la formazione e per l’aiuto che ci hanno permesso di portare atermine il nostro compito di evangelizzazione.

Cari ragazzi, auguriamo a tutti che il nuovo percorso con i Friend siamotivo di gioia e di profonda amicizia, per essere autentici testimoni diGesù.

In 131 i Cresimati!

Chi non t’amaChi non t’ama,mamma,te che sei terrae cresci il seme,te che sei alberoe doni fiori e frutti,te che sei ruscelloe rinfreschi e disseti,te che sei cieloe rallegri il giorno,te che sei sorriso,ed illumini il mondo!

fr

Cuore di mammaMi hai dato un tesoro

immenso da custodire,hai versato su di me

l’amore puro, grandedi mamma, per difendere

dalle tenebre della vitail tuo e mio figlio.

A tante famiglie in questomondo l’hai donato.

E’ difficile capirequale dono immenso sia,

ma se lo avvolgiamodel nostro calore umano,

un giorno sarà preziosoai Tuoi occhi misericordiosi

e ne godremola gioia senza fine.

Maggiorina P.

Augurimamma!

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Vita Parrocchiale

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L’angolo dei bambiniL’angolo dei bambini

Un abbraccio a tutti da nonno Francesco. Finalmentesembra arrivata la primavera, la stagione più bella. Il soleha preso il posto della noiosa pioggia che ultimamente ciha molto infastidito. Poi con l’ora legale, il giorno ci regalapiù luce e abbiamo più tempo da dedicare alla bici, allepasseggiate e ai nostri giochi all’aperto. Con la bellastagione anche gli orticelli, quelli curati dai nonni, rinasconoa nuova vita e come tele di pittori, si colorano di tantesfumature di verde ed è bello osservare con quanta curae precisione vengono piantate nel terreno morbido ledelicate piantine. Ecco allora che si vedono file perfettedi piccole piantine di insalata colorate di un verde morbido,o più intenso, o macchiate di un rosso marrone o addiritturatutte ricciolute. Poi un pochino più in là ecco quelle bellepiante di pomodoro, diritte, con le belle foglie rivolte alsole, che ci guardano, vanitose, quasi a volerci dire chesono le più belle. Ma di lato le piantine di peperoni emelanzane, quasi offese, si mostrano in tutta la loro bellezza.Più spostate, quasi isolate, le piante di zucchine fannosentire la loro voce, e che voce! Così piccole hanno giàdelle belle foglie grandi e verdi che, diventeranno giganti.Ma in quello spazio c’è un angolino che è invidiato datutti gli ortaggi dell’orto. E’ l’angolo delle piantineprofumate, delle piantine aromatiche. Sono invidiate perchésanno fare amicizia con tutte le altre e regalano gusto eprofumo a chi le accoglie. E i nonni che curano l’orto losanno bene e ogni mattina salutano il basilico che profumail pomodoro e la mozzarella, la salvia che da gusto alfegato, il rosmarino che rende le patate al forno eccezionali.L’elenco sarebbe lungo e le piante dell’orto lo sanno beneperché dal pomodoro al peperone, dalla melanzana allazucchina, dalla patata al cavolfiore, ognuno ha una piantinaprofumata con cui accompagnarsi per esaltare il propriogusto. Ma la primavera non è solo orto, ma anche giardino,e prato e fiori e alberi, è meraviglioso vedere come lanatura non dimentichi mai di offrirci il suo spettacolomulticolore e lo fa sempre gratuitamente. Ciò che ci chiedeè solo un po’ di rispetto e di attenzione per tutto ciò checi circonda. Con l’aiuto dei genitori o dei nonni, provatea piantare un semino del vostro fiore preferito, curate laterra, dategli da bere e vedrete come la terra vi ringrazieràregalandovi i colori del vostro fiore. Mentre scrivo misembra quasi di sentire il profumo delle erbe aromatichee dei fiorellini appena sbocciati; ma forse sarà perché ètardi e comincio a sognare prima di addormentarmi. Alloraè meglio salutarci dandoci appuntamento a giugno, il meseche precede le vacanze! Vi abbraccio tutti.

di nonno Francesco

Rita ti consiglia un libroRita ti consiglia un libro

Se un’estate in allegria vuoi passare, alle attivitàestive per forza devi andare...Che fai ci stai a pensare??!!...Vieni ad iscrivertisenza indugiare!

Attività Estive 2011

Per maggiori informazioni e iscrizioni rivolgersi incanonica o sul sito www.parrocchiabovolone.it

12 Giugno ore 21.00serata presentazioni attività estive nel cortileparrocchiale

18 Giugno ore 21.00musical adolescenti “The prodigal son”

inizio 27 giugnotermine 29 luglio

GrestFollie notturne

Saranno animatori

GrestFollie notturne

Saranno animatori

13 – 19 Giugno: II Media20 – 26 Luglio: V Elementare

27 Giugno – 3 Luglio: I Media4 – 10 Luglio: IV Elementare

11 – 17 Luglio: III Media25 – 31 Luglio: Campo Adolescenti

CAMPISCUOLA

24 Luglio: Serata conclusiva delle attività estive

Salve!Si avvicina a grandi passi la S. Pasqua e voglio

suggerirvi, questo mese, un libro sulleproblematiche della cultura e dellamentalità contemporanea.

I Profumi dell’ortoI Profumi dell’orto

TITOLO: Scritti cattolici.Appunti di un cronista cristianoAUTORE: Aldo Maria ValliEDIZIONI: Messaggero.

L' autore, noto vaticanista del TG1, ha messo insieme,in questo libro, testi di conferenze, articoli ed interventie li ha suddivisi in tre parti ben distinte.Nella prima prende spunto da fatti di vita vissuta perriflettere e far riflettere sulla fede e sulla morale.Nella seconda sezione parla della Chiesa,di personaggiincontrati,di luoghi visitati come Lourdes, Turchia,Terra Santa...Conclude il volume con un'analisi del pontificato diBenedetto XVI.A me è piaciuto: Buona lettura anche a voi.

RR

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Sabato 12 marzo dalle 18.00, io ed altri adolescenti della parrocchia di Bovolone siamo andati a Casa Serena perla Veglia di Quaresima insieme agli adolescenti di altre parrocchie della Diocesi di Verona.

Il tema era "Essere figli della luce": il filo conduttore della Quaresima di quest'anno. L'incontro è iniziato conuna provocazione costituita da una scenetta scherzosa in cui ci è stato chiesto se volevamo "Essere figli dellanotte o figli della luce".

Per rispondere a questa domanda, in gruppo, abbiamo cercato di capire il vero significato di "Essere figli dellanotte e della luce" e ognuno poi ha esposto agli altri dei momenti in cui si è sentito tale. Il buio rappresenta letenebre, la luce, invece, rappresenta Dio che illumina la nostra vita. Il culmine della serata è stata la veglia, moltosemplice ma anche molto bella, incentrata sul contrasto tra la luce e il buio.

Questo sabato sera alternativo è stato un'opportunità per iniziare bene questo periodo di Quaresima ed è servitoanche a capire un pò chi e che cosa vogliamo essere nella nostra vita.

Valentina

Veglia di Quaresima degli Adolescenti

Il Vangelo della domenicaDomenica 22 maggio Vangelo secondo Giovanni 14, 1-12

Domenica 29 maggio Vangelo secondo Giovanni 14, 15-21

MAGGIO 2011 GIUGNO 2011

CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

Lunedì 16 Ore 19,00 Incontro Friends 2

Martedì 17

Mercoledì 18 Ore 19,00 Incontro Friends 3

Ore 21,00 Catechesi sposi - sala blu

Giovedì 19 Ore 21,00 Incontro GxM Giovani x la missione

Venerdì 20 Festa per i nuovi AdolescentiOre 21,00 Animatori GxG Giovani per giovani

Sabato 21 Ore 7,30 Giovani primo annuncioOre 15,00 Celeb. riconciliazione 1^ mediaOre 16,00 Celeb. riconciliazione 2^ mediaUscita GxG Giovani x giovani

Domenica 22 Ore 18,30 I 10 comandamenti - in Teatro

Lunedì 23 Ore 18,30 Genitori figli in cielo, Rosario e S.Messa

Martedì 24

Mercoledì 25

Giovedì 26

Venerdì 27

Sabato 28 Ore 15,00 Celeb. riconciliazione 3^ elementarePassaggio 3^ media - Diocesano

Domenica 29 Ore 18,30 I 10 comandamenti - in Teatro

Lunedì 30 Ore 20,30 Gruppo Missionario, sala verdeOre 21,00 Incontro GxM Giovani x la missione

Martedì 31

Vita Parrocchiale

7

Mercoledì 1

Giovedì 2

Venerdì 3 Comunione ammalati - nelle loro caseOre 21,00 Genitori Battesimi, sala blu

Sabato 4 Terminano gli incontri di catechismoOre 7,30 Giovani primo annuncio

Domenica 5 AscensioneOre 16,00 BATTESIMIOre 18,30 I 10 comandamenti - in Teatro

Lunedì 6

Martedì 7

Mercoledì 8

Giovedì 9

Venerdì 10 Uscita Animatori GxG Giovani per giovani

Sabato 11 Ore 21,00 Veglia di Pentecoste

Domenica 12 PentecosteOre 18,30 I 10 comandamentiOre 21,00 Presentazione attività ESTIVE in cortile parr.

Lunedì 13 Campo 2^ media

Martedì 14 Campo 2^ media

Mercoledì 15 Ore 21,00 Catechesi sposi - sala bluCampo 2^ media

Pelleg

rinagg

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Domenica 5 giugno Vangelo secondo Matteo 28, 16-20

Domenica 12 giugno Vangelo secondo Giovanni 20, 19-23

Venerdì 27 maggio presso la chiesa parrocchiale di bovolone ore 20.30.La testimonianza di Mons. Oder, postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II.

I miracoli di Giovanni Paolo II°

Page 8: Maggio 2011

Prodigal Son Musical

Anagrafe parrocchiale

BattesimiToaiari Lucia di Simone e Leati MonicaZamboni Giada di Luca e Bonadiman LauraBarbirato Vittoria di Emanuele e De Togni AntonellaRagaiuoli Mattia di Corrado e Faccini SimonettaOlivieri Serena di Stefano e Bissoli AlessandraOlivieri Benedetta di Stefano e Bissoli AlessandraDossi Benedetta di Simone e De Togni GiovannaTosato Lorenzo di Federico e Favalli ElisaMeneghetti Nicole di Andrea e Michelotto PaolaRenoffio Elia di Alberto e Verdi SilviaBelluzzo Riccardo di Marco e Tinto MonicaBorini Marco di Roberto e Delgado Pineiro YanetCremonesi Riccardo di Andrea e Tomelleri Chiara

DefuntiTugulu Maria Grazia di anni 86Zago Lisetta di anni 62Viola Roberto di anni 58Cauchioli Carina di anni 86Tarocco Ivana di anni 75Scevaroli Ida di anni 94Venturini Genoveffa di anni 86Fadini Guido di anni 85Cavallaro Maria di anni 91Migliorini Giovanni di anni 74Filippi Antonio di anni 93Manetti Aliberto di anni 66

MatrimoniVallani Andrea e Santinato Monica

Vita Parrocchiale

8

La redazione è coordinata da:Francesco Di Lauro

Vita parrocchiale:Periodico mensile della Parrocchia "San Giuseppe" Bovolone, via Carlo Alberto, 2Stampa: Tipografia-Litografia Isalberti Fabio, Via 1° Maggio, 12 - Bovolone.

Grafica ed impaginazione a cura di:Barbara Quattrin

Collaboratori:Matteo e Luisa Crema, Rita RossatoFrancesco Bordoni, Paolo Santinato

Seminario “per un sì da Dio” - 1 • 3 aprileSeminario “per un sì da Dio” - 1 • 3 aprile

Battesimi aprileBattesimi aprile

Mandato friends - 25 marzoMandato friends - 25 marzo

Mandato Friends 2011Mandare... E’ un verbo molto usato nella nostra

lingua, infatti quotidianamente le persone mandano altrepersone in luoghi e posti più svariati. Noi 18 giovanidella parrocchia tra i 17 e i 21 anni, venerdì 25 marzo,abbiamo fatto l'esperienza di un “mandare” del tuttoparticolare. Il MANDATO FRIENDS. Che cos'è? Dopo6 mesi di intensa formazione, Dio ci manda nel mondoper evangelizzare. In che modo? Affidando, a ciascunodi noi, un gruppetto di ragazzi di 2^ media appenacresimati, per stare con loro in amicizia e condividerela fede. Quando? Facciamo un incontro nelle loro caseogni settimana. Quindi affermiamo: “Quando il Signoremanda, è tutta un altra cosa”.

Isacco Munerati

Battesimi febbraioBattesimi febbraio