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MAGAZINE N.43DICEMBRE 2016

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- Inaugurazione Design Studio Milano- Il cliente mi sceglie perché..- Le soluzioni Aluk arricchiscono “I colori dell’Adda”- Posa in opera e UNI 10818:2015

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AluK Magazine I N.43 I Dicembre 20162

Gentili lettori,l’ultimo rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio dell’Unicmi ha sottolineato come, in questi ultimi anni, i costruttori di serramenti metallici abbiano saputo sviluppare un posizionamento premium, spostando l’offerta su prodotti di alta qualità ed elevate prestazioni di isolamento e sicurezza. Per il 2016 si ipotizza una leggera ripresa del mercato (+2% o 3%) mentre nel 2017 permarrà una situazione di incertezza.In questa prospettiva, a fianco delle innovazioni di processo, anche l’introduzione di nuovi prodotti, ottimizzati per una più efficiente produzione, potrebbe essere un’importante leva competitiva. AluK si sta già muovendo in tal senso. L’obiettivo è aiutarvi a sfruttare e a rendere duratura questa lieve ripresa. Gli strumenti saranno molteplici: ottimizzazione del servizio, rafforzamento del supporto tecnico, appuntamenti formativi e, ultimo ma non per importanza, la proposta di sistemi nuovi dal punto di vista estetico, funzionale e prestazionale.Del resto in AluK è sempre esistita un’area Ricerca & Sviluppo e nella nuova organizzazione è stata giustamente strutturata. In quanto Product & Research Manager mi occupo di ricercare e ideare nuovi sistemi in base alle richieste che provengono dal mercato. Anzi, direi che è strategico riuscire a proporre ai propri clienti soluzioni che anticipino queste richieste. Molto spesso migliorie e nuove idee ci vengono proprio da voi. Quando abbiamo pronto un campione di una nuova serie, infatti, lo presentiamo sia a un certo numero di progettisti, sia ai nostri clienti, che apprezzano il fatto di essere coinvolti e di vivere come proprio il nuovo prodotto, anche se in piccola parte. Uno dei canali privilegiati dove presentare le nuove soluzioni – molti di voi lo sapranno – sono i corsi di formazione, dai quali otteniamo feedback molto importanti. Dopo questo confronto, e le eventuali modifiche e migliorie, il sistema viene portato all’Ufficio tecnico che industrializza il sistema.Lo scorrevole alzante SC156TT è frutto di questo processo e i numeri di vendita ci danno ragione sulla bontà di questo metodo. Attualmente stiamo rivedendo le serie a battente e gli scuretti SV 30, in particolare si stanno studiando nuove soluzioni per il settore della ristrutturazione e per il segmento delle finestre ad elevate prestazioni energetiche, cercando di rendere più efficienti le fasi di costruzione e posa in opera. Naturalmente, appena possibile, ve ne daremo notizia attraverso le pagine del nostro magazine. In questo numero per esempio vi segnalo alcuni sviluppi e aggiornamenti del sistema per alzanti scorrevoli SC156TT, oltre all’ottenimento della classe RC3 di resistenza all’effrazione da parte della serie SL50 per facciate continue a montanti e traversi. Evito di riassumere il sommario che trovate qui a fianco. Vi auguro buona lettura e spero di incontrarvi di persona ai prossimi eventi formativi.

A presto

Alberto BeghettoProduct & Research Manager

EDITORIALE

ALUK MAGAZINEAluK Group S.p.A.Via Monte Amiata 3a37057 S. Giovanni Lupatoto (VR)T: 045 9696611

StudioCentro Marketing srl (V1) Ufficio Immagine & Comunicazione AluK

“ Non ho mai perfezionato un’invenzione senza prima pensareal servizio che avrebbe offerto agli altri. Prima cerco di capire cosa ha

bisogno il mondo e poi provo ad inventarlo ”

Thomas Edison

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Inaugurato Design Studio Milano, lo showroom milanese di AluK

L’11 e 12 novembre, assieme a partner, progettisti e stampa specializzata è stato inaugurato il nuovo showroom AluK, sviluppato per diventare un punto di riferimento per il mondo dell’involucro edilizio. Presente anche Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi.

SOMMARIO

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Le soluzioni AluK arricchiscono “ I Colori dell’Adda ”

Il recente complesso residenziale di Trezzo sull’Adda si presenta con soluzioni estetiche e costruttive ricercate. Per tutte le tipologie di serramenti sono state scelte le serie AluK che hanno contribuito all’ottenimento della Certificazione Energetica in Classe A da parte dell’immobile.

Chi gestisce un’attività imprenditoriale, soprattutto se lo fa da molti anni, spesso non si chiede perché i clienti continuano, o meno, ad acquistare, e quando lo fa, tende ad essere autoreferenziale, dimenticando che, quella che vale, è soprattutto l’opinione del cliente.

Mercato dell’edilizia : ancora incertezza

La pubblicazione in luglio del Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio da parte dell’Unicmi, ci porta a dare uno sguardo complessivo alla situazione del settore.

Criticità da affrontare

Quali sono i fattori critici, le questioni più “ calde ” del mondo dei serramenti ? Ne abbiamo parlato con Giovanni Tisi, consulente tecnico esperto del mondo dei serramenti e autore del volume “ Serramenti e sistemi oscuranti ” per l’editore Dario Flaccovio.

Posa in opera e UNI 10818:2015

Martedì 20 settembre Roberto Minciotti, consulente Maico e docente CasaClima, ha tenuto una lezione sulla posa in opera per AluK Academy. Gli abbiamo quindi fatto alcune domande per approfondire la UNI 10818:2015 e le future norme in materia.

Alzanti scorrevoli AluK SC156TT: dettagli che fanno la differenza

In questi ultimi mesi sono stati proposti tanti nuovi aggiornamenti per l’alzante scorrevole SC156TT, a conferma del suo ruolo di punta tra i sistemi per scorrevoli.

Resistenza all’effrazione: classe RC3 per le facciate SL50

Sottoposto alle prove antieffrazione secondo le norme EN 1627-1630, il sistema SL50 per facciate continue a montanti e traversi ha ottenuto la classe RC3.

Per l’ospedale AZ Groeninge di Kortrijk (Belgio) si è voluta creare, grazie anche ai sistemi per finestre AluK, una struttura che punta al massimo grado di normalità contrastando però ogni senso di anonimato. Una struttura incorniciata nel verde, capace di offrire un’atmosfera confortevole a pazienti e visitatori.

AKH Tower: un’estetica di armoniosi contrasti

Per la realizzazione dell’headquarter di Al-Abdulkarim Holding di Dammam (Arabia Saudita), azienda di primo piano nella fornitura di materiali edili, è stata scelta la serie per AW86B per facciate continue di tipo Unitized System.

Un’accoglienza confortevole e discreta

Il cliente mi sceglieperché…

Percentuale ordini reclamati nel II° quad. 2016

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È stato aperto ufficialmente Design Studio Milano, lo showroom sviluppato da AluK all’interno di Bovisatech, il nuovo polo del design, della ricerca e della tecnologia di Milano. Vicina alla Facoltà di Architettura e di Ingegneria, e al PoliHub, l’incubatore di impresa del Politecnico, la nuova struttura di 450 mq (300 mq al coperto e 150 mq all’esterno) oltre a offrire una panoramica delle soluzioni AluK, si pone come elemento di congiunzione dell’intera filiera dell’involucro edilizio. Design Studio Milano, infatti, non è solo uno spazio espositivo, ma mira a proporsi come un punto di dialogo e sperimentazione per il mondo accademico, progettisti, serramentisti, imprese edili, main contractor e anche per il mondo dell’informazione.Nella prima parte della giornata gli ospiti intervenuti hanno potuto esplorare l’ambiente hi-tech dello showroom e toccare con mano il nuovo prodotto che AluK presenterà al mercato: Infinium, lo scorrevole minimal design che permette di realizzare ante di grandi dimensioni, per valorizzare l’illuminazione e il comfort degli ambienti.

Comunicare al mercato in modo nuovo

Nella seconda parte ha aperto gli interventi Marco Pedrocchi, Managing Director dell’azienda, che ha ringraziato i presenti sottolineando che Design Studio Milano, secondo in Europa dopo quello di Londra, si presenta come un laboratorio in cui mostrare le potenzialità dell’alluminio. Il nuovo showroom, nel suo mix di design e tecnologia, ha voluto presentarsi e presentare i serramenti in alluminio

Intervista al cliente

in modo diverso, così come in generale occorre presentare in modo nuovo al mercato le soluzioni in alluminio. Concetto questo ribadito dall’ing. Giorgio Ubaldini, Responsabile marketing di AluK, che ha subito introdotto la presentazione di Pietro Gimelli. Il direttore generale di Unicmi ha voluto dare un’iniezione di fiducia illustrando, dati alla mano, che c’è ancora un mercato di 8 milioni di finestre. Nell’ultimo anno l’alluminio ha avuto un trend leggermente negativo attestandosi su una quota di mercato in valore del 37%. La contrazione dei pezzi venduti è stata parzialmente compensata da un riposizionamento su prodotti di media e alta gamma, con prezzi superiori: il serramento in alluminio costa il 4% in più del prezzo medio di mercato, ma va bene così, perché è più redditizio vendere un serramento in alluminio, ma si deve arrivare ad argomenti

capaci di giustificarne il prezzo. Il mercato del resto è cambiato: il settore trainante è quello della riqualificazione-ristrutturazione. È necessario quindi parlare al consumatore finale per mettere in luce tutti i benefici del serramento in alluminio. Per questa ragione da parte sua Unicmi, con il sostegno di AluK e di altre primarie aziende del settore, farà partire a breve una campagna di comunicazione digitale che per 12 mesi, attraverso campagne di digital advertising, social network e un sito dedicato, che “martellerà” il web per sottolineare la qualità e la bellezza dei serramenti in alluminio. Perché solo sul web? Perché ormai il consumatore prima di decidere i propri acquisti, si informa su internet. Grazie a un investimento di 400mila euro, la campagna Unicmi punterà ad ottenere 56 milioni di “impressions” e a portare 850mila potenziali clienti sul sito, convogliando la domanda sui

Inaugurato Design Studio Milano, lo showroom milanese di AluK

L’11 e 12 novembre, assieme a partner, progettisti e stampa specializzata è stato inaugurato il nuovo showroom AluK, sviluppato per diventare un punto di riferimento per il mondo dell’involucro edilizio.Presente anche Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi.

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siti delle aziende che vi avranno aderito. L’iniziativa è collegata al progetto di un marchio comune per il serramento in alluminio, che comprenderà necessariamente anche la posa in opera, un aspetto che non può più essere trascurato.

Infinium e anteprima del futuro C67K

Il testimone è passato quindi ad Alberto Beghetto, Product & Research Manager, che ha avuto il compito di presentare le novità attuali e future. In anteprima assoluta è stata presentata la serie C67K, che sarà pronta per la metà del prossimo anno. Le parole d’ordine del nuovo sistema sono prestazioni, sicurezza e flessibilità produttiva, senza trascurare l’estetica. La serie C67K è stata studiata per velocizzare la produzione e facilitarne la posa. Le prestazioni termiche sono d’alta gamma: un serramento campione ad un’anta può arrivare ad una trasmittanza termica Uw di 0,9 W/m2K, eguagliando i risultati della 77IW, che al momento rappresenta la serie più performante.

Linee minimaliste e grandi specchiature per Infinium, il nuovo scorrevole che punta a soddisfare le attuali richieste del mercato grazie alla snellezza e bellezza delle sue linee. L’anta è completamente nascosta all’interno della struttura del telaio, pertanto la vista frontale è completamente nascosta. La sezione centrale è di 21 mm. Le ottime proprietà isolanti del sistema, in collaborazione con la vetrocamera, assicurano elevati standard di efficienza energetica. La trasmittanza termica Uw, con doppio vetro (Ug = 1,0 W/m2K e Psi di 0,05 W/mK), è di 1,3 W/m2K, mentre con triplo vetro (Ug = 0,5 W/m2K e Psi di 0,04 W/mK) l’Uw è inferiore a 1,0 W/m2K.Il telaio è componibile a più vie: monorotaia, a due e tre vie (in uno step successivo). È disponibile sia con apertura manuale, sia con apertura motorizzata.

La chiusura del cerchio

L’ultimo intervento è spettato all’ing. Miro Giordano, Responsabile Develop Project Specification, che ha approfondito il ruolo di Design Studio Milano,

grazie al quale AluK desidera diventare un consulente globale dell’involucro edilizio stringendo rapporti diretti con tutta la filiera. Sono già stati organizzati degli incontri formativi con progettisti e serramentisti sulle prestazioni dell’involucro, sull’efficienza energetica, sul BIM, ecc. ALUK sta rendendo disponibili le librerie BIM di tutte le serie, un nuovo modo di progettare che consentirà di controllare in un unico modello digitale tutte le informazioni salienti, legate sia alla progettazione sia agli aspetti costruttivi e di gestione.In conclusione Marco Pedrocchi ha voluto ricordare gli obiettivi e i valori del brand AluK, un’azienda che desidera presentarsi come un designer dei sistemi in alluminio, capace di dare forma ai pensieri e alle aspettative dei propri clienti. AluK desidera focalizzarsi sempre più sulle loro esigenze, dimostrando di essere un partner professionale, disponibile, intraprendente e affidabile. Obiettivo? Essere uno dei principali attori del mondo dell’alluminio, riconosciuto e rispettato a livello internazionale per la sua qualità, il suo servizio, la sua esperienza e il suo supporto.

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Case History Italiana

Le soluzioni AluK arricchiscono “ I Colori dell’Adda ”

Il recente complesso residenziale di Trezzo sull’Adda si presenta con soluzioni estetiche e costruttive ricercate. Per tutte le tipologie di serramenti sono state scelte le serie AluK che hanno contribuito all’ottenimento della Certificazione Energetica in Classe A da parte dell’immobile.

“ I Colori dell’Adda ” è il nome del complesso residenziale e commerciale realizzato nel centro di Trezzo sull’Adda (Mi). I lavori, terminati nel 2014, hanno visto l’utilizzo di moderne tecnologie costruttive, tali da garantire la Certificazione Energetica in classe “ A ”, con un indice di prestazione di 15,43 kWh/m2anno (Valore Reale Certificato).La realizzazione si trova nella zona centrale di un contesto urbano ricco di servizi pubblici, culturali e assistenziali, con ampi spazi per la socialità e il verde pubblico. Il complesso si articola in due blocchi attraversati diagonalmente da un percorso pedonale che facilita la connessione tra il centro storico, le scuole e il quartiere residenziale a sud di via Quarto. Il blocco Ovest costruito su due piani e adibito ad attività commerciali, da un lato si affaccia su viale Mazzini e internamente a una nuova corte centrale. Il blocco Nord, articolato su quattro piani interamente destinati a residenza, oltre ad affacciarsi sulla corte interna, si sviluppa per tutta la sua lunghezza lungo via Medici, affacciandosi sul verde di quartiere che caratterizza l’intervento. Pertanto lungo tutta via Medici trovano posto ampi e spaziosi porticati

su cui si affacciano gli alloggi del piano rialzato, dotati sul lato interno di giardini privati. Tale congiungimento diventa un prolungamento visivo del verde pubblico esterno con il complesso residenziale.

Disposizione e colori caratteristici

Come sottolinea l’architetto Joseph Di Pasquale dello studio di progettazione AM Progetti di Milano, l’edificio è scomposto in diversi corpi di fabbrica che assumono orientamenti e colorazioni diverse, da qui il nome del complesso. L’insieme, pur riconoscibile in una sua identità unitaria, appare quindi come l’unione di più individualità architettoniche, consentendo una relazione più domestica tra l’utilizzatore e il proprio alloggio.Le facciate a contatto con la cortina edilizia, inoltre, assumono spessore e dignità autonome che le identificano come elementi tridimensionali dotati di una propria personalità. Esse orientano il volume costruito verso la strada,

assumendo quindi valore di elementi generatori di spazio urbano.

Un involucro ad alta efficienza energetica

Per ottenere abitazioni ad alte prestazioni energetiche sono state adottate particolari soluzioni tecnologiche. Le unità immobiliari, infatti, hanno un impianto di riscaldamento radiale a pavimento in tutti i locali, un sistema di ventilazione meccanica controllata, per un ottimale ricambio dell’aria negli ambienti e inoltre un impianto solare termico. È stato realizzato un cappotto esterno ad alta efficienza termica e si sono installati serramenti con elevate prestazioni di isolamento. In particolare nel complesso residenziale si sono installate finestre (a un’anta battente o a due ante battenti con sottoluce fisso) e portefinestre a due ante battenti della serie AluK 77IW e alzanti scorrevoli della serie AluK SC170TT (un’anta fissa più una scorrevole) con finitura

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Scheda progetto

Tipo di edificio Residenziale – Negozi e uffici

Tipo di intervento Nuova costruzione

Ubicazione Trezzo sull’Adda (MI)

Committente Impresa Poloni di Alzano Lombardo (BG)

Progetto Joseph di Pasquale Architects - AMproject srl (MI)

Progetto architettonico Joseph di Pasquale

Progetto strutturale CED ingegneria

Direttore dei lavori Ing. Luigi Mora

Impresa esecutrice Impresa Poloni di Alzano Lombardo

Impresa fornitrice serramenti Seral Tecno di Trezzo sull’Adda (MI)

Serie AluK

77IW per finestre e porte-balcone a taglio termico77ID per porte pedonali esterne

67IW per finestre e porte-balcone a taglio termico67ID per porte pedonali esterne

SC170TT per alzanti scorrevoli ad alto isolamentoSL50 per facciate a montanti e traversi

nero verniciato e vetrocamera 55.1/16 argon/3+3.1 interno. Tutti i serramenti hanno superato i test, compreso il Blower Door Test, per la certificazione energetica dell’immobile in Classe A, assicurando una trasmittanza termica Uw che si colloca tra 1,2 e l’1,3 W/m2K.

Per le facciate si è scelto il sistema SL 50 per facciate a montanti e traversi con vetro 44.2 basso-emissivo all’interno, camera 16 e un vetro 6 Stopsol Supersilver grigio temprato all’esterno. Per gli ingressi, infine, è stata utilizzata la serie AluK 77ID.

Anche per le vetrine e gli ingressi delle aree adibite ad attività commerciali sono state usate serie AluK, in particolare la serie 67IW con vetro 55.2/15 argon/ 44.2 basso-emissivo interno e la serie 67ID. Complessivamente sono stati installati circa 300 serramenti.

Il progetto in sintesi

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Il cliente mi sceglie perché…

Chi gestisce un’attività imprenditoriale, soprattutto se lo fa da molti anni, spesso non si chiede perché i clienti continuano, o meno, ad acquistare, e quando lo fa, tende ad essere autoreferenziale, dimenticando che, quella che vale, è soprattutto l’opinione del cliente.

Marketing & Vendite

di Marco Zanon

Tutti sono d’accordo nel dire che il mercato negli ultimi anni è cambiato molto di più di quanto non abbia fatto nei decenni precedenti. Molti ritengono che il cambiamento sia legato alla crisi che ha caratterizzato il mercato in generale e il comparto dell’edilizia in particolare. Questo elemento ha sicuramente influito, ma ciò che è veramente cambiato nell’atteggiamento d’acquisto del cliente è il suo livello di preparazione. Se qualche anno fa il cliente si rivolgeva allo showroom o al produttore di serramenti per raccogliere le prime idee su quale fosse la soluzione migliore per lui, ora si rivolge al potenziale fornitore solo dopo essersi documentato e informato. È un cliente che sa ciò che vuole e sa perché ci sceglie, a volte meglio di quanto non lo si sappia noi. In questo senso può tornare utile intensificare il rapporto con lui, ma non tanto nell’ottica di spingerlo con più forza ad acquistare, quanto piuttosto con l’intento di capire meglio il suo atteggiamento d’acquisto e investigare con attenzione i veri motivi che lo hanno portati a sceglierci.

L’analisi degli ordini acquisiti

Ogni vendita è un capitolo a sé e ogni cliente presenta peculiarità ed esigenze diverse. Ma facendo mente locale su ogni singola trattativa andata a buon fine, si possono sicuramente trovare gli elementi comuni che ne hanno decretato il successo. Per questo è importante, ogni tre o quattro mesi, mettersi a tavolino, magari con i propri colleghi e collaboratori, e riprendere in mano le ultime trattative concluse positivamente, per capire, con il senno del poi, quali

siano state le motivazioni che ci hanno permesso di acquisire quegli ordini. Nel fare questo è importante però non essere superficiali, perché, se nel valutare i motivi per cui i nostri clienti ci hanno scelto, ci limitassimo a rispondere con frasi fatte, tipo “ per la qualità del prodotto ”, oppure “ per il servizio ”, o “ perché siamo un’azienda seria ”, o ancora “ per il prezzo vantaggioso ”, non otterremo nessuna informazione. L’esercizio diventa veramente utile nel momento in cui, riprendendo in mano le trattative andate a buon fine, si riesce a capire quale valore la nostra offerta è stata in grado di far percepire al cliente.

L’opinione dei clienti

Chi più dei nostri clienti può rivelarci i motivi per cui ha scelto la nostra offerta invece di quella della concorrenza ? In genere, una volta conclusa la vendita,

vi è la tendenza a non seguire più il cliente, ma in questo modo si perde l’opportunità di raccogliere molte e nuove informazioni. Perché ha comprato da noi ? Cosa siamo stati in grado di offrire in più della concorrenza ? Per quale motivo consiglierebbe la nostra offerta ad amici o a parenti ? La risposta a queste domande ci permette di fare emergere il nostro vantaggio competitivo, vero motivo del successo della nostra azienda. Il problema è che non vi è l’abitudine di fare queste domande al cliente, perché, appunto, una volta che ha acquistato e pagato, si ritiene non possa offrirci altro. Inoltre vi è la tendenza ad avere la presunzione di saper rispondere a queste domande in virtù dell’esperienza, senza ritenere fondamentali le opinioni di chi ogni giorno ci sceglie. Invece prendendo l’abitudine di ricontattare il cliente 4/6

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settimane dopo la conclusione dell’intervento per rilevarne il suo grado di soddisfazione, potremmo arricchire considerevolmente la consapevolezza del perché vendiamo. Anche in questo caso però va bandita la superficialità. Se alla fine di un lavoro, soprattutto se importante sotto il profilo economico per il cliente, ci si limita a chiedergli genericamente se è andato “ tutto bene ” è improbabile ci venga restituita una risposta chiara e utile, e avremo perso l’occasione di ricevere informazioni precise da chi, più di qualsiasi altro, è in grado di darcele. Può tornare utile, allora, preparare la telefonata con uno schema composto da alcune specifiche domande volte a capire i motivi per cui il cliente ci ha scelto.

Il questionario post vendita

Per rendere ancora più sistematica la raccolta delle opinioni presso la clientela, può essere utile affidarsi a un

questionario sulla soddisfazione della clientela, da presentare ai clienti alla fine di ogni intervento. L’utilizzo di un questionario presenta molti vantaggi. Permette di chiedere a tutti le stesse cose, grazie all’omogeneità delle domande; facilita il cliente permettendogli di rispondere quando e assieme a chi preferisce, magari con la persona con cui ha condiviso l’acquisto; infine può sfruttare alcune piattaforme software online, anche gratuite, che risultano semplici sia per chi compila, sia per chi elabora i dati. Questionario dopo questionario, soprattutto se le domande sono pensate bene, si avrà sempre più chiaro il quadro dei motivi per cui la nostra clientela ci sceglie.

L’opinione dei clienti mancati

Se chiedere un’opinione ai nostri clienti può sembrare superfluo, farlo con chi ha preferito la concorrenza può sembrare addirittura inutile. I nostri “ non clienti ”, invece,

possono darci indicazioni che non sospetteremmo di dover valutare. Chi è il nostro vero competitor ? Il prezzo o lo sconto hanno veramente il peso che pensiamo ? Cosa sbagliamo nel corso della trattativa di vendita ? Coinvolgiamo tutti i decisori d’acquisto ? Queste sono solo alcune delle informazioni che possiamo ottenere da chi non ci ha scelto, ma che può, proprio per questo motivo, offrirci spunti di riflessione per migliorare.

Per avere ben chiaro qual è il valore della nostra offerta, quindi, non basta fidarsi dell’esperienza e dell’istinto, soprattutto in un mercato che ogni giorno cambia le proprie domande, ma conviene chiederlo direttamente ai clienti, acquisiti e non.

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Mercato dell’edilizia: ancora incertezza

La pubblicazione in luglio del Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio da parte dell’Unicmi, ci porta a dare uno sguardo complessivo alla situazione del settore.

Com’è la situazione economica in Europa ? In breve, secondo i dati dell’Eurostat pubblicati nella prima settimana di settembre, il Pil stenta a crescere con un +0,3% in tutta l’area euro (EU19) e solo +0,4% nell’area EU28 nel secondo trimestre del 2016. Prendendo alcuni esempi, sono buone le performance di Romania (+1,5%), Ungheria (+1%), Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia (+0,9%) e Spagna con un +0,8. Mentre la crescita di Austria, Grecia e Lituania è inferiore alla media, quella di Francia, Finlandia e Italia è pari a zero.Il dato italiano ben si accorda con il quadro rilevato dall’Ance. Vi è una ripresa dell’economia italiana, ma a un ritmo molto lento. Il prodotto interno lordo, nel secondo trimestre 2016 è aumentato dello 0,8% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, in rallentamento rispetto ai due trimestri precedenti (+1% nel primo trimestre 2016 e +1,1% nel quarto trimestre 2015). Su tale risultato hanno inciso sia i consumi finali sia gli investimenti fissi lordi, che hanno mostrato ancora variazioni positive, sebbene con tassi di intensità inferiori rispetto al trimestre precedente. Complessivamente, nei primi sei mesi del 2016, il Pil è cresciuto dello 0,9% su base annua.

All’insegna dell’incertezza

Le aspettative sull’andamento del Pil nei prossimi mesi, seppur ancora di crescita, risultano inferiori a quanto precedentemente stimato. Il Centro Studi di Confindustria di recente ha pubblicato le nuove stime di crescita del prodotto interno lordo rivedendole al ribasso: per il 2016 la stima del Pil è di un aumento dello 0,7%

(da +0,8% di giugno scorso) e per il 2017 dello 0,5% (+0,6% precedentemente previsto a giugno). Alla pubblicazione di questo numero molto probabilmente sarà già uscita la nota di aggiornamento al Def con un stima al ribasso delle previsioni di crescita, come del resto era già stato annunciato dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.I recenti dati diffusi dall’Istat indicano per gli investimenti in costruzioni, nel secondo trimestre di quest’anno, un ulteriore aumento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il +0,8% del primo trimestre ed il +2,1% del quarto trimestre 2015. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, l’aumento tendenziale per gli investimenti in costruzioni si attesta all’1%.Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel primo semestre del 2016 il numero complessivo di compravendite residenziali e non residenziali registra un significativo aumento del 19,8% rispetto al primo semestre 2015. Tenendo conto di questo buon andamento del mercato immobiliare e del conseguente effetto positivo

sui costi legati al trasferimento della proprietà, i dati dell’Istat risultano sostanzialmente in linea con quanto stimato dall’Ance nell’Osservatorio congiunturale di luglio scorso.La stima dell’Ance, che fa riferimento agli investimenti in costruzioni al netto dei costi per il trasferimento di proprietà per fornire un dato più rappresentativo dell’effettiva produzione del settore, indica per il 2016 un aumento dello 0,3% su base annua.I dati che via via si rendono disponibili evidenziano un settore ancora in difficoltà. I bandi di gara per lavori pubblici nei primi otto mesi del 2016, evidenziano una dinamica negativa, dopo gli andamenti positivi del biennio 2014-2015, e si riscontrano riduzioni anche nella spesa degli enti territoriali per investimenti fissi.L’Istat recentemente ha pubblicato anche i dati sull’attività di edilizia residenziale, che continuano ad essere negativi: nel 2014, il numero di permessi, Scia e Dia ritirati per la costruzione di nuove abitazioni e ampliamenti è risultato pari a 53.791, registrando un ulteriore

Mercato

1. Investimenti nelle costruzioni: nuovo e rinnovo (2004-2016) – Elaborazioni Unicmi su dati Istat (dati stimati per il 2016).

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calo dell’11,8% su base annua. Per l’anno 2015, l’Ance stima in 47.500 le abitazioni concesse, che, se confrontate col picco del 2005 (305.706), evidenziano una caduta dell’84,5%. Si tratta di uno dei livelli più bassi mai raggiunti, inferiore, escludendo gli anni del secondo conflitto mondiale, al 1936, anno nel quale l’Istat indicava un numero di abitazioni progettate di 58.668. L’indice Istat della produzione nelle costruzioni, evidenzia a luglio 2016, una flessione dell’1,3% rispetto allo stesso mese del 2015. L’analisi mensile dei dati rileva, dopo le prime variazioni tendenziali positive dell’indice registrate a novembre e dicembre del 2015 (rispettivamente pari a +4% e +1,1%), un andamento altalenante nel corso del 2016. Complessivamente nei primi sette mesi di quest’anno il calo si attesta a -0,5% nel confronto con lo stesso periodo del 2015.Le costruzioni, infine, continuano a registrare flessioni nel numero di occupati, rimanendo l’unico settore a segno ancora negativo. I dati Istat relativi al secondo trimestre 2016 evidenziano, per le costruzioni, un ulteriore calo di occupazione del 4,9% rispetto all’analogo periodo del 2015, a fronte di un incremento del 6,5% dell’agricoltura, dello 0,9% dell’industria in senso stretto e del 2,7% dei servizi.

Cresce il mercato immobiliare residenziale e non residenziale

L’Agenzia delle Entrate rileva che, nel secondo trimestre 2016, il numero di compravendite residenziali ha conosciuto un significativo incremento (+22,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato rilevato consolida il risultato positivo dei primi tre mesi dell’anno (+20,6%). Complessivamente nel primo semestre 2016, il numero di abitazioni compravendute è aumentato del 21,9% rispetto allo stesso periodo del 2015.L’aumento registrato risulta generalizzato sia ai comuni capoluogo che ai comuni non

capoluogo ed è esteso a tutte le aree geografiche.Molto positivo l’andamento del mercato residenziale nelle otto maggiori città italiane, nelle quali avvengono oltre la metà degli scambi relativi ai comuni capoluogo. In particolare si segnala il risultato particolarmente positivo di Milano che registra un aumento del 29,7% rispetto al secondo trimestre 2015. Segnali positivi anche nella città di Bologna con un +33,5%. Seguono le città di Genova con +27,6%, Napoli con +25,3%, Torino con +24,3%, Firenze con +23,3%, Roma con +12,4% e Palermo (+12%).La crescita a doppia cifra ha riguardato anche le compravendite del non residenziale che rafforzano la crescita dei trimestri precedenti. In particolare, nel secondo trimestre 2016 aumentano del 28,7% le transazioni nel comparto produttivo (capannoni industriali); segue il settore del terziario (uffici

ed Istituti di credito) con +14,7% e il commerciale (negozi e laboratori, edifici commerciali ed alberghi) con +12,9% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Segnali di ripresa per serramenti e facciate

Il Rapporto dell’Unicmi sottolinea come il 2015 rappresenti un anno di svolta per i costruttori di serramenti metallici, in quando si sono manifestati i primi timidi segnali di inversione della crisi iniziata nel 2008. Si è registrata, infatti, una leggera crescita delle vendite che hanno superato di poco 1,4 miliardi di euro: il risultato è stato realizzato in gran parte grazie alla domanda di sostituzione sostenuta dagli incentivi fiscali.La domanda complessiva di serramenti e facciate continue

2. Domanda di serramenti e facciate (milioni di euro) – Elaborazioni Unicmi su dati Istat.

3. Evoluzione delle quote di mercato in valore nel mercato dei serramenti in Italia – Elaborazioni Unicmi.

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Mercato

nel mercato italiano si attesta a un valore di circa 4,2 miliardi di euro di cui 2,7 nel settore residenziale e 1,5 in quello non residenziale, che includono circa 470 milioni di euro di facciate continue prevalentemente realizzate in alluminio. Il numero di finestre installate nel 2015 è pari a 5,7 milioni nel residenziale, di cui 4,5 nel recupero edile e 1,2

modo significativo la domanda di serramenti generando, dal 2007, vendite cumulate per oltre 13 miliardi di euro. Di questa domanda hanno beneficiato sostanzialmente tutti i produttori di serramenti, ma in misura più rilevante quelli di PVC che hanno un modello di business orientato al segmento retail e al mercato della sostituzione, e un prodotto con un ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni d’isolamento termico. Ad oggi circa il 90% delle vendite di serramenti in PVC sono di fatto sostenute dagli incentivi fiscali.Anche l’impatto degli incentivi sul settore dei serramenti metallici è cresciuto in modo rilevante nel corso degli anni: nel 2007 gli incentivi fiscali contribuivano al 17% della domanda di serramenti metallici, oggi generano una domanda di serramenti metallici di circa 550 milioni di euro che corrisponde a circa il 42% del giro d’affari del mercato dei serramenti metallici.L’Unicmi, constatando che il mercato dei serramenti in assenza di incentivi e in mancanza di massicci investimenti in social-housing e in edilizia pubblica, tenderebbe ad una radicale flessione, ritiene indispensabile che tutti gli strumenti anticiclici messi in piedi negli ultimi anni, in primis le detrazioni per la riqualificazione energetica del 65% e quelle per le ristrutturazioni al 50%, siano stabilizzati almeno per tre anni.Nel segmento non residenziale

si conferma la lieve ripresa degli investimenti in costruzioni destinate al terziario e alle attività commerciali, mentre continuerà la contrazione degli investimenti nelle costruzioni ad uso industriale. I lavori di ammodernamento e ristrutturazione di stabili commerciali e ad uso ufficio continueranno a dare un contributo rilevante alla domanda di serramenti e facciate continue. Anche per quest’ultime, infatti, il Rapporto ha evidenziato una piccola inversione di tendenza (+1%).La ripresa del segmento non residenziale, dove i serramenti metallici hanno una buona penetrazione, dovrebbe contribuire a sostenere la tenuta delle quote di mercato dell’alluminio.Analizzando i dati relativi al portafoglio ordini dei costruttori di serramenti metallici si rileva un aumento del numero di aziende serramentistiche che ha rilevato una crescita delle vendite. Si può pertanto ipotizzare che per i costruttori di serramenti il 2016 si chiuderà con una crescita, nell’ordine del 2%-4% rispetto al 2015. Questo dato è stato stimato considerando che restino in vigore gli incentivi fiscali alla sostituzione degli infissi, in mancanza di tale supporto il mercato tenderebbe ad una flessione nell’ordine del 6%-8%, in quanto la domanda del nuovo è ancora insufficiente supportare lo sviluppo. La crescita della domande nel mercato dei serramenti avrà effetti positivi anche sulla domanda di prodotti complementari, tra cui le zanzariere, per i quali si possono prevedere tassi di crescita in linea con quelli previsti per gli infissi.Alluminio, legno e Pvc: come si spartiscono il mercato ? Nel corso degli anni le quote di mercato in valore si sono modificate a favore del materiale plastico che si caratterizza per un prezzo medio inferiore rispetto agli altri materiali. Ma nonostante i prezzi inferiori, dal 2009 al 2015 la quota di mercato in valore del Pvc è aumentata di oltre il 50% passando dal 12% ad oltre il 24,5% del mercato. L’alluminio ha un trend leggermente negativo e si stabilizza attorno al 37%. Nel caso dei serramenti metallici la contrazione dei pezzi venduti è

nelle nuove costruzioni. La stima delle finestre vendute nel non residenziale è di circa 2,2 milioni di pezzi. Complessivamente si stimano circa 8 milioni di finestre vendute: il dato evidenzia un forte ridimensionamento strutturale del settore che, prima della crisi, poteva contare su un mercato di oltre 11 milioni di finestre.Nel 2016 si può parlare di una moderata ripresa degli investimenti nelle costruzioni. In particolare ci si attende una crescita della domanda di serramenti provenienti dalle nuove costruzioni residenziali, anche se gli investimenti nel segmento residenziale saranno trainati prevalentemente dalla ristrutturazione e sostenuti dagli incentivi fiscali. Quest’ultimi hanno contribuito a sostenere in

« Gli investimenti nel segmento residenziale saranno trainati prevalentemente dalla ristrutturazione e sostenuti dagli incentivi fiscali.»

4.Evoluzione delle quote di mercato in volumi (unità finestre vendute) nel mercato dei serramenti in Italia – Elaborazioni Unicmi.

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stata parzialmente compensata da un riposizionamento su prodotti di media e alta gamma, con prezzi superiori. Il mercato del legno è stato fortemente ridimensionato per la concorrenza da parte del Pvc e per l’uscita dal mercato di player importanti in termini dimensionali, orientati prevalentemente sul mercato delle nuove costruzioni e sulla cantieristica che non sono riusciti a riconvertirsi per servire efficacemente il mercato retail della sostituzione.Se si analizzano le quote di mercato in volumi si conferma una sostanziale equivalenza dei tre materiali, con un trend di crescita del Pvc in termini di pezzi venduti. La possibile evoluzione per il 2016 evidenzia un’ulteriore crescita nell’ordine di 0,4-0,5 punti percentuali in valore per il Pvc a spese sia dell’alluminio sia del legno, ed è verosimile che diventi il primo materiale in termini di volumi venduti.Si è parlato di un riposizionamento dei serramenti metallici su prodotti di alta gamma, con prezzi superiori. I costruttori italiani, infatti hanno saputo sviluppare un posizionamento premium, spostando la propria offerta su prodotti di qualità ed elevate prestazioni di isolamento e sicurezza, che tuttavia si scontrano nel mercato con prodotti a basso prezzo, spesso d’importazione, che competono solo sull’ottimizzazione del rapporto tra prezzo e isolamento termico. Questi costruttori dovranno pertanto sostenere

il posizionamento che hanno costruito con investimenti in marketing, comunicazione e distribuzione, e introducendo innovazioni di processo che consentano di dare maggior servizio al cliente. Infine, anche l’introduzione di nuovi prodotti, eventualmente sviluppati in partnership con i fornitori strategici, e ottimizzati per

domanda nell’ordine del 2%-3%.In conclusione e considerando nel suo complesso il settore dell’involucro (serramenti metallici e facciate continue), il Rapporto Unicmi ritiene si possa ipotizzare per il 2016 una lieve ripresa del mercato, mentre per il 2017 permane una situazione di incertezza legata a tre tematiche che potranno influenzare pesantemente il mercato: il rinnovo degli incentivi fiscali per l’edilizia, la piena operatività del DLgs 50/2016, ovvero il nuovo Codice degli Appalti Pubblici e lo sblocco di significativi investimenti in costruzioni e infrastrutture.Ad analoghe conclusioni perviene anche l’Ance, per la quale è necessario intervenire con politiche adeguate per il settore. Tra queste:

• un periodo transitorio del nuovo codice degli appalti;

• la messa a regime degli incentivi per la ristrutturazione edilizia e per la riqualificazione energetica;

• norme finalizzate a favorire interventi di “ sostituzione edilizia ”, che implicano la demolizione e ricostruzione dell’esistente, anche con incrementi volumetrici, le agevolazioni per la permuta tra vecchi edifici e immobili con caratteristiche energetiche completamente rinnovate;

• la proroga, per un ulteriore triennio, della detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, introdotta dalle legge di Stabilità 2016 ed in scadenza al 31 dicembre 2016.

Famiglie italiane, ristrutturazioni e risparmio energetico

Si riconferma il fatto che i timidi segnali di ripresa del settore degli infissi è dovuto al mercato del rinnovo e della ristrutturazione. Può essere interessante approfondire la propensione delle famiglie italiane, inserendo la sostituzione dei serramenti nel più ampio contesto degli interventi di ristrutturazione e dei lavori mirati al risparmio energetico.Intervistando oltre 2.000

« Occorre sostenere il proprio posizionamento attraverso investimenti in marketing, comunicazione e innovazioni di processo »

una più efficiente produzione industriale, potrebbe essere una leva importante per trarre pieno vantaggio dall’imminente ripresa della domanda e riguadagnare quote di mercato.I dati sul portafoglio ordini dei costruttori di facciate continue evidenziano una lieve diminuzione delle aziende che ha rilevato un aumento del portafoglio e una crescita delle aziende che ha un portafoglio ordini invariato. Occorre considerare però che nel mercato delle facciate continue i lavori sono di grandi dimensioni e hanno sviluppo biennale, talvolta triennale, per cui è realistico ipotizzare che lavori presi nel 2014 continueranno ad alimentare il fatturato dei costruttori di facciate per almeno un biennio. Concludendo si può ipotizzare per il 2016 una ripresa del mercato con tassi di crescita della

5.Ripartizione delle vendite di serramenti per segmento di mercato.

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Mercato

famiglie italiane, il Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa ha rilevato che il 42,6% delle famiglie intervistate vive in un condominio, di queste il 40,4% ha dichiarato di aver fatto eseguire interventi di ristrutturazione riguardanti l’edificio. Per quanto riguarda l’aspetto del risparmio energetico in condominio il 27,1% delle famiglie ivi residenti hanno risposto affermativamente.Entrando nello specifico, il 41,5% ha dichiarato che i lavori hanno riguardato l’impianto elettrico; il 33% la sostituzione della caldaia; il 24,2% l’isolamento termico dell’edificio; il 12,8% l’impianto solare e, infine, il restante 6,6% altri interventi tipo sostituzione di infissi esterni e/o installazione di valvole termostatiche.Spostando l’analisi sulle famiglie che hanno eseguito lavori all’interno della propria abitazione nel biennio 2014-2015, l’8% degli intervistati ha dichiarato di aver ristrutturato tutto o in parte l’interno di una casa di proprietà; in particolare, nel 7,1% dei casi tali lavori hanno riguardato l’immobile in cui vivono e lo 0,9% una seconda casa. Invece, tra il 92% di coloro che non hanno fatto interventi il 73,9% ha affermato che non ce n’era bisogno, il 12% ha dichiarato di avervi rinunciato a causa dei costi troppo elevati, mentre il 6,1% pensa di farli in un prossimo futuro.Approfondendo le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver ristrutturato un’abitazione è emerso che il 16,3% ha fatto lavori che hanno coinvolto l’intera abitazione, mentre l’83,7% è

intervenuto solo parzialmente; tra questi ultimi il 46,8% ha eseguito interventi sugli impianti, il 35,5% sulle pareti, il 32% sugli infissi e il 28,9% sui pavimenti. A questi è stato chiesto anche il motivo che li aveva spinti: il 74,7% ha voluto rinnovare l’abitazione; il 15% ha preferito il comfort di una casa ergonomica; il 10,6% ha optato per una casa cablata; l’8,9% ha inteso razionalizzare gli spazi e un residuale 6% ha indicato dell’altro non meglio specificato.Per quanto concerne l’ambito

degli interventi mirati al risparmio energetico, il 6,2% delle famiglie italiane ha dichiarato di aver ristrutturato l’abitazione principale a tal fine e solo lo 0,4% è intervenuta nelle seconde case. Tra coloro che hanno affermato di non aver eseguito questo tipo di lavori ben il 74,4% ha ritenuto che non fossero necessari, l’11,8% ha ammesso di non averli fatti a causa dei costi troppo elevati, mentre il 7,1% pensa di farlo nel prossimo futuro. Tra gli interventi più frequenti sono indicati: la sostituzione della caldaia al primo posto col 34,1%, seguita dalla sostituzione delle finestre al 27,7% e dal rifacimento dell’impianto elettrico per il 27% delle famiglie. A seguire, ma con un certo distacco, si trovano l’installazione dei pannelli solari per riscaldamento e produzione di acqua calda (11,2%), la sostituzione con vetri termici (10,9%), la coibentazione/isolamento termico delle pareti (9,8%), l’impianto di condizionamento (9,3%), l’impianto solare solo per il riscaldamento (8,7%) e l’impianto solare solo per la produzione di acqua calda (8,4%).

7. Ripartizione delle vendite di facciate per segmenti di mercato.

6. Ripartizione delle vendite di serramenti per tipologia di clienti.

8. Ripartizione delle vendite di facciate per tipologia di clienti.

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Criticità da affrontare

Quali sono i fattori critici, le questioni più “ calde ” del mondo dei serramenti ? Ne abbiamo parlato con Giovanni Tisi, consulente tecnico esperto del mondo dei serramenti e autore del volume “ Serramenti e sistemi oscuranti ” per l’editore Dario Flaccovio.

Intervista

di Mauro Zamberlan

Ingegner Tisi, che tematiche sta affrontando principalmente nell’ultimo periodo ? Quali argomenti sono più “ caldi ” per i produttori di infissi ?

Il decreto requisiti minimi, con i nuovi limiti di trasmittanza, le date di entrata in vigore, le nuove tipologie di intervento, hanno portato una discreta confusione nel settore. I limiti che sono già in essere o che scatteranno a breve in alcune regioni pongono seri problemi a tutti i produttori, di qualsiasi filiera.Abbandonare le consuete distinzioni tra manutenzioni, ristrutturazioni, e nuove costruzioni per entrare nel meccanismo delle riqualificazioni energetiche, nella ristrutturazione di primo e secondo livello è un processo ben lungi dall’essere compiuto: molto spesso mi sento ancora chiedere quali siano i limiti di trasmittanza per le nuove costruzioni, o se sia corretto o meno che un progettista richieda una prestazione diversa da quella tabellata.

La tecnologia del serramento ha raggiunto oramai livelli molto elevati. Cosa ne pensa di questa rincorsa alla Uw più bassa ?

Premettiamo una considerazione lapalissiana: l’energia che non dissipiamo è l’energia più pulita, più economica e più sostenibile che ci possa essere.Detto questo, per fissare i limiti di convenienza energetica ancor prima che economica, andrebbe considerata l’energia necessaria per l’intero ciclo di

vita del prodotto e non solo il suo contributo nella fase “ d’uso ”, per quanto lunga essa sia. Investire in materiali e lavorazioni più sofisticate, infatti, comporta sempre un investimento anche energetico: questo investimento deve avere un ritorno positivo, perché, in caso contrario, non si fa del bene all’ambiente.Certo, suscita qualche perplessità vedere limiti di trasmittanza ridursi quasi alla metà, vedere decimali di Watt giocati in più o in meno come fossero noccioline. Dico spesso che non è difficile trovare atleti in grado di correre i 100 metri in 11 secondi: trovarne uno solo che li corra in 10 è tutto un altro affare e, magari, andrebbe fatto qualche controllo antidoping.

La lotta tra materiali ha ancora senso o si tratta piuttosto di una faccenda di posizionamento del mercato ?

No, non ho mai inteso la “ guerra dei materiali ” come una cosa sensata: una buona progettazione porta all’identificazione del giusto prodotto, delle giuste specifiche; molto spesso, queste specifiche possono essere raggiunte da quasi tutti i materiali presenti sul mercato, lasciando quindi ampia libertà nella scelta finale.

Ancor oggi vi sono consumatori che si lamentano di problemi causati dalla presenza di muffe e condensa in seguito al cambiamento

dei serramenti: sembra incredibile… oppure no ?

No, non è per nulla incredibile. Abbiamo sostituito vecchi serramenti pieni di spifferi – con vetri semplici che si appannavano al primo accenno di umidità, sotto ai quali generosi termosifoni provvedevano a smuovere l’aria nell’ambiente – con serramenti stagni, vetri che non si appannano nemmeno in condizioni da stireria,

L’ingegner Giovanni Tisi, classe 1959, è consulente tecnico nel

settore della Marcatura CE di serramenti e sistemi oscuranti in collaborazione con i laboratori LegnoLegno di Correggio (RE) e CERT di Treviso, e certificatore energetico per la Regione Lombardia. Come formatore dal 2005 tiene corsi di aggiornamento per serramentisti e progettisti. Collabora con le riviste Eubios (ANIT), LegnoLegno News e Nuova Finestra. Nel 2011 ha pubblicato per Dario Flaccovio Editore il volume “ Serramenti e sistemi oscuranti. Criteri di scelta, misura delle prestazioni, modalità di installazione ”.

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l’Intervista

20,0°C

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pavimenti radianti che lasciano l’aria immobile: e ci stupiamo ?Non solo: nell’illusorio tentativo di convincere il cliente su basi puramente di risparmio, lo abbiamo anche incentivato a risparmiare sulla ventilazione, promettendo chissà quali ritorni di investimento (come se si comprassero le scarpe nuove solo perché le tengono i piedi al caldo), e poi ci stupiamo se questi si rifiuta di aprire regolarmente le finestre ?No, non mi stupisce, anzi: è un clamoroso autogol che abbiamo fatto (e che qualcuno continua pervicacemente a fare).

A proposito di condensa, i sistemi di ventilazione meccanica controllata possono aiutare ? O è solo questione di comfort ?

I sistemi di ventilazione controllata sono praticamente obbligatori in molte situazioni. Se si può prevedere un certo tipo di utilizzo dell’alloggio, se si possono individuare oggettive situazioni di rischio, una VMC puntuale, anche di basso costo, anche monoflusso, andrebbe sempre consigliata.

A suo avviso quali sono le criticità maggiori nella posa in opera ? Mi sembra, per esempio, che lei insista molto sull’importanza del controtelaio.

La maggior criticità della posa in opera è sempre stata, e resta, lo scarso valore economico che si attribuisce a questa operazione. Finché continueremo a vedere contratti di posa a cottimo a 30 euro per foro, potremo andare avanti a fare corsi e distribuire attestati. Fortunatamente la situazione è molto cambiata almeno nel caso delle sostituzioni, dove, in effetti, si vede anche una certa cura dei particolari.Peccato però che, molto spesso, nella mera sostituzione dei serramenti, ci si trovi spesso davanti a vincoli praticamente

insormontabili: controtelai in lamiera che andrebbero tolti, davanzali in pietra che andrebbero tagliati, cassonetti che andrebbero sostituiti. In questo casi ci si scontra molto spesso con l’utente finale che pensa: «Lo faremo meglio la prossima volta».Io non sono un patito del controtelaio: se non serve, non si metta! Non dobbiamo però dimenticare i due motivi per cui ne è invalso l’uso: anzitutto, il controtelaio rappresenta una dima geometrica, che fissa con ragionevole precisione le dimensioni dei manufatti da produrre; in secondo luogo rappresenta un’interfaccia organizzativa, laddove svincola i processi produttivi dei serramenti dai tempi incerti e variabili del cantiere.C’è un terzo aspetto, ben indicato nella norma sulla responsabilità del processo di posa: il controtelaio fissa chiaramente il limite tra le responsabilità del costruttore e quelle del posatore/serramentista; questo terzo aspetto, a mio avviso, è il più dimenticato, col risultato che, davanti al problema, tutto è colpa di tutti.

Cosa è cambiato in termini di responsabilità nella posa secondo la UNI 10818:2015 ?

Beh, per la maggioranza degli operatori, forse, è cambiato che finalmente si parla dell’esistenza

di una norma che fissa i criteri di ripartizione delle responsabilità nel processo di posa in opera.La UNI 10818 e la sorella UNI 11173 sui criteri di scelta del serramento, in quanto norme non cogenti, sono sempre state bellamente ignorate: saltavano fuori qui e là, inaspettatamente, in qualche relazione tecnica di un consulente tecnico di parte, con gran scorno dei presenti assolutamente ignari del fatto, ad esempio, che la progettazione del nodo murario fosse responsabilità del progettista e non del serramentista o del posatore o del muratore esperto o del primo che passava in cantiere quel giorno.Per quanto riguarda la nuova versione, nulla di sconvolgente, a mio avviso, salvo una inquietante frasetta che viene ripetuta più volte : “ in assenza del progettista le parti dovranno individuare, valutare e attribuire le responsabilità ”. Questo inciso, come conseguenza finale, porta a riconsiderare anche la figura professionale del serramentista che, da fornitore di componenti che rispondono a certe norme di prodotto, diviene responsabile della soluzione proposta al cliente. Se la cliente voleva dormire la notte, non le basta sapere di aver acquistato un serramento da 38 dB!Il cliente non vuole il pavimento annerito, non gli interessa se l’Uw è a norma o meno, se si forma la condensa al piede del gocciolatoio !

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Ci aiuterebbe a fare un po’ di chiarezza sui nuovi valori disponibili per i sistemi oscuranti: gtot – g(g+sh) – ΔR e Usb ?

In un intervista ? Non ci provo nemmeno. Tre parole per ciascuno.Gtot – G(gl+sh): non voglio il sole in casa, quindi i sistemi oscuranti devono riportare l’indicazione di quanto siano efficaci nella loro funzione di oscuramento, ombreggiamento. Lo richiede la norma di prodotto, nella sua nuova versione. Lo richiede la constatazione che, sempre più spesso, gli ambienti sono condizionati e che quindi i consumi estivi sono da considerare come quelli invernali.Il ΔR è un parametro che non scopriamo oggi: tutti sanno che una finestra protetta da un sistema oscurante esterno si raffredda molto meno di una finestra non protetta; il sistema oscurante impedisce l’irraggiamento verso il cielo terso delle notti invernali, e, in certe configurazioni, contribuisce a formare una “ camera ” di aria relativamente ferma e quindi meno fredda. Il ΔR misura questa capacità di “ resistenza addizionale ”, di “ aiuto al serramento ”. Il fatto che la norma vieti espressamente di utilizzare questa ulteriore resistenza per arrivare alla prestazione minima da assicurare, ne riduce assai l’importanza pratica.Usb è la trasmittanza del cassonetto, del solo cassonetto. Di quel cassonetto che, nella maggioranza dei casi di sostituzione dei serramenti, è l’unico componente che non viene toccato: si montano telai a taglio termico, vetri basso emissivi a doppia camera, si sostituiscono le tapparelle con tapparelle coibentate (sic)… e si lascia il cassonetto nudo e crudo a opporsi alle intemperie con i suoi 10 mm di compensato, o, ancor peggio, con il solo cassone in lamiera.Non si può più (e, per la verità, il buon senso avrebbe consigliato di non farlo nemmeno quando si poteva): il cassonetto va coibentato, con un opportuno spessore di materiale isolante.

Il calcolo di Usb non è difficile, le norme già lo prevedono. Molto più difficile montare cassonetti che somiglino un po’ a quelli che si sono fatti calcolare, perché spesso le soluzioni vengono inventate alla bisogna, con gli spessori che si possono mettere, con gli spazi che si hanno a disposizione.

Lei fa formazione sia a serramentisti che ad architetti e ingegneri: secondo lei come si potrebbe migliorare il dialogo tra queste due figure ?

Tanto per cominciare, dovremmo sempre sforzarci di non generalizzare: non esiste il “ serramentista tipo ” come non esiste il “ professionista tipo ”.Conosco moltissimi esempi di dialogo costruttivo, di professionisti che si interfacciano volentieri con il loro serramentista di riferimento e viceversa.Purtroppo, inutile negarlo, molto spesso vi è una diffidenza di fondo, si arriva sul progetto in tempi diversi e con obiettivi diversi, si hanno alle spalle consuetudini difficili da mettere in dubbio. Ho però l’impressione – ma è solo un’impressione – che nel settore dell’alluminio le distanze siano minori, l’abitudine al confronto sia più frequente che in altri settori.

Quali suggerimenti si sente di dare ai serramentisti in alluminio ?

A mio parere il settore dell’alluminio ha affrontato la problematica della marcatura CE con eccessiva sufficienza e quindi senza trarne i vantaggi in termini di miglioramento della qualità che si sono visti in altre filiere.Le procedure di cascading, troppo spesso sono coincise con il mero “ passar di carte ” e non è infrequente incontrare serramentisti del tutto ignari delle prestazioni che garantiscono al cliente con la DoP che gli viene messa a disposizione dal sistemista, del fatto che ci dovrebbe essere un controllo di produzione, del fatto che esistono precisi limiti di estendibilità dei risultati dichiarati.In altri settori, meno supportati dai profilieri, la necessità di effettuare le prove, la possibilità di vedere che, in fondo, il “ mio-serramento-migliore-del-mondo ” perde acqua già a 100 o 150 Pascal, l’opportunità di sentire il sibilo dello spiffero crescere di intensità man mano che la pressione aumenta, ha portato spesso a un serio processo di revisione dei prodotti.Quindi, se posso, darei proprio questo consiglio: provate i vostri serramenti; provatene uno, anche in un laboratorio non accreditato, anche nel laboratorio del vostro sistemista, ma provatelo: si vedrà quanto conta la regolazione, cosa vuol dire resistere per un ora fino a 600 Pa, quanto poco basti per provocare un’infiltrazione o una perdita.

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Approfondimento Tecnico

Posa in opera e UNI 10818:2015

Martedì 20 settembre Roberto Minciotti, consulente Maico e docente CasaClima, ha tenuto una lezione sulla posa in opera per AluK Academy. Gli abbiamo quindi fatto alcune domande per approfondire la UNI 10818:2015 e le future norme in materia.

Tutti i nostri clienti sanno l’importanza che AluK da sempre riserva al tema della corretta installazione dei serramenti: solo una posa a regola d’arte può garantire nel tempo la funzionalità e le prestazioni di un serramento, mettere al riparo da infiltrazioni d’acqua o d’aria e ponti termici, che influiscono negativamente sulle prestazioni di isolamento, e quindi sul risparmio energetico della casa. In questi ultimi anni abbiamo pubblicato un manuale sulla posa, diversi articoli sul Magazine e organizziamo periodicamente corsi di formazione e aggiornamento. Oltre alle motivazioni funzionali e normative, ricordiamoci che la posa in opera rappresenta un plus fondamentale ai fini commerciali: la vendita di una finestra si conclude con la sua installazione.Martedì 20 settembre presso AluK Academy a San Giovanni Lupatoto (Vr) ha tenuto un corso Roberto Minciotti, professionista che opera nel settore dei serramenti da oltre 25 anni: consulente Maico nell’ambito tecnico-legislativo, oltre ad essere un docente CasaClima e un tecnico esperto Finestra Qualità CasaClima, è membro del gruppo UNI/CT 033/GL 12 “ Finestre, porte, chiusure oscuranti e relativi accessori ”. Abbiamo colto l’occasione per proporgli un’intervista sugli aspetti più rilevanti della norma UNI 10818:2015.

Cosa è cambiato in termini di mansioni e responsabilità per produttori, installatori di infissi e progettisti con la UNI 10818:2015 “ Finestre, portefinestre, porte e chiusure oscuranti ” ?

Sostanzialmente per il fabbricante (produttore di finestre) non è cambiato niente. Al fabbricante

si continua a chiedere la conformità delle caratteristiche reali degli infissi alle caratteristiche dichiarate, e la consegna delle istruzioni per la corretta installazione; per l’installatore le novità di rilievo sono: la possibilità, ove contrattualmente previsto, di provvedere all’installazione e alla sigillatura del controtelaio e quindi alla gestione del giunto primario (muro-falso telaio); la necessità di autorizzazione formale (direttore lavori e fabbricante), qualora riscontrasse delle difformità tra il vano di posa e le prescrizioni previste dal progetto di posa.

Sono state introdotte anche altre figure: con quali ruoli e responsabilità ?

Sì, le figure professionali regolate dalla norma in questione sono state omologate alle figure già definite nel CPR UE 305/2011. Compaiono figure come l’importatore e il mandatario ai quali sostanzialmente vengono attribuite le stesse responsabilità del fabbricante su conformità dei prodotti e documentazione di accompagnamento; si aggiunge il fornitore delle vetrazioni il quale, in assenza del

progettista, dovrà individuare le caratteristiche minime di idoneità alle norme volontarie e cogenti. Inoltre si aggiunge la figura del rivenditore il quale dovrà assicurare il mantenimento alle idonee condizioni del prodotto, consegnare tutta la documentazione a corredo e – direi ancora più importante –, qualora in una vendita non sia presente il progettista, dovrà assumersi il suo ruolo e le relative responsabilità.

È tutto chiaro o c’è ancora qualcosa che la norma non dice o non spiega chiaramente, e che potrebbe dare adito a diverse interpretazioni ?

In linea di massima nei testi di norma, e aggiungerei anche nei testi di legge, c’è sempre la possibilità che alcuni punti o articoli possano essere soggetti a diverse interpretazioni ; mi sento di dire comunque che la norma è sufficientemente chiara.

Roberto Minciotti opera nel settore serramenti da oltre 25 anni. È consulente aziendale e relatore Maico Academy nell’ambito tecnico-legislativo e progettazione serramenti.

Tiene inoltre corsi e seminari sul ruolo dei serramenti nell’efficienza energetica degli edifici. Tecnico esperto Finestra Qualità CasaClima e docente CasaClima, è membro del gruppo di lavoro UNI/CT 033/GL 12 “ Finestre, porte, chiusure oscuranti e relativi accessori ”,“ Serramenti, progettazione e verifica dei sistemi di installazione ”.

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L’UNI 10818 è importante anche perché ad essa si fa riferimento in caso di contenzioso. Alla luce di quanto detto finora, che consigli si sente di dare ai serramentisti ?

Mi sentirei di consigliare ai serramentisti – ma non solo a loro, direi a tutta la filiera – che è raccomandabile conoscere e rispettare le norme che regolano il proprio prodotto o servizio poiché anche una norma (che per definizione non ha la caratteristica di cogenza, cioè non è obbligatoria), in caso di contenzioso può essere uno strumento di orientamento per il giudice.

Questa norma sarà seguita anche da una parte che affronta la progettazione del nodo di posa. Quali saranno

gli aspetti più rilevanti ? Può essere un primo passo verso uno standard di posa in opera che possa diffondersi e permetta di valutare la qualità della posa ?

La norma attribuisce le maggiori responsabilità in materia di progettazione al progettista, in particolare per quanto attiene alle caratteristiche prestazionali del prodotto e soprattutto alla progettazione dell’attacco a muro del serramento. La norma definisce ruoli e responsabilità, ma non parla di aspetti tecnici, i quali verranno trattati nella prossima norma, che probabilmente verrà pubblicata fra qualche mese, in cui verranno indicati i metodi di verifica delle prestazioni termiche e acustiche della posa. Questa sicuramente sarà la norma più seguita da tutti coloro che sono interessati alla progettazione della posa del serramento: dal progettista all’ufficio tecnico dei fabbricanti e rivenditori.

Il telaio da ristrutturazione AluK

La posa è un aspetto critico a cui va data la dovuta attenzione in ogni situazione. Ciò è tanto più vero nella sostituzione dei serramenti: in questi interventi, per minimizzare i lavori di muratura, non si toglie il telaio esistente per utilizzarlo come controtelaio del nuovo serramento. Con una sostituzione non ben eseguita si corre il rischio di avere infiltrazioni d’acqua negli spazi lasciati dietro il vecchio telaio.AluK ha sviluppato un telaio da ristrutturazione per le esigenze di riqualificazione e rinnovo. Il sistema si adatta a tutte le condizioni e consente di ricoprire i vecchi serramenti in legno in modo semplice, veloce e senza interventi sulla muratura, permettendo di fruire di edifici ed appartamenti senza alcun disagio.Il profilo lineare, dalle geometrie eleganti e pulite, è ottenuto

grazie anche a un sistema di drenaggio dell’acqua nascosto. Inoltre può essere rifinito in tutta la gamma di colori ed effetti legno.Il telaio permette di salvaguardare tapparelle o zanzariere, grazie allo spessore per le prestazioni di isolamento termico ricavato all’interno. Predisposto in tre tipi di misure differenti, esso è in grado di ricoprire qualsiasi tipo di serramento. Le prestazioni di isolamento termico sono allineate con le serie IW di origine (56IW, 67IW e 77IW). Per il 67IW, che risulta essere la soluzione più praticata, la trasmittanza termica Uw si aggira sull’1,1 W/m2K (con un Ug vetrocamera di 0,6 W/m2K e warm edge di 0,05 W/mK).

Prodotti multifunzione per la posa

L’installazione di un serramento è caratterizzato anche

dall’utilizzo di materiali di fissaggio e isolamento che devono essere scelti con competenza. AluK mette a disposizione una gamma di prodotti per la posa, in grado di aiutare il lavoro degli installatori, come barriere al vapore per la sigillatura fra muro e vecchio telaio in caso di sostituzione di vecchie finestre o nastri multifunzione per la sigillatura ottimale dei giunti di posa (con battuta), specie nella sostituzione di finestre con profili a “ Z ”.Si tratta di prodotti selezionati, con cui ottenere risultati ottimali e offrire un valore aggiunto ai clienti finali, grazie anche al supporto tecnico messo a disposizione.

Ci sarà anche una norma sulla qualificazione del personale di posa, o mi sbaglio ? Può anticiparci qualcosa ?

Il percorso cominciato con il gruppo di lavoro in UNI prevede anche la qualificazione del personale addetto alla posa in opera, in sostanza avremo la qualificazione UNI delle figure professionali, dal progetto all’installazione; altro non c’è da dire, i lavori sulla suddetta norma devono ancora cominciare.

C’è qualcos’altro che vorrebbe precisare o aggiungere ?

Credo che il pacchetto di norme che regoleranno la posa in opera dei serramenti esterni diventerà un riferimento istituzionale che spero proprio andrà a normalizzare un argomento, come quello della posa dei serramenti, per troppo tempo trascurato.

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Serie AluK

Alzanti scorrevoli AluK SC156TT: dettagli che fanno la differenza

In questi ultimi mesi sono stati proposti tanti nuovi aggiornamenti per l’alzante scorrevole SC156TT, a conferma del suo ruolo di punta tra i sistemi per scorrevoli.

Visto il particolare apprezzamento delle serie SC156TT, recentemente sono stati proposti ulteriori aggiornamenti per rispondere concretamente a tutte le esigenze. In particolare, come alternativa alle soglie in Pvc, ora sono disponibili le nuove soglie in alluminio (K2410-K2411), realizzate per tutti quei casi in cui l’aspetto meccanico o la criticità di installazione sia un fattore determinante. I nuovi profili, infatti, risultano più stabili e meno si adattano alle differenze di quota dei pavimenti, rendendo di fatti la posa più semplice. Al fine di assicurare un elevato isolamento termico, questa soluzione non dovrebbe sostituire le attuali soglie in Pvc quando ci troviamo in presenza di controtelai a giro sui quattro lati con il piano di appoggio ben definito e progettato a regola d’arte.Le soglie in alluminio sono proposte solamente in finitura Ox Argento, anche per meglio adattarsi al colore dei tappi di base, gli stessi delle soglie in Pvc.Occorre ricordarsi che l’impiego della soglia di alluminio determina una variazione di 1 mm delle misure di taglio dei componenti verticali.Per consentire la lavorazione di tutte le soglie (Pvc e alluminio), la dima art. 900154 è stata sostituita dall’art. 900163.

Anche le relative pagine del catalogo sono state completamente riviste. Oltre a riportare i nuovi certificati, il catalogo vi consente di prendere rapidamente visione delle condizioni di prova, specificando, per ciascuna prova, il tipo di soglia utilizzata, il tipo di montante centrale (K2413 o K2404), la presenza di rinforzi sul labirinto centrale e la modalità di esposizione.

Nuove guarnizioni

Per le guarnizioni dell’anta abbiamo studiato una nuova geometria che permette di ridurre il rischio di interferenza con la guida inferiore, anche in presenza di qualche piccola imprecisione di posa. È stata cambiata anche la geometria di aggancio di entrambe le guarnizioni, per rendere più difficoltosa la loro rimozione accidentale e per ridurre il rischio di rotazioni rispetto alla posizione ideale.Le prestazioni del sistema sono state riverificate sul banco prova risultando identiche a quelle rilevate con le precedenti guarnizioni.Le guarnizioni attuali sono di EPDM e pertanto possono essere incollate con la consueta colla cianoacrilica (ripristinato a catalogo l’art. 909990).

Classe antieffrazione RC2

Come ben sapete, con i nuovi sistemi di chiusura si può garantire una sicurezza antieffrazione di classe RC2, pertanto sono state aggiornate le tavole per realizzare l’SC156 in versione antieffrazione in classe RC2.Ricordiamo che è stata certificata la soluzione a due ante con nodo centrale K2404. Il risultato è stato poi esteso alla soluzione fisso/apribile.

Una risposta alle richieste dei clienti

Attraverso gli agenti o i corsi di formazione ci fa piacere ricevere i vostri feedback. Sulla base di alcune vostre esigenze sono state sviluppati alcuni aggiornamenti specifici:

• è disponibile il cavallotto di giunzione a 90° del telaio K2400, che permette di evitare il taglio superiore a 45° nel caso in cui non si disponesse di una troncatrice con lama di diametro sufficiente. Suggeriamo comunque di verificare l’altezza massima del pezzo lavorabile nell’intestatrice.Per la foratura dei profili, la dima 900151 è stata sostituita dall’art. 800162;

• sono ora disponibili i componenti per realizzare le corrette giunzioni delle soglie di Pvc, qualora le lunghezze siano superiori a 5000 mm;

• è a catalogo la nuova molletta di blocco del profilo K2421, la quale funzione correttamente anche nel caso in cui il profilo venisse parzialmente fresato per essere utilizzato nella soluzione fisso-apribile;

• su richiesta sono state inserite a catalogo le principali viti di più difficile reperibilità: viti a testa ribassata e viti per plastica.

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Serie AluK

Resistenza all’effrazione: classe RC3 per le facciate SL50

Sottoposto alle prove antieffrazione secondo le norme EN 1627-1630, il sistema SL50 per facciate continue a montanti e traversi ha ottenuto la classe RC3.

di Ing. Pietro Cacciatori

Lo scorso mese di ottobre è stato testato positivamente il sistema per facciata continua a montanti e traversi AluK SL50 nei confronti della resistenza all’effrazione. La prova condotta in conformità alla serie di norme EN 1627, 1628, 1629, 1630, su un campione di dimensioni pari a 2500x2500h mm, con vetri in classe P5A secondo EN 356, ha ottenuto la classificazione finale RC3.Ricordiamo che tale classificazione è frutto del superamento di una serie di prove - resistenza al carico statico, al carico dinamico e attacco manuale – che simulano il tentativo di effrazione di un abile scassinatore con piede di porco, cacciaviti lunghi ed attrezzi meccanici per la perforazioneUtilizzando lo stesso approccio già sperimentato per la determinazione della resistenza al fuoco del sistema, si è ottimizzata

la costruzione del campione per portarlo al raggiungimento della classificazione prevista, riducendo

allo stretto necessario gli extra costi per accessori e lavorazioni rispetto al sistema standard.

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Case History Estera n.1

Un’accoglienza confortevole e discreta

Per l’ospedale AZ Groeninge di Kortrijk (Belgio) si è voluta creare, grazie anche ai sistemi per finestre AluK, una struttura che punta al massimo grado di normalità contrastando però ogni senso di anonimato. Una struttura incorniciata nel verde, capace di offrire un’atmosfera confortevole a pazienti e visitatori.

L’ospedale di AZ Groeninge, situato a Kortrijk in Belgio, è una struttura privata che supera i confini regionali e collabora con una rete di fornitori di assistenza sanitaria. Oltre alla diagnosi e all’esecuzione di trattamenti, l’ospedale svolge un ruolo educativo e informativo nel settore sanitario, partecipa attivamente alla ricerca clinica in varie discipline mediche e collabora con diversi centri e reti di ricerca scientifica.Come si legge anche nel sito web dello studio di architettura Baumschlager Eberle, il principale obiettivo del progetto era quello di integrare una complesso di 144mila mq all’interno di un contesto come quello del parco. Obiettivo raggiunto utilizzando la tradizionale struttura del cortile.L’ospedale è suddiviso in cinque blocchi interconnessi che consentono di suddividere il complesso in unità di dimensioni appropriate. La struttura è determinata dai singoli moduli che funzionano come unità indipendenti. In questo modo l’edificio

Il progetto in breve

Tipologia di progetto Ospedale privato

Luogo Kortrijk (Belgio)

Anno di realizzazione 2010

Architetto Baumschlager Eberle / osarantwerpen

Costruttore Winsol

si articola in parti chiaramente riconoscibili semplificando l’organizzazione interna.L’imponente volume dell’edificio, incorniciato dal verde, si organizza attorno ai cortili, puntando a ottenere il più elevato senso di normalità possibile, senza approdare all’anonimato. Una caratteristica ricorrente in tutta il complesso è il costante

riferimento alla spazio esterno, che dà vita ad accattivanti sequenze spaziali e sottili cambiamenti di atmosfera.L’spedale si presenta come una piccola città con edifici e cortili: una struttura introversa, ma non ermetica, aperta ma non esposta, il cui comfort mitiga il peso che pazienti e visitatori devono sopportare.

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Case History Estera n.2

AKH Tower: un’estetica di armoniosi contrasti

Per la realizzazione dell’headquarter di Al-Abdulkarim Holding di Dammam (Arabia Saudita), azienda di primo piano nella fornitura di materiali edili, è stata scelta la serie per AW86B per facciate continue di tipo Unitized System.

Il progetto in breve

Luogo Khobar (Arabia Saudita)

Completamento lavori 2017

Committente Al-Abdulkarim

Progettazione Dewan Architects & Engineers

Contractor Shapoorji Pallonji

Costruttore Alfanar

Sistema AluK AW86B Unitized System

L’Al-Abdulkarim Holding Tower è un edificio alto 150 metri composto da 40 piani di uffici situato a Khobar, in Arabia Saudita. Progettata da Dewan Architects & Engineers, l’innovativa costruzione, che sarà completata nei primi mesi del 2017, ospiterà la nuova sede di Al-Abdulkarim Holding, fornitore di materiali da costruzione.Secondo l’architetto la progettazione di un volume dritto contro uno inclinato, di uno solido contro uno traslucido, dovrebbe rappresentare lo status di organizzazione a livello mondiale di AKH, mentre la parte di vetro trasparente della torre delimita il più basso ufficio affittabile tra i piani dedicati ad AKH. La facciata e i volumi giustapposti della torre creano su ogni piano degli spazi ufficio distintivi e dinamici, in modo da soddisfare aziende con diverse esigenze di spazio. Il suo involucro, che combina la facciata continua vetrata e il rivestimento composito in alluminio, è realizzato con il sistema AW86B Unitized System di AluK.

Il sistema AW86B contribuisce a creare un’imponente facciata in vetro che migliora l’estetica dell’edificio. Questo sistema a elevate prestazioni si caratterizza soprattutto per i livelli di isolamento termico e permeabilità all’aria offerti ; inoltre consente un montaggio sicuro e veloce sul posto, fattore che lo rende particolarmente adatto per la costruzioni di edifici di altezza elevata.Gianluca D’Alò, amministratore

delegati di AluK Middle East, ha dichiarato: « Siamo molto soddisfatti di essere stati scelti per un progetto così rappresentativo e simbolico. Certo è stato un progetto impegnativo, ma grazie al nostro team di progettazione tecnica e al nostro prodotto siamo riusciti a trovare le soluzioni più accurate per rispondere a requisiti tecnici così esigenti. Di sicuro l’edificio AKH diventerà uno dei progetti AluK di riferimento nella regione.

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aluk.it