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IN QUESTO NUMERO:- N 30 www.aluk.it ALUK MAGAZINE - SETTEMBRE 2012 ANNO VII Recupero crediti. Preventivo: più cura, più risultati. La gestione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE). Un liceo innovativo dal punto di vista energetico. Eco_luoghi 2011. Novità per le porte serie 56ID e 67ID. KAFD: il più grande centro finanziario del Medio Oriente. Group

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IN QUESTO NUMERO:-

N 30 www.aluk.it

ALUK MAGAZINE - SETTEMBRE 2012

AN

NO

VII

Recupero crediti.

Preventivo: più cura, più risultati.

La gestione dei Titoli

di Efficienza Energetica (TEE).

Un liceo innovativo dal punto di vista energetico.

Eco_luoghi 2011.

Novità per le porte serie 56ID e 67ID.

KAFD: il più grande centro finanziariodel Medio Oriente.

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EDITORIALE SOMMARIO

ALUK MAGAZINE DIREZIONE: Aluk Group spa Via Monte Amiata 3a 37057 - S.Giovanni Lupatoto ( VR) - tel 045 9696611REDAZIONE: StudioCentro Marketing srl (VI)e Ufficio Immagine&Comunicazione AlukSTAMPA: Vergraf srl (VR)

Brian Tracy nel sito Hiperformance.it propone anche un esercizio. Si tratta di rispondere – mettendo per iscritto – a 3 domande:1 – Se tutto fosse perfetto, da oggi a 3 anni come sarebbe la tua azienda?Ciò ci sprona a trasformare giorno dopo giorno la nostra “visione” in realtà.2 – Qual è la differenza più importante che puoi fare nella tua vita e nel lavoro dei tuoi clienti e come potre-sti farlo in modo eccellente?Questo ci porta ad agire per creare maggiore soddi-sfazione nei nostri clienti, rendendo più competitivi i nostri prodotti/servizi.3 – Quali sono i tuoi prodotti, servizi, mercati, clienti più redditizi e quali misure potresti adottare subito per concentrare più risorse in questi ambiti?In questo modo ci abituiamo a dedicare il nostro tem-po solo alle attività di maggior valore, a tutto vantag-gio dell’efficienza e della produttività aziendale.Mi sembrano delle abitudini di pensiero positive, capaci di spingerci ad agire in maniera diversa. Sulle macroquestioni infatti, la nostra influenza è pressoché nulla, mentre possiamo agire direttamente nelle que-stioni che riguardano la nostra quotidianità, percorren-do una strada che porti a una maggiore innovazione e a maggiori risultati.

Buona lettura

Silvano Pasetto

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Recupero crediti: 3a parte.

Preventivo: più cura, più risultati.

La gestione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) peri serramentisti.

Un liceo innovativo dal punto di vista energetico.

Al centro le persone: intervista a SERTEC srl

Qualificare la posa del serramento: 3a parte.

Eco_luoghi 2011: infissi Aluk per uno dei progetti vincenti.

Novità per le porte serie 56ID e 67ID.

Detrazioni fiscali: proroga del bonus 55%.

MADE Expo, BakuBuild e BIG5:in mostra le soluzioni AluK.

KAFD: Il più grande centro finanziario del Medio Oriente.

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Gentili lettori, sembra che l’azione politica finalmente si stia indirizzando verso ciò che a livello microeconomico frena le singole imprese a innovare e crescere. Dopo il giusto impegno nell’affrontare alcuni dei grandi mali che affliggono il nostro Paese – debito, spesa pubbli-ca, evasione fiscale, ecc. – l’agenda politica pare aver inserito nelle sue priorità la creazione di condizioni che permettano una crescita economica. Del resto sono anni che associazioni imprenditoriali chiedono misure di questo tipo: meccanismi per modernizzare la pubblica amministrazione, incentivare l’iniziativa imprenditoriale, restituire efficienza ai servizi, dar vita a vere misure di liberalizzazione.Come ha sottolineato Gianmario Verona, professore di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Universi-tà Bocconi, in un editoriale della rivista “Economia & Management”, il vero dilemma a cui far fronte riguarda la diversità delle competenze che servono non tanto per sopravvivere, ma per crescere: è, cioè, un dilemma “so-pravvivenza-crescita”. Ci troviamo di fronte a un bivio: o imbocchiamo con fermezza la strada dell’innovazione o finiremo per “vivacchiare” assistendo al tracollo del Paese. Innovazione significa investire nel futuro anziché nei successi del passato, sostituire competenze obsolete con altre più moderne, favorire un sistema finanziario e un’architettura pubblica che prestino attenzione all’im-prenditorialità e al cambiamento.La speranza è che si facciano le giuste scelte. In ogni caso l’atteggiamento giusto è quello di fiducia, che sicu-ramente avrà effetti benefici anche nel nostro agire im-prenditoriale. Infatti, un principio sottolineato da Brian Tracy, uno dei più grandi coach nel campo del Business Management, è che la qualità delle nostre azioni sono strettamente correlate a ciò che pensiamo in ogni istan-te delle nostre giornate. Per esempio, più pensiamo alla soddisfazione dei nostri clienti, più ci verrà naturale pensare ai diversi modi in cui potremo dar loro valore, meglio di chiunque altro. Si tratta di un atteggiamento che può venirci in aiuto nel rinnovare i nostri servizi o nel redigere preventivi più efficaci in termini di vendite, per esempio. Più pensiamo all’importanza della pianifica-zione e più ci verrà naturale pianificare in anticipo e nei dettagli.

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GESTIONE AZIENDA

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Recupero crediti terza parte

di Samuele Broglio

Qualora in risposta alla raccomandata di sollecito non giungano i soldi richiesti ma, come è ormai triste prassi, una contro raccomandata contenente un profluvio di contestazioni tanto tardive quanto fantasiose, l’unica via percorribile porta verso l’ufficio di un buon legale, il quale richiederà un atto ingiuntivo al tribunale di competen-za. È assai probabile a questo punto che la controparte faccia opposizione, magari richiedendo oltre all’esenzione dal pagamento anche il riconoscimento di danni molto spesso quantificati con cifre iperboliche, che il giudice disponga l’espletamento di una perizia volta a definire la reale sussistenza dei difetti lamentati dal debitore e che quindi in ogni caso, qualora siate giunti a questo punto, lo scontro tra voi e il vostro debitore è ormai in pieno svolgimento e quindi diventa fondamentale un’oculata conduzione delle operazioni, per evitare di vanificare in tutto o in parte quanto di buono fatto in precedenza. Come accade in guerra non è possibile prevedere tutte le circostanze e quindi ci si dovrà adattare alle situazioni che di volta in volta si presenteranno e quindi non è possibile costruire a priori una strategia univoca. In linea di massima sarà il caso di tenere presente che: • in caso siate in possesso di tutta la documentazione necessaria (a dire il vero il mio elenco è persino abbon-dante. Preventivo, conferma, documenti di trasporto e fattura, corredati di raccomandate di sollecito anteceden-ti alle contestazioni, sono di solito una documentazione sufficiente) non si deve temere la controparte chiunque essa sia; • è fondamentale informare completamente il proprio legale e/o il proprio consulente tecnico in merito a tutte le sfaccettature del caso, non tacendo nemmeno even-tuali particolari che vi sembra possano andare a vostro danno, producendo tutte le documentazioni relative. Un particolare negativo esaminato in precedenza con i propri consulenti può dare luogo a un’azione correttiva tale da minimizzarne gli effetti ai fini dello svolgimento della causa, mentre lo stesso particolare che emerga durante il prosieguo potrebbe compromettere irreparabilmente tutta l’azione con effetti devastanti;• non si deve mai perdere la calma durante gli incontri con la controparte;• bisogna sempre valutare le azioni da intraprendere sulla base della convenienza economica e non in base a considerazioni legate all’orgoglio, alla rabbia, ecc.;• infine ricordate sempre che un procedimento legale può essere lungo e fastidioso, ma l’alternativa è quella di lasciare i vostri soldi, duramente sudati, nelle mani di chi non ha fatto nulla per guadagnarseli onestamente.

Qui termina questa mia trattazione sul recupero crediti, obbligatoriamente sintetica e condensata, alla fine della quale non posso fare altro che augurarvi di riuscire sem-pre a difendere il vostro sacrosanto diritto a vedere rico-nosciute le vostre fatiche e la vostra competenza, se non da un punto di vista umano almeno dal lato finanziario.

Ultimo appuntamento con le buone pratiche da osservare in una procedure di recupero crediti.Preparata la causa legale, come in una buona ope-razione militare, è importante la partenza in quanto chi si assicura le migliori posizioni iniziali solitamente risulta avvantaggiato nel prosieguo delle operazioni. In merito a ciò sconsiglio vivame nte di richiedere troppe volte il saldo per via verbale, in quanto si correrebbe il rischio che il cliente, vista l’insistenza del fornitore e compreso che non è per nulla inten-zionato a soprassedere alle sue giuste richieste di pagamento, decida di giocare d’anticipo inviando preventivamente una raccomandata di contestazioni la quale potrebbe annullare almeno in parte gli effetti della documentazione citata in precedenza. Sarà quindi il caso, viste andare a vuoto le prime richieste verbali di saldo, di passare a una richiesta scritta da avanzare tramite raccomandata A.R.: tale lettera, per non mettere troppo sull’avviso la contro-parte in merito a possibili evoluzioni future, dovrà, a mio avviso, essere molto cortese e diplomatica, ma sicuramente in qualche sua parte dovrà contenere molto chiaramente una frase la quale specifichi il fatto che prima di quel momento mai il cliente aveva sollevato alcuna contestazione in merito alla qualità dei manufatti o della loro posa in opera. Ciò è fondamentale in quanto tale A.R. potrà esse-re esibita durante la causa come prova della totale assenza di contestazioni prima della richiesta formale di saldo, legittimando ulteriormente la posizione del creditore. Logicamente quest’ultima accortezza è vana di fronte ai non pagatori professionali, i quali inviano la prima lettera di contestazione il giorno successivo al termine delle operazioni di posa. Purtroppo non esiste alcuna tattica valida per riportare una vittoria su individui di tale specie e quindi non vi può essere altra procedura che quella di informarsi attentamente su eventuali nuovi clienti che si presentino alla nostra porta e, avendo solo il minimo sospetto sulla loro solvibilità o intenzione di pagare, evitare di servirli in quanto, parafrasando il motto di una vecchia campa-gna anti-AIDS “se li conosci li eviti, se li eviti non ti fregano”.

Poiché nella maggior parte dei casi il cliente legge e valuta il preventivo a casa sua, in compagnia dei familiari e in assenza del venditore, ecco che torna utile, accanto alla descrizione tecnica, dotare il preventivo di una lettera accompagnatoria, scritta con tono colloquiale e informa-le, e in cui riportare: • gli argomenti cardine del colloquio avuto con il clien-te in occasione del primo incontro e che rappresenta-no le sue motivazioni d’acquisto; • le soluzioni tecniche che si è deciso di proporre a fronte di tali motivazioni d’acquisto; • i benefici pratici che si otterranno grazie alla scelta delle soluzioni proposte. La lettera accompagnatoria è tanto più semplice da scrivere quanto più alta è stata la capacità da parte nostra di cogliere, durante il colloquio con il cliente, le reali necessità che lo stanno inducendo all’acquisto. La lettera accompagnatoria permette quindi al preventivo di diven-tare una vera e propria continuazione dell’incontro avuto con il cliente e che può aiutarci, in poche righe, a fare chiarezza su ciò che il cliente desidera ottenere grazie all’acquisto di nuove finestre.

Piccoli accorgimenti, grandi preventiviOltre all’aspetto sostanziale, nel preventivo acquisisce grande importanza anche l’aspetto formale. Poiché i no-stri clienti stanno affrontando un investimento importante per l’acquisto delle nuove finestre, è corretto rispettare il loro impegno economico anche attraverso la forma con cui viene presentato il preventivo. L’utilizzo di software spesso standardizza la forma dei preventivi e quindi va posta attenzione ad alcuni aspetti fondamentali, come per esempio l’inserimento completo e corretto di nome, cognome e indirizzo del cliente nell’intestazione del preventivo, oppure ricordando di iniziare la lettera con il nome o cognome del cliente e non con un freddo Gent.mo/a Sig./Sig.ra, situazioni che accadono più spesso di quanto non si pensi. Il successo del preventivo Il nostro preventivo ha successo nel momento in cui il cliente, sulla sua scrivania o sul tavolo della cucina o del salotto, lo mette in evidenza rispetto agli altri. Significa che ha assolto correttamente la sua funzione di far capire al nostro cliente che abbiamo compreso fino in fondo ciò di cui ha bisogno e che siamo in grado di fornirglielo con maggiore attenzione e precisione di altri. Questo favo-risce la probabilità di essere ricontattati per la conferma dell’ordine o per una successiva negoziazione, anche se i nostri prezzi sono più impegnativi di quelli della concor-renza.

di Marco ZanonPreventivo: più cura, più risultati Redigere un preventivo richiede tempo e attenzione, ma spesso non porta i risultati che tale impegno meriterebbe. Alcuni semplici accorgimenti e una diversa considerazione del ruolo che il preventivo ricopre nella trattativa di vendita possono aumentarne le probabilità di successo. Sempre più frequentemente chi compra nuovi serramenti, prima di deciderne l’acquisto, richiede più preventivi a diversi potenziali fornitori. Nulla di strano. Ma se il potenziale acquirente arriva a collezionarne anche dieci o più, come sempre più spesso accade, allora c’è da chiedersi cosa non funzioni in questi preventivi da indurre i potenziali clienti a chiederne così tanti. Il ruolo del preventivoÈ facile per il cliente chiedere un preventivo, e quanto più facile è per il cliente chiederlo, tanto più complicato è per il serramentista prepararlo e soprattutto preparar-ne uno vincente. Nella maggior parte dei casi chi vende serramenti attribuisce meno importanza al preventivo di quella che in realtà riveste per il successo della trattativa. Per cambiare questo atteggiamento diventa importante interpretare al meglio il ruolo del preventivo nell’ambito del processo d’acquisto del cliente. Il preventivo infatti rappresenta il collante tra il primo incontro avuto con il cliente in azienda o presso lo showroom e l’eventuale negoziazione che porterà alla conclusione dell’acquisto. In questo senso il preventivo non può limitarsi ad esse-re un semplice elenco di descrizioni tecniche, perché rischia di non far capire al cliente il vero valore dell’offerta inducendolo a valutare solo il prezzo e a richiedere altri preventivi meno cari. Risulta invece importante riportare nel preventivo anche altri aspetti che possono aiutare il cliente a capire il vero vantaggio dell’acquisto di nuove finestre come, per esempio, il miglioramento della qualità dell’abitare.

GESTIONE AZIENDA

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CERTIFICATI

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Grazie al recente accreditamento presso l’AEEG come Società di Servizi Energetici, e forte dell’esperienza acquisita negli anni nel mondo dei serramenti, lo Studio Botta & Associati è in grado di gestire sia la procedura della certificazione degli interventi per l’ottenimento dei TEE che la successiva vendita al mercato telematico.Lo Studio Botta & Associati si propone pertanto come partner ideale per le aziende serramen-tiste che intendono partecipare al meccanismo dei TEE, dal quale ricavarne sia un interessante ritorno economico che un efficace strumento di “comunicazione verde” alla clientela.

La gestione dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per i serramentistiAnche i serramentisti possono accedere ad uno dei sistemi di incentivazione attivati per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e di risparmio energetico nell’ottica del protocollo di Kyoto.

Nel caso, ad esempio, di sostituzione di vetri doppi in una abitazione nella zona climatica D si ha un risparmio specifico lordo (RSL) pari a 9*10-3 tep/anno/m2. Per vedersi riconosciuto n.1 TEE si deve sostituire una superficie vetrata pari a circa 38 m2.Quindi, ipotizzando che il prezzo di n.1 TEE ri-manga fisso a 100 €, ogni 1.200 m2 di finestre so-stituite (corrispondenti a circa 1.000 m2 di vetro), ovvero ogni circa 750 finestre da 1,60 m2, in una civile abitazione in zona climatica D è possibile ottenere un ritorno economico pari a circa 2.600 €/anno per 8 anni. Facendo la stessa operazione in una abitazione civile in zona E il ritorno è pari a circa 4.350 €/anno per 8 anni, mentre per una abitazione in zona climatica F il ritorno è pari a circa 6.700 €/anno per 8 anni.Considerando una singola unità abitativa (su-perficie vetrata pari a 10 m2), supponendo che il prezzo di vendita del TEE rimanga fisso a 100 €, il ritorno economico può andare dai 115 € se l’appartamento è in zona climatica C, ai 210 € in zona climatica D, ai 340 € in zona climatica E, ai 530 € in zona climatica F.Grazie ai DM del 20.07.2004 è attivo in Italia il siste-

ma dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), altrimenti conosciuti come “Certificati Bianchi”, i quali consen-tono di certificare il risparmio conseguito mediante interventi di efficientamento energetico.I distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali sono obbligati per legge a pre-sentare ogni anno all’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) un numero di TEE proporzionale all’energia distribuita, ottenibili mediante proprie attività oppure acquistati in uno specifico mercato a cui accedono, tra le altre, le Società di Servizi Ener-getici.La compravendita dei TEE avviene sul mercato telematico gestito dal GME (Gestore del Mercato Elettrico) oppure con accordi diretti tra i soggetti interessati.Grazie alla presenza delle E.S.Co., le aziende che ef-fettuano interventi di efficientamento energetico sul territorio italiano possono partecipare al sistema dei TEE, grazie al quale, attraverso la vendita dei titoli, ricavano un interessante ritorno economico oltre che un efficace strumento di comunicazione “verde” al mercato.Lo scopo del sistema dei TEE è quello di promuo-vere ed incentivare la diffusione di prodotti e di tecnologie energeticamente efficienti, offrendo alle aziende un incentivo variabile in funzione del rispar-mio conseguito.

La certificazione degli interventi di efficientamento consente di acquisire dei TEE nella misura di 1 TEE per ogni tonnellata equivalente di petrolio (tep) risparmiata per ogni anno di durata dell’intervento; attualmente il valore economico del TEE si aggira intorno ai 100 €.I TEE si distinguono in cinque categorie, in base al tipo di intervento:−Tipo I, risparmio di energia elettrica;−Tipo II, risparmio di gas naturale;−Tipo III, risparmio di altri combustibili non destinati all’autotrazione;−Tipo IV e V, risparmio di altri combustibili destinati al settore dei trasporti.

Tra le tipologie di intervento riconosciute per l’emissio-ne dei TEE, c’è la sostituzione di vetri singoli con doppi vetri, ovvero la sostituzione di infissi in civili abitazioni, uffici, scuole, ospedali, edifici commerciali.Le caratteristiche dei vetri necessarie per la parteci-pazione al meccanismo sono incluse nella seguente tabella.

L’unità fisica sulla base della quale si calcola il risparmio di energia primaria è il metro quadrato di superficie di vetro sostituito e, nel caso di interventi sull’involucro edilizio, come la sostituzione di vetri singoli con doppi vetri, il certificato viene riconosciuto una volta all’anno, per 8 anni.Inoltre, nell’aggiornamento del meccanismo dei TEE, avvenuto con l’approvazione delle nuove Linee Guida da parte dell’AEEG il 27 ottobre 2011, è stato introdotto l’uso di un coefficiente di durabilità. Tale coefficiente tiene conto del fatto che la vita tecnica dell’intervento di efficientamento effettuato non termina i propri benefici nel periodo di erogazione dell’incentivo (8 anni); per i doppi vetri, infatti, è lecito ipotizzare che la vita tecnica sia pari a 30 anni. Per questo intervento il coefficiente di durabilità è stato fissato a 2,91.

In base alla zona climatica ed alla destinazione d’uso dell’edificio si ha un risparmio ricavabile dalla seguente tabella.

Risparmio specifico lordo per unità di superficie di vetro sostituito [tep 10-3/anno/m2 di vetro sostituito] Nella tabella seguente vengono riportate le superfici di vetratura da sostituire necessaria per il raggiungimento di un tep di risparmio, considerando il coefficiente di durabilità, per le varie destinazioni d’uso e per le varie zone climatiche.

di ing. Andrea Malvestiti e ing. Sergio Botta

Lo Studio Botta & Associati di Monte San Giusto (MC) è com-posto da un team di 12 esperti e tecnici che operano nelle diverse aree di competenza. È specializzato nel settore della serramentistica, nel quale opera affiancando tutti gli attori della filiera in ogni loro esigenza di adeguamento e verifica della conformità normativa e legislativa, nei settori alluminio, pvc, legno, acciaio e sistemi misti. Fornisce soluzioni e metodi qualificati alle aziende per il miglioramento delle loro perfor-mance ambientali e il miglioramento dei consumi energetici ed è in grado di elaborare studi miranti allo sviluppo sosteni-bile di processi industriali, prodotti e servizi e di promuovere la diffusione della cultura della tutela dell’ambiente attraverso azioni di marketing e comunicazione.www.studiobotta.it

Tipo di vetroTrasmittanza (K) Fattore solare (g)(W/m2K)

Camera chiari e basso emissivi ≤ 3 -Vetri a controllo solare ≤ 2,2 ≥ 0,4I vetri a controllo solare con fattore g < 0,4 sono assimilabili ai vetri camera chiari e basso emissivi

Zona Climatica[DPR 412/93 e normative collegate]

Destinazione d’uso dell’edificio

Abitazioni Uffici, Scuole, Commercio Ospedali

A, B 2 2 4

C 5 5 7

D 9 8 13

E 15 12 18

F 23 18 26

Risparmio specifico lordo per unità di superficie di vetro sostituito [tep 10-3 / anno / m2 di vetro sostituito]

Zona Climatica[DPR 412/93 e normative collegate]

Destinazione d’uso dell’edificio

Abitazioni Uffici, Scuole, Commercio Ospedali

A, B 172 172 86

C 69 69 49

D 38 43 29

E 23 29 19

F 15 19 13

Superficie di vetro sostituito necessaria per il risparmio di 1 tep [m2 di vetro sostituito / tep]

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CASE HISTORY

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Le murature esterne di tamponamento sono compo-ste da blocchi in calcestruzzo cellulare espanso da 37,5 cm, protetti da intonaco sul lato interno, isola-mento con pannello in polistirene estruso da 10-12 cm e mattone pieno in laterizio faccia-vista come rive-stimento. In corrispondenza delle finestrature la mura-tura esterna si presenta con un rivestimento metallico da 3 mm al posto del mattone pieno in laterizio, per creare una fascia verticale continua fino alla copertura costituita da serramenti in alluminio e rivestimenti in alluminio.

L’involucro trasparentePer la realizzazione di finestre, portefinestre e porte è stata utilizzata la serie 67IW a taglio termico di AluK Group. Per ottenere un adeguato isolamento termoa-custico, i serramenti sono dotati di doppia vetrocame-ra costituita da vetro stratificato 44.2 (pvb mm 0,76), intercapedine di 15 mm con gas Argon, cristallo inter-medio di 4 mm trasparente, intercapedine di 15 mm con gas Argon, vetro stratificato 33.2 basso-emissivo, e canalina warm edge.Per ridurre al minimo le dispersioni termiche del telaio, il profilo per tre lati è stato annegato completa-mente nel cappotto. Queste soluzioni hanno permes-so di ottenere una trasmittanza termica Uw minore di 1,3 W/m2K.Talvolta i profili sono stati portati alla massima dimen-sione offribile dal sistema. Infatti sono state montate anche ante con dimensioni di 1,20x1,90 metri senza che venissero compromesse funzionalità e prestazioni del serramento.Anche per porte, che normalmente hanno il problema della tenuta nella parte inferiore, è stata adottata una particolare soluzione: sono state montate porte con profilo di tenuta inferiore annegandolo in parte sotto il pavimento. La soglia è stata mantenuta sotto il cm di altezza, rispettando le norme sull’accessibilità. Una soluzione questa che ha garantito tenuta, prestazioni e sicurezza rispondendo alle richieste di un edificio in Classe A.

Il nuovo liceo “G.B. Ferrari” di Este si presenta come una struttura moderna e innovativa dal punto di vista del risparmio energetico, raggiungendo la Classe A di CasaClima. Il nuovo complesso, realizzato dalla Provincia di Padova e costato 16 milioni di euro, può accogliere 850 studenti ed è dotato di 34 aule nor-mali, 5 aule speciali, 3 laboratori, 4 sale di lettura, una grande biblioteca in grado di archiviare 30mila volumi e una palestra capace di contenere 150 spettatori con campo da calcetto, pallamano, basket e 3 campi da pallavolo.La struttura dell’edificio, tenendo conto dell’esposi-zione più adatta allo svolgimento delle attività di-dattiche e allo sfruttamento dei contributi gratuiti di energia solare, tiene conto dello sviluppo storico della maglia urbana del quartiere.Un corpo centrale costituisce la “cerniera” tra i diversi orientamenti degli assi storici di sviluppo urbano, con i corpi per la didattica allineati alla maglia viaria del quartiere residenziale. Architettonicamente l’interven-to rappresenta una rivisitazione in chiave moderna dell’edilizia rurale dell’ambiente pede-collinare. La tipologia insediativa richiama lo schema organizza-tivo dei complessi rurali, con l’abitazione padronale posta al centro e gli annessi rustici sui corpi laterali di servizio.Il corpo centrale, a tre piani, ospita l’atrio d’ingresso, le segreterie e la biblioteca. Nei corpi laterali saran-no organizzate le aule didattiche, le aule speciali e i laboratori.

All’esterno gli edifici sono caratterizzati da un gioco di volumi con altezze differenti, rivestiti da mattoni faccia a vista, con coperture a falde inclinate, che richia-mano l’architettura rurale. L’impianto planimetrico è caratterizzato da corpi disaggregati, intervallati da volumi rientranti con tetto piano, in modo da esaltare la variabilità compositiva e facilitare il dialogo con l’edilizia residenziale adiacente.

- installazione di pannelli solari fotovoltaici sulla copertura della palestra per la produzione di ener-gia elettrica fino a 20 kWp. L’impianto ,del tipo “grid connected”, è connesso ad apposito misuratore ENEL per la contabilizzazione dell’energia elettrica generata e immessa in rete;- installazione di micro generatori eolici per la produ-zione di energia elettrica per il consumo istantaneo, ma installati prevalentemente a scopo didattico e di sensibilizzazione. L’impianto eolico, di tipo didattico dunque, è installato in copertura della palestra con batterie di accumulo dell’energia all’interno di un loca-le posto al piano primo della palestra;• l’impiego di impianti ad alta efficienza: impianto di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento, calda-ie a condensazione a bassa temperatura, impianto di illuminazione a basso consumo con sensori di presenza nelle aule, ascensori a basso consumo energetico.A livello di progetto le diverse soluzioni architettoni-che e impiantistiche sono state valutate con opportuni software, che hanno calcolato l’andamento dei consu-mi nell’intero arco dell’anno, in modo da individuare la configurazione ideale.

Puntare al risparmio energeticoLe misure adottate nella progettazione per raggiun-gere la certificazione in Classe A di CasaClima, e quindi un consumo energetico complessivo inferiore a 30 Kw/h/mq/anno, hanno riguardato:• l’ottimizzazione della distribuzione planimetrica dei locali per lo sfruttamento dell’apporto energetico so-lare passivo invernale mediante la luce solare diretta. I corpi delle aule, per esempio, sono distribuiti all’incir-ca in senso nord-sud in modo da avere l’esposizione prevalentemente verso est e verso ovest e sfruttarndo la migliore esposizione solare;• l’ottimizzazione della forma architettonica tramite aggetti, frangisole, schermature solari fisse e mobili, ventilazione naturale, corretta dislocazione dei locali, per proteggere l’involucro esterno dai raggi solari ed evitare così il surriscaldamento estivo;• un consistente isolamento termico delle murature perimetrali, delle coperture, delle pavimentazioni e delle superfici vetrate;• l’eliminazione dei ponti termici mediante isolamen-to dei pilastri perimetrali, dei solai di copertura, dei davanzali, dei cavedi, ecc.;• il controllo del ricambio d’aria interno attraverso impianto di ventilazione meccanica controllato con pre-riscaldamento dell’aria, mediante scambio ter-mico con il terreno (sonde in profondità) e mediante scambio termico con l’aria di ricambio in espulsione. Si tratta di un sistema applicato a tutte le aule didatti-che normali, con macchinari installati nei sottotetti;• l’uso di fonti di energia rinnovabili:- installazione di pannelli solari termici per la produ zione di acqua calda sanitaria ad uso prevalentemente degli spogliatoi della palestra;

Un liceo innovativo dal punto di vista energeticoA fine luglio è stato inaugurato il nuovo liceo Ferrari di Este, che ha ottenuto la Classe A di CasaClima. Un obiettivo raggiunto grazie anche al contributo dei sistemi AluK.

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Scheda progetto

Tipo di edificio Edificio scolastico - Liceo classicoScientifico e Linguistico “G.B: Ferrari” - Este (PD)

Tipo di interventoNuova costruzione

Ubicazione Via Stazie Bragadine - Este (PD)

Committente Provincia di Padova

Progetto Arch. Nicola Gennaro - Provincia di Padovacon la collaborazione dell’Arch. Marco Marchiori

Progetto architettonico come sopra

Progetto strutturaleIng. Roberto Traverso

Direttore dei lavoriArch. Piero Bovo - Provincia di Padova

Impresa fornitrice serramenti, facciate e pale frangisole in alluminioSERTEC srl di Padova

Sistemi AluKSerie per finestre e porte a taglio termico 67IW

Sistema per facciate continue verticali a montanti e traversi SL50

Serie FRS per pale frangisole

La struttura inoltre prevede 8 porte a due ante poste lungo vie di fuga marcate CE con sistema di attestazione di conformità 1, secondo quanto prescritto dalla norma di prodotto EN 14351-1:2006+A1:2010.Per le facciate continue invece è stato utilizza-to il sistema AluK SL50 a montanti e traversi, capace anch’esso di garantire una trasmittanza termica Ucw minore di 1,3 W/m2K. Infine, per ridurre il carico termico sull’involucro, le aperture finestrate dei lati più esposti al sole e le facciate continue della scuola e della palestra, sono state schermate con pale frangisole, sezione 200 mm, della serie AluK FRS.Per l’isolamento acustico di facciata il DPCM 05.12.1997 prevede almeno 48 dB per la scuola e 42 dB per gli uffici: valori garantiti dalla parte opaca delle murature esterne che raggiunge i 56 dB di isolamento combinata con le parti vetrate per le quali si è calcolato un isolamento di alme-no 41 dB.

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Un breve identikit di SERTEC Srl…Tommaso Galiazzo: - Sertec srl è una azienda gio-vane sulla carta ma nei fatti fa tesoro della profes-sionalità e del know-how maturati fin dagli anni ’70 dal socio fondatore, mio padre, Luigino Galiazzo e dai suoi collaboratori. Negli anni si sono aggiunte nuove risorse giovani e siamo entrati in azienda io e mia sorella.Oggi Sertec può contare su uno staff tecnico/com-merciale per la progettazione e l’industrializzazione del prodotto composto da 7 geometri/architetti e su 20 addetti specializzati nella produzione e installa-zione. Infatti ci occupiamo direttamente anche della posa in opera: questo ci permette di aver maggior controllo sulla qualità del risultato finale e di fornire al cliente assistenza e servizio post vendita.Sabrina Galiazzo: - La nostra attività consiste nel progettare, realizzare ed installare opere in alluminio e acciaio, quindi serramenti in alluminio e alluminio-legno, facciate continue – strutturali e semistrutturali -, rivestimenti di facciata, carpenteria metallica e strutture a progetto.

Da chi è costituita la vostra clientela?T.G.: - Operiamo su un ampio ventaglio di settori: edilizia industriale, commerciale, alberghiera, resi-denziale e pubblica. Fino a qualche anno fa colla-boravamo principalmente con le imprese edili per lavori di grossa entità: centri direzionali, commerciali, ecc., ora questi lavori sono sempre più rari e gli investimenti immobiliari sono bloccati. Quindi pur continuando a collaborare con le imprese edili, ab-biamo ampliato il contatto diretto con l’impresa che costruisce per se stessa, per esempio la concessio-naria d’auto che vuole aprire un nuovo showroom. Anche al cliente privato riserviamo molta attenzione e cura per i dettagli, consapevoli che per la propria casa ognuno desidera il meglio.S.G.: - Inoltre stiamo sviluppando sempre più la rete di relazioni con architetti e progettisti e stiamo anche rinnovando il sito web, per fornire un’area di consultazione studiata appositamente per gli studi di progettazione.

Al centro le personePassione, professionalità e trasparenza sono il leitmotiv dello sti-le Sertec, azienda padovana specializzata nell’involucro edilizio. Conosciamola meglio attraverso le parole della seconda genera-zione di imprenditori: Sabrina e Tommaso Galiazzo, figli del fon-datore e attuale titolare, Luigino Galiazzo.

IL CLIENTE

Sabrina, Luigino e Tommaso Galiazzo

Qual è il punto forte dell’azienda? In che cosa si carat-terizza?S.G.: - Il fatto di essere una squadra di persone che credono in questo mestiere. Crediamo che il successo dell’azienda non sia nei macchinari, ma nelle persone che mettono la testa e il cuore in quello che fanno.Il nostro stile, pertanto, è coinvolgente e partecipativo: ognuno sente come propria l’azienda, è fiero di farne parte.T.G.: - Abbiamo fatto crescere il marchio Sertec abbi-nandolo a qualità, correttezza e trasparenza. Il cliente è consapevole che dietro al nome troverà qualcuno che risponde sempre alle sue richieste, che gli dà assistenza e gli risolve i problemi, troverà insomma persone di cui si può fidare.S.G.: - Siamo inoltre convinti che avere internamente il reparto carpenteria, oltretutto attestato come centro di trasformazione acciaio, sia un grande punto di forza perché ci permette di offrire una gamma di prodotti che copre l’intero involucro edilizio non solo i serramenti.

Che evoluzione vi attendete dal mercato? Come vede-te il tema del risparmio energetico?S.G.: - La cultura del risparmio energetico ci sembra sia ormai piuttosto diffusa e questo è sicuramente un van-taggio per il nostro settore. Riguardo al mercato, e al mo-mento di crisi, anzi ormai periodo di crisi, che sta attra-versando, crediamo che sopravvivrà chi saprà distinguersi e fornire soluzioni sempre più personalizzate. Per tale motivo noi non ci presentiamo come coloro che vendono un infisso, ma come coloro che progettano e realizzano l’involucro, ossia traducono in realtà l’idea del cliente.

Quali sono le maggiori esigenze espresse oggi dalla vostra clientela?T.G.: - I clienti privati che arrivano si sono già informati prima, magari su internet, ed esprimono delle richieste specifiche non solo di isolamento termico, ma anche di abbattimento acustico e sicurezza.

Gli aspetti che apprezzate maggiormente di AluK Group?T.G.: - Innanzitutto l’assistenza dell’Ufficio tecnico: rispo-ste immediate e un servizio sempre presente. Anche il prodotto è rispondente alle attese, ottima la qualità dei profili a battente.

Obiettivi nel medio, lungo periodo. Un sogno nel cassetto…S.G.: - Rafforzare la nostra presenza sul mercato e impor-re il marchio Sertec non solo nel padovano e in Veneto, ma anche in altre zone e – perché no? – anche all’estero.T.G.: - Un sogno nel cassetto è riuscire a proporre una soluzione tutta nostra, un prodotto esclusivo che ci con-senta di distinguerci unendo design e tecnologia.

L’eterno dilemma: come conciliare prezzo e qualità?T.G.: - Non riusciamo a fornire un prodotto non di qualità. La bilancia per Sertec è nettamente sbilanciata verso una qualità capace di trascinare con sé il prezzo. Trascurare la qualità può essere molto pericoloso: un difetto, anche piccolo, sul serramento sarà ricordato tutta la vita dal cliente, al quale non verrà certamente in mente che, per esempio, aveva avuto uno sconto di 500 euro.S.G.: - Una qualità costantemente monitorata e certifica-ta. Abbiamo la certificazione Uni En Iso 9001:2008 per il Sistema di gestione della Qualità, e l’attestazione SOA CQOP per l’esecuzione degli appalti pubblici. Sertec inoltre è attestata in qualità di Centro di Trasformazio-ne acciaio ai sensi del DM del 14 gennaio 2008. Infine a riprova che qualità, sicurezza e produttività vanno a braccetto, abbiamo l’attestazione “Lavoro Sicuro” che certifica che il nostro sistema di gestione della sicurezza sul lavoro è conforme alle linee guida Uni-Inail.

Quali strumenti di comunicazione utilizzate?T.G.: - Ci collochiamo tra i primi posti nei principali mo-tori di ricerca anche perché curiamo molto il nostro sito internet. Lo stiamo anzi rinnovando per renderlo ancora più ricco di contenuti e immagini, quasi uno showroom virtuale.S.G.: - Potrà sembrare uno strumento pubblicitario poco innovativo ma siamo molto affezionati ai nostri cartelli di cantiere. Offrono un duplice vantaggio: grazie ad essi sia-mo stati contattati più volte e danno modo alle persone di memorizzare il nostro logo.T.G.: - Il passaparola dei nostri clienti soddisfatti continua poi a darci conferma che la qualità ripaga.S.G.: - Infine partecipiamo a convegni informativi: re-centemente il Comune di Rubano ha organizzato degli incontri sul tema del risparmio energetico e ci ha invitati come relatori esperti dell’involucro edilizio. Periodica-mente pubblichiamo qualche inserzione sul Gazzettino e il Mattino di Padova.

Naturalmente noi cerchiamo di illustrare al cliente ciò che il serramento offre, con un atteggiamento quasi di formazione. I clienti escono da Sertec consapevoli del prodotto che avranno. Non escono frastornati di belle parole e convinti di aver comprato il top di gamma anche se così non è.S.G.: - Nell’ambito del cliente non privato la situazione si complica nel senso che spesso chiede soluzioni innovati-ve a livello di design, di estetica, disinteressandosi a volte degli altri aspetti, quali ad esempio il risparmio energe-tico. Certi committenti o progettisti vogliono sviluppare soprattutto l’aspetto ‘visivo’ per dar vita ad un’opera che si distingua dalle altre. Bisogna quindi essere bravi a sod-disfare le loro richieste, renderle realizzabili rispettando comunque le normative (staticità, resistenza al vento, iso-lamento termoacustico, ecc.). Si tratta di una bella sfida che ci offre l’opportunità di realizzare ogni volta qualcosa di nuovo e unico.

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LA SERIE ALUK

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POSA IN OPERA

2a parte Per la posa di serramenti in battuta con telaio a “Z” i nastri a doppia funzione stanno diventando la solu-zione in quanto l’impermeabilità del giunto esterno è garantita da un nastro BG1, mentre la schiuma e la si-gillatura vengono sostituite da un nastro Duo a doppia funzione su tutto il perimetro. Il consiglio è comunque di sigillare la traversa inferiore evitando che acqua sta-gnante possa essere assorbita dal nastro.Il nastro Duo è composto da due nastri accoppiati tramite una membrana che presenta delle eccezionali caratteristiche di tenuta all’aria e al vapore. È un ma-teriale che è in grado di svolgere le funzioni richieste per il livello “C” e “D” dei piani funzionali. Il nastro si presenta di colorazione diversa per indicare il verso d’applicazione, il prodotto grigio chiaro verrà montato verso il lato interno del giunto avendo caratteristiche di diffusione al vapore inferiori (fig. 9).

ConclusioniA completamento del serramento certificato e della qualifica dell’utilizzatore, il mercato deve offrire prodot-ti di assoluta qualità, a ulteriore garanzia della posa in opera a regola d’arte. È essenziale entrare nell’ottica della necessità di avvalersi di operatori qualificati e di prestare attenzione, in fase di studio, di sviluppo, di progettazione e di realizzazione non solo dell’infisso, ma anche del sistema di posa, che influenza trasversal-mente tutto il processo produttivo.È importante comprendere quanto il lavoro di squadra, oggi più che mai, sia il punto di svolta per rispondere alle crescenti richieste di maggior efficienza energetica e quindi in sostanza ai bisogni del mercato.

Sottolineavamo nel numero scorso che una buona partenza per la posa in opera è data dal considerare e gestire adeguatamente i piani funzionali del serramento (fig.1). Sono stati illustrati il Livello A – assorbimento delle deformazioni e delle sollecitazioni – e il Livello B – sepa-razione del microclima interno da quello esterno. Vedia-mo ora gli altri due livelli.

Livello C - Funzionalità termoacusticheLe fughe fra telaio fisso e controtelaio rappresentano un elemento di discontinuità termoacustica che può essere risolta riempiendo il giunto con materiali come le schiu-me poliuretaniche monocomponenti o nastri di tenuta auto-espandenti. Le schiume poliuretaniche si trovano in bombolette sotto pressione in forma liquida. La miscela uscendo dalla bomboletta rigonfia grazie al propellente, indurendo per effetto dell’umidità dell’ambiente. La velo-cità d’espansione dipende dalla temperatura, maggiore è la temperatura ambientale e più velocemente il pro-pellente passa allo stato gassoso. Un’eccessiva velocità è a discapito della qualità come l’esposizione ai raggi UV, fattori che causano l’infragilimento della struttura del pro-dotto causandone un veloce deterioramento. Una buona schiuma poliuretanica deve avere una struttura compatta, non presentare grandi ritiri post espansione, una buona tixotropia evitando fenomeni di colatura, una buona ca-pacità elastica per assorbire i movimenti del serramento, buone caratteristiche di resistenza termica e isolamento acustico (figg. 2, 3, 4 e 5).È bene sapere che le schiume poliuretaniche pur avendo un buon potere adesivo non devono essere utilizzate in sostituzione di fissaggi meccanici!In presenza di un montaggio in battuta con telaio a “Z” risulta impossibile schiumare la fuga tra i due elementi, in questo caso la soluzione è affidata ai nastri di tenuta auto-espandenti di larghezza tale da chiudere la quasi totalità del giunto.

I nastri vengono forniti in rotoli fortemente precom-pressi, anche 5 volte la loro espansione totale. Ogni produttore dichiara il range d’utilizzo a garanzia delle prestazione del prodotto. Un nastro la cui descrizione è ad esempio nastro fischer BG1 20/3-7 indica (fig. 7):• BG1Classificazione in funzione dell’esposizione;• 20 mm Profondità del giunto;• 3-7 mm Larghezza giunto.

Solo utilizzando il nastro come indicato dal produttore sono garantite le prestazioni dichiarate nella documen-tazione tecnica e certificate secondo gli standard previsti dalla DIN 18542. Quanto maggiore è la compressione di un nastro di tenuta nel giunto, tanto maggiore sarà la resistenza al passaggio dell’aria. Viceversa alla minima compressione il nastro funge solo da tenuta alla polvere e alle correnti d’aria con una minima protezione contro l’umidità.Altro aspetto da considerare in fase di montaggio è la velocità di ritorno della guarnizione dallo stato “com-presso” allo spessore nominale che è influenzata dalla temperatura.• A 23°C il tempo di ritorno è di circa un’ora (completa espansione).• A 15°C il tempo di ritorno è di circa 10 ore (completa espansione).• A 2°C il tempo di ritorno è di circa 200 ore (completa espansione).Questo aspetto diventa di primaria importanza nel caso sia richiesto un “Blower Door Test” in cantiere.A basse temperature è preferibile aspettare anche più giorni prima di effettuare il test a garanzia che il nastro di tenuta sia espanso correttamente. Nella lavorazione deve essere tagliato più lungo di 10 mm per ogni metro di pro-dotto occorrente. Le giunzioni vanno fatte a 90° per evitare che piegandolo, seguendo l’angolo del serramento, il nastro non si espanda correttamente (fig. 8).

di Antonio Maciariello Responsabile Servizio Tecnico Fischer Italia

Qualificare la posa del serramento 3a parte

Concludiamo l’approfondimento sulla posa in opera affrontando gli ultimi due piani funzionali del serramento: funzionalità termoacustiche e resistenza alle intemperie.

Livello D - Resistenza agli agenti atmosfericiLa fuga esterna deve essere ermetica alla pioggia batten-te, ma permeabile alla diffusione del vapore che potrebbe esserci all’interno del giunto.I nastri più diffusi sono formati da espanso morbido a celle aperte impregnate di resine. I nastri fischer utilizza-no come impregnante resine acriliche che offrono ottime caratteristiche di durabilità e resistenza ai raggi UV.Questa famiglia di prodotti, testati secondo la normativa tedesca – DIN 18542:2009, si dividono in tre categorie che ne determinano le prestazioni (fig. 6):• BG1: uso esterno anche sotto pioggia battente;• BG2: uso esterno, ma protetto, ad esempio da con coprifilo;• BGR: uso interno, impermeabile al vapore.

Eccessivo ritiro

fig.2 fig.3 fig.4 fig.5

Pessima tixotropia Bassa qualità Alta qualità

fig.1

fig.6

fig.7

fig.8

fig.9

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Prototipi in mostra al MaxxiIl 28 giugno è stata inaugurata una Mostra dei 10 pro-totipi all’interno degli spazi del Museo Maxxi di Roma, una delle sedi più rappresentative a livello internazionale per l’architettura contemporanea. Durante la conferenza stampa di presentazione - a cui hanno partecipato Marco Visconti, Assessore delle Politiche Ambientali del Comu-ne di Roma Capitale, Ledo Prato, Segretario generale di Mecenate ‘90, Corrado Clini, Ministro dell’Ambiente – si è sottolineato come lo sviluppo urbanistico della città debba accompagnarsi alla crescita dei fattori di sostenibili-tà ambientale, per migliorare la qualità della vita e garan-tire maggiori occasioni di crescita economica. I prototipi esposti, pertanto, rappresentano il nuovo corso che la più moderna bioarchitettura può offrire alle città, nel pieno rispetto dell’ambiente e con una grande attenzione allo stile e al design.

Il valore di Eco_Luoghi 2011Eco Luoghi rappresenta concretamente il nuovo gradi-no da raggiungere per garantire il più ampio rispetto dell’ambiente nei contesti urbani, favorendo la nascita di un’ulteriore via di uscita dalla presente situazione di crisi economica.Temi come la Società, l’Ambiente, il Paesaggio diventano protagonisti del nuovo millennio consentendo ai proget-tisti di sviluppare idee differenti di progetti abitativi e una nuova concezione che assembla per ogni materiale una giustificata azione progettuale. Nella realtà il tutto si espri-me manifestando forme e significati nuovi.Tutto il processo che ne scaturisce, non bisogna dimenti-care, fonda le sue radici nell’Antico da cui non si può pre-scindere. Quindi l’Architettura diviene un vero e proprio esercizio di pensiero che tematizzando si manifesta nelle sue più meravigliose espressioni.Essere riusciti a realizzare l’evento Eco Luoghi 2011 ha permesso al visitatore di fare una vera e propria esperien-za visiva, una ricerca spaziale innovativa.Anche la realizzazione pratica del prototipo ha avuto da parte della Commissione esaminatrice delle limitazioni temporali e logistiche come la costruzione del manufatto entro un mese dalla sua data esecutiva, e l’utilizzo di ma-teriali fatti sul posto perseguendo la logica del km zero.Eco Luoghi nasce per accompagnare la richiesta crescente di manufatti prefabbricati che si sta pian piano amplifican-do in tutto il territorio nazionale, ma che finora ha visto protagoniste per la loro efficienza ed esperienza solo imprese del Nord Europa.

Ed è qui la chiave di volta della nuova Architettura, che può divenire motore di traino delle eccellenze imprendito-riali italiane, anche alla luce del Nuovo Decreto Sviluppo nel quale sono state inserite norme volte a supporto di un’edilizia più sostenibile.Tale evento ha ottenuto un così forte riscontro che il comitato organizzativo di “Eco Luoghi 2011” ne ha deciso la ripetitività annuale, sottolineando ancor più l’odierna necessità di costruire sul costruito e di puntare al recupero edilizio per rendere le nostre città più sostenibili.

Serramenti AluK per il progetto “Hi tech Low tech”Tra i progetti selezionati per la categoria “senior” vi è “Hi tech Low tech” dello studio RicciSpaini Archi-tetti Associati di Roma, che, fra le diverse aziende e imprese fornitrici di materiale per la realizzazione del prototipo, ha scelto AluK Group per quanto riguarda la fornitura di infissi a elevate prestazioni energeti-che.

di arch. Chiara Pazzarelli AluK Group, centro distribuzione di Firenze

Le criticità a livello mondiale sia dal punto di vista socia-le che economico, paesaggistico e ambientale hanno reso necessaria la nascita di una nuova consapevolezza globale, la quale sta attualmente favorendo la promo-zione di trasformazioni profonde nelle pratiche della progettazione architettonica e ingegneristica.Si rende indispensabile la realizzazione di architetture in grado di contrastare in maniera efficiente l’emergenza ambientale rispettando i valori del paesaggio non snatu-rando il contesto nel quale si va ad intervenire.

Puntare a una nuova architetturaA tal fine il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e L’Associazione Mecenate ‘90, da oltre vent’anni impegnata nella promozione del patrimo-nio culturale e paesaggistico dell’Italia, hanno promos-so un Consulto Informale tra ingegneri e architetti per l’ideazione di “Eco_Luoghi. Case per un abitare soste-nibile nel paesaggio italiano”. La richiesta è stata quella di progettare e realizzare un modello di casa ecologica monofamiliare da 45 mq di superficie utile concepita per abitare un luogo più o meno specifico del territorio italiano. Prerogativa fondamentale era la costruzione di un edificio che rispettasse i parametri di sostenibilità in classe A ed esprimesse specifici criteri si sensibilità pae-saggistica relativi al contesto scelto dal progettista.Il Consulto informale si è rivolto sia a progettisti esperti che ai più giovani. Tra gli oltre 50 progetti presentati, ne sono stati selezionati 5 nella categoria “senior” e 5 nella categoria “junior” (progettisti under 35), da una Giuria di cinque esperti di respiro internazionale nei campi dell’urbanistica, dei beni culturali, dell’ambiente, dell’architettura come l’Arch. Pio Baldi, Presidente della fondazione Maxxi, l’Arch. Pierpaolo Balbo di Vinadio, professore di Paesaggistica all’Università “La sapienza di Roma”, l’Arch. Lucina Caravaggi , professoressa di Urba-nistica presso l’Università “La Sapienza” di Roma, l’Arch. Alberto Clementi , preside dell’Università degli Studi di Pescara Facoltà di Architettura, l’Arch. Antonella Recchia Pasqua, Segretario Generale MiBAC-Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali.

La Giuria ha assegnato il Bollino “Eco_Luoghi 2011”, come marchio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ai progettisti e alle imprese che hanno realizzato il modello e rispettato i parametri ambientali e paesaggistici.

Eco_luoghi 2011: infissi Aluk per uno dei progetti vincentiI prototipi dei dieci vincito-ri del concorso Eco_Luoghi 2011 sono rimasti in mostra al Maxxi di Roma dal 28 giugno al 29 luglio. Un’occasione preziosa per en-trare in contatto con la nuo-va frontiera dell’architettura: ecocompatibile, rispettosa dell’ambiente e del patrimo-nio paesaggistico, all’avan-guardia dal punto di vista del risparmio energetico.

Il luogo prescelto per il prototipo “Hi tech Low tech” è ai margini del Parco nazionale del Cilento a circa 150 metri s.l.m. Il sito è un terreno in declivio verso sud che affaccia sul Golfo di Policastro. L’approccio che è stato scelto per l’edificio è di tipo mimetico e fortemente radicato nel contesto. La casa ha un’area aperta/chiusa di superficie pari a quella coperta, un giardino d’inverno con una duplice funzione clima-tica: ridurre le dispersioni invernali mediando tra le temperature esterne e quelle interne, fungere da pergola ombreggiante nei mesi estivi.

Foto realistica, Casa Prototipo studio RicciSpaini Associati

Casa Prototipo studio RicciSpaini Associati, fronte principale

Le altre facciate sono particolarmente chiuse e pre-vedono l’inserimento di piccole finestre per favorire la ventilazione trasversale.

PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE

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18 19www.aluk.itALUK MAGAZINE N30 - SETTEMBRE 2012

È piacevole e sorprendente notare come, in queste realizzazioni ad alto potenziale sostenibile, il visitatore sia catturato dalla visione e dall’importanza che l’infisso ricopre e che si ritorni a considerare fondamentale un elemento finora trascurato.Al termine dell’esposizione, tutte le case prototipo verranno consegnate al Dipartimento Protezione Civile Italiano e donate ai terremotati del’Emilia Romagna. Molto probabilmente sulla base di questi prototipi ver-ranno realizzate numerose residenze che consentiranno di migliorare nell’immediato le precarie condizioni di vita di queste persone.Si può affermare, concludendo, che ad oggi sono state concretamente poste le basi per una nuova sensibilità sostenibile da parte degli enti istituzionali nazionali, ciò consentirà di aprire il tema del recupero edilizio a un nuovo panorama del tessuto urbano, nel rispetto dell’Uomo e della Natura.

La copertura ad impluvio consente di posizionare i pannelli solari del tetto celandoli alla vista. L’involucro di muratura armata è rivestito con pietrame sciolto in gabbie metalliche, questa soluzione permette di realizzare la pelle esterna con i materiali del luogo, adattandola ad un contesto mutevole.

Osservando l’edificio, l’elemento che più si confon-de con l’involucro e appare in secondo piano sono i due grandi infissi scorrevoli della serie ALUK SC170, che consentono, con la loro leggerezza stilistica, di inserirsi nell’edificio in maniera minimale, ma raggiungendo la loro piena e principale funzione di chiusura e isolamento del manufatto alle condizioni climatiche e acustiche che si potrebbero presentare.

La casa è formata da un involucro massivo ad alte pre-stazioni termiche (low tech) ed uno scheletro ligneo per il tetto e le vetrate-serra (hi tech).

Casa Prototipo RicciSpaini Associati, piccole bucature lato nord

Casa Prototipo RicciSpaini, scomposizione involucro edilizio

Casa Prototipo RicciSpaini, particolare infisso ALUK SC170

Casa Prototipo RicciSpaini Associati, particolari infisso ALUK SC170

Casa Prototipo RicciSpaini Asso-ciati, vista interna al manufatto

Oltre alla capacità primaria di isolamento termico eacustico che si percepisce nell’immediato, emerge, muo-vendo l’infisso scorrevole, la sua straordinaria leggerezza e facilità di utilizzo nonostante ricopra una notevole luce.

LE SERIE ALUK

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Le nuove cerniere possono essere utilizzate indifferentemente per apertura interna ed esterna: cambia solo la contropiastra interna. Per facilitarne l’assemblaggio, infine, sono state allestite dime apposite per la foratura dei profili e tavole di lavorazioni complete.

Maniglie per porte e finestreÈ a disposizione un nuovo catalogo maniglie, dove assieme al vostro cliente potrete scegliere forma, colore e materiale che più si avvicinano alle sue aspettative ed esigenze.La scelta è stata fatta in base alle richieste estetiche più attuali. Anche se difficilmente si può coprire il 100% delle soluzioni, si è comun-que cercato di dare completezza alla gamma, soprattutto per quei lavori dove occorre “co-ordinare esteticamente” prodotti diversi quali scorrevoli, finestre e porte. In questo catalogo, infatti, tutto è riconducibile a una sola geome-tria estetica e a un solo colore.Tutte le soluzioni presentate sono testate e garantite 10 anni, in linea pertanto con la filo-sofia di qualità e gli standard portati avanti dal Gruppo AluK.

Per completare e potenziare le serie per por-te 56ID e 67ID, abbiamo inserito a magazzino nuovi prodotti, testati e verificati presso il nostro laboratorio.

Un’offerta completa di serrature per le due serieA catalogo si possono trovare diverse soluzioni di chiusura, da quella singola a quella multi-punto con classico scrocco (sostituibile con rullo) o gancio-punzone. Le serrature sono modulari e intercambiabili fra loro, ma la vera novità sta nel fatto che possono essere composte con pro-lunghe per realizzare porte fino a 3.100 mm e l’incontro elettrico ribassato non necessita di la-vorazione sulla battuta della porta. Tutta la serie di serrature risulta completa di scontri registrabili dedicati e calibrati ai due sistemi. La serie è stata testata e validata dal nostro laboratorio, pertanto ne viene garantita la corretta funzionalità.Per chi desiderasse mantenere le classiche marche Cisa e Iseo, sul catalogo trova i rispettivi incontri di costruzione AluK, disegnati apposi-tamente per i nostri profili.A completamento dell’offerta è stato realizzato un catalogo lavora-zioni dove si possono trovare tutte le informazio-ni necessarie all’installazione.

SMART, la nuova gamma di cerniere filiformiPer rispondere alle crescenti richieste di cerniere dall’impatto estetico più aggraziato, presentiamo al mercato la nuova gamma chiamata SMART. Le cerniere, dall’aspetto cilindrico filiforme, per ora nascono solo per la serie 67ID, in vari colori, con regolazione sui tre assi e portate da 120 – 160 Kg, a seconda della configurazione e alle dimensioni della porta con rispettivi diagrammi di portata.

Novità per le serie: porte 56ID e 67IDLa gamma per porte AluK si arricchisce di nuove soluzioni che consentono di offrire ai propri clienti importanti miglioramenti in termini di estetica e funzionalità.

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20 ALUK MAGAZINE N30 - SETTEMBRE 2012 21www.aluk.it

FIERE ED EVENTIINCENTIVI

Detrazioni fiscali: proroga del bonus 55%Gli incentivi del 55% e l’innalza-mento di quelli per le ristruttura-zioni al 50% sono validi solo fino al 30 giugno 2013. Uncsaal in colla-borazione con i propri soci e affi-liati continuerà ad operare perché il 55% venga esteso fino al 2020.Nei primi giorni di agosto il Decreto per lo sviluppo e la crescita ha ricevuto il via libera dal Senato. Accogliendo infine le richieste degli operatori del settore, il bonus Irpef del 55% sulle spese di riqualificazione energetica degli edifici è stato prorogato fino al 30 giugno 2013. Non cambiano le condizioni tecniche, fiscali e operative di accesso, ossia rimangono inva-riate le procedure di richiesta e i limiti di trasmittanza termica da rispettare. Nonostante questo passo avanti, Uncsaal fa sapere che continuerà la propria attività di sensibilizzazione istituzionale riguardo ai vantaggi in termini di risparmio ener-getico che il 55% ha rappresentato fino ad oggi (oltre 8.603 GWh risparmiati dal 2007 al 2011), auspicando che venga in-serita nella nuova Strategia Energetica Nazionale del Governo l’estensione di tale detrazione fino al 2020.Per quanto riguarda le detrazioni sulle ristrutturazioni, l’in-centivo sale dal 36% al 50%, ma solo fino al 30 giugno 2013, dopodiché scenderà di nuovo al 36% e il tetto di spesa scen-derà dai 96mila euro del Decreto sviluppo ai recedenti 48mila. Maggiori informazioni, comunque, si possono scaricare dal sito dell’Uncsaal: www.uncsaal.it.

Ricordiamo ai nostri clienti la scadenza del 55%Registrandosi sul sito dell’Uncsaal è possibile scaricare il logo della campagna di sensibilizzazione sulla scadenza delle detra-zioni per inserirlo in tutta la propria comunicazione e sottoline-are al mercato che gli incentivi fiscali per cambiare le finestre finiranno entro il 30 giugno, pertanto rimane ancora poco tempo per migliorare il comfort della propria casa e risparmia-re il 55%.

Per costruire buone opportunità di mercato e rendere maggiormente visibili le proprie soluzioni, il Gruppo AluK nei mesi di ottobre e novembre parteciperà a tre eventi di caratura internazionale.

Iniziamo con il MADE Expo 2012, Fiera Milano-Rho dal 17 al 20 ottobre: non saremo presenti con uno stand, ma parteciperemo allo Smart Village, l’evento organizzato da Edilportale.com e MADE Expo e dedicato alle tematiche della sostenibilità, del contenimento e della riqualificazione energetica. L’infopoint espositivo di AluK, il cosiddetto Smart Box sarà all’interno di questa area di 2.000 metri quadri, che ospiterà convegni, seminari, presentazioni di prodotti, mostre di progetti e altri eventi.Non una fiera nella fiera, ma un modo di mettere in relazione aziende e visi-tatori nuovo e che ci è piaciuto. Attraverso la formula dell’Archidating, inol-tre, verrà favorito l’incontro tra aziende e progettisti. Si tratta di una serie di incontri tecnici one-to-one durante il quale un progettista, in 10 minuti, potrà illustrare all’azienda interlocutrice le proprie problematiche di progetto chie-dendo una consulenza sull’utilizzo dei suoi prodotti o tecnologie.Ricordiamo a tutti coloro che verranno a farci visita che potranno sottoscrivere il Manifesto per un 55% stabilizzato e strutturale, preparato da Uncsaal, Feder-legnoArredo e PVC Forum Italia, e che da MADE expo sarà rivolto al Governo e al Parlamento.

Azerbaijan: un mercato nuovo e promettenteSempre dal 17 al 20 ottobre parteciperemo al BakuBuild 2012 in Azerbaijan, il più grande evento dedicato all’edilizia della Comunità degli Stati Indipendenti e dell’Europa orientale. Trattandosi di un Paese ricco di risorse naturali (idro-carburi e gas combustibili) e in forte crescita, abbiamo valutato positivamente la possibilità di renderci visibili in una fiera che rappresenta una vera e propria piattaforma per il business delle costruzioni in un mercato nuovo e decisamen-te promettente. Basti pensare che nel periodo gennaio-luglio 2012 i lavori di costruzione sono aumentati del 32,9% rispetto a un anno fa. La stessa capi-tale, Baku, è soprannominata “the next Dubai/Abu Dhabi” in forza della sua ricchezza e forza propulsiva per lo sviluppo della regione caspica.Oltre all’Azerbaijan, comunque, il bacino di attrazione dell’evento si estende anche ai Paesi limitrofi come l’Armenia, l’Iran, la Georgia, le Repubbliche Cau-casiche Autonome Russe, il Kazakhstan e la Russia meridionale.AluK avrà un proprio stand che illustrerà l’ampia gamma di soluzioni grazie ad angolari delle principali serie per serramenti e facciate e a tre serramenti finiti: 77IW, 77IS e 80IWood. Ci aspettiamo un’affluenza interessante che punteremo a stimolare attraverso visite e contatti preliminari e mirati con studi di proget-tazione, imprese edili e aziende serramentistiche.

Un appuntamento irrinunciabileDal 5 all’8 novembre saremo presenti con uno stand al classico appuntamen-to del BIG 5 di Dubai. La fiera di Dubai è e rimane un palco fondamentale per l’intero mercato del Medio Oriente. Attualmente si stima che vi siano 4,2 trilioni di dollari di progetti di costruzione in via di realizzazione nella regione MENA (Middle East e Nord Africa), e il paese degli Emirati Arabi Uniti rappre-senta la fetta più grande: 698 miliardi di dollari. Con la crisi della Zona Euro, e il rallentamento del settore in tutti i Paesi colpiti da questo cambiamento, il Medio Oriente nel settore delle costruzioni è diventato un obiettivo chiave per l’industria mondiale. L’evento di Dubai ha più di 30 anni di storia e ha saputo crescere diventando il più grande nel suo genere. Anche quest’anno richiame-rà espositori e visitatori da oltre 30 paesi, tra cui Italia, Germania, Stati Uniti, Turchia, Regno Unito, Spagna e Francia. Novità di quest’anno è l’introduzione di eventi di business matching, progettati per far incontrare produttori e distri-butori, nonché facilitare l’introduzione e il business tra fornitori e compratori chiave.

MADE Expo, BakuBuild

e BIG5:in mostra le

soluzioni AluKNei mesi di ottobre e no-

vembre il Gruppo sarà impegnato in tre fiere in-ternazionali, utili a presi-

diare mercati di riferimen-to come quello italiano e

mediorientale, o ad aprire mercati

nuovi come quello azero.

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EXPORT

Soluzioni impiegateDato che erano state richieste elevate prestazioni di isolamento termico, per il primo lotto sono stati utilizzati:• il sistema a battente 77IW. Questo sistema, del tipo “a giunto aperto” con camera di equalizzazione delle pressioni, ha telaio fisso con profondità di 77 mm, battente da 87 mm complanare sul lato esterno e sormonto di 10 mm sull’interno rispetto al telaio fisso. L’interruzione del ponte termico dei profili è ottenuta mediante l’inserimento di speciali barrette, in poliam-mide alveolare rinforzata da 39 mm, interposte tra i due elementi metallici. Tale accorgimento consente di ridurre i moti convettivi all’interno della cavità dei profilati, facendo ottenere al sistema valori Uw fino a 0,96 W/m2K (con Ug = 0,6 W/m2K);• il sistema per facciate continue verticali SL50. Que-sto sistema a montanti e traversi è studiato per poter realizzare facciate continue verticali, a sviluppo piano o poligonale. La serie dispone di profili di varie misu-re e statica a seconda delle esigenze di progettazione con sezione di 50 mm. Grazie all’inserimento sotto il pressore di listelli isolanti, si ottiene un miglioramento della resistenza termica e una contemporanea ridu-zione dei moti convettivi. Un accorgimento tecnico, questo, che assicura un guadagno medio di 0,7 W/m2K sulla parte del telaio, avvicinandola di molto alla prestazione della parte trasparente. La trasmittan-za termica Ucw, pertanto, si attesta sull’1,2 W/m2K (valore calcolato su un modulo di 1200x3200 mm con vetro Ug pari a 0,6 W/m2K e Up di 0,25 W/m2K).5%.

Il masterplan del King Abdullah Financial District è stato progettato da Henning Larsen Architects. Il cuo-re del progetto è costituito dal concetto di “wadi”, una zona pedonale sotterranea, fortemente ombreg-giata dalla torri circostanti, che comprende giochi d’acqua e zone di verde. L’idea è quella di creare uno spazio comune esterno, comodo e visivamente stimolante.Il tema del wadi rende il KAFD a misura di pedone. La progettazione ha fatto sì che il traffico automobi-listico sia in gran parte nascosto dagli spazi pubblici. Ogni torre avrà quattro piani di parcheggi interrati, collegati alle strade principali. Il tutto sarà completato da una monorotaia, che collegherà le varie parti del distretto, e da una rete di skywalk elevati tra le torri, che consentiranno di camminare da un capo all’al-tro del distretto senza rinunciare al comfort dell’aria condizionata.

Attenzione all’eco-sostenibilitàIl KAFD sarà all’altezza anche degli standard ambientali. L’intero sito prevede di raggiungere almeno la certifica-zione Leed base: saranno le prime costruzioni con questa certificazione a Riyadh. Il progetto comprende delle linee guida per il risparmio energetico, legato fondamental-mente al guadagno solare diretto. Gli edifici, infatti, sono orientati in modo tale da essere in ombra la maggior parte del tempo. Vi sarà inoltre un impianto per il tratta-mento delle acque grigie in ogni edificio.Il quartiere è suddiviso in diversi lotti, chiamati “parcel”, ognuno dei quali ospiterà un edificio. Gli architetti dello studio statunitense FX Fowle, nei progetti sviluppati per i parcel del Gruppo Saudi Binladin, uno dei maggiori committenti, sono stati previsti materiali locali e pietra per la costruzione, soluzioni che aiuteranno il punteggio Leed finale.

Riconosciuta la qualità AluKAluK Group è il primo sistemista europeo dell’alluminio a collaborare con due aziende in questo importante pro-getto, essendo stato approvato come fornitore di sistemi da uno dei più grandi gruppi delle costruzioni del Middle East, ossia il Saudi Binladin Group.Come partner di Permasteelisa Group, impresa che si è aggiudicata l’appalto più importante e per il quale ha studiato soluzioni personalizzate, AluK ha collaborato con la fornitura di finestre e facciate continue a montanti e traversi per gli edifici dei parcel 2.09, 2.14, 4.07 e 4.08, soluzioni completamente Made in Italy, ovvero estruse e prodotte in Italia. Grazie alla positiva collaborazione che si è instaurata con Permasteelisa, il Gruppo AluK è in cor-sa per la fornitura di ulteriori parcel che si è aggiudicato il prestigioso gruppo di Vittorio Veneto.Non solo. AluK ha formalizzato l’accordo anche con ALUMCO LLC, primaria azienda costruttrice con sede a Dubai, che si è aggiudicata quattro ulteriori edifici del KAFD: parcel 2.05, 5.01, 4.03, 2.08.

Il più grande centro finanziario del Medio OrienteGrazie alla partnership con Permasteelisa e ALUMCO LLC,AluK Group ha fornito i propri sistemi a battente e per facciate continue al primo lotto del prestigioso King Abdullah Financial District (Arabia Saudita), destinato ad essere il più grandedistretto finanziario del ventunesimo secolo.

La realizzazione del King Abdullah Financial District (KAFD) di Riyadh, il cui sviluppo avrà una superficie di oltre 3 milioni di metri quadrati e che prevede la rea-lizzazione di oltre 40 grattacieli, intende consolidare la posizione dell’Arabia Saudita come capitale finanziaria del Medio Oriente. Sarà il primo distretto finanziario del Medio Oriente per dimensioni, standard normativi e tecnologici: uno sviluppo completamente integrato tra uffici, alberghi, centro congressi, negozi e strutture ricreative con facile accesso all’aeroporto e ben servito dalla viabilità.Il KAFD rappresenta l’ultima tappa di un programma attentamente pianificato di modernizzazione finanzia-ria dell’Arabia Saudita. Il distretto accoglierà una vasta comunità di operatori del settore – istituzione finanzia-rie, compagnie assicurative, banche, agenzie di rating, ecc. –, incluse le sedi del Capital Market Authority e della Tadawul, una delle Borse più tecnologicamente avanzate del mondo.Tra gli obiettivi, ha sottolineato Ibrahim Abdulaziz Al-Assaf, Ministro delle Finanze, vi è quello di creare un ambiente di lavoro in grado di attrarre eccellenti op-portunità di investimento. Il progetto oltre a prevede-re la costruzione di 6 moschee, una Grande Moschea, alloggi per 8mila persone, comprende anche la rea-lizzazione della King Abdullah Financial Academy per valorizzare le competenze, la formazione e le capacità dei professionisti attuali e futuri.

Scheda progetto

Tipo di edificio Intervento ex-novo composto da palazzied edifici

Tipo di interventoCentro finanziario e sede degli uffici sauditi

Ubicazione Riyadh - Arabia Saudita

Committente Saudi Binladin Group

Progetto KAFD - King Abdullah Financial District

Impresa esecutrice1- PERMASTEELISA GROUP2- ALUMCO LLC

Sistemi AluKSistema per facciate SL50serie per serramenti a taglio termico 77IW

KAFDKing Abdullah Financial District

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