Macroeconomia II ESERCITAZIONE

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Macroeconomia II ESERCITAZIONE Lisa Montanari [email protected] Moneta e Aspettative di Inflazione - cap.4 Ripasso I parziale

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Macroeconomia II ESERCITAZIONE. Lisa Montanari [email protected]. Moneta e Aspettative di Inflazione - cap.4 Ripasso I parziale. La Moneta, cap. 4. Definite la moneta e individuate la sua relazione con le altre variabili economiche della teoria quantitativa della moneta. - PowerPoint PPT Presentation

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MacroeconomiaII ESERCITAZIONE

Lisa [email protected]

Moneta e Aspettative di Inflazione - cap.4

Ripasso I parziale

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Definite la moneta e individuate la sua relazione con le altre variabili economiche della teoria quantitativa della moneta

ESERCITAZIONE II 2

La Moneta, cap. 4

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La moneta è un bene utilizzabile in modo immediato per effettuare transazioni.Lo stock di moneta rappresenta la quantità di moneta in circolazione all’interno diun’economia. La teoria quantitativa della moneta esprime la relazione tra la monetae le transazioni, in base all’identità MV = PY, dove M è la quantità di moneta, P è il prezzo della transazione media, Y è il prodotto aggregato, che utilizziamocome misura delle transazioni, V è la velocità di circolazione della moneta, e misurail numero di volte in cui la stessa moneta viene scambiata in un dato periodo di tempo. Le ipotesi della teoria quantitativa sono che V sia costante e che Y sia determinatodall’ammontare dei fattori di produzione e dal livello della tecnologia e quindi cheY, il Pil reale, non possa essere influenzato da variazioni della quantità di moneta. Esiste quindi una relazione positiva tra moneta e prezzi. Il livello dei prezzi èproporzionale all’offerta di moneta.

ESERCITAZIONE II 3

Definizioni (esempi)

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ESERCITAZIONE II 4II ESERCITAZIONE4

Teoria Quantitativa Moneta

Saldi Monetari Reali, quantità di moneta espressa in termini di quantità di beni: (M/P) d =kY, direttamente proporzionale al reddito (ma non dipende da i);

M(1/k)=PY M(V)=PY

kYPMPMPM SDS )/()/()/(

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ESERCITAZIONE II 5II ESERCITAZIONE5

Teoria Preferenze Liquidità

Saldi Monetari Reali ora dipendono anche dal tasso di interesse nominale i:

(M/P) = L(i,Y)

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ESERCITAZIONE II 6II ESERCITAZIONE6

Aspettative ed Inflazione Usiamo l’equazione di Fisher: (M/P) s =

L(r+πe,Y) Self-fulfilling profecy: attesa di un aumento dimoneta:

a) si alza πe, b) si alza i, c) diminuisce la domanda di saldi monetari

Siccome l’offerta M è fissa, salgono i prezzi,prima dell’aumento di moneta stesso.

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ESERCITAZIONE II 7

Multiple choice: cap. 4 Nella Teoria Quantitativa della Moneta, un aumento dell’offerta di

moneta da parte della banca centrale:a) Porta ad un aumento di redditob) Aumenta la velocità di circolazione della moneta.c) Riduce la domanda di moneta d) Aumenta il livello dei prezzie) Aumenta la domanda di monetaSol. d, ( MV = PY )

Nell’equazione di Fisher, Il tasso di interesse nominale: a) È dato dalla somma di tasso di interesse reale e tasso di

inflazione. b) Eguaglia il tasso di interesse reale meno il tasso di inflazione. c) È sempre maggiore del tasso di interesse reale. d) È costante.Sol. a, ( i = r + π )

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ESERCITAZIONE II 8

Multiple choice: cap.4 L’offerta di moneta cresce se:

a) La spesa pubblica aumenta. b) La Banca Centrale acquista Buoni del Tesoro dal pubblico. c) Un privato cittadino acquista un’obbligazione emessa da Fiat. d) L’IBM vende azioni al pubblico per finanziare la costruzione di

un nuovo impianto. Sol. b

Tutte le seguenti grandezze sono incluse in M1, eccetto: a) Il circolante. b) I depositi in conto corrente. c) I depositi a risparmio. d)I “Travelers’ check”. Sol. c

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ESERCITAZIONE II 9

Multiple choice: cap. 4 Se l’inflazione effettiva è più elevata di quella attesa, il creditore

subisce effetti negativi e il debitore guadagna perché:a) Il tasso di interesse reale ex post è maggiore del tasso di interesse

reale ex ante.b) Il tasso di interesse reale ex post è minore del tasso di interesse

reale ex ante.c) Il tasso di interesse reale diminuisce.d) Il tasso di interesse nominale diminuisce.

Sol. b, ( i = r(ex post)+π , i = r(ex ante)+πe ; π>πe )

Se la domanda di moneta è data dall’equazione (M/P)d = 0,4Y, allora:

a) La velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito è costante.b) La domanda di moneta non dipende dal tasso di interesse.c) La velocità di circolazione della moneta eguaglia 2,5.d) Tutte le risposte precedenti sono corrette.

Sol. d, ( MV = PY , (M/P) =(1/V)Y )

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ESERCITAZIONE II 10

Multiple choice: cap. 4 Secondo l’effetto Fisher, un aumento del tasso di inflazione conduce

a: a) Un aumento dello stock reale di moneta. b) Un aumento del tasso di interesse nominale. c) Un aumento del tasso di interesse reale. d) Tutte le risposte precedenti. Sol. b

Se l’inflazione diminuisce dal 6 percento al 4 percento, a parità di altre condizioni, allora l’effetto Fisher stabilisce che:

a) Tasso di interesse reale e nominale diminuiscono entrambi del 2 percento.

b) Non ci sono variazioni né del tasso di interesse nominale né del tasso di interesse reale.

c) Il tasso di interesse nominale diminuisce del 2 percento, mentre il tasso di interesse reale rimane invariato.

d) Il tasso di interesse reale diminuisce del 2 percento, mentre il tasso di interesse nominale rimane invariato.

Sol. c

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Multiple choice: cap.3 Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal

tasso di interesse, un aumento della spesa pubblica fa crescere: a) Il risparmio nazionale. b) Il risparmio pubblico. c) Il tasso di interesse di equilibrio d) Il risparmio privato.

ESERCITAZIONE II 11

r

S,ISol. c

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Multiple choice: cap.3 Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende

dal tasso di interesse, un aumento della tassazione determina: a) Uno spostamento a sinistra della curva verticale di risparmio. b) Una diminuzione degli investimenti. c) Una crescita dei consumi.

d) Una diminuzione del tasso di interesse di equilibrio e un aumento

degli investimenti.

ESERCITAZIONE II 12

r

S,ISol. d

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Multiple choice: cap. 3 Se il risparmio nazionale dipende positivamente dal tasso di interesse,

un miglioramento tecnologico che determini un incremento della domanda di investimenti:

a) Non ha alcun effetto sul risparmio nazionale. b) Sposta a sinistra la curva di domanda di investimenti. c) Porta ad un aumento sia degli investimenti che del tasso di

interesse di equilibrio. d) Non ha effetti sui consumi.

S,I

r S

I1I2

Sol. c

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Secondo il modello dei capitali di prestito con funzione di consumo: C = 300+c(Y-T) un aumento della domanda di investimenti:

a) Porta ad un aumento degli investimenti di equilibrio. b) Induce un aumento della spesa pubblica.c) Porta ad una riduzione degli investimenti di equilibrio.d) Induce un aumento del risparmio.e) Induce un aumento del tasso di interesse.

Sol. e Supponi che la funzione di consumo sia data da C = 100+0,8(Y-T), il reddito disponibile sia uguale a 1000, e il reddito Y sia uguale a 2000. Allora la propensione marginale al consumo è

uguale a:

a) 0,5b) 900c) 0,8d) 0,9

Sol. c

ESERCITAZIONE II 14

Multiple choice: cap.3

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1) Definite le componenti del risparmio nazionale. Come variano per effetto di una riduzione delle tasse?

ESERCITAZIONE II 15

Domanda aperta: cap.3

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1) Il risparmio nazionale è dato da S = Y – C(Y-T) – G dove Y indica il reddito, G la spesa pubblica e C i consumi, che dipendono positivamente dal reddito disponibile, il reddito al netto delle imposte. Se le tasse aumentano il reddito

disponibile diminuisce e di conseguenza anche i consumi. L’effetto sul risparmio nazionale è quindi positivo. Y e G non sono influenzate da una variazione delle imposte. Il risparmio nazionale è dato dalla somma del risparmio

privato, SPR = Y – C(Y-T) – T, e del risparmio pubblico SPB = T-G. Le

imposte hanno un effetto negativo sul risparmio privato e positivo sul risparmio pubblico. Questi effetti opposti si compensano, quindi il risparmio nazionale è influenzato solo

dall’effetto indiretto delle imposte sui consumi.

ESERCITAZIONE II 16

Definizioni (esempi)

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Cambiamento delle ipotesi del modello e cambiamento delle predizioni sulle politiche pubbliche.

- Se il Consumo dipende dal tasso di Interesse:In che modo cambiano le conclusioni sugli effetti della politica fiscale?

ESERCITAZIONE II 17

ESERCIZIO 1

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Un aumento del tasso di interesse aumenta il risparmio e riduce il consumo. C dipende negativamente da r.

S dipende positivamente da r. Quindi l’offerta di Fondi non è verticale ma positivamente inclinata.

Un aumento di G riduce il risparmio nazionale per ogni livello del tasso di interesse (come prima.. ) e cambia anche l’investimento di equilibrio:

ESERCITAZIONE II 18

Soluzione

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ESERCITAZIONE II 19

Continua

r

S, I

r1

S(r)

Var GI(r)

Il livello diInvestimentiè inferiore, mal’effetto di spiazzamento è parziale.ΔI < ΔG

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Che cosa NON fa parte del Pil italiano di quest’anno?

a) L’acquisto di computer per la Segreteria Didattica di Facoltà.

b) La vendita da Feltrinelli del testo di Macroeconomia ad uno studente Erasmus bulgaro.

c) L’acquisto di un impianto di climatizzazione per l’aula Magna della Facoltà.

d) L’acquisto da parte del professore del corso di Macro di una Ferrari Testarossa del 1990.

e) La costruzione di una villa a Porto Rotondo.

ESERCITAZIONE II 20

Multiple choice: cap.2

Sol. d

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Quali delle seguenti transazioni economiche non comporta un aumento del PIL?

a) Aumentano a fine anno le scorte di pneumatici dell'impresa Pirelli S.p.A. b) La tutor di Macro vola a Parigi con Alitalia.c) La copisteria "Copia copia che ti becco" aumenta in prezzi del 5% in

seguito ad un aumento della domanda del 3%. d) Il Prof. di Macro supera finalmente l'esame della patente ed acquista

una moto BMW R GS 80 del 1985.Sol. d Il PIL Italiano di quest’anno aumenta se (Cap. 2):a) Un ricco signore inglese compra una villa seicentesca sulle colline

Forlivesi.b) Il prof di Macro sostituisce le ruote alla sua moto “BMW R 80 GS” del

1985 nell’officina Bianchi di Bologna.c) Una studentessa di Macro va in vacanza a Cuba prima dell’esame

parziale.d) La Telecom vende, dalle scorte di magazzino, un telefono cellulare ad

uno studente di Macro.e) Uno studente ed una studentessa di Macro si scambiano Fuffi e Pucci,

gli orsacchiotti ricevuti in dono quando erano bambini.Sol. b

ESERCITAZIONE II 21

Multiple choice: cap. 2

Page 22: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

Fate il grafico del mercato del lavoro. Ipotizzate,dunque, una riduzione della produttività marginaleDel lavoro:a) Mostrate graficamente come si sposta la curva

di domanda di lavoro. Come variano occupazione, disoccupazione e salario reale se il mercato del lavoro tende sempre all’equilibrio? b) Cosa succederebbe se i sindacati impedissero ai salari reali di aggiustarsi liberamente? c) Esistono a vostro parere altre ragioni per cui si potrebbe giungere allo stesso risultato?

ESERCITAZIONE II 22

Esercizio 2

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Soluzione

a) Condizione di equilibrio: PML = W/P, dopo ΔPML, PML’=(W/P)’

ESERCITAZIONE II 23

L

Salario

LD=PML

W/P

LD’=PML’

(W/P)’

L

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a) Se la PML diminuisce, perché il mercato del lavoro rimanga in equilibrio è necessario che il salario reale diminuisca.

Nel nuovo equilibrio, il numero degli occupati non cambia, perché l’offerta di lavoro è fissa, ma ora gli occupati percepiranno un salario reale più basso.

Anche la disoccupazione non varia se i salari reali sono liberi di aggiustarsi.

ESERCITAZIONE II 24

Continua

Page 25: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

Continua

b) Condizione di equilibrio non rispettata: PML’ ≠ W/P

ESERCITAZIONE II 25

L

Salario

LD=PML

W/P

LD’=PML’’

L

Disoccupazione

L’

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b) Se i sindacati impediscono al salario reale di aggiustarsi si genera disoccupazione, perché in corrispondenza del valore iniziale di W/P la nuova domanda di lavoro è inferiore all’offerta e solo L’ lavoratori potranno restare impiegati. I disoccupati aumenteranno in misura pari a (L-L’).

ESERCITAZIONE II 26

Continua

Page 27: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

c) Ogni altro tipo di politica o fenomeno che generi rigidità dei salari nell’aggiustarsi al loro livello di equilibrio produrrà gli stessi risultati. Ad esempio, secondo la teoria dei salari di efficienza è possibile che siano le imprese stesse a decidere di pagare salari superiori a quelli di equilibrio per evitare di perdere i lavoratori migliori, per ridurre il turnover e/o i costi di formazione del nuovo personale, ecc.

ESERCITAZIONE II 27

Continua

Page 28: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

Fate il grafico del mercato del lavoro con le curve di domanda ed offerta.

1) Da dove deriva la curva di domanda di lavoro?Identificate graficamente l’equilibrio.

2) Se il salario è fissato ad un livello superiore a quello di equilibrio allora osserveremo disoccupazione: identificatela graficamente. E’ strutturale o frizionale?

3) Commentate e fornite un esempio di fenomeno che possa spiegare l’osservazione di un salario superiore a quello di equilibrio. (Cap. 6).

ESERCITAZIONE II 28

Esercizio 3

Page 29: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

1) L’offerta di lavoro è fissa La domanda di lavoro diminuisce all’aumentare di L

ESERCITAZIONE II 29

Soluzione

LLO L

W/P

LD=PML

(W/P)*

Page 30: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

Continua

2) Disoccupati = Lo - L

ESERCITAZIONE II 30

LLO L

W/P

LD=PML

(W/P)*

L

(W/P)’

Disoccupazione

Page 31: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

2) La disoccupazione è strutturale, perché è di

lungo periodo e deriva da una rigidità dei salari.

3) Per esempio potrebbe essere provocatadall’azione dei sindacati che riescono adimporre in sede di contrattazione un salariosuperiore a quello di equilibrio (> PML).

ESERCITAZIONE II 31

Continua

Page 32: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

L'imposizione di un salario minimo crea disoccupazione strutturale se

a) E' inferiore al salario di equilibrio competitivo, market clearing. b) E' superiore al salario di equilibrio competitivo, market clearing. c) sempre d) MaiSol. b Se il tasso di occupazione è pari a o = 0,10 ed il tasso di

separazione è pari a s = 0,05. Qual è la frazione di occupati in stato stazionario?

a) ½b) 0c) 2/3d) ¼e) 1/3Sol. c (la frazione di occupati è pari a: o/(s+o)

ESERCITAZIONE II 32

Multiple choice: cap. 6

Page 33: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

L’introduzione di un sussidio di disoccupazione:a) Riduce la disoccupazione strutturale.b) Introduce un salario minimo superiore a quello di equilibrio.c) Aumenta la disoccupazione frizionale.d) Aumenta la domanda di lavoro per qualsiasi livello di salario.e) Porta ad un aumento della produzione.Sol. c

Considerate un’economia con una forza lavoro costante pari a L. Indichiamo con D il numero dei disoccupati e con O il numero di occupati. Sia s=0,15 (15%) il tasso di separazione della forza lavoro e o=0,35 (35%) il tasso di ottenimento del lavoro. Qual’è il tasso di disoccupazione naturale D/L (detto anche di stato stazionario)?

a) 0b) 0,15 quindi 15%c) 0,30 quindi 30%d) 0,35 quindi 35%e) 0,50 quindi 50%Sol. c

ESERCITAZIONE II 33

Multiple choice: cap.6

Page 34: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

Se il tasso di ottenimento del lavoro o=0,27 ed il tasso di separazione dal lavoro s=0,03, a quanto ammonta il tasso di disoccupazione di stato stazionario?

a) 0 b) 10% c) 0,15 d) 0,3D/L = s/(o+s) = 0.03/(0.27+0.03) = 0.1Sol. b

ESERCITAZIONE II 34

Multiple choice: cap.6

Page 35: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

Dare le seguenti definizioni: Che cos’è la disoccupazione frizionale? Fate un esempio di una politica

economica che ha l’effetto di ridurla e un esempio di una politica economica che ha l’effetto di aumentarla

ESERCITAZIONE II 35

Definizioni (cap.6)

Page 36: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

La disoccupazione frizionale è disoccupazione di breve periodo, causata dal tempo necessario perché domanda e offerta di lavoro si incontrino. E’ necessario tempo perché un lavoratore che entra per la prima volta sul mercato del lavoro o che ha perso il lavoro trovi una nuova occupazione, sia perché in generale i lavoratori hanno competenze e preferenze diverse, sia perché l’ informazione sulle occupazioni vacanti non è perfetta. Inoltre la mobilità geografica dei lavoratori non è un processo immediato e nelle economie moderne gli spostamenti intersettoriali dei processi produttivi inducono una frequente variazione della domanda di lavoro tra settori diversi. Per tutti questi motivi un certo ammontare di disoccupazione frizionale è sempre presente all’interno dell’economia.

Una politica pubblica volta alla riqualificazione dei lavoratori con competenze obsolete o specifiche per settori ormai in crisi può far diminuire la disoccupazione frizionale, mentre una politica che aumenti i sussidi di disoccupazione o la durata del periodo in cui un disoccupato può percepire tale sussidio tende a far aumentare la disoccupazione frizionale, perché riduce gli incentivi a trovare rapidamente un nuovo lavoro.

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Svolgimento (esempio)

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1) Date una definizione di disoccupazione frizionale e di disoccupazione strutturale.

2) Quale delle due disoccupazione può cambiare in seguito all’introduzione di una legge che introduce un salario minimo garantito?

3) Che cos’è l’isteresi?

ESERCITAZIONE II 37

Definizioni (cap.6)

Page 38: Macroeconomia II ESERCITAZIONE

1) La disoccupazione frizionale è dovuta al fatto che perché un

lavoratore trovi un’occupazione è necessario del tempo. Lecaratteristiche dei lavoratori, in termini di preferenze e

qualitàprofessionali, da un lato, e dei posti di lavoro, in termini dilocalizzazione geografica e settoriale, dall’altro rendono

difficileun incontro immediato tra chi offre e chi domanda lavoro. La disoccupazione strutturale invece, a differenza dellaprecedente, è un fenomeno di lungo periodo. E’ causata dallarigidità dei salari e dal razionamento dei posti di lavoro. Inquesti casi l’offerta di lavoro è superiore alla domanda.

ESERCITAZIONE II 38

Definizioni (esempi)

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2) L’introduzione di un salario minimo garantito potrebbe far aumentare la

disoccupazione strutturale se il livello di salario fissato fosse al di sopra di

quello di mercato, perché determinerebbe una rigidità dei salari adaggiustarsi al loro valore di equilibrio.3) L’isteresi è un fenomeno che identifica l’effetto della storia nelladeterminazione del tasso di disoccupazione. Shock negativi possono farcrescere il tasso di disoccupazione naturale e questo può diventare unfenomeno persistente. Tra le cause possiamo individuare la perdita dicapitale umano conseguente ad un lungo periodo di disoccupazione: laproduttività dei disoccupati si deteriora con il tempo e trovare un altrolavoro può risultare molto difficile alla fine di un periodo di recessione; idisoccupati possono perdere potere nell’influire sulla determinazione deisalari: gli insider (lavoratori impiegati) possono contrattare salari piùelevati per se stessi. Quindi gli outsider possono trasformarsi dadisoccupati frizionali in disoccupati strutturali.

ESERCITAZIONE II 39

Definizione (esempi)