Macabro 1600 Giovannetti

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Il grottesco gusto per l’orrido nel Barocco: un’anticipazione della Scapigliatura? A cura di Anna Rita Vizzari (per la docenza a contratto di Letteratura Italiana in Scienze della Formazione Primaria A.A. 2012/13)

Transcript of Macabro 1600 Giovannetti

Il grottesco gusto per l’orrido nel Barocco:

un’anticipazione della Scapigliatura?

A cura di Anna Rita Vizzari (per la docenza a contratto di Letteratura Italiana in Scienze della Formazione Primaria A.A. 2012/13)

Quale testo leggiamo?

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Titolo: “Bella donna presente a spettacolo atrocissimo di giustizia”, da “Sonetti, canzoni e madrigali” di M. Giovan[n]etti.

L’Autore: Marcello Giovan[n]etti

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Era ascolano.

Visse nella prima metà del Seicento.

Studiò Legge.

Lavorò come giurista a Roma.

Era un lirico barocco minore di matrice marinista.

Autore di volumi giuridici

Le date

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Nascita dell’Autore

Uscita dell’Opera

Morte dell’Autore

1598 1622 1631

Il testo: leggiamolo 1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un 'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Quesito: interpretazione

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Di che cosa parla?

Il testo: significato

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Il Poeta effettua un parallelismo fra due stragi che vengono perpetrate contestualmente:

Una reale

ossia un’esecuzione capitale

Una metaforica

ossia la strage di cuori della donna amata.

Il testo: significato

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

La donna rispetto alla Morte si pone: •sia in analogia •che in contrasto. Sdoppiamento barocco che pare anticipare il dualismo della Scapigliatura e il Decadentismo. Ma secondo G. Getto il raffronto è funzionale alla tematica amorosa e non precorre Decadentismo e dintorni: http://books.google.it

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Binomio Amore-Morte. Parallelismo fra la strage di cuori e le

uccisioni sul patibolo. Cruento esasperato. Gusto per l’orrido.

Il gusto del macabro

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Il testo: contenuto

Le due quartine: i fatti

1a q.: il Poeta vede, presso un patibolo, una donna affascinante che fa strage di cuori.

2a q.: la donna fa strage di cuori laddove dei colpevoli vengono puniti con l’uccisione, ma lei resta impunita.

Le due terzine: conseguenze dei fatti

sul Poeta

1a t.: il cuore del Poeta non ha scampo: soffre per lo spettacolo della pena di morte e soffre per amore.

2a t.: il cuore del Poeta resta esangue per una duplice strage, una dovuta alla Bellezza e una all’Orrore.

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore*,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore*,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Il testo: osservazioni stilistiche e retoriche sulla prima quartina

Personificazione

Dicolon

Sottolineate: allitterazione delle consonanti liquide L e R

* = antitesi, contrasto

Morte/morti: Poliptoto + figura etimologica

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Il testo: osservazioni stilistiche e retoriche sulla seconda quartina

Metafora Figura etimologica + contrasto fra contrari.

Sottolineato Poliptoto + contrasto attivo/passivo

Iterazione

9. Quale scampo il mio cor fia* che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Il testo: osservazioni stilistiche e retoriche sulla prima terzina

Sottolineato: Parallelismo sintattico che si muove fra la dimensione denotativa e quella connotativa

Interrogativa

Iperbole, esagerazione

Metafora

Ossimoro

Metafora con verbo impersonale qua usato in modo personale: ha come soggetto “un nembo”.

Iperbato

Poliptoto + figura etimologica

12. Resta per doppia strage il petto essangue*;

13. fan bellezza* e spavento* eguali prove,

14. e nuotano gli amori* in mezzo al sangue*.

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Il testo: osservazioni stilistiche e retoriche sulla seconda terzina

Una strage è reale (la pena di morte) e una è metaforica (quella amorosa).

Rima con figura etimologica

Metafora

* = Antitesi, contrasto

Il testo: osservazioni lessicali

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

= sarà

Significato cupo o macabro: •Sostantivi •Aggettivi •Verbi

Per alcuni è, con «ancor[a]», alternativa poetica ad «anche», per altri è sullo stesso piano con essi.

Il testo: ricorrenze lessicali

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un 'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

Il testo: tipologia e struttura

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Quartine

Terzine

Si tratta di un sonetto.

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un 'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

Il testo: schema di rima

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Rima incrociata o chiusa

A due rime alternate- Rima alternata

A

B

B

A

A

B

B

A

C

D

C

D

C

D

Il testo: ricchezza dei tipi di rima

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un 'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

Rima inclusiva ed etimologica con antitesi concettuale.

Rima povera

Rima concettualmente contrastante

Rima con “esangue”, concettualmente legata

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un 'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

Il testo: enjambements

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

1. Là 've la morte in fera pompa ergea

2. spietata scena di funesto orrore,

3. vidi colei, che nel tuo regno, Amore,

4. di mille colpe e mille morti è rea.

5. Fra que' nocenti uccisi, ella uccidea

6. più d'un 'alma innocente e più d'un core;

7. e pure, intenta al tragico rigore,

8. spettatrice impunita anco sedea.

9. Quale scampo il mio cor fia che ritrove?

10. Là fra rigide morti a morte ei langue,

11. qua di dolci ferite un nembo piove.

12. Resta per doppia strage il petto essangue;

13. fan bellezza e spavento eguali prove,

14. e nuotano gli amori in mezzo al sangue.

Il testo: altri meccanismi metrici

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

Aferesi

Apocope

Bibliografia

A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari

BALDI, G., & ZACCARIA, G. (1999). L'analisi del testo: sessanta esempi. Torino, Paravia scriptorium. ASOR ROSA, A. (2007). Letteratura italiana. 7, L’età moderna. La Storia e gli Autori. Torino, Einaudi.