M. Assunta Zanetti · 2019. 11. 14. · CV - È una misura della formazione del concetto verbale....

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M. Assunta Zanetti PAVIA, Corso di aggiornamento La scuola educa il talento, VI a Edizione 13 GENNAIO 2018

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  • M. Assunta Zanetti PAVIA, Corso di aggiornamento La scuola educa il talento, VIa Edizione

    13 GENNAIO 2018

  • 2

    AGENDA

    1.Alto Potenziale e Plusdotazione: funzionamento

    cerebrale

    2.L’alunno ad Alto Potenziale: profili

    3.L’alunno ad Alto Potenziale in classe: strumenti di

    riconoscimento e individuazione

  • LA DOMANDA…

    VIA AL BRAINSTORMING!!!

    3

  • EDOARDO

    Edoardo 5 anni e 4 mesi frequenta la scuola dell’infanzia.

    Motivo della consulenza: per le insegnanti il bambino mostra un grave

    disagio nell’ambiente scolastico, non si entusiasma alla attività proposte

    anzi spesso le rifiuta e mostra un malessere prossimo alla sofferenza.

    La situazione pare causare problemi al bambino ma anche alle maestre

    ed agli altri bambini che, a volte, sono anche infastiditi dal

    comportamento di fatto insofferente del compagno.

    .

    PRIME IPOTESI

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  • INCONTRIAMO LA FAMIGLIA E SCOPRIAMO CHE EDOARDO

    A casa Edoardo è molto attivo e partecipa alle attività proposte.

    Manifesta una spiccata curiosità e si relaziona in modo adeguato con gli adulti

    Le insegnanti riferiscono che il bambino arriva a toccarsi e a stropicciarsi le

    guance e a darsi pizzicotti come per sfogare la pressione accumulata.

    A ciò si accompagna il fatto che Edo fa molte storie per andare a scuola.

    Cerca spesso la compagnia di compagni più grandi e persone adulte

    (insegnanti, nonni, amici dei genitori)

    Fatica a seguire le regole sia a casa che a scuola, contesta spesso e

    fa capricci

    ANALISI DI UN CASO (II) 5

  • ANAMNESI REMOTA, ALCUNI ELEMENTI

    Edoardo si è mostrato sin da subito, da appena nato, molto attivo e con un

    pianto abbastanza facile e improvviso e difficilmente consolabile.

    Arrivato al nido, a 9 mesi, anche lì ha mostrato già la propria insofferenza,

    con crisi di pianto dirompenti riferite dalle educatrici

    A 6 mesi ha pronunciato le sue prime paroline e a un anno e qualche

    mese aveva già un discreto repertorio, imparando ad utilizzare frasi

    compiute poco più avanti e utilizzando costruzioni anche più complesse a

    due anni. Il lessico diventa poi ricco e completo in breve tempo.

    A 11 mesi inizia a fare i primi passi e a 12 cammina da solo.

    ANALISI DI UN CASO (III)

    ANAMNESI FAMILIARE

    La mamma è una scienziata affermata

    Lo zio è un molto noto nel mondo informatico

    6

  • Ulteriori elementi: capacità linguistica molto forbita, ottima memoria,

    reazioni emotive esagerate, si rifiuta di colorare.

    A seguito della segnalazione delle maestre in merito alle difficoltà nel

    prestare attenzione e concentrazione e noia si procede con una

    valutazione neuropsichiatrica con WIPPSI III Edoardo sottoposto ottiene

    un Q.I.T. di 148.

    Genitori sono spiazzati e molto preoccupati.

    La richiesta dei genitori è cercare di capire come aiutare Edo a trovare

    un equilibrio che sia in grado di donargli serenità e che gli consenta di

    sviluppare appieno le proprie capacità,.

    PRIMA VALUTAZIONE 7

  • MICHELE

    Michele ha 7 anni, vive con i suoi genitori e il fratello di 4 anni in un

    piccolo centro del sud Italia. La mamma è bibliotecaria, il papà fa

    il rappresentante e spesso viaggia per lavoro.

    Motivo del contatto sono le difficoltà scolastiche: calo significativo

    del rendimento e problemi di comportamento a casa e a scuola

    PRIME IPOTESI

    8

  • INCONTRIAMO LA FAMIGLIA E SCOPRIAMO CHE MICHELE

    A scuola si rifiuta di rispondere alle domande della maestra e di essere

    interrogato perché teme di sbagliare

    Ha una curiosità spiccata e diffusa, è molto interessato al tema della

    morte

    Gioca spesso solo, fatica a “negoziare” l’attività ludica con i pari, spesso è

    coinvolto in conflitti

    Cerca spesso la compagnia di compagni più grandi e persone adulte

    (insegnanti, nonni, amici dei genitori)

    Fatica a seguire le regole sia a casa che a scuola, contesta spesso

    chiedendo spiegazioni approfondite sulle motivazioni di una regola

    ANALISI DI UN CASO (II) 9

  • ANAMNESI REMOTA, ALCUNI ELEMENTI

    Pronuncia le prime parole all’età di 9 mesi, le prime frasi a 18 mesi, a

    due anni riconosce i numeri e impara da solo a leggere all’età di

    circa 4 anni.

    In prima elementare sapeva già scrivere ed eseguire correttamente i

    calcoli più semplici

    Da sempre ha difficoltà con l’alimentazione

    Da sempre dorme poco e fatica ad addormentarsi

    ANALISI DI UN CASO (III)

    ANAMNESI FAMILIARE

    Il nonno paterno è un famoso fisico

    I fratelli del padre fanno tutti lavori di grande responsabilità o sono

    artisti

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  • CONOSCIAMOLI

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  • FUNZIONAMENTO CEREBRALE

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  • BASI BIOLOGICHE

    È ormai assodato ci sia una stretta relazione tra fattori neuroanatomici, bio-

    comportamentale, genetici, socio-culturale, familiare e influenze ambientali

    nello sviluppo della plusdotazione (Bloom, 1985; Sternberg, 2001; Subotnik, et al,

    2011).

    Gli studi negli ultimi 15 anni si sono intensificati e i ricercatori hanno focalizzato

    l’attenzione soprattutto sulla necessità di identificare precocemente il

    potenziale all’interno di un paradigma teorico che contempla non solo le

    teorie di intelligenza, ma il ruolo della creatività e capacità cognitive, della

    motivazione, istruzione, curriculum in relazione con le influenze dei contesti,

    famiglia, scuola e comunità, (Pfeiffer, 2013)

    ma È possibile che anche le caratteristiche neurobiologiche diano un contributo

    importante nella definizione dell’individuo eccezionale?

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  • GENETICA VS. EPIGENETICA

    Alcuni aspetti della cognizione alla base del potenziale esistono su base

    codice ereditario (Posthuma et al, 2001, 2002;. De Geus e Boomsma,

    2002;. Thompson et al, 2002).

    Neuroimaging e la genetica hanno permesso di individuare i modelli che

    suggeriscono l'ereditabilità di temperamento (Eley e Plomin, 1997;.

    Schwartz, et al, 2003) e le capacità cognitive determinato da influenze

    genetiche sul lo sviluppo di (Thompson et al., 2002) alcune parti del

    cervello.

    In altri casi, altre strutture cerebrali necessarie per l'apprendimento, come

    l'ippocampo, hanno dimostrato di essere più aperte alle influenze

    ambientali e l'esperienza (Foy et al, 1987; Gunnar, 1998; Maguire et al,

    2000, 2003)

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  • NATURA-CULTURA?

    La componente genetica gioca un ruolo importante (Johnson, Nijenhuis,

    & Bouchard, 2008)

    … ma non basta …

    La giftedness non deve essere confusa con il modo in cui viene

    misurata… il QI non è la giftedness… ma solo un indicatore che la

    giftedness può esistere !!! (NAGC, 2011)

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  • NATURE OR NURTURE?

    Galton: l’intelligenza si eredita

    OPPURE

    Ambiente di crescita e predisposizione di base

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  • RUOLO DEI GENI

    Ruolo dei geni nell’intelligenza

    “As is the case with other traits, like height, there are probably thousands of genes and their variants that are associated with intelligence,” he said. “And there may be other genetic effects beyond the single gene effects. There could be interactions among genes, or interactions between genes and the environment. Our results show that the way researchers have been looking for genes that may be related to intelligence.

    17

  • RUOLO DEI GENI

    The terms gifted, talented, and intelligent all have meanings that suggest an individual's highly proficient or exceptional performance in one or more specific areas of strength.

    Contemporary theories of intelligence are based on theoretical models that define ability or intelligence according to a priori categories of specific performance.

    Quali correlati neurali?

    Maggiore velocità neurale e l'efficienza della funzione prefrontale.

    Il talento è un risultato eccezionale delle interazioni tra comportamento goal-directed e processi percettivi non sempre consapevoli.

    Alcune ricerche riportano significative differenze di attivazione neurale specifiche per regione, i con tempi di reazione più accelerati

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  • POTENZIALE/TALENTO

    misura di alta intelligenza generale che si manifesta con

    ottime performance cognitiva in un dominio generale

    straordinaria capacità in un dominio specifico

    particolarmente legato ad una misura generale di QI, con

    una plasticità individuale e predisposizione neurologica

    Questi due accezioni possono essere doppiamente presenti

    o escludersi a vicenda in un individuo.

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  • IL FUNZIONAMENTO CEREBRALE AD ALTO

    POTENZIALE

    Ricerche recenti fanno riferimento all’ereditarietà (Posthuma, DeGeus, & Boomsma, 2001; Thompson, Cannon, & Toga, 2002) mentre la posizione opposta sostiene che abilità eccezionali siano il risultato della pratica e del duro lavoro (Ericsson, Krampe, & Tesch-Romer, 1993; Ericsson &Lehman, 1996; Howe, Davidson, & Sloboda, 1998; Howe, Davidson, Moore, & Sloboda, 1995; Sloboda, Davidson, & Howe, 1994), generalmente intrapresi a partire dalla prima infanzia (Bloom, 1985).

    I lavori di Bloom così come quelli di Roe (1951, 1953a, 1953b), permettono di concludere che pratica, impegno e duro lavoro sono necessari per acquisire dimestichezza, ma non sufficienti per spiegare il raggiungimento di risultati eccezionali.

    La prospettiva maggiormente accreditata sembra oggi essere quella che vede la plusdotazione come il risultato dell’interazione tra geni e ambiente (LaBuda, DeFries & Fulker, 1987; Scarr & McCartney, 1974, Asbury,Plomin,2014 ).

    La plusdotazione è un costrutto multidimensionale

    (Gardner, 1983; Sternberg, 1997; Tannenbaum, 2000).

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  • Il funzionamento cerebrale (segue)

    Maggior densità di neuroni nelle aree frontali (Orzheckhovskaia 1996)

    Differenza significativa nello sviluppo corteccia cerebrale soprattutto in adolescenza (Shwa et al, 2006, studio longitudinale con 300 bambini sopra i 6 anni)

    Maggiore attivazione cerebrale

    Velocità di trasmissione

    Deficit inibizione latente

    Eccessiva attivazione dell'emisfero destro (Magnie, 2003)

    Trasferimento informazione più veloce:

    Tra i due emisferi (Geake, 2007)

    Tra la corteccia prefrontale e il lobo parietale (maggiore attivazione delle aree cerebrali)

    Maggior attivazione diverse aree del cervello (Habib 2010)

  • Il funzionamento cerebrale (segue)

    Gifted: maggiore attivazione del lobo parietale (conosciuto per essere largamente inconscio ed automatico!)

    Fra i meno dotati: maggiore attivazione del lobo frontale (conosciuto per essere particolarmente implicato in tutto quello che si accompagna all’attenzione controllata, l’organizzazione dei dati ecc, e ciò che richiede uno sforzo mentale sostenuto cosciente ed attivo.

    Non è infrequente trovare prestazioni inferiori nelle prove di attenzione nei gifted e quindi disturbo dell’attenzione

    (Rypma, 2006)

  • Visual-spatial learners Si tratta di una categoria di bambini gifted (ma anche adulti) caratterizzati da:

    Tendenza a considerare concetti o idee complesse Eccezionale capacità nel comprendere e utilizzare relazioni spaziali Pensiero intuitivo Immaginazione vivida Predilezione per le attività artistiche Pensatori compulsivi

    Quindi

    Pessimi ascoltatori Poco capaci di usare e comprendere aspetti verbali Incapaci di tener conto del tempo Disorganizzati

    Risulta quindi evidente che questi soggetti fanno un uso prevalente dell’EMISFERO DESTRO del cervello

  • Criticità IAG

    CV - È una misura della formazione del concetto verbale. Valuta l’abilità dei bambini di ascoltare una domanda, attingere informazioni dall’educazione sia formale sia informale ricevuta, ragionare, dare una risposta ed esprimere i pensieri ad alta voce.

    IRP-Alta capacità di esaminare un problema, sfruttare abilità visivomotorie e visuo-spaziali nell’organizzare i pensieri, creare soluzioni e verificarle. Predilezione per r le informazioni visive, il sentirsi a proprio agio nelle situazioni nuove e inaspettate, o la preferenza ad imparare attraverso l’azione

    ML- capacità dei bambini di memorizzare nuove informazioni, immagazzinarle nella memoria a breve termine, di concentrarsi e di manipolare tali informazioni per arrivare a dei risultati e per stimolare il ragionamento. Tale indice risulta essere sensibile all’ansia. È collegato all’apprendimento, alla realizzazione e alla capacità di auto-monitoraggio

    VE- abilità dei bambini di focalizzare l’attenzione, la rapidità di analisi, la capacità di discriminazione e la capacità di ordinare sequenzialmente le informazioni visive. Richiede persistenza e capacità di pianificazione, ma è sensibile alla motivazione, alla difficoltà di lavorare sotto la pressione del tempo e anche alla coordinazione motoria.

  • Adolescenti gifted utilizzano aree più estese e più bilaterali fronto-parietale rispetto ai controlli durante il

    funzionamento esecutivo e compiti di ragionamento fluido durante una prova di matematica Desco,

    Manuel, et al. Neuroimage 57.1 (2011): 281-292.

    Evidenze di neuroimaging

  • a)Adolescente con capacità cognitive nella media

    Evidenze di neuroimaging compito di rotazione mentale

    b)Adolescente con capacità cognitive sopra la media

    Maggiore attivazione di zone supplementari

    c) Attivazione aree nei soggetti pludsotati

  • Caratteristiche neurologiche

    • Tamnes et al., 2010

    Maturazione Precoce Corteccia più sottile

    • Changeux and Danchin, 1976; Huttenlocher and Dabholkar, 1997; Paus, 2005; Petanjek et al., 2011

    Potatura sinaptica Spessore corticale ridotto

    • Geake, 2008; Gross, 2004

    Performance superiore in test cognitivi e creativi Maturazione cognitiva maggiore

  • Caratteristiche

    • Spesso sono schiacciati dalle loro o altrui alte aspettative

    • Sperimentano senso di frustrazione e senso di colpa,

    insoddisfazione

    • Mapper (studenti sequenziali), possono perdersi nel percorso che porta alla risposta giusta

    • Saltatori (studenti spaziali) non sempre possono sapere come sono arrivati a "risposta giusta”

    • Sono dei sensation seekers: pronti a sperimentare qualsiasi cosa

    anche senza la certezza del successo

    • Eccessivamente sfidanti forti delle loro multipotenzialità

    • Risorse ed esperienze limitate sotto il profilo socioemotivo

    • Rischio di insuccessi e fallimenti non solo nelle performance ma

    anche a livello personale

  • Pensiero arborescente

    Il pensiero arborescente è la tendenza a pensare ramificando i pensieri (aprendo parentesi) piuttosto che in modo sequenziale e lineare.

    Da un punto di vista cognitivo, l'elaborazione delle informazioni sarebbe più veloce, permettendo ai plusdotati di prendere in considerazione un elevato numero di informazioni in uno stesso momento per arrivare alla soluzione di un problema

    RISCHIO

    Questo particolare funzionamento complica il processo di scelta e di prioritizzazione delle informazioni, portando in alcuni casi a una sensazione di estrema confusione Emotività esasperata che spesso porta a sviluppare un'ansia diffusa

  • Pensiero arborescente

    • Fatica ad organizzare e strutturare le idee

    • Fatica a gerarchizzare le idee (ordine di importanza)

    • Fatica a spiegare i ragionamenti che portano alla soluzione. La soluzione si impone

    ad esso.

    • Fatica a pianificare

    • Elevata creatività nelle risposte

    • Rapidità delle risposte

    RISCHIO La velocità nell’elaborazione non consente di fare sforzo per l’apprendimento

    intenzionale per cui no sviluppano strategie e incorrono in difficoltà esecutive e di concentrazione Velocità di pensiero non è garanzia di successo difficoltà a trasformare il pensiero

    intuitivo e arborescente in pensiero sequenziale

  • Pensieri in presa diretta

    Penso a tante cose in una volta a volte mi

    dimentico dove sono.

    Perdo il filo del discorso. Sto andando

    troppo veloce e mi dimentico le idee

    essenziali (ragazzo di 12 anni)

    Quando devo mettere sul foglio i miei pensieri, sono

    così tanti che spesso non so da dove cominciare

    (ragazza di 11 anni)

    Sovrappongo tutto e non riesco a venirne a

    capo. Problematico...forse dovrei iniziare a

    scrivere le cose, ma tipo tabella, perché il

    flusso che generalmente produco è ancora

    più confusionario(ragazzo di 14 anni)

  • INQUADRAMENTO Dal dono al talento (Gagné, 1985)

    Lo sviluppo del talento si ha con la progressiva trasformazione, dei “doni” in “talenti”…

    L’individuo ottiene risultati superiori in un campo specifico

    Ruolo della motivazione, dei contesti, del caso…

    Criteri (Sternberg, 1985)

    Potenzialità superiori rispetto ai propri pari

    Capacità e competenze non comuni

    L’area di eccellenza deve portare a “produttività”

    Dimostrabile attraverso l’assessment

    L’eccellenza è riconosciuta dalla società

    Componente emotiva (Roeper, 1982)

    Giftedness : grande conoscenza, grande sensibilità e straordinaria abilità nel trasformare le percezioni in esperienze intellettuali ed emotive

    Sviluppo asincrono (Columbus Group, 1991

    Questa unicità rende i soggetti gifted particolarmente vulnerabili. Per sostenere il pieno sviluppo del

    potenziale di questi soggetti sono necessari uno stile parentale, educativo, d’insegnamento e di intervento

    clinico particolari.

  • Diagnosi differenziale

  • PUNTI DI FORZA

    PUNTI DI DEBOLEZZA

    Imparano in fretta e facilmente Si annoiano facilmente e si sentono frustrati

    Sono abili nel ragionamento astratto e nell’utilizzo

    del pensiero critico

    Risentono degli atteggiamenti negativi degli adulti

    verso l’intelligenza

    Mostrano alta competenza verbale Dominano le discussioni

    Spesso non sanno ascoltare

    Hanno molta energia Soffrono l’inattività e la mancanza di sfide

    Manifestano un acuto senso dell’umorismo Usano l’umorismo in modo improprio per attaccare gli

    altri

    Provano frustrazione quando il loro umorismo non viene

    capito

    Puntano al perfezionismo Temono il fallimento

    Hanno un’insolita immaginazione Sono considerati “bizzarri”

    Manifestano spirito di indipendenza e

    anticonformismo

    Sfidano e interrogano in modo indiscreto

    Manifestano un comportamento ribelle

    Hanno un’alta consapevolezza di sé Bassa autostima dovuta alla percezione della

    differenza con i pari percepita come sbagliata

    Preferiscono la compagnia di compagni più grandi

    e di adulti

    Sono a rischio di isolamento sociale

    34

  • PLUSDOTAZIONE = QI?

    Il QI traduce il vantaggio in numero ma questo non è un

    parametro né SUFFICIENTE né RAPPRESENTATIVO per

    identificare un soggetto plusdotato.

    E’ necessario qualcosa di più…

    35

  • PLUSDOTAZIONE = INTELLIGENZA

    concetto multicomposizionale

    E’ dunque necessario adottare una

    CONCEZIONE MULTIDIMENSIONALE DI PLUSDOTAZIONE.

    36

  • Superamento della definizione di intelligenza solo in termini di strutture e di processi cognitivi

    Intelligenza emotiva, sociale ed ecologica

    (Daniel Goleman, 1997-2000-2009).

    Il potenziale ha anche a che fare con il temperamento e i contesti di sviluppo (famiglia, scuola)

    Per questo motivo è importante osservare e valutare i soggetti anche mentre interagiscono in una varietà di contesti di apprendimento.

    (Passow e Frasieri, 1996; Fabio, 2007)

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  • NB: Gli indici di plusdotazione sono importanti ma non

    sempre consentono di disambiguare il concetto di

    plusdotazione

    38

  • PROFILI

  • PROFILI (Neihart & Betts, 1988, 2010)

    Tipo 1 lo studente AP DI SUCCESSO

    Tipo 2 lo studente AP CREATIVO

    Tipo 3 lo studente AP SOTTERRANEO

    Tipo 4 lo studente AP A RISCHIO Prosociale (disaffezione, drop out)

    Antisociale (devianza, bullismo)

    Tipo 5 lo studente AP DOPPIAMENTE ECCEZIONALE

    (comorbidità dislessia, ADHD, autismo, disturbo bipolare)

    Tipo 6 lo studente AP AUTONOMO

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  • PROFILI (Neihart & Betts, 1988, 2010)

    Tipo 1 lo studente AP DI SUCCESSO

    Tipo 2 lo studente AP CREATIVO

    Tipo 3 lo studente AP SOTTERRANEO

    Tipo 4 lo studente AP A RISCHIO Prosociale (disaffezione, drop out)

    Antisociale (devianza, bullismo)

    Tipo 5 lo studente AP DOPPIAMENTE ECCEZIONALE

    (comorbidità dislessia, ADHD, autismo, disturbo bipolare)

    Tipo 6 lo studente AP AUTONOMO

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  • TIPO 1: AP DI SUCCESSO

    Caratteristiche:

    Adeguato al contesto scolastico

    Ha buoni risultati senza lavorare

    intensamente, tende ad

    accontentarsi dei propri risultati

    Poco preparato alle sfide della

    vita: non ama il rischio

    Perfezionismo “sano”

    Supporto a scuola:

    Fornire la compagnia di “pari”

    a livello intellettivo

    Creare dei curriculum

    “avanzati” e “personalizzati”

    che possano essere una sfida;

    Stimolarlo ad assumere

    l’iniziativa dell’apprendimento;

    Stimolarlo a mettersi in gioco

    Ingresso precoce alla scuola

    dell’infanzia e all’università.

    42

  • TIPO 1: AP DI SUCCESSO

    Avrebbe bisogno di :

    poter accelerare il percorso scolastico

    non puntare solo a riconoscimenti e gratificazioni esterne

    aver tempo per costruire un curriculum personale

    che gli vengano proposte attività che lo costringano a mettersi in

    gioco

    che si sforzi di assumere l'iniziativa dell' apprendimento

    avere un mentore

    passare del tempo con i suoi pari intellettuali

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  • TIPO 2: AP CREATIVO

    Caratteristiche:

    Insicuri ed al tempo stesso

    arroganti

    Hanno bisogno di supporto pur

    essendo autonomi

    Molta energia

    Vulnerabile psicologicamente

    Disagio a scuola

    Supporto a scuola:

    Tolleranza e ricompensa per un

    modo di pensare fuori dagli schemi

    Stile comunicativo diretto e chiaro

    Insegnanti “adeguati”

    Attività a “dominio specifico”

    Potenziamento competenze socio-

    emotive

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  • TIPO 2: AP CREATIVO

    Avrebbe bisogno di :

    maggiore tolleranza

    essere gratificato quando acquisisce un nuovo modo

    di pensare

    che possa lasciare spazio ai sentimenti

    che sia accolto il suo” pensiero divergente”

    che abbia un mentore

    che riceva istruzioni dirette nell’acquisizione di abilità interpersonali

    un “allenatore” per le attività scelte

    45

  • TIPO 3: AP SOTTERRANEO

    Caratteristiche:

    Spesso insicuro e ansioso

    Scarsa tolleranza alla frustrazione

    Vulnerabile psicologicamente

    Disagio a scuola

    Supporto a scuola:

    Creare ambienti di apprendimento

    accoglienti

    Non fare loro pressione e porsi

    obiettivi a medio lungo termine

    Creare delle sfide

    Avere attenzione per i loro bisogni

    emotivi

    Sostegno psicologico

    46

  • TIPO 3: AP SOTTERRANEO

    Avrebbe bisogno di:

    che si creino gruppi di sostegno

    che venga offerta intermediazione culturale

    che vi sia un insegnamento diretto delle abilità sociali

    che si inquadrino le convinzioni come fenomeni sociali

    che sia pianificato il percorso scolastico

    che si discutano i costi del successo

    47

  • TIPO 4: AP A RISCHIO

    Caratteristiche:

    Prosociale: disaffezione alla

    scuola e rischio di drop-out

    Antisociale: bullismo, devianza,

    uso di sostanze, ecc

    Supporto a scuola:

    Non abbassare il livello di

    aspettativa sulle sue performance

    Mantenere la fiducia in loro

    Stimolare occasioni di confronto

    diretto

    Favorire nuovi stili di pensiero

    (es. training educazione morale)

    Sostegno psicologico e

    potenziamento competenze

    di autoregolazione

    Promozione della resilienza

    48

  • TIPO 4: AP A RISCHIO

    Avrebbe bisogno di :

    siano utilizzate e insegnate abilità di studio non tradizionali

    gli insegnamenti siano approfonditi

    poter contare su di un mentore

    arrivare alla licenza superiore

    un "allenatore" per lo studio

    che venga promossa la resilienza

    che si discutano opzioni alternative

    che si eseguano valutazioni diagnostiche

    49

  • TIPO 5: AP DOPPIAMENTE ECCEZIONALE

    Caratteristiche:

    Hanno contemporaneamente un

    disturbo in un’altra area: dislessia,

    ADHD, autismo, disturbo bipolare,

    ecc.

    Bassi livelli di autostima

    Basso rendimento scolastico

    Vulnerabile psicologicamente

    Disagio a scuola

    Supporto a scuola:

    Puntare sulla stimolazione e il

    potenziamento delle aree di talento

    e di forza

    Stimolarlo a lavorare intensamente

    Sostenere le competenze di

    autoregolazione

    Sostenere la loro capacità di

    chiedere aiuto

    Passare del tempo con coetanei

    gifted

    50

  • TIPO 5: AP DOPPIAMENTE ECCEZIONALE

    Avrebbe bisogno di :

    accelerazione in relazione alle aree di forza

    che vi sia un adattamento per la disabilità

    che ci si chieda: "che cosa serve perchè questo

    bambino abbia successo qui e ora?"

    avere indicazioni dirette sulle strategie di autoregolazione

    passare del tempo con coetanei gifted

    imparare a difendersi

    51

  • TIPO 6: AP AUTONOMO

    Caratteristiche:

    Sicuro di sé

    Motivato, entusiasta, ama le

    sfide

    Visione incrementale delle

    proprie capacità

    Buone relazioni con pari e

    insegnanti

    A volte basso rendimento (non

    sempre la scuola è la loro priorità)

    Supporto a scuola:

    Lasciargli autonomia (possibilità di

    studi vari ed approfonditi)

    Sostenerli nei momenti di difficoltà

    e frustrazione

    Dare possibilità di curriculum

    “accelerati”

    In alcuni casi potenziamento

    competenze socio-emotive

    Aiuto nel fronteggiare i costi

    psicologici del successo

    52

  • TIPO 6: AP AUTONOMO

    Avrebbe bisogno di:

    sviluppare un piano di studi a lungo termine e integrato

    sviluppare studi vari e approfonditi

    poter contare su un mentore

    un’ampia varietà di opzioni di accelerazione

    deroga a politiche scolastiche tradizionali e regolamenti

    non avere bastoni tra le ruote

    aiuto a far fronte ai costi psicologici di successo

    53

  • MASCHERAMENTO CULTURALE

    Tipo 7 studenti non identificato con capacità eccezionali perché

    appartenente a contesti culturali minoritari caratterizzati da bassa

    autostima e basse aspettative degli insegnanti. Il loro potenziale e i

    talenti non possono essere riconosciuti o valorizzati all'interno della

    loro scuola, oppure i loro valori della loro cultura può scoraggiarli

    nel mostrare le loro abilità (Bevan-Brown (1999)

    Rapporto del Minister of Education New Zealand, 2004 evidenzia

    come in alcuni contesti culturali minoritari la plusdotazione e il

    talento siano sottorappresentati.

    IMPORTANTE FORMAZIONE PER RIDURRE STEREOTIPI

    INSEGNANTI

    54

  • ALUNNI AP A SCUOLA

  • CHI SONO I GIFTED NEI CONTESTI

    Definition - Gifted Child (Pfeiffer, 2013):

    “The gifted child demonstrates a greater likelihood, when compared to other students of the same age, experience, and opportunity, to achieve extraordinary accomplishments in one or more culturally valued domains” (p 14)

    Definition - Academically Gifted (Pfeiffer, 2013):

    “The academically gifted student demonstrates uncanny high potential for outstanding academic performance and a thirst to excel in one or more academic domains. …The academically gifted student is likely to benefit from special educational programs or resources, especially if they align with his or her unique profile of abilities” (p. 14)

    56

  • In realtà i bambini gifted possono essere a rischio di underachievement, drop-out e/o incorrere in problematiche connesse al disagio socio-relazionale.

    La plusdotazione è un fenomeno che si caratterizza sia come punto di forza che come punto

    di debolezza, e il bambino plusdotato svilupperà il suo potenziale se e solo se viene

    precocemente identificato e il suo percorso scolastico e formativo supportato.

    Spesso più introversi

    Sviluppo asincrono

    Eccellenza in una o più aree e dietro in un'altra

    Overeccitabilità

    Sinestesia

    Possedere capacità mentali superiori richiedono curricula adeguati non ancora presenti

    nelle nostre scuole

    Sono bambini e alunni con Bisogni Educativi Speciali che necessitano quindi di contesti

    adeguati

    https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0

    Plusdotazione: medaglia due facce

    https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0https://www.youtube.com/watch?v=DSBq-PQRtG0

  • Ma anche….

    • Primogeniti, figli unici, maschi hanno

    maggiore probabilità di essere identificati

    • Familiarità

    • Privilegiano modalità di elaborazione visuale-

    spaziali piuttosto che quello uditivo-

    sequenziali

    • Circa 1/6 dei bambini gifted hanno una sorta di

    comorbilità con le difficoltà di apprendimento:

    dislessia, DSA, ADHD, disturbo della

    coordinazione, disordine nell’elaborazione

    uditiva, ecc.

    Giftedness può mascherare questi disturbi e non far riconoscere QI, rendendo difficile l'identificazione

  • Stigma della Giftedness

    “There is evidence to show that the gifted are influenced by their peers’, parents’ and teachers’ feelings about their abilities. If they are seen as

    mental freaks, unhealthy personalities, or eccentric simply because they are brainy or creative, many of them will avoid the stigma through

    conformity. Some would rather underachieve and be popular than achieve honor status and receive ostracism”

    Tannenbaum

    Corrono il rischio di essere considerati soggetti disturbati, eccentrici, con

    personalità instabili perché non si conformano agli standard. Il rischio è la

    esclusione sociale e disagio socioemotivo per il semplice fatto di essere

    intelligenti, in particolare se femmine

  • L’alunno AP a scuola

  • LE GIFTED RATING SCALES Pfeiffer e Jarosewich (2003)

    Uno degli strumenti più utilizzati per l’identificazione degli studenti ad

    alto potenziale sono le Gifted Rating Scales-School Form

    Valutano la percezione dell’insegnante rispetto al livello di abilità

    posseduto dallo studente nelle seguenti aree:

    Abilità Intellettiva

    Abilità Scolastica,

    Creatività

    Talento Artistico

    Leadership (solo nelle GRS-S)

    Motivazione

    Si basano su una concezione multidimensionale della plusdotazione Modello di

    Monaco (Ziegler & Heller, 2000).

    Facilità di utilizzo, Affidabilità e

    Validità, Facile interpretazione e

    Flessibilità.

    “A single test score should never

    be used alone in making any

    diagnostic or classificatory

    decision” (Pfeiffer, 2002)

    61

  • LA VALIDAZIONE ITALIANA DELLE GRS-S

    Obiettivo: esaminare l'affidabilità e la validità delle GRS-S con un campione di

    studenti delle scuole primaria e secondaria di primo grado appartenenti all’area

    lombarda, in particolare rispetto ai risultati ottenuti dal campione normalizzato

    statunitense.

    Risultati:

    ruolo della motivazione nel successo scolastico così come nel processo di

    sviluppo del talento;

    affidabilità e validità della versione italiana;

    praticità dello strumento.

    In sintesi, le GRS-S appaiono essere uno strumento affidabile e potenzialmente utile

    nell’identificazione di studenti ad alto potenziale cognitivo. Soprattutto, possono

    essere un pratico strumento da prendere in considerazione per lo sviluppo di

    politiche e programmi in favore dell’istruzione dei soggetti ad alto potenziale.

    62

  • ABILITÀ INTELLETTIVA

    L’Abilità Intellettiva si riferisce alle abilità mentali verbali e / o non

    verbali, alle capacità o alle competenze del bambino. Gli aspetti

    dell’ intelligenza misurati dalla scala comprendono l'apprendimento

    astratto, la soluzione dei problemi, il ragionamento, la prontezza di

    pensiero e la memoria.

    Risolve i problemi velocemente

    Dimostra abilità di ragionamento avanzate

    Pensa acutamente, comprende intuitivamente i problemi

    Apprende velocemente nuove informazioni

    M. Assunta Zanetti - Università Pavia

  • ABILITÀ SCOLASTICA

    L’Abilità Scolastica si riferisce all’abilità che il bambino ha nel trattare

    fatti e/o contenuti didattici. Livelli avanzati di prontezza e/o

    competenza nella lettura, in matematica e altri aspetti di un

    curriculum della prima infanzia sono indicativi di Abilità Scolastica.

    Dimostra di essere a conoscenza di fatti d'attualità

    Completa i lavori scolastici correttamente

    Completa i lavori scolastici senza aiuto

    Contribuisce alle discussioni scolastiche

    M. Assunta Zanetti - Università Pavia

  • CREATIVITÀ

    La creatività si riferisce all’abilità del bambino di pensare, agire, e/o

    produrre personali, originali, nuovi o innovativi pensieri o produzioni.

    La creatività può essere espressa in vari modi: in come un bambino

    risolve problemi, conduce esperimenti con nuove idee, e/o gioca in

    modo fantasioso.

    Mostra un'attiva immaginazione, pensa o agisce fantasiosamente

    Si approccia al mondo “come uno scienziato” o un esploratore

    Collega o unisce idee o materiali in modo insolito ma pertinente

    Dimostra inventivi o innovativi approcci alle situazioni o ai problemi

    M. Assunta Zanetti - Università Pavia

  • TALENTO ARTISTICO

    Il Talento Artistico si riferisce alla potenzialità o all’evidenza di abilità

    nel teatro, nella musica, nella danza, nel disegno, nella pittura, nella

    scultura, nel canto, nell’utilizzo di uno strumento musicale e/o nella

    recitazione. Il Talento Artistico può essere espresso in vari modi: in

    come un bambino si approccia nel praticare le attività, nel portare a

    termine ciò che gli viene assegnato, e/o in come lavora con

    materiale d’arte o strumenti artistici.

    Crea opere d’arte fantasiose e originali

    Apprende le tecniche artistiche velocemente

    Apprezza sottili distinzioni o variazioni nelle produzioni o

    performance artistiche

    Manifesta avanzate tecniche e/o performance artistiche

    M. Assunta Zanetti - Università Pavia

  • LEADERSHIP

    La Leadership si riferisce all’abilità che il bambino dimostra nel

    motivare le persone verso un obiettivo comune. La Leadership

    include i seguenti comportamenti: ascoltare bene, agire

    responsabilmente, mantenersi calmi e imperturbabili in caso di

    disaccordo tra compagni e ispirare fiducia e spirito di

    collaborazione.

    Agisce responsabilmente nel contesto sociale

    Riconosce i sentimenti degli altri

    Dimostra una buona capacità di valutare le relazioni sociali

    Proietta un’immagine positiva sui pari

    M. Assunta Zanetti - Università Pavia

  • MOTIVAZIONE

    La motivazione si riferisce alla determinazione o alla persistenza, al

    desiderio di riuscire, alla tendenza a godere dei compiti impegnativi

    e all’abilità di lavorare bene senza incoraggiamento o rinforzo. La

    motivazione non è comunemente identificata come un tipo di

    plusdotazione, piuttosto è considerata come l’energia che spinge il

    bambino al risultato. La motivazione si può osservare in una

    molteplicità di contesti, sia durante il lavoro su compiti scolastici sia

    nelle produzioni artistiche.

    Mostra soddisfazione nel lavoro

    Si sforza di riuscire, vuole rendere al livello più alto possibile

    Reagisce alle sfide entusiasticamente

    Si approccia alle situazioni aspettandosi di fare bene

    M. Assunta Zanetti - Università Pavia

  • RISCHI NON INDIVUAZIONE

    Sottorendimento

    Drop out

    Perdita autostima

    Isolamento sociale

    Diagnosi errate (misdiagnosis)

    • Disturbo oppositivo provocatorio • Disturbo ossessivo compulsivo • Disturbo di attenzione ed

    iperattività

    • Disturbi dell’umore

    69

  • SOSTENERE L’ALTO POTENZIALE A SCUOLA

    Accelerazione

    Arricchimento

    Approfondimento

    Differenziazione del curriculum scolastico

    Personalizzazione

    «Non esiste un modo giusto di insegnare o di imparare che funzioni per

    tutti gli studenti. Bilanciando i generi di istruzione e di valutazione si raggiungono tutti gli studenti e non solamente alcuni» (Sternberg)

    70

  • QUALI BISOGNI?

    Gli studenti ad Alto Potenziale o di Talento hanno bisogni speciali dal punto di

    vista cognitivo, emotivo e sociale

    Alcune caratteristiche di tratto li rendono maggiormente vulnerabili dei loro pari (Patterson 2009)

    … una continua carenza di stimoli dovuta ad una

    plusdotazione non riconosciuta può determinare

    l’insorgere di problemi di comportamento e di

    adattamento

    Gli studenti AP hanno modalità di apprendimento che li differenziano dagli altri

    studenti

    Gli studenti AP richiedono un ambiente scolastico stimolante che alimenti

    costantemente la loro sete di conoscenza, la loro creatività e la loro autostima

    71

  • PROPOSTE A SCUOLA

  • METODOLOGIA DIDATTICA: ACCELERAZIONE

    LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ Prime ore mattina

    Matematica in prima primaria

    Seconde ore mattina

    Attività individuale o di gruppo di apprendimento continuo in seconda primaria

    Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Prime ore pomeriggio

    Matematica in prima primaria

    Ultime ore pomeriggio

    Attività cooperative di restituzione del percorso di accelerazione in prima primaria

  • OBIETTIVO A LUNGO TERMINE: PRONTI PER LA SCUOLA Salto di classe: preparare il bambino al passaggio accompagnando la

    transizione

    Bambini, famiglie e scuole si attivano e si adattano per agevolare il

    passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria per favorire

    l’adattamento e il successo scolastico del bambino (Pianta e Cox, 1999).

    Il contesto sociale e relazionale deve accogliere e facilitare la transizione

    CONDIZIONI

    • atteggiamenti positivi dei bambini manifestano nei confronti della scuola,

    dell’apprendimento, degli insegnanti e dei pari

    • padronanza competenze e facilità ad imparare

    • genitori positivamente coinvolti nel processo di scolarizzazione dei figli

    • insegnanti caring capaci di valorizzare alunni

    • comunità supportiva e cooperazione tra i servizi educativi

  • SUPPORTO ALUNNO AP: METODOLOGIE

    Apprendimento Cooperativo : permette agli alunni di affrontare lo studio disciplinare interagendo in piccoli gruppi, in modo collaborativo,

    responsabile, solidale e ricevendo valutazioni sulla base dei risultati ottenuti

    individualmente ed in gruppo

    Peer to peer: due o più ragazzi della stessa età, ma con competenze diverse, si aiutano per “prendere il meglio” l’uno dall’altro. Per rendere più

    efficace questa metodologia è importante che i bambini siano in grado di

    comprendere i propri punti di forza e di debolezza. In questo modo hanno

    una maggior consapevolezza rispetto a ciò che possono “insegnare” agli

    altri e ciò che, invece, deve essere loro spiegato.

    Momenti di libera scelta dell’attività didattica: gli allievi collaborano, o scelgono singolarmente di volta in volta, l’argomento di cui vogliono

    trattare e lo espongono davanti alla classe. Si permette così a tutti gli allievi

    di esprimere i loro interessi e le particolarità, favorendo lo scambio di idee.

  • SUPPORTO ALUNNO AP: METODOLOGIE

    Promuovere capacità di ascolto: insegnare all’alunno AP a saper gestire tempi e contenuti degli argomenti da lui proposti: rispetto dei turni, tenere in

    considerazione il punto di vista degli altri e imparare a negoziare.

    Mantenere la posizione per ciò in cui credi: ogni allievo prende una posizione rispetto a un tema preciso e di discussione. L’insegnante coordina

    una discussione in cui gli allievi devono mostrare di essere in grado di

    motivare le proprie credenze. Si possono anche dare ruoli prestabiliti e

    contrari a ciò in cui crede In questa attività devono mostrare la propria

    creatività e la capacità di immedesimarsi in un pensiero non proprio,

    imparando la difficoltà di comprendere sempre gli altri.

    Apprendimento attivo: utilizzo di azioni, giochi, immedesimazione e materiale tattile.

    Capacità di autoriflessione: proporre attraverso la stesura di un diario mensile la rielaborazione della percezione del proprio vissuto emotivo ed

    altrui in relazione anche all’incremento delle conoscenze e

    dell’apprendimento.

  • SUPPORTO ALUNNO AP: Timing delle attività

    Primo step settembre -novembre

    1 incontro di conoscenza dell’esperto con le insegnanti per definire le modalità di

    intervento

    2 incontri (8 ore) Osservazione libera per familiarizzare con il gruppo classe e

    registrare le criticità.

    Presenza in classe dell’esperto di osservazione delle dinamiche relazionali in classe,

    attraverso anche la somministrazione di questionari, sociogrammi e griglie di

    osservazione

    4 incontri (16 ore) Attività guidata

    L’esperto lavora all’esterno della classe: le prime 2 ore con gruppi di 3-4 bambini

    sugli aspetti relazionali, le altre 2 ore l’alunno rientra con l’esperto nella classe e

    partecipa alle attività che verranno proposte dall’insegnante a tutti in modo cooperativo.

    Questi incontri verranno replicati per un intero mese con gruppi diversi.

    Ogni 3 mesi l’esperto produrrà una relazione sull’andamento che condividerà con

    le docenti

  • SUPPORTO ALUNNO AP: Timing delle attività

    Secondo step gennaio-febbraio

    Nei mesi successivi il focus dell’osservazione verterà soprattutto sugli aspetti di

    apprendimento e di sviluppo delle conoscenze e pertanto del ruolo dell’alunno AP

    nel gruppo di lavoro.

    6 incontri Attività guidata di potenziamento all’apprendimento

    L’esperto lavora all’esterno della classe le prime 2 ore con gruppi di 3-4 bambini

    sugli aspetti didattici.

    Nelle altre 2 ore l’alunno rientra con l’esperto rientra nella classe e partecipa alle

    attività che verranno proposte dall’insegnante a tutti in modo cooperativo.

    Questi incontri verranno replicati per un intero mese con gruppi diversi.

    Terzo step marzo- maggio

    Le attività iniziate saranno portate avanti dalle insegnanti.

    Verrà richiesto alle insegnanti di collaborare nella progettazione delle attività

    anche attraverso la compilazione di schede di valutazione del comportamento

    socio emotivo, tali valutazioni affiancheranno la valutazione scolastica.

  • I bambini ad alto potenziale sono portatori di un dono (gift) intellettuale che deve essere coltivato perché sbocci e venga

    utilizzato con successo all’interno di un equilibrio psicoaffettivo,

    pertanto bisogna concedere loro tempo e attenzione….

    «È il tempo che hai perduto per la tua rosa

    che fa la tua rosa così importante» (A.de Saint Exupéry).

  • I bambini ad alto potenziale cognitivo

    esistono

    Il problema non è curarli, ma aiutarli ad

    esprimere in modo funzionale le loro

    caratteristiche

    Necessità INDIVIDUAZIONE

    Adeguati percorsi di supporto

    Nessun Paese può permettersi di sprecare dei talenti

    NB: I bambini ad alto potenziale cognitivo rappresentano

    una risorsa per loro stessi e per la società.

  • GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!

    http.//labtalento.unipv.it

    [email protected]