L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socioeconomici territoriali - Debora Tronu
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Il territorio attraverso i dati censuariLa fonte censuaria e l’interpretazione dell’evoluzione
socio-economica dei territori
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-
economici territoriali
Debora Tronu
16 dicembre 2015
La fonte censuaria e il sistema 8mila Census
La rilevazione censuaria rappresenta la fonte informativa di base per
descrivere le caratteristiche sociali ed economiche della popolazione con
livelli tematici e territoriali sempre più pertinenti.
Piattaforma di accesso ai dati censuari sulla
popolazione, offre una lettura integrata per diversi
livelli territoriali dell'evoluzione socio-economica del
Paese attraverso un set di indicatori ricostruiti in
serie storica e territoriale e di facile
visualizzazione e accessibilità.
Concepita e progettata per essere uno strumento
volto a promuovere l’utilizzo consapevole ed
efficace dei dati da parte degli amministratori
locali.
http://ottomilacensus.istat.it/download-dati
Area download
• Dati ai confini
comunali 2011
(1991-2011)
• Dati ai confini
storici (1951-2011)
Pagine comunali
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Memorandum di
Lisbona (adottato dal sistema
statistico europeo )
Indicatori a supporto del processo decisionale
• Disporre di indicatori comuni che forniscano informazioni utili
per i policy makers per prendere le decisioni, valutare le
politiche e analizzare la situazione economica e sociale.
• Riconoscere l’importanza di disaggregare gli indicatori sulla
base del territorio, delle caratteristiche demografiche e socio-
economiche.
• Rafforzare la collaborazione tra gli statistici ufficiali e gli
altri analisti, con l’obiettivo di stabilire standard condivisi e
migliorare le metodologie utilizzate.
• Evidenziare l’importanza di una chiara ripartizione dei ruoli
tra policy makers e statistici .
‘Indicatori per il processo decisionale e il monitoraggio’.
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Memorandum di Lisbona
I policy makers definiscono gli obiettivi
politici e i targets.
Gli statistici definiscono gli indicatori a
supporto delle decisioni tenendo conto
degli aspetti legati alla qualità degli
indicatori (pertinenza, misurabilità,
coerenza, tempestività e trasparenza).
Valutano la misurabilità degli
obiettivi politici
Valutano la rilevanza degli
indicatori proposti per una
determinata politica
Promuovere maggiore interazione tra policy makers e statistici,
con gli statistici coinvolti ex ante nella progettazione delle norme che stanno
alla base della programmazione.
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Gli indicatori proposti nel sistema 8milaCensus
Rilevanti e validi dimensioni
misurabili con le variabili censuarie• dettaglio tematico
• dettaglio territoriale
Attendibili trade off tra accuratezza e
pertinenza del dato
Comparabili in serie storica e territoriale
in quanto • ricostruiti ai confini comunali 2011
• coerenti rispetto alle definizioni
operative e classificazioni delle variabili
adottate
99 indicatori che consentono ai
decisori locali ed agli analisti di
leggere le caratteristiche e le
trasformazioni del contesto
territoriale negli ultimi decenni.
Tesi a massimizzare il potenziale
informativo della fonte censuaria rispetto
alla descrizione dei fenomeni ai vari livelli
territoriali.
Un sistema aperto
a richieste di integrazione provenienti dagli utilizzatori e agli aggiornamenti
che scaturiranno dal «censimento continuo»
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
8 temi
Temi
• Popolazione
• Integrazione degli stranieri
• Famiglie
•Condizione abitative
• Istruzione
•Mercato del lavoro
•Mobilità
•Vulnerabilità materiale e sociale
Sub comunale (ACE- Aree di censimento)
(846 comuni con oltre 20.000 abitanti o capoluoghi di provincia )
In costruzione
Segmentazione del territorio per
scale territoriali funzionali alle
attività di governo del territorio.
Dettaglio tematico
Dettaglio territoriale
8 indicatori chiave
Scomposizione delle dimensioni di
analisi e selezione degli indicatori
funzionale alla pianificazione degli
interventi a livello locale con
attenzione all’individuazione di
aree di possibile disagio e di
segmenti di popolazione
maggiormente vulnerabili.
Sottotemi
•Dinamica demografica
•Struttura della popolazione
• Integrazione degli stranieri
• Struttura familiare
•Struttura delle famiglie giovani
• Struttura delle famiglie anziane
•Patrimonio abitativo
•Condizioni abitative
• Livello generale di istruzione
• Istruzione per classi di età
•Attività della popolazione
•Disoccupazione
•Occupazione
•Spostamenti quotidiani
• Potenziali difficoltà materiali e sociali
15 Sottotemi
Indicatore composito sulla vulnerabilità sociale
e materiale
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Gli indicatori proposti nel sistema 8milaCensus
1951-1981 1981-2011
Variazione media annua popolazione
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Italia Sardegna Cagliari
27,125,8
24,2
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
(18,7)(21,0)(24,7) (1991)
Ace con meno di 1000 abitanti
Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna
Anziani soli
Incidenza % del numero di famiglie
unipersonali (senza coabitanti)
costituite da una persona anziana
(con 65 anni e più) sul totale della
popolazione in età da 65 anni in poi.
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Italia Sardegna Cagliari
20,925,8
8,1
(8,8)(20,8)(18,9) (1991)
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna
Ace con meno di 1000 abitanti
Potenzialità d’uso abitativo nei centri abitati
Rapporto percentuale tra le
abitazioni non occupate nei centri
abitati e il totale delle abitazioni nei
centri abitati.
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
Italia Sardegna Cagliari
55,1 46,5 65,9
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna(45,0)(23,9)(28,4) (1991)
Ace con meno di 1000 abitanti
Adulti con almeno il diploma di scuola superiore (25-64 anni)
Rapporto percentuale tra la
popolazione residente di 25-64 anni
con diploma di scuola media
superiore o titolo universitario e la
popolazione residente di 25-64 anni.
Incidenza % adulti con
licenza media (25-64 anni)
Incidenza % giovani con
istruzione universitaria
(30-34 anni)
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Italia Sardegna Cagliari
50,550,050,8
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
(50,4)(49,2)(49,9) (1991)
Ace con meno di 1000 abitanti
Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna
Partecipazione al mercato del lavoro
Rapporto percentuale tra la
popolazione residente attiva e la
popolazione residente della stessa
classe di età.
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Italia Sardegna Cagliari
31,7 29,6
50,0
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
(43,6)(23,4)(25,1) (1991)Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna
Ace con meno di 1000 abitanti
Professioni ad alta-media specializzazione
Rapporto percentuale degli occupati
nelle tipologie 1, 2, 3 di attività lavorativa
svolta (Legislatori Imprenditori Alta
Dirigenza; Professioni intellettuali
scientifiche e di elevata specializzazione;
Professioni tecniche) sul totale degli
occupati.
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Italia Sardegna Cagliari
12,3 12,29,8
(7,0)(11,8)(12,1) (1991) Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna
Ace con meno di 1000 abitanti
Giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione
Rapporto percentuale tra la popolazione
residente di 15-29 anni in condizione non
professionale diversa da studente e la
popolazione residente di 15-29 anni.
Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011Variazioni percentuali 2011----1991199119911991
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Italia Sardegna Cagliari
2,73,3
2,5
Scala regionaleScala regionaleScala regionaleScala regionale
Scala NazionaleScala NazionaleScala NazionaleScala Nazionale
Scala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE SardegnaScala ACE Sardegna
(3,7)(5,0)(3,4) (1991)
Ace con meno di 1000 abitanti
Famiglie con potenziale disagio economico
Rapporto percentuale tra il numero di
famiglie con figli con la persona di
riferimento in età fino a 64 anni nelle
quali nessun componente è occupato o
ritirato dal lavoro e il totale delle famiglie.
Nella proposta di indicatori è inserito un indicatore composito proposto
come strumento di misurazione a livello locale delle condizioni di
«vulnerabilità».
Un indice sintetico
• incidenza percentuale della popolazione di età compresa fra 25 e
64 anni analfabeta e alfabeta senza titolo di studio;
• incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti;
• incidenza percentuale delle famiglie monogenitoriali giovani (età
del genitore inferiore ai 35 anni) o adulte (età del genitore compresa
fra 35 e 64 anni);
• incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio
assistenziale, ad indicare la quota di famiglie composte solo da
anziani (65 anni e oltre) con almeno un componente ultraottantenne;
• incidenza percentuale di giovani (15-29 anni) fuori dal mercato
del lavoro e dalla formazione scolastica;
• incidenza percentuale della popolazione in condizione di
affollamento grave, data dal rapporto percentuale tra la
popolazione residente in abitazioni con superficie inferiore a 40 mq e
più di 4 occupanti o in 40-59 mq e più di 5 occupanti o in 60-79 mq e
più di 6 occupanti, e il totale della popolazione residente in abitazioni
occupate;
• incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio
economico, ad indicare la quota di famiglie giovani o adulte con figli
nei quali nessuno è occupato o è ritirato da lavoro.
L’indice è costruito attraverso la
combinazione di sette indicatori
elementari che descrivono le
principali dimensioni “materiali” e
“sociali” della vulnerabilità.
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Un indice sinteticoLa metodologia utilizzata per la costruzione dell’indice di vulnerabilità è basata sull’ipotesi
di non “sostituibilità” delle diverse componenti e consente di produrre un indice sintetico non
compensativo confrontabile nel tempo in termini “assoluti” (Adjusted Mazziotta-Pareto Index
– AMPI+/-).
• L’indice sintetico della i-esima unità si ottiene applicando,
con penalità positiva, la versione corretta del metodo delle
penalità per coefficiente di variazione (AMPI+/-), dove:
Il fattore correttivo è funzione diretta del
coefficiente di variazione dei valori
normalizzati degli indicatori per ogni unità e,
a parità di media aritmetica, consente di
penalizzare le unità che presentano un
maggiore squilibrio fra gli indicatori,
spingendo verso l’alto il valore dell’indice
(più è alto il valore dell’indice, maggiore è il
livello di vulnerabilità).
effetto
mediopenalità
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Per approfondimenti si rimanda
alla scheda metodologica pubblicata nel
sistema 8mila Census
Un indice sintetico
• La procedura di normalizzazione (Min-Max) utilizzata, ha il vantaggio di consentire confronti nel tempo
dei valori dell’indice in termini assoluti per ciascuna unità (comuni) e per qualsiasi altro valore
aggregato (p.e. Italia).
• I valori ottenuti cadono all’incirca nell’intervallo (70;130), dove 100 rappresenta il dato di riferimento
(media nazionale nell’anno 1991).
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Un indice sintetico nazionale
Indice di vulnerabilità materiale e sociale (Quartili)
1991 2011
Italia= 100Italia=99,3
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Un indice sintetico regionaleIndice di vulnerabilità materiale e sociale
(Quartili)
1991 2011
Sardegna = 94,3Sardegna= 100
L’utilizzo di indicatori per l’analisi degli scenari socio-economici territoriali, Debora Tronu – Cagliari, 16 dicembre 2015
Grazie per l’attenzione.