L'Unione - Ottobre 2012

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conoscersi conviene L’ unione commercio . turismo . servizi mensile della confcommercio di prato Poste Italiane S.p.a. - Sped.Abb.Post.D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46), art.1 comma 1, DCB Prato numero 8 ottobre 2012

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L'Unione - Ottobre 2012

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L’unionecommercio . turismo . servizimensile della confcommercio di prato

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SERVIZI ALLE IMPRESE

Accesso al creditoAssistenza alle imrpese e start-up d’impresaAmbiente e sicurezzaCertificazioni e sistemi di qualitàConsulenza del lavoroConsulenza fiscale e tributariaConsulenza legaleEBILCOM - Ente bilaterale del CommercioEBTT - Ente bilaterale del Turismo ToscanoFormazioneGestione contabilitàGestione paghe e contributiInternazionalizzazioneMarchi e insegnePratiche e adempimenti cameraliPatronato - CAFPrevidenzaRisparmio e convenzioniSportello lavoro

I NOSTRI SINDACATI

50&Più EnascoAssipanAssociazione Ristoratori PratesiAssociazione e consorzio FerramentaFederalberghiFederfarmaFederfioriFedermoda PratoFederazione dettaglianti orafiFida - Dettaglianti alimentariFipe - Pubblici eserciziFimaa - Mediatori Agenti d’AffariFit - TabaccaiFive - Venditori ambulantiFnaarc - Agenti Rappresentanti di commercioGruppo Giovani Imprenditori PratoGruppo Terziario Donna Prato

INFORMAZIONI

Per qualsiasi informazione, consulenza o preventivo, contatta:Confcommercio PratoVia del Ceppo Vecchio 57 PratoTel 0574 43801 Fax 0574 [email protected]

ORARI AL PUBBLICO

LUNEDI’ - GIOVEDI’8,30-13,00 14,00-17,30

VENERDI’8,30-13,00

Al servizio delle impreseAl servizio delle imprese

CONSULENZASERVIZIASSISTENZA

Periodico mensile della Confcommercio di PratoPromunion srl Unipersonale

Poste italiane s.p.a.Sped.abb.post. D.L.353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n°46) art. I comma I, DCB Prato

Dir.Redazione e Amministrazione: via Marco Roncioni 216 PRATO Tel 0574.43801

Redazione:Direttore responsabile: Nadia TarantinoCollaboratore: Elisa BaccichetImpaginazione grafica: Elisa Baccichet

Reg.Trib.Prato, n°142 del 20/03/89Copia 0,50 euroStampa: Nova

Per le inserzioni pubblicitarie su “L’Unione”:Tel. 0574 43801 email. [email protected]

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pag.5 In Primo Piano . Italian Style alla riscossa, la filiera fa la forza. Consumi: sempre peggio la crisi dei piccoli negozi. Tia: fondi disponibili per chi fa richiesta di riduzione. Regione Toscana: nuovo codice del commercio

pag.10 Pillole dai sindacati. Federalberghi: il turismo lavora per l’Italia. Fipe: i privilegi dei grandi creano danni agli esercenti

pag.13 Novità per gli associati. L’Unione per gli associati: nasce Punto Previdenza. Corsi di formazione in partenza. New entry all’Unione: Tatiana Corti è la nuova consulente fiscale. Tornano i corsi barman. Energia: Ascomac dice no agli aumenti delle aliquote fiscali. Expo Rurale: promozione e visibilità per i ristoratori

pag.21 Sportello 50&Più Enasco. Pensioni e riforma Monti

pag.22 Iniziative ed eventi. La Profumeria Moncini compie 25 anni: tanti auguri

pag.23 Le nostre rubriche. Rubrica “La Nutrizione”: A tavola ancora troppi errori. Ripartiamo dalla colazione!

Via del Ceppo Vecchio 57 PRATO Tel 0574 [email protected] www.confcommercioprato.eu

PRESIDENTECanio Molinari

GIUNTA ESECUTIVAStefano Becherucci

Rodolfo BottariAlessandro Lastrucci

Renato PalermoGiovanni Seghetti

ASSOCIAZIONIASSIPAN - Panificatori

Pres. Enzo SantiniDETTAGLIANTI ORAFI - Orafi e gioiellerie

Pres. Alberto CerbaiFEDERALBERGHI - Albergatori

Pres. Alessandro LastrucciFEDERFARMA - Farmacisti

Dr. Vittorio GoriFEDERFERRAMENTA - Mesticherie e ferramenta

Pres. Stefano BecherucciFEDERFIORI - FioristiPres. Corrado Venturi

FEDERMODA - Commercio al dettaglio abbigliamentoPres. David Cortoni

FIDA - Dettaglianti alimentariPres. Marco Matteucci

FIMAA - Mediatori e agenti d’affariPres. Elena Gelsumini

FIPE - Pubblici eserciziPres. Canio Molinari

FIVA - Ambulanti in sede fissaPres. Ferdinando Baino

FIT - TabaccaiPres. Bruno Rosi

FNAARC - Agenti e rappresentanti di commercioPortav. Carlo Alberto Santini

GIOVANI IMPRENDITORI - Imprenditoria giovanilePres. Marco Calamai

RISTORATORI PRATESIPres. Giovanni Seghetti

TERZIARIO DONNA - Imprenditoria femminilePres. Elena Belli

ASSOCIAZIONI TERRITORIALICENTRO STORICOPort. Alfredo Massai

CARMIGNANOPres. Enrico ChitiMONTEMURLO

Pres. Marco MeoniPOGGIO A CAIANO

Pres. Simone AgnolucciVAIANO

Portav. Ilaria FedeloniVERNIO

Pres. Paola Tacconi

L’unionecommercio . turismo . servizimensile della confcommercio di prato

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Come fatturato valgono come tutte le im-prese del Pie-

monte messe insieme, Fiat compresa. Oppure come la somma di 7 re-gioni (Abruzzo, Sarde-gna, Umbria, Calabria, Basilicata, Molise e Val d’Aosta). Sono le filiere protagoniste dell’Italian Style tanto amato nel mondo: moda, oreficeria e nautica che, pur colpi-te al cuore dalla crisi, mostrano numeri di tut-to rispetto. 341mila imprese (il 5,4% del totale nazionale), oltre 1,4 milioni di occupati e un fatturato di quasi 200 miliardi di euro. A questa fetta del made in Italy, che a breve potrebbe includere anche l’edilizia ecososteni-bile, comparto nazionale in forte cre-scita, guarda uno studio promosso da Unionfiliere (associazio-ne di Union-c a m e r e ) . Rea l i zza to dall’Istituto Ta g l i a c a r -ne lo studio per la prima volta traccia l ’ i d e n t i k i t c o m p l e t o delle filiere, identificando non solo le imprese che concorrono al prodotto base fino alla sua com-mercializzazione, ma anche i servizi e le attività economiche intermedi. Quest’ultime peraltro incidono non poco sull’occupazione complessi-va della filiera (di cui rappresentano l’11,6%) e rispetto alle attività

produttive, mostrano sempre in termini di occupazione, un an-damento più stabile

negli anni della crisi.

T.A.C. (TESSILE, ABBIGLIAMENTO,

CALZATURE) 303mila imprese, 1,1 mln di addetti, a cui vanno aggiunti i 117mila nelle attività intermedie, un fatturato di 171

mld, il made in Italy per eccellenza ha ricevuto un duro colpo dalla crisi, con cali di produzione , fatturato, occupati tra dicembre 2010-giugno 2012. Regge però all’estero con un calo appena -0,9%. In controtendenza il calzaturiero che a fronte di un crollo della produzione (-22% nel 2011-2007), segna aumenti di fatturato (+9,7%), esportazioni (+8,6%), occupazione (+7,8%).

ORAFIOltre 15 mld di fatturato, oltre 87mila addetti,

dopo i picchi dell’export mesi a segno fino al 2000, il settore ha conosciuto successivamente unadiminuita dinamica fino al crollo nel 2009. Gli ultimi anni segnalano però una nuova crescita, anche se si registra incertezza per l’anno in corso.

NAUTICALa filiera conta oltre 133.400 addetti (di cui 41.100 nelle attività indirette). 17.100 gli occupati nei grandi cantieri, 11.300 in quelli per le imbarcazioni da diporto, 10.000 addetti nella ripdarazione. Quasi 9mila le imprese, per un fatturato stimato in 11,5 mld di euro. La forte vocazione all’export della filiera, dopo il picco del 2007, ha subito una battuta d’arresto nel 2011. A giugno 2012, però, il numero delle unità locali della filiera risulta in leggero aumento rispetto a fine 2010.

a cura di Ufficio Stampa Confcommercio

www.confcommercio.it

Secondo uno studio Unioncamere, le filiere protagoniste dell’Italian Style mostrano numeri di tutto rispetto. In positivo il calzaturiero.

Italian Style alla riscossa, la filiera fa la forza

Le filiere del made in Italy contano

341mila imprese, oltre 1,4 milioni di

occupati e fatturato di quasi 200

miliardi di euro

Presidente Unioncamere e Presidente Unionfiliere

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]Il Comune di Prato impegna per

le riduzioni sociali e ambientali quasi 640mila euro nel 2012: una cifra che supera di quasi

200mila euro l’importo stanziato nel 2011. La ragione di questo importante stanziamento va ricercata nei grandi risultati raggiunti dalla lotta all’evasione e all’elusione che hanno portato ASM a scovare 900

utenti completamente sconosciuti agli elenchi Tia per un introito che supera 1 milione e 200 mila euro.Relativamente alle riduzioni sociali, sono stati stanziati un totale di 293.887 euro da destinare alle famiglie che richiedano una riduzione sulla TIA, trovandosi in determinate categorie sociali. Rientrano in queste categorie, le famiglie numerose che abbiano figli a carico e quelle che facciano richiesta di riduzione tramite presentazione dell’Isee.Relativamente alle riduzioni ambientali, i fondi stanziati ammontano a 377.966 euro, da destinarsi ad utenze sia domestiche che non domestiche. In questo caso, rispetto al 2011, c’è stato un incremento del 33 per cento caricato quasi esclusivamente sul non domestico che invece era rimasto scottato lo scorso anno. Nel

dettaglio: per la raccolta differenziata delle utenze non domestiche, sono disponibili 326.242 euro (245.635 euro nel 2011), mentre per la raccolta differenziata delle utenze non domestiche che trattano beni deperibili, la quota ammonta a 18.039 euro. Anche le famiglie possono usufruire delle riduzioni ambientali, ma solo se sono in possesso del composter che consente di trattare i rifiuti organici; la cifra stanziata è 33.683 euro (31.510 nel 2011).Presso l’Unione commercianti è a disposizione un apposito sportello (Sportello TIA), per la consulenza e la compilazione della domanda di riduzione. Il servizio è completamente gratuito ed è a disposizione di tutti quei soci che effettuano la raccolta del recuperabile e del deperibile.Il servizio è attivo a partire dal 15 novembre e sino al 15 gennaio 2013.

Servizio attivo dal 15 novembre 2012 al 15 gennaio 2013

Tia: fondi disponibili per chi fa richiesta di riduzione

Il 2012 dovrebbe presentare la peg-giore variazione negativa della spe-

sa reale pro capite dellastoria della Repubblica (oltre il -3%)": e' la sti-ma di Confcommercio, che spiega come tra il terzo trimestre del 2007 e il secondo trimestre di quest'anno i consumi procapite degli italiani sono diminuiti in termini reali del 6,5%. All'inter-no di questo perimetro fortemente recessivo, solo pochissimi settori di spesa (la telefonia e l'infor-matica) e solo un canale di distribu-zione, il discount, tengono i livelli di fatturato reale del 2011. Nel 1 seme-stre del 2012, infatti, la grande distri-buzione nel complesso ha registrato in termini tendenziali un modesto incremento (+0,1%), contro una fles-sione del 2,6% del fatturato delle im-prese operanti su piccole superfici. A tenere un profilo di crescita piu' dina-mico nei primi 6 mesi dell'anno sono solo i discount (+1,8%) ed i super-mercati (+1,4%). E' del tutto evidente che al netto di un'inflazione di poco superiore al 3%, il potere d'acquisto del sistema commerciale si sia ovun-que ridotto. Crisi e calo dei consumi si ripercuotono sui piccoli esercizi al dettaglio il cui stock, pari a poco più di 757mila unità nel 2011, è in dimi-nuzione rispetto al 2010 (-0,1%); in flessione anche il fatturato di questa tipologia distributiva (-2,6% nei pri

mi sei mesi del 2012), mentre cresce quello dei discount (+1,8%) e dei supermercati (+1,4%). Questi i dati sulla struttura territoriale della distri-buzione commerciale per canale di vendita contenuti nel "Rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato" realizzato dall'Ufficio Stu-di Confcommercio. Molise (-1,9%), Friuli Venezia Giulia (-1,1%) e Li-guria (-0,9%), le regioni che, nel complesso, registrano le maggiori "perdite" di esercizi; tra i comparti merceologici, spicca l'aumento nel settore delle apparecchiature infor-matiche e telecomunicazioni (con un +2,6% di esercizi), mentre si confer-ma lo stato di difficoltà dei negozi di mobili e arredamento che si sono ri-dotti dell'1,3% con punte di quasi il 2% al Sud e nel Nord-Est; prosegue lo sviluppo delle medie e grandi super-fici, con minimercati e supermercati che aumentano prevalentemente al Centro e al Sud e ipermercati e grandi

magazzini in espansio-ne al Nord; rilevante, nel sistema distributivo italiano, il ruolo di al-tre tipologie di vendita che hanno raggiunto ormai un elevato livello di diffusione, come il commercio ambulante (oltre 175 mila impre-se di cui quasi la metà al Sud), le imprese di e-commerce (+19% rispetto al 2010), e la vendita attraverso i di-stributori automatici (oltre 2 milioni di mac-chine installate in Ita-lia).Tra il terzo trime-

stre del 2007, punto di massimo per l'economia italiana, e il secondo tri-mestre del 2012, i consumi pro capite degli italiani sono diminuiti in ter-mini reali del 6,5%. Il 2012 dovreb-be presentare la peggiore variazione negativa della spesa reale pro capite della storia della repubblica (oltre il -3%). All'interno di questo perimetro fortemente recessivo, solo pochissimi settori di spesa (la telefonia e l'infor-matica) e solo un canale di distribu-zione, il discount, tengono i livelli di fatturato reale del 2011. Si compri-mono i redditi dei cittadini italiani e ciò, trasferendosi nella depressione dei consumi, colpisce tutto il sistema commerciale, soprattutto nelle com-ponenti meno caratterizzate da effi-cienza di costo e capacità d'innovazio-ne. Nel 1° semestre del 2012, infatti, la grande distribuzione nel complesso ha registrato in termini tendenziali un modesto incremento (+0,1%), contro una flessione del 2,6% del fatturato delle imprese operanti su piccole su-

a cura di Ufficio Stampa Confcommercio

www.confcommercio.it

Sempre meno i piccoli esercizi al dettaglio, mentre crescono discount e media e grande distribuzione.

Consumi: sempre peggio. La crisi dei piccoli negozi

perfici. A tenere un profilo di crescita più dinamico nei primi 6 mesi dell'an-no sono solo i discount (+1,8%) ed i supermercati (+1,4%). E' del tutto evidente che al netto di un'inflazione di poco superiore al 3%, il potere d'ac-quisto del sistema commerciale si sia ovunque ridotto. E' difficile immagi-nare dinamiche di prezzo molto diffe-renziate tra canali di vendita. La forte concorrenza che caratterizza il nostro pluralismo distributivo, non consente rendite di posizione di alcun genere, a differenza di quanto accade in al-tri settori produttivi ancora protetti. A conferma di queste valutazioni, la Nielsen rileva che nei primi sette mesi del 2012 il prezzo medio del venduto presso gli ipermercati è cresciuto del 2,4%, quello del venduto nei negozi tradizionali dell'1,1%. In entrambi i casi si tratta di dinamiche distanti dall'inflazione media: che è inflazione da materie prime, soprattutto energe-tiche, e da politiche fiscali restrittive (accise e Iva). Gli effetti della forte e duratura contrazione della domanda si sono tradotti in un mutamento radica-

le delle quote di mercato, a detrimen-to dei negozi tradizionali e a favore

del discount che ha raggiunto una quota di mercato, in termini di fattu-rato, pari a circail 10% sul totale dei consumi alimentari, delle spese per la persona e del chimico casa. Tutto ciò conduce al ridimensionamento, lento ma inesorabile, dei negozi che ani-mano i tanti centri storici del nostro paese. non è un fenomeno fisiologico di selezione dei migliori, che avrebbe riflessi positivi sulla produttività ag-gregata, ma è evento patologico, che affonda le radici nella crisi dei redditi

e nella conseguente riduzione dei con-sumi delle famiglie.La distribuzione regionale dello stock di imprese commerciali e le dinami-che settoriali della nati-mortalità ri-flettono la declinazione territoriale di questi feonomeni. Il Mezzogiorno ri-sulta particolarmente colpito nel corso del 2011. La cosa non può e non deve stupire, anche soltanto in considera-zione del fatto che dei 3,4 milioni di persone assolutamente povere, quelle che secondo l'Istat non sono in grado di acquistare un paniere minimo di beni e servizi di sussistenza, il 54% risiede al Sud. In altri termini l'8,8% della popolazione del Mezzogiorno è da considerarsi povero nel senso asso-luto sopra precisato. Gli imprenditori del commercio nel Mezzogiorno sono tra i primi a pagare le conseguenze di queste dinamiche eccezionalmente critiche.

Ufficio Studi: “Il 2012 dovrebbe presentare la

peggiore variazione negativa dei consumi pro capite della storia della Repubblica (oltre

il -3 per cento)”

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8 L’Unione

]Il Consiglio

regionale ha approvato, con voto unanime,

la proposta di legge regionale 28 (il c.d. Codice del Commercio) e la legge 1 sul governo del territorio.Sono recepiti così i principi previsti dall’articolo 41 della Costituzione, le direttive europee e le misure relative alle liberalizzazioni e alla concorrenza previste nei decreti del governo Monti sulla crescita e la competitività, ma con un’attenzione particolare alla tutela delle piccole e medie strutture di vendita che, più di tutte, hanno risentito della liberalizzazione “selvaggia” del settore.Le modifiche approvate alla legge infatti provvedono a disciplinare le “liberalizzazioni” sul commercio indotte dal decreto Salva Italia attraverso alcuni provvedimenti specifici, come ad esempio, la pianificazione sovracomunale delle grandi strutture di vendita: per l’apertura delle grandi strutture di vendita, le previsioni di insediamento sono consentite solo se sostenibili a livello sovracomunale e, nel caso di nuova edificazione, se non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti.Per effettuare tale verifica viene stabilita una procedura che prevede la convocazione da parte del Comune di una conferenza di pianificazione cui partecipano le strutture tecniche dei

Comuni appartenenti all’ambito sovracomunale, della Regione e della Provincia, nonchè dei Comuni confinanti che ricadono in un altro ambito

sovracomunale.Fra i criteri di verifica, anche l’incidenza sulla permanenza degli esercizi commerciali di prossimità.Inoltre a partire dal mese di ottobre, la Toscana sarà l’unica regione in Italia dove le piccole imprese potranno portare a 300 mq la superficie di vendita con la semplice Scia (segnalazione certificato di inizio attività). A questo scopo la Regione, nelle prossime settimane, presenterà a Confcommercio un

progetto per destinare incentivi agli esercizi commerciali che intendano ammodernare il proprio punto vendita.Una particolare attenzione sarà rivolta alle reti d’impresa, prime tra tutte le reti di negozi e ristoranti che aderiscono a Vetrina Toscana.

Vittoria di Confcommercio: approvata la legge di modifica: No alla liberalizzazione selvaggia. Più tutela per i piccoli negozi.

Regione Toscana: nuovo codice del commercio

Nelle prossime settimane, la Regione

presenterà aConfcommercio un

progetto per destinare incentivi

agli esercizi commerciali

che intendano ammodernare

il proprio punto vendita.

conoscersi convienecheck up gratuito

su tutte le problematiche aziendali

Info e appuntamenti, Confcommercio Prato - Via del Ceppo Vecchio, 57 PRATOTel 0574 43801 Fax 0574 438033 [email protected]

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conoscersi conviene

Info e appuntamenti, Confcommercio Prato - Via del Ceppo Vecchio, 57 PRATOTel 0574 43801 Fax 0574 438033 [email protected]

Check up completo e gratuito del socio e della sua azienda

Analisi delle problematiche dell’azienda, per valutare insieme i rischi e trovare soluzioni efficaci

Valutazione delle aspettative del socio e consulenze mirate in ottica di sviluppo aziendale

]S’intitola “Il

Turismo lavora per l’Italia” il documento

che la Federalberghi si accinge ad inviare a tutti i segretari dei partiti politici in vista della prossima campagna elettorale e che è stato presentato oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo. Venti linee di intervento, articolate in più di 60 misure, molte delle quali possono essere realizzate in tempi brevi e senza oneri a carico delle finanze pubbliche. Il settore produce 114 miliardi di Euro di giro d’affari annuo (di cui 30 miliardi di Euro spesi dagli stranieri), assomma 375 milioni di pernottamenti e dà lavoro ad oltre 1,5 milioni di persone. “La nostra sfida-proposta, -afferma il Presidente della Federazione, Bernabò Bocca- è di incidere sulle scelte di politica turistica della prossima L e g i s l a t u r a , a v a n z a n d o idee e proposte operative, nella speranza che l’Esecutivo ed il Parlamento raccolgano i s u g g e r i m e n t i che la categoria portante del settore turismo nazionale ritiene di avanzare in questo momento sicuramente cruciale della crisi economica. “Dopo aver illustrato al

Ministro del Turismo, Piero Gnudi, il documento affinché ne possa tener conto per l’impostazione del Piano Nazionale strategico -conclude Bocca- siamo dunque pronti a

confrontarci con chiunque nella assoluta convinzione che l’attimo sia di quelli storici e l’occasione per far ripartire il sistema economico nazionale non

possa non avere il turismo tra gli asset fondamentali per stabilire criteri concreti di crescita armonica”.

G O V E R N A N C E : Occorre un Ministero con competenze specifiche ed una modifica dell’articolo 117 della Costituzione, per consentire lo sviluppo di politiche di sistema.

FISCALITÀ: Abolire l’imposta di soggiorno, restituire al settore una quota del gettito

Iva prodotto dall’economia turistica, consentire di pubblicare i prezzi al netto dell’Iva, ridurre le commissioni dovute ai gestori delle carte di pagamento, istituire zone franche per rilanciare aree turistiche in crisi profonda.

PROMOZIONE E DESTAGIONALIZZAZIONE:Trasformare l’ENIT in SpA a capitale pubblico, consentirgli di svolgere attività promozionale anche sul mercato domestico, assegnare alle delegazioni il compito di rilasciare I visti turistici, abolire il visto turistico per l’ingresso dai Paesi BRICS, definire la mission del portale ITALIA.IT, creare con la RAI un canale satellitare tematico in chiaro che promuova il nostro patrimonio turistico-culturale, esporre nelle hall degli alberghi e nei luoghi di grande transito pezzi d’arte che giacciono accatastati negli scantinati dei musei, rilanciare il sistema

continua a pag.12

a cura di Ufficio Stampa Confcommercio

www.confcommercio.it

In occasione della Giornata mondiale del turismo, presentato un documento contenente 20 proposte per il rilancio del settore.

Federalberghi: il turismo lavora per l’Italia

Il presidente Bocca: “E’ ora

che il turismo sia riconosciuto tra gli asset fondamentali

per la ripresa economica”.

Presidente Bernabò Bocca

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L’Unione per gli associati: nasce Punto Previdenza

La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso”.

Con queste parole di Italo Calvino, il presidente Canio Molinari apre la lettera, indirizzata a tutti gli associati, che segna l’inizio di un nuovo modo di inaugurare un nuovo modo di agire a tutela degli associati: conoscere il socio, capirne le esigenze, trovare soluzioni.“Essere imprenditore oggi significa dover trovare una va-lida risposta non solo ai bisogni professionali, ma anche dover pensare quotidianamente alle nostre famiglie, ai no-stri cari, alla casa, al futuro. - sostiene il presidente Moli-nari - Una miscela di bisogni, dubbi, aspettative e sogni dell’imprenditore.”La nostra associazione negli ultimi mesi ha subito un cambiamento importante, ma positivo. Il presidente e la giunta stanno lavorando a stret-to contatto per realizzare un obiettivo comune, da tempo condiviso: creare una struttura nella quale ogni imprenditore trovi risposte rapide, personale competente, soluzioni efficaci.Con questo obiettivo nasce Punto Previdenza, il nuovo servizio gratuito grazie al quale ogni singolo associato può esprimere tutti i propri bisogni, le esigenze, nonchè proporre idee e servizi nuovi che vorrebbe fossero svolti all’in-terno dell’associazione. Un luogo nel quale il socio si senta libero di esprimere le proprie idee e le critiche e dal qua-le l’associazione si impegna a trarre soluzioni valide e alternative, per crescere insieme.“Vogliamo crescere - continua Molinari - ma l’unico modo per crescere davvero è ascoltare il socio, capire quello di cui ha realmente bisogno e realizzare servizi utili.”“Con questo servizio, il socio potrà mostrar-ci ogni sfaccettatura della propria attività e chiedere preventivi e servizi necessari, noi penseremo a trovare una soluzione.”In questo, i dirigenti dell’Unione Commercianti hanno voluto legarsi all’esperienza e all’effi-cienza delle Agenzie BLM srl di Prato. “Non vogliamo credere di saper fare tutto da soli. Collaborare con BLM ha significato per noi prendere coscienza della totalità delle esigenze degli imprenditori locali. Insieme a BLM abbia-

mo creato un team di lavoro competente e professionale, che avrà il compito di contattare tutti gli associati Con-fcommercio per offrire un check up gratuito relativo alle problematiche aziendali e familiari. In questo modo diamo ad ogni socio la possibilità di esprimere i propri bisogni e noi studieremo, insieme a lui, un percorso valido per la risoluzione dei problemi.”A partire dal mese di ottobre ogni associato avrà l’op-portunità di far visionare la propria situazione aziendale, sia in associazione, sia a domicilio, e studiare, insieme al nostro team di lavoro, le soluzioni più adatte.

Per informazioni o appuntamenti, chiama senza impegno, l’Unione allo 0574 43801 o scrivi a [email protected]

Molinari: “Vogliamo crescere ma l’unico modo per crescere davvero è ascoltare il socio, capire quello di cui ha realmente bisogno e

realizzare servizi utili.”

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] www.confcommercioprato.eu 13 12 L’Unione

]Manca poco all’entrata

in vigore dell’articolo 62 del Decreto Liberalizzazioni che

impone il pagamento entro 30 giorni per le derrate alimentari e i pubblici esercizi m a n i f e s t a n o preoccupazioni. La norma studiata per r i e q u i l i b r a r e il rapporto tra grandi centrali di acquisto e p r o d u z i o n e si ripercuote gravemente sui pubblici esercizi, normalmente organizzati in aziende a carattere familiare o di piccole dimensioni, che in caso di ritardato pagamento

rischiano sanzioni da 500 fino a 500mila euro. In pratica, qualsiasi bar con un incasso già penalizzato dagli effetti della crisi potrebbe paradossalmente ritrovarsi a pagare multe salatissime magari anche a

qualche multinazionale produttrice di alimenti confezionati o bevande, se saldasse la fattura dopo i 30 giorni. “Si tratta - ha affermato Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio - di un’altra complicazione. E di un’altra

gestione di un problema reale con delle generalizzazioni che possono ampliare le difficoltà soprattutto delle piccole e medie imprese che avrebbero gradito maggiori deroghe al corretto principio di base e la gradualità delle sanzioni, introducendo cioè un parametro quantitativo”. Per questo Fipe sta verificando la costituzionalità della norma sulla base di un ingiustificabile privilegio di una categoria rispetto ad un’altra in termini di tutela del credito.

Il Decreto Liberalizzazioni impone il pagamento entro 30 giorni per le derrate alimentari e i pubblici esercizi manifestano preoccupazioni

Fipe: “Privilegi dei grandi creano danni agli esercenti”

Il presidente Lino Stoppani: “Si

tratta di un’altra complicazione”

dei buoni vacanza, promuovere l’organizzazione di grandi eventi, incentivare il prolungamento delle fasi stagionali di attività.

FORMAZIONE E LAVORO: Correggere i difetti della recente riforma del lavoro, lasciare spazio alla contrattazione collettiva, creare in Italia una grande scuola di management alberghiero e della ristorazione, consentire agli studenti delle superiori di lavorare nel turismo come apprendisti stagionali durante le vacanze scolastiche.

AMMODERNAMENTO:Incentivare con crediti d’imposta e premi di volumetria la riqualificazione delle strutture, semplificare il cambio di destinazione d’uso per accelerare l’uscita dal mercato di aziende non remunerative, applicare un unico sistema di classificazione valido per tutta l’Europa, consentire agli alberghi di offrire nuovi servizi, tutelare consumatori ed imprese contrastando l’abusivismo, salvaguardare le imprese titolari di

concessioni demaniali, semplificare gli oneri amministrativi a carico delle imprese.

INTERNET E TURISMO: Contrastare gli abusi di posizione do-minante da parte delle grandi on line travel agency, impedire la diffamazio-ne mediante recensioni anonime, ga-rantire alla struttura ricettiva il diritto di replica, introdurre un vantaggio fiscale per i redditi prodotti mediante

e-commerce.

INFRASTRUTTURE: Collegare i principali hub con la rete ferroviaria ad alta velocità, sbloccare le tariffe aeroportuali vincolandole allo svilup-po degli scali, potenziare e capillariz-zare il trasporto ferroviario, assicura-re la disponibilità della banda larga.

Presidente Lino Stoppani

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Di seguito tutti i corsi di formazione in partenza all’Unione Commercianti

Inizio Corso Durata Date corso15/10 Corso RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e

Protezione) per datore di lavoro. Rischio basso.

16 ore4 lezioni da 4 ore14.00 - 18.00

lun 15/10MER 17/10lun 22/10MER 24/10

15/10 Corso aggiornamento RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione). Rischio basso.

6 ore2 lezioni

lun 15/10 DallE 14.00 allE 18.00MER 24/10 DallE 16.00 allE 18.00

16/10 Corso HACCP per titolare di imprese alimentari e responsabile dei piani di autocontrollo (riservato agli operatori delle aziende del settore alimentare) (Corso riconosciuto ad Isogest scrl dalla Provincia di Prato con D.D. 653 del 24/02/2012)

16 ore13.30 - 17.30

MaR 16/10GIO 18/10MaR 23/10GIO 25/10

18/10 Corso antincendio rischio basso 4 ore09.00 - 13.00

GIO 18/10

18/10 Corso aggiornamento antincendio rischio basso 2 ore09.00 - 11.00

GIO 18/10

17/09 Corso HACPP per addetto ad attività alimentari semplici (riservato agli operatori delle aziende del settore alimentare) (Corso riconosciuto ad Isogest scrl dalla Provincia di Prato con D.D. 653 del 24/02/2012)

8 ore2 lezioni da 4 ore13.30 - 17.30

MaR 30/10lun 05/11

Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare la Responsabile dell’Area Formazione, Chiara Peruzzi al numero 0574 43801 oppure scrivere a [email protected]

]Non trovi il corso che cercavi?Proponilo e lo realizzeremo su misura per te!

Si chiama Tatiana Corti ed è la nuova responsabile dell’area contabile e fiscale dell’Unione Commercianti di

Prato. Commercialista per passione, la dottoressa Corti esercita la professione dal 1996 con impegno ed devozione. “Ho iniziato il mio lavoro da giovanissima ed ho sempre pensato che fare la commercialista fosse l’unica cose che volessi v e r a m e n t e fare.” - dichiara T a t i a n a , i n t e r v i s t a t a dalla redazione de L’Unione per gli associati Confcommercio - “Da quando ho iniziato questa p r o f e s s i o n e , le cose per gli addetti ai lavori sono molto cambiate: l’incertezza normativa, gli inutili adempimenti burocratici, un sistema creditizio ingessato e la crisi generale non fanno che provocare l’abbattimento degli imprenditori, soprattutto i medi e piccoli, con conseguente chiusura di molte, troppe attività.”Tatiana non è nuova al mondo delle imprese gestite e tutelate da Confcommercio, crede molto nel lavoro della nostra confederazione ed è convinta che il cambiamento gestionale e organizzativo sia l’unico modo per andare davvero incontro alle nuove esigenze del socio: “Ho accettato questo incarico perchè credo che rimanere fermi sulla proprie posizioni e sullo stesso modo di operare sia il male più diffuso al momento. Se i tempi sono cambiati, noi dobbiamo fare la stessa cosa e soprattutto cercare nuovi stimoli e nuovi obiettivi.”Primo obiettivo che la neo responsabile dell’area contabile e

f i s c a l e , n o n c h è c o n s u l e n t e degli associati C o n f c o m m e r c i o , si è posta è quello di riorganizzare il lavoro del comparto contabile: “Venendo alla Confcommercio ho avuto la possibilità di

trovare un gruppo di lavoro formato da persone con tanta voglia di fare: quello che mi ha colpito in modo maggiore è l’attaccamento che questi dipendenti nutrono nei confronti dell’Associazione, la vivono e la sentono propria. Inoltre sono tutti consapevoli che sia necessario effettuare un forte cambiamento per offrire servizi sempre più qualificati che rispondano ai veri bisogni degli associati. Il primo compito che mi sono data è proprio questo: dare loro gli input giusti per accogliere e gestire il socio.” Un metodo di lavoro dunque che mette sempre più l’associato al centro della struttura.“Il rapporto che un’associazione intraprende con i propri iscritti può avere infinite sfaccettature.Il presidente Canio Molinari ha capito che l’associato che si rivolge a Confcommercio non ha bisogno solo di un servizio ma di trovare soluzioni tempestive ed efficaci. Per questo si è rivolto allo Studio Papi & Associati che, insieme a me e ad altre figure professionali altamente

qualificate (avvocati, notai, consulenti del lavoro, ecc), sta lavorando per creare un piano di lavoro che metta il socio al centro così da seguirlo in ogni sfaccettatura del fare impresa.E alla domanda “Qual è lo stimolo maggiore che trovi in questo nuovo incarico professionale?”, Tatiana risponde: “I soci con cui ho avuto modo di parlare finora mi hanno fatto capire che la crisi economica è vista come una brutta malattia da combattere e, anzichè abbattersi e chiudere bottega, questi imprenditori cercano ogni modo per sconfiggere questo male e risollevarsi, difendendo la propria attività, il proprio negozio, con i denti e con le unghie. Sono loro il mio stimolo: l’Unione Commercianti d’ora in avanti, come mi ha confermato il presidente Molinari, lavorerà in questa direzione, trovando la cura a questo male, la soluzione efficace a questa crisi. E non possiamo che farlo lavorando ogni giorno al fianco del singolo socio, impegnandoci 100 volte in più rispetto a quanto non abbiamo fatto fino ad oggi e combattando insieme agli imprenditori”.Tatiana è a disposizione di tutti gli associati dell’Unione Commercianti, sia di quelli che hanno già i servizi contabili e fiscali presso di noi, sia di quelli che per adesso non li utilizzano. Ogni giorno incontrerà tutti gli associati che lo vorranno, per visionare insieme a loro le singole situazioni contabili e fiscali, così da trovare soluzioni valide e alternative per risanare, ristrutturare e far crescere le piccole aziende. Insieme, possiamo fare molto.Per prendere un appuntamento con la dottoressa Corti, è possibile contattare l’Unione Commercianti al numero 0574 43801 oppure scrivere a [email protected]

Elisa Baccichet

Tatiana incontrerà tutti gli associati per visionare insieme le singole situazioni fiscali, così da trovare soluzioni valide per risanare,

ristrutturare e far crescere le piccole aziende.

New entry all’Unione:Tatiana Corti è la nuova consulente fiscale

Tatiana Corti: “Il mio stimolo? Gli imprenditori che

combattono la crisi come fosse una malattia. L’Unione da oggi lavorerà

al loro fianco per trovare insieme

la cura.”

Tatiana Corti

Page 9: L'Unione - Ottobre 2012

Tornano i corsi barman

professionalizzanti

di Fipe Confcommercio

a partire dal mese di Gennaiocorso 1° livello (30 ore) 270,00 €corso 2° livello (20 ore) 180,00 €I prezzi sono da intendersi esclusi di IVA.La quota di iscrizione comprende tutto il materiale necessario per il corso: dispense, libro “I quaderni del bar”, blocco appunti e materiale didattico.

Per informazioni e iscrizioni, contattare:Segreteria FIPE - Erika [email protected]. 0574 43801

Anche quest’anno il corso sarà tenuto da Pierluigi Cucchi, maestro nell’insegnamento dell’arte del barman. Per ricevere informazioni sui corsi barman e sulla qualifica rilasciata da FIPE-Confcommercio è possibile visitare il sito internet www.pierluigicucchi.it oppure la pagina facebook dell’Unione Commercianti di Prato.

Tutte le lezioni si terranno presso la sede della Confcommercio di Prato in via del Ceppo Vecchio, 57 a Prato.

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Energia: Ascomac dice no agli aumenti delle aliquote fiscali

Avviare misu-re di revisio-ne delle ali-quote fiscali

con conseguente aumen-to dei costi per i prodottienergetici impiegati per la produzione di forza motrice, comporterà una situazione fortemente negativa per settori già profondamente colpiti dalla crisi economica”. Ad affermarlo è Elisa Cesaretti, presidente di Ascomac-Confcommer-cio, per la quale la revisione di alcune misure previste dall’attuale sistema di aliquote fiscali per le imprese, rischia di aggravare lo stato già critico di moltissime aziende, “tenendo conto che i costi energetici costituiscono per le imprese una rilevante voce di bilan-cio”. Il riferimento è in particolare ai provvedimenti per il sostegno fisca-le all’esercizio di macchine opera-trici ed impianti per la produzione di forza motrice nei settori dell’in-dustria, dell’edili-zia, dell’estrattivo, della logistica e dell’agricolo. “In primo luogo - sot-tolinea Cesaretti - si assisterebbe all’aumento dei costi energetici del settore produttivo del Paese rispetto a

concorrenti che ope-rano negli stessi set-tori nell’ambito della Unione Europea; in secondo luogo ci sa-

rebbe la compromissione della tenuta dei conti delle imprese con problemi anche occupazionali”. “Infine - sot-

tolinea ancora la presi-dente di Ascomac - si potrebbe verificare la riduzione o l’interru-zione dell’attività stes-sa”. Per scongiurare questi effetti negativi, Ascomac ha scritto al presidente del Consi-glio, Mario Monti, ed ai ministri competen-ti, avanzando loro una puntuale proposta. Se-condo la Federazione, “è necessario confer-mare l’attuale regime fiscale del gasolio per la produzione di forza motrice; a partire dal

2016, aumentare l’aliquota, preveden-do per il contribuente un incremento dell’aliquota di accisa dovuta dal 30% al 50%; istituire contestualmente un regime di esenzione o riduzione per le imprese che sostituiscano il gaso-lio con fonti rinnovabili”. “Una pro-posta di sostegno all’insegna dell’e-quità, del rigore e della competitività che - afferma il segretario generale di Ascomac, Carlo Belvedere - consen-tirebbe, in un’ottica di programma-zione, di non aggravare da subito la situazione delle imprese e di attuare nel contempo la sostenibilità ambien-tale dei cantieri e degli stabilimenti produttivi con la sostituzione di fonti fossili con prodotti energetici da fon-ti rinnovabili”. “Ci auguriamo che il Governo - conclude Belvedere - possa valutare queste considerazioni e agire in un’ottica propositiva contribuendo in maniera sostanziale al superamento della crisi del settore”.

a cura di Ufficio Stampa Confcommercio

www.confcommercio.it

Lettera di Ascomat-Confcommercio al premier Monti: “aumentare i costi dell’energia significa aggravare la situazione dei piccoli imprenditori”

La presidente Cesaretti:

“Dobbiamo tenere conto che i costi

energetici costituiscono per le

imprese una voce

rilevante in bilancio”.

Expo Rurale: promozione e visibilità per i ristoratori

Dal 27 al 30 settembre si è tenuta, presso il Parco delle Cascine di Firenze, l’edizione 2012 della

grande manifestazione Expo Rurale che ha avuto quest’anno un successo oltre le aspettative, con più di 200mila visitatori in appena quattro giorni.Un pubblico pieno di entusiasmo che ha partecipato con grande curiosità a tutte le iniziative in programma: laboratori, workshop, convegni, animazioni e dimostrazioni, e che ha avuto modo di sperimentare anche il “Ristorante di Vetrina Toscana”, lo spazio fortemente voluto dalla Regione Toscana per promuovere la rete dei ristoratori aderenti a Vetrina Toscana.Nei quattro giorni della manifestazione, sette ristoratori toscani sono stati chiamati dalla Regione per proporre ciascuno un piatto toscano contemporaneo che valorizzasse i prodotti presentati dagli espositori di Expo Rurale 2012.

In rappresentanza di Prato, Fabio Rossi, chef del rinomato ristorante “Il Palazzolo” in via Mazzini, il quale ha presentato il suo speciale “filetto di sgombro in carpione con tortino di patate”.

La Regione Toscana, con questa iniziativa, ha voluto riconfermare l’impegno nella promozione della rete Vetrina Toscana e in particolare nel progetto “Il pesce dimenticato” che, proprio nella provincia di Prato, ha avuto un forte successo sia tra i nostri associati sia tra i cittadini.

A questo proposito, i soci interessati ad aderire alla rete o a ricevere maggiori informazioni possono contattare la segreteria FIPE/FIDA (referente Erika Tasselli [email protected])

Oltre 200mila visitatori nella quattro giorni delle Cascine di Firenze. Associati Confcommercio in prima linea.

Fabio Rossi, socio Confcommercio e chef del Ristorante

“Il Palazzolo” in rappresentanza di Prato

Secondo il Tar controlli preannunciati, altererebbero

gli elementi di fatto.

Controlli sulle emissioni sonore: nessun obbligo

di preavviso

Secondo quanto confermato dalle sentenze del Tar della Toscana, i controlli che precedono le ordinan-ze in materia di inquinamento acustico non necessi-tano di alcun preavviso. In questo modo si cerca di limitare (ed eliminare) l’alterazione degli elementi di fatto. Oltre a questo si conferma la prassi già utiliz-zata dall’Agenzia di effettuare le fonometrie presso i recettori più sposti (cioè in genere le abitazioni più vicine alle sorgenti del rumore).Per maggiori dettagli relativi ai controlli e alla norma-tiva, è possibile accedere al link presente sul nostro sito internet www.confcommercioprato.eu che riman-da al sito dell’ARPAT ( A g e n z i a r e g i o n a -le per la protezione ambientale della Tosca-na).

Elisa Cesaretti

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Una riforma che ha scontentato tutti, partiti di ex maggioranza e opposizione,

organizzazioni sindacali, lavoratori e soprattutto i pensionandi e pensionati.Il risultato concreto di questa riforma è una scomoda e amara verità: tutti andranno in pensione più tardi e con una rendita ridotta rispetto alle aspettative con cui si era partiti.Ma vediamo di riassumere in sintesi le regole per l’accesso al pensionamento di vecchiaia sulla base dell’attuale normativa.La riforma “Monti-Fornero” ha modificato dunque l’intera disciplina delle pensioni.In luogo di tutte le precedenti ipotesi di “pensione di vecchiaia”, sia retributiva che contributiva, da quest’anno è previsto un solo trattamento pensionistico di vecchiaia che si consegue, con riferimento a tutti i lavoratori e per l’anno 2012, in presenza di un requisito minimo contributivo pari a 20 anni (che sostituisce il vecchio requisito di 20 anni di contribuzione per la pensione di vecchiaia retributiva e quello di 5 anni per la pensione di vecchiaia contributiva) ed una età pari a:- 66 anni per i lavoratori dipendenti del settore privato e autonomi, compresi quelli iscritti alla gestione separata Inps (co.co.co. e lavoratori a progetto);- 62 anni per le lavoratrici dipendenti del settore privato;- 63 anni e 6 mesi per le lavoratrici autonome del settore privato, comprese quelle iscritte alla gestione separata Inps (co.co.co. e lavoratrici

a progetto);- 66 anni per i lavoratori dipendenti del settore pubblico (uomini e donne).Oltre al requisito di età e di contribuzione, se il lavoratore appartiene pienamente al regime contributivo (cioè ha iniziato a lavorare a partire dal 1° gennaio 1996), per il diritto alla pensione di vecchiaia occorre che soddisfi un’ulteriore condizione: l’assegno di pensione non deve risultare di importo inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale mensile, pari quest’anno a € 643,50 (in precedenza questo limite era di 1,2 volte). Non è necessario soddisfare la predetta soglia minima da parte di chi è in possesso di un’età pari a 70 anni; in tal caso, inoltre, è sufficiente anche un’anzianità contributiva minima effettiva di soli 5 anni.Nella tabella che si riporta sono riassunti tutti i requisiti per le diverse casistiche, le varie età con le rispettive decorrenze. Età, peraltro, che restano comunque soggette agli a d e g u a m e n t i alla aspettativa di vita, nonché a una clausola di salvaguardia la quale stabilisce l’elevazione a 67 anni a partire dal 1° gennaio 2021, qualora questo limite non fosse raggiunto naturalmente per

effetto dei periodici adeguamenti statistici (speranza di vita).Va ricordato poi che la revisione del requisito di età per la pensione di vecchiaia ha previsto l’abrogazione definitiva delle finestre di pensionamento.Già da quest’anno e per gli anni successivi la pensione decorre dal mese successivo a quello di maturazione dei requisiti per il diritto (ossia cessazione dal lavoro per i dipendenti e non per gli autonomi).

Per maggiori informazioni o richiedere gratuitamente un estratto contributivo, rivolgiti alla sede del Patronato 50&Più Enasco di Prato, via Santa Trinità 28 (Tel.0574 23896)

Pensioni e manovra MontiUna riforma strutturale che completa quella iniziata 17 anni fa,

con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo

Con questo sistema ogni tre anni l’Istat certifica la speranza di vita degli italiani: se questa cresce, automaticamente crescono i requisiti anagrafici per le pensioni di vecchiaia e per le pensioni anticipate (già pensioni di anzianità), per un periodo di uguale durata. Questo sistema entrerà in vigore il 1° gennaio 2013, quando l’incremento sarà di 3 mesi.

Gli ulteriori incrementi avranno cadenza triennale fino al 2019 e cadenza biennale dal 1° gennaio 2021. La crescita dei requisiti è automatica, viene disposta con un Decreto ministeriale il quale si limita a recepire i dati circa la speranza di vita forniti periodicamente dall’Istat. La legge non prevede un meccanismo inverso, e cioè la riduzione dei requisiti anagrafici nel caso (peraltro improbabile) di riduzione della speranza di vita. La crescita dei requisiti in misura pari all’aumento della speranza di vita si va a sommare a tutti gli altri meccanismi di crescita

L’ aspettativa di vita

a cura di Antonello Baccini,direttore 50&Più Enasco di Prato

La profumeria Moncini compie 25 anni di attività: tanti auguri

Le sorelle Moncini: “Il nostro segreto? Amiamo il nostro lavoro e, anche in tempi di crisi, abbiamo scelto di non rinunciare alla qualità”.

Sono passati 25 anni da quando due sorelle, Elena e Roberta, hanno scelto di lasciare un posto di lavoro

da dipendenti, per realizzare il sogno della loro vita: aprire una profumeria in proprio. Oggi sono orgogliose del loro punto vendita e della professionalità che hanno raggiunto: lo si vede dal modo di presentare il negozio, l’attenzione ai dettagli, ai colori e alla disposizione dei prodotti nel punto vendita. Intraprendenti e dinamiche, accolgono i propri clienti con il sorriso sul volto e con l’allegria di chi ama davvero il proprio lavoro.“Abbiamo iniziato a lavorare giovanissime all’interno di due farmacie: entrambe gestivamo il reparto profumeria”.Fin da piccole hanno avuto questa forte passione in comune per tutto ciò che riguarda il settore della profumeria e dei prodotti make up: non ricordano come sia nata questa passione, ricordano di averla sempre avuta e di averla seguita e maturata nel corso degli anni.Dopo aver trascorso diversi anni come dipendenti, decidono di lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria, seppur molto giovani, e così iniziano a cercare un fondo adatto. Viale della Repubblica sembra avere il locale che fa al caso loro: “Quando abbiamo visto questo fondo - affermano con gli occhi illuminati - abbiamo capito che era quello giusto e, senza pensarci due volte, abbiamo detto sì!”Grazie alla loro grande professionalità vengono subito notate da aziende e

case produttrici prestigiose e vengono scelte per la vendita di prodotti di nicchia. “Essere contattate da queste grandi aziende internazionali, che in genere scelgono un solo punto vendita per città, è stato un onore: non avevamo ancora esperienza imprenditoriale, eppure queste aziende ci hanno scelto perchè hanno visto in noi competenza e voglia di fare.”E chiedendo loro se ci sono stati mo-

menti in cui avrebbero voluto rinun-ciare, a gran voce rispondono: “Asso-lutamente no. I sacrifici ci sono stati e sono stati tanti, ma abbiamo sempre tira-to fuori le unghie per realizzare il nostro sogno. E ne andiamo fiere”.In questi ultimi anni il mondo i m p r e n d i t o r i a l e , causa la crisi, è cambiato molto: “Vediamo tanti, troppi negozi, che chiudono o che, per cercare di vendere di più, scelgono la strada del sottocosto. - dicono - Noi invece

abbiamo scelto di aggrapparci ancora di più alla nostra passione e fare perno sulla nostra professionalità, puntando sulla qualità anzichè sulla caccia allo sconto estremo. Finora i fatti ci danno ragione e siamo molto soddisfatte.”Dalle parole delle sorelle Moncini spicca una forte dinamicità, tanta voglia di fare e di continuare a mettersi in gioco.Da parte di tutta l’associazione non possiamo dunque che complimentarci con le sorelle Moncini, congratularci per il traguardo raggiunto ed augurare loro ancora tanti successi.Buon compleanno!

E.B.

Sacrifici, determinazione

e tanta voglia di fare, sono i segreti del loro

successo

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TArubrica LA NUTRIZIONE

A tavola ancora troppi errori. Ripartiamo dalla colazione!

ottobre 2012

Per informazioni:Giulia Bruschi - biologa nutrizionistaMisericordia di Oste, MontemurloMisericordia di AglianaTel. 331 2128362email. [email protected]

Troppi errori sono ancora fatti dagli italiani a tavola: sono questi i risultati di un’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione, condotta dall’Istituto su un campione di oltr tremila unità.I partecipanti sono stati arruolati in tutto il Paese ed è stato chiesto loro di compilare un diario alimentare per tre giorni consecutivi, bilanciando giorni festivi e feriali e ripetendo la rilevazione in diversi momenti dell’anno, tenendo conto così anche della variabilità stagionale.Uno dei risultati più evidenti è che, nonostante tutte le raccomandazione a non farlo, tuttora la colazione sembra il pasto più trascurato della giornata: c’è chi beve solo un caffè “al volo” o chi aggiunge al massimo due biscotti. In questo modo, il primo pasto della giornata risulterebbe meno abbondante e nutriente del dovuto.Secondo gli esperti infatti dovremmo introdurre il 20% delle calorie, mentre, con un tipo di dieta come quella appena descritta, arriviamo appena all’1%.Risultato: a pranzo siamo affamati e mangiamo più del dovuto. La conseguenza negativa è che per correre ai ripari, anzichè ridurre in modo equilibrato l’apporto calorico, la maggior parte di noi taglia dalla propria dieta la pasta ed il pane, senza pensare di diminuire le proteine e i grassi, e consumandone anzi in eccesso.Il pranzo resta il pasto più amato: il 43% delle calorie introdotte nell’arco di una giornata, vengono infatti introdotte sul mezzogiorno.Per una dieta alimentare corretta dovremmo invece, fornendoci del supporto e dell’esperienza di un professionista, equilibrare meglio l’apporto calorico nei tre pasti principali,Primo consiglio è quello di diminuire le calorie introdotte a cena (il pasto prima del riposo) ed aumentarle al mattino (primo pasto della giornata).

REC.OIL soc.coop.a.r.l. V.le C.Castracani, 546 - 55100 LuccaTel 0572 51561 Fax 06 99334501 [email protected] www.burax.it

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