Lotus 123 Release 3 -  · Lotus 123 Release 3.0 di Francesco Petroni Ilprimo annuncio, da parte...

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Lotus 123 Release 3.0 di Francesco Petroni I l primo annuncio, da parte della Lo- tus, di una ulteriore versione del proprio best seller 123, chiamata Re- lease 3, risale al lontano 1987. In precedenza le tappe fondamentali, nella storia del Lotus 123, erano state solo due, il 1983, con l'uscita della versione lA, (mai tradotta in italiano) e il 1986, con la versione 2.00, poi perfezio- nata in 2.01, tradotta in tutte le lingue più importanti (figg. 1, 2 e 3). Poche tappe e tutte molto meditate, nella consapevolezza di non poter com- piere «passi falsi», in un mercato sem- pre più concorrenziale che, mese dopo mese, proponeva decine di alternative, in molti casi decisamente valide, al «vecchio» 123. Da quel lontano primo annuncio in poi gli obiettivi della Lotus si sono, per vari motivi, forzatamente moltiplicati, per cui i successori del!' 123 sono diventati più di uno. Due, 1'123 Release 3 (in doppia versione 005 e OS/2) e 1'123 Release 2.2 (solo 005) sono già usciti. Poi ci sarà l' 123/G, che lavorerà sotto Presen- 134 tation Manager e 1'123/M, versione per Mainframe. La gestazione della Release 3 è dura- ta più a lungo del previsto probabilmen- te perché i tecnici della Lotus si sono imbattuti, strada facendo, in numerosi bivi, di fronte ai quali hanno dovuto valutare e scegliere tra le varie alternati- ve, rischiando ogni volta di scatenare, come è avvenuto, le critiche di quegli Lotus 123 Produttore: Lotus Development Distributore: Lotus Development Italia Spa, Via Lampedusa 11/A, 20141 Milano. Prezzi (/VA esclusa): Lotus 123 verso 3 inglese L. 890.000 Lotus 123 verso 3 italiano L. 990.000 aggiornamento precedenti versioni L. 350.000 aggiornamento versioni successive a settembre '88 ed in offerta fino al 31/3/1990 L. 100.000 utilizza tori che avrebbero preferito che fosse stata scelta l'altra strada. Le soluzioni adottate, e bastano pochi momenti di familiarizzazione con il nuo- vo prodotto per accorgersene, sono tut- te improntate alla massima rigorosità, tesa a favorire più una utilizzazione pe- sante, in termini di volumi di dati e in termini di funzionalità sfruttate, che una utilizzazione estemporanea e non impe- gnativa in termini di risorse Dimensioni massime e organizza- zione dell'area di lavoro L'area di lavoro continua ad essere organizzata a fogli. Il singolo foglio ha la dimensione massima di 8192 righe per 256 colonne. Un singolo lavoro si può sviluppare su fogli, fino ad un massimo di 256. Le celle sono numerate alla solita maniera mentre i fogli sono con- traddistinti da una lettera che va posta all'inizio dell'indirizzo. L'indirizzo G: 020, ad esempio, indica la cella 020 del settimo foglio. MCmicrocomputer n. 90 - novembre 1989

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Lotus 123 Release 3.0di Francesco Petroni

Ilprimo annuncio, da parte della Lo-tus, di una ulteriore versione delproprio best seller 123, chiamata Re-

lease 3, risale al lontano 1987.In precedenza le tappe fondamentali,

nella storia del Lotus 123, erano statesolo due, il 1983, con l'uscita dellaversione lA, (mai tradotta in italiano) e il1986, con la versione 2.00, poi perfezio-nata in 2.01, tradotta in tutte le linguepiù importanti (figg. 1, 2 e 3).

Poche tappe e tutte molto meditate,nella consapevolezza di non poter com-piere «passi falsi», in un mercato sem-pre più concorrenziale che, mese dopomese, proponeva decine di alternative,in molti casi decisamente valide, al«vecchio» 123.

Da quel lontano primo annuncio in poigli obiettivi della Lotus si sono, per varimotivi, forzatamente moltiplicati, per cuii successori del!' 123 sono diventati piùdi uno. Due, 1'123 Release 3 (in doppiaversione 005 e OS/2) e 1'123 Release2.2 (solo 005) sono già usciti. Poi cisarà l' 123/G, che lavorerà sotto Presen-

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tation Manager e 1'123/M, versione perMainframe.

La gestazione della Release 3 è dura-ta più a lungo del previsto probabilmen-te perché i tecnici della Lotus si sonoimbattuti, strada facendo, in numerosibivi, di fronte ai quali hanno dovutovalutare e scegliere tra le varie alternati-ve, rischiando ogni volta di scatenare,come è avvenuto, le critiche di quegli

Lotus 123

Produttore:Lotus DevelopmentDistributore:Lotus Development Italia Spa,Via Lampedusa 11/A, 20141 Milano.Prezzi (/VA esclusa):Lotus 123 verso 3 inglese L. 890.000Lotus 123 verso 3 italiano L. 990.000aggiornamento precedentiversioni L. 350.000aggiornamento versioni successivea settembre '88 ed in offerta finoal 31/3/1990 L. 100.000

utilizza tori che avrebbero preferito chefosse stata scelta l'altra strada.

Le soluzioni adottate, e bastano pochimomenti di familiarizzazione con il nuo-vo prodotto per accorgersene, sono tut-te improntate alla massima rigorosità,tesa a favorire più una utilizzazione pe-sante, in termini di volumi di dati e intermini di funzionalità sfruttate, che unautilizzazione estemporanea e non impe-gnativa in termini di risorse

Dimensioni massime e organizza-zione dell'area di lavoro

L'area di lavoro continua ad essereorganizzata a fogli. Il singolo foglio ha ladimensione massima di 8192 righe per256 colonne. Un singolo lavoro si puòsviluppare su fogli, fino ad un massimodi 256. Le celle sono numerate allasolita maniera mentre i fogli sono con-traddistinti da una lettera che va postaall'inizio dell'indirizzo. L'indirizzo G: 020,ad esempio, indica la cella 020 delsettimo foglio.

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AI caricamento dell' 123 è attivo unsolo foglio, il primo, che si chiama A. Ifogli successivi, che appartengono allostesso file, possono essere inseriti conla funzione FOGLIO INSERISCI FOGLIOe si chiameranno via via B, C, ecc.

Oltre all'inserimento di fogli aggiunti-vi, che rimangono interni al file di lavo-ro, è anche possibile, e la funzione sichiama ARCHIVI PRENDI PRIMA/DO-PO, caricare in memoria più file, oppu-re, con la funzione ARCHIVI NUOVOPRIMA/DOPO, crearne di nuovi, sem-pre in memoria, ognuno dei quali puòsvilupparsi a sua volta su più fogli.

Buona parte dei nuovi comandi intro-dotti (anche di tipo Macro) sono quelliche permettono il movimento tra i file ei fogli dei file caricati in memoria.

È possibile scrivere formule che fan-no riferimento a fogli dello stesso file, afogli di altri file caricati in memoria eanche a fogli di file non presenti inmemoria ma sul disco.

Il ricalcolo, automatico o manuale chesia, provoca direttamente l'aggiorna-mento dei file in memoria, mentre l'ag-giornamento dei file non caricati, macollegati con formule, avviene tramitealtre e specifiche funzionalità.

L'interiaccia utenteVanno di moda le finestre, i menu a

tendina, le dialog box, ecc. Anche l'usodel mouse è ormai talmente diffuso dapoter essere considerato uno standardoperativo, sia se si lavora in ambientigrafici (come con Microsoft WindowsExcel) sia se si lavora in ambienti te-stuali (come con Borland Quattro Pro-fessional).

Il Lotus 123 Release 3 non adottanulla di tutto questo. Rimane rigorosa-mente «character based» e non per-mette neanche la più semplice persona-lizzazione dell'interfaccia utente, qualepotrebbe essere ad esempio la modificadei colori delle videate.

Le uniche concessioni alla «invaden-za» della grafica sono la possibilità dispezzare la videata in due fette verticali(fig. 4). quella a sinistra con il tabellonee quella a destra con il grafico corrente.Questa funzionalità era già permessa daalcuni Add-In per le vecchie versionirealizzati da case indipendenti.

Abbiamo peraltro già detto che Lotusprevede una versione grafica studiatadirettamente per l'ambiente OS/2 Pre-sentation Manager e che si chiamerà123/G.

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Figure l, 2, 3 - Lotus123 Verso lA.Vers.2.01, Rei. 3. Ildetto ((squadra chevince non si toccaI>evidentemente valeanche nel mondo deiproduttori software. Ilpacchetto più diffusoin assoluto è 1'123, ela Lotus non ritieneopportuno rischiare di((spiazzare I>iproprifedeli clienti conradicali mutamentifunzionali od esteriori.La concorrenza alcontrario, alla ricercadi quel qualcosa in piùche possa convincereun utilizzatore 123 acambiare prodotto,propone interfacceutente più alla moda,con tanto diWindowing, menu atendina, funzioni diPreview, ecc. cheinvece la Lotus per oranon utilizza. Nellaterza foto si puònotare come 1'123R3converta i ((vecchil>file.

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Figura 4 - Lotus 123Rei. 3. Foglio finestragrafico. Lavorando conschede video delle ul-time generazioni sonopossibili un paio dimodalità di visualizza-zione differenti daquella normale alfanu-merica a 25 righe. /Icomando Foglio Fine-stra Prosp fa vederetre fogli successivi. FFSchermo l o 2 è ~switch del video chepermette di vederepiù righe (fino a 60con la scheda VGA).Infine la FF Grafico.nella foto. permette didefinire una finestraverticale nella qualeviene visualizzato ilgrafico.

Il F b Il M

conso at

5150278 55,883 47 , 769 71. 70S

za operativa rispetto al lavoro sul vec-chio foglio bidimensionale. In altre paro-le la tridimensionalità deve entrare ingioco solo quando serve.

Come detto la tridimensionalità consi-ste sia nel poter aggiungere fogli dietroo davanti al foglio iniziale. sia nel potercaricare in memoria più file. ognuno deiquali può essere a sua volta compostoda più fogli

Un primo effetto della tridimensionali-tà è che tutti i comandi classici di ed i-ting possono essere spinti nella terzadimensione.

Ad esempio si può copiare la cellaA:A 1 (la cella A 1 del primo foglio) nellazona A:A1.C:H8. ovvero nella zona spa-ziale a forma parallelepipeda. che com-prende le zone A 1.H8 dei primi tre fogli.A B. C.

Oppure il comando di Foglio ColonnaImposta Larghezza può essere utilizzatosu una sola colonna di un solo foglio. supiù colonne di un solo foglio. su unasola colonna di più fogli. o infine su piùcolonne di più fogli.

In realtà il tutto è più intuitivo di

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Figura 5 - Lotus 123Rei. 3. Foglio finestraprospettiva. Le funzio-nalità che riguardanol'utilizzo della terza di-mensione. sicuramen-te la novità più rilevan-te della Rei 30. sonoabbastanza nascoste.In pratica l'utente a cuinon serve lavorare supiù fogli. non trovanessuna differenzaoperativa e funzionalerispetto alla «vecchia"release 2. Ol. I fogli inpiù o in meno si apro-no e chiudono con legià note funzioni di Fo-glio Inserisci o FoglioElimina. che ora lavo-rano su Righe. Colon-ne e Fogli. Le normalifunzioni possono lavo-rare su zone parallele-pipede.

La tridimensionalitàIl principio su cui si basa l'operatività

nell'ambiente tridimensionale è questo:chi non ha bisogno di lavorare su piùfogli non deve trovare nessuna differen-

facilmente adattato alle varie piattafor-me hardware e ai vari sistemi operativi.Anzi il pacchetto da noi provato com-prende direttamente le due versioni perDOS e per OS/2. che sono funzional-mente identiche.

Il codice è ora lungo. considerandosolo i file *.EXE. circa 900 kbyte. ecaricato su una macchina con una me-moria di 4 mega. che è oggi una dota-zione abbastanza abituale. con un DOS3.3 senza programmi residenti, lascialiberi circa 3.400 kbyte.

Ricordiamo che poiché il bus a 16 bitdei processori 286 permette di indirizza-re fino a 16 megabyte, la memoria adisposizione. che viene vista come me-moria lineare e quindi come unico tipodi memoria dal prodotto. può arrivare ai15 mbyte.

Il Menu è rimasto. come organizzazio-ne e come modalità operative. quelloclassico «alla Lotus». quindi niente ten-dine o dialog box. Anche i comandi delprimo livello di menu sono rimasti glistessi.

Solo dal secondo livello in giù i nuovicomandi cominciano ad affiorare. affian-cando e mai sostituendo quelli vecchi.Questo sempre nel rispetto sia dei vec-chi utilizzatori. che evidentemente sonodegli abitudinari. sia soprattutto delleMacro. scritte dai vecchi utilizzatori. chenella nuova versione continuano a fun-zionare.

Chi già lavora. a qualsiasi livello disofisticazione. con il vecchio 123. puòpassare. non solo senza traumi ma addi-rittura senza trovare modificato nessun«vecchio» comando. alla nuova ver-sione.

Gestione della memoriaIl Lotus 123 re!. 1A (la prima versione

veramente diffusa) utilizza solo la me-moria convenzionale. Ha un codice.scritto in Assembler. lungo 90 kbyte.Caricato su una macchina di 640 kbyte.con il DOS 2.0 esistente all'epoca. enessun programma residente caricatoin memoria (solo la tastiera italiana e unnormale CONFIG.SYS con file=20. buf-fer=20) mette a disposizione dell'uten-te circa 530 byte.

La versione 2.01. sempre scritta inAssembler e con un codice lungo 151.caricata nella stessa situazione di prima.lascia liberi 437 kbyte. La novità in ter-mini di utilizzo della memoria era all'e-poca costituita dalla possibilità di sfrut-tare la eventuale memoria espansa. ge-stita secondo gli standard EMS. stabilitiproprio dalla Lotus. dall'lntel e dalla Mi-crosoft.

La capacità di carico risulta così am-pliata di un bel po·. anche se la gestionedella memoria espansa è macchinosa enon permette di fare una valutazioneprecisa dei fabbisogni.

La soluzione della Release 3 è stataquella di utilizzare un proprio gestoredella memoria estesa (che è in praticaquella che si legge del RAM-TEST all'ac-censione della macchina). che gli per-mette di bypassare il limite dei 640 delDOS.

Questo gestore. che si chiama DOSExtender. e che per la cronaca (questasì che è una bella notizia) si avvia adessere utilizzato anche da altri produtto-ri. sfrutta il Protected Mode dei proces-sori 80286 e successivi. La controparti-ta da pagare è costituita dal fatto che ilLotus 123R3 può lavorare solo con que-sto tipo di macchine.

Il programma è stato inoltre totalmen-te riscritto in «C» per poter essere più

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PROVA

LOTUS 123 Release 3.0

re la tipologia di relazione.Dopo di che basta indicare nella zona

di Emissione i nomi dei campi che pos-sono essere presi dai vari archivi inImmissione. Il risultato dell'operazionedi Estrazione è quindi una unica Tabella(in termine più tecnico si direbbe Join)in cui appaiono dati presi dai vari archivicollegati e selezionati secondo le regoleinserite in Zona Criteri (fig. 7).

Molto interessante è poi la possibilitàdi dialogare con file dBASE, dovuta allapresenza di un bridge, prodotto dallaSoftware House Blueprint. che ne svi-lupperà altri rivolti ad altri ambienti soft-ware.

Con la funzione DATA EXTERNAL èpossibile dichiarare in USO un archivioDBF esterno (se non se ne conosce lastruttura la si può importare). I nomi deicampi dell'archivio esterno valgono co-me nomi dei campi di una normale ZonaImmissione solo che, in questo caso,l'archivio rimane fuori dal foglio.

È quindi possibile definire una ZonaCriteri e una Zona Emissione che impor-tino campi e record voluti e, con questeimpostazioni, eseguire una estrazionedal file esterno. Il meccanismo è abba-stanza semplice e, per chi già conoscela funzione DATI BASI, intuitivo.

Poiché quindi la Zona Origine può farriferimento indifferentemente a tabelleinterne e tabelle esterne, risultano pos-sibili sia Join su archivi tutti esterni, siaJoin su archivi tutti interni, sia infineJoin misti.

AI Bridge verso il dBASE faranno se-guito altri verso i principali DBMS everso l'SOL SERVER, per cui il Lotus123R3 si propone anche come sofistica-to post processore di dati comunquepresenti sul PC o accessibili tramite larete alla quale il PC è collegato.

Da citare a questo punto anche lapresenza di una nuova funzione «chioc-ciolina» @INTDB (funzione; argomenti)con la quale si invia il comando <funzio-ne> con i parametri <argomenti> adun Data Base esterno.

Altra grossa novità, anche questa ab-bastanza nascosta, è quella che permet-te di definire, nella zona di Emissione diun Data Base, anche campi calcolati,non presenti dunque nell'archivio o ne-gli archivi definiti come Zona Origine.

I nomi dei campi sono (finalmente!)semplicemente definibili con l'etichettache sta in cima alla colonna. Ad esem-pio se in Emissione esistono i campiOTA e PRZ, è possibile definire unaterza colonna intestandola con la formu-la +OTA*PRZ. Ouesta viene riempita ecalcolata eseguendo l'estrazione.

Esiste anche la possibilità di definireuna zona di Emissione con formule diaggregazione. Ad esempio supponendodi avere un archivio di fatture si può

Figura 6 - Lotus 123Rei. 3 - Dati tabella l 23. Tutte le tradizionalifunzionalità sono state((convertite)) alla terzadimensione. È possibi-le inserire colonne suun foglio o su più fo-gli; è possibile, in ope-razioni di Copia, Spo-sta. Zona Formato eZone Nomi. ecc. defi-nire zone parallelepi-pede. Sono state con-vertite anche le funzio-ni più spinte, come adesempio la classicaDATI TABELLA, cheora permette quattrotipologie. Nell'esem-pio calcoliamo la ratadi un mutuo al variaredel capitale del tassod'interesse e del pe-riodo di pagamento.

IlIIIII

ne DATA TABELLA che ha ora quattrovariantj per sviluppare formule di calcolorispetto con una, due o tre variabili euna modalità «mista» (fig. 6).

Le funzioni di Data BaseLo spreadsheet non è lo strumento

software più adatto a fare manipolazionipesanti di grossi Data Base, questo siaperché il foglio ha dimensioni fisicamen-te limitate, sia perché la sua organizza-zione in righe e colonne mal si presta atrattare problematiche con più di unarchivio. Ciò nonostante nella Release 3l' 123 presenta delle interessanti novitànella Funzionalità DATI, non solo quelleevidenziate nelL'albero dei menu, maaltre anche e soprattutto attivabili du-rante le procedure operative.

La Zona Immissione può essere co-stituita da più archivi e quindi da piùzone, divise da una virgola come carat-tere separatore. La relazione tra gli ar-chivi indicati come Zona Immissione vadefinita a livello di Zona Criteri, secondovarie modalità che permettono di indica-

111'''' 1111'" 12,1'" 1311'" 141"" 15,1'"5.811 8.181 8.451 6.759 1.'67 7.3791.338 7.711 8.172 8.449 8.833 9.2248.8'8 9.242 9.686 11.139 11.611 11.169

11.273 11.182 11.311 11.829 12.387 12.91411.741 12.322 12.915 13.519 14.134 14.75813.219 13.882 14.529 15.219 15.911 18.81314.818 15••'3 18.144 18,888 11.881 18.448i !

1111'" 1111'" 1211'" 13.1'- 1411'- 1511'-8.511 6.792 7.179 1.312 7.689 1.9718.137 8.491 8.849 9.214 9.588 9.9639.765 11.188 Il.819 11. '57 11. 513 11. 955

11.392 11.888 12.389 12.9" 13.421 13.94813.121 13.584 14.159 14.743 15.337 15.94114.841 15.282 15.929 16.586 11.254 11.93316.215 16.981 11.698 18.429 19.111 19.925

lIIIJ

Intere.. pr IN r 9"eriodo------> 15 1', l''' 11,'''' 12,'. 13,'''' 14,'''' 15,""apUa1e ••.••• 5.259 5.563 5.873 6.181 6.512 6.841

51.11' 6.514 8.953 1.341 7.737 8.14' 8.5518..... 1.888 8.344 8.8'9 9.285 9.169 11.2611','" 8.2'3 8.135 11.218 11.832 11.391 11.8118•.••• 11.518 11.125 11.748 12.379 13,125 13.8819•.••• 11.833 12,518 13.214 13.827 14,853 15.392

11•.••• 13.141 13.817 104.882 15.414 18.281 11.112

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Figura 7 - Lotus 123Rei. 3. DA TI BASE-_DA TI. Oltre alle novi-tà ((più fotogeniche))che cioè risultano evi-denti semplicementeguardando le foto, neesistono altre anchepiù sostanziali, comead esempio quelle cheriguardano la sezioneidentifica bile con il co-mando di menu DA TIBASE-DA TI. Nel testodescriviamo la possibi-lità di definire comeZona Origine più archi-vi (anche file esternied anche file di tipoDBF). e la possibilità didefinire nelle ZoneCondizioni e ZoneEmissione campi presida più archivi e campicalcolati non presentinegli archivi ORIGINE.

quanto sembrerebbe, in quanto il cam-biamento, rispetto alla vecchia versione«bidimensionale», durante l'utilizzazionedi un comando tradizionale (ad esempioil Copia o il Zona Formato). consisteesclusivamente nelle «mosse» da com-piere in più quando si evidenzia la zona(fig. 5).

Nell'esecuzione dei comandi di edi-ting le mosse in più sono quindi soloquelle che permettono di spostarsi su egiù sui fogli (ad es. cntr-PgUp per FoglioSotto e cntr-PgDn, per Foglio Sopra). ouno per volta o tutti insieme.

Altre zone del menu che hanno subi-to sensibili modifiche in seguito all'intro-duzione della tridimensionalità sono igià citati FOGLIO INSERISCI/ELIMINA,e tutta la sezione ARCHIVIO, che orapermette carica menti e salvataggi diffe-renziati.

Altri comandi infine sono stati trasfor-mati per poter lavorare nello spazio.Citiamo la funzione@IND(ZONA, X, Y, Z)che ora è in grado di prelevare un datoin una zona spaziale, tramite le tre coor-dinate X, Y, Z. Citiamo anche la funzio-

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Macra e Add-InLe novità sono numerose. Innanzitut-

to 28 nuovi comandi. poi la possibilità diutilizzare un registratore di Macro (che èsempre attivo e le cui funzioni si richia-mano con Alt F21. con il quale. comenoto. possono venire direttamente me-morizzate in una Macro le sequenze dicomandi via via digitati. Infine la possibi-lità di assegnare qualsiasi nome allazona che comprende la Macro.

Le Macro possono anche essere cari-cate in memoria ma al di fuori dal foglio.in uno spazio lasciato libero a questoscopo. La Macro può essere lanciatacon il comando RUN (Alt F3). che elen-ca i nomi di Macro presenti. e sceglien-dola nell'elenco.

Tra i nuovi comandi Macro. citiamoquelli di movimento tra i fogli. ed altriche permettono di migliorare l'utilizzabi-lità dell'123 per lo sviluppo di applicazio-ni chiuse. Questi ultimi sono sia di tipoestetico che di tipo operativo.

La nuova dimensione tridimensionaleincide pesantemente nell' organizzazio-ne delle Macro che ora possono esseredisposte su specifici fogli senza doverconvivere (e la convivenza era difficile)con i dati e le altre strutture.

Per attività più spinte ricordiamo lapossibilità. presente già nella vecchiaversione. di utilizzare dei moduli Add-In.che possono servire sia ad aumentare ilnumero delle funzioni chiocciolina. siaad aggiungere nuovi rami con nuovefunzionalità. al prodotto.

I moduli Add-In sono in pratica pac-chetti aggiuntivi sviluppati o dalla Lotusstessa o da produttori indipendenti .

Con l'aumento delle dimensioni dellaRAM a disposizione. che allontana ilfantasma del Memory Full. è probabileche si verificherà una notevole diffusio-ne di tali prodotti accessori che interes-seranno varie funzionalità. o non pre-senti o non sufficientemente sviluppatene1l'123.

In futuro. e pare che questo futuro siamolto prossimo. sarà disponibile il Lo-tus Extended Application Facility (LEA-F). uno speciale linguaggio con il qualesviluppare. in proprio. ulteriori funziona-lità aggiuntive. Ad esempio proprie fun-zioni chiocciolina. oppure. per applica-zioni più avanzate. propri rami i menu

mento». in cui occorre sovrapporre fogliorganizzati in maniera identica e. in ci-ma alla «pila». occorre inserire un fogliocon i totali o altre funzioni statisticheche quindi lavorano in profondità.

In questo caso una funzione sommaposta in AC5 potrebbe essere @SOM-MA(B:C5.M:C5). che ha il significato disomma di tutte le celle C5 dei fogli chevanno da B a M.

PREM

Figura 9 - Lotus 123ReI. 3 - Concetto diLink. Il Link tra foglinon è una novità. es-sendo già stato intro-dotto dal Windows Ex-cel e dal Borland Quat-tro. In questa figuravediamo tre differentifile. ciascuno compo-sto da un sol foglio.caricati in memoria ecollegati tra di loro daformule. Il collega-mento è caldo nelsenso che i cambia-menti portati su un fo-glio provocano il rical-colo degli altri fogli.Questo può awenire.con una funzione di ri-calcolo dei fogli colle-gati. anche su quellinon presenti in memo-ria ma su disco.

STIP

JIIlIII

ANNI

"rOINP 05CMT3' .••• lIIIlIlIlI

11.... 1.21'11.8" 1.29637.5" 8.7513.... 3614.... ...5.... ...I.... 1.8••

:IlIII

tante capire che vengono rivoluzionatele regole del gioco. e che inoltre siallargano di un bel po' i range di utilizza-bilità di un prodotto. che (vi ricordateVisicalc) era nato come semplice fogliodi calcolo.

È ora evidente che in un lavoro in cuioccorra manipolare dati su più archivi. la«tridimensionalità» si traduce in un effi-cace strumento organizzativo. in quantoi vari archivi possono essere posizionaticiascuno su un proprio foglio così comele varie Zone Criteri e la Zona Emis-sione.

Altra possibilità è quella di tenere ivari fogli collegati in un unico file oppu-re. e questa seconda soluzione è la piùconveniente se i fogli con gli archivivengono utilizzati in altri lavori. su piùfile collegati tra di loro.

Altro campo di utilizzazione della tridi-mensionalità è quello del «Consolida-

lOCALITA lAVORO

ARCHIVIO

OPRl OQTA2.5" 12

511 211.2.. 92.5" 15

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CRITERI

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EMISSIONE

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1211 A251' 8

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CSCNT CGRU12,1'QC3111'QC24 1 IMI2'1"'"2',"'"18, .,.,

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A

RCHIVIO1-'ORDINI.VIO

realizzare una Zona Emissione con icampi CLIENTI e @SOMMA( IMPORTI)per avere la totalizzazione delle fattureper singolo cliente (fig. 8).

Figura 8 - Lotus 123ReI. 3 - Accesso adarchivi dBASE e ag-gregazioni. L 'interfac-cia interna verso archi-vi esterni dBASE èmolto sofisticata. e of-fre funzionalità opera-tivamente analoghecon quelle di gestionedi Tabelle interne al fo-glio o presenti su altrifogli. In pratica occor-re assegnare un nomeall'archivio esterno e1'123 utilizza. nelleoperazioni DA TI BA-SLDA TI. tale nomecome un qualsiasi al-tro nome di zona. Inquesta foto vediamouna formula di aggre-gazione che si puòusar nelle zone diEmissione.

Organizzazione del lavoroin più fogli

Il Link. caldo o freddo che sia. tra ivari archivi (fig. 9). la Tridimensionalità.le funzioni di Join su tabelle comunquerealizzate. incidono pesantemente sulmodo di organizzare il lavoro.

Con il vecchio 123 bidimensionale erapossibile solo una organizzazione plani-metrica del lavoro sullo stesso foglio.Oggi sono possibili soluzioni spaziali.più ordinate. soluzioni distribuite su piùfile specializzati. e quindi più econo-miche.

AI di là quindi della semplice enume-razione delle funzionalità in più è impor-

138 MCmicrocomputer n. 90 - novembre 1989

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Calzalurlflclo SANI spa(1989 - vendite mensili per prodotto)

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PROVALOTUS 123 Release 3.0

- Funzione di UNDO. È possibile, insede di configurazione, attivare la fun-zione di UNDO, che permette in caso dimanovra sbagliata e con alcune ovvielimitazioni, di fare un passo indietro perrecuperare la situazione precedente. Adesempio l'UNDO funziona anche suicomandi FOGLIO SVUOTA o ARCHIVIOCARICA qualora venissero eseguiti persbaglio.- Ricalcolo minimo e ricalcolo in back-ground. I tempi di ricalcolo sono ottimiz-zati, in quanto il prodotto rielabora voltaper volta solo le celle coinvolte in cam-biamenti intervenuti dall'ultimo ricalco-lo. Inoltre è possibile continuare il lavoroanche durante il ricalcolo in quanto que-sto prosegue nei tempi morti durante ladigitazione.- Nuova funzione eseguibile su una·zona, e quindi presente sotto il menuZONA di Ricerca e Sostituzione di sot-tostringhe.- Il contenuto della cella può arrivaread un massimo di 512 caratteri, talorautili quando occorre scrivere formulemolto complesse. L'editor (attivabile alsolito con F2) esplode l'unica riga inotto righe in modo da poter controllaretutta la formula (fig. 12).- Facilitazione nel Data Entry, adesempio nella digitazione delle date. Inzone dove sia stato definito un FORMA-TO DATA basta, ad esempio, digitare10-11 per significare 10 novembre del-l'anno in corso.- Nuova funzione di Mapping con laquale viene schematizzato, tramite unaapposita simbologia, il contenuto delfoglio, cella per cella in una vista «a volod'uccello».- Possibilità di definire più chiavi, finoa 255, oltre alle due presenti nelle vec-chie edizioni, negli Ordinamenti.

260

200

11a. 160:a I.!Il.!Il 100g:E

60

Figura IO - Lotus 123Rei. 3 - 1-2-3. SezioneGrafica.La sezione Grafica èmigliorata sensibil-mente. Sono possibilipiù tipi di grafici e piùinterventi di persona-lizzazione. È finalmen-te presente una fun-zione Group Graph,con la quale si defini-sce, in un colpo solo,una zona che com-prende Legende e Se-rie numeriche. Il vec-chio PrintGraph nonc'è più. Ora si stampadirettamente dall'inter-no del tabellone.

necessità di salvare il Grafico in unproprio file. Tale operazione è peraltroutile quando si voglia esportare il dise-gno verso altri prodotti grafici per suc-cessive manipolazioni (tipo l'ottimo Fre-elance 3.0 della Lotus) o verso prodottiDTP (tipo Xerox Ventura e Aldus PageMaker). In tal caso è possibile utilizzaresia il vecchio formato PIC, che unostandard di fatto nato proprio in casaLotus per collegare l' 123 al programmaesterno di stampa, sia il più universaleCGM (Computer Graphic Metafile), altroformato che si avvia a diventare unostandard. In ambedue i casi si tratta diformati vettoriali.

Figura Il - Lotus 123ReI. 3 - Stampa su co-lar printer.Il potenziamento dellasezione grafica. unitoalla possibilità di poterstampare direttamen-te il disegno. senzadover passare per il((vecchio" formatoPIC. migliorano di mol-to la produttività. Il sal-vataggio del disegno,che è sempre possibi-le. avviene nel forma-to CGM (ComputerGraphic Metafile). rico-nosciuto da numerosiprodotti grafici e danumerosi Word Pro-cessors e Publishers,o, a scelta, nel vecchioformato vettoriale PIC.

Le altre novitàLe novità rispetto alle versioni prece-

denti sono centinaia, in parte, quelleche ricadono in argomenti importanti eben caratterizzati, le abbiamo già de-scritte. Le numerosissime altre le citia-mo brevemente, anche se qualcuna diqueste meriterebbe una trattazione piùapprofondita.

con nuove e specializzate funzionalità.Il LEAF, che dovrebbe assomigliare al

C, si posiziona tra il Developer's Toolkit(strumento con il quale le softwarehouse sviluppano gli Add-In) e il linguag-gio Macro, che non è sicuramente adat-to a risolvere problematiche complesse.

GraficaAnche la sezione grafica, che con il

passare degli anni, nel vecchio 123, eradiventata insufficiente soprattutto neiconfronti dei prodotti concorrenti (adesempio Excel con i suoi 44 tipi digrafici), è sensibilmente migliorata. Sicontano circa 60 nuovi comandi dimenu.

Migliora l'operatività. Il tasto QuickGraph visualizza in forma grafica i datiall'interno dei quali è posizionato il cur-sore. Il Group Chart dà la comoda possi-bilità di definire rapidamente l'intera zo-na dei dati da graficare. Rimane inspie-gabile l'assenza del foglio di parametri(presente nell'123 ReI. 2.2) che permet-terebbe un controllo contestuale di tut-te le impostazioni.

Aumentano i tipi di grafici con Linee,Barre, XY, Pile, Torta, Borsistico, Misto(fig. 10) e con la possibilità di specifica-re ulteriori tipologie per quelli a barre,come Verticale, Orizzontale, Percentua-le, Pila. È ora possibile lavorare anchecon due scale delle ordinate e con scalelogaritmiche.

Anche le funzioni di personalizzazionesono aumentate in quanto è possibileintervenire sui Colori, sui Font e sulleDimensioni di tutti gli elementi testualie sui motivi di riempimento delle barre.Esistono due nuovi elementi testualiinseribili nel grafico come note, an-ch'essi settabili a piacere.

Il vecchio Printgraph non c'è più poi-ché tutte le funzioni di stampa, e quindianche quelle di stampa del grafico, so-no state trasferite all'interno del menu(fig. 11).

Se si elaborano e si stampano i dati ei grafici con l' 123R3 non c'è nessuna

MCmicrocomputer n. 90 - novembre 1989 139

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A:81: [L2] @CIlR(A1)

Figura 12 - Lotus 123Rei. 3 - Editing di unaformula.Il contenuto di una cel-Ia può essere lungo fi-no a 512 caratteri. Senella cella si inserisceuna formula più lungadi 80 caratteri, comenella foto, automatica-mente il video riservaall'editor otto righe,permettendo in talmodo il totale control-lo del contenuto dellacella. Nell'esempio uti-lizziamo una formula@SCELTA(X, VI, V2,Iche, sulla base di unvalore numerico X,che deve essere com-preso tra l e 19, ri-sponde con il nomedella corrispondenteregione.

generazioni di macchine è stata presaanche tenendo conto delle statistichesulle vendite che indicano come ormaiconsolidata la tendenza del mercato arivolgersi a macchine 286 ed oltre.

Per gli utilizzatori dei «vecchi» 8088 o8086 la Lotus ha realizzato un aggiorna-mento dell'123 verso 2.01, che si chiama2.2. È sviluppato in Assembler e quindi ilsuo codice è più compatto, occupa circa35 kbyte in più della versione 2,01 e puògirare su macchine con almeno 384kbyte (consigliati almeno 512) e anchesu quelle dotate di sole unità a dischetti.Negli Stati Uniti è accompagnato dal-l'Add-ln Allways che ne consente unauscita, sia a video che su stampa, di tipoDTP. Non dispone della terza dimensio-ne. Produce file con l'estensione WK1, equindi del tutto compatibili con la versio-ne precedente, e presenta delle innova-zioni ovviamente di minor peso rispettoa quelle inserite nella Release 3.

Le citiamo brevemente con l'intenzio-ne di approfondire il discorso non appe-na potremo provare a fondo il prodotto.- Funzione di UNDO.

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18-0H-89 12 :18 ~

configurazione lancia bili al momento delcaricamento dell'123. La configurazionedi default si chiama 123.DCF. La Relea-se 3 è bilingue. È possibile caricare, almomento del lancio dell'123, i menu ininglese ed in tal modo anche le Macro,che come noto si basano sulle iniziali deicomandi, diventano anglosassoni. Lefunzioni chiocciolina sono invece indi-pendenti dalla versione in quanto vengo-no memorizzati in un formato assoluto.

Rimane in italiano tutta la messaggisti-ca e tutte le videate di Help. La versionebilingue risulta utile per eseguire, senzadoverle tradurre, delle Macro scritte ininglese. Va infine detto che l' 123 ReI. 3 èbivalente, in quanto la stessa versionepuò lavorare anche su OS/2. In tal casol'installazione deve prevedere alcunipassi in più necessari per agganciare1'123 alle varie funzionalità dell'OS/2,come lo Spooler e lo Start Programs.

La scelta «filosofica» di sviluppare unprodotto che funziona solo sulle ultime

C'è anche la versione 2.2

Figura 13 - Lotus 123ReI. 3 - Set di caratte-ri. È stata tale la gioiadi scoprire che si pos-sono utilizzare i setcompleti dei caratteriASCII che ci siamoprecipitati a produrreuna tabella con l'elen-co completo. I caratte-ri si ottengono, oltreche con il tasto AL T eil tastierino numerico,anche premendo diret-tamente Cntr Shft e itasti «norma/;').

- Il DATI RIEMPI, ovvero il riempi-mento automatico di zone, può ora es-sere fatto anche con le date.- Definizione di Settaggi Globali sia alivello di singolo foglio che di gruppo difogli.- Facilitazione nella ricerca delle fun-zioni chiocciolina, che ora appaionoelencate in una videata facilmente ri-chiamabile.- Numerose nuove funzioni «chioccio-lina». Ad esempio la @D360, calcola ladifferenza in giorni tra due mesi consi-derando mesi di 30 giorni (tale funzioneè utilissima in applicazioni finanziarie).- Possibilità di utilizzare il set di carat-teri esteso (fig. 13).- Numerosi i potenziamenti nel sotto-menu di Stampa. È possibile definirecontestualmente più zone, è possibilestampare un «Campione», è possibilesospendere e riprendere la stampa, op-pure stampare in background, ecc.- Funzioni di Rete per il File Locking eFile Reservation, indispensabili per ge-stire gli accessi contemporanei ai file dilavoro.

PROVALOTUS 123 Release 3.0

La confezione e /'installazioneLa confezione è nello standard Lotus,

che ormai, come tutte le case, ha unproprio stile inconfondibile. Contenitoredi cartone duro, con foderina sfila bile, eall'interno i manuali e, in un'altra.scato-letta di cartone, i dischetti e le duemascheri ne per la tastiera. I dischettisono quattro, ad alta capacità nella ver-sione 5 e 1/4, e sette nella versione 3 e1/2. È prevista a richiesta la versione sudischetti normali.

I manuali sono:- Manuale di consultazione, di oltre600 pagine, che descrive ed esemplificatutti i comandi, tutte le funzioni chioccio-lina e tutte le Macro. Alla fine le soliteappendici che trattano gli argomenti piùtecnici.- Guida pratica, di circa 100 pagine,che presenta un mini tutorial, basatosull'utilizzo di alcuni file dimostrativi indotazione.

Altri quattro opuscoletti trattano ri-spettivamente:- Guida di consultazione rapida, che èil solito e indispensabile prontuario deicomandi.- Manuale per l'aggiornamento, chefacilita l'approccio alla ReI. 3 a chi giàconosce il vecchio 123.- La guida all'installazione e alla confi-gurazione- Indice analitico.

L'installazione è totalmente guidata epermette come già detto di installaredue modalità video (fig. 14) e più stam-panti switchabili dall'interno del menu.È, al solito, possibile realizzare più file di

140 MCmicrocomputer n. 90 - novembre 1989

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PROVALOTUS 123 Release 3.0

utente ormai universalmente diffuse edaccettate.

Ad esempio in un lavoro su più foglisarebbe praticamente indispensabile fa-re del Windowing, mentre il Lotus 123Release 3 permette una sola tipologia eper giunta fissa di visualizzazione di piùfogli.

Inoltre con "aumento dei comandi, losprofondamento dei menu diventa note-vole. Ad esempio se si vuoi cambiare ladimensione del titolo di un grafico in unprodotto basato sull'uso del mouse (adesempio Microsoft Windows Excel) ba-sta puntare il titolo, c1iccare, lavorare suuna dialog box per poi vedere diretta-mente il risultato.

Con l' 123R3 occorre digitare la se-guente serie di tasti /GOATPD8 e poi,per visualizzarne, l'effetto UUUUV.

Traducendo in «italiano» i comandisono MENU GRAFICO OPZIONI ASPET-TO TESTO PRIMO DIMENSIONE 8, poiquattro USCITE e VISUALIZZA. E doven-do premere molti tasti è facile sbagliare.

Personalmente sono più colpito dallenuove e potenti funzionalità di Data Base(su cui come detto prima stiamo già allavoro per un nuovo articolo) che nondalla mancanza dei menu a tendina edella dialog box. Ma forse dopo una cosìlunga attesa ci si poteva aspettare ditrovare ambedue le cose.

La tridimensionalità deve essere Inte-sa non solo come strumento per sovrap-porre fogli da «consolidare», ma anche esoprattutto come strumento per miglio-rare l'organizzazione del lavoro, in quan-to permette di separare in fogli differentii vari elementi dell'applicazione, che nonhanno alcuna necessità di stare sullostesso foglio.

Altro fronte che il Lotus 123 Release 3apre è quello riferibile alle sue notevolipotenzialità di Post-Processore di dati,sia quelli già presenti in file in formatoLotus, sia quelli disponibili in DBF, sia, inseguito, in qualsiasi formato e di qualsia-si provenienza (Micro, Mini e Main).

I file trattati possono rimanere esternie possono subire operazioni di Join, diSelezione, di Ordinamento, di Aggrega-zione, di Calcolo, ecc. secondo regoleimpostabili direttamente nel tabelloneLotus ma che agiscono direttamente infase di lettura sulle strutture esterne.

Queste possibilità, legate all'allarga-mento considerevole delle dimensionidei limiti della memoria, ripropongono1'123 come efficace strumento di calcoloe di analisi dati, utilizzabile a basso costoda qualsiasi utente che abbia calcoli daeseguire e dati da trattare.

Figura 15 - Lotus 123Rei. 3 - 1-2-3 TranslateUtility. La sezioneTranslate è. come nel-le versioni precedenti.esterna. Non è. comenelle versioni prece-denti. molto ricca. inquanto ... non ce ne ènecessità. La versione3.0 legge direttamen-te i file scritti con ivecchi 123 e con qual-siasi versione delSymphony. Poi li salvanel proprio formatoWK3. Le traduzioni insenso inverso. oltre adessere infrequenti.possono essere svoltecon certe owie restri-zioni.

come accessori In dotazione della ver-sione 2.01 e quindi vengono ora integra-te nel prodotto.

- Funzioni di ricalcolo minimo.- Fogli di parametri per controllare ememorizzare insiemi di settaggi, adesempio quelli Grafici o quelli di Stampa(funzione già presente nel Symphony Conclusionima non nella Release 3).- Possibilità di impostare formule di - Per chi conosce già il Lotus 123 ècollegamento con file esterni. estremamente piacevole andarsene in- Nel settore Grafico, possibilità di de- giro tra i menu alla ricerca dei nuovifinizione rapida delle impostazioni e alcu- comandi, cosa che può fare da subito, inni miglioramenti estetici. quanto l'ambiente è, per costoro, già del- Possibilità di definire una zona di tutto familiare. Le altre novità che noncolonne durante la impostazione della appaiono a livello di menu sono un po'larghezza. più difficili da trovare, ma per questo c'è- Funzioni di Network per gestire l'ac- il comodo opuscoletto di aggiornamen-cesso da parte di più utenti allo stesso to. E i nuovi comandi che si trovano sonofile. in larga parte quelli che gli utilizzatori più- Learn Mode per registrare una Ma- spinti avrebbero voluto avere già dacro eseguendo direttamente la sequen- tempo.za di comandi. Anche l'esplorazione della tridimen-- Possibilità di memorizzare librerie di sionalità si può fare senza pericolo diMacro all'esterno del tabellone (Macro perdersi, in quanto la maggior parte deiLibrary Manager). vecchi comandi si adatta intuitivamente- Nuovi driver per gestire le modalità e quindi con facilità alla terza dimen-EGA e VGA. sione.- etc. Le critiche principali alla Release 3,

Alcune di queste innovazioni (poche) lette sulla stampa americana, sono statesono presenti nella Release 3, altre (mol- sostanzialmente concentrate sulla man-te) erano già disponibili come Add-In o cata utilizzazione di quelle interfacce

Figura 14 - Lotus 123Rei. 3 - Installazione.Come nelle versioniprecedenti. anche laRelease 3 permette dicostruire più file diconfigurazione richia-mabili. a seconda dellenecessità. in fase dilancio de1l'123. È pos-sibile. però. all'internodella stessa configura-zione definire due mo-dalità video. installarepiù stampanti e/o plot-ter che possono esse-re selezionati al mo-mento della stampa.La funzionalità Stampaora serve pure per lastampa del grafico.

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