Lorganizzazione Si occupa di far sì che le diverse attività necessarie al funzionamento...
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L’organizzazione
Si occupa di far sì che le diverse attività necessarie al funzionamento dell’impresa vengano svolte al meglio
In particolare, riguarda le modalità di impiego del fattore lavoro, ovvero
la definizione degli organi aziendali, con i relativi obiettivi e procedure, dei compiti, dei poteri, delle responsabilità delle varie posizioni
L’organizzazione
Tale funzione si esplica a 2 livelli:
macro: la definizione della struttura organizzativa
micro: la gestione delle risorse umane
La struttura organizzativa La struttura può essere definita come la
configurazione che l’organizzazione viene ad assumere
Oltre una certa soglia dimensionale, si pone il problema di ….... organizzare, appunto, le attività da svolgere all’interno dell’impresa e le persone in esse coinvolte
Si possono così distinguere strutture formali e strutture non formali
La struttura organizzativa
Alta direzione Marketing Acquisti Produzione Ricerca e sviluppo Vendita - distribuzione
Gestione delle risorse umane
Amministrazione Controllo di gestione Finanza Sistema informativo ...
Le attività aziendali
La struttura organizzativa
Le alternative di struttura possibili:
elementare funzionale divisionale a matrice
inserire fig 17 pag. 230
inserire fig. 18.1 pag. 232
inserire fig. 19 pag. 239
La struttura organizzativa Può venire rappresentata
graficamente attraverso l’organigramma
Vantaggi: chiarezza e semplicità
Limiti: solo struttura formaleesprime più un dover essere
I principi organizzativi
Divisione del lavoro – specializzazione
Coordinamento Linea gerarchica e unicità di
comando Organizzazione scientifica Coinvolgimento e partecipazione
Divisione del lavoro - Specializzazione Consiste nel dividere, prima, e nel
raggruppare insieme, poi, le attività simili ed omogenee
Più frazionate sono le attività, maggiore è la specializzazione
Consente di aumentare velocità e precisione nell’esecuzione delle attività tramite la standardizzazione
Coordinamento
Rappresenta il necessario controbilanciamento della specializzazione
Consiste nel collegamento tra le varie unità, al fine di mantenere l’integrazione globale tra le attività
Linea gerarchica e unicità di comando
Deriva dalla divisione (verticale) del lavoro
Consiste nell’articolazione dei rapporti tra le unità organizzative in livelli di reciproca sovra e subordinazione (line)
Consente velocità di decisione e chiara definizione delle posizioni di autorità e responsabilità
Oggi come oggi è un principio un po’ in ribasso (organizzazione piatta)
Organizzazione scientifica
Rigida separazione tra progettazione ed esecuzione
Studio scientifico dei metodi di lavoro (tempi e metodi)
Selezione e addestramento scientifico della manodopera
Controllo delle procedure stabilite Si basa sulla cosiddetta Teoria X di Mc
Gregor
Coinvolgimento e partecipazione
Le persone sono la vera ricchezza dell’impresa
Le persone hanno bisogni, aspettative, emozioni, …
E’ essenziale coinvolgere le persone (problema della motivazione)
Si basa sulla cosiddetta Teoria Y di Mc Gregor
La motivazione
La motivazione non deriva solo da incentivi di tipo monetario
La scala dei bisogni di Maslow:
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PIRAMIDE DI MASLOW
“Le persone servono alle organizzazioni, ma non è facile ottenere da esse il contributo necessario”
I bisogni sono i fattori motivazionali
I bisogni emergono
in successione
Un bisogno soddisfatto non è più motivante
Ogni persona ha una
personale scala di priorità
Autoaffermazione e autorealizzazione
Riconoscimento dell’individualità
Sicurezza
Sopravvivenza
Socialità
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
Il vantaggio competitivo attraverso le persone
LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA!!! NEL 1990 Ulrich e Lake
Individuano nelle persone la fonte primaria del vantaggio competitivo delle imprese
Sono queste infatti che pensano, prendono le decisioni e implementano le strategie
tecnologiche, finanziarie e di marketing … … e non le organizzazioni in modo autonomo
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
Il vantaggio competitivo attraverso le persone
Alla base del vantaggio competitivo ci sono- il coinvolgimento
- le conoscenze dei dipendenti
e quei sistemi organizzativi e gestionali capaci di stimolarli e dirigerli verso lo sviluppo e il rinnovamento del patrimonio di capitale
intellettuale dell’impresa
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – Il vantaggio competitivo attraverso le persone
ALCUNI ESEMPI
3MLo sviluppo di competenze distintive originano da un clima organizzativo ed una cultura particolarmente favorevole all’innovazione: le persone sono incoraggiate da regole che lasciano spazio alla creatività individuale e motivate da un ambiente organizzativo ad alto coinvolgimentoCANONLa sua capacità di finalizzare la gestione delle risorse umane all’innovazione può essere ricondotta alla prassi di far ruotare i vari esperti tra una divisione e l’altra del gruppoMOTOROLACiascun dipendente è considerato un associato, riceve costantemente informazioni dettagliate di natura operativa e finanziaria, è ricompensato in base alle proprie abilità e competenze e può lavorare in un ambiente organizzativo caratterizzato da alto decentramento (struttura piatta)
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
Il vantaggio competitivo attraverso le persone
Gli elementi essenziali sono:
- il coinvolgimento
- l’opportunità di “performare”
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – Il vantaggio competitivo attraverso le persone IL COINVOLGIMENTO
“Senza il coinvolgimento ogni energia umana è morta e non potrà esserci creatività alcuna”
BISOGNA QUINDI SPOSTARSI DAL CAMPO DELLA CONTRATTAZIONE FORMALE E DELLO SCAMBIO
ECONOMICO A QUELLO DEI CONTRATTI PSICOLOGICI E DEGLI SCAMBI SOCIALI
Fattore chiave: la FIDUCIA (reciproca)
Perdono importanza: le regole, i controlli, l’autorità, la gerarchia
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – Il vantaggio competitivo attraverso le persone L’OPPORTUNITA’ DI “PERFORMARE”
METTERE A DISPOSIZIONE DI CIASCUNO GLI STRUMENTI PIU’ ADATTI PER TRASFORMARE IL PROPRIO COINVOLGIMENTO IN COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI EFFETTIVAMENTE DI
VALORE PER IL SISTEMA, come?
- fornendo un adeguato livello di empowerment- investendo nello sviluppo delle conoscenze individuali
- distribuendo informazioni di ogni tipo a tutti i livelli
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – Il vantaggio competitivo attraverso le persone
Per un reale cambiamento organizzativo
spostare alla base della struttura un maggior livello di potere decisionale, conoscenze, informazioni e ricompense
Per questo serve:- frazionare l’impresa in unità di business- sviluppare un sistema di norme e valori comuni- misurare e incentivare le performance collettivamente
ottenute ai vari livelli organizzativi
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – Il vantaggio competitivo attraverso le persone
“Chi non vorrebbe lavorare in un ambiente organizzativo capace di valorizzare e premiare il
proprio contributo individuale?
Nel rispondere, non dimenticate che gli individui sono costantemente mossi nelle loro azioni dal
desiderio di MIGLIORAMENTO”
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SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
Il cambiamento organizzativo mette in luce le tendenze:
- alla disintegrazione e de-verticalizzazione (appiattimento o snellimento delle strutture)
- al decentramento decisionale
Di conseguenza le trasformazioni nel lavoro sono:- crescente mobilità esterna inter-organizzativa- natura del lavoro sempre più immateriale (anche il
lavoro “manuale” diventa sempre più cognitivo-relazionale)
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SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
All’origine di questi cambiamenti ci sonola comunicazione e il flusso informativo
Le “materie prime” sempre più importanti sono:- il sapere- l’intelligenza- le qualità cognitivo-immateriali
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SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
Ripercorrendo il percorso storico si possono intravedere tre diversi modelli gestionali delle risorse umane:AMMINISTRAZIONE DEL LAVORO – funzioni amministrativeAssenza d intenzionalità strategica nella gestione del lavoro …Il direttore amministrativo cura gli aspetti prettamente amministrativi e si avvale di un Ufficio del Personale per la gestione delle RUGESTIONE DELLE RISORSE UMANE – funzioni gestionali e di controlloEsistenza di una funzione specialista e di staff con il compito di approntare il fattore lavoro per la line e di accollarsi tutti i relativi problemiSVILUPPO DELLE RISORSE UMANE – funzione strategicaConcezione della gestione delle RU come attività strategica di general management con l’obiettivo di valorizzare il lavoro, max la motivazione e il contributo delle RU nel processo di creazione del valore
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SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
La gestione delle RU ha una duplice finalità:-gestire efficacemente il capitale umano (conoscenza degli individui)-Fare in modo che la conoscenza umana si traduca in conoscenza organizzativa (capitale strutturale)
La gestione delle RU è strategica in due sensi:
-STRUMENTALE alla strategia quando supporta obiettivi strategici dell’impresa
-COSTITUTIVA della strategia quando è realizzata come attività generale e trasversale a ogni ruolo manageriale
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SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
Effetti della visione strategica delle RU:
Da funzione operativa di adattamento e aggiustamento
A variabile organizzativa fondamentale
Da attività funzionale tradizionale A processo orizzontale diffuso e trasversale
Da concezione dei lavoratori come fonte di problemi
A concezione dei lavoratori come solutori di problemi
Da orientamento introverso, di gestione del mercato interno del lavoro
A orientamento estroverso, di gestione con i mercati interni ed esterni del lavoro
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
COS’È?Un processo attraverso cui per ciascun membro
dell’organizzazione si confronta il contributo fornito con il contributo atteso,
in un certo periodo di tempo
È un processo continuo che risponde al fondamentale bisogno delle organizzazioni di responsabilizzare, coinvolgere ed indirizzare
In questo senso il SUPERVISORE funge da valutatore e guida contemporaneamente
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
L’obiettivo è il miglioramento dei risultati gestionali, al quale sono connesse altre finalità fondamentali:
- integrare le persone nel sistema organizzativo e orientarle verso gli obiettivi ed i fattori di successo aziendali
- migliorare la comunicazione verticale- far emergere esigenze di sviluppo organizzativo (ex. mutamenti di ruoli, mobilità, formazione)- premiare le risorse migliori attivando la leva retributiva
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
È importante definire quali risultati sono da considerarsi significativi e come questi devono essere misurati
PRINCIPI DA RISPETTARE:
SistematicitàChiarezza
Concretezza
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
Le politiche di valutazione delle prestazioni
possono seguire modelli di tipo diverso:
- MODELLI PER COMPORTAMENTO
- MODELLI PER RISULTATI
- MODELLI MISTI
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTO
“oggetto” di valutazione è l’individuo
- valutazione dei comportamenti generici afferenti a giudizi
globali sull’individuo
- valutazione dei comportamenti organizzativo-gestionali con
fattori standardizzati rispetto a tutti gli operatori aziendali
SOGGETTIVITÀ
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
I metodi più usati sono:
a) le scale di valutazione
b) il confronto tra dipendenti
c) la lista di controllo
d) l’incidente critico
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
le scale di valutazione
Un esempio
Inserire fig. 11.2, pag. 189
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
le scale di valutazione (continua)
Lo svantaggio più grave è che il giudizio viene espresso in senso
assoluto, con riferimento cioè al valore ideale … ma qual è il
valore ideale??
(Forse) a Causa Della Facilità D’uso, Rimangono I Metodi Più Diffusi
Se Rossi è stato valutato come molto intelligente, laborioso, capacedi organizzare, ecc. dal suo capo, e Bianchi, invece, è stato giudicatonella media dal suo capo, non possiamo essere sicuri che Rossi siasuperiore a Bianchi
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
b) il confronto tra dipendenti
I singoli vengono valutati in relazione
al gruppo a cui appartengono
- con graduatoria
- con confronto a coppie (quando il numero dei dipendenti non è
troppo grande)
- con distribuzione forzata, presupponendo che ci sia una
distribuzione di talenti più o meno normale (quando il numero
dei dipendenti è piuttosto grande … intorno ai 100)
Metodo Non Esente Da Critiche Di Ordine Etico
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
c) la lista di controllo
Il valutatore deve decidere per ogni descrizione se essa
corrisponde a quello che la persona valutata fa o non fa
e …
Il lavoro del valutatore è relativamente facile e
veloce, però costa ed è laborioso da costruire
- né il valutatore né il valutato conoscono come si calcolano i punteggi
I risultati non possono essere usati come argomento di discussione
formativa con i dipendenti
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
d) l’incidente critico
Annotazione, libera o prestabilita, dei fatti più
importanti sul comportamento dei dipendenti
Non si presta alla quantificazione, ma è
un’eccellente base di discussione tendente alla
formazione ed allo sviluppo
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER COMPORTAMENTI
CRITICHE AL MODELLO PER COMPORTAMENTI
In un giudizio sugli individui basato sulle qualità personali e
sganciato dalle mansioni e dai compiti che sono svolti, chi valuta
esprime la propria opinione in base alla rappresentazione
mentale che egli possiede di tali qualità
PROBLEMI
-difficoltà di ottenere giudizi omogenei
-impossibilità di conoscere le specifiche qualità richieste dal lavoro
-scarso utilizzo dei giudizi a fini gestionali
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
Le politiche di valutazione delle
prestazioni possono seguire modelli di tipo
diverso:
- MODELLI PER COMPORTAMENTO
- MODELLI PER RISULTATI
- MODELLI MISTI
REM
EM
BER
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER RISULTATI
“oggetto” di valutazione è la prestazione in senso
tecnico
- valutazione del rendimento (risultato del lavoro definibile,
ma non determinato a priori)
- valutazione per obiettivi (confronto risultati ottenuti con
obiettivi predeterminati)
OGGETTIVITÀ
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
MODELLI PER RISULTATI
VANTAGGI:
- estremamente flessibile
- migliora il rapporto capo/collaboratore
- permette di individuare esigenze di cambiamento
SVANTAGGI:
- è più facilmente riferibile a posizioni organizzative caratterizzate
da risultati quantitativamente definibili
- maggiore rigidità di fronte a variazioni di fattori interni e/o esterni
- focus prevalente sui risultati di breve periodo
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
Le politiche di valutazione delle
prestazioni possono seguire modelli di tipo
diverso:
- MODELLI PER COMPORTAMENTO
- MODELLI PER RISULTATI
- MODELLI MISTI
REM
EM
BER
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
MODELLI MISTI
Aggiunge agli altri due modelli integrati assieme
la valutazione delle conoscenze tecnico-professionali
(competence)
QUINDI
VALUTAZIONE DEI RISULTATI ATTESI IN UN RUOLO, DEI
COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI NECESSARI PER
INTERPRETARLO E DELLE CONOSCENZE TECNICHE NECESSARIE
PER PRESIDIARLO E SVILUPPARLO
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
MODELLI MISTI
Risulta quindi un’analisi sia QUALITATIVA che QUANTITATIVA
valutazione dei comportamenti
valutazione dei risultati
Valutazione delle competenze
Rimangono di fondamentale importanza le attività di
- FORMAZIONE DEI VALUTATORI
- COMUNICAZIONE DELLE PROCEDURE DI VALUTAZIONE
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
La valutazione delle prestazioni
MODELLI MISTIVALORI AGGIUNTI DEL MODELLOPer il valutato
Conoscere e discutere anticipatamente gli obiettivi e identificare le proprie aree di forza e quelle di miglioramento
Per il diretto superiore
Instaurare migliori rapporti incentrati sulla chiarezza e la lealtà, promuovendo momenti di feed-back
Per l’azienda
Porre le basi per un continuo miglioramento, retribuire in maniera equa, evidenziare eventuali esigenze di addestramento e formazione
Importanza del COLLOQUIO DI VALUTAZIONE
Con l’obiettivo di:
dare e ricevere informazioni e promuovere comportamenti
A condizione che ci sia
Reciproca Fiducia
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
I sistemi di selezione
L’individuo di maggior valore per l’organizzazione è
colui che risulta più adatto al lavoro che gli verrà affidato
I sistemi di selezione tendono a focalizzarsi quasi esclusivamente sui fabbisogni di professionalità
specifici d’ogni posizione
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE –
I sistemi di selezione
Ma in un mondo dinamico e di ipercompetizione, selezionare le persone in base agli attributi di una specifica posizione
è un NON SENSO
È MEGLIO SCEGLIERLE IN BASE ALLE CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO E DI ADATTAMENTO
Occupiamoci quindi di analizzare
- il contenuto e
- il processo
delle attività di selezione
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – I sistemi di selezione
Il contenuto
Quali sono le persone giuste??Bisogna focalizzarsi su un set di attributi e di caratteristiche individuali, capaci di rendere la relazione di lavoro mutuamente vantaggiosa e soddisfacente, in un orizzonte di lungo periodo
> Temperamento
> Comportamento onesto
> Predisposizione alle relazioni sociali
> Attenzione ai bisogni dei clienti
> Interesse nel miglioramento del prodotto
> Desiderio di apprendere
> Carattere sono solo alcuni esempi
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – I sistemi di selezione
Il contenuto
(forse) le caratteristiche che più di tutte delineano il “dipendente modello” sono:
- la propensione a lavorare in team e in modo autogestito
- la capacità di apprendimento continuo
- la congruenza tra i valori individuali e quelli d’impresa (coerenza culturale)
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – I sistemi di selezione
Il processo
Il processo di selezione è un costo per l’azienda??
NO!
È da considerarsi un INVESTIMENTO strategico di lungo periodo
Nel 1996 la Mercedes-Benz per selezionare 650 dipendenti per il nuovo stabilimento in Arizona (per la produzione della Classe M) ha sentito 40.000 candidati e dopo una prima verifica migliaia di questi sono stati sottoposti ad intensi processi di valutazione della durata media di 80 ore ciascuno!
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – I sistemi di selezione
Il processo
Esiste una relazione positiva
accuratezza dei processi di
selezione
attitudini in seguito
sviluppate
Gli individui selezionati sulla base di accurate prove di valutazione svilupperanno un forte senso di auto-efficacia,
sentendosi parte di una specie di gruppo d’élite
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – I sistemi di selezione
Il processo
Attenzione ai PERIODI DI PROVA
Servono affinché il processo di selezione funzioni a due vie
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LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE – I sistemi di selezione
Il processo
Ricorda che è molto importante che
i membri del team partecipino alle selezioni
dei loro potenziali colleghi di lavoro
PERCHE’
- il processo si arricchisce di conoscenze specifiche rispetto agli attributi più critici da valutare
- così facendo i membri del team saranno predisposti in modo favorevole nei confronti dei nuovi colleghi