L’ORGANIZZAZIONE NEGLI ENTI LOCALI Roberta Fiore LEGGE 11 LUGLIO 1980, n. 312 Fondamentale passo...

dott.sa Roberta Fiore

L’ORGANIZZAZIONEL’ORGANIZZAZIONENEGLI ENTI LOCALINEGLI ENTI LOCALI

nn AUTONOMIA ORGANIZZATIVAAUTONOMIA ORGANIZZATIVAnn POTERE DI ORGANIZZAZIONEPOTERE DI ORGANIZZAZIONEnn ATTI DI ORGANIZZAZIONEATTI DI ORGANIZZAZIONE

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EVOLUZIONE STORICA DELLAEVOLUZIONE STORICA DELLADISCIPLINA DEL PUBBLICODISCIPLINA DEL PUBBLICO

IMPIEGOIMPIEGO

ARCO TEMPORALE TRA IL 1957 E IL 1972ARCO TEMPORALE TRA IL 1957 E IL 1972

T.U. degli impiegati civili dello Stato (DPR 3/1957). GliT.U. degli impiegati civili dello Stato (DPR 3/1957). Gliimpiegati erano inquadrati in 4 categorie, alla prima siimpiegati erano inquadrati in 4 categorie, alla prima siaccedeva per concorso mentre alle altre medianteaccedeva per concorso mentre alle altre mediantepromozione.promozione.Il DPR 748/1972 riguardava la carriera direttiva, articolataIl DPR 748/1972 riguardava la carriera direttiva, articolatain 3 qualifiche ( dirigente generale, dirigente superiore ein 3 qualifiche ( dirigente generale, dirigente superiore eprimo dirigente).primo dirigente).



LEGGE 11 LUGLIO 1980, n. 312LEGGE 11 LUGLIO 1980, n. 312Fondamentale passo verso la “privatizzazione”delFondamentale passo verso la “privatizzazione”delpubblico impiego. Viene implicitamente riconosciuto unpubblico impiego. Viene implicitamente riconosciuto undovere di “produttività” del pubblico dipendente.dovere di “produttività” del pubblico dipendente.

LEGGE QUADRO 29 MARZO 1983, n. 93LEGGE QUADRO 29 MARZO 1983, n. 93Segna l’ingresso ufficiale della contrattazione collettivaSegna l’ingresso ufficiale della contrattazione collettivanel pubblico impiego.nel pubblico impiego.

VERSO LA PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICOVERSO LA PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICOIMPIEGOIMPIEGOLa legge quadro non riuscì nell’intento di avvicinare ilLa legge quadro non riuscì nell’intento di avvicinare ilpubblico impiego al rapporto di lavoro privato,pubblico impiego al rapporto di lavoro privato,soprattutto a causa della residua fedeltà all’idea dellosoprattutto a causa della residua fedeltà all’idea dellostatuto pubblicistico del pubblico impiego.statuto pubblicistico del pubblico impiego.



LEGGE 23 OTTOBRE 1992, N. 421LEGGE 23 OTTOBRE 1992, N. 421Contenente la delega al Governo per la revisioneContenente la delega al Governo per la revisionedella disciplina del pubblico impiego. La delega hadella disciplina del pubblico impiego. La delega hatrovato, poi, attuazione con iltrovato, poi, attuazione con il D.LgsD.Lgs 3 febbraio3 febbraio1993, n. 29 che ha sancito il coronamento1993, n. 29 che ha sancito il coronamentodel laborioso processo di “privatizzazionedel laborioso processo di “privatizzazionedel lavoro pubblico”.del lavoro pubblico”.

LA LEGGE BASSANINI E LA SECONDALA LEGGE BASSANINI E LA SECONDAPRIVATIZZAZIONEPRIVATIZZAZIONELL.5.59/19979/1997: ambizioso progetto di trasferimento: ambizioso progetto di trasferimentodi compiti amministrativi esercitati dallo Statodi compiti amministrativi esercitati dallo Statoa Regioni ed enti locali e completamento dela Regioni ed enti locali e completamento delprocesso di privatizzazione del pubblico impiego.processo di privatizzazione del pubblico impiego.



INFINE IL TUEL (INFINE IL TUEL ( D.LGSD.LGS. 267/2001). 267/2001)

In attuazione di tale delega è stato emanato ilIn attuazione di tale delega è stato emanato ilD.LGSD.LGS. 165/2001. 165/2001, contenente norme generali, contenente norme generalisull’ordinamento del lavoro alle dipendenze dellesull’ordinamento del lavoro alle dipendenze dellepubbliche amministrazioni.pubbliche amministrazioni.



AMBITO DI APPLICAZIONE DELAMBITO DI APPLICAZIONE DELD.LgsD.Lgs. 165/2001. 165/2001

ARTART.1 :.1 : Per amministrazioni pubbliche si intendono tuttePer amministrazioni pubbliche si intendono tuttele amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti ele amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti escuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, lescuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, leaziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamentoaziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamentoautonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunitàautonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunitàmontane, e loro consorzi e associazioni, le istituzionimontane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioniuniversitarie, gli istituti autonomi case popolari, leuniversitarie, gli istituti autonomi case popolari, leCamere di commercio, industria, artigianato e agricolturaCamere di commercio, industria, artigianato e agricolturae loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economicie loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economicinazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziendenazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziendee gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per lae gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per larappresentanza negoziale delle pubblicherappresentanza negoziale delle pubblicheamministrazioni (ARAN).amministrazioni (ARAN).



RAPPORTI ESCLUSI DALLARAPPORTI ESCLUSI DALLAPRIVATIZZAZIONEPRIVATIZZAZIONE

In base all’artIn base all’art.3.3 D.LgsD.Lgs. 165/2001 non opera il. 165/2001 non opera iltrasferimento di giurisdizione altrasferimento di giurisdizione al G.O.G.O. per:per:

nn magistrati ordinari, amministrativi e contabilimagistrati ordinari, amministrativi e contabilinn avvocati e procuratori dello Statoavvocati e procuratori dello Statonn personale militare e delle forze di polizia di Statopersonale militare e delle forze di polizia di Statonn personale delle carriere diplomatiche e prefettiziepersonale delle carriere diplomatiche e prefettizienn dipendenti che svolgono la loro attività in particolaridipendenti che svolgono la loro attività in particolari

materie, come ad es. risparmio, funzione creditizia ematerie, come ad es. risparmio, funzione creditizia evalutaria, valori immobiliari, etc.valutaria, valori immobiliari, etc.



LA DIRIGENZA PUBBLICALA DIRIGENZA PUBBLICAUna prima organica ed autonoma organizzazioneUna prima organica ed autonoma organizzazionesi ha colsi ha col DPR 748/1972DPR 748/1972 che scorporò lache scorporò lacarriera dirigenziale da quella direttiva ( la ratiocarriera dirigenziale da quella direttiva ( la ratioera l’introduzione di una nuova categoria diera l’introduzione di una nuova categoria difunzionari pubblici con funzioni e possibilmentefunzionari pubblici con funzioni e possibilmentecon risultati equivalenti a quelli ottenuti daicon risultati equivalenti a quelli ottenuti daimanager privati)manager privati)

Nei venti anni successivi questi propositi sonoNei venti anni successivi questi propositi sonorimasti privi di un concreto riscontro.rimasti privi di un concreto riscontro.



IlIl D.LgsD.Lgs. 29/1993. 29/1993 ha profondamenteha profondamentemodificato la dirigenza pubblica:modificato la dirigenza pubblica:

nn Affermazione dell’autonomia gestionale ed operativa deiAffermazione dell’autonomia gestionale ed operativa deidirigenti e conseguente passaggio da un rapporto didirigenti e conseguente passaggio da un rapporto digerarchia ad uno di direzione tra Ministero e dirigenti.gerarchia ad uno di direzione tra Ministero e dirigenti.

nn Piena responsabilità del ceto dirigente in relazione aiPiena responsabilità del ceto dirigente in relazione airisultati conseguiti e all’attuazione dei progetti e deirisultati conseguiti e all’attuazione dei progetti e deiprogrammi di marca ministeriale.programmi di marca ministeriale.

nn Semplificazione delle qualifiche attraverso la sostituzioneSemplificazione delle qualifiche attraverso la sostituzionedelladella previgenteprevigente tripartizione (dirigente generaletripartizione (dirigente generale --dirigente superioredirigente superiore –– primo dirigente) con la bipartizioneprimo dirigente) con la bipartizionedirigente generaledirigente generale –– dirigente.dirigente.

nn Modifica dei criteri di reclutamento e formazione.Modifica dei criteri di reclutamento e formazione.



Legge 59/1997Legge 59/1997 ha ribadito ulteriormente laha ribadito ulteriormente ladistinzione tra potere politico e poteredistinzione tra potere politico e poteregestionale:gestionale:

nn eliminata ogni differenza di regime giuridico tra dirigentieliminata ogni differenza di regime giuridico tra dirigentigenerali e dirigenti, entrambi privatizzati.generali e dirigenti, entrambi privatizzati.

nn Durata a termine degli incarichi dirigenziali.Durata a termine degli incarichi dirigenziali.nn Nuova disciplina della responsabilità.Nuova disciplina della responsabilità.nn Trattamento economico adeguato all’incarico e allaTrattamento economico adeguato all’incarico e alla

responsabilità assunta.responsabilità assunta.nn Accesso alla dirigenza improntato sul concorso per esamiAccesso alla dirigenza improntato sul concorso per esami

(differenza tra interni ed esterni).(differenza tra interni ed esterni).nn Maggiore attenzione alla formazione con la previsione diMaggiore attenzione alla formazione con la previsione di

un periodo di stage.un periodo di stage.



Legge 145/2002Legge 145/2002 ,, legge di riordino della dirigenzalegge di riordino della dirigenzacon la previsione di disposizioni ad hoc atte a favorire locon la previsione di disposizioni ad hoc atte a favorire loscambio di manager fra pubblico e privato.scambio di manager fra pubblico e privato.

DPR 272/2004DPR 272/2004 disciplina l’accesso alla qualifica didisciplina l’accesso alla qualifica didirigente nelle amministrazioni statali e negli enti pubblicidirigente nelle amministrazioni statali e negli enti pubblicinon economici: in particolare le suddette amministrazioninon economici: in particolare le suddette amministrazionidovranno comunicare alla Presidenza del consigliodovranno comunicare alla Presidenza del consiglio--Dipartimento della funzione pubblica, in coerenza con laDipartimento della funzione pubblica, in coerenza con laprogrammazione del fabbisogno di personale entro il 30programmazione del fabbisogno di personale entro il 30giugno di ciascun anno, il numero dei posti che sigiugno di ciascun anno, il numero dei posti che sirenderanno vacanti entro l’anno.renderanno vacanti entro l’anno.L’accesso alla qualifica di dirigente avviene per concorsoL’accesso alla qualifica di dirigente avviene per concorsopubblico per esami indetti dalle singole amministrazioni.pubblico per esami indetti dalle singole amministrazioni.



POTERE POLITICO E POTERE DIPOTERE POLITICO E POTERE DIGESTIONEGESTIONE

Orientamenti dottrinariOrientamenti dottrinari

Il fine perseguito dalla P.A. , ovvero l’interesse pubblico,Il fine perseguito dalla P.A. , ovvero l’interesse pubblico,viene fissato espressamente dalla legge. Il processo cheviene fissato espressamente dalla legge. Il processo cheporta al raggiungimento di tale fine si articolaporta al raggiungimento di tale fine si articolaessenzialmente in 2 fasi: FASE DI INDIRIZZO e FASE DIessenzialmente in 2 fasi: FASE DI INDIRIZZO e FASE DIGESTIONE ( discrezionalità amministrativa).GESTIONE ( discrezionalità amministrativa).

Secondo il prof.Secondo il prof. GardiniGardini fino agli inizi degli anni ’90 c’èfino agli inizi degli anni ’90 c’èstata una forte compressione della dirigenza da parte delstata una forte compressione della dirigenza da parte delpotere politico. Solo con le riforme degli anni ’90 questapotere politico. Solo con le riforme degli anni ’90 questacompressione è venuta meno. La “continuità” tra politicacompressione è venuta meno. La “continuità” tra politicaed amministrazione viene garantita da 4 elementi:ed amministrazione viene garantita da 4 elementi:



1.1. Gli atti di indirizzo (direttive)Gli atti di indirizzo (direttive)2.2. L’attribuzione di risorse economiche ai dirigentiL’attribuzione di risorse economiche ai dirigenti3.3. La responsabilità dirigenzialeLa responsabilità dirigenziale4.4. LaLa fiduciarietàfiduciarietà delle nomine, valorizzata dalladelle nomine, valorizzata dalla

temporaneità degli incarichi.temporaneità degli incarichi.

Critica del prof. Merloni, per il quale è vero che ilCritica del prof. Merloni, per il quale è vero che ilmodello italiano è l’unico in Europa, ma èmodello italiano è l’unico in Europa, ma ècaratterizzato da evidenti difficoltà:caratterizzato da evidenti difficoltà:

nn Forte resistenza della politica volta a recuperare spaziForte resistenza della politica volta a recuperare spazidi gestione sempre maggioridi gestione sempre maggiori

nn Mancanza di una dirigenza adeguatamenteMancanza di una dirigenza adeguatamente“professionalizzata” e capace di far gruppo“professionalizzata” e capace di far gruppo



nn Il prof. Merloni critica, ancora, la durata degliIl prof. Merloni critica, ancora, la durata degliincarichi: “bisognerebbe non solo fissare unaincarichi: “bisognerebbe non solo fissare unadurata minima degli incarichi, ma anche unadurata minima degli incarichi, ma anche unadurata massima che dovrebbe andare OLTRE LAdurata massima che dovrebbe andare OLTRE LADURATA DELLA LEGISLATURA” .DURATA DELLA LEGISLATURA” .



La situazione precedenteLa situazione precedente

Organizzazione à regime pubblicistico

Rapporto di Lavoro à regime privatistico



La situazione attualeLa situazione attuale

Macroorganizzazione à regime pubblicistico

Microorganizzazioneà regime privatistico

Rapporto di Lavoro



LaLa macroorganizzazionemacroorganizzazione

nn Articolazione delle strutture apicaliArticolazione delle strutture apicalidell’ente e individuazione dei servizidell’ente e individuazione dei servizi

nn Atti generali (programmazione, indirizzoAtti generali (programmazione, indirizzo…) inerenti alla organizzazione ed alla…) inerenti alla organizzazione ed allagestionegestione

nn Criteri generali di distribuzione delleCriteri generali di distribuzione dellerisorse tra le strutture apicali (PEG)risorse tra le strutture apicali (PEG)

nn Materia degli incarichi dirigenzialiMateria degli incarichi dirigenzialinn Determinazione della dotazione organicaDeterminazione della dotazione organica

complessivacomplessiva



LaLa microorganizzazionemicroorganizzazionenn L’articolazione e l’organizzazione internaL’articolazione e l’organizzazione interna

delle strutture interne ai servizidelle strutture interne ai servizinn Incarichi di direzione delle struttureIncarichi di direzione delle strutture

interne ai serviziinterne ai servizinn Distribuzione delle risorse tra gli ufficiDistribuzione delle risorse tra gli ufficinn Organizzazione del lavoroOrganizzazione del lavoronn Gestione del personaleGestione del personale



Autonomia organizzativaAutonomia organizzativa

nn E’ riconosciuta dall’art. 3,E’ riconosciuta dall’art. 3, co.co. 4°4°TUEL.TUEL.

nn Trova la propria fonte principale nelloTrova la propria fonte principale nelloStatuto (art.6Statuto (art.6 co.co. 2 TUEL).2 TUEL).

nn Non si esercita nell’ambito di schemiNon si esercita nell’ambito di schemirigidamente predefiniti.rigidamente predefiniti.

nn La disciplina pubblicistica è limitataLa disciplina pubblicistica è limitataall’ambito più elevato e generale.all’ambito più elevato e generale.



Autonomia organizzativaAutonomia organizzativa

Nell’esercizio si deve tener conto di:Nell’esercizio si deve tener conto di:nn Principi generali fissati daPrincipi generali fissati da

disposizioni di legge.disposizioni di legge.nn Previsioni dello Statuto.Previsioni dello Statuto.nn Principi di cui all’art. 2,Principi di cui all’art. 2, co.co. 1°1° D.LgsD.Lgs..

165 (organizzazione uffici).165 (organizzazione uffici).nn Capacità di bilancio.Capacità di bilancio.nn Esigenze di esercizio delle funzioni.Esigenze di esercizio delle funzioni.



Potere di organizzazionePotere di organizzazione

nn Natura mista:Natura mista:nn MacroorganizzazioneMacroorganizzazione àà pubblicisticopubblicisticonn MicroorganizzazioneMicroorganizzazione àà privatisticoprivatistico

nn TitolaritTitolaritàànn Organi di governoOrgani di governonn Organi di gestioneOrgani di gestione



Potere di organizzazionePotere di organizzazioneAmbitoAmbito privatisticoprivatistico

““LeLe determinazionideterminazioni perperl’organizzazione degli ufficil’organizzazione degli uffici e lee lemisure inerenti la gestione deimisure inerenti la gestione deirapporti di lavororapporti di lavoro sono assuntesono assuntedaglidagli organi preposti alla gestioneorgani preposti alla gestionecon lacon la capacità ed i poteri delcapacità ed i poteri delprivato datore di lavoroprivato datore di lavoro””



Il“Privato datore di lavoro”Il“Privato datore di lavoro”

nn Soggetto che in virtù di un rapportoSoggetto che in virtù di un rapportocontrattuale è legittimato adcontrattuale è legittimato adesercitare:esercitare:nn PoterePotere direttivodirettivonn Potere diPotere di vigilanzavigilanzann PoterePotere disciplinaredisciplinare



Gli atti di organizzazioneGli atti di organizzazione

nn Gli atti adottati dal dirigente e/oGli atti adottati dal dirigente e/oresponsabile con la capacità ed i poteriresponsabile con la capacità ed i poteridel privato datore di lavoro hannodel privato datore di lavoro hannocaratteristiche diverse e diverso regimecaratteristiche diverse e diverso regimegiuridico, che derivano principalmentegiuridico, che derivano principalmentedal fatto che:dal fatto che:nn Il potere di organizzazioneIl potere di organizzazione

pubblicistico ha fonte nella leggepubblicistico ha fonte nella leggenn Il potere di organizzazioneIl potere di organizzazione privatisticoprivatistico

ha fonte nel contratto di lavoroha fonte nel contratto di lavoro




nn Regime pubblicistico:Regime pubblicistico: unilateralitàunilateralità --autoritativitàautoritatività -- imperativitàimperatività –– esecutivitàesecutività

nn RegimeRegime privatisticoprivatistico:: espressione diespressione diautonomia negoziale (autonomia negoziale (possono anchepossono ancheincidere unilateralmente sulla sfera delincidere unilateralmente sulla sfera dellavoratore perché espressione del poterelavoratore perché espressione del poteredi ”supremazia” di diritto comune chedi ”supremazia” di diritto comune chederiva dal contratto di lavoroderiva dal contratto di lavoro))




nn Gli atti adottati con la capacità ed i poteriGli atti adottati con la capacità ed i poteridel privato datore di lavoro non hannodel privato datore di lavoro non hanno“vincolo di scopo” (interesse pubblico“vincolo di scopo” (interesse pubblico ––agire per i fini stabiliti) e ciò comporta cheagire per i fini stabiliti) e ciò comporta chenon sono richieste,non sono richieste, di per sédi per sé::nn Una determinataUna determinata formaformann Un determinatoUn determinato procedimentoprocedimentonn La presenza dellaLa presenza della motivazionemotivazione




nn Gli atti adottati con la capacità ed iGli atti adottati con la capacità ed ipoteri del privato datore di lavoro:poteri del privato datore di lavoro:nn non sono sindacabili dal giudicenon sono sindacabili dal giudice

amministrativoamministrativonn non sono sindacabili con riferimento ainon sono sindacabili con riferimento ai

vizi dell’atto amministrativovizi dell’atto amministrativonn non sono sindacabili con le stessenon sono sindacabili con le stesse

modalità previste per gli attimodalità previste per gli attiamministrativiamministrativi



ARTART.208.2086 c.c. Direzione e gerarchia6 c.c. Direzione e gerarchianell’impresanell’impresa

L’imprenditore è il capo dell’impresa e da lui dipendonoL’imprenditore è il capo dell’impresa e da lui dipendonogerarchicamente i suoi collaboratorigerarchicamente i suoi collaboratori

I regolamenti aziendali, o “interni” o di fabbrica, sono unI regolamenti aziendali, o “interni” o di fabbrica, sono uncomplesso di regole predisposte unilateralmentecomplesso di regole predisposte unilateralmentedall’imprenditore in base al potere di organizzazione e direziondall’imprenditore in base al potere di organizzazione e direzioneedella propria azienda, che gli compete in base aglidella propria azienda, che gli compete in base agli arttartt. 2086 e. 2086 e2104 del c.c.2104 del c.c.

Il prestatore di lavoro deve osservare le disposizioni perIl prestatore di lavoro deve osservare le disposizioni perl’esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditl’esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore.ore.



Art.Art. 2094 c.c. Prestatore di lavoro subordinato2094 c.c. Prestatore di lavoro subordinatoE’ prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga, medianteE’ prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga, medianteretribuzione, a collaborare nell’impresa, prestando il proprioretribuzione, a collaborare nell’impresa, prestando il proprio

lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto lalavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto ladirezione dell’imprenditoredirezione dell’imprenditore

nn La natura contrattuale del rapporto di lavoro si sostanzia nelLa natura contrattuale del rapporto di lavoro si sostanzia neltipico contratto di scambio, che consiste neltipico contratto di scambio, che consiste nel sinallagmasinallagma tratraretribuzione a attività lavorativa subordinata.retribuzione a attività lavorativa subordinata.

nn La subordinazione consiste nella messa a disposizione delleLa subordinazione consiste nella messa a disposizione delleproprie forze lavoro a favore dell’altra parte, che le indirizzaproprie forze lavoro a favore dell’altra parte, che le indirizzasecondo i suoi scopi, e si esplica nell’assoggettamento dellasecondo i suoi scopi, e si esplica nell’assoggettamento dellaprestazione ai criteri direttivi del datore.prestazione ai criteri direttivi del datore.

nn Le direttive non riguardano il merito della prestazione, ma leLe direttive non riguardano il merito della prestazione, ma lemodalità del relativomodalità del relativo disipegnodisipegno in relazione alle esigenzein relazione alle esigenzedell’aziendadell’azienda



ArtArt.210.2104 c.c. Diligenza del prestatore di lavoro4 c.c. Diligenza del prestatore di lavoroIl prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dallaIl prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla

natura della prestazione dovuta e dall’interessenatura della prestazione dovuta e dall’interessedell’impresa. Deve inoltre osservare le disposizioni perdell’impresa. Deve inoltre osservare le disposizioni per

l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartitel’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartitedall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai qualidall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali

gerarchicamente dipendegerarchicamente dipende

nn Il potere di organizzazione e di direzione spetta al datoreIl potere di organizzazione e di direzione spetta al datoredi lavoro.di lavoro.

nn La prestazione lavorativa del dipendente deve rispondereLa prestazione lavorativa del dipendente deve rispondereagli obblighi di buona fede nell’adempimento delleagli obblighi di buona fede nell’adempimento delleobbligazioni.obbligazioni.



nn Il merito delle disposizioni impartite dal datore di lavoro aiIl merito delle disposizioni impartite dal datore di lavoro aipropri dipendenti non può essere sindacato né dal giudicepropri dipendenti non può essere sindacato né dal giudicené dal lavoratore, a meno che le stesse non siano diné dal lavoratore, a meno che le stesse non siano diimpossibile soluzione oppure illecite, perché contrastantiimpossibile soluzione oppure illecite, perché contrastanticon norme poste a tutela dei lavoratori.con norme poste a tutela dei lavoratori.



GLI ATTI DI GESTIONEGLI ATTI DI GESTIONEcome espressione del poterecome espressione del potere datorialedatoriale privatoprivato

nn Regolamenti interniRegolamenti interninn Contratti individuali di lavoroContratti individuali di lavoronn Comunicazioni del competente dirigenteComunicazioni del competente dirigente

nn Gli atti di gestione NON devono assumere la forma e il contenutoGli atti di gestione NON devono assumere la forma e il contenuto didiun atto amministrativo: deliberazione, determinazione, decreto,un atto amministrativo: deliberazione, determinazione, decreto,ordinanzaordinanza

nn La motivazione non è un elemento necessario della decisione, seLa motivazione non è un elemento necessario della decisione, senon quando è prescritta dalla legge o dal CCNLnon quando è prescritta dalla legge o dal CCNL



SindacabilitàSindacabilità degli atti organizzativi e didegli atti organizzativi e digestione del personale adottati dal datore digestione del personale adottati dal datore di

lavoro privatolavoro privato

Nel regimeNel regime privatisticoprivatistico gli atti di organizzazione e digli atti di organizzazione e digestione del personale, essendo manifestazione digestione del personale, essendo manifestazione diautonomia negoziale, sono sindacabili solo conautonomia negoziale, sono sindacabili solo conriferimento ai vizi tipici dell’attività di diritto privatoriferimento ai vizi tipici dell’attività di diritto privato, e in, e inparticolare con riferimento all’eventuale violazione deiparticolare con riferimento all’eventuale violazione deidiritti risultanti da norme di legge e dalle disposizioni deidiritti risultanti da norme di legge e dalle disposizioni deicontratti collettivi e del contratto individuale di lavoro,contratti collettivi e del contratto individuale di lavoro,nonché con riferimento alla correttezza e buona fedenonché con riferimento alla correttezza e buona fedenella esecuzione del contratto di lavoro.nella esecuzione del contratto di lavoro.



SindacabilitàSindacabilità degli atti organizzativi e didegli atti organizzativi e digestione del personale adottati dal datore digestione del personale adottati dal datore di

lavoro privatolavoro privato

nn La tendenzialeLa tendenziale irrilevanza giuridicairrilevanza giuridica, nel diritto privato,, nel diritto privato,deidei motivimotivi concreti degli atti negoziali, comporta laconcreti degli atti negoziali, comporta laimpossibilità, oltre i limiti detti, di unimpossibilità, oltre i limiti detti, di un sindacato suisindacato suimotivi degli atti organizzativimotivi degli atti organizzativi e di gestione dele di gestione delpersonale posti in essere dal datore di lavoro e lapersonale posti in essere dal datore di lavoro e laimpossibilità di configurare, rispetto ad essi, vizi analoghiimpossibilità di configurare, rispetto ad essi, vizi analoghia quello dell’eccesso di potere.a quello dell’eccesso di potere.



La gestione del personale: loLa gestione del personale: lo iusius variandivariandi(art. 52(art. 52 d.lgsd.lgs 165/2001)165/2001)

nn la soppressione del riferimento alla possibilità di adibire a mala soppressione del riferimento alla possibilità di adibire a mansioninsioniinferiori (inferiori (jusjus variandivariandi inin pejuspejus).).

nn l’introduzione del concetto di equivalenza.l’introduzione del concetto di equivalenza.

nn introduzione in positivo del concetto di mansioni superiori: èintroduzione in positivo del concetto di mansioni superiori: èconsiderato svolgimento di mansioni superiori soltanto l’attribuconsiderato svolgimento di mansioni superiori soltanto l’attribuzionezionein modo prevalente, sotto il profilo quantitativo, qualitativo ein modo prevalente, sotto il profilo quantitativo, qualitativo etemporale dei compiti propri delle suddette mansioni.temporale dei compiti propri delle suddette mansioni.

nn l’impossibilità, in caso di svolgimento di mansioni superiori all’impossibilità, in caso di svolgimento di mansioni superiori allelecondizioni consentite dal legislatore, di ottenerne il relativocondizioni consentite dal legislatore, di ottenerne il relativoinquadramento.inquadramento.



IUS VARIANDIIUS VARIANDI

Spetta al dirigente, ma per gli enti privi diSpetta al dirigente, ma per gli enti privi didirigenza, tale potere spetta aldirigenza, tale potere spetta alresponsabile del servizioresponsabile del servizio,, nell’ambitonell’ambitodelle risorse espressamente assegnate perdelle risorse espressamente assegnate pertale finalità secondo la programmazione deitale finalità secondo la programmazione deifabbisogni ed è comunicato per iscritto alfabbisogni ed è comunicato per iscritto aldipendente.dipendente.



Mansioni superioriMansioni superiori

nn Al di fuori delle ipotesi consentite èAl di fuori delle ipotesi consentite è nullanullal’assegnazione a mansioni superioril’assegnazione a mansioni superiori

nn mama al lavoratore è corrisposta la differenzaal lavoratore è corrisposta la differenzaretributiva.retributiva.

nn Il dirigente risponde per dolo o colpaIl dirigente risponde per dolo o colpagrave.grave.



La giurisprudenza:Cassazione sez. lav.Sentenza n.

14150 del 2 ottobre 2002

Con riguardo allo “ius variandi” del datore di lavoro il divieto divariazioni in peius” opera anche quando al lavoratore, nella formaleequivalenza delle precedenti e delle nuove mansioni siano assegnate difatto mansioni sostanzialmente inferiori sicché nell’indagine circa taleequivalenza non è sufficiente il riferimento in astratto al livello dicategoria ma è necessario accertare che le nuove mansioni sianoaderenti alla specifica competenza del dipendentesalvaguardandone il livello professionale acquisito egarantendo lo svolgimento e l ’accrescimento delle suecapacità professionali. A tal fine l’indagine del giudice di meritodeve essere volta a verificare i contenuti concreti dei compitiprecedenti e di quelli nuovi onde formulare il giudizio di equivalenza,da fondare sul complesso della contrattazione collettiva e delledeterminazioni aziendali.



La posizione giuridica dellaLa posizione giuridica dellaCassazione 15403/2003Cassazione 15403/2003

nn [...] deve pertanto ritenersi che l’art. 63 4 comma del[...] deve pertanto ritenersi che l’art. 63 4 comma deld.lgs 165/2001, quando riserva alla giurisdizione del G.Ad.lgs 165/2001, quando riserva alla giurisdizione del G.Ale controversie in materia di procedure concorsuali perle controversie in materia di procedure concorsuali perl’assunzione dei dipendenti delle P.A., faccia riferimentol’assunzione dei dipendenti delle P.A., faccia riferimentonon solo alle procedure concorsuali strumentali allanon solo alle procedure concorsuali strumentali allacostituzione, per la prima volta, del rapporto di lavoro,costituzione, per la prima volta, del rapporto di lavoro,ma anche alla prove selettive dirette a permetterema anche alla prove selettive dirette a permetterel’accesso del personale già assunto ad una fascia o areal’accesso del personale già assunto ad una fascia o areasuperiore, con la conseguenza che rientrano nellasuperiore, con la conseguenza che rientrano nellagiurisdizione del G.A non solo le controversie in materiagiurisdizione del G.A non solo le controversie in materiadi concorsi pubblici, ma anche quelle in materia didi concorsi pubblici, ma anche quelle in materia diconcorsi interni e procedure promozionali.concorsi interni e procedure promozionali.



RECLUTAMENTO DEL PERSONALERECLUTAMENTO DEL PERSONALE

L’art. 35L’art. 35 D.LgsD.Lgs 165/2001 dispone che l’assunzione nelle165/2001 dispone che l’assunzione nelleamministrazioni pubbliche avviene:amministrazioni pubbliche avviene:

nn TramiteTramite procedure selettiveprocedure selettive volte all’accertamentovolte all’accertamentodella professionalitàdella professionalità

nn MedianteMediante avviamento degli iscritti nelle liste diavviamento degli iscritti nelle liste dicollocamentocollocamento

Fatte salve le assunzioni obbligatorie dei soggettiFatte salve le assunzioni obbligatorie dei soggettiappartenentiappartenenti a categorie protettea categorie protette



CRITERI DI SELEZIONECRITERI DI SELEZIONEper l’accesso e la progressione del personaleper l’accesso e la progressione del personale

Criteri fondamentali:Criteri fondamentali:nn Adeguata pubblicitàAdeguata pubblicità della selezione e modalità didella selezione e modalità di

svolgimento che garantiscano l’imparzialità.svolgimento che garantiscano l’imparzialità.nn Adozione di meccanismi oggettivi e trasparentiAdozione di meccanismi oggettivi e trasparenti

idonei a verificare requisiti attitudinali e professionaliidonei a verificare requisiti attitudinali e professionalinn Rispetto delle pari opportunitàRispetto delle pari opportunità tra lavoratori etra lavoratori e

lavoratricilavoratricinn Decentramento delle procedure di reclutamentoDecentramento delle procedure di reclutamentonn Composizione delle commissioni esclusivamenteComposizione delle commissioni esclusivamente

con esperti di provata competenza nelle materiecon esperti di provata competenza nelle materiedi concorsodi concorso



LE RESPONSABILITA’ DEI PUBBLICILE RESPONSABILITA’ DEI PUBBLICIDIPENDENTIDIPENDENTI

Art.Art. 5555 D.LgsD.Lgs. 165/2001. 165/2001

Ai sensi dell’art. 28 Cost. i funzionari e dipendenti dello SAi sensi dell’art. 28 Cost. i funzionari e dipendenti dello Statotatoe degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondoe degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondole leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti inle leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti inviolazione dei diritti.violazione dei diritti.

nn RESPONSABILITA’ PENALE: la trasgressione dei doveriRESPONSABILITA’ PENALE: la trasgressione dei doverid’ufficio assume il carattere delle violazione dell’ordined’ufficio assume il carattere delle violazione dell’ordinegiuridico generale e si concreta nella figura del reato.giuridico generale e si concreta nella figura del reato.



nn RESPONSABILITA’ CIVILE: la condotta illecita delRESPONSABILITA’ CIVILE: la condotta illecita deldipendente comporta per i terzi un danno patrimoniale,dipendente comporta per i terzi un danno patrimoniale,con conseguente obbligo di risarcimento del danno.con conseguente obbligo di risarcimento del danno.

nn RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA: l’inosservanzaRESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA: l’inosservanzadolosa o colposa degli obblighi di servizio comporta undolosa o colposa degli obblighi di servizio comporta undanno patrimoniale all’amministrazione.danno patrimoniale all’amministrazione.

nn RESPONSABILITA’ CONTABILE: grava su coloro che, diRESPONSABILITA’ CONTABILE: grava su coloro che, difatto o di diritto, hanno maneggio di cose o valorifatto o di diritto, hanno maneggio di cose o valoridell’amministrazione.dell’amministrazione.


L’ORGANIZZAZIONE NEGLI ENTI LOCALI Roberta Fiore LEGGE 11 LUGLIO 1980, n. 312 Fondamentale passo...

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