L’Ordine degli Ingegneri fa rivivere antiche basiliche che ...

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Turismo 9 Eventi Lunedì 11 giugno 2012 ■■ NAPOLI / Appuntamento il 27 e il 28 giugno per il concerto presso la Basilica di San Giovanni Maggiore Riaprono i gioielli dimenticati nel tempo L’Ordine degli Ingegneri fa rivivere antiche basiliche che riqualificano le aree circostanti I l 9 dicembre 2011 l’Ordine degli Ingegneri della provin- cia di Napoli ha risposto con entusiasmo all’appello del car- dinale monsignore Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che un anno prima, nel di- cembre 2010, aveva indetto il Giubileo per la Città di Napoli per “riaprire le porte alla spe- ranza”. L’Ordine, in occasione del Giubileo dell’Ingegnere, appunto il 9 dicembre 2011, ha presentato il progetto di restau- ro della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, gioiello dell’architet- tura sacra napoletana, chiuso da mezzo secolo. Subito dopo, il 14 dicembre, la consegna da parte del Cardinale delle chiavi della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano e della Basilica di San Giovanni Maggiore all’Ordine degli Ingegneri di Napoli con la sua associazione e Fondazione. “I consigli dell’Ordine, dell’as- sociazione e della Fondazione Ingegneri - spiega il presidente Luigi Vinci - hanno immedia- tamente insediato un gruppo multidisciplinare al servizio della città che, con impegno, progettualità, organizzazione, professionalità e dedizione vuo- le collaborare con le istituzioni civili e religiose”. Così, dopo 42 TURISMO E CULTURA NELL’ASPROMONTE GRECO Un viaggio tra profumi, paesaggi mozzafiato, tradizioni millenarie della Calabria greca (a cura del Gal Area grecanica) INFORMAZIONE PUBBLICITARIA L’Area grecanica, che si estende per circa 600 Kmq sulla fascia jonica della provincia di Reggio Calabria, comprende 14 Comuni: Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Melito di Porto Salvo, Montebello Jonico , Motta San Giovanni, Palizzi, Roghudi, Roccaforte del Greco, San Lorenzo, Staiti. Raggiungibile in 45 minuti da Reggio Calabria, ha parte del suo territorio nel Parco Nazionale dell’Aspromonte (www.parcoaspromonte.gov.it), e si distingue dal punto di vista storico e culturale per essere culla della comunità dei Greci di Calabria, una delle minoranze linguistiche nazionali più antiche d’Europa. Il GAL Area grecanica (www.galareagrecanica.it) dal 1997 è l’Agenzia di sviluppo locale che, attraverso la valorizzazione dell’identità rurale, si occupa di promuovere il territorio nelle sue dimensioni sociale, economica, culturale ed ambientale ideando e realizzando progetti mirati allo sviluppo locale come il Festival etno musicale Paleariza (www.paleariza.it) che si svolge ogni anno in agosto. Il GAL ha partecipato nel 2012 alle più importanti Fiere nazionali, nelle sezioni dedicate al turismo sostenibile ed eco responsabile (BIT, Fa’ La cosa giusta, Terrafutura) attraverso il claim: GAL AREA GRECANICA TURISMO E CULTURA NELL’ASPROMONTE GRECO per raccontare ai visitatori il punto di forza dell’Area: il patrimonio culturale dei Greci di Calabria. La storia e la cultura millenaria di questa comunità si esprimono nell’artigia- nato, nell’enogastronomia, nei beni artistici ed architettonici, in simbiosi con un ambiente unico e suggestivo, caratterizzato dal binomio MARE-MONTI. Chi visita la Calabria greca può trascorrere una giornata di relax nelle spiagge incontaminate e nelle acque cristalline del Mar Ionio, e in pochi minuti di mac- china ritrovarsi nella frescura dell’Aspromonte. Questa affascinante “punta d’Italia” viene raccontata e illustrata già a metà dell’800 nel “Diario di un viaggio a piedi” di Edward Lear, scrittore e pitto- re inglese che percorse in quaranta giorni questo angolo di Calabria, entrando in contatto con la genuina ospitalità della gente di Aspromonte. L’esperienza calabrese di Lear viene oggi riproposta nel tour “Il Sentiero dell’inglese” ideato e gestito dalla Cooperativa San Leo di Bova e dalla Naturaliter di Condofuri (www.naturaliterweb.it). Lear anticipa una forma di ricettività che sta alla base dello sviluppo turistico sostenibile ed eco responsabile di Bova e di tutta l’Area grecanica: l’ ”ospita- lità diffusa” che consiste nell’offerta di posti letto in casalini rurali ubicati negli antichi borghi medievali, ponendo al centro la realtà così com’è, senza stravolgere gli assetti originari e le suggestioni di luoghi rimasti intatti nel tempo. L’Area inoltre propone piatti tipici della cultura pastorale inspirata alla Magna Grecia. Offre vini, le cui uve provengono dai vitigni autoctoni più a sud d’Europa (IGT Palizzi), e pietanze semplici, dai sapori “forti” e genuini, espressione di una lunga tradizione rurale, scandita dai ritmi della terra. Maccaruni con carne di capra o maiale, cotta nel pomodoro; Tagghiarini cu li ciciri, aromatizzati con l’alloro; Pruppetti di ricotta accompagnate da formaggi caprini aspromontani e ancora Lestopitte e Zippole, impastate con farine dei mulini locali, i salumi della tradizione con il famoso Capicollo Azze Anca (presidio slow food), sono alcune delle tante ricette che allietano i sensi durante la permanenza nella Ca- labria greca. Antichi sapori sempre attuali perché riproposti in contesti familiari, accompa- gnano il visitatore in un viaggio irripetibile. Per informazioni [email protected]. anni di chiusura e dopo un lun- go intervento di restauro a cura della Soprintendenza, il 23 gen- naio di quest’anno è stata cele- brata la cerimonia di apertura della Basilica di San Giovanni Maggiore. Per l’occasione è sta- to interpretato da Moni Ovadia il Recital per la Memoria, even- to organizzato dall’Ordine in sinergia con l’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. L’11 febbraio un’altra data da ricordare: il ritrovamento del- le due antiche campane della Basilica, una risalente al 1623 e l’altra al 1934, rinchiuse in un vano sui tetti e tornate a suona- re lo scorso 16 aprile nella mes- sa solenne celebrata da mon- signore Sepe per la riapertura della Basilica al culto. Da questo giorno non hanno smesso più di suonare, inoltre ogni dome- nica la Basilica accoglie i fedeli per la santa messa. Con il Maggio dei Monumenti ecco una Napoli più frizzante e sorprendente che mai, con con- certi, teatro, cinema, mostre e altre chance imperdibili per chi ha voluto vivere il capoluogo partenopeo in modo profondo e appassionato. Insomma, un vero scrigno di tesori aperti al pubblico, nell’ambito di una proiezione della città che va molto oltre la sola organizza- zione di eventi e che punta su riqualificazione, valorizzazione e promozione. Un intero mese che ha per- messo ai napoletani di “vivere” e “conoscere”, ma soprattutto “apprezzare” ancora di più la propria città e ai visitatori di scoprirne l’intima essenza. Il programma ha visto un fitto calendario di concerti, visite guidate, performance cultura- li. D’eccellenza alcuni luoghi chiave di Napoli, tra cui la Basi- lica di San Giovanni Maggiore, tesoro di incommensurabile bellezza e pregio, che ha aper- to le porte alle visite guidate, ai concerti, agli eventi culturali e religiosi. “La Basilica diventerà un cuo- re pulsante del centro antico di Napoli - dice Vinci -, in cui si completeranno iniziative e proposte sociali con quelle reli- giose, per garantire ospitalità a residenti, visitatori e turisti”. Le attività continueranno per tutto l’anno. Il 27 e il 28 giugno 2012, la prestigiosa Basilica ospiterà l’Omaggio al Melodramma, concerto su celebri arie del melodramma italiano eseguito dall’orchestra e dal coro del Tea- tro San Carlo. Con pianta a croce latina a tre navate, ciascuna divisa da quella maggiore da un ordine di cinque arcate a tutto sesto e fasi di vita dal periodo clas- sico a quello paleocristiano, sino a quelle più recenti otto- novecentesche, la Basilica di San Giovanni Maggiore è uno dei complessi architettonici più articolati e affascinanti di Na- poli. Agli ingegneri dell’Ordine napoletano spetterà il compito di esserne custodi, promoto- ri, registi, con un programma mirato: apertura al culto con messa festiva, formazione eti- ca e professionale dei giovani, supporto all’inserimento nel mondo del lavoro, promozione studi e ricerche per lo sviluppo socioeconomico del territorio, organizzazione di eventi, colla- borazione con la Curia per un servizio sociale di consulenze tecniche. “Noi ingegneri abbiamo inter- pretato il ‘non chiudere la porta alla speranza’ di monsignore Sepe - conclude il presidente - come l’occasione per restituire dignità alla vita, dedicandoci in particolare a una parte del- la città che vive all’interno dei percorsi d’arte da riqualificare e valorizzare”. In sostanza, re- cuperare spazi fisici degradati per donare loro nuova vita e valorizzare quelli già immedia- tamente utilizzabili, con l’obiet- tivo di ricreare fiducia nei citta- dini e porre le condizioni per un futuro di crescita. Congrega SS. Sacramento Basilica di San Giovanni Maggiore

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Turismo 9EventiLunedì 11 giugno 2012

■■■ Napoli / Appuntamento il 27 e il 28 giugno per il concerto presso la Basilica di San Giovanni Maggiore

Riaprono i gioielli dimenticati nel tempo L’Ordine degli Ingegneri fa rivivere antiche basiliche che riqualificano le aree circostanti

Il 9 dicembre 2011 l’Ordine degli Ingegneri della provin-

cia di Napoli ha risposto con entusiasmo all’appello del car-dinale monsignore Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che un anno prima, nel di-cembre 2010, aveva indetto il Giubileo per la Città di Napoli per “riaprire le porte alla spe-ranza”. L’Ordine, in occasione del Giubileo dell’Ingegnere, appunto il 9 dicembre 2011, ha presentato il progetto di restau-ro della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, gioiello dell’architet-tura sacra napoletana, chiuso da mezzo secolo. Subito dopo, il 14 dicembre, la consegna da parte del Cardinale delle chiavi della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano e della Basilica di San Giovanni Maggiore all’Ordine degli Ingegneri di Napoli con la sua associazione e Fondazione.“I consigli dell’Ordine, dell’as-sociazione e della Fondazione Ingegneri - spiega il presidente Luigi Vinci - hanno immedia-tamente insediato un gruppo multidisciplinare al servizio della città che, con impegno, progettualità, organizzazione, professionalità e dedizione vuo-le collaborare con le istituzioni civili e religiose”. Così, dopo 42

TURISMO E CULTURA NELL’ASPROMONTE GRECO Un viaggio tra profumi, paesaggi mozzafi ato, tradizioni millenarie della Calabria greca (a cura del Gal Area grecanica)

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

L’Area grecanica, che si estende per circa 600 Kmq sulla fascia jonica della provincia di Reggio Calabria, comprende 14 Comuni: Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Melito di Porto Salvo, Montebello Jonico , Motta San Giovanni, Palizzi, Roghudi, Roccaforte del Greco, San Lorenzo, Staiti.Raggiungibile in 45 minuti da Reggio Calabria, ha parte del suo territorio nel Parco Nazionale dell’Aspromonte (www.parcoaspromonte.gov.it), e si distingue dal punto di vista storico e culturale per essere culla della comunità dei Greci di Calabria, una delle minoranze linguistiche nazionali più antiche d’Europa. Il GAL Area grecanica (www.galareagrecanica.it) dal 1997 è l’Agenzia di sviluppo locale che, attraverso la valorizzazione dell’identità rurale, si occupa di promuovere il territorio nelle sue dimensioni sociale, economica, culturale ed ambientale ideando e realizzando progetti mirati allo sviluppo locale come il Festival etno musicale Paleariza (www.paleariza.it) che si svolge ogni anno in agosto. Il GAL ha partecipato nel 2012 alle più importanti Fiere nazionali, nelle sezioni dedicate al turismo sostenibile ed eco responsabile (BIT, Fa’ La cosa giusta, Terrafutura) attraverso il claim: GAL AREA GRECANICA TURISMO E CULTURA NELL’ASPROMONTE GRECO per raccontare ai visitatori il punto di forza dell’Area: il patrimonio culturale dei Greci di Calabria.La storia e la cultura millenaria di questa comunità si esprimono nell’artigia-nato, nell’enogastronomia, nei beni artistici ed architettonici, in simbiosi con un ambiente unico e suggestivo, caratterizzato dal binomio MARE-MONTI. Chi visita la Calabria greca può trascorrere una giornata di relax nelle spiagge incontaminate e nelle acque cristalline del Mar Ionio, e in pochi minuti di mac-china ritrovarsi nella frescura dell’Aspromonte.Questa affascinante “punta d’Italia” viene raccontata e illustrata già a metà dell’800 nel “Diario di un viaggio a piedi” di Edward Lear, scrittore e pitto-re inglese che percorse in quaranta giorni questo angolo di Calabria, entrando in contatto con la genuina ospitalità della gente di Aspromonte. L’esperienza calabrese di Lear viene oggi riproposta nel tour “Il Sentiero dell’inglese” ideato e gestito dalla Cooperativa San Leo di Bova e dalla Naturaliter di Condofuri (www.naturaliterweb.it).Lear anticipa una forma di ricettività che sta alla base dello sviluppo turistico sostenibile ed eco responsabile di Bova e di tutta l’Area grecanica: l’ ”ospita-lità diffusa” che consiste nell’offerta di posti letto in casalini rurali ubicati negli antichi borghi medievali, ponendo al centro la realtà così com’è, senza stravolgere gli assetti originari e le suggestioni di luoghi rimasti intatti nel tempo. L’Area inoltre propone piatti tipici della cultura pastorale inspirata alla Magna Grecia. Offre vini, le cui uve provengono dai vitigni autoctoni più a sud d’Europa (IGT Palizzi), e pietanze semplici, dai sapori “forti” e genuini, espressione di una lunga tradizione rurale, scandita dai ritmi della terra. Maccaruni con carne di capra o maiale, cotta nel pomodoro; Tagghiarini cu li ciciri, aromatizzati con l’alloro; Pruppetti di ricotta accompagnate da formaggi caprini aspromontani e ancora Lestopitte e Zippole, impastate con farine dei mulini locali, i salumi della tradizione con il famoso Capicollo Azze Anca (presidio slow food), sono alcune delle tante ricette che allietano i sensi durante la permanenza nella Ca-labria greca.Antichi sapori sempre attuali perché riproposti in contesti familiari, accompa-gnano il visitatore in un viaggio irripetibile.Per informazioni [email protected].

anni di chiusura e dopo un lun-go intervento di restauro a cura della Soprintendenza, il 23 gen-naio di quest’anno è stata cele-brata la cerimonia di apertura della Basilica di San Giovanni Maggiore. Per l’occasione è sta-to interpretato da Moni Ovadia il Recital per la Memoria, even-to organizzato dall’Ordine in sinergia con l’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. L’11 febbraio un’altra data da ricordare: il ritrovamento del-le due antiche campane della Basilica, una risalente al 1623 e l’altra al 1934, rinchiuse in un vano sui tetti e tornate a suona-re lo scorso 16 aprile nella mes-sa solenne celebrata da mon-signore Sepe per la riapertura della Basilica al culto. Da questo giorno non hanno smesso più di suonare, inoltre ogni dome-nica la Basilica accoglie i fedeli per la santa messa.Con il Maggio dei Monumenti ecco una Napoli più frizzante e sorprendente che mai, con con-certi, teatro, cinema, mostre e altre chance imperdibili per chi ha voluto vivere il capoluogo partenopeo in modo profondo e appassionato. Insomma, un vero scrigno di tesori aperti al pubblico, nell’ambito di una

proiezione della città che va molto oltre la sola organizza-zione di eventi e che punta su riqualificazione, valorizzazione e promozione.Un intero mese che ha per-messo ai napoletani di “vivere” e “conoscere”, ma soprattutto “apprezzare” ancora di più la propria città e ai visitatori di scoprirne l’intima essenza. Il programma ha visto un fitto calendario di concerti, visite guidate, performance cultura-li. D’eccellenza alcuni luoghi

chiave di Napoli, tra cui la Basi-lica di San Giovanni Maggiore, tesoro di incommensurabile bellezza e pregio, che ha aper-to le porte alle visite guidate, ai concerti, agli eventi culturali e religiosi. “La Basilica diventerà un cuo-re pulsante del centro antico di Napoli - dice Vinci -, in cui si completeranno iniziative e proposte sociali con quelle reli-giose, per garantire ospitalità a residenti, visitatori e turisti”. Le attività continueranno per tutto

l’anno. Il 27 e il 28 giugno 2012, la prestigiosa Basilica ospiterà l’Omaggio al Melodramma, concerto su celebri arie del melodramma italiano eseguito dall’orchestra e dal coro del Tea-tro San Carlo.Con pianta a croce latina a tre navate, ciascuna divisa da quella maggiore da un ordine di cinque arcate a tutto sesto e fasi di vita dal periodo clas-sico a quello paleocristiano, sino a quelle più recenti otto-novecentesche, la Basilica di San Giovanni Maggiore è uno dei complessi architettonici più articolati e affascinanti di Na-poli. Agli ingegneri dell’Ordine napoletano spetterà il compito di esserne custodi, promoto-ri, registi, con un programma mirato: apertura al culto con messa festiva, formazione eti-ca e professionale dei giovani,

supporto all’inserimento nel mondo del lavoro, promozione studi e ricerche per lo sviluppo socioeconomico del territorio, organizzazione di eventi, colla-borazione con la Curia per un servizio sociale di consulenze tecniche. “Noi ingegneri abbiamo inter-pretato il ‘non chiudere la porta alla speranza’ di monsignore Sepe - conclude il presidente - come l’occasione per restituire dignità alla vita, dedicandoci in particolare a una parte del-la città che vive all’interno dei percorsi d’arte da riqualificare e valorizzare”. In sostanza, re-cuperare spazi fisici degradati per donare loro nuova vita e valorizzare quelli già immedia-tamente utilizzabili, con l’obiet-tivo di ricreare fiducia nei citta-dini e porre le condizioni per un futuro di crescita.

Congrega SS. Sacramento

Basilica di San Giovanni Maggiore