Logistica - homes.di.unimi.it · Denizione La logistica e˚ la disciplina che studia come...
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Logistica
Giovanni Righini
Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione - Universita degli Studi di Milano (Crema)
Anno accademico 2010-11
DefinizioneLa logistica e la disciplina che studia come organizzare le attivita dirifornimento, produzione, manutenzione, trasporto, comunicazione,...svolte in un sistema organizzato (azienda, reparto militare, entepubblico,...).
Nel settore industriale si distinguono:• logistica degli approvvigionamenti• logistica delle scorte• logistica della produzione• logistica della distribuzione
denominate anche logistica esterna e logistica interna. A queste siaggiunge la logistica inversa.
L’incidenza dei costi logistici sul costo totale e spesso molto alta: equindi necessario ottimizzare i sistemi logistici.
Definizione
Le decisioni in logistica sono sia di lungo periodo che di breveperiodo:
• livello strategico (lungo periodo): idealmente si sceglie una voltaper tutte;
• livello tattico (medio periodo): scelte da ripetere periodicamente;• livello operativo (tempo reale): idealmente si vorrebbe che non ci
fossero (eccezioni).
La logistica e un tipico ambito applicativo per la Ricerca Operativa.
Il corsoProgramma:
• Introduzione e terminologia• Previsione• Gestione delle scorte• Teoria delle code• Simulazione (“What if”)• Programmazione matematica (“What’s best”)
Libro di testo: G. Ghiani, R. Musmanno, Modelli e metodi perl’organizzazione dei sistemi logistici, Pitagora editrice, Bologna, 2000.
Modalita d’esame:• Appello con 4 esercizi, uno per ogni parte del corso [piu facile]• Progetto applicativo (interno o esterno) [piu istruttivo]
La filiera logistica (supply chain)Un sistema logistico industriale e assimilabile a un grafo costituito dadiversi nodi (facilities):
• fornitori• impianti di produzione e di assemblaggio• magazzini primari (Central Distribution Centers)• magazzini periferici (Regional Distribution Centers)• punti di vendita o di domanda
In questi nodi si svolgono diverse operazioni (operations):approvvigionamento, lavorazione/trasformazione, assemblaggio,imballaggio, immagazzinamento, vendita, raccolta, disassemblaggio,selezione,...
Lungo la supply chain ci sono flussi• di merce (in avanti);• di denaro (all’indietro);• di informazione (in entrambe le direzioni).
Integrazione verticaleLa cosiddetta integrazione verticale avviene quando una stessaazienda gestisce direttamente molte diverse operations nella supplychain, in particolare operazioni di logistica interna ed esterna.
Motivi a favore:• Per abbassare i costi evitando i margini di profitto di intermediari,
spedizionieri, terzisti,...• Per avere tempi di consegna piu rapidi e piu affidabili nella
logistica esterna.
Motivi a sfavore:• Dimensioni ridotte dell’azienda che non e in grado di investire in
magazzini, veicoli, autisti,...• Per la maggior convenienza a concentrare gli investimenti sulla
produzione.• Per la mancanza di economie di scala.
Il motore della supply chain
Si distinguono:• sistemi logistici push (“make-to-stock”), tipici di un’economia
basata sulla produzione industriale su larga scala, dove leoperazioni logistiche sono attivate dalla produzione di merceeseguita in base ad una previsione della domanda.
• sistemi logistici pull (“make-to-order”), tipici di un’economiabasata sul servizio, dove le operazioni logistiche sono attivatedirettamente dalla domanda del consumatore (attivita sucommessa).
Sono i due casi estremi: esistono molti casi intermedi.
Nel passaggio da un’economia prevalentemente basata suproduzione industriale ad un’economia prevalentemente basata suservizi o sul binomio prodotto-servizio, si tende oggi a sostituire iltermine supply chain con value chain, per meglio evidenziare chel’obiettivo delle operations non e tanto produrre oggetti quantoprodurre valore.
Ottimizzazione
I parametri ritenuti solitamente piu importanti da ottimizzare a livellostrategico sono:
• il capitale investito, per l’acquisto o noleggio di immobili,attrezzature, veicoli, sistemi informativi, scorte...
• il costo di esercizio dato dai salari, dai consumi di energia e dicarburanti,...
• il livello di servizio che dipende da molti fattori spessodifficilmente misurabili e confrontabili (tempi di consegna,numero di clienti raggiunti, prezzi e tariffe praticati, garanzie diqualita offerte, manutenzione,...).
L’ottimizzazione complessiva di un sistema logistico e tipicamente unproblema a molti obiettivi.
Ricezione ordiniComprende diverse operazioni che pero si svolgono solo suinformazione:
• ricezione ordine da parte di un rappresentante/agente• trasmissione dell’ordine all’azienda• immissione dell’ordine nel sistema informativo aziendale• assegnazione di priorita• verifica che l’ordine si possa soddisfare• eventuale back-order verso la produzione• verifica sul cliente (solvibilita, pendenze,...)• fatturazione• generazione informazioni sullo stato di avanzamento dell’ordine
E’ la funzione logistica che piu ha beneficiato delle tecnologie di rete.E’ un’attivita che ha basso impatto sui costi logistici, ma ha un altoimpatto sul livello di servizio.
Gestione delle scorte
Esistono diversi punti nella supply chain nei quali la merce vieneimmagazzinata, costituendo delle scorte (inventory) per le operazionisuccessive.
• materie prime in attesa di lavorazione;• materiali parzialmente traformati/lavorati in attesa di ulteriori
lavorazioni/traformazioni o assemblaggio (“work-in-process”);• prodotti finiti in attesa di essere distribuiti;• scorte in viaggio (“in-transit inventory”);• prodotti in attesa di essere venduti.
Gestione delle scorte
Le scorte hanno diverse funzioni:• assorbire fluttuazioni della domanda:
• soddisfacendo i picchi di domanda, evitando di bloccare leoperazioni a valle;
• compensando i cali di domanda, evitando di bloccare le operazionia monte;
• sfruttare le economie di scala per ridurre i costi;• diminuire i tempi di fornitura e migliorare il livello di servizio;• distribuire prodotti stagionali;• per speculazione.
Le scorte comportano anche dei costi:• acquisto/affitto e manutenzione di magazzini;• classificazione e movimentazione delle merci;• capitale vincolato.
Distribuzione
Esistono tre modalita principali di distribuzione (scelta di livellostrategico):
• Distribuzione intensiva: consiste nell’usare il maggior numeropossibile di canali di distribuzione. Si usa per prodotti di bassocosto e largo consumo.
• Distribuzione esclusiva: avviene tramite concessionari orivenditori autorizzati. Si usa per prodotti di alto valore.
• Distribuzione selettiva: prevede la selezione di un certo numerodi rivenditori all’ingrosso e al dettaglio.
I canali di distribuzione si possono classificare in base a:• quanti e quali sono i passaggi intermedi: agente, grossista,
dettagliante;• tipo di destinatario: azienda (B2B), consumatore finale (B2C).
Distribuzione: B2B
Le tipologie piu usate sono:• vendita diretta,• vendita tramite agente,• vendita tramite grossista.
La distribuzione diretta e la piu diffusa perche consente di evitare iricarichi degli intermediari, che fanno salire i costi.
Nella formazione di un rapporto tra produttore e consumatore haavuto un ruolo molto utile l’ICT, rendendo possibile il commercioelettronico.
Distribuzione: B2C
Le tipologie piu usate sono:• vendita diretta (anche a domicilio),• vendita tramite dettagliante,• vendita tramite grossista e dettagliante,• vendita tramite agente, grossista e dettagliante.
Il ruolo del grossista e quello di facilitare il rifornimento deidettaglianti.
Figura: Ruolo del grossista: economie di scala nei trasporti sia a monte che avalle.
Trasporto
Il trasporto e spesso l’anello debole di tutta la catena logistica:• rappresenta una percentuale molto alta dei costi complessivi,• incide molto fortemente sul livello di servizio,• pone problemi di ottimizzazione complessi.
Il trasporto puo essere unimodale o multimodale.I modi del trasporto sono:
• autocarro• treno• aereo• nave/chiatta• condotta
Ogni modo ha caratteristiche diverse in termini di costo, velocita,capacita, affidabilita, capillarita.
Trasporto
Tipico del trasporto multimodale e il consolidamento, cioel’aggregazione di prodotti da trasportare, per ridurre i costicomplessivi:
• tanti pallet in un autocarro• tanti autocarri per riempire un container• tanti container per costituire un treno• tanti treni caricati su una nave
Nel trasporto unimodale invece il vantaggio e la possibilita di visitarele origini e le destinazioni dovunque siano, quindi si hanno costi piuelevati ma miglir livello di servizio (“door-to-door”).
Trasporto su gommaNel trasporto su gomma si distinguono
• trasporti TL (truck-load), cioe a pieno carico, tipicamente sulunghe tratte tra coppie O/D fisse (hub logistici, interporti...);
• trasporti LTL (less-than-truck-load), cioe a carico incompleto,tipicamente su tratte brevi tra coppie O/D variabili di volta in volta.
Caratteristiche del trasporto su gomma:• Costi: elevati. E’ 7 volte piu costoso del trasporto su rotaia.• Capacita: molto limitata. L’autocarro e il mezzo di trasporto piu
piccolo.• Tempi (rapidita): migliori del treno sulle brevi distanze.• Tempi (affidabilita): dipende dalle infrastrutture, cioe dalla rete
stradale vs. la rete ferroviaria.Il grande vantaggio del trasporto su gomma e la capillarita delservizio.
Trasporto su rotaia
Il trasporto su rotaia si usa soprattutto per merci di basso valoreunitario. Caratteristiche del trasporto su rotaia:
• Costi: intermedi (bassi rispetto al trasporto su gomma, altirispetto al trasporto via acqua).
• Capacita: intermedia (alta rispetto al trasporto su gomma, bassarispetto al trasporto via acqua).
• Tempi: e lento e poco affidabile, perche richiede operazioniintermedie lunghe e complesse (manovre sui vagoni,composizione e scomposizione dei convogli).
Si usa sia nel trasporto unimodale che multimodale (treno +autocarro = piggy-back).
Trasporto via aerea
Si usa solo nel trasporto multimodale, data la scarsa capillarita dellarete degli aeroporti (aereo + autocarro = birdy-back).
• Costi: elevati. E’ il modo di trasporto piu costoso di tutti.Conviene solo per lunghe distanze e per merci con elevatovalore per unita di peso e volume.
• Capacita: limitata. Esistono rigorosi vincoli sul peso e sul volumetrasportabile.
• Tempi (rapidita): eccellente. E’ il piu veloce in assoluto.• Tempi (affidabilita): alta. Non richiede operazioni complesse tra
la partenza e l’arrivo.
Trasporto via acqua
E’ quasi sempre inserito nel trasporto multimodale, data la scarsacapillarita della rete dei porti (nave + autocarro = fishy-back).
• Costi: bassi. E’ il piu economico.• Capacita: molto alta. E’ il piu capace. Si usa tipicamente per
merci di basso valore rispetto al peso e al volume.• Tempi (rapidita): alti. E’ il piu lento.• Tempi (affidabilita): bassa. Richiede operazioni lente e
complesse di carico e scarico.Si stima che il 99% in peso e il 50% in valore di tutto il trasportomondiale avvenga via acqua (nave o chiatta).
Trasporto via condotta
Si usa solo per fluidi: tipicamente petrolio e gas metano, ma ancheacqua.
• Costi: bassi. Sono alti i costi fissi di costruzione/installazione, masono bassi i costi di esercizio.
• Capacita: dipende dai casi. A differenza delle altre modalita,garantisce un flusso continuo.
• Tempi (rapidita): bassa. E’ lento per ragioni fisiche e di sicurezza.• Tempi (affidabilita): alta. Il flusso costante aumenta l’affidabilita.