LodiExport25

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> NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 25 - Ottobre 2009 Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 Lodi Tel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected] N WS Il rilancio inizia dalla Svizzera L’estrema vicinanza geografica e la conoscenza dei prodotti, la corrispondenza rispetto alle aspettative di qualità dei consumatori elvetici, il forte potere di acquisto del mercato, che garantisce l’inserimento prodotti di nicchia, l’elevato numero di connazionali (circa 500.000). Sono queste alcune delle ragioni che rendono particolarmente attraente il mercato svizzero per i prodotti targati “Made in Italy”, a cui si sommano, per quanto riguarda specificamente il settore alimentare, la capillarità della rete di ristoranti italiani e la grande attrattività esercitata dall’Italia nei confronti del turismo svizzero (l’Italia è la terza destinazione preferita dai turisti locali). Queste considerazioni, unitamente all’esistenza di solidi legami con il mercato locale, assicurati dalla collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (di cui il Consorzio è socio), hanno portato Lodi Export ad allestire un progetto di ampio respiro concernente il mercato elvetico, che ha preso avvio già nel mese di giugno con l’organizzazione di una grande giornata di formazione ad esso dedicata, con particolare attenzione rivolta all’analisi dei settori della meccanica, dell’alimentare e dell’arredamento (vedi Lodi News per l’Esportazione – giugno 2009). Aseguito dell’ottimo riscontro ottenuto, il Consorzio ha quindi articolato la propria azione di esplorazione e penetrazione commerciale, sviluppandola lungo due assi principali: da una parte, organizzando una partecipazione collettiva di aziende agroalimentari selezionate alla fiera Gourmesse, tenutasi presso la prestigiosa sede del Centro Congressi di Zurigo dal 9 al 12 ottobre, e dall’altra predisponendo una serie di incontri d’affari aperti, oltre al settore alimentare, anche a quelli della meccanica, dell’edilizia e dell’abbigliamento. Sul primo versante, Lodi Export ha inteso dare continuità alla promozione del progetto Italia Precious Food, presentato al grande pubblico in occasione della fiera TuttoFood di Milano, e teso alla valorizzazione su scala internazionale delle eccellenze agroalimentari italiane. In particolare, in occasione del Salone il Consorzio ha visto arricchire il proprio ventaglio di prodotti attraverso l’inserimento dei pregiati vini marchigiani della Cantina Boldrasca di Dovera (menzione speciale per Verdicchio, Pecorino, Rosso Piceno e Passito), le farine di granoturco del Molino Riva di Garbagnate Monastero (Lecco) ed il miele dall’Apicoltura Motta Sebastiana di Zafferana Etnea (Catania), rappresentata dalla società Dulsencanto di Valera Fratta. A completare il quadro dei prodotti esposti, i sempre più squisiti Amaretti Nosotti della Pasticceria Cerri di Sant’Angelo Lodigiano, le fantasiose paste artigianali del Pastificio Di Amante di Cura Carpignano (Pavia), il biologico Riso della Monsignora di Lardirago (Pavia) e la vasta gamma di aceti proposti dall’Acetificio Galletti di San Daniele Po (Cremona). Svoltasi in un ambiente molto raccolto e raffinato, con un’organizzazione pressoché impeccabile ed un afflusso di pubblico composto sia da operatori professionali che privati, la manifestazione ha raccolto consensi e perfino entusiasmo, da parte dei partecipanti radunati sotto le insegne di Lodi Export, in particolare da quanti, come Cantina Boldrasca e Dulsencanto, erano alla prima esperienza assoluta in ambito fieristico. Al di là del campo alimentare, come si diceva, l’azione condotta dal Consorzio sul mercato svizzero ha interessato anche altri settori, riscuotendo peraltro una significativa e parzialmente inaspettata risposta, sia da parte italiana che da parte svizzera, il che fornisce un forte impulso ad approfondire i legami di interscambio con tale realtà. Così, proprio nei giorni della fiera hanno avuto luogo alcuni incontri d’affari che hanno coinvolto le ditte Seidimilano (depositaria del marchio d’abbigliamento Nuvoline) e DGV di Arluno (Milano), specializzata in lavorazioni di alta precisione della lamiera: ad esse, si aggiungeranno nei prossimi giorni la Vetraco (macchinari per l’industria cosmetica), Tecnim (progettazione e costruzione di impianti industriali) Ideal Plast (contenitori in plastica) BetaNit (apparecchi per l’illuminazione) ed Artech (materiali elettrici da cantiere), a riconferma dell’interesse esistente per un Paese sì tanto vicino ed economicamente allettante, ma che al tempo stesso pone problematiche e requisiti di accesso non banali, in quanto estraneo all’Unione Europea: ragion per cui il supporto del Consorzio è stato, e continuerà ad essere, ancor più necessario.

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> NOTIZIE > APPROFONDIMENTI > OPPORTUNITA’ PER L’ESPORTAZIONE LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 25 - Ottobre 2009 Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 Lodi Tel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected]

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> NOTIZIE> APPROFONDIMENTI> OPPORTUNITA’

PER L’ESPORTAZIONE

LODI NEWS per l’esportazione, NUMERO 25 - Ottobre 2009Reg. Trib. Lodi N. 06/2007 del 22-08-07 - Direttore Resp.: Fabio Milella

Consorzio Lodi Export - Via Haussmann 11/15 - 26900 LodiTel. 0371 - 4505264 - www.lodiexport.it - E-mail: [email protected]

N WSIl rilancio inizia dalla Svizzera

L’estrema vicinanza geografica e la conoscenza dei prodotti, la corrispondenza rispetto alle aspettative di qualità dei consumatori elvetici, il forte potere di acquisto del mercato, che garantisce l’inserimento prodotti di nicchia, l’elevato numero di connazionali (circa 500.000).Sono queste alcune delle ragioni che rendono particolarmente attraente il mercato svizzero per i prodotti targati “Made in Italy”, a cui si sommano, per quanto riguarda specificamente il settore alimentare, la capillarità della rete di ristoranti italiani e la grande attrattività esercitata dall’Italia nei confronti del turismo svizzero (l’Italia è la terza destinazione preferita dai turisti locali).

Queste considerazioni, unitamente all’esistenza di solidi legami con il mercato locale, assicurati dalla collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (di cui il Consorzio è socio), hanno portato Lodi Export ad allestire un progetto di ampio respiro concernente il mercato elvetico, che ha preso avvio già nel mese di giugno con l’organizzazione di una grande giornata di formazione ad esso dedicata, con particolare attenzione rivolta all’analisi dei settori della meccanica, dell’alimentare e dell’arredamento (vedi Lodi News per l’Esportazione – giugno 2009).A seguito dell’ottimo riscontro ottenuto, il Consorzio ha quindi articolato la propria azione di esplorazione e penetrazione commerciale, sviluppandola lungo due assi principali: da una parte, organizzando una partecipazione collettiva di aziende agroalimentari selezionate alla fiera Gourmesse, tenutasi presso la prestigiosa sede del Centro Congressi di Zurigo dal 9 al 12 ottobre, e dall’altra predisponendo una serie di incontri d’affari aperti, oltre al settore alimentare, anche a quelli della meccanica, dell’edilizia e

dell’abbigliamento.

Sul primo versante, Lodi Export ha inteso dare continuità alla promozione del progetto Italia Precious Food, presentato al grande pubblico in occasione della fiera TuttoFood di Milano, e teso alla valorizzazione su scala internazionale delle eccellenze agroalimentari italiane.

In particolare, in occasione del Salone il Consorzio ha visto arricchire il proprio ventaglio di prodotti attraverso l’inserimento dei pregiati vini marchigiani della Cantina Boldrasca di Dovera (menzione speciale per Verdicchio, Pecorino, Rosso Piceno e Passito), le farine di granoturco del Molino Riva di Garbagnate Monastero (Lecco) ed il miele dall’Apicoltura Motta Sebastiana di Zafferana Etnea (Catania), rappresentata dalla società Dulsencanto di Valera Fratta.A completare il quadro dei prodotti esposti, i sempre più squisiti Amaretti Nosotti della Pasticceria Cerri di Sant’Angelo Lodigiano, le fantasiose paste artigianali del Pastificio Di Amante di Cura Carpignano (Pavia),

il biologico Riso della Monsignora di Lardirago (Pavia) e la vasta gamma di aceti proposti dall’Acetificio Galletti di San Daniele Po (Cremona).Svoltasi in un ambiente molto raccolto e raffinato, con un’organizzazione pressoché impeccabile ed un afflusso di pubblico composto sia da operatori professionali che privati, la manifestazione ha raccolto consensi e perfino entusiasmo, da parte dei partecipanti radunati sotto le insegne di Lodi Export, in particolare da quanti, come Cantina Boldrasca e Dulsencanto, erano alla prima esperienza assoluta in ambito fieristico.

Al di là del campo alimentare, come si diceva, l’azione condotta dal Consorzio sul mercato svizzero ha interessato anche altri settori, riscuotendo peraltro una significativa e parzialmente inaspettata risposta, sia da parte italiana che da parte svizzera, il che fornisce un forte impulso ad approfondire i legami di interscambio con tale realtà.Così, proprio nei giorni della fiera hanno avuto luogo alcuni incontri d’affari che hanno coinvolto le ditte Seidimilano (depositaria del marchio d’abbigliamento Nuvoline) e DGV di Arluno (Milano), specializzata in lavorazioni di alta precisione della lamiera: ad esse, si aggiungeranno nei prossimi giorni la Vetraco (macchinari per l’industria cosmetica), Tecnim (progettazione e costruzione di impianti industriali) Ideal Plast (contenitori in plastica) BetaNit (apparecchi per l’illuminazione) ed Artech (materiali elettrici da cantiere), a riconferma dell’interesse esistente per un Paese sì tanto vicino ed economicamente allettante, ma che al tempo stesso pone problematiche e requisiti di accesso non banali, in quanto estraneo all’Unione Europea: ragion per cui il supporto del Consorzio è stato, e continuerà ad essere, ancor più necessario.

investimenti italiani sono diretti verso i settori chimico-gomma, elettrico - elettronico, edilizia, trasporti, turismo, meccanico, agroalimentare, pelletteria-calzature e servizi.

La missione ha permesso di raccogliere informazioni di prima mano sul Paese ed una serie di contatti che sono stati prontamente trasmessi a quelle ditte consorziate che hanno riscosso maggior interesse e che quindi risultano maggiormente suscettibili di ottenere dei riscontri diretti.

Missione Federexport a TunisiSi è svolta dal 27 al 29 settembre 2009 una missione imprenditoriale di Federexport a Tunisi, organizzata in collaborazione con la società Apreime, alla quale Lodi Export ha aderito in

rappresentanza delle proprie aziende consorziate. La situazione macroeconomica della Tunisia è fondamentalmente solida, con il Paese che ha recentemente intrapreso importanti riforme di ristrutturazione economica, basate sui suggerimenti del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Passi avanti

sono stati compiuti anche in tema di liberalizzazione del commercio, degli investimenti e delle privatizzazioni.Nel 2007 il PIL è aumentato del 6,3%, con i settori del turismo e dell’agricoltura che presentano i migliori risultati. Il Governo ha annunciato programmi di sviluppo sociale volti a ridurre il livello di disoccupazione ed una serie di misure che favoriranno l’accesso ai capitali di investimento per le piccole e medie imprese.

Negli ultimi anni, gli investimenti stranieri sono cresciuti in maniera esponenziale. In Tunisia sono presenti 2.900 imprese straniere, di cui 2.500

europee. Circa l’80% delle imprese del settore manifatturiero si sono stabilite in Tunisia per riesportare la totalità della loro produzione in altri paesi (oltre la metà di queste imprese

sono società a capitale interamente straniero). I principali investitori stranieri sono Francia, Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e USA.Il Governo ha previsto per le società off-shore (aziende totalmente esportatrici il cui capitale può essere al 100% capitale straniero) i seguenti incentivi:

esenzione fiscale totale per 10 anni • sui redditi e del 50% negli anni successivi;possibilità di riesportare gli utili di • impresa;esenzione fiscale totale sui redditi e • profitti reinvestiti;rimborso dell’IVA per gli acquisti • effettuati in loco; rimborso degli oneri doganali sulle attrezzature, materie prime e materiali importati ed esenzione per la successiva riesportazione.

I rapporti commerciali ed economici tra Italia e Tunisia sono intensi e consolidati nel tempo. L’Italia è il secondo partner commerciale, dopo la Francia, con un interscambio che ha superato i 4 miliardi di Euro ed una quota di mercato come Paese fornitore del 22%. Il nostro Paese, inoltre, si colloca al secondo posto per gli investimenti diretti con circa 700 imprese presenti. Il settore tessile - abbigliamento è quello più rappresentato (circa il 50%); gli altri

Il Presidente di Federexport, Gianfredo Comazzi

Origine delle merci: il punto della situazioneIn questi ultimi due mesi la normativa relativa all’origine delle merci è stata modificata con due provvedimenti legislativi che hanno causato non poca confusione ed incertezza negli operatori. È opportuno, quindi, fare un po’ di chiarezza.

A nostro parere, il concetto di “Made in Italy” e “prodotto interamente italiano”, introdotto col Decreto Legge 25-9-2009 è, per il momento, inoperativo, almeno sino alla pubblicazione dei necessari decreti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.Al momento, appare improbabile che l’Italia possa introdurre delle norme in contrasto con le regole comunitarie in materia d’origine e, quindi, non ci si dovrebbe discostare dalle norme attualmente in vigore, che prevedono che un prodotto assuma l’origine e, quindi, possa fregiarsi del “Made in”, nel Paese in cui sia stato interamente realizzato, oppure nel Paese in cui sia stata effettuata l’ultima lavorazione sostanziale, giustificata dal punto di vista economico. Per quanto riguarda l’obbligo o meno di indicare sui prodotti l’origine delle merci, restano in vigore le norme contenute nella legge finanziaria 2004 (art. 4, comma 49 legge n. 350 del 2003), che hanno attribuito rilevanza penale alle ipotesi di importazione od esportazione di merci recanti false o fallaci indicazioni di origine.Nella Circolare n. 20/D dell’Agenzia delle Dogane, vengono evidenziate due ipotesi:

quella relativa alla • falsa indicazione, consistente nella stampigliatura “made in Italy” su prodotti e merci che non abbiano un’origine italiana, dove per origine italiana deve farsi riferimento alle disposizioni doganali comunitarie in tema di origine non preferenziale;quella relativa alla • fallace indicazione, consistente:

- nell’apposizione, su prodotti privi di indicazioni di origine, di segni, figure o quant’altro, tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la

merce sia di origine italiana; ovvero

- nell’apposizione, su prodotti sui quali è indicata una origine e provenienza estera, di segni, figure o quant’altro, tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana.

Riguardo la “fallace indicazione”, l’Agenzia delle Dogane ha precisato che:- nel caso di importazione di prodotti nei quali sia indicata l’esatta origine estera, la violazione della norma può verificarsi solo nel caso in cui la fallace indicazione (segni, figure e quant’altro) abbia caratteristiche tali da “oscurare”, fisicamente o simbolicamente, l’etichetta di origine, rendendola di fatto poco visibile o praticamente non riscontrabile anche ad un semplice esame sommario del prodotto. Pur non escludendo, quindi, il verificarsi di tali possibilità, tuttavia le fattispecie penalizzabili, in tali casi, sembrano essere molto ridotte.- nel caso di esportazione di prodotti nei quali non sia indicata la loro esatta origine, perché l’indicazione possa essere considerata fallace deve indurre chi la legge a riconoscere al prodotto un’origine errata (in particolare, quella italiana).Può essere il caso in cui, ad esempio, in mancanza di una qualunque indicazione di origine, il prodotto presenti una etichetta riportante una bandiera italiana, oppure la semplice dicitura “Italy”, oppure ancora il nome di una città (Firenze, Venezia ecc.).

Diverso il caso in cui, invece, l’etichetta riporti chiaramente elementi che non possano ricondurre ad un falso concetto di origine italiana: è il caso, ad esempio, delle esportazioni di olio di oliva sulle cui confezioni vengano riportate le diciture “bottled in Italy” o “packed in Italy”, integrate dall’elenco delle provenienze dei diversi elementi che compongono il prodotto confezionato o imbottigliato e/o delle operazioni effettivamente effettuate nel territorio nazionale.In casi siffatti, i primi interventi delle autorità giudiziarie hanno riconosciuto la legittimità formale degli elementi dichiarati e la mancata concretizzazione del reato previsto nel più volte citato articolo 4 della legge n. 351 del 2003, considerata l’inesistenza di inganno per il consumatore, essendo, da una parte, il significato di “packed” non assimilabile a quello di “made”, dall’altra, essendo altresì precisata sulle confezioni la esatta provenienza della materia prima. Infine, la semplice apposizione di un marchio regolarmente depositato, senza alcun riferimento all’Italia, o all’azienda italiana, non costituisce

violazione falsa o fallace indicazione; infatti, la norma introdotta a fine luglio, che aveva obbligato ad indicare l’esatta origine anche in presenza di un marchio depositato, scatenando numerose polemiche, è stata cancellata col decreto del 25 settembre 2009.

Strategie e tecniche d’internazionalizzazione: gli ultimi appuntamenti dell’anno

Il business plan per •l ’ i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e : l’importanza dell’analisi economico-finanziaria (16 novembre, ore 14,30-17,30);Come ottimizzare la partecipazione •alle fiere internazionali (23 novembre, ore 14.30 – 17.30);Controversie commerciali •internazionali: le possibilità offerte

da arbitrato e adr - risoluzione alternativa delle controversie (30 novembre, ore 14.30 – 17.30);Il nuovo regolamento anti-•contraffazione: inasprimento delle norme a proposito del “made in” (10 dicembre, ore 14.30 – 17,30).

La partecipazione è raccomandata a tutte le aziende associate.

I programmi dettagliati dei singoli incontri possono essere richiesti presso gli uffici del Consorzio.

Lodi, 14 ottobre 2009Incontri d’affari con

operatori turchi settori meccanica / edilizia

Partecipazione aperta fino ad esaurimento posti. Per informazioni, contattare gli uffici del Consorzio.

Contatti:

Lodi ExportVia Haussmann, 11/15 - LodiTel.: 0371/4505264Fax: 0371/[email protected]

Scenari strategici, opportunità imprenditorialiCCIAA di Lodi, 23 ottobre 2009, ore 9.30

Russia e oltre