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LO YAHVISMO ISRAELITA -Jhwh: impronunciabile (interpunzione vocalica in epoca posteriore). -Linee comuni con altre religioni: caratteristiche celesti, etnico- politiche, telluriche. -Linee distintive.

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LO YAHVISMO ISRAELITA

-Jhwh: impronunciabile (interpunzione vocalica in epoca posteriore).

-Linee comuni con altre religioni: caratteristiche celesti, etnico-politiche, telluriche.

-Linee distintive.

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Caratteristiche celesti: -Jahwe etimo non “celeste”, ma teofanie luminose: fuoco, lampi... -Concezione maschile: nessun riferimento femminile (diverso il contenuto di fede). -Dio Padre: giusto e misericordioso ( i giusti “figli” di Dio). -Dio trascendente (mai immanente: nessuna esperienza umana di inabitazione della divinità), -Tremendum: timore rispettoso.Epifania divina, reazione veggente, rassicurazione Dio. -Antropomorfismo sul piano psico-somatico (orecchie, mani, piedi...), ma “unico” (né moglie, né figli). Natura aniconica(senza immagini). Spirito esclusivamente.

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Religione etnico-politica -Alleanza con tutti i discendenti di Abramo... “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe” (Es. 3,6). “ Io vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio” (Es. 6,7). -Conservaz.-prosperità della comunità: attesa del Messia, liberatore del popolo dalla dominazione straniera (scarsa importanza della vita ultramondana, dello sheol, regno dei morti). -Pragmatismo religioso: corrispondenza tra fedeltà a Dio e successo politico-militare. -Carattere teocratico dello Stato d'Israele: anche la letteratura coincide con i libri sacri. Jahwe “re d'Israele”: unzione del re da parte di un profeta (vs.teocrazie orientali: coincidenza titolo re- sacerdote).

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Tracce religiosità tellurica Influenza popoli confinanti: incompatibilità -Serpente: 2 Re 1-4 “Nell'anno terzo di Osea divenne re Ezechia...fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato.Egli eliminò le alture e frantumò le stele, abbattè il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo... difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustan.” (VIII a.C.).Potere divinatorio del serpente. -Toro: Es.32,1-35 Vitello d'oro di Aronne. Ricordo del culto egizio del dio “El”, teriomorfico. -Baal (contatti con popolo dei Cananei): enoteismo (Anat, moglie e sorella, dea fertilità e fecondità).1Re: 450 profeti.

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Linee distintive-Monoteismo (Dio personale, trascendente, etico,

giusto...): unicum nella storiografia religiosa, sia come origine che come durata millenaria: tutti i popoli vicini politeisti o enoteisti (Moabiti, Ammoniti, Cananei, Mesopotamici, Egizi, Ittiti..., sia semiti che indoeuropei). Frutto di Rivelazione e di fede da Abramo (radice del popolo) in poi (nonostante infedeltà) e non risultato di speculazione teologica o intellettuale.

-Natura etica, morale:“Santo, Santo, Santo..”.(superlativo: per eccellenza puro, buono) (Is.6,3) VIII a.C., vs. amoralità dèi. Modello: “Siate santi, perchè io, il Signore, Dio vostro, sono Santo. (Lev. 19,2).

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Religione rivelataOrigine: Abramo (XIX-XVIII a. C.)...(vs. relig.

celesti, etnico-politiche, telluriche e misteriche: fondatore non conosciuto). In realtà Mosè (XIII a.C.) e profeti mediatori di cui Dio si serve: Dio stesso fondatore= RIVELAZIONE, come esperienza “d'incontro” (apparizione a Mosè sul Sinai), VERSUS emanazione di natura panteistica (Induismo), esperienza sciamanica (Maometto) ed esperienza religiosa di meditazione (Buddha).

Antico Testamento: autore umano (contesto culturale, geografico, storico), ma “ispirato”: interpretazione affidata alla Chiesa per i Cristiani.

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Concezione maschile, ma natura spirituale: proibita raffigurazione in immagini, statue. Sacerdozio esclusivamente maschile (“dea” e “sacerdotessa”: vocaboli inesistenti).

Divinità sempre attiva e presente: Jhaweh sempre presente nella storia del popolo di Israele (culmine nell' Incarnazione). Re mai divinizzato né in vita, né in morte = differenza divinità delle religioni celesti inattive dopo la creazione del mondo.

Giudaismo XIX sec.:ortodossi, liberali o conservatori, riformisti radicali.

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Libri sacri ebraici

-Antico Testamento: Pentateuco (Torah= “Legge”: 613 precetti-Redazione attribuita tradizionalmente a Mosè XIII a. C.)-Libri Storici-Libri Profetici-Libri Sapienziali. Considerati ispirati o biblici (Concilio Vaticano II: Dei Verbum).

-Letteratura giudaica extra-biblica: Scritti di Qumran (ritrovati nel 1947, Mar Morto). Scritti apocrifi (II a. C.-I d. C.). Scritti rabbinici

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Il CristianesimoFondatore storico: Gesù di Nazareth (Fonti:

Vangeli, Atti...e scrittori non cristiani, Giuseppe Flavio (I d.C.), Tacito I (d.C.), Luciano (II d.C.).

Relazione con giovani dèi misterici: -“dei che muoiono e risorgono” (Adone, Osiride, Persefone), ciclo vegetativo, relazione religiosità tellurica: morte improvvisa contro propria volontà VERSUS Gesù morto per obbedienza al Padre, per farci partecipi della sua natura divina, finalità etica, “salvatore”, per il bene dell'uomo, per la sua redenzione, Dio e uomo ( non dimensione mitica.)

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-Visione ultramondana: concezione dualistica degli iniziati alle religioni misteriche, preoccupati della salvezza individuale, di liberare l'anima dal corpo. VS. “regno di Dio” (dimensione temporale ed eterna, umana e divina), bontà del mondo, lotta contro il male sulla Terra, valore carità evangelica.

-Nascita: eroi e semidei biologicamente, da una divinità e da un essere mortale. VS. Gesù anteriore all'Incarnazione: dall'eternità Dio, filiazione divina ontologica, non biologica, concepito per opera Spirito Santo. Dopo la risurrezione ancora Dio-Uomo.

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Relazione con fondatori storici: esclusivamente natura umana, profeti con trance estatico (Maometto , Mani), o Siddharta “Illuminato”. Classe sociale agiata, conversione religiosa. Morte naturale. VS. Gesù: “figlio del falegname”, nato da una Vergine, vive celibe, né visioni, né meditazione, ma consapevolezza della Sua divinità “Io e il Padre siamo una cosa sola.” (Gv). Condanna a morte.

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Libro sacro, tradizione e Chiesa

RIVELAZIONE:

-Nelle Scritture (Antico e Nuovo Testamento): scritti per ispirazione dello Spirito Santo, autore Dio stesso, consegnati alla Chiesa (Conc. Vaticano I). Chiesa: garanzia di una comprensione autentica della Parola di Dio -Nella Sacra Tradizione: scritti dei Santi Padri e “sensus fidei fidelium”, le cui verità, a volte, rese dogmatiche dal Magistero.

Concilio Vaticano II (Dei Verbum)

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Visione retrospettiva del cristianesimo

Primo millennio: consolidamento e predominio assoluto.

Affermazione nel mondo greco-romano. Consolidamento in ambito interno: reazioni fariseo-cristiani a Gerusalemme e giudeo- cristiani ad Antiochia (Atti: Concilio di Gerus. nel 50 d.C. e Lettere S.Paolo). Consolidamento in ambito esterno: da parte dell' Impero di Roma tolleranza religioni dei vinti (considerate rel. etnico-politiche, anche quella dei giudei, all'interno della quale fu considerato inizialmente il cristianesimo).

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Successivamente consapevolezza, da parte di Roma, della sostanziale diversità del cristianesimo: inconciliabilità credenza in Cristo e negli dèi patri, garanzia dell'autorità imperiale. Persecuzioni: culto dea Roma e dio imperatore (con Traiano I d.C... Diocleziano 303-305 d.C.). 313 d.C. Editto di Costantino: libertà religiosa ai cristiani. 395 d.C. Cristianesimo religione ufficiale con Teodosio.

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Consolidamento dottrinale IV/VII d.C. Monachesimo ed eresie trinitarie, cristologiche e soteriologiche.

Eliminazione delle religioni non cristiane: dopo iniziale coesistenza con altre religioni; persecuzioni e riconoscim. ufficiale nel 395 d.C.; nel V sec. invasioni barbariche con relig. celeste ed etnico-pol. Se nella I fase conversione dal basso, dalla plebe alle autorità politico-militari; nella II fase conversione dai re ai sudditi (Franchi , Visigoti...). Clima cristiano, anche se substrato popolare pagano ( aree periferiche: superstizioni...).

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Il cristianesimo religione sincretista?

Relazione con religioni non cristiane: assimilazione di quanto compatibile, rifiuto di quanto incompatibile. Consapevolezza contesto religioso, culturale, continuità con il passato, alla luce dell' Incarnazione e dell'escatologia: cristianizzazione.

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Secondo millennio: dis-unione dei cristiani e propagazione missionaria. Europa (esclusi Spagna-Balcani: diffusione islamica): diffusione cristianesimo, ma frammentazione con cattolicesimo nell'Europa meridionale, ortodossia nell'Europa orientale e protestantesimo nell'Europa settentrionale.

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CHIESA ORTODOSSA O ORIENTALE BIZANTINA

XI sec.(1054) Rottura orientali con Roma. Suddivisa in tante chiese autonome (chiesa di Grecia, di Cipro, di Alessandria, di Antiochia , di Gerusalemme di Mosca, di Antiochia, di Costantinopoli), ma con dogmatica, ascetica, e liturgia concordanti con Roma. Dogmi posteriori allo scisma non riconosciuti: primato di Pietro, Immacolata concezione ed Assunzione credute, ma non dogmi. Oggi 150 mln.

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PROTESTANTESIMO

XVI sec. Europa settentrionale Scissione seguaci di Lutero. Centralità della Sacra Scrittura e libero esame (libera interpretazione del fedele).

XVIII sec. protestantesimo “liberale”: centralità esperienza soggettiva (quacqueri, metodisti).

XIX sec.centralità operosità della fede a scapito della speculazione teologica (Mormoni, Avventisti).

Oggi 350 mln in tante sette.

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CATTOLICESIMO MISSIONARIO

Scoperta e colonizzazione America, Oceania, Asia meridionale e orientale, Africa: nuovo impulso missionario e clima sociale cristiano nel mondo.

Oggi 615 mln di cattolici nel mondo ( la più numerosa comunità religiosa).

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LUCI ED OMBRE:TERZO MILLENNIO -Aspirazione all'unità dei cristiani:

“Decreto sull'ecumenismo”(Concilio Vaticano II). -Libertà religiosa: -“Dichiarazione sulla libertà religiosa” (Conc. Vat.II). Centralità coscienza personale e dovere di formarla “retta e vera”: rischio limiti umani personali e sociali. Primato della persona.

-395 d. C. Teodosio: cristianesimo rel. ufficiale con ripercussioni istituzionali, legislative... V d.C. Invasioni barbari: conversioni in massa dei sudditi successive a quella del proprio re. -Conc. Vat. II: separaz. Chiesa e Stato.

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-Paganizzazione dell'ambiente in Europa ed Occidente: clima, contesto non più cristiano, ambiente immorale o amorale, visione trascendente ed ultramondana assopita.

-Presenza apostolica dei cristiani in tutte le attività oneste. Santificazione del lavoro, nel e con il lavoro: vocazione cristiana in forza del Battesimo, necessità competenze professionali e ricerca personale della volontà di Dio, in qualunque ambito si vive (familiare, sociale, lavorativo).

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SUBLIMITA' DOGMATICA, CULTUALE, E MORALE DEL CRISTIANESIMO

-Monoteismo trinitario: conosciuto tramite Rivelazione divina (unicum: monoteismo non trinitario di islamismo e giudaismo; triadi divine: politeismo, tre divinità in conflitto, né sante, né santificatrici.).

-Rito di iniziazione: il battesimo Non relig. etnico-politica: non si nasce cristiani. Differenza iniziazione ai misteri (sufficienti aspirazione e disposizione personale):nel battesimo cristiano rinascita in Cristo, efficacia in sé.

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-Dio trascendente e immanente (VS. trascendenza relig. celesti, immanenza relig. Tellurico-misteriche, panteismo relig. Indiane): trascendenza del Padre, incarnazione del Figlio, immanenza dello Spirito. Limiti intelligenza umana.

-Antropomorfismo e teriomorfismo Rappresentazione antropomorfica del Padre (religioni celesti) e teriomorfica dello Spirito Santo “come colomba” (religiosità tellurica: toro, serpente). Bisogno rappresentazione, ma non verità sostanziale.

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-Elevazione morale: valutazione sublimità, bellezza morale in base alla dottrina, all' autorevolezza del fondatore e dei suoi discepoli più rappresentativi.

Virtù morali acquisite, proprie dell' “umanità”, cardinali: prudenza, giustizia,fortezza, temperanza, già canone dei circoli filosofici greci (v. Platone). Mezzi che hanno per oggetto il bene ( non direttamente Dio).

Virtù teologali, infuse: fede, speranza e carità. Hanno per oggetto Dio stesso.

Virtù cristiane ed applicazione sociale: il Cristiano opera nella storia e nel mondo (ambito coniugale, familiare, socio-politico, lavorativo) con lo sguardo all'eternità.

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Il tempo del cristiano è quello “liturgico” più che quello storicoNon concezione lineare o ciclica. STORIA DELLA SALVEZZA inserita in un tempo liturgico: anno cardine Incarnazione di Gesù che divide la storia in un prima ed un dopo. Anno liturgico non puro ricordo, ma attualizzazione “qui ed ora” con visione escatologica.UNIVERSALISMO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO: Con il battesimo incorporati nella Chiesa in missione nel mondo.

L' ascetica e la mistica: frutto della fede e della grazia, dono gratuito di Dio. VS:impersonalismo o panteismo, (mistica indù, brahmanesimo, buddhismo), frutto di sforzo umano, di tecniche.