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LICEO SCIENTIFICO STATALE «V. VOLTERRA» - FABRIANO SEDE CENTRALE DI FABRIANO SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO Indirizzo Scientifico Classe I Primo Biennio PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DI LINGUA E CULTURA LATINA anno scolastico 2016/2017

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LICEO SCIENTIFICO STATALE «V. VOLTERRA» - FABRIANO

SEDE CENTRALE DI FABRIANO

SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO

Indirizzo Scientifico

Classe I

Primo Biennio

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DI

LINGUA E CULTURA LATINA

anno scolastico 2016/2017

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FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Al termine del percorso lo studente ha acquisito una padronanza della lingua latina sufficiente a

orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a fronte, dei più rappresentativi testi della

latinità, cogliendone i valori storici e culturali. Al tempo stesso, attraverso il confronto con l’italiano e

le lingue straniere note, ha acquisito la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare

attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne,

pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura

periodale e per la padronanza del lessico astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio

di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che gli consente

di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in

lingua italiana.

Al termine del quinquennio lo studente conosce, attraverso la lettura in lingua e in traduzione, i testi

fondamentali della latinità, in duplice prospettiva, letteraria e culturale. Sa cogliere il valore fondante

del patrimonio letterario latino per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,

auctoritates, e individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, i tratti più

significativi del mondo romano, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. È

inoltre in grado di interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti

dell’analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e

culturale.

Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta

in volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai propri obiettivi formativi, alla

propria idea di letteratura e alla peculiarità degli indirizzi liceali – ed essenziale che l’attenzione si

soffermi sui testi più significativi.

UNA COMPETENZA INTEGRATA: TRADURRE

Tradurre è certamente una delle operazioni più difficili che uno studente sia chiamato ad affrontare:

essa presuppone infatti che sia capace sia di leggere (comprendere, analizzare, contestualizzare e

interpretare) il testo che ha di fronte sia di trasporre questo testo nella lingua d’arrivo, tenendo conto

della correttezza linguistica, della coerenza semantica, delle esigenze che una lingua diversa (l’italiano,

in questo caso) pone. Questa trasposizione realizza la competenza del comunicare, che qui significa

rendere comprensibile e ricco di senso per il lettore italiano il testo latino di partenza.

La traduzione è pertanto una competenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica (fra due

lingue).

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Abbiamo perciò cercato di schematizzare le operazioni cognitive che lo studente è chiamato a compiere

per realizzare questo percorso di lavoro, che ovviamente va preparato per tempo sia nel lavoro in classe

sia nel lavoro a casa. In classe, occorrono frequenti esercitazioni collettive guidate dall’insegnante,

esercitazioni a piccoli gruppi ed esercitazioni individuali seguite entrambe durante il loro svolgimento

dall’insegnante, senza voto, per vedere come lavorano i ragazzi, in quali operazioni incontrano ostacoli

e per poter dunque intervenire nel processo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

· Conoscere la terminologia specifica;

· conoscere le regole fonetiche e di pronuncia della lingua latina;

· conoscere la morfologia della lingua latina;

· conoscere la sintassi della lingua latina;

· conoscere i rapporti logici che legano gli elementi del testo.

· saper spiegare, con parole proprie, fenomeni di lingua;

· saper usare la terminologia specifica;

· saper consultare consapevolmente il libro di testo ed il vocabolario;

· saper leggere un testo in lingua applicando correttamente le regole di pronuncia;

· saper individuare i rapporti logici che legano gli elementi del testo;

· saper ricavare regole morfo-sintattiche e di costruzione del periodo latino.

· applicare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni nuove;

· sviluppare la riflessione sui fenomeni linguistici;

· sviluppare il senso storico utilizzando il testo latino come documento;

· sviluppare la riflessione su alcuni temi della civiltà latina individuando analogie e differenze con il

presente;

· saper tradurre dal latino all’italiano brani conformi alle abilità ed alle conoscenze acquisite

attivando le seguenti sequenze logiche.

In sequenza, quando un ragazzo traduce compie (o dovrebbe compiere) queste operazioni:

• legge il testo, più volte;

• cerca di capire in generale di che cosa si tratta, studia il titolo, guarda l’autore, cerca di capire a

grandi linee l’argomento;

• cerca di ricordare se ha già delle conoscenze utili;

• affronta il brano cercando di comprendere le strutture linguistiche di ciascuna frase, procedendo

dall’analisi del periodo (ricerca dei nessi di coordinazione e subordinazione) all’analisi della

singola frase. Anche qui deve riconoscere le strutture mettendole in relazione con le strutture e

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le regole note: qui il problema è spesso sciogliere le ambiguità (es. qual è il valore in quel passo

di una congiunzione che di valore può averne molti?). Per risolvere problemi analoghi, il

ragazzo deve essere stato abituato a generalizzare, cioè a richiamare alla memoria tutti i valori

di quella congiunzione in modo da scartarli uno a uno man mano che vede che non sono

coerenti col suo testo. Inoltre deve fare ipotesi interpretative dei singoli sintagmi e lessemi

fondate sulle sue conoscenze.

• Fa una prima traduzione (in mala copia), sottolineando le espressioni che capisce devono essere

riviste (o perché imprecise lessicalmente, o perché grammaticalmente non convincenti, o perché

si riferiscono a contesti culturali o modi di dire che non esistono più e nella traduzione

dovranno essere cambiati per renderli comprensibili). In questo passaggio il lavoro

interpretativo è molto duro: il ragazzo fa congetture sul senso generale e sulla coerenza fra le

parti (se è stato abituato a dividere il testo in parti o sequenze, questo lavoro sarà più facile).

• Cerca di affrontare i problemi affrontandoli per categorie: quelli linguistici, culturali ecc. Far

fare esercizi di revisione seguendo un ordine logico è utile. Il ragazzo apporta poi le correzioni

necessarie.

• Revisiona il suo testo cercando di curarne la correttezza (coesione), anche sul piano

morfosintattico, dell’ortografia e dell’interpunzione.

Per attuare questo percorso, sono di necessità utilizzate anche le seguenti operazioni cognitive,

rintracciabili nelle competenze generali.

OPERAZIONI

COMPETENZE

• Selezionare nel loro magazzino della memoria solo le conoscenze relative alle

strutture linguistiche latine utili per comprendere in profondità il testo di partenza:

FORMULARE

IPOTESI

• Analizzare le strutture linguistiche del testo e riconoscerle come riferibili a strutture

e regole già studiate.

LEGGERE

GENERALIZZARE

• Selezionare nel repertorio della memoria le conoscenze storiche e/o letterarie

(relative al genere e/o all’autore) utili e le conoscenze già possedute relative

all’argomento (deducibili da altri testi già affrontati).

FORMULARE

IPOTESI

• Mettere in relazione/confronto le conoscenze reperite e il testo da tradurre.

STRUTTURARE

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• Pianificare la traduzione, stendendone una corrente, evidenziando con una

sottolineatura gli elementi che necessitano di una revisione.

STRUTTURARE

LEGGERE

• Controllare la coerenza semantica della propria traduzione.

STRUTTURARE

• Scegliere il registro linguistico adatto al testo e al suo genere (poesia, narrazione

storica, altro).

• Revisionare lo stile, rendere il testo comprensibile, leggibile, revisionare ortografia e

punteggiatura, ecc.

COMUNICARE

Va da sé che per ottenere risultati almeno accettabili è necessario preparare le verifiche in linea con il

percorso attuato, chiamando i ragazzi a responsabilizzarsi rispetto allo studio di tutte le materie che

possono entrare in relazione con il latino (italiano, storia, ecc.). È opportuno proporre una verifica

fondata su un percorso culturale coerente e organico, che coroni un lavoro sia sulla lingua sia su

qualche aspetto di civiltà piuttosto che un testo che abbia collegamenti solo con le strutture linguistiche

studiate, ma più o meno avulso dallo studio della civiltà antica.

Per il biennio, i testi sia di esercitazione che di verifica potranno essere originali (se semplici), originali

semplificati, originali arricchiti di note. Possibilmente tutti avranno qualche nota o una brevissima

introduzione se esulano un po’ dai percorsi preparati prima.

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CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO

Primo periodo

U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità

vocalica, la sillaba, l’accento. Regole dell’accentazione.

U. D. 9

U. D. 2

U. D. 3

U. D. 4

U. D. 5

U. D. 6

U. D. 7

U. D. 8

Pronomi e aggettivi indefiniti: quis e i composti aliquis, quisquam, quidam,

quisque, unusquisque. Gli indefiniti composti di uter. Indefiniti negativi. Gli

indefiniti e le negazioni latine. Altri indefiniti: alius, alter. Cenni ai pronomi e

aggettivi correlativi. La proposizione consecutiva. Possum e composti di sum. Il

periodo ipotetico indipendente.

Nozioni preliminari sul verbo. Indicativo ed infinito presente di forma attiva e

passiva dei verbi delle quattro coniugazioni regolari e della coniugazione mista.

Nozioni preliminari sul nome: genere, numero e caso. La I declinazione dei

sostantivi e degli aggettivi.

Dalle parole alla frase. La frase minima. Il nominativo, caso del soggetto.

L’accusativo, caso dell’oggetto diretto. L’attributo e l’apposizione.

Indicativo e infinito presente di sum e di possum. Uso di sum e di possum.

Funzioni dei casi: genitivo di specificazione, dativo di termine e di possesso.

Le funzioni dell’ablativo: ablativo di stato in luogo, causa efficiente, agente,

mezzo, modo, compagnia e unione.

Il verbo fero: indicativo e infinito presente di forma attiva e passiva.

La II declinazione: sostantivi e aggettivi in - us,- er; declinazione di vir; sostantivi e

aggettivi neutri in - um.

U. D. 10

U. D. 11

U. D. 12

U. D. 13

U. D. 14

Indicativo e infinito presente dei verbi volo, nolo, malo.

Gli aggettivi della prima classe. Gli aggettivi possessivi.

Imperativo presente e futuro di forma attiva dei verbi delle quattro coniugazioni

regolari e della coniugazione mista.

Funzioni dei casi: accusativo e ablativo nelle determinazioni di luogo; il predicativo

del soggetto e dell’oggetto.

Indicativo imperfetto di forma attiva e passiva dei verbi delle quattro coniugazioni

regolari e della coniugazione mista. Indicativo imperfetto dei verbi fero, volo, nolo,

malo, sum, possum.

Secondo periodo

U. D. 15

U. D. 16

La III declinazione: sostantivi del 1° (parisillabi e imparisillabi), 2° e 3° gruppo;

particolarità.

Le determinazioni di tempo e di luogo.

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U. D. 17

U. D. 18

U. D. 19

Indicativo futuro semplice di forma attiva e passiva dei verbi delle quattro

coniugazioni regolari e della coniugazione mista. Indicativo futuro semplice dei

verbi fero, volo, nolo, malo, sum, possum.

Funzioni dei casi: ablativo di materia e di argomento; ablativo e genitivo di qualità.

Gli aggettivi della seconda classe.

U. D. 20 I temi verbali e il paradigma completo dei verbi attivi. Indicativo perfetto di forma

attiva e passiva dei verbi delle quattro coniugazioni regolari e della coniugazione

mista. Indicativo perfetto dei verbi fero, volo, nolo, malo, sum, possum. Il passivo

impersonale.

U. D. 21

U. D. 22

U. D. 23

La IV declinazione.

La V declinazione.

Il pronome relativo qui, quae, quod e la proposizione relativa.

METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

CULTURA LATINA

Si seguirà necessariamente l’impostazione didattica del testo in adozione, che appare al momento

quello più soddisfacente. Si intende inoltre privilegiare, tra le esercitazioni proposte, la traduzione dal

latino in considerazione delle finalità specifiche che ci si ripropone di raggiungere con lo studio della

lingua latina. Ci si servirà limitatamente della traduzione dall’italiano, nell’intento di constatare la

capacità di comprensione e di applicazione delle regole linguistiche studiate. Si curerà particolarmente

la traduzione dal latino di numerosi brani (anche da testi di autori latini). Lo studio del latino sarà

accompagnato da continui riferimenti ai costrutti logici, morfologici e sintattici della frase e del

periodo, costantemente rapportati alla lingua italiana. Durante la lezione frontale non necessariamente

si partirà dall’esposizione della regola per trovarne poi l’applicazione nella frase, ma spesso si potrà

seguire il percorso inverso, induttivo, aiutando l’allievo a risalire, tramite l’analisi della frase, alla

formulazione della regola. Si eseguiranno delle esercitazioni in classe guidate dall’insegnante e poi

gradualmente più autonome per avviare o rafforzare, a seconda dei casi o delle situazioni, il metodo di

traduzione. Si insisterà sull’apprendimento del maggior numero possibile di vocaboli e si farà riflettere

l’allievo sulle strutture e sui termini più significativi anche per la comprensione di alcuni aspetti e

valori della civiltà latina. Questo verrà fatto perché la traduzione del testo latino sia per quanto

possibile finalizzata all’apprendimento non solo di regole grammaticali ma anche di informazioni

storico-culturali della civiltà romana. Come strumenti didattici si utilizzeranno, in particolar modo, i

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testi in adozione, che presentano una scelta piuttosto ampia di esercitazioni, e brani letterari; si potrà

ricorrere anche a parti fotocopiate di altri testi, sempre scolastici; verranno utilizzati dizionari specifici.

VERIFICHE

Si effettuerà un controllo sistematico dell’effettivo svolgimento delle esercitazioni scritte assegnate,

che verranno sempre corrette in classe durante le verifiche orali o al di fuori di esse come momento di

controllo della comprensione degli argomenti studiati e di confronto. Alla fine dell’unità didattica o, a

seconda delle necessità, durante il suo percorso si effettueranno verifiche orali e scritte, secondo quanto

è stato stabilito dal Collegio dei Docenti. Quali strumenti di verifica si farà uso di interrogazioni, test

grammaticali, traduzioni scritte e orali.

Nelle prove orali si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) competenze fonologiche (livello della conoscenza e dell’applicazione);

2) apprendimento teorico delle regole morfosintattiche ed acquisizione del metodo di traduzione

(livello della conoscenza, applicazione ed analisi);

3) possesso del bagaglio lessicale (conoscenza ed applicazione).

Nelle prove scritte si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) traduzione adeguata del testo proposto nel rispetto delle strutture grammaticali (livello

dell’applicazione e dell’analisi);

2) capacità di cogliere il significato del testo proposto (livello dell’analisi e della sintesi);

3) individuazione di corrispondenti ed efficaci locuzioni in lingua italiana nel rispetto del testo latino

(livello dell’espressione).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Prova orale di latino

CRITERIO A: competenze fonologiche

1. Lettura stentata e scorretta.

2. Lettura ancora incerta e non sempre corretta.

3. Lettura sufficientemente corretta e sicura.

4. Lettura discretamente precisa ed espressiva.

5. Lettura notevolmente corretta ed espressiva.

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CRITERIO B: acquisizione del metodo di traduzione e di apprendimento delle regole morfo-sintattiche

1. Incapacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

2. Scarsa capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

3. Sufficiente capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

4. Discreta/buona capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le

regole morfo-sintattiche e di applicarle.

5. Sicura capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

CRITERIO C: possesso del bagaglio lessicale

1. Bagaglio lessicale estremamente carente.

2. Scarso bagaglio lessicale.

3. Sufficiente bagaglio lessicale.

4. Bagaglio lessicale piuttosto sicuro e ricco.

5. Bagaglio lessicale notevolmente ricco e preciso.

Prova scritta di latino

Qualora venisse proposta una prova comprendente la sola traduzione si utilizza la tabella allegata per il

cento per cento della valutazione. La medesima verrà utilizzata in percentuale preponderante per la

traduzione del brano, qualora la prova preveda, oltre alla stessa, un questionario o prova similare.

LIVELLI MINIMI RICHIESTI PER LA VALUTAZIONE DI SUFFICIENZA IN LINGUA E

CULTURA LATINA

L’allievo:

· conosce le principali regole della fonologia e legge con sufficiente correttezza il testo latino;

· conosce negli aspetti fondamentali la flessione del verbo (comprese le forme perifrastiche), del

sostantivo, dell’aggettivo, del pronome e la sa riconoscere ed anche riapplicare in semplici frasi

mirate pur con qualche errore non particolarmente grave;

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· conosce le principali strutture sintattiche, le sa riconoscere e riapplicare in esercizi di facile

traduzione, pur con qualche errore non particolarmente grave;

· sa tradurre versioni dal latino individuandone il significato fondamentale e usando una

terminologia sufficientemente appropriata al contesto del brano.

Nella traduzione dal latino la quantità di errori morfosintattici e lessicali che non pregiudichino la

sufficienza è calcolata sulla base dell’apposita griglia di valutazione che è stata predisposta dagli

insegnanti di lettere e che viene di seguito riprodotta.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Si ritiene opportuno mettere in atto diverse strategie atte al recupero delle eventuali lacune evidenziate

nel corso dell’apprendimento. Si potranno effettuare a tale proposito:

◦ pause nello svolgimento del programma per consentire un consolidamento delle conoscenze e per

accertare la loro acquisizione;

◦ interventi mirati durante lo svolgimento delle lezioni con revisione degli argomenti che hanno

presentato maggiori difficoltà e con coinvolgimento generale della classe.

In caso di verifiche non sufficienti, ogni allievo sarà tenuto a correggere la prova stessa che poi sarà

ricontrollata dall’insegnante ed inoltre potranno essere assegnate esercitazioni aggiuntive riguardanti

l’argomento oggetto di valutazione. Tali esercizi verranno prima visionati dall’insegnante, che

evidenzierà gli eventuali errori, e poi saranno sottoposti di nuovo alla visione dell’allievo che dovrà

apportare le opportune correzioni. Tali attività di recupero verranno svolte nell’attività curricolare. Le

esercitazioni scritte assegnate a tutti gli allievi saranno particolarmente oggetto di controllo e

correzione per gli allievi che debbono recuperare. Costoro saranno anche soggetti a verifiche orali più

frequenti.

Se le verifiche continueranno ad essere non sufficienti, si potranno prevedere dei corsi di recupero

extracurricolari nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico.

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GRIGLIA DI CORREZIONE – traduzione della versione

Ai fini della valutazione agli indicatori sarà attribuito un diverso peso (da una scala da 1 a 10), esplicitato agli alunni nella presentazione di ogni singola verifica, in base alla diversa tipologia delle prove. Ogni indicatore sarà valutato in base ai livelli, con un punteggio da 1 a 5, secondo la seguente scala:

5 (ottimo/eccellente)

4 (buono/discreto)

3 (sufficiente)

2 (mediocre/insufficiente)

1 (gravemente insufficiente)

La moltiplicazione del peso per il punteggio dei diversi livelli consentirà di ottenere il punteggio grezzo, il massimo del quale 100/100 corrisponde al voto massimo 10.

LIVELLI

5

4

3

2

1

PESO x

punteggio

P. G.

Comprensione

Completa

Buona, con

qualche imprecisione

Sufficiente

Scarsa

Assente

Rispetto delle regole morfo-

sintattiche

Preciso

e rigoroso

Rigoroso, ma con qualche imprecisione

Accettabile

Scarso

Nullo

Completezza

Totale

Quasi totale

Accettabile (non traduce

alcuni periodi o tralascia una

riga)

Limitata (non traduce alcuni

periodi o tralascia diverse

righe)

Molto scarsa o nulla (tralascia molte parole e

interi passi)

Scelta

lessicale

Puntuale

Appropriata

Corretta

Imprecisa

Molto

scorretta

Punteggio Grezzo totale /100

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SEDE CENTRALE DI FABRIANO

SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO

Indirizzo Scientifico

Classe II

Primo Biennio

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LINGUA E CULTURA LATINA

anno scolastico 2016/2017

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FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Al termine del percorso lo studente ha acquisito una padronanza della lingua latina sufficiente a

orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a fronte, dei più rappresentativi testi della

latinità, cogliendone i valori storici e culturali. Al tempo stesso, attraverso il confronto con l’italiano e

le lingue straniere note, ha acquisito la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare

attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne,

pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura

periodale e per la padronanza del lessico astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio

di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che gli consente

di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in

lingua italiana.

Al termine del quinquennio lo studente conosce, attraverso la lettura in lingua e in traduzione, i testi

fondamentali della latinità, in duplice prospettiva, letteraria e culturale. Sa cogliere il valore fondante

del patrimonio letterario latino per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,

auctoritates, e individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, i tratti più

significativi del mondo romano, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. È

inoltre in grado di interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti

dell’analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e

culturale.

Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta

in volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai propri obiettivi formativi, alla

propria idea di letteratura e alla peculiarità degli indirizzi liceali – ed essenziale che l’attenzione si

soffermi sui testi più significativi.

UNA COMPETENZA INTEGRATA: TRADURRE

Tradurre è certamente una delle operazioni più difficili che uno studente sia chiamato ad affrontare:

essa presuppone infatti che sia capace sia di leggere (comprendere, analizzare, contestualizzare e

interpretare) il testo che ha di fronte sia di trasporre questo testo nella lingua d’arrivo, tenendo conto

della correttezza linguistica, della coerenza semantica, delle esigenze che una lingua diversa (l’italiano,

in questo caso) pone. Questa trasposizione realizza la competenza del comunicare, che qui significa

rendere comprensibile e ricco di senso per il lettore italiano il testo latino di partenza.

La traduzione è pertanto una competenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica (fra due

lingue).

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Abbiamo perciò cercato di schematizzare le operazioni cognitive che lo studente è chiamato a compiere

per realizzare questo percorso di lavoro, che ovviamente va preparato per tempo sia nel lavoro in classe

sia nel lavoro a casa. In classe, occorrono frequenti esercitazioni collettive guidate dall’insegnante,

esercitazioni a piccoli gruppi ed esercitazioni individuali seguite entrambe durante il loro svolgimento

dall’insegnante, senza voto, per vedere come lavorano i ragazzi, in quali operazioni incontrano ostacoli

e per poter dunque intervenire nel processo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

· Conoscere la terminologia specifica;

· conoscere le regole fonetiche e di pronuncia della lingua latina;

· conoscere la morfologia della lingua latina;

· conoscere la sintassi della lingua latina;

· conoscere i rapporti logici che legano gli elementi del testo.

· saper spiegare, con parole proprie, fenomeni di lingua;

· saper usare la terminologia specifica;

· saper consultare consapevolmente il libro di testo ed il vocabolario;

· saper leggere un testo in lingua applicando correttamente le regole di pronuncia;

· saper individuare i rapporti logici che legano gli elementi del testo;

· saper ricavare regole morfo-sintattiche e di costruzione del periodo latino.

· applicare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni nuove;

· sviluppare la riflessione sui fenomeni linguistici;

· sviluppare il senso storico utilizzando il testo latino come documento;

· sviluppare la riflessione su alcuni temi della civiltà latina individuando analogie e differenze con il

presente;

· saper tradurre dal latino all’italiano brani conformi alle abilità ed alle conoscenze acquisite

attivando le seguenti sequenze logiche.

In sequenza, quando un ragazzo traduce compie (o dovrebbe compiere) queste operazioni:

• legge il testo, più volte;

• cerca di capire in generale di che cosa si tratta, studia il titolo, guarda l’autore, cerca di capire a

grandi linee l’argomento;

• cerca di ricordare se ha già delle conoscenze utili;

• affronta il brano cercando di comprendere le strutture linguistiche di ciascuna frase, procedendo

dall’analisi del periodo (ricerca dei nessi di coordinazione e subordinazione) all’analisi della

singola frase. Anche qui deve riconoscere le strutture mettendole in relazione con le strutture e le

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regole note: qui il problema è spesso sciogliere le ambiguità (es. qual è il valore in quel passo di

una congiunzione che di valore può averne molti?). Per risolvere problemi analoghi, il ragazzo deve

essere stato abituato a generalizzare, cioè a richiamare alla memoria tutti i valori di quella

congiunzione in modo da scartarli uno a uno man mano che vede che non sono coerenti col suo

testo. Inoltre deve fare ipotesi interpretative dei singoli sintagmi e lessemi fondate sulle sue

conoscenze.

• Fa una prima traduzione (in mala copia), sottolineando le espressioni che capisce devono essere

riviste (o perché imprecise lessicalmente, o perché grammaticalmente non convincenti, o perché si

riferiscono a contesti culturali o modi di dire che non esistono più e nella traduzione dovranno

essere cambiati per renderli comprensibili). In questo passaggio il lavoro interpretativo è molto

duro: il ragazzo fa congetture sul senso generale e sulla coerenza fra le parti (se è stato abituato a

dividere il testo in parti o sequenze, questo lavoro sarà più facile).

• Cerca di affrontare i problemi affrontandoli per categorie: quelli linguistici, culturali ecc. Far fare

esercizi di revisione seguendo un ordine logico è utile. Il ragazzo apporta poi le correzioni

necessarie.

• Revisiona il suo testo cercando di curarne la correttezza (coesione), anche sul piano

morfosintattico, dell’ortografia e dell’interpunzione.

Per attuare questo percorso, sono di necessità utilizzate anche le seguenti operazioni cognitive,

rintracciabili nelle competenze generali.

OPERAZIONI

COMPETENZE

- Selezionare nel loro magazzino della memoria solo le conoscenze relative alle

strutture linguistiche latine utili per comprendere in profondità il testo di partenza:

FORMULARE

IPOTESI

- Analizzare le strutture linguistiche del testo e riconoscerle come riferibili a

strutture e regole già studiate.

LEGGERE

GENERALIZZARE

- Selezionare nel repertorio della memoria le conoscenze storiche e/o letterarie

(relative al genere e/o all’autore) utili e le conoscenze già possedute relative

all’argomento (deducibili da altri testi già affrontati).

FORMULARE

IPOTESI

- Mettere in relazione/confronto le conoscenze reperite e il testo da tradurre.

STRUTTURARE

Page 16: LINGUA E CULTURA LATINA · CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO Primo periodo U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità vocalica, la sillaba,

- Pianificare la traduzione, stendendone una corrente, evidenziando con una

sottolineatura gli elementi che necessitano di una revisione.

STRUTTURARE

LEGGERE

- Controllare la coerenza semantica della propria traduzione.

STRUTTURARE

- Scegliere il registro linguistico adatto al testo e al suo genere (poesia, narrazione

storica, altro).

- Revisionare lo stile, rendere il testo comprensibile, leggibile, revisionare

ortografia e punteggiatura, ecc.

COMUNICARE

Va da sé che per ottenere risultati almeno accettabili è necessario preparare le verifiche in linea con il

percorso attuato, chiamando i ragazzi a responsabilizzarsi rispetto allo studio di tutte le materie che

possono entrare in relazione con il latino (italiano, storia, ecc.). È opportuno proporre una verifica

fondata su un percorso culturale coerente e organico, che coroni un lavoro sia sulla lingua sia su

qualche aspetto di civiltà piuttosto che un testo che abbia collegamenti solo con le strutture linguistiche

studiate, ma più o meno avulso dallo studio della civiltà antica.

Per il biennio, i testi sia di esercitazione che di verifica potranno essere originali (se semplici), originali

semplificati, originali arricchiti di note. Possibilmente tutti avranno qualche nota o una brevissima

introduzione se esulano un po’ dai percorsi preparati prima.

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CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO

Primo periodo

U. D. 0 Ripasso delle nozioni studiate nel precedente anno.

U. D. 1 Composti di sum. Funzione dei casi: usi del dativo.

U. D. 2 Pronome determinativo is, ea, id.

U. D. 3 Indicativo piuccheperfetto e futuro anteriore dei verbi attivi.

U. D. 4 Proposizioni temporali e causali.

U. D. 5 Participio presente, perfetto e futuro. Ablativo assoluto. Perifrastica attiva.

Secondo periodo

U. D. 6 Congiuntivo presente, imperfetto, perfetto e piuccheperfetto dei verbi attivi. Uso del

congiuntivo imperfetto e piuccheperfetto nel periodo ipotetico. Subordinate introdotte da

ut/ne e da ut/ut non. Il cum narrativo.

U. D. 7 Infinito presente, perfetto e futuro. Proposizione infinitiva.

U. D. 8 Comparativi, superlativi degli aggettivi e degli avverbi.

U. D. 9 Pronomi personali e possessivi. Pronomi e aggettivi determinativi, dimostrativi,

indefiniti e interrogativi.

METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

CULTURA LATINA

Si seguirà necessariamente l’impostazione didattica del testo in adozione, che appare al momento

quello più soddisfacente. Si intende inoltre privilegiare, tra le esercitazioni proposte, la traduzione dal

latino in considerazione delle finalità specifiche che ci si ripropone di raggiungere con lo studio della

lingua latina. Ci si servirà limitatamente della traduzione dall’italiano, nell’intento di constatare la

capacità di comprensione e di applicazione delle regole linguistiche studiate. Si curerà particolarmente

la traduzione dal latino di numerosi brani (anche da testi di autori latini). Lo studio del latino sarà

accompagnato da continui riferimenti ai costrutti logici, morfologici e sintattici della frase e del

periodo, costantemente rapportati alla lingua italiana. Durante la lezione frontale non necessariamente

si partirà dall’esposizione della regola per trovarne poi l’applicazione nella frase, ma spesso si potrà

seguire il percorso inverso, induttivo, aiutando l’allievo a risalire, tramite l’analisi della frase, alla

formulazione della regola. Si eseguiranno delle esercitazioni in classe guidate dall’insegnante e poi

Page 18: LINGUA E CULTURA LATINA · CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO Primo periodo U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità vocalica, la sillaba,

gradualmente più autonome per avviare o rafforzare, a seconda dei casi o delle situazioni, il metodo di

traduzione. Si insisterà sull’apprendimento del maggior numero possibile di vocaboli e si farà riflettere

l’allievo sulle strutture e sui termini più significativi anche per la comprensione di alcuni aspetti e

valori della civiltà latina. Questo verrà fatto perché la traduzione del testo latino sia per quanto

possibile finalizzata all’apprendimento non solo di regole grammaticali ma anche di informazioni

storico-culturali della civiltà romana. Come strumenti didattici si utilizzeranno, in particolar modo, i

testi in adozione, che presentano una scelta piuttosto ampia di esercitazioni, e brani letterari; si potrà

ricorrere anche a parti fotocopiate di altri testi, sempre scolastici; verranno utilizzati dizionari specifici.

VERIFICHE

Si effettuerà un controllo sistematico dell’effettivo svolgimento delle esercitazioni scritte assegnate,

che verranno sempre corrette in classe durante le verifiche orali o al di fuori di esse come momento di

controllo della comprensione degli argomenti studiati e di confronto. Alla fine dell’unità didattica o, a

seconda delle necessità, durante il suo percorso si effettueranno verifiche orali e scritte, secondo quanto

è stato stabilito dal Collegio dei Docenti. Quali strumenti di verifica si farà uso di interrogazioni, test

grammaticali, traduzioni scritte e orali.

Nelle prove orali si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) competenze fonologiche (livello della conoscenza e dell’applicazione);

2) apprendimento teorico delle regole morfosintattiche ed acquisizione del metodo di traduzione

(livello della conoscenza, applicazione ed analisi);

3) possesso del bagaglio lessicale (conoscenza ed applicazione).

Nelle prove scritte si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) traduzione adeguata del testo proposto nel rispetto delle strutture grammaticali (livello

dell’applicazione e dell’analisi);

2) capacità di cogliere il significato del testo proposto (livello dell’analisi e della sintesi);

3) individuazione di corrispondenti ed efficaci locuzioni in lingua italiana nel rispetto del testo latino

(livello dell’espressione).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Prova orale di latino

CRITERIO A: competenze fonologiche

1. Lettura stentata e scorretta.

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2. Lettura ancora incerta e non sempre corretta.

3. Lettura sufficientemente corretta e sicura.

4. Lettura discretamente precisa ed espressiva.

5. Lettura notevolmente corretta ed espressiva.

CRITERIO B: acquisizione del metodo di traduzione e di apprendimento delle regole morfo-sintattiche

1. Incapacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

2. Scarsa capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

3. Sufficiente capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

4. Discreta/buona capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le

regole morfo-sintattiche e di applicarle.

5. Sicura capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

CRITERIO C: possesso del bagaglio lessicale

1. Bagaglio lessicale estremamente carente.

2. Scarso bagaglio lessicale.

3. Sufficiente bagaglio lessicale.

4. Bagaglio lessicale piuttosto sicuro e ricco.

5. Bagaglio lessicale notevolmente ricco e preciso.

Prova scritta di latino

Qualora venisse proposta una prova comprendente la sola traduzione si utilizza la tabella allegata per il

cento per cento della valutazione. La medesima verrà utilizzata in percentuale preponderante per la

traduzione del brano, qualora la prova preveda, oltre alla stessa, un questionario o prova similare.

LIVELLI MINIMI RICHIESTI PER LA VALUTAZIONE DI SUFFICIENZA IN LINGUA E

CULTURA LATINA

L’allievo:

· conosce le principali regole della fonologia e legge con sufficiente correttezza il testo latino;

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· conosce negli aspetti fondamentali la flessione del verbo (comprese le forme perifrastiche), del

sostantivo, dell’aggettivo, del pronome e la sa riconoscere ed anche riapplicare in semplici frasi

mirate pur con qualche errore non particolarmente grave;

· conosce le principali strutture sintattiche, le sa riconoscere e riapplicare in esercizi di facile

traduzione, pur con qualche errore non particolarmente grave;

· sa tradurre versioni dal latino individuandone il significato fondamentale e usando una

terminologia sufficientemente appropriata al contesto del brano.

Nella traduzione dal latino la quantità di errori morfosintattici e lessicali che non pregiudichino la

sufficienza è calcolata sulla base dell’apposita griglia di valutazione che è stata predisposta dagli

insegnanti di lettere e che viene di seguito riprodotta.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Si ritiene opportuno mettere in atto diverse strategie atte al recupero delle eventuali lacune evidenziate

nel corso dell’apprendimento. Si potranno effettuare a tale proposito:

- pause nello svolgimento del programma per consentire un consolidamento delle conoscenze e per

accertare la loro acquisizione;

- interventi mirati durante lo svolgimento delle lezioni con revisione degli argomenti che hanno

presentato maggiori difficoltà e con coinvolgimento generale della classe.

In caso di verifiche non sufficienti, ogni allievo sarà tenuto a correggere la prova stessa che poi sarà

ricontrollata dall’insegnante ed inoltre potranno essere assegnate esercitazioni aggiuntive riguardanti

l’argomento oggetto di valutazione. Tali esercizi verranno prima visionati dall’insegnante, che

evidenzierà gli eventuali errori, e poi saranno sottoposti di nuovo alla visione dell’allievo che dovrà

apportare le opportune correzioni. Tali attività di recupero verranno svolte nell’attività curricolare. Le

esercitazioni scritte assegnate a tutti gli allievi saranno particolarmente oggetto di controllo e

correzione per gli allievi che debbono recuperare. Costoro saranno anche soggetti a verifiche orali più

frequenti.

Se le verifiche continueranno ad essere non sufficienti, si potranno prevedere dei corsi di recupero

extracurricolari nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico.

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GRIGLIA DI CORREZIONE – traduzione della versione

Ai fini della valutazione agli indicatori sarà attribuito un diverso peso (da una scala da 1 a 10), esplicitato agli alunni nella presentazione di ogni singola verifica, in base alla diversa tipologia delle prove. Ogni indicatore sarà valutato in base ai livelli, con un punteggio da 1 a 5, secondo la seguente scala:

5 (ottimo/eccellente)

4 (buono/discreto)

3 (sufficiente)

2 (mediocre/insufficiente)

1 (gravemente insufficiente)

La moltiplicazione del peso per il punteggio dei diversi livelli consentirà di ottenere il punteggio grezzo, il massimo del quale 100/100 corrisponde al voto massimo 10.

LIVELLI

5

4

3

2

1

PESO x

punteggio

P. G.

Comprensione

Completa

Buona, con

qualche imprecisione

Sufficiente

Scarsa

Assente

Rispetto delle regole morfo-

sintattiche

Preciso

e rigoroso

Rigoroso, ma con qualche imprecisione

Accettabile

Scarso

Nullo

Completezza

Totale

Quasi totale

Accettabile (non traduce

alcuni periodi o tralascia una

riga)

Limitata (non traduce alcuni

periodi o tralascia diverse

righe)

Molto scarsa o nulla (tralascia molte parole e

interi passi)

Scelta

lessicale

Puntuale

Appropriata

Corretta

Imprecisa

Molto

scorretta

Punteggio Grezzo totale /100

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LICEO SCIENTIFICO STATALE «V. VOLTERRA» - FABRIANO

SEDE CENTRALE DI FABRIANO

SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO

Indirizzo Scientifico

Classe III

Secondo Biennio

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DI

LINGUA E CULTURA LATINA

anno scolastico 2016/2017

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FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA (Secondo Biennio)

Al termine del percorso lo studente ha acquisito una padronanza della lingua latina sufficiente a

orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a fronte, dei più rappresentativi testi della

latinità, cogliendone i valori storici e culturali. Al tempo stesso, attraverso il confronto con l’italiano e

le lingue straniere note, ha acquisito la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare

attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne,

pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura

periodale e per la padronanza del lessico astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio

di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che gli consente

di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in

lingua italiana.

Al termine del quinquennio lo studente conosce, attraverso la lettura in lingua e in traduzione, i testi

fondamentali della latinità, in duplice prospettiva, letteraria e culturale. Sa cogliere il valore fondante

del patrimonio letterario latino per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,

auctoritates, e individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, i tratti più

significativi del mondo romano, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. È

inoltre in grado di interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti

dell’analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e

culturale.

Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta

in volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai propri obiettivi formativi, alla

propria idea di letteratura e alla peculiarità degli indirizzi liceali – ed essenziale che l’attenzione si

soffermi sui testi più significativi.

Lo studente consolida le competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla

lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisirà dimestichezza con la

complessità della costruzione sintattica e con il lessico della poesia, della retorica, della politica, della

filosofia, delle scienze; saprà cogliere lo specifico letterario del testo; riflettere sulle scelte di

traduzione, proprie o di traduttori accreditati. In continuità con il primo biennio, le competenze

linguistiche saranno verificate attraverso testi debitamente guidati, sia pure di un livello di complessità

crescente, anche facendo ricorso ad esercizi di traduzione contrastiva.

L’attenzione dello studente si sofferma sui testi più significativi della latinità, letti in lingua e/o in

traduzione, dalle origini all’età di Augusto (il teatro: Plauto e/o Terenzio; la lirica: Catullo e Orazio; gli

altri generi poetici, dall’epos alla poesia didascalica, dalla satira alla poesia bucolica: Lucrezio, Orazio,

Virgilio; la storiografia, l’oratoria e la trattatistica: Sallustio, Cesare, Cicerone, Livio).

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La delimitazione cronologica non implica che si debba necessariamente seguire una trattazione

diacronica. Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di autori e opere, lo studio

della letteratura latina può essere infatti proficuamente affrontato anche per generi letterari, con

particolare attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione greca, o ancora come ricerca

di permanenze (attraverso temi, motivi, topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in

modo da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale (ad esempio tra italiano e

latino).

Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italiana. Lo

studente dovrà comprendere il senso dei testi e coglierne la specificità letteraria e retorica; interpretarli

usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto; apprezzarne il

valore estetico; cogliere l’alterità e la continuità tra la civiltà latina e la nostra.

UNA COMPETENZA INTEGRATA: TRADURRE

Tradurre è certamente una delle operazioni più difficili che uno studente sia chiamato ad affrontare:

essa presuppone infatti che sia capace sia di leggere (comprendere, analizzare, contestualizzare e

interpretare) il testo che ha di fronte sia di trasporre questo testo nella lingua d’arrivo, tenendo conto

della correttezza linguistica, della coerenza semantica, delle esigenze che una lingua diversa (l’italiano,

in questo caso) pone. Questa trasposizione realizza la competenza del comunicare, che qui significa

rendere comprensibile e ricco di senso per il lettore italiano il testo latino di partenza.

La traduzione è pertanto una competenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica (fra due

lingue).

Abbiamo perciò cercato di schematizzare le operazioni cognitive che lo studente è chiamato a compiere

per realizzare questo percorso di lavoro, che ovviamente va preparato per tempo sia nel lavoro in classe

sia nel lavoro a casa. In classe, occorrono frequenti esercitazioni collettive guidate dall’insegnante,

esercitazioni a piccoli gruppi ed esercitazioni individuali seguite entrambe durante il loro svolgimento

dall’insegnante, senza voto, per vedere come lavorano i ragazzi, in quali operazioni incontrano ostacoli

e per poter dunque intervenire nel processo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

· Conoscere la terminologia specifica;

· conoscere le regole fonetiche e di pronuncia della lingua latina;

· conoscere la morfologia della lingua latina;

· conoscere la sintassi della lingua latina;

Page 25: LINGUA E CULTURA LATINA · CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO Primo periodo U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità vocalica, la sillaba,

· conoscere i rapporti logici che legano gli elementi del testo.

· saper spiegare, con parole proprie, fenomeni di lingua;

· saper usare la terminologia specifica;

· saper consultare consapevolmente il libro di testo ed il vocabolario;

· saper leggere un testo in lingua applicando correttamente le regole di pronuncia;

· saper individuare i rapporti logici che legano gli elementi del testo;

· saper ricavare regole morfo-sintattiche e di costruzione del periodo latino.

· applicare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni nuove;

· sviluppare la riflessione sui fenomeni linguistici;

· sviluppare il senso storico utilizzando il testo latino come documento;

· sviluppare la riflessione su alcuni temi della civiltà latina individuando analogie e differenze con il

presente;

· sviluppare la crescita e la consapevolezza dei mezzi impiegati per affrontare in maniera ampia e

adeguata i grandi temi della civiltà filosofica e letteraria del mondo latino sullo sfondo degli eventi

che hanno caratterizzato il fluire della storia romana;

· saper tradurre dal latino all’italiano brani conformi alle abilità ed alle conoscenze acquisite

attivando le seguenti sequenze logiche.

In sequenza, quando un ragazzo traduce compie (o dovrebbe compiere) queste operazioni:

• legge il testo, più volte;

• cerca di capire in generale di che cosa si tratta, studia il titolo, guarda l’autore, cerca di capire a

grandi linee l’argomento;

• cerca di ricordare se ha già delle conoscenze utili;

• affronta il brano cercando di comprendere le strutture linguistiche di ciascuna frase, procedendo

dall’analisi del periodo (ricerca dei nessi di coordinazione e subordinazione) all’analisi della

singola frase. Anche qui deve riconoscere le strutture mettendole in relazione con le strutture e

le regole note: qui il problema è spesso sciogliere le ambiguità (es. qual è il valore in quel passo

di una congiunzione che di valore può averne molti?). Per risolvere problemi analoghi, il

ragazzo deve essere stato abituato a generalizzare, cioè a richiamare alla memoria tutti i valori

di quella congiunzione in modo da scartarli uno a uno man mano che vede che non sono

coerenti col suo testo. Inoltre deve fare ipotesi interpretative dei singoli sintagmi e lessemi

fondate sulle sue conoscenze.

• Fa una prima traduzione (in mala copia), sottolineando le espressioni che capisce devono essere

riviste (o perché imprecise lessicalmente, o perché grammaticalmente non convincenti, o perché

si riferiscono a contesti culturali o modi di dire che non esistono più e nella traduzione

dovranno essere cambiati per renderli comprensibili). In questo passaggio il lavoro

Page 26: LINGUA E CULTURA LATINA · CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO Primo periodo U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità vocalica, la sillaba,

interpretativo è molto duro: il ragazzo fa congetture sul senso generale e sulla coerenza fra le

parti (se è stato abituato a dividere il testo in parti o sequenze, questo lavoro sarà più facile).

• Cerca di affrontare i problemi affrontandoli per categorie: quelli linguistici, culturali ecc. Far

fare esercizi di revisione seguendo un ordine logico è utile. Il ragazzo apporta poi le correzioni

necessarie.

• Revisiona il suo testo cercando di curarne la correttezza (coesione), anche sul piano

morfosintattico, dell’ortografia e dell’interpunzione.

Per attuare questo percorso, sono di necessità utilizzate anche le seguenti operazioni cognitive,

rintracciabili nelle competenze generali.

OPERAZIONI

COMPETENZE

• Selezionare nel loro magazzino della memoria solo le conoscenze relative alle

strutture linguistiche latine utili per comprendere in profondità il testo di partenza:

FORMULARE

IPOTESI

• Analizzare le strutture linguistiche del testo e riconoscerle come riferibili a strutture

e regole già studiate.

LEGGERE

GENERALIZZARE

• Selezionare nel repertorio della memoria le conoscenze storiche e/o letterarie

(relative al genere e/o all’autore) utili e le conoscenze già possedute relative

all’argomento (deducibili da altri testi già affrontati).

FORMULARE

IPOTESI

• Mettere in relazione/confronto le conoscenze reperite e il testo da tradurre.

STRUTTURARE

• Pianificare la traduzione, stendendone una corrente, evidenziando con una

sottolineatura gli elementi che necessitano di una revisione.

STRUTTURARE

LEGGERE

• Controllare la coerenza semantica della propria traduzione.

STRUTTURARE

• Scegliere il registro linguistico adatto al testo e al suo genere (poesia, narrazione

storica, altro).

• Revisionare lo stile, rendere il testo comprensibile, leggibile, revisionare ortografia e

punteggiatura, ecc.

COMUNICARE

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CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO (GRAMMATICA)

Primo periodo

U. D. 0 Ripasso delle nozioni linguistiche fondamentali studiate nel precedente anno.

U. D. 1 Proposizioni interrogative dirette e indirette.

U. D. 2 Aggettivi numerali.

U. D. 3 Verbi deponenti.

U. D. 4 Verbi semideponenti e fio.

U. D. 5 Participio, infinito, gerundio e supino.

U. D. 6 Perifrastica passiva.

Secondo periodo

U. D. 7 Costrutti significativi del Nominativo.

U. D. 8 Costrutti significativi dell'Accusativo.

U. D. 9 Elementi significativi della sintassi del periodo.

LETTERATURA

- Storia della letteraturalatina dalle origini all’età di Cesare (Andronico, Nevio, Ennio, Plauto,

Terenzio).

AUCTORES

1 - C. Giulio Cesare:

◦ De Bello Gallico: introduzione all’autore alle opere ed al contesto storico – letterario; lettura

critica e traduzione di alcuni brani significativi.

◦ De Bello civili: introduzione all’opera; lettura critica e traduzione di alcuni brani significativi.

2 – G. Valerio Catullo:

◦ Carmina: introduzione all’autore, alle opere ed al contesto storico; lettura critica e traduzione di

alcuni componimenti significativi.

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METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

CULTURA LATINA

Si seguirà necessariamente l’impostazione didattica del testo in adozione, che appare al momento

quello più soddisfacente. Si intende inoltre privilegiare, tra le esercitazioni proposte, la traduzione dal

latino in considerazione delle finalità specifiche che ci si ripropone di raggiungere con lo studio della

lingua latina. Ci si servirà limitatamente della traduzione dall’italiano, nell’intento di constatare la

capacità di comprensione e di applicazione delle regole linguistiche studiate. Si curerà particolarmente

la traduzione dal latino di numerosi brani di autori latini. Lo studio del latino sarà accompagnato da

continui riferimenti ai costrutti logici, morfologici e sintattici della frase e del periodo, costantemente

rapportati alla lingua italiana. Durante la lezione frontale non necessariamente si partirà

dall’esposizione della regola per trovarne poi l’applicazione nella frase, ma spesso si potrà seguire il

percorso inverso, induttivo, aiutando l’allievo a risalire, tramite l’analisi della frase, alla formulazione

della regola. Si eseguiranno delle esercitazioni in classe guidate dall’insegnante e poi gradualmente più

autonome per avviare o rafforzare, a seconda dei casi o delle situazioni, il metodo di traduzione. Si

insisterà sull’apprendimento del maggior numero possibile di vocaboli e si farà riflettere l’allievo sulle

strutture e sui termini più significativi anche per la comprensione di alcuni aspetti e valori della civiltà

latina. Questo verrà fatto perché la traduzione del testo latino sia per quanto possibile finalizzata

all’apprendimento non solo di regole grammaticali ma anche di informazioni storico-culturali della

civiltà romana, e possa essere intesa come chiave di ingresso e approfondimento di quei grandi temi

culturali di cui è sostanziato il mondo latino.

Come strumenti didattici si utilizzeranno, in particolar modo, i testi in adozione, che presentano una

scelta piuttosto ampia di esercitazioni, e brani letterari; si potrà ricorrere anche a parti fotocopiate di

altri testi, sempre scolastici; verranno utilizzati dizionari specifici.

VERIFICHE

Si effettuerà un controllo sistematico dell’effettivo svolgimento delle esercitazioni scritte assegnate,

che verranno sempre corrette in classe durante le verifiche orali o al di fuori di esse come momento di

controllo della comprensione degli argomenti studiati e di confronto. Alla fine dell’unità didattica o, a

seconda delle necessità, durante il suo percorso si effettueranno verifiche orali e scritte, secondo quanto

è stato stabilito dal Collegio dei Docenti. Quali strumenti di verifica si farà uso di interrogazioni, test

grammaticali, traduzioni scritte e orali.

Nelle prove orali si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) competenze fonologiche (livello della conoscenza e dell’applicazione);

Page 29: LINGUA E CULTURA LATINA · CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO Primo periodo U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità vocalica, la sillaba,

2) apprendimento teorico delle regole morfosintattiche ed acquisizione del metodo di traduzione

(livello della conoscenza, applicazione ed analisi);

3) possesso del bagaglio lessicale (conoscenza ed applicazione);

4) interpretazione del testo;

5) analisi lessicale e strutturale del testo;

6) individuazione delle tematiche presenti nel testo.

Nelle prove scritte si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) traduzione adeguata del testo proposto nel rispetto delle strutture grammaticali (livello

dell’applicazione e dell’analisi);

2) capacità di cogliere il significato del testo proposto (livello dell’analisi e della sintesi);

3) individuazione di corrispondenti ed efficaci locuzioni in lingua italiana nel rispetto del testo latino

(livello dell’espressione).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Prova orale di latino

CRITERIO A: competenze fonologiche

1. Lettura stentata e scorretta.

2. Lettura ancora incerta e non sempre corretta.

3. Lettura sufficientemente corretta e sicura.

4. Lettura discretamente precisa ed espressiva.

5. Lettura notevolmente corretta ed espressiva.

CRITERIO B: acquisizione del metodo di traduzione e di apprendimento delle regole morfo-sintattiche

1. Incapacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

2. Scarsa capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

3. Sufficiente capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

4. Discreta/buona capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le

regole morfo-sintattiche e di applicarle.

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5. Sicura capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

CRITERIO C: possesso del bagaglio lessicale

1. Bagaglio lessicale estremamente carente.

2. Scarso bagaglio lessicale.

3. Sufficiente bagaglio lessicale.

4. Bagaglio lessicale piuttosto sicuro e ricco.

5. Bagaglio lessicale notevolmente ricco e preciso.

CRITERIO D: interpretazione del testo

1. Incapacità di interpretazione testuale.

2. Scarsa capacità di interpretazione testuale.

3. Sufficiente capacità di interpretazione testuale.

4. Discreta/buona capacità di interpretazione testuale.

5. Notevole capacità di interpretazione testuale.

CRITERIO E: analisi lessicale e strutturale del testo

1. Incapacità di analisi lessicale e strutturale.

2. Scarsa capacità di analisi lessicale e strutturale.

3. Sufficiente capacità di analisi lessicale e strutturale.

4. Discreta/buona capacità di analisi lessicale e strutturale.

5. Notevole capacità di analisi lessicale e strutturale.

CRITERIO F: individuazione dei contenuti presenti nel testo

1. Incapacità di individuazione dei contenuti proposti.

2. Scarsa capacità di individuazione dei contenuti proposti.

3. Sufficiente capacità di individuazione dei contenuti proposti.

4. Discreta/buona capacità di individuazione dei contenuti proposti.

5. Notevole capacità di individuazione dei contenuti proposti.

CRITERIO G: contestualizzazione dell’autore e delle tematiche

1. Incapacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

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2. Scarsa capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

3. Sufficiente capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

4. Discreta/buona capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

5. Notevole capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

Prova scritta di latino

Qualora venisse proposta una prova comprendente la sola traduzione si utilizzerà la tabella allegata per

il cento per cento della valutazione. La medesima verrà utilizzata in percentuale preponderante per la

traduzione del brano, qualora la prova preveda, oltre alla stessa, un questionario o prova similare.

LIVELLI MINIMI RICHIESTI PER LA VALUTAZIONE DI SUFFICIENZA IN LINGUA E

CULTURA LATINA

L’allievo:

· conosce le principali regole della fonologia e legge con sufficiente correttezza il testo latino;

· conosce negli aspetti fondamentali la flessione del verbo (comprese le forme perifrastiche), del

sostantivo, dell’aggettivo, del pronome e la sa riconoscere ed anche riapplicare in semplici frasi

mirate pur con qualche errore non particolarmente grave;

· conosce le principali strutture sintattiche, le sa riconoscere e riapplicare in esercizi di facile

traduzione, pur con qualche errore non particolarmente grave;

· sa tradurre versioni dal latino individuandone il significato fondamentale e usando una

terminologia sufficientemente appropriata al contesto del brano;

· inquadra i testi nella storia letteraria relativamente ai moduli affrontati, di cui conosce almeno le

linee essenziali oggetto delle spiegazioni e dello studio;

· coglie il senso generale e traduce, senza errori gravi, un brano spiegato in classe e preparato a casa,

riconoscendone le principali strutture linguistiche, riferendo anche le informazioni essenziali sul

contesto letterario e culturale in cui è inserito.

Nella traduzione dal latino la quantità di errori morfosintattici e lessicali che non pregiudichino la

sufficienza è calcolata sulla base dell’apposita griglia di valutazione che è stata predisposta dagli

insegnanti di lettere e che viene di seguito riprodotta.

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ATTIVITÀ DI RECUPERO

Si ritiene opportuno mettere in atto diverse strategie atte al recupero delle eventuali lacune evidenziate

nel corso dell’apprendimento. Si potranno effettuare a tale proposito:

◦ pause nello svolgimento del programma per consentire un consolidamento delle conoscenze e per

accertare la loro acquisizione;

◦ interventi mirati durante lo svolgimento delle lezioni con revisione degli argomenti che hanno

presentato maggiori difficoltà e con coinvolgimento generale della classe.

In caso di verifiche non sufficienti, ogni allievo sarà tenuto a correggere la prova stessa che poi sarà

ricontrollata dall’insegnante ed inoltre potranno essere assegnate esercitazioni aggiuntive riguardanti

l’argomento oggetto di valutazione. Tali esercizi verranno prima visionati dall’insegnante, che

evidenzierà gli eventuali errori, e poi saranno sottoposti di nuovo alla visione dell’allievo che dovrà

apportare le opportune correzioni. Tali attività di recupero verranno svolte nell’attività curricolare. Le

esercitazioni scritte assegnate a tutti gli allievi saranno particolarmente oggetto di controllo e

correzione per gli allievi che debbono recuperare. Costoro saranno anche soggetti a verifiche orali più

frequenti.

Se le verifiche continueranno ad essere non sufficienti, si potranno prevedere dei corsi di recupero

extracurricolari nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico.

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GRIGLIA DI CORREZIONE – traduzione della versione

Ai fini della valutazione agli indicatori sarà attribuito un diverso peso (da una scala da 1 a 10), esplicitato agli alunni nella presentazione di ogni singola verifica, in base alla diversa tipologia delle prove. Ogni indicatore sarà valutato in base ai livelli, con un punteggio da 1 a 5, secondo la seguente scala:

5 (ottimo/eccellente)

4 (buono/discreto)

3 (sufficiente)

2 (mediocre/insufficiente)

1 (gravemente insufficiente)

La moltiplicazione del peso per il punteggio dei diversi livelli consentirà di ottenere il punteggio grezzo, il massimo del quale 100/100 corrisponde al voto massimo 10.

LIVELLI

5

4

3

2

1

PESO x

punteggio

P. G.

Comprensione

Completa

Buona, con

qualche imprecisione

Sufficiente

Scarsa

Assente

Rispetto delle regole morfo-

sintattiche

Preciso

e rigoroso

Rigoroso, ma con qualche imprecisione

Accettabile

Scarso

Nullo

Completezza

Totale

Quasi totale

Accettabile (non traduce

alcuni periodi o tralascia una

riga)

Limitata (non traduce alcuni

periodi o tralascia diverse

righe)

Molto scarsa o nulla (tralascia molte parole e

interi passi)

Scelta

lessicale

Puntuale

Appropriata

Corretta

Imprecisa

Molto

scorretta

Punteggio Grezzo totale /100

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LICEO SCIENTIFICO STATALE «V. VOLTERRA» - FABRIANO

SEDE CENTRALE DI FABRIANO

SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO

Indirizzo Scientifico

Classe IV

Secondo Biennio

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DI

LINGUA E CULTURA LATINA

anno scolastico 2016/2017

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FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA (Secondo Biennio)

Al termine del percorso lo studente ha acquisito una padronanza della lingua latina sufficiente a

orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a fronte, dei più rappresentativi testi della

latinità, cogliendone i valori storici e culturali. Al tempo stesso, attraverso il confronto con l’italiano e

le lingue straniere note, ha acquisito la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare

attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne,

pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole, in particolare per l’architettura

periodale e per la padronanza del lessico astratto. Pratica la traduzione non come meccanico esercizio

di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che gli consente

di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in

lingua italiana.

Al termine del quinquennio lo studente conosce, attraverso la lettura in lingua e in traduzione, i testi

fondamentali della latinità, in duplice prospettiva, letteraria e culturale. Sa cogliere il valore fondante

del patrimonio letterario latino per la tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,

auctoritates, e individuare attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, i tratti più

significativi del mondo romano, nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici. È

inoltre in grado di interpretare e commentare opere in prosa e in versi, servendosi degli strumenti

dell’analisi linguistica, stilistica, retorica, e collocando le opere nel rispettivo contesto storico e

culturale.

Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta

in volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai propri obiettivi formativi, alla

propria idea di letteratura e alla peculiarità degli indirizzi liceali – ed essenziale che l’attenzione si

soffermi sui testi più significativi.

Lo studente consolida le competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla

lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisirà dimestichezza con la

complessità della costruzione sintattica e con il lessico della poesia, della retorica, della politica, della

filosofia, delle scienze; saprà cogliere lo specifico letterario del testo; riflettere sulle scelte di

traduzione, proprie o di traduttori accreditati. In continuità con il primo biennio, le competenze

linguistiche saranno verificate attraverso testi debitamente guidati, sia pure di un livello di complessità

crescente, anche facendo ricorso ad esercizi di traduzione contrastiva.

L’attenzione dello studente si sofferma sui testi più significativi della latinità, letti in lingua e/o in

traduzione, dalle origini all’età di Augusto (il teatro: Plauto e/o Terenzio; la lirica: Catullo e Orazio; gli

altri generi poetici, dall’epos alla poesia didascalica, dalla satira alla poesia bucolica: Lucrezio, Orazio,

Virgilio; la storiografia, l’oratoria e la trattatistica: Sallustio, Cesare, Cicerone, Livio).

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La delimitazione cronologica non implica che si debba necessariamente seguire una trattazione

diacronica. Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di autori e opere, lo studio

della letteratura latina può essere infatti proficuamente affrontato anche per generi letterari, con

particolare attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione greca, o ancora come ricerca

di permanenze (attraverso temi, motivi, topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in

modo da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale (ad esempio tra italiano e

latino).

Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italiana. Lo

studente dovrà comprendere il senso dei testi e coglierne la specificità letteraria e retorica; interpretarli

usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto; apprezzarne il

valore estetico; cogliere l’alterità e la continuità tra la civiltà latina e la nostra.

UNA COMPETENZA INTEGRATA: TRADURRE

Tradurre è certamente una delle operazioni più difficili che uno studente sia chiamato ad affrontare:

essa presuppone infatti che sia capace sia di leggere (comprendere, analizzare, contestualizzare e

interpretare) il testo che ha di fronte sia di trasporre questo testo nella lingua d’arrivo, tenendo conto

della correttezza linguistica, della coerenza semantica, delle esigenze che una lingua diversa (l’italiano,

in questo caso) pone. Questa trasposizione realizza la competenza del comunicare, che qui significa

rendere comprensibile e ricco di senso per il lettore italiano il testo latino di partenza.

La traduzione è pertanto una competenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica (fra due

lingue).

Abbiamo perciò cercato di schematizzare le operazioni cognitive che lo studente è chiamato a compiere

per realizzare questo percorso di lavoro, che ovviamente va preparato per tempo sia nel lavoro in classe

sia nel lavoro a casa. In classe, occorrono frequenti esercitazioni collettive guidate dall’insegnante,

esercitazioni a piccoli gruppi ed esercitazioni individuali seguite entrambe durante il loro svolgimento

dall’insegnante, senza voto, per vedere come lavorano i ragazzi, in quali operazioni incontrano ostacoli

e per poter dunque intervenire nel processo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

· Conoscere la terminologia specifica;

· conoscere le regole fonetiche e di pronuncia della lingua latina;

· conoscere la morfologia della lingua latina;

· conoscere la sintassi della lingua latina;

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· conoscere i rapporti logici che legano gli elementi del testo.

· saper spiegare, con parole proprie, fenomeni di lingua;

· saper usare la terminologia specifica;

· saper consultare consapevolmente il libro di testo ed il vocabolario;

· saper leggere un testo in lingua applicando correttamente le regole di pronuncia;

· saper individuare i rapporti logici che legano gli elementi del testo;

· saper ricavare regole morfo-sintattiche e di costruzione del periodo latino.

· applicare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni nuove;

· sviluppare la riflessione sui fenomeni linguistici;

· sviluppare il senso storico utilizzando il testo latino come documento;

· sviluppare la riflessione su alcuni temi della civiltà latina individuando analogie e differenze con il

presente;

· sviluppare la crescita e la consapevolezza dei mezzi impiegati per affrontare in maniera ampia e

adeguata i grandi temi della civiltà filosofica e letteraria del mondo latino sullo sfondo degli eventi

che hanno caratterizzato il fluire della storia romana;

· saper tradurre dal latino all’italiano brani conformi alle abilità ed alle conoscenze acquisite

attivando le seguenti sequenze logiche.

In sequenza, quando un ragazzo traduce compie (o dovrebbe compiere) queste operazioni:

• legge il testo, più volte;

• cerca di capire in generale di che cosa si tratta, studia il titolo, guarda l’autore, cerca di capire a

grandi linee l’argomento;

• cerca di ricordare se ha già delle conoscenze utili;

• affronta il brano cercando di comprendere le strutture linguistiche di ciascuna frase, procedendo

dall’analisi del periodo (ricerca dei nessi di coordinazione e subordinazione) all’analisi della

singola frase. Anche qui deve riconoscere le strutture mettendole in relazione con le strutture e

le regole note: qui il problema è spesso sciogliere le ambiguità (es. qual è il valore in quel passo

di una congiunzione che di valore può averne molti?). Per risolvere problemi analoghi, il

ragazzo deve essere stato abituato a generalizzare, cioè a richiamare alla memoria tutti i valori

di quella congiunzione in modo da scartarli uno a uno man mano che vede che non sono

coerenti col suo testo. Inoltre deve fare ipotesi interpretative dei singoli sintagmi e lessemi

fondate sulle sue conoscenze.

• Fa una prima traduzione (in mala copia), sottolineando le espressioni che capisce devono essere

riviste (o perché imprecise lessicalmente, o perché grammaticalmente non convincenti, o perché

si riferiscono a contesti culturali o modi di dire che non esistono più e nella traduzione

dovranno essere cambiati per renderli comprensibili). In questo passaggio il lavoro

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interpretativo è molto duro: il ragazzo fa congetture sul senso generale e sulla coerenza fra le

parti (se è stato abituato a dividere il testo in parti o sequenze, questo lavoro sarà più facile).

• Cerca di affrontare i problemi affrontandoli per categorie: quelli linguistici, culturali ecc. Far

fare esercizi di revisione seguendo un ordine logico è utile. Il ragazzo apporta poi le correzioni

necessarie.

• Revisiona il suo testo cercando di curarne la correttezza (coesione), anche sul piano

morfosintattico, dell’ortografia e dell’interpunzione.

Per attuare questo percorso, sono di necessità utilizzate anche le seguenti operazioni cognitive,

rintracciabili nelle competenze generali.

OPERAZIONI

COMPETENZE

• Selezionare nel loro magazzino della memoria solo le conoscenze relative alle

strutture linguistiche latine utili per comprendere in profondità il testo di partenza:

FORMULARE

IPOTESI

• Analizzare le strutture linguistiche del testo e riconoscerle come riferibili a strutture

e regole già studiate.

LEGGERE

GENERALIZZARE

• Selezionare nel repertorio della memoria le conoscenze storiche e/o letterarie

(relative al genere e/o all’autore) utili e le conoscenze già possedute relative

all’argomento (deducibili da altri testi già affrontati).

FORMULARE

IPOTESI

• Mettere in relazione/confronto le conoscenze reperite e il testo da tradurre.

STRUTTURARE

• Pianificare la traduzione, stendendone una corrente, evidenziando con una

sottolineatura gli elementi che necessitano di una revisione.

STRUTTURARE

LEGGERE

• Controllare la coerenza semantica della propria traduzione.

STRUTTURARE

• Scegliere il registro linguistico adatto al testo e al suo genere (poesia, narrazione

storica, altro).

• Revisionare lo stile, rendere il testo comprensibile, leggibile, revisionare ortografia e

punteggiatura, ecc.

COMUNICARE

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CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO (GRAMMATICA)

Primo periodo

U. D. 0 Ripasso delle nozioni linguistiche fondamentali studiate nel precedente anno.

U. D. 1 Costrutti significativi del Genitivo, Dativo e Ablativo.

Secondo periodo

U. D. 2 L'indicativo e il congiuntivo nelle proposizioni indipendenti.

U. D. 3 Le proposizioni completive.

U. D. 4 Le proposizioni circostanziali: causali, temporali, narrative, finali, consecutive,

concessive, avversative, comparative e condizionali.

U. D. 5 Il periodo ipotetico indipendente e dipendente.

U. D. 6 Oratio obliqua.

Viene considerata irrinunciabile l'esplorazione del pensiero e dell'opera di autori altamente significativi

quali:

1 – Lucrezio:

◦ De Rerum Natura: introduzione all’autore, alle opere ed al contesto storico – letterario; lettura

critica e traduzione di alcuni brani.

2 – Cicerone:

◦ selezione di passi tratti dalle opere più significative.

3 - Sallustio:

◦ De Coniuratione Catilinae: introduzione all’autore, alle opere ed al contesto storico – letterario;

lettura critica e traduzione di alcuni brani.

◦ De Bello Iugurthino: introduzione all’autore, alle opere ed al contesto storico – letterario; lettura

critica e traduzione di alcuni brani.

4. – Livio:

◦ selezione di passi tratti dalle opere più significative.

5. - La cultura nell'età di Augusto ( la pax augustea – Mecenate ed i circoli letterari romani).

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◦ Virgilio: introduzione all’autore, ai testi ed al contesto storico – letterario; lettura critica e

traduzione di alcuni brani tratti dalle opere più rappresentative.

◦ Orazio Flacco: introduzione all’autore, ai testi ed al contesto storico – letterario; lettura critica e

traduzione di alcuni brani tratti dalle opere più significative.

METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

CULTURA LATINA

Si seguirà necessariamente l’impostazione didattica del testo in adozione, che appare al momento

quello più soddisfacente. Si intende inoltre privilegiare, tra le esercitazioni proposte, la traduzione dal

latino in considerazione delle finalità specifiche che ci si ripropone di raggiungere con lo studio della

lingua latina. Ci si servirà limitatamente della traduzione dall’italiano, nell’intento di constatare la

capacità di comprensione e di applicazione delle regole linguistiche studiate. Si curerà particolarmente

la traduzione dal latino di numerosi brani di autori latini. Lo studio del latino sarà accompagnato da

continui riferimenti ai costrutti logici, morfologici e sintattici della frase e del periodo, costantemente

rapportati alla lingua italiana. Durante la lezione frontale non necessariamente si partirà

dall’esposizione della regola per trovarne poi l’applicazione nella frase, ma spesso si potrà seguire il

percorso inverso, induttivo, aiutando l’allievo a risalire, tramite l’analisi della frase, alla formulazione

della regola. Si eseguiranno delle esercitazioni in classe guidate dall’insegnante e poi gradualmente più

autonome per avviare o rafforzare, a seconda dei casi o delle situazioni, il metodo di traduzione. Si

insisterà sull’apprendimento del maggior numero possibile di vocaboli e si farà riflettere l’allievo sulle

strutture e sui termini più significativi anche per la comprensione di alcuni aspetti e valori della civiltà

latina. Questo verrà fatto perché la traduzione del testo latino sia per quanto possibile finalizzata

all’apprendimento non solo di regole grammaticali ma anche di informazioni storico-culturali della

civiltà romana, e possa essere intesa come chiave di ingresso e approfondimento di quei grandi temi

culturali di cui è sostanziato il mondo latino.

Come strumenti didattici si utilizzeranno, in particolar modo, i testi in adozione, che presentano una

scelta piuttosto ampia di esercitazioni, e brani letterari; si potrà ricorrere anche a parti fotocopiate di

altri testi, sempre scolastici; verranno utilizzati dizionari specifici.

VERIFICHE

Si effettuerà un controllo sistematico dell’effettivo svolgimento delle esercitazioni scritte assegnate,

che verranno sempre corrette in classe durante le verifiche orali o al di fuori di esse come momento di

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controllo della comprensione degli argomenti studiati e di confronto. Alla fine dell’unità didattica o, a

seconda delle necessità, durante il suo percorso si effettueranno verifiche orali e scritte, secondo quanto

è stato stabilito dal Collegio dei Docenti. Quali strumenti di verifica si farà uso di interrogazioni, test

grammaticali, traduzioni scritte e orali.

Nelle prove orali si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) competenze fonologiche (livello della conoscenza e dell’applicazione);

2) apprendimento teorico delle regole morfosintattiche ed acquisizione del metodo di traduzione

(livello della conoscenza, applicazione ed analisi);

3) possesso del bagaglio lessicale (conoscenza ed applicazione);

4) interpretazione del testo;

5) analisi lessicale e strutturale del testo;

6) individuazione delle tematiche presenti nel testo.

Nelle prove scritte si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) traduzione adeguata del testo proposto nel rispetto delle strutture grammaticali (livello

dell’applicazione e dell’analisi);

2) capacità di cogliere il significato del testo proposto (livello dell’analisi e della sintesi);

3) individuazione di corrispondenti ed efficaci locuzioni in lingua italiana nel rispetto del testo latino

(livello dell’espressione).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Prova orale di latino

CRITERIO A: competenze fonologiche

1. Lettura stentata e scorretta.

2. Lettura ancora incerta e non sempre corretta.

3. Lettura sufficientemente corretta e sicura.

4. Lettura discretamente precisa ed espressiva.

5. Lettura notevolmente corretta ed espressiva.

CRITERIO B: acquisizione del metodo di traduzione e di apprendimento delle regole morfo-sintattiche

1. Incapacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

Page 42: LINGUA E CULTURA LATINA · CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO Primo periodo U. D. 1 Il sistema fonetico del latino e l’alfabeto. La pronuncia del latino. La quantità vocalica, la sillaba,

2. Scarsa capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

3. Sufficiente capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

4. Discreta/buona capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le

regole morfo-sintattiche e di applicarle.

5. Sicura capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

CRITERIO C: possesso del bagaglio lessicale

1. Bagaglio lessicale estremamente carente.

2. Scarso bagaglio lessicale.

3. Sufficiente bagaglio lessicale.

4. Bagaglio lessicale piuttosto sicuro e ricco.

5. Bagaglio lessicale notevolmente ricco e preciso.

CRITERIO D: interpretazione del testo

1. Incapacità di interpretazione testuale.

2. Scarsa capacità di interpretazione testuale.

3. Sufficiente capacità di interpretazione testuale.

4. Discreta/buona capacità di interpretazione testuale.

5. Notevole capacità di interpretazione testuale.

CRITERIO E: analisi lessicale e strutturale del testo

1. Incapacità di analisi lessicale e strutturale.

2. Scarsa capacità di analisi lessicale e strutturale.

3. Sufficiente capacità di analisi lessicale e strutturale.

4. Discreta/buona capacità di analisi lessicale e strutturale.

5. Notevole capacità di analisi lessicale e strutturale.

CRITERIO F: individuazione dei contenuti presenti nel testo

1. Incapacità di individuazione dei contenuti proposti.

2. Scarsa capacità di individuazione dei contenuti proposti.

3. Sufficiente capacità di individuazione dei contenuti proposti.

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4. Discreta/buona capacità di individuazione dei contenuti proposti.

5. Notevole capacità di individuazione dei contenuti proposti.

CRITERIO G: contestualizzazione dell’autore e delle tematiche

1. Incapacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

2. Scarsa capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

3. Sufficiente capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

4. Discreta/buona capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

5. Notevole capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

Prova scritta di latino

Qualora venisse proposta una prova comprendente la sola traduzione si utilizzerà la tabella allegata per

il cento per cento della valutazione. La medesima verrà utilizzata in percentuale preponderante per la

traduzione del brano, qualora la prova preveda, oltre alla stessa, un questionario o prova similare.

LIVELLI MINIMI RICHIESTI PER LA VALUTAZIONE DI SUFFICIENZA IN LINGUA E

CULTURA LATINA

L’allievo:

· conosce le principali regole della fonologia e legge con sufficiente correttezza il testo latino;

· conosce negli aspetti fondamentali la flessione del verbo (comprese le forme perifrastiche), del

sostantivo, dell’aggettivo, del pronome e la sa riconoscere ed anche riapplicare in semplici frasi

mirate pur con qualche errore non particolarmente grave;

· conosce le principali strutture sintattiche, le sa riconoscere e riapplicare in esercizi di facile

traduzione, pur con qualche errore non particolarmente grave;

· sa tradurre versioni dal latino individuandone il significato fondamentale e usando una

terminologia sufficientemente appropriata al contesto del brano;

· inquadra i testi nella storia letteraria relativamente ai moduli affrontati, di cui conosce almeno le

linee essenziali oggetto delle spiegazioni e dello studio;

· coglie il senso generale e traduce, senza errori gravi, un brano spiegato in classe e preparato a casa,

riconoscendone le principali strutture linguistiche, riferendo anche le informazioni essenziali sul

contesto letterario e culturale in cui è inserito.

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Nella traduzione dal latino la quantità di errori morfosintattici e lessicali che non pregiudichino la

sufficienza è calcolata sulla base dell’apposita griglia di valutazione che è stata predisposta dagli

insegnanti di lettere e che viene di seguito riprodotta.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Si ritiene opportuno mettere in atto diverse strategie atte al recupero delle eventuali lacune evidenziate

nel corso dell’apprendimento. Si potranno effettuare a tale proposito:

◦ pause nello svolgimento del programma per consentire un consolidamento delle conoscenze e per

accertare la loro acquisizione;

◦ interventi mirati durante lo svolgimento delle lezioni con revisione degli argomenti che hanno

presentato maggiori difficoltà e con coinvolgimento generale della classe.

In caso di verifiche non sufficienti, ogni allievo sarà tenuto a correggere la prova stessa che poi sarà

ricontrollata dall’insegnante ed inoltre potranno essere assegnate esercitazioni aggiuntive riguardanti

l’argomento oggetto di valutazione. Tali esercizi verranno prima visionati dall’insegnante, che

evidenzierà gli eventuali errori, e poi saranno sottoposti di nuovo alla visione dell’allievo che dovrà

apportare le opportune correzioni. Tali attività di recupero verranno svolte nell’attività curricolare. Le

esercitazioni scritte assegnate a tutti gli allievi saranno particolarmente oggetto di controllo e

correzione per gli allievi che debbono recuperare. Costoro saranno anche soggetti a verifiche orali più

frequenti.

Se le verifiche continueranno ad essere non sufficienti, si potranno prevedere dei corsi di recupero

extracurricolari nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico.

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GRIGLIA DI CORREZIONE – traduzione della versione

Ai fini della valutazione agli indicatori sarà attribuito un diverso peso (da una scala da 1 a 10), esplicitato agli alunni nella presentazione di ogni singola verifica, in base alla diversa tipologia delle prove. Ogni indicatore sarà valutato in base ai livelli, con un punteggio da 1 a 5, secondo la seguente scala:

5 (ottimo/eccellente)

4 (buono/discreto)

3 (sufficiente)

2 (mediocre/insufficiente)

1 (gravemente insufficiente)

La moltiplicazione del peso per il punteggio dei diversi livelli consentirà di ottenere il punteggio grezzo, il massimo del quale 100/100 corrisponde al voto massimo 10.

LIVELLI

5

4

3

2

1

PESO x

punteggio

P. G.

Comprensione

Completa

Buona, con

qualche imprecisione

Sufficiente

Scarsa

Assente

Rispetto delle regole morfo-

sintattiche

Preciso

e rigoroso

Rigoroso, ma con qualche imprecisione

Accettabile

Scarso

Nullo

Completezza

Totale

Quasi totale

Accettabile (non traduce

alcuni periodi o tralascia una

riga)

Limitata (non traduce alcuni

periodi o tralascia diverse

righe)

Molto scarsa o nulla (tralascia molte parole e

interi passi)

Scelta

lessicale

Puntuale

Appropriata

Corretta

Imprecisa

Molto

scorretta

Punteggio Grezzo totale /100

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LICEO SCIENTIFICO STATALE «V. VOLTERRA» - FABRIANO

SEDE CENTRALE DI FABRIANO

SEDE STACCATA DI SASSOFERRATO

Indirizzo Scientifico

Classe V

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DI

LINGUA E CULTURA LATINA

anno scolastico 2016/2017

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FINALITÀ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Lo studente consolida le competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla

lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisirà dimestichezza con la

complessità della costruzione sintattica e con il lessico della poesia, della retorica, della politica, della

filosofia, delle scienze; saprà cogliere lo specifico letterario del testo; riflettere sulle scelte di

traduzione, proprie o di traduttori accreditati. In continuità con il primo biennio, le competenze

linguistiche saranno verificate attraverso testi debitamente guidati, sia pure di un livello di complessità

crescente, anche facendo ricorso ad esercizi di traduzione contrastiva.

Lo studente leggerà gli autori e i generi più significativi della letteratura latina dall’età giulio-claudia al

IV secolo d.C. (fra gli autori e i testi da leggere in lingua non mancheranno Seneca; Tacito; Petronio,

Apuleio, Agostino). Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in

traduzione italiana.

UNA COMPETENZA INTEGRATA: TRADURRE

Tradurre è certamente una delle operazioni più difficili che uno studente sia chiamato ad affrontare:

essa presuppone infatti che sia capace sia di leggere (comprendere, analizzare, contestualizzare e

interpretare) il testo che ha di fronte sia di trasporre questo testo nella lingua d’arrivo, tenendo conto

della correttezza linguistica, della coerenza semantica, delle esigenze che una lingua diversa (l’italiano,

in questo caso) pone. Questa trasposizione realizza la competenza del comunicare, che qui significa

rendere comprensibile e ricco di senso per il lettore italiano il testo latino di partenza.

La traduzione è pertanto una competenza integrata (fatta di più competenze) e interlinguistica (fra due

lingue).

Abbiamo perciò cercato di schematizzare le operazioni cognitive che lo studente è chiamato a compiere

per realizzare questo percorso di lavoro, che ovviamente va preparato per tempo sia nel lavoro in classe

sia nel lavoro a casa. In classe, occorrono frequenti esercitazioni collettive guidate dall’insegnante,

esercitazioni a piccoli gruppi ed esercitazioni individuali seguite entrambe durante il loro svolgimento

dall’insegnante, senza voto, per vedere come lavorano i ragazzi, in quali operazioni incontrano ostacoli

e per poter dunque intervenire nel processo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

· Conoscere la terminologia specifica;

· conoscere le regole fonetiche e di pronuncia della lingua latina;

· conoscere la morfologia della lingua latina;

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· conoscere la sintassi della lingua latina;

· conoscere i rapporti logici che legano gli elementi del testo.

· saper spiegare, con parole proprie, fenomeni di lingua;

· saper usare la terminologia specifica;

· saper consultare consapevolmente il libro di testo ed il vocabolario;

· saper leggere un testo in lingua applicando correttamente le regole di pronuncia;

· saper individuare i rapporti logici che legano gli elementi del testo;

· saper ricavare regole morfo-sintattiche e di costruzione del periodo latino.

· applicare le conoscenze e le abilità acquisite in situazioni nuove;

· sviluppare la riflessione sui fenomeni linguistici;

· sviluppare il senso storico utilizzando il testo latino come documento;

· sviluppare la riflessione su alcuni temi della civiltà latina individuando analogie e differenze con il

presente;

· sviluppare la crescita e la consapevolezza dei mezzi impiegati per affrontare in maniera ampia e

adeguata i grandi temi della civiltà filosofica e letteraria del mondo latino sullo sfondo degli eventi

che hanno caratterizzato il fluire della storia romana;

· saper tradurre dal latino all’italiano brani conformi alle abilità ed alle conoscenze acquisite

attivando le seguenti sequenze logiche.

In sequenza, quando un ragazzo traduce compie (o dovrebbe compiere) queste operazioni:

• legge il testo, più volte;

• cerca di capire in generale di che cosa si tratta, studia il titolo, guarda l’autore, cerca di capire a

grandi linee l’argomento;

• cerca di ricordare se ha già delle conoscenze utili;

• affronta il brano cercando di comprendere le strutture linguistiche di ciascuna frase, procedendo

dall’analisi del periodo (ricerca dei nessi di coordinazione e subordinazione) all’analisi della

singola frase. Anche qui deve riconoscere le strutture mettendole in relazione con le strutture e

le regole note: qui il problema è spesso sciogliere le ambiguità (es. qual è il valore in quel passo

di una congiunzione che di valore può averne molti?). Per risolvere problemi analoghi, il

ragazzo deve essere stato abituato a generalizzare, cioè a richiamare alla memoria tutti i valori

di quella congiunzione in modo da scartarli uno a uno man mano che vede che non sono

coerenti col suo testo. Inoltre deve fare ipotesi interpretative dei singoli sintagmi e lessemi

fondate sulle sue conoscenze.

• Fa una prima traduzione (in mala copia), sottolineando le espressioni che capisce devono essere

riviste (o perché imprecise lessicalmente, o perché grammaticalmente non convincenti, o perché

si riferiscono a contesti culturali o modi di dire che non esistono più e nella traduzione

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dovranno essere cambiati per renderli comprensibili). In questo passaggio il lavoro

interpretativo è molto duro: il ragazzo fa congetture sul senso generale e sulla coerenza fra le

parti (se è stato abituato a dividere il testo in parti o sequenze, questo lavoro sarà più facile).

• Cerca di affrontare i problemi affrontandoli per categorie: quelli linguistici, culturali ecc. Far

fare esercizi di revisione seguendo un ordine logico è utile. Il ragazzo apporta poi le correzioni

necessarie.

• Revisiona il suo testo cercando di curarne la correttezza (coesione), anche sul piano

morfosintattico, dell’ortografia e dell’interpunzione.

Per attuare questo percorso, sono di necessità utilizzate anche le seguenti operazioni cognitive,

rintracciabili nelle competenze generali.

OPERAZIONI

COMPETENZE

• Selezionare nel loro magazzino della memoria solo le conoscenze relative alle

strutture linguistiche latine utili per comprendere in profondità il testo di partenza:

FORMULARE

IPOTESI

• Analizzare le strutture linguistiche del testo e riconoscerle come riferibili a strutture

e regole già studiate.

LEGGERE

GENERALIZZARE

• Selezionare nel repertorio della memoria le conoscenze storiche e/o letterarie

(relative al genere e/o all’autore) utili e le conoscenze già possedute relative

all’argomento (deducibili da altri testi già affrontati).

FORMULARE

IPOTESI

• Mettere in relazione/confronto le conoscenze reperite e il testo da tradurre.

STRUTTURARE

• Pianificare la traduzione, stendendone una corrente, evidenziando con una

sottolineatura gli elementi che necessitano di una revisione.

STRUTTURARE

LEGGERE

• Controllare la coerenza semantica della propria traduzione.

STRUTTURARE

• Scegliere il registro linguistico adatto al testo e al suo genere (poesia, narrazione

storica, altro).

• Revisionare lo stile, rendere il testo comprensibile, leggibile, revisionare ortografia e

punteggiatura, ecc.

COMUNICARE

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CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO

GRAMMATICA

Ripasso e consolidamento delle nozioni linguistiche fondamentali studiate nei precedenti anni.

Viene considerata irrinunciabile l'esplorazione del pensiero e dell'opera di autori altamente significativi

quali:

1 – Seneca,

2 - Petronio,

3 - Lucano,

4 – Quintiliano,

5 – Plinio il Vecchio,

6 – Plinio il Giovane,

7 – Tacito,

8 – Apuleio.

Verrà inoltre affrontato lo studio dei caratteri essenziali della letteratura cristiana nell'ambito

dell'apologetica e della patristica cristiana.

La conoscenza degli autori citati sarà arricchita dall'esplorazione autoptica di brani caratterizzanti la

loro produzione letteraria, secondo una selezione curvata in direzione di problematiche che riguardano

lo studio degli autori.

Naturalmente verrà lasciata all'insegnante la libertà di selezione e di estensione su autori globalmente

considerati minori, ma che hanno trattato aspetti tematici particolari e fortemente rappresentativi della

civiltà latina.

METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI PER L’INSEGNAMENTO DI LINGUA E

CULTURA LATINA

Si seguirà necessariamente l’impostazione didattica del testo in adozione, che appare al momento

quello più soddisfacente. Si intende inoltre privilegiare, tra le esercitazioni proposte, la traduzione dal

latino in considerazione delle finalità specifiche che ci si ripropone di raggiungere con lo studio della

lingua latina. Ci si servirà limitatamente della traduzione dall’italiano, nell’intento di constatare la

capacità di comprensione e di applicazione delle regole linguistiche studiate. Si curerà particolarmente

la traduzione dal latino di numerosi brani di autori latini. Lo studio del latino sarà accompagnato da

continui riferimenti ai costrutti logici, morfologici e sintattici della frase e del periodo, costantemente

rapportati alla lingua italiana. Durante la lezione frontale non necessariamente si partirà

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dall’esposizione della regola per trovarne poi l’applicazione nella frase, ma spesso si potrà seguire il

percorso inverso, induttivo, aiutando l’allievo a risalire, tramite l’analisi della frase, alla formulazione

della regola. Si eseguiranno delle esercitazioni in classe guidate dall’insegnante e poi gradualmente più

autonome per avviare o rafforzare, a seconda dei casi o delle situazioni, il metodo di traduzione. Si

insisterà sull’apprendimento del maggior numero possibile di vocaboli e si farà riflettere l’allievo sulle

strutture e sui termini più significativi anche per la comprensione di alcuni aspetti e valori della civiltà

latina. Questo verrà fatto perché la traduzione del testo latino sia per quanto possibile finalizzata

all’apprendimento non solo di regole grammaticali ma anche di informazioni storico-culturali della

civiltà romana, e possa essere intesa come chiave di ingresso e approfondimento di quei grandi temi

culturali di cui è sostanziato il mondo latino.

Come strumenti didattici si utilizzeranno, in particolar modo, i testi in adozione, che presentano una

scelta piuttosto ampia di esercitazioni, e brani letterari; si potrà ricorrere anche a parti fotocopiate di

altri testi, sempre scolastici; verranno utilizzati dizionari specifici.

VERIFICHE

Si effettuerà un controllo sistematico dell’effettivo svolgimento delle esercitazioni scritte assegnate,

che verranno sempre corrette in classe durante le verifiche orali o al di fuori di esse come momento di

controllo della comprensione degli argomenti studiati e di confronto. Alla fine dell’unità didattica o, a

seconda delle necessità, durante il suo percorso si effettueranno verifiche orali e scritte, secondo quanto

è stato stabilito dal Collegio dei Docenti. Quali strumenti di verifica si farà uso di interrogazioni, test

grammaticali, traduzioni scritte e orali.

Nelle prove orali si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) competenze fonologiche (livello della conoscenza e dell’applicazione);

2) apprendimento teorico delle regole morfosintattiche ed acquisizione del metodo di traduzione

(livello della conoscenza, applicazione ed analisi);

3) possesso del bagaglio lessicale (conoscenza ed applicazione);

4) interpretazione del testo;

5) analisi lessicale e strutturale del testo;

6) individuazione delle tematiche presenti nel testo.

Nelle prove scritte si verificherà l’acquisizione delle seguenti competenze e abilità:

1) traduzione adeguata del testo proposto nel rispetto delle strutture grammaticali (livello

dell’applicazione e dell’analisi);

2) capacità di cogliere il significato del testo proposto (livello dell’analisi e della sintesi);

3) individuazione di corrispondenti ed efficaci locuzioni in lingua italiana nel rispetto del testo latino

(livello dell’espressione).

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Prova orale di latino

CRITERIO A: competenze fonologiche

1. Lettura stentata e scorretta.

2. Lettura ancora incerta e non sempre corretta.

3. Lettura sufficientemente corretta e sicura.

4. Lettura discretamente precisa ed espressiva.

5. Lettura notevolmente corretta ed espressiva.

CRITERIO B: acquisizione del metodo di traduzione e di apprendimento delle regole morfo-sintattiche

1. Incapacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

2. Scarsa capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

3. Sufficiente capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole

morfo-sintattiche e di applicarle.

4. Discreta/buona capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le

regole morfo-sintattiche e di applicarle.

5. Sicura capacità di individuare i nessi logici tra gli elementi del testo, di riconoscere le regole morfo-

sintattiche e di applicarle.

CRITERIO C: possesso del bagaglio lessicale

1. Bagaglio lessicale estremamente carente.

2. Scarso bagaglio lessicale.

3. Sufficiente bagaglio lessicale.

4. Bagaglio lessicale piuttosto sicuro e ricco.

5. Bagaglio lessicale notevolmente ricco e preciso.

CRITERIO D: interpretazione del testo

1. Incapacità di interpretazione testuale.

2. Scarsa capacità di interpretazione testuale.

3. Sufficiente capacità di interpretazione testuale.

4. Discreta/buona capacità di interpretazione testuale.

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5. Notevole capacità di interpretazione testuale.

CRITERIO E: analisi lessicale e strutturale del testo

1. Incapacità di analisi lessicale e strutturale.

2. Scarsa capacità di analisi lessicale e strutturale.

3. Sufficiente capacità di analisi lessicale e strutturale.

4. Discreta/buona capacità di analisi lessicale e strutturale.

5. Notevole capacità di analisi lessicale e strutturale.

CRITERIO F: individuazione dei contenuti presenti nel testo

1. Incapacità di individuazione dei contenuti proposti.

2. Scarsa capacità di individuazione dei contenuti proposti.

3. Sufficiente capacità di individuazione dei contenuti proposti.

4. Discreta/buona capacità di individuazione dei contenuti proposti.

5. Notevole capacità di individuazione dei contenuti proposti.

CRITERIO G: contestualizzazione dell’autore e delle tematiche

1. Incapacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

2. Scarsa capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

3. Sufficiente capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

4. Discreta/buona capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

5. Notevole capacità di contestualizzare l’autore e le tematiche proposte.

Prova scritta di latino

Qualora venisse proposta una prova comprendente la sola traduzione si utilizzerà la tabella allegata per

il cento per cento della valutazione. La medesima verrà utilizzata in percentuale preponderante per la

traduzione del brano, qualora la prova preveda, oltre alla stessa, un questionario o prova similare.

LIVELLI MINIMI RICHIESTI PER LA VALUTAZIONE DI SUFFICIENZA IN LINGUA E

CULTURA LATINA

L’allievo:

· conosce le principali regole della fonologia e legge con sufficiente correttezza il testo latino;

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· conosce negli aspetti fondamentali la flessione del verbo (comprese le forme perifrastiche), del

sostantivo, dell’aggettivo, del pronome e la sa riconoscere ed anche riapplicare in semplici frasi

mirate pur con qualche errore non particolarmente grave;

· conosce le principali strutture sintattiche, le sa riconoscere e riapplicare in esercizi di facile

traduzione, pur con qualche errore non particolarmente grave;

· sa tradurre versioni dal latino individuandone il significato fondamentale e usando una

terminologia sufficientemente appropriata al contesto del brano;

· inquadra i testi nella storia letteraria relativamente ai moduli affrontati, di cui conosce almeno le

linee essenziali oggetto delle spiegazioni e dello studio;

· coglie il senso generale e traduce, senza errori gravi, un brano spiegato in classe e preparato a casa,

riconoscendone le principali strutture linguistiche, riferendo anche le informazioni essenziali sul

contesto letterario e culturale in cui è inserito.

Nella traduzione dal latino la quantità di errori morfosintattici e lessicali che non pregiudichino la

sufficienza è calcolata sulla base dell’apposita griglia di valutazione che è stata predisposta dagli

insegnanti di lettere e che viene di seguito riprodotta.

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Si ritiene opportuno mettere in atto diverse strategie atte al recupero delle eventuali lacune evidenziate

nel corso dell’apprendimento. Si potranno effettuare a tale proposito:

◦ pause nello svolgimento del programma per consentire un consolidamento delle conoscenze e per

accertare la loro acquisizione;

◦ interventi mirati durante lo svolgimento delle lezioni con revisione degli argomenti che hanno

presentato maggiori difficoltà e con coinvolgimento generale della classe.

In caso di verifiche non sufficienti, ogni allievo sarà tenuto a correggere la prova stessa che poi sarà

ricontrollata dall’insegnante ed inoltre potranno essere assegnate esercitazioni aggiuntive riguardanti

l’argomento oggetto di valutazione. Tali esercizi verranno prima visionati dall’insegnante, che

evidenzierà gli eventuali errori, e poi saranno sottoposti di nuovo alla visione dell’allievo che dovrà

apportare le opportune correzioni. Tali attività di recupero verranno svolte nell’attività curricolare. Le

esercitazioni scritte assegnate a tutti gli allievi saranno particolarmente oggetto di controllo e

correzione per gli allievi che debbono recuperare. Costoro saranno anche soggetti a verifiche orali più

frequenti.

Se le verifiche continueranno ad essere non sufficienti, si potranno prevedere dei corsi di recupero

extracurricolari nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico.

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GRIGLIA DI CORREZIONE – traduzione della versione

Ai fini della valutazione agli indicatori sarà attribuito un diverso peso (da una scala da 1 a 10), esplicitato agli alunni nella presentazione di ogni singola verifica, in base alla diversa tipologia delle prove. Ogni indicatore sarà valutato in base ai livelli, con un punteggio da 1 a 5, secondo la seguente scala:

5 (ottimo/eccellente)

4 (buono/discreto)

3 (sufficiente)

2 (mediocre/insufficiente)

1 (gravemente insufficiente)

La moltiplicazione del peso per il punteggio dei diversi livelli consentirà di ottenere il punteggio grezzo, il massimo del quale 100/100 corrisponde al voto massimo 10.

LIVELLI

5

4

3

2

1

PESO x

punteggio

P. G.

Comprensione

Completa

Buona, con

qualche imprecisione

Sufficiente

Scarsa

Assente

Rispetto delle regole morfo-

sintattiche

Preciso

e rigoroso

Rigoroso, ma con qualche imprecisione

Accettabile

Scarso

Nullo

Completezza

Totale

Quasi totale

Accettabile (non traduce alcuni

periodi o tralascia una

riga)

Limitata (non traduce alcuni

periodi o tralascia

diverse righe)

Molto scarsa o nulla (tralascia molte parole e

interi passi)

Scelta

lessicale

Puntuale

Appropriata

Corretta

Imprecisa

Molto

scorretta

Punteggio Grezzo totale /100