LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo...

38
LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Transcript of LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo...

Page 1: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA

EST

Page 2: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile:

“E’ lo stile drammatico dell’anima umana che è in guerra con se stessa; e se la prosa di questi due sommi [Seneca e Tacito] è barocca, ciò è perché l’anima umana è barocca”.

Concetto Marchesi

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Page 3: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

L’asimmetrico stile senecano si oppone alla classica simmetria ciceroniana.

E’ lo stile dell’anima umana in guerra con se stessa.

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Page 4: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Ma quale guerra si combatté, all’alba della nostra era, nell’anima senecana?

Fu una battaglia per la libertà e si combatté nell’ultima trincea che il mondo classico offrì all’uomo contro la violenza della storia:

LA FILOSOFIA.

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Page 5: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

CHI E’ L’ UOMO LIBERO?

IL SAPIENS

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Page 6: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Pur con differenze in Grecia e a Roma la libertà coincideva con il servire solo alle leggi.

Ora la libertà consiste nel servire alla filosofia.

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Page 7: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Nel momento in cui la figura del princeps riunisce nelle sue mani tutto il potere, sollevandosi sopra la legge, che cosa significa libertà?

La libertà non ha che due vie:1) Suicidarsi con Catone2) Interiorizzarsi

QUAE PHILOSOPHIA FUIT, FACTA PHILOLOGIA EST

Page 8: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Il mondo antico, nel suo autunno, scopre una nuova dimensione: quella dell’interiorità.

“Scava dentro, dentro è la fonte del bene” (M. Aurelio)

Con questa massima sono tutti d’accordo: l’epicureo, il cinico, lo stoico.

IL LINGUAGGIO DELL’INTERIORITA’

Page 9: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Toccò a Seneca bandire a Roma il linguaggio dell’interiorità.

Per foggiare il linguaggio dell’interiorità Seneca ricorre a due metafore:1) Interiorità come possesso2) Interiorità come rifugio

IL LINGUAGGIO DELL’INTERIORITA’

Page 10: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Seneca attinge ad una delle più ricche riserve lessicali del latino: la lingua giuridica.

Ita fac, mi Lucili, vindica te tibi

Vindicare è termine giuridico: rivendicare legalmente qualcosa, togliendola al proprietario illegittimo.I due pronomi indicano chiaramente che oggetto e termine coincidono.

INTERIORITA’ COME POSSESSO

Page 11: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

La conseguenza del se sibi vindicare è lo stabile autopossesso di sé Suum esse = Sui iuris esse, espressioni giuridiche che indicano l’essere pienamente in possesso di tutti i diritti su di sé.

INTERIORITA’ COME POSSESSO

Page 12: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Nemo se sibi vindicat, alius in alium consumitur… Ille illius cultor est, hic illius: suus nemo est. (De brev. 2,4)

Ubicumque sum, ibi meus sum: rebus enim me non trado sed commodo. (Ep. 62,1)

INTERIORITA’ COME POSSESSO

Page 13: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Quale esperienza politica è sottesa?Seneca stesso afferma: tre sono i mali che ci fanno paura: la miseria, le malattie, la persecuzione dei potenti, e questo è il più temibile di tutti.Caligola manda a morte Seneca, Claudio lo condanna all’esilio, Nerone lo manda a morte definitivamente.

Senso precario della vita, rapina rerum omnium

Resta come unico bene inalienabile il possesso della propria anima.

INTERIORITA’ COME POSSESSO

Page 14: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

L’uso del riflessivo, sia diretto che indiretto, è forse il più frequente mezzo sintattico senecano con cui si esprime questo continuo ripiegarsi del soggetto su se stesso.

INTERIORITA’ COME POSSESSO

Page 15: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

In controtendenza rispetto al latino (es. excrucior di Catullo) che sostituiva il passivo al riflessivo, Seneca preferisce il secondo al primo: se ornare piuttosto che ornari, perché tale diatesi fa sentire maggiormente l’attività del soggetto.

Il riflessivo afferma la consapevolezza e responsabilità dell’agente che prende se stesso a oggetto della propria azione.

RIFLESSIVO DIRETTO

Page 16: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Anche nell’uso del riflessivo diretto Seneca innova:

1) Deprehendere: cogliere uno nel fare qualcosa, come termine giuridico cogliere in flagrante. Tale senso mal si presta alla diatesi riflessiva, alla quale Seneca arriverà per gradi:

Illum habitum in me maxime deprendoFacile est… adfectus suos… deprehendereDeprehendas te oportet, antequam emendes

RIFLESSIVO DIRETTO

Page 17: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

2) Excutere: ha significato concreto e visivo, fare uscire scuotendo e spesso equivale al nostro perquisire, frugare.In Seneca la diatesi riflessiva, identificando l’oggetto con la coscienza del soggetto, dà al verbo un’accezione tutta metaforica e spirituale:Excute te: fruga in tutte le pieghe della tua anima.

RIFLESSIVO DIRETTO

Page 18: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

In qualche caso la iunctura senecana è a lui precedente: già Cicerone parla di secum esse e secum vivere. Seneca lo ripete più volte, variandolo con secum morari: lo stare con se stesso.

Per esprimere questa divina solitudine del saggio Seneca usa un hapax sintattico: adquiescere + dativo della persona (sibi). Cicerone avrebbe usato in + abl: il rapporto locale della sintassi classica si oscura di fronte al valore di fine o vantaggio del dativo.

N.B. Il lettore di Seneca è colpito dalla quantità e novità dei dativi riflessivi.

RIFLESSIVO INDIRETTO

Page 19: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

UN DATIVO INTERESSANTE…Quando il filosofo si rimprovera e si sprona ad affrettare il passo ormai stanco sulla via della perfezione morale, usa una iunctura di vaga risonanza biblica: clamo mihi ipse. Anche il salmista clamat in corde suo; ma grida a Dio da un abisso di peccato e di dolore.In Seneca nessun dio risponde: il grido nasce e muore nell’interiorità di un animo, alle cui sole forze è affidata la responsabilità e l’orgoglio di quello che Seneca chiama transilire mortalitatem suam.

RIFLESSIVO INDIRETTO

Page 20: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Questo uso del dativo culmina nella coesistenza di due riflessivi:Es. Nullum (bonum) est, nisi quod animus ex se sibi invenit.

EX SE SIBI: i due riflessivi, il punto di partenza e quello di arrivo, delimitano l’orizzonte dell’interiorità senecana. Si tratta di uno spazio vasto, ma chiuso.

RIFLESSIVO INDIRETTO

Page 21: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Legato ad un altro uso del riflessivo indiretto è la metafora dell’interiorità come rifugio.

Si tratta del riflessivo introdotto da verbi dinamici, ad indicare il termine di movimento.

Es. In se colligi, in se converti, in se reverti, in se recondi, ad se recurrere.Ma più importante di tutti questi esempi è l’espressione in se recedere, un verbo che significa indietreggiare e ritirarsi.Recede in te ipse, quantum potes (Ep. 7,8)

INTERIORITA’ COME RIFUGIO

Page 22: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

L’animo si arrocca in se stesso: fuori è il regno della fortuna, il vortice delle cose, turbo rerum.

L’interiorità è possesso stabile.

INTERIORITA’ COME RIFUGIO

Page 23: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Il linguaggio dell’interiorità è forse il maggior contributo di Seneca al linguaggio della filosofia occidentale e confluirà, soprattutto per il tramite di Agostino, nell’esperienza cristiana:

Dice Agostino: Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

IL LINGUAGGIO DELL’INTERIORITA’

Page 24: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Ma poi Agostino continua come Seneca non avrebbe mai continuato:

Et si tuam naturam mutabilem inveneris, transcende et te ipsum.Il Dio di Agostino è dentro ed è sopra.

L’interiorità agostiniana non ha limiti: si apre in basso sull’inconscio (nec ego ipse capio totum, quod sum), in alto verso Dio.

IL LINGUAGGIO DELL’INTERIORITA’

Page 25: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Anche Seneca trova Dio nel suo intimo :Prope est a te deus, tecum est, intus est.Ita dico, Lucili: sacer intra nos spiritus sedet.

N.B. Il Latino classico avrebbe detto in nobis, ma la preposizione in è troppo usurata e polisemica (stato in luogo, moto a luogo, volume: dentro, superficie: sopra).

Inoltre intra dà volume all’interiorità e polarizza l’opposizione dentro-fuori (intra-extra).

IL LINGUAGGIO DELL’INTERIORITA’

Page 26: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

E come trova nella propria interiorità Dio così vi trova anche la libertà nella sua interiorità e tale libertà consiste nel suum fieri.

Così si chiude il cerchio di questa interiorità, che ha tutta l’apparenza di una monade dove il mondo rischia di ridursi all’io.

IL LINGUAGGIO DELL’INTERIORITA’

Page 27: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Eppure Seneca ne evade per la tangente non del divino, ma dell’umano. Se il suo stile rispecchia nel linguaggio dell’interiorità un movimento centripeto, rispecchia un movimento centrifugo nel linguaggio della predicazione: l’insegnamento agli uomini.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 28: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Lo stile di Seneca riflette un doppio e opposto movimento: dall’esterno all’interno, verso la solitaria libertà dell’io, il linguaggio dell’interiorità, e dall’interno verso l’esterno, verso la liberazione dell’umanità, il linguaggio della predicazione.

E’ per l’incisività di tale predicazione che Seneca studia il proprio stile

Malitia liberatus et liberat.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 29: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

“Seneca ha fatto trionfare nella letteratura latina la rivoluzione iniziata da mezzo secolo. Con il suo stile e la sua sintassi egli ha contrapposto alla convenzione ciceroniana che è tutta simmetria lo stile umano che è asimmetrico: che non vuole essere costretto alla preordinata uniformità di periodi ben armoniosi e vuole invece che ogni idea abbia il suo risalto e il suo compimento nella frase che basta ad esprimerla”.

C. Marchesi

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 30: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Cellula stilistica di Seneca è la sententia, per Cesare e Cicerone era il periodo. Dopo Seneca sarà la parola.

E’ questa la parabola della prosa latina, finché i Cristiani, portatori di una spiritualità nuova, ne restaureranno l’architettura.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 31: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

QUANDO CAMBIA UNO STILE, CAMBIA UN SISTEMA

DI VALORI

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 32: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

“La perfezione classica non implica, di certo, una soppressione dell’individuo, […] ma implica la sottomissione dell’individuo, la sua subordinazione della parola nella frase, della frase nella pagina, della pagine nell’opera. Consiste nel fare evidente una gerarchia”.

A. Gide

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 33: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Cesare e Cicerone sono tra loro agli antipodi, ma la loro prosa, pur con stili differenti, presenta una caratteristica comune: è retta da pochi grandi centri sintattici e/o unificata da una ininterrotta trama di nessi logici.

In questa struttura architettonica sembra tradursi il senso di una realtà ben organizzata, perché tra l’individuo e il cosmo vi è la mediazione della società.

Cesare e Cicerone hanno ideologie opposte, ma una fede comune: un comune impegno per l’edificazione di un bene che non può essere di uno se non è di tutti.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 34: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

L’avvento dell’impero segna una frattura in quest’ordine: la realtà politica, la società passa in secondo piano ed individuo e cosmo si trovano di fronte. Il problema non è più l’inserimento del singolo nella società e nello stato, ma il suo significato nel cosmo.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 35: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Scriveva Cicerone nel Somnium Scipionis che non c’è nulla di più gradito a Dio quam concilia coetusque hominum iure sociati, quae civitates appellantur.

Il Dio di Seneca non ha spettacolo più bello che vir fortis cum fortuna mala compositus.

L’ideale quiritario del vir fortis ac strenuus, passa dal civis al sapiens.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 36: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

Il contraccolpo di questo cambiamento è una prosa esasperata ed irrelata che ha tanti centri e tante pause quante sono le frasi. La trama logica si smaglia in un fitto balenio di sententiae.

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 37: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

“Le singole parti, ciascuna per sé, sono lavorate con la massima cura, perché in esse non resti il minimo spazio vuoto, ogni pensiero è concentrato e coniato nel modo più espressivo possibile, sicché il contenuto minaccia di far saltare la forma, e questa tensione si scarica quando i membri esteriormente collegati fra loro solo per mezzo della prosa ritmica, sono compendiati in una punta aguzza e sentenziosa”.

G. Misch

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE

Page 38: LO STILE DRAMMATICO DEL FILOSOFO SENECA. Su questa base Seneca chiede che venga giudicato il suo stile: E lo stile drammatico dellanima umana che è in.

I rapporti sintattici si contraggono e si semplificano; le parole vuote tendono a scomparire; ogni sintagma è teso al limite della sua forza espressiva. La prosa senecana si allontana dalla complessità ipotattica della prosa classica, ricca di costrutti congiunzionali.

PLUS SIGNIFICAS QUAM LOQUERIS

IL LINGUAGGIO DELLA PREDICAZIONE