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LO SPIONAGGIO IN GUERRA Conferenza tenuta dal Gen. D. (ris.) Antonino MOZZICATO agli studenti degli ultimi due anni degli Istituti medi Superiori di Bracciano (Liceo Classico “Vian”, Istituto Tecnico “Paciolo” ed Istituto Tecnico “ Salvo D’Acquisto) ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ 1. PREMESSA La materia è così vasta da richiedere moltissimo tempo per essere trattata nella sua interezza. Tempo che non abbiamo. Ho pensato allora di svilupparla nel seguente modo per lasciarvi qualche idea e qualche concetto che in un certo qual modo possano arricchire la vostra conoscenza della specifica materia. Dare una sommaria definizione di spionaggio e controspionaggio per passare poi agli elementi che intervengono perché entrambe le attività vengano svolte nel migliore dei modi e loro caratteristiche. Tali elementi si possono ridurre a tre: uomo, manipolazione delle notizie, cioè la cifratura, e le modalità di trasmissione ad altri. .. Sarà fatta una sintetica storia dello spionaggio e controspionaggio e descriverò, anche qui, sinteticamente, la situazione dei servizi nelle principali nazioni prima della prima guerra mondiale e durante la stessa, unitamente agli avvenimenti di rilievo che hanno portato significativi cambiamenti. In sintesi i fatti di spionaggio più importanti e i loro autori. Lo stesso farò per la seconda guerra mondiale. Infine cercherò di trarre qualche insegnamento che possa essere utile oggi a tutti, ma principalmente a voi che avete davanti ancora tutta una vita da trascorrere. Questo perché persone di grande ingegno ci hanno insegnato che la storia è maestra di vita e quindi, la dobbiamo non solo conoscere, ma anche valutarla attentamente. Qualcuno questo concetto non l’ha tenuto presente, tipo Hitler che invase l’Unione Sovietica senza pensare alla fine che aveva fatto Napoleone e tutti sappiamo come andò a finire. Naturalmente lo spionaggio ed il controspionaggio in tempo di pace hanno una relativa importanza, mentre in tempo di crisi o di guerra diventano elemento fondamentale per una nazione, a volte anche decisivo per il successo o meno di avvenimenti risolutivi.

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LO SPIONAGGIO IN GUERRA

Conferenza tenuta dal Gen. D. (ris.) Antonino MOZZICATO agli studenti degli ultimi due anni degli Istituti medi Superiori di Bracciano (Liceo Classico “Vian”, Istituto Tecnico “Paciolo” ed Istituto Tecnico “ Salvo D’Acquisto) ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ 1. PREMESSA La materia è così vasta da richiedere moltissimo tempo per essere trattata nella sua interezza. Tempo che non abbiamo. Ho pensato allora di svilupparla nel seguente modo per lasciarvi qualche idea e qualche concetto che in un certo qual modo possano arricchire la vostra conoscenza della specifica materia. Dare una sommaria definizione di spionaggio e controspionaggio per passare poi agli elementi che intervengono perché entrambe le attività vengano svolte nel migliore dei modi e loro caratteristiche. Tali elementi si possono ridurre a tre: uomo, manipolazione delle notizie, cioè la cifratura, e le modalità di trasmissione ad altri. .. Sarà fatta una sintetica storia dello spionaggio e controspionaggio e descriverò, anche qui, sinteticamente, la situazione dei servizi nelle principali nazioni prima della prima guerra mondiale e durante la stessa, unitamente agli avvenimenti di rilievo che hanno portato significativi cambiamenti. In sintesi i fatti di spionaggio più importanti e i loro autori. Lo stesso farò per la seconda guerra mondiale. Infine cercherò di trarre qualche insegnamento che possa essere utile oggi a tutti, ma principalmente a voi che avete davanti ancora tutta una vita da trascorrere. Questo perché persone di grande ingegno ci hanno insegnato che la storia è maestra di vita e quindi, la dobbiamo non solo conoscere, ma anche valutarla attentamente. Qualcuno questo concetto non l’ha tenuto presente, tipo Hitler che invase l’Unione Sovietica senza pensare alla fine che aveva fatto Napoleone e tutti sappiamo come andò a finire. Naturalmente lo spionaggio ed il controspionaggio in tempo di pace hanno una relativa importanza, mentre in tempo di crisi o di guerra diventano elemento fondamentale per una nazione, a volte anche decisivo per il successo o meno di avvenimenti risolutivi.

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2. SIGNIFICATO DI SPIONAGGIO E CONTROSPIONAGGIO.

SPIONAGGIO “ Se l’obbligo di penetrare i segreti altrui si impone alle nazioni consce della propria sicurezza e del proprio avvenire, un secondo obbligo sgorga imperioso e naturale dal primo: assicurare con ogni mezzo la salvaguardia dei propri segreti” L’autore di questo concetto è’ Federico il Grande. Lo spionaggio, quindi, è la pratica per carpire segreti da rivali o anche neutrali o persino da amici, come spesso è avvenuto nella storia, per ottenere vantaggi militari, politici o economici. Lo spionaggio, pertanto, non riguarda soltanto il settore militare, ma comprende anche le attività inerenti l’industria, l’economia, il commercio, e.cc.. e per questo lo possiamo dividere in due grandi settori: militare ed industriale. Ci occuperemo soltanto di quello militare. Il primo tende a conoscere forze e loro dislocazione, capacità operative, regolamenti, modalità d’azione, piani operativi, mezzi, morale degli uomini, consenso o meno ai governanti, ecc. Il secondo si riferisce ai settori vitali dell’economia di una nazione ed al suo potenziale di sostegno alle forze operative vere e proprie, come la quantità ed il tipo di produzione industriale, specialmente per quanto riguarda le Forze Armate, la qualità del commercio, soprattutto con l’estero (tipi di materie prime importate e quantità, da quali paesi arrivano, ecc.), brevetti in fase di sviluppo o di produzione, possibilità dei trasporti terrestri, aerei e marittimi, in quanto concorrono al potenziale bellico, vie di comunicazioni e loro influenza sul commercio, produzione industriale, ecc. Come si può notare i campi d’azione sono tantissimi..

CONTROSPIONAGGIO. Il controspionaggio, lo dice la stessa parola, è, invece, quell’insieme di attività che tendono a non far sapere, e qui ripeto, non solo ai nemici ma anche ai neutrali ed agli amici, quello che noi facciamo, come lo facciamo e perché lo facciamo e si estrinseca con atti finalizzati in due direzioni e precisamente: da un lato neutralizzando ed ostacolando l’azione degli altri che vogliono sapere i fatti nostri e dall’altro utilizzando tecniche di comunicazioni non comprensibili e non individuabili dagli altri. In sintesi tende a scovare l’organizzazione nemica per neutralizzarla, anche del

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fronte interno ed a proteggere al massimo i propri segreti, il proprio personale, i propri mezzi, i propri sistemi di comunicazione, ecc.. A volte si occupa anche della diffusione di false notizie allo scopo di creare falsi obiettivi o confusione nell’operato del nemico facendo credere una cosa per un’altra.

ELEMENTI CHE INTERVENGONO NELLO SPIONAGGIO E CONTROSPIONAGGIO E LORO CARATTERISTICHE.

Chi sono i principali attori che operano e agiscono in questi vasti e complessi settori? Possiamo dire che sostanzialmente sono tre: Le persone, le modalità di manipolazione delle notizie, in sintesi i sistemi di cifratura, ed i mezzi di trasmissione. Tutti questi elementi sono importanti. L’uomo può fare le cose più impensate e se poi non ha il mezzo adatto per fare arrivare le notizie a chi di dovere in tempo utile vanifica ogni cosa (anche il semplice ritardo di qualche ora può essere determinante per il mancato utilizzo delle informazioni),

ELEMENTO UMANO E’ senza dubbio il più importante dei tre. Quali caratteristiche debbono avere, dove operano, come operano, quali sono gli obbiettivi da conseguire. Vediamo le caratteristiche: Devono essere affidabili, coraggiosi, intelligenti, perspicaci, dotati di furbizia, preparati fisicamente e culturalmente, compresa la conoscenza delle lingue e delle caratteristiche degli ambienti in cui debbono operare, sensibili, devono essere capaci di adottare rapidamente le giuste soluzioni a seconda delle situazioni in cui si trovano, devono possedere altissimo senso del dovere, incondizionato attaccamento alla loro Patria, buona immaginazione: Se si tratta di donne devono anche saper essere altere, dure, insensibili agli effetti sentimentali dei corteggiamenti. Si tratta, inoltre, di persone che debbono essere in grado di svolgere attività infide, senza alcuna regola morale, da soli in mezzo al nemico; di vivere nel falso, in grande solitudine, senza mai potersi confidare con alcuno, in costante autocontrollo. Debbono continuamente tenere la maschera. Se talvolta

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qualcuno dimostra un certo interesse per loro, significa che è arrivato il momento di preoccuparsi, in quanto è probabile che siano sospettati. Se scoperti non hanno scampo, la morte li aspetta per riposare, infine, in una tomba anonima senza alcun riferimento e magari saranno dimenticati dai loro parenti, i quali, non sapendoli in prima linea, li considerano degli imboscati ed a volte anche dei traditori.. Accanto alle spie vere e proprie operano anche moltissime persone che possiamo chiamare fiancheggiatori. Sono uomini di diversa estrazione e cultura, animati dalle più svariate motivazioni, che vanno dall’amore per la propria terra al desiderio di guadagnare denaro o favori, dallo spirito di avventura alla spinta ideologica. Di questa categoria non è da escludere che facciano parte uomini senza scrupoli, spericolati, avventurieri. Essi vengono di solito reclutati per operare nelle zone ove normalmente vivono od a loro molto note, per portare a termine specifici compiti, per un tempo determinato e per azioni che non comportano particolari pericoli. Devono avere anche loro alcune caratteristiche come, innanzitutto, l’affidabilità, ma per il resto non si richiedono particolari doti. Le vere spie, invece, spesso, provengono dalle forze Armate e quasi tutti hanno le caratteristiche che abbiamo detto. Sono uomini affidabili, capaci, leali, legati così profondamente alla loro Patria da rischiare senza esitazione frequentemente la propria vita e a volte sacrificarla pur di non venir meno all’impegno assunto, al giuramento prestato. Naturalmente la nazione che ha la capacità di mettere in campo più uomini di tal fatta ha più probabilità di acquisire la supremazia sui nemici. Altro elemento da non trascurare per quanto riguarda la compattezza dell’organizzazione d’intelligence è dato dalla stima e dalla considerazione che i capi hanno dei loro dipendenti. Gli inglesi comprendevano il valore di questi uomini e li avevano in grande considerazione dimostrandolo con aiuti alle loro famiglie, a loro stessi quando erano in difficoltà, ecc. Altrettanto non si può dire per i tedeschi e per i russi, che trattavano tutti con notevole severità e al minimo errore li punivano senza pietà. A volte, come fecero i tedeschi con il famoso “Cicero”, il lavoro svolto, anche se di grande importanza, era ricompensato con moneta falsa.

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Chi fa, invece, la spia tradendo è un’altra cosa. Non viene scelto, è la persona che si propone e, quindi, può essere chiunque.

DOVE OPERANO QUESTE PERSONE. La loro battaglia si svolge ovunque, nei posti più disparati: centri urbani, bassifondi, strade isolate, campagne infide, boschi pieni di tranelli, appartamenti modestissimi e di lusso, in zone di guerra, a contatto con il nemico, ecc. Quasi sempre operano al di fuori della propria Nazione, in posti occupati dal nemico, spesso anche in Nazioni neutrali ed anche, talvolta, in quelle amiche. Pertanto si chiede loro un altro elemento importante: la capacità di saper raggiungere la zona d’operazione, cosa spesso non facile, in quanto tutte le frontiere sono molto sorvegliate ed a volte occorre fare dei lunghi giri, come ad esempio per andare dalla Francia in Germania, spesso, per maggiore sicurezza, si passava dalla Svizzera e dall’Austria. Spesso la località d’interesse viene raggiunta con il mezzo aereo od il paracadute oppure attraverso il mare, sbarcando da mezzi da sbarco o da sommergibili.. Apro una parentesi. A prima vista sembra che le nazioni neutrali non destino molto interesse. Invece non è così. Nei paesi neutrali vi sono delle vere e proprie centrali di spionaggio che raccolgono varie notizie riguardanti movimenti di merci verso il paese nemico al fine di bloccarle prima che arrivassero a destinazione, la conoscenza dei collegamenti finanziari con le nazioni nemiche, l’individuazione di pozzi petroliferi in funzione o aperti da poco, ecc. Inoltre, queste centrali, svolgono spesso attività propagandistica per attenuare il morale delle popolazioni dei paesi nemici, fare pressioni sui diplomatici dei paesi neutrali per farli entrare in guerra al loro fianco od evitare che vadano dalla parte avversa, per confondere il nemico, divulgando notizie false , ecc.....

COME SI SVOLGE Anche quì i modi sono tantissimi. Operando rimanendo loro stessi, travestendosi, brave le donne in questo, cambiando continuamente identità, assumendo l’identità di persone morte

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o addirittura nemiche, ecc.. Naturalmente, la scelta del modo di operare dipende anche dalle capacità che in generale possiede la persona.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI. Quali sono in ultima analisi gli obiettivi che una spia deve perseguire, oltre a quello, ovvio, di non farsi scoprire, ed in tal caso, arrecare il minor danno possibile al proprio paese? Sono sostanzialmente tre: raccogliere le notizie, elaborare le stesse e trasmetterle all’organo preposto alla ricezione, che può anche essere un collega, se i suoi mezzi non gli permettono di raggiungere direttamente la destinazione finale. --------------------------------------------------------------------------------------

MANIPOLAZIONE DELLE NOTIZIE (CIFRATURA) Prima di passare ai sistemi di cifratura due parole su come si possono acquisire le varie notizie. L’acquisizione delle notizie avviene nei modi più disparati. Personalmente, tramite collaboratori, la lettura di giornali e di bollettini economici, studiando la quantità e la qualità delle merci in circolazione, ascoltando la radio, frequentando circoli appropriati, con macchine fotografiche e cineprese ( ve ne sono di tantissimi tipi- piccole, piccolissime, grandi, idonee per ogni circostanza ed ambiente). Per esempio, mascherate in: bottoni, nelle cravatte, in parti di vestiti, negli occhi di vetro, nei libri, negli accendini: Utilizzando apparati di ascolto, ve ne sono di tantissimi tipi, come microfoni normali, ultrasensibili, captando comunicazioni radio di vario genere del nemico, intercettando messaggi trasmessi in vari modi, ecc.. Se possibile, le notizie devono essere controllate se vi sono sufficienti dubbi sulla loro veridicità, anche se questo compito è principalmente del personale della centrale preposta alla ricezione dell’informazione. Acquisita la notizia, prima di farla giungere a destinazione, occorre “camuffarla”, per non far comprendere ad alcuno, diverso dal destinatario, quello che viene comunicato.

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Anche qui i modi sono tanti. Si parte dal semplice imparare a memoria, per un messaggero, agli scritti con inchiostri speciali, se ne conoscono una cinquantina di tipi, (da qui l’affannosa ricerca di reagenti universali. Gli inglesi ne trovarono uno usando i raggi infrarossi) su specifiche veline, all’uso di cifrari veri e propri come la trasposizione delle lettere, per es. la A viene slittata alla quarta dell’alfabeto e, quindi diventa D e così via. Ma non si ha un semplice slittamento. Per le lettere successive può essere di 5 posti per passare poi ad uno, ed alla fine ricominciare con un altro criterio, ecc. Vi sono poi le parole convenzionali con specifico significato, come quello famoso trasmesso da radio Londra per dare il via all’azione dei partigiani francesi in concomitanza con lo sbarco in Normandia. Poi vi sono cifrari più complessi che presuppongono, però, dei veri e propri libri a disposizione d’ambo le parti chi cifra e chi decifra, perché partono con parole chiavi che vengono cambiate continuamente. Es. Si prende la Bibbia. Con un numero si indica la pagina e la parola da cui si parte per cifrare il messaggio. 2478 (questo numero è anch’esso cifrato con un cifrario a parte) .Decifrato viene fuori 17378. Vuol dire pag 173 parola 78. Da quella parola si parte per cifrare. E’ di basilare importanza l’aderenza delle notizie alla realtà che cambia continuamente. Un semplice ritardo può rendere assolutamente inutile l’informazione, le notizie. Di un sistema voglio parlare in modo più dettagliato ed è il famoso sistema “Enigma” messo in opera dai tedeschi. Subito dopo la prima guerra mondiale, con lo sviluppo ulteriore dell’elettromagnetismo, e delle macchine elettriche, inventarono una macchina elettromagnetica con dei rulli che cambiavano continuamente posizione e quindi le parole di partenza secondo una sequenza casuale che solo la macchina che riceveva era in grado di capire. Poiché i rulli erano diversi ed intercambiabili, le possibili soluzioni di cifratura erano dell’ordine del miliardo. Questa macchina, inizialmente, nel 1923, era nata per essere utilizzata per le comunicazioni finanziarie e commerciali, ma poi fu adottata, ed ulteriormente perfezionata, dalle forze Armate e con rulli di diverso tipo sempre più complicati. Quando i tedeschi cominciarono ad usarla nella diplomazia e nelle Forze Armate, siamo verso il 1928, inglesi e francesi

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non ci capirono nulla e non se ne preoccuparono molto. E vi erano diversi motivi validi perché lo fecero. Non avevano personale idoneo, le risorse finanziarie a disposizione erano piuttosto limitate e, soprattutto, non avevano paura della Germania che si trovava in una situazione politica, economica e militare disastrosa. Chi invece prese sul serio la cosa furono i polacchi che vedevano un costante nemico nella Germania. Riuscirono a venire in possesso di una di queste macchine e cominciarono a studiarla. Comprendendo la complessità del problema da risolvere formarono un gruppo di matematici, fisici e crittoanalisti, al comando di un Capitano, poi promosso maggiore, che si mise subito al lavoro e, dopo molto tempo, cominciò a capirci qualcosa. In che modo, studiando prima di tutto il funzionamento della macchina e le possibilità che essa forniva. Poi, analizzando i messaggi che intercettavano per capire quali erano le parole chiavi e come si sviluppavano nella giornata, ecc. Fu un lavoro immane, ma alla fine aprirono qualche spiraglio. Siamo arrivati al 1939. Intanto in Germania è andato al potere Hitler, che ha fatto tutto quello che sappiamo ed i venti di guerra spirano in tutta Europa. I polacchi, dal canto loro, studiando attentamente quello che avveniva in Germania, compresero che la loro Nazione era nel mirino di Hitler. Temendo il peggio il Maggiore, avendo la Polonia un patto con Francia ed Inghilterra in merito allo scambio di notizie sui sistemi di sicurezza, convocò i colleghi delle due citate Nazioni e li mise al corrente di tutto. E’ inutile dire quanto grande fu lo stupore di costoro, sia per l’ingegno dimostrato dai tedeschi nel costruire quel sistema e, soprattutto, nell’abilità dei Polacchi nel comprenderne una buona parte. Gli inglesi si misero subito al lavoro, ma presto si trovarono in grande difficoltà perché i tedeschi avevano aggiunto altri due rulli, portando in tal modo le probabilità a 146 miliardi di miliardi. Anche loro, come i polacchi, costituirono uno specifico gruppo di lavoro che lavorando duramente, soprattutto per il merito di uno di essi, ridussero le probabilità a 17.000 circa. Costruirono una macchina che analizzasse, sulla base di certi dati che ricavavano dai vari messaggi , queste probabilità in brevissimo tempo, arrivando in tal modo ad avere la parola chiave per posizionare i rulli in modo da decifrare i messaggi. E questa fu la prima grande vittoria degli inglesi sui tedeschi, i quali, pieni di prosopopea, pensavano che nessuno li avrebbe decifrati e, quindi, continuarono imperterriti ad usare “Enigma” , con danni enormi durante la condotta degli ultimi anni di guerra. Si calcola che questa azione degli

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inglesi, per i vantaggi che ne ha portato agli alleati, abbia accorciato la guerra di almeno due anni, se non tre. Vedremo poi, quali sono state le azioni più significative derivanti da questi vantaggi.

TRASMISSIONE DELLE NOTIZIE. La trasmissione delle notizie, in chiaro o, diciamo, “manipolate”, avviene, principalmente, sulla base delle attrezzature disponibili e della distanza da coprire. Anche queste modalità sono numerose, Possono essere trasmesse personalmente, con corrieri adeguati, con scritte indecifrabili, su carta non comune , opportunamente nascosta, , in modo da non essere facilmente trovata da alcuno, con mezzi strani come il cuoio capelluto, strisce di carta speciale messa sotto la pelle dei talloni o nella dentiera, con i piccioni viaggiatori, molto usati, con segnali luminosi, o segnali speciali con bandiere o altri sistemi come teli posizionati a terra in un certo qual modo per essere visti dall’alto,, con messaggi lanciati da aerei, con corrieri a loro insaputa e, naturalmente, con mezzi radio di vario tipo e frequenza, dopo che il messaggio è stato opportunamente cifrato. Il mezzo radio presenta aspetti positivi e negativi. E’ senza dubbio il più rapido, raggiunge quasi istantaneamente il destinatario. Un giorno, un ministro Inglese, è in una città francese a pranzo ed alla fine lo avvisano che una radio tedesca ha chiesto, con grande sorpresa di tutti, com’era la bistecca che aveva appena mangiato. Evidentemente qualcuno, spia tedesca o traditore, aveva trasmesso la notizia in Germania, subito ritrasmessa, dalla radio tedesca. Churchill parla in un contesto chiuso e ben sorvegliato. Viene fischiato e tutto viene tenuto segreto. Ma poco tempo dopo una stazione radio tedesca trasmette la parte del discorso che viene fischiato, con grande stupore e rabbia degli inglesi. A Scopa Flow, grande porto militare navale inglese, super protetto, meno di 15 ore dopo che è arrivata una Divisione Navale, arrivano i bombardieri tedeschi, avvisati, naturalmente, via radio da una spia o traditore. Gli agenti agivano anche nei paesi neutrali e spesso venivano utilizzati per ritrasmettere i messaggi, che non potevano arrivare direttamente al previsto destinatario.

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Per esempio le spie tedesche in Inghilterra avevano agenti “ripetitori” in Olanda e Francia. I mezzi più comuni usati nel tempo sono stati, oltre naturalmente alle spie stesse, i corrieri, i piccioni viaggiatori, animali di vario genere con carichi che consentivano nascondigli particolari, con segnali luminosi e, con il passare del tempo, sempre più con la radio. Questo mezzo è stato largamente usato nel secondo conflitto mondiale, anche per svolgere attività di propaganda. Naturalmente la radio, intercettabile anche a grande distanza, ha costituito un elemento di grande attenzione per tutte le nazioni al fine di renderla il più possibile sicura. Ma questo è un altro argomento.

STORIA Ne XX secolo, i primi a costruire una macchina cifrante ed a metterla in funzione nel marzo del 1918, furono i tedeschi, ma con scarsi risultati in quanto già nei primi giorni di giugno dello stesso anno i francesi ne avevano compreso il funzionamento. Le comunicazioni dei tedeschi, in tal modo, erano facilmente comprese dai francesi. In tal modo essi vennero a conoscenza del settore ove i tedeschi avrebbero prodotto lo sforzo principale e, dopo aver preso le dovute contromisure, vinsero la battaglia, che portò alla loro vittoria finale. decrittando in tal modo i messaggio tedeschi.

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PRIMA GUERRA MONDIALE

FATTI SALIENTI

ITALIA Durante la prima guerra mondiale in Italia operava una rete spionistica del governo austriaco, la cui efficienza consentì, tra l’altro, l’affondamento dell’incrociatore Leonardo Da Vinci e la distruzione di fabbriche di munizioni ad Ancona e Genova. Il servizio segreto italiano reagì con prontezza allo smacco, penetrando nel consolato austriaco di Zurico, in cui aveva sede l’organizzazione spionistica austriaca, riuscendo a impadronirsi dell’elenco degli agenti nemici che agivano nel nostro paese. Nel settore crittografico non eravamo messi bene. All’inizio del XX secolo la crittografia in Italia era ad un bassissimo livello, nonostante avessimo una buona tradizione in quel settore (basti pensare a Giulio Cesare). All’inizio della guerra potevamo intercettare i messaggi austriaci, ma non sapevamo decifrarli. poiché non avevamo nemmeno un ufficio cifra. Si mandò allora in Francia il Cap. Sacco, ma non gli furono trasmesse le conoscenze in merito alla decrittazione dei messaggi. Per superare la situazione di stallo il Capitano, insistendo con i superiori e dopo diverso tempo, ebbe il personale e i mezzi per arrivare a scoprire la chiave dei cifrari campali, navali e diplomatici austriaci. Ma i nostri rimasero inalterati e, quindi, ininfluenti in quanto da tempo conosciuti dagli austriaci. Ci volle la ritirata di Caporetto per convincere lo Stato Maggiore a Cambiarli. Ma dopo tale battaglia, che costò molto cara all’Italia per perdite di uomini, mezzi, armamenti e territorio, il nuovo Capo di Stato Maggiore Mar. Diaz, dette un notevole impulso ai servizi, che lo ripagarono con importanti informazioni sul nemico, utilissime per impostare nel migliore dei modi la condotta della difesa sul Piave. La battaglia che ne scaturì,

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dura e sanguinosa, fu vinta dall’Italia e costituì’ la premessa per la vittoria finale qualche mese dopo. Adesso alcuni esempi di operazioni sul campo di battaglia. Furono quasi tutte compiuti da Ufficiali, le cui famiglie abitavano nei territori occupati dai tedeschi. L’uso del paracadute agli inizi della prima guerra mondiale riguardò essenzialmente l’aviazione delle varie nazioni con lo scopo di salvare le vite dei piloti in difficoltà a seguito di offesa nemica. Continui sviluppi e miglioramenti portarono questo nuovo “mezzo” ad un discreto livello di funzionamento, talché moltissimi furono i piloti che “sopravvissero” ai loro aerei irrimediabilmente danneggiati in combattimento.. Vi furono, però, altri e preziosi settori in cui il paracadute venne efficacemente utilizzato, come quello inerente il campo delle informazioni. Sin dal 1916 tedeschi, francesi ed inglesi avevano “trasferito”, via aerea, con il paracadute, in territorio nemico, alcuni Ufficiali qualificati, allo scopo di raccogliere informazioni sul nemico. A questa nuova forma di acquisizione dati informativi sul nemico l’Italia arrivò con un po’ di ritardo e nel 1918 lanciò, oltre le linee nemiche, 4 ufficiali, dopo aver avuto dagli inglesi i necessari paracadute ( del tipo Calthrop ) ed aver ricevuto da loro l’adeguato addestramento. I primi quattro Ufficiali prescelti ed addestrati per essere aviolanciati in territorio nemico per acquisire informazioni sul nemico furono i Tenenti: Alessandro TANDURA, Ferruccio NICOLOSO, Arrigo BARNABA e. Antonio PAVAN (quest’ultimo fu trasferito con aereo, non aviolanciato). Il primo Ufficiale prescelto fu il TANDURRA, originario di Vittorio Veneto, e per l’atterraggio fu prevista una località ad est di tale cittadina. Per il lancio viene utilizzato un bimotore da ricognizione del tipo Savoia-Pomilio S.P.2 , in cui è stato ricavato un sedile ribaltabile nella parte posteriore, con l’ apertura comandata dall’ufficiale osservatore. Il paracadute, adeguatamente protetto, viene fissato sotto la fusoliera. L’operazione si sviluppa con un tempo quanto mai inclemente in quanto l’aereo incappa in un terribile temporale, che mette a durissima prova uomini e macchina. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche e la mancanza di esperienza in operazioni del genere , l’aviolancio riesce ed il Tenente, sia

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pure fradicio per la pioggia e stordito per il la grande botta che riceve toccando terra al buio, inizia la sua preziosa missione, aiutato in questo difficile compito da tante persone, tra cui principalmente la sorella Emma e la fidanzata Emma PETTERLE, missione che durerà fino alla fine della guerra. Le sue informazioni sul nemico furono molto utili, come quelle degli altri, per impostare nel migliore dei modi la battaglia finale di Vittorio Veneto, che portò alla vittoria finale e, quindi, alla fine della guerra. Per la perizia e l’ardimento dimostrati e per l’efficacia del suo operato il Ten. TANDURRA venne decorato con la massima onorificenza, la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Seguirono, sempre con risultati positivi, le missioni degli altri tre Ufficiali. De Carlo

INGHILTERRA Sin dal 1910 inglesi e tedeschi si spiano continuamente per conoscere i progressi dell’altro non solo nel settore militare, ma anche economico, commerciale, politico e culturale, per formulare un giudizio sulle possibilità strategiche non solo del momento, ma anche in prospettiva nel tempo. Ciascuna nazione sapeva che gli altri sapevano, ma non sapeva quanto sapessero. Ogni nazione controllava le varie comunità degli altri paesi esistenti nel proprio territorio per evitare che svolgessero attività eversive o peggio spionaggio a favore della propria nazione se in guerra con la nazione ospitante. Quando scoppiò la guerra gli inglesi arrestarono tutte quelle persone che erano state individuate come spie o poco affidabili e da tempo tenute sotto controllo. In questo modo dettero un colpo mortale allo spionaggio tedesco, che fu quasi azzerato e che dovette provvedere a riorganizzare in fretta e furia la propria organizzazione, partendo, in tal modo, da una posizione svantaggiata, rispetto agli inglesi Questa operazione mise subito in evidenza quanta importanza gli inglesi dessero al servizio di intelligence e come accurata ed avanzata fosse la propria organizzazione in tutti settori. All’inizio del conflitto i servizi segreti alleati erano avanti rispetto a quelli tedeschi, i quali non davano molta importanza alla massima: “ anche un

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esercito inferiore può vincere quando conosce in anticipo le intenzioni del nemico” e vi sono numerosissimi esempi che rendono veritiero questo detto. Infatti, all’inizio del conflitto gli agenti tedeschi in Inghilterra erano appena 22 e gli inglesi li conoscevano tutti e li arrestarono in un solo giorno. Alla Germania, dopo questo fatto, occorsero diversi mesi per organizzare in Gran Bretagna qualcosa di serio. Degli avvenimenti salienti ne cito uno accaduto sul campo di battaglia. Nel settore inglese del campo di battaglia, siamo nel 1915 avvengono troppe distruzioni mirate . Prima salta un deposito munizioni, poi viene distrutto un treno pieno di soldati, poi furono distrutti alcuni pezzi di artiglieria di grosso calibro ben nascosti. Si pensa subito ad una spia e si organizza la sua caccia. Dopo diverse ricerche si hanno i primi risultati. Si viene a sapere che in giro vi è un Capitano francese con una cicatrice sul viso. Da un controllo si capisce la spia è lui, infatti i francesi confermano che non esiste un capitano con quelle caratteristiche. La caccia continua e si viene a sapere che ad Amiens è stato visto un Maggiore inglese con la cicatrice sul viso. Non poteva essere che la spia, la quale assumeva di volta in volta diverse personalità. A questo punto scese in campo il capo di una Sezione del Controspionaggio inglese coadiuvato da altre persone ed alla fine individuarono l’uomo e dopo una sanguinosa colluttazione lo catturarono. Naturalmente seguì il processo che condannò a morte la spia mediante la fucilazione.

GERMANIA Come abbiamo visto i tedeschi partirono svantaggiati nei confronti dell’Inghilterra, ma si ripresero subito e l’azione dei loro servizi fu ovunque molto efficace. Avevano costruito per primi una macchina cifrante, ma i francesi ne compresero abbastanza presto il funzionamento. Le comunicazioni dei tedeschi, in tal modo, erano facilmente comprese dai francesi. In tal modo essi vennero a conoscenza del settore ove i tedeschi avrebbero prodotto lo sforzo principale nell’azione prevista per la metà del 1918 e, dopo aver preso le dovute contromisure, vinsero la battaglia, che portò alla loro vittoria finale.

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Alcuni esempi. Un signore particolarmente capace ad operare di notte in territorio sconosciuto fu infiltrato dai tedeschi dietro le linee francesi al solo scopo di tagliare le linee telefoniche molto utilizzate per le varie comunicazioni, soprattutto in periodi di stasi. Fu scoperto e quando la polizia francese fece irruzione nella sua abitazione trovò tutto in disordine in quanto i tedeschi li avevano preceduti facendo sparire ogni traccia che potesse compromettere i servizi germanici. Anna Maria Zeller. Tra gli agenti tedeschi particolare attenzione merita Anna Maria Zeller, figlia di modesto antiquario berlinese. Assunse diversi nomi, ma venne comunemente indicata come il “Dottore”. S’innamorò di un Ufficiale di marina dei servizi e così entrò anche lei a farne parte. Avuto, dopo un periodo di tirocinio durante il quale dimostrò sagacia, intelligenza e una notevole capacità di valutare i vari avvenimenti, un incarico importante, mise in atto una grande organizzazione operando, principalmente, in Belgio, Olanda e Francia, reclutando persone di ogni specie, le quali, portato a compimento il compito loro affidato venivano abbandonate al loro destino che solitamente era il loro arresto e la loro condanna a morte. Era una donna cinica e senza scrupoli. Vediamo alcuni suoi “colpi”. Penetrò in un Ufficio militare francese portando via molti documenti e tra questi vi era l’elenco di quasi tutti gli agenti francesi operanti in Germania, i quali, naturalmente furono subito arrestati. Fattasi passare per un’infermiera, rimane nelle prime linee francesi per circa due mesi acquisendo un’infinità di notizie utili ai suoi capi. In un treno viaggia un Ufficiale francese che porta in capiente borsa, importanti documenti. Lo trovano narcotizzato senza la borsa. Lei, che sapeva dei documenti, prende quel treno e si siede nello scompartimento del Tenente che le fa subito la corte. Lei tergiversa. Dopo diverse insistenze del Tenente si fa baciare in bocca, dove assieme al rossetto, vi era un potente narcotico. Un suo dipendente viene a sapere del novo mezzo di combattimento messo in linea dagli inglesi, il carro armato, ma valuta la novità poco utilizzabile. Invece, quando gli inglesi mettono il “mostro”, in campo è strage di tedeschi.

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Il “Dottore”, manda una pistola al suo dipendente che capisce di aver sbagliato e, quindi, si suicida. Spesso ricorre anche a potenti veleni. Si dice che abbia fatto almeno trecento morti. Quando le cose si mettono male per la Germania, torna a Berlino dove brucia tutti i documenti che possiede e,, semidistrutta dall’uso di droga ed abbandonata da tutti, impazzisce.

AUSTRIA Il servizio segreto austriaco era in completo sfacelo a causa dello scandalo riguardante il Col. Redl. Vediamo di che si tratta. Il Col. Redl. era un Ufficiale molto stimato, che aveva ricoperto anche l’importante incarico di Capo dell’Ufficio Informazione dei Servizi del proprio paese. Nel 1912-13 venne scoperto. Era un traditore, era una spia russa Lui capisce di essere stato scoperto e quando gli agenti vanno in casa sua per arrestarlo, non pone resistenza e dopo aver confessato, raccontando anche quali tipi di informazioni ha fornito al nemico, si uccide. Naturalmente lo scandalo che il caso sollevò fu di grande portata e tutti i servizi segreti austriaci ne subirono le conseguenze. Aveva venduto a potenze straniere, in particolari ai russi, informazioni sulle forze armate austriache e sui loro piani di operazioni in caso di guerra con le Nazioni dell’est. Aveva tradito per soldi che gli servivano per appagare le sue perversioni sessuali. Gli austriaci accusarono il colpo e cercarono di riparare il più presto possibile i danni causati da quest’avvenimento, cercando di riorganizzare i servizi segreti nel migliore dei modi e in tempi brevi. In parte vi riuscirono. Infatti, durante la guerra, operava in Italia una rete spionistica, la cui efficienza consentì, tra l’altro, l’affondamento dell’incrociatore Leonardo da Vinci e la distruzione di fabbriche di munizioni a Genova ed ad Ancona. Il servizio segreto italiano reagì con prontezza allo smacco. Penetrò nel consolato austriaco di Zurigo, in cui aveva sede l’organizzazione spionistica, e riuscì ad impadronirsi dell’elenco degli agenti che operavano nel nostro paese, con le conseguenze che potete immaginare per l’Austria.

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FRANCIA

La Francia disponeva di un’organizzazione dei servizi abbastanza efficiente, con uomini capaci e preparati. Dei casi salienti cito solo quello che riguarda Mata Hari Era una grande donna prima della guerra. Parlava benissimo l’inglese, il francese ed il tedesco. Era intelligente, bella e sensuale Ha frequentato molte personalità di diversi settori, facendo una vita brillante e portando al collasso economico molte persone. Quando scoppiò la guerra aveva quarant’anni, portati piuttosto male ed era sul viale del tramonto, a causa, anche, di una malattia genetica che ne invecchiava prematuramente la pelle. Operò per i tedeschi .Fece molto poco durante la guerra , soprattutto la postina Ma la fama della sua giovinezza la seguì anche durante il periodo bellico, attribuendole grandi operazioni mai effettuate. La leggenda s’impadronì di lei facendone una grande spia, ma in effetti non lo era.

STATI UNITI D’AMERICA Entrata in guerra. Il presidente Wilson era restio ad entrare in guerra, poiché era convinto che si potesse arrivare ad un accordo di pace con i tedeschi. Ma quando costoro affondarono il transatlantico Luisiana, con 1000 morti, di cui più di cento americani, cambiò idea. Allora impose ai tedeschi, pena l’entrata in guerra, di ordinare ai sommergibili di emergere prima di attaccare. Ma nel 17 i tedeschi l’abolirono, convinti che, con una guerra sottomarina spinta al massimo, avrebbero, in sei mesi, portato l’Inghilterra alla fame e quindi alla resa. Quest’azione avrebbe portato gli USA alla guerra a fianco degli inglesi ed i tedeschi lo sapevano. Occorreva trovare un sistema per far slittare di almeno sei mesi questo intervento USA. Escogitarono, allora, un piano diabolico. Allearsi con il Messico e convincerlo, fornendo consistenti aiuti materiali e finanziari, ad attaccare gli USA per riprendersi il Nuovo Messico, il Texas

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e l’Arizona. Ma non solo. Il Presidente Messicano avrebbe dovuto convincere il Giappone ad entrare in guerra contro gli USA. L’obiettivo finale era quello di mettere gli USA nell’impossibilità di entrare in guerra a fianco dell’Inghilterra, contro la Germania.. Il messaggio con siffatto piano, che i tedeschi inviarono al loro ambasciatore negli USA fu intercettato e decrittato in un solo giorno ( le comunicazioni tedesche non erano affatto sicure). Si può quanto grande fu la sorpresa leggendo il messaggio in chiaro. A questo punto gli USA non esitarono un attimo ad entrare in guerra contro la Germania , anche in considerazione del fatto che il Messico non aveva alcuna intenzione di mettere in pratica il piano dei tedeschi.

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SECONDA GUERRA MONDIALE

FATTI SALIENTI

ITALIA Dopo la prima guerra mondiale cominciano a nascere i veri servizi segreti italiani e tra il 20 e il 30 si arriva ad avere ben quattro organizzazioni, scollegate, però tra di loro ed a volte anche l’un contro l’altro armato. A questi quattro si aggiunge l’OVRA, che era il servizio segreto quasi personale di Mussolini. Si può immaginare quanto fosse elevato lo spreco di risorse umane e finanziarie e la dispersione di mezzi. Inoltre, le dipendenze di questi quattro servizi erano diverse e , quindi, non si incontravano mai. Durante la guerra si hanno ulteriori trasformazioni, con qualche miglioramento della loro efficacia. Inoltre, non erano ben visti dai vertici militari, i quali spesso, non davano eccessivo peso alle loro informazioni, come quelle che assegnavano alla Grecia una buona capacità operativa delle sue Forze Armate. Ma Mussolini, capo delle nostre Forze Armate, non ne volle tener conto e tutti sappiamo come andò a finire. Ciò nonostante tutti i servizi fecero del loro meglio e, qualche volta, riuscirono ad ottenere importanti risultati, anche per merito del loro Capo, il Col. , poi Gen. Amè. Churchill ebbe a dire “ I servizi segreti italiani del Gen. Amè non hanno perso la guerra”. Tra i personaggi che maggiormente si distinsero per capacità, stile e concretezza di risultati vi furono : Giulio PISTONO, denominato “Signore delle spie”. PISTONO è un ingegnere, ex Comandante della Marina Militare, ed è il capo dello spionaggio italiano in Andalusia. Dobbiamo essere grati agli inglesi, che di quest’uomo ne sanno più di noi. Essi lo descrivono come colui che fece vedere loro i sorci verdi a Gibilterra, ribaltando la

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convinzione che i protagonisti delle azioni in quel settore strategico fossero i tedeschi. PISTONO era il coordinatore degli attacchi alle navi britanniche compiuti dalla X Mas, con i famosi “Maiali”, nella zona di Gibilterra ( principalmente dentro il porto). Gli incursori partivano dalla nave Olterra, ormeggiata al porto di Algeciras, attraverso un portellone subacqueo opportunamente camuffato e mai scoperto dagli inglesi. Egli, con i suoi collaboratori riuscì a rendere inutilizzabile navi per un totale di 64mila tonnellate. Gli inglesi scoprirono il trucco dopo l’armistizio con l’Itali nel settembre del 1943. Un personaggio del genere gli inglesi lo volevano nel loro servizio, ma lui non fu disposto a dare le informazioni che chiedevano e si fece da parte. Di lui si perdono le tracce, forse rimase in Spagna. Repubblica sociale Italiana Anche la RSI istituì un servizio segreto SID – Servizio segreto della RSI -, che nelle intenzioni dei capi doveva essere l’unico. Invece, questo non avvenne mai e, nei seicento giorni di durata della RSI, vi fu al nord un vero fiorire di servizi segreti autonomi, molti dei quali erano collegati in vario modo ai tedeschi. Numerose sono i personaggi che operano nell’ambito di questi servizi segreti, compresi elementi appartenenti alla X MAS ed ai nuotatori paracadutisti.

INGHILTERRA I servizi segreti inglesi , all’inizio della guerra, sono potenti, sparsi in tutto il mondo, colonie comprese. Nessuno sa quanti fossero gli agenti e dove fossero. E’ un servizio molto articolato, ordinato in una struttura verticistica. Il loro compito è quello di acquisire informazioni e farli pervenire ai vari organismi istituzionali. Militari, politici, commerciali, ecc., secondo precisi protocolli, per evitare doppioni o, peggio, incomprensioni. A volte si autofinanziavano. Una volta dettero la falsa notizia dell’affondamento di una potente e grande nave americana e la borsa di New York perse parecchi punti. Ma il giorno dopo arrivò la notizia vera, la

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nave era salva e la borsa risalì di colpo, facendo guadagnare parecchi soldi ai servizi che intanto avevano comprato alcune azioni al loro più basso livello. Degli inglesi abbiamo parlato con ammirazione quando intrapresero e risolsero il problema di “Enigma”. Risolto questo problema erano quasi sempre a conoscenza delle mosse dell’avversario, specialmente quando decisero di accentuare la caccia ai sommergibili che compromettevano il positivo esito dei trasporti con gli Stati Uniti attaccando continuamente i vari convogli. Arrivarono a un punto così effige da venire a conoscenza del momento in cui i bombardieri tedeschi lasciavano gli aeroporti della Germania per andare a bombardare il loro territorio. Un’azione meritevole di essere raccontata è quella che portò all’individuazione ed all’affondamento della nave fantasma tedesca Graaf on Speed. Era una nave leggera, ma potentemente armata, capace di trasformarsi in poco tempo perché si camuffava ora da nave passeggeri, ora da nave trasporto merci, ora addirittura da nave ospedale e quando il nemico, di solito navi commerciali, si liberava del mascheramento, alzava la bandiera tedesca ed entrava in azione con grande rapidità ed efficacia. Questa nave era l’incubo degli inglesi e degli americani perché costituiva un grande pericolo, soprattutto, per i trasporti logistici tra America e Inghilterra. Gli inglesi le dettero una caccia spietata. Ma la trovarono le spie a terra. Essa, per rifornirsi si doveva avvicinare alla costa. Gli inglesi ebbero l’intuizione di capire, da varie informazioni, che la nave si trovava al largo delle coste argentine. ma i caccia non riuscirono a trovarla. Allora misero all’opera numerosissime spie. Esse interrogavano i marinai “civili” tedeschi per sapere cosa avevano fatto e dove sarebbero andati. Lo scopo era quello di capire, attraverso loro, se vi era stata la possibilità di rifornire altre navi al largo, tipo anche la nave fantasma. Si aveva la sensazione che la nave tedesca fosse al largo delle coste argentine in quanto vi erano diversi piroscafi tedeschi, carichi di tutto punto, sempre pronti a salpare. Ma non riuscirono ad avere alcuna informazione dai marinai tedeschi che erano stati ben addestrati al silenzio. Allora gli inglesi ricorsero ad un trucco. Vestirono da marinai tedeschi alcuni bravi agenti In questo modo entravano in confidenza con i loro colleghi tedeschi, i quali si lasciavano andare anche in confidenze. Ma ci vollero diversi giorni prima che si

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scoprisse qualcosa. Un marinaio tedesco si lasciò scappare che il giorno dopo la sua nave sarebbe uscita per due o tre giorni. Andavano a rifornire la nave corsara? Gli inglesi ci credettero e gli lanciarono all’inseguimento tre incrociatori.

GERMANIA Con l’avvento del nazismo, Hitler ed i suoi collaboratori dettero un grande impulso ai servizi segreti. Ne nacquero diversi, a volte l’un contro l’altro armato. Praticamente il più importante era quello che rendeva conto direttamente ad Hitler, tramite un potente personaggio da lui designato. A questo servizio, per la sicurezza interna ed esterna e per il controspionaggio fu affiancata la famigerata Gestapo, che con il passare del tempo divenne del tutto autonoma. Aveva una capillare organizzazione molto potente. Operava senza scrupoli, anche a seguito di un semplice sospetto. Talvolta qualche alto personaggio, per liberarsi di qualche scomodo concorrente, si serviva della Gestapo, alla quale faceva pervenire qualche sospettosa notizia. All’inizio del conflitto, i servizi segreti tedeschi, che possiamo dire alla pari di quelli alleati, sono ben radicati non solo nelle nazioni nemiche, ma anche in quelle amiche e neutrali, oltre che al proprio interno. Verso la metà degli anni trenta un nuovo elemento rende più efficace lo spionaggio tedesco e riguarda un nuovo modo di analizzare e valutare le notizie. Non vengono più analizzate singolarmente, ma nel loro insieme, facendo confronti, richiedendo approfondimenti, ecc.. In questo modo riescono a configurare quasi nella totalità, l’apparato bellico polacco. e la capacità bellica della Francia, prendendo le adeguate contromisure che poi portarono ai successi che tutti sappiamo. Naturalmente esistono specifiche scuole per ogni settore. Vediamo alcuni fatti concreti. Attentati costruiti dai tedeschi al confine polacco per far crescere la rabbia dei tedeschi nei confronti dei polacchi e giustificare l’attacco alla Polonia di fronte alla propria gente. I tedeschi, con proprio personale vestito con divise di soldati polacchi, compirono degli atti di sabotaggio contro la propria gente. Immaginate a che punto di aberrazione arrivò Hitler pur di scatenare la guerra contro la Polonia.

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I Duchi di Windsor. I tedeschi volevano portare dalla loro parte i duchi di Windsor trasferendoli, dopo averli rapiti, in un paese neutrale in modo da avere ulteriori elementi giustificativi per la guerra intrapresa. Ma i servizi inglesi, che avevano avuto qualche sentore dei piani tedeschi, che tra l’altro erano basati su premesse completamente errate in quanto i duchi non avevano la minima simpatia per la Germania, anzi la disprezzavano, fecero spostare i sovrani in Portogallo e poi, su mandato del Re Giorgio, si recarono alle Bahamas dove il duca ebbe l’incarico di governatore. Per i tedeschi questo fu un grande scacco. Un altro avvenimento che non fece onore ai tedeschi riguarda il loro interesse per gli Stati Uniti. Nel 1941 gli USA hanno fatto piazza pulita dei servizi tedeschi proprio nel momento in cui la Germania aveva bisogno di conoscere le intenzioni degli americani, che ancora non erano scesi in guerra, nonostante la grande pressione operata dagli inglesi. Si è anche in un momento delicato per la Germania in quanto vi è una grande differenza di vedute sulla strategia da mettere in atto tra Hitler ed i Capi militari ed alcune alte cariche dello Stato. Il primo ha l’obiettivo di sconfiggere l’Unione Sovietica e non vuole che si apra un secondo fronte ad ovest , quindi, dà l’ordine di non attaccare, coi sommergibili le navi americane che riforniscono la Gran Bretagna, appunto per non stuzzicare troppo il colosso americano. I secondi invece pensano esattamente il contrario. Vorrebbero intensificare la lotta con ogni mezzo per isolare la gran Bretagna e iniziare la conquista dell’Africa occidentale ed addirittura delle isole Canarie per meglio controllare il Mediterraneo e le rotte dall’America all’Europa. Ma il tutto andò all’aria con l’attacco dei giapponesi a Peal Harbur il 7 dicembre del 41. Il secondo fronte strategico si aprì e questo fu l’inizio della fine per la Germania. Nonostante ciò la Germania non poteva rimanere all’oscuro di quanto accadeva negli USA ed allora i Servizi tedeschi addestrarono un nutrito gruppo di personale super scelto per quasi un anno per farlo entrare clandestinamente in America del nord. Il tutto fu fatto senza alcun risparmio di soldi e di mezzi e le aspettative erano altissime. Nel luglio del 42 questo gruppo è fatto sbarcare a long Iland. Dopo pochi giorni quasi tutti vengono catturati in quanto due tradiscono. L’operazione tutta fu un grande fiasco, con lo sconcerto totale dei tedeschi.

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OPERAZIONE CICERO Cicero, nome di battaglia, era un cameriere albanese all’Ambasciata inglese di Ankara, in Turchia, che riuscì a fotografare diversi documenti inglesi, alcuni dei quali di grande importanza, e passarli all’Ambasciatore tedesco, di cui i capi dei Servizi del terzo Rich avevano poca stima. Prendevano queste notizie con diffidenza, ed a volte non prestavano alcuna attenzione. Poco credibile l’Ambasciatore, poco credibili le notizie, se non addirittura false. Vediamo invece di che calibro erano queste notizie. Da quei documenti si deduceva che la volontà degli alleati era una sola: distruggere il Terzo Right e, soprattutto, che esistevano le concrete possibilità per farlo. Infatti, le cifre che di volta in volta riguardavano i vari settori militari, industriali e commerciali indicavano l’esistenza di un potenziale militare anglo-americano, molto più elevato di quello tedesco. Eppure quelle cifre a Berlino non vennero valutate con la dovuta attenzione, anzi, vennero del tutto trascurate. Ribentropp, ministro degli esteri, considerò quei documenti artefatti, che riportavano notizie false. Era assolutamente impensabile che nel 42,43 vi fossero delle potenze con capacità militari superiori ai tedeschi (grande difetto quello della boria germanica). Un altro elemento di grande importanza poteva essere tratto da una approfondita analisi di quei documenti: l’apertura in Europa del secondo fronte non a Calais come pensavano i tedeschi, ma in Normandia come infatti avvenne. I tedeschi dettero così poco credito a Cicero che lo pagarono con sterline false, fatte così bene che furono accettate da una banca turca ( poi si scoprì che erano false e Cicero, scappato in Brasile, non solo restò con un palmo di naso, ma venne pure arrestato). Le spie a volte si perdono in un bicchiere d’acqua.. Questo atteggiamento di supponenza costò molto caro ai tedeschi in quanto, forti della loro convinzione schierarono le loro divisioni corazzate nell’entroterra di Calais, molto lontane dalla Normandia dove invece erano indispensabili per contrastare efficacemente lo sbarco e, probabilmente ributtare in mare gli alleati. Grande Cicero a fotografare e copiare i documenti, molto piccoli i tedeschi a comprenderne la straordinaria

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importanza, in quanto pomposamente sicuri delle proprie idee e delle loro scelte, rivelatesi all’atto pratico , del tutto perdenti.

RUSSIA I SERVIZI SEGRETI Russi sono tra i più efficienti durante la seconda guerra mondiale, ma non sempre vengono compresi dai capi, in particolare da Stalin, in quale, a similitudine dei tedeschi non ammetteva che certe notizie potessero essere vere. A volte, in particolare in una specifica volta, le cestinò con grave danno per la Sua Unione Sovietica. L’artefice di tutto fu un uomo di madre russa e padre tedesco, che dalla Russia si trasferirono in Germania alla fine del 1800, quando il figlio aveva tre anni. Erano una buona famiglia, benestante.. Nel corpo, come nello spirito il ragazzo ha preso il meglio delle due razze. Le sue idee sono quelle di Lenin e sin dal 1919 fa parte del partito comunista, ma mantenendo sempre segreta questa sua situazione. Il partito lo arruolò tra i suoi informatori. Uomo brillante, con grandi meriti di combattente durante la prima guerra mondiale, che le procurò due ferite, intraprese la carriera diplomatica che lo portò in diverse parti del mondo fino ad approdare, nel 1933, all’ambasciata tedesca in Giappone, dopo alcuni anni trascorsi in Cina. Aveva l’incarico di spiare il Giappone, dove mise in atto, appena un anno dopo, una efficiente rete spionistica, pur avendo a disposizione pochi mezzi e poche risorse finanziarie. Grazie alle sue eccellenti doti comunicative, riesce a fare molte amicizie con personaggi del mondo militare, industriale, economico, politico e, persino, culturale. Ogni persona dell’Ambasciata tedesca stravede per lui. E’, come si suol dire, l’uomo del giorno. Invia continuamente a Mosca importanti notizie sulle forze giapponesi, sul potenziale industriale del Sol Levante, sulla situazione politica, ecc. Le sue argomentazioni, soprattutto negli anni cruciali fra il 1938 ed il 1941. Ne citiamo alcuni per renderci conto della loro grande importanza. Il 15 maggio del 1941, Sorge trasmette a Mosca un’informazione a dir poco stupefacente, acquisita durante una conversazione avuta con un alto Ufficiale tedesco venuto in visita a Tokyo. La notizia è questa. A breve la

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Germania attaccherà la Russia senza alcuna formale dichiarazione. Stalin (ricordo che esiste un patto di non aggressione tra Russia e Germania) non ne terrà conto. Fa archiviare il dispaccio con la scritta “informazioni dubbie e pericolose”, se la prende con Sorge e con il suo gruppo e, nell’impossibilità di punire la spia, ordina di fucilare i suoi diretti superiori. Naturalmente, non prende alcuna adeguata misura difensiva e, quando qualche giorno dopo avviene effettivamente l’attacco tedesco, l’esercito russo, impreparato, subì un’enorme disfatta che lo costrinse ad una disastrosa ritirata. Un’altra strepitosa notizia Sorge la trasmise nel luglio del 1941 e riguardava lo spostamento delle truppe giapponesi da occidente ad oriente in quanto il Sol Levante intendeva attaccare gli americani come infatti avvenne il 7 dicembre con l’incursione a Peal Harbur. Questa volta Stalin ci credette e spostò le sue divisioni dal fronte orientale a quello occidentale, facendo fronte in tal modo, con maggiore efficacia, ai tedeschi avanzanti, per poi fermarli a Stalingrado e, successivamente, costringere alla resa la VI Armata di Von Paulus. Merito di Sorge se la Russia si salvò dal prolungamento della guerra o da una probabile sconfitta. Ma pochi mesi dopo, in ottobre, Sorge venne arrestato dai Giapponesi, che gli trovarono addosso alcuni rapporti spionistici scritti in inglese, un’imprudenza che gli costò molto cara. Confessò, ma non valse a nulla. Fu processato e condannato a morte per impiccagione. La scoperta di un Sorge spia dei sovietici destò un grande stupore in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti, che cominciarono a capire quanto potente fosse l’organizzazione spionistica dell’Unione Sovietica.

STATI UNITI Gli Stati Uniti, come abbiamo visto, neutralizzarono i servizi tedeschi sin dall’inizio del conflitto ed anche dopo. La loro organizzazione era molto efficiente, capillare, sparsa in tutto il mondo a similitudine di quella inglese.Un aspetto che gli americani, nell’imminenza della guerra, curarono con particolare attenzione fu quello diplomatico finalizzato a convincere i governanti delle nazioni neutrali a non scendere in campo, né tanto meno a favore dei tedeschi. Per questo delicato e importante incarico venne scelto un grande uomo di nome Donavan. Egli andò in Spagna,

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Portogallo, Bulgaria, Romania, Grecia e la sua opera ebbe notevole successo. Infatti solo la Romania scese in campo con i tedeschi, le altre rimasero neutrali o combatterono a fianco degli alleati, come la Grecia. La grande vittoria si ebbe in Spagna con Franco. Come sapete Franco vinse la guerra civile in Spagna contro i repubblicani grazie ai cospicui aiuti tedeschi ed italiani. Allo scoppio della guerra Hitler, aiutato da Mussolini, fece un’enorme pressione su Franco affinché la Spagna dichiarasse guerra all’Inghilterra ed occupasse la fortezza di Gibilterra, porta d’accesso nel mediterraneo per la marina inglese. Ma franco, grazie anche all’azione di Donavan, che parlava a nome del Presidente degli Stati Uniti d’America, non cedette ai voleri di Hitler, lasciando in tal modo fuori dalla seconda guerra mondiale la sua Nazione con grande ira del dittatore tedesco che, invece, voleva la Spagna al proprio fianco. Con questa importantissima decisione Franco salvò la sua Spagna da lutti, distruzioni e orrori di ogni genere, come invece, toccò all’Italia. Ma questa è un’altra storia. Per quanto riguarda le operazioni, meritano particolare attenzione i fatti che portarono alla battaglia dell’isola di Midway., che si combattè nei giorni 4, 5 e 6 giugno del 1942. tra Stati Uniti e Giappone per il predominio nell’area dell’Oceano Pacifico e dell’Oceania. Predominio quasi tutto in mano ai giapponesi che dallo scoppio del conflitto fino al maggio del 42 erano passati di vittoria in vittoria. I giapponesi si preparavano a dare agli americani la spallata decisiva ed avevano individuato, nell’atollo di Midway , il punto debole dello schieramento avversario. Come diversivo avevano iniziato la conquista dell’Arcipelago delle Aleutine, che rappresenta tutt’ora l’unico territorio americano. Gli americani, sin dal 1940, conoscevano i codici giapponesi a loro insaputa ed avevano compreso che l’attacco alle Aleutine era un diversivo e sapevano anche che l’obbiettivo principale era un altro, ma non ne conoscevano il nome. Avevano intuito, però, che poteva essere Midway. Allora tesero un tranello ai giapponesi diramando la falsa notizia che Midway fosse senza riserva d’acqua potabile per un guasto al dissalatore. Il messaggio venne trasmesso in codice cifrato di cui era segretamente nota la violazione da parte del nemico, il quale, nei successivi suoi comunicati iniziò a parlare del problema della sete che affliggeva l’isola.

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Quando avvenne l’attacco i giapponesi si trovarono di fronte l’intera flotta americana che inflisse loro una sonora sconfitta. Da quel momento le sorti della guerra volsero a favore degli americani. Altro colpo degli americani riguarda l’abbattimento dell’aereo su cui viaggiava il Comandante in Capo della flotta giapponese, Ammiraglio Yamamoto. Il 18 aprile del 1943 gli americani intercettano un messaggio che riguarda un trasferimento di Yamamoto tra due località nominate nel messaggio stesso. Il gioco è fatto, caccia americani intercettano l’aereo e lo abbattono.

CONCLUSIONI Lo spionaggio, a volte, ha contribuito a cambiare il corso della storia e questo si deve ad alcuni uomini geniali e determinati che hanno testardamente perseguito certe loro idee, nel bene per alcuni e nel male per altri, anche per diverso tempo lottando contro lo scetticismo di colleghi e superiori, senza mai scoraggiarsi di fronte ad insuccessi, impegnandosi giorno e notte nel proprio lavoro e dedicandosi senza alcuna riserva al raggiungimento degli obbiettivi prefissati. Questi uomini sono coloro che hanno decrittato i codici tedeschi durante la prima guerra mondiali, quelli che hanno costruito le apparecchiature di decrittazione. Sono gli uomini che hanno scoperto gli intendimenti tedeschi per non far entrare in guerra gli USA, Sono i polacchi che hanno compreso la necessità di arrivare ad una pur minima conoscenza della macchina “Enigma” Sono gli inglesi, che di detta macchina, dopo ingenti sforzi mentali, fisici ed economici ne hanno compreso il funzionamento. Sono gli ufficiali della marina americana, che seppero studiare a fondo le migliaia di messaggi intercettati ai giapponesi prima della battaglia di Midway, studio che li portò a comprendere appieno le intenzioni del nemico ed a riferirle agli alti Comandanti, che presero le opportune misure per arrivare alla vittoria finale, che determinò una svolta decisiva nella guerra tra giapponesi ed americani a favore di questi ultimi. Cambiarono il corso della storia anche uomini come Sorge, che permise ai russi di sguarnire il confine orientale per rinforzare quello occidentale e battere così i tedeschi a Stalingrado, invertendo in tal modo le sorti della

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guerra tra russi e tedeschi, i quali dovettero iniziare la ritirata dal suolo dell’Unione Sovietica. Per i tedeschi fu l’inizio della fine. Anche “Cicero” aveva fornito ai tedeschi importanti informazioni e se non ebbero un grande effetto pratico non fu per sua colpa, ma per la tracotanza, la boria e l’arroganza dei tedeschi che non ne seppero comprendere la straordinaria veridicità A noi resta l’insegnamento che nulla ci debba fermare quando siamo convinti di essere nel giusto, anche se i sacrifici da compiere sono elevatissimi. La storia è maestra di vita diceva, se non sbaglio, Cicerone. Certamente è così. La storia è un libro aperto su cui leggere la strada del futuro, dico io, ma bisogna saperla leggere per non essere costretti a dire un giorno, forse dovevo essere più attento a quello che mi dicevano in fanciullezza e gioventù i miei genitori, i miei professori. Vi assicuro che nella mia vita, essendo stato a contatto con migliaia di giovani, ho sentito spesso questa frase” mio padre aveva ragione”. Gen. D. (ris.) Antonino MOZZICATO (°) (°) Accademia Militare, Scuola di Applicazione, gr. a. mon. “Pieve di Cadore” del 6° della B.Alp. “Cadore”, gr.a.cam. par. della B. Paracadutisti, C.te del Nucleo Oss. Nav. Tiro Controcosta del C.do in Capo della Squadra Navale, C.te btr. ed A.M. del gr.a.cam par., corso di SM e superiore di SM, C.te 24° gr.a. “Peloritani”, Capo Ufficio Ord., Pers. e Ben. del C.do a. c/a, Capo Ufficio Logistico del C.do della RMCE, Vice Cte della B. di c. “Pozzuolo del Friuli”, Capo di S.M. della SCA, Cte della B.mecc. “Brescia”. C.te della Scuola NBC, C.te della Scuola di Artiglieria, Gen. Addetto all’Art. Tr di ISPEART. Da pensionato: V.ce Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Par. d’Italia (2 anni), Pres. della Sez. A.N.Art.I. di Bracciano ( sei anni) e Socio fondatore, nel 2010, dell’Associazione Nazionale Amici della Scuola di Artiglieria. E’ autore di numerosi scritti riguardanti vari argomenti, la maggior parte dei quali sono riportati nelle Sezioni “Conferenze” e “Pubblicazioni” del Sito internet www.scuoladiartiglieria.it

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