Lo psicologo e i laboratori di stimolazione cognitiva

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Liquid Plan srl www.formazionecontinuainpsicologia.it Il ruolo dello psicologo nella progettazione e nella conduzione di laboratori di stimolazione cognitiva e di tecniche espressive con l’anziano istituzionalizzato dr.ssa Ilaria Bianchi Psicologa

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Il ruolo dello psicologo nella progettazione

e nella conduzione di laboratori di

stimolazione cognitiva e di tecniche

espressive con l’anziano istituzionalizzato

dr.ssa Ilaria Bianchi

Psicologa

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Per strutturare il Progetto … Area di intervento:conoscenza del pianeta anziani

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L’anziano istituzionalizzato: problematiche e motivazioni principali alla base

di un inserimento in struttura

-problemi funzionali (difficoltà oggettive nel prendersi cura di sé e nel gestire la

propria abitazione)

-economici

-di salute

-problematiche psicologiche: il senso di solitudine, di insicurezza (per

l’ingravescenza delle capacità cognitive), sintomi depressivi reattivi.

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Il ruolo dello psicologo

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L’American Psychological Association* ha rilevato che solo l’1% degli psicologiamericani si occupa prevalentemente di psicologia gerontologica, lasciandovuoto un target in rapida crescita anche nel continente americano.

Lo psicologo può rivestire un ruolo importante nella progettazione e nella

conduzione di attività di stimolazione cognitiva e di tecniche espressive per

gruppi di anziani con profilo cognitivo omogeneo.

* “Datapoint: how many psychologists provide care to older adults?” January 2016, Vol 47, No.1

Popolazione anziana in continuo aumento in aumento

le strutture residenziali e semi-residenziali dedicate a questa

fascia di utenza

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Il ruolo dello psicologo

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Si possono progettare e condurre attività di Stimolazione Cognitiva e Tecniche Espressive

allo scopo di ritardare, o quantomeno monitorare, l’andamento delle funzionicognitive e l’eventuale loro ingravescenza; in particolare si stimolano le abilitàdi base della cognizione e la Working Memory visto il suo coinvolgimento inabilità legate alla vita quotidiana e il suo ruolo predittivo nello sviluppo dipatologie dementigene: si lavorerà sulla cosiddetta Riserva Cognitiva.

Nondimeno si agisce sulle abilità socio-relazionali con effetti positivisull’autostima, sul benessere emotivo e quindi sulla qualità di vita.

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Strutturare il progetto - Passi preliminari.Lo screening cognitivo

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Valutazione cognitiva, test di screening. Un esempio:

Corretto per età 65-89aa e scolarità

30-26 Nessuna compromissione

25 Bordeline

24-18 Compromissione da lieve a moderata

< 18 Compromissione grave

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Strutturare il progetto - Passi preliminari.I PROBLEMI INDIRETTI

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Spesso i problemi indiretti possono darci falsi indizi su un disturbo della memoria:-ansia: il paziente teme di continuo di dimenticare cose rilevanti-Depressione: insorge quando il pz. ad es. si rende conto fallire nei compiti quotidiani finora svolti senza problemi -Isolamento sociale: si richiede spesso il processo di elaborazione del lutto per morte partner, coetanei, amici

I disturbi anche presunti delle funzioni cognitive richiedono un esame attento

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Per strutturare il progetto occorrono…

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Conoscenze e competenze neuropsicologiche e gerontologiche

La NeuropsicologiaPerché conoscere i meccanismi base della neuropsicologia?Consente di progettare e condurre con criterio e validità le attività per l’utente,permettendo di conoscere e quindi intervenire su specifiche capacità cognitive.

È inoltre importante saper monitorare lo svolgimento delle attività.

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La neuropsicologia

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Lo studio dei deficit cognitivi rilevabili neipazienti neuropsicologici ha permesso di metterein correlazione aree cerebrali e funzioni cognitive

All’inizio del XXI sec. l’aspetto applicativo-clinicodella neuropsicologia si è cominciato a indirizzareverso la riabilitazione cognitiva. Compito delneuropsicologo è di possedere un quadro preciso ecompleto delle funzioni cognitive di ciascun utente.Quindi attuare un intervento ragionato.

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La neuropsicologia: demenza e declino lieve

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Nel caso di un utente con demenza i deficit vengono da lesioni più diffuse.Nel campo delle demenze cominciano ad essere presenti molti studi e i risultati sono incoraggianti.

E per gli utenti con un declino lieve, lieve/moderato?

Sono scarsi ad oggi le procedure consolidate e i metodi di intervento preventivi e dimonitoraggio per quegli anziani con declino cognitivo lieve o lieve/moderato, lasciandoun’importante lacuna di operatività.

Lavorare in questa fase con la stimolazione cognitiva permette un monitoraggio costantedelle capacità cognitive e, di conseguenza, un intervento precoce al momentodell’eventuale presentarsi della patologia demenziale.

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Strutturare il progetto: conoscere le principali funzioni cognitive e il loro funzionamento

LA MEMORIA

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MEMORIA

MBT MLT

La memoria è la capacità di immagazzinare le informazioni alle quali attingeree comprende due processi: l’apprendimento e il ricordo o memoria vero eproprio.Nel processo di apprendimento e di successiva rievocazione si possonodistinguere alcune fasi:-la codifica che è l’elaborazione iniziale dell’informazione;

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-il consolidamento che permette di generare una rappresentazione più stabile nel tempo e porta all’immagazzinamento cioè alla registrazione permanente della traccia.Infine queste informazioni immagazzinate possono essere richiamate attraverso il recupero.

MBT UDITIVO-VERBALE

Ricordare un n. di telefonoIl numero entra nel magazzino fonologico a BT. Per non dimenticarlo lo ripasso(Ripasso Articolatorio) Ricodificazione fonologica (trasformazione in suonodel materiale presentato visivamente)

MAGAZZINO FONOLOGICO + RIPASSO ARTICOLATORIO = MBT VERBALE

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Mbt uditivo verbale: alcune caratteristiche

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Se le informazioni depositate sono fisicamente simili (ad es. caso, casa, casale,casella) queste saranno rievocate meno bene rispetto a suoni dissimili (ad es. gatto,mela, sedia) Risonanza Fonologica e si verifica perché la rievocazione è piùdifficile quando richiede di discriminare tra tracce simili.

La proprietà secondo la quale si può ricordare un numero maggiore di parole brevirispetto a parole lunghe si chiama Effetto di Lunghezza

Se si articola una stringa irrilevante (ad es. ta ta ta) si impedisce il ripassoarticolatorio e ciò ha come conseguenza: la riduzione della capacità della MBT

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Strutturare il progetto: conoscere le principali funzioni cognitive e il loro funzionamentoMBT uditivo-verbale: test da convertire...per la progettazione delle attività

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Il classico Span (indica la capacità della MBT):consiste nel presentare al pz sequenze di cifre di lunghezza crescente che eglideve ripetere immediatamente nello stesso ordine della presentazione.Si può fare con sequenze di cifre (Orsini et al., 1987) e con parole bisillabiche(Spinnler e Tognoni 1987)

Es. si può proporre un telefono senza fili usando uno span crescente.NB.: I soggetti con deficit migliorano la prestazione quando la presentazionedegli stimoli avviene per via visivaI ss senza demenza hanno una prestazione migliore quando la presentazioneè uditiva

5-7-4-1

5-7-4-…

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MBT Visuo-Spaziale: test da adattare per l’attività

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Test di Corsi (Milner 1971)Memoria per matrici (Della Sala et al. 1999)Apprendimento di un percorso in un labirinto/mappa

Possono essere adattati con materiale stimolante per l’utenzaEs. stampare la cartina di un paese o quartiere di interesse per l’utente. L’esaminatore con una pedina compie un percorso, l’utente deve rifarlo sempre muovendosi con la pedina.

Nb. In questo caso intervallare con compiti non interferenti (verbali)

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Strutturare il progetto: conoscere le principali funzioni cognitive e il loro funzionamento

Memoria a Lungo Termine

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Ruolo dell’ippocampo che secondo alcune teorie sarebbe coinvolto nel riattivare le traccia mnestica, perché ricostruisce il contesto spaziale dell’episodio.

La corteccia prefrontale elabora il contesto temporale.

È stato visto che nell’invecchiamento il declino delle prestazioni mnestiche(soprattutto per quanto concerne i nuovi ricordi) sembra sia collegato con la

difficoltà di ricordare il contesto.

è stato visto che i soggetti ricordano meglio il materiale coerente con il loro tono dell’umore al momento della memorizzazione

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Come stimolare la MLT: un aiuto dai test che la misurano

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Recall (rievocazione): richiamo senza aiuto di informazioni che sono statepresentate precedentementeEs. a inizio di ogni laboratorio si ricorda la data del giornoCued recall (rievocazione facilitata): si fornisce un aiuto, indizioEs. il mese inizia con la lettera FRecognition (riconoscimento): individuare come familiare, come non nuovo,materiale già presentato in precedenza

Prove di apprendimento verbale: liste di paroleEs. è presentata una lista di parole di rilevanza per l’utente

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L’attenzione: natura multicomponenziale

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Componenti intensive:-L’allerta funzione base di attivazione dell’individuo-La Vigilanza o Attenzione Sostenuta è la capacità VOLONTARIA di mantenere un livello di responsività in compiti monotoni e per tempi prolungatiDopo un certo lasso di tempo la prestazione si riduce (lapses of attention)

Componenti selettive:L’attenzione Selettiva è la capacità di concentrare tutte le risorse su un unico obiettivo, ignorando altri segnali, stimoli, rumori ecc., che arrivano ai nostri sensi e che potrebbero catturare la nostra attenzione, ma che in quel momento non consideriamo rilevanti L’Attenzione Divisa è la capacità di elaborare più informazioni parallelamente in modo indipendente

Sistema attenzionale supervisore (SAS) che consente il controllo e il monitoraggiodi un’azione complessa, permettendo un uso strategico delle componenti intensivee selettive dell’attenzione, sulla base degli obiettivi di volta in volta perseguitidall’individuo.

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Come progettare attività dedicate all’attenzione

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NB.1- i processi attenzionali sono articolati in diverse componenti, che possono essere compromesse selettivamente2- è presente un’organizzazione gerarchica, in cui alcune componenti sono necessarie al corretto funzionamento di altre3- l’attenzione modula tutti gli altri processi cognitivi (percettivi, mnestici, decisionali)

Esempio:-Ricercare in una rivista, giornale, quotidiano il maggior numero di capi diabbigliamento

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Strutturare il progetto: conoscere le principali funzioni cognitive e il loro funzionamento

Il Linguaggio

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Per questo tipo di attività avremo ovviamente bisogno di utenti con una capacità di linguaggio ed espressione buona

Alcuni esempi di attività:-vengono presentate tessere con immagini di frutta, fiori, monumenti, personaggi noti ecc e l’utente deve denominarli il più velocemente possibile- I contrari: presentato un aggettivo, si ricercherà il suo opposto

ALTO

BASSO!

AMARO

DOLCE!

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Strutturare il progetto: conoscere le principali funzioni cognitive e il loro funzionamento

La rappresentazione del corpo

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Questa capacità comprende funzioni percettive e motorie tra loro connesse perl’espletamento di varie funzioni:-percezione e localizzazione di stimoli somatici-programmazione di azioni-consapevolezza del corpo

Esempio di attività:comporre parti di un corpo con un puzzle

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Strutturare il progetto: conoscere le principali funzioni cognitive e il loro funzionamento

La percezione dei volti

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Grazie una catena di meccanismi simili ai meccanismi alla base della percezione edell’identificazione degli oggetti, è possibile elaborare informazioni visive di voltiappartenenti a persone sconosciute e note;

per quest’ultime è necessario inoltre attivare le conoscenze acquisite in passato e recuperare il nome dal lessico fonologico di uscita.Il riconoscimento di un volto richiede una discriminazione tra esemplari molto simili tra loro e appartenenti alla stessa categoria

Fasi:

Elaborazione precoce

Codifica strutturale del

percettoUVD NIP Nome

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Attività

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Quindi le attività possono essere pensate e strutturate sulla base di questi meccanismi: posso chiedere di riconoscere un volto noto camuffato, di profilo, oscurato in parte, posso chiedere di codificare l’espressione e quindi l’emozione ecc…

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Le Funzioni Esecutive

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Regioni prefrontali e le loro connessioni e il loro ruolo nell’ambito delle attività di programmazione e controllo della cognizione e del comportamento

Nb. In questo caso il MMSE non prevede la valutazione delle funzioni esecutive in maniera specifica, per cui un paziente frontale potrebbe ottenere punteggi normali!

Esempi di attività:Le stime cognitive

costo? Euro?

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… e le Tecniche Espressive

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- Laboratori manuali - Ortoterapia -Scrittura creativa

-Mandala

-Pittura emozionale

Con effetti di stimolazione delle funzioni cognitive e delle abilità socio-relazionali

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L’arteterapia nella cura del soggetto anziano. Due esperienze operative Ciufalo J., Zaccone S., Fatiga G., Fulcheri M., Gerardi E., Peirone L.

“Attraverso la manualità, la creatività e la drammatizzazione, ilsoggetto anziano viene aiutato a esprimere emozioni e sentimenti, asviluppare le sue risorse personali e a migliorare le sue capacità direlazione.Il risultato è stato significativo per la qualità di vita”*

*Atti convegno SIPI VIII Convegno Nazionale di Psicologia dell’Invecchiamento Pavia 2015

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Il monitoraggio

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Una volta che si è entrati nel vivo delle attività e dopo averle rodate, saremo in grado diprestare attenzione anche ai miglioramenti o ai peggioramenti. Per questi ultimisappiamo che il procedere verso un andamento ingravescente delle capacità cognitive edella demenza può avvenire quando l’utente comincia ad avere disturbi di memoria,seguiti a breve distanza da deficit afasici, agnosici ecc., oppure da una compromissionedelle funzioni di “controllo”: attenzione, motivazione, capacità di inibizione.

Si può procedere risomministrando le batterie di valutazione complessiva: MMSE o MODA; successivamente, si potrebbe procedere con batterie che indagano funzioni specifiche, confrontandosi sempre con l’équipe.

Da monitorare gli utenti con MILD

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Alcune indicazioni per le attività

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-Semplificare le informazioni date, utilizzando parole comprensibili da tutti-Assicurarsi che le informazioni siano state comprese-Quantificare le informazioni fornite-Assicurasi che nell’ambiente non vi siano elementi che possono distrarre gli utenti-Incoraggiare l’utente ad associare l’informazione a materiale già noto in precedenza-Cercare di favorire un’elaborazione profonda e quindi un coinvolgimento attivo (incoraggiarlo a porre domande e non lasciare che riceva passivamente le informazioni e i compiti)-Proporre sempre attività adeguate agli utenti, al loro livello cognitivo generale, ma anche allo stato attuale e allo stato emozionale di quel determinato giorno. Avere quindi sempre un’attività di riserva e saper improvvisare (con metodo) ai tanti imprevisti. -Per favorire l’orientamento e la familiarizzazione con l’operatore, iniziare l’attività sollecitando il ricordo della data, del vostro nome, dell’attività svolta il giorno precedente ecc…

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Bibliografia:

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-Ladavas E., Berti A. “Neuropsicologia” ed. il Mulino-Pedrinelli Carrara L., “Attività di animazione con gli anziani. Stimolare le abilità cognitive e socio-relazionali della terza età” ed. Erickson-Vallar G., Papagno C., “Manuale di neuropsicologia. Clinica ed elementi di riabilitazione” ed. il Mulino

dr.ssa Ilaria Bianchi - [email protected]