L'Isola dei Cani - Febbraio 2013

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Era il 2000 - non avan- ti Cristo ma “appena” 13 anni fa – quando i nostri tre eroi immortalati nella foto a lato, camminando con passo marziale inau- guravano il ponte (allora provvisorio) di accesso a Ortigia da via Malta. Titti Canario Bufardeci da pochi mesi era stato eletto per la prima volta sindaco, carica che avreb- be mantenuto per circa un decennio. Roberto Rintintin Visen- tin era il suo assessore ai lavori pubblici-privati e in seguito sarebbe stato assessore a Ortigia, per poi diventare pure lui sin- daco. Stefania Olivia Prestigia- como, che nel 2000 stava in parlamento già da 6 anni, come è arcinoto ha proseguito la sua irresi- stibile carriera che vanta due nomine ministeriali: la prima volta alle Pari Opportunità (ossia la sua bella opportunità di fare la ministra), la seconda all’Ambiente, come dire “a vàddira supra o craùn- chiu” (per chi ha studiato a Oxford e conosce le lin- gue come Olivia). Bufardeci, Visentin e Prestigiacomo sono stati la punta spuntata di dia- mante di Forza Italia, par- tito guida del centrode- stra a Siracusa per molto tempo. Di certo il tempo sufficiente per sbriciolare ulteriormente la città, av- viando il secondo assalto all’insegna della cemen- tificazione in ogni dove, anche in zone inedificabili di particolare pregio pae- saggistico. Vicende anco- ra di pregnante attualità, che hanno suscitato un re- cupero di vitalità delle as- sociazioni ambientaliste e di altri gruppi organizzati di cittadini. Ai giorni nostri i magnifi- ci 3 hanno preso strade e ponti diversi, dividendosi che mancu i figghi i quàg- ghia di siracusana memo- ria. Visentin, dopo una sfolgo- rante sindacatura (che dio possa perdonarlo), nell’ul- timo anno non lesinando critiche al governo Monti, oplà si scopre centrista e candidato col medesimo Monti alla Camera, ben posizionato in lista per una possibile elezione. Bufardeci, dopo un quin- dicennio berlusconiano, la sua piccola scissione l’aveva compiuta aderen- do al gruppo presunto au- tonomista di Grande Sud. Da cui, però, ha di recen- te divorziato in polemica con Micciché, ritornato alleato con Berlusconi e coi leghisti di Maroni. In attesa che le nebbie poli- tiche si diradino, Titti Ca- nario ha dichiarato di vo- ler proseguire il percorso autonomista (boh!!!), dia- logando sia col centrode- stra che col centrosinistra. Della serie: “Sappia la de- stra quello che fa la sini- stra…. e se a mia mi fannu sapìri quacchi cosa, mèg- ghiu i nenti”. A sua volta l’ineffabile Prestigiacomo, dopo ri- petuti annunci di abban- dono della casa madre berlusconiana nel corso dell’ultima legislatura, è rimasta nel Pdl con la cer- tezza di ritornare per la quinta volta alla Camera. E dire che le sue dichia- razioni, accompagnate da chianciùte a dirotto, erano state nette, inequivocabili e quasi schifate riferite a un partito che, per lei, non era più quello di pri- ma, ridotto a un campo di battaglia in preda a faide, vendette ed altre amabi- li cosucce. Affermazioni che avevano suscitato in- viperite reazioni all’inter- no del Pdl. Le più violente quelle di alcune deputate, con in testa la solita Da- niela Santanché, Plastic Woman che avevano tac- ciato Stefy Silicon Valley di opportunismo e calcolo politico, essendo ormai certo che non sarebbe stata più candidata dopo quasi 20 anni di perma- nenza a Montecitorio. E invece lei sarà ancora lì, grazie a Silvio, fedelissi- ma alla linea e continuan- do a farsi i fatticèddi suoi e di famiglia. Tex Killer SIRACUSA - ANNO XXIX - NUMERO 237 - FEBBRAIO 2013 GRATIS ET AMORE DEI ESCE QUANDO PUÒ casual food Pizze a lenta lievitazione (fino a 72 ore) Birre artigianali italiane Carni cotte sulla vera brace Via Cairoli, 18 - Siracusa - Tel. 0931 66851 www.pianobsiracusa.com [email protected] - [email protected] Ognuno per la sua strada ELEZIONI SPECIAL

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Elezioni special

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Era il 2000 - non avan-ti Cristo ma “appena” 13 anni fa – quando i nostri tre eroi immortalati nella foto a lato, camminando con passo marziale inau-guravano il ponte (allora provvisorio) di accesso a Ortigia da via Malta. Titti Canario Bufardeci da pochi mesi era stato eletto per la prima volta sindaco, carica che avreb-be mantenuto per circa un decennio. Roberto Rintintin Visen-tin era il suo assessore ai lavori pubblici-privati e in seguito sarebbe stato assessore a Ortigia, per poi diventare pure lui sin-daco. Stefania Olivia Prestigia-como, che nel 2000 stava in parlamento già da 6 anni, come è arcinoto ha proseguito la sua irresi-stibile carriera che vanta due nomine ministeriali: la prima volta alle Pari Opportunità (ossia la sua bella opportunità di fare la ministra), la seconda all’Ambiente, come dire “a vàddira supra o craùn-chiu” (per chi ha studiato a Oxford e conosce le lin-gue come Olivia). Bufardeci, Visentin e Prestigiacomo sono stati la punta spuntata di dia-mante di Forza Italia, par-tito guida del centrode-stra a Siracusa per molto tempo. Di certo il tempo sufficiente per sbriciolare ulteriormente la città, av-viando il secondo assalto all’insegna della cemen-tificazione in ogni dove,

anche in zone inedificabili di particolare pregio pae-saggistico. Vicende anco-ra di pregnante attualità, che hanno suscitato un re-cupero di vitalità delle as-sociazioni ambientaliste e di altri gruppi organizzati di cittadini.Ai giorni nostri i magnifi-ci 3 hanno preso strade e ponti diversi, dividendosi che mancu i figghi i quàg-ghia di siracusana memo-ria. Visentin, dopo una sfolgo-rante sindacatura (che dio possa perdonarlo), nell’ul-timo anno non lesinando critiche al governo Monti, oplà si scopre centrista e candidato col medesimo Monti alla Camera, ben posizionato in lista per una possibile elezione.Bufardeci, dopo un quin-dicennio berlusconiano, la sua piccola scissione l’aveva compiuta aderen-do al gruppo presunto au-tonomista di Grande Sud. Da cui, però, ha di recen-te divorziato in polemica

con Micciché, ritornato alleato con Berlusconi e coi leghisti di Maroni. In attesa che le nebbie poli-tiche si diradino, Titti Ca-nario ha dichiarato di vo-ler proseguire il percorso autonomista (boh!!!), dia-

logando sia col centrode-stra che col centrosinistra. Della serie: “Sappia la de-stra quello che fa la sini-stra…. e se a mia mi fannu sapìri quacchi cosa, mèg-ghiu i nenti”.A sua volta l’ineffabile Prestigiacomo, dopo ri-petuti annunci di abban-dono della casa madre berlusconiana nel corso dell’ultima legislatura, è rimasta nel Pdl con la cer-tezza di ritornare per la quinta volta alla Camera. E dire che le sue dichia-razioni, accompagnate da chianciùte a dirotto, erano state nette, inequivocabili e quasi schifate riferite a un partito che, per lei, non era più quello di pri-ma, ridotto a un campo di

battaglia in preda a faide, vendette ed altre amabi-li cosucce. Affermazioni che avevano suscitato in-viperite reazioni all’inter-no del Pdl. Le più violente quelle di alcune deputate, con in testa la solita Da-niela Santanché, Plastic Woman che avevano tac-ciato Stefy Silicon Valley di opportunismo e calcolo politico, essendo ormai certo che non sarebbe stata più candidata dopo quasi 20 anni di perma-nenza a Montecitorio. E invece lei sarà ancora lì, grazie a Silvio, fedelissi-ma alla linea e continuan-do a farsi i fatticèddi suoi e di famiglia.

Tex Killer

SIRACUSA - ANNO XXIX - NUMERO 237 - FEBBRAIO 2013 GRATIS ET AMORE DEI

ESCEQUANDO PUÒ

casual food

Pizze a lenta lievitazione (fino a 72 ore)Birre artigianali italianeCarni cotte sulla vera brace

Via Cairoli, 18 - Siracusa - Tel. 0931 [email protected] - [email protected]

Ognuno per la sua stradaELEZIONI SPECIAL

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PAGINA 2 FEBBRAIO 2013

A volte ritorna...

Entusiasmo incontenibile dell’ectoplasma di Ermanno Adorno, nostro ex condirettore irre-sponsabile, arrapato alla grande in vista delle prossime votazioni, e ricomparso “una tantum”.

Via Cavour, 8 - Siracusa

qualcosa da bere qualcosa da mangiare

Piccole rivoluzioni cresconoNella scorsa campagna elettorale per le regionali Crocetta aveva utilizzato come slogan la frase “La rivoluzione è cominciata”. Ha continuato Ingroia sce-gliendo come nome del suo movimento “Rivoluzione civile”, ma l’ondata poli-tica neo rivoluzionaria sembra reclutare altri improbabili adepti. Prendiamo la lista MIR.La nostra memoria è andata al glorioso Movimiento de Izquierda Revolucio-naria (Movimento di Sinistra Rivolu-zionaria), per l’appunto MIR, strenuo difensore fino agli ultimi minuti di vita del presidente cileno Salvador Allende, massacrato dai militari golpisti dell’in-fame generale Pinochet nel 1973.Fra l’altro, uno degli allora giovani esponenti del Mir era Luis Sepulveda, che sarebbe poi diventato il famoso scrittore che sappiamo.Ebbene, mentre per associazione di idee stavamo per canticchiare una canzone degli Inti Illimani (colonna sonora di quel periodo), ecco materializzarsi la realtà più pagghiàzza.Il Mir di adesso, qui in Italia è la sigla di Moderati In Rivoluzione, nome pac-

chiotto della lista personale del banchiere miliardario modenese Giampiero Samo-rì, orbitante nell’area del centrodestra: i pìcciuli si sapi unni ana ‘gghiri. La notizia, come direbbe Cetto Laqua-lunque, meriterebbe una beata minchia. Senonché a Siracusa qualche cillé di-sponibile si trova sempre.Tanto che il gruppo Mir-popolari civici è stato costituito al Comune per inizia-tiva di alcuni prestigiosi consiglieri co-munali, fra cui spiccano l’ex assessore Salvo Sorbello detto Bubu, e un vete-rano del salto della buffa del livello di Natale Latina.Quest’ultimo ritornato per l’ennesi-ma volta in consiglio comunale grazie all’ospitalità gratuita della lista fai-da-te Franco Greco. Da notare che è la terza volta che l’ex senatore candida Latina, gli permette di diventare consigliere (sta-volta subentrando al cognato di Greco) e poi lo espelle. E ad ogni espulsione il diretto interessato dichiara elegante-mente: cu si ‘nni futti ri Francu Grecu! Insomma una bella storia di passione tormentata a ‘llassa e pìgghia.

Visentincome Heidi

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PAGINA 3FEBBRAIO 2013

Pippo sei tutti noi (tranne qualcuno)! Fussi ca fussi la vota bona – ha esclamato alla Nino Manfredi il no-stro Pippo Zappulla. E noi infatti ci felicitiamo con lui del seggio sicuro col Pd, che lo vedrà alla Camera dei deputati operare in di-fesa delle magnifiche sorti e progressive del movimen-to operaio siracusano, da lui ben conosciuto avendo anche svolto l’incarico di segretario provinciale della Cgil. Zappulla era già stato deputato, ma alla Regione e per solo 2 anni a causa dello scioglimento dell’Assemblea siciliana in seguito alle dimis-sioni dell’allora governatore Totò Cuffaro, inquisito – e poi condannato - per concorso esterno in associazione mafio-sa. Per Pippo furono due anni di attività intensa, contornati da pani e panelle, stigghiòla, pani ca mèusa schetta e mari-tàta. Adesso lo attende Roma, con tanto di coda alla vaccina-ra, abbacchio al forno, pasta all’amatriciana, carciofi alla

giudìa, vino dei castelli ro-mani e molto altro ancora… ovviamente nelle pause di lavoro del prossimo frenetico parlamento italiano. Quindi Pippo, sii sempre fedele alla linea e non ridurti come un balenottero alla stregua, ad esempio, di Rino Piscitello che della linea se n’è sempre fottuto alla grande, fin quando non è stato costretto a mettersi a dieta rigorosa. Solo un po’ di Mpa prima e dopo i pasti, come gli ha prescritto il dot-tore Raffaele Lombardo.

Proveniente da una famiglia di vecchie tradizioni marinare, Raf-faele Gentile sin da piccolo ha imparato l’arte d’individuare unni ciùscia u ventu. Socialista di lungo corso, ai tempi beati del craxismo rampante fu tra l’altro assessore regionale ai beni culturali. Du-rante l’ultimo governo nazionale di centrosinistra, a sorpresa venne nominato sottosegretario ai Tra-sporti nella quota della coalizione allora spettante al Nuovo Psi di Boselli. Finita quell’esperienza, Gentile ricomparve nientemeno all’interno del partito fondato dal peggior nemico dei socialisti di Craxi, ovvero Antonio Di Pietro. Acqua evidentemente passata per il corsaro Raffaele che, alla testa di famigliari e fedelissimi, sbarcò nell’Italia dei Valori di Siracusa

dove, prima e dopo di lui, sono transitati sautafossi di tutto rispetto come l’ex parlamentare nazionale Rino Piscitello, nostrano recordman assoluto per le casacche di partito indossate e che Antonio Di Pie-tro, suo testimone di nozze, ebbe a definire “vampiro che succhia il sangue agli amici”. Tornando a Gentile, conclusa l’e-sperienza dipietrista, in anni recenti ha fatto il suo trionfale ingresso, sempre con gruppazzo di aficio-nados al seguito, nella federazione locale di Sinistra Ecologia e Libertà conquistando nel volgere di poco tempo la maggioranza provinciale e l’odierna candidatura per il se-nato. Della serie: “Rosso un fiore in petto c’è fiorito/ una fede c’è nata in cuor!”

Blues Brothers

Pippo Zappullafedele alla linea

Gentile all’arrembaggio

collaboratoriMarco Bavaglio, Stefano Elia, Frana

Antonio Mangiafico, Andrea Ossino, Ivano SaltafossatiSeby Spicuglia, Sabina Zuccaro

Tel. 347 6557018 - [email protected]

isola dei cani siracusa

Aiuto... mi si è ristretto il Centaro

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PAGINA 4 FEBBRAIO 2013

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Alicata chi l’ha visto?

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Della serie: “Carneade, chi era costui?”. L’uomo ritratto nella foto si chiama Bruno Alicata ed è stato per una legislatura, dal 2009 a oggi, senatore della repubblica italiana. Ma a parte gli addetti ai lavori – ambienti politici, giornalisti e qualche amico – la quasi totalità

dei siracusani sconosce persino la sua esistenza e men che meno le sue imprese parlamentari.Imprese, a dire il vero, sconosciu-te persino a sé medesimo che, se qualcosa ha fatto, l’ha fatta a sua insaputa.Per tali indubbi meriti, il Pdl ha

deciso di ricandidarlo al 13° posto della lista in Sicilia: ottima posi-zione per l’ineleggibilità.Ma lui spera in un magico risul-tato del partito berlusconiano che farebbe scattare un ricco premio di maggioranza. Uno scenario a dir poco da brivido!

E Pippo Gianni ci fici i conna a Concetto La Bianca, detto Cetto San-ciopanza, per fare coppia fissa - almeno per le elezioni - con Peppe Liberto detto Pinotto.Cetto La Bianca è caduto in profonda depressione nemmeno mitigata dall’avere assunto, per qualche giorno, ‘a patti ri Sinnacu. Pippo Gian-ni, con triplo salto mortale carpiato con avvitamento finale, OPLA si è accasato nel centrosinistra.Da perfetto estremista di centro, chi si poteva portare in ticket?? Ma certo Pinotto Liberto che si è ritrovato tremendo estremista di destra, di centro ed anche di sinistra, da quando qualche burlone gli ha detto che somiglia a Beppe Grillo. Inoltre Pinotto, da buon “Bocconiano”, si sente un po’ Montiano e - avendo anche conosciuto il ministro Cli-ni - si sente un po’ Monti Clini... E in questi giorni Gianni & Pinotto filano d’amore e d’accordo come due teneri “bocconcini”.

Granata, Futuro e... Incertezza