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Marks & Spencer chiude il bilancio dell’anno in corso con 10,3 miliardi di sterline di ricavi, in aumento del 2,8% rispetto all’an- no precedente. A trainare la crescita il segmento food con il 4,2%, mentre l’area general merchandise, comprensiva di ab- bigliamento, risulta stagnante. Il bilancio registra comunque un aumento del giro d’affari pari a +7,3% realizzato all’este- ro, soprattutto grazie alle performance in India e ai punti di vendita aperti in Cina. Rilevanti anche i risultati raccolti con il franchising nel Middle East e in Asia. L’utile ante-imposte è di 623 milioni di sterline. MARKS & SPENCER CRESCE GRAZIE ALL’ALIMENTARE SOMMARIO PERRONE Per uscire dalla crisi non serve cercare i colpevoli BONOMI Metamorfosi in atto ALESSI-MUTTI I valori di impresa si incontrano a Linkontro RIZZANTE Le aziende presenti nell’ecosistema Reply CONSUMATORE Non torna indietro e manterrà le sue nuove abitudini 2 3 4 6 by sabato 24 maggio 2014 03 ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ••••••••••••••••• Direzione del meeting Bungalow 501/502, tel. 070 92 17 501 Mediamond Digital @ MediamondAdv Per crescere occorrono buone radici dice @vincperrone a #Linkontro30 Linkontro Nielsen @LinkontroN Scaricare su altri la responsabilità non risolve i problemi, moltiplica solo le... “parole, parole, parole”, #Linkontro30 #Perrone A #linkontro30 il professor #Perrone di @Unibocconi cita un grande classico di #Mina e Alberto Lupo Marco Zacchigna @marcozakk ottimo @LinkontroN: Scaricare su altri la responsabilità non risolve i problemi” #Linkontro30 dobbiamo partire da noi stessi! •@LinkontroN Dal 1996 al 2013 l’Italia ha prodotto il più alto avanzo primario della storia moderna Luca Conti @pandemia Si comincia così: “Ancora peggiore della convinzione del no, è l’incertezza di un forse, la disillusione di un quasi!” Anna Bertolini @BertoliniAnna @bordis gli italiani sono sempre più #mobileaddicted a qualsiasi età #Linkontro30 +13% nel 2013 C he possibilità ha l’euro di so- pravvivere in un momento socio-economico fatto di squilibri ed equilibri precari? Dà una sua versione Andrea Boltho, do- cente a The Magdalen College Oxford. Parte da un dato di fatto: l’euro non ha mantenuto promesse e aspettative. Per quanto riguarda il nostro Paese dice: “L’Italia ha perso terreno anziché convergere verso altre economie”. In estrema sintesi evidenzia senza remore la minore produttività italiana. E questo non significa che non ci siano aziende che non riescono a competere sul mercato internazionale, ma si po- trebbe fare molto di più e meglio. Quali sono, quindi, le conseguenze della moneta unica? Intanto un divario tra Nord e Sud sui dati che riguardano occupazione, Stato di diritto e la- Boltho: l’Europa dell’Euro e un’Europa degli europei L’unione monetaria senza unione politica non ha mantenuto promesse e aspettative, e potrebbe non esistere più fra un decennio. Ecco perché si richiede un reale e maggiore coinvolgimento dei cittadini e una convergenza delle strategie politiche voro sommerso. Il Sud, in questo senso, soffre di più. Qual è, dunque, la soluzione? Boltho sottolinea, come già fatto ieri da Fitoussi, la necessità che si arrivi a un’unione non soltanto economica ma anche e soprattutto politica, che coinvol- ga la popolazione. “L’Unione mo- netaria - afferma con convinzione il docente - è stata fatta senza un reale coinvolgimento dei cittadini europei”. E lancia una provocazio- ne: “Stampiamo moneta”. Una pos- sibilità che la Germania non accet- ta per timore di futura inflazione e di sperperi nei Paesi “deboli”. Questo il motivo per cui il pro- gramma è ristretto a determinate condizioni. Uscire dall’euro converrebbe? “Allo sta- to attuale no, ma non mi stupirei se tra dieci anni la moneta unica non ci fosse più”. linkontro 24-05-2014 CS6.indd 1 linkontro 24-05-2014 CS6.indd 1 23/05/14 19:18 23/05/14 19:18

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Marks & Spencer chiude il bilancio dell’anno in corso con 10,3 miliardi di sterline di ricavi, in aumento del 2,8% rispetto all’an-no precedente. A trainare la crescita il segmento food con il 4,2%, mentre l’area general merchandise, comprensiva di ab-bigliamento, risulta stagnante. Il bilancio registra comunque un aumento del giro d’aff ari pari a +7,3% realizzato all’este-ro, soprattutto grazie alle performance in India e ai punti di vendita aperti in Cina. Rilevanti anche i risultati raccolti con il franchising nel Middle East e in Asia. L’utile ante-imposte è di 623 milioni di sterline.

MARKS & SPENCER CRESCE GRAZIE ALL’ALIMENTARE

SOMMARIOPERRONE Per uscire dalla crisinon serve cercare i colpevoli

BONOMI Metamorfosi in atto

ALESSI-MUTTII valori di impresasi incontrano a Linkontro

RIZZANTELe aziende presentinell’ecosistema Reply

CONSUMATORENon torna indietro e manterrà le sue nuove abitudini

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sabato 24 maggio 2014

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Direzione del meeting

Bungalow 501/502, tel. 070 92 17 501

• Mediamond Digital @MediamondAdvPer crescere occorrono buone radici dice @vincperrone a #Linkontro30

• Linkontro Nielsen @LinkontroNScaricare su altri la responsabilità non risolve i problemi, moltiplica solo le... “parole, parole, parole”, #Linkontro30 #Perrone

• A #linkontro30 il professor #Perrone

di @Unibocconi cita un grande classico di #Mina e Alberto Lupo

• Marco Zacchigna @marcozakk ottimo @LinkontroN: Scaricare su altri la responsabilità non risolve i problemi” #Linkontro30 dobbiamo partire da noi stessi!

•@LinkontroN Dal 1996 al 2013 l’Italia ha prodotto il più alto avanzo

primario della storia moderna

• Luca Conti @pandemiaSi comincia così: “Ancora peggiore della convinzione del no,è l’incertezza di un forse,la disillusione di un quasi!”

• Anna Bertolini @BertoliniAnna @bordis gli italiani sono sempre più #mobileaddicted a qualsiasi età #Linkontro30 +13% nel 2013

Che possibilità ha l’euro di so-pravvivere in un momento socio-economico fatto di

squilibri ed equilibri precari? Dà una sua versione Andrea Boltho, do-cente a The Magdalen College Oxford. Parte da un dato di fatto: l’euro non ha mantenuto promesse e aspettative. Per quanto riguarda il nostro Paese dice: “L’Italia ha perso terreno anziché convergere verso altre economie”. In estrema sintesi evidenzia senza remore la minore produttività italiana. E questo non signifi ca che non ci siano aziende che non riescono a competere sul mercato internazionale, ma si po-trebbe fare molto di più e meglio. Quali sono, quindi, le conseguenze della moneta unica? Intanto un divario tra Nord e Sud sui dati che riguardano occupazione, Stato di diritto e la-

Boltho: l’Europa dell’Euroe un’Europa degli europeiL’unione monetaria senza unione politica non ha mantenuto promesse e aspettative, e potrebbe non esistere più fra un decennio. Ecco perché si richiede un reale e maggiore coinvolgimento dei cittadini e una convergenza delle strategie politiche

voro sommerso. Il Sud, in questo senso, soff re di più. Qual è, dunque, la soluzione? Boltho sottolinea, come già fatto ieri da Fitoussi, la necessità che si arrivi a un’unione non soltanto economica ma anche e soprattutto politica, che coinvol-ga la popolazione. “L’Unione mo-netaria - aff erma con convinzione il docente - è stata fatta senza un reale coinvolgimento dei cittadini europei”. E lancia una provocazio-ne: “Stampiamo moneta”. Una pos-sibilità che la Germania non accet-ta per timore di futura infl azione e di sperperi nei Paesi “deboli”. Questo il motivo per cui il pro-gramma è ristretto a determinate

condizioni. Uscire dall’euro converrebbe? “Allo sta-to attuale no, ma non mi stupirei se tra dieci anni la moneta unica non ci fosse più”.

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L’innovazione è la chiave dell’approccio al mercato

di Parmareggio, che anche quest’anno si presenta a

Linkontro con diverse novità. “Abbiamo diviso il no-

stro mercato di riferimento in quattro aree – spiega il

responsabile marketing Parmareggio Matteo Ghidi –

il Parmigiano Reggiano consumato come condimen-

to, con il Grattugiato, il Parmigiano come alimento,

con lo stagionato 30 mesi e il Parmareggio Snack;

poi i prodotti a base di Parmigiano, quali le Fettine

e i Formaggini e per chiudere la fi liera, le panne e il

burro, con Parmareggio leader del mercato italiano”.

La specializzazioneLe novità si collocano nell’area del Parmigiano come

alimento e nei prodotti a base di Parmigiano Reggia-

no. Prosegue Ghidi: “L’abc della merenda è la nostra

proposta di merenda sana e naturale, che nasce da

uno studio del nutrizionista Giorgio Donegani per

defi nire il corretto apporto di nutrienti”. In una va-

schetta, per facilitare il consumo fuori casa, sono

contenuti un Parmareggio Snack da 17g, un frullato

Valfrutta al gusto pesca e sei grissini all’olio extra-

vergine d’oliva, per complessive 198 Kcal. L’abc del-

Parmareggio si fa in quattro

per presidiare il mercato

Matteo Ghidi, responsabile marketingParmareggio

la merenda è in vendita dal 5 maggio; il target sono

i bambini in età scolare, da 6 a 10 anni e le persone

attente alla naturalità dell’alimentazione, infatti il

prodotto è disponibile anche nelle vending machine.

Lo spalmabileNell’area dei prodotti a base di Parmigiano Reggia-

no si colloca SpalmaRÉ, il nuovo formaggio spal-

mabile al Parmigiano nel formato 2x75g, che ne

conserva tutto il gusto e tutte le proprietà nutrizio-

nali, offrendo un’alternativa più naturale, leggera e

gustosa e altrettanto versartile, sia come formaggio

sia come ingrediente per le ricette. SpalmaRÉ viene

sostenuto attraverso la Raccolta Punti Regali da In-

tenditori Parmareggio e con l’iniziativa Accademia

dell’Aperitivo, che coinvolge Parmareggio al fi anco

di tre aziende che rappresentano l’eccellenza dell’in-

dustria alimentare italiana, Casa Modena (GSI) con

i salumi, Amica Chips per le patatine e Cantine Ma-

schio per il Prosecco. spiega Ghidi.

• Lucia Picciaiola @LuciaPicciaiola Dall’atto di acquisto alla RELAZIONE di acquisto (sempre più conterà il customer care)• Gabriele Bertipaglia @gabertipa .@google: #Vaccarono il digitale per Italia è ancora più importante,la

tecnologia rende irrilevante la scala es. in USA #Linkontro30• .@google: #Vaccarono il digitale per Italia è ancora più importante, la tecnologia rende irrilevante la scala es. in USA #Linkontro30• @LinkontroN Sfi da per aziende:

viaggio verso il futuro per stare al passo con consumatore così informato ed esigente #Linkontro30• Roberta Callegaro @RobertaCalle [Diamo i numeri per fasce di eta’] Gli italiani sono sempre più “mobile addicted” via #Linkontro30

• Luca Conti @pandemia 78% degli utenti italiani considera internet la fonte principale per info su prodotti #Linkontro30• Marco Cuppini @cupmar “La grande bellezza” della “meglio industria” italiana raccontata da Alessi e Mutti

Perrone: per uscire dalla crisinon serve cercare i colpevoliResta la malattia dell’anima del barcamenarsi in azioni inutili invece di trovare il coraggio di risolvere i problemi con responsabilità

La crisi forse è anche una malattia dell’anima: esordisce così Vincenzo

Perrone dell’Università Bocconi di Milano, nella sua ricerca delle sorgenti del Nilo, metaforicamente, la fonte del-la vita, la strada per uscire dalla crisi. Gli italiani, secondo Perrone, si barcame-nano in un’inutile ricerca dei colpevoli, senza rimboccarsi le mani per risolvere i problemi con azioni concrete. Occorre trovare il coraggio, prendersi la respon-sabilità delle proprie azioni, giudicare in base ai fatti e non i base alle idee, avere fi ducia in sé stessi. Le guide citate da Perrone sono ironica-mente Mina, l’uomo ragno, il Barone di Münchausen. La strada è quella della di-versifi cazione, e infatti le aziende di suc-cesso puntano su soluzioni diffi cilmente imitabili, cercano di distinguersi. Privile-

giano le azioni alle parole, mettono l’ac-cento sui valori e fanno community. Perrone cita il libro di Richard Rumelt, “Good strategy, bad strategy”: il processo parte dall’individuazione della sfi da spe-cifi ca per l’azienda, prosegue defi nendo le politiche guida e le azioni coerenti da mettere in atto.

La crisi non è una semplice transizione, ma una metamorfosi che impatta su

economia, società, consumi, cultura. Par-te da questo presupposto l’intervento del sociologo Aldo Bonomi che chiosa: “Bisogna partire dunque da un ragiona-mento antropologico”. Cita il sociologo Ernesto De Martino e parla di apoca-lisse culturale, ossia: non ci riconosciamo più in quello che ci era abituale. “Basti pensare - prosegue - com’è cambiato il rapporto con i mutui, l’accesso al credito, il consumo, la dimensione del tempo e dello spazio. E soprattutto com’è cambia-ta la percezione del futuro”. Dentro que-sta metamorfosi c’è un dato rilevante: la scomparsa del ceto medio. Come hanno reagito le imprese a questo cambiamen-to? Hanno seguito tre processi: in una prima fase sono state attente alla catena dei valori (sul modello del fordismo); nel-la seconda fase alla ragnatela dei valori, incorporando le esigenze dei consuma-

tori, e nella terza si è arrivati all’economia dell’esperienza. Basta tutto questo? Cosa ha prodotto questa metamorfosi? Bono-mi chiarisce: “Da un lato un atteggiamen-to di resistenza da parte di alcune impre-se al cambiamento, dall’altra, ed è quello più auspicabile, di resilienza riuscendo ad adeguarsi ai momenti traumatici”. Il dato positivo italiano? “Abbiamo 4.600 impre-se competitive - conclude - e 6 milioni di capitalisti molecolari”.

Bonomi: metamorfosi in atto

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AGENDA

Insieme. Per una svoltaSABATO 24 MAGGIO 2014ORE 08.45FUTURO OGGIGiovanni Fantasia, Nielsen

Il valore del brandCoordina Maria Cristina Alfi eri, Gruppo Food

Riconquistare il consumatore:nuove modalità di ingaggioMarco Pedroni, Coop ItaliaAngelo Trocchia, UnileverLorenzo Montagna, Yahoo

Crescere insieme si può:50 anni di successiPaolo Capotosto, FerreroDavide Cozzarolo, Sigma

Esperienze globali

Greater Expectations: driving protable sales with todays empowered consumerWilliam Gillispie, IBM

Innovazione e sviluppoStrategie competitive nel largo consumoAlessandro Banfi , TgCom24, conversa con Harald Antley, Aspiag Service Leo Wencel, Nestlé

La vita è un viaggioBeppe Severgnini

ConclusioniGiovanni Fantasia, Nielsen

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La questione non è se la Cina supererà gli Stati Uniti o

no. Il punto fondamentale è che ci sarà una polarizzazio-

ne a Tre di cui l’Europa farà parte, mentre nessuno dei

singoli Paesi europei avrà an-

cora carte da giocare. Questa

la considerazione di Hermann Simon rispetto ai temi su euro

e unione politica dell’Ue solle-

vati precedentemente nel corso

de Linkontro. Non solo: nel-

la partita a Tre, l’Europa a un

certo punto riceverà la spinta

decisiva dall’immigrazione

massiccia dall’Africa: un’im-

migrazione intelligente, che le-

gherà maggiormente EuroAfri-

ca e renderà l’Ue più omogenea

ed eterogenea rispetto a oggi.

Ma talmente forte da obbligare

Cina e Usa a cooperare per mantenere il passo. E chiave

fondamentale di questa visione del futuro, presentata da

Simon, sono le imprese. “Globalia è il mercato del mon-

do intero, che oggi ha ancora il buco dell’Africa, ma che

domani non l’avrà più. Nel mondo intero saranno protago-

niste le imprese perché, domani come oggi, gli Stati non

esporteranno. Sono le imprese che esportano”.

Ma Simon non si aspetta certo un mondo in mano alle mul-

tinazionali. Vincenti sono i Campioni Nascosti. “Sono

imprese ambiziose, con capacità progettuali e voglia di

leadership assoluta e nessun timore di essere benchmark

per gli altri”. Tradotto in termini pratici signifi ca elevato

numero di licenze e brevetti, assunzioni di personale alta-

mente qualifi cato, bassa rotazione dello stesso e fatturati in

costante raddoppio nel medio e lungo periodo. “Imprese

che sono presenti anche in Italia, come Sella Royal, con

una specializzazione cristallina. Ma che numericamente

oggi sono più numerose in Germania e Cina. È qui che il

resto d’Europa deve recuperare posizioni”. Italia compresa.

Simon: il futuro è dell’Europa, patria dei Campioni nascosti

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LA REDAZIONE

EDITORE NEW BUSINESS MEDIA srlVia Eritrea, 21 20157 Milano

Direttore: Cristina Lazzati

Coordinamento di redazione: Patrick Fontana

Contributi: Marina Bassi, Alessandra Bonaccorsi, Barbara Trigari

Grafi ca Mirko DianiStampa Arti Grafi che Pisano

a cura di

Ci sono tre valori che possono salva-re l’Italia in questo diffi cile frangen-

te, dichiara Corrado Formigli, autore del libro “Impresa impossibile”, spunto della discussione intavolata con gli im-prenditori Michele Alessi e France-sco Mutti, entrambi molto applauditi. Sono la bellezza, la generosità e il co-raggio. Principi che ritornano nelle sto-rie raccontate da Mutti e Alessi, modelli di imprenditoria di successo e schiva, la cui esperienza e soprattutto visione servono a individuare possibili strategie di uscita dalla crisi. Secondo Alessi, le 3P (prodotti, profi tti e persone), rappre-sentano i fondamentali dell’impresa cui occorre dare attenzione: “Prima di tutto è una decisione di pancia, che ho adot-tato perché mi piace, e poi in 40 anni di lavoro ho scoperto che funziona, e non solo per l’impresa, ma anche per il contesto”. Una linea d’azione imprendi-toriale che porta profi tto a lungo termi-ne e cerca soluzioni fattive ai problemi: in questa direzione, molto applaudito l’intervento contrario al sistema della cassa integrazione. Il progetto originale di Alessi è quello che ha portato im-prenditore, dipendenti e rappresentan-ze sindacali a prestare servizio a favore dei servizi sociali del Comune di Ome-

gna in un momento di esercizio molto positivo e mancanza di lavoro.Colpisce nell’intervento di Mutti l’en-tusiasmo di fronte a un momento di particolare fermento per l’azienda, con ingenti investimenti in R&D e proget-tualità. Una vera e propria “euforia”. La ricetta per Mutti è quella di ritenere il profi tto come una risultante, e non il driver, nella dinamica delle 3P, e poi la “prosecuzione aziendale” che deve ani-mare l’imprenditore, come se fosse im-mortale, proiettando la propria azienda ogni volta 50 anni nel futuro. Il fare in-sieme, l’orgoglio del saper fare italiano che riesce a valorizzare anche la crea-tività dei designer stranieri, la consape-volezza di vivere, nonostante tutto, in un Paese straordinario, l’Italia.

Semplicemente... giusti.Le scelte di Alessi e MuttiOgnuno faccia la propria parte, gli imprenditori italiani possono giocarsela e allo Stato chiedono solo il terreno favorevole per agire

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Piano di espansione nel travel retail per Max Mara. Il retailer prevede di aprire

circa 50 punti di vendita nei prossimi 5-6 anni nei principali aeroporti europei, sta-tunitensi e asiatici. Gli store, progettati dallo studio Duccio Grassi Architects, avranno una superfi cie tra i 60 e i 100 mq e conterranno le col-lezioni del brand (dai piumini ai cappotti, dagli abiti agli accessori). Il primo punto di vendita è stato inaugu-rato questa settimana all’aeroporto di Co-penhagen; seguiranno in un rapido piano di sviluppo Madrid, Malaga, Monaco di Baviera.

Fonte: http://www.gdoweek.it/artico-li/0,1254,44_ART_8116,00.html

Max Mara si espandenel travel retail

Primo programma fedeltà multipartner

in Italia, con 11 milioni di iscritti, ol-

tre 6.000 punti di vendita, e 60 partner

(compresi quelli online), Nectar, ha re-

clutato un nuovo marchio nella sua co-

alition: Tamoil, che porta in dote le sue

1.700 stazioni di servizio e rifornimento

carburanti, 69 delle quali autostradali.

Tamoil Italia spa è la holding italiana

del gruppo olandese Ollinvest BV. Fra i

principali partner di Nectar Italia, citia-

mo Simply, Auchan, IP, Unieuro, Hertz,

Ibs.it e Libraccio.it, Welcome Travel,

Original Marines, Saldi Privati, Chia-

rezza.it, Driver (pneumatici).

Nectar cresce

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Rizzante: il segretoè l’ecosistema intelligente

Reply è un ecosistema di oltre 70 aziende nato nel 1996 nell’area to-rinese, che oggi impiega 4.500

“smanettoni con esperienza”, racconta il Ceo Filippo Rizzante, intervistato dal di-rettore di TgCom24 Alessandro Banfi . Al Medioevo della situazione economica Rizzante contrappone il Rinascimento nel settore delle tecnologie, con un numero impressionante di invenzioni ogni anno. “La fi nalità della tecnologia deve essere quella di ristabilire dei valori per le imprese che hanno perso il contatto con la base, sia quella interna sia verso i consumatori”, spie-ga Rizzante. E i suoi mezzi sono il contatto diretto e la capacità di innovare: altro che freddezza della tecnologia. Rizzante cita il caso del tablet sviluppato da Tesco e pro-

posto a marchio proprio, i fenomeni della dematerializzazione, grazie alla stampa 3D, della connettività estesa anche all’appara-to industriale, come sta facendo General Electric, e della trasparenza dei dati.

Questa l’esperienza sottolineata dal modello d’impresa Reply, che propone un Rinascimento nel settore delle tecnologie, basato ogni anno su migliaia di innovazioni portate nel mercato

Gli italiani hanno dimostrato di essersi appassionati alle tecnologie digitali sen-za distinzioni di fascia d’età, rileva Luca Bordin, general manager media sales & solutions Nielsen, esponendo i dati sull’uso di Internet in relazione alle scelte d’acquisto. Sono 21 mio gli italiani che si connettono almeno una volta al giorno; nel 2013, 22 mio navigano da smartphone,

il 32% in più rispetto al 2012, il 7% accede dal tablet: il Pc è ormai fuori moda. Cresce la penetrazione del mobile, anche fra gli over 55 con un +18%. Alle aziende chie-dono informazioni razionali, sulle origini e lavorazioni, e personalizzazione: il 55% è disposto a pagare di più per averla. E un pdv fi sico per concludere gli acquisti dopo aver cercato informazioni via mobile.

ITALIA DIGITALE: GLI SCENARI E LE TENDENZE VISTI DA NIELSEN

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Si basa su due pilastri il panorama che traccia Fabio Vaccarono di Google: l’importanza dell’economia

digitale da un lato e la preparazione del consumatore sul mondo hi tech dall’altra. “Per la prima volta - spiega - il comportamento del consumatore dimostra quanto sia più avanti rispetto alle aziende che dovrebbero ero-gare servizi”. L’importanza dell’economia digitale sta nei numeri: “Il 15% della nostra crescita dipende da questo settore”. Vaccarono si proiet-ta in un ipotetico futuro e im-magina gli scenari del 2020 paragonati a quelli attuali. “Oggi ci sono 7,2 miliardi di persone nel mondo - spiega - e la penetrazione di inter-net riguarda circa 3 miliardi di utenti. Nel 2020 arrivere-mo al 100%”. Un’ipotesi resa possibile anche dagli esigui costi dei servizi per l’accesso al web. Per facilitare questa crescita, Google ha avviato il Project Loon: con l’utilizzo di palloni aerostatici si potrà portare la copertura di rete in aree attualmente inarriva-bili. La tecnologia si evolve, quindi, e il comportamento del consumatore si modifi ca. Un esempio? Il mondo tele-visivo. Oggi, al contrario di quanto succedeva in passato, lo schermo più piccolo è diventato di maggiore interesse. “In questo momento - conclude - la sfi da sta nel tenere il passo al cambiamento”.

Vaccarono: l’accesso al web ha costi esigui

• Cristina Lazzati @Clazzati Boltho cita il FT e concorda con Fitoussi sull’Ue: “Un’unione monetaria senza un unione politica è semplicemente impraticabile”

• A #Linkontro30 si continua a parlare di crisi, crisi. Non dovremmo parlare invece di nuovo mondo, nuovo scenario? Non si torna indietro

•@franzrusso Prof. Boltho: La

moneta unica ha creato certamente una conseguenza evidente: forte disoccupazione al sud dell’Europa

• Linkontro Nielsen @LinkontroN Ci sono aziende italiane che vanno a gonfi e vele nel mercato mondiale, ma i successi potrebbero essere più notevoli #Linkontro30

• Luca Conti @pandemia Il problema dell’Italia nell’era Euro? In

una parola: la caduta di... produttività cit. Andrea Boltho • Se il PIL tornasse a crescere allo stesso livello, divario tra Italia e Europa non è destinato a ridursi #Linkontro30 • Linkontro Nielsen @LinkontroN E’ la diversità che crea valore, “if you don’t have a competitive advantage, don’t compete”#Linkontro30• @Clazzati “La malattia di vivere

in autunno” la crisi è una malattia dell’anima? @vincperrone

• Linkontro Nielsen @LinkontroN .@marcozakk Insieme si puo’ ripartire, occorre responsabilità e capacità di innovare #Linkontro30

• Franz Russo @franzrusso La relazione del prof. Andrea Boltho è comunque coinvolgente e brillante, nonostante le slides :) #Linkontro30

Conad e P&G: come cambia in epoca digitaleil modello di business

Di fronte a un consumatore agno-stico, che utilizza senza problemi

tutti i canali a sua disposizione, alter-nando senza soluzione di continuità né sensi di colpa dai pdv fi sici all’onli-ne passando per lo showrooming, quali gli approcci per le imprese retail e del largo consumo? “Sono convinto che il futuro del digitale non signifi ca smaterializzazione: la fi sicità rimane un elemento strategico, come dimostra ovunque il successo delle formule click & collect - precisa Giuseppe Zuliani di Conad -. In quest’ottica, i processi che ci interessano maggiormente sono quelli che coinvolgono le persone e questo implica la gestione di relazioni soli-de nei principali momenti di contatto con la nostra insegna (prima, durante e dopo l’acquisto). Vuol dire abbinare fi sicità dei pdv e punti di contatto, lavo-rando sul customer care e valorizzando i rapporti con i clienti fedeli. Non è più

il tempo, quindi, di dare tutto a tutti, ma bisogna ragionare, anche insieme all’industria per cluster e target”, precisa Zuliani. In linea, Jerome Garbi di P&G per il quale la priorità è creare maggio-re traffi co fornendo nuovi prodotti, in-formazioni adeguate, suggerendo an-che prodotti complementari “facendo leva sul digitale, che non è un canale, ma un modo di fare business per un consumatore sempre connesso”.

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Alce Nero, lo storico marchio degli ol-tre mille soci agricoltori e apicoltori

biologici in Italia e nel mondo ha lanciato il nuovo negozio online: www.alcenero-shop.com. Si tratta di un e-shop facile da utilizzare che permette di selezionare i pro-dotti che si vogliono acquistare in base alla categoria. L’assortimento presenta le mi-gliori referenze del brand di riferimento del biologico, cento alimenti tra i più richiesti come l’olio extra vergine d’oliva 100% ita-liano, la pasta, i frollini, i sughi, le passate di pomodoro e i risi con le etichette narranti

realizzate in collaborazione con Slow Food. Sviluppato in partnership con Postecom per la gestione del servizio e con SDA per la parte logistica, il nuovo e-store è stato realizzato per consentire una navigazio-ne ed un acquisto multi-device da pc, smartphone e tablet. Tra gli altri plus off erti dall’e-store: la consegna gratuita per ordini di almeno 50 euro oppure con un contri-buto fi sso di 8 euro per ordini minimi di 25 euro. Il lancio dell’e-store Alce Nero sarà supportato da una campagna di comuni-cazione molto articolata.

Alce Nero va in vendita direttae apre un nuovo e-shop per l’Italia

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• Mediamond Digital @MediamondAdv Per crescere occorrono buone radici dice @vincperrone a #Linkontro30

• Linkontro Nielsen @LinkontroN Scaricare su altri la responsabilità non risolve i problemi, moltiplica solo le... “parole, parole, parole”, #Linkontro30 #Perrone

• A #linkontro30 il professor #Perrone di @Unibocconi cita un grande classico di #Mina e Alberto Lupo

• Marco Zacchigna @marcozakk ottimo @LinkontroN: Scaricare su altri la responsabilità non risolve i problemi” dobbiamo partire da noi stessi!

• Linkontro Nielsen @LinkontroN Dal 1996 al 2013 l’Italia ha prodotto il più alto avanzo primario della storia moderna

• Luca Conti @pandemia Si comincia così: “Ancora peggiore della convinzione del no, è l’incertezza di un forse, la disillusione di un quasi!”

• Marina Bassi @marinabassigdo Bonomi: regalare a ogni capitalista molecolare (in Italia sono 6 mio) un giovane smanettone per uscire dalla crisi

• Enrico Galasso @galassoe dobbiamo scegliere se alimentare Fiducia o Rancore. Sta a noi #Linkontro30

• @beppesevergnini ieri era “dimmi che lavoro fai e ti dirò chi sei” ora la domanda è: “dimmi la tua weltanschauung e forse capirò”.

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Il nuovo consumatorenon torna più indietroQuesto è quanto evidenziano le ricerche Nielsen sottolineando l’importanza della giusta corrispondenza fra scaffale e richieste della clientela

L’immagine del consumatore che emerge dalle ricerche Nielsen

è quella di un individuo sempre più smart e sensibile ad azioni promo-zionali che danno benefi ci imme-diati. Lo spiega la responsabile per l’Italia delle soluzioni di performance management Maria Grazia Bo-lognesi: “Crisi economica e nuove modalità digitali hanno innescato cambiamenti che a nostro parere rimarranno stabili anche una vol-ta terminato il momento diffi cile di mercato. Per questo è sempre più importante il pdv e la misura delle performance nel luogo dove avven-gono il 60% delle decisioni d’acqui-sto”. In ordine di importanza, prosegue il responsabile dei servizi in-store di Nielsen Umberto Aguzzi, “La prima cosa è l’avai-lability, la presenza del prodotto a scaff ale, tanto più se il prodotto è una novità; poi la visibilità a scaff ale commisurata alla quota di mercato o al valore come innovazione; poi la comunicazione; infi ne, la corretta esecu-zione della promozione”. Tutti indicatori che Nielsen può misurare per dare a industria e distribuzione una valutazione sull’execution in-store. Se l’acquirente non trova il prodot-to a scaff ale, infatti, nel 51% dei casi acqui-sta una marca diversa, nell’11% cambia ne-gozio, e ben il 38,2% dei casi non acquista nulla. “Nel breve termine – prosegue Aguzzi

- perde l’industria, ma se parliamo di costru-zione della fedeltà, è l’insegna a perdere di più nel medio-lungo termine”.

La fedeltà“La fedeltà del consumatore rispetto al pdv è in questo momento uno dei patrimoni fondamentali – spiega Bolognesi – e que-sto dovrebbe portare a una maggiore col-laborazione tra le parti. Nielsen propone delle soluzioni di ricerca che vanno proprio in questa direzione, ovvero come confezio-nare congiuntamente l’assortimento più effi cace”. Anche perché accanto ai marchi dell’industria, sempre più peso acquisiscono quelli del distributore.

Maria Grazia Bolognesi,resp. performance management

Umberto Aguzzi, responsabile servizi in-store

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GS1 Source, infrastruttura per informazioni di qualità

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Il mondo viaggia sempre più spesso e più costantemente sul web. In tal senso alcune grandi catene distributive si sono adeguate realizzando applicazioni che consentono all’inter-no dei supermercati di agganciare lo smartphone del clien-te al loro sistema informativo. Nello specifi co Indicod-Ecr ha attivato il progetto GS1 Source con l’obiettivo di creare un’infrastruttura globale per la distribuzione al consumato-re di informazioni sui prodotti provenienti da una fonte nota e attendibile come il titolare dei prodotti in vendita, basata su una rete di “aggregatori locali” (per il mercato italiano GS1 Italy) dei dati dei prodotti, collegati tra loro e in grado di scambiarsi informazioni secondo uno standard.

L’attendibilità“Il consumatore oggi è sempre più alla ricerca di informazioni sui prodotti che intende acqui-stare. Fornirgli informazioni di qualità e attendibili, diventa un valore di servizio importante – ha sottolineato Bruno Aceto, direttore generale di GS1 Italy | Indicod-Ecr – ed è su questo principio che nasce GS1 Source, l’iniziativa che intende svilup-pare, su scala globale, una rete di aggregatori di informazioni sui prodotti utilizzabili da chi sviluppa applicazioni mobile o genericamente di commercio elettronico”. L’iniziativa prende spunto non soltanto dalla rilevazione dell’attuale scarsa disponibilità in rete di infor-mazioni fruibili dai consumatori attraverso applicazioni mobile, ma anche dalla consapevolezza che, anche laddove queste informazioni fossero disponibili, non è sempre pos-sibile certifi carne la provenienza. Il progetto è stato adattato per soddisfare i requisiti previsti nella imminente normativa EU 1169/2011 relativo alla disponibilità delle informazioni di etichetta in ogni forma di vendita a distanza.

Le evoluzioniMa non è tutto: le evoluzioni in atto sono tante. Tra le novità ci sono anche i Google Glass per leggere un codice a barre GS1 che si trova sulla confezione di un prodotto. Leggendo con questi particolari occhiali i codici a barre, si ricevono automaticamente diverse informazioni sul prodotto, come ad esempio il suo contenuto nutrizionale o le ricette.

Bruno Aceto Ceo GS1 Italy | Indicod-Ecr

Cliente esi-intelligente:così diventa smartLe parole chiave delle nuove strategie di marketing sono autenticità, coerenza e tempestività. L’ultimo studio Osservatorio Multicanalità

Grazie alle tecnolo-gie digitali e mobi-

le, il nuovo consumatore “potenziato” impone alle aziende del largo consumo una naturale evoluzione come “smart brand”, capa-ci di adattare il tone of voi-ce della strategia di comu-nicazione e di sviluppare una shopping experience multicanale. “Autenticità, coerenza e tempestività saranno le parole chiave – aff erma Stefano Cini, CBP marketing eff ective-ness CPG advertiser Niel-sen -, e poi investire sulle risorse più importanti in azienda: i consumatori”. Gli smart shopper infatti, defi niti da Nielsen “esi-intelligenti”, esigenti sia rispetto all’engagement che agli ac-quisti, e intelligenti nella capacità di sfruttare le potenzialità tecnologiche, pesano numericamente per il 30%, e per il 40% in termini di consumi. E non sono solo giovani. Prosegue Cini: “Lo studio Nielsen per l’Osservatorio Mul-ticanalità ha dimostrato che lo spic-cato interesse per il digital shopping è un fenomeno che sta contagiando tutta la popolazione, infrangendo falsi miti su dimensionamento e pro-

fi lo sociodemografi co. I consumatori stanno sviluppando dei veri e propri ‘anticorpi’ rispet-to al diffi cile contesto economico: una ‘evolu-zione darwiniana’ che le aziende non possono ignorare”. Viene meno il confi ne tra ambiente digitale e pdv fi sico. “Gli ambasciatori di questo cambiamento sono due target dai profi li sociodemografi ci com-plementari – spiega Cini – gli shopper ‘intel-

ligenti’, con il 25% over 45, e gli shop-per ‘esigenti’, dove questa fascia d’età sfi ora il 70%”. Questi ultimi acquistano il 37,4% in promozione, il 17% in più ri-spetto alla media nazionale, mentre gli “intelligenti” sfruttano le informazioni della rete per scovare i prodotti che li soddisfano, e se li trovano, sono dispo-nibili a spendere di più. Per tutti, il pdv fi sico rimarrà un riferi-mento se, precisa Cini, “Sarà capace di adattarsi e sviluppare una strategia omnicanale. Un esempio: si prevede che il fenomeno del ‘clicca & ritira’ pos-sa valere il 5% della spesa complessiva del largo consumo già a fi ne 2014”.

Stefano Cini, CBP marketing eff ectivenessCPG advertiser

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Cesano Boscone: Auchansi impegna per l’ambiente

Galleria Auchan di Cesano Boscone prosegue il percorso di sensibilizza-

zione della clientela alle potenzialità di un’economia sostenibile. Lo fa dedicando il week end in corso al tema dei materiali riciclati. Nel corso del fi ne settimana l’in-tera area della Galleria apre a laboratori tematici riguardanti l’utilizzo di materiali riciclati e di risulta. In primo piano carta, plastica, sughero, tappi, bottoni, ritagli di stoff a, rivalorizzati grazie a consigli pratici di riutilizzo. Il tutto è inserito in un percorso più ampio dedicato al mondo del green e dell’ecosostenibilità, che in due settimane ha portato all’attenzione criticità incentra-te sull’ambiente, l’esposizione di prodotti a km 0, green economy domestica, abbi-

gliamento e cosmesi naturale. Il progetto “Vivi in Eco-Tutti insieme per l’ambiente” è stato allestito utilizzando esclusivamente cartone. L’iniziativa dedicata al mondo del green e dell’ecosostenibilità ha preceduto e accompagnato la manifestazione “Fe-stambiente” organizzata dal Comune loca-le, uno dei più virtuosi in Italia per attività di gestione dei rifi uti solidi urbani.

In occasione della giornata di celebrazione del 25° anniversario, tra i dibattiti su come Ikea e il suo design democratico hanno cambiato le case degli italiani e l’Italia, sono

stati presentati i risultati di un’analisi condotta da Ernst&Young sul valore esteso di Ikea nel Belpaese. L’obiettivo dello studio mira a fotografare gli impatti - diretti e indiretti - ge-nerati da tutte le attività economiche del gruppo svedese sul territorio italiano nell’anno fi scale 2013 (settembre 2012 - agosto 2013) focalizzandosi su tre temi: occupazione, valore aggiunto e contributo fi scale alle entrate dello Stato Italiano.

I risultati E&Y Dalla ricerca emerge come le attività complessive di Gruppo Ikea in Italia (che compren-dono quelle di Ikea Italia Retail, Ikea Italia Property, Ikea Italia Trading e Ikea Italia Distribution), abbiano generato nel corso del 2013 circa 21.000 posti di lavoro, 1.004 milioni di valore aggiunto e 268 milioni di contribuzione fi scale alle entrate italiane. In particolare, dei circa 21.000 posti di lavoro generati, ben 14.575 (cioè il 69%) riguardano l’indotto presso l’intera catena di fornitura. L’indagine fa anche il punto sugli acquisti com-plessivi generati da Gruppo Ikea in Italia, valutabili in 1.526 milioni di euro: di questi 1.264 sono attribuibili ad articoli e complementi d’arredo. Oltre l’8% dei prodotti venduti nei 351 negozi del colosso svedese in tutto il mondo sono prodotti in Italia. L’Italia è il terzo Paese fornitore del Gruppo, dopo Cina e Polonia. Parte di questi sono i posti di lavoro generati presso le aziende che producono in Italia gli articoli venduti poi da Ikea in tutto il mondo, stimabili in 11.195 unità.

Ikea festeggia il 25° annodi presenza in Italia

• Franz Russo @franzrusso Al prof. Perrone a #Linkontro30 non piace lo storytelling e il fatto che altri possano saperlo

•Cristina Lazzati @Clazzati 4 minIl professor Perrone aborre il multiuser «è da animali» a #Linkontro30. Mah

•Luca Conti @pandemia 5 minL’eleganza di Vincenzo Perrone @Unibocconi: “multitasking da animali, che guardano una ghianda mentre trombano”. #Linkontro30

•Franz Russo @franzrusso 3 min@Clazzati lascia al quanto basiti, no? #Linkontro30• L’informazione viaggia anche su altri strumenti e il prof. Perrone dovrebbe saperlo questo, no? :) #Linkontro30

• Marco Cuppini @cupmar Confesso che ho twittato. #Linkontro30 :-) a Vincenzo Perrone

• Franz Russo @franzrusso @cupmar anche io e continuerò a farlo, in barba a quello che pensa il prof. Perrone #Linkontro30

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