Lingua russa I - uniroma1.it · 2020. 10. 8. · E’ lingua ufficiale di stato della Federazione...

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Sapienza Università di Roma - Facoltà di Lettere e Filosofia CdS in Mediazione linguistica e interculturale SILVIA TOSCANO LINGUA RUSSA I 1. Fonetica contrastiva 2. Morfologia

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  • Sapienza Università di Roma - Facoltà di Lettere e Filosofia

    CdS in Mediazione linguistica e interculturale

    SILVIA TOSCANO

    LINGUA RUSSA I 1. Fonetica contrastiva

    2. Morfologia

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    INDICE

    Cap. 1 - La lingua russa. Nozioni generali ……………………………………………p. 3

    Cap. 2 – Fonetica / Fonologia contrastiva…………………………………………… p. 13

    Cap. 3 – Morfologia. Il sostantivo ………………………………………………………..p. 27

    a) Categorie del sostantivo (genere, animatezza, numero, caso) b) Le 3 declinazioni c) Uso dei casi: 1) il prepositivo di stato in luogo; 2) il dativo nelle frasi

    impersonali

    Cap. 4 – Morfologia. Il verbo ……………………………………………………………….p. 43

    a) Categorie del verbo b) Temi, coniugazioni, aspetti c) Idea di ‘stare’ in russo d) Verbi con il significato di ‘studiare’ e) I verbi di moto

    Cap. 5– Morfologia. L’aggettivo ………………………………………………………….. p. 52

    Cap. 6 – Morfologia. Il pronome ……………………………………………………………p. 57

    Cap. 7 – Morfologia. I numerali ……………………………………………………………p. 59

    a) cardinali b) concordanza con sostantivi e aggettivi c) ordinali d) collettivi

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    Cap. 1 - NOZIONI GENERALI

    1. Diffusione del RUSSO

     

     

    Il russo (o grande russo) è una lingua di origine indoeuropea appartenente al ramo orientale delle lingue slave, insieme a ucraino e bielorusso. Attualmente è l’ottava lingua più parlata al mondo (fonte: Ethnologue 2019) con 258,2 milioni di parlanti; è lingua madre di 153,7 milioni di persone (per lo più all’interno della Federazione Russa), mentre 104,5 milioni di persone, specie nei paesi dell’ex-Unione Sovietica (1917-1991) come Armenia, Bielorussia, Kazachistan, Lettonia, Ucraina e in misura minore Azerbajgjan, Estonia, Georgia, Kirghisistan, Moldavia, Tagikistan, Turkmenistan, la conoscono e la praticano come L2. E’ lingua ufficiale di stato della Federazione Russa, una delle due lingue ufficiali della Bielorussia, del Kazakistan, del Kirghizistan, in Israele data la massiccia emigrazione russa, la lingua è parlata da circa un milione di persone (costituisce una delle lingue ufficiali accanto a ebraico, inglese, arabo). E’ lingua della comunicazione internazionale nell’Eurasia centrale, in parte dell’Europa orientale specie nei paesi ex-URSS, una delle 6 lingue ufficiali di ONU, UNESCO e altre organizzazioni internazionali. La lingua russa è una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite.

     

     

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    Paesi ex-URSS dove si parla russo come seconda l ingua:

    Asia Centrale:

    •Kazakistan (cap. Nur-Sultan, prima Astanà) kazako (turco occ.)e russo

    •Uzbekistan (cap. Tashkent) uzbeko (turco or.) e russo

    •Tagikistan (cap. Dushanbe) tagiko (neopersiano I.E.) e russo

    •Kirghizistan (cap. Bishkek) kirghizo (turco or.) e russo

    •Turkmenistan (cap. Askhabat) turkmeno e russo

    Caucaso:

    •Armenia (cap. Erevan) armeno (I.E.)e russo

    •Georgia (cap. Tbilisi) georgiano e russo

    •Azerbaijan (cap. Baku) azero (turco) e russo

    Europa:

    • Bielorussia - bielorusso e russo

    • Ucraina orientale - ucraino e russo

    • Repubblica di Moldavia (cap.Chişinău) rumeno (var. moldava) e russo

    • Lettonia (cap. Riga) lettone (l. baltica) e russo; Estonia (cap. Tallin) estone (l. ugro-finnica) e russo

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    Nella carta, in verde scurissimo la zona in cui il russo è l’unica lingua ufficiale di stato (Federazione russa); in verde via via più chiaro, quella in cui è una delle lingue di stato; è lingua ufficiale ma l’uso come lingua di stato è limitato ad alcuni ambiti; il suo uso è limitato ad alcune funzioni ufficiali a livello statale o regionale

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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    LINGUE EUROPEE A CONFRONTO

     

     

    NUMERO di PARLANTI MADRELINGUA in EUROPA:

    e  In  nero  le  lingue  slave,  in  blu  le  lingue  romanze,  in  rosso  le  lingue  germaniche,  in  giallo  le  lingue  baltiche,  in  verde  chiaro  le  ugrofinniche    

     

    RUSSO  142  MILIONI  TEDESCO  110  MILIONI  

    FRANCESE  73  MILIONI  

    ITALIANO  64  MILIONI  

    INGLESE  62  MILIONI  

    SPAGNOLO  47  MILIONI  

    POLACCO  44  MILIONI  

    UCRAINO  41  MILIONI  

    RUMENO  26  MILIONI  

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    NEDERLANDESE  23  MILIONI  

    GRECO  16  MILIONI  

    UNGHERESE  14  MILIONI  

    BULGARO  13  MILIONI  

    SERBO  12  MILIONI  

    CECO  12  MILIONI  

    SVEDESE  10  MILIONI  

    CATALANO  10  MILIONI  

    PORTOGHESE  10  MILIONI  

    BIELORUSSO  8,5  MILIONI  

    ALBANESE  7,5  MILIONI  

    CROATO  6  MILIONI  

    SLOVACCO  6  MILIONI  

    DANESE  5,3  MILIONI  

    FINLANDESE  5,2  MILIONI  

    NORVEGESE  4,6  MILIONI  

    LITUANO  4,1  MILIONI  

    LETTONE:2,2  MILIONI  

    MACEDONE  2,3    MILIONI  

    SLOVENO:  2,3  MILIONI  

    ESTONE  1,5  MILIONI  

    BASCO  650.000  

    MALTESE  330.000  

    ISLANDESE  320.000  

    LUSSEMBURGHESE    310.000  

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    In  blu  e    

    LINGUE  UE  A  CONFRONTO  tedesco:  110  milioni  inglese:  LINGUE  UE  A  62  milioni  

     

    2. I l RUSSO è una l ingua slava di origine Indo-Europea

    Le l ingue slave moderne sono 12 e si suddividono in 3 gruppi:

    1. Gruppo orientale

    •Russo o grande russo (alfabeto cirillico)

    •Ucraino o piccolo russo (alfabeto cirillico)

    •Bielorusso o russo bianco (alfabeto cirillico)

    2. Gruppo occidentale

    •Polacco (alfabeto latino)

    •Ceco (alfabeto latino)

    •Slovacco (alfabeto latino)

    •Serbo lusaziano inferiore e superiore o Sorabo (alfabeto latino)

    3. Gruppo meridionale

    •Sloveno (alfabeto latino)

    •Croato (alfabeto latino)

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    •Serbo (alfabeto cirillico)

    •Bulgaro (alfabeto cirillico)

    •Macedone (alfabeto cirillico)

    Le lingue slave moderne sono tutte derivate dal cosiddetto slavo-comune o protoslavo, lingua a

    sua volta di derivazione Indo-Europea. Lo slavo-comune fu in uso dall’età del bronzo fino all’ XI-

    XII sec. d. C., presentando diversi gradi di sviluppo attraverso i secoli, ma poche differenziazioni

    dialettali. Per questo le lingue slave presentano tra sé ancora oggi un notevole grado di

    omogeneità specie nel lessico e nella morfologia.

     

     Le l ingue slave sono l ingue indo-europee, poiché lo slavo-comune è derivato dall ’ Indo-Europeo Le principali lingue derivate dall’indo-europeo sono: latino, celtico, greco, germanico, antico-

    indiano, antico-persiano, avestico, ittito, miceneo, albanese, armeno, baltico, osco-umbro, slavo-comune, tocario

    Indo-europeo* (fino al 2000 a. C. ca)

    Lingua NON attestata (ossia non scritta) ma ricostruita sulla base dei tratti comuni delle lingue da esso derivate

    Slavo-comune* (fino all’ XI- XII sec. d. C.)

    Lingua NON attestata, ma ricostruita sulla base dei tratti comuni delle lingue slave moderne e sulla base dell’antico slavo ecclesiastico (o paleoslavo),

    prima lingua letteraria slava, utilizzata da Cirillo e Metodio (IX sec.d.C.) per tradurre il Vangelo e altri testi sacri

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    dal XII sec. d.C. ad oggi

    I l RUSSO è dunque una l ingua di derivazione Indo-europea:

    •Conserva le declinazioni con 6 casi (l’Indo-europeo ne aveva 8, solo il sanscrito e il lettone li hanno conservati tutti): nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, prepositivo (in antico-slavo: locativo)

    •Tre generi: Maschile, Femminile, Neutro

    •Sistema verbale Indo-Europeo ma estremamente semplificato nel passato. In più ha grammaticalizzato la differenza nell’aspetto (perfettivo-imperfettivo)

    •Non possiede l’articolo come l’Indo-europeo

    3) I l lessico della l ingua russa moderna è costituito da

    Parole autoctone

    Parole alloglotte (prese in prestito da altre lingue)

    Autoctone:

    1) Parole di origine indo-europea 2) Parole di origine slava-comune 3) Parole proprie al gruppo slavo-orientale 4) Parole propriamente russe (specie suffissi)

    Al loglotte:

    5) Prestit i da altre l ingue (specie da greco, francese, tedesco, latino, polacco, f innico, tataro, inglese, ital iano..)

    6) Calchi (parole create con elementi autoctoni ma sul modello di parole appartenenti ad altre l ingue)

    Autoctone:

    1. Derivate all’Indo-europeo (es. i numerali, i termini di parentela, termini relativi alla vita quotidiana, all’agricoltura, all’allevamento, aggettivi possessivi e non):

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    Мать madre, брат fratello, сын figlio, мама mamma, папа papà , дочь figlia (cf. ingl. doughter, gr. thugatēr, ted. Tochter), ночь notte, нос naso, море mare, дом casa, соль sale, сон sonno, солнце sole, новый nuovo, первый primo, церковь chiesa (cf. ted. Kirche), два due, три tre, пять cinque (cf. gr.penta), семь (sette), десять dieci, мой mio, твой tuo, свой suo ecc.

    verbi fondamentali come видеть vedere, есть mangiare (cf. lat. edo), знать sapere (cf. gr. gignoskō, lat. (co-)gnosco), брать prendere (cf. lat. e gr. fero), писать scrivere (cf. lat. pictura, pinxi), дать dare, cтать stare…).

    2. Di origine slava-comune (molto numerose: es. parti del corpo, denominazioni periodi di tempo, ambienti e fenomeni naturali, nomi di piante e animali domestici, attrezzi da lavoro, astratti, avverbi di luogo e di tempo, preposizioni e congiunzioni):

    •губà, лицò, лàпа (labbra, viso, zampa) • утро, лето (mattina, estate) •поле, рекà, вèтер (campo, fiume, vento) •травà, корòва, козà, конь, медвèдь (erba, vacca, capra, cavallo, orso) •веслò, ведрò, мòлот, соха (remo, secchio, martello, aratro di legno) •зло, месть, милость, смерть, слàва, стыд (male, vendetta, pietà, morte, gloria, vergogna) •там, дге, тогдà (là, dove, allora) •в, к, за, из, до, при, и, а, да, или (in, verso, dietro, da, fino a, presso/durante, e, e/ma, si/e, o)

    3. Propriamente slavo-orientali (molto eterogenee, es. дядя zio, семья famiglia, пояс cintura, хороший buono, дешёвый economico, сорок 40, теперь adesso…)

    4) Propriamente grande-russe (congiunzioni e preposizioni derivate: так как потому что, вследстве, чтобы, suffissi come -тель -щик -ка -овка -ость)

    Al loglotte:

    5) Il prestito è un elemento di una lingua straniera che viene accolto nella propria. In alcuni casi le parole straniere vengono accolte così come sono, altre volte vengono modificate nella fonetica o nella morfologia.

    Prestiti da altre lingue (specie da greco, francese, tedesco, latino, polacco, finnico, tataro, italiano., inglese…) sono entrati a partire dalla cristianizzazione avvenuta nel 988 con l’ingresso massiccio di termini greci relativi alla sfera religiosa e ai diversi campi del sapere, e quindi dai contatti con altri popoli, che lasciano terminologie settoriali, in genere tecniche o relative alla vita quotidiana a seconda del periodo storico (da tedesco, polacco, tataro, finnico). Dall’epoca di Pietro il grande, una seconda ondata di termini scientifici in uso nell’Europa occidentale e di ascendenza latina oltre che greca si impone in Russia, mentre sotto Caterina II nel periodo della ‘gallomania’ (XVIII secolo) è preponderante l’ingresso di termini francesi, al contrario gli anglicismi sono oggi dominanti e si rifettono su tutti i livelli della lingua russa.

    6) Un tipo particolare di prestito è rappresentato dal calco, quando nella lingua ricevente non viene ripresa la parola straniera come tale, ma viene riprodotta la sua struttura (es. ferrovia dal tedesco Eisenbahn, composto di Eisen ‘ferro’ e Bahn ‘via’; pallacanestro replica l’inglese

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    basket-ball; superuomo il tedesco Übermensch; diligenza assume il significato di ‘veicolo’ alla fine del XVII sec. sull’esempio del francese carrosse de diligence.

    Il calco può essere:

    a) lessicale o di formazione

    b) semantico (di tipo omonimico o sinonimico)

    La l ingua russa è ricca di calchi

    es. dal gr. orthographìa corrisponde il calco russo правописàние < право ‘dritto, corretto’ e писание ‘scrittura’ a gr. philanthropìa corrisponde человеколюбие (con inversione dei componenti); a ted. Vor-stell-ung ‘presentazione’ corrisponde пред-ставл-ение a ted. Über-mensch ‘Superuomo’ сверх-человек a ted. Selbst-kritik ‘auto-critica’ само-критика a ted. Halb-insel ‘penisola’ полу-остров a ingl. sky-scraper ‘gratta-cielo’ небо-скрёб

    Prestit i in russo da tedesco, francese, ital iano, greco, latino, inglese, tataro, f innico, scandinavo, alcuni esempi:

    Tedesco: лагерь офицèр солдат штурм стуль

    Francese: арсенал авангард арьергард марш пароль батальон котлета омлет суп пюре рагу десерт салад мармелад лимонад пальто жакет жилет костюм киоск    экипаж карьера этаж балет роман сюжет режиссёр фильм жанр репертуар журнал газета… Italiano: виолончель мандолина соната серенада баритòн колорит терраса…

    Spagnolo: гитара силос ...

    Greco: демократия политика драма комедия трагедия эпос монолòг поэсия поэт строфà симфòния мелòдия критика архитектура(зòдчество) формула декàн диктатура телефòн телегрàф микрофòн космонавт идиот крест апостол демòн Библия анаграмма аморфо микрòб нектàр педагòг метафора морфема музыка грамматика фонетика морфолòгия риторика глосса аллегòрия этимология оксиморон периòд каталòг лексикон программа прототип этика тон архаический диаспора эпидèмия энотека эпòха атрофия монарх крокодил стадиòн риск атлетика аметист апатия кризис ... Latino: Профèссор класс манифест аудитория лаборатория пропòрция конституция инерция эволюция революция рèктор рецèнзия вакуум радиус … Inglese: бармен баскет бренд бридж баинг боулинг брауни бизнес боди/арт доллар диджей дансинг дерби дедлайн кемпинг коттедж коронер матч гэп нонстоп лидер ...

    Prestit i dal tataro:

    башмак (scarpa) тулуп (tulup, rozza pelliccia) сундук (baule) амбар(granaio) сарафан (sarafan)кафтан (caffettano) караул (guardia,sentinella) богатырь (eroe)деньги (denaro)..

    Prestit i dal f innico:

    килька (acciuga) сёмга (salmone) кàмбала (sogliola) тундра (tundra)…

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    Prestit i dalle l ingue scandinave:

    крюк (gancio) кнут (frusta) сельдь (aringa)…

    Parole con г come resa di H

    •гармоника гармонизация гармòния •герой гетера гигиена гигиенист гидрант гидравлика гидролиз •гистòлог горизонт гегемòния

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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    Cap. 2 – FONETICA / FONOLOGIA

    ФОНЕТИКА/ ФОНОЛОГИЯ

    La Fonetica studia i suoni articolati propri delle lingue naturali. Oggetto di studio primario della fonetica sono i foni (suoni) quali fenomeni fisici con le loro caratteristiche articolatorie e acustiche. Essi per tradizione si scrivono tra parentesi quadre, es [a].

    La Fonologia invece studia i foni in rapporto al loro valore funzionale all’interno di un determinato sistema linguistico. Oggetto di studio sono i fonemi, la più piccola unità distintiva in una lingua. Essi si scrivono tra barre laterali, es. /a/.

    I fonemi sono suoni che possono produrre in una data lingua differenze di significato se scambiati con altri suoni. Essi si individuano con il sistema delle coppie minime, ad es. mano/nano permette di individuare in italiano i fonemi /m/ e /n/.

    Una coppia minima è dunque una coppia di parole di una stessa lingua, in cui la differenza di un solo suono è sufficiente a individuare significati diversi. I due suoni diversi prendono in tal caso il nome di fonemi di quella lingua. Es. pane/cane; balla/palla; va/fa; pεsca/pesca; cubo/tubo.

    Non tutti i suoni di una lingua sono anche fonemi, ad es. la pronuncia della [r] ‘moscia’ (vibrante rotata uvulare) non produce in italiano variazioni di significato in nessuna parola, se scambiata con la [r] normale (vibrante rotata alveodentale), sono però suoni diversi dal punto di vista articolatorio e acustico. Si può dire allora che siano entrambe varianti l ibere o allofoni di un unico fonema/r/. Così, sempre in italiano, la [n] di ‘anta’ e quella di ‘anca’ sono suoni diversi, la prima una [n] dentale, l’altra una [ŋ] velare. La [ŋ] velare però si produce in italiano solo davanti a consonanti velari [k,g], e non esistono coppie minime in cui essa si opponga a [n] dentale. Quindi le due nasali [n - ŋ] sono varianti di posizione o allofoni di un unico fonema /n/. Diversamente in inglese, parole come tan (abbronzatura) e tang (sapore) o sin (peccato) e sing (cantare) si distinguono in base all’opposizione tra [n] dentale e [ŋ] velare. Si può dire quindi che in inglese /n/ dentale e / ŋ / velare siano due fonemi distinti.

    I fonemi si differenziano tra loro sulla base di diversi tratti distintivi il che consente di stabilire una rete sistematica di rapporti fra essi: /p/ si oppone a /b/ allo stesso modo in cui /t/ si oppone a /d/, /k/ a /g/, /f/ a /v/, sulla base di un tratto di sordità (in /p/, /t/, /k/, /f/, ecc.) opposto a quello di di sonorità (in /b/, /d/, /g/, /v/, ecc.). Altri tratti comuni in italiano sono: continuo, non continuo; nasale, non nasale; posteriore, non posteriore; sonorante, non sonorante; laterale, non laterale…

    I GRANDI LINGUISTI RUSSI

    La linguistica e soprattutto la fonologia come scienza devono molto al contributo degli studiosi russi e slavi. Padre della fonologia può essere considerato il polacco Jan Baudouin de Courtenay (1845-1929) che per primo introdusse la teoria del fonema e stabilì la differenza tra studio dei suoni dal punto di vista fisico e studio dei suoni in relazione al senso della parola. Insegnò in diverse università in Polonia e nella Russia imperiale, tra cui San Pietroburgo, dove è noto come Иван Бодуэн де Куртенэ. Il suo Saggio su una teoria dell'alternanza fonetica (1895)

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    preparò il terreno alle formulazioni teoriche di Nikolaj S. Trubeckoj e della scuola fonologica di Praga. Intorno alla metà degli anni ’20 del XX secolo, a Praga si costituì una sorta di Circolo dove studiosi di linguistica e letteratura cechi e russi si riunivano periodicamente per discutere delle nuove acquisizioni della scienza linguistica, partendo dalle intuizioni di Baudoin e insieme dalle formulazioni del linguista ginevrino Ferdinand De Saussure, il cui Cours de linguistique générale (1916) conteneva nuove e rivoluzionarie riflessioni circa gli aspetti fondamentali del farsi del linguaggio. Il punto in comune delle idee del Circolo (poi noto come Scuola di Praga o Circolo l inguistico di Praga) è l’elaborazione del concetto di ‘funzione’ nel linguaggio, da qui l’interesse alle sue strutture portanti e distintive, approccio di studio che fu esteso poi anche all’analisi poetica e letteraria (>strutturalismo). Il principale contributo il Circolo lo offrì nel campo della fonologia grazie all’opera straordinariamente creativa di due esuli russi, il principe Nikolàj Sergèevič Trubeckòj (Николàй Сергèевич Трубецкòй) e Romàn Osipovič Jakobsòn (РомаQ н ОQ сипович ЯкобсоQ н). Nikolaj S. Trubeckoj (Mosca 1880- Vienna 1938) apparteneva ad una nobile famiglia di studiosi e intellettuali, il padre era stato Rettore dell’Università di Mosca. Precocissimo ingegno, pubblicò i primi studi sulle lingue ugrofinniche a 15 anni poi intraprese gli studi universitari occupandosi delle lingue caucasiche, paleoasiatiche e infine indoeuropee. Studiò a Mosca e Vienna, vinse la cattedra e allargò il suo campo al paleoslavo e alla lingua poetica russa. Fuggito in modo rocambolesco dalla Russia alcuni anni dopo lo scoppio della rivoluzione, riparò in Bulgaria, poi a Vienna da dove fece numerose incursioni a Praga, per partecipare ai lavori del Circolo e incontrarsi con l’amico Jakobson, anch’egli esule, di cui approvava le nuove linee del pensiero linguistico e con cui condivise il profondo interesse verso la fonologia. Nel 1938, un’incursione dei nazisti nella sua casa di Vienna gli procurò un infarto del miocardio che lo uccise. N.S. Trubeckoj elaborò una vera e propria teoria sistematica della fonologia, partendo delle opposizioni fonologiche sulla base delle coppie minime e individuando i tratti distintivi propri a ciascun fonema. Introdusse inoltre la nozione di neutralizzazione fonologica (l’opposizione tra due fonemi distinti può venir meno in determinate posizioni, come ad es. in italiano tra /è/ ed /é/ in posizione atona, perché essi si pronunciano con un suono intermedio, che egli definì arcifonema e indicò con lettera maiuscola fra barre laterali: /E/). Gli scritti principali uscirono negli otto volumi dei Travaux du Cercle linguistique de Prague (1929-1938), e nella monografia postuma Grundzüge der Phonologie, 1939 (trad. it. Principi di fonologia, 1971). Antoine Meillet definì Trubeckoj “la testa più forte della linguistica moderna”. Roman O. Jakobson nato a Mosca da famiglia ebraica nel 1896, studiò linguistica presso l’università della sua città, dove fondò insieme a V. B. Šklovskij e J. N. Tynjanov la scuola formalista di critica letteraria, quindi nel 1920 si trasferì in Cecoslovacchia per il dottorato e là rimase a insegnare alle università di Praga e Brno fino all’invasione nazista che lo costrinse a riparare in Norvegia. A Praga nel 1926 aveva fondato insieme all’anziano Vilelm Mathesius il succitato circolo che attrasse le migliori menti della scuola di Mosca e nel contempo lavorò per diverso tempo presso l’ambasciata sovietica, attirandosi le accuse di spionaggio. Dopo la parentesi scandinava, nel 1941 emigra negli Stati Uniti e prende a insegnare linguistica come visiting professor presso la Columbia University. Nel frattempo ricopre il ruolo di collaboratore dell'intelligence militare cecoslovacca negli USA. Nel 1944 è uno dei fondatori del Circolo linguistico di New York e della sua rivista, Word. Nel 1946 la Columbia University istituisce la cattedra di studi cecoslovacchi, che Jakobson occupò fin dal giorno della sua fondazione. Insegnò poi alla Harvard University (dal 1949) e al Massachusetts Institute of Technology di Cambridge (dal 1957). Morì a Boston nel 1982. I suoi numerosissimi scritti (in parte ripubblicati in Selected Writings, 4 volls. 1962-1982) trattano i più vari aspetti della scienza linguistica: fonologia, semiotica, comunicazione (con l’elaborazione di un celebre

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    modello costituito da 6 fattori corrispondenti alle 6 funzioni del linguaggio), teoria della traduzione, studi metrici e di versificazione, critica letteraria. Egli ha aperto numerose direzioni di ricerca, talora genialmente, come negli studi sul linguaggio infantile e sui disturbi afasici, sulla semiologia, il linguaggio poetico, la slavistica. Tra le sue pubblicazioni più importanti apparse in italiano vanno ricordate: Saggi di linguistica generale (1966); ); Il farsi e il disfarsi del linguaggio: linguaggio infantile e afasia (1971); Lo sviluppo della semiotica e altri saggi (1978); Magia della parola (1980);Premesse di storia letteraria slava (1975);Una generazione che ha dissipato i suoi poeti (1975); Grammatica della poesia e poesia della grammatica; La forma sonora del linguaggio(1982); Autoritratto di un linguista (1987). Nel campo della fonologia, Jakobson riuscì a costituire un inventario universale di circa 12 tratti fonologici binari (come sordo-sonoro, nasale-orale, occlusivo-continuo, ecc.), a partire dai quali sono costruiti variamente i sistemi fonologici delle varie lingue del mondo e questa ipotesi, come ricorda G.C. Lepschy “si è rivelata particolarmente feconda e ha costituito la base di molti sviluppi successivi, in rapporto con la fisica, attraverso la descrizione dei tratti in termini acustici (compatto-diffuso, grave-acuto, ecc.), che consentono una classificazione unitaria di vocali e consonanti, e, in rapporto con la teoria dell'informazione, attraverso la binarietà dei tratti, cioè il loro constare di qualità fonologiche di cui si può specificare la presenza (con un ‛+'), l'assenza (con un ‛−'), o la non pertinenza (con uno ‛0').”1

                                                                                                   1  Cfr.  la  voce  “Strutturalismo”  in    Enciclopedia  Treccani  del  Novecento,  1984  http://www.treccani.it/enciclopedia/strutturalismo_%28Enciclopedia-‐del-‐Novecento%29/  

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    Apparato fonatorio. Luogo di articolazione dei suoni.

    a. VOCALI гласные звуки

    Dal punto di vista articolatorio, una vocale è un suono (continuo) prodotto dal flusso dell’aria proveniente dai polmoni mediante la vibrazione delle corde vocali (sorgente del suono) e senza frapporre ulteriori ostacoli al flusso dell'aria così fatto risonare.

    Le diverse vocali si ottengono modificando il risuonatore, ossia la cavità orale.

    Differenze nei suoni vocalici sono date da:

    1)maggiore o minore apertura della bocca

    2)posizione della lingua sull’asse orizzontale e verticale

    3)protrusione o meno delle labbra

    4)passaggio o meno dell'aria dalle fosse nasali

     

     

  •   18  

    POSIZIONE della LINGUA

    •Asse orizzontale:

    Anteriori (Palatali) - Medie - Posteriori (Velari)

    è é i a ò ó u

    е и a ы о у

    •Asse verticale ( e contemporanea chiusura o meno della bocca)

    Alte (+ chiuse) - Medie - Basse (+ aperte)

    i u è é ò ó a

    и ы у e o а

    PROTRUSIONE delle LABBRA

    •In base alla posizione delle labbra (che possono o meno tendersi in avanti e arrotondarsi) si hanno le vocali labializzate (arrotondate) e non labializzate (non arrotondate)

    •Labializzate: italiano: ò ó u / russo: o y

    TRIANGOLO VOCALICO ITALIANO (tradizionale)

  •   19  

    Per la l inguistica più recente, è preferibi le servirsi di un TRAPEZIO e usare l ’alfabeto fonetico internazionale:

    •[a] [e] [ɛ] [ i ] [o] [ɔ] [u]

    •Esempio: [a] come in cane [e] come in sete [ɛ] come in bello [ i] come in vino [o] come in gola [ɔ] come in notte [u] come in nulla Il suono delle varie vocali cambia a seconda della posizione che la lingua assume all'interno della bocca. Avremo dunque vocali anteriori o palatali (come [e] [ɛ] [i]) , posteriori o velari (come [o] [ɔ] [u]) oppure centrali (nel caso dell'Italiano solo la [a]).

    TRIANGOLO VOCALICO RUSSO:

  •   20  

    а

    э о

    и                                ы                          у  

     

    PRONUNCIA delle VOCALI RUSSE

    •In russo la pronuncia delle vocali cambia a seconda se esse si trovano in sillaba accentata (tonica) o atona.

    •Vocali toniche: pronuncia piena

    •Vocali atone: sono più brevi e meno distinte, mano mano che si allontanano dalla vocale tonica, secondo la formula di Potebnjà (vd. oltre). La riduzione può oscillare da quella minima della prima sillaba pretonica a quella massima in tutte le altre sillabe

    FORMULA di A.A. POTEBNJA’ 2

    •Sillaba tonica: n. 3 (pronuncia piena)

    •Prima sillaba pretonica: n. 2 (riduzione minima)

    •Tutte le altre:1 (riduzione massima)

    • пе-ре-вòд-чик по-ра-бò-тать

    1 2 3 1 1 2 3 1

    pi –ri- vot-čik pa-ra-bò-tat’

    •Не-до-вòль-ный хо-ро-шò

    1 2 3 1 1 2 3

    ni- da- vòl’- nyj cha-ra-šò

    AKAN’E - IKAN’E

    Con akan’e si intende il fenomeno della neutralizzazione dell’opposizione tra /a/ ed /o/ in sillaba atona. Ossia, in sillaba atona le /o/ si pronunciano come /a/ brevi se in sillaba

                                                                                                   2   Aleksandr   Afanàs’evič   Potebnjà   /Алекса́ндр   Афана́сьевич   Потебня́   (Gavrilovka   1835   -‐   Char’kov   1891),  linguista  russo,  nato  nell’attuale  Ucraina.    Insegnò   dal   1875   al   1891   all’università   di   Char’kov.   Fu   grande   studioso   di   fonetica   e   etimologia,   poi   divenne  attento  osservatore  del  folklore  russo  e  precursore  del  formalismo  poetico  russo.    Opere:  Мысль  и  язык/Pensiero  e  lingua  (1862),  Заметки  о  малорусском  наречии  /  Osservazioni  sulla  parlata  piccolo-‐russa  (1870),  Из  записок  по  русской  грамматике  /  Appunti  di  grammatica  russa  (1874),  Из  истории  звуков  русского  языка   /  Per   una   storia   dei   suoni   della   lingua   russa   (1886),  Язык  и  народность   /   Lingua   e  nazionalità    (1895),  Из  записок  по  теории  словесности  /  Appunti  di  teoria  della  letteratura  (1905).    

  •   21  

    pretonica, come /a/ brevissime e indistinte nelle altre sillabe atone. Fenomeno iniziato nel XVI sec.

    Con ikan’e si intende la realizzazione come /i/ di /я/,/и/, /e/ in sillaba pretonica dopo consonante dolce ( es. теплò /tiplò/ пятàк /pitàk/). Ossia, in sillaba pretonica /я/,/и/, /e/ si pronunciano come /i/. Fenomeno iniziato alla fine del XVII sec.

    CONSONANTI сoгласные звуки

    •La consonante è un rumore prodotto da un ostacolo al flusso d’aria che proviene dai polmoni. Si possono definire in base al:

    •MODO di ARTICOLAZIONE (occlusione totale o parziale + altr i elementi)

    •PUNTO di ARTICOLAZIONE (dove è situato l ’ostacolo)

    •VIBRAZIONE o meno CORDE VOCALI (sonore/sorde)

    •SOLLEVAMENTO o ABBASSAMENTO velo pendulo (orali/nasali)

    MODO di ARTICOLAZIONE

    •A seconda che l’ostacolo sia completo o parziale, si riconoscono due grandi classi di consonanti:

    •-consonanti occlusive ostacolo completo

    •-consonanti continue ostacolo parziale

    •-consonanti affricate suoni consonantici la cui articolazione è costituita da due fasi, inizia come un’occlusiva e termina come una continua omorgana, si tratta di consonanti “composte”

    Quindi possono intervenire altri elementi:

    •consonanti fr icative quando si produce una frizione

    •consonanti laterali quando l’aria passa solo ai due lati della lingua

    •-consonanti vibranti quando la lingua vibra mediante rapidi contatti intermittenti con un altro organo articolatorio

    •-consonanti nasali quando vi è passaggio dell’aria anche attraverso la cavità nasale.

    •- consonanti sibi lanti se la lingua forma un cunicolo

  •   22  

    •-consonanti aspirate se c’è aspirazione

    SORDE-SONORE

    •Consonanti sorde: pronunciate senza la vibrazione delle corde vocali

    •Consonanti sonore: pronunciate con la vibrazione delle corde vocali

    •Le vocali sono invece tutte sonore

    PUNTO di ARTICOLAZIONE

    Le consonanti vengono classificate anche in base al punto dell’apparato fonatorio in cui si trova l’ostacolo . Partendo dal tratto terminale del canale, abbiamo:

    •-consonanti bi labiali prodotte dalle labbra o tra le labbra

    •consonanti labiodentali prodotte fra le labbra e i denti anteriori

    •-consonanti dentali prodotte a livello dei denti

    •consonanti alveo-dentali prodotte a livello degli alveoli

    •-consonanti palatali prodotte dalla lingua contro o vicino al palato

    •-consonanti velari prodotte dalla lingua contro o vicino al velo palatino

    •-consonanti uvulari prodotte dalla lingua contro o vicino all’ugola (es. ‘erre moscia’)

    •-consonanti faringali prodotte fra la base della radice della lingua e la parte posteriore della faringe (es. nelle lingue semitiche)

    -consonanti glottidali prodotte direttamente nella glottide, a livello delle corde vocali (es. /h/ in arabo, tedesco, spagnolo., armeno ecc)

    COARTICOLAZIONI DISTINTIVE in russo:

    In russo alla normale articolazione delle consonanti secondo il modo e il punto di articolazione di base, si possono attuare delle co-articolazioni distintive:

    •Palatale, con lo spostamento/sollevamento della l ingua verso i l palato duro, che provoca una pronuncia cosiddetta ‘molle’ o ‘dolce’ delle consonanti

  •   23  

    •Labiale, con l ’arrotondamento e protrusione aggiuntiva delle labbra se la consonante precede у (u), o

    DURE /MOLLI (o DOLCI o PALATALIZZATE)

    In russo, l’articolazione delle consonanti può essere accompagnata dal contemporaneo sollevamento del dorso della lingua verso il palato duro. Se questo avviene sarà articolata una consonante molle o palatalizzata. In caso contrario si ha una consonante dura.

    ORTOGRAFIA CONSONANTI DOLCI

    •L’alfabeto cir i l l ico russo uti l izza i l seguente metodo per indicare le consonanti dolci: •in fine di parola con -ь es. моль •tra 2 consonanti con -ь только •davanti ad /a/ con la lettera -я няня •davanti ad /u/ con la lettera -ю няню •davanti ad /o/ con la lettera -ё ещё •davanti ad /i/ con la lettera -и няни • davanti ad /e/ con la lettera -e няне •Dopo ж ч ш щ non si scrivono mai ы, ю, я, ma и, e, ё, y, a

    In fonetica per indicare la pronuncia molle di una consonante (se non si vuole utilizzare i simboli di IPA) si usa un apostrofo, che la distingue dalla pronuncia dura: es. b/b’, p/p’, t/t’, d/d’ ( б/б' п/п' т/т' д/д'). Così pure per traslitterare ь dal cirillico all’alfabeto latino: es. mol’ (моль), tol’ko (только).

    ORTOGRAFIA CONSONANTI SCIBILANTI (PALATALI) / in russo: щипяшие

    •ж ч ш щ

    mai seguite da ы ю я solo da и е ё у а Es. Жить (vivere) жёлтый (giallo) шить (cucire) чай (thè) чулòк (calza) роща (boschetto) щука(luccio) щётka (spazzola) щит (scudo)

  •   24  

    TABELLA CONSONANTISMO italiano-russo a confronto (sono usati i grafemi alfabetici , non i simboli di IPA):

     

      occlusive   aspirate   fricative    affricate  

    fricative  e  sibilanti  

    nasali   Laterali-‐rotate-‐approssim.  

    bilabiali   P                B  П  П’    Б  Б’      

            M  М    М’  

     

    labiodentali       F                V  Ф  Ф’  В  В’    

           

    dentali   T              D  Т  Т’    Д  Д’    

        Ts        Dz    Ц    

        L  Л    Л’  

    alveo-‐dent.           S            Z  С  С’  З  З’    

    N  Н    Н’  

    R    Р    Р’    

    palatali         Č            Ğ Ч’    

    Š  Ш  Щ    Ж    Ж’  

    Ñ   Ĺ                j                    Й  

     velari  

    K    G  К  К’    Г  Г’    

     Х    Х’  

          Ņ    

                   

     

     

     

    SUONI e FONEMI consonantici nel russo

    I suoni consonantici nel russo sono: 36

    Б / Б’ П/ П’ Ф/ Ф’ В/ В’ М/ М’ Т/ Т’ Д/ Д’

    С/ С’ З/ З’ Н/ Н’ Л/ Л’ Ш/ Щ’ Ж /Ж’ Р/ Р’ Ц Ч’ К /К’ Г / Г’ Х / Х’

    I fonemi consonantici sono: 33

    Б / Б’ П/ П’ Ф/ Ф’ В/ В’ М/ М’ Т/ Т’ Д/ Д’ С/С’ З /З’ Н/ Н’ Л/ Л’ Ш Щ’ Ж /Ж’ Р/ Р’ Ц Ч’ К Г Х

     

  •   25  

    COPPIE MINIME DURO-DOLCE

    •трýбa / трубя (tromba /strombettando)

    •графà / графя (riga di caselle /facendo righe)

    •травà / травя (erba / avvelenando)

    •томà / томя (volumi, plur. di Том/tormentando)

    •водà/водя (acqua / guidando)

    •грозà/грозя (minaccia/minacciando)

    •белà/беля (bianca/imbiancando)

    •винà / виня (colpa /accusando)

    • помешàть/ помещàть ( mescolare; impedire/mettere)…

    •тупà/ тупя (spuntata/spuntando)

    •крутà/крутя (soda,densa/torcendo)

    •мат /мать (scacco matto / madre)

    •брат / брать (fratello/prendere)

    •косà / кося (falce/falciando)

    •горà /горя (montagna/bruciando)

    Attenzione: быть / бить (essere / colpire)

       

    SEMIVOCALI o SEMICONSONANTI

    Vi sono suoni con modi di articolazione intermedio fra vocali e consonanti fricative, e quindi prodotte con un semplice inizio di restringimento del canale orale, cioè la frapposizione di un ostacolo appena percettibile al flusso dell’aria. Si tratta di suoni assai vicini alle vocali, di cui condividono la localizzazione articolatoria, e vengono chiamati “semivocali” o “semiconsonanti”. Nella fonetica articolatoria esse sono anche definite “approssimanti”.

    ITALIANO:

    Le semivocali sono rappresentate da i (j) e u (w) quando sono atone e sono precedute da un’altra vocale. Si chiamano così perché hanno una durata più breve di una normale vocale e un suono intermedio tra la vocale e la consonante.

    Danno origine ai ➔dittonghi discendenti: ài (mai), àu (auto), èi (sei), èu (neuro), òi (poi), ùi (fui).

    Le semiconsonanti sono rappresentate da i (j) e u (w) quando sono atone e sono seguite da un’altra vocale.Si chiamano così perché hanno una durata più breve di una normale vocale e un suono intermedio tra la vocale e la consonante.

    Danno origine ai ➔dittonghi ascendenti: ià (piano), uà (guarda), iè (piede), uè (guerra), iò (piove), uò (tuono), iù (fiume), uì (guida).

  •   26  

    RUSSO:

    Una sola è la semiconsonante/semivocale in russo: i (j)

    Diversi sono i modi di scriverla:

    -in fine di parola si usa la lettera й (es. май=maj)

    -in mezzo alla parola, dopo una vocale e davanti ad una consonante si usa sempre la lettera й ( es.майка=majka)

    -in mezzo alla parola, dopo cons. e davanti ad una vocale si usa la lettera ь + le lettere ю я ё (es. судья=sud’ja судью=sud’ju)

    -all’ inizio di parola con le lettere ю я ё (es. юг =jug яма=jama ёлка=jolka)

    -In posizione intervocalica con le lettere ю я ё (es. читаю čitaju читая čitaja поёшь pojoš’)

  •   27  

    Cap. 3 – MORFOLOGIA. Il sostantivo МОРФОЛОГИЯ . Имя существительнoe

    Il sostantivo nella lingua russa è una parte del discorso variabile nella quale sono presenti e distinguibili le categorie di

    Genere / Род

    Animatezza / Одушевлённость (< душà ‘anima’)

    Numero / Числò

    Caso / Падéж

    a) Le categorie РОД / genere

    Nella lingua russa si distinguono tre generi:

    Maschile/ Femminile /Neutro мужскòй / жéнский /срéдний Nella maggior parte dei casi il genere dei sostantivi si può stabilire in base alla desinenza del nominativo singolare. I sostantivi di genere maschile f iniscono con: • -consonante dura es. паспорт, журнал, компьютер, стол, стул, брат, телефон • -Й es. музей, герой, май, чай, трамвай • -consonante molle (indicata da -Ь) es. cловарь, день, гость, рубль, ноль, конь, учитель • -Ж -Ч - Ш -Щ нож, душ, врач, товàрищ I sostantivi di genere femminile f iniscono con: • -А (la consonante che precede la –A è dura) es. странà газéта виза водà женà красотà • -Я (la consonante che precede la –Я è molle) es. земля недèля дядя статья тётя няня воля деревня

  •   28  

    • -ИЯ милиция аудитория станция филология • -consonante molle (indicata da -Ь) es. площадь мать осень дочь ночь пòмощь вещь I sostantivi di genere neutro f iniscono con: • -О es. письмò яблоко молокò пиво окнò начàлo яйцо • -Е es. мòре кафè счàстье воскресèнье • -ИЕ es. задàние объявлèние творение упражнение сказание знание •-MЯ имя время племя пламя семя знамя (con declinazione particolare)

    Riconoscere i l genere dei sostantivi in –ь

    Come si è visto, i sostantivi che terminano in –ь possono essere sia maschili che femminili. Non c’è una regola per stabilirne a prima vista il genere, si può solo ricordare che:

    •Tutti i nomi dei ‘mesi’ con –ь sono M:

    янвàрь феврàль апрéль июнь июль сентябрь октябрь ноябрь декàбрь

    •I sostantivi con i suffissi -тель -арь sono M:

    писàтель житель учитель хранитель сèятель зритель руководитель /

    вратàрь секретàрь

    •I sostantivi con il suffisso -ость sono F:

    нòвость скòрость мòлодость трудность опàсность …

    Se –ь segue ж ч ш щ il sostantivo è sicuramente F, in caso contrario è M :

    es. дочь ночь мышь молодëжь рожь пòмощь sono F es. ключ борщ меч товàрищ чертëж нож душ sono M

    Genere parole indeclinabil i

    Molte parole di origine straniera sono indeclinabili in russo e possono essere M, F e soprattutto N Sono N. (con finale –o / -e) ad es.: бюро кинò метрò пальтò кафè пюрè ( ma кòфе è M!!!) Sono N. anche: такси меню

  •   29  

    Sono M. : атташè Токио Sono F. мадàм Миссисипи

    Одушевлённость / animatezza

    Nei sostantivi della lingua russa è presente la categoria dell’animatezza, ossia la distinzione tra sostantivi:

    Animati / Inanimati Одушевлëнные / Неодушевлëнные существительные I nomi che indicano persone e animali sono considerati sostantivi animati. I nomi che indicano cose, fenomeni naturali, eventi, qualità ecc. sono sostantivi inanimati. In russo la differenza tra sostantivi animati e inanimati si manifesta grammaticalmente nelle forme dell’accusativo maschile (M) singolare e nell’accusativo maschile e femminile (F) plurale. Infatti i sostantivi animati presentano all’accusativo la stessa desinenza del genitivo, mentre gli inanimati hanno l’accusativo uguale al nominativo. Nel neutro (N) tale differenza non è significativa, perché in tutte le lingue indo-europee il neutro non distingue tra nominativo e accusativo (hanno la stessa forma).

    Singolare: Plurale: I M animati: Accusativo = Genitivo Tutti gli animati M e F: Accusativo=Genitivo I M inanimati: Accusativo = Nominat. Tutti gli inanimati: Accusativo= Nominat I N : Accusativo = Nominat. Il F sing. ha una forma propria per l’accusativo

    ЧИСЛО / numero Due numeri: Singolare / Plurale Единственное / Мнòжественное Alcuni sostantivi sono usati soltanto al singolare: ad es. sost. astratti come бег (corsa), устàлость (stanchezza), тишинà (silenzio); indicanti materia: es. желèзо (ferro) молокò (latte) сàхар (zucchero), collettivi: es. листвà (fogliame) человéчество (umanità) зèлень (verdura). Alcuni sostantivi sono usati solo al plurale (pluralia tantum)e non hanno genere: es. каникулы (vacanze) сани (slitta) щипцы (pinze) чернила (inchiostro) дровà ( legna) щи (minestra di cavoli) деньги (soldi) брюки (pantaloni) ворòта (portone) часы (orologio) духи (profumi) Hanno temi diversi al sing. e plur.: es. ребёнок- дети человек-люди

    ПАДЕЖ / caso

    Il caso indica la modificazione che il sostantivo - così come l’aggettivo, il pronome e il numerale - subiscono in russo a seconda del ruolo logico che ricoprono nella frase. La parte che si modifica è di solito quella finale, detta desinenza (окончàние). I casi in russo sono 6,

  •   30  

    ossia ogni sostantivo può modificare la sua parte finale fino a 6 volte. L’insieme di tutti i casi disposti secondo un ordinamento standard si chiama declinazione (склонéние). I casi sono:

    именительный падеж caso nominativo

    родительный падеж caso genitivo

    дàтельный падеж caso dativo

    винительный падеж caso accusativo

    творительный падеж caso strumentale

    предлòжный падеж caso prepositivo

    I casi rispondono alle seguenti domande:

    Nominativo: soggetto Chi? che cosa? Кто? Что? Genitivo: compl. di specif icazione, possesso, partit ivo Di chi? Di che cosa? Кого? Чего? Чей/ Чья/ Чьë? Dativo: compl. di termine A chi? A che cosa? Кому? Чему? Accusativo: compl. oggetto, moto a luogo, tempo continuato Chi? Che cosa? Кого? Что? Strumentale: compl. di mezzo, strumento, compagnia, d’agente Con chi? Con che cosa? Per mezzo di chi, di che cosa? Кем? Чем? Prepositivo: compl. stato in luogo, argomento (retto da preposizioni) Dove? Riguardo a chi? Riguardo a che cosa? Где? о ком? о чём? Esempio di declinazione: Водa l’acqua: soggetto Воды dell’acqua: compl. di specificazione Водe all’acqua: compl. di termine Вoду l’acqua: compl. oggetto Водoй con (tramite) l’acqua: compl. di mezzo о водe dell’(sull’)acqua : compl. di argomento Es.: водà течëт - течèние воды - Я вижy вòду - Водой холодной обливайся - Я говорю о водè именительный падеж

    Иван читает (Ivan legge) Анна гуляет (Anna passeggia) родительный падеж

    Анна сестрà Ивана (Anna e’ la sorella di Ivan) Иван брат Анны (Ivan e’ il fratello di Anna)

  •   31  

    дательный падеж

    Анна даёт Ивану учèбник (Anna dà ad Ivan un libro scolastico) Иван даёт Анне книгу (Ivan da ad Anna un libro) винительный падеж

    Анна встречает Ивана (Anna incontra Ivan) Иван встречает Анну (Ivan incontra Anna)

    творительный падеж

    Анна гордится Иваном (Anna e’ fiera di Ivan) Анна ударит кулакòм (палкой) Иванa Иван гордится Анной (Ivan e’ fiero di Anna) Иван пишет ручкой предложный падеж

    Il caso prepositivo si trova solo unito a preposizioni (о / об, в, на)

    Анна думает об Иване (Anna pensa ad Ivan) Иван думает об Анне (Ivan pensa ad Anna) Он был в Москве (Lui era a Mosca) Директор на месте. (Il direttore è presente, lett.è sul posto) Я был в Риме в воскресенье (Ero a Roma domenica)

    b) Le 3 DECLINAZIONI

    La declinazione dei sostantivi è il paradigma delle forme mediante le quali sono espresse le categorie di numero e caso. Si hanno 3 tipi di declinazione sostantivale:

    1) Sostantivi M. e N . Due tipi: duro e molle e due sottotipi per il M. (in –й ed in –ч-ж-щ-ш) e un sottotipo per il N. (in –ие).

    2) Sostantivi F. (e M. ). Due tipi: duro e molle e un sottotipo in -ия

    3) Sostantivi F in -Ь

    1° declinazione

    Comprende sostantivi MASCHILI e NEUTRI

  •   32  

    Desinenze:

    MASCHILE SING. MASCHILE PLUR.

    N -∅/ -ь /-й/ - ж -ч -ш -щ -ы/-и /-a/-я

    G -a / -я -oв/ -ёв /-ев /ей /-∅

    D -y / -ю -ам/-ям

    A = N/G = N/G

    St -oм / -ём / -ем -ами/-ями

    P -e / -и (-y) -ах -ях

    Tipi: duro molle in–й in–ий in scibi lante (ж ч ш щ) N cтол медвèдь мàй гèний мýж врач G столà медвèдя мàя гèния мýжа врачà D cтолý медвèдю мàю гèнию мýжу врачý A стол медвèдя мàй гèния мýжа врачà St столòм медвèдeм мàeм гèниeм мýжем врачòм P (о) столé (o) медвèдe (o)мàe (o) гèнии (o) мýже (o) врачé Come si vede, dopo -К -Г -Х ( es. долг, петух ) si hanno le terminazioni del tipo duro ma -И al posto di –Ы. Dopo -Ж -Ш -Ч -Щ (es. врач, муж, борщ, марш) si hanno le terminazioni del tipo duro, -И al posto di -Ы, -E atona al posto di -O accentata e al Gen plur. la desinenza -ЕЙ. I sostantivi in -Й (es. герой, гений) seguono il tipo molle; al Gen plur. possono avere terminazione tonica -ЁВ o atona -ЕВ NEUTRO SING. NEUTRO PLUR.

    Desinenze:

    N -o /-e/- иe -a/-я

    G -a / -я -∅ /- ей /-ий

    D -y / -ю -ам/-ям

    A = N -a/-я

    St -oм / -ём / -ем -ами/-ями

    P -e / -и -ах -ях

  •   33  

    Tipi:

    duro molle molle in -ие

    окнò пòле задàние окнà пòля задàния oкну пòлю задàнию окнò пòле задàниe oкнòм пòлем задàниeм (об) окнè (о) пòле (o) задàнии NEUTRI in -МЯ

    Имя ’nome’ врèмя ‘tempo’ плàмя ‘fiamma’ знàмя ‘bandiera’ плèмя ’stirpe’ сèмя ‘seme’ брèмя ‘peso’

    In slavo antico costituivano una declinazione a parte, quella dei temi in consonante nasale: -n-Nella lingua russa le desinenze antiche sono state in parte semplificate, ma la declinazione resta pur sempre anomala rispetto agli altri temi Neutri .

    N. имя именà G. имени имён D. имени именàм A. имя именà St. именем именàми P (o) имени (o) именах

    2° declinazione

    Comprende Femminili (e alcuni Maschili) in -a / -я –ия

    Desinenze:

    SING. PLUR.

    N -а/-я -ы/-и

    G -ы/-и -∅/-ь / -ий /-ей

    D -е /-и -ам/-ям

    A -у/-ю se anim.=G/ se inan.=N

    St -ой/-ёй/-ей -ами/-ями

    P -е / -и -ах/-ях

  •   34  

    Tipi:

    duro molle molle in -ия

    сестрà земля армия сестры земли армии сестрè землè армии сестрý землю армию сестрòй землёй армией сестрè землè армии

    3° declinazione Comprende sostantivi F. in cons. molle (espressa da: -ь) e desinenza zero:

    Desinenze:

    N -Ø

    G -и

    D -и

    A -Ø

    St. -ью

    P -и

    N. тетрàдь “quaderno” пéчень “fegato” G. тетради печени D. тетради печени A. тетрадь печень St. тетрадью печенью P. (о) тетради (о) печени

    Due sostantivi presentano i resti dell’antica declinazione in –r- :

    мать “madre” дòчь “figlia” cfr. lt. mater-matris; gr. µατηρ µατρος/θυγατηρ- θυγαθρος мàтери дòчери ingl. mother/ doughter, ted. Mutter/Tochter мàтери дòчери мать дочь мàтерью дòчерью мàтери дòчери

    лень - мать всех порòков – La pigrizia è la madre di tutti i vizi потворение - мать учèния – La ripetizione è la madre dell’apprendimento

  •   35  

    L’unico sostantivo M della 3° declinazione è rappresentato da путь , che però allo strum. sing.

    presenta la desinenza dei Masch. molli accentati della 1° declin. : -ём (invece di -ью).

    ПУТЬ ‘strada, via, tragitto, cammino’ , cfr. ital. PONTE < lat. pons gen. pontis ‘ciò che collega’. In antico slavo la parola era: п2ть (2 è una vocale nasale /on/ , in seguito in russo > y) e faceva parte della declinazione in –ĭ M.

    путь пути пути путèй пути путям путь пути путём путями (o) пути (o) путяx

    МНOЖЕСТВЕННОЕ ЧИСЛО

    IL PLURALE

    Nominativo

    M F N

    - Ы - И - Ы - И - А - Я

    магазин – магазинЫ машина – машинЫ вино – винА секретарь – секретарИ дверь – дверИ море – морЯ музей – музеИ фотография – фотографиИ здание – зданиЯ врач – врачИ няня – нянИ друг – другИ книга – книгИ

    К , Г , Х + И

    парк – паркИ ручка - ручкИ яблоко - яблокИ сапог - сапогИ книга – книгИ

    Ч , Ш , Ж , Щ + И

    врач – врачИ ночь – ночИ плечо – плечИ нож – ножИ ложа – ложИ карандаш – карандашИ мышь – мышИ плащ – плащИ вещь - вещИ

  •   36  

    Plurali i rregolari

    ДомА, городА, берегА, лесА, островА, поездА, вечерА, профессорА, мастерА, докторА, поварА, учителЯ Брат - братЬЯ, сын – сыновЬЯ, друг- друЗЬЯ, муж – мужЬЯ, дерево – деревЬЯ, стул – стулЬЯ, лист – листЬЯ Сестра –сёстры, жена – жёны Мать – матери, дочь – дочери, имя – имена, время - времена Человек – люди, ребёнок - дети Сосед – соседи, чёрт – черти Пальто, кино, метро, бюро, пари, жюри, кофе, кафе

    I l genitivo plurale Maschile

    3 desinenze diverse: -ов -ев -ей

    -ов

    sost. duri in -б , в , д , з , л , м , н , п , р , с , т , ф es. дом – домòв тигр – тигров стол – столòв сад – садòв

    in -к , г , х

    es. враг – врагòв рак – рàков

    in –ц con accento sulla desinenza

    es. отец – отцòв

    -ей

    sost. molli in -ь

    es. ноль – нолèй конь – конèй

    sost. in -ж , ч , ш , щ

    es. врач – врачèй нож – ножèй карандаш – карандашèй

    товарищ – товàрищей падеж – падежèй

    -ев

    sost. in -й

    es. музей – музèев сарай– сарàев урожàй – урожàев

    in -ий

    es. гèний – гèниев

    in –ц con desinenza atona

    es. пàлец – пàльц-ев

    N.B. I sostantivi che al nominativo plurale hanno la desinenza –ья , al genitivo plurale hanno –ьев se atona, -eй se tonica (in questo caso sparirà il segno dolce):

  •   37  

    брат N. Pl. брàтья G. pl. брàтьев лист N. Pl. листья G. pl. листьев стул N. Pl. стулья G. pl. стульев сук3 N.pl. сучья G. pl. сучьев друг N. Pl. друзья G. pl. друзèй сын N. Pl. cыновья G. pl. сыновèй

    N.B. I sostantivi che terminano in –анин/-янин e che normalmente fanno il plurale nominativo in

    -ане/-яне , formano il genitivo plurale con la desinenza -ан/-ян :

    гражданин N. pl. граждане G. pl. граждан крестьянин N. pl. крестьяне G. pl. крестьян

    Alcuni gen. pl. particolari :

    Люди людèй Дети детèй Деньги дèнег Путь путèй Год лет/годòв (лет si usa dopo numerali che vogliono il gen. Plur., nell'indicare gli anni come età)

    I l genitivo plurale Neutro

    3 desinenze diverse: zero -ей -ий

    -zero (ossia nessuna desinenza)

    sost. in -o

    es. прàвило (regola) прàвил винò (vino) вин мèсто (posto) мест лицо (viso) лиц яйцо (uovo) яиц селò (villaggio) сёл вèко (palpebra) век

    окнò (finestra) òкoн письмò (lettera) писем пятнò (macchia/lacuna) пятен cтеклò (vetro)стёкол

    N.B. Se in fine di parola si ha una sequenza consonantica, tra le 2 consonanti appare una –o oppure una –e: es. окнò > *окн > окон; пятнò > *пятн >пятен; письмо > *письм > писем

    sost. in -ище

    es. училище (scuola tipo professionale) училищ клàдбище (cimitero) клàдбищ

                                                                                                   3 «ramo laterale»

  •   38  

    -ей

    sost. in -e

    мòре - морèй поле - пол-èй

    -ий

    sost. in -иe

    здание - зданий движение - движений знание - знаний учение - учений путешествие - путешествий

    Il gen. plur. dei sost. in - мя (tipo время имя пламя племя семя …) è:

    времён имён племён пламён сèмян…

    I l genitivo plurale Femminile

    3 desinenze diverse: zero -ей -ий

    -zero (ossia nessuna desinenza)

    sost. in -а

    дама - дам водà - вод птица - птиц книга - книг

    овцà - овèц девочка - дèвочек ëлка - ëлок

    N.B. Se in fine di parola si ha una sequenza consonantica, tra le 2 consonanti appare una –o oppure una –e: es. овца >*овц >овец, девочка >*девочк >девочек

    сказка >*сказк >сказок. Nelle sequenze ц + cons., o nelle sequenze чк жк шк di solito appare –e; nelle sequenze к + cons. dura appare –o.

    sost. in -ж , ч , ш , щ con accento sul tema

    душà (nom. plur. дýши) душ крыша (tetto) крыш тëща ( suocera) тëщ

    sost. in –я (desin. zero ma con – ь finale)

    няня (balia) нянь буря (tempesta) бурь неделя (settimana) недèль

    N.B. se la parola finisce nella sequenza cons. +ля appare una –e: земля >земèль; пèтля > пèтель

  •   39  

    -ей

    sost. in –ь (III declin.)

    метель - метелей ночь - ночèй степь - степèй дверь- дверей

    sost. in -ж , ч , ш , щ con desin. di gen. plur. tonica

    свечà (candela) свечèй мышь (topo) мышèй часть (parte) частèй

    -ий

    sost. in -ия

    армия армий аудитория аудиторий

    I CASI OBLIQUI NEL PLURALE

    (dativo, strumentale, prepositivo)

    I sostantivi di tutte e 3 le declinazioni hanno le desinenze:

    -ам -ям Dativo

    -ами -ями Strumentale

    -ах - ях Prepositivo

    Hanno -ам, -ами, -ах i sost. M.F.N. in cons. dura e in ж ч ш щ

    Hanno -ям, -ями, -ях i sost. M.F.N. in cons. molle e in -й -ий -ия -я -e -ие

    ESEMPI in Cons. dura:

    дуб шуба селò Nom. sing. дубы шубы сёла Nom. Pl. дубàм шýбам сёлам Dat. Pl. дубàми шýбами сёлами Str. Pl. дубàх шýбах сёлах Prep. Pl

    ESEMPI in : К Г Ц ИЙ ИЕ:

    срок книга отец гений зданиe Nom.sing. сроки книги отцы гении здания Nom. Pl.

  •   40  

    срокам книгам отцàм гèниям здàниям Dat. Pl. сроками книгами отцàми гèниями здàниями Str. Pl. сроках книгах отцàх гèниях здàниях Prep. Pl.

    Declinazioni plurali

    M duri M molli M molli in -й M in scibilante (anim.)

    N cтолы кòни музеи товàрищи G столòв конèй музеев товàрищей D столàм коням музеям товàрищам A столы конèй музеи товàрищей St столàми конями музеями товàрищами P ( о) столàх ( о) конях (o) музеях (o) товàрищах N duri N molli N in -ие N окна моря здания G окон морей зданий D окнам морям зданиям A окна моря здания St окнами морями зданиями P ( о) oкнах (o) морях (o) зданиях

    F duri F molli in –я F molli in -ия F molli in –ь (III decl.)

    N лапы няни партии трудности матери G лап нянь партий трудностей матерей D лапам няням партиям трудностям матерям A лапы няни партии трудности матерей St лапами нянями партиями трудностями матерями P ( о) лапах (o) нянях (o) партиях (o) трудностях (o)матерях

  •   41  

    USO DEI CASI

    1) IL PREPOSITIVO nel complemento di STATO in LUOGO

    In russo lo stato in luogo è espresso dal caso prepositivo preceduto dalle preposizioni в e на . Quando si usa l’una e quando l’altra? In genere, в indica luogo all’interno, dentro; на indica luogo sulla superficie, sopra Questa idea non sempre è rispettata. На è usata in genere per gli spazi aperti: es. на улице, на площади, на рынке, на стадионе, на море; per l’indicazione del processo (o stato in luogo figurato): es. на работе, на лекции, на семинаре, на уроке, на факультете, на курсе, на собрании, на совещании, на балете, на опере, на митинге, на выставке... REGOLE: В НА

    Continenti, paesi, città Direzione

    В Европе, в Италии, в Риме, на севере, на юге, в Москве, в городе, в центре на западе, на востоке

    Istituzioni, luoghi Isole; r ive dei f iumi, laghi, pubblici mari; montagne В институте, в университете, на Кубе, на Волге, в кафе, в школе, в офисе, на Байкале, на море, в ресторане, в отеле, на Урале (però в Альпах) в клубе, в музее, в театре в магазине в гостинице в общежитии Gruppi sociali Superficie e piani В семье, в классе, на этаже, на земле, в группе на улице, на столе, на пляже Dentro Processo В доме, в самолёте, на работе, на обеде, в квартире, в столе на уроке, на прогулке, на опере, на выставке на балете на экскурсии на вечере на собрании ECCEZIONI: на почте, на фабрике, на вокзале, на фирме, на заводе, на родине Prepositivo di luogo in –u (-y) Alcuni sostantivi maschili duri hanno il prepositivo in -y nell’espressione del complemento di stato in luogo. Si tratta di un antico locativo dei temi IE in *–u. Gli stessi sostantivi, per il complemento d’argomento hanno il regolare prepositivo in –е

  •   42  

    (es. лес ‘bosco’ угoл ‘angolo’ сад ‘giardino’ порт ‘porto’ шкаф ‘armadio’ аэропорт ‘aeroporto’ берег ’riva’ мост ‘ponte’ пол ‘pavimento’ год 'anno' край ‘confine, limite’ час 'ora'...) В лесу, в углу, в саду, о лесе, об угле, о саде в порту, в шкафу, о порте, о шкафе, в аэропорту, на берегу о аэропорте, о береге, на мосту, на полу о мосте, о поле в году, на краю, в часу о годе, о крае Con i sostantivi invariabil i :es. Метро - в метро Кино - в кино Кафе - в кафе

    2) Il DATIVO nelle FRASI IMPERSONALI

    con avverbi esprimenti dovere (Надо, нужно), necessità (необходимо) possibilità (можно) o divieto (нельзя) il soggetto va in dativo:

    Es. мне (o altro soggetto in dativo) нужно/ надо ‘io devo’ вечером мне нужно уехать – di sera devo andare via Ивану нужно сделать это быстро – Ivan deve fare questo in fretta тебе надо помыть руки – tu devi lavarti le mani Больнòму необходимо лежать – Il malato deve stare (obbligatoriamente) a letto Ирине нельзя пить пиво – Irina non può bere birra Можно cпросить? – Posso fare una domanda?

    Altre costruzioni con il soggetto in dativo si utilizzano per esprimere stati fisici o psichici, stati d’animo. Ossia, il soggetto che prova lo stato va in dativo. In alcuni casi la stessa costruzione si ha anche in italiano, in altri no.

    Es.

    мне (o altro sogg. in dativo)вèсело (sono allegro/mi rallegro) скучно(mi annoio/mi annoia) грустно (sono triste/mi rattrista) трудно (mi è difficile) легкò (mi è facile) тяжелò (è pesante) интересно (mi interessa) приятно (mi fa piacere) жарко (ho caldo) теплò (ho caldo) хòлодно (ho freddo), стыдно (ho vergogna) жаль (mi dispiace) плохо (sto male) хорошо (sto bene, va bene)

    мне не легкò забыть наши встречи – non mi è facile dimenticare i nostri incontri мне трудно пережить эту ситуацию – mi è difficile vivere questa situazione ей трудно работать в таких условиях – le è difficile lavorare in queste condizioni Ивану очень жарко сегодня – Ivan ha molto caldo oggi Ему трудно сказать – gli è difficile dire больнòму трудно дышàть – al malato è difficile respirare вам интересно читать эти романы? Vi interessa leggere questi romanzi?

  •   43  

    Cap. 4 – MORFOLOGIA. Il verbo МОРФОЛОГИЯ . Глагол

    Il verbo nella lingua russa è parte variabile del discorso che indica un’azione o uno stato generalmente riferiti a un soggetto.

    I l verbo russo possiede: 3 modi: indicativo, imperativo + una sorta di condizionale/ congiuntivo

    2 aspetti : imperfettivo, perfettivo

    3 diàtesi: attivo, passivo, riflessivo

    2 temi: dell'infinito e del presente (che talvolta coincidono, talvolta no)

    Il modo indicativo possiede:

    3 tempi: presente, passato, futuro

    3 persone e 2 numeri (1a, 2a, 3a singolare e plurale)

    3 generi (M.F.N. nel tempo passato)

    2 coniugazioni: Ia e IIa

    Forme nominali : infinito, gerundio (forme fisse indeclinabili), participio (presente attivo, presente passivo, passato attivo, passato passivo), che è declinabile e si concorda per genere, numero e caso.

    INFINITO DEL VERBO

    Formanti dell ’ infinito:

    - ТЬ per la maggioranza dei verbi es. понима -ть говори -ть

    -ЧЬ 4 es. печь мочь

    -ТИ (sempre accentato) es. нес -ти вес -ти

                                                                                                   4  IN  REALTÀ  –ЧЬ  NON  È  UN  FORMANTE  A  SÉ,  MA  L'ESITO  SLAVO-‐ORIENTALE  DELL'INCONTRO  TRA  UNA  VELARE  E  LA  –ТЬ  DELL'INFINITO.  QUESTA  TERMINAZIONE  CE  L'HANNO  INFATTI  SOLTANTO  ALCUNI  VERBI  CON  TEMA  IN  VELARE  (-‐K  -‐G),  CONSONANTE  CHE  SI  RITROVA  COME  TALE  NELLA  1A  PERSONA  SING.  (ES.  INF.  ПЕЧЬ 'CUOCERE AL FORNO’ PRES. Я  ПЕКУ; МОЧЬ ‘POTERE’ PRES. Я МОГУ; ТЕЧЬ 'SCORRERE' PRES. Я ТЕКУ; БЕРÈЧЬ 'CUSTODIRE' PRES. Я БЕРЕГУ).

  •   44  

    ТЕМ I

    1. Dell ' infinito: è la parte del verbo che precede le desinenze -ть -ти es. понима-ть говори -ть нес -ти вес -ти.

    Dal tema dell'infinito si formano il passato (con l'aggiunta di –л -ла -ло -ли es. понимал, понимала, понимало, понимала; нес несла несло несли), i participi passati, i l gerundio di aspetto perfettivo.

    2. Del presente: si ricava dalla 2a (o 3°) persona sing. ed è la parte del verbo che precede la desinenza personale e la vocale tematica: –eшь /-ишь es. понима-e-шь нес-е-шь говор-и-шь . Dal tema del presente si forma il presente, il futuro perfettivo, l'imperativo e il participio presente.

    Talvolta i 2 temi coincidono, talvolta no: es. inf. вес-ти/ pres. ты вед-ëшь, inf. бра-ть /pres. ты бер-ëшь, inf. зва-ть/ pres. ты зов-ëшь)

    CONIUGAZIONI DEI VERBI

    I I CONIUGAZIONE I CONIUGAZIONE Quasi tutt i i verbi in -ИТЬ сon i loro derivati Tutt i g l i altr i verbi +

    Alcuni verbi in -АТЬ , - ЕТЬ con i loro derivati I monosi l labi in -ИТЬ con i loro derivati

    Слышать (sentire), видеть (vedere), обидеть (offendere), Бить (battere, picchiare), лить (versare),

    гнать (scacciare), держать (reggere, tenere), шить (cucire), пить (bere)

    ненавидеть (odiare), зависеть (dipendere), дрожать (tremare), +

    молчàть (tacere), дышàть (respirare), Брить (tosare, radere), стелить (stendere),

    вертèть (roteare, girare), терпèть (sopportare), гнить (marcire).

    кишèть (pullulare + strum) , смотрèть (guardare), летèть(volare),

    сидèть (stare seduto), висеть (essere appeso), лежàть (stare sdraiato)…

    2 verbi in –ЯТЬ con i loro derivati

    Бояться (avere paura), стоять (stare in piedi).

  •   45  

    Tempo Presente

    Si forma aggiungendo al tema del presente la vocale tematica e le desinenze personali.

    La vocale tematica per i verbi della I coniugazione è -e- (ma 1a pers. sing.: -ю /–у; 3a pers. plur. -yт/-ют)

    La vocale tematica per i verbi della II coniugazione è -и - (ma 1a pers. sing.: -ю /–у; 3a pers. plur. -ят /-aт)

    I CONIUGAZIONE

    vocale tematica -e- 3a pers. plur. -yт/-ют

    Vocale tematica + desinenze personali:

    -ю -у (in genere -ю dopo vocale, л, р)

    -ешь -ёшь/ -eшь

    -ет -ёт/ -eт

    -ем -ём/ -eм

    -eте -ёте/ -eте

    -ют -ут (-ют in genere dopo vocale, л, р)

    я дела-ю пиш-у нес-ý

    ты дела-е-шь пиш-е-шь нес-ё-шь

    он дела-е-т пиш-е-т нес-ё-т

    мы дела-е-м пиш-е-м нес-ё-м

    вы дела-е-те пиш-е-те нес-ё-те

    они дела-ю-т пиш-у-т нес-ý-т

  •   46  

    I I CONIUGAZIONE

    vocale tematica –и - 3° pers. plur. -ят /aт

    Vocale tematica + desinenze personali:

    -ю (-у dopo ж ч ш щ)

    -ишь

    -ит

    -им

    -ите

    -ят (-ат dopo ж ч ш щ)

    Я смотр-ю молч-у говор-ю Ты смòтр-и-шь молч-и-шь говор-и-шь Он смòтр-и-т молч-и-т говор-и-т Мы смòтр-и-м молч-и-м говор-и-м Вы смòтр-и-те молч-и-те говор-и-те Они смòтр-я-т молч-à-т говор-я-т

    L’ASPETTO - ВИД

    La categoria dell’aspetto caratterizza tutti i verbi russi. L’aspetto indica la modalità in cui si svolge un’azione, ossia se essa è considerata nel suo svolgersi, perdurare o ripetersi, oppure nella sua compiutezza o perfezione. Ogni verbo russo può essere di aspetto: 1) Imperfettivo несовершèнный вид

    o

    2) Perfettivo совершèнный вид

    Quasi tutti i verbi russi costituiscono una coppia aspettuale

    L’aspetto imperfettivo ha 3 tempi: PRESENTE – PASSATO – FUTURO

    Il perfettivo soltanto 2: PASSATO – FUTURO

    Non può esservi aspetto perfettivo al presente, questo tempo infatti non può indicare mai la conclusione dell’azione. La forma presente del verbo perfettivo ha valore di futuro (con l’indicazione del risultato dell’azione nel futuro)

  •   47  

    Il несовершèнный вид indica:

    1) il processo dell’azione, un’azione prolungata nel tempo, un’azione senza riferimento al suo risultato (se finita o no)

    2) la ripetitività dell’azione

    es. Сейчас я пишу письмò родителям Adesso scrivo una lettera ai genitori Вчерà я писàла письмò родителям два часà Ieri per due ore ho scritto una lettera ai genitori Кàждую неделю я писàла письмо родителям Ogni settimana ho scritto una lettera ai genitori Il совершèнный вид indica

    1) un’azione unica, compiuta e concreta, con un risultato

    вчерà я написàла письмо родителям Ieri ho scritto una lettera ai genitori (e ho finito di scriverla)

    Vi sono diversi modi di formare delle coppie aspettuali :

    1) tramite prefissi, infissi, suffissi

    2) tramite mutamento di una vocale

    3) tramite mutamento nella radice

    4) tramite verbi con radici differenti

    5) tramite mutamenti nell’accento

    Spesso il perfettivo si forma dall’imperfettivo con l’aggiunta di prefissi, altre volte è l’imperfettivo che si forma dal perfettivo tramite infissi o suffissi. Es. 1) Tramite prefissi / infissi

    дèлать - сдèлать fare

    писàть - написàть scrivere

    читàть - прочитàть / почитàть / дочитàть leggere/leggere per un po’/finire di leggere

    звонить - позвoнить chiamare

    дарить - подарить donare

    пить - выпить bere

    знàть - узнàть sapere

    зàвтракать – позàвтракать fare colazione

    обèдать - пообèдать pranzare

    ужинать – поужинать cenare

    совèтовать – посовèтовать consigliare

    занимàться – позанимàться studiare/occuparsi di

    гулять – погулять passeggiare

    есть - съесть mangiare

  •   48  

    Хотеть - захотеть volere

    Мочь - смочь potere

    Любить - полюбить amare

    Мечтать - помечтать sognare

    Готовить - приготовить preparare

    Спать - поспать dormire

    Платить - заплатить pagare

    расскàзывать- рассказàть raccontare

    покàзывать – показàть mostrare

    спрàшивать – спросить chiedere

    давàть – дàть dare

    продавàть-продàть vendere

    Вставать- встать alzarsi

    2) tramite mutamento di una vocale

    реш�