Linfedema torino 4 e 5 marzo dominici ugo [modalità compatibilità]
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Transcript of Linfedema torino 4 e 5 marzo dominici ugo [modalità compatibilità]
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Dottor Ugo Dominici
Clinica Fornaca di Sessant
Torino - 4 marzo 2011
Il Linfedema
� Manifestazione di un insufficienza meccanica del sistema linfaticocausata da uno o più processi patologici di natura organica e/ofunzionale,conconseguenteristagnolinfatico nellospaziointerstiziale.
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funzionale,conconseguenteristagnolinfatico nellospaziointerstiziale.
� Tutti i linfedemi primari sono caratterizzati da una base congenitalinfangiodenodisplasica.
� Patologia cronica, vascolare, non dermatologica.
Il Linfedema Primario
� Un supporto psicoterapeutico è componente determinante nel trattamento dellinfedemaprimario checomportasempreunapiù o menoimportantealterazione
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linfedemaprimario checomportasempreunapiù o menoimportantealterazionedella qualità della vita.
Trattamento del linfedema primarioConservativo
1. Farmacologico
2. Fisico–Compressivo
Chirurgico
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Terapia complessa del linfedema
Terapia farmacologica: BenzopironiCumarina e derivati
(alfabenzopironi)Bioflavonoidi e derivati
(diosmina/rutina/esperidina/etc)
� Attività degli alfa-b:1. Incremento tono capillare
2. Diminuzione della permeabilità
� Attività dei gamma – b1. Riduzione di permeabilità
dell’endotelio alle macromolecole proteiche
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2. Diminuzione della permeabilità capillare alle proteine
3. Aumento numerico dei macrofagi
4. Attivazione della loro attività proteolitica
5. Stimolazione attività propulsiva del linfangione
6. Inibizione della sintesi delle Prostaglandine e dei Leucotrieni
proteiche
2. Riduzione della filtrazione capillare
3. Aumento del tono venulare
Terapia farmacologica: BenzopironiCumarina e derivati
(alfabenzopironi)Bioflavonoidi e derivati
(diosmina/rutina/esperidina/etc)
� Effetti degli alfa-b:
1. Riassorbimento del fluido interstiziale
� Effetti dei gamma – b
1. Azione stabilizzante sul
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1. Riassorbimento del fluido interstiziale
2. Graduale regressione della fibrosi favorita dalla proteolisi macrofagica
3. Riduzione dello stimolo infammatorio cronico con conseguente minore incidenza degli episodi acuti e minore tendenza alla fibrotizzazione dell’edema
1. Azione stabilizzante sul connettivo interstiziale e sulla parete capillare
2. Inibizione della produzione delle prostaglandine e dei leucotrieni
Antibiotici-fasi acute profilassiAntimicotici
Dietilcarbamazina
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DietilcarbamazinaDiuretico
Dieta
Terapia Chirurgica
Interventi di tipo demolitivo/resettivo
1. Cutolipofascectomia
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1. Cutolipofascectomia
2. Linfangectomia superficiale
3. Intervento di Thompson
4. Etc….
Terapia Chirurgica
� Con tecniche derivative: ripristino del flusso linfatico mediante la realizzazione di un drenaggio linfovenoso
� Con tecniche ricostruttive: ripristino del flusso con anastomosi dirette dei vasi linfatici mediante impianto di segmenti autologhi, linfaticioì o venosi
Interventi di microchirurgia - funzionali
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drenaggio linfovenoso
1. Anastomosi linfonodo-Venosa (LNVA)
2. Anastomosi Linfatico-Capsulo-Venosa (LCVA)
3. Anastomosi Linfatico-VenoseTermino-Laterali (EE-LVA)
4. Anastomosi Linfatico Venose Termino-Laterali (ES-LVA)
linfaticioì o venosi1. Anastomosi linfatico – Linfatica
(LLA)2. Autotrapianto Segmentale di
linfatico (SLAT)3. Linfatico-Veno-Linfatico-plastica o
Anastomosi Linfatico-Veno-linfatiche (LVLA)
4. Lembi liberi linfatico-linfonodali (FLF)
Terapia Chirurgica
INDICAZIONI: Valido gradiente pressorio linfatico-venoso
� Se vi è associazionetra patologie venose e linfostatiche sono
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� Se vi è associazionetra patologie venose e linfostatiche sonocontroindicate le metodiche derivative.
� L’approccio alla terapia chirurgica del linfedema è delicato perché lestesse linee guida da un lato sconsigliano la chirurgia nel caso dimancato risultato della terapia complessa decongestiva, dall’altroconsigliano efficace la medesima solo negli stadi inizialidella malattia.
� E’ comunque sempre richiesta la terapia fisica combinata.
Trattamento conservativo fisico compressivo� Il trattamento fisico non deve essere ridotto ad una sola metodica, ma
dev’essere l’associazione di queste, combinate in funzione dello stadio evolutivo e della strategia del momento. Il trattamento fisico-compressivo comprende varie metodiche:
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1. Il Drenaggio Linfatico Manuale (DLM)
2. la Compressione
3. La pressoterapia
4. La Declivoterapia
5. La Termoterapia
PRESSOTERAPIA PNEUMATICA SEQUENZIALEPRESSOTERAPIA PNEUMATICA SEQUENZIALE
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Tecnica terapeutica che utilizza l’applicazione di Tecnica terapeutica che utilizza l’applicazione di una pressione progressiva sui tessuti da parte di e lementi gonfiabiliuna pressione progressiva sui tessuti da parte di e lementi gonfiabili
La strategia terapeutica del linfedema� La terapia complessa combinata è il trattamento elettivo delle patologie
linfatiche. I prerequisiti per un successo terapeutico sono una presa in caricospecialistica sia del personale medico che dei fisioterapisti (esperti inlinfologia) ed una corretta applicazione e combinazione dipiù tecnicheterapeutiche.
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terapeutiche.
1. CURA DELLA PELLE
2. LINFODRENAGGIO
3. BENDAGGIO MULTISTRATO
4. GINNASTICA DECONGESTIVA
La strategia terapeutica del linfedemaTerapia complessa decongestiva
� Un corretto ed efficace approccio al linfedema, dal punto di vista fisico-riabilitativo, prevede due fasi:
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I. FASE I – INTENSIVA il cui obbiettivo è ridurre il più possibile l’edema
II. FASE II – OTTIMIZZAZIONE il cui obbiettivo è mantenere i risultati ottenuti dal trattamento intensivo
TERAPIA COMPLESSA DECONGESTIVA
Fase I - intensiva
•LDM•CURA DELLA PELLE
Fase II - Ottimizzazione
•LDM•CURA DELLA PELLE
•LDM•CURA DELLA PELLE
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•BENDAGGIO•GINNASTICA DECONGESTIVA
•CALZA ELASTICA
•GINNASTICA DECONGESTIVA
•CALZA ELASTICA
•GINNASTICA DECONGESTIVA
La strategia terapeutica del linfedema
� FASE I – INTESIVA (trattamento intensivo ideale)1. Durata ciclo intensivo : 3- 4 settimane (2 cicli di 12 trattamenti)
2. Frequenza : giornaliera
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3. Linfodrenaggio: 45- 50 min. quotidiano
4. (Pressoterapia : 15- 20 min.) – non presente nei Lea
5. Cura della pelle : idratazione prima del bendaggio
6. Bendaggio multistrato : 24 ore
7. Ginnastica decongestiva : 15-20 min. - n° cicli : 1 – 2 all’anno
La strategia terapeutica del linfedema
CURA DELLA PELLE
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1. Meticolosa pulizia
2. Idratazione delle pelle
3. Prevenzione di infezioni o infiammazioni (linfangiti e eresipela)
4. Insegnamento delle norme igieniche
La strategia terapeutica del linfedema
LINFODRENAGGIO MANUALEEffetti :1. Amplificazione dei meccanismi di compenso in fase di stasi linfatica
2. Attivazione della motricità dei linfangioni
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2. Attivazione della motricità dei linfangioni
3. Suzione dei fluidi delle aree sane
4. Sviluppo di vie circolatorie di compenso
5. Sviluppo di anastomosi linfo – linfatiche e linfo venose
6. Riduzione della fibrosi (manovre adatte)
Controindicazioni :1. Assolute: Edema cardiaco, Infezioni, Insufficienza renale, Flebiti,
Trombo-flebiti
2. Relative : Linfedema maligno, micosi
La strategia terapeutica del linfedema
BENDAGGIO MULTISTRATOEffetti :1. Riduce la pressione dell’ultrafiltrazione
2. Migliora la pompa venosa
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2. Migliora la pompa venosa
3. Dirige il flusso linfatico in senso prossimale e verso zone funzionali
4. Ostacola il reflusso
5. Ammorbidisce il tessuto fibrotico
Controindicazioni :1. Edemi cardiaci
2. Arteriopatie
� 1 classe 18-21 mmHg leggera
� 2 classe 23- 32 mmmm moderata
� 3 classe 34-46 mmmm forte
� 4 classe + di 49 mmmm molto forte
NO DEN
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NO DENUnità di misura del filo sintetico
La strategia terapeutica del linfedema
GINNASTICA DECONGESTIVA Effetti :1. Incremento dell’effetto pompa muscolare
2. Attivazione della motricità dei linfangioni
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2. Attivazione della motricità dei linfangioni
3. Stimolazione dei linfatici intra-articolari (pompa articolare)
4. Assottigliamento del tessuto connettivo
5. Incremento dell’assorbimento all’interno dei linfatici iniziali
� Durante l’ultima seduta di trattamento l’arto viene misurato e si decide il tipo di contenzione elastica
La strategia terapeutica del linfedema
� FASE II – OTTIMIZZAZIONE :
1. Cura della pelle (norme igieniche)
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2. Linfodrenaggi di mantenimento (1/2 volte la settimana)
3. Autobendaggi notturni
4. Tutore elastico diurno
5. Ginnastica decongestiva
La strategia terapeutica del linfedemaIl Tutore Elastico
� Durante l’ultima seduta di trattamento l’arto viene misurato e si decide il tipo di contenzione elastica.
� Il tutore è valido se :1. E’ spiegato
2. E’ accettato
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2. E’ accettato
3. Mantiene i risultati
4. E’compatibile con la vita sociale del paziente
5. E’ utilizzato
� Il tutore non è valido se :1. Non è compreso
2. Non stabilizza
3. Non è utilizzato
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� 1° classe 18-21 mmHg leggera
� 2° classe 23-32 mmHg moderata
� 3° classe 34-46 mmHg forte
� 4° classe > 49 mmHg molto forte
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NO DEN