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quarry & construction 117 NOVEMBRE 2011 L’infrastrutturazione viaria fra Marche ed Umbria L’industria Quadrilatero BRUNELLA CONFORTINI P rendete una matita, tracciate 4 punti su un foglio di carta, uniteli con 4 linee rette ed avrete un poligono di 4 lati, un quadrilatero. Rifate la stessa cosa su una cartina geografica dell’Italia Centrale, più precisamente dell’area fra le Marche e l’Umbria, ed avrete invece… il Quadrilatero. È questo infatti il nome del grande pro- getto di infrastrutturazione viaria attual- mente in corso nelle due regioni, un pro- getto che ha la forma dell’omonima figura piana geometrica ed è finalizzato al com- pletamento ed all’adeguamento di tre ar- La fornitura del calcestruzzo nel cantiere del Quadrilatero si contraddistingue per dinamiche e ritmi tipicamente industriali. Ce ne parla Paolo Piersantelli di Calcestruzzi Spa, una della società che fanno parte di San Francesco Scarl, il consorzio che si dedica a questa attività terie principali, le SS 318 e 76 della Val d’Esino e la SS 77 della Val di Chienti, della Pedemontana Fabriano-Muccia/ Sfercia, oltre a numerosi altri interventi viari. L’obiettivo, come sempre nel caso delle infrastrutture, è quello di collegare, di rac- cordare e di migliorare l’accessibilità in- terna, accrescendo le comunicazioni e i contatti. In sintesi un volano di sviluppo. Per assolvere ad un compito così rile- vante è stata creata ad hoc la Quadrila- tero Marche Umbria Spa, società pub- blica di progetto, senza scopo di lucro, CEMENTO & CALCESTRUZZO

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quarry & construction 117Novembre 2011

cemento & calcestruzzo

L’infrastrutturazione viaria fra Marche ed Umbria

L’industria Quadrilatero

Brunella Confortini

Prendete una matita, tracciate 4 punti su un foglio di carta, uniteli con 4 linee rette ed avrete un poligono

di 4 lati, un quadrilatero. Rifate la stessa cosa su una cartina geografica dell’Italia Centrale, più precisamente dell’area fra le Marche e l’Umbria, ed avrete invece… il Quadrilatero.È questo infatti il nome del grande pro-getto di infrastrutturazione viaria attual-mente in corso nelle due regioni, un pro-getto che ha la forma dell’omonima figura piana geometrica ed è finalizzato al com-pletamento ed all’adeguamento di tre ar-

La fornitura del calcestruzzo nel cantiere

del Quadrilatero si contraddistingue per

dinamiche e ritmi tipicamente industriali.

Ce ne parla Paolo Piersantelli di Calcestruzzi

Spa, una della società che fanno parte di San

Francesco Scarl, il consorzio che si dedica a

questa attività

terie principali, le SS 318 e 76 della Val d’Esino e la SS 77 della Val di Chienti, della Pedemontana Fabriano-Muccia/Sfercia, oltre a numerosi altri interventi viari. L’obiettivo, come sempre nel caso delle infrastrutture, è quello di collegare, di rac-cordare e di migliorare l’accessibilità in-terna, accrescendo le comunicazioni e i contatti. In sintesi un volano di sviluppo. Per assolvere ad un compito così rile-vante è stata creata ad hoc la Quadrila-tero Marche Umbria Spa, società pub-blica di progetto, senza scopo di lucro,

cemento & calcestruzzo

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quarry & construction118 Novembre 2011

Paolo Piersantelli, Responsabile Tecnologico Territoriale della zona “Adriatico” di Calcestruzzi

istituita ufficialmente il 6 giugno 2003.Al fine di ottimizzare ed accelerare i la-vori il progetto è stato suddiviso in due maxi-lotti che dovrebbero essere com-pletati nel 2013-2014: il primo comprende la SS 77 Val di Chienti, tratto Foligno Collesentino (completamento di 4 cor-sie), la SS 78 Val di Fiastra tratto Sfor-zacosta-Sarnano, le intervallive di Mace-rata e Tolentino-San Severino, la SS 3 Flaminia tratto Foligno-Pontecentesimo e gli allacci SS 77 a SS 16 (Civitanova Marche) e a SS 3 (Foligno); il secondo prevede l’ampliamento della SS 76 Val d’Esino, tratti Fossato di Vico-Cancelli e Albacina-Serra S. Quirico (completa-mento di 4 corsie), della SS 318 di Val-fabbrica, tratti Pianello-Valfabbrica (com-pletamento di 4 corsie) e della Pedemon-tana delle Marche, tratto Fabriano-Muc-cia/Sfercia.

Il primo lotto è stato affidato ad un con-traente generale, la Val di Chienti Scpa, società di progetto costituita nel maggio 2006 dal raggruppamento di imprese for-mato da Strabag AG (capogruppo), CMC di Ravenna, Grandi lavori Fincosit e Con-sorzio Stabile Centritalia (Strabag, CMC, GFL, CO.CI.). La Val di Chienti, a sua volta, ha dato in appalto la produzione di inerti e la forni-tura del calcestruzzo alla società consor-

Territoriale della zona “Adriatico” di Cal-cestruzzi, una delle realtà della suddetta consortile, coinvolto personalmente nel cantiere umbro-marchigiano.«Innanzitutto – ha sottolineato Piersan-telli – vale la pena di ricordare che ognuno dei componenti della San Francesco Scarl si è dotato di almeno un impianto di be-tonaggio ad hoc, per soddisfare le esi-genze specifiche del cantiere del primo maxi-lotto.

tile San Francesco Scarl, formata da Co-labeton Spa, Calcestruzzi Spa, Edilcalce Viola Spa, Ediltevere Spa e Luigi Metelli Spa. Per avere un quadro più completo dei compiti e delle attività della San France-sco Scarl, abbiamo parlato con Paolo Piersantelli, Responsabile Tecnologico

In totale il consorzio dispone quindi di 5 impianti: 2 nostri, della Calcestruzzi, nell’a-rea ad est della tratta del Quadrilatero (a Camerino Pontelatrave e a Serravalle del Chienti), 1 di Colabeton nell’area centrale (Taverne in provincia di Macerata), 1 di Edilcalce Viola (a Casenove in provincia di Perugia) e 1 della Luigi Metelli Spa a Pale di Foligno, nell’area occidentale. Nonostante la molteplicità di imprese coin-volte, siamo perfettamente sinergici, an-che grazie alla presenza di un coordina-tore generale, Mario Simone, che svolge un’attività di gestione operativa sia degli impianti di frantumazione e selezione inerti sia delle forniture di calcestruzzo in can-tiere. Il dialogo e il raccordo tra i soggetti operanti sono continui: settimanalmente, ad esempio, i tecnici delle varie aziende si incontrano per confrontarsi, verificando lo stato degli scavi e affrontando le pro-blematiche tecnico-tecnologiche emerse durante i lavori.Non è tutto. Sono attivi sin dall’inizio dei lavori due comitati tecnologici, uno della

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quarry & construction 119Novembre 2011

cemento & calcestruzzo

San Francesco Scarl, di cui faccio parte anch’io, che raccoglie le voci di tutte le aziende produttrici di calcestruzzo ed ag-gregato e uno della Val di Chienti. Una volta al mese i due comitati si incontrano per condividere le informazioni sullo stato dei lavori e sui controlli effettuati».Il controllo di produzione del calcestruzzo avviene pressoché in real time, dato che la San Francesco Scarl ha adottato un software dedicato, già da diverso tempo in utilizzo al proprio interno, che consente di mettere in rete e di condividere tutti i

dati relativi alle performance del prodotto. A questi dati di produzione accedono non solo tutte le imprese del consorzio, ma anche i referenti di Val di Chienti: l’ag-giornamento viene fatto quotidianamente e, nel caso insorgano problematicità, si può intervenire in maniera immediata, evi-tando inconvenienti più seri e anche even-tuali contestazioni. Il risultato? Il lavoro si svolge all’insegna della condivisione delle informazioni e della massima trasparenza.L’attenzione alla qualità del prodotto è talmente elevata che ad oggi, su circa 900.000 m3 totali confezionati, sono stati

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quarry & construction120 Novembre 2011

Tre domande a Domenico Metelli, Amministratore Delegato di Luigi Metelli Spa e Presidente di San Francesco Scarl

Domenico Metelli, AD di Luigi Metelli Spa e Presidente di San Francesco Scarl

Com’è nata l’idea di creare una società consor-tile che riunisse realtà tanto differenti fra loro? Colabeton Spa, Calcestruzzi Spa, Edilcalce Viola Spa, Ediltevere Spa e Luigi Metelli Spa sono in-fatti aziende diverse sia a livello di diffusione dei prodotti sul suolo italiano che di fatturati. Credo che proprio questo sia il punto di forza del

nostro consorzio. L’idea della società consortile, che

unisce realtà imprenditoriali nazionali ad altre locali,

è nata infatti dalla necessità di coniugare al meglio la

A cosa è dovuta la scelta del nome “San Francesco” per questo consorzio?Il nome San Francesco Scarl è venuto pra-

ticamente da sé: dato che si trattava di una

grande commessa, ci trovavamo davanti a

una grande scommessa e di conseguenza

ci serviva un grande santo… Allo stesso

modo è nata, del tutto spontaneamente,

la decisione di iniziare questa nuova

esperienza riunendo il primo Consiglio di

Amministrazione presso il Sacro Convento

di Assisi, nella Sala del Capitolo. Sono lieto

di dire che da quel momento il rapporto tra

me, i miei soci e la Comunità francescana

si è andato rafforzando, fino ad arrivare al

punto di stipulare una sorta di “contratto”

che prevede il sostegno, sia finanziario che

morale, alle opere del Sacro Convento e

alla comunicazione evangelica.

Com’è organizzata operativamente la San Francesco Scarl per la frantu-mazione degli inerti e la produzione di calcestruzzo? Alla fine del 2009 il Consorzio ha acquistato

due impianti di frantumazione, mentre i

soci hanno comperato direttamente cinque

centrali di betonaggio: sia gli impianti che

le centrali sono dedicati solo ed esclu-

sivamente alla fornitura dei cantieri del

Quadrilatero. Gli impianti di betonaggio

sono stati messi dalle singole aziende

a disposizione della San Francesco

Scarl che, a sua volta, li ha ridati loro in

gestione: questo per evitare ogni tipo di

rischio di compromettere il buon esito

della fornitura.

Non si è scelto di servirsi degli impianti

e delle centrali già in possesso delle sin-

gole aziende del consorzio sul territorio

per evitare sovrapposizioni e continuare

ad assicurare un buon servizio ai clienti

storici delle stesse.

#Ultim’ora dal cantiere…

Nel corso di Novembre la San Francesco Scarl ha realizzato 76.489 m3 di cls, il

quantitativo mensile più elevato dall’inizio dell’opera. Verso la fine del mese è

stata raggiunta e superata anche la soglia di 1.000.000 di m3 complessivi prodotti

dal giorno di apertura del cantiere, 700.000 m3 dei quali solo in questo 2011. Tutto

ciò - vale davvero la pena di sottolinearlo - senza che ci siano mai state lamentele

o contestazioni da parte di Val di Chienti o dei soci di riferimento. Un dato che

testimonia l’impegno e la serietà con cui la San Francesco Scarl sta affrontando,

giorno dopo giorno, quest’opera così importante.

capacità di lavorare su grande scala alla conoscenza e alla presenza sul territorio umbro-

marchigiano. Credo che grazie a questo cantiere tutti i membri del consorzio stiano facendo

un’esperienza di notevole valore, visto il grande lavoro in team e la sinergia che si è creata.

Io personalmente posso parlare per la Luigi Metelli Spa e sono orgoglioso di dire che questo

cantiere ci sta permettendo di crescere moltissimo.

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quarry & construction 121Novembre 2011

cemento & calcestruzzo

effettuati oltre 8.000 prelievi sul calce-struzzo per le verifiche sia di autocon-trollo che di accettazione (secondo la legge 1086/71), attraverso l’analisi dei dati di rottura a compressione a 7 giorni e 28 giorni dei provini di calcestruzzo. «Ogni prelievo – ancora Piersantelli – pre-vede il confezionamento di 8 provini cu-bici, 4 dei quali vengono conservati da noi della San Francesco. Altri 2 vengono consegnati all’Anas per accettazione presso laboratori ufficiali, mentre gli ul-timi 2 restano al Direttore Lavori e sono conservati integri fino al collaudo finale dell’opera». Oltre a queste verifiche interne vengono eseguiti controlli esterni in cantiere senza preavviso dal Dipartimento Interforze. In qualsiasi momento quindi possono es-sere effettuati prelievi per verificare che le caratteristiche del calcestruzzo siano rispondenti a quelle previste dal progetto. Questo monitoraggio così puntuale e ri-goroso si traduce, ovviamente, in una ga-ranzia di solidità e durabilità nel tempo dei manufatti, che non può che riverbe-

rarsi positivamente sull’utenza finale, vale a dire la collettività.I calcestruzzi forniti dalla San Francesco Scarl per il Quadrilatero rispondono a delle necessità particolari, visto che buona parte dei lavori è in sotterraneo.«Fin ad ora – ci ha spiegato Piersantelli – abbiamo fornito due tipologie prevalenti di calcestruzzo strutturale, Rck37 XC3, necessario per le opere di galleria, quali calotte, archi rovesci, murette, e calce-struzzo proiettato posto in opera per la stabilizzazione delle volte di scavo. Naturalmente ognuno dei vari impianti di betonaggio che si trovano sul territorio necessita di molteplici miscele preventi-vamente qualificate in situ in contraddit-torio con la Direzione Lavori e rispondenti alle caratteristiche richieste dal progetto. È importante sottolineare che, per quanto possibile, la produzione del calcestruzzo viene realizzata con gli aggregati risultanti dallo smarino delle gallerie. Ciò comporta da parte del comitato tecnologico un im-pegnativo e costante lavoro di verifica e selezione del materiale presso i fronti di scavo e nei depositi previsti attraverso frequenti ed accurate analisi petrografi-che e mineralogiche. L’utilizzo degli ag-gregati derivanti dallo scavo delle galle-rie dà quindi un’apprezzabile connota-zione ecosostenibile all’opera viaria.È interessante osservare che ognuna delle imprese della Val di Chienti che la-vora sul Quadrilatero ha a disposizione

un proprio tecnico per valutare la qualità dello smarino e decidere se utilizzarlo per la produzione di calcestruzzo oppure, in caso di qualità non eccelsa, per il rilevato e stabilizzato in galleria o, infine, quando inadatto per tutti gli usi, se destinarlo a un centro di raccolta indifferenziata. Tra l’altro va sottolineato che, una volta fran-tumati e selezionati, gli aggregati prodotti vengono sottoposti settimanalmente presso il laboratorio San Francesco di Ta-verne ad un’accurata serie di verifiche chimico-fisiche come massa volumica, assortimento, prova Los Angeles… Ana-lisi queste atte ad ottenere e mantenere la necessaria marcatura CE del materiale, rendendolo utilizzabile nel processo di confezionamento del calcestruzzo.«Per il tipo di calcestruzzo che produ-ciamo – ci ha spiegato Piersantelli – ci av-valiamo di cementi pozzolanici di classe 42,5R provenienti da vari cementifici dell’I-talia centrale, alcuni legati alle realtà che fanno parte dello stesso consorzio San Francesco. L’obiettivo primario dei pro-duttori di calcestruzzi e di aggregati della San Francesco Scarl rimane quello di mo-nitorare costantemente il prodotto fornito in modo sinergico per consentire il ri-spetto delle caratteristiche e delle pre-stazioni richieste da progetto. n