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Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): 21-35 1. INTRODUZIONE Il Museo delle Scienze annovera oltre 5000 cam- pioni appartenenti alle collezioni mineralogiche; queste ultime, all’interno del patrimonio conservato dal Museo, possono vantare il primato dell’origine più antica, tardo- settecentesca. Il presente contributo, oltre a proporre una sintesi della storia del Museo e delle sue collezioni mineralogi- che, descrive il lavoro di riordino svolto negli ultimi anni e, alla luce delle significative recenti acquisizioni, fornisce un quadro aggiornato delle collezioni stesse. 2. CENNI DI STORIA DEL MUSEO DELLE SCIENZE La storia del Museo delle Scienze, inteso come isti- tuzione museale scientifica propriamente detta, prende il via nel 1922, alla fondazione del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Si consideri però che le sue vicende e quelle delle collezioni tuttora conservate iniziarono nel tar- do settecento, con la costituzione di un nucleo collezionisti- co privato che andrà a determinare l’origine delle raccolte naturalistiche pubbliche in Trentino (Bernardi et al., 2012). I primi tentativi di costituzione di un museo cittadi- no sono da ascriversi all’iniziativa dell’Istituto Sociale, il circolo culturale cittadino che nel 1838 diede vita ad una propria “Galleria” o “Patrio Museo” che radunava lasciti e donazioni dei cittadini (Freo, 1998-99). Bisognerà attendere sino al 1853 per veder sorgere a Trento un vero e proprio museo pubblico (Olmi, 2002) che però, essendo annesso alla Biblioteca Comunale, non godrà dell’autonomia e del prestigio che avrebbe potuto raggiunge- re quale istituzione indipendente. Il Museo Civico di Trento disponeva di collezioni artistiche, storiche archeologiche e naturalistiche; nel suo patrimonio confluirono anche le rac- colte dell’Istituto Sociale, cedute dallo stesso nel 1857. La sezione specificamente dedicata alle scienze naturali ebbe alterne fortune, in relazione all’interesse per la materia dei direttori – prevalentemente letterati – che si avvicendarono nella gestione della Biblioteca Comunale (Anonimo, 1926). Nel 1922 il geologo Giovanni Battista Trener (Fig. 1), appoggiato da un gruppo di naturalisti, raggiunse un accor- do con il Comune di Trento per la un fondazione del Museo Civico di Storia Naturale (Anonimo, 1926). Superate le dif- ficoltà organizzative dei primi anni, l’attività del nuovo isti- tuto crebbe costantemente e lo portò ad imporsi rapidamente come importante centro di ricerca. Nel 1929 il Museo Civico divenne ente regionale con la denominazione di Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina. L’attività e il suc- cesso del museo ebbero da allora fasi alterne, soprattutto in ISSN 2035-7699 © Museo delle Scienze, Trento 2013 Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni Paolo FERRETTI 1* , Lara CASAGRANDE 1 & Maria Chiara DEFLORIAN 1 1 Museo delle Scienze, Via Calepina 14, 38122 Trento, Italia * E-mail dell’Autore per la corrispondenza: [email protected] RIASSUNTO - Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni - Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento vantano un’origine tardo-settecentesca e sono state implementate nel corso dei secoli grazie al contri- buto dei conservatori e alle donazioni di collezionisti. Negli ultimi 25 anni, e in particolare dal 2004, sono stati intrapresi consistenti lavori di riordino ed inventariazione dei campioni, che attualmente sono catalogati in un apposito database. Recentemente sono state concluse importanti nuove acquisizioni, in vista del trasferimento nella nuova sede museale (MUSE) e grazie al proficuo rapporto con collezionisti. Al dicembre 2012 le collezioni mineralogiche sono costituite da 5347 campioni per un totale 8051 pezzi. SUMMARY - The mineralogical collections of the Museo delle Scienze of Trento: reorganization and new purchases - The origin of the mineralogical collections of the Museo delle Scienze of Trento dates back to the end of the XVIII c.: they have been increased during the centuries thanks to the Museum curators and to the collectors’ donations. During the last 25 years, and in particular since 2004, the collec- tions have been considerably reorganized and a new cataloguing method has been adopted: the minerals are now recorded on a dedicated database. Recently some important purchases have been concluded, with a view to the moving in the new museum site (MUSE) and thanks to the fruitful collaboration with local collectors. In December 2012 the mineralogical collections consist of 5347 samples for a total of 8051 pieces. Parole chiave: collezioni mineralogiche, Museo delle Scienze, acquisizioni, riordino, catalogazione Key words: mineralogical collections, Museo delle Scienze, acquisitions, care, improvement

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21Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): 21-35

1. INTRODUZIONE

Il Museo delle Scienze annovera oltre 5000 cam-pioni appartenenti alle collezioni mineralogiche; queste ultime, all’interno del patrimonio conservato dal Museo, possono vantare il primato dell’origine più antica, tardo-settecentesca.

Il presente contributo, oltre a proporre una sintesi della storia del Museo e delle sue collezioni mineralogi-che, descrive il lavoro di riordino svolto negli ultimi anni e, alla luce delle significative recenti acquisizioni, fornisce un quadro aggiornato delle collezioni stesse.

2. CENNI DI STORIA DEL MUSEO DELLE SCIENZE

La storia del Museo delle Scienze, inteso come isti-tuzione museale scientifica propriamente detta, prende il via nel 1922, alla fondazione del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Si consideri però che le sue vicende e quelle delle collezioni tuttora conservate iniziarono nel tar-do settecento, con la costituzione di un nucleo collezionisti-co privato che andrà a determinare l’origine delle raccolte naturalistiche pubbliche in Trentino (Bernardi et al., 2012).

I primi tentativi di costituzione di un museo cittadi-

no sono da ascriversi all’iniziativa dell’Istituto Sociale, il circolo culturale cittadino che nel 1838 diede vita ad una propria “Galleria” o “Patrio Museo” che radunava lasciti e donazioni dei cittadini (Freo, 1998-99).

Bisognerà attendere sino al 1853 per veder sorgere a Trento un vero e proprio museo pubblico (Olmi, 2002) che però, essendo annesso alla Biblioteca Comunale, non godrà dell’autonomia e del prestigio che avrebbe potuto raggiunge-re quale istituzione indipendente. Il Museo Civico di Trento disponeva di collezioni artistiche, storiche archeologiche e naturalistiche; nel suo patrimonio confluirono anche le rac-colte dell’Istituto Sociale, cedute dallo stesso nel 1857. La sezione specificamente dedicata alle scienze naturali ebbe alterne fortune, in relazione all’interesse per la materia dei direttori – prevalentemente letterati – che si avvicendarono nella gestione della Biblioteca Comunale (Anonimo, 1926).

Nel 1922 il geologo Giovanni Battista Trener (Fig. 1), appoggiato da un gruppo di naturalisti, raggiunse un accor-do con il Comune di Trento per la un fondazione del Museo Civico di Storia Naturale (Anonimo, 1926). Superate le dif-ficoltà organizzative dei primi anni, l’attività del nuovo isti-tuto crebbe costantemente e lo portò ad imporsi rapidamente come importante centro di ricerca. Nel 1929 il Museo Civico divenne ente regionale con la denominazione di Museo di Storia Naturale della Venezia Tridentina. L’attività e il suc-cesso del museo ebbero da allora fasi alterne, soprattutto in

ISSN 2035-7699© Museo delle Scienze, Trento 2013

Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni

Paolo FERRETTI1*, Lara CASAGRANDE1 & Maria Chiara DEFLORIAN1

1 Museo delle Scienze, Via Calepina 14, 38122 Trento, Italia* E-mail dell’Autore per la corrispondenza: [email protected]

RIASSUNTO - Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento: riordino e nuove acquisizioni - Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento vantano un’origine tardo-settecentesca e sono state implementate nel corso dei secoli grazie al contri-buto dei conservatori e alle donazioni di collezionisti. Negli ultimi 25 anni, e in particolare dal 2004, sono stati intrapresi consistenti lavori di riordino ed inventariazione dei campioni, che attualmente sono catalogati in un apposito database. Recentemente sono state concluse importanti nuove acquisizioni, in vista del trasferimento nella nuova sede museale (MUSE) e grazie al proficuo rapporto con collezionisti. Al dicembre 2012 le collezioni mineralogiche sono costituite da 5347 campioni per un totale 8051 pezzi.

SUMMARY - The mineralogical collections of the Museo delle Scienze of Trento: reorganization and new purchases - The origin of the mineralogical collections of the Museo delle Scienze of Trento dates back to the end of the XVIII c.: they have been increased during the centuries thanks to the Museum curators and to the collectors’ donations. During the last 25 years, and in particular since 2004, the collec-tions have been considerably reorganized and a new cataloguing method has been adopted: the minerals are now recorded on a dedicated database. Recently some important purchases have been concluded, with a view to the moving in the new museum site (MUSE) and thanks to the fruitful collaboration with local collectors. In December 2012 the mineralogical collections consist of 5347 samples for a total of 8051 pieces.

Parole chiave: collezioni mineralogiche, Museo delle Scienze, acquisizioni, riordino, catalogazioneKey words: mineralogical collections, Museo delle Scienze, acquisitions, care, improvement

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relazione alle gravi difficoltà post-belliche, superate definiti-vamente con la fondazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali nel 1964 (Deflorian et al., 2008).

Dal 2011 (d.d.p. n. 4-62/Leg in applicazione alla L.P. 15/2007), il Museo Tridentino di Scienze Naturali ha cambiato denominazione in Museo delle Scienze; la sua mission è quella di creare un centro di cultura nel campo delle scienze, con particolare attenzione alla storia natura-le e al paesaggio montano, alla scienza e all’innovazione, al servizio della società e del suo sviluppo.

3. STORIA DELLE COLLEZIONI MINERALOGICHE

Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scien-ze derivano dalla raccolta tardo-settecentesca del Barone Taxis di Bordogna e Valnigra, che può essere considerato il più antico contributore alla creazione di un museo di sto-ria naturale a Trento (Tomasi, 2002; Deflorian et al., 2010; Bernardi et al., 2012). Alla sua morte la curatela della col-lezione passò ad Antonio Scutelli (1773-1846) che le fece raggiungere un totale di 4118 pezzi (Bernardi et al., 2013).

Nel 1847 la collezione, ritenuta particolarmente pre-gevole (Perini, 1852), venne acquistata dall’Istituto Sociale cittadino; dieci anni dopo passò al Comune di Trento che la

collocò presso il Museo Civico (Olmi, 2002; Freo, 1998-99), dove venne successivamente implementata da minerali pervenuti grazie alle donazioni dei cittadini.

Il catalogo redatto alla fine del 1800 da Francesco Ambrosi (1821-1897), direttore del Museo Civico dal 1864 al 1897, riporta solamente 480 campioni mineralogici, che andarono a costituire il primo nucleo di minerali del Museo Civico di Storia Naturale di Trento.

Con la fondazione del Museo Civico di Storia Natu-rale le collezioni vennero rapidamente incrementate soprat-tutto grazie all’acquisto nel 1923-1924 della collezione mi-neralogica di 2.500 campioni del Barone Augusto Sourdeau (1866-1926) (Fig. 2): la consistenza delle raccolte minera-logiche raggiunse i 3.500 pezzi nel 1925 (Anonimo, 1926) e i 4.000 nel 1927 (Anonimo, 1929). Nel 1926 le collezioni mineralogiche avevano raggiunto un buon livello di comple-tezza e la prospettiva era di integrarle con qualche campione locale e con alcuni “pezzi di figura” (Anonimo, 1926).

Negli anni a seguire esse si arricchirono ulteriormente grazie a numerose piccole donazioni. L’unitarietà delle rac-colte si perse sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando le operazioni di riordino del conservatore Sourdeau portarono ad una catalogazione su base sistematica (Deflorian et al., 2010).

Dopo la morte di Sourdeau la cura delle collezioni mineralogiche fu affidata a don Matteo Holzauser, che se ne occupò sino al 1940 (Anonimo, 1927; Anonimo, 1941);

Fig. 1 - Giovanni Battista Trener (1877-1954), geologo.Fig. 1 - Giovanni Battista Trener (1877-1954), geologist.

Fig. 2 - Il barone Augusto Sourdeau (1866-1926), conservatore della sezione di mineralogia del Museo dal 1922 al 1926.Fig. 2 - Baron Augusto Sourdeau (1866-1926), curator of the min-eralogical section of the Museum from 1922 to 1926.

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successivamente non si dispone di alcuna informazione re-lativa alla sezione di mineralogia. Si ipotizza che, anche a causa delle gravi difficoltà legate all’avvento della seconda guerra mondiale e alla critica fase del dopoguerra, non si sia più provveduto all’incremento sistematico delle raccol-te. Si assiste a una ripresa solo negli anni ’50, grazie a signi-ficative acquisizioni, derivanti da doni e raccolte specifiche.

4. IL RIORDINO DELLE COLLEZIONI MINERALOGICHE

Negli ultimi 25 anni sono stati intrapresi consistenti lavori di curatela e inventariazione delle collezioni minera-logiche. Una prima fase è stata condotta negli anni 1989-

90, con l’inventariazione di circa 4000 campioni tramite schede cartacee, 2780 delle quali sono state informatizza-te con il software Mouseia, allora in uso presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali per la catalogazione delle collezioni.

Una seconda fase di riordino, resasi necessaria a causa delle precarie condizioni di conservazione dei reperti successivamente sopravvenute (Figg. 3-4), è stata avviata a partire dal 2004 (Deflorian et al., 2008).

I reperti mineralogici necessitavano di un’accurata pulitura e della verifica dello stato di catalogazione. Buo-na parte di essi conservava il numero di catalogo attribuito negli anni venti dal personale deputato alla curatela delle raccolte o il numero relativo all’originario corpo collezio-nistico di appartenenza, assegnato prima dell’ingresso in

Fig. 4 - Condizioni dei minerali prima del recupero del 2004. Foto M.C. Deflorian.Fig. 4 - Conditions of the minerals before the enhancement in 2004. M.C. Deflorian photo.

Fig. 3 - Collocazione delle collezioni mineralogiche prima del ri-ordino del 2004. Foto M.C. Deflorian.Fig. 3 - Location of the mineralogical collections before the reor-ganization in 2004. M.C. Deflorian photo.

Fig 6 - Attuale collocazione delle collezioni mineralogiche. Foto F. Pupin.Fig 6 - Present location of the mineralogical collections. F. Pupin photo.

Fig. 5 - Esempio di campione delle collezioni mineralogiche dota-to di nuova numerazione e cartellinatura. Foto F. Pupin.Fig. 5 - Sample of the mineralogical collections with new number and id tag. F. Pupin photo.

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Tab. 1 - Elenco completo dei minerali suddivisi per classe.Tab. 1 - List of minerals arranged by class.

Elementi nativi, leghe, carburi, nitruri, fosfuriMinerale N. campioni N. pezziallemontite (stibarsen) 3 3antimonio 3 3argento 16 17arsenico 9 10bismuto 4 4diamante 1 3grafite 15 15mercurio 4 4oro 30 32piombo 2 6platino 2 2rame 12 12tellurio 2 2zolfo 22 46Totale 125 159

Solfuri, seleniuri, tellururi, arseniuri, antimoniuri, bismuturiMinerale N. campioni N. pezzi“andorite” 1 1“plumosite” 1 2aikinite 2 2alabandite 2 2altaite 1 2antimonite 30 37argentite (acanthite) 8 8argirodite 1 1arsenopirite 31 45berthierite 2 2bismutinite 2 2bornite 9 9boulangerite 3 3bournonite 7 8breithauptite 1 1calaverite 5 5calcocite 12 17calcopirite 138 202cilindrite 1 1cinabro 39 48cobaltite 5 6cosalite 1 1covellina 3 3cubanite 1 1discrasite 2 2

domeykite 1 1emplectite 2 2enargite 2 2eteromorfite 1 1freibergite 3 3freieslebenite 1 1galena 224 410gersdorffite 6 7greenockite 6 7hauerite 2 4hessite 3 4kermesite 2 2krennerite 1 1linneite 4 4lollingite 2 2marcasite 17 27meneghinite 3 4millerite 5 5molibdenite 16 16nagyagite 2 2niccolite 6 6orpimento 8 10pentlandite 2 2pirargirite 11 11pirite 156 656pirrotina 14 16plagionite 2 2polibasite 1 1proustite 4 4realgar 10 10sfalerite 100 116silvanite 1 1skutterudite 10 14stannite 2 4stefanite 1 1tennantite 1 1tetraedrite 62 64ulmannite 1 1wolfsbergite 9 11wurtzite 5 5Totale 1017 1852

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AlogenuriMinerale N. campioni N. pezziatacamite 3 4calomelano 3 3

cloroargirite 4 4

criolite 4 4

fluorite 115 208

nadorite 1 1

sale ammoniaca 1 1

salgemma 9 9

silvite 1 1

thomsenolite 3 3Totale 144 238

Ossidi e idrossidiMinerale N. campioni N. pezzi“columbite” 1 1“limonite” 40 67“microlite” 1 1“psilomelano” 13 15“romeite” gruppo 2 2“wolframite” 15 18anatasio 3 3asbolano 3 3baddeleyite 2 2bauxite 1 1bindheimite 1 1brookite 5 5brucite 13 15calcofanite 2 2cassiterite 13 16corindone 13 91crisoberillo 2 2cromite 9 10cuprite 9 10diasporo 6 6ematite 103 142ferberite 1 1fergusonite 2 2franklinite 2 4goethite 16 17hausmannite 1 1ilmenite 4 4lepidocrocite 1 1magnetite 60 83manganite 9 11minio 1 1

opale 42 46periclasio 4 4perovskite 3 3pirolusite 20 21pseudobrookite 1 1quarzo 510 664rutilo 16 18senarmontite 1 4spinello 42 119tenorite 1 1tridimite 3 3uraninite 2 2valentinite 1 1WAD 4 4zincite 2 2Totale 1006 1431

Nitrati, carbonati, boratiMinerale N. campioni N. pezzi“cuprocalcite” 2 2ankerite 6 6

aragonite 78 102

auricalcite 1 1

azzurite 29 38

boracite 4 5

calcite 238 294

cerussite 31 42

dawsonite 2 2

dolomite 33 36

fosgenite 4 4

hellyerite 1 1

idromagnesite 4 4

idrotalcite 2 2

idrozincite 4 4

ludwigite 2 2

magnesite 48 52

malachite 29 35

otavite 1 1

rodocrosite 4 4

siderite 38 49

smithsonite 16 16

stronzianite 4 4

ulexite 1 1

vonsenite 1 1

witherite 2 2

zaratite 1 1Totale 586 711

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Solfati, tellurati, cromati, molibdati, wolframatiMinerale N. campioni N. pezzialotrichite 1 1aluminite 2 2alunite 4 4anglesite 17 17anidrite 18 19apjohnite 1 1argentojarosite 1 1barite 87 147brochantite 1 1celestina 19 20crocoite 5 5devillina 1 1gesso 81 155goslarite 4 4jarosite 1 1linarite 1 1scheelite 22 32thenardite 1 1wulfenite 16 77Totale 283 490

Fosfati, arseniati, vanadatiMinerale N. campioni N. pezzi“apatite” 30 37“barrandite” 1 1“monazite” 4 4adamite 2 2anapaite 1 2annabergite 1 1autunite 2 2bayldonite 1 1beraunite 2 2descloizite 1 1dufrenite 1 1eritrite 22 22eterosite 2 2eucroite 2 2evansite 1 1farmacolite 1 1farmacosiderite 2 2fosfosiderite 1 1idrossiapatite 1 1lavendulanite 1 1lazulite 10 12lebethenite 2 2mimetite 1 1

olivenite 6 6piromorfite 17 17roselite 1 1schneebergite 1 1skorodite 1 1strengite 3 3tirolite 14 14torbernite 3 3triplite 1 1turchese 5 5vanadinite 6 6variscite 1 1vivianite 6 6wagnerite 5 7wavellite 3 3Totale 165 177

SilicatiMinerale N. campioni N. pezzi“allanite” 1 1“amianto-asbesto” 25 36“anfibolo” 19 20“apofillite” 17 17“axinite” 7 7“biotite” 25 26“cabasite” 35 36“clorite” 10 11“crocidolite” 5 5“dachiardite” 7 7“diallagio” 21 26“fassaite” 64 67“garnierite” 11 33“genthite” 2 2“gmelinite” 5 5“granato” 56 85“halloysite” 1 1“lepidolite” 4 4“mavinite” 1 1“nefrite” 2 2“olivina” 14 48“orneblenda” 13 13“phillipsite” 2 2“pregrattite” 2 2“pumpellyite” 1 1“scapolite” 9 10“serpentino” (gruppo del) 28 32“stilbite” 23 23“tormalina” 86 162

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“zinnwaldite” (serie) 2 2actinolite 35 36albite 39 40allofane 8 12almandino 31 145analcime 64 78andalusite 42 48andradite 17 21anortite 22 22antigorite 14 18antofillite 10 11arfvedsonite 1 1armotomo 7 7astrofillite 2 2augite 34 79babingtonite 2 2bavenite 1 1benitoite 1 1berillo 25 29braunite 2 2bronzite 4 4caolinite 8 8carfolite 1 1cavansite 1 1celadonite 16 21cerite 1 1cianite 40 47clinocloro 7 7clinozoisite 1 1clintonite 24 27condrodite 1 1cordierite 9 9crisocolla 3 3crisotilo 19 27danburite 2 2datolite 15 15diopside 16 18dioptasio 1 1dravite 1 1elbaite 1 2emimorfite 16 17enstatite 2 2epidoto 62 65epistilbite 1 1eudialite 2 2eulitina 1 1fenacite 3 3flogopite 3 3forsterite 1 1

ganomalite 1 1gedrite 1 1gehlenite 28 29giadeite 1 1gismondina 4 4glaucofane 1 1grossularia 43 47hauyna 3 3hedenbergite 4 7helvite 2 2heulandite-Ca 26 26heulandite-K 1 1humite 4 4ilvaite 7 8iperstene 4 4kaersutite 6 6labradorite 8 10laumontite 8 9lazurite 8 8leucite 9 29lizardite 24 24margarite 4 4marialite 1 1meionite 3 3mesolite 2 2microclino 3 3milarite 1 1minerale argilloso 1 1monticellite 2 3mordenite 5 6muscovite 68 123natrolite 55 76nefelina 4 5omfacite 3 4ortoclasio 143 181palygorskite 1 1paragonite 2 2pargasite 1 1pectolite 6 6petalite 2 2piemontite 6 6pirofillite 1 1piropo 5 304pirosseno 8 8pollucite 1 2prehnite 27 33rodonite 20 20sanidino 1 1sarcolite 1 1

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28 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento

Per migliorarne le condizioni di conservazione, i minerali sono stati collocati, in relazione alle dimensio-ni, in scatolini di plastica con coperchio trasparente o in vaschette in plastica e quindi protetti da un sacchetto in polietilene. Ove presente è stato mantenuto il contenitore originario, consistente di una scatola quadrata (10 x 10 cm circa) in cartone senza coperchio, riportante su un fianco i numeri di catalogo e la specie mineralogica.

Ad esclusione dei campioni in esposizione, le colle-zioni mineralogiche sono attualmente ospitate all’interno di cassettiere metalliche con guarnizioni anti-polvere (Fig 6).

5. STATO ATTUALE DELLE COLLEZIONI

La consistenza numerica complessiva delle colle-zioni mineralogiche del Museo delle Scienze ammonta a 5347 campioni, per 8051 pezzi totali (dato aggiornato alla fine del 2012). Insieme all’elenco completo dei minerali suddivisi per classe e a loro volta in ordine alfabetico (Tab. 1), viene di seguito riportata una tabella di sintesi (Tab. 2) dalla quale si evince il carattere sistematico della collezio-ne: sono infatti rappresentate tutte le classi, con un tota-le di 365 specie mineralogiche diverse. All’interno della collezione mineralogica sono inventariati anche campioni che non si riferiscono a minerali nel senso stretto del ter-mine (Tab. 3). Si trovano infatti alcuni antichi strumenti da miniera, qualche roccia e numerosi composti naturali non classificabili tra le specie mineralogiche, come l’ambra o gli idrocarburi. I minerali più rappresentati sono indicati nella Fig. 7.

Molto significativa è anche la statistica che riguarda il luogo d’origine dei campioni. La Fig. 8 evidenzia che oltre il 50% dei minerali è di provenienza nazionale; circa il 35% viene da località europee; di queste, oltre i 2/3 appar-tengono alla sfera d’influenza dell’Impero austro-ungarico (Austria, Germania, Ungheria, Romania, nazioni apparte-nenti all’ex Cecoslovacchia e all’ex Jugoslavia). Solamente il 5% proviene da stati extra-europei. Poco più del 10% dei

Museo. In molti casi però non era presente nessuna siglatu-ra sui pezzi ed il numero di catalogo era riportato solo sul cartellino ad essi associato. Alcuni campioni inoltre erano del tutto privi di numero. Per evitare la perdita delle infor-mazioni legate a ciascun reperto ed impostare una corretta catalogazione è stata predisposta una nuova numerazione progressiva. Il nuovo numero, affiancando quelli già pre-senti, è riportato nella scheda di catalogo e applicato su ciascun campione (Fig. 5). A seguito della verifica dei dati condotta grazie alla consultazione delle fonti disponibili (cartellini, schede, cataloghi), per ciascun reperto è stato compilato un nuovo cartellino e, ove necessario, una nuova scheda di catalogo. La totalità delle schede preesistenti (sia cartacee che informatizzate) sono state verificate ed aggior-nate. Tutte le informazioni associate ai beni appartenenti alle collezioni mineralogiche sono state digitalizzate e at-tualmente vengono gestite attraverso un software di cata-logazione sviluppato in proprio dal Museo delle Scienze a partire dal 2006 in conformità con gli standard catalografici nazionali emanati dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).

Tab. 2 - Tabella di sintesi del numero di campioni suddivisi per classi.Tab. 2 - Summary with number of specimens arranged by class.

Classe N. specie N. campioni N. pezzi

elementi nativi 14 125 159

solfuri 65 1017 1852

alogenuri 10 144 238

ossidi e idrossidi 46 1006 1431

carbonati, borati 27 586 711

solfati 19 283 490

fosfati, arseniati, vanadati 38 165 177

silicati 143 1940 2892

minerali organici 3 7 9

altro 39 74 92

Totale 404 5347 8051

schorlite 5 5scolecite 5 5sepiolite 3 3serendibite 1 1sillimanite 6 6sodalite 5 5spessartina 1 1spodumene 2 2staurolite 17 19talco 27 30thomsonite 9 11titanite 22 23topazio 14 73tremolite 12 12tschermakite 1 1uvarovite 2 2vesuvianite 90 95willemite 2 3wollastonite 5 6zeofillite 2 3zircone 4 4zoisite 17 21zunyite 1 1Totale 1940 2892

Minerali organiciMinerale N. campioni N. pezziidrialite 4 6mellite 2 2whewellite 1 1Totale 7 9

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29Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): 21-35

Tab. 3 - Altri oggetti appartenenti alla collezione mineralogica.Tab. 3 - More objects part of the mineralogical collection.

minerali non riporta invece alcuna indicazione sulla locali-tà di ritrovamento.

Tra i campioni italiani è evidente la netta prevalenza di provenienze dal Trentino-Alto Adige (76%) (Tab. 4); oltre i 3/4 di questi ultimi campioni si riferiscono alla provincia di Trento. Al di fuori del Trentino-Alto Adige le regioni più rappresentate sono quelle notoriamente più ricche di mine-rali: Toscana, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Campania, ecc.

Per quanto concerne i corpi collezionistici d’origine, circa il 63% dei campioni possono essere attribuiti a raccolte donate o vendute al Museo, mentre per il restante 37% di essi non sono note le modalità di acquisizione (Fig. 9).

Segue una breve descrizione delle principali raccol-te riconosciute all’interno delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze.

Collezione Barone Augusto Sourdeau (2005 campioni)

Il nucleo preponderante delle collezioni minera-logiche del Museo delle Scienze (il 37,5% dei campioni) deriva dalla collezione del Barone Augusto Sourdeau (Levico, 1866-1926), primo conservatore per la minera-logia del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Ne-gli anni tra il 1923 e il 1924 la collezione venne ceduta al Museo di Trento ad un prezzo di favore (4.000 Lire); era composta di 2500 pezzi provenienti principalmente dai territori dell’ex Impero austro-ungarico e risultava perfettamente ordinata e catalogata (Deflorian, 2004; Deflorian et al., 2008; Deflorian et al., 2010). L’indivi-duazione dei campioni appartenenti alla raccolta è age-volato dalla presenza del catalogo compilato dallo stesso Sourdeau e da cartellini con la dicitura prestampata “Ex collez. Bar. Augusto Sourdeau” (Fig. 10). L’entità nu-merica di questa collezione potrebbe essere superiore ai 2005 campioni individuati nel corso dei recenti lavori di riordino, se si considera che per parte del materiale stu-diato non si dispone dell’opportuna documentazione per riconoscerne il corpo collezionistico d’origine. Oltre a contribuire in modo determinante all’incremento nume-rico delle collezioni mineralogiche, Sourdeau impostò le collezioni secondo un criterio rigorosamente sistemati-co, al fine di rappresentare al meglio le specie mineralo-giche presenti nella sua area di interesse, corrispondente all’ex Impero austro-ungarico, il quale, fino al primo conflitto mondiale, comprendeva anche il territorio del Trentino-Alto Adige (Deflorian et al., 2009).

Il Sourdeau impose inoltre ai campioni della colle-zione un formato standard piuttosto rigido (3,5 x 5 cm), ciononostante i campioni selezionati mantengono un ot-timo valore estetico, che coniuga dimensioni contenute e forme dei cristalli perfette (Deflorian et al., 2010).

Collezione Miniere (452 campioni)Questa collezione, che rappresenta l’8,5% delle

collezioni mineralogiche, fu avviata nel 1922. L’iniziale raccolta, che comprendeva solo 40 cosiddetti “minerali utili”, venne arricchita grazie al fondamentale contributo di Giovanni Battista Trener (1877-1954), presidente della Società del Museo Civico di Storia Naturale e conserva-tore della sezione di geologia. La raccolta dei campioni ebbe luogo nel dopoguerra, durante i lavori di ricerca compiuti da varie società minerarie. Nel 1926 la colle-zione annoverava già 2000 pezzi, provenienti da più di 70 siti minerari del Trentino-Alto Adige (Anonimo, 1926). Successivamente la sezione Miniere venne affidata a Vin-

Minerale N. campioni N. pezzi

aerolite 1 1

ambra 3 3

antracite 1 3

battacchio in metallo 1 1

besimandite 3 3

calcefiro mineralizzato 1 1

cuneo in legno 1 1

cuneo metallico 4 4

dolomia “a cellette” (carniola di bovegno) 1 1

ferro meteorico 3 3

fillade 1 1

gemma indeterminata 1 1

graengesite 3 3

indeterminato 1 1

lampada in pietra 4 4

lignite 8 17

lignite silicizzata 1 1

litantrace 1 1

mazza 1 1

meteorite 1 1

micascisto 1 1

moldavite 2 2

pala metallica 1 1

piolo in legno 1 1

porfido 3 3

pseudomorfosi indeterminata su apatite 1 1

retinite 2 5

roccia basica 1 1roccia madre con solfuri misti e autunite 1 1

“rubino” sintetico gemma 1 1

“rubino” sintetico grezzo 1 2

scalpello 6 6

scisti carbonizzati 3 3

scisti grafitici piritizzati 1 1

strumento in metallo 1 1

teodolite in pietra 1 1

torba 2 5

trifilina 2 2

tripolo 2 2

Totale 74 92

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30 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento

Fig 7 - I minerali maggior-mente rappresentati nelle collezioni mineralogiche del Museo.Fig 7 - The most common minerals in the Museum min-eralogical collections.

Fig 8 - I paesi d’origine dei campioni.Fig 8 - The countries of origin of the samples.

Fig 9 - I principali corpi colle-zionistici d’origine.Fig 9 - The principal original collections bodies.

0

100

200

300

400

500

600

quar

zo

calc

ite

gale

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pirit

e

orto

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onite

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saite

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tetra

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epid

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mag

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e

510

238 224

156 143 138 115 103 100 90 87 86 81 78 68 64 64 62 62 60

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

Italia

Aus

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ità

2893

633

277 224 110 80 76 75 51 43 36 33 32

196

588

collezione Cerquettini

5,2%

altre collezioni 4,6%

collezione Miniere 8,5%

collezione Museo Civico

6,7%

collezione Sourdeau

37,5%

nessuna 37,5%

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31Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): 21-35

cenzo Sanfilippo, capo dell’Ufficio Minerario di Trento, che si occupò del riordino della collezione e del suo in-cremento tra il 1930 e il 1933 (Anonimo, 1930; Anonimo, 1931). Solo in seguito la collezione venne trasferita alla sezione mineralogica. I recenti lavori di riordino, grazie anche alla presenza del catalogo originale della collezione Miniere (Fig. 11), hanno portato ad individuare un totale

di 452 campioni, che si ritiene potranno essere integrati da altro materiale minerario attualmente accorpato alla colle-zione petrografica (Deflorian et al., 2010).

Collezione Museo Civico (360 campioni)Tale corpo collezionistico rappresenta il 6,7% delle

collezioni mineralogiche. Sotto questo nome, appositamen-te coniato, sono riuniti i campioni dotati di una specifica etichetta riferibile al catalogo delle collezioni del Museo Civico, conservato nella biblioteca del Museo delle Scien-ze. Questo volume fu compilato personalmente dal natu-ralista Francesco Ambrosi (1821-1897), direttore della Bi-blioteca Comunale di Trento e dell’annesso Museo Civico dal 1864 al 1897. Alla fondazione del Museo Civico di Sto-ria Naturale, avvenuta venticinque anni dopo la scomparsa di Ambrosi, i minerali acquisiti dalle collezioni del Museo Civico di Trento, risultavano essere gli stessi 480 da lui re-gistrati (Anonimo, 1926).

Collezione Cerquettini (279 campioni)La collezione rappresenta attualmente il 5,2% delle

collezioni mineralogiche; è stata acquisita tra il 2009 e il 2012, unitamente al catalogo originario che presenta nume-rose interessanti annotazioni riguardanti i siti di ritrovamento (Fig. 12). La raccolta è incentrata principalmente sui mine-rali delle Valli di Fiemme e di Fassa, che sono documentati con una buona completezza, e comprende alcuni campioni di gran pregio (Figg. 13-14-15-16-17). Particolarmente interes-sante è la campionatura di pseudomorfosi: 29 campioni che costituiscono oltre il 10% della collezione in oggetto.

Tab. 4 - Provenienza dei campioni italiani.Tab. 4 - Source of Italian specimens.

Fig. 10 - Cartellini riferiti a campioni della collezione Sourdeau. Foto M.C. Deflorian.Fig. 10 - Labels related to samples of the Sordeau collection. M.C. Deflorian photo.

Fig. 11 - Il catalogo della collezione Miniere. Foto F. Pupin.Fig. 11 - The handwritten of the Mines collection. F. Pupin photo.

Minerale N. campioni %

Trentino-Alto Adige 2212 76,46Trentino 1685 58,24Alto Adige 527 18,22Toscana 230 7,95Piemonte 82 2,83Sardegna 60 2,07Sicilia 59 2,04Campania 57 1,97Veneto 52 1,80Emilia Romagna 33 1,14Friuli Venezia Giulia 31 1,07Lombardia 21 0,73Val d’Aosta 15 0,52Lazio 14 0,48Liguria 7 0,24Calabria 3 0,10Marche 1 0,03non specificata 16 0,55Totale 2893 100

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32 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento

La raccolta è il frutto della tenace e competente at-tività di ricerca mineralogica condotta dal sig. Nello Cer-quettini di Peveragno (CN) nelle valli di Fiemme e Fassa tra il 1959 e il 1980, quando era impiegato presso la Minie-ra di Prestavel e risiedeva a Tesero (Val di Fiemme).

Altre collezioni (242 campioni)Un ulteriore 4,5% delle collezioni mineralogiche ap-

partiene a specifiche raccolte pervenute grazie a donazioni di limitata entità avvenute nella prima metà del secolo scorso.

78 campioni mineralogici (l’1,5%) appartengono alla collezione Kalkhoff, una raccolta eterogenea com-prendente anche reperti paleontologici e un erbario riferita a Emil Diettrich-Kalkhoff, medico, appassionato natura-lista e botanico austro-ungarico che visse saltuariamente in Trentino, in particolare nella zona di Arco, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 (Pedrotti & Tisi, 1993).

Altri 75 campioni derivano dalla donazione Merlo. Questa piccola collezione (1,4% delle collezioni minera-logiche) fu acquisita nel 1950, per volere testamentario dell’ingegnere forestale Cornelio Merlo, che svolse la sua attività in Trentino-Alto Adige e in Toscana. Comprendeva una raccolta di minerali e rocce di 95 specie, un’importante collezione di legni, semi e strobili di conifere e una raccolta entomologica (MSNVT, 1950).

La collezione Gasperini (50 campioni, 0,9% delle collezioni mineralogiche) fu donata al Museo di Storia Natu-rale della Venezia Tridentina nel 1936 dalla vedova di Ame-deo Gasperini di Pergine (MSNVT, 1936). I pezzi sono a volte riconoscibili per la presenza di etichette scritte a mano. Non sono note altre informazioni biografiche sul donatore.

Fig. 12 - Pagina del catalogo manoscritto della collezione Cer-quettini.Fig. 12 - Page of the handwritten catalogue of the Cerquettini collection.

Fig. 13 - “Fassaite”: cristalli fino a oltre 3 cm. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4669). Foto F. Pupin.Fig. 13 - “Fassaite”: crystals up to 3 cm. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4669). F. Pupin photo.

Fig. 14 - Lizardite: pseudomorfosi su spinello con “fassaite”. Cri-stalli fino a cm 1,5. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4670). Foto F. Pupin.Fig. 14 - Lizardite: pseudomorphosis after spinel with “fassaite”. Crystals up to 1.5 cm. Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fas-Pale Rabbiose (Monti Monzoni, Val di Fas-sa). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collec-tion (n. 4670). F. Pupin photo.

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33Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): 21-35

Un piccolo lotto collezionistico di 39 campioni (0,7% delle collezioni mineralogiche), identificabile grazie ad un cartellino compilato a mano con l’intestazione pre-stampata, appartenne a Mario de Corradi di Vicenza. Non è stata reperita nessuna informazione relativa all’anno di acquisizione né alla composizione originaria della raccolta.

6. NUOVE ACQUISIZIONI

Di recente, grazie all’intensificazione dei contatti con appassionati e collezionisti locali, si è reso possibile un costante incremento delle raccolte mineralogiche conserva-te, in particolar modo per quanto riguarda i minerali locali.

Inoltre, in funzione dell’allestimento del nuovo Mu-seo delle Scienze, la cui apertura è prevista nel corso del 2013 presso l’edificio progettato da Renzo Piano che sorge lungo la sponda sinistra dell’Adige, sono stati acquistati al-cuni campioni d’effetto di provenienza extra-europea (Figg. 18-19-20); essi troveranno posto nella sezione del nuovo museo dedicata alle risorse del sottosuolo. Nei prossimi mesi è previsto un ulteriore lotto di acquisizioni, sempre finaliz-zate al nuovo apparato ostensivo del Museo, in questo caso relativo a campioni estetici di provenienza locale.

7. CONCLUSIONI

L’origine delle collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento, in base ai documenti scritti riferi-ti alla collezione Taxis-Scutelli, può essere ricondotta alla fine del Settecento o agli inizi dell’Ottocento (Bernardi et. al. 2013), mentre il corpo principale delle stesse si deve all’acquisizione di oltre 2500 campioni della collezione Sourdeau agli inizi del Novecento.

I lavori di recupero e inventariazione svolti a partire dal 2004 hanno portato al miglioramento delle condizioni

Fig. 15 - Kaersutite: cristallo di cm 8,5. Imana (Predazzo, Val di Fiemme). Ex collezione N. Cerquettini, ora collezione Museo del-le Scienze (N. inv. 4705). Foto F. Pupin.Fig. 15 - Kaersutite: 8.5 cm-long crystal. Imana (Predazzo, Val di Fiemme). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4705). F. Pupin photo.

Fig. 16 - Fluorite con galena: campione cm 18 x 11. Miniera di Prestavel (Val di Fiemme). Ex collezione N. Cerquettini, ora col-lezione Museo delle Scienze (N. inv. 4754). Foto F. Pupin.Fig. 16 - Fluorite with galena: sample size cm 18 x 11. Prestavel Mine (Val di Fiemme). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4754). F. Pupin photo.

Fig. 17 - Quarzo latteo: gruppo di cristalli di cm 14 con clintonite. Rizoni (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex collezione N. Cerquet-tini, ora collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4671). Foto F. Pupin.Fig. 17 - Milky quartz: 14 cm-long crystals group with clintonite. Rizoni (Monti Monzoni, Val di Fassa). Ex N. Cerquettini collection, now Museo delle Scienze collection (n. 4671). F. Pupin photo.

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34 Ferretti et al. Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di Trento

di conservazione e di gestione dei reperti e all’approfondi-mento delle conoscenze storiche e scientifiche sul patrimo-nio presente (Deflorian et al., 2008).

Recentemente, grazie a un consistente incremento delle acquisizioni, l’ammontare delle collezioni mineralo-

giche del Museo delle Scienze è salito a 5347 campioni, per un totale di 8051 pezzi (consuntivo fine 2012).

La valenza delle collezioni mineralogiche del Mu-seo delle Scienze è di carattere prevalentemente storico-scientifico e sistematico. Non mancano però alcuni campio-

Fig. 19 - Quarzo ametista: campione di cm 23 x 17. Vera Cruz (Messico). Collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4507). Foto F. Pupin.Fig. 19 - Amethyst quartz: sample size 23 x 17 cm. Vera Cruz (Messico). Museo delle Scienze collection (n. 4507). F. Pupin photo.

Fig. 18 - Vanadinite con barite: campione di cm 18 x 8. Mibladen (Marocco). Collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4517). Foto F. Pupin.Fig. 18 - Vanadinite with baryte: sample size cm 18 x 8. Mibladen (Marocco). Museo delle Scienze collection (n. 4517). F. Pupin photo.

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35Studi Trent. Sci. Nat., 93 (2013): 21-35

ni d’effetto, per gran parte di provenienza locale, ma anche internazionale, grazie all’acquisto mirato di campioni di località classiche europee ed extra-europee, parte dei quali potranno essere ammirati nell’allestimento permanente del nuovo Museo delle Scienze.

L’auspicio è che negli anni a venire, forte della col-laborazione con i collezionisti locali, il Museo delle Scien-ze possa ulteriormente ampliare le proprie collezioni mine-ralogiche, in parte cercando di completare la campionatura dei minerali del Trentino-Alto Adige, ma al contempo non trascurando la fondamentale opera di aggiornamento rela-tiva ai principali ritrovamenti mineralogici italiani e inter-nazionali.

RINGRAZIAMENTI

Gli autori ringraziano Diana Valdiserri, Rossana To-desco e Francesca Conci per il lavoro di riordino svolto sulle collezioni mineralogiche; Fabio Pupin per la docu-mentazione fotografica dei campioni mineralogici di recen-te acquisizione.

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Fig. 20 - Corindone var. rubino: cristallo di cm 2. Miniera di Jagdalek-Sorobi (Kabul, Afghanistan). Collezione Museo delle Scienze (N. inv. 4894). Foto F. Pupin.Fig. 20 - Corundum var. ruby: 2 cm crystal. Jagdalek-Sorobi Mine (Kabul, Afghanistan). Museo delle Scienze collection (n. 4894). F. Pupin photo.

Page 16: Le collezioni mineralogiche del Museo delle Scienze di ...€¦ · Il Museo delle Scienze annovera oltre 5000 cam-pioni appartenenti alle collezioni mineralogiche; queste ultime,