L'inconto - settembre 2012

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della Fondazione “L.G. Bressan” autorizzazione del Tribunale di Vicenza n.1062 del 11/09/2003 - “Poste Italiane s.p.a Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, NE/VI” I disturbi del ritmo cardiaco Mal di schiena: istruzioni per l’uso Appunti medici Il gusto di andare a scuola settembre 2012 Terza età: l’Università Adulti Anziani Guidare l’auto anche a 80 anni Parliamo di...

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Numero di settembre del giornalino della Fondazione Bressan

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della Fondazione “L.G. Bressan”autorizzazione del Tribunale di Vicenza n.1062 del 11/09/2003 - “Poste Italiane s.p.a Spedizione in abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, NE/VI”

I disturbi del ritmo cardiacoMal di schiena: istruzioni per l’uso

Appunti medici

Il gusto diandare a scuola

settembre 2012

Terza età: l’Università AdultiAnziani

Guidare l’auto anchea 80 anni

Parliamo di...

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a pausa estiva ha soprattutto la bontà di darci un po’ di tempo per pensare, per riflettere. Guardando la nostra società da un lato vediamo la grande opportunità che ci offre la medicina nel farci vivere meglio e più a lungo, dall’altra vediamo quanto rimane ancora importante la famiglia, quanto ancora sia fondamentale per affiancare situazioni di malat-

tia, di necessità sociale o anche di semplice vecchiaia. È una famiglia che però oggi fa i conti con una quotidianità frenetica e complessa, e che quindi, a sua volta, cerca aiuto e appoggi per poter svolgere al meglio il suo ruolo. Ecco perché sempre più ci si deve diri-gere verso un’attenzione ai bisogni del nucleo familiare, di chi decide di curare un disabile, un malato, un anziano. Occorre cogliere queste necessità, offrire occasioni per esprimerle, per parlarne, per chiarirle. Su questo stiamo lavorando anche noi, per cercare di dare la nostra risposta, con ricoveri diurni, temporanei, riabilitativi…, perché i familiari si sentano affiancati nel loro compito di dare serenità e sicurezza ai loro cari.

Presidente Diego Munari

Guardiamo alle famiglieL

Fondazione “Luigia Gaspari Bressan” OnlusVia San Marco, 21/D, 36033 Isola Vicentina, Vicenza - C.F 80014130241 - P.Iva 01395670241 Registro Persone giuridiche n. 483 Trib. di VicenzaCentralino 0444 978518 / 978519 - Fax 0444 978517 - [email protected] - www.fondazionebressan.it

Componenti Consiglio di AmministrazionePresidente: Diego Munari - Consiglieri: Antonio Bertoldo, Luigino Da Meda, Pierangelo Fioretto, don Flavio Lista

L’Incontro della Fondazione Bressan - Notiziario della Fondazione Bressan Onlus di Isola Vicentina - settembre 2012Direttore: Marta Massignan / Redazione: Nadia Girardi, Alessandra Groppo, Ilaria Boscardin / Contributi: dr. Alessandro Mecenero, dott. Giacomo RossettiniGrafica: Alessandra Peretti / Stampa Cora Print s.r.l / Chiuso in redazione il 7 settembre 2012 Berica Editrice, via Mainenti 2/A, San Germano dei Berici (VI)

La Fondazione

Appunti mediciI disturbi del ritmo cardiaco pag. 3

Mal di schiena: istruzioni per l’uso pag. 6

Gruppo di sostegno Alzheimer pag. 9

Som

mar

io

Parliamo di...Guidare l’auto anche a 80 anni pag.14

Terza età: il gusto di andare a scuola pag.12

Gruppo AttivaMente e Nordic Walking pag. 11

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Fibrillazione atriale: una pa-tologia cardiaca frequente, soprattutto tra gli anziani. Piccoli accorgimenti che pos-sono aiutare a capire la pre-senza di questa anomalia.

I disturbi delritmo cardiaco

dr. Alessandro Mecenero - dirigente medico Unità di Cardiologia dell’ospedale di Arzignano

ra tutti i disturbi del ritmo cardiaco, la fibrilla-zione atriale è sicuramente uno fra i più fre-quenti.Il problema, in questa patologia, nasce negli atri, che fungono da collettori del sangue che

sarà poi pompato in tutto l’organismo dai ventricoli. Gli atri perdono la loro capacità di contrarsi efficacemente e, quindi, la loro capacità di pompare il sangue.

La vera pompa cardiaca, tuttavia, è rappresentata dai ventricoli. Per tale motivo la fibrillazione atriale rappre-senta un disturbo prevalentemente benigno, cioè com-patibile con la vita, in pazienti che non presentino altre importanti patologie cardiache.

Nei pazienti con fibrillazione atriale l’attività elettrica dell’atrio è totalmente desincronizzata. Il ritmo cardia-co diventa, così, del tutto irregolare. In pazienti anzia-ni, nei quali il cuore è reso meno elastico dal tempo e nei quali la presenza di altre anomalie cardiache è più frequente, l’aritmia può in parte compromettere il buon funzionamento della pompa cardiaca. Inoltre in queste condizioni si viene a creare la possibilità che, in alcune porzioni degli atri, il flusso del sangue sia tanto rallenta-

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AritmiA e consiglila fibrillazione atriale è la forma più diffusa di aritmia cardiaca: l’aritmia è un problema della frequenza o del ritmo cardiaco. Ha una prevalenza dello 0,5% nella popolazione adulta e il rischio di esserne affetti aumenta con l’età e, a parità di età, è più frequente nei maschi che nelle femmine.

chi soffre di fibrillazione atriale può condurre una vita normale e attiva ed in alcuni pazienti la terapia riesce a ripristinare la frequenza cardiaca normale.

Per riuscire a prevenire la fibrillazione atriale è possibile seguire uno stile di vita sano e prendere alcuni prov-vedimenti per diminuire il rischio di patologie cardiache, tra cui si ricorda:

• di seguire una dieta amica del cuore, povera di grassi saturi, grassi trans e colesterolo, ricca di cereali inte-grali, frutta e verdura, da assumere quotidianamente;

• di non fumare;

• di fare attività fisica;

• di mantenere il peso forma.

to da permettere la formazione di trombi. Quando anche piccole porzioni di questi trombi si staccano e corrono nel circolo sanguigno si parla di embolizzazione. Conse-guenza dell’embolizzazione è la comparsa di ischemia (cioè mancanza di sangue in una porzione di organismo a causa dell’occlusione, da parte dell’embolo, dell’arteria che porta sangue a questa porzione). Tra tutte, la più pericolosa è l’ischemia cerebrale (ictus). Questa com-plicanza, in realtà, è il rischio più grave nella fibrillazione atriale.

È molto importante, quindi, riconoscere la comparsa dell’aritmia. Solitamente la patologia si manifesta con sintomi che possono essere:• comparsa improvvisa di un importante senso di stan-chezza (astenia),

• comparsa più o meno improvvisa di mancanza di fiato (dispnea),

• comparsa di palpitazioni o, comunque, di un senso di vibrazione al torace; un senso di irregolarità del proprio ritmo cardiaco (cardiopalmo),

• in alcune condizioni può anche capitare che il paziente perda conoscenza.

Non raramente, tuttavia, la fibrillazione atriale non è av-vertita dal paziente, ma può essere riconosciuta con-trollando il polso direttamente o durante la misurazione della pressione arteriosa, notando l’irregolarità del ritmo.Considerati i rischi correlati alla fibrillazione atriale, so-prattutto per il paziente anziano, è importante ricono-scerne al più presto la comparsa.L’insorgere di uno dei sintomi descritti va quindi subito segnalato al proprio medico.Può diventare buona abitudine, inoltre, controllare pe-riodicamente, anche solo per pochi secondi, il proprio polso, imparando a riconoscerne le irregolarità e rile-vando variazioni importanti della frequenza cardiaca. L

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T E C N O C I T YT E C N O C I T YT E C N O C I T YINFORMATICA - ELETTRODOMESTICI - AUDIO VIDEO - TELEFONIA PC - SATELLITE

SCHIO Via Paraiso, 42 - Tel. 0445 670963 THIENE Via Garziere, 21 - Tel. 0445 381233

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dott. Giacomo Rossettini - fisioterapista, Fisiopoint Italia Srl, Arzignano - Docente a contratto di riabili-tazione dei disordini muscoloscheletrici, Università di Verona e Genova

arà capitato a più di qualcuno di sperimenta-re nel corso della propria esistenza un forte episodio di mal di schiena. Di fronte a questa situazione di intenso dolore e disabilità, sarà

successo di sentirsi spaesati e di non sapere come gestire correttamente la situazione.

Mal di schiena:istruzioni per l’uso

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Se così fosse, non c’è da colpevolizzarsi: rientrate nella fascia di persone che dopo i 60 anni sono in-corsi nell’episodio “lombalgia” senza conoscere alcu-ne semplici regole utili per contrastarlo e prevenirne la ricomparsa.

Ma allora che cos’è questo mal di schiena?Rappresenta la prima causa di consulto nei pronti soccorso e negli studi di fisioterapia e si caratteriz-za per la presenza di un dolore localizzato all’altezza della vita che si può irradiare lungo tutto l’arto inferio-re. Colpisce indistintamente uomini e donne e nella

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maggior parte dei casi non dipende da cause gravi, ma è favorito dal mantenimento di posture scorrette, dall’esecuzione di movimenti incongrui, dalla presen-za di una forma fisica scadente e non di rado dal sovrappeso.

E quindi come posso gestirlo?Prendendo coscienza che ognuno è parte attiva nella risoluzione del proprio disturbo, passando quindi dal subire passivamente la situazione a dominarla in pri-ma persona. Alcune regole da ricordare in fase acuta sono rappresentate dall’utilizzo del dolore come stru-mento guida per capire quali movimenti svolgere e quali evitare, dal limitare il riposo a letto prolungato, dalla ripresa moderata delle attività della vita quoti-diana e dal coscienzioso utilizzo dei farmaci.Oltre alla gestione autonoma è utile consultare uno

consigli per la gestione del mal di schiena

1 Usa il dolore: ti dice cosa non fare!

2 evita di restare fermo a lungo: non aiuta!

3 se riposi usa le posizioni meno dolorose: aiuta!

4 Appena puoi riprendi a muoverti: aiuta!

5 non scoraggiarti per il dolore: passa!

6 Usa i farmaci al bisogno: non esagerare!

7 caldo o freddo: è soggettivo!

8 Può recidivare: rimetti la schiena in fretta!

consigli per la prevenzione del mal di schiena

1 cura la posizione seduta: evita sedie basse,

morbide e senza schienale!

2 cura la posizione eretta: evita di restare a

lungo in piedi!

3 cambia spesso posizione: fa riposare la schiena!

4 cura il sollevamento degli oggetti:

aiutati piegando le ginocchia!

5 riduci il tuo peso corporeo: troppi chili

fanno soffrire la schiena!

6 Pratica attività fisica a basso carico:

ti fa sentire in forma!

specialista nella gestione dei disturbi di schiena qua-le il fisioterapista che, cooperando con il medico di base, potrà fornire informazioni, consigli utili e per-corsi terapeutici adeguati e sicuri.

Esiste una prevenzione valida?Curare una buona postura in posizione seduta ed eretta, essere accorti nei lavori di casa (sollevare pesi, raccogliere un oggetto…) e contribuire al calo ponderale incrementando una regolare attività fisica, sono fattori che consentono di ridurre la probabilità di incorrere nuovamente nella lombalgia. L

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ono sempre più i familiari che si trovano a prendersi cura di un proprio caro colpito da demenza di Alzheimer, una patologia degene-rativa che spesso non conoscono e non san-no come gestire dal punto di vista relazionale

ed emotivo. Partendo dalla consapevolezza di queste difficoltà, bisogni e dubbi di natura anche medica sulla malat-tia, si è pensato di organizzare un gruppo di sostegno con queste finalità:• offrire un luogo e uno spazio di ascolto dove il fami-liare possa sentirsi libero di esprimere i propri vissuti,• scambiarsi informazioni utili, esperienze e discutere delle problematiche relative alla malattia, alla gestio-ne dei malati, al carico dell’assistenza,• creare un contatto tra coloro che si trovano a dover

Famiglie e AlzheimerSono i primi ad assumersi la responsabilità e la cura dei loro cari colpiti da demenza. E per fare questo, i familiari hanno bisogno di un sostegno di Clementina Pezzei e Paola Fontana

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La Fon

dazio

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gestire lo stesso problema, uscendo così dall’isola-mento vissuto da chi si occupa, ventiquattro ore su ventiquattro, del malato.Il gruppo sarà condotto dalla psicologa-psicoterapeu-ta Paola Fontana e da Clementina Pezzei, assistente sociale. In alcuni incontri è previsto anche l’intervento di un medico per chiarire e fornire ulteriori delucida-zioni sul disturbo (sintomi, decorso, farmaci ecc…). Gli incontri, a cadenza mensile - l’ultimo martedì di ogni mese - sono gratuiti e si terranno presso la casa di riposo “Fondazione L. G. Bressan” di Isola Vic.na in orario serale (20.30-22.00) a partire da venerdì 21 settembre.Per informazioni e adesioni: 0444/978518 o 978519 chiedendo delle responsabili, dott.ssa Clementina Pezzei o dott.ssa Paola Fontana.

PAGINE STRAPPATEvenerdì 21 settembre 2012

ore 20.30 - Fondazione L. G. Bressan

Quando il teatro esprime un aspetto della nostra quotidianità e della nostra umanità. Nella 18^ Giornata mondiale per l’Alzheimer, la Fondazione L. G. Bressan invita a teatro per parlare di questa patologia e per presentare il gruppo di sostegno nato in appoggio alle famiglie.

Lo spettacolo è l’incontro tra la realtà “ufficiale” e quella “familiare” della malattia. Un medico e un assistente sociale vanno a far visita ad una malata e a suo figlio. Saranno questi due a spiegare, nonostante la realtà di una malattia devastante, il legame che ancora riesce a tenerli uniti. Un mondo dove sono scomparse le normali forme di comunicazione, ma dove ancora gli ammalati riescono a far sentire la loro presenza, il loro amore e le loro necessità attraverso le vibrazioni, gli sguardi e le emozioni...Spettacolo con il gruppo teatrale La Giostra di Vicenza.Atto unico di Aldo Cirri. Regia di Luisa Vigolo.

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La Fondazione L.G. Bressan mette a disposizione la propria esperienza nel settore dell’assistenza agli anziani proponendo un servizio diASSISTENZA DOMICILIARE 12 ore su 24

Perché questo nuovo servizio?L’iniziativa ha preso avvio da un’analisi effettuata dallo Sportello Unico Anziani in oltre due anni di presenza sul territorio, che ha messo in rilievo esigenze assistenziali sempre crescenti da parte della popolazione anziana.A chi è rivolto Ad anziani e loro famiglie del territorio del comune di Isola Vicentina e dei comuni limitrofi.

Situazioni per le quali si propone il servizioDimissioni ospedaliere per cui l’anziano rientra a domicilio con una compromissione parziale o totale del livello di autonomia Riduzione del livello di autonomia associato al desi-derio di restare al proprio domicilio e di non essere istituzionalizzati;Situazioni di difficile gestione da parte di familiari e/o assistenti familiari in attesa di ricovero definitivo in strutture residenziali;Situazioni di stress-stanchezza di familiari che non ri-escono ad occuparsi in modo adeguato dell’anziano.

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Servizi Erogati Igiene personale al mattino e/o sera Alzata e messa a letto Pasti caldi: in struttura e a domicilio Bagno: in struttura (con trasporto/senza traspor-to) e a domicilio PuliziePrestazioni infermieristiche FisioterapiaLogopedia Manutenzioni Prestito ausili Compagnia e accompagnamento per piccole commissioni Spesa, pagamento bollette Servizio parrucchiera Servizio podologo

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Via S. Marco 21/d 36033 Isola Vicentina (VI) Centralino 0444 978518 Fax 0444 978517 www.fondazionebressan.it

FOND

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US SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE

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Attiva... ...Mente

port per tutti, facile, divertente, economico, si pratica ovunque e tutto l’anno:

• migliora la postura • allevia il mal di schiena • fa perdere peso • non grava sulle articolazioni • migliora la circolazione • migliora l’umore• aiuta a tenere sotto controllo il diabete

... e tanto altro ancora!

Si comincerà ad ottobre presso la Fondazione L. G. Bressan e, con un corso nuovo ogni mese, la propo-sta continuerà fino a maggio 2013.Si svolgerà il martedì e il venerdì dalle 15.00 alle 16.00 per tre settimane consecutive e ogni lune-dì, dalle 15.00 alle 16.00, si farà una camminata di gruppo con l’Istruttore.

Per informazioni chiamare la dott.ssa Paola Fontana presso la Fondazione allo 0444/978518 o il dott. Mi-chele De Zane di Nordicando al 347/2561806.Le iscrizioni sono dal 24 al 28 settembre oppure ci si può presentare direttamente martedì 2 ottobre alla Fondazione L. G. Bressan.

Nordic Walking:

La camminata nordica con i bastoncini per OVER 60

Mantenere attiva la mente attraverso il raccontarsi e lo stare insieme. Si partemercoledì 26 settembre.

resso la Fondazione è attivo uno spazio d’in-contro rivolto agli anziani che si sentono soli, che manifestano iniziali deficit di memoria, di attenzione e/o di linguaggio, che non sono più

completamente autonomi.Questo spazio vuole essere:• un modo nuovo di fare “Filò” mantenendo attiva la memoria attraverso ricordi e racconti di esperienze, • un modo per parlare di sé e uno spazio di ascolto attivo, • un momento di aggregazione, • un caffè bevuto in compagnia.

Incontrarsi in gruppo, condividendo i ricordi, esperien-ze, riflessioni su diversi argomenti, permette di vivere uno stato di comunità, mantenendo viva la coscienza, la memoria, l’identità di ciò che siamo.Inizieremo il 26 settembre, ogni quindici giorni, di mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 16.30 presso la Fondazione L. G. Bressan.Per chi avesse eventualmente difficoltà di provvedere al trasporto autonomamente, la Fondazione mette a disposizione il servizio.

Per ulteriori informazioni o per dare la propria adesio-ne telefonare al numero 0444/978518 chiedendo di Clementina Pezzei, assistente sociale, o di Paola Fontana, psicologa-psicoterapeuta.

PS

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S econdo le statistiche, chi decide di frequentare l’Università adulti/anziani ha un’età compresa tra i 50 e i 70 anni ed è in prevalenza donna. Non mancano tuttavia coppie sposate che, an-

che non condividendo gli stessi interessi, decidono comunque di andare insieme e di frequentare cor-si diversi. Un terzo degli iscritti possiede il titolo di studio di scuola media superiore, mentre gli altri due terzi hanno fatto la scuola dell’obbligo.

È Mons. Giuseppe Dal Ferro, presidente-diret-tore dell’istituto di Vicenza, a raccontarci di questa realtà con centro a Vicenza città e che in provincia

conta 23 sedi staccate. Secondo l’esperienza del prof. Dal Ferro, questi istituti, nati in se-

guito all’allungamento della vita media, rispon-dono all’esigenza di persone arrivate alla terza età

in buona salute, di sentirsi utili alla vita sociale, e di non voler perdere un ruolo e un prestigio sociale.“La prima università per adulti e anziani è

nata a Tolosa nel 1973, - spiega Mons. Dal Ferro - dall’idea di un professore di Diritto internazionale e specialista di

Paesi in via di sviluppo, Pierre Vellas. Da allora, le Università della terza età sono cresciute in numero e importanza. Il successo di questa istituzione sotto-linea come nella nostra società esistesse un vuoto culturale da colmare, una ‘fame di cultura’ in studenti a cui non è richiesto un limite di età o un titolo di studio specifico”. L’Università della terza età di Vicenza fu fondata nel

Negli ultimi anni l’espansione delle Università della terza età è stata inarrestabile: sono migliaia ormai gli istituti di questo tipo in Europa e in Italia. di Ilaria Boscardin

Terza età: il gusto di andare a scuola

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1981, quando l’Istituto Rezzara studiò la proposta culturale in un convegno nazionale e due seminari con l’Università di Tolosa. L’Università volle ridare ai frequentanti, in un arco limitato di tempo, coscienza e nuova capacità di ruolo, a partire dalle ricchezze della loro età. Da allora, l’Università adulti/anziani di Vicenza cerca di rispondere alla finalità del migliora-mento dell’inserimento sociale attivo e creativo delle persone che lasciano la professione o che intendono reinserirsi nel lavoro dopo un periodo di assenza. La sua crescita è stata inarrestabile: 23 sedi in provin-cia, e 2 in provincia di Padova, oltre 4.000 iscritti e 6.300 ore di lezione complessive.

“Ciò che ha sempre caratterizzato l’esperienza di Vi-cenza - prosegue il Mons. Dal Ferro - è la presen-tazione di un “progetto globale”, finalizzato a solleci-tare e sostenere la persona adulta nel riprogettare e nell’assumere nuovi ruoli sociali. Gli scopi dell’U-niversità sono molteplici: innanzitutto non isolare gli anziani, evitando di porre limiti di età per l’iscrizione e offrendo loro la possibilità di partecipare a varie iniziative cittadine. In secondo luogo, non è richiesto

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Le prolusioniSono le giornate di presentazione dell’anno accademico nelle varie sedi.Qui sotto le date di alcune sedi limitrofe alla Fondazione.Malo: 18 settembre 2012 ore 16 - Sala polifunzionale - “Le maschere” di Guerrino Lovato, artistaVillaverla: 25 settembre 2012 ore 15 - Centro anziani, via De Gasperi 6 - “Storie e personaggi nella memo-ria delle acque vicentine” (dott. Antonio Di Lorenzo, “Giornale di Vicenza”)Costabissara: 27 settembre 2012 ore 20.30 - Teatro Verdi - Concerto strumentale di arpa e marimba, con Eleonora Volpato e Nicolò VaienteCaldogno: 28 settembre 2012 ore 20.30 - Teatro Gioia - “El nome sul sfojo”, rappresentazione del Labora-torio teatrale dell’Università di Camisano Vicentino

un particolare titolo di studio per l’iscrizione. Pur ri-lasciando al termine del ciclo un attestato di merito, questo non è il fine della partecipazione, ma il rico-noscimento di un cammino percorso. Terzo, ci sono diversi modi di coinvolgimento degli iscritti in scelte comuni, attraverso l’attività a piccoli gruppi come i se-minari. Quarto, si lavora usando incontri periodici con gli animatori e i docenti e una metodologia induttiva il più possibile attivizzante, cercando di evitare una programmazione enciclopedica e preferendo alcune aree di approfondimento accompagnate da iniziative e attività. Il compito primario non è infatti tanto quello di riempire lo spazio ormai libero da impegni di lavoro o familiari, ma di accompagnare il cambiamento di ruolo di chi è arrivato alla terza età”.

Il piano di studi e l’anno accademicoIl piano di studi è articolato in aree culturali e in una ricca serie di attività integrative e complementari, in modo da offrire ai frequentanti non tanto trattazio-ni esaustive, ma quadri di riferimento essenziali ed esemplificazioni scientificamente corrette nei vari settori delle scienze. Quattro le aree di insegnamento: scienze fisiche e biologiche; scienze antropologiche e sociali; scienze storico-artistico-letterarie; Paesi, culture e religioni. A Vicenza i corsi sono distribuiti in tutti i giorni della settimana, mentre in provincia le lezioni si tengono in due giorni, con due lezioni intercalate da un inter-vallo. Accanto ai corsi sono programmati seminari e visite culturali. L’anno accademico è suddiviso in tre bimestri. Ci si iscrive presso la segreteria delle sedi dell’Università adulti/anziani entro il mese di ottobre.

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Parlia

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di...

Una lezione

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egli Usa il caso che sta scuotendo il Paese riguarda una tragedia - sfiorata per fortuna - a Los Angeles: una vecchia Cadillac im-provvisamente piomba su una piccola folla all’uscita di una scuola elementare travol-

gendo sul marciapiede genitori e bambini. La grande sorpresa per i primi soccorritori è stato scoprire che alla guida dell’auto non c’era il solito pirata della stra-da, ma un uomo che qualche giorno dopo avrebbe compiuto la bellezza di 101 anni. E in Italia come va?A Margherita Hack, 90 anni, hanno negato il rinnovo dell’amata patente. I liguri, invece, sembrano essere mediamente i più anziani al volante di tutta l’Italia. An-dando a esaminare soltanto la popolazione over 70, il dato è di oltre il 10% del totale dei patentati, pari a oltre 50 mila automobilisti.Perché il rinnovo della patente dopo gli 80 anni non è impossibile e se fino allo scorso anno imperversava il terrorre di perdere la patente, da quest’anno le cose sono più semplici e meno burocratiche.

“Gli anziani - ci spiega Enrico Bolla dell’autoscuola Grifo di Arzignano - erano terrorizzati dal rinnovo della patante perché dovevano andare in commissione me-dica, fare numerose visite e un test a computer che pochissimi riuscivano a superare. Il risultato di tutto ciò era una serie di patenti negate a persone perfetta-mente in grado di guidare, e alla fine solo non pratiche di computer e mezzi elettronici”.Oggi, invece, come si fa?Oggi il rinnovo, anche dopo gli ottant’anni di età, è una procedura semplice e automatica: l’interessato non deve far altro che presentarsi in autoscuola con la vecchia patente, un certificato medico che attesti lo stato di salute, una marca da bollo da 14,62 euro e un bollettino postale di 9 euro. Tutto qui? Sì, anche se chi ha qualche malattia particolare, come ad esempio il diabete, deve portare anche carte medi-che riguardanti la malattia.Non ci sono prove pratiche da superare?No, anche perché gli anziani che vengono a rinnovare la patente sono persone che guidano da una vita e

che hanno certamente dimestichezza con l’auto. Ogni quanto si deve fare il rinnovo?

Per le persone che hanno dai 70 agli 80 anni ogni tre anni, mentre chi

ha più di 80 anni deve prov-vedere ogni due anni.Ci sono limitazioni ri-

guardo al tipo di automo-bile che si può utilizzare?

Assolutamente no: si può guida-re qualsiasi auto.

Qualche consiglio?Sempre fare una visita oculistica per testare la vista e poi consiglio viva-

mente di non farsi prendere dal panico: se una perso-na gode di buona salute

sicuramente uscirà con la pa-tente in mano.

guidare l’auto anchea 80 anni di Alessandra Groppo

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il piattoTorta di nociIngredienti: 200 gr. burro; 1 bustina di lievito chimico; 150 gr. di maizena, 250 gr di noci; 4 uova medie; 1 cucchiaino di vaniglia; 200 gr. di zuccheroPreparazione. Tritate le noci con 50 gr di zucchero fino a renderle fini. Sbattete il burro a temperatura ambiente con lo zucchero restante fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite le uova una alla volta sempre sbattendo fino a che il composto risulte-rà omogeneo. Aggiungete l’estratto di vaniglia, le noci tritate e poi la maizena che setaccerete assieme al lie-vito. Amalgamato il tutto, versate in una tortiera imbur-rata e ricoperta di maizena. Infornate a 180° per 50-60 minuti, poi accertatevi della cottura punzecchiando la torta. Lasciatela raffreddare e servitela spolverizzan-do la superficie con zucchero a velo.

Parlia

mo

di...

tt. terza età tecnologicaGli smartphone per la diagnosiA Bologna un gruppo di ricercatori è riuscito a repli-care tramite una semplice App un test estremamente costoso che monitora i movimenti del corpo umano,

misura il rischio di cadute e persino riconosce i pri-mi segnali del morbo di Parkinson. Fino ad oggi, infatti, il principale meto-do per testare equilibrio e mobilità era un test che per il paziente non è altro che una passeggiata, ma da fare con un apparec-

chio molto costoso. A Bologna, invece, la ricerca fatta dovrebbe consentire di ottenere gli stessi riscontri at-traverso i telefoni smartphone. Dotati di accelerometri e giroscopi, potrebbero essere impiegati in alcuni dei più diffusi test diagnostici sull’abilità a camminare e stare in piedi degli anziani. Testato su 49 soggetti, la ricerca ora sarà sperimentata su ampia scala.

Una domenica...... al Museo della civiltà contadinaNel cuore dei Berici, il museo è ospitato in una ex stalla e raccoglie attrezzi, macchinari e oggetti agricoli un tempo in uso nel Veneto. Realizzato dopo anni di appassionate ricerche determinate dal desiderio di re-cuperare e conservare le testimonianze e i valori della civiltà contadina, il museo della civiltà contadina racco-glie decine di macchine agricole e migliaia di strumenti di lavoro e oggetti d’uso quotidiano, ordinati secondo criteri funzionali in sette sezioni.Via Ca’ Vecchia 10, 36040 Grancona VI - Tel. 0444.889533. Aperto tutti i giorni 9-18.

Pollice verdePreparazione delle aiuoleAll’inizio di settembre si può iniziare la prepara-zione delle aiuole a fiori-tura primaverile: Crocus, Fritillaria, Galanthus, Giacinti, Leucojum, Mu-scari, Narciso, Tulipani... potranno essere messe a dimora a partire dalla seconda metà del mese.Eliminare le erbe infestanti e i sassi eventualmente presenti, vangare profondamente il terreno e interrare del letame maturo o del terriccio da giardino. Se il suo-lo è argilloso può essere utile aggiungere della sabbia grossolana o del ghiaino per migliorare il drenaggio. I bulbi si interrano ad una profondità pari, o al massimo doppia, della loro lunghezza e si dispongono ad una distanza che tenga conto dello sviluppo in larghezza.

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Ristorazione aziendale, scolastica, ospedaliera e gestione locali pubblici